N1 Summer 2013 Blossom zine

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gardens - botanical - flowers - design - glamour - recipes - trip

I love it EDITION #01 Summer issue 2013 italian/english

Droog Design Garden

Rooftop farm

Veggie collections

&

Floral Wedding GĂśteborg Botanical Garden

*

Design with flowers Giardino senza polline

+

Cover Nigel Burkitt

ŠNigel Burkitt

Diario del giardiniere medievale more

giardini - botanica - fiori - design- moda - ricette - viaggi


02

Direttore responsabile /Editor in chief Dana Frigerio

Ph Lidia Zitara, Dana Frigerio, Simonetta Chiarugi

Caporedattore centrale/Central editor in chief Luisa Prina Cerai Coordinamento testi scientifici/Coordination scientific texts Lucia Papponi Redattori/Contributors Agnieszka Anna Angeletti Cecilia Baratti Elena Caprini Alessandra Chiarugi Simonetta Detroyat Corinne Julhiet Di Matteo Daniela Marchetti Mirco Papponi Lucia Pasquer Claude Prina Cerai Luisa Ragni Matteo Rizzo Valery Santoro Edoardo Tartaglione Alfonsina Terzaghi Micol Turchi Francesca Villani Andrea Zangari Francesco Corrispondenti /Correspondents Cabantous Laurence+Sabbatini Giorgio (Bali) Klarin Kristina (Belgrado) Art direction & layout Frigerio Dana Traduzioni/Translation Pozzi Elisabetta Fotografo/Photographer Ostinelli Cristiano Collaboratori/Others contributors Burkitt Nigel, Bylund Nanna, Henningsson Ingrid Copertina/Cover Burkitt Nigel

download issue www.blossomzine.eu

Ufficio stampa/Press Prina Cerai Luisa Font: thanks to Billy Argel, Kimberly Geswein, Yomyfred production 2005, Brownfox


Sommario 08 11

Cover Tweet dal web

12 14

Design influenced by nature Design with flowers

16 22

Droog Design Garden Giardino nel Monferrato

28 32 34

Diario del giardiniere medievale Edible garden Giardini senza polline

40

Veggie collections

42 44

Eagle Street Rooftop Farm E...piantala!

48 51

Floral Wedding Bali Garden Outfit

52 54

Natural care: Melissa Marmellata di mele e melissa

56

Palette du jour

58 68

Giardino di Göteborg Portobello market

70

L’educazione di un giardiniere

magazine

03

contact us

direttore@blossomzine.eu info@blossomzine.eu

press

stay tuned

press@blossomzine.eu Blossom zine è una Testata giornalistica Autorizzazione n°103 del 3 aprile 2013 Tribunale di Milano.

Ph ©Cristiano Ostinelli Thanks to Alberto Barba e Capelli, P.zza Amendola 18, Como


04

contributors

Agnieszka Anna Designer e direttore editoriale di http://toildrop. com/ con sede a Detroit, Michigan, Stati Uniti. Designer and Editor in chief at http://toildrop. com/ based in Detroit, Michigan, United States.

Elena Baratti Nata nel 1968 a Novara, laureta in Farmacia presso l’Università di Pavia, specializzata al Corso CISDO in Omeopatia e Fitoterapia, nel 1998 inizia a lavorare in farmacia a Milano seguendo corsi di aggiornamento di medicina naturale. Dal 2011 vive e lavora a Torino. Born in 1968 in Novara, she graduated in Pharmacy at the University of Pavia, specializing in CISDO Course in Homeopathy and Phytotherapy; in 1998 she started working in a pharmacy in Milan while following training courses in Natural Medicine. She lives and works in Turin since 2011.

Alessandra Caprini Vegetariana, appassionata del Giappone, mamma, blogger, amante della natura e creatrice di gioielli con vecchi bottoni. Da sempre ha una grande passione per l’arredamento e il design... ed un grande amore per gli “oggetti belli”. Attualmente è impegnata nel realizzare il suo prossimo sogno. Vegetarian, big fan of Japan, mum, blogger, nature lover, she makes jewels with old buttons. Passionate about design, she simply loves “beautiful things”. She is now busy making her next dream come true.

Nigel Burkitt Fotografo. Ha studiato fotografia per due anni presso Ealing School of Phtography di West London. Ha partecipato con successo all’ International Garden Photographer of the Year competition (www.igpoty. com). Finalista nel 2009 altamente elogiato nel 2012 e 2013.

Nanna Bylund Fotografa freelance svedese, giornalista, scrittrice e giardiniera. Vive a Goteborg. Ama il suo orto. Swedish freelance photographer, journalist/writer and gardener. Lives in Gothenburg. Loves her allotment plot.

Laurence Cabantous Giorgio Sabbatini Lei e’ stilista francese di accessori moda e fotografa, che ha vissuto in Senegal e in Martinica, lui è designer e stilista di calzature: insieme hanno creato un laboratorio floreale curando le decorazioni degli eventi in maniera multisensoriale. Corrispondenti di Blossom zine da Bali. Laurence is a French fashion designer of accessories and a photographer, who has lived in Senegal and Martinique. Giorgio is a footwear designer. Together they created a laboratory curing floral decorations of events in a multi-sensory experience. They contribute to Blossom zine from the charming island of Bali.

Photographer. Studied photography for two years at Ealing School of Phtography in West London. Successful participant in International Garden Photographer of the Year competition (www.igpoty. com) Finalist in 2009 and highly commended in 2012 and 2013.

Simonetta Chiarugi Realizza eventi legati alle tematiche ambientali e mostre di giardinaggio. Garden Designer realizza giardini per pubblico e privati. Scrive per il suo blog di giardinaggio aboutgarden.wordpress. com e per alcune riviste del settore.

Corinne Détroyat+ Claude Pasquer Corinne Détroyat, landscape designer, vive in Provenza e firma i suoi giardini con oggetti antichi. Claude Pasquer, architetto di giardini, ha l’abitudine di firmare i suoi progetti con sculture di filo metallico che rappresentano galline immaginarie.

Daniela Di Matteo Da sempre innamorata del mondo vegetale, è l’autrice del blog verde della testata giornalistica online del principale gruppo multimediale italiano. Il blog è online da più di 3 anni con oltre 1000 articoli. Conosce personalmente la maggior parte dei vivaisti d’eccellenza del settore.

Organizes events related to environmental issues and gardening exhibitions. Garden designer both for public and private customers. She writes on her blog aboutgarden.wordpress. com and for some garden magazine.

Corinne Détroyat, Provence landscape designer, signs her gardens with antique objects. Claude Pasquer, landscape architect, integrates, in the gardens, chicken wire sculptures from its imaginary.

Passionate lover of the world of greenery, she writes for a blog on a major online newspaper pulished by an important Italian multimedia group. The blog is more than three years old and more than 1000 articles have been published so far. She knows personally most of the most important nursery gardeners.

Ingrid Henningsson Blogger, stylist e fotografa, nata in Svezia ora vive a Londra. Il suo blog ofspringandsummer esplora la sua passione per i fiori, le composizioni floreali e la fotografia. Is a blogger, stylist and photographer originally from Sweden and now based in London. Her blog ofspringandsummer explores her passion for flowers, floral styling and photography.


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Kristina Klarin Belgrado, ha studiato design del tessuto prima di trasferirsi a Milano, dove si laurea come fashion designer, presso l’Istituto Marangoni. L’amore per i colori, per la natura e le lavorazioni artigianali, la portano ad avviare la sua linea di gioielli e accessori, nel suo blog raccoglie osservazioni creative, ispirazioni e sperimentazioni. Originally from Belgrade where she studied textile design before moving to Milan she graduated at Marangoni Institute. Her love for colors, for nature and her fascination for crafts, led her to start her own line of unique jewelries and accessories as well as her personal blog, which is a way of keeping an intimate diary of creative observations and inspirations.

Luisa Prina Cerai Piemontese trapiantata a Milano, storica dell’arte, si occupa di comunicazione sostenibile per marchi auto prodotti di design italiano. Il suo lavoro e’ espressione delle sue passioni: il mondo creativo, quello del verde in tutte le sue forme e la cura per i dettagli. Originally from Piedmont, now settled in Milan, art historian, she is responsible for sustainable communication for car brands and Italian design products. Her work is an expression of her passions: the creative world, the world of nature in all its forms with special care for details.

Mirco Marchetti Stilista-ortista. Stilista per professione. Ortista per caso. Ha una consolidata esperienza come fashion designer per aziende e brand nazionali e internazionali. Dal 2009 disegna e “coltiva” lortodimichelle. blogspot.it blog dedicato ai lati inaspettati e “fashinosi” dell’orto. Fashion designer and orchard curator. Designer for work and orchard curator by chance. He has a consolidated experience as a fashion designer for domestic and international companies. In 2009 he started to cultivate lortodimichelle.blogspot.it a blog dedicated to unexpected fashionable sides of the orchard.

Matteo Ragni Agrotecnico diplomato presso Minoprio ha lavorato in Kossovo, Libano e Nigeria in progetti di sviluppo agricolo. Rientrato in Italia ha iniziato la libera professionale collaborando con alcune delle principali realtà mondiali per la produzione di piante. Ama la comunicazione la botanica ed il commercio. Agrotechnicians graduated in Minoprio, he worked in Kosovo, Lebanon and Nigeria in agricultural development projects. Back in Italy, he started to work as a consultant with some of the world leading companies for the production of plants. He loves botany, communication and commerce.

Cristiano Ostinelli Lavora nel mondo della fotografia di reportage dal 1995, in Italia e per attraverso vari continenti. E’ membro della WPJA-Wedding Photojournalist Association USA- ed insegna fotografia a Milano e a Como.Il suo stile è inconfondibile, una cifra stilistica poetica straordinaria. www.ostinellicristiano.com

Lucia Papponi Cecila Angeletti Lucia Papponi, naturalista e botanico. Cecilia Angeletti, giardiniere e curatrice di parchi storici. Fondatrici di Edible Garden. Landscape, garden coaches ed eventi con piante spontanee e fiori eduli.

Valery Rizzo è una fotografa Food & Lifestyle di New York con un’ altissima sensibilità urbana. Il suo lavoro si concentra sulle aziende agricole urbane di Brooklyn; artigiani, cuochi, ristoratori e altri posti interessanti. www.valeryrizzo.com Is a New York City based Food & Lifestyle Photographer with an urban sensibility. Her work is focused on Brooklyn’s urban farms, artisans, chefs, restaurants and other interesting places. www.valeryrizzo.com

Edoardo Santoro Agronomo torinese e gestisce le aree verdi dei musei di Torino. In particolare è curatore del Giardino del Borgo Medievale, di cui ha curato il restauro e del Giardino del Castello a Palazzo Madama, per cui ha seguito la progettazione. Agronomist from the city of Turin, he is responsible for the green areas of his city. He made a project for the restoration of Giardino del Castello in Palazzo Madama as curator of the Giardino del Borgo Medievale.

Lucia Papponi, naturalist and botanist. Cecilia Angeletti, gardener and A photojournalist since curator of historical parks. 1995, both in Italy and Founders of Edible Garacross several continents. den. Landscape, garden He is also a member of the coaches and events with WPJA - Wedding Photonative plants and edible journalist Association, USA- flowers. and teaches photography in Milan and Como. His style is unmistakable, extraordinarily poetic. www.ostinellicristiano.com

Elisabetta Pozzi Studia da traduttrice, lavora da producer in post produzione video, poi mischia le carte e inizia a occuparsi di coordinare progetti internazionali, riprende a tradurre e continua a coordinare. Blossom zine rappresenta sin dagli albori un’idea appassionante da sposare. She studied to be a translator, she then worked as a producer in video post production. She then started to coordinate international projects and returned to translations as well. Blossom zine is the kind of international project that she enthusiastically embraced since the very beginning.

Alfonsina Tartaglione Mamma super impegnata, sempre di corsa tra lavoro, casa e bambini. Ricercatrice universitaria, è appassionata oltre che del suo lavoro, di tutto ciò che è legato al mondo verde. Racconta le sue esperienze nel blog www.delizieingiardino.wordpress.com/ A very busy mum, always rushing to arrange home, children and work. Researcher at University, she does not simply like her job, she just loves everything related to the world of greenery. She would never give up her morning coffee surrounded by her beloved plants on her terrace. She tells her experiences in the blog www.delizieingiardino. wordpress.com


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Sistema ad accumulatore: potenza e versatilità Le attrezzature ad accumulatore STIHL e VIKING comprendono, oltre ai collaudati tosasiepi, il soffiatore, la spazzatrice, i decespugliatori, le motoseghe, così come i tosaerba. Sono la risposta migliore per lavorare in contesti soggetti a limiti di rumorosità abbattendo totalmente le emissioni e i costi del carburante. Grazie agli innovativi accumulatori STIHL della classe da 36 V sono compatibili con tutte le attrezzature ad accumulatore della gamma garantendo prestazioni che non hanno niente da invidiare alle tradizionali attrezzature con motore a scoppio. Geniali, innovative, uniche: vera qualità STIHL!

www.stihl.it - tel. 02 95 06 81


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Questo nastro verde indica l’amore per la

Natura e il verde in tutte le sue sfumature di una persona speciale.

who’s the guest ?

Chi sarà? Scopritelo sul prossimo numero .............................................................................

This green ribbon means the love for Nature in all the shades of greenery of a special person. Who will it be? Discover it in next issue ......................................

I love it

Micol Terzaghi Architetto, studia e lavora occupandosi di tutti i temi legati alla progettazione del territorio, paesaggio e giardini, con una passione generale per il mondo della natura, l’ecologia anche applicata all’architettura, il recupero, la raccolta di materiali oggetti e informazioni attinenti al verde. Architect, she studies and works for any kind of topic related to the design of the land, landscape and gardens. She is passionate about the world of nature, green issues also applied to architecture, restoration, collection of objects and information regarding green issues.

Francesca Turchi Laureata in Scienze della Comunicazion, appassionata di blog è Social Media Strategist e Seo Copywriter di professione, ama viaggiare e raccontare le sue esperienze travel & food sul suo blog http:// www.travelstales.it/ She graduated in Communication, she loves blogs and she is a Social Media Strategist and Senior copywriter. She loves traveling and tells about her travel and food experiences in her blog http://www.travelstales.it/

Andrea Villani Poliedrico. Dal 1995 al 2003 si è occupato di new media. Nel 2003 è cofondatore di Arbe, azienda erboristica bio e nel 2007 di Erbe e Cultura, azienda italiana leader nei cosmetici bio premium. Versatile. From 1995 to 2003 he worked on new media. In 2003 he cofounded Arbe, a company of Organic Herbs and Culture and in 2007 he founded Erbe e Cultura, the Italian leader in the production of premium organic cosmetics.

more contributors

Francesco Zangari Nato a Borgia è laureato in Scienze Agrarie e specializzato in Tecniche di gestione degli spazi verdi. Iscritto all’ordine degli agronomi di Firenze è autore del libro Giardini senza polline. Insegna giardinaggio, progetta aree “ipoallergeniche” e controlla la stabilità delle alberature. Born in Borgia, he graduated in Agricultural Sciences and later specialized in Techniques for managing green spaces. He is registered with the Agronomists of Florence and is the author of the book Gardens without pollen. He teaches gardening, designs “hypoallergenic” areas and checks the stability of trees.

Anna Zorloni Nata a Monza. Dopo il diploma scientifico si è laureata in Scienze Agrarie; ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Biologia Vegetale e Produttività della Pianta Coltivata, presso l’Istituto di Patologia Vegetale dell’Università degli Studi di Milano. Attualmente svolge la libera professione, tra fiori, verde ornamentale e vigneti lombardi. Born in Monza , after graduating in Agricultural Science, she received the title of Doctor of Philosophy in Plant Biology and Productivity of Cultivated Plants at the Institute of Plant Pathology, University of Milan. She is now a freelancer and works surrounded by flowers, green and vineyards in Lombardy.


08

{ Text and photos

Nigel Burkitt

}

n.burkitt@virginmedia.com

www.nigelburkitt.com

cover: Nigel Burkitt

Ho studiato fotografia per due anni all’Ealing School of Photography, West London. E’ passato molto tempo da allora, e in seguito la mia carriera si è orientata verso stampa e arti grafiche, tanto che per anni non ho mai più utilizzato la macchina fotografica. Sei anni fa sono andato in pensione e ho deciso di riprendere questo

©Nigel Burkitt

interesse. Non ero sicuro di voler specializzarmi in fotografia del paesaggio o foto di giardini, ma vivo a circa 50 km a ovest di Londra, dove esistono svariati giardini meravigliosi, come il giardino della Royal Horticultural Society a Wisley, i Royal Botanical Gardens di Kew, West Green House nell’Hampshire e molti altri. Oltre ad essere appas-

sionato di piante e fiori, mi interesso di garden design e amo osservare giardini in quest’ottica. Nonostante le mie foto siano utilizzate da numerosi editori di biglietti di auguri e vengano pubblicate su Outdoor Photography e Gardens Illustrated, vivere di fotografia non è mia ambizione. Mi piace anche studiare il lavoro di altri fotografi

©Nigel Burkitt

di questo genere e ho partecipato al concorso International Garden Photographer of the Year (www.igpoty.com). Lo standard è alto e non sempre ci riesco, ma nel 2009 sono stato finalista e nel 2012 ho ricevuto numerosi apprezzamenti.


09

I studied photography for two years at Ealing School of Photography in West London. That was many years ago and I went on to follow a career in printing and graphic arts, rarely picking up a camera for several decades. I retired early six years ago and decided to renew my interest. I was not sure if I wanted to specialise in landscape

©Nigel Burkitt

or garden photography, but living about 50km west of London there are many wonderful gardens nearby such as The Royal Horticultural Society garden at Wisley, the Royal Botanical Gardens at Kew, West Green House in Hampshire and many others. As well as plants, flowers and trees I am interested in garden design and love looking at gardens from that aspect.

From a commercial point of view greeting card publishers are using my images and I have been published in Outdoor Photography and Gardens Illustrated magazine but I don’t aim to make a living from photography. I also like to look at other photographers work in this genre and I have been entering the International Garden Photographer of the

©Nigel Burkitt

Year competition (www. igpoty.com). The standard is high and I don’t always succeed but I was a finalist in 2009 and highly commended in 2012.


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Le Piante Donano Gioia

The Joy of Plants

I Fiori e le Piante hanno il potere di trasmettere un’ampia gamma di emozioni: possono commuovere, sorprendere, rallegrare, consolare, fare innamorare…

Flowers and Plants have the power to unleash a wide range of emotions as joy and happiness. They can evoke memories of the loved one or even a special time in your life.

Lungi dall’essere semplici complementi d’arredo, le Piante sono degli esseri speciali che in cambio di poche cure e attenzioni possono regalare molto in cambio.

Plants are not furnishings but living beings; they can give a lot in return for just a little care.

Il Flower Council of Holland (ente di riferimento per la promozione della floricultura olandese in Italia e nel mondo) propone ogni anno nel suo calendario ‘La Pianta del Mese’ 12 diverse Piante d’appartamento tutte da scoprire. Le Piante donano gioia è anche una realtà digitale: il sito www.lepiantedonanogioia.it raccoglie informazioni e curiosità sulle proprietà benefiche delle Piante offrendo consigli e suggerimenti dagli esperti; mentre sull’omonima pagina facebook gli utenti e appassionati di verde possono tenersi aggiornati e scambiarsi opinioni sul tema.

The Flower Council of Holland (a not-forprofit organisation that promotes the sale of floricultural products from the Netherlands on behalf of breeders, growers and traders) yearly advices in its ‘The Plant of the Month calendar’ 12 different houseplants. Each of them is a special surprise to be discovered. The Joy of Plants is also a digital reality: the site www.thejoyofplants.co.uk collects information and news on the beneficial properties of plants offering experts advices and tips. The facebook page is an open platform where green thumbs can exchange opinions on the subject.

www.lepiantedonanogioia.it


011

{ Text

Daniela di Matteo

}

tweet dal web

Gli alberi? Di recente si vestono all’uncinetto: opera dello Yarn Bombing, un fenomeno di decorazione urbana nato da gente comune. L’idea è rivestire con il colore della maglia quartieri e strade troppo grigi. The trees? Are recently dressed in crochet, the work of Yarn Bombing, a phenomenon of urban decoration created by ordinary people. The idea is to cover districts and streets too grey with the color of knitting.

5 giugno, Giornata Mondiale per l’Ambiente: la campagna 100mila alberi per la terra chiede a tutti di piantare un albero per contribuire alla riforestazione del pianeta. Ogni pianta sarà identificata, fotografata e geolocalizzata. June 5th, is the World Environment day, a campaign of 100 thousand trees for the Planet Earth asking everyone to plant a tree to contribute to the reforestation of the planet. Each plant will be identified, photographed and geolocated.

Il principe Harry parteciperà a fini solidali quest’anno al Chelsea Flower Show, famosa kermesse floreale, con un giardino dedicato a Lady Diana. Il cuore del giardino sarà una terrazza circolare e protagonisti gli azzurri non-ti-scordar-di-me.

A maggio si terranno due concerti molto particolari: a Mosca e a Madrid, si esibirà la Vegetable Orchestra, una band che suona con strumenti interamente composti da verdure, che vengono creati “freschi” ad ogni performance.

Prince Harry will participate forsolidarity at this year’s Chelsea Flower Show, famous floral festival, with a garden dedicated to Lady Diana. The heart of the garden will be a circular terrace and featuring the blue forgetme-not.

In May, there will be two very special concerts: in Moscow and Madrid, the Vegetable Orchestra will perform a concert playing instruments created entirely with vegetables, “fresh” in every performance.

Conoscete il cetriolo limone? E’ un’antica e rara varietà di cetriolo completamente giallo, dalla buccia sottilissima e di colore e dimensioni uguali a quelli di un limone. Ma il gusto pare sia delicatissimo e goloso.

Il nasturzio nei test di assaggio è uno dei fiori commestibili più apprezzati per il suo sapore dolciastro e la sua tenerezza. Ed è ricco di luteina, sostanza antiossidante protettiva della vista, presente anche negli integratori.

Do you know the lemon cucumber? It ‘s an old and rare variety of cucumber, completely yellow, thin-skinned with color and dimensions equal to those of a lemon. But the taste seems to be very delicate and delicious.

In the test of flavour the nasturtium is one of the most popular edible flowers for its tenderness and sweet taste. And is rich in lutein, an antioxidant wich protects the eye-sight , also present in supplements.


012

{ Sneak peek

Anna Agnieszka

}

mail@toildrop.com

www.toildrop.com

designs influenced by nature grande pavots

daisy garden rug

+ jannickdeslauriers

grass lamp

+ daisygardenrug

lunch break

liquid light

+ foodwork

+pinwu +innovodesign g,a,r,d,e,n

+sabinestaggl +studio-note

karoto

nest hammock

second chances

+tourdefork + monkeybusiness

++ievalaurina


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www.animedagiardino.com

Big Green Egg

...

un mondo di opportunità culinarie! Non c’è nulla che Big Green Egg non possa fare. Grigliare, cuocere al forno, stufare, affumicare, cuocere a cottura lenta… Da una deliziosa e tenera carne arrostita a degli scampi cotti lentamente a bassa temperatura e da un buon pane croccante a dei raffinati dessert. Grazie alla ceramica a doppio fondo è possibile regolare esattamente la temperatura desiderata. Per questo Big Green Egg è il segreto per gli innumerevoli “tour de force” di cucina. Ed ecco perché molti chef stellati e centinaia di migliaia di veri buongustai scelgono Big Green Egg.

Big Green Egg è distribuito in Italia da:

KÜNZI S.p.A. - Bresso (MI) - www.kunzi.it - info@kunzi.it - 02 61 45 16 1

www.kunzi.it

www.ortoalto.it


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{ Graphics

Alessandra Caprini

}

designyourlife@ymail.com

www.hakikiroom.com

design with flowers

2

1

3

4

[1Seduta Yoda di Kenneth Cobonpue [2Panca a tre posti Hexagon di Przemyslaw Mac Stopa prodotta da Casamania [3Sedia della collezione Leaf disegnata dal trio Lievore, Altherr e Molina prodotta da Arper [4Poltrona Crinoline di Patricia Urquiola prodotta da B&B Italia [1Seat Yoda by Kenneth Cobonpue [2Bench Hexagon by Przemyslaw Mac Stopa made by Casamania [3Chair collection Leaf designed by Lievore, Altherr e Molina made by Arper [4Armchair Crinoline by Patricia Urquiola made by B&B Italia


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[5Poltroncina Bouquet di Tokujin Yoshioka prodotta da Moroso [6Lampada a sospensione Bloom di Ferruccio Laviani prodotta da Kartell [7Poltrona Morning Dew di Kati Meyer prodotta da Br端hl [8Lampada da terra Leaf Lamp del designer Peter Schumacher prodotta da Green Furniture Sweden [5Seat Bouquet by Tokujin Yoshioka made by Moroso [6Lampada a sospensione Bloom by Ferruccio Laviani made by a Kartell [7Armchair Morning Dew by Kati Meyer made by Br端hl [8Lampada da terra Leaf Lamp by Peter Schumacher made by Green Furniture Sweden


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{ Text and photos Claude Pasquer + Corinne Détroyat}

claude.pasquer@wanadoo.fr c.detroyat@laposte.net www.lamoliere.fr www.passion-paysage.com

Droog Design garden Il giardino attuale è un grande patio di 150m ², circondato da imponenti facciate di alte pareti bianche. In linea con Droog Design, abbiamo scelto di portare nel progetto la sostenibilità estetica e di riutilizzare materiali rustici come la rete metallica nella sua forma più conosciuta. Il ben noto ‘Champicomposteur’ © si è trasformato divenendo ‘Champiwoodstock’ ©, alto 2.60m. Esso rappresenta un simbolo di vita, illustra il posto dell’uomo nel suo ambiente e offre anche un luogo accogliente in cui accomodarsi. Trasformando quest’estetica da ‘rigattiere’ in una forma d’arte, perfino i vecchi annaffiatoi si trasformano da oggetti di uso quotidiano a supporti per piante come glicine e begonie rampicanti. Infine, il gioco di ruoli diventa del tutto chiaro quando l’effetto di un filo ondulato, la ‘Woodstockchair’ ©, consente

di sedersi comodamente a immagazzinare il legno e di ospitare le creature del giardino. Per annaffiare l’area abbiamo sistemato cinque ‘Aspersoflowers’©. Al fine di creare il nostro universo era necessario un piano verticale, pertanto abbiamo deciso di distribuire i cavi metallici a mezza altezza tra i muri per sostenere cinquanta gocce formate da reti metalliche che rappresentassero un inno all’acqua del giardino. Alcune di esse offrono rifugio agli uccelli, invitandoli a nidificare al loro interno, altri sono dei punti di ristoro. © La scultura ‘Graines de pluie’ prende vita grazie al costante fermento delle gocce. L’erba rafforza l’idea di natura, abbinando o mettendo in contrasto fra loro forme e texture diverse. Il Droog Design offre ambienti da favola, dove natura e artificio si mescolano.

Amsterdam

The current garden is a large patio of 150m² , surrounded by the imposing facades of tall white walls. In line with Droog Design, we chose to bring an aesthetic’s sustainability to the project and to retask rustic materials – wire mesh in its familiar form. The well known ‘Champicomposteur’ © transformed itself and become the large 2.60 m high ‘Champiwoodstock’ ©. As a symbol of life, it illustrates man’s place in his environment and even offers a welcoming seat in it’s body. By transforming this ‘junk dealer’ aesthetic into art, even the old watering cans change from everyday objects into supports for climbing plants such as wisteria and bignonias. Finally, the role-playing game becomes completely clear when a wire wave effect, the ‘Woodstockchair’ ©, makes it possible to sit comfort-

ably, to store timber and to house the garden’s creatures. To water the plantation area we placed five ‘Aspersoflowers’©. In order to create our universe, a vertical plan was needed, we decided to deploy metal cables at mid-height between the walls to carry fifty chicken wire drops as a hymn to the garden’s water. Some drops offer refuge, inviting birds to nest within, others act as feeders. The sculpture ‘Graines de pluie’© comes to life thanks to the continuous flurry of tits.Grasses reinforce the idea of wilderness by opposing or combining shapes and textures. The Droog Garden offers a fairy tail atmosphere where nature and artifice intermingle.


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fairytale garden


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{ www.grandigiardini.it }

info@grandigiardini.it

tel. 0039 031 756211

'In nome della rosa’ Alla scoperta dei più bei roseti d’Italia

E’ un viaggio tra i parchi di rose più belli l’itinerario “In Nome della Rosa”, promosso da Grandi Giardini Italiani (il network dei più bei giardini visitabili in Italia, www. grandigiardini.it).

Tra le meraviglie da non perdere la valle delle rose antiche alla Landriana (Ardea, Roma) e la fantasmagorica galleria di rose antiche di San Liberato (Bracciano, Roma) realizzata dal paesaggista inglese Russell Page. Sempre a Bracciano una vera e propria “Festa delle Rose”, a Palazzo Patrizi, il 12 e 13 maggio darà anche la possibilità di acquistare le rose più belle da vivaisti selezionati, mentre a Villa D’Este a Tivoli, oltre alle rare varietà presenti nel giardino, si potrà ammirare la “Stanza delle Rose” dove soggiornò Liszt.

Durante il periodo di massimo splendore, in maggio e giugno 2013, Grandi Giardini Italiani propone un percorso di visite guidate e l’opportunità di conoscere i più antichi roseti d’Italia.

Nel geometrico giardino all’italiana del Castello di Vignanello, vicino a Viterbo, creato nel 1611 dalla figlia di Giulia Farnese, le rose dominano ancora e offrono le loro corolle allo sguardo ammirato dei visitatori.

L’itinerario va dal Trentino, con i fascinosi Giardini botanici di Castel Trauttmansdorff (Merano, BZ), alla Toscana con la romantica Villa Gamberaia a Firenze; dall’esplosione di colori del Lazio con il Roseto Vacunae Rosae (Roccantica, RI) ai suggestivi giardini di Palazzo Parisio a Malta.

L’itinerario “In nome della Rosa” comprende oltre 20 tappe tra i colori ed i profumi dei più bei roseti d’Italia in ben 11 regioni del paese, per scoprirli tutti e prenotare la propria visita basta visitare la sezione “Rose” sul sito www.grandigiardini.it oppure chiamare il numero 031756211.

Con un leggero ritardo dovuto all’inverno inclemente è arrivato anche quest’anno il tempo delle rose e proprio in questi giorni aprono le porte giardini storici e parchi botanici, per permettere a tutti di ammirare i boccioli del fiore sempre più apprezzato ed amato.

Uno dei fiori più amati ed affascinanti, protagonista di un nuovo itinerario attraverso i più bei giardini d’Italia tra Maggio e Giugno 2013.

Giardini Di Castel Trauttmansdorff Archivio Grandi Giardini Italiani

San Liberato Ph Cristina Archinto Archivio Grandi Giardini Italian


ni

021 www.gardensinitaly.net

'in the name of the rose’

discovering the most beautiful rose gardens in Italy Despite the delay caused by a really bad winter, the time of the roses has finally arrived and in these days historic gardens and botanical parks are opening their doors to allow to everybody to admire the buds of these much beloved flowers. The itinerary called “In The Name of the Rose”, sponsored by Grandi Giardini Italiani (the network of the finest open gardens in Italy, www.grandigiardini.it), is a journey through the most beautiful rose gardens. Grandi Giardini Italiani organizes guided tours during the roses heyday, in May and June 2013, giving visitors the opportunity to see the oldest gardens in Italy. The itinerary goes from Trentino, with the fascinating Botanical Gardens Trauttmansdorff (Merano, BZ), to Tuscany with the romantic Villa Gamberaia in Florence. From the blast of colours of Roseto Vacunae Rosae in Lazio (Roccantica, RI) to the suggestive gardens of Palazzo Parisio in Malta. Do not miss the valley of old roses in Landriana (Ardea, Rome) and the phantasmagorical gallery of antique roses in San Liberato (Bracciano, Rome) made by

the English landscape designer Russell Page. In Bracciano there is also a real “Rose Festival” at Palazzo Patrizi, on May 12th and 13th with the opportunity to purchase the most beautiful roses grown by selected nurserymen, while at Villa D’Este in Tivoli visitors will have the chance to admire the “Rose Room”, where Liszt stayed, as well as rare varieties of roses. In the geometric Italian garden of Castello di Vignanello, near Viterbo, created in 1611 by the daughter of Giulia Farnese, roses still dominate and show their petals to the admiring gaze of visitors. The itinerary “In the Name of the Rose” includes over 20 stages of colours and scents of the most beautiful rose gardens in Italy through 11 regions of the country. Discover them all and book a visit by checking the “Rose” section on the site www.grandigiardini.it or call 031756211.

One of the most popular and fascinating flowers is the main character of a new tour through the most beautiful gardens in Italy between May and June 2013.

Villa Pisani Bolognesi Scalabrin Ph Giorgio Majno Archivio Grandi Giardini Italiani

Palazzo Parisio Ph Daniele Cavadini Archivio Grandi Giardini Italiani


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{ Text and photos

Simonetta Chiarugi

}

simonetta_chiarugi@libero.it

aboutgarden.wordpress.com

giardino nel monferrato Sulle dolci colline di Casale Monferrato, paesaggio naturale e spazio verde formale si fondono in un giardino dal sapore romantico cornice di una tenuta agricola del XVIII secolo. Cascina San Giovanni, è situata in un ampio appezzamento di terreno e gode di una favorevole visuale panoramica sulla campagna circostante. Nel 1993 dopo gli interventi di ristrutturazione degli attuali proprietari, il giardino recupera le caratteristiche originali. Il progetto definisce il preesistente spazio di pertinenza e coniuga l’esigenza agricola di

un orto e frutteto alla formalità di un più intimo luogo di verzura realizzato seguendo i dettami dello stile all’italiana. Un attento e paziente lavoro di recupero durato circa tre anni ha riportato alla luce l’antico disegno e messo in evidenza le specie vegetali di maggiore interesse divenute struttura portante del nuovo impianto. L’amore per le piante è cresciuto e maturato con l’evolversi dello spazio verde. Per il giardino formale sono state privilegiate piante che possano offrire interessanti

On the gentle hills of Casale Monferrato, a natural landscape and a formal green space come together in a romantic garden inside an eighteenth century farm. Cascina San Giovanni, is set in a large plot of land and enjoys a panoramic view of the surrounding countryside. In 1993, after the restoration by the current owners, the garden recovered its original features. The project defines the relevance of the existing space and combines the agricultural need of a vegetable garden and orchard with the

formality of a more intimate green place according to the dictates of the Italianate style. A careful and patient work of recovery lasted about three years brought to light the old design and highlighted the major plant species which become backbone of the new plant. The love for the plants grew in accordance with the development of the green space. The selection of plants for the formal garden privileged plants offering attractive blooms, centuries-old boxwoods surrounding roses like ‘Clair Matin’, ‘Cécile Brunner’, ‘Pierre


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fioriture; bossi centenari racchiudono rose ‘Clair Matin’, ‘Cécile Brunner’, ‘Pierre de Ronsard’, ‘Iceberg’, ‘Chinensis mutabilis’ e qualche altra rifiorente inglese, insieme a iris e ortensie. Una vasca ovale in cui zampilla l’acqua segna il centro di questa stanza verde.

Tra le sinuose siepi di bosso perfettamente potate sono incastonate preziose sedute in ghisa per piacevoli soste che invitano ad ammirare romantici scorci. Oltre le mura e i cancelli che racchiudono questa piccola oasi segreta, la vista si allarga sul frutteto

de Ronsard’, ‘Iceberg’, ‘Chinensis mutabilis’ and some other flourishing English plants, along with iris and hydrangeas. An oval basin with gushing water marks the centre of this green room. Among the sinuous, perfectly pruned boxwood hedges

there is a set of precious cast iron seats to stop and enjoy romantic views. Beyond the walls and gates surrounding this little secret oasis, the view opens on the orchard, dominated by particular varieties of pear trees, that used to be along the perimeter


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dove dominano alberi di particolari varietĂ di pero che in passato erano presenti lungo il muro perimetrale del giardino formale potati a spalliera, e sull’orto che regala ogni mese piccole gioie vegetali. Dietro la casa padronale è nato un altro, giardino dal gusto tipicamente

inglese, con bordura mista in cui sono alternate macchie di rose, centranthus, spiree, allium e dove trovano la giusta collocazine piante dal fogliame grigio, Salvia sclarea, Stachys lanata, lavande, che si mescolano alle copiose fioriture e si stagliano sugli arbusti.

wall of the formal garden, pruned trellis, and on the orchard that offers small vegetable joys every month. Behind the house another typically English garden was created, with mixed border alternating roses, centranthus, spiraeas, allium. Grey foliage

of Clary Sage, Stachys lanata, lavenders, also mingle with the abundant blooms and stand out on the bushes.


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La Pietra di VALMALENCO In gres porcellanato riprende nel gusto l’omonima pietra originaria della valle dell’alta Lombardia. La superficie minimale e in toni tipicamente nordici con striature chiare allungate è disponbile in quattro colori e in tre differenti finiture.

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schede botaniche Rosa Banksia rosea Varietà recentemente riscoperta è apprezzata per la copiosa fioritura di colore rosa di fiori a mazzi, da semidoppi a doppi. Le rose appartenenti a questa famiglia sono estremamente vigorose e resistenti e possono raggiungere se lasciate libere di espandersi, oltre i dieci metri di altezza. Sono adatte dunque ai giardini con grandi spazi e vanno potate ogni anno, a tardo inverno o inizio primavera, per controllarne la crescita. Occorre seguire bene la

Rosa Banksia rosea pianta nel primo anno di impianto per apportare il giusto supporto idrico. In seguito avrà bisogno di qualche irrigazione supplementare nei periodi più siccitosi. Una delle caratteristiche delle Banksiae è di avere fusti completamente privi di spine, di un bel colore marrone ruggine che si sfogliano in leggere pellicole. La rosa porta i fiori sui rami vecchi che vanno quindi lasciati maturare per avere copiose fioriture l’anno successivo.

This variety has recently been rediscovered and it is valued for its abundant bunches of pink flowering, from semi-double to double. Roses belonging to this family are extremely vigorous and resistant and can be up to ten feet tall, if left free to expand. They are all suitable for large gardens and should be pruned every year to control growth, either in late winter or early spring. During in the first year it is important to take good care of it and water it

Rosa Banksia rosea Iris Pallida E’ una pianta molto rustica e frugale che cresce bene su qualsiasi terreno purchè posto in luogo soleggiato. Tende facilmente a moltiplicarsi formando un folto gruppo. Di grande sviluppo ha fiori odorosi di colore viola chiaro, Iris pallido è apprezzato per il persistente fogliame verde chiaro che mantiene il bel colore per lungo tempo al contrario di tanti Iris le cui

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well. Later on it will need further irrigation in dry periods. One of the characteristics of Banksiae is to have beautiful spineless rust brown stems. This rose flowers on old branches, which must be left to mature for abundant blooms the following year.

Iris Pallida Iris Pallida

foglie seccano quasi subito dopo la fioritura. Conosciuto anche come giaggiolo pallido o giaggiolo odoroso dal suo rizoma infatti si ricava l’essenza di violetta utilizzata in profumeria e anche, secondo un’antica tradizione, per aromatizzare i liquori e alcuni vini come il Chianti. Si propaga per suddivisione dei rizomi, da eseguirsi a fine estate.

It is a very rustic plant that grows well on any ground provided that it is sunny. It multiplies easily, forming a clump. It grows well and has fragrant, light purple flowers. Pale Iris is appreciated for its persistent light green foliage that keeps the beautiful colour for a long time unlike many Iris whose leaves wither right after flowering.

Also known as fragrant pale iris as its rhizome supplies the essence of violet normally used in perfumery and also, according to an ancient tradition, to flavour liqueurs and some wines such as Chianti. It spreads by division of rhizomes, to be completed in late summer.


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{Text and photos

Edoardo Santoro

}

edosant@libero.it

sguardonelverde.com

Diario del giardiniere medievale DALLA SEMINA AL RACCOLTO Nell’orto sono attento a rispettare il ciclo naturale di tutte le specie e le semine avvengono come fossimo in pieno campo, legate quindi all’andamento delle stagioni, proprio come succedeva negli estesi orti medievali al di fuori dei centri abitati. Prima di seminare è importante fornire ancora un po’ di nutrimento al terreno e quindi interro superficialmente del compost, preparato

in autunno e maturo al punto giusto per aiutare le piante nelle prime fasi di crescita (in inverno ho aggiunto più profondamente il cornunghia che comincerà ad essere disponibile in tarda primavera). Presto molta attenzione alla diversità delle colture e l’orto moderno dovrebbe prendere a modello l’orto medievale: per la varietà di specie, per la ricchezza di elementi nutritivi e anche per favorire la biodiversità

FROM PLANTING THROUGH HARVEST When sowing in the vegetable garden, I carefully respect the natural cycle of all species just like in open fields, therefore following the seasons, as it was the habit in medieval times in extensive gardens outside the towns. It is very important to provide a little nourishment to the soil before planting and then burying the surface with some compost prepared in the fall and mature

enough to help plants in the early stages of their growth (during the winter I add the cornunghia deeper in the ground, which will begin to be available in the late spring). I pay a lot of attention to the diversity of crops and the modern gardens should take as a model the medieval gardens for the variety of species, for the high number of nutrients and also to encourage biodiversity in the garden. Quick-growing vegetables: cutting


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nel giardino. Ortaggi a ciclo rapido: bieta e sedano da taglio, lattughe e cicorie, spinacio e rucola selvatici. Ortaggi estivi da frutto: angurie, meloni, cetrioli, melanzane. Ortaggi da radice: rape, scorzobianca, sedano rapa, carote, barbabietole. Ortaggi per la raccolta autunnale: cavolo cappuccio, cavolo nero da foglia, porri, finocchi. Legumi e cereali: cicerchie, ceci, lupini, fieno greco, grano

saraceno. Non troviamo pomodori, peperoni, zucchine e patate che arrivano dall’America e che oggi la fanno da padroni nei nostri orti a discapito delle “povere specie nostrane”. La maggior parte di questi ortaggi li semino a file, creando solchi poco profondi tra una fila e l’altra: questa tecnica facilita la cura dell’orto, cosi’ elimino più facilmente le infestanti e si ottimizza l’uso dell’acqua che si deposita nei piccoli

celery and chard, lettuce and chicory, spinach and wild rocket. Summer vegetables fruit: watermelon, melon, cucumber, and eggplant. Root vegetables: turnips, vegetable oyster, celeriac, carrots, and beets. Autumn harvest vegetables: cabbage, black leaf cabbage, leeks, and fennel. Legumes and cereals: grass peas, chickpeas, lupines, Greek hay, and buckwheat. There are no tomatoes, peppers, zucchini and

potatoes, originally from America and now prevailing in our gardens at the expense of “poor home-grown species.” I plant most of these vegetables in rows creating shallow furrows between one row and the other: this technique facilitates the care of the garden, and I can remove weeds more easily and optimize the use of water left in small furrows, without risking the rotting of the collar of young plants and making the development


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solchi, senza rischiare di far marcire il colletto delle piante giovani e favorendo lo sviluppo radicale di quelle adulte. E’ anche un modo per avere un bell’orto ordinato ed armonico in ogni stagione! L’orto, da aprile a novembre, si trasforma magicamente in un giardino dai mille colori. Sono infatti molti gli ortaggi che faccio fiorire o addirittura andare a seme, un po’ per curiosità ma anche per avere sempre a

disposizione le sementi più interessanti. In estate l’accostamento grano saraceno e borragine è uno dei miei preferiti e dato il breve ciclo di entrambi lo posso riproporre in diverse aree dell’orto, che via via si spogliano. Non dimentico mai di lasciare qualche cavolo a fine autunno e godermi la generosa fioritura gialla di aprile. Prezzemolo riccio e rucola selvatica danno sempre un tocco frizzante con le loro

of radical adult ones easier. It is also a way to have a beautiful, neat and harmonious vegetable garden in every season! From April to November, the vegetable garden magically transforms into a colourful garden. I let many vegetables flower or even go to seed, partly because I am curious but also because I always want to have the most interesting seeds available. During the summer the combination between

buckwheat and borage is one of my favourites and given the short cycle of both I can replicate it in different areas of the garden, which gradually shed their leaves. I never forget to leave some cabbages at the end of autumn to enjoy their generous yellow bloom in April. Curly parsley and wild rocket always give a sparkling touch with their leaves and why not put some roots of vegetable oyster with its purple flowers or the delicate white bluish-


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foglie e perché non inserire qualche radice di scorzobianca con i fiori porpora o i getti volubili della cicerchia dai fiori biancoazzurrini, così delicati che daranno origine a coriacei legumi. Durante l’estate il raccolto è sempre abbondante, non tanto degli ortaggi da frutto che oggi spopolano, quanto di ortaggi da foglia e da radice sempre generosi e che garantiscono una gran varietà di gusti e sapori

alle insalate, torte salate e ricette medievali … e non! Pillole di saggezza medievale E’ utile rialzare le aiuole (dai 20 ai 50 cm) con assi e tronchi di legno o cordoli di salice, così da avere un terreno migliore, drenante, più facile da lavorare e anche per piegare meno la schiena!

grass pea flowers that will give life to such tough legumes. During the Summer, the harvest is always plentiful, not so much with popular fruity vegetables but mostly with generous leaves and root vegetables which provide a wide variety of tastes and flavours to salads, quiches and medieval and… non medieval recipes!

Pearls of medieval wisdom It is useful to raise the flower beds (20 to 50 cm) with axes and logs of wood or with willow rods in order to have a better draining ground, which is also easier to work and prevents you from bending your back too much!


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{Text Lucia Papponi + Cecilia Angeletti }

ediblegarden@libero.it

Edible garden on Facebook

Party di erbe commestibili Un prato di campagna, tanti fiori , erbe spontanee, una cucina fantasiosa e tanta passione... sono questi gli ingredienti essenziali per organizzare un party a base di fiori ed erbacce. Convergenza naturale fra la lavoro e passione ed espressione della magia del giardiniere! Rubando ai fiori e alle

erbe spontanee, i sapori, gli aromi, i profumi e tutte le benefiche sostanze è possibile preparare squisiti e salutari piatti da gustare in ogni momento della giornata. Tortelli di ricotta e borragine, gnocchi con l’ortica, zuppa di violette, pollo alla lavanda, omelette alle primule, insalate di erbacce,

crostata di rose, sciroppi di bacche e di fiori.. sono un’idea colorata, divertente e salutare per sorprendere gli invitati a cena. E ancora dalie, garofanini, calendula, bocche di leone, fiordalisi, gelsomino, begonie, nasturzi, papaveri e lillà potranno essere gli ingredienti per fare rifiorire la cucina...

A country meadow, as well as a courtyard or a blooming balcony with flowers and nettles we planted... a little bit of patience and passion for cooking and you will have all the ingredients to organize a “weeds and flowers” party. Roses, carnations, daisies, begonias, and more will be the ingredients to


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make “flower” pies, sandwiches, soups, creams and cakes. A number of healthy and decorative dishes can be prepared by stealing aromas and colours from herbs and flowers and enjoy them with friends at any time of the day. Violet soups, dandelion crepes, wisteria pancakes, borage and

nettles soufflé, rose cakes, flowers salads ... try and see!

Recipes Recipes

Stay tuned

Recipe

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{Text Francesco Zangari }

zangari.francesco@gmail.com

giardinisenzapolline.com

giardini senza polline La qualità dell’aria La vegetazione apporta all’ambiente innegabili benefici che risultano ancora più apprezzabili nelle metropoli dove le strade asfaltate, le automobili e le stesse case fungono da accumulatori di calore che gli alberi con la loro ombra riescono a smorzare. La qualità dell’aria può però in alcuni momenti risultare deteriorata in conseguenza dell’emissione di polline. La quantità emessa e le caratteristiche allergeniche variano molto secondo la specie. E’ importante quindi, nel processo di rinverdimento delle città, scegliere adeguatamente le piante da mettere a dimora per ridurre al minimo questo effetto collaterale. Le allergie ai pollini In questi ultimi anni sempre più persone accusano disturbi all’apparato respiratorio (rinite, asma) e agli occhi (congiuntivite, prurito) soprattutto durante il primo semestre dell’anno. Ciò è dovuto all’azione di alcuni pollini che

contengono al loro interno, proteine allergeniche. Queste, allorché un granello di polline giunge sulla mucosa del naso o degli occhi, soprattutto se è irritata e umida, vengono liberate e svolgono la loro azione infiammatoria. E’ chiaro che se una specie allergenica è molto diffusa nel territorio, al momento della fioritura, la quantità di polline immessa nell’aria sarà elevata e potrà causare allergie. Ciò è facilmente verificabile osservando la diffusione di alcune pollinosi. In Finlandia, dove è molto presente la betulla, è proprio questa pianta a essere la principale causa di allergie. Se si analizzano i dati epidemiologici in Toscana, si nota che le pollinosi più frequenti sono quelle causate dal cipresso e dall’olivo, appunto due tra le specie arboree maggiormente diffuse. Mentre in Africa spicca l’allergia al polline di palma soprattutto nelle zone in cui è coltivata

Air quality The vegetation provides undeniable environmental benefits that are even more valuable in the big cities where paved roads, cars as well as houses act as heat accumulators. The shade of trees helps reducing such heat. Air quality may be deteriorated by pollens too, yet emission levels and allergenic properties vary greatly depending on species. It is therefore important, in the process of greening the cities, to select plants to minimize this side effect. Pollen allergies In recent years, more and more people are experiencing respiratory disorders (rhinitis, asthma) as well as eyes problems (conjunctivitis, itching), especially during the first semester of the year. This is caused by the action of pollens containing allergenic proteins. When a pollen grain reaches the mucosa of the nose or of the eyes, especially if it is irritated and wet, such proteins are released and conduct their inflammatory action.

Clearly, if a particular allergen is very common in a specific area at the time of flowering, the amount of pollen in the air will be high and will therefore cause allergies. This phenomenon becomes obvious by observing the spread of some pollinosis. In Finland, where the birch is very common, it is also the main cause of allergies. Epidemiological data regarding Tuscany show that the most frequent pollen allergies are caused by olive and cypress trees, two of the most common species. In Africa, pollen allergies are caused mostly by palm trees, especially in areas of extensive cultivations producing dates. How does pollen spread? Pollen spreads in two different ways: it is either carried by the wind (anemophilous pollination) or by the insects (entomophilous pollination). Allergy problems are caused mainly by anemophilous pollens. They are light and small and are produced in large amounts that


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estensivamente per la produzione di datteri. Come si diffonde il polline? Il polline si diffonde nell’aria prevalentemente secondo due meccanismi: mediante il vento (impollinazione anemofila mediante gli insetti(impollinazione entomofila) A causare problemi di allergie è soprattutto il polline anemofilo che si diffonde tramite il vento. Leggero e di piccole dimensioni, è prodotto in notevoli quantità che vengono trasportate a grandi distanze. La forma del fiore agevola l’azione del vento. I pollini entomofili invece, sono più grossolani, pesanti e appiccicosi. Prodotti in quantità minori, sono trasportati dagli insetti e la loro diffusione è più localizzata in quanto precipitano subito

al suolo. Raramente contengono sostanze allergeniche. I fiori sono vistosi, grandi e colorati per attrarre gli insetti. Purtroppo in Italia le specie arboree maggiormente utilizzate finora in ambito urbano sono caratterizzate da impollinazione anemofila e nei boschi si arriva addirittura a percentuali del 90%. TABELLA PRINCIPALI SPECIE ARBOREE ANEMOFILE Cipresso Leccio e altre querce Carpino Ontano Betulla Nocciolo Frassino Pino Platano Olivo Bagolaro Olmo Quali sono le piante che

winds carry over long distances. The shape of flowers facilitates the action of the wind. Entomophilous pollens, on the other hand, are bigger, heavy and sticky. Produced in smaller quantities, they are transported by insects and their distribution is more localized as they immediately fall to the ground. They rarely contain allergens. The flowers are flashy, large and colourful to attract insects. Unfortunately in Italy the most common tree species in urban areas are characterized by wind pollination, and in the woods almost 90% of species belong to this category. TABLE OF ANEMOPHILOUS TREE SPECIES Cypress

Holm and other oaks Common hornbeam Alder Birch Core Ash Pine Sycamore Olive tree European Nettle Tree Elm Which plants cause more allergies? Some people are sensitive to just one type of pollen; others are sensitive to one, two or even more species. According to allergy testing, allergies in Italy are caused mostly by the following plants: Grasses Cypress Olive Parietaria And by: Ambrosia


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provocano maggiori problemi di allergie? Alcune persone sono sensibili ad un solo tipo di polline, altre lo sono a quello di due o più specie. Dai test allergologici emerge che in Italia a causare allergie sono nell’ordine, le seguenti piante: graminacee cipresso olivo parietaria A queste si aggiungono: ambrosia nocciolo carpino ontano E’ possibile ridurre la quantità di polline nell’aria? Diminuire le emissioni dei pollini non solo è possibile ma è anche doveroso. Sia l’intensità dei sintomi negli allergici,

sia la possibilità di indurre sensibilizzazione in persone sane è strettamente correlata alla concentrazione di un determinato polline nell’atmosfera. Tant’è che un soggetto allergico accusa disturbi solo quando viene raggiunta una certa soglia di polline nell’aria. Il taglio periodico dell’erba, la potatura di alberi e cespugli notoriamente allergenici e il diserbo di parietaria e ambrosia può abbattere notevolmente la quantità di polline nelle aree verdi esistenti. Ma è soprattutto la scelta adeguata delle nuove piante da mettere a dimora che può rivoluzionare la situazione attuale. Infatti, alcune specie che illustreremo nei prossimi articoli, dette dioiche, emettono zero polline.

Core Hornbeam Alder Is it possible to reduce pollen in the air? Reducing the emissions of pollen is not only possible it should really be done. Both the intensity of the symptoms in allergy sufferers, and the possibility of inducing sensitization in healthy people are closely connected with the concentration of specific pollens in the atmosphere. This is proven by the fact that allergy sufferers only have symptoms when pollens reach a certain level in the air. The periodic cutting of grass, the pruning of trees and bushes and the weeding of allergenic rag weeds and parietaria can significantly reduce the amount of pollen in

the existing green areas. But it is especially the appropriate choice of new plants that can revolutionize the current situation. In fact, some species, which we will discuss in future articles, called dioecious, emit zero pollen. In future articles will talk about some dioecious species, species in which the male reproductive organs (stamens) and female (pistil) ones are supported on two distinct plants. Preferring the planting of the female plants can “overcome” the problem of pollen production.


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E’ un evento patrocinato dal Comune di Policoro che richiamerà migliaia di persone, dato che la location è una zona turistica ambita e situata al centro tra puglia e calabria.

Giardini senza polline Volume 1 - pagine 120 12,00 euro Volume 2 - pagine 240 18,00 euro

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Parteciperanno produttori con colture specifiche quali plumerie, hibiscus piante grasse, azalee, tillandsie, passiflore, bambù e graminacee ornamentali adatte ai territori mediterrane. Oltre la Mostra si potrà visitare in Museo della Siritide, il Castello Baronale, le nostre bellissime spiagge e provare nostra cucina tradizionale.

www.mostramediterranea.jimdo.com

www.cappellinipiante.it cappellini@piante.191.it


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{Text Dott. Elena Baratti } {Photos

Andrea Mangoni

}

elena.baratti68@tiscali.it info@oryctes.com

il consiglio del farmacista Con l’arrivo del caldo molti avvertono sintomi quali gambe pesanti e vasi capillari più evidenti. Segnali che indicano un problema circolatorio da affrontare con uno stile di vita corretto unito a rimedi naturali. Prima di tutto è importante assumere almeno 1 litro e mezzo di acqua al giorno, svolgere attività fisica regolare (nuoto o jogging sono l’ideale), seguire un’alimentazione ricca di frutta e verdura e limitare l’assunzione di grassi ed alcolici. Una vasta gamma di

fitoterapici è a nostra disposizione per aiutarci a prevenire e ridurre questi sintomi. Aesculus , Centella e Ruscus assunti in estratto secco o in tintura madre oltre ad essere flebo tonici riducono la fragilità e la permeabilità dei vasi favorendo il drenaggio linfatico con riduzione del gonfiore alle gambe. Le foglie di Vitis vinifera in estratto secco ed i frutti di Mirtillo e Ribes nigrum in estratto secco , tintura madre o in succo svolgono un’azione protettiva sul microcircolo.

As the weather gets warmer, many people have symptoms like heavy legs or visible capillaries, which indicate a circulatory disorder that should be faced with a correct lifestyle and natural remedies. First of all it is important to drink at least 1 ½ litre of water a day, making sports regularly (swimming or jogging are ideal), eat fruits and vegetables and possibly avoid fats and alcohol. A wide range of agents is at our disposal to help us to prevent and reduce these symptoms.

Aesculus, Centella and Ruscus taken in dried extract or mother tincture are both tonics and help reducing the fragility and permeability of blood vessels by promoting lymphatic drainage and preventing legs from swelling. The leaves of Vitis vinifera in dry extract and the fruits of blueberry and Ribes nigrum in dry extract, mother tincture or in juice are protective of microcirculation.


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{Graphics L’orto di Michelle}

ortomichelle@gmail.com

lortodimichelle.blogspot.it

Veggie collections

www.lacucinadicalycanthus.net

www.marni.com


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{Text and photos Valery Rizzo}

vrizzo@valeryrizzo.com

valeryrizzo.blogspot.com

Eagle Street Rooftop Farm Eagle Street Rooftop Farm, co-fondata da Annie Novak è una fattoria biologica di 6.000 mq sul tetto di un magazzino di Greenpoint, Brooklyn. L’azienda ha un mercato interno, un CSA stagionale (Agricoltura sostenuta dalla comunità) e fornisce prodotti freschi ai ristoranti locali. La

fattoria produce anche alcuni prodotti, quali salse piccanti e sale al pepe, utilizzando le svariate qualità di pepe coltivato. Le salse, Awsome, Sissy, Death Sauce, Scotch Sunrise e Canyu Cayenne, hanno caratteristiche proprie e diversi gradi di piccantezza. Il Sale

Eagle Street Rooftop Farm, co-founded by head farmer Annie Novak is a 6,000 square foot organic vegetable farm located atop a warehouse in Greenpoint, Brooklyn. The farm supplies an onsite farm market, a seasonal CSA (Community Supported Agriculture) and fresh produce to local

restaurants. They also make their own products such as several styles of Hot Sauces and their Pepper Salt using the farm’s many varieties of peppers. The sauces, named Awesome, Sissy, Death Sauce, Scotch Sunrise and Canyu Cayenne, each have their own characteristic and heat.


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al pepe è realizzato macinando pepe di Cayenna fresco in un macinino da caffè e mescolandolo a sale marino grosso, unendo dunque i due sapori. Per ulteriori informazioni sulla fattoria e su dove acquistare i prodotti potete visitare http://rooftopfarms.org

The Pepper Salt is made by crushing fresh Cayenne peppers, in a coffee grinder, then tossing it together with coarse sea salt, infusing the flavors. For more information about the farm and where to buy their products visit http://rooftopfarms.org


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{ Text

Micol Terzaghi

}

micol.terzaghi@fastwebnet.it

E piantala !

Tutti all’orto. Mai questa espressione fu più appropriata per questo periodo di rinascita verde a Milano. Si, la grigia metropoli si è rimboccata le maniche e, non da ieri a dire il vero, sta lavorando con convinzione ed autonomia per costruire – trasformare una città, considerata da sempre poco ecologica, carente.

di verde e affascinata solo da moda e design.

Di che cosa stiamo parlando? Ma di Guerrilla Gardening, di orti urbani e didattici nelle scuole, di giardini condivisi, che sono ormai una realtà diffusa su tutto il territorio urbano e periurbano. Sdoganati i secondi da quell’alone di posticcio, mal assemblato e retaggio di un passato uso abusivo del territorio, gli orti sono ora riconosciuti, istituzionalizzati ed incentivati dal Comune che ne promuove la diffusione con il progetto di riutilizzare vaste aree incolte o semi abbandonate della città, sfruttando soprattutto il volontariato dei cittadini. Esemplari sono gli orti in Via Chiodi - zona Barona - di proprietà dell’ Arch. Cristofani, che si è inventato la condivisione del proprio terreno a destinazione agricola ed oggi conta circa 130 lotti ed una costante richiesta di partecipazione. Ma tutta la città, da nord a sud, ha riscoperto una vocazione agricola con un proliferare di iniziative che comprendono anche esperimenti più strutturati, come

Ehi, go ahead and plant it! To the garden. This expression has become very appropriate during this time of green rebirth in Milan. Yes, the grey metropolis has started to roll up its sleeves, and is now working with determination and in full autonomy to build and transform a city, which has always been considered not very environmentally friendly, lacking green areas and fascinated only by fashion and design. What are we talking about? We are talking about Guerrilla Gardening, urban gardens and educational programs in schools, shared gardens, which are now very popular throughout the urban and suburban areas. Now that urban gardens are no longer considered fake and are free from the legacy of a past when the land was cultivated abusively, the gardens are now recognized, institutionalized and promoted by the City that sponsors the project to reuse large uncultivated or semi-

abandoned areas, thanks to the volunteer work of citizens. The gardens of Via Chiodi – Barona area – are an outstanding example. They belong to Architect Cristofani, who started to share his own agricultural land and divided it into 130 gardens and who constantly receives new requests. Yet the entire city, from North to South, has rediscovered its agricultural nature with more and more initiatives including more articulated experiments like the synergy garden of Cascina Rosa, the Giardino degli Aromi Association (Garden of Aromas) of the former Psychiatric hospital Paolo Pini, the nursery of rare plants of Coop Sociale Cascina Bollate (Social Cooperative Bollate Farmhouse) inside the prison. An extreme example of “green restoration” is the self-governed garden of Cascina Torchiera, as the Town council never allowed to use water officially because it was an “occupied” area. Finally Cascina Cuccagna, a pioneer


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l’orto sinergico della Cascina Rosa, l’Associazione Giardino degli Aromi all’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini, il vivaio di piante rare della Coop Sociale Cascina Bollate all’interno del carcere o arditi, come l’orto alla cascina autogestita Torchiera- esempio estremo di recupero “verde” dato che l’acqua il Comune non l’ha mai voluta concedere essendo uno spazio occupato, per finire alla Cascina Cuccagna, cantiere pioniere di progetto partecipato per il suo recupero che ospita ora, tra le varie funzioni, anche un piccolo orto didattico. Sempre a sud troviamo anche gli orti urbani del Parco Alessandrini e il grande orto didattico di quartiere, aperto al pubblico settimanalmente per attività e giochi, gestito dall’Associazione Piano Terra. Oltre a questi sono da citare anche alcuni luoghi storici di condivisione e sperimentazione, come la community garden I Giardini del Sole al Parco Trotter, La Cascina Santa Brera alle porte di Milano, che propone il progetto “adotta l’orto” per coltivare anche parttime il proprio piccolo

appezzamento e, infine, estendendo il discorso a tutto il verde atipico, il Bosco in Città, grande e fondamentale oasi verde consolidata nel tessuto ovest della città fin dagli anni ‘70. L’elenco sarebbe ancora lungo e, sconfinando nel privato solo per citarne uno, c’è un ristorante lungo il Naviglio Pavese, Erbabrusca, che crea i suoi menù sulla produzione stagionale direttamente coltivata nel suo bell’ortogiardino. Ma che cosa spinge oggi i milanesi di tutte le età e non più solo i pensionati, a volersi occupare di orti e spazi verdi? Chi ne possiede uno sa che il lavoro è pesante, non dà risultati immediati e presuppone quindi pazienza, perseveranza e molta energia! Sicuramente si può parlare di una percentuale di moda in tutto ciò, dato che io stessa ricordo quando si disprezzava l’ortista abusivo, che recintava il proprio appezzamento con le reti dei materassi e i materiali da discarica, poi però mi viene da pensare maggiormente al desiderio condivisibile, di Natura in primis e della necessità di rivedere in parte, sia per motivi economici

program hosting a small educational garden. In the south area of the city there are also the urban gardens of Parco Alessandrini and the extensive neighbourhood garden, open weekly for games and activities and managed by the Association Piano Terra. We can also mention some historical sites of sharing and testing, such as the garden community I Giardini del Sole at Trotter Park, Cascina Santa Brera just outside Milan, which suggested a project called “adopt the garden” to cultivate small plots of land, even part time. Finally, extending examples to all atypical green areas, Il Bosco in Città, a large and fundamental green oasis in the west part of the city since the 70s. The list could be even longer and extend to private areas. Just to name one, there is a restaurant on the Naviglio Pavese, Erbabrusca, which creates its menus based on seasonal produce grown directly in its beautiful vegetable garden. But what drives Milan citizens of all ages and not just retired people, to take care of gardens

and green areas? Those who own one know that it is heavy work, which does not give immediate results and therefore requires patience, perseverance and a lot of energy! This is certainly a trend, as I remember myself disdaining the abusive gardener, using bedsprings and dump materials as a fence, yet I also think that there is an understandable desire for Nature and to review our lifestyles, both in terms of savings and consumptions, to review our way of eating, following a growing lack of trust towards multinational brands and last, but not least, a desire to see the actual result of your heavy work on the field. Last year I attended a course on the design of Healing gardens and I have been able to learn


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che di modalità di consumo, il nostro modo di mangiare, ripensamento causato dalla crescente sfiducia nella qualità della grande distribuzione global e ultimo, ma credo fondamentale, la soddisfazione di vedere con i propri occhi il frutto delle fatiche sul campo. Avendo seguito l’anno scorso un corso sulla progettazione di Healing Gardens ho appreso e potuto constatare come il verde sia realmente terapeutico; senza entrare nel merito perché il tema è vastissimo, rinforza l’autostima, calma l’ansia, accresce la capacità progettuale in senso lato. Il passo avanti che ora Milano ha compiuto, rispetto al lasciar fare al cittadino e alle associazioni di volontari, è stato quello di volere mettere a sistema questa rete, già attiva e coordinata sul web dalle libere rape metropolitane, istituendo con delibera e bando relativo il concetto di giardino condiviso, mutuato dai più conosciuti e collaudati jardins partagés di Parigi, in cui il Comune riconosce con apposite convezioni

della durata di 2/3 anni la possibilità di adottare aree dismesse e/o degradate già verdi sottoutilizzate, per favorire, attraverso pratiche sostenibili, la creazione di orti e giardini didattici, curati da cittadini riuniti in associazioni ad hoc. L’obiettivo ambizioso è la cura capillare e diffusa di tutto il territorio urbano, unito alla oggettiva impossibilità, in questo momento economico da parte del Comune, di finanziare in prima persona questo tipo di progetti. Io credo che la causa valga il “sacrificio” e a quel punto, potrebbe anche sfumare il senso delle azioni dei guerrilla gardeners, che personalmente apprezzo per originalità ed intenti, azioni volte a riconquistare con atti dimostrativi - quasi sempre notturni - terreni abbandonati, attraverso la creazione lampo di giardini, aiuole, installazioni verdi. Così, in una visione prossima futura idilliaca, già mi immagino tutti in giro alla mattina presto e al tramonto con carriole, innaffiatoi ,vanghe e cassette colme di ortaggi freschi! In questo quadro dinamico “verde”

for shared gardens, following the idea of more popular and tested jardins partagés of Paris. In this notice, the City makes specific two / three years contracts, which make it possible to adopt abandoned or green underused areas, Instead of letting citizens to encourage, through sustainable practices, the or volunteers work creation of educational alone, Milano has made gardens, maintained a big step forward and created a network for by specific citizens associations. this system, a network which was already The ambitious goal is the active and coordinated comprehensive care of on the web by Libere the city, combined with Rape Metropolitane, making an official notice the impossibility by the administration, in this specific recession period, to finance such projects directly. I believe that the cause is worth the “sacrifice”, and actions by Guerrilla gardeners may make less sense, although I appreciate them for their originality and intentions - actions taking place mostly at night to create gardens, flower beds, green installations in abandoned areas. So in a future idyllic vision, I imagine everybody going out early in the morning and at sunset with wheelbarrows, rakes, shovels and boxes full of fresh vegetables! In this dynamic “green” framework there is still a kind of a little project I did not talk and see how green is really therapeutic. This is a very extensive subject, however, green strengthens one’s self-esteem, and it helps calming anxiety, increases the design capacity in broad sense.


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manca ancora un tipo di progetto un po’ sottovalutato qui e di cui ho visto un esempio incredibile sui tetti di Torino: un magnifico roof garden adibito a lussureggiante orto. Il roof garden è un altro pianeta ancora poco esplorato ma “fertilissimo” (il gioco di parole qui è d’obbligo) per opportunità di grandi superfici ancora disponibili e libere, che potrebbero cambiare in modo significativo anche le condizioni microclimatiche degli edifici sottostanti e la stessa qualità dell’aria. Ma questa è un’altra storia…

much about here, an incredible example of roof I saw in Turin with a magnificent roof garden transformed into a luxurious vegetable garden. The roof garden is yet another world, still slightly unexplored, yet very “fertile” (the word game is unavoidable here) in terms of opportunities for a large number of areas still free and available, which may change significantly even micro-climatic conditions of the buildings below and the quality of the air as well. But that’s a different story...

www.growtheplanet.com

http://www.dodopad.com/shop/organisers-for-house-andgarden/dodo-book-of-garden-cuttings

www.dodopad.com


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{Text Laurence Cabantous + Giorgio Sabbatini } {Photos

Kana Group

}

kana_info@yahoo.com

laurencegiorgio88@gmail.com www.kanagroupbali.com

Floral Wedding Bali Soprannominata “l’isola degli Dei” Bali è da sempre alla ricerca della bellezza che con le sue particolari location e le atmosfere suggestive che regala, sono scelte da occidentali e asiatici per celebrare qui il proprio matrimonio. Abbiamo scelto per voi lettori Daun Art Deco-

ration, un wedding planner molto interessante per la sua speciale personalizzazione dei matrimoni. Il gusto eco-chic e la cura miticolosa che mette nella cura dei dettagli ne fa un’agenzia molto ricercata. Siamo stati invitati a vedere un loro matrimo-

nio. La cerimonia iniziale è ambientata sulla punta di una scogliera che si affaccia sull’oceano, la vista è da mozzafiato.

sopra un mobile in legno antico di java, sono appoggiate delle ciotole che contengono coni in carta, ripieni di grani di lavanda.

Un prato verde accoglie gli invitati con un grande ricamo centrale fatto di petali di rose bianche “Avalanche”. In fondo alla guida,

I cassetti sono aperti e al suo interno una moltitudine di petali, aspettano solo di essere lanciati, come portafortuna sugli sposi.


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Known as “The Island of the Gods”, Bali has always been the major tourist destination in Indonesia thanks to its picturesque locations, and a privileged choice for both Asians ad Westerners to celebrate their weddings. We selected for you a very interesting wed-

ding planner: Daun Art Decoration. Their eco-chic taste and meticulous care for details makes it a highly sought agency. We were invited to one of their weddings. The opening ceremony takes place at the tip of a cliff overlooking the ocean, the view is breath taking. A green

lawn welcomes guests with a large embroidery core made of petals of “Avalanche” white roses, an idea waiting to be copied. At the end of the of path there are paper bowls placed on an antique wooden furniture from Java, filled with dried lavender flowers. The


050 Costeggiando un muretto in pietre nere, una serie di photophore con candele accese e una gran quantità di grani di lavanda sprigionano un profumo intenso. Il momento è unico e mentre gli sposi si baciano, vengono avvolti da un suggestivo tramonto. Su un letto di lavanda sono appoggiate fialette in vetro con il nome degli invitati, tutte allineate formano un particolarissimo tableau mariage. I tavoli per la serata sono decorati con una

profusione di fiori: giacinti, agapanthus azzurro chiaro, allium lilla e rose aqua. I toni dei colori sono delicati e trendy, abbinati a nastri glicine e vasetti in vetro prugna, formano un degradè molto raffinato la festa, tra lumini accesi e musica fusion continua e la notte a Bali diventa sempre più magica.

half-open drawers hold a multitude of white petals waiting to be launched to wish good luck to the married couple. Photophore along a black stones wall, candles in the sand and plenty of lavender flowers giving off their fragrance. It’s a unique moment and while the bride and groom kiss, a beautiful sunset surrounds them. Glass vials with the name of the guests are placed on a bed on lavender and lined up to form a very special tableau mariage.

a new look of wedding photography

www.ostinellicristiano.com

The tables for the event are decorated with a number of flower vases of different heights and species: hyacinth, light blue Agapanthus, lilac Allium and water roses. The colour tones are delicate and paired with lilac ribbons and glass jars of plum, which gives a very elegant, degrade effect. The gift for the guests chosen by the bride and groom are nice bottles of tequila. The party goes on with candlelights and fusion music and the night in Bali becomes more magical.


{ Sneak peek

Luisa Prina Cerai

}

051 press@blossomzine.eu

Garden Outfit 6 1

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[1 / 7 Contemporary jewellery di Eandare [2 / 6 / 9 Collezione Primavera Estate 2013 di Orsetta Mantovani [3 / 11 Zoccolo tacco basso e tacco alto di Officina6m [4 / 10 Anello Borderline, Bracciale Cerchio collezione di Olga Uboli [5 / 8 Gonna a ruota in seta stampata di PAGLIA-Milano [1 / 7 Contemporary jewellery by Eandare [2 / 6 / 9 Spring Summer Collection 2013 by Orsetta Mantovani [3 / 11 Low heel clogs and High heel clogs by Officina6m [4 / 10 Borderline Ring, Bracelet Cerchio Collection by Olga Uboli. [5 / 8 Silk print circle skirt by PAGLIA-Milano


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{ Text

Andrea Villani

{ Photos

}

Edoardo Santoro

}

avillani@erbecultura.it edosant@libero.it

www.erbecultura.it sguardonelverde.com

Natural care:Melissa La melissa è un simbolo di biodiversità, in quanto è una delle piante predilette dalle api, deriva dal greco melissopyllon che significa “ foglie per le api”. La melissa è una delle piante più importanti per il sistema immunitario e per la stimolazione del drenaggio linfatico. Allevia gli stress epidermici che creano inestetismi causati spesso da stati di ansia e nervosismo. Ideale anche per preparare la pelle al trattamento cosmetico quotidiano. Aromaterapia La melissa esercita sul sistema nervoso un azione rilassante e al contempo rinforzante.

Grazie alle energie solari di cui è fortemente permeata, la melissa tonifica il cuore: si dice che abbia la forza di 15 piante ad effetto vivificante sul cuore.

Lemon balm is a symbol of biodiversity, favoured by bees; its name comes from the Greek word melissopyllon, which means “leaves for the bees”.

Thanks to the solar energy permeating it, lemon balm tones the heart, it is said to have the strength of 15 plants with revitalizing effect on the heart.

Ricetta per il trattamento delle impurità della pelle

Lemon balm is one of the most important plants for the immune system and for the stimulation of lymphatic drainage.

Recipe for the treatment of skin impurities

Olio da massaggio alla melissa: versare 1 ml di olio essenziale di melissa in 100 ml di olio di oliva. Massaggiare delicatamente fino al completo assorbimento. È un ringiovanente cellulare ed è particolarmente adatta per pelli grasse. Precauzioni: conservare il flacone dell’olio chiuso, lontano da fonti di calore per un massimo di 2 mesi.

It relieves skin problems often caused by states of anxiety and nervousness. It is also ideal to prepare the skin to cosmetic daily treatments. Aromatherapy Melissa has a relaxing effect as well as reinforcing effect on the nervous system.

Massage oil balm: Pour 1ml of essential oil of lemon balm in 100 ml of olive oil. Gently massage until completely absorbed. It is a cell rejuvenator and it is particularly suitable for oily skin. Precautions: Keep the oil bottle closed, away from sources of heat for up to 2 months.


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{Text and photos Tartaglione Alfonsina}

alfonsina.tartaglione@gmail.com

www.delizieingiardino.wordpress.com

Marmellata di mele e melissa Non è che come marmellata le mele, da sole, siano un granchè… ma quando poi si scopre proprio questa loro caratteristica di non sovrastare ma di esaltare il sapore di altri possibili ingredienti, ecco che si è trovato un sistema efficacissimo per catturare il profumo di quelle erbe aromatiche che si vorrebbe tenere sempre a disposizione! Pertanto, dopo la scoperta di un folto cespuglio di melissa proprio dietro casa in montagna, non potevo farmi scappare la possibilità di racchiudere in un vasetto il suo delizioso aroma, che ricordando molto quello del limone, con le mele si sarebbe sposato perfettamente! Ricetta Marmellata di mele e melissa (dosi per 2 o 3 vasetti). 1 kg mele (al netto di buccia e torsolo), 500 g zucchero, il succo di due limoni,

una manciata di foglie di melissa più qualche rametto (uno per ogni vasetto). Mettere a macerare in una pentola le mele tagliate a cubetti con il succo di limone e lo zucchero. Dopo circa dodici ore preparare un’infusione di melissa (circa una tazza) con acqua e una manciata di foglie. Passare al colino e versare nella pentola con gli altri ingredienti. Cuocere a fuoco medio finché le mele si siano sfaldate. Passare al setaccio e continuare la cottura fino ad addensamento (prova piattino). Versare subito in vasetti sterilizzati dove sono stati posti precedentemente dei rametti di melissa. Chiudere e capovolgere su un canovaccio per creare il sottovuoto. A raffreddamento avvenuto, conservare in dispensa (in frigo, una volta aperto il vasetto).

Apple and lemon balm jam

Lemon balm leaves and few sprigs

Apples alone are not so amazing for jams, yet, when you discover that their main characteristic is that they do not kill other aromas but they actually enhance them, you have found a very effective way to seize the flavour of herbs that you would always like to have available!

Soak the diced apples with lemon juice and sugar in a pot for twelve hours, and then prepare an infusion of lemon balm (about a cup) with water and a handful of leaves. Strain and pour into the pot with the other ingredients.

In particular, the delicious aroma of lemon balm, recalling mint and lemon, blends perfectly with apples. As a result, jams are very delicate, I would even say chic, and they immediately recall lemon balm. Recipes Apples and lemon balm jam (ingredients for 2/3 vases). 1 kg (peeled and cleaned) apples 500 gr sugar Juice of two lemons

Cook at medium heat until the apples disintegrate. Sieve and continue cooking until thickening (plate test). Put lemon balm sprigs into the sterilized jars and pour immediately. Cap and invert on a towel to create vacuum. Once cooled, store in a cupboard (in the fridge once you open the jar).


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{Photos and graphics Kristina Klarin }

kristinaklarin@gmail.com

palette du jour

kristinaklarin.blogspot.it


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{Commento sonoro Younghoon _all alone}

https://soundcloud.com/younghoon/all-alone

play t he m usic


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{Text

Francesca Turchi

{Photos

Nanna Bylundi

} }

francescaturchi83@gmail.com nanna.bylund@telia.com

www.travelstales.it funderagront.blogspot.com

Giardino di Göteborg Botaniska Trädgården il Giadino Botanico di Göteborg. Il Botaniska trädgården è il grande giardino botanico di Göteborg, la deliziosa cittadina svedese nonché seconda città dopo la capitale Stoccolma. Questo polmone verde della città ospita serre e migliaia di specie tra piante e fiori provenienti da tutto il mondo. Con i suoi 175 ettari, il giardino Botanico di Goteborg è uno dei più grandi del suo genere, ideato e progettato dal Comune di Göteborg nel 1910 ed inaugurato nel 1923. Da allora questo parco è considerato il giardino pubblico più esteso della Regione Västra Götaland, con le sue 12.000 specie diverse di piante. La passeggiata all’interno del giardino botanico inizia

dall’ingresso dove si trova un laghetto. Sulla destra si trovano gli Order beds con piante sistematicamente visualizzate per mostrare le loro relazioni filogenetiche mentre sulla sinistra è possibile entrare nella serra, che si sviluppa su un’area di 1.500 metri quadrati e ospita oltre 4.000 specie, tra cui la più grande collezione di orchidee tropicali e subtropicali in Svezia (circa 1.500 specie), piante carnivore e la Sophora toromiro, la pianta originaria dell’Isola di Pasqua, oramai estinta nella sua terra natale e oggi conservata nella serra del Botaniska trädgården attraverso un programma di riproduzione e reintroduzione in natura. Il Bulb Garden, a fianco della serra, è una

in pillole

Botaniska Träsgården, the Göteborg Botanical garden.

botanical garden starts at the entrance where there is a pond.

The Botaniska Träsgården is the largest botanical garden in the charming Swedish town of Gothenburg, the second largest city in the country after the capital Stockholm. This green lung is home of a number of greenhouses and of thousands of different plants and flowers from all over the world. With its 175 acres, the botanical garden of Gothenburg is one of the largest of its kind, conceived and designed by the City of Gothenburg in 1910 and inaugurated in 1923. Since then, the park has been considered the largest garden of the Region Västra Götaland, with its 12,000 different species of plants. The walk inside the

On the right hand side you will find the Order beds with plants displayed to show their phylogenetic relationships, while on the left you can access the greenhouse spread over an area of ​​ 1,500 square meters and housing over 4,000 species, including the largest collection of orchids in tropical and subtropical Sweden (approximately 1,500 species), carnivorous plants and the Sophora toromiro. This plant is native to Easter Island where it is now extinct and is now preserved in the greenhouse Botaniska Träsgården through a program of breeding and reintroduction in the wild.


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piantagione che contiene una delle più grandi collezioni mondiali di piante da bulbo. Si trovano poi il giardino Manor , di fronte alla Manor House, e il Kitchen Garden . Poco più avanti il ristorante , le Perennial Borders , la pineta, il Giardino delle Erbe e il boschetto di bambù con piante rare provenienti soprattutto dall’Asia orientale. Proseguendo lungo la strada principale che arriva in una delle

sezioni più belle del giardino botanico: la Valle dei rododendri , con circa 80 specie selvatiche provenienti dall’Asia e dal Nord America, con i loro colori rosa, rosso, bianco, giallo, viola e blu (è consigliabile una visita a fine aprile durante la fioritura dei rododendri), e il Rock garden: questo angolo del parco è una vera meraviglia, un vero e proprio mondo in miniatura delle

The Bulb Garden, next to of the greenhouse, is a plantation containing one of the world’s largest collections of bulb plants. Then there are the Manor Garden, in front of the Manor House and Kitchen Garden. The restaurant, the Perennial Borders, the pine wood , the Herbs Garden and the Bamboo Grove with rare plants from Eastern Asia are slightly further on. As visitors proceed

down the main road they will find one of the most beautiful sections of the botanical garden: the Valley of Rhododendrons, with approximately 80 wild species from Asia and North America and all their colours, pink, red, white, yellow, purple and blue (we recommend a visit in late April when rhododendrons are in full bloom), and the Rock Garden: this corner of the park is a marvel, a real miniature


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piante. Qui vengono coltivate circa 5.000 specie diverse, disposte secondo la loro origine geografica, circondate da roccia naturale e da un’impressionante cascata. E ancora l’Outlook con numerose piante alpine provenienti da Europa, Asia e Nord America, fino ad arrivare al Giardino Giapponese , luogo di riposo e di riflessione, al termine del quale si trova l’Arboretum che

ospita migliaia di alberi e arbusti esotici. Orari: Il giardino botanico di Goteborg è aperto tutti i giorni dalle 9 del mattino fino al tramonto. La serra è aperta tutti i giorni, da settembre ad aprile dalle 10 alle 16 e da maggio ad agosto dalle 10 alle 17 (chiusura a Natale e a Capodanno) Il negozio è anch’esso aperto tutti I giorni, da

world of plants. Here approximately 5,000 different species are cultivated, arranged according to their geographical origin and surrounded by natural rocks and an impressive waterfall. Additional attractions are the Outlook with its numerous alpine plants from Europe, Asia and North America, the Japanese Garden, a place of rest and thinking at the end of which is the

Arboretum home to thousands of exotic trees and bushes. Opening hours: The Gothenburg Botanical Garden is open daily from 9 a.m. until sunset. The greenhouse is open daily from September to April, from 10 a.m. to 4 p.m. and from May to August, from 10 a.m. to 5 p.m. (closed at Christmas and New Year’s) The shop is also open


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gennaio a marzo dalle 10 alle 17, da aprile a settembre dalle 10 alle 19, a ottobre dalle 11 alle 18 mentre a novembre e dicembre fino alle 17 (chiusura il giorno di natale).

ha un costo di 20 SEK mentre i minori di 18 anni entrano gratis. E’ possibile inoltre fare dei tour guidati all’interno delle serre ad un costo di 50 SEK.

Costi:

Come raggiungere il Giardino Botanico

L’accesso al parco è di 20 SEK (€ 2) mentre è gratuito per i minori di 20 anni. Il ticket annuale costa 100 SEK (€10). L’ingresso alle serre

Il parco si trova in Carl Skottsbergs gata 22 A ed è raggiungibile dal centro di Göteborg in tram (fermata di Botaniska trädgården), in autobus (fermata

daily, from January to March, from 10 a.m. to 5 p.m., from April to September from 10 a.m. to 7 p.m. in October from 11 a.m. to 6 p.m., while in November and December until 5 p.m. (closed at Christmas). Access fees: Access to the park is SEK 20 (€ 2), and is free under 20. The annual ticket is SEK 100 (€ 10). The entrance to the

greenhouses is SEK 20, free under 18. The guided tour inside the greenhouses is 50 SEK. Directions to the Botanical Garden The park is located in Carl Skottsbergs gata 22 A and can be reached from Gothenburg city centre by tram (stop Botaniska Trädgården), by bus (stop Annedalskyrkan) or by car.


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di Annedalskyrkan) oppure in auto. Ulteriori informazioni Nel giardino botanico di Goteborg non è consentito giocare a palla e frisbee né accendere fuochi. E’ consentito però l’accesso ai cani da ottobre a febbraio. L’ingresso al parco con i cani è vietato durante la stagione di crescita delle piante e dei fiori.

Inoltre è possibile scaricare un’audioguida gratuita in lingua inglese (o svedese) http:// www.onspotstory.com/ sv/audioguide/en/1002/ Goteborgs-botaniskatradgard direttamente sul

proprio lettore musicale o sul cellulare per andare alla scoperta del parco. Sito Web: http//www.gotbot.se

Additional information In the Gothenburg botanical garden it is not allowed to play ball and flying discs or to light fires. However, dogs are allowed from October to February. Dogs are not allowed when plants and flowers are blooming. You can also download free audio guide in English (or Swedish) http://www.onspotstory. com/sv/audioguide/

en/1002/Goteborgsbotaniska-tradgard

directly on your music player or mobile phone to discover of the park. Site Web: http//www.gotbot.se


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Ingrid Henningsson _ London UK

Writer, floral stylist and photographer for the blog Of Spring and Summer all about flowers, floral styling and vintage. For more floral inspiration visit: http://ofspringandsummer.blogspot.co.uk/


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making of

fun

divertimento

[di-ver-ti-mén-to] s.m. 1 Ciò che diverte; svago, piacere: l’abbiamo fatto per semplice d.; è stato un d. per tutti / Cosa che fa divertire: ama molto i divertimenti /Persona che fa divertire, piacevole, spassosa: un ragazzo che è il d. della compagnia / Buon divertimento!, esclamazione di augurio

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decking in legno

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LARICE VISSUTO

www.stranomaverde.it

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www.festivaldelverdeedelpaesaggio.it


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Blossom zine Blossom zine si presenta come la prima rivista in Italia pensata per il digitale e quindi distribuita solo online. E’ un magazine trimestrale dedicato al mondo del verde in tutte le sue forme: giardinaggio, design, cucina vegetariana e non, moda, botanica, composizioni floreali. Informazioni

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Giardino nel Monferrato Diario del giardiniere medievale Edible garden Giardini senza polline Veggie collections Eagle Street Rooftop Farm E...piantala Floral Wedding Bali Garden Outfit

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Natural care:Melissa Marmellata di mele e melissa Palette du jour

Portobello market

Giardino di Göteborg

L’educazione di un giardiniere


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{Text and photos Matteo Ragni }

matteo.ragni@gmail.com

http://matteoragni.itnuke.it/

Portobello market

RED Rosso come le Begonie Crackling fire®. Dall’inventore delle Surfinia 8 varietà di Begonia ricadenti per cassette e vasi resistente al sole e generose nella fioritura. Diverse dalle altre perché la gamma comprende oltre ai soliti arancio e rosso anche il giallo ed il bianco. RED Red like Crackling fire® begonias. From the inventor of surfinia, 8 varieties of falling Begonia for boxes and vases resistant to sun and with generous flowering. Different from the others because the range includes yellow and white in addition to the usual orange and red.

GREEN Helleboro niger ormai fa parte delle nostre abitudini. Ormai il mercato ci offre molti colori e tantissimo prodotto. Scegliete sempre varietà dal fiore piccolo come la varietà White Lady, una delle prime ed ancora la migliore. Ma io gli Hellebori li scelgo soprattutto per la foglia coriacea e setosa al tempo stesso. GREEN Helleborus Niger: now part of our habits. There is a large number of colours and products on the market. Always select varieties with small flowers such as White Lady, one of the first and still the best. However, I choose the hellebores mainly for their leaves, leathery and silky at once.

PEONIA La primula Paloma ha fiore doppio, i petali bordati ed il portamento compatto. Da scegliere perché molto resistenti e da scegliere perché durano nel tempo e anche al maltempo! PEONIA Scarlet Paloma has double flowers, edged and compact petals. Flowers are long-lasting even with bad weather, which make it a favourite choice!

OLIVE L‘Hlichrysum lanatum è facile da coltivare e serve a caratterizzare le nostre composizioni. Scegliete le varietà comuni, quelle che vegetano bene sia al sole che in ombra. Con gli Helycriso si riesce ad avere sempre del verde brillante, dalla primavera con le foglioline nuove, all’estate, quando il caldo e l’asciutto metteranno alla prova tutto tranne il nostro verde. Provatelo con le Scaevola blu! OLIVE The Helichrysum lanatum is easy to grow and helps us to identify our compositions. Prefer the most common varieties, that grow well both in the sun and in the shade. With Helycriso you will always have a bright green in the Spring, with new leaves, as well as in the Summer, when the heat and the dry weather will give a hard time to everything except our green. Try it with Scaevola blue!

GERBERA DAISY Ranuncoli, da mettere ovunque. In giardino, in vaso come fiore reciso, nell’insalata per decorare. Scegliete le varietà compatte, con gli steli corti ed i fiori non troppo grossi, in modo da avere un prodotto duraturo e sempre bello. GERBERA DAISY Buttercups, to put everywhere. In the garden, in vases, in salads as decorations. Select compact varieties, with short stems and flowers not too big. You will have a long lasting product and always nice to see.

INK Anemone. Giganti, varietà “Mistral Plus®”. Grandissimi fiori bianchi con calice nero. Eleganti in vaso, belli recisi. I fiori vanno sostenuti con un tutore soprattutto quelli coltivati in vaso. Addossateli ad una parete ed avrete una fioritura enorme e generosa. Preferite i colori chiari che durano più a lungo nel tempo. INK Anemone. Giganti, variety “Mistral Plus®”.Very large white flowers with black calyx. Elegant in pots, beautiful as cut flowers. The flowers need to be supported, especially the ones grown in pots. Grow them by a wall and you will have a huge and generous flowering. Prefer light colours as they last longer.

LEMON Fresca, vigorosa e facile. L’Ipomoea Lime ed in generale le Ipomoea sono piante interessanti per il fogliame. Preferite le varietà a foglia cuoriforme a quelle a foglia frastagliata. LEMON Fresh, vigorous and easy. Ipomoea Lime and Iponomea in general are interesting for their foliage. Select varieties with heart-shaped leaves to the ones with jagged leaves.

SKEEN PW Supercal Terracotta. L’ultima novità della genetica è l’ibrido di Petunia e Calibrachoa. PW le chiama Supercal. La varietà Terracotta oltre ad essere resistente sia come pianta che come fiore ha un colore particolarissimo. Come per la terracotta, il colore dipende da dove viene coltivata. Il colore arancio costituisce la base, giallo e rosa si alternano. Se le piante sono in pieno sole, il rosa emergerà più del giallo. Il fiore è grande e croccante! SKEEN PW Supercal Terracotta. The latest addition to the genetic hybrid of Petunia and Calibrachoa. PW calls them supercall. The Terracotta variety is resistant both as a plant and as a flower and it has a peculiar colour too. As for terracotta, colours depend on the soil. Orange is the basic colour, yellow and pink alternate. If the plants are in full sun, pink will emerge more than yellow. Flowers are large and crisp!


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{Tea time con Lidia Zitara } Dana: Come sei diventata giardiniera, Lidia? Ci racconti un po’ della tua “educazione”? Lidia: Diventare un giardiniere beneducato è davvero difficile. Lunga la strada da percorrere, tutt’altro che bordata di rose profumate, anzi, irta di pericoli , impedita da arbusti spinosi e da ostacoli imprevisti. Naturalmente si parte da piccoli, con quel che si trova in casa, margherite, rose, piantine da orto, garofani. Si sceglie una pianta e la si adotta. “Quella pianta è mia” si pensa. La si annaffia, la si cura come un animale domestico, si cercano informazioni sui libri (i digital natives vanno direttamente su internet). È una cosa che ci segnerà per il resto della vita, con tutte le probabilità del caso ameremo anche in vecchiaia le piante che abbiamo cullato nella nostra infanzia o giovinezza. Cosa attrae maggiormente un giardiniere alle prime armi? Senza dubbio lo stile inglese novecentesco, la “bordura mista” o “piantagione mista”, nata da Gertude Jekyll e portata

gogolis@alice.it all’acme del suo splendore da Sir Lawrence Johnston. La bordura mista, vecchio totem del giardino, consiste in breve di rose e altri arbusti da fiore, perenni e annuali combinate per ottenere un massimo effetto in primavera e fiori per tutto l’anno, in giochi di colore e di trame di foglie. I toni prediletti sono quelli sereni, pacati, rosati o perlacei. I rossi e gli aranci, ma anche il giallo e tutti i toni dorati e caldi, raramente trovano collocazione nelle bordure miste. Amatissimi gli azzurri, così rari tra i fiori! Non sarà insolito sentire signore molto beneducate rivolgere una sorta di quieto disprezzo per i fiori dai colori vivaci. Che mi dici degli errori più frequenti? Ci si intestardisce con piante che hanno esigenze climatiche diverse da quelle che potremmo offrire nei nostri giardini, con risultati rovinosi. E come si supera lo stadio della “adolescenza giardinicola”? Studiando. C’è chi si ferma alla semplice pratica hobbistica e chi invece tende ad esplorare oltre

giardinaggioirregolare.com questo limite, volando su e giù per continenti diversi e differenti epoche storiche. Ed è così che in genere si giunge al moderno. Moderno o moderno-contemporaneo, contaminazioni Bauhaus e zen, new age e land art. Si riscopre il fascino della linea retta, la purezza delle “piante a baionetta”, come le Yucca o le succulente spinose, o altre piante tropicali in precedenza bandite dal giardino. Attraverso il fogliame si riscopre il colore rosso, si inizia a guardare con maggiore interesse il giardino con poche piante e più elementi architettonici. Nasce come un brufolo purulento la passione per il laghetto, la fontana a balze o la piscina: averla o no dipenderà unicamente dallo spazio e dal portafoglio, perché in questa fase dell’evoluzione di un giardiniere, tutti, senza eccezione, vogliono avere l’acqua in giardino. Il che è del tutto normale essendo i giardini dei luoghi nati per proteggere le coltivazioni e l’acqua che le irrigava. È una sorta di istinto primordiale, come la paura di saltare. Ma la “perfezione” si raggiunge mai?

Ph. Lidia Zitara Direi che esistono giardini “perfetti”, ma per chi non si chiama Barragàn, è difficile che succeda. Più che altro subentra uno stato di accettazione dei propri limiti e di perplessità. Ci si pongono domande sul bello, sul giusto, sul vero. Risposte definitive non ce ne sono, e mai ce ne saranno perché variano al variare della nostra evoluzione storica, posizione geografica, condizione sociale e culturale, ecc. Purtroppo non sono molti quelli che arrivano a porsi queste domande, per loro il giardino inizia e finisce nell’atto del giardinaggio, della pratica e del successo orticolo. Al contrario l’arte di creare un giardino, che io chiamo kepopoiesi, come qualunque altra arte, ci può aiutare a comprendere noi stessi e il mondo in cui viviamo, attraverso l’osservazione, lo studio, l’espressione di un giudizio sereno e consapevole. Perciò l’educazione di un giardiniere è ardua quanto quella di qualsiasi artista, perché non si esaurisce nel compito di avere più fiori del vicino o produrre il pomodoro più grosso, ma di rivelare ciò che è a noi più caro e più nascosto, la scintilla vitale dell’Uomo.


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Dana: How did you become a gardener, Lidia? Can you tell us something about your “education”? Lidia: Becoming an “educated” gardener is not easy at all. It is a long walk, far from being sided by fragrant roses. It is actually full of dangers and obstructed by thorny bushes and unexpected obstacles. Of course you start as a child with what you find at home, daisies, roses, garden plants, carnations. You choose a plant and you adopt it. “This is my plant,” you think. You water it, take the care of it like a pet, you look for information on books (digital natives go straight on the Internet). It will mark the rest of your life, and it is very likely that you will love forever the plants that you loved and rocked in your childhood. What is more attractive to gardeners as beginners? Undoubtedly the twentieth-century English style, the “mixed border” created by Gertrude Jekyll and brought to splendour by Sir Lawrence Johnston.

The mixed border, old symbol of the garden, briefly consists of roses and other flower bushes, perennials and annuals, combined to achieve a climax in the spring and to flower throughout the year, in colour games and textures of leaves. Favourite colours are calm and peaceful pink or pearly tones. Red and orange nuances, as well as yellow and all the warm golden tones are rarely found in the mixed border. Blue nuances, so rare among the flowers, are the beloved ones. It will not be unusual to hear ladies disdaining bright flowers. What are the most common mistakes? Insisting with plants that have climatic requirements very different from our gardens, with disastrous results. And how do gardeners grow from their “garden teenage period”? Studying. For some people, gardening is just a hobby, while others try to go beyond, they travel from one continent to another

and in different historical periods and they usually end up in modern times. Modern or contemporary modern, Bauhaus contaminations and Zen, new age and land art. People rediscover the charm of straight lines, the purity of “bayonet plants “ like Yucca, or the succulent thorny plants as well as other tropical plants previously banned from gardens. Red is rediscovered thanks to foliage. There is growing interest in gardens with less plants and more architectural elements. Passion for ponds, fountains or pools starts suddenly: having them or not depends uniquely on money availability as at this stage of the evolution of a gardener, everybody, without exception, want to have water in the garden. That is completely normal since the gardens were created to protect crops and the water that irrigated them. It is a kind of primal instinct, such as fear of jumping. Does anybody ever become “perfect”? I would say that there are “perfect” gardens, but if your name is not Barragàn, this may be hard to hap-

pen. At one stage there is acceptance of limits and a sense of perplexity. People question about beauty, fairness, truth. There are no definitive answers, there will never be as they change according to our historical evolution, geographical position, social and cultural conditions, etc. Unfortunately not many people ask themselves such questions, to them their garden begins and ends in gardening itself, in successful gardening. Yet, the art of creating a garden, which I call Kepopolesi, like any other form of art, can help us to understand ourselves and the world we live in, through observation, study, honesty and awareness. So, learning to be a gardener can be as complex as becoming an artist. Planting flowers close to each other or producing the largest tomato is not enough. Being a gardener is about revealing what is closest to us, it is a sparkle of life.


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