Strozzi Planet 2009- Intercultura e dintorni

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LA BIOGRAFIA DI MARTIN LUTHER KING Martin Luther King nacque nella città di Atlanta, nello Stato della Georgia, il 15 gennaio 1929. Suo padre era un pastore della Chiesa battista e la madre una maestra. Nella primissima infanzia il piccolo Martin era solito giocare con i bambini bianchi del quartiere ma, con l'inizio delle scuole elementari fu escluso, i coetanei vicini di casa non potevano neppure parlargli, per decisione dei loro genitori. La cosa era per lui giustamente incomprensibile. Chiese spiegazioni alla madre che gli disse cosa significava essere di colore e vivere in uno Stato del Sud e gli parlò delle lontane origini africane e della lunga e terribile schiavitù sopportata dalla sua gente. Martin cominciò a chiedersi che cosa avessero di diverso i neri dai bianchi e perché dovessero vivere in condizioni subalterne ed essere disprezzati. Durante l'adolescenza, mentre frequentava il "Morehouse College" , un collegio di Atlanta per i neri, Martin capì, grazie soprattutto alle parole di un insegnante, l'importanza rivoluzionaria della religione e del pensiero religioso. Dopo il liceo, s'iscrisse al Seminario di Chester e conseguì il dottorato in filosofia all'Università di Boston. Nel 1947 fu ordinato pastore della chiesa battista. All’università conobbe Coretta Scott Young, una giovane che sognava come lui di fare qualcosa per la propria gente. I due giovani, sposatisi nel 1953 , andarono a vivere a Montgomery, in Alabama, dove, come in tutti gli Stati del Sud era diffusa l’intolleranza razziale. A partire da quegli anni Martin cominciò ad impegnarsi per i suoi fratelli di colore e per porre fine alle umiliazioni che essi, lui per primo, subivano. Basti pensare che un giorno King dovette entrare in un negozio dal lato posteriore, perché l’ingresso principale era riservato alla "razza bianca". Grazie anche alle sue prediche , che erano seguitissime, in breve tempo la fama di King si diffuse e aumentarono i suoi proseliti. Il modello di lotta che lo ispirava era quello non violento di Gandhi. Nel dicembre del 1855 accadde Pagina 7

l’episodio che segnò una svolta nella lotta di King e scatenò la rivoluzione nera. Rosa Parks, una giovane sartina di Montgomery , impiegata in un grande magazzino salì su un autobus per tornare a casa: aveva lavorato tutto il giorno ed essendo molto stanca, cercava un posto per sedersi. Essendo occupati tutti i posti riservati ai neri, si sedette su uno , tra i molti rimasti liberi, riservato, per la legge segregazionista, ai bianchi. Poco dopo salirono sul mezzo sei passeggeri bianchi, perciò le fu imposto dall’autista di liberare il posto e di portarsi nella parte posteriore. Lei rifiutò. Il conducente, allora, fermò l’autobus e chiamò la polizia . Rosa fu arrestata per essersi seduta in un posto "per i bianchi". King, venuto a conoscenza del fatto, si mise in contatto con i capi della comunità nera, che gli affidarono l’incarico di organizzare la protesta. Egli lanciò l'idea di boicottare tutti i mezzi pubblici: nessun nero sarebbe salito sugli autobus fintanto che non fosse stata eliminata la divisione dei sedili tra bianchi e neri. L''iniziativa ebbe un enorme successo:nei giorni seguenti le vetture pubbliche erano quasi vuote, non solo i neri, ma anche parecchi bianchi aderirono alla "Lotta non violenta" promossa da King. Martin , che aveva subito in precedenza un attentato razzista, fu denunciato per "aver danneggiato l'azienda dei trasporti pubblici" . Mentre stava per iniziare il processo, arrivò però la notizia che la Suprema Corte degli Stati Uniti d'America aveva dichiarato "illegale" la segregazione praticata sugli autobus.Coretta abbracciò il marito, avevano vinto!Nel 1957 Martin fondò la SCLC, un movimento non violento, che aveva come unica arma la resistenza passiva e che si batteva per i diritti di tutte le minoranza. In quell’occasione, davanti a 250 mila cittadini, pronunciò un discorso famoso che iniziava con le parole "I have a dream…" In questo discorso egli esaltò la non violenza e gli ideali cristiani."Io ho davanti a me un sogno-disse King-

che un giorno sulle rosse colline della Georgia i figli di coloro che un tempo furono schiavi e i figli di coloro che un tempo possedettero schiavi, sapranno sedere assieme al tavolo della fratellanza." Nel 1964, a Oslo, fu consegnato a Martin il premio Nobel per la pace. Lo stesso anno, il papa Paolo VI lo ricevette in Vaticano.Nel 1966 King, dichiaratosi contrario alla guerra nel Vietnam, si trasferì a Chicago. Intanto, le discriminazioni nei confronti dei neri continuavano. In un’omelia King disse" Ho visto troppo odio per non desiderare a volte di odiare: ho visto odio in troppi sceriffi, in troppe autorità bianche, in troppi membri del Ku-Klux-Klan nel Sud, per non avere la tentazione di odiare. Ogni volta che vedo odio, io mi dico che è un peso troppo grande da sopportare. Non so come faremo, ma dovremo riuscire a rizzarci di fronte ai nostri nemici più accaniti e dovremo saper dire: …La vostra forza fisica cozzerà contro la nostra forza morale. Fateci ciò che volete, noi continueremo ad amarvi...". Molti neri, esasperati, finirono col rifiutare la non-violenza di King e si rivolsero ad organizzazioni estremiste e violente, Malcom X, Black Power e Black Panthers. Nel mese di aprile dell'anno 1968 King si recò a Memphis per partecipare ad una marcia a favore degli spazzini della città che erano in sciopero. Mentre si trovava con la moglie alcuni collaboratori sulla veranda del motel Lorraine, fu colpito da alcuni colpi di fucile sparati dalla casa di fronte. Il presunto killer fu arrestato a Londra circa due mesi più tardi, si chiamava James Earl Ray. Al processo fu condannato a novantanove anni di reclusione. Evaso e nuovamente catturato, rivelò di non essere stato lui a uccidre King e di conoscere il nome del colpevole. Quel nome non lo poté però mai rivelare, in quanto la notte seguente fu ucciso nella sua cella. Ai funerali di King parteciparono migliaia di persone.


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