Buone Notizie marzo 2015

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ANNO XV 01 | 2015 DIRETTORE RESPONSABILE ROBERTO FONTOLAN PERIODICO REGISTRATO AI SENSI DELLA L. 47/48 AL TRIBUNALE

DI FORLÌ N. 15 DEL 5 LUGLIO 1995. STAMPA: TIBER, BRESCIA (BS). GRAFICA ACCENT ON DESIGN, MILANO

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n ogni contesto, anche il più difficile, il cuore della persona e la sua libertà sono la sua ricchezza, la perla preziosa, il tesoro nascosto da riscoprire e valorizzare. Da questa certezza deriva il nostro metodo, il metodo AVSI: mettere la persona al centro, accompagnandola in un percorso che possa farle scoprire l’innata dignità e i propri talenti. In tal modo essa diventa protagonista della propria vita, in grado di affrontare le sfide personali e sociali contribuendo, lì dove vive, a costruire un mondo più umano. L’esperienza ci dimostra che le persone hanno un’originaria tensione ad aggregarsi per far fronte ai bisogni della comunità e i progetti raggiungono i loro obiettivi quanto più favoriscono tale capacità associativa, coinvolgendo tutti i possibili partner, pubblici e privati, profit e non profit. I nostri amici che lavorano con AVSI nel mondo (circa 1.400 persone), tra gli sfollati in Iraq o i profughi siriani in Medio Oriente, così come con le famiglie nella turbolenta Repubblica Democratica del Congo, nella precaria Haiti o nella fragile Palestina ci insegnano che la persona rinasce in un incontro e solo questo assicura il suo sviluppo. Ogni volta che guardiamo alle “periferie esistenziali” è evidente come uno sguardo possa incidere sulla realtà, mettendo in moto la persona, accendendo la scintilla della passione, creatività e intelligenza. Il 5xmille per AVSI è un’occasione importante per permettere a tutti voi di partecipare concretamente a questa favolosa avventura. L’anno scorso, grazie alle vostre 10.853 firme abbiamo raccolto 423.464,54 euro. Quest’anno, tutti insieme, possiamo fare di più.

Con il contributo di


D Courtesy Pablo Castellani

#AVSI4Iraq

Il diario di viaggio di Alberto Reggiori

Con i rifugiati marzo 2015

sotto una tenda BUONENOTIZIE

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GRAZIE ALL’AIUTO DI TANTI CHE HANNO CONTRIBUITO ALLA

RACCOLTA FONDI DI AVSI PER L’IRAQ, SIAMO ANDATI A ERBIL A INCONTRARE LE FAMIGLIE SFOLLATE E CAPIRE I BISOGNI. A SEGUITO DEGLI SCONTRI TRA STATO ISLAMICO E MILIZIE CURDE SONO 2,18 MILIONI LE PERSONE IN FUGA DALLA GUERRA IN IRAQ, DI CUI 21MILA SONO FAMIGLIE CRISTIANE CHE HANNO BISOGNO DI TUTTO. AVSI LAVORA CON CARITAS E PATRIARCATO CALDEO PER SOSTENERLE. AIUTACI ANCHE TU!

#AVSI4Iraq DONAZIONI WWW.AVSI.ORG

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IBAN IT04D0521601614000000005000

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CAUSALE EMERGENZA PROFUGHI IN IRAQ


Grazie ai frutti della campagna AVSI a favore dei profughi cristiani abbiamo la possibilità di realizzare un aiuto concreto. Visitiamo i campi rifugiati che sono attorno e in mezzo alla città: di fronte al nostro albergo nel parco della parrocchia di Sant’Elia sono piazzate tende e container che ospitano frotte di bambini vocianti, di donne e uomini. In una scuola sono ospitati centinaia di profughi: sono aiutati da Caritas Iraq e dalla Chiesa locale. Hanno perso tutto, molti non sperano più in niente, l’Iraq non è più la patria che sognavano dopo gli orrori di Saddam e delle guerre, ora è ancora peggio. I giovani desiderano solo espatriare, l’occidente o il Libano le loro mete. Altri vivono affollando un grosso edificio con teloni che coprono le vetrate. Dopo 3 ore di strada arriviamo a Dohuk, città poco distante dalla prima linea; ancora enormi campi profughi (28.000 in località Sharia) e famiglie yazide che vivono in casette diroccate sulle colline. Tra loro donne rapite e poi rivendute come schiave. Caritas ha fornito finestre, porte, coperte e stufette per affrontare l’inverno, ma in questa fredda giornata i bambini affondano i loro piedi nudi nel fango. Il vescovo di Erbil, monsignor Warda, ci dice che bisogna agire: c’è un programma già in atto

La periferia di Erbil è una di quelle periferie che papa Francesco avrebbe a cuore: casette di cemento senza fine, senza negozi né scuole. Luce ed elettricità casualmente presenti: qui centinaia di famiglie cristiane condividono queste case incomplete. Con la parrocchia concordiamo che AVSI si faccia carico dei farmaci di un dispensario costruito in un container e che collabori all’apertura di un asilo e della scuola media per centinaia di ragazzi e bambini. Le suore domenicane che si sono trasferite tra questa gente garantiranno con AVSI il buon esito di questi progetti. Mentre li guardo penso che questi bambini andranno a scuola, che ci sarà qualcuno che avrà a cuore la loro sorte e potranno ricostruire se stessi e questo tormentato paese. Questo piccolo grande obiettivo non può fallire: nessuno ha una buona ragione per non coinvolgersi.

PER LA CUSTODIA DI TERRA SANTA IN SIRIA Ad Aleppo una bottiglia di acqua potabile o un chilo di farina costano attualmente più di 4 euro. Nonostante il contesto impossibile, i frati francescani della Custodia di Terra Santa, presenti in varie zone del paese da otto secoli continuano a portare conforto ai profughi. “Li accolgono nelle parrocchie e nei conventi, - afferma Piebattista Pizzaballa, il Custode di Terra Santa - hanno organizzato 4 centri di accoglienza e forniscono alimenti e ogni giorno si adoperano per cercare di aiutare queste persone. Il loro lavoro è indispensabile.”

marzo 2015

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Mosul non è rimasto più un cristiano. Il vescovo di Mosul, monsignor Nona, che incontriamo con la delegazione di AVSI qui a Erbil, capitale della provincia autonoma irachena che dista appena 65 km in linea d’aria dal fronte di guerra, ci spiega che la presenza dei cristiani potrebbe sparire dopo quasi duemila anni di presenza. “Noi siamo lì da prima degli islamici, la nostra gente parla ancora l’aramaico, la lingua di Cristo. Dal 1400 quando è arrivato l’Islam abbiamo sempre avuto una vita non facile, ma siamo rimasti lì, accanto a loro ma con la nostra fede. Ora ci hanno dato due scelte: o vi convertite o ve ne andate. E noi siamo andati.”

ne riconfermata la possibilità di destinare il 5 per mille a favore del finanziamento di associazioni di volontariato e non lucrative di utilità sociale come AVSI. Basta firmare nell’apposito riquadro del CUD, del modello 730, del modello Unico Persone Fisiche e Unico Mini Persone Fisiche e riportare nell’apposito spazio il codice fiscale di AVSI, 81017180407. NB. Il 5 per mille non è alternativo all’8 per mille. è possibile operare entrambe le scelte in maniera autonoma.

3 DALLA SIRIA MARCO PERINI DI AVSI “Sono rientrato due ore fa dalla Siria e dopo tre giorni passati a Damasco ho negli occhi e nel cuore un bel po’ di immagini e storie apparentemente in contraddizione: le luci del periodo natalizio e la corrente elettrica che tutti i giorni manca un po’ di più; il traffico e la mancanza di benzina; il rumore dei mercati e il sibilo dei missili (in lontananza per me, ma non per altri!). Le riunioni dove si stima che il bisogno di aiuti per il 2015 avrà un valore di 3 miliardi di dollari e il bambino appena fuori dalla porta che mi benedice perché ho condiviso con lui il panino da 0,3 dollari. La sensazione di essere troppo piccolo per una sfida così grande, ma con la certezza di voler essere capace di rispondere con il mio lavoro al bisogno del mio cuore: vivere in un mondo meno ingiusto.”

RIMANI CON NOI CC BANCARIO IT 04D0521601614000000005000 BIC(Swift code): BPCVIT2S CREDITO VALTELLINESE intestato AVSI CC POSTALE 522474 intestato a FONDAZIONE AVSI ONLUS ONG DONAZIONI ON LINE www.avsi.org

BUONENOTIZIE

Foto R. Casadei

che permette alle famiglie di sfollati di vivere con dignità. Viene pagato loro l’affitto perché stiano in dignitosi appartamenti. Questa condizione permette loro di vivere quasi normalmente, di cercare un lavoro, di non essere inoperosi o umiliati. AVSI aiuterà queste famiglie a pagare l’affitto.

ANCHE QUEST’ANNO vie-


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Nutrizione

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guarda la gallery www.avsi.org

BUONENOTIZIE

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Pappa Mamaplus

Da Haiti a Expo 2015 GLI SFORZI MESSI IN CAMPO DA AVSI IN HAITI CON I SUOI PARTNER STANNO DIVENTANDO ESPERIENZE DI SUCCESSO PER NUTRIRE IL PIANETA E ALIMENTARE LA SPERANZA

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Di Maria Teresa Gatti


reddito lordo imposta netta contributo ad AVSI

Cosa facciamo con il tuo

5x1000

15.000€

30.000€

60.000€

100.00€

150.000€

3.450€

7.720€

19.270€

36.170€

57.670€

17€

39€

KIT CIBO PER 2 FAMIGLIE di rifugiati siriani in Libano

KIT CIBO PER 4 FAMIGLIE in Iraq

96€ 181€

PASTO PER 30 BAMBINI della scuola Cardinal Otunga in Kenya

PASTO PER 65 BAMBINI del centro nutrizionale Croix Bleu di Haiti

288€ PASTO PER 150 BAMBINI sostenuti a distanza nei collegi dello Shan State in Myanmar

A ottobre 2014 AVSI ha raccolto 423.464,54 € grazie alle vostre 10.853 firme.

Nell’ambito di EXPO, farine Varvello, sponsor del cluster tuberi e cereali, in cui anche Haiti avrà il suo padiglione, permetterà di sperimentare questi prodotti, con ricette anche originali: un pane alla moringa, gallette e biscotti di mais e manioca, e altre prelibatezze tutte da scoprire. La moringa, per la nostra società sovra alimentata, può avere proprietà straordinarie per diete ipoglicemiche.

In apertura: Haiti. A destra, in senso orario: merenda dei bambini; Haiti, un bimbo al centro nutrizionale di AVSI mangia la pappa Mamaplus; Rwanda, Brett Morton.

« MAMAPLUS È UNA PAPPA PER BAMBINI FATTA DI MAIS, MANIOCA, PIÙ FAGIOLI, MORINGA E ALTRE FARINE RICCHE DI MICRONUTRIENTI »

LA RETE DEI CENTRI NUTRIZIONALI NEL MONDO Sul fronte dell’agricoltura mondiale, la buona notizia condivisa dalla comunità internazionale è che la terra può offrire alimenti per tutti. La cattiva notizia è che per produrli occorre “cambiare marcia”, occorre un’agricoltura non as usual, perché l’impatto ambientale sarebbe insostenibile. Già oggi l’agricoltura è responsabile del 14% di emissioni del gas serra. Resta il fatto che ogni giorno muoiono quasi 10.000 bambini per cause legate alla denutrizione. Una grande attenzione è oggi rivolta dalla comunità internazionale allo stunting, la denutrizione cronica che limita lo sviluppo del bambino, che colpisce oltre 165 milioni di bambini sotto i 5 anni, mostrando come critico non sia solo l’accesso al cibo, ma anche il livello nutrizionale. AVSI presenta una vasta gamma di progetti nel mondo: dai centri nutrizionali in Haiti, Brasile, Rwanda, Sud Sudan, Nigeria, Burundi, allo sviluppo rurale in Libano, Uganda, Haiti, Rwanda, dalle scuole di formazione agli interventi sulle filiere in Perù, Myanmar, Haiti, Kosovo, interventi di sicurezza alimentare in emergenza in RdCongo e Sud Sudan.

periodico della Fondazione AVSI, ONG-Onlus, in abbonamento postale gratuito ai donatori. Direttore: Roberto Fontolan Redazione: Elisabetta Ponzone, Maria Teresa Gatti, Anna Zamboni, Dania Tondini Grafica: Accent on Design, Milano Redazione: Fondazione AVSI, via Legnone, 4 20158 Milano - Tel. 02.6749.881 - buonenotizie@avsi.org AIUTACI A RISPARMIARE Mandaci i tuoi dati e ti invieremo il Buone Notizie via email INFORMATIVA DATI I Suoi dati sono registrati e custoditi con i più corretti criteri di riservatezza dalla Fondazione AVSI mediante procedimenti elettronici e utilizzati esclusivamente per informarLa sulle attività di AVSI in corso in Italia e nel mondo. In conformità al D. Lgs 30/06/2003 n. 196 sulla tutela dei dati personali, Lei potrà consultare i dati che La riguardano chiedendone la variazione, l’integrazione e anche l’eventuale cancellazione dietro semplice richiesta scritta indirizzata al Responsabile Dati Fondazione AVSI, Via Legnone 4 - 20158 Milano.

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L’idea e la sperimentazione sono sorte nell’ambito del progetto Aquaplus - in corso in Haiti con AVSI, Rotary ed EXPO2015 - con il coinvolgimento dell’Università di Milano e dell’Università Notre Dame d’Haiti, che hanno lavorato per trovare la giusta combinazione degli ingredienti, che fosse anche gradevole al palato dei bimbi. A monte della produzione di Mamaplus, Aquaplus ha favorito la coltura e il processamento degli ingredienti di base, manioca, mais e soprattutto moringa, che in Haiti è chiamata anche “pianta dei miracoli” per le proprietà nutrizionali che ha, tra cui in particolare l’elevata concentrazione di proteine nelle foglie. La moringa cresce facilmente nelle aree

tropicali e subtropicali ed è quindi un potenziale veicolo di sviluppo anche economico. In questo senso, Aquaplus sta supportando i produttori locali per migliorare le produzioni di manioca, mais, moringa e altri prodotti tradizionali importanti per l’alimentazione sana dei bambini, e favorendo una contaminazione feconda tra tradizione e innovazione.

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amaplus è una pappa per bambini fatta di mais, manioca, più fagioli, moringa e altre farine ricche dei micronutrienti che scarseggiano nelle diete dei bambini più poveri di Haiti, provocando la “fame nascosta” e riducendo le opportunità di uno sviluppo armonico e adeguato. La cosiddetta fame nascosta è infatti dovuta alla carenza di vitamine, proteine, sali di cui soffre circa il 15% dei bambini haitiani. Le conseguenze di questa fame sono una crescita ritardata, visibile dalle misure molto diverse dai bambini ben alimentati, e tangibile poi nelle difficoltà di apprendimento, e quindi nel ripetersi del ciclo di povertà.


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Educazione

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leggi le storie www.itacaedizioni.it/ catalogo/ generarebellezza/

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Un orto nell’asilo


In apertura: un orto in Africa by Brett Morton, Sotto, Ecuador; nella colonna studenti a Mutuati

Le storie qui raccontate sono tratte dal libro edito da Itaca “Generare bellezza. Nuovi inizi alle periferie del mondo” A cura di John Waters e AVSI. Regalalo ad un amico!

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a qualche tempo accanto all’asilo famigliare, abbiamo cominciato l’orto grazie a un tecnico che ci ha insegnato a preparare il concime con gli scarti del cibo, le bucce della frutta, a piantare e a trapiantare i semi e a mangiare sano con le piante che ci hanno dato: cavolo, broccoli… Tutto quello che piantiamo è sano e ci serve per la dieta dei bambini. I bambini così imparano a prendersi cura della natura, diventando creativi, pazienti e collaborativi. Abbiamo imparato a riciclare tutto e, in particolare, le bottiglie di plastica. Coltiviamo fagioli, fagiolini, cavoli e ravanelli che crescono in soli quindici giorni e vengono davvero grandissimi! Li mangiamo e li vendiamo per comperare nuove piantine per l’orto. Quando dobbiamo preparare da mangiare per i bambini all’asilo abbiamo, per esempio, l’insalata già pronta e così non siamo obbligati ad andare da nessuna parte per acquistarla. Scendiamo le scale, usciamo di casa e raccogliamo quello che serve e, in un attimo, … è in padella! Stare con i bambini, accoglierli tutti i giorni, ormai è parte della mia vita. La domenica mi mancano moltissimo. Riempiono questo posto tutti i giorni e, anche quando litigano, lo fanno sempre “volendosi bene”, con affetto… Voglio dire, sono sempre e comunque sinceri e colmi di amore, anche nei momenti più difficili.

Io ero una sarta e il lavoro di prima era abbastanza estenuante. Mio figlio era sempre da solo ed io ero concentrata solo sul lavoro. Ho capito che il mio bambino aveva bisogno di crescere con altri bambini. Piano, piano, stando con gli altri bambini, anche lui ha imparato a non essere egoista, a condividere qui in casa, nell’asilo famigliare, le sue cose con gli altri bambini. Ora la vita è diversa e bella! Prima di incominciare a lavorare per AVSI qui in Ecuador, non ero neppure sicura di essere capace di fare la mamma. Poi, insieme, mi hanno spiegato e soprattutto mi hanno fatto capire che, con pazienza e vedendo come stavano trattando me, come mi stavano guardando, anche io potevo cambiare. E così è stato. Io sono cambiata, mio figlio è cambiato. I bambini qui attorno a noi stanno cambiando e, a loro volta, stanno insegnando anche alle loro mamme come essere “più mamme”. AVSI mi ha fatto capire che ho un valore già per quello che sono. Questo è un aiuto fondamentale. Ora voglio fare del mio meglio per continuare a crescere. Come le piantine del nostro orto!

«AVSI MI HA FATTO CAPIRE CHE HO UN VALORE GIÀ PER QUELLO CHE SONO. QUESTO È UN AIUTO FONDAMENTALE.»

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GUADALUPE È LA RESPONSABILE DI UN ASILO FAMIGLIARE DI AVSI IN ECUADOR, NEL QUALE ACCUDISCE SEI BAMBINI. DA POCO HA DATO VITA A UN PICCOLO ORTO. UNA NUOVA ESPERIENZA CHE INSEGNA A MANGIARE MEGLIO E AD AVERE PAZIENZA. IL SUO RACCONTO.

Cyprian, preside della scuola San Riccardo Pampuri di Mutuati: “Solitamente, nelle scuole qui in Kenya, l’unico modo che l’insegnante ha per tenere la classe è la forza. Punisci, urli, discuti, riduci lo studente tanto da farlo diventare un oggetto che puoi manipolare. Quello che noi vogliamo invece dalla nostra scuola è un’amicizia, così che i ragazzi possano creare un rapporto con i professori. E desideriamo che anche i genitori compiano questo cammino, perché anche loro possano capire che sono fondamentali per educare un figlio e farlo crescere.”

marzo 2015

KENYA. QUELL’AMICIZIA CHE CAMBIA LA VITA

NON PIÙ SCHIAVI, MA FRATELLI “Sappiamo che Dio chiederà a ciascuno di noi: “Che cosa hai fatto del tuo fratello?” (cfr Gen 4,9-10). La globalizzazione dell’indifferenza chiede a tutti noi di farci artefici di una globalizzazione della solidarietà e della fraternità“. Con queste parole, Papa Francesco ha chiuso il suo messaggio per la celebrazione della XLVIII Giornata Mondiale della Pace che si celebra ogni anno il primo gennaio.

Sostieni anche tu un bambino a distanza. Lo aiuterai ad andare a scuola, a crescere e a diventare grande. 312 euro all’anno, chiedi come: sostegno.distanza@avsi.org

RIMANI CON NOI CC BANCARIO IT 04D0521601614000000005000 BIC(Swift code): BPCVIT2S CREDITO VALTELLINESE intestato AVSI CC POSTALE 522474 intestato a FONDAZIONE AVSI ONLUS ONG DONAZIONI ON LINE www.avsi.org


SOSTEGNO A DISTANZA #EmergenzaEbola

Diario da Freetown marzo 2015

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> REGALA <

QUESTO COUPON

AD UN AMICO

AVSI in Sierra Leone è in prima linea sin dai primi giorni di epidemia: al fianco degli orfani, delle famiglie in quarantena e per l’educazione negata. Per dare adeguata assistenza ai minori e ai bambini orfani, è possibile attivare un sostegno a distanza d’emergenza: con 312 euro l’anno potete sostenere un bambino in Sierra Leone che sarà seguito dai nostri operatori per far fronte ai bisogni più immediati (distribuzione beni alimentari, accoglienza e assistenza).

AVSI Sostegno a distanza 0547.360.811 sostegno.distanza@avsi.org

irando per Freetown con gli okada, i mototaxi locali, capisci che tutti questi giovani conduttori di motociclette hanno vissuto la guerra. Lo vedi non solo attraverso gli sguardi e le cicatrici. Ma anche parlare con loro, spesso, non è facile. Sono passati 13 anni dalla fine del sanguinoso conflitto civile durato oltre un decennio, eppure si riesce a percepire che il dolore provato dalla gente è ancora presente. A volte può essere sfogato nei momenti più imprevedibili oppure durante delle semplici discussioni attorno a un tavolo. Secondo le statistiche dell’Oms, inoltre, ci sono almeno 400mila malati mentali in Sierra Leone, un Paese che conta appena 6 milioni di abitanti e che non possiede un sistema sanitario adeguato a curare questo tipo di infermità. Gli ultimi 8 mesi di Ebola aggiungono quindi ulteriore dolore a un popolo che ha già sofferto moltissimo. Un chiaro esempio l’ho visto oggi: AVSI e FHM stanno cercando di ridare vita al centro St. Michael di Lakka, un ex albergo sulla spiaggia utilizzato da Padre Giuseppe Berton per ospitare gruppi di ex bambini soldato durante e dopo

MATTEO FRASCHINI KOFFI, GIORNALISTA, È ATTERRATO IN SIERRA LEONE, ACCOLTO DAL NOSTRO ERNEST SESAY PER RACCONTARE LE SOFFERENZE DEL POPOLO AFFLITTO DALL’EPIDEMIA DI EBOLA E PER TESTIMONIARE IL LAVORO DI AVSI E FHM AL FIANCO DELLE VITTIME

la guerra, e trasformato in uno spazio sicuro per difenderli da chi voleva addirittura incarcerarli per ciò che sono stati costretti a commettere e subire. I suoi occupanti sono ora cresciuti e usciti dal centro. Ma con quello che ha inflitto Ebola è adesso importante focalizzarsi sugli orfani che hanno perso i genitori a causa dell’epidemia che chiunque dall’Italia può aiutare con il Sostegno a distanza. Una goccia nel mare, ma assolutamente necessaria.

Kit di aiuti per le famiglie in Sierra Leone.

L’AUTORE Nato in Togo, ma cresciuto in Italia, dove è stato adottato all’età di dieci mesi da una famiglia milanese, Matteo Fraschini Koffi è un giornalista freelance con base in Togo, collaboratore di alcune tra le più importanti testate italiane.


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