Avis Notizie n.2 2016

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Anno 54 Num. 2

Mag. 2016 Direttore Resp. Professor Giorgio Maltoni

Prof. Mario Loreti e Prof. Enzo Canali


SCUOLA PERMANENTE DI FORMAZIONE

Avis Regionale Emilia-Romagna

Cosa vedete in questa immagine? Alcuni di voi diranno una rana, altri diranno un cavallo. Chi ha ragione? Vi stupirà ma la risposta è: entrambi! Questo perché una immagine, come un testo, può avere un significato diverso a seconda di come viene interpretato da chi lo guarda o legge. Quando vogliamo comunicare qualcosa, dobbiamo essere consapevoli che quello che comunichiamo è ciò che l’altro ha capito e non quello che noi pensiamo di aver comunicato. Il Corso di Formazione Regionale che si è tenuto il 12 e 13 marzo presso il Ce.U.B. - Centro Residenziale Universitario di Bertinoro (FC) ha affrontato proprio questa tematica: "La Comunicazione scritta: siamo sempre efficaci?". Insieme al docente Matteo Zocca abbiamo analizzato e approfondito i diversi mezzi della comunicazione scritta per individuare quale sia quello più efficiente e quale sia il modo più corretto per comunicare in modo chiaro e semplice. Durante le due giornate di formazione il docente ci ha spiegato alcuni “trucchi” da utilizzare per una comunicazione scritta più efficace, ma soprattutto ci ha permesso di “provare praticamente” quello appreso attraverso delle “esercitazioni pratiche” a gruppi. Quali sono i mezzi per la comunicazione scritta? Esistono tanti strumenti (lettere, e-mail, sms, volantini e tanti altri), ma quale tra questi è il migliore da utilizzare? Non esiste una risposta unica a questa domanda. Ogni mezzo di comunicazione ha dei pregi e dei difetti, quello che conta è individuare il più adeguato alle singole esigenze che varia in base al contenuto del messaggio, al destinatario e allo scopo che vogliamo raggiungere. Antoine de Saint-Exupéry ne “il Piccolo Principe” scriveva «Le parole sono fonte di malintesi», possiamo superare questo ostacolo solo prestando attenzione a quello che scriviamo e scegliendo con accuratezza ogni singola parola. Benigni nel film “La Tigre e la Neve” diceva «Cercate bene le parole, dovete sceglierle. A volte ci vogliono otto mesi per trovare una parola» … otto mesi magari sono tanti per una sola parola, ma tante volte trovare il vocabolo giusto può fare la differenza, per questo è bene dedicargli il tempo adeguato. Stefania Savorani


SOMMARIO

Mario Loreti e Enzo Canali

All’interno copertina:

Scuola permanente di formazione Chi ci stima

pag. 2-5

Assemblea Annuale Soci Avis 2016

pag. 6

Scatti? Ottant’anni di Avis con la città

pag. 7

Iniziative 80°

pag. 8

Grande Festa

pag. 9

Cittadini benemeriti

pag. 10-11

Assemblea Avis Provinciale 2016

pag. 12-16

Relazione del Presidente

pag. 17-22

Relazione del Presidente di Forlì-Cesena

pag. 23

5 x mille

pag. 24-25

Nuovo Decreto Ministeriale

pag. 26-28

Mario Loreti

pag. 29

Avis scuola

pag. 30-32

Vittorio Zoli

pag. 33 pag. 34-35

Gita Avis Lago di Bolsena e Tuscia Resoconto Tornei anno 2016

pag. 36-37

Lorenza e Avis vincono

Unità di Raccolta Forlivese c/o Medicina Trasfusionale, Via Forlanini, 34 - 0543 735070 e 0543 735071

pag. 38

Un anno in ADMO...

TIRATURA 8.500 copie

pag. 39

Consiglio Direttivo AIDO

pag. 40

Domenico Tumini

SEGRETERIA

Elisa Bugani

REDAZIONE Rosanna Ricci Codirettore Meris Dall’Agata Tebe Fabbri Valdemaro Flamini Maria Gori Noelia Paci Stefania Savorani Nicola Tassinari A QUESTO NUMERO HANNO COLLABORATO Bearice Fiorini Marco Gentile Claudio Lelli Lorenza Montaletti Francesca Naldi Sauro Urbini DISEGNI Giorgio Serra (Matitaccia) FOTOGRAFIA Lorenzo Valentini Avis Regionale Francesca Garavini AVIS NOTIZIE • Sede AVIS: Via G. Della Torre, 7 Tel. 0543 20013 - Fax 0543 22813 forli.comunale@avis.it - www.avisforli.it C.F. 00629090408

Impaginazione e stampa FILOGRAF - Forlì. Progetto grafico Wells Bologna

di Noelia Paci

di Claudio Lelli di Valdemaro Flamini di Claudio Lelli

di Marco Gentile di Nicola Tassinari eTebe Fabbri di Meris Dall’Agata di Rosanna Ricci

di Maria Gori di Lorenza Montaletti di Beatrice Fiorini e Francesca Naldi di Sauro Urbini di Rosanna Ricci


ASSEMBLEA ANNUALE SOCI AVIS 2016

La cerimonia di premiazione dei donatori, in quest’anno di celebrazione dell’80°anniversario della fondazione della nostra Avis Comunale, si è tenuta, in via straordinaria, domenica 21 febbraio, in un Salone Comunale affollato: degna cornice ad un evento sempre suggestivo. A seguire l’Assemblea Annuale dove, in apertura dell’evento, il Presidente Valdemaro Flamini ha

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ringraziato tutti gli intervenuti per la loro presenza ed i rappresentanti delle Istituzioni che con la loro partecipazione hanno testimoniato, ancora una volta, la forte integrazione dell’Avis nel tessuto sociale del nostro territorio. Dopo aver sottolineato che i veri protagonisti della giornata sono i donatori ha espresso la sua soddisfazione per i risultati raggiunti nell’ultimo anno che hanno fatto registrare, ancora una volta, un aumento di donazioni e di donatori soprattutto giovani, vera garanzia per la continuità e lo sviluppo dell’Associazione. Dopo l’intervento introduttivo del Presidente ha preso la parola il Sindaco Davide Drei che ha esordito rimarcando come l’ospitare la cerimonia nel Salone Comunale, cuore della città e già “casa” dell’Avis da lungo tempo, sia un chiaro segnale di riconoscimento


per un’Associazione antisignana di un volontariato moderno, capace, non solo di portare avanti le proprie finalità statutarie, ma anche di favorire legami e rapporti con altre Associazioni come testimoniano le tante “contaminazioni” importanti per il territorio. A tale proposito ha ricordato come l’Avis ed il

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suo Gruppo Giovani abbiano, fra l’altro, assunto un ruolo attivo in diverse iniziative promosse dal Comune per animare la città. Infine ha sottolineato l’importanza di questo 80°Anniversario dell’Associazione che, anche con grande soddisfazione del Comune, troverà il suo coronamento nel 2017 con l’apertura della nuova sede:


vera e propria “casa del dono” per tutti coloro che, con il loro atto, contribuiscono significativamente a rendere migliore la nostra Comunità. E’ seguito l’intervento del Vescovo Lino Pizzi che, in apertura, ha evidenziato la bellezza del momento e la positività del messaggio che ne scaturisce per tutta la Comunità. In una società sempre più chiusa nel suo egoismo la testimonianza dei donatori è importantissima: donare, infatti, è ricchezza per chi riceve ma anche per chi dà. Ha voluto poi ringraziare tutti i donatori, i volontari ed i Dirigenti dell’Associazione che costituisce un “motore” importante per tutto il

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volontariato nel nostro territorio. Anche la Fondazione Cassa dei Risparmi, rappresentata dal suo Consigliere Fabrizio Fornasari, ha fatto pervenire il proprio ringraziamento per quanto Avis fa, riconoscendo che l’impegno profuso dall’Associazione e in particolare dai donatori contribuisce in modo significativo allo sviluppo del benessere sociale del nostro territorio; obiettivo pienamente condiviso anche dalla Fondazione e testimoniato dai grandi investimenti ed interventi da lei stessa promossi e sostenuti. Gilberto Bagnoli, Vice Presidente del Centro Servizi per il Volontariato di Forlì-Cesena, ha poi portato il


saluto del Consiglio Direttivo del Centro Servizi per il Volontariato e ringraziato tutti i donatori e i volontari per la loro preziosa e insostituibile opera. Ha voluto poi sottolineare come Avis sia anche una preziosa risorsa per il sistema del Volontariato in ragione delle molteplici relazioni che sa instaurare con le altre Associazioni e con la Comunità. A chiudere gli interventi il Prof. Claudio Lelli, che oltre a portare i saluti del Consiglio dell’Avis Provinciale che presiede, ha evidenziato, con alcuni dati, come, in controtendenza rispetto all’andamento Regionale, l’Avis Pro-

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vinciale di Forlì Cesena abbia fatto registrare, nell’ultimo anno, un’aumento di donazioni anche significativo. Ha altresì voluto evidenziare che il consueto Concorso riservato alle Scuole, nell’anno 2015/16, si sia “allineato” con le celebrazioni per l’anniversario dell’Avis Comunale di Forlì assumendo come tema “ottantavoglia di...”. Al termine degli interventi le Autorità presenti hanno consegnato attestato e distintivo ai premiati e la cerimonia si è conclusa in un clima di serenità e cordialità con l’appuntamento al prossimo anno. Noelia Paci


MOSTRA FOTOGRAFICA SALA ALBERTINI

SCATTI?

OTTANT’ANNI DI AVIS CON LA CITTÀ

La mostra viene organizzata con la collaborazione straordinaria dell’Amministrazione Comunale e della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. L’evento ripercorre, per immagini, documenti originali e strumenti in uso nel primo novecento, gli ottanta anni di vita dell’Avis di Forlì e delle consorelle del Comprensorio Forlivese. Con tale iniziativa si desidera ringraziare dando visibilità alle tante persone che silenziosamente si sono passate il testimone affinché nessun ammalato rimanesse “senza sangue”. L’inaugurazione della mostra in Sala Albertini, Piazza Saffi è fissata per Sabato 7 Maggio alle ore 16.00 alla presenza delle Autorità civili, religiose e militari e resterà aperta fino al 22 Giugno 2016

Tutta la cittadinanza è invitata. Ingresso libero. L’allestimento è curato dall’Agenzia “Savignano Immagini”

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14 maggio 2016 - dalle ore 9,00 alle 12,30 Presso L’AUDITORIUM CARIROMAGNA di FORLÌ - in via Flavio Biondo 16 si terrà un Pubblico Convegno dal titolo:

“IL SANGUE È VITA”

ideato congiuntamente con IOR e IRST-IRCCS di Meldola. I relatori presenti saranno: dott. Vincenzo Saturni Presidente dell’AVIS Nazionale, dott. Giorgio Ercolani Direttore U.O. Chirurgia Ospedale Morgagni Forlì, On.le Renato Balduzzi Presidente IRST-IRCCS di Meldola, prof. Dino Amadori Presidente dello IOR e Direttore Scientifico IRST-IRCCS di Meldola. Moderatore Pietro Caruso. Sarà presente una rappresentanza di ciascun Istituto Superiore della città di Forlì. I donatori e la cittadinanza sono invitati a partecipare.

17 maggio 2016, dalle 9,30 alle 11,30 Presso il TEATRO DIEGO FABBRI di Forlì - Corso A. Diaz 47 premiazione del Concorso AVIS/SCUOLA sul tema

22 maggio 2016 dalle ore 9,30

10° TROFEO CITTÀ DI FORLÌ Domenica Corri nel Parco - memorial “Fausto Gramellini” Gara Podistica Competitiva Fidal Regionale KM 10 Camminata ludica motoria KM 5 - 11 Parco Urbano Franco Agosto di Forlì ...... 7


azione p i c e t r a Con la p naria dei straordi

É

HAN K A R O KH

11 GIUGNO 2016

GRANDE FESTA Parco Urbano Franco Agosto Forlì

Mattina (dalle 9:30 alle 12:30)

Pomeriggio (dalle 15:00)

Celebrazione dell’80° di Avis Comunale di Forlì e della Giornata Mondiale del Donatore delle Avis dell’Emilia Romagna.

Avis con Ass.I.Pro.V. (Centro Servizi per il Volontariato della Provincia di Forlì-Cesena) e le Associazioni di volontariato del comprensorio forlivese presenti con un proprio tavolo informativo, celebrano la Festa del Mondo del Volontariato e l’80° di Fondazione dell’Avis di Forlì:

✔Scoprimento monumento ai Donatori; ✔Saluto delle autorità; ✔Intervento di Andrea Tieghi, Presidente di Avis Regionale, inerente alla Giornata Mondiale del Donatore; ✔Intervento di Valdemaro Flamini, Presidente di Avis Comunale Forlì, inerente all’80° di Avis; ✔Intervento di Licia Petropulacos, Direttore Generale Assessorato alla Sanità Regione Emilia-Romagna; ✔Intervento di Paolo Zoffoli Presidente della IV Commissione Socio-Sanitaria;

✔ Saluto alle Associazioni da parte delle Autorità territoriali, del Presidente di Ass.I.Pro.V., Leonardo Belli e del Presidente Avis Forlì, Valdemaro Flamini; ✔ Premiazione del Bando AVIS/UNIVERSITA’ per una nuova Laurea Magistrale; ✔ I rappresentanti delle Associazioni di Volontario e le Autorità della città si intrattengono con i volontari di ciascuna postazione.

Parteciperanno i Presidenti con fascia delle Avis del Comprensorio Forlivese e della Regione. L’Organizzazione nel suo complesso metterà a disposizione assaggi e degustazioni di prodotti del territorio. Saranno previsti momenti di intrattenimento per tutti i bambini, i donatori e le loro famiglie. Venite a trovare per scoprire le sorprese che Avis ha organizzato per voi!

La cittadinanza di Forlì e del comprensorio forlivese è invitata. INGRESSO LIBERO ...... 8


14 GIUGNO 2016 Comune di Forlì

CITTADINI BENEMERITI

Salone Comunale

La Giunta del Comune di Forlì riconoscendo “civicamente importante” la funzione del donatore benemerito ha deciso di organizzare, in occasione della Giornata Mondiale del Donatore, un momento di riconoscimento pubblico in cui il Sindaco Davide Drei consegnerà un attestato con la qualifica di “Cittadino Benemerito” ai volontari dell’Avis Comunale di Forlì che al 31 dicembre 2015 hanno effettuato almeno: n. 120 donazioni (se uomini) e n. 80 donazioni (se donne). L’attestato sarà solennemente consegnato durante la Cerimonia organizzata nella Sala del Consiglio Comunale di Forlì martedì 14 giugno 2016. *** Il Presidente, il Direttivo e gli associati tutti desiderano esprimere all’Amministrazione Comunale la propria gratitudine per il valore simbolico che, con questo atto, viene segnalata alla città di Forlì la concretissima azione dell’offerta del proprio sangue.

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N° 120 Donazioni

N° 80 Donazioni

AMICI PIERANGELO BARDI MASSIMO BONDI MAURIZIO BRUGUGNOLI FABRIZIO GAROIA FLAVIO GHETTI SANDRO GUIDI ANGELO LEONESSI IVANO LODOVICI FRANCO MARIANI ALFREDO STROCCHI ANTONIO ZOLI STEFANO

SALSANO PATRIZIA ZANARDI MONICA


ASSEMBLEA AVIS PROVINCIALE 2016

Sabato 2 aprile nel Teatro G. Verdi di Forlimpopoli si è tenuta l’assemblea ordinaria dell’Avis Provinciale di FC, presenti, oltre ai consiglieri provinciali, 10 presidenti delle Avis comunali, 40 delegati e diversi osservatori. Ospiti al tavolo della presidenza la dott.ssa Rita Santarelli, direttore dell’Officina Trasfusionale di Pievesestina e il Consigliere dell’Avis regionale Ivan Pratissoli. Il presidente Lelli ha esposto la relazione delle attività svolte nel 2015 ponendo l’accento sulla ...... 10

funzione di coordinamento svolta da Avis provinciale nei confronti delle Avis del territorio, con particolare riguardo alle due Avis comunali “capofila”, Cesena e Forlì. Si è poi soffermato sugli appuntamenti che attendono le Avis romagnole, in particolare il rinnovo della convenzione fra A.Usl della Romagna e le quattro Avis titolari della raccolta (Cesena, Forlì, Ravenna, Rimini), con l’auspicio che si possa addivenire ad una stesura il più possibile uniforme, pur nel rispetto delle peculiarità delle singole realtà territoriali. Altro aspetto di estremo interesse è il “Piano regionale sangue e plasma”; esso, che verrà emanato come legge regionale dalla Regione Emilia-Romagna, è attualmente in discussione e vedrà la luce in tempi brevi. Avrà validità fino al 2018 e sarà la base di tutta la filiera, dalla donazione all’utilizzo degli emocomponenti, nell’intera Emilia-Romagna e regolerà gli scambi con le altre regioni, nell’ottica dell’autosufficienza nazionale. Riguardo ai dati delle donazioni nel 2015, in provincia di Forlì-Cesena si è evidenziato un confortante aumento del 3,4% rispetto all’anno precedente, mentre in leggero calo è il numero dei donatori (-1,75%). La dott.ssa Santarelli si è soffermata proprio sulla necessità di arruolare nuovi donatori, considerando anche la particolare distribuzione della popolazione italiana divisa per fasce di età. Quella che viene chiamata “piramide demografica”, in effetti presenta una base alquanto ristretta, ad indicare la scarsa natalità negli ultimi 20/30 anni. Se vorremo mantenere la disponibilità di sangue ai livelli attuali, occorrerà che la percentuale dei donatori fra le giovani generazioni aumenti sensibilmente. L’assemblea è poi proseguita con i compiti isti-


tuzionali di approvazione del bilancio consuntivo, di designazione dei delegati alle assemblee regionale e nazionale, di determinazione del numero di consiglieri del nuovo Consiglio Direttivo che sarà eletto il prossimo anno (è stata approvata la riduzione a 25 rispetto agli attuali 31) e di adozione del “codice etico”. Un aspetto burocratico particolarmente importante è consistito nella discussione della proposta di estendere anche alle sezioni di meno di 500 soci la norma che limita l’eleggibilità di un socio alle cariche associative (presidente, vice presidente, segretario e tesoriere) per non più di due mandati consecutivi (8 anni). L’assemblea, dopo adeguato dibattito, ha respinto questo emendamento esprimendo perciò la convinzione che nelle sezioni più piccole sarebbe oltremodo difficile trovare volontari disponibili a ricoprire le suddette cariche. Esauriti i lavori assembleari, nell’adiacente sala mostre del Comune di Forlimpopoli, i delegati hanno gradito il buffet offerto dalla sezione Avis di Forlimpopoli. Arrivederci al prossimo anno e… sono aperte le candidature al nuovo Consiglio! Claudio Lelli

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FORLÌ, 21 FEBBRAIO 2016

RELAZIONE DEL PRESIDENTE Avis Comunale

Noi, come sempre, vogliamo ricordare i Soci che nell’ultimo anno ci hanno lasciato e che entrano nella storia della nostra Associazione

Assemblea Avis Comunale Forlì

Forlì Salone Comunale 21 febbraio 2016

1936 – 2016: OTTANT’ANNI DI STORIA… Sono passati ormai 80 anni da quando il Prof. Ugo De Castro, insieme con un piccolo gruppo di volontari, 40 uomini e 5 donne, diede vita all’Associazione Forlivese dei Donatori di Sangue, che gli permise di consolidare quelle tecniche trasfusionali che dall’anno precedente si era cominciato ad applicare anche a Forlì. Da quei primi 45 volontari agli oltre 3.500 di oggi, sono ormai molte migliaia i forlivesi che hanno fatto parte della nostra Associazione. ...... 12

Acciai Mario Battistini Luciano Bravetti Romano Casadei Giordano Catarvi Caterina Maroncelli Quinto Masoni Quinto Piastra Alberto Randi Roberto Ravaglioli Gino Samorì Matilde Strocchi Daniele Sono diversi gli ambiti che nel 2015 hanno richiesto il lavoro di tanti volontari: dall’allestimento dei gazebo che nelle piazze della nostra città rappresentano un punto di incontro e di informazione ai cittadini forlivesi e di raccolta delle adesioni di aspiranti donatori, al coadiuvare i nostri dipendenti nella preparazione e nella gestione degli eventi. I dirigenti, oltre ad essere impegnati nelle attività sopra dette, alle quali ciascun consigliere è delegato, sono stati chiamati a discutere, per poi fare delle scelte a volte molto importanti per un’associazione di volontariato: citiamo, tra tutte, la ristrutturazione e l’allestimento di una nuova sede e l’assunzione del personale. Inoltre, è importante la presenza nei gruppi di lavoro, nei comitati e nelle iniziative promossi dalle strutture superiori: a Cesena in sede di coordinamento delle AVIS operanti in Area Vasta Romagna e a Bologna per i livelli regionale e interregionale.


In questo nostro operare, determinante è stato l’impegno e l’abnegazione di tutto il nostro personale e di tutti i nostri collaboratori, in particolare per la gestione dell’Unità di Raccolta. E non voglio soffermarmi più di tanto sulle attività di proselitismo e della collaborazione con altre associazioni di volontariato, con associazione sportive, con Forlì nel Cuore, ecc.. Voglio invece ricordare alcuni eventi che ci hanno visto protagonisti. Il 2 giugno abbiamo aperto l’anno dell’80° offrendo alla città il concerto per la Festa della Repubblica nello splendido scenario dei giardini della Prefettura. La collaborazione del Prefetto e dei suoi funzionari e l’esecuzione di alcune delle più belle canzoni italiane del Quintetto Swingolfato, hanno piacevolmente intrattenuto i numerosi cittadini presenti. Sempre nell’ambito delle celebrazioni per l’80°, in occasione della Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, il 13 giugno abbiamo scoperto il bassorilievo in bronzo raffigurante il busto di Erio Casadei, opera dell’artista forlivese Angelo Ranzi, posto all’ingresso dei locali sede dell’Unità di Raccolta. Ricordo che Erio Casadei morì in un incidente motociclistico ed alla sua memoria la famiglia volle donare all’allora Centro Trasfusionale, in quel momento gestito dall’Avis, la palazzina che per lungo tempo ha ospitato l’attività di prelievo del sangue (poi diventata attività dell’Unità Sanitaria Locale) e, fino ad ora, la nostra sede associativa. Lo scoprimento dell’opera scultorea di Ranzi ha completato il percorso di intitolazione ad Erio Casadei del Servizio di Medicina Trasfusionale, dove ha sede l’Unità di Raccolta e dove oggi quest’opera fa bella mostra di sé nell’atrio. Alla cerimonia erano presenti le autorità cittadine e dell’Azienda sanitaria e Edel Casadei, fratello di Erio, che, con le sue parole, ha commosso tutti gli intervenuti. L’Avis ha anche gestito due serate nel mese di luglio, inserite nel programma del Comune di Forlì “Impazza la piazza”. In collaborazione con Giovani e Intercultura sono state organizzate due serate rivolte prevalentemente ai ...... 13

nuovi cittadini che hanno portato sul palco musiche e costumi di diversi paesi del mondo. Il 22 gennaio di quest’anno abbiamo collaborato al convegno organizzato da Panathlon Forlì “Lo sport è salute” dove sono stati evidenziati i corretti stili di vita per ridurre al minimo i rischi cardiovascolari e non solo. Uno dei relatori è stato Andrea Tieghi, il nostro Presidente regionale, ma il personaggio di spicco era il ricercatore americano Barry A. Franklin che ha tenuto un’interessante relazione ad una folta platea fra cui un centinaio di ragazzi del Liceo Scientifico ad indirizzo sportivo. In questa occasione il moderatore, il nostro consigliere Mirco Bresciani, che è stato colui che maggiormente si è impegnato per la riuscita del convegno, ha ricordato il Dott. Franco Rusticali, cardiologo ed ex sindaco di Forlì, che avrebbe dovuto coordinare il convegno, purtroppo deceduto nel mese precedente. È stato anche un grande amico della nostra Associazione. AVIS E SCUOLE Pur essendo una delle attività che perdurano nel tempo resta una priorità di Avis e grazie all’instancabile attività della consigliera Meris Dall’Agata continua a darci tante soddisfazione. Infatti, il mondo dei giovani rappresenta il futuro e parlare loro di cultura del dono, di volontariato e di corretti stili di vita che rappresentano il primo passo di una vera prevenzione per garantirci una vita sana, può essere anche il primo passo per diventare donatori di sangue. Anche nel 2015 le seconde classi delle scuole medie e le quinte del 4° Circolo Didattico hanno partecipato al concorso musicale avente come tema “Il sangue non si versa ma si dona”, scelto per ricordare il centenario dell’entrata dell’Italia nella prima guerra mondiale. Per quanto riguarda le scuole medie superiori, sono circa 350 i ragazzi che hanno iniziato il percorso per diventare donatori, la metà dei quali ha fatto la prima donazione.


2015 : I RISULTATI Oltre all’impegno per la gestione dell’Associazione in questi ultimi anni si è aggiunto anche l’impegno costante della gestione dell’Unità di Raccolta di cui vi dirò, ma tutto è accettabile se corroborato da buoni risultati. In un momento di difficoltà un po’ su tutto il territorio nazionale, dove si sta registrando un calo delle donazioni, anche in realtà tradizionalmente forti come la Lombardia e l’Emilia, in Area Vasta Romagna si è registrata una buona tenuta, aumentando un po’ il numero di sacche prelevate, riuscendo così ad assicurare al Centro Regionale Sangue l’impegno dell’anno precedente al fine dell’autosufficienza regionale e nazionale; siamo, infatti riusciti a dare al CRS una media di 100 sacche settimanali. L’U. di R. di Forlì ha aumentato la raccolta di 298 sacche (177 di sangue intero, 67 di plasma e 54 di piastrine, di cui si è iniziata la raccolta nel mese di luglio). Per quel che riguarda la Sezione Comunale di Forlì, i dati sono confortanti sia dal lato donazioni (120 di sangue intero, 10 di plasma e 48 di piastrine, per un totale di 178 in più rispetto al 2014), sia dal lato del numero di donatori che per la prima volta ci ha visto superare il traguardo dei 3.500 (esattamente 3.582), 138 in più del 2014. Voglio interpretare questi numeri come il risultato di un impegno costante nel lavoro di proselitismo e di informazione sui temi della donazione, del volontariato e dei corretti stili di vita, perché, come cita il tema che l’AVIS nazionale ha adottato per l’assemblea nazionale di quest’anno “Donare è cultura”. I risultati positivi per tutta l’U. di R. stanno a significare che anche le Sezioni che hanno visto chiudere i loro punti di raccolta all’inizio del 2014, hanno saputo comunicare ai loro donatori quanto sia più importante la sicurezza per donatori e riceventi, piuttosto della comodità di avere un punto di raccolta vicino a casa, ma spesso sotto utilizzato e non sicuro. ...... 14

L’UNITA’ DI RACCOLTA Crediamo che il buon funzionamento dell’U. di R. sia possibile se il personale che vi opera, sia esso sanitario, sia amministrativo, mantiene un’alta professionalità e manifesta altresì uno spirito associativo nell’approccio con i donatori. La professionalità viene assicurata anche dai corsi di aggiornamento a cui gli operatori sono chiamati e dalla partecipazione ai vari gruppi di lavoro di Area Vasta, dove si discute e si mette a punto l’operare comune, secondo le direttive delle leggi vigenti e le richieste dei Comitati Sangue Nazionale e Regionale. Tutto questo fa sì che ogni donatore, rimanendo iscritto alla propria Sezione, possa comunque donare in qualsiasi punto di raccolta nel territorio di Area Vasta Romagna. Per quanto riguarda lo spirito associativo, può diventare sempre più patrimonio dei vari operatori, nella misura in cui viene garantita la sicurezza del posto di lavoro e un tranquillo rapporto con i colleghi. E’ soprattutto in questa ottica che dal 1° dicembre 2015 il Consiglio Direttivo ha deciso di stabilizzare il rapporto di lavoro con 3 medici e 5 infermieri, che già lavoravano per l’U.di R. con rapporto di libera professione. Precedentemente solo il Direttore dell’U.di R. e il personale amministrativo di front office erano assunti a tempo indeterminato. LE INIZIATIVE PER L’80° Come dicevo all’inizio, quest’anno festeggiamo gli 80 anni di vita dell’Avis di Forlì; possiamo tranquillamente affermare di essere una delle associazioni di volontariato più vecchie, ma non nello spirito e nei donatori. Sono stati ottant’anni in cui gli obiettivi che ci siamo dati sono stati in gran parte traguardi raggiunti. E’ da giugno dello scorso anno che tutte le nostre iniziative portano il logo dell’80°, ma è da tempo che abbiamo iniziato a preparare questo evento che vedrà nella giornata dell’11 giugno prossimo il momento più importante di questa ricorrenza. L’11 giugno non sarà solo una giornata di festa per l’Avis e per i suoi soci, ma anche una gior-


nata in cui il volontariato forlivese si ritroverà per ribadire che quando sappiamo metterci insieme, possiamo veramente rappresentare una speranza per tutti coloro che hanno bisogno e che aspirano ad un futuro di solidarietà e di accoglienza. Il programma della giornata è stato predisposto nelle grandi linee e lo stiamo definendo con la collaborazione di ASSIPROV e del Centro Servizi per il Volontariato e vedrà al nostro fianco le Istituzioni Cittadine e l’Azienda Sanitaria che ci hanno già concesso il patrocinio. Nel corso della giornata si alterneranno momenti istituzionali e momenti di svago per grandi e piccini. Anche Avis regionale sarà presente e, nell’occasione, celebrerà la giornata mondiale del donatore di sangue che ricorrerà il 14 giugno. Saranno presenti a far festa con noi anche molte associazioni di donatori di sangue della nostra regione e personalità, forlivesi e non, che in questi ultimi anni ci sono state particolarmente vicine. Una storia non può essere solo “ricordata”, ma va in un certo senso “rivissuta” e come se non attraverso una mostra? Così abbiamo coinvolto amici che hanno messo la loro esperienza al nostro servizio per preparare una mostra che sia non solo retrospettiva, ma anche propositiva e che metta in risalto anche temi quali l’AVIS nel contesto cittadino. Su questa iniziativa abbiamo coinvolto anche la Fondazione Cassa dei Risparmi e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Forlì. La mostra verrà inaugurata il 7 maggio e rimarrà aperta fino al 22 giugno presso la Sala Albertini e stiamo ragionando sulla possibilità di trasformarne una parte da trasferire permanentemente presso la sede dell’Unità di Raccolta. Il 14 maggio, presso l’Auditorium della Cassa dei Risparmi si terrà un convegno promosso congiuntamente con IRST di Meldola e lo IOR di Forlì, dal titolo “Il sangue è vita”. Tra i relatori invitati il Prof. Dino Amadori, il Dott. Marcello Tonini, direttore generale dell’Azienda Sanitaria, il Dott. Renato Balduzzi, presidente ...... 15

del Consiglio d’Amministrazione dell’IRST, il Dott. Sergio Venturi, Assessore regionale alle Politiche per la salute e il Dott. Vincenzo Saturni, presidente di AVIS nazionale. Contiamo di avere la presenza non solo di donatori e cittadini interessati, ma anche degli studenti di alcune scuole superiori di Forlì. Per questo abbiamo informato l’Ufficio Scolastico Provinciale e i Dirigenti Scolastici. Il 17 maggio, al teatro Diego Fabbri i ragazzi delle scuole medie ed elementari che hanno partecipato al concorso “Ottantavoglia di...”(il richiamo all’80° è evidente) eseguiranno i brani, musica e parole, che hanno composto con l’aiuto dei loro insegnanti. Siamo certi che, come tutti gli anni, sarà un successo. Come crediamo che sarà un successo la serata del 7 maggio: un “Tale e quale show” che vedrà protagonisti amministratori pubblici locali che si esibiranno presso il Circolo Democratico Forlivese che offrirà la sua storica sede; organizzatori e promotori dell’iniziativa, pensata per il nostro 80° compleanno gli amici Gabriele Zelli e Marco Viroli. L’iniziativa vedrà anche la partecipazione delle altre associazioni del dono con le quali abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa per il coordinamento del “comitato donazione”, che avrà il compito di sensibilizzare i cittadini sui temi della donazione. Il Comitato è stato promosso dal Comune di Forlì, dall’AUSL Romagna, dall’Ufficio Scolastico Provinciale e dall’Unione dei Comuni della Romagna forlivese. LA CASA DEL DONATORE Dell’Unità di Raccolta vi dirà più dettagliatamente il direttore Dott. Marco Gentile. Mi avvio alla conclusione riferendovi sullo stato della Casa del Donatore, la nuova sede dell’Avis, che ospiterà anche Aido e Admo. La prima ipotesi che potesse essere inaugurata in occasione della festa conclusiva delle celebrazioni per l’80°, che avevamo ipotizzato lo scorso anno, ha perso progressivamente consistenza per una serie di imprevisti che hanno dilazionato i tempi; alla fine, dopo una serie di incontri con


gli amministratori e i Dirigenti del Comune, nel mese di novembre siamo pervenuti alla firma di una convenzione con il Comune di Forlì che assegna all’Avis l’uso gratuito della palazzina ex camera mortuaria dell’Ospedale Pierantoni per 50 anni. A noi competeranno tutte le spese per la ristrutturazione e manutenzione per tutto il periodo, nonché tutte le spese di progettazione. Abbiamo, mentre veniva predisposta la convenzione, individuato i tecnici cui affidare la progettazione e la responsabilità di seguire i lavori di ristrutturazione. A metà dicembre il progetto è stato presentato alla Sovrintendenza Belle Arti e Paesaggio; infatti, data l’età di costruzione la palazzina è soggetta a vincoli che vanno rispettati. La risposta arriverà entro 120 giorni e speriamo che non ci siano ulteriori osservazioni che allunghino i tempi. Appena saremo in possesso della risposta, dovremo presentare il progetto definitivo e, se tutto procederà positivamente potremo avviare la gara per l’appalto dei lavori. Speriamo di avviare i lavori entro l’estate, lavori che dovrebbero durare almeno sei mesi. Nell’assemblea del prossimo anno verificheremo, speriamo, assieme a che punto saremo arrivati. Come avete visto dall’ordine del giorno di questa assemblea, oggi dovremo procedere ad alcuni adempimenti che si riferiscono proprio alla prossima assemblea, quando dovremo rinnovare il Consiglio Direttivo dell’Associazione che durerà in carica per quattro anni. A questo proposito lasciatemi fare una considerazione: questo attualmente in carica è stato un Consiglio che, pur mantenendo continuità con i Consigli precedenti, ha visto l’ingresso di diversi giovani che hanno sì fatto esperienza di vita associativa, ma che, soprattutto hanno portato una ventata di aria nuova e le nuove idee sono essenziali per un’Associazione come la nostra, che ancora tanto deve fare, in un contesto sociale complesso, che muta pelle di giorno in giorno, dove nuove tecnologie sono determinanti per mantenere i contatti con i 3.500 soci e con la società. Perciò il nuovo Consiglio dovrà vedere l’inseri...... 16

mento di una nuova classe di Dirigenti che sappia dare risposte adeguate, mettendo a disposizione un po’ del loro tempo libero. Invito, quindi, fin da ora, coloro che possono avere un po’ di tempo e di voglia a pensare che l’Associazione ha bisogno di loro, non solo, in qualità di donatori. Fra le cose che vi chiediamo di approvare, c’è anche il Codice Etico di Avis Comunale Forlì, richiesto dal Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231. Relativamente ai principi ai quali si ispira, vi cito le parole del nostro Presidente Nazionale Vincenzo Saturni: “gli scopi sociali perseguiti da AVIS sono molteplici e la loro analisi evidenzia che abbiamo una missione estremamente complessa, delicata e di grande responsabilità, che impegna i singoli membri dell’Associazione al rispetto di un sistema di valori e di principi di comportamento con essi coerenti.” Il consigliere Alfio Cucchi, sulla falsariga del Codice Etico di AVIS nazionale, ha predisposto il nostro Codice, che è stato già approvato dal Consiglio Direttivo. A nome del Consiglio Direttivo ringrazio tutti gli intervenuti e faccio i complimenti ai 577 soci premiati oggi: 230 con distintivo in rame, 162 distintivo in argento, 108 distintivo in argento dorato, 46 distintivo in oro, 22 distintivo in oro con rubino, 9 distintivo in oro con smeraldo. Auguro a tutti ancora una lunga carriera di donatori e chiedo a loro di essere i migliori testimoni nell’opera di proselitismo che impegna con continuità la nostra Associazione. Infine un ringraziamento a tutti i volontari, i dipendenti, i collaboratori che sono veramente l’ossatura dell’Associazione. Permettetemi di chiudere ringraziando Lorenza Montaletti, ideatrice e animatrice della partecipazione al concorso nazionale Italian Blood Awards che ha dato all’Avis di Forlì una brillante vittoria che ci ha fatto onore. Di nuovo, grazie a Lorenza e a tutti quei donatori che ne hanno reso possibile la partecipazione. Il Presidente Valdemaro Flamini


FORLIMPOPOLI, 2 APRILE 2016

RELAZIONE DEL PRESIDENTE DI FORLÌ CESENA Avis Provinciale

Autorità, Amici delegati, Presidenti, Consiglieri e carissimi Volontari, vogliate accogliere il mio più sincero benvenuto all’Assemblea della nostra Avis provinciale. Come da decisione del Consiglio, oggi teniamo l’assemblea in territorio di Forlimpopoli, il “baricentro” della nostra provincia. A partire dall’anno scorso abbiamo voluto dare carattere “itinerante” allo svolgimento della nostra assemblea, con lo scopo di rendere sempre più coinvolte le realtà di tutte le Avis territoriali. Il primo ringraziamento va perciò all’Avis comunale di Forlimpopoli che si è attivata per ac...... 17

cogliere i delegati e permettere loro di passare un pomeriggio di “festa” oltre che di impegno associativo. Non di meno dobbiamo ringraziare il Comune di Forlimpopoli ed il Sindaco Mauro Grandini per aver messo a nostra disposizione questo Teatro, intitolato a Giuseppe Verdi, sorto nel 1830, e noto in tutta la Romagna per un evento che vi accadde il 25 gennaio 1851 ad opera di Stefano Pelloni, “Stuvanèn d’ê Pasadôr”. Pelloni e i suoi briganti, durante l’intervallo di una rappresentazione, fecero irruzione in questo locale e rapinarono uno ad uno gli spettatori. La vicenda al Teatro di Forlimpopoli divenne talmente popolare da essere cantata per decenni dai cantastorie. Prima di entrare nel vivo della relazione, vi chiedo di osservare un momento di raccoglimento in ricordo dei soci, appartenenti a tutte le nostre comunali, che ci hanno lasciato nel corso degli ultimi dodici mesi. Li ricordiamo collegialmente; li ammiriamo per lo spirito di appartenenza che hanno dimostrato verso l’Associazione e ancor più per il senso di generosità messo in pratica nei confronti delle persone che hanno tratto beneficio dal loro dono. Il tema delle assemblee per l’anno 2016 è: “Donare è cultura” Esso è stato ideato per contestualizzare l’assemblea di AVIS Nazionale che si celebrerà a Mantova dal 20 al 22 maggio. Cito le parole del nostro Presidente nazionale Vincenzo Saturni: “Mantova è stata designata “Capitale Italiana della Cultura 2016” ed è questo il motivo per cui ho personalmente proposto e sostenuto che si organizzasse il nostro appuntamento annuale più significativo in tale città. Essere parte di


questo evento, riuscire a caratterizzare la nostra presenza in città, sottolineare come AVIS possa contribuire a “creare cultura”, nell’accezione più ampia del termine, penso sia una sfida che dobbiamo raccogliere per rimarcare come anche la donazione del sangue abbia un profondo significato culturale”. Il manifesto predisposto da AVIS Nazionale, che abbiamo personalizzato per la nostra Assemblea provinciale, esprime chiaramente il senso del nostro impegno associativo nella promozione di uno stile di vita basato su comportamenti sani, corretti e responsabili. Tutto ciò, unito alla solidarietà e alla generosità che contraddistinguono il dono del sangue, rappresenta un grande bagaglio culturale, in grado di superare ogni barriera, sia essa fisica, geografica o linguistica. Per esprimere questi concetti, nel manifesto sono stati inseriti vari tratti distintivi della cultura italiana divenuti patrimonio dell’umanità (iscrizioni latine, l’Uomo vitruviano di Leonardo, l’opera lirica e la Creazione di Adamo di Michelangelo), oltre a un’immagine storica della nostra Associazione che riporta il motto “Charitas usque ad sanguinem”. Andiamo ora a valutare l’anno trascorso in “casa nostra”, con uno sguardo verso l’area romagnola e la nostra intera regione. Oggi si compiono i tre anni di attività del Consiglio direttivo eletto dall’Assemblea del 23 marzo 2013. Come previsto dal nostro Statuto e dal Regolamento regionale siamo perciò chiamati ad assolvere ad alcune incombenze che riguardano l’indizione della prossima Assemblea elettiva del 2017, ne parleremo fra qualche decina di minuti ai punti 7 e 8. Si sono concluse il 13 marzo scorso le Assemblee delle Avis Comunali. A tutte, salvo poche eccezioni, è stato presente un dirigente della Provinciale. L’impressione emersa è quella di sezioni attive, profondamente radicate nel territorio e fortemente motivate alla fidelizzazione dei propri soci. A tutte le assemblee il dirigente provinciale ha raccomandato, pur nella specificità delle diverse realtà, di rimanere unite alle consorelle del territorio e all’Avis di “Area Vasta”. Tali, sempre più ci dobbiamo sentire: uniti ...... 18

in questa grande famiglia che comprende ormai una sola Provincia, una sola Azienda Usl, e, forse in futuro, anche una sola Avis interprovinciale. Ricordiamo che quest’anno partecipa all’Assemblea l’Avis di Base di Calisese la cui costituzione è avvenuta il 19 gennaio 2015. Precisiamo che Avis di Calisese partecipa come persona giuridica, mentre i donatori sono rappresentati dai delegati della Comunale di Cesena. Parliamo del nostro Consiglio. Durante il 2015 il Consiglio si è riunito quattro volte; come accaduto anche l’anno precedente, pure nel corso di quest’anno in un caso non si è riusciti a raggiungere il numero legale, quindi la riunione è proseguita solo informalmente per “parlare un po’ delle nostre cose”. Vorrei sottolineare come tale situazione sia abbastanza incresciosa e inopportuna: trovarci a discutere e decidere ciò che riguarda le attività e l’identità dell’Associazione è un impegno che ci siamo assunti nel momento in cui abbiamo accettato il mandato conferitoci dall’Assemblea di tre anni fa; posso convenire che ciò comporti un certo sacrificio, ma dobbiamo fare comunque uno sforzo per essere presenti. In qualche caso, inoltre, i consiglieri assenti non hanno neppure fatto pervenire un cenno di giustificazione (ben s’intenda: i motivi vengono sempre ritenuti validi e non sindacabili, oltre che tenuti riservati). Chiedo quindi a tutti una maggiore sensibilità. Giacché siamo entrati in argomento di regole e statuto, approfitto per evidenziare un argomento al punto 9 dell’O.d.g. Già l’anno scorso se ne discusse, poi l’assemblea regionale decise di rinviare al successivo anno. Desumiamo dal Regolamento Associativo delle Avis dell’Emilia-Romagna: Art. 18 – CARICHE c.1 Il Presidente, i Vicepresidenti, il Segretario e il Tesoriere non possono detenere la medesima carica per più di due mandati consecutivi. Nel computo dei mandati si intendono compresi anche quelli già iniziati e poi interrotti per qualsiasi causa nonché quelli svolti ai sensi di cui al combinato disposto dei commi 9, 10 e 11 dell’art. 11, salvo che i mandati medesimi siano stati svolti per periodi non superiori ad un anno. c.2 Nelle Avis Comunali e nelle Avis di Base,


il limite all’eleggibilità per più di due mandati consecutivi si applica esclusivamente alle associazioni il cui numero di associati sia superiore a 500. La proposta è quella di abrogare il comma 2 evidenziato; in questo modo il limite di eleggibilità verrebbe (o verrà) esteso a tutte le Avis, con qualsiasi consistenza numerica. Ciò evidentemente viene inteso come incentivo all’inserimento di nuovi dirigenti, per dare nuovo slancio alle attività associative locali e agevolare il necessario adeguamento alle innovazioni. In ogni assemblea comunale i dirigenti, insieme ai propri soci, hanno avuto modo di discutere dell’argomento, pertanto al momento del voto che seguirà al dibattito ogni delegato potrà esprimersi come da indicazioni avute dalla propria Avis di appartenenza. E sempre parlando di adempimenti burocratici vi anticipo che al punto 10 dell’O.d.g. siamo chiamati a discutere e deliberare sull’adozione del Codice etico. Esso è un documento stilato ed adottato ai sensi del Decreto legislativo, 08/06/2001 n° 231. Definisce il complesso di norme etiche e sociali al quale gli esponenti aziendali (in questo senso le Avis sono da considerare alla stregua di aziende) si devono attenere. Si rivela inoltre come una motivazione forte per il rispetto di regole di qualità e la stimolazione di azioni correttive al fine di migliorare i rapporti aziendali. Questi, che vi ho esposto, sono tutti aspetti burocratici, non di meno sono importanti per la corretta conduzione della vita associativa; vanno curati e tenuti nella dovuta considerazione al fine di rendere giusti e legali i comportamenti e gli atti della nostra Associazione. Vediamo ora i dati associativi: Nel corso del 2015 si è registrata una leggera flessione del numero dei donatori attivi. In cartella trovate un foglio con i grafici (piccolini per non consumare una marea di carta!) che riportano l’andamento - dal 2005 ad oggi del numero dei soci delle singole sezioni, dei due comprensori e dell’intera provincia. Non devono servire a fare classifiche o ad individuare i più “bravi” servono solo a renderci conto di quan...... 19

to lavoro sia stato fatto o sia ancora da fare per far sì che la nostra associazione sia sempre all’altezza della propria mission: mettere a disposizione della Sanità tutto il sangue di cui c’è bisogno, affinché le cure ai malati siano garantite e sicure. Sempre importante è il numero di nuovi donatori, ragazzi appena maggiorenni o comunque molto giovani; ciò a convalida della validità del lavoro di promozione svolto nelle scuole e dell’autorevolezza di cui gode l’Avis nei nostri territori. Fra i giovani, sempre più numerosi sono quelli di origine straniera, i nuovi cittadini, che abbiamo contattato in particolare nelle scuole superiori e che dimostrano, con l’adesione al gesto della donazione di sangue, di sentirsi partecipi e responsabili di fronte ai bisogni della società in cui essi ora vivono. Auspichiamo che nei prossimi anni tanti di loro si rendano disponibili a contribuire all’organizzazione delle iniziative messe in campo dalle Avis. In particolare auspichiamo che l’anno prossimo alcuni si candidino agli organi direttivi. La presenza femminile si attesta attorno al 35%. Tra le giovani leve, sotto i 30 anni di età, la presenza tra maschi e femmine si equivale. Sappiamo che poi, nel corso della vita, per molte donne è più difficile mantenersi nella condizione di donatrici attive, perciò la componente femminile si riduce nella fascia di età dei 30 - 40 anni. Al 31.12.2014 donatori attivi: 12679 soci ex donatori e collaboratori 204 PER UN TOTALE DI 12883 SOCI. Al 31.12.2015 donatori attivi: 12448 soci ex donatori e collaboratori 209 PER UN TOTALE DI 12657 SOCI. Il risultato complessivo è di 226 associati in meno, pari a – 1,75%. In rapporto alla popolazione provinciale i soci


Avis rappresentano il 3,19 %. Le percentuali più alte le troviamo nei Comuni della collina e della montagna a dimostrazione, se ce ne fosse bisogno, del senso di partecipazione e condivisione assai vivo nelle comunità più piccole. Dati sulla raccolta: Nel 2015 la raccolta ha ottenuto risultati incoraggianti, soprattutto se confrontati con la media della nostra regione e con quella di altre regioni tradizionalmente “virtuose” (Lombardia e Veneto) che hanno invece accusato diminuzioni. Il numero delle donazioni al 31.12.15 (compreso Premilcuore) è stato di 23.414 contro le 22.648 del 2014, quindi con un aumento di 766, cioè + 3,38% di cui 17.916 (17.318 nel 2014) sacche di Sangue Intero, 5421 (5.330 nel 2013) di Plasma e 77 unità di Piastrine. Pertanto c’è stata una buona ripresa del Sangue Intero (+3,45%), mentre il Plasma, dopo l’ exploit dell’anno precedente, è in crescita più contenuta (+1,7%). Notiamo poi che nel corso del 2015 sono state effettuate 77 donazioni di Piastrine (negli anni precedenti non ne erano state effettuate, quindi il raffronto percentuale non si può fare). La dottoressa Rita Santarelli spiegherà con maggior dettaglio questi numeri, soprattutto in riferimento all’autosufficienza, vero e più pregnante obiettivo di tutta la filiera sangue. Per ora mi basta dire che nel 2015, in Romagna, siamo sempre stati in condizioni di autosufficienza e che anzi è stato possibile “aiutare” realtà meno tranquille come il bolognese e alcune regioni carenti. Per il corrente anno, il CRS ci chiede di continuare a fornire 100 unità di sangue a settimana per sostenere l’Emilia. Ovviamente l’Avis non si tira indietro. Dal febbraio scorso sono diventati operativi i nuovi decreti che disciplinano tutte le operazioni tecniche inerenti il sangue; i donatori se ne sono accorti compilando il nuovo questionario che hanno trovato un po’ più lungo del precedente. Apprezziamo il fatto che ora in tutta Italia i criteri di ammissione o di esclusione sono uniformi. Accettiamo di buon grado le novità, come già avvenuto in passato, nella consapevolezza che le ...... 20

innovazioni sono messe in atto sempre nell’ottica di una migliore sicurezza per il donatore e per il ricevente. Azienda USL della Romagna - Convenzione – Accreditamento – Piano regionale Sangue L’Azienda Unità Sanitaria Locale della Romagna (A.USL della Romagna), creata con la Legge Regionale 22 del 2013, è operante dal 1° gennaio 2014. Essa è la quinta azienda sanitaria italiana per popolazione residente e tra le prime per superficie territoriale e numero di ospedali. Il territorio di riferimento ha una popolazione di oltre 1,1 milioni di persone residenti. La nuova Azienda dispone di 15 ospedali pubblici, cui si aggiunge l’Istituto Scientifico Romagnolo per lo studio e la cura dei tumori di Meldola, riconosciuto come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) il 13 aprile 2012 e 14 case di cura private accreditate. L’obiettivo che sta alla base dell’istituzione dell’A.USL della Romagna è quello della massima valorizzazione delle risorse, senza rinunciare all’erogazione di elevati livelli di assistenza, attraverso un progetto di innovazione, sviluppo e crescita. La creazione dell’A.USL della Romagna ha importanti ripercussioni sul sistema sangue, dalla raccolta, alla lavorazione, alla distribuzione e all’utilizzo. Per quanto ci riguarda, l’aspetto più immediato è quello che concerne la raccolta. Nella nostra provincia le situazioni sono lievemente diverse, anche a motivo delle organizzazioni della raccolta e dell’esistenza di due diverse convenzioni fra Aziende USL (ora ex) e Avis comunali “capofila” delle Avis di comprensorio. Nella realtà cesenate la raccolta è svolta dall’Azienda USL presso il Bufalini, mentre l’Avis Comunale di Cesena svolge la funzione di raccolta e di coordinamento nelle Comunali del territorio. Nella realtà forlivese, a fare data dal 1° aprile 2012, la raccolta è svolta direttamente dall’Avis Comunale di Forlì sia in città, sia nei due punti di prelievo (occorrerebbe chiamarli “articolazioni organizzative” di Santa Sofia e Modiglia-


na. L’attuale situazione dei punti di raccolta deve essere ritenuta la migliore possibile, in quanto contempera aspirazioni a volte opposte: da una parte l’esigenza di ridurre i punti di raccolta, segnatamente quelli che erano sottoutilizzati o ritenuti troppo difformi dagli standard prescritti dalle norme di accreditamento e tali da rendere eccessivamente onerosa la messa a norma; dall’altra la comprensibile aspirazione di ogni sezione a conservare il punto di raccolta, inteso anche come centro di aggregazione della vita associativa e di momenti di socializzazione fra gli aderenti. A tal proposito riaffermiamo con forza il principio che la sezione periferica nulla deve perdere in termini di impulso a rimanere viva e operativa; anzi proprio dalla maggior disponibilità di tempo dei dirigenti può venire quella spinta per meglio organizzare le iniziative e le modalità di intervento sul territorio, al fine di avvicinare nuovi aspiranti donatori. Passato qualche anno dall’avvio della nuova situazione, possiamo dire che i donatori si sono abituati alle nuove modalità e, a parte un inevitabile momento di smarrimento iniziale, sono generalmente soddisfatti della nuova organizzazione. Come punti di forza annotiamo la prenotazione della donazione (siamo ben oltre al 60%) e la chiamata attraverso gli SMS. Tali modalità hanno portato all’ottimizzazione dei tempi operativi (attesa, donazione, pausa e ristoro post donazione) con conseguente gradimento da parte della maggioranza dei donatori. Per l’immediato futuro siamo chiamati al rinnovo delle convenzioni fra Avis e A.USL della Romagna, considerato che già l’anno scorso fu firmata una proroga di un anno. Il Comitato di Programma sangue e plasma dell’A.USL della Romagna (che si riunisce a Pievesestina con cadenza circa trimestrale) ha proposto di firmare la nuova convenzione entro giugno fra Avis e Direzione A.USL della Romagna nell’intento di addivenire ad una stesura uniforme delle convenzioni fra appunto A.USL unica e le quattro Avis titolari (Comunali di Cesena e Forlì, Provinciali di Ravenna e Rimini). Nel contempo va avviandosi a conclusione il lungo iter per la stesura dello schema di Convenzione nazionale ...... 21

discussa dalla Conferenza Stato-Regioni. Entro il mese di aprile sarà definitivamente approvata. Vedremo gli sviluppi futuri. Riguardo l’accreditamento, dopo la prima fase che si svolse negli anni 2013/14, ora siamo al secondo step; nel 2015 l’accreditamento ha riguardato Cesena e comprensorio, in questo mese di aprile sarà la volta del forlivese. Possiamo essere molto soddisfatti dei risultati delle operazioni di accreditamento che riguardano l’operatività dei nostri centri e punti di raccolta. Il Piano Sangue e Plasma della Regione EmiliaRomagna 2013-15 è giunto a scadenza ed ora si sta predisponendo il nuovo Piano 2016-18. Ricordiamo che questo documento, promulgato come legge dalla Regione politica, dètta i principi che governano l’intera filiera trasfusionale. Un primo incontro con il vicepresidente Avis Regionale, Ennio Cottafavi, si è tenuto a Cesena il 23 novembre scorso, presenti gli esecutivi delle Avis romagnole; riunioni si sono svolte sia a Pievesestina in sede di Comitato, sia a Bologna in sede di Consiglio Avis regionale. L’8 aprile nuovamente il Consiglio dell’Avis regionale si riunirà e recepirà le osservazioni suggerite dalle istanze locali. Come Avis della Romagna, vogliamo mettere in evidenza gli eccellenti risultati derivanti dell’esperienza maturata in AVR intorno all’Officina Trasfusionale di Pievesestina e dall’ottima organizzazione complessiva e coordinata fra A.USL e Avis romagnole. Esperienza che auspichiamo - ne siamo fermamente convinti! - possa e debba essere portata a modello anche per le aree dell’Emilia. Alcune iniziative Riporto alcune iniziative che abbiamo svolto nel 2015: La più significativa l’abbiamo chiamata “Le vie del sangue” ed è consistita in un corso di informazione/formazione rivolto a dirigenti e volontari sulle metodologie di lavorazione del sangue e degli emoderivati. Si è svolto a Pievesestina in cinque “puntate”, ad ognuna delle quali hanno partecipato una decina di volontari i quali accompagnati dalla Dott.ssa Chicchi hanno potuto vedere direttamente tutte le operazioni tecniche di lavorazione del san-


gue. Sabato 14 novembre i partecipanti si sono ritrovati tutti insieme, presente anche il Consigliere di Avis regionale Davide Brugnati, per un seminario conclusivo. Ci corre l’obbligo ringraziare la Dott.ssa Santarelli direttore dell’Officina Trasfusionale di Pievesestina e la Dott.ssa Chicchi per l’esemplare professionalità e per l’appassionata disponibilità ad accompagnarci. E avanziamo già una richiesta di potere ripetere l’esperienza in un prossimo futuro, magari coinvolgendo i Volontari delle altre province romagnole. Abbiamo riportato il gazebo sulla spiaggia di Cesenatico in occasione della manifestazione del NAL (Nuoto Acque Libere) con buoni risultati in termini di immagine. A Savignano abbiamo appoggiato, contribuendo in parte alle spese, i “Giochi senza fratture” delle sezioni del Rubicone: bellissima serata molto partecipata dai giovani; sei le squadre che si sono sfidate, animate da due bravissimi presentatori; alla fine risottata per tutti i partecipanti. Abbiamo realizzato l’agenda 2016 con il contributo del 5 per mille e il sostegno di privati ed enti pubblici. La copertina di quest’anno ha inteso celebrare gli 80 anni dell’Avis comunale di Forlì: è stata dedicata alla nuova “sala musicale” ricavata nella ex chiesa di S. Giacomo, compresa nel complesso di S. Domenico, rimessa in grande spolvero dopo anni di restauro. Ci piacerebbe anche per i prossimi anni dedicare ogni volta la copertina ad una città e ad una Avis del territorio (il 2017 dovrebbe essere la volta di Cesena). Abbiamo collaborato con l’Avis regionale per la buona riuscita dei seminari della Scuola di formazione permanente di Bertinoro, rivolti a dirigenti e volontari, che sono giunti al quinto ciclo con buona partecipazione da tutta la Regione, in un clima di cordialità e ospitalità di cui Bertinoro è espressione. L’impegno per il futuro è partecipare sempre numerosi e, possibilmente, coinvolgere a turno sempre nuovi dirigenti/volontari in modo tale da ottimizzarne la fruizione e renderla più efficace. Prima di concludere, vogliamo esprimere un plauso ed un augurio a tutte le sezioni della provincia che nel corso del 2016 celebreranno ...... 22

importanti anniversari della propria fondazione: Sogliano (25 anni), Dovadola e Gambettola (30 anni), Meldola (40 anni), Forlì (80 anni). Le manifestazioni che ogni sezione organizzerà, oltre che rafforzare un legittimo senso di appartenenza, saranno tese ad incentivare ulteriormente l’azione di sensibilizzazione verso il dono. Per quanto riguarda Forlì, ricordiamo che già dal giugno scorso sono iniziati i “festeggiamenti”, i quali si concluderanno sabato 11 giugno 2016 con la celebrazione della “Giornata Mondiale del Donatore di sangue” avente rilevanza regionale. Tutte le sezioni sono caldamente invitate ad intervenire. Sui siti di ogni sezione e sul nostro provinciale potete trovare ulteriori dettagli. Siamo vicini alla consorella FRATRES di Premilcuore, all’Aido, all’Admo con le quali è viva la collaborazione nell’opera di proselitismo fra i ragazzi delle scuole. Siamo “in rete” con le altre Associazione di Volontariato, facenti capo ad Assiprov che le coordina e le sostiene. Siamo in attesa della revisione della Legge sul Volontariato che da anni è all’esame degli organi legislativi. Ringrazio tutti voi: Delegati, Consiglieri, Presidenti, Volontari. Ed un particolare plauso voglio rivolgere a Michela; la sentite spesso, puntuale e cortese attraverso il telefono o le numerose e-mail che vi invia (anche per sollecitarvi a fornire i dati richiesti dalle Avis superiori); il suo lavoro è prezioso e insostituibile. Fra i compiti che svolge, particolarmente importante è la tenuta e l’aggiornamento del sito, ormai strumento principale per la comunicazione fra le sezioni e verso l’esterno. Il grazie più sentito, tuttavia, va a tutte le donatrici e a tutti i donatori; come vorremmo che le loro - le nostre! - gocce di sangue donate si moltiplicassero e, nel contempo, quanto desidereremmo non vedere più altre gocce di sangue che purtroppo, ancora ai nostri giorni, vengono versate! Grazie per la pazienza; buon proseguimento. Claudio Lelli


5 PER MILLE

un altro modo di donare Sostieni l'Avis per rafforzare ed ampliare il numero dei donatori, per garantire l'autosufficienza del sangue del Sistema Sanitario Nazionale e il supporto a tutte le attività di sostegno alla promozione della salute del cittadino.

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INFORMAZIONI SANITARIE

NUOVO DECRETO MINISTERIALE Il 28 dicembre 2015 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DM 02/11/2015 Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti, composta da una serie di articoli nei quali si fa riferimento ad allegati ricompresi sempre nel testo del DM. L’entrata in vigore del DM è stata fissata al giorno successivo alla pubblicazione per cui il 29/12/2015. La formula scelta è innovativa per quanto riguarda la normativa che fino ad oggi aveva regolato la raccolta di sangue ed emocomponenti in Italia, ovvero la pubblicazione di un insieme di allegati rende più veloce la possibilità di aggiornare la normativa in caso di necessità (situazioni contingenti, adeguamenti a norme internazionali, emergenze sanitarie, ecc). Sono inoltre previsti alcuni aggiornamenti entro 12 mesi come ad esempio, il materiale informativo da distribuire ai donatori. Innovative sono anche altre scelte fatte, in particolare il nuovo questionario è composto da una serie di elementi separabili tra loro ma obbligatori per poter effettuare la donazione: ✔ Consenso al trattamento dei dati personali con annessa informativa da firmare sia da parte del donatore che del sanitario che raccoglie tale consenso; ✔ Consenso alla donazione di sangue e/o emocomponenti con relativa informativa e dichiarazione e assunzione di responsabilità da parte del donatore a cui poi segue la firma del sanitario che ha raccolto tale consenso; ✔ Questionario anamnestico, valido ed immodificabile su tutto il territorio nazionale (grossa ...... 24

novità) con molte più domande alcune delle quali anche maggiormente particolareggiate, con relativa firma del donatore e del medico selezionatore; ✔ Cartella sanitaria (il decreto ne esplicita un modello base contenente il minimo di informazioni da inserire per cui potrebbe essere ampliato) che riporta sia il tipo di donazione con relative annotazioni, che l’esplicitazione delle motivazioni di sospensione temporanea o definitiva del donatore. Nell’UdR Avis Forlì, su indicazione del responsabile del Servizio Trasfusionale, abbiamo già iniziato ad utilizzare il questionario con la necessità di inserire manualmente i dati personali in attesa della sistemazione del gestionale informatico col quale i dati saranno precompilati; occorre fare attenzione perché essendo su più fogli il nominativo e la data di nascita va riportato negli appositi spazi al lato dei fogli successivi al primo poiché questi documenti devono essere conservati per 30 anni. Altre modifiche sono più strettamente legate al trasporto, lavorazione e conservazione degli emocomponenti, altre parti ancora sono legate alla donazione di midollo osseo, di cordone ombelicale e di emocomponenti per uso non trasfusionale. Di seguito aggiungo alcune condizioni di sospensione temporanea che sono state modificate o non sono più presenti nel nuovo decreto: • viaggi nei paesi tropicali: sosta 6 mesi; • viaggi in paesi con endemia per la malaria: sospensione di 6 mesi per le donazioni di sangue ma prima di effettuare qualsiasi donazione


va effettuato il test per la presenza di anticorpi anti malaria (va comunque rispettato l’intervallo di 6 mesi se il paese oltre ad essere malarico è anche tropicale); • non c’è più sospensione per la puntura di zecca ma solo per la malattia di Lyme; • sospensione di 6 mesi dopo il termine della gravidanza e non più 12 mesi; • possibilità di prolungare l’età di donazione fino a 70 anni se le condizioni di buona salute sono conservate; • la convivenza sia prolungata e abituale che occasionale con soggetto, anche se non partner sessuale, con positività per HBsAg e/o anti HCV prevede una sospensione fino a 4 mesi dopo la cessazione della convivenza, si applica anche se

il donatore è vaccinato per l’epatite B. Le patologie autoimmuni non sono più motivo di sospensione definitiva ma va valutato caso per caso, ovvero se la patologia coinvolge più organi o solo uno. In attesa della preparazione di materiale da distribuire uniformemente in tutto il territorio dell’Ausl della Romagna, invito comunque i donatori a contattare, telefonicamente (0543735070 e 735071) o tramite il link lineadirettaconilmedico presente sul sito www.avisforli.it, i medici dell’Avis per segnalare eventuali altre cose non ricomprese nelle informazioni sopra riportate così da avere indicazioni per il tempo di sospensione o anche la non sospensione dalle donazioni.

La donazione pomeridiana Carissimi donatori e donatrici, già da diversi anni effettuiamo la raccolta di sangue in alcuni pomeriggi, in particolare il giovedì. Non tutti i giovedì, ma generalmente il 2° e il 4° di ogni mese fatta eccezione per il periodi più caldi, ovvero i mesi di luglio e agosto, la seconda metà di giugno e la prima di settembre. La raccolta viene effettuata solo su prenotazione, ma da quest’anno abbiamo introdotto la possibilità di effettuare anche la plasmaferesi. Ovviamente queste sedute di donazione sono per tutti i donatori iscritti a qualsiasi sezione associativa del comprensorio forlivese e non solo per gli iscritti alla comunale di Forlì. E’ molto importante l’introduzione della possibilità di donare plasma anche perché ci sono raccomandazioni di aumentarne la raccolta per poter avere una autosufficienza nazionale, attualmente non raggiunta. Già dalle sedute di aprile è presente anche una delle addette al front-office che vi accoglie, a differenza di quanto avveniva in precedenza. Cogliamo l’occasione per segnalarvi che da fine marzo è cambiata anche la modalità di ristoro con l’introduzione di prodotti da forno freschi e non più alimenti da distributore automatico, eccetto per le bevande calde. Per informazioni e prenotazioni riportiamo i numeri di telefono: 0543 735070 e 735071. Dr. Marco Gentile Responsabile U.d.R. ...... 25


PROFESSORE D’ECCELLENZA

MARIO LORETI

Un invito a ritrovarlo

Nell’ambito delle celebrazioni dell’ 80° anno di Fondazione dell’ Avis forlivese non potevamo non ricordare il prof. Mario Loreti che, per una lunga tappa nel cammino dell’associazione, ne fu la pietra miliare. Il Professore è stato un precursore dell’uomo del 21° secolo, proteso allo studio, all’innovazione, all’attuazione di tutto quanto poteva temperare il male degli altri, sostenuto, anche nei momenti più difficili e più duri della sua vita, da un inesauribile amore verso il prossimo. Poiché del prof. Loreti molto è stato scritto (citiamo per tutti l’excursus storico del prof. Giorgio Maltoni – Avis notizie n. 3/2009 e n. 1-2/2010) per l’occasione vorremmo riascoltarlo attraverso alcuni brani o frasi estratti dai suoi scritti.

M. Loreti 19 giugno 1949, celebrando la grande figura del Prof. Luigi Baroncini, citata da G. Battista Morsiani in occasione della commemorazione del prof. Mario Loreti, ebbe a dire: “chi ha un temperamento sensibile e, per questo soffre del male degli altri, lentamente ed involontariamente si uccide.” In questa riflessione, forse, possiamo intravvedere il segreto dell’improvvisa impensata dipartita del prof. Loreti. M. Loreti Novembre 1960, presentazione al libro di Argomenti di Medicina Sportiva a cura del dott. Walter Ronchi: “Lo sport, e per primo l’ha insegnato un grande medico forlivese, Gerolamo Mercuriale, perché abbia un fine sociale e quindi umano, dovrebbe essere al servizio della medicina e questa sola dovrebbe essere la guida benefica delle competizioni agonistiche, come, purtroppo, in molti casi ...... 26


non avviene. Ha fatto bene il dott. Ronchi a pubblicare in questo volume il suo studio <Medicina Sportiva, Medicina Sociale>, poiché oggi, che la medicina sociale sta diventando una delle branche più interessanti e più importanti della medicina, essa deve interessarsi dei vantaggi che lo sport opportunamente praticato porta all’umanità, ma anche dei gravi danni di cui può essere causa, per evitare, come ha scritto Ronchi, che <….. sull’altare della moderna fede sportiva non si sacrifichino troppi Isacco in maglietta e calzoncini>: questo sacrificio inutile appare chiaro dagli studi che sono compresi nel volume, poiché un medico sportivo, che segue con passione e con competenza i giovani allievi, può evitare danni irreversibili che non consentiranno mai ad un giovane allievo di diventare un campione e lo renderanno, forse, anche inabile o almeno di scarso rendimento per il suo lavoro qualunque esso sia.” M. Loreti dicembre 1963, da la Voce del Sangue “La Lettera Natalizia”: … “I tempi sono cambiati, è vero, le vecchie usanze, è pur vero, stanno tramontando, ma la poesia e la nostalgia del Natale, pur trasformandosi nelle forme esteriori, resistono e mantengono intatto il senso della bontà e dell’affetto. Per tutto ciò, miei cari Donatori e Donatrici, il vostro Presidente, che si sente il padre della nostra famiglia avisina, di cui voi siete i figli, per quei sentimenti di affetto, che, nelle ricorrenze festive del Natale e Capo d’Anno sono più forti, attraverso il nostro giornaletto, che avvicina e unisce voi tutti a lui, vi manda la lettera del Natale. Questa lettera deve esprimervi l’ammirazione per il vostro gesto generoso ed umano della donazione del sangue; la riconoscenza di tutti coloro che col vostro sangue avete salvato dalla morte o sanati; l’incitamento a perseverare nella vostra opera di generosità; tutto il mio grande affetto; i migliori auguri di Natale e per il nuovo Anno per voi e per i vostri cari anche a nome del Consiglio Direttivo; ed infine deve portarvi il mio abbraccio. Il vostro Presidente” Anche in questa circostanza emerge uno dei grandi valori del prof. Loreti, la Famiglia, di cui intreccia i principi nelle più disparate situazioni. E’ doveroso ricordare che la “Voce del Sangue”, periodico della Sezione Avis di Forlì, fu fondata nel 1963 dallo stesso Mario Loreti e da lui diretta fino alla sua morte. Mario Loreti fu anche fondatore (1948) e direttore della Rivista “Romagna medica” e del periodico “La Prevenzione”. M. Loreti 24 aprile 1964, Conversazione: Proposta di Studio di un problema medico sociale nei riflessi del rendimento del lavoro: “La conversazione di questa sera sarebbe una chiacchierata inutile e sterile dal punto di vista del <servire> rotariano e per essa sarebbe appropriato il concetto di Caryle, che il Governatore Alessandro Ubertone, in corsivo, ha messo in testa alla sua lettera n. 9 del marzo 1964, che consiglio di leggere e meditare: <Le parole che non culminano in qualche attività è meglio che siano soppresse>, se non facessi alla Presidenza del nostro Club la proposta di un’iniziativa, attraverso la quale le mie parole di questa sera non meritino di essere <soppresse>.” Il professore presentò la sua proposta al Rotary Club che l’approvò e alla quale diede esecuzione. ...... 27


M.Loreti da “Il Figlio del Carraio” nel 1965, licenziando la seconda edizione, scriveva: “Piccolo, modesto libro che stai riprendendo il tuo peregrinare, penetra ancora con dolce violenza nelle case e specialmente nell’animo dei giovani e continua a ravvivare la fiamma della santità e della unità della famiglia, da più parte minate, per migliorare e salvare la tormentata umanità.” Sempre la Famiglia! M. Loreti da la “Voce del Sangue”, relazione su 30 anni di vita della nostra sezione Avis (1936-1966): “…Questa rapida cronaca della vita dei primi 30 anni della nostra Sezione vuole essere una breve sosta durante il cammino che è stato percorso e che continuiamo, la quale ci ha permesso di ricordare le varie tappe, che sono state raggiunte, ma anche le innumerevoli difficoltà che sono state incontrate, e poi superate, e le molte amarezze sopportate serenamente, perché è legge umana che esse siano immancabili nella vita. Difficoltà ed amarezze che sono state abbondantemente ripagate dalla grandissima gioia di tutti noi, ma specialmente dei donatori, per avere contribuito a dare la vita e la salute a migliaia di persone, che, senza il sangue offerto volontariamente e generosamente, non avrebbero avuto salva la vita e non avrebbero riacquistato la salute. Difficoltà ed amarezze che sono tutte dimenticate per lo spirito di dedizione e per l’entusiasmo che anima i nostri donatori, per la grande benevolenza e simpatia, che ci confortano e sono motivi di incitamento a proseguire il lavoro, di tutte le Autorità e dell’intera cittadinanza. E dopo la breve sosta, riprendiamo il nostro cammino e il nostro pesante fardello per continuare l’opera di bene e di solidarietà a vantaggio dell’umanità sofferente!” Riflessioni interamente sottoscrivibili anche per le odierne celebrazioni! da una lettera di M. Loreti inviata il 13 ottobre 1968 all’amico Gian Battista Morsiani e da questi citata e resa pubblica in occasione della commemorazione del Prof. Mario Loreti: “ … Sì, sono sereno, ma con grande tristezza per i malati che non ho più! Passerà! Mi sono e sto organizzandomi per avere piena la giornata, avendo rinunciato agli allettamenti di continuare la mia attività chirurgica in una Casa di Cura di Forlì o Ravenna. Un taglio netto in piena efficienza fisica e mentale, per evitare postume amarezze”. da altra lettera di M. Loreti inviata il 13 dicembre 1968 all’amico Gian Battista Morsiani e da questi citata e resa pubblica in occasione della commemorazione del prof. Mario Loreti: “… Io sto conducendo una saggia vita di pensionato: abbandono totale del lavoro chirurgico nonostante i molti inviti allettanti e lusinghieri; ed intensa attività in tutti i campi (eccetto quello politico, che non è stato mai mio pane e non lo è tuttora, e poi siamo vecchi!) che mi impegna dal mattino – ore cinque – alla sera tardi. E’ stato bene e sono sereno, perché questa attività mi fa dimenticare il mio lavoro, il cui ricordo mi provoca un poco di <magone>! Da queste lettere emerge, fra le righe, la profonda tristezza di una persona che ha consumato se stessa per soccorrere coloro che ha più amato e che, improvvisamente, con un tratto di penna, viene allontanata nonostante sappia di avere ancora tanto amore e tanta conoscenza da donare. *****

Il Prof. Mario Loreti nasce nel 1898 e muore 1969: è stato un grande medico, un grandissimo chirurgo che ha saputo prendersi carico del male degli altri. E’ stato uno studioso, un ricercatore, un innovatore, un organizzatore, sempre proteso verso il futuro ma ben ancorato al passato. Ha spaziato non soltanto in campo sanitario ma anche letterario. Ha aiutato a crescere le persone che hanno lavorato con lui. Era una miniera di idee! Dal poco riportato, pillole! abbiamo maturato la convinzione che dell’uomo, del medico Loreti c’è tanto da scoprire o riscoprire e che quindi l’Avis potrebbe valutare l’opportunità di affidare una ricerca di livello universitario in occasione, per esempio, del 50° della sua morte. Nicola Tassinari e Tebe Fabbri ...... 28


PATROCINIO COMUNE DI FORLÌ

AVIS SCUOLA 2015-2016 PROGRAMMA SVOLTO 1) Educazione alla convivenza civile, cittadinanza e solidarietà. 2) Educazione al rispetto delle diversità, anche di genere, all’interno del gruppo e nella società. 3) Educazione alla salute (tutela della propria ed altrui salute) e alla prevenzione mediante: a) la trasmissione di conoscenze scientifiche in particolare riferite alle problematiche inerenti alle donazioni/trasfusioni di sangue; b) la trasmissione di conoscenze sulle motivazioni, finalità e necessità delle donazioni di sangue; c) il contributo a formare cittadini attivi, consapevoli e responsabili del loro futuro e soprattutto disponibili a rispondere ai bisogni sociali anche con il “dono”. Concorso Realizzazione e presentazione di brani musicali (parole e musica) sul tema “La necessità del dono e l’impegno responsabile nella scelta di donarsi per gli altri”. La richiesta di quest’anno in cui si festeggiano gli 80 anni di fondazione della nostra Avis di Forlì, viene realizzata con brani che trattino sull’importanza di dare il meglio di noi stessi per garantire l’autosufficienza del sangue alla Sanità forlivese, per tutti i suoi cittadini…e non solo! Nell’esecuzione dei lavori musicali, prioritaria quest’anno è la vita dell’Associazione, il suo sviluppo, la promozione e le donazioni di 80 anni di vita. In altre parole si lascia uno spettro altissimo su cui scegliere e misurare i lavori che i ragazzi vorranno proporre. Infine, ma non per importanza, il bando richiede un forte impegno personale nell’interesse del lavoro di classe. Il lavoro di gruppo è da concepire come palestra di crescita al fine di acquisire elementi di: organizzazione e partecipazione, ricerca documentale, elaborazione dati, capacità di scelta previo confronto e resa del prodotto. ...... 29

Da alcuni anni viene richiesto agli scolari di effettuare un’intervista ai propri familiari al fine di verificare la qualità della trasmissione del messaggio Avis. La valutazione degli elaborati è per noi importante per migliorare gli interventi che facciamo all’interno delle classi. Negli Istituti Superiori della città abbiamo effettuato accessi con un team sociosanitario Avis, guidato da un medico e da un volontario, che si sono messi a disposizione dei ragazzi per chiarire ed ampliare le loro conoscenze sul sangue e derivati e sul percorso che ogni volontario compie col suo importante gesto. Si informano i ragazzi anche sui principi portanti di altre due Associazioni che ci affiancano, quali sono Admo e Aido. L’equipe, dove possibile, si avvale anche di supporti multimediali. Si sono presentati ben 376 aspiranti donatori, circa il 27% dei ragazzi incontrati (quindi una elevata percentuale) contro una media del 5 % che si riscontra sulla totalità della popolazione in Italia. Direzione didattica (1° Circolo) Classi 6

Studenti

131 circa

Direzioni Scolastiche 3 Classi 44

Studenti

1090 circa

Istituti Superiori 11 Classi 65

Studenti

1450 circa

Sono stati, inoltre, realizzati n°4 incontri presso gli istituti IPSSAR Alberghiero e Psicosociopedagogico di Forlimpopoli che hanno visto la partecipazione di circa 100 studenti. Meris Dall’Agata


SEMPRE CON AVIS

VITTORIO ZOLI Tipografo da 61 anni

Una storia, quella di Vittorio Zoli, nata 61 anni fa, quando la Cooperativa tipografica in cui lavorava aveva sede in corso Diaz. Tanti, tanti anni di lavoro e tanto amore per un’attività che negli anni è diventata sempre più attenta nel perfezionare gli strumenti e nel creare soluzioni aggiornate per migliorare la relazione tra graficastampa-tipografia. Le pubblicazioni della sezione Avis di Forlì sono state affidate alla tipografia Zoli, a partire dal notiziario, stampato da più di 50 anni, per giungere alla stampa di manifesti per comunicazioni, impegni ed anniversari. Vittorio Zoli conserva ancora, con infinito affetto, strumenti e macchinari che hanno segnato la sua vita di tipografo e che lui, pazientemente, ha migliorato e curato per soddisfare le varie necessità e i vari tipi di prodotti. Questo è valido tuttora: l’esperienza è il canale preferenziale, ma oggi, anche il web sta dando una mano non indifferente per velocizzare la stampa e introdurre percorsi nuovi e, fino a poco tempo fa, inimmaginabili. Con particolare affetto Zoli ha dedicato e dedica il suo tempo alla composizione del notiziario ...... 30

dell’Avis e lo raffina perché sia sempre più invitante esteticamente e più agile nella lettura. Tutte le notizie riportate nel notiziario Avis, oltre a documentare l’attività, contengono elementi di sensibilizzazione rivolti ad uno dei doni più belli che l’uomo possa fare: quello del proprio sangue. E di questo è convintissimo Zoli, come dimostra l’esperienza dei componenti della sua famiglia nel campo della donazione. Tornando alla storia della tipografia, dopo l’esperienza del Corso Diaz, nel 1968 Zoli si è associato a Piolanti aprendo il laboratorio tipografico “La Piccola”. Poi, nel 1976, ci fu l’unione con la Filograf con sede, a quei tempi, in via Ugolino da Forlì. La storia della tipografia Zoli non finisce qui. Nel 1988 Vittorio acquistò la cooperativa Industrie Grafiche che divenne Tipografia Zoli con sede in via Gramsci. Tante cose sono cambiate. Lo stesso periodico dell’Avis, stampato, sotto la guida attenta di Vittorio, ha cambiato formato. Dalle iniziali quattro pagine informative sul numero dei soci e sui giorni dedicati alle donazioni, l’edizione attuale ha scelto di presentare foto ed immagini a colori, ma soprattutto ha ampliato moltissimo le tematiche con opportuni approfondimenti ed ha allargato le conoscenze anche in campo culturale oltre che scientifico. La cura della copertina, gli interventi dei donatori e dei medici, gli eventi sportivi, la vita delle sezioni, il tutto spesso arricchito da fumetti per rendere più viva e gioiosa la lettura, impegnano il tipografo in totale dedizione al notiziario Avis che lui considera anche un po’ suo, visto l’amore nel comporlo. Tantissimi ricordi si affollano nella mente di Vittorio quando ricorda i 61 anni del suo lavoro: da quelli dei vari Presidenti che si sono succeduti all’Avis, ai segretari e ai collaboratori. Non mancano poi tanti altri personaggi che hanno frequentato la tipografia come Aldo Spallicci,


l’uomo politico, scrittore ed intellettuale che tutti i Romagnoli ricordano. Poi Publio Marzocchi con cui ebbe un rapporto straordinariamente bello. Zoli ricorda che fu Publio ad aiutarlo in un momento di gravi problemi di tipo economico. L’amicizia non ha confini. Proprio come la intendevano i Romagnoli della passata generazione. Dalla stampa della Pié, al periodico dell’Avis, dal Melozzo alle monografie di

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Ettore Nadiani, dalle litografie di Angelo Ranzi al Pensiero Romagnolo: tanta arte e tanta vita culturale è passata nei laboratori delle grafiche Zoli. Per non parlare poi dei macchinari: da quelli in cui la composizione era fatta a mano, lettera per lettera coi fogli inseriti manualmente. Erano trascorsi secoli dall’invenzione della stampa da parte di Gutenberg a metà del 1400, ma, pur con le dovute trasformazioni ed innovazioni, il grande passo tecnologico si riscontra solo in questi ultimi decenni. Zoli ricorda che la prima macchina litografica giunse a Forlì nel 1960 e, di qui, l’incredibile trasformazione che ha subìto la tipografia negli anni dal disegno dei caratteri tipografici all’impaginazione, alla stampa e alla confezione dei fogli nelle varie forme di libri, giornali, manifesti, calendari ecc. Il tutto registrato sempre con grande competenza. Tutto si aggiorna e cresce, proprio come dimostra anche il periodico dell’Avis. Basta pensare alle pagine che oggi raggiugono il numero di 40! I tempi delle quattro semplici pagine sono ben lontani. Proprio come sono lontani i tempi in cui l’uso del colore, nel giornalino, era quasi inesistente. Zoli, oggi, si commuove quando pensa al fascino che ha sempre avuto per lui il colore: dal monocolore alla sovrapposizione di tanti colori. Sempre perfetti, grazie alla sua eccezionale sensibilità sulle gradazioni cromatiche. Operazioni, col passare degli anni, sempre più difficili e complesse anche per le scelte


di infinite sfumature. Poi l’arrivo del personal computer destinato a soppiantare i vecchi sistemi verso nuovissime trasformazioni: cambiano i nomi dei macchinari, i modi di comunicazione, i sistemi di produzione della stampa, la tipografia elettronica. “I cambiamenti sono necessari - dice Vittorio Zoli - non si può rimanere ancorati al passato. A me piace sottolineare che, dopo 61 anni, questo lavoro continua ancora a piacermi!” E lo dice tenendo in mano una pergamena Avis incorniciata, che gli è stata assegnata anni fa e che tiene appesa come dolce ricordo nella parete davanti alla quale ha le strumentazioni più importanti ed innovative. Rosanna Ricci

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GITA AVIS FORLÌ

LAGO DI BOLSENA E TUSCIA Organizzazione tecnica Robintur Ag. Viaggi

Ore 05:15 Ritrovo in Pl.e Giolitti (dietro Inps) 1°GIORNO – FORLÌ/BAGNAIA/VITERBO/ BOLSENA - Partenza in pullman G.T. nella prima mattinata per BAGNAIA. Ore 10.00 incontro con la guida e visita a Villa Lante, pregiatissimo esempio di architettura cinquecentesca costruita su progetto del Vignola. Successivamente si visiterà il Borgo di Vitorchiano, il paese che affonda le sue radici in epoca etrusca. Ore 13.00 pranzo in tipico ristorante. Nel pomeriggio visita di Viterbo: il centro storico della città, San Pellegrino, è il quartiere medievale più caratteristico e conservato d'Italia. La visita proseguirà per i suggestivi vicoli fino ad arrivare al Palazzo dei Papi. Proseguimento per l’hotel sul lago di Bolsena, sistemazione. Cena e pernottamento. Durante la cena “lotteria Gastronomica” riservata ai partecipanti: 1* Premio - Spalla di Maiale stagionata; 2* Premio – Capocollo; 3* Premio – Salame. 2° GIORNO: Bolsena/Forlì Prima colazione in hotel. Ore 09.00 Il tour prosegue con la visita guidata del paesino di pescatori di Marta. Una passeggiata infine sulla battigia, dove sono adagiate le tipiche barche dei pescatori di lago e le reti ...... 33

dal 24 al 25 settembre 2016

stese al sole. Ore 11.00 giro in battello sul lago. Partenza per Capodimonte. Il paesino è arroccato sulle sponde del lago di Bolsena da dove inizierà l'escursione guidata in battello. Ore 13.00 pranzo in hotel con menù tipico di pesce. Nel pomeriggio visita di Bolsena, un caratteristico paese che si affaccia sul lago, le cui origini risalgono al III sec. a.C. Visita guidata alla scoperta delle suggestive Catacombe nella Basilica di Santa Cristina risalenti al IV sec d.C. Ore 17.00 visita di un frantoio con degustazione di bruschette. Al termine partenza per il rientro a Forlì previsto alle ore 22.00 circa. QUOTA DI PARTECIPAZIONE PER PERSONA Donatori Avis Forlì E140 Famigliari e amici E170 Ragazzi fino ai 12 anni E140 Supplemento camera singola E 23 La quota comprende: viaggio in pullman gran turismo; sistemazione in hotel 3 stelle affacciato sul lago in camere doppie con servizi privati; visite con guida locale; pensione completa dal pranzo del primo giorno al pranzo del secondo giorno con menù tradizionali e tipici; bevande ai pasti (un quarto di vino e mezza minerale a persona a pasto); battello sul Lago di Bolsena; assicurazione medico sanitaria. La quota non comprende: ingressi e tutto quanto non specificato ne “la quota comprende”. ISCRIZIONI DAL 13 AL 15 GIUGNO 2016 presso Uffici Avis (Via Giacomo della Torre, 7) dalle 08,30 alle 12,30 con acconto di €50 euro a persona. Al momento dell’iscrizione sarà richiesto il Codice Fiscale e un documento di identità di ogni iscritto. Possibilità di saldo in un’unica soluzione. Per gli iscritti SALDO DAL 5 AL 7 SETTEMBRE (vedi orari iscrizioni).


RESOCONTO TORNEI ANNO 2016 Anche quest’anno si sono svolti i tradizionali tornei promossi dall’Avis in alcuni circoli prestigiosi della città elencati di seguito: Domenica 17 Gennaio al Circolo Democratico Forlivese si è svolto un torneo di Burraco che ha visto la partecipazione di 44 coppie (22 tavoli) che si sono sfidate sotto l’attenta e preziosa regia dell’Arbitro e Presidente del circolo sig. Arturo Marezzi. Durante la serata il circolo ha offerto un ricco e squisito buffet con piena soddisfazione di tutti i partecipanti. Venerdì 19 Febbraio al Circolo Ricreativo di S. Martino in Villafranca si è svolto un torneo di Scala 40, con premi (squisiti prosciutti e salumi) offerti dalla Famiglia Garavini, in ricordo del congiunto Stefano - grande amico, donatore e consigliere dell’Avis. Al torneo hanno partecipato 64 persone (16 tavoli) - Arbitro di gara il Sig. Andrea Sintoni. Durante la serata si è tenuto anche un mini torneo fra i primi eliminati (in palio cassette di mele) offerte da Giovanni Garavini, fratello di Stefano. Inoltre il forno pasticceria di Alessandro Golfera di S. Martino in Villafranca ha preparato ed offerto un invitante e ricco buffet con squisite crostate e ciambelle. Giovedì 10 Marzo al Circolo Acli di Roncadello si è svolto un torneo di Burraco. Hanno partecipato 24 coppie (12 tavoli). Arbitro di gara il Sig. Giancarlo Manzecchi. Nel corso della serata, sono stati premiati tutti i partecipanti ed è stato offerto dall’Avis un piccolo buffet. Questi momenti di gioco conviviale favoriscono la diffusione della cultura della solidarietà e del dono e sono preziosi per l’Avis in quanto con...... 34


tribuiscono ad ottenere ottimi risultati in particolare nel numero dei donatori che attualmente ha superato i 3500 iscritti, ma prima di tutto cementano i rapporti e le amicizie fra quanti partecipano alle iniziative organizzate dall’Associazione. Infatti le premiazioni si sono svolte tutte in

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un clima di serenità e partecipata allegria. Il Consiglio Direttivo desidera ringraziare i Soci e i Consiglieri dei Circoli che hanno messo a disposizione i locali e le Attività Commerciali e le Aziende che hanno offerto tutti i premi in palio. Un arrivederci al prossimo anno. Maria Gori


FUMETTO VINCENTE

LORENZA E AVIS VINCONO

Concorso “Italian Blood Awards”

Venerdì 12 febbraio, all’interno del Centro Commerciale Nave De Vero di Mestre, si è svolta la serata finale del concorso nazionale “Italian Blood Awards”. Il concorso, ideato da Avis Veneto e dal gruppo Riso Fa Buon Sangue, quest’anno alla sua prima edizione, aveva il compito di premiare le migliori forme di promozione della donazione di sangue nel web. L’Avis Forlì era rappresentata da Lorenza Montaletti, finalista nella categoria “Foto e Selfie”, ...... 36

per la sua foto scattata durante la donazione con in mano un fumetto in cui invitava gli amici a non aver paura e a fare altrettanto. Lorenza ha portato con sé il fumetto fino a Mestre e, quando è salita sul palco, la presentatrice della serata, l’ex gieffina Melita Toniolo, ha letto ad alta voce il contenuto della nuvoletta del dono per il pubblico presente in sala: “Io dono e tu? Cosa aspetti? Non c’è nulla di cui aver paura. Ti aspetto in Avis!”. “Beh, cos’altro aggiungere? Questo fumetto dice tutto!”, ha commentato Melita. Sul palco, accanto a Lorenza, gli altri due finalisti di categoria: Margherita Mandis, talassemica sarda con il suo selfie “tu doni, io mi ricarico” e un rappresentante della foto di gruppo realizzata dall’Avis Chioggia. Dopo il classico “and the winner is…” e qualche istante di suspense, sui maxi schermo è apparsa la foto di Lorenza! Vittoria!!! Scambio di congratulazioni, sorrisi, strette di mano e selfie tutti insieme dal palco ad opera dell’altro presentatore, il comico Paolo Franceschini. Questo riconoscimento è il frutto di un lavoro iniziato più di un anno fa. Un’idea nata da una giovane donatrice che è stata poi condivisa e supportata da molti soci di Avis Forlì e di altre Avis italiane. Un fumetto che è diventato una sfida sul web chiamata Blood Cartoon Challenge; foto di donatori con la nuvoletta del dono in mano sono apparse sui social network per diffondere la cultura e la sensibilizzazione alla donazione del sangue. Tra coloro che, nel corso di quest’ultimo anno, hanno raccolto questa sfida, anche alcuni volti noti del panorama Avis nazionale come Alice Simonetti, Presidente della Commissione Giovani Internazionale della FIODS nonché membro


dell’Esecutivo della Consulta Nazionale Avis Giovani, e Claudia Firenze, responsabile della comunicazione di Avis Nazionale. Proprio quest’ultima, invitata a Mestre per assistere alla serata, ha avuto il compito di consegnare a Lorenza la targa premio e si è prestata per alcune foto con il fumetto del dono. Ricevere le attenzioni di un’esperta in ambito di comunicazione come Claudia, spesso voce e volto di Avis Nazionale, nonché ideatrice della campagna “La prima volta”, è ulteriore motivo d’orgoglio per Avis Forlì. La serata, organizzata da Enrico Cibotto e Sofia Facchin, rispettivamente direttore artistico e

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addetta stampa di Riso Fa Buon Sangue, è poi proseguita con le premiazioni delle altre categorie in concorso e le performance di comici, cantanti e ballerini provenienti da Zelig, X Factor e Italia’s Got Talent. L’invito è a non fermarsi qui. La donazione del sangue ha bisogno di trovare forme di comunicazione semplici, efficaci e all’avanguardia. Iniziative come gli Italian Blood Awards, hanno proprio questo scopo. Ben vengano quindi nuove idee per parlare al cuore della gente. Forza ragazzi, sono già aperte le candidature per gli Italian Blood Awards 2016! Lorenza Montaletti


ASSOCIAZIONE DONATORI MIDOLLO OSSEO

Quando si fa una breve panoramica degli ultimi 12 mesi del nostro programma appena passato, non si può che sorridere. Con il supporto delle foto poi, sembra quasi di rivivere quei momenti e senti che saranno tuoi per sempre, che faranno parte di te e del tuo bagaglio umano, che la dolcezza di quei ricordi ti farà sorridere. Perché questo è essere volontari in ADMO: è commuoversi quando senti la testimonianza di una persona che grazie al trapianto del midollo osseo è sopravvissuta, è sentirsi appagati quando dai il tuo contributo sempre fondamentale nelle campagne di Pasqua e Natale, è pensare di poter cambiare il corso della vita di decine di malati oncoematologici, grazie alla sensibilizzazione e alla corretta informazione. Sono esperienze che ti cambiano, che ti fanno pen-

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UN ANNO IN ADMO… sare che è solo con l’impegno e la dedizione che il mondo migliorerà e che non c’è niente di altrettanto intenso come quello di donarsi agli altri. Perché il volontario fa questo: DONA! Tempo, speranza, energia, conoscenza, sorrisi, lacrime, emozioni, allegria, gioia, voglia di vivere… E’ per questo che invitiamo tutti coloro che leggeranno questo articolo a contattarci. La vita è una sola, ma siamo noi a scegliere come viverla e sono le nostre decisione a cambiare il corso degli eventi. Magari il ragazzo delle superiori che avete appena informato della possibilità di diventare donatore di midollo osseo, vi ascolterà, seguirà il percorso di iscrizione al Registro e verrà in seguito contattato perché sarà risultato compatibile con un malato, accetterà di donare il suo midollo osseo e... VOI sarete parte di quella salvezza, di quella speranza, di quel ritorno alla vita che ogni malato di leucemia sogna. Per un momento, non chiedetevi solo cosa potete dare al mondo del volontariato: chiedetevi anche cosa il mondo del volontariato può d(on)are a voi! Fidatevi… NE VALE LA PENA! “Siamo nati per essere felici perché la nostra vita è breve e passa in fretta. E nessun bene vale come la vita, questo è elementare.” (Pepe Mujica, ex presidente dell’Uruguay) Per informazioni: ADMO FORLI’ cell. 3921197476 - Mail: forli@admoemiliaromagna.it FACEBOOK: Admo Forlì Donatori Midollo Osseo. Beatrice Fiorini e Francesca Naldi


INSEDIAMENTO

CONSIGLIO DIRETTIVO 23 marzo 2016

Organigramma del nuovo Consiglio Direttivo quadriennio 2016-2020

La sezione AIDO “Claudio Matteucci” di Forlì, nata nel 1977 con sede in via G. della Torre 7, tel. 0543.25830, comprende i 15 comuni del comprensorio dell’ex AUSL n.38, al 31 dicembre 2015 annovera 5.549 iscritti (74 in più rispetto agli iscritti al 31 dicembre 2014). Mentre nella nostra AUSL della Romagna è possibile solamente il trapianto di cornea, i trapianti di rene, cuore, fegato, polmone, intestino e multiviscerale sono possibili nei Centri Trapianti di Bologna, Parma e Modena. In Italia l’attività di trapianto nell’anno 2015 ha registrato un totale di 3.316 interventi eseguiti dei quali 2.993 da donatore cadavere e 324 da donatore vivente, mentre al 31 dicembre 2015 i pazienti in lista d’attesa erano 9.070 (dei quali 6.765 per trapianto di rene, 1.072 per trapianto di fegato, 731 per trapianto di cuore e 383 per trapianto di polmone). Per tutti questi pazienti in lista, ad eccezione del trapianto di rene che può essere programmato nel tempo essendo il paziente non in pericolo di vita perché in trattamento sostitutivo, il trapianto è necessario e non procrastinabile a lungo essendo senza alcuna terapia medica efficace o sostitutiva della funzione dell’organo. È pertanto evidente, rappresentando il trapianto da cadavere oltre il 90% dei trapianti eseguiti (contro il 10% da donatore vivente) ed essendo il numero di pazienti in lista d’attesa molto superiore al numero dei donatori, quanto sia necessario l’aumento dei potenziali donatori espressi. Sauro Urbini ...... 39

Presidente Presidente Onorario Vice Presidente Vicario Vice Presidente Segretario Amministratore Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere

Bresciani Mirco Prof. Maltoni Giorgio Forni Alberto Urbini Sauro Parente Paolo Bovelacci Simona Bertaccini Giulia Fabbri Gabriella Hriscu Elena Liverani Milena Monti Maria Teresa Rambelli Flavia

Per informazioni: Aido Pluricomunale “Carlo Matteucci” Forlì Tel 0543 25830 Mail: forli.provincia@aido.it www.aidoforli.it

AIDO HA BISOGNO DI TE


TRAPIANTI

DOMENICO TUMINI

Compie due anni

La donazione di organi, tessuti, cellule e sangue è un tema sempre in prima fila quando si parla di aiuto alla sopravvivenza di persone che si trovano in situazioni fisiche particolarmente critiche. Di qui la necessità, sentita come prioritaria da tutti gli aderenti al Comitato di Forlì, di coordinare un protocollo d’intesa per sensibilizzare la popolazione, soprattutto giovanile, ad essere disponibile al dono del sangue o degli organi. Il 23 gennaio 2016 è stato così siglato il protocollo firmato dal Comune di Forlì, AUSL, Ufficio scolastico provinciale, Unione dei Comuni della Romagna forlivese e le associazioni AIDO, ADMO, AIL, AVIS, ANTR, AFMF, ANED. Su questo tema ha assunto un particolare rilievo la testimonianza di Domenico Tumini, 43 anni, sposato e padre di tre figli, il quale è stato protagonista di una vicenda che val la pena ricordare. Tutto ha avuto inizio nell’agosto 2013 quando a Tumini cominciarono a manifestarsi, attraverso una forma di grande stanchezza fisica, i primi sintomi di quella che gli esami del sangue manifestarono come una gravissima forma di leucemia acuta mieloide. Nessun indugio da parte dei medici: immediato ricovero per accertamenti più approfonditi, prime cure, poi la chemioterapia. Tumini sapeva che quella forma di leucemia spesso non lasciava scampo. Ma lui non si è mai rassegnato: ha continuato a sperare, a cercare di affrontare, nel modo più sereno possibile, i difficili momenti della vita. Cinque ricoveri all’ospedale di Ravenna, di un mese ciascuno, per sottoporsi a chemioterapie ad alte ...... 40

dosi che imponevano di stare attaccati a delle macchine 24 ore al giorno per una settimana di seguito, trasfusioni di plasma e piastrine: nulla ha fiaccato lo spirito di Domenico, seguìto costantemente dalla moglie e dall’amore dei tre figli. Poi la necessità impellente. Unica possibilità di sopravvivenza era il trapianto del midollo osseo. Ma occorreva un donatore con un’alta compatibilità, perché solo in questo caso è più alta la possibilità di successo. Ed ecco un aiuto piovuto dal cielo: fu trovato il donatore col midollo compatibile. In questi casi, anche per l’emergenza temporale, non è una cosa facile trovare un donatore coi requisiti necessari per evitare il rigetto ed abbassare la percentuale di mortalità. Il 22 maggio 2014 fu effettuato l’intervento a Domenico. Esito positivo. Ma non è finita qui. Cominciarono i controlli settimanali perché la quantità di farmaci assunti è elevata e va monitorata per evitare tossicità nell’ organismo. Poi la cadenza è diventata quadrimestrale con la possibilità di arrivare ad intervalli ancora più alti. Oggi Tumini può raccontare questa esperienza, ne è diventato il testimone e il suo obiettivo è quello di far capire ai giovani e ai genitori l’ importanza di donare perché nessuno di noi è immune da queste malattie e, grazie al gesto generoso di qualcuno, c’è chi può continuare a vivere. Per fortuna questi veri eroi esistono, ma c’è bisogno che crescano sempre di più di numero, per dare più speranze ai futuri ammalati. Rosanna Ricci


Gli 80 anni della nostra storia avisina sono stati ricchi di eventi istituzionali e formali di rilevante valore. Da sempre, però, l’ufficialità si è intrecciata con il contatto umano della vita associativa. Riproponiamo questa pagina, così come comparve sul numero 7 di “La Voce del Sangue” del 1980, che è un omaggio genuino e sincero ai momenti di condivisione che Avis ha saputo creare e regalare alla sua città.

CHI CI STIMA Pubblichiamo molto volentieri una poesia dell’amico Quarto Ancarani e una lettera “scherzosa” inviataci da un amico che vuole mantenere l’anonimato, dedicate ai donatori di sangue in occasione della nostra manifestazione. Anche in questo modo, come altre volte avevano fatto, hanno voluto testimoniare la loro stima alla nostra Associazione e sensibilità al dono del sangue. Nella certezza di interpretare il pensiero e i sentimenti di tutti i donatori, li ringraziamo sentitamente. “Caro Direttore, domenica 5 ottobre sono andato in Piazza Saffi che c’era la Festa dell’Avis. Come sono arrivato ho visto tanti corridori in bicicletta che pareva che a Forlì si fosse fermato il Giro d’Italia, dato che è tanto che non si ferma più. Io che sono un malato della bicicletta mi sono dato a cercare Moser, ma lui non c’era, ma delle sue biciclette ce n’erano tante. C’erano maglie un po’ di tutti i colori con delle scritte un po’ di tutte le città, ma le più erano quelle rosse della A.V.I.S. di Forlì. Davano la ciambella e il sangiovese per niente, ma io non li ho presi perché sinò m’ingrasso troppo. Il pomeriggio sono tornato di nuovo in Piazza Saffi che c’era l’orchestra di Ely Neri che a me mi è sempre piaciuta, con delle suonate che ti prendevano su. Da «Vëcia Furlé» a «Granada» era un piacere sentirli. Oltre al M. Ely Neri c’era Jak il batterista, Renna il trombettista, il M. Amadesi al pianoforte che più che un pianoforte è un organo, un siciliano al basso e due cantanti: la Lidia che è proprio bella e che fa una fatta figura così alta e magra, che bisogna proprio dire che si muove bene e Bendo, che è il mio amico, che quando eravamo bambini eravamo più magri; ma vuei, ciô, anche se passano gli anni lui rimane il più meglio a cantare, ha ancora uno stomaco che tiene botta. E Neri? Fa dei fatti pirulotti con quel sassofono che pare vada a spasso. Parlano tanto dei cantautori e della musica moderna, quella sì che è musica, altro che balle! Poi vendevano la porchetta, la bruschetta, la piadina col prosciutto, che c’era da fare la coda per pigliarla, ma sempre per il fatto di prima io non ho preso niente, anche perché si pagava. Il lunedì 6 dal loggione dell’Astra, che non è più come quello del Teatro Comunale di una volta, mi sono goduto un mondo a ascoltare la nostra concittadina forlivese Vilma Vernocchi che canta così bene per quanto è bella, poi il tenore Ottolini e il basso Federici che è stato uno spettacolo che era un pezzo che non si vedeva. Io dico che quest’anno la nostra festa è stata proprio bella e gli organizzatori hanno preso proprio nel pallino. Di questo passo facciamo concorrenza a tutte le feste dell’Unità, dell’Avanti, dell’Amicizia e della Stampa Repubblicana messe assieme”. Tuo Mingô

L’avis l’è una granda socetê ad breva zenta e ad vulantê. Tota zenta da giudizi isprem nench de sacrifizi j ida tot l’ativitê par sta granda socetê. U i e di tetnich di Dutur d’Inzgnir di Professur tota zenta ad profeziôn par anelisir i senguv sle bôn. Ma a ve degh propi int’eseri s’un i foss tot sti vulanteri. Tanta zenta ch’i e amalê i ha bsogn d’esar alimentê se inciôn a i va aiute dsil vuit comai da fê? E sareb un grand vargogna a no de senguv a chi ch’ai bsogna. Il da i grend il da i znë e vel e senguv piô di quatrën. Mitema se un migliarder int’ un leët che stega m’el e clepa bsogn dla trasfusiôn s’a i farai i su migliôn? A maracmend a la zovento dasiv da torna piô ch’us pô par sta granda socetê e pre ban d’umanitê. Quarto Ancarani


Ai sensi dell’art. 10 della legge n° 675/1966 e successive modificazioni e integrazioni la informiamo che i suoi dati sono conservati nel nostro archivio informatico e che saranno utilizzati dalla nostra Associazione soltanto per l’invio di materiale informativo inerente la nostra attività. La informiamo inoltre che ai sensi dell’art. 13 della legge medesima, Lei ha diritto di conoscere, aggiornare, cancellare, rettificare i Suoi dati o opporsi all’utilizzo degli stessi, se trattati in violazione della legge.

Opera dell’architetto Prof. Roberto De Cupis

Periodico in distribuzione ai soci e sostenitori dell’AVIS di Forlì, Provincia e Regione. Registrazione Tribunale di Forlì n. 336 del 14 febbraio 1963. Spedizione in A.P. - Art. 1 comma 2 DCB di Forlì

Il 28 maggio 1970, ad un anno dalla scomparsa del Prof. Mario Loreti, l’Avis di Forlì inaugurò in sua memoria questo bassorilievo bronzeo. Mario Loreti Presidente dell’Avis dal 1951 al 1969.


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