Avis Notizie n. 2 2015

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Anno 53 Num. 2

Mag. 2015 Direttore Resp. Professor Giorgio Maltoni

Laura Mercatali - Ricercatrice IRST


SCUOLA PERMANENTE DI FORMAZIONE AVIS REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Sabato 14 e domenica 15 marzo si è svolto a Bertinoro (FC), nel Centro Residenziale Universitario (Ce.U.B.), il primo appuntamento del 2015 destinato a dirigenti e volontari attivi di tutte le Avis della regione. Il tema di questo primo incontro è stato: “QUALI VOLONTARI PER LA FUTURA CLASSE DIRIGENTE: prepariamoci a cercarli, accoglierli, formarli, valorizzarli”. Lo scopo di queste giornate è stato quello di preparare l’attuale e la futura classe dirigente alle sfide che, a causa degli inevitabili cambiamenti, dovrà affrontare. Il direttore scientifico della Suola Permanente di Formazione dell’Avis Regionale è il prof. Ermanno Mazza, mentre il relatore e coordinatore del corso è stato Luciano Zanin, consulente Fund e People Raising, con il supporto del responsabile regionale della Formazione, Davide Brugnati. Un sentito e doveroso ringraziamento va rivolto al Sindaco di Bertinoro, Nevio Zaccarelli, che anche quest’anno ci ha accolti ed è intervenuto, nonostante i suoi numerosi impegni, per un saluto a tutti i partecipanti. Il prossimo appuntamento è fissato per il mese di novembre sempre a Bertinoro, pertanto si richiede di prendere nota di tale data e rendersi disponibili per un “momento di formazione” sicuramente utile. “Se vuoi costruire una nave, non far raccogliere ai tuoi uomini pezzi di legno, ma trasmetti loro la nostalgia del mare infinito.”(Antoine de Saint-Exupéry economista) Stefania Savorani


SOMMARIO All’interno copertina:

SEGRETERIA

Elisa Bugani

REDAZIONE Rosanna Ricci Codirettore Meris Dall’Agata Tebe Fabbri Valdemaro Flamini Maria Gori Noelia Paci Stefania Savorani Nicola Tassinari A QUESTO NUMERO HANNO COLLABORATO Stefano Drei Beatrice Fiorini Rodolfo Galeotti Marco Gentile Marcello Giugliani Davide Giunchi Claudio Lelli PROGETTO Wells - Bologna GRAFICO

Un’Avis tesa al domani

pag. 4-5

Apertura 80° che le celebrazioni abbiano inizio!

pag. 6-7

NutriAmo la Vita

pag. 8-13

Assemblea Annuale dei Soci

pag. 14-18

Assemblea Avis Provinciale Forlì-Cesena

pag. 19

Un uomo esemplare

pag. 20-22

Giovani che osano

pag. 23

Avis Scuola

pag. 24-25

Risultati 2013-2014

pag. 26-27

Rischio Cardiovascolare

pag. 28-29

Carnevale di Forlì e Viareggio

pag. 30-31

Gruppo ciclisti: Dopo quaranta anni...

Giorgio Serra (Matitaccia)

FOTOGRAFIA

pag. 32-33 Lorenzo Valentini Leonardo Michelini Gruppo Giovani Avis pag. 34 Gruppo Cicloturistico pag. 35 Gruppo Podisti ADMO pag. 36-37

Unità di Raccolta Forlivese c/o Medicina Trasfusionale, Via Forlanini, 34 - 0543 735070 e 0543 735071 TIRATURA 7.000 copie Stampa FILOGRAF - Forlì.

Scuola di Formazione Regionale Appuntamenti Avis Comprensorio Forlì

pag. 2-3

DISEGNI

AVIS NOTIZIE • Sede AVIS: Via G. Della Torre, 7 Tel. 0543 20013 - Fax 0543 22813 forli.comunale@avis.it - www.avisforli.it C.F. 00629090408

Laura Mercatali - Ricercatrice IRST IRST - Istituto Tumori della Romagna

di Tebe Fabbri di Valdemaro Flamini di Tebe Fabbri di Valdemaro Flamini di Claudio lelli di Valdemaro Flamini di Nicola Tassinari e Tebe Fabbri di Meris Dall’Agata di Noelia Paci di Marco Gentile di Stefano Drei di Marcello Giugliani

Gruppo podisti: La corsa è gioia di Davide Giunchi

Aspettando il Giro d’Italia di Stefania Savorani

Torneo di Burraco di Maria Gori

Valentina Panzavolta: Il sogno più bello di Rosanna Ricci

pag. 38

La grande bellezza...di Admo

pag. 39

Rocca S. Casciano: Lezione d’amore

pag. 40

AVIS perEXPO

di Francesca Naldi e Beatrice Fiorini di Rodolfo Galeotti di Stefania Savorani


ASSEMBLEA DEI SOCI 22 FEBBRAIO 2015

UN’AVIS TESA AL DOMANI

Cooperazione Condivisione Collaborazione

L’Assemblea si è aperta nel ricordo doloroso e commosso dei Soci defunti: Acciai Mario, Battistini Luciano, Bocchini Norma, Bravetti Romano, Camprini Romano, Dalla Pianta Bruno, Garavini Stefano, Gaudenzi Pietro, Gerosa Daniele, Masotti Maria, Piccinini Elena, Randi Roberto, Stano Domenico, Stroc-

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chi Daniele, Valentini Gino, Versari Anna. Dopo un minuto di rispettoso silenzio, il presidente Valdemaro Flamini ha illustrato ai convenuti il contenuto della Relazione del Consiglio Direttivo, il cui testo integrale è riportato a pagina 8 del presente periodico. La relazione è tanto puntuale, chiara ed esaustiva che non necessita di particolare analisi; semplicemente si desidera evidenziarne la tensione verso un promettente domani, forte di un grande e solido passato, e le azioni e i principi caratterizzanti: *le iniziative dell’80° anno di fondazione a partire dal giugno 2015, per un anno intero, accompagneranno, la vita dell’Avis nella Città, all’appuntamento con l’11 giugno 2016. Giorno in cui in Forlì verrà celebrato il compleanno dell’Associazione ma anche festeggiata la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue alla presenza delle Autorità Locali, Alma Mater compresa, e dei Dirigenti Avis regionali e nazionali. Una grande festa, per la prima volta, realizzata in cooperazione con il Centro Servizi


per il Volontariato-Assiprov e le associazioni di volontariato del comprensorio forlivese, presenti anche con “i colori e i sorrisi” del loro servizio; *la tappa, contestuale o immediatamente successiva, sarà indubbiamente la presa di possesso della Nuova Sede ubicata nell’area ospedaliera. Una palazzina i cui spazi verranno condivisi con le associazioni sorelle, Avis provinciale - AIDO - ADMO e Gruppi Sportivi, naturalmente ciascuna/o in perfetta autonomia organizzativa e logistica. Si spera, naturalmente, in un rapido iter documentale e deliberativo da parte delle Amministrazioni e Uffici Competenti che pure hanno già condiviso il progetto; *un cammino teso al domani e al futuro non potrà non sorreggersi, da una parte, su un potenziamento organizzativo adeguato allo sviluppo del “sistema sangue” e, dall’altra, su una dialettica aperta ai rapporti di collaborazione che la nuova Azienda Sanitaria Unica della Romagna richiede. All’intervento del Presidente sono seguiti due momenti significativi e fondamentali per i rapporti umani, informali o meno, che si creano all’interno di un’associazione e che ne influenzano positivamente uno sviluppo armonico: - la consegna delle benemerenze ai donatori presenti premiati (v. servizio fotografico all’interno della relazione del Presidente Flamini); - la bella stretta di mano fra il presidente dimessosi nel 2014, Fabrizio Francia, e il presidente subentratogli, Valdemaro Flamini. Atto non soltanto formale! Si è tangibilmente percepita la stima totale del C.D. nell’affidamento del pesante compito e la grande consapevolezza e generosità con cui il successore se ...... 3

n’è fatto carico nell’interesse dell’Associazione. Indi sono state presentate le Relazioni del dott. Marco Gentile, medico Responsabile dell’Unità di Raccolta; di Enrico Vetricini, Segretario e responsabile dell’Organismo dell’UdR; di Aberto Forni, Tesoriere, responsabile della gestione economica-finanziaria e redazione del Consuntivo 2014 e del Bilancio di Previsione 2015; della dr.ssa Elisa Rossi, Collegio dei Revisori dei Conti. L’Assemblea, discussi i documenti presentati, ha approvato all’unanimità. Il Presidente, dopo il saluto dell’Avis Provinciale di Fo-Ce, ha ringraziato e chiuso i lavori alle ore 12,00. Tebe Fabbri


2015-2016

CHE LE CELEBRAZIONI ABBIANO INIZIO! Sfogliando i documenti e i miei diplomi dell’Avis, mi sono “imbattuto” nelle cartoline commemorative degli ultimi tre decennali: il 50°, celebrato nel 1986, il 60° e il 70°. Non ho potuto fare a meno di pensare quanto sia stata importante e coinvolgente per me, e per tanti soci, sia i più “grandi”, sia quelli molto più giovani di me, l’appartenenza all’Associazione; quanti siano stati i momenti, le manifestazioni, le iniziative che sono state organizzate e vissute da tutti noi, con senso di appartenenza e di servizio verso la nostra Avis. Ebbene, il tempo passa e siamo di nuovo a ridosso di un altro e ancor più prestigioso anniversario: nel 2016 l’Avis di Forlì celebrerà l’80° di fondazione. Sarà, ancora una volta, l’occasione per ringraziare tutti i donatori che in questi otto decenni, attraverso il dono del sangue a favore dei malati, hanno Nutrito e Amato la Vita (NutriAmo la Vita è stato il filo conduttore delle assemblee Avis di questo 2015). Ancora di più avremo l’opportunità di presentare ai cittadini, specie alle giovani generazioni, la nostra mission e l’operato dell’Associazione: il proselitismo, la fidelizzazione dei donatori, la gestione della raccolta del sangue nella nostra città e nel comprensorio forlivese. Dobbiamo perciò sentirci partecipi di questo “compleanno” e vivere tutte le iniziative con gioia e passione. 60°

Fondazio n

Diversi sono gli appuntamenti che già da ora sono stati messi in cantiere per iniziare un anno di attività che si concluderà in giugno 2016 in concomitanza con la Giornata Mondiale della Donazione di Sangue. Ecco il calendario delle prime iniziative programmate: 2 giugno 2015 – Concerto in Prefettura 13 giugno 2015 – scoprimento del “bassorilievo”, opera dell’artista Angelo Ranzi, in ricordo di Erio Casadei, presso l’Unità Operativa di Medicina Trasfusionale – Ospedale Morgagni Forlì. Si stanno, inoltre, organizzando serate interculturali e convegni di approfondimento. A questi primi momenti ne seguiranno altri che verranno puntualmente annunciati su queste pagine. Approfitto per rivolgere un appello a tutti i soci che avessero disponibilità e interesse a collaborare alla realizzazione di queste iniziative: prendete contatto con la Segreteria; il bello di appartenere ad una associazione è proprio la possibilità e la capacità di programmare e realizzare insieme agli altri soci i momenti di vita associativa. Valdemaro Flamini

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e


BANDO DI CONCORSO per UN PREMIO DI LAUREA MAGISTRALE sul tema “MIGRAZIONE E SALUTE” finanziato da AVIS COMUNALE di FORLI’-ONLUS- presso la VICEPRESIDENZA della SCUOLA di SCIENZE POLITICHE - FORLI’ L’Università di Bologna, a seguito di una convenzione stipulata tra AVIS Comunale di Forlì-ONLUS- e la Vicepresidenza della Scuola di Scienze Politiche – sede di Forlì, istituisce un premio di laurea in occasione delle celebrazioni per l’80° anniversario della fondazione dell’Associazione. Il premio, della somma complessiva di e 3.000,00 (netto percipiente) è destinato agli studenti iscritti nell’a.a.2014/2015 ai corsi di studio di Laurea Magistrale afferenti alla Scuola di Scienze PoliticheVicepresidenza di Forlì, e laureati in corso nel periodo giugno 2015-marzo 2016, che abbiano svolto una tesi di laurea sul tema “Migrazione e salute”, in particolare per quanto riguarda i diritti, i servizi e le opportunità di accesso agli stessi e conseguito un punteggio minimo di 100/110 La domanda di partecipazione al concorso deve pervenire al Vicepresidente della Scuola di Scienze Politiche Via Giacomo della Torre, 1 – 47121 Forlì (FC)

ENTRO IL 30 APRILE 2016

Il premio sarà erogato direttamente da parte dell’Associazione AVIS il giorno 11 giugno 2016, in occasione della celebrazione dell’evento. Per informazioni relative alla presentazione della domanda consultare il sito http://www.scienzepolitiche.unibo.it/it/documenti/bandi-forli/avis

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ASSEMBLEA 2015

AVIS PROVINCIALE DI FO-CE

NutriAmo la vita

Sabato 28 marzo, in Cesena, nella Sede dell’Avis Comunale si è svolta l’Assemblea annuale dell’Avis Provinciale, alla presenza della Vicepresidente Regionale, Sonia Manaresi, del dott. Rino Biguzzi, medico dell’Officina Trasfusionale di Pievesestina (A.U.S.U. della Romagna), del Consigliere di Assiprov, Leonardo Belli. Dopo gli adempimenti rituali previsti da Statuto e Regolamento, il Presidente ha presentato la Relazione morale che ha voluto aprire con il tema “NutriAmo la Vita”. Scelta ispirata all’Expo di Milano a cui partecipa con un proprio padiglione l’AVIS Nazionale in rappresentanza di tutte le Avis, a testimonianza del principio di solidarietà patrimonio innato dei donatori di sangue d’Italia. Una relazione puntuale e di ampio respiro che ha evidenziato con linguaggio sobrio le problematiche e soprattutto le tantissime positività proprie delle Avis Comunali e dei magnifici donatori del territorio romagnolo. Il testo integrale è riportato a pagina 14 della presente pubblicazione. In questo contesto si desidera attirare l’attenzione soltanto su alcune delle tematiche trattate: di ordine istituzionale a) la necessità che i Consiglieri presenzino disciplinatamente alle convocazioni del C.D. onde non vanificare il lavoro dei partecipanti e della sezione; b) evitare l’uso improprio del logo Avis specie in occasione di iniziative poste in essere con altri enti; c) nei rapporti con i media si consiglia l’adozione di linguaggi misurati e prudenti onde non ingenerare pubblicazioni di notizie inesatte; d) parere dell’assemblea sulla soppressione del comma 2 dell’art. 18 del R.R. richiesto dalla Sede Regionale. Gli interventi sono stati numerosissimi, il dibattito intenso e motivato e calo...... 6

roso. Alfine ha prevalso il parere favorevole alla soppressione (voto palese per alzata di mano) per 5854 contro 4368 contrari; nessun astenuto. di ordine associativo a) la costituzione con decorrenza 19.01.2015 dell’Avis di base di Calisese (su autorizzazione dell’AVIS nazionale) che nasce da una costola dell’Avis di Cesena; b) Predappio celebra il suo 40° anniversario il 24 maggio c.a. e vorrebbe farlo insieme a tutte le sedi del comprensorio; c) in relazione ANDAMENTO alla riduzione deiCONSUMI punti AVR di UNITA' racRACCOLTA GLOBULI ROSSI

ANDAMENTO RACCOLTA CONSUMI AVR UNITA' GLOBULI ROSSI 65000 60849

60997 58100

60000

59154

59713

62269

58445 55000

55239

62518

62221 57929

57840

58028

56644

52322

50000 49552 45000

54478 51711

48164

48587

40000 35000 30000 2005 RACCOLTE

2006

2007 UTILIZZATE

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014


colta, Sonia Manaresi ha invitato Presidenti e Direttivi a rivedere le proprie strategie di comunicazione in ossequio alla “mission” statutariamente declinata e l’importanza di lavorare con le scuole di ogni ordine e grado. A questi fini l’Avis provinciale ricorda l’incontro formativo con il Prof. Valerio Melandri organizzato nel 2013. in ordine al numero dei Donatori ed alla Raccolta al 31.12.2014 sia il numero dei donatori attivi sia la consistenza della raccolta denunciano una lieve flessione. Peraltro si sottolinea che per tutto il 2014, per ogni mese del 2014, la Romagna è stata autosufficiente ma non solo: ha anche potuto cedere sacche, cioè aiutare coloro che autosufficienti non lo erano. A fronte,

TRASFUSE

RACCOLTA SANGUE INTERO ANNO 2014 CESENA

9 639

FORLI' UDR

7 672

RAVENNA

14 303

RAVENNA UDR

7 803

RIMINI

15 331

AUSL ROMAGNA

54 748

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poi, di un calo di donazioni di sangue intero del 7,1% si è registrato un incremento di plasma del 21,8%, che peraltro rifletteva l’indirizzo della Sede Regionale per il 2014. Comunque è importante, anzi è fondamentale, cercare nuovi donatori attraverso il passa-parola (è sempre la modalità più efficace) ma anche ricorrendo a tecniche innovative di proselitismo. Nel precisare che il testo completo del verbale dell’assemblea viene inviato agli interessati e che è comunque visibile presso gli uffici, si conclude affermando che è stata una Bellissima Assemblea: grande partecipazione, dibattito costruttivo e obiettivi strategici professionalmente illustrati (si cita per tutti la presentazione del dott. Biguzzi). Tebe Fabbri EMAZIE 2012

EMAZIE 2013

DIFF %

EMAZIE 2014

DIFF %

CESENA

7 776

7 000

-9.98

6 877

-1.76

FORLI

7 799

7 116

-8.76

6 669

-6.28

RAVENNA

26 508

22 818

-13.92

21 560

-5.51

RIMINI

14 383

14 774

2.72

13 481

-8.75

AVR

56 466

51 708

-8.43

48 587

-6.04


RELAZIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO

ASSEMBLEA ANNUALE DEI SOCI

Forlì, 22 febbraio 2015

Cosa è cambiato in AVIS Care donatrici, cari donatori, a tutti voi un cordiale saluto da parte mia e di tutto il Consiglio Direttivo. Il 2014 è stato un anno pieno di novità per la nostra Associazione, ma prima di inoltrarmi nell’analisi dei vari avvenimenti, voglio ricordare con affetto i soci che nello scorso anno ci hanno lasciato

• Acciai Mario

• Battistini Luciano

• Bocchini Norma

• Bravetti Romano

• Camprini Romano

• Dalla Pianta Bruno

• Garavini Stefano

• Gaudenzi Pietro

• Gerosa Daniele

• Masotti Maria

• Piccinini Elena

• Randi Roberto

• Stano Domenico

• Strocchi Daniele

• Valentini Gino

• Versari Anna

Ultimamente ci hanno lasciato tre soci: • Mario Acciai, figura storica dell’AVIS che per oltre 40 anni non si è limitato a donare il suo sangue, ma ha dedicato anche tanto del suo tempo all’Associazione, come consigliere che non ha mai mancato di portare le proprie idee e la propria conoscenza; ma che era sempre presente anche quando c’erano dei lavori manuali da svolgere e che sapeva mettere in pratica tutta la sua capacità organizzativa. Mario ci mancherà, ma sarà sempre per tutti noi un grande esempio; • Daniele Strocchi, a lungo membro del Consiglio Direttivo, dove ricopriva il ruolo di responsabile della sicurezza; anche a lui va il nostro pensiero; • Romano Bravetti, sempre disponibile nelle nostre ...... 8

iniziative in Piazza e grande pedalatore col Gruppo Cicloturistico Avis. A raccogliere il suo testimone già da tempo è socia collaboratrice attiva la moglie Amelia. Nel mese di aprile dello scorso anno Fabrizio Francia, per motivi personali e familiari, ha improvvisamente rassegnato le dimissioni da Presidente e da Consigliere. Dimissioni per nulla legate a problematiche associative, come ha fortemente marcato nella lettera di dimissioni inviata al Consiglio. Dopo che l’ufficio di presidenza ha verificato se vi fosse stata la possibilità di un rientro dalle dimissioni, è stato riunito il Consiglio che ha ritenuto necessario che si concludesse questo mandato nel segno della continuità per portare a termine le iniziative programmate. Ed è per questo che mi è stato chiesto, in modo unanime, di assumere l’impegno di subentrare a Fabrizio, essendo stato negli anni della sua presidenza il suo più stretto collaboratore. E vi assicuro che sono stati 5 anni particolarmente intensi. Basti ricordare due momenti che hanno cambiato il modo di essere dell’Avis di Forlì: la costituzione dell’Unità di Raccolta e l’accreditamento dei punti di raccolta e delle attività di prelievo, di cui vi parlerà il nostro direttore sanitario, dott. Marco Gentile. Dopo quasi quarant’anni e quando ormai il mio pensiero era volto ad un graduale disimpegno dagli organi dirigenti, questo incarico, che certamente mi onora, mi ha investito di responsabilità e di impegni che solo la buona conoscenza dell’Associazione, l’abnegazione e la serietà dei soci che compongono il Consiglio Direttivo, ma soprattutto la consapevolezza che un gruppo di giovani, veramente preparati e fortemente motivati, saranno a breve in grado di assumersi la responsabilità di gestire l’Avis nel miglior modo, mi aiutano ad andare avanti. A seguito della mia nomina a Presidente, si sono resi necessari alcuni cambiamenti nei gruppi dirigenti: Stefano Santolini mi è subentrato come Vice Presidente dell’Avis provinciale, mentre il nostro Segretario Enrico Vetricini è il nuovo Coordinatore del Gruppo di Gestione dell’Unità di Raccolta. I donatori Il 2014 ha registrato un piccolo decremento del numero di donatori (51 in meno), dopo 4 anni in cui il


numero di donatori aumentava di circa 200 all’anno. Questo calo non ci deve spaventare, ma dovremo tuttavia riflettere sia sul calo di adesioni di nuovi donatori (- 71), ma soprattutto sul forte incremento di dimissioni (+ 148). Analizzando, invece i dati per genere, l’unica fascia d’età in cui le donatrici sono più dei donatori è quella

I donatori hanno dimostrato di aver apprezzato le novità introdotte, soprattutto la donazione su prenotazione, che permette loro di evitare lunghe attese e, nel contempo all’Unità di Raccolta di gestire al meglio il personale. Dobbiamo anche tener presente che la nostra missione è quella di mantenere sempre le scorte del sangue

fra i 18 e i 24 anni; in tutte le altre fasce d’età, invece, sono sempre i maschi in numero superiore.

e degli emoderivati necessari alle esigenze che quotidianamente si presentano, e che ormai con i nuovi sistemi informatici siamo in grado di conoscere in tempo reale. In un futuro non troppo lontano, sarà necessario arrivare a fare la chiamata per gruppi sanguigni, assicurando tuttavia ad ogni donatore di donare almeno due volte all’anno. La donazione su prenotazione risulta essere ormai indispensabile per questa nuova organizzazione, che dovrà garantire le scorte necessarie prevedibili evitando sprechi, essere in grado di far fronte alle emergenze ed alla solidarietà nei

Le donazioni Sulle donazioni occorre dire che il 2014 è stato l’anno che ci ha visti impegnati a mettere a punto il percorso alla donazione, iniziato già nell’anno precedente e resosi necessario dal fatto che dal primo gennaio 2014 il Punto di Raccolta di Forlì avrebbe dovuto ospitare anche i donatori di Forlimpopoli, Meldola, Civitella, Predappio, Premilcuore e Rocca San Casciano, chiusi il 31 dicembre 2013.

Rapporto soci donatori per genere ed età

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Raccolta a confronto

confronti di regioni che si trovino in difficoltà e, nel contempo, tutelare al meglio la salute dei donatori. Anche l’aver chiesto a molti donatori di essere disponibili a donare il plasma invece del sangue intero va vista nell’ottica di una chiamata mirata a prelevare ciò che è effettivamente necessario. Venendo al numero di donazioni del 2014, registriamo un incremento delle donazioni di plasma di 553, a fronte di un calo di 218 di sangue intero, per un saldo attivo di 335 prelievi effettuati, soddisfacendo pienamente gli obiettivi che ci eravamo dati. Attività 2014 Promozione - Si sono consolidati i rapporti con la società Integra Solution e con “Forlì nel cuore”, permettendoci di essere presenti con le nostre strutture e con i nostri volontari nelle iniziative promosse nel centro storico che hanno visto la presenza di tanti cittadini e nel corso delle festività di fine anno e della Befana. Abbiamo collaborato con il Comune nella gestione di alcune serate nella Piazzetta della Misura, in particolare tengo a ricordare la serata del 2 agosto dedicata al ricordo del nostro concittadino Silver Sirotti, nel 40° della tragica morte avvenuta nel tentativo di salvare alcune persone colpite nell’attentato al treno Italicus. La serata, nel corso della quale si sono esibiti gli Intercity Gospel Train Orchestra, ha registrato la presenza di tanti cittadini che hanno riempito tutti i posti a sedere disponibili e non solo. ...... 10

L’8 aprile il sindaco Roberto Balzani ha consegnato gli attestati di cittadino benemerito alle donatrici e ai donatori che hanno superato, rispettivamente, le 80 e le 120 donazioni. Particolare successo ha avuto la partecipazione alla “Notte verde”, che ha visto impegnato il Gruppo Giovani con proprie iniziative che hanno riscosso il gradimento dei cittadini; in quella serata sono state raccolte oltre 15 iscrizioni di aspiranti donatori. Infine abbiamo ripreso ultimamente l’invio degli auguri ai cittadini che compiono i 18 anni, sospeso a maggio a causa del cambio, sia del Presidente dell’Associazione, sia del Sindaco. Il nostro impegno per far conoscere ai cittadini l’AVIS e l’importanza del dono del sangue non si è certamente esaurito con le iniziative cui ho brevemente accennato; tralascio di parlarne perché ormai rientrano nella routine dell’associazione. Il progetto scuola Da oltre 20 anni Avis è impegnata a proporre ai ragazzi delle Scuole di ogni ordine e grado una campagna di sensibilizzazione. I Dirigenti scolastici e gli Insegnanti nostri referenti inseriscono ormai spontaneamente nel piano di offerta formativa il nostro Progetto. Nell’anno scolastico 2013/2014, per quanto concerne il concorso rivolto ai ragazzi della scuola dell’obbligo, è stata coinvolta la Direzione Didattica del 2° Circolo e gli studenti delle seconde classi delle scuole


medie, per un totale di 1200 studenti presenti agli incontri organizzati in 46 Classi. Il tema del concorso era “Libertà è partecipazione”; si trattava di comporre una canzone che affrontasse l’argomento della libertà consapevole e partecipata e sulla volontà di essere cittadini solidali e responsabili. I lavori musicali che i ragazzi, coordinati dai loro insegnanti di musica, hanno presentato al Teatro Diego Fabbri il 20 maggio 2014 sono stati “superlativi” e tutti noi abbiamo plaudito all’impegno di insegnanti e studenti. Il Progetto rivolto ai ragazzi che frequentano gli Istituti Superiori, che hanno tutti aderito, è stato finalizzato, come sempre, alla sensibilizzazione verso il dono del sangue. Ha impegnato i nostri volontari e medici che dapprima hanno incontrano i ragazzi delle classi quinte; poi a distanza di 8 – 10 giorni, una équipe formata da medico e infermiere si è recata presso gli Istituti Scolastici per effettuare esami del sangue, visita ed elettrocardiogramma, ai ragazzi che avevano scelto di diventare aspiranti donatori. Su 1160 studenti incontrati, 344 si sono presentati per effettuare gli esami, il 30%. Di loro 153 hanno effettuato la prima donazione presso i punti di raccolta del nostro comprensorio, cioè il 45%; ma il numero potrebbe essere superiore perché alcuni di loro sono stati trasferiti alle sezioni di appartenenza, essendo residenti fuori dal nostro comprensorio o fuori provincia. Il risultato è certamente lusinghiero e dimostra anche quanto i giovani siano sensibili ai problemi della nostra società ed alla solidarietà. Per questo anno scolastico al progetto per le scuole medie superiori hanno aderito anche AIDO e ADMO, quindi il volontario che ha incontrato gli studenti ha affrontato il tema del dono di sé, del volontariato e dell’associazionismo. Resta invariato il progetto per scuole elementari e medie. Il tema per il concorso musicale di quest’anno è “ Il sangue non va versato ma donato”, un richiamo al centenario dell’entrata in guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale, ma anche a tutte le guerre e alle violenze che, ancora oggi insanguinano il nostro pianeta. Verso il 2016: gli 80 anni dell’AVIS di Forlì Come annunciato lo scorso anno nel 2016 l’Avis di Forlì festeggia il suo 80° anniversario: ottant’anni di solidarietà degli avisini forlivesi. Nell’anno appena trascorso il Gruppo di lavoro appositamente costituito ha elaborato alcune proposte che ha presentato al Consiglio Direttivo che le ha fatte proprie, provvedendo già a metterle in cantiere. Si è deciso che a giugno di quest’anno, in occasione ...... 11

della Giornata Mondiale del Dono del Sangue verrà aperto l’anno dell’80° che avrà la sua giornata conclusiva l’11 giugno 2016 nel Parco Urbano Franco Agosto con una grande festa che, anche per il coinvolgimento del Centro Servizi sarà una grande festa del volontariato. L’Avis regionale ha accolto il nostro invito e sarà con noi a festeggiare la Giornata del Dono del Sangue 2016, così ospiteremo a Forlì le insegne di tante Avis di tutta la regione. Sempre nello stesso giorno verrà scoperto il monumento che l’Avis di Forlì ha deciso di donare alla città, un’opera di Gino Del Zozzo, artista marchigiano di nascita, forlivese d’adozione, morto a Forlì nel 1982. Con il Comune di Forlì abbiamo avviato le pratiche per la donazione e abbiamo individuato nel Parco Urbano, che già ospita diverse importanti opere scultoree, il sito dove sarà collocata. Con la vice presidenza della Scuola di Scienze Politiche, sede di Forlì, dell’Università degli Studi di Bologna, abbiamo stipulato una convenzione per indire un premio di laurea magistrale sul tema “Migrazione e Salute”. Il premio di 3.000 euro verrà consegnato da Avis comunale nell’ambito dei festeggiamenti dell’80° ad uno studente scelto tra coloro che si laureeranno nel periodo giugno 2015-marzo 2016 e che abbia conseguito un punteggio minimo di 100/110. Per quanto riguarda lo studio del logo che caratterizzerà tutte le iniziative dell’anno, abbiamo incaricato la Società Integra Solution che ci sarà di supporto nell’organizzazione. Nella prossima riunione del Gruppo di lavoro si valuterà la fattibilità ed i costi delle attività che abbiamo intenzione di mettere in atto e si tratterà di prendere alcune decisioni definitive. Naturalmente tutta l’Associazione è impegnata in questo che vogliamo diventi un evento che possa coinvolgere tutta la città e, in particolare, le giovani generazioni. Appena avremo deciso il calendario degli eventi, predisporremo uno schema che specifichi: • il tipo di iniziativa; • lo scopo; • a chi si rivolge; • il luogo di svolgimento; • il costo; • i soci impegnati. Preciso che quest’ultima voce è aperta a tutti quelli che vorranno collaborare e che vorranno supportarci con le competenze e il tempo che potranno metterci a disposizione.


La nuova sede Nell’assemblea del 2014 avevamo riferito che il Comune di Forlì, proprietario dell’immobile della ex camera mortuaria dell’Ospedale Pierantoni, era intenzionato ad assegnarci la palazzina che, tuttavia, aveva un vincolo di priorità d’uso da parte dell’Azienda Sanitaria di Forlì. Ricordo che l’Avis l’aveva richiesta in comodato d’uso gratuito, assumendosi gli oneri della ristrutturazione dell’immobile. Ci sono stati, tuttavia, nel 2014 avvenimenti che hanno rallentato tutto l’iter. In primo luogo da gennaio 2014 non esiste più l’Azienda Sanitaria di Forlì, ma è stata costituita l’Azienda Unica della Romagna; a maggio abbiamo votato l’elezione del nuovo Consiglio Comunale e del Sindaco, quindi nuovo Sindaco e nuovi Assessori. Abbiamo, perciò, dovuto riallacciare tutti i contatti precedentemente avuti per riuscire nel nostro intento. A tutt’oggi siamo in questa situazione: • Il problema della priorità d’uso è stato risolto; • Abbiamo avuto l’assenso dai nuovi amministratori comunali per quanto riguarda l’avvio dell’iter burocratico affinché il Comune possa procedere all’effettiva assegnazione con un atto amministrativo che non sia impugnabile; • I tecnici dell’Ufficio Patrimoniale del Comune stanno preparando la documentazione necessaria; • I nostri tecnici stanno predisponendo un progetto di massima per la ristrutturazione della palazzina, per renderla funzionale alle nostre esigenze; • Per ora siamo in attesa che il Comune convochi una conferenza di servizio a cui parteciperanno gli Assessori competenti, i tecnici e, naturalmente l’Avis, per definire la durata dell’assegnazione che dovrà essere ben più lunga dei 9 anni che il Regolamento comunale prevede per un comodato d’uso; • Abbiamo anche preso contatto con la famiglia Casadei che fece dono al Centro Trasfusionale e all’Associazione che allora lo gestiva (Avis di Forlì) dello stabile dove abbiamo oggi la sede per informarla della decisione che abbiamo assunto di non utilizzare più quegli spazi ormai insufficienti alla nostra attuale attività. La famiglia ha compreso le nostre esigenze e chiederà al Comune di Forlì, attuale proprietario di quella che ormai è nota come Palazzina Avis, che la destini ad attività sociali e che resti nell’atrio memoria del loro congiunto Erio Casadei e non ne venga modificato l’impianto architettonico. La nuova sede per noi dovrà essere quella definitiva. In essa troveranno posto anche Avis provinciale, i Gruppi Sportivi, AIDO e ADMO. Ci rendiamo conto che spostando la sede nell’area ...... 12

ospedaliera ci avviciniamo ai nostri donatori, però perdiamo ogni contatto con il centro della città. Vedremo come si può recuperare. Il prossimo anno sono fiducioso di darvi la data del trasloco. Come sarà il futuro Con la costituzione dell’Azienda Sanitaria Unica della Romagna all’inizio del 2014, tutto il sistema sanitario sta subendo una trasformazione e una riorganizzazione, di conseguenza anche tutto il “sistema sangue” dei Centri Trasfusionali. Diventa, quindi, un’esigenza improrogabile che tutte le AVIS del territorio si preparino ad affrontare questi cambiamenti, per diventarne protagonisti, non per subirli solamente. Dovremo darci un’organizzazione che preveda rapporti di collaborazione sempre più stretti, in modo da presentarci agli appuntamenti che ci attendono con una posizione più unitaria possibile, a cominciare dalla stipulazione di una nuova convenzione (quelle attuali sono state prorogate di un anno) che, pur tenendo conto delle peculiarità locali specialmente della gestione della raccolta del sangue, dovrà essere omogenea per tutto il territorio dell’Unità Sanitaria. Avviandomi alla conclusione di questa relazione, che ho letto a nome di tutto il Consiglio, voglio ricordare che siamo arrivati a metà mandato; ci restano ancora due anni per preparare il rinnovo del gruppo dirigente che dovrà gestire l’Associazione nel futuro, al passo con i tempi che cambiano. Un rinnovo che è già iniziato in questo Consiglio; nuove sono, infatti, le figure dei Vice Presidenti e del Segretario, ma che ha necessità di essere completato in quanto alcuni di noi stanno raggiungendo un’età anagrafica e “di servizio” che richiedono un ricambio. Se devo essere più chiaro, questo è un invito a tutti voi a pensare all’Associazione non solo come donatori. Vi posso assicurare che il lavoro è impegnativo, ma dà anche molte soddisfazioni. Grazie a tutti voi Noi oggi non potremmo essere qui a raccontarvi i risultati raggiunti e gli impegni che ci attendono, se, al fianco di tanti volontari che ci mettono a disposizione il loro tempo, la loro conoscenza, che puntualmente trasformano in realtà le proposte, non ci fosse un personale amministrativo e sanitario altamente professionale che ci assicura la qualità del servizio e sempre disponibile a supportarci e, tante volte, anche a sopportarci. A tutti loro e a tutti voi va il nostro grazie. Il Presidente Valdemaro Flamini


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ASSEMBLEA

AVIS PROVINCIALE FORLì-CESENA

Cesena, 28 marzo 2015

Autorità, Amici Presidenti, Delegati, Consiglieri e carissimi Volontari, vogliate accogliere il mio più sincero benvenuto alla Assemblea della nostra Avis provinciale. Oggi, per la prima volta, teniamo la riunione in territorio di Cesena. Ci è sembrato opportuno e giusto: la nostra realtà provinciale, lo ricordiamo sempre, sia come sviluppo sociale ed economico, sia come aspetti culturali, ruota su due realtà urbane praticamente della stessa consistenza, Cesena e Forlì (in rigoroso ordine alfabetico). Le stesse relazioni associative delle Avis locali si incentrano sulle due comunali “capofila”: dunque non si vede perché l’Assemblea provinciale si debba tenere sempre a Forlì, fra l’altro in una saletta di dimensioni ridotte e in condizioni di utilizzo a volte un po’ precarie. Ben venga dunque questa alternanza fra i due capoluoghi ad ospitare l’Assemblea. Per il futuro, poi, non vogliamo neppure escludere la possibilità di rendere itinerante, almeno nei comuni più grandi, lo svolgimento della riunione. Ringraziamo doverosamente la Comunale di Cesena per l’ospitalità. Prima di entrare nel vivo della relazione, vi chiedo un momento di raccoglimento in ricordo dei soci, appartenenti alle nostre comunali, che ci hanno lasciato nel corso degli ultimi dodici mesi. Li ricordiamo collegialmente, tutti insieme. Li ammiriamo per lo spirito di appartenenza che hanno dimostrato verso l’Associazione e ancor più per il senso di generosità messo in pratica nei confronti di persone che hanno tratto beneficio dal loro dono. Si sono concluse l’8 marzo scorso le Assemblee delle ...... 14

Avis Comunali. A tutte, salvo poche eccezioni, è stato presente un dirigente della Provinciale. Subito vi faccio una raccomandazione per il prossimo anno: cerchiamo di creare il minore numero di sovrapposizioni (quest’anno ci sono state fino a sei assemblee in contemporanea). L’impressione generale che se ne ricava è quella di sezioni attive, profondamente radicate nel territorio e fortemente motivate alla fidelizzazione dei propri soci. A tutte le assemblee, il dirigente provinciale presente, ha raccomandato, pur nella specificità delle realtà, di rimanere unite alle consorelle del territorio e con l’Avis di “Area Vasta”. Tali, sempre più ci dobbiamo sentire: uniti in questa grande famiglia che comprende ormai una sola Provincia, una sola Azienda Usl, e forse in un futuro anche una sola Avis Interprovinciale? Il tema delle assemblee per l’anno 2015, lo abbiamo visto nel manifesto proposto e predisposto dal Nazionale, è: “NutriAmo La Vita” Esso è chiaramente ispirato alla grande manifestazione EXPO di Milano che aprirà i battenti il 1° maggio e che vedrà la partecipazione di milioni di visitatori. All’interno sarà presente anche uno spazio di AVIS Nazionale e lì si avvicenderanno volontari e collaboratori di varie parti d’Italia. Diverse possono essere le chiavi di lettura di questo tema che investe i più svariati ambiti. Vi invito a leggere (reperibile su www.avis.it) il n. 4/2014 di AVIS SOS. Del grande evento del 2015 il dott. Andrea Poli, direttore scientifico della Nutrition Foundation of Italy dice: “Il cibo dovrebbe essere un diritto per tutti, ma spesso è fonte di disparità o di malessere: mentre in alcune zone il mondo è affamato, in altre è sprecone, annoiato o disturbato nel rapporto con il cibo. Secondo noi, il tema di Expo non potrà essere solo quello dell’alimentazione e del benessere, ma anche quello della sostenibilità. E ci auguriamo che su questa sostenibilità si approfondisca il dibattito. Saremo in grado di nutrire un pianeta di 9 miliardi di abitanti? Potremo permetterci di restare fuori dagli Ogm?....


Poli parla anche dello specifico rapporto con Avis: Vogliamo allargare la nostra raccolta di informazioni al donatore, che è sicuramente una persona attenta, che ha sposato una filosofia di vita più disponibile verso di sé e verso gli altri.” Ma prima di questi aspetti che pure soggiacciono all’interessante tema, noi avisini vogliamo vedere il contenuto valoriale e umano: il donatore NUTRE e AMA la vita; lo fa per una disponibilità innata, perché è vivo e vede e provvede alle necessità di tutti gli esseri umani. Andiamo ora a valutare l’anno trascorso in “casa nostra”, con uno sguardo verso l’area romagnola e la nostra intera regione. Parliamo prima del nostro Consiglio Direttivo. Durante il 2014 si è avuto l’avvicendamento di alcuni consiglieri. Valdemaro Flamini dell’Avis di Forlì è stato chiamato a subentrare al presidente della Comunale, Fabrizio Francia, dimissionario per motivi familiari. La nuova carica di Valdemaro non è incompatibile con quella di vicepresidente provinciale, ma gli aumentati impegni ne hanno consigliato la dimissione. Il posto vacante di consigliere è ora occupato da Giuseppe Gliubich, secondo dei supplenti (stante la rinuncia di Alberto Forni), mentre nuovo vicepresidente è ora Stefano Santolini. Altro avvicendamento riguarda Mauro Bernieri dell’Avis di Cesenatico. Al suo posto subentra Luciano Boschetti indicato dall’Assemblea della sezione di Cesenatico (il supplente non aveva accettato la sostituzione). Anche all’Avis di Sogliano ci sono cambiamenti. Il Presidente Federico Calisesi si è dimesso e gli subentra Mauro Venturi il quale era il Consigliere provinciale della sezione; gli subentra Calisesi (in pratica uno scambio). Questa Assemblea, dunque, prende atto e ratifica queste variazioni dei consiglieri provinciali. Per tutto il 2014 è continuato lo studio per la costituzione dell’Avis di base di Calisese. Da sempre quel territorio è stato caratterizzato dalla presenza di un importantissimo Gruppo di donatori dell’Avis Comunale di Cesena e ad esso afferiscono anche donatori di Montiano, Longiano, Roncofreddo e Gambettola. La costituzione dell’Avis di base, avvenuta il 19 gennaio 2015, permette di operare con propria autonomia, in completa sintonia con lo Statuto AVIS nazionale. Dal prossimo anno all’Assemblea provinciale l’Avis di base di Calisese parteciperà come persona giuridica mentre i donatori, anche quest’anno, sono rappresentati dai delegati della Comunale di Cesena. Durante il 2014 il Consiglio si è riunito quattro volte; in un caso non si è riusciti a raggiungere il numero ...... 15

legale, quindi la riunione si è svolta solo in modo informale per “parlare un po’ delle nostre cose”. Vorrei sottolineare come tale situazione sia abbastanza incresciosa e inopportuna: trovarci a discutere e decidere ciò che riguarda le attività e l’identità dell’Associazione è dovere che ci siamo assunti nel momento in cui abbiamo accettato il mandato conferitoci dall’Assemblea di due anni fa; posso capire che ciò possa comportare anche un certo sacrificio, ma dobbiamo fare comunque uno sforzo per essere presenti. In qualche caso, inoltre, i consiglieri assenti non hanno neppure fatto pervenire un cenno di giustificazione (ben s’intenda: i motivi vengono ritenuti validi e non sindacabili, oltre che tenuti riservati); se a questo si aggiunge che in qualche caso i consiglieri non sono mai venuti (dopo l’insediamento della sera dell’8 aprile 2013), allora veramente viene naturale pensare che sia giusto applicare il dettame dell’art. 11 c. 7 del nostro Statuto che recita: “La mancata partecipazione alle sedute del Consiglio Direttivo Provinciale per tre volte consecutive, senza giustificato motivo, determina la decadenza dal Consiglio medesimo…” Chiedo quindi a tutti una maggiore sensibilità. Giacché siamo entrati in argomento di regole e statuto, approfitto per evidenziare un argomento per il quale vi è stata inviata una comunicazione aggiuntiva all’ordine del giorno; è una “novità” che ci giunge dal Consiglio Avis regionale. Desumiamo dal Regolamento Associativo delle Avis dell’Emilia-Romagna: Art. 18 – CARICHE c.1 Il Presidente, i Vicepresidenti, il Segretario e il Tesoriere non possono detenere la medesima carica per più di due mandati consecutivi. Nel computo dei mandati si intendono compresi anche quelli già iniziati e poi interrotti per qualsiasi causa nonché quelli svolti ai sensi di cui al combinato disposto dei commi 9, 10 e 11 dell’art. 11, salvo che i mandati medesimi siano stati svolti per periodi non superiori ad un anno. c.2 Nelle Avis Comunali e nelle Avis di Base, il limite all’eleggibilità per più di due mandati consecutivi si applica esclusivamente alle associazioni il cui numero di associati sia superiore a 500. La proposta è quella di sopprimere il comma 2 evidenziato; in questo modo il limite di eleggibilità verrebbe (o verrà) esteso a tutte le Avis, con qualsiasi consistenza numerica. Ciò evidentemente viene inteso come incentivo per facilitare l’inserimento di nuovi dirigenti, per dare nuovo slancio alle attività associative locali e agevolare il necessario adeguamento alle innovazioni. In sede di dibattito esprimerete la vostra opinione e


voteremo la proposta. Questi, che vi ho esposto, sono tutti aspetti burocratici, non di meno essi sono importanti per la corretta conduzione della vita associativa; vanno curati e tenuti nella dovuta considerazione al fine di rendere giusti e legali i comportamenti e gli atti della nostra Associazione. Nuova USL - Accreditamento Il 1° gennaio 2014 è nata l'Azienda Unità Sanitaria Locale della Romagna (A.Usl della Romagna). Riunisce le strutture e i servizi delle Aziende Usl di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini, che da tale data hanno cessato di esistere. L'A.Usl della Romagna, creata con la Legge Regionale 22 del 2013, è la quinta azienda sanitaria italiana per popolazione residente e tra le prime per superficie territoriale e numero di ospedali. Il territorio di riferimento ha una popolazione di oltre 1,1 milioni di persone residenti. L'obiettivo che sta alla base dell'istituzione dell'A. Usl della Romagna è quello della massima valorizzazione delle risorse, continuando ad erogare elevati livelli di assistenza, attraverso un progetto di innovazione, sviluppo e crescita. Salutiamo il nuovo direttore generale Marcello Tonini, già direttore dell’IRST; e salutiamo Licia Petropulacos, già direttore generale di Forlì, ora passata alla Direzione generale Sanità e politiche sociali della Regione Emilia-Romagna. La creazione dell’A.Usl della Romagna ha avuto importanti ripercussioni sul sistema sangue, dalla raccolta, alla lavorazione, alla distribuzione e all’utilizzo. Per quanto ci riguarda, l’aspetto immediato è quello che concerne la raccolta. E strettamente legato alla raccolta rileviamo il percorso di accreditamento. Ricordiamo che per anni l’Europa ci ha stimolati a metterci in regola, il che è avvenuto entro il termine del 31 dicembre 2014. Nella nostra provincia le situazioni sono lievemente diverse, anche a motivo delle organizzazioni della raccolta e dell’esistenza di due diverse convenzioni fra Aziende Usl (ora ex) e Avis Comunali “capofila” delle Avis di comprensorio. Nella realtà cesenate la raccolta è svolta dall’Azienda Usl presso il Bufalini, mentre l’Avis Comunale di Cesena svolge la funzione di raccolta e di coordinamento nelle Comunali del territorio. Nella realtà forlivese, a fare data dal 1° aprile 2012, la raccolta è svolta direttamente dall’Avis Comunale di Forlì sia in città, sia nelle due sezioni periferiche di Santa Sofia e Modigliana. Alla riduzione dei punti di prelievo (articolazioni organizzative) si è giunti dopo impegnativi dibattiti ...... 16

e incalzanti incontri che hanno coinvolto le Aziende Usl (prima dell’unificazione), le Avis e le conferenze Socio-sanitarie dei due comprensori. La situazione attuale deve essere ritenuta la migliore possibile, contemperando esigenze e aspirazioni antitetiche, ancorché orientate allo stesso fine: da una parte l’esigenza di ridurre i punti di raccolta, segnatamente quelli che erano o sottoutilizzati, o ritenuti troppo difformi dagli standard prescritti dalle norme di accreditamento o tali da rendere eccessivamente onerosa la messa a norma; dall’altra la comprensibile aspirazione di ogni sezione a conservare il punto di raccolta, inteso anche come centro di aggregazione della vita associativa e di momenti di socializzazione fra gli aderenti. A tal proposito, dobbiamo dire che nulla deve perdere la sezione periferica in termini di impulso a rimanere viva e operativa; anzi, proprio dalla maggior disponibilità di tempo dei dirigenti, può venire quella spinta per meglio organizzare le iniziative e le modalità di intervento sul territorio, al fine di avvicinare sempre nuovi possibili donatori. Il 2014 è stato da tutti inteso come “anno di prova”, ed ora siamo in grado di trarre deduzioni sull’andamento della nuova strutturazione. Fra un attimo leggeremo i numeri della raccolta che confermano sostanzialmente una prima fase di “smarrimento” ed una successiva di “ripresa e assestamento”, come è naturale che avvenga allorquando da una situazione si transisce ad un’altra. Da pochi giorni sono iniziate le visite della seconda fase di accreditamento a Cesena, trascorsi giusti due anni dalla prima fase. Per l’immediato futuro, saremo impegnati nel rinnovo delle convenzioni fra Avis e Ausl Romagna, considerato che le stesse sono in scadenza (anche le convenzioni di Ravenna e Rimini). In fase di discussione in Comitato di Programma sangue e plasma dell’A. Usl della Romagna, che si riunisce a Pievesestina con cadenza circa trimestrale, si è convenuto che sia utile firmare una proroga della vecchia convenzione, per due motivi: 1) Si è in attesa dello schema tipo di Convenzione regionale che deve essere emanato dalla Conferenza Stato-Regioni; 2) E’ in atto un forte dibattito fra Avis e Direzione Ausl della Romagna per addivenire ad una stesura uniforme delle convenzioni fra, appunto, A. unica e le quattro Avis titolari (Comunali di Cesena e Forlì, Provinciali di Ravenna e Rimini). L’auspicio è quello di giungere alla massima uniformità possibile, eventualmente coinvolgendo nella costituzione di Unità di Raccolta anche Cesena e Rimini. Occorre però tempo; un anno di riflessione si ritiene sia quanto mai opportuno.


Vediamo ora i dati associativi Nel corso del 2014 si è registrata una leggera flessione del numero dei donatori attivi. Sempre importante è il numero di nuovi donatori, ragazzi appena maggiorenni o comunque molto giovani; ciò a convalida della validità del lavoro di promozione svolto nelle scuole e dell’autorevolezza di cui gode l’Avis nei nostri territori. Fra i giovani, sempre più numerosi sono quelli di origine straniera, i nuovi cittadini, che abbiamo contattato in particolare nelle scuole superiori e che dimostrano, con l’adesione al gesto della donazione di sangue, di sentirsi partecipi e responsabili di fronte ai bisogni della società in cui essi ora vivono. Auspichiamo che nei prossimi anni tanti di essi si rendano disponibili a contribuire all’organizzazione delle iniziative messe in campo dalle Avis, in modo tale che fra due anni, al rinnovo degli organi direttivi, possano entrare attivamente all’interno dei gruppi dirigenti. La presenza femminile si attesta intorno al 35%. Tra le giovani leve, sotto i 30 anni di età, la presenza tra maschi e femmine si equivale. Sappiamo che poi, nel percorso della propria vita, per molte donne è più difficile mantenersi nella condizione di donatrici attive, perciò la componente femminile si riduce nella fascia di età dai 30 - 40 anni. Al 31.12.2013 donatori attivi: 12.904, soci ex donatori e collaboratori 219, PER UN TOTALE DI 13.123 SOCI. Al 31.12.2014 donatori attivi: 12.679, soci ex donatori e collaboratori 204, PER UN TOTALE DI 12.883 SOCI. Il risultato complessivo è di 240 associati in meno, pari a – 1,8%. In qualche realtà comunale la diminuzione è stata conseguente alla cancellazione di soci che per due anni non hanno donato e che per Statuto devono essere dimessi. In genere, questi donatori, prima di essere depennati, vengono contattati dai dirigenti locali; diversi di essi ritornano, altri non danno riscontro al contatto e ciò dispiace particolarmente. In rapporto alla popolazione provinciale i soci Avis rappresentano il 3,2 %. Le percentuali più alte le troviamo nei Comuni della collina e della montagna a dimostrazione, se ce ne fosse bisogno, del senso di partecipazione e condivisione assai vivo nelle comunità più piccole. ...... 17

Dati sulla raccolta: Nel 2014 la raccolta di sangue e plasma ha ottenuto risultati contrastanti e, comunque, molto interessanti. Il numero delle donazioni al 31.12.14 (compreso Premilcuore) è stato di 22.652 (23.013 nel 2013) sacche di Sangue Intero e Plasma, (- 361 sul 2013, cioè – 1,57%) di cui 17.318 (18.637 nel 2013) sacche di Sangue Intero e 5.334 (4.376 nel 2013) di Plasma. Dunque, a fronte di una diminuzione del 7% di Sangue Intero si contrappone un aumento del 21,9% di Plasma. Ciò che potrebbe apparire come un risultato preoccupante, va però letto in senso positivo, stante la più “performante” raccolta di plasma. Il dott. Rino Biguzzi (salutiamo la dott.ssa Rita Santarelli che oggi non può essere con noi) ci spiegherà con maggior dettaglio questi numeri, soprattutto in riferimento all’autosufficienza, vero e più pregnante obiettivo di tutta la filiera sangue. Per ora mi basta dire che nel 2014, in Romagna, siamo sempre stati in condizioni di sufficienza e che anzi è stato possibile “aiutare” realtà meno tranquille come il bolognese e alcune regioni carenti. Per il prossimo anno, il CRS ci chiede un ulteriore sforzo: aumentare la raccolta di 120 (150 ultima richiesta) unità di sangue intero alla settimana. Ovviamente l’Avis non si tira indietro. Migliorata la percentuale delle donazioni prenotate (oltre il 60%), vero punto di forza del nuovo modo di approcciare la raccolta/donazione. Ben avviata ormai anche la procedura di chiamata con gli SMS. Ora si sta guardando e valutando un bel sistema di monitoraggio (Meteo Sangue proposto da Rimini) attraverso il quale ogni donatore potrà controllare on-line quali siano le “condizioni del tempo” e rendersi conto se il proprio gruppo sia in “alta o bassa pressione”. Come vedete, vi sto dando dei rapidi spunti di riflessione. Ogni volta che ci si riunisce in Comitato di Area Vasta questi argomenti vengono discussi, approfonditi e ad essi si cerca di trovare la migliore via di soluzione. Alcune iniziative: Vi ricordo alcune iniziative che abbiamo svolto: - Abbiamo riportato il gazebo sulla spiaggia di Cesenatico in occasione della manifestazione del NAL (Nuoto Acque Libere) con buoni risultati in termini di immagine (e molta pioggia!). - Sempre a Cesenatico abbiamo presenziato al Campionato Italiano di Beach Volley dei Vigili del Fuoco. - A Savignano abbiamo appoggiato, contribuendo in


parte alle spese, i “Giochi senza Frontiere” delle sezioni del Rubicone: bellissima serata molto partecipata dai giovani. - Abbiamo realizzato l’agenda 2015 con il contributo del 5 per mille e il sostegno di privati ed enti pubblici. Copertina: “La prima volta che ce la fai”. Quarta di copertina (grazie, a tal proposito, alla preziosa collaborazione di Avis Marche): “Distinguiti, dona il plasma”. Anche in questo caso non abbiamo mancato di ribadire l’importanza che la donazione avvenga al momento opportuno. - Abbiamo attivato un corso sulla sicurezza per dipendenti (la nostra provinciale e i dipendenti delle comunali), come prescritto dal D.lgs 81/08. - Abbiamo collaborato con L’Avis Regionale per la buona riuscita dei seminari della Scuola di Formazione Permanente rivolta a dirigenti e volontari che è giunta al terzo ciclo di incontri, sempre con larga partecipazione da tutta la regione in un clima di cordialità e ospitalità di cui Bertinoro, per antonomasia, è espressione. L’impegno per il futuro è partecipare sempre numerosi e, possibilmente, coinvolgere a turno sempre nuovi dirigenti/volontari, in modo tale da ottimizzare la fruizione e renderla più efficace. Due righe in più mi permetto di spendere riguardo all’ultimo seminario, tenuto due settimane fa. Argomento: “People Raising, ovvero le strategie per cercare, gestire, valorizzare i volontari e coinvolgerli attivamente nella vita associativa”. Sicuramente stimolante e coinvolgente, è servito a mettere in evidenza i punti di forza dell’ormai collaudato nostro sistema associativo (l’AVIS può ben definirsi un modello fra le associazioni), ma anche le criticità che a volte possono creare barriere fra noi dirigenti/volontari ad aprirci verso persone che potrebbero essere interessate o disponibili ad entrare negli organismi direttivi. Ci è stato caldamente consigliato di non avere timori di aprire le nostre porte; ciò tuttavia non esclude che le modalità di ingresso dei nuovi volontari debbano essere quelle previste dai nostri Statuti. Nei prossimi mesi, questi argomenti dovranno essere affrontati anche a livello provinciale. Lo faremo e cercheremo di dare tutto il supporto utile ad una buona gestione della fase di individuazione dei candidati alle cariche associative, in vista del rinnovo dei consigli, previsto fra due anni: è già ora di mettersi al lavoro. Vorrei anche accennare (immagino che poi qualcuno chiederà di intervenire) ad un aspetto molto importante e anche un po’ dolente della nostra visibilità esterna: nel 2014/15 sono usciti sui giornali locali alcuni articoli con titoli “sensazionalistici” riguardanti sezioni della nostra provincia. Senza entrare nel merito del contenuto dei vari casi, voglio solo ricordare che tutte ...... 18

le volte che un giornale riporta notizie di UNA sezione Avis, il sentire collettivo della gente riferisce il contenuto, positivo o negativo, a TUTTA l’AVIS. Massima attenzione, dunque, quando parliamo con i giornalisti, a come potrà essere interpretata una nostra comunicazione esterna. In tal senso vi invito a rileggere la raccomandazione (allegata al materiale dell’Assemblea) che ci inviò il presidente regionale Tieghi con lettera del 24 giugno 2014. E a proposito di raccomandazioni di Tieghi, vi ricordo che al punto 7 dell’ordine del giorno abbiamo una comunicazione sul corretto utilizzo del logo associativo. Forse è il caso che smetta di parlare per non tediarvi troppo; voglio, per concludere, rivolgere un particolare augurio ad una sezione della nostra provincia, Predappio, che quest’anno celebra il 40° della fondazione; il 24 maggio sarà grande festa e noi vorremo essere vicini agli amici di Predappio. L’Avis Comunale di Sarsina durante il 2015 festeggerà il 30° di fondazione. In giugno si aprirà un anno di particolare e fervida attività per l’Avis di Forlì che celebrerà nel 2016 l’80° di fondazione. Il tema proposto quest’anno per il concorso Avis-Scuola di Forlì, rivolto alle scuole medie, è “Il sangue non va versato ma donato”. Lo affermiamo con forza in questo 2015, centesimo anniversario della tragica entrata dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale. Siamo vicini alla consorella Fratres di Premilcuore, all’AIDO, all’ADMO con le quali è viva la collaborazione nell’opera di proselitismo fra i ragazzi delle scuole. Siamo “in rete” con le altre Associazioni di Volontariato, Promozione Sociale e il Centro Servizi per il Volontariato – Assiprov, tutti operatori instancabili per il bene comune. Siamo in attesa della revisione della legge sul Terzo Settore (volontariato, APS, imprese Sociali, servizio civile); la Commissione Affari Sociali ha appena licenziato una nuova delega al Governo. Ringrazio tutti voi: Delegati, Consiglieri, Presidenti, Volontari. Ed un particolare plauso voglio rivolgere alla nostra dipendente Michela; la sentite spesso, puntuale e cortese attraverso il telefono o le numerose e-mail che vi invia (anche per sollecitarvi a fornire i dati richiesti dalle Avis superiori); il suo lavoro è prezioso e insostituibile per la nostra realtà. Fra i compiti che svolge, particolarmente importante è la tenuta e l’aggiornamento del sito WEB, ormai strumento insostituibile per la comunicazione fra le sezioni e verso l’esterno. Se ho dimenticato qualche passaggio, vi chiedo di integrare. Buon proseguimento a tutti. Il Presidete Claudio Lelli


MARIO ACCIAI

UN UOMO ESEMPLARE

L’importanza e l’autorevolezza di un’associazione di volontariato come è l’AVIS, si vede dal numero di soci su cui può contare, da come riesce ad essere un punto di riferimento per il territorio e quali spazi riesce a coprire nella società in cui opera. Tutte le associazioni hanno bisogno di tanti volontari che mettano il loro tempo a disposizione e che si impegnino anche nella gestione di una politica associativa che stia al passo con i tempi, cioè hanno bisogno di tanti “Mario”. Mario sarà sempre ricordato come un socio fedele e puntuale: le 105 donazioni effettuate lo stanno a dimostrare; ma anche come un esempio per chi si appresta a fare volontariato, mettendo il proprio tempo a disposizione di chi è più debole e ha bisogno di aiuto e per un socio AVIS vuol dire mettersi a disposizione di tutti coloro, ammalati o infortunati, per i quali il sangue è fonte di speranza di guarigione. Mario fa la sua prima donazione il 10 maggio 1968 e quasi subito comincia a collaborare con l’Associazione. Viene eletto consigliere nel 1978 e per 35 anni resterà nel Consiglio Direttivo, fino al 2013 quando decide che è giunto il momento di lasciare il posto ai giovani, perché l’Associazione ha bisogno di rinnovarsi e, comunque, lui potrà sempre continuare ad essere al servizio ...... 19

dell’AVIS per ciò che sarà necessario. E’ stato un attivo organizzatore, ruolo che ha ricoperto per molto tempo come responsabile; ha accompagnato l’équipe che si recava a raccogliere il sangue presso le Sezioni del territorio ed era sempre disponibile anche per lavori manuali di piccola manutenzione, per tenere in ordine il magazzino, per le piccole commissioni, per tutto ciò che, in apparenza di poco conto, tuttavia si rivela indispensabile per il funzionamento di un’associazione di volontariato. Il suo parere era spesso determinante nelle scelte più importanti, ultima delle quali, l’assunzione della gestione dell’Unità di Raccolta. La passione e la dedizione per l’AVIS gli è stata riconosciuta quando nel settembre del 2003 l’allora Prefetto di Forlì, dott. Salvatore Montanaro gli assegnò il riconoscimento di Cavaliere della Repubblica, alta onorificenza per i suoi meriti di solidarietà sociale. Per mantenere vivo il ricordo di Mario, dobbiamo pensare di partire da quell’esempio che lui ci ha lasciato, di proseguire il suo lavoro e, se possibile, di migliorare. Valdemaro Flamini


INTERVISTE

GIOVANI CHE OSANO

Enti che li supportano

Il nostro viaggio all’interno del mondo dei giovani continua. Per la prima volta incontriamo una scienziata, la dottoressa Laura Mercatali, ricercatrice nell’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori IRST/IRCCS. Recentemente ha ricevuto un prestigioso riconoscimento, il “Premio Guido Berlucchi”.

Dott.ssa Laura Mercatali, Prof. Dino Amadori, Dott. Toni Ibrahim. Dott.ssa Mercatali “fare” la ricercatrice favorisce la socializzazione, il sorgere di nuove amicizie fra i soggetti della società civile oppure le rende più difficili? Il mio lavoro mi ha aiutato molto nelle relazioni sociali. Si sente spesso parlare di ricercatori ma non è facile conoscerne uno e quando capita fa sempre un certo “effetto”. Il tipo di lavoro che svolgo e in particolare l’alto scopo che mi prefiggo insieme ai colleghi – la cura e lo studio dei tumori – fa sì che nasca tra me e le persone un'immediata empatia. Inoltre, è un tipo di lavoro che desta già di per sé molta curiosità. Penso nell’immaginario collettivo siamo visti un po’ come degli scienziati pazzi, chiusi in laboratorio a fare esperimenti strani. In effetti, in parte lo siamo ma il nostro lavoro è molto di più, ha diverse sfaccettature, spaziando tra lo studio della letteratura e il trovare soluzioni sperimentali utili per il raggiungimento degli obiettivi posti dal quesito biologico o clinico. Le governance del mondo occidentale chiedono sempre più laureati in materie scientifiche. A suo parere perché pochi giovani in Italia scelgono tali percorsi di studio? ...... 20


Sicuramente le facoltà scientifiche, e in particolare quella scelta da me, Scienze Biologiche, non sono tra le più gettonate. I motivi sono molteplici, tra questi c'è la difficoltà nel trovare un lavoro consono allo studio svolto e una retribuzione adeguata all'impegno profuso negli anni. Inoltre, in Italia, non sembra che le posizioni scientifico-tecniche siano tra le più prestigiose agli occhi dell’opinione pubblica. Tutte queste componenti, però, fanno sì che le persone che intraprendono questo percorso di studi siano mosse da forti motivazioni personali, aspirazioni e sete di conoscenza. Per quanto riguarda medici e ricercatori, inoltre, grande impulso è rappresentato dalla possibilità di poter contribuire – o almeno tentare di farlo – a migliorare la vita delle persone. Nella scelta del mio percorso scolastico è stato fondamentale il supporto dei miei genitori: l'unico consiglio che mi hanno dato è stato quello di fare solo ciò che amavo, di non pensare alla probabilità di trovare lavoro in futuro. Mi hanno lasciata libera di fare le mie scelte e io, che sono sempre stata una persona piuttosto determinata, già all'età di undici anni avevo deciso di studiare biologia anche se in quel periodo ero affascinata da quella marina. Lei invece ha scelto “bene” e dopo la laurea si è misurata, ha collaborato con la Princeton University per poi proseguire le sue ricerche in Italia. Perché i nostri laureati partono, in tanti, per accrescere/perfezionare le loro conoscenze ma pochi ritornano? Com'è noto, il percorso del ricercatore in Italia è piuttosto complesso e difficile: purtroppo non può prescindere da diversi anni di gavetta, precariato e retribuzioni spesso piuttosto esigue. Non sorprende, quindi, che quella che per molti ragazzi nasce come un'esperienza formativa all'estero diventi poi una scelta di vita. Negli USA o in Inghilterra, ad esempio, è molto più facile trovare lavoro e avere l’opportunità di cambiare laboratorio crescendo scientificamente e professionalmente. In Italia capita di impiegare anche 10-15 anni per avere un lavoro stabile e per ottenerlo solitamente occorre continuare a lavorare nello stesso istituto. All'estero, inoltre, è abbastanza consueto e facile passare dall'attività di ricerca a quella in azienda, mentre in Italia i due percorsi professionali sono ancora piuttosto separati. All’IRST, in questo senso, siamo davvero fortunati: l’Istituto crede fortemente nella formazione delle persone e supporta lo svolgimento di progetti di ricerca presso altri enti e centri di valore internazionale; esperienze che ci permettono di tornare in Italia più forti, arricchiti a livello personale e professionale. Ha avuto difficoltà a relazionarsi con una diversa realtà accademica o invece la comunità di intenti ha reso la collaborazione semplice e naturale? Ma soprattutto è risultata uno scambio di conoscenze fertile? Si è mai sentita orgogliosa della formazione universitaria italiana? Il periodo a Princeton, da giugno a settembre 2013, è stato professionalmente uno dei più belli e intensi della mia vita perché mi ha permesso di fare, a 36 anni, e quindi con la piena consapevolezza della grandezza e dell’importanza dell'avventura che stavo affrontando, un’esperienza che di solito si fa a 2526 anni. Ad accrescere di significato questo periodo è stato l'appoggio della mia famiglia: mio marito, i miei genitori e i miei suoceri sono stati a turno con me negli Stati Uniti per consentire che io stessi vicino a mio figlio Simone. Il fatto di averlo con me è stata condizione fondamentale per la mia serenità e per la riuscita della mia missione. L'Università di Princeton è molto prestigiosa e non nascondo che ero piuttosto spaventata all'idea di misurarmi con una lingua nuova e lavorare fianco a fianco con magnifici ricercatori, in gran parte più giovani di me. Sapevo però che il mio supervisor, il prof. Yibin Kang, è una persona dalle doti scientifiche e umane molto speciali e quindi ero tranquilla: se avessi avuto difficoltà mi avrebbe certamente sostenuta. Confidavo anche di essere all'altezza visto che Yibin riteneva che io ce la potessi fare. Conosco da tempo il prof. Kang perché, grazie al mio responsabile in IRST, il dr. Toni Ibrahim, Responsabile del Centro di Osteoncologia e Tumori Rari IRST, abbiamo iniziato a collaborare a distanza ormai diversi anni fa. Sono stata accolta subito bene dai ricercatori, per la maggioranza di origine cinese, qualche americano e solo altri due europei. Devo ammettere che all'inizio l'impatto non è stato facile. Il clima in laboratorio, anche se molto sereno, era sicuramente più asettico e meno vivace che in Italia, e questo all'inizio mi è pesato, insieme a tutte le novità da assorbire per abituarmi ad un nuovo laboratorio, alle diverse strumentazioni e metodiche sperimentali. In breve tempo, comunque, mi sono inserita e ho conosciuto delle persone che ricorderò per sempre; tra questi, sicuramente, Bong Ihn, uno studioso esperto di cellule staminali nonché violoncellista di fama mondiale con cui, oltre a collaborare, ho stretto un'amicizia che dura tutt'ora seppur a distanza. Penso anche a Masa, una ricercatrice serba ma trapiantata in Germania, ...... 21


che da quando ha 18 anni gira il mondo per studiare. Masa è una mente molto acuta e discutere con lei di scienza è stato davvero sfidante e molto interessante. Anche se la mia esperienza è stata solo di tre mesi, poco per ambientarsi in un laboratorio e ottenere dei risultati, durante la mia missione ho cominciato con Masa un progetto molto importante che sto portando avanti in IRST con il Gruppo del Centro di Osteoncologia e Tumori Rari, gruppo di cui sono la responsabile della ricerca traslazionale. Il progetto consiste nello studio dei meccanismi che portano alla formazione delle metastasi in sede ossea da parte di cellule tumorali della mammella. In particolare, studiamo come le cellule tumorali comunicano e interagiscono a distanza con il microambiente osseo per “prepararlo” al loro arrivo. Si sa ormai da qualche anno, infatti, che uno dei meccanismi alla base della cancerogenesi e in particolare della progressione tumorale, risiede nella capacità delle cellule tumorali "cattive" di sfruttare le qualità e le funzioni fisiologiche delle cellule sane dell'organismo. Finalmente la domanda che ci sta più a cuore! Ci parla del prestigioso Premio “Guido Berlucchi” che la Fondazione omonima le ha riconosciuto nel Settembre 2014? Come ci è riuscita: ovviamente studio, impegno e capacità sue; ma forse anche collaborazioni interne ed estere, ricerca/ lavoro, strumentazioni di avanguardia? Il Premio Berlucchi viene consegnato ogni anno a otto ricercatori entro i 40 anni che, l’anno precedente, abbiano pubblicato, su una rivista internazionale di rilievo un articolo scientifico in campo oncologico ottenendo dei risultati importanti. Sono riuscita a raggiungere questo traguardo grazie al progetto svolto in collaborazione con il prof. Yibin Kang e l'Università di Princeton. Abbiamo pubblicato i nostri risultati nell'importante rivista "Cancer Cell" e il mio nome risulta il secondo tra gli autori. Poiché la scoperta è inerente al campo oncologico, vuole provare, con parole semplici, a farci comprendere di cosa si tratta e degli eventuali o possibili futuri effetti clinici? Il successo della nostra collaborazione risiede nel fatto che lavoriamo in due campi di ricerca complementari. Il prof. Kang si occupa di ricerca di base ed è uno dei massimi esperti dei meccanismi molecolari alla base del processo di metastatizzazione ovvero della diffusione del tumore nel corpo. I ricercatori di Princeton, tramite studi di preclinica su colture cellulari e in vivo sull'animale, elaborano delle ipotesi il cui valore non può ovviamente prescindere dalla loro conferma nell'uomo. Noi, invece, ci occupiamo da anni di ricerca traslazionale ovvero la ricerca che nasce da una stretta collaborazione tra la clinica e gli studi in laboratorio. Questo tipo di progettualità comprende anche l'utilizzo di campioni biologici (ad esempio sangue) donati da pazienti per l'individuazione di marcatori innovativi - potremmo definirli dei "campanelli d'allarme" - fondamentali per la diagnosi precoce dei tumori o per capire di quale potrebbe esser la miglior terapia per un paziente. L'unione delle nostre diverse conoscenze ha reso possibile la conferma di uno dei meccanismi con cui le cellule tumorali influenzano a loro vantaggio le cellule sane e il loro microambiente osseo portando alla metastatizzazione. La ricerca ha portato a chiarire il ruolo di due Micro RNA - ovvero parti del materiale genetico - che, attraverso uno studio più approfondito e una semplice analisi tramite un prelievo del sangue, potrebbero essere utilizzati come possibili obiettivi terapeutici o come indicatori di malattia. Riteniamo non si possa chiudere questo incontro senza ringraziare l’IRST/IRCCS per la bellissima avventura che lei, insieme a tanti altri giovani brillanti e motivati, state vivendo al suo interno nonché per la speranza e la fiducia che, per effetto dell’opera instancabile ed intelligente della Direzione Clinica e della Direzione Scientifica, ha saputo diffondere fra la nostra popolazione. Sono molto felice del mio percorso professionale. Penso che i miei risultati siano dovuti in parte al mio impegno e alla dedizione per il mio lavoro, ma sicuramente non li avrei potuti raggiungere se non fossi stata supportata dal mio Istituto. In particolare, ritengo che abbia avuto un ruolo fondamentale la mia collaborazione ormai decennale con il dr. Toni Ibrahim. Il continuo confronto tra clinico e biologo ha migliorato il mio approccio alla ricerca e mi ha dato la possibilità di avere una visione d’insieme più completa. Inoltre, il dr. Ibrahim, così come le Direzioni IRST, in particolare il nostro Direttore scientifico, il prof. Dino Amadori, hanno sempre creduto in me, sostenendomi anche in una scelta affatto scontata come andare negli Stati Uniti. A cura di Nicola Tassinari e Tebe Fabbri

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PATROCINIO COMUNE DI FORLì

AVIS SCUOLA 2014-2015 PROGRAMMA SVOLTO 1) Educazione alla convivenza civile, cittadinanza e solidarietà; 2)Educazione al rispetto delle diversità, anche di genere, all’interno del gruppo e nella società; 3) Educazione alla salute (tutela della propria ed altrui salute) e alla prevenzione mediante: a) la trasmissione di conoscenze scientifiche in particolare riferite alle problematiche inerenti alle donazioni/trasfusioni di sangue; b) la trasmissione di conoscenze sulle motivazioni, finalità e necessità delle donazioni di sangue; c) il contributo a formare cittadini attivi, consapevoli e responsabili del loro futuro e soprattutto disponibili a rispondere ai bisogni sociali anche con il “dono”. Concorso “Il sangue non va versato ma donato” Realizzazione e presentazione di brani musicali (parole e musica) sul tema “La necessità del dono e l’impegno responsabile nella scelta di donarsi per gli altri”. La richiesta di quest’anno viene realizzata con brani che trattino sull’importanza di dare il meglio di noi stessi per mantenere vivo il concetto etico del sangue con particolare riferimento al centenario della Prima Guerra Mondiale. L’impegno morale che il sangue non dovrà mai essere versato per eventi bellici (cioè mai per la morte), ma donato per la vita! Infine, ma non per importanza, il bando richiede un forte impegno personale nell’interesse del lavoro di classe. Il lavoro di gruppo è da concepire come palestra di crescita al fine di acquisire elementi di: organizzazione e partecipazione, ricerca documentale, elaborazione dati, capacità di scelta previo confronto e resa del prodotto. Da alcuni anni viene richiesto agli scolari di effettuare una intervista ai propri familiari al fine di verificare la qualità della trasmissione del ...... 23

messaggio Avis. La valutazione degli elaborati è per noi importante per migliorare gli interventi che facciamo all’interno delle classi. Negli Istituti Superiori della città abbiamo effettuato accessi con un team sociosanitario Avis, guidato da un medico e da un volontario, che si sono messi a disposizione dei ragazzi. L’obbiettivo è quello di chiarire ed ampliare le loro conoscenze sul sangue e derivati e sul percorso che ogni volontario compie col suo importante gesto. L’equipe, dove possibile, si avvale anche di supporti multimediali. Si sono presentati ben 344 aspiranti donatori, circa il 26% (quindi una elevata percentuale) contro una media del 5 % che si riscontra sulla totalità della popolazione in Italia. Direzione didattica (4° Circolo) Classi 8

Studenti

165 circa

Direzioni Scolastiche 3 Classi 42

Studenti

1005 circa

Istituti Superiori 11 Classi 57

Studenti

1325 circa

Sono stati, inoltre, realizzati n°4 incontri presso gli istituti IPSSAR Alberghiero e Psicosocio pedagogico di Forlimpopoli che hanno visto la partecipazione di circa 90 studenti. Meris Dall’Agata


ANALISI QUESTIONARIO

RISULTATI 2013-2014

Grazie ai familiari degli studenti

Anche nell'anno scolastico 2013/14 il “Progetto Scuola”, finalizzato a fornire una corretta informazione sull'importanza della donazione del sangue agli alunni e studenti della Scuola Primaria e Secondaria di primo grado, ha trovato piena attuazione. Agli studenti delle classi coinvolte è stato richiesto di partecipare agli incontri informativi tenuti da un medico e da un volontario della nostra Associazione e di realizzare, in famiglia, un'intervista sul tema della donazione del sangue. La realizzazione dell'intervista, richiesta ormai da tre anni,ha un duplice obiettivo: stimolare i ragazzi a riflettere su quanto appreso negli incontri tenuti a scuola e “trasferire” ad un numero significativo di adulti (familiari intervistati) conoscenze e informazioni sul tema del dono del sangue. L'intervista è stata realizzata dai ragazzi con il supporto di un questionario a domande aperte, già sperimentato da due anni, che offre una traccia comune per l'intervista così da facilitare l'analisi dei risultati. Queste le indicazioni fornite agli intervistatori e la traccia da seguire: ...... 24

1.Chiedi ai tuoi familiari se ritengono importante donare il sangue e per quale motivo. Fatti dare una risposta esauriente, qualunque sia il loro pensiero al riguardo; 2.Il sangue artificiale che tanti studiosi stanno sperimentando in laboratorio può essere usato per soccorrere gli ammalati che ne hanno bisogno? Il tuo intervistato, se fosse possibile scegliere fra sangue umano e sangue artificiale, che cosa preferirebbe e perché?; 3.Il tuo intervistato come reagirebbe alla tua decisione di diventare donatore di sangue (naturalmente dopo aver compiuto i 18 anni)? Se condividesse la tua scelta che cosa ti consiglierebbe?; 4. Altro........ a discrezione di chi partecipa all'intervista (intervistato o intervistatore). Per l'anno 2013/14 i docenti, che hanno offerto la loro preziosa collaborazione, hanno trasmesso all'Avis n. 542 interviste effettuate dai ragazzi in modo puntuale e completo; i questionari pervenuti sono stati analizzati con le risultanze di seguito riportate che evidenziano gli atteggiamenti più diffusi, in merito alla questione della donazione del sangue, nelle famiglie interessate dall'indagine. I 542 intervistatori, 280 maschi e 262 femmine, hanno intervistato: PADRI

167

30,82%

MADRI

260

47,98%

GENITORI

43

7,93%

NONNO

12

2,21%

NONNA

23

4,24%

ALTRO

37

6,82%


La quasi totalità degli intervistati ritiene sia importante donare il sangue (solo 3 dissentono e per motivi religiosi) e numerosi ne specificano correttamente il possibile utilizzo. Molto diffusa risulta la convinzione che donare il sangue sia un atto di maturità, di grande sensibilità e altruismo, di civiltà. Non mancano poi intervistati che nel ritenerlo un gesto indispensabile per la società pensano che dovrebbe essere reso obbligatorio (n. 2,9%). Il 5,2% rimarca, poi, che la disponibilità di sangue è un patrimonio collettivo di solidarietà a cui ognuno può attingere nei momenti di necessità. L'apprezzamento generalizzato è in parte rafforzato anche dalla presenza nei nuclei familiari degli intervistati di un numero significativo di donatori (n.79) pari al 14,57% del totale intervistati così ripartiti: donatori ancora attivi 52 e non più donatori 27. Poco significative dal punto di vista quantitativo le voci dissonanti rispetto a questo coro di approvazione: 1.“con le trasfusioni si possono contrarre tante malattie”; n. 6 2.“ donare non serve perché si può usare il sangue artificiale”; n. 3 3.“ è bene donare il sangue solo ai propri parenti” n. 2 Per quanto attiene il tema del “sangue artificiale” 164 intervistati, pari al 30,25%, dichiarano di non essere informati su quanto gli studiosi stanno sperimentando in laboratorio e quindi non si esprimono sulla possibilità di impiegarlo per soccorrere chi ne ha bisogno. La domanda “Se si potesse scegliere fra sangue umano e sangue artificiale,cosa preferirebbe e perché” ha fatto registrare un'adesione non trascurabile per il sangue artificiale seppure con motivazioni diverse. Per 16 intervistati “è indifferente”, 10 lo preferirebbero solo se avesse le stesse caratteristiche di quello umano, 11 ci ricorrerebbero solo in assenza di sangue umano ma ben 58 (10% di tutti gli intervistati) lo preferirebbero perché: a) “ è più sicuro” n. 45 (77,58%) b) “non c'è differenza fra sangue umano ed artificiale” n. 9 (15,51%) c)”non c'è il problema delle scorte” n. 4 (6,89 %) Questa preferenza per il sangue artificiale non esclude comunque l'importanza riconosciuta alla donazione: tutti i 58 intervistati, infatti, ...... 25

dichiarano che approverebbero o sarebbero contenti se il figlio o la figlia scegliesse di diventare donatore. Sulla possibilità che il figlio/a possa diventare donatore si registrano in modo rilevante giudizi positivi di apprezzamento e condivisione ( 522 – 96,30%) a fronte di un numero ridotto di risposte che denotano contrarietà o poco entusiasmo quali: a) “non sarei d'accordo” n.7 b) “donare a 18 anni è troppo presto” n.5 c)“rimarrei indifferente” n.3 d) “glielo impedirei” n.3 e) “sarei contrario” n.2 Nei casi di condivisione gli intervistati che hanno esplicitato consigli da dare risultano n. 402. I consigli espressi con maggiore frequenza sono stati: a) “mantenere uno stile di vita sano e corretto” n. 341 b) “di fare tutti gli accertamenti necessari” n. 31 c) “di farlo con continuità” n. 20 d) “di rivolgersi a strutture autorizzate” n. 10 Nella parte finale del questionario dove si lasciava all'intervistato o all'intervistatore di esprimere liberamente “altro” sono stati rilevati in particolare numerosi apprezzamenti per l'attività svolta dall'Avis (83) con particolare riferimento alla campagna di sensibilizzazione svolta nelle Scuole(75). Quanto emerge dai questionari e la diffusa approvazione per l'attività svolta ci spingono a continuare su questa strada per ottenere un crescente numero di donatori, soprattutto fra i giovani, per garantire, nel tempo, il naturale ricambio senza che si registri una riduzione del prezioso servizio reso alla collettività. Noelia Paci


INFORMAZIONI SANITARIE

RISCHIO CARDIOVASCOLARE

Segue da numeri precedenti

Riprendiamo il percorso sull’analisi dei fattori di rischio per le malattie cardiovascolari parlando di sovrappeso e obesità. Secondo un rapporto dell’Ufficio Internazionale del Lavoro, il mondo sta affrontando un «vuoto alimentare» di proporzioni gigantesche: una persona su 6 soffre di malnutrizione e un numero uguale è colpito dall’obesità o è in sovrappeso. In Europa l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) evidenzia che la prevalenza dell’obesità (Indice di Massa Corporea > 30) negli ultimi due decenni è triplicata interessando circa 150 milioni di adulti. In Italia nella fascia d’età fra i 18 e i 69 anni la percentuale in sovrappeso è del 32% mentre gli obesi sono l’11%. L’eccesso ponderale (IMC > 25) cresce in modo rilevante con l’età ed è più frequente negli uomini, nelle persone con basso livello di istruzione e in quelle con difficoltà economiche. L’obesità è inoltre una voce consistente anche per quanto riguarda i costi sociali, ad esempio in Italia la spesa relativa è pari a 8,3 miliardi di Euro all’anno considerando i costi diretti e indiretti generati dalla patologia. Le cause Alcune delle cause alla base del sovrappeso e dell’obesità sono riportate di seguito. • rapporto sbilanciato fra apporto e consumo calorico • dieta ricca di grassi, zuccheri semplici e povera di fibre • fattori genetici ...... 26

• fattori ambientali • fattori socio-economici • fattori culturali, psicologici o comportamentali • cause metaboliche o neuroendocrine • diminuzione dell'attività fisica per l’aumento di attività lavorative sedentarie (lavoro alla scrivania), aumento dell’urbanizzazione e dei mezzi di trasporto (in Europa, il 50% degli spostamenti in macchina copre distanze inferiori ai cinque chilometri, distanze che potrebbero essere coperte in bicicletta in 15-20 minuti o di buon passo in 30-50 minuti). Gli effetti Il sovrappeso e l’obesità sono responsabili dell’80% dei casi di diabete di tipo 2, del 55% di ipertensione arteriosa, del 35% delle cardiopatie ischemiche, e causano circa 1 milione di morti l’anno nella Regione Europea. Anche altre patologie ad andamento cronico come le malattie cardiovascolari, le malattie osteoarticolari, l’ipercolesterolemia, l’apnea notturna, le complicanze in gravidanza, l’ irsutismo, le irregolarità mestruali, le neoplasie della mammella e dell’endometrio, sono correlate a sovrappeso e obesità senza contare le limitazioni fisiche nei movimenti e nell’agilità. Come misurare l'obesità Una misura approssimativa dell’obesità si calcola con l'Indice di Massa Corporea (IMC) o Body Max Index (BMI), dividendo il peso in Kg per il quadrato dell’ altezza (in metri); l’indice non dà indicazioni sulla composizione corporea nè sulla percentuale di grasso corporeo. Un individuo con IMC uguale o superiore a 30 è considerato obeso, se l’IMC è uguale o superiore a 25 è considerato in sovrappeso. PESO (Kg) IMC = ------------------------------------------------ALTEZZA (m) X ALTEZZA (m)


La classificazione del WHO (1998) per l’IMC è la seguente: CLASSE DI APPARTENENZA IMC NORMOPESO 18,5 - 24,9 SOVRAPPESO 25 - 29 OBESITA’ I GRADO 30 - 34,9 OBESITA’ II GRADO 35 - 39,9 OBESITA’ III GRADO > 40 L’indice non è utilizzabile in persone con statura inferiore ai 1,5 m o superiore ai 2 m in quanto i valori di IMC risultano rispettivamente più elevati o più bassi senza che i soggetti siano in sovrappeso o sottopeso. Un altro parametro molto utilizzato è la circonferenza della vita che rappresenta un valido indice della distribuzione del tessuto adiposo in sede viscerale, poichè la prevalente distribuzione di grasso sottocutaneo a livello addominale, è correlata all'aumento del grasso viscerale ed è proporzionale alla sua circonferenza esterna. Si misura con un nastro metrico non elastico (metro da sarta) tenuto orizzontale a livello della vita, in posizione eretta e senza trattenere il respiro, sulla pelle senza indumenti, oppure a livello dell’ombelico.

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Cosa fare in generale L’adozione di stili di vita salutari è alla base della prevenzione di obesità e sovrappeso. E’ sempre bene rivolgersi ad un medico per la diagnosi di obesità, anche per l’eventuale consulenza specialistica (endocrinologo, nutrizionista). A livello individuale è possibile: • controllare l’introito calorico • limitare l'assunzione di grassi e zuccheri leggendo anche le etichette dei prodotti • aumentare il consumo di frutta e verdura, così come i legumi, i cereali integrali • aumentare l'attività fisica con almeno 30 minuti di regolare attività di intensità moderata tutti i giorni (es. camminare di buon passo, andare in bicicletta) e possibilmente due volte a settimana attività più intensa (nuoto, palestra, corsa, ballo, giardinaggio) • usare le scale invece dell’ascensore • prendere/lasciare l’autobus ad una fermata diversa dalla propria e andare a piedi • parcheggiare la macchina più lontano dal luogo da raggiungere. Altre attenzioni..(continua nei prossimi numeri) Dr. Marco Gentile - Responsabile U.d.R.


CARNEVALE DI FORLÌ Domenica 12 aprile 2015 è stato un pomeriggio di grande festa in Piazza Saffi. Si è svolto l’appuntamento annuale del carnevale a cui hanno partecipato i carri allegorici dei quartieri della città i quali hanno sfilato lungo alcune delle principali vie del centro cittadino e tra i partecipanti, ad aprire la sfilata a piedi, erano presenti anche alcuni giovani volontari di AVIS truccati e mascherati per l’occasione, rossi di passione, all’insegna della promozione della donazione di sangue e plasma. Tanta musica, persone, maschere e divertimento hanno regalato ancora una volta un caldo pomeriggio di allegria e solidarietà insieme ad AVIS. Stefano Drei

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CARNEVALE DI VIAREGGIO Come ormai da tradizione, Avis Toscana organizza la sfilata al carnevale di Viareggio e quest’anno abbiamo deciso di partecipare anche noi di Avis Forlì. “IL PLASMA E’ ORO, IL SANGUE E’ VITA. AVIS! AVIS! AVIS! “, questo era il motto della giornata e il messaggio che è stato voluto lanciare è molto semplice e chiaro: c’è sempre bisogno di sangue. Che sia una giornata normale o una festa di carnevale, non fa alcuna differenza. I bisogni sanitari non vanno in vacanza e, in un momento di festa come voleva essere quella del tradizionale carnevale, da Forlì siam partiti in cinque e abbiamo raggiunto la Toscana non solo per ritrovare i nostri cari amici avisini (ai quali si erano aggregati oltre un centinaio da tutta Italia) ma soprattutto per ricordare a tutti l’importanza della donazione. Nel corso della sfilata è stato allestito e ha sfilato assieme ai tradizionali carri di carnevale, un lettino con su scritto “Donazione in corso…”, un modo semplice, scherzoso ma allo stesso tempo significativo perché con un facile gesto si può fare veramente qualcosa di importante. Con l’aiuto dei ragazzi del gruppo Giovani Avis Toscana, siamo stati truccati con gocce e simbolo Avis e, accompagnanti dal bel tempo e dal sole, abbiamo prima aspettato i tre colpi di cannone e poi iniziato la sfilata in maschera per le vie della città e sul lungomare viareggino, bagnato dal Tirreno e baciato dall’Appennino. Stefano Drei

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GRUPPO CICLISTI

DOPO 40 ANNI

È storia

Il Gruppo Cicloturistico Avis Forlì nasce nel 1975 e, nel panorama cicloturistico locale, ha sempre rivestito una posizione di primo piano. Da due anni, ormai, è iniziato un lavoro di ristrutturazione del gruppo, resasi necessaria al fine di adattarlo alle nuove esigenze dei più giovani, che sono interessati a questo sport. I primi successi di questa ristrutturazione sono stati senza dubbio un aumento degli iscritti che, solo nell’anno corrente, è stato pari al 37% passando da 58 ad 80. Lo scorso anno, inoltre, sono stati registrati 500 partecipanti in più, rispetto alle precedenti edizioni, alle due medio fondo che ogni anno organizza il nostro Gruppo. Anche quest’anno, sabato 30 maggio organizze-

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remo la medio fondo “OMA” di circa 65 chilometri, che nel percorso vede le ascese di Rocca delle Caminate e dei Baccanelli. Domenica 6 settembre, invece, sarà la volta della XXXIX edizione della manifestazione cicloturistica “Giro del Muraglione”. Si tratta della fondo cicloturistica più famosa del forlivese, che nel corso degli anni ha visto la partecipazione di blasonati ciclisti amatoriali della zona. Ogni anno, la prima domenica di settembre, ricorre questo atteso appuntamento, che vede partire da Forlì gli appassionati delle due ruote per raggiungere il Passo del Muraglione e tornare indietro al punto di partenza. Ad anni alterni, il viaggio di andata viene percorso dalla parte di Premilcuore e del Valico Tre Faggi o dalla parte di San Benedetto in Alpe, per poi ridiscendere dal versante opposto. Anche quest’anno la partenza avverrà da via Gorizia, utilizzando gli spazi messi gentilmente a disposizione da uno dei nostri sponsor. Ma una delle cose più importanti, che è ancora in fase di ultimazione, è stata senza dubbio la realizzazione della nuova divisa sociale, importantissima per l’immagine del gruppo e che è, senza dubbio, un importante biglietto di presentazione. Grazie alla collaborazione ed alla disponibilità dell’Avis Comunale di Forlì, è stato possibile reperire sponsor che hanno permesso la realizzazione e la distribuzione gratuita della nuova divisa, che comunque lascia sempre in primo piano la gioia di appartenere ad un’importante organizzazione quale è quella dell’Avis. Marcello Giugliani

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GRUPPO PODISTI

LA CORSA È GIOIA ...come la vita

Domenica 24 maggio si è svolta l'ormai consueto appuntamento con la gara organizzata dal G.P. Avis Forlì, giunta quest'anno alla IX edizione, che si è tenuta nella splendida location del parco urbano "F. Agosto" di Forlì. Si tratta di un evento immancabile così per i podisti più accaniti come per chi vuole semplicemente godersi una passeggiata in mezzo alla natura ad un ritmo più tranquillo fra chiacchiere e ristori (e che ristori!), grazie ai diversi percorsi, quello competitivo da 10 km e quello non competitivo da 7 e 12 km. La partenza è stata alle ore 9,30 per i competitivi; partenza invece libera dalle 8,30 in poi per i non competitivi. Quest'anno la manifestazione è stata impreziosita dalla collaborazione con l'Avis, presente con un proprio punto informativo all'interno del parco, nella zona partenza, dove i volontari sono stati a disposizione di tutti i cittadini interessati

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ad avere maggiori informazioni su un gesto così importante come la donazione di sangue. L'Avis vi aspetta numerosi alle prossime iniziative che verranno organizzate, a braccia scoperte .... ops a braccia aperte!!! Non mancate! Davide Giunchi


GRUPPO PODISTI

SE C’È IL SOGNO Nulla è impossibile

Loris Cappanna è un ragazzo di Forlimpopoli che ha perso completamente la vista dal 2009. Dopo 10 anni di di stop da qualsiasi attività sportiva, nel 2014 Loris ha deciso di rimettersi in gioco. Ha contattato giornali,società sportive,dirigenti federali ecc... ma non riusciva a trovare supporto per praticare l'attività sportiva che gli piaceva e voleva iniziare: la Corsa. Nel maggio 2014 Loris è entrato in contatto e si è iscritto al "Gruppo Podistico Avis Forlì", il gruppo, dopo una consultazione interna con i propri soci, ha trovato varie persone propense a correre con lui, ha quindi iniziato subito a correre con Daniele Zattini, un corridore molto disponibile ed abitante anche lui a Forlimpopoli. Nonostante gli anni di lontananza da qualsiasi sport, grazie ai costanti allenamenti ed unito da una cordicella alla propria guida, Loris ha

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iniziato presto a migliorare, andare sempre più forte e sempre più a lungo, diventando una presenza fissa a tutte le podistiche locali. All'interno del g.p. Avis Forlì ha iniziato a correre anche con Davide Giunchi, macinando chilometri in tutte le distanze fino alla dura Maratona. Il 15 marzo Loris ha potuto coronare un suo sogno: ha partecipanto al Campionato Italiano Paraolimpico di Mezza Maratona con la guida Davide Giunchi ed ha.... VINTO! Nel giro di appena un mese, Loris si è laureato Campione Italiano anche sulla distanza della Maratona e il 19 marzo alla maratona di San Antonio di Padova. Loris è un esempio per tante persone disabili, grazie alla determinazione ed all'impegno profuso si è potuto riscattare da anni di estrema difficoltà, ora è una presenza fissa del nostro gruppo, presenza della quale siamo orgogliosi. Davide Giunchi


DOMENICA 26 APRILE - FORLÌ IN ROSA

ASPETTANDO IL GIRO D’ITALIA La città si tinge di rosa per una pedalata della salute

La LILT di Forlì-Cesena (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) con la collaborazione del Comune di Forlì, di Avis Comunale Forlì e di Fiab Forlì (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) ha organizzato, in data 26 aprile 2015, la manifestazione “Forlì in rosa, aspettando il Giro d’Italia”. Perché organizzare una pedalata “in rosa”? Quest’anno la città di Forlì ospiterà il 98° Giro d’Italia per due giornate: il 19 maggio con l’arrivo della 10ª tappa e il 20 maggio con la partenza della 11ª tappa. Il rosa è, quindi, il filo conduttore che lega le Associazioni che hanno dato vita a questo evento: il rosa è il colore della prevenzione, il rosa rappresenta uno stile di vita sano e rosa è il colore della maglia del vincitore del Giro. La partenza della “gara” è stata alle 16,00 da Piazza XX settembre e un fiume di bici ha invaso le strade di Forlì. Il percorso "Giro delle 4 Porte", molto significativo, ha previsto il passaggio dei “ciclisti in rosa” nelle quattro porte simbolo della città (P.ta San Pietro, P.ta Schiavonia, P.ta Ravaldino e P.ta Cotogni): in testa al gruppo di partenza, il Sindaco Davide Drei, con la fascia tricolore; a chiudere il serpentone il gruppo Cicloturistico dell’Avis. All’arrivo, sempre in Piazza XX settembre, il Sindaco ha premiato il più giovane ciclista partecipante alla gara: un bambino di 4 anni. Forlì si è tinta del colore del Giro d’Italia con una pedalata all’insegna della solidarietà perché, come ha voluto sottolineare il Sindaco concludendo l’evento, nella città sono numerose e molto attive le Associazioni di Volontariato che lavorano ed operano per aiutare chi si trova in condizioni disagiate. Stefania Savorani ...... 34


TORNEO DI BURRACO Giovedì 12 marzo 2015 si è svolto il torneo di burraco Avis presso i locali del Circolo ACLI di Roncadello. Le 32 coppie (64 partecipanti) si sono sfidate in tre partite di quattro mani con la regia dell’arbitro sig.ra Franca Serra. Nel corso della serata è stato predisposto un buffet con le colombe pasquali offerte da “Flamigni specialità dolciarie”. Su tutti i tavoli da gioco, elegantemente confezionati, “baci Perugina” e cuoricini di cioccolato gentilmente offerti dalla Pasticceria La Rocca. Al termine della serata, con soddisfazione unanime, si è proceduto alla premiazione dei vincitori (20 coppie più 1 premio tecnico). I numerosi premi sono stati acquistati con i buoni donati da “Forlì nel Cuore” e da Flamigni dolciumi. Il ringraziamento della nostra Associazione va al Circolo che ci ha ospitati, all’azienda “Flamigni” per l’omaggio di un cartone di colombe pasquali, alla Pasticceria “La Rocca” e in particolare al Comune di Forlì che ha messo a disposizione dell’Avis i buoni dell’iniziativa “Forlì nel Cuore”. Un grazie caloroso a tutti gli affezionati partecipanti ai quali diamo appuntamento alla prossima iniziativa. Maria Gori

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DONATRICE DOC

VALENTINA PANZAVOLTA

Il sogno più bello

maria, Indirizzo Scuola dell’Infanzia e da settembre 2007 sono insegnante a tempo pieno. Sempre all’Università ho conseguito, anche, la Specializzazione sul Sostegno. Con gli incarichi annuali, ho frequentato diverse scuole della provincia, ho conosciuto colleghe dalle indubbie capacità professionali, ho seguito bambini con differenti bisogni e con disabilità più marcate in alcuni casi, ma questo è il lavoro che ho scelto e per il quale mi sono preparata e non c’è nulla che mi possa spaventare o far desistere dall’andare avanti nel mio cammino.

Valentina Panzavolta: donatrice Avis doc, giovane insegnante e, come lei si autodefinisce, “credo di essere una persona fortunata”. Oltre ad essere fortunata, potremmo dire che lei è una persona molto decisa nelle scelte. Vuol spiegarci perché si ritiene tale? Sono una ragazza di poco più di 30 anni. Il mio percorso non è stato altalenante o difficoltoso, ma lineare e coerente con le mie aspettative di adolescente quando, un po’ per caso, è iniziato il mio avvicinamento al mondo dei bambini. All’età di 17 anni ho iniziato a fare volontariato con associazioni private e a prestare collaborazioni in centri estivi o in associazioni sportive, fino a quando l’Università e il Servizio Civile non mi hanno indirizzato altrove. Quale facoltà ha scelto? E quali gli attuali impegni occupazionali? Sono laureata in Scienze della Formazione Pri...... 36

Lei ha frequentato il Liceo Classico, come mai orientarsi verso la scuola dell’infanzia? Ha dei ripensamenti? La mia formazione, i miei studi al Liceo Classico di Forlì, avrebbero indicato una ricaduta verso facoltà più “alte”, “sofisticate”, ma sapevo bene di non essere portata per le discipline linguistiche o tanto meno per quelle scientifiche o commerciali. Ci tengo a sottolineare, però, che non rinnego affatto la mia scelta, il bagaglio culturale, la preparazione, la capacità di vedere e interpretare le cose: sono esperienze che mi hanno cambiata, arricchita, aiutato a crescere e a diventare la persona che sono oggi… e a scegliere, di conseguenza, la Specializzazione al Corso Aggiuntivo di Sostegno. Le difficoltà non mancheranno di certo, ma sono consapevole del mio futuro ruolo, all’interno della classe, ma ogni giorno affronterò le situazioni a testa alta per cercare di soddisfare, nel migliore dei modi, le richieste dei “miei bambini”. Parliamo dei suoi hobby: riesce a trovare un po’ di tempo per coltivarli? Sono una ragazza molto semplice: mi piace uscire con gli amici per quattro chiacchiere in compagnia; vado spesso al cinema o a teatro: non ho un genere in particolare e alterno film di avventura o di azione a spettacoli impegnati, dai


risvolti psicologici molto interessanti. Adoro la musica, sia quella dei grandi cantautori italiani sia quelle delle band straniere e non; mi intendo abbastanza di sport e mi piace seguirlo in TV, quando ne ho la possibilità. Non sono una grande patita di calcio, ma mi interesso e apprezzo molto la Formula Uno, il motociclismo, il nuoto, la pallavolo, il pattinaggio, l’atletica e lo sci. Le piace leggere? Se sì, quali libri? Leggere è una delle mie attività preferite: fin da piccola sono sempre stata abituata alla lettura di un buon libro e ancora adesso, soprattutto nei periodi di pausa dall’impegno scolastico, le pagine dei grandi autori del passato o del presente mi fanno molta compagnia. A parte i libri gialli, leggo praticamente di tutto. Non ci ha detto, però, se pratica qualche sport. La fatica e il movimento non mi spaventano e per tenermi in forma vado regolarmente in palestra. Sono anche una ragazza molto abitudinaria e le mie giornate trascorrono regolari tra il servizio a scuola, il centro estivo e il volontariato. E la sua scelta di donatrice Avis quando è iniziata? Perché lo ha fatto? Ho iniziato a donare il sangue appena ho compiuto 18 anni. Già mio nonno era un donatore ed io, un po’ per continuità un po’ per vicinanza (purtroppo mio nonno è venuto a mancare quando ero ancora molto piccola e non ricordo molto di lui), ho scelto fin da subito di diventare un volontario AVIS. In realtà, a memoria, la vera “pioniera”è mia madre la quale ha passato il testimone a mio fratello (più grande di me di tre anni) e di conseguenza a me. Insomma, si può dire che, ancor prima di nascere, ero già parte integrante della grande famiglia AVIS. E ne vado molto fiera. Che cosa prova quando deve sottoporsi ad un prelievo di sangue? C’è in lei qualche forma di timore? Sono serena ogni volta che vado a donare, anzi, è diventata proprio una bella abitudine: tutto quanto lo staff è gentile, molto disponibile per ...... 37

ogni tuo dubbio o insicurezza e sempre ben disposto a seguirti durante il tempo della donazione. Tutto quanto l’ambiente è tranquillo e una persona non può non rilassarsi. Quante donazioni ha fatto? Da parte mia, non dono il sangue solo per tradizione. Sono una ragazza forte e in salute, ho un gruppo sanguigno abbastanza raro e se con qualche piccolo accorgimento e in modo semplice posso essere d’aiuto agli altri, mi sono chiesta: “Perché non farlo?” Ed eccomi allora qua: a 31 anni suonati (quasi 32) alla mia 63°donazione. La sua è una splendida forma di altruismo. Pensa di continuare a donare anche in futuro? Sposata ancora non sono, figli non ne ho e ripeto, non ho mai avuto per fortuna un problema di salute. Credo anche che se io, come individuo, mi sento bene fisicamente, donare sangue e plasma con regolarità, non sia altro che un modo per “regalare “ un po’ della mia fortuna, un po’ di questo mio stare bene a qualcuno che ne ha bisogno. Sia chiaro anche, però, che non faccio tutto questo per avere premi o riconoscimenti: penso solamente che, facendo parte di una collettività, il contributo di ognuno possa fare la differenza; differenza che, in questo caso, diventa la risposta concreta ad una richiesta d’aiuto silenziosa. Rosanna Ricci


LA GRANDE BELLEZZA... DI “Perché il mondo non è diviso tra chi è speciale e chi è normale: ciascuno ha il potenziale per essere straordinario. Finchè si hanno anima e libero arbitrio si può essere qualsiasi cosa, fare qualsiasi cosa, scegliere qualsiasi cosa.” (Cit. C. Clare) E abbiamo scoperto che il mondo ADMO è esattamente così. Siamo volontarie da pochi mesi, un percorso iniziato con entusiasmo seppur in punta di piedi, nel timore che la nostra inesperienza potesse essere di ostacolo alla trasmissione del grande messaggio di speranza di cui l’Associazione è portatrice. Non è stato così. Gli altri volontari ci hanno preso per mano e hanno aperto davanti ai nostri occhi un mondo incredibile fatto di persone meravigliose che, nonostante le esperienze difficili riservate loro dalla

vita, hanno saputo farsi forza, spendendo la loro energia in una missione così importante come quella della lotta contro la leucemia (e tutte le malattie tumorali del sangue). E’ una realtà che ti fa crescere e ti regala esperienza, nuove conoscenze e l’opportunità di condividere percorsi di vita significativi e densi di emozioni. Nell’ultimo periodo ci siamo occupate della raccolta fondi con la campagna pasquale “Una Colomba per la Vita 2015” e abbiamo notato che tanti giovani si sono avvicinati ad ADMO, portando il loro contributo sia come volontari che come nuovi potenziali donatori; con ciò hanno scoperto che tipizzarsi non è un gesto da supereroe, ma è un modo semplice e innocuo per aiutare i malati, tutelare ed assicurare la propria vita e quella dei propri cari. QUINDI NON ABBIATE PAURA DI DIVENTARE POTENZIALI DONATORI DI MIDOLLO OSSEO. Qualcuno nel mondo ha bisogno di voi! “Perché siamo tutti potenziali riceventi. Ma siamo tutti potenziali donatori?” (Cit. P. Papayannidis) Francesca Naldi e Beatrice Fiorini Volontarie ADMO

ASSOCIAZIONE DONATORI MIDOLLO OSSEO ...... 38


IMITIAMOLI

ROCCA S. CASCIANO

Lezione d’amore

Sabato 13 dicembre 2014 si è tenuta la festa di fine anno presso la Casa di Riposo Villa del Pensionato di Rocca San Casciano. L'evento, organizzato a cura del Comitato Parenti e Ospiti, si è svolto nel corso del pomeriggio ed è stato allietato dalla simpatica presenza del comico Renzo che con le sue storielle e le barzellette ha garantito allegria fra gli ospiti e i parenti presenti. Grande la sorpresa quando perfino Babbo Natale si è presentato fra i presenti per distribuire agli anziani ospiti un simbolico regalo di Natale. La musica d'ambiente di D.J. Michele e il lauto rinfresco hanno garantito la chiusura di una giornata speciale per gli ospiti che hanno poi ricevuto gli auguri di tutti i presenti. La giornata, in verità particolarmente riuscita, è stata pos-

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sibile solo grazie alla concreta partecipazione dell'Associazionismo locale, primo fra tutti la locale Sezione AVIS, sempre presente, sempre d'esempio, sempre in prima fila nell'organizzazione di eventi benefici a favore degli anziani e di tutta la cittadinanza locale. Grazie di cuore a nome di tutti gli anziani da parte del Comitato Parenti e Ospiti della Villa del Pensionato di Rocca San Casciano. Rodolfo Galeotti


Il 14 giugno, come ogni anno, sarà celebrata la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue. Lo slogan scelto per quest’anno è “Thank you for saving my life" (Grazie per avermi salvato la vita). Questa giornata ha lo scopo di ringraziare i donatori che danno già il loro contributo, ma anche sensibilizzare la popolazione sul valore e l’importanza di tale gesto. Sarà Shanghai la città che ospiterà le principali manifestazioni internazionali di quest'anno, mentre in Italia è previsto un convegno a Cascina Triulza, il padiglione della società civile di Expo 2015 a Milano, organizzato in collaborazione con il Coordinamento Interassociativo Volontariato Italiano del Sangue – CIVIS – ed il Centro Nazionale Sangue. Il 2015 è l’anno dell’EXPO a Milano: AVIS sarà presente alla manifestazione con "AVISxEXPO NutriAmo la vita!", programma che nasce con l'obiettivo di proporre iniziative, attività e prodotti educativi e scientifici per porre al centro l'attenzione nei confronti dell'alimentazione e della salute. Il tema della manifestazione Expo 2015 è "Nutrire il Pianeta, energia per la Vita", pertanto l'obiettivo è quello di incoraggiare la popolazione ad una corretta nutrizione e uno stile di vita sano. AVIS parteciperà attivamente a questa manifestazione, ed una delegazione dell’Avis Comunale di Forlì sarà presente in fiera il 14 giugno, proprio in occasione della Giornata Mondiale del Donatore di Sangue. Tra gli scopi di AVIS, infatti, oltre alla promozione del dono di sangue e della solidarietà, ha una rilevanza primaria la promozione e l'educazione a un'alimentazione sicura e di qualità per cercare di limitare il più possibile abitudini sbagliate, prevenendo in questo modo al...... 40

cune gravi malattie della nostra epoca quali obesità, patologie cardiovascolari, tumori, ecc. “La collaborazione con AVIS – ha detto Andrea Poli, Presidente di NFI (Nutrition Foundation of Italy ) - ci consentirà di affrontare in modo rigoroso, e su grandi numeri, un tema di grande importanza: lo scollamento tra le informazioni in possesso delle persone, la percezione dei propri comportamenti e la realtà delle loro scelte quotidiane. Solo conoscendo tutte e tre queste caratteristiche delle persone è possibile identificare le vere criticità dei comportamenti del pubblico, e pianificare attività di informazione e formazione in grado di orientare le scelte del pubblico stesso, in modo efficace, verso stili di vita favorevoli”. A questo scopo, in collaborazione con il Nutrition Foundation of Italy, è stato messo a punto un questionario per rilevare le conoscenze (Cosa sai – Cosa fai – Cosa hai fatto ieri) in tema di alimentazione, stile di vita e salute, e i relativi comportamenti, sia dei donatori di sangue sia della popolazione in genere. Il questionario, multilingua, sarà compilabile on line o presso lo stand AVIS a Cascina Triulza e i risultati rilevati saranno la base di una ricerca scientifica che verrà presentata nell’evento finale di chiusura, su due livelli, uno tecnico-scientifico e uno divulgativo e confluiranno in una pubblicazione che ci svelerà le conoscenze sul tema della popolazione intera. Segnaliamo, inoltre, un altro momento significativo: tra il 27 e il 30 agosto si terrà il Forum Internazionale dei Giovani donatori FIODS (Federazione internazionale organizzazioni donatori sangue), con la partecipazione di alcune centinaia di giovani donatori da tutti i continenti. Stefania Savorani


ALCUNI EVENTI segnalatici e programmati dalle Avis Comunali del Comprensorio Forlivese nel periodo Giugno/Ottobre 2015 (*) CASTROCARO XIII FESTA del DONATORE 18-19-20 Giugno 2015 CAMMINATE NOTTURNE Ritrovo Stabilimento Terme ore 20.30 gg. 10 e 24 luglio 7 e 28 agosto 2015

CIVITELLA di ROMAGNA SAGRA della CILIEGIA 14 Giugno 2015 GIORNATA SALUTISTA 18 Ottobre 2015

FORLIMPOPOLI Settimana Artusiana 20-29 giugno 2015

MELDOLA RASSEGNA di COMMEDIE DIALETTALI Luglio 2015 Arena Hesperia ore 21.00: 4 luglio compagnia Quatt’er quattr’ott; 11 luglio compagnia De Bon Umor; 18 luglio compagnia Quei de mi paes; 25 luglio Compagnia La Zercia

MODIGLIANA SILVESTRO LEGA 28 marzo / 28 giugno 2015: “L’origine e la nostalgia”; Mostra collegata a “Boldini, lo Spettacolo della Modernità” Musei San Domenico di Forlì SAVE THE DATE Domenica 20 Settembre 2015 FESTE dell’800 e Tableaux Vivents

PREDAPPIO CAMMINATE NOTTURNE Ritrovo il primo lunedì dei mesi di Giugno, Luglio, Agosto, Settembre e Ottobre (cioè 1/6- 6/7- 3/8- 7/9- 5/10)

SANTA SOFIA FESTA AVIS nelle serate del 7-8-9-10 AGOSTO 2015

TREDOZIO Collaborazione FESTA della PROTEZIONE CIVILE mese di Agosto (giorno da destinarsi) (*)PS. date e orari da verificare in prossimità dell’evento


Ai sensi dell’art. 10 della legge n° 675/1966 e successive modificazioni e integrazioni la informiamo che i suoi dati sono conservati nel nostro archivio informatico e che saranno utilizzati dalla nostra Associazione soltanto per l’invio di materiale informativo inerente la nostra attività. La informiamo inoltre che ai sensi dell’art. 13 della legge medesima, Lei ha diritto di conoscere, aggiornare, cancellare, rettificare i Suoi dati o opporsi all’utilizzo degli stessi, se trattati in violazione della legge. Periodico in distribuzione ai soci e sostenitori dell’AVIS di Forlì, Provincia e Regione. Registrazione Tribunale di Forlì n. 336 del 14 febbraio 1963. Spedizione in A.P. - Art. 1 comma 2 DCB di Forlì

Istituto Scientifico Romagnolo Per Lo Studio e La Cura Dei Tumori (Irst) Irccs

Operativo dal 2007 all’interno delle strutture dell'ex Ospedale Civile di Meldola, l’ Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori (IRST) è una delle realtà più importanti nel nostro Paese per lo studio e la cura dei tumori; uno dei pochi centri – sono 11 in campo oncologico in Italia – che può fregiarsi del riconoscimento ministeriale di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS). Una sigla che racchiude in sé sia il valore dell’impegno profuso negli anni dai professionisti dell’IRST sia ampie prospettive di crescita futura. Frutto dell’alleanza tra soci pubblici e privato sociale – ulteriormente rafforzata dall’ingresso quale socio di maggioranza, della Regione Emilia-Romagna – IRST si pone quale nodo centrale della Rete Oncologica della Romagna ed è in grado di rispondere pienamente alle complesse esigenze di trasferibilità dei risultati di laboratorio a diretto beneficio dei malati. Organizzato secondo innovativi approcci che pongono il paziente al centro (percorsi assistenziali e gruppi di patologia) IRST gestisce attività clinico-scientifiche di quattro sedi: Meldola (sede operativa e legale), Forlì (Day Hospital), Cesena (Servizio di Oncoematologia, da gennaio 2011) e Ravenna Radioterapia (da gennaio 2014). L’Istituto insiste su un territorio di oltre 1 milione e centomila abitanti ed è una realtà dotata di tutte le facilities necessarie per raggiungere gli obiettivi posti, le competenze per la gestione degli studi, per accedere a tutti i livelli del finanziamento e bandi, per dialogare alla pari con i più qualificati centri ed enti nazionali e internazionali. F.M.


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