NOTIZIARIO DELL'APEC N° 53-58

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Il 2011, anno del 150° dell’Unità d’Italia, volge ormai a conclusione. Anche noi vogliamo ricordare la ricorrenza inserendo in copertina alcune foto di un piccolo campione del numeroso stuolo di atleti che hanno dato onore e lustro all’Italia, nonché, in altra parte del Notiziario, l’elenco di tutti gli azzurri medaglie d’oro alle Olimpiadi. Il nostro èi un gesto simbolico con un significato preciso: rimarcare quanto lo Sport sia stato ed è elemento aggregante dell’Unità Nazionale. Una prova in tal senso? Basta pensare agli eventi internazionali che vedono in gara atleti e squadre in maglia azzurra. Ed in questo contesto l’atto più esaltante è certamente l'esecuzione dell’inno di Mameli. In quel momento tutti, sia allo stadio che in casa davanti alla TV, hanno la percezione istintiva della propria identità nazionale, che li unisce quindi agli atleti in campo, sentendosi davvero “Fratelli d’Italia”. Ed anche, potremo aggiungere, “Fratelli di Sport”.


di Angelo Menna Riconosciamo che l’Associazione si muove in maniera forse troppo riservata, ma questa caratteristica non influisce sulla incisività degli interventi, tutt’altro! Il fatto è che operiamo senza mirare agli “effetti speciali” perché il nostro riferimento sono i temi concreti, cercando, non con poche difficoltà (purtroppo non siamo in tanti a lavorare…) di soddisfare le esigenze dei colleghi. I risultati positivi ci sono stati e ciò è motivo di comune soddisfazione. Citiamo l’ultimo vittorioso traguardo in ordine di tempo, l’assicurazione sanitaria, ove abbiamo stipulato un contratto particolarmente vantaggioso ed unico, considerata l’età dei fruitori.

Cari

amici, questo numero del Notiziario esce con notevole ritardo: infatti l’ultima nostra pubblicazione fu lo “speciale” sulle Olimpiadi di Roma 1960, che pubblicammo nel dicembre dello scorso anno e che tra l’altro riscosse molto successo anche fuori dalle nostre mura. Purtroppo ci sono stati dei problemi tecnici ed organizzativi che hanno impedito che il giornale potesse arrivare regolarmente nelle vostre case così come avveniva negli anni precedenti. Non è accaduto nulla di particolare, sia ben chiaro, ma sono emerse difficoltà operative che una struttura come la nostra (...composta, non dimentichiamolo mai, da sole persone volontarie) può incontrare per motivi certamente non programmati e senza preavviso. Ora per fortuna il problema sembra essersi risolto, e questo nuovo numero ne è la testimonianza più probante. Desidero però rimarcare che il Consiglio Direttivo non ha sottovalutato l’accaduto, ma ha affrontato l’argomento in modo più compiuto, andando oltre il caso specifico dell’inaspettato ritardo. Infatti l’evento ci ha stimolati a discutere il tema globale della comunicazione all’interno della nostra associazione ed in tale disamina abbiamo unanimemente convenuto che in quest’epoca il Notiziario non può più rappresentare il solo strumento esclusivo della comunicazione dell’A.Pe.C., ma esso deve essere integrato con le altre modalità comunicative (molto più immediate e veloci) a nostra disposizione, quali possono essere le circolari, il telefono, gli sms, le e-mail, Internet. Ed a questo proposito chi dei nostri soci usa il computer ben sa che, in questi mesi di “silenzio stampa scritta”, comunque il sito www.pensionaticoni.it ha continuato in modo aggiornato, puntuale e completo a rendere pubbliche tutte le notizie, anche le meno urgenti, riguardanti le nostre attività ed i nostri avvisi. Tornando al Notiziario, siamo convinti che in una realtà più attuale ed efficiente esso può invece configurarsi come fondamentale “documento cartaceo” (...quindi tangibile ed alla portata di tutti i nostri soci) che, non più gravato dai precisi ritmi temporali propri di ogni pubblicazione tipografica, può anche uscire solo due, massimo tre volte l’anno. In altre parole dovrebbe trasformarsi in vera e propria rivista atta a perseguire pochi ma efficaci obiettivi editoriali. Innanzitutto deve essere veicolo “di sintesi” sull’attività svolta dall’A.Pe.C. nei mesi precedenti la sua uscita e di contro anche di “programma” delle attività future; deve poi diventare in modo consolidato ed istituzionale strumento di “archivio e documentazione storica” del mondo dello sport, con particolare riguardo all’attività lavorativa da noi svolta in ambito CONI negli anni passati. Inoltre, come auspicato dallo stesso Comitato Direttivo, nulla vieta che sulle sue pagine possano essere trattati anche argomenti di chiaro interesse per il nostro status di pensionati (...ed anziani), tipo quelli relativi alla salute, ai problemi sociali, senza peraltro tralasciare tematiche più proprie della realtà sportiva del nostro Paese. Esaurito questo lungo preambolo, consentitemi ora un brevissimo excursus sulla vita associativa dell’A.Pe.C. sviluppatasi tra fine marzo di quest’anno (ndr: cioè dall’Assemblea Nazionale) ad oggi. E per farlo, prendo a prestito il titolo di questo articolo “Senza tanto chiasso, ma sempre in movimento” per sottolineare l’intenso lavoro capillare cui la nostra Associazione assolve quotidianamente, e che cito senza un ordine preciso. Inizio dalle attività del tempo libero, con proposte sempre di alto contenuto, e che sono in continuo crescendo di adesioni nonostante che la crisi economica faccia sentire i suoi effetti negativi sui nostri bilanci familiari. Voglio poi ricordare le varie questioni amministrative e fiscali cui sono sottoposti gli infaticabili amici della Segreteria: tra l’altro, riguardo la situazione relativa ai rimborsi IRPEF del 12,50%, nostro cavallo di battaglia da alcuni anni, informo che tutti i ricorrenti hanno ottenuto quanto spettante a seguito delle varie sentenze: sono rimasti da definire solo i ricorsi in Corte d’Appello e presso la Corte di Cassazione, che comunque si riferiscono agli anni 1995-1998. C’è stato poi “il fronte” delle modifiche statutarie richieste dal CONI, che sul piano teorico sembravano un semplice atto formale ma che, in pratica, ha richiesto un nostro impegno non indifferente. Mi riferisco infine alla nuova Assicurazione Sanitaria, una operazione che abbiamo chiuso recentemente e che, tenuto conto dell’età avanzata di noi fruitori, prevede condizioni davvero vantaggiose e certamente esclusive. Insomma tutto questo per dirvi che continuiamo a darci da fare, su tutti i campi di competenza, e con tutte le difficoltà che possiamo incontrare. Ci auguriamo che continuerete a seguirci ed a sostenerci, magari con la speranza che qualcuno di voi si offra, volontario, a darci una mano. In speranzosa attesa, con tutti i colleghi della Segreteria, colgo l’occasione di questo mio scritto per porgervi gli auguri più sinceri auguri per le prossime festività natalizie e per un 2012, anno olimpico, sereno e tranquillo.


Dal 1° gennaio, con il magnifico Capodanno a Sorrento, fino ad oggi, ben 10 sono stati gli “appuntamenti del tempo libero”, mentre il prossimo 17 novembre, quando questo giornale sarà in via di spedizione, è prevista la 11a uscita, a Cascia ed a Norcia. Senza tema di smentita si può affermare che i risultati ottenuti segnano quest’anno un trend positivo in termini di partecipazione rispetto al passato: segno che la qualità dell’offerta è ad alto livello, anche in relazione ai costi molto contenuti a carico dei partecipanti. Prova è che in questo 2011 in tali iniziative si son visti soci che mai avevano aderito ai nostri programmi. Nello stilare un primo bilancio su quanto è accaduto cit motori, di poter decidere la partecipazione alle nostre quest’anno, in ambito “tempo libero”, il primo dato che attività. E così è stato anche quest’anno, per le dieci procolpisce è il numero delle adesioni ai programmi svolti, poste realizzate dal 31 dicembre scorso a fine ottobre. E, percentualmente maggiore rispetto al passato di quasi ne siamo sicuri, sarà così anche per l’11° appuntamento l’11%. Non solo: a partecipare alle nostre iniziative si programmato proprio nei giorni (ndr: parliamo del 17 sono viste anche “molte facce nuove”, vale a dire quei novembre, a Cascia ed a Norcia) in cui questo Notiziario, colleghi che fino a poco tempo fa avevano ignorato le “uscito fresco di stampa” dalla tipografia, sta per essere attività ricreative dell’A.Pe.C. Probabilmente ancora è consegnato nelle vostre case. troppo presto per esprimePermetteteci ora di accenFoto di gruppo dal 2° piano del Colosseo re un giudizio definitivo su nare brevemente alle dieci questo fenomeno, certo è sopracitate iniziative, scuperò che esso in buona sandoci di non potervi proparte può essere fatto riporre notizie più dettagliasalire a due motivi essente su ogni appuntamento, ziali: il primo indubbiamensia per problemi oggettivi te riguarda la qualità delle di spazio (… il notiziario al proposte, tutte ad alto momento non riesce a dilivello, tutte interessanti, sporre di un numero più ed anche tutte poco stresconsistente di pagine), sia santi (considerata l’età perché, proposte le cronamedia dell’utenza a cui che dopo tanti mesi dal esse sono rivolte); l’altro loro accadimento, ne verelemento è rappresentato rebbe fuori una lettura dai costi molto contenuti a noiosa per i più, o, al mascarico dei partecipanti. simo, interessante solo per Mentre sul primo aspetto il merito va soprattutto a que- coloro che a quelle attività hanno partecipato. Tra l’altro sto nostro bel Paese che, in ogni suo angolo ed in ogni (ndr: per amore della verità è opportuno evidenziarlo) suo punto, sa offrire posti meravigliosi ed incantevoli che rispetto a quanto accadeva in passato, nessuno dei colleil mondo intero ci invidia (...ma spesso, purtroppo, di ghi che ha preso parte alle varie gite o visite svoltesi nel questo noi italiani non ce ne rendiamo conto, sia sul pia- 2011 ci ha fatto pervenire una loro nota, un loro comno della conservazione del territorio, sia su un suo più mento in merito: unica eccezione è stata quella della razionale utilizzo!) e quindi per i nostri colleghi incaricati “gita di primavera” sulla quale la collega Giuliana Accetad organizzare le iniziative l’unico impegno affrontato nel tola ci ha cortesemente inviato una breve cronaca che decidere dove andare è stato quello di superare abbiamo pubblicato sul sito internet, mentre per quanto l’imbarazzo della numerosa offerta (...cioè, in ultima ana- riguarda le foto c’è da ringraziare un amico di sempre lisi, di “saper scegliere”), il lavoro davvero improbo per dell’A.Pe.C., vale a dire Giorgio Franceschin (importante loro è stato quello di risolvere l’aspetto dei costi e la pre- punto di riferimento per tanti di noi presso la Banca Nadisposizione dei relativi progetti organizzativi. In altre zionale del Lavoro - sportello Foro Italico, durante la noparole, per ogni iniziativa, hanno dovuto affrontare quella stra attività professionale al CONI o nelle Federazioni che si chiama la “quadratura del cerchio”, vale a dire in- Sportive), il quale, quando è stato presente alle iniziatidividuare soluzioni con prezzi contenuti pur a fronte di ve, non ha mancato di metterci a disposizione alcuni una offerta di alto livello, o quanto meno dignitosa, non- scatti realizzati con la sua inseparabile macchina fotograché redigere piani di viaggio che mettessero nelle condi- fica, che potrete osservare sul nostro sito ufficiale e di zioni tutti i colleghi, anche i più anziani o quelli con defi- cui in questa sede vi proponiamo qualche esempio.


CAPODANNO A SORRENTO 31 dicembre-1 gennaio

incantevoli paesi vicini, passeggiate in quota (alla portata di tutti e senza necessità di particolare attrezzatura), o ancora visite ai tanti mercatini caratteristici montani, senza contare le diverse “mangiate a crepapelle” nelle trattorie e nelle malghe locali. Quest’anno si è andati al Andalo, località incantevole in grado di offrire tutte quelle cose. Ed a godersele stavolta sono stati in ventidue.

ASSEMBLEA NAZIONALE 30 marzo

Si temeva che l’aver scelto per festeggiare l’arrivo del nuovo anno una località abbastanza distante rispetto a quella degli anni precedenti avrebbe potuto in qualche modo ridurre il numero dei partecipanti. Ed invece il Capodanno di Sorrento si è rivelato uno dei più belli e probabilmente più indimenticabili per tutti coloro che hanno preso parte a questa trasferta: ben quaranta i presenti.

SULLA NEVE AD ANDALO 13-20 marzo

Ben sappiamo che l’incontro istituzionale annuale non può essere annoverato come “appuntamento del tempo libero”, anche se per i colleghi che risiedono fuori Roma è in qualche modo lo è, vista la trasferta. Ma abbiamo inserito in queste pagine anche l’Assemblea, poiché siamo convinti che questa rientra tra i momenti più belli del nostro “stare insieme”. Infatti, al di là dei contenuti e delle prassi tipiche di un congresso, essa rappresenta una occasione speciale, probabilmente unica, per incontrarci in tanti (ndr: in media si registrano circa 200 soci a questo appuntamento), fatta di saluti, densa di ricordi, foriera di nuovi rapporti interpersonali. Dopo la riunione poi sono previsti due momenti complementari non meno importanti: dapprima la festa degli OVER 80, dedicata ai soci che nell’anno hanno raggiunto la soglia degli ottant’anni, e, poi il raduno conviviale. Insomma l’Assemblea si propone come un appuntamento che consente almeno sei ore di sana e simpatica “rimpatriata”.

Tra tutte quelle che si svolgono nel corso dell’anno, questa invernale è una delle iniziative meno partecipate. Ma c’è un motivo: in tanti, per via della neve, la confondono come una vacanza per “specialisti”. In realtà era così una volta, ma da due anni a questa parte, grazie alla lungimiranza dei colleghi responsabili del settore “tempo libero”, VISITA A PALAZZO FARNESE la settimana si trasforma in un soggiorno “completo”, 14 aprile davvero piacevole, ove gli sci sono un optional riservato a coloro che sanno sciare, mentre per tutti gli altri Ogni parola su questo che è tra i più belli ed imponenti (sciatori compresi, ovviamente) si tratta di una vera e palazzi romani è scontata ed ovvia. E, manco a dirlo, proprio vacanza organizzata, ove sono previste gite negli questo edificio (ma soprattutto i suoi splendidi contenuti), è oggi sede dell’Ambasciata di Francia, ha riscosso il


totale consenso dei colleghi che hanno avuto la fortuna di rientrare nel numero, ahimè troppo ristretto, dei posti a disposizione. Un’ultima curiosità su questa visita che tutti i partecipanti hanno apprezzato moltissimo anche per la bravura della guida a disposizione: non esiste un minimo documento fotografico, poiché dentro Palazzo Farnese è assolutamente vietato fotografare o riprendere il suo interno, sia per motivi di copyright, ma anche per motivi di sicurezza, appunto perché sede diplomatica ufficiale della Republique Francaise.

GITA A CORTONA 28 aprile

re, l’emozione unica di ammirare dall’interno e dall’alto questo esempio assoluto di maestosità e di fascino.

AL MARE, A SCALEA 26 giugno - 10 luglio Da annoverare come il più applaudito tra tutti gli appuntamenti vacanzieri A.Pe.C. 2011: non poteva che essere così visto, che ad ospitare le attesissime giornate al mare è stato un luogo tra i più incantevoli del mondo, Scalea, una delle “perle” della Riviera dei Cedri, sulla costa tirrenica della Calabria. Ed alle magnificenze della natura c’è da aggiungere la qualità della struttura alberghiera ove si sono passati dieci giorni da favola: stiamo parlando del FORTE CLUB, un villaggio a 4 stelle che ha garantito ogni confort ai nostri colleghi partecipanti, oltre cinquanta persone. Il tutto a costi accessibili per tutti. Insomma un esperimento da ripetere!

GITA AD ASSISI E SPELLO 29 settembre

Anche se caratterizzata da un clima invernale, questa gita di fine aprile ha riscontrato particolare successo, vuoi per le bellezze del luogo, vuoi perché ancora una volta i nostri colleghi del “tempo libero” hanno saputo allestire un evento coi fiocchi. Una trentina i partecipanti (ndr: anche se la foto ne propone i due terzi) e questo perché la gita si è svolta pochi giorni dopo le festività pasquali. Comunque al rientro a Roma si sono visti solo volti soddisfatti e sereni. Il che non è certo poca cosa! Questa è stata la gita più partecipata dell’anno: “Se avessimo organizzato due pullman, li avremmo riempiti enGITA DI PRIMAVERA IN PUGLIA trambi”, è stato il commento unanime dei colleghi che hanno allestito l’evento. Al rientro sono stati in tanti a 17-20 maggio chiedere per il 2012 un eventuale “bis”, per completare il Sul nostro sito internet, nella pagina dedicata all’evento, giro dei tanti luoghi incantevoli che lo scorso 29 settempubblichiamo il reportage della collega Giuliana Accettola, bre hanno potuto “solo saggiare”. che ringraziamo sentitamente per la cortese ed utile collaborazione. Invitiamo a leggerlo, perché da quelle note SCAVI DI VICUS CAPRARIUS molto complete si possono ricavare i giusti elementi che 20 ottobre danno un’idea delle quattro giornate che hanno trascorso una cinquantina di nostri colleghi. Su questo Notiziario ci La visita è stata effettuata il giorno del "grande nubifralimitiamo, per far capire la “qualità” e la “quantità” di gio" a Roma, eppure una buona percentuale di chi aveva questa bella trasferta, ad elencare le località visitate: Tra- dato l’adesione, è riuscita ad effettuare la visita in uno ni, Bari, Cisternino, Alberobello, Locorotondo, Ostuni, dei luoghi archeologici tra i meno conosciuti di Roma, ma Lecce, Otranto, Castel del Monte e S. Giovanni Rotondo. che propone "angoli e particolari" davvero interessanti, alla pari di tanti altri monumenti che caratterizzano quePer chi non era del gruppo, c’è da mordersi le mani!

VISITA AL COLOSSEO 9 giugno

Dite la verità: quanti di voi nella propria vita ha avuto la possibilità (...o la voglia quando era aperto al pubblico senza nessuna restrizione) di visitare il monumento simbolo in assoluto della romanità? Per fortuna, grazie all’ A.Pe.C. venticinque nostri soci (tanto era il numero limite concesso) hanno potuto godere, o quantomeno rinnova-

NOTIZIARIO DELL’APEC ASSOCIAZIONE PENSIONATI CONI Direttore Angelo Menna Direttore Responsabile Augusto Rosati Foro Italico, 00135 Roma Telefoni: 0636854045 - 36854049; fax: 06.36854042 - 36854044 web: www.pensionaticoni.it; email: pensionaticoni@alice.it Registrazione Tribunale di Roma n°132/2000 La stampa del Notiziario è effettuata da TIPOGRAF srl, Roma, via Costantino Morin 26/a, tel. 06.3724146, fax: 06.3701054


Poco prima di Natale sarà reso noto il programma dettagliato per il prossimo anno, almeno per ciò che concerne il primo semestre. Comunque sembra che ricalcherà per sommi capi l’articolazione 2011, anche se, ovviamente, saranno proposte località e progetti differenti. Uno degli obiettivi da perseguire, stavolta più che mai, sarà il contenimento dei costi, sia per chi partecipa, sia per ciò che riguarda il concorso economico dell’A.Pe.C., onde evitare che questo grave periodo di crisi in Italia possa in qualche modo influire in modo determinante sulla partecipazione alle belle iniziative che l’Associazione predispone per i propri soci.

INIZIAMO DAL CAPODANNO

LE ALTRE PROPOSTE

A marzo ci saranno due appuntamenti importanti, vale a dire l’assemblea annuale e la settimana sulla neve. Al momento non è possibile sapere se prima si svolgerà l’una o l’altra, ma comunque, come gli altri anni, le due iniziative saranno consequenziali l’una all’altra. Nel mese di aprile sono previste una visita guidata della città di Roma ed una gita culturaledi un giorno. A maggio ci sarà la consueta “gita di primavera”, e già i nostri colleghi sono al lavoro per individuare i luoghi idonei, ponendo l’accortezza di evitare lunghi e dispendiosi trasferimenti tra un punto ed un altro della gita. Ai primi di giugno sarà fissata una seconda visita culturale nella Capitale, mentre a cavallo tra giugno e luglio sarà inserita la consueta vacanza al mare. Questo impegno segnerà il giro di boa dell’attività del primo semestre, ma anche per quanto IL PROGRAMMA NEL DETTAGLIO attiene al secondo semestre, non ci si discosterà - almeno sembra - da quanto accaduto in passato: in pratica Sabato 31 Dicembre 2011 due gite di un giorno, inframmezzate da una visita cultu ore 15.00: partenza in pullman GT da Roma  arrivo a Civita Castellana, visita della Fortezza di rale sempre a Roma. Com’è accaduto negli anni passati, anche il programma 2012 ha inizio ufficialmente con la festa di Capodanno. Ed anche stavolta “dal cappello magico” dei colleghi incaricati alle attività del tempo libero, è uscita fuori una bella proposta che consentirà ad almeno 40 di noi di festeggiare tutt'insieme l'addio al 2011 e l'arrivo del 2012. Stavolta, rispetto alle esperienze precedenti, non si va molto lontano da Roma (appena una settantina di chilometri): parliamo di Civicastellana. L'occasione è "ghiotta", sia per la qualità della scelta, sia per i costi contenuti, per cui chi è interessato a fare un Capodanno speciale legga quanto riportato qui sotto, decida e soprattutto "si prenoti in tempo"!

San Gallo, trasferimento e sistemazione in albergo.

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...E POI, ANCORA

Cenone di Capodanno in Hotel, seguito da intrattenimento in attesa della mezzanotte. Ovviamente non mancheranno le consuete rappresentazioni teatrali, sulle quali proprio in queste ore si sta cerBrindisi all'Anno Nuovo.

cando di stipulare una convenzione con i più importanti teatri di Roma. Ed ancora saranno organizzati due tornei  entro le ore 9.30: prima colazione. di burraco, gioco che sembra aver infatuato molti dei no ore 10.00 partenza in pullman per una visita al Duo- stri colleghi. C’è infine da verificare se sarà possibile ormo di Civita Castellana . ganizzare o meno il corso di golf. Domenica 1 Gennaio 2012

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ore 13.30 pranzo in hotel.

nel pomeriggio: partenza in pullman per Roma

COSTI ED ISCRIZIONI Contributo di partecipazione a persona: per i Soci: € 140,00; per i Non Soci: € 180.00 La quota comprende: viaggio andata e ritorno con pullman GT, cena e Veglione di Capodanno, prima colazione e pranzo del 1° Gennaio, bevande ai pasti. Il pagamento dell'intera quota dovrà essere effettuato entro il termine sotto specificato, accompagnato dal modulo di iscrizione da richiedere in Segreteria. Iscrizioni: entro e non oltre il 30 Novembre 2011 fino ad esaurimento dei posti disponibili (20 camere doppie). La precedenza sarà data ai Soci. Alla scadenza del termine di iscrizione gli eventuali esuberi potranno essere presi in considerazione qualora fossero disponibili altri posti.

serve però la collaborazione di tutti… Per fare in modo che le attività del tempo libero si realizzino nel modo migliore possibile, è necessario oltre il consenso anche la collaborazione di tutti. Cosa significa ciò? Significa chiedere ai soci di A.Pe.C. che intendono aderire alle proposte, di rispettare i tempi e le disposizioni organizzative di volta in volta previste: innanzitutto prenotarsi in tempo, versando alla scadenza il contributo richiesto; poi c’è la necessità, durante gli eventi, che si rispettino le comuni norme del vivere insieme, in particolare per quanto riguarda i tempi e gli appuntamenti. Non si chiede null’altro, ma solo quanto basta per fare in modo che le cose vadano al meglio.


Con questo invito non vogliamo chiedere ai tifosi laziali o degli altri club di rinnegare la propria squadra del cuore: il calcio stavolta non c’entra nulla. Stiamo parlando di una nuova grande avventura sportiva di cui vuole essere protagonista tutto lo sport italiano: le Olimpiadi nella città di Roma nel 2020! Non è un sogno impossibile: la Capitale è in grado, sei decenni dopo la indimenticabile esperienza del 1960, di ospitare il più grande spettacolo sportivo del mondo. Ci sono tutti i presupposti, come potete rilevare leggendo lo stralcio dell’introduzione pubblicata sul sito ufficiale www.2020roma.it. Quindi, davvero Forza Roma! La Città di Roma, comunità universale e luogo di incontro per tutti i popoli, le culture e le religioni, si candida a ospitare i XXXII Giochi Olimpici e i XVI Giochi Paralimpici del 2020, anno in cui ricorre il centocinquantesimo anniversario di Roma Capitale. Roma 2020 offre un’opportunità per riaffermare la centralità e la fiducia nell’uomo, attraverso i valori dello sport olimpico. Un nuovo umanesimo, che, dopo la rincorsa al gigantismo degli ultimi decenni, riporti la dimensione dell’atleta e della persona al centro di ogni attività. I Giochi rappresentano una “vetrina” per sostenere l’immagine dell’Italia, per ribadire il valore distintivo e di garanzia del Made in Italy, compresa la capacità, riconosciuta a livello internazionale, di organizzare grandi eventi di successo. Roma, città internazionale, fulcro della civiltà mediterranea, è anche la Capitale europea più vicina alle nuove istanze di libertà, di solidarietà e di amicizia provenienti dall’Africa e dal Medio Oriente, accogliente e multietnica, un’alternativa reale al modello dello “scontro di civiltà”. Roma è la sede naturale delle Olimpiadi, nate pochi anni prima dell’Urbe. Giochi eterni per una Città eterna, incarnazione dei valori di benessere, qualità della vita, bellezza, arte, in un mondo che sembra avere perduto la sicurezza in sé stesso e che può ritrovarsi proprio riscoprendo la formula classica e mediterranea della “vita sana e buona”, armoniosa e sostenibile ante litteram. La fama, la storia, l’architettura e la cultura rappresentano per Roma il più importante asset, eppure la Capitale è

anche una città dinamica, proiettata verso il futuro secondo le prevalenti direttrici delle “3T”: Trasporto e mobilità, Turismo e marketing territoriale, Tecnologia ed innovazione. I Giochi saranno un evento non solo romano ma nazionale, capace di portare benefici e coinvolgere con entusiastica partecipazione tutto il Paese, in primis i giovani. Da secoli l’Italia e Roma sono espressione di tanti primati. Ambiente, cultura, arte, creatività, stile e design, gusto, storia ed innovazione, tecnologia e sport sapranno apportare, nel segno della passione tutta italiana, uno straordinario valore aggiunto di eccellenza a un Evento memorabile. I Giochi Olimpici e Paralimpici del 2020 si presentano come l’occasione per coinvolgere tutti gli italiani in un’impresa che riaccenda la passione e il senso d’orgoglio nazionale, di cui i grandi eventi sportivi sono testimoni. Un’opportunità per declinare i valori più alti dello sport – come la multiculturalità, la pacifica convivenza tra i popoli, la sana competizione e il rispetto delle regole – nella quotidianità e nella vita di tutti i cittadini. Lo sport è da sempre un fattore centrale per L’Italia, non solo da un punto di vista sociale ma anche economico. Lo sport in Italia è un modello organizzativo esemplare, anche grazie all’autonomia e all’indipendenza del Comitato Olimpico Nazionale Italiano. I Giochi del 2020 contribuiranno a promuovere ulteriormente la pratica sportiva nel nostro Paese e a formare la classe dirigente del futuro, sportiva e non solo.

PRESUPPOSTI DI PARTENZA BEN SOLIDI  il 70% degli impianti è già esistente e disponibile.  per il restante 30% si farà ricorso ad impianti temporanei  l’area olimpica sarà “compatta”  le nuove infrastrutture saranno funzionali ai concreti bisogni della Città

 c’è impegno condiviso da parte di tutte le componenti coinvolte ad avviare procedure chiare e trasparenti

 sono

previste sanzioni certe per chi non rispetterà il codice etico e gli impegni assunti.


Una richiesta espressa dal Comitato Direttivo è stata quella che sul Notiziario si pubblichino anche informazioni extrasportive o sindacali, utili per noi della terza e quarta età. Notizie di vario genere e varia natura, ovviamente raccolte da fonte certa e possibilmente costituiscano novità. Iniziamo da questo numero parlandovi della “celiachia”, una patologia che si crede sia tipicamente infantile, ma che invece sta emergendo interessare anche e soprattutto la fascia adulta, in particolare dai 60 anni in su. Leggete l’articolo, potrebbe aiutarvi ad aprire gli occhi sul tema, e nel caso di problemi, potreste poi parlarne col vostro medico di base. Cosa è la celiachia La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, sostanza proteica presente in avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale, spelta e triticale. L’incidenza di questa intolleranza in Italia è stimata in un soggetto ogni 100 persone. I celiaci potenzialmente sarebbero quindi 600.000, ma ne sono stati diagnosticati ad oggi poco più di 100.000. Ogni anno vengono effettuate 20.000 nuove diagnosi con un incremento annuo di circa il 20%. Per curare la celiachia, attualmente, occorre escludere dal proprio regime alimentare alcuni degli alimenti più comuni, quali pane, pasta, biscotti e pizza, ma anche eliminare le più piccole tracce di glutine dal piatto. Questo implica un forte impegno di educazione alimentare. Infatti l’assunzione di glutine, anche in piccole quantità, può provocare diverse conseguenze più o meno gravi. La dieta senza glutine, condotta con rigore, è l’unica terapia attualmente che garantisce al celiaco un perfetto stato di salute. Ma cos'è il glutine? Il glutine è un complesso proteico presente in alcuni cereali (frumento, segale, orzo, avena, farro, spelta, kamut, triticale). Il consumo di questi cereali provoca una reazione avversa nel celiaco dovuta all’introduzione delle prolamine con il cibo all’interno dell’organismo. L’intolleranza al glutine genera infatti gravi danni alla mucosa intestinale quali l’atrofia dei villi intestinali. Con dieta aglutinata si definisce il trattamento della celiachia basato sulla dieta di eliminazione di tutti i cereali contenenti glutine. La dieta senza glutine, condotta con rigore, è l’unica terapia che garantisce al celiaco un perfetto stato di salute. La celiachia nell’adulto La celiachia, che può colpire qualsiasi fascia d’età, è considerata tipica dell’età pediatrica e spesso nell’età adulta non viene presa in considerazione neppure negli ambienti specialistici. L’intolleranza invece può comparire, più o meno acutamente, in un periodo qualsiasi della vita, spesso dopo un evento stressante quale una gravidanza, un intervento chirurgico o una infezione intestinale. Le manifestazioni cliniche sono molto varie: alcuni soggetti presentano un quadro classico di malassorbimento con diarrea, perdita di peso e carenze nutritive multiple; altri, invece, riferiscono uno o più sintomi cronici spesso

estranei all’apparato digerente. Sono comuni disturbi quali crampi, debolezza muscolare, formicolii, emorragie, gonfiore alle caviglie, dolori ossei, facilità alle fratture, alterazioni cutanee, afte, disturbi psichici. Molto frequente è l’anemia da carenza di ferro. Esistono anche soggetti che non lamentano sintomi o nei quali i disturbi sono talmente modesti da non richiedere l’intervento del medico; vengono diagnosticati solo perché nell’ambito familiare c’è una persona affetta da celiachia. Non raramente alla celiachia sono associate malattie quali diabete, artrite reumatoide, epatite cronica attiva, alterazioni della tiroide e dermatite erpetiforme. La diagnosi di celiachia Nel soggetto geneticamente predisposto l’introduzione di alimenti contenenti glutine (quali pasta, pane, biscotti) o anche tracce di farina ricavata da cereali vietati, determina una risposta immunitaria abnorme a livello dell’intestino, cui consegue una infiammazione cronica con scomparsa dei villi intestinali. Importanti, e qualche volta irreversibili, sono le malattie determinate da una diagnosi tardiva: osteoporosi, infertilità, aborti ripetuti, bassa statura nei ragazzi, diabete mellito, tiroidite autoimmune, alopecia, epilessia con calcificazioni cerebrali e linfoma intestinale. Non sempre la celiachia si presenta in modo palese. Infatti le sue forme cliniche possono essere molteplici. La forma tipicaha come sintomatologia diarrea e arresto di crescita (dopo lo svezzamento), quella atipicasi presenta tardivamente con sintomi prevalentemente extraintestinali (ad esempio anemia), quella silenteha come peculiarità l’assenza di sintomi eclatanti e quella potenziale(o latente) si evidenzia con esami sierologici positivi ma con biopsia intestinale normale. La diagnosi di celiachia si effettua mediante dosaggi sierologici: gli AGA (anticorpi antigliadina di classe IgA e IgG), gli EMA (anticorpi antiendomisio di classe IgA). Per la diagnosi definitiva di celiachia è però indispensabile una biopsia dell’intestino tenue con il prelievo di un frammento di tessuto, dall’esame istologico del quale è possibile determinare l’atrofia dei villi intestinali. NOTA: La celiachia è una patologia che ha l’assistenza gratuita da parte del SSN. Esistono in Italia diversi centri ospedalieri pubblici, tra cui, ricordiamo, l’Unità Operativa di Nutrizione Clinica, presso l’Azienda Ospedaliera Sant’Eugenio di Roma, dal cui sito abbiamo tratto le informazioni pubblicate in questa pagina.


per contattare l’Associazione Pensionati CONI: per posta: Foro Italico, 00135 ROMA; per telefono: 06.36854045, 06.3685.4049; per fax: 06.36854044, 06.36854042, per posta elettronica: pensionaticoni@alice.it. Inoltre siamo su FACEBOOK, ed abbiamo un nostro sito internet sempre aggiornato e completo: www.pensionaticoni.it

Nell'autunno del 1973 un gruppo di dirigenti del Coni appena andati in pensione (…tutti personaggi di un certo livello, che avevano scritto col proprio impegno e con la loro alta capacità professionale la storia dell'Ente, come Ennio Marongiu, Franco Bertoldi, Luigi Chamblant, Franco De Crais e Raul Rabbaglietti) avvertì l'esigenza di dar vita ad un organismo che riunisse gli ex dipendenti del Comitato Olimpico, delle Federazioni Sportive e del Totocalcio cessati dal servizio per pensionamento. Scopo primario di questa idea doveva essere l'impegno a mantener vivo quel legame comune che per tanti anni e con diverse modalità, si era concretizzato tra tutti gli operatori del mondo dello sport ufficiale (al di là del loro livello e qualifica d'inquadramento), per stimolare lo scambio di idee su temi di comune interesse, per salvaguardare le esperienze che ciascuno aveva acquisito nel proprio ambito lavorativo e per individuare eventuali disponibilità a collaborare volontariamente nell'ambito delle strutture sportive nazionali. Dopo alcuni incontri preparatori il gruppo si costituì in Comitato Provvisorio: e così in data 7 novembre 1973 fu presa l'iniziativa di inviare una lettera a tutti i pensionati del CONI nella quale veniva convocata per il giorno 21 novembre dello stesso anno, presso la storica "sala del Caminetto" del Palazzo H in Roma, una riunione ove si sarebbe esposto e discusso l'interessante progetto. Quelle del 7 e del 21 novembre 1973 sono quindi da considerare due "date storiche" per l'A.Pe.C. in quanto veniva a concretizzarsi il primo passaggio importante che avrebbe gettato le basi di quella che sarebbe diventata la nostra Associazione Pensionati CONI. L'iniziativa di queste persone lungimiranti fu accolta con grande favore e fu seguita con particolare interesse anche dagli stessi dirigenti ancora in servizio, a partire dal Presidente Giulio Onesti, che dette immediatamente il proprio beneplacito alla costituzione di un simile organismo. E così, appena pochi mesi dopo, esattamente il 16 maggio del 1974, fu convocata l'Assemblea costituente dell'Associazione Pensionati del Coni (A.Pe.C.). L'incontro si svolse nell'Aula Magna del complesso sportivo dell'Acquacetosa ed ai lavori intervennero 44 colleghi. In quella sede fu approvato lo Statuto sociale e fu eletto il primo Presidente, Ennio Marongiu, che era stato segretario generale della Federazione Italiana Sport Equestri. Alla segreteria fu chiamato Alessandro Marchetti. Da allora, annualmente si svolge l'Assemblea Ordinaria dei soci, nel corso della quale, ascoltata la relazione del Presidente sull'attività dell'Associazione, viene votato il bilancio consuntivo dell'anno precedente. Inoltre, a cadenza quadriennale, l'Assemblea provvede al rinnovo delle cariche sociali, attraverso l'elezione del Presidente, del Consiglio Direttivo e degli altri organi statutari. Un "passaggio" particolarmente significativo nella vita dell'A.Pe.C. è stato il riconoscimento della qualifica di Associazione Benemerita, deliberata da CONI nel 1995. Questo nuovo status ha infatti dato maggiore prestigio alle attività di questo organismo, in particolare per ciò che concerne l'ambito della "cultura sportiva": in tale contesto c'è da segnalare che, a partire dal 1997, l'Associazione ha dato vita all'organizzazione di diversi interessanti convegni, svoltisi non solo a Roma ma anche in altre città d'Italia, incentrati in particolare sui temi riguardanti l'attività motoria nella terza età e sulla storia contemporanea dello sport italiano.

BREVI CENNI STORICI SULLA NOSTRA ASSOCIAZIONE


ART. 1 – COSTITUZIONE 1.1 L'Associazione Pensionati C.O.N.I. (A.Pe.C.), con sede in Roma, è stata costituita il 16 maggio 1974. Dell'Associazione possono far parte, in qualità di Soci, tutti i dipendenti del C.O.N.I., della C.O.N.I. Servizi S.p.A., delle Federazioni Sportive Nazionali, delle Discipline Sportive Associate, in quiescenza o in servizio, che godono o che abbiano comunque diritto a trattamento previdenziale di qualsiasi tipo, in forma diretta o indiretta. L'Associazione è riconosciuta dal C.O.N.I., quale Associazione Benemerita, con deliberazione del Consiglio Nazionale n. 818 del 15 dicembre 1995 e con deliberazione della Giunta Nazionale n. 538 del 23 luglio 2002. 1.2 L'A.Pe.C. è retta da norme statutarie e regolamentari e dalle disposizioni del Codice Civile, in armonia con l'ordinamento sportivo nazionale ed internazionale, ispirate al principio democratico di partecipazione di uomini e donne in condizioni di uguaglianza e pari opportunità, nonché in armonia con lo Statuto del C.O.N.I., con i principi fondamentali e con le deliberazioni e gli indirizzi del C.O.N.I. stesso. 1.3 Nell'ambito dell'ordinamento sportivo l'Associazione gode di autonomia tecnicoscientifica, organizzativa e di gestione sotto la vigilanza del C.O.N.I. ART. 2 FINALITÀ 2.1 L'Associazione ha durata illimitata, è apolitica, senza fini di lucro e si propone: 2.1.a di tenere uniti tutti i soci che hanno vissuto o vivono in comunità di intenti e di operosità la vita e le vicende del C.O.N.I. , della C.O.N.I. Servizi S.p.A., delle Federazioni Sportive Nazionali e delle Discipline Sportive Associate. 2.1.b di promuovere, diffondere e sostenere, d'intesa con il C.O.N.I., la C.O.N.I. Servizi S.p.A., le Federazioni Sportive Nazionali e le Discipline Sportive Associate, l'affermazione dei reali valori dello Sport e l'ideale Olimpico anche con iniziative culturali, manifestazioni e convegni. 2.1.c di offrire al C.O.N.I., alla C.O.N.I. Servizi S.p.A., alle Federazioni Sportive Nazionali e alle Discipline Sportive Associate, la piena collaborazione, allo scopo di contribuire ad assicurare e facilitare l'efficiente continuità dell'attività sportiva nazionale, mettendo a disposizione l'esperienza e le capacità dei propri associati, operando in campo organizzativo, tecnico, amministrativo e promozionale mantenendo vivi i vincoli sociali di solidarietà e volontariato sportivo. 2.1.d di favorire tutte le possibili iniziative di ordine morale, culturale e soprattutto sportivo, non trascurando quelle di carattere turistico e sociale in genere, a favore dei soci.

24.5 24.6

Per l'approvazione delle stesse sono necessari almeno i 2/3 dei voti di cui dispongono i partecipanti dell'Assemblea. Le modifiche entrano in vigore il giorno successivo all'approvazione da parte del C.O.N.I.

ART. 25 SCIOGLIMENTO DELL'ASSOCIAZIONE 25.1 L'Assemblea straordinaria, appositamente convocata su richiesta scritta e motivata di almeno i 4/5 degli aventi diritto al voto, può deliberare lo scioglimento dell'Associazione solo con il voto favorevole di almeno i 4/5 dei Soci aventi diritto a voto. Non sono ammesse deleghe. 25.2 Lo stesso quorum è richiesto per la valida costituzione dell'Assemblea sia in prima che in seconda convocazione. Con identica maggioranza verranno nominati i liquidatori, determinandone i poteri e verrà stabilita la destinazione del patrimonio residuo. 25.3

ART. 26 ENTRATA IN VIGORE 26.1 Il presente Statuto è entrato in vigore dopo l'approvazione da parte del C.O.N.I., decisa dalla Giunta Nazionale in data 6 giugno 2011 con delibera n° 161.


Non può essere presentata candidatura per più di una carica associativa. Avverso la presentazione di candidatura a qualsiasi carica associativa è ammesso ricorso scritto entro tre giorni dalla pubblicazione mediante affissione all'albo dell'Associazione e notizia sul proprio sito internet, da presentarsi al Giudice Unico tramite il deposito dello stesso presso la sede dell'Associazione. Il Giudice Unico deciderà in merito entro i due giorni successivi e ne darà immediata notizia in merito tramite affissione all'albo dell'Associazione e notizia sul sito internet sociale.

ART. 24 MODIFICHE STATUTARIE 24.1 Le proposte di modifica allo Statuto, determinate e specifiche, devono essere presentate al Consiglio Direttivo da almeno la metà più uno dei soci aventi diritto a voto. 24.2 Il Consiglio, verificata la ritualità della richiesta, indice entro 60 giorni l'Assemblea straordinaria, che dovrà tenersi entro i successivi 30 giorni. 24.3 Il Consiglio Direttivo può indire, su propria iniziativa, l'Assemblea suddetta per esaminare e deliberare gli emendamenti che ritenga opportuno sottoporre ad essa. 24.4 Il Consiglio, nell'indire l'Assemblea sia su propria iniziativa che su richiesta dei Soci, deve riportare integralmente nell'ordine del giorno le proposte di modifica.

ART. 23 ESERCIZIO FINANZIARIO 23.1 L'esercizio finanziario ha la durata di un anno e coincide con l'anno solare. 23.2 Il conto consuntivo annuale deve essere deliberato dal Consiglio Direttivo entro 40 giorni dall'inizio dell'anno successivo alla chiusura dell'esercizio. 23.3 Nei termini impartiti dal C.O.N.I. dovrà essere trasmesso allo stesso il Conto Consuntivo annuale, approvato dal Consiglio Direttivo e dall'Assemblea Nazionale corredato con la relazione del Collegio dei Revisori dei Conti e del Presidente dell'Associazione nel rispetto delle disposizioni di legge. 23.4 Il Conto Consuntivo annuale e le relative relazioni dovranno essere pubblicate sul sito sociale ed affisse all'albo presso la sede dell'Associazione a disposizione dei Soci.

ART. 22 PATRIMONIO 22.1 Il patrimonio dell'Associazione è costituito: 22.1.a dalle quote sociali 22.1.b dagli eventuali contributi e gettiti, a qualsiasi titolo realizzati, previa accettazione dal Consiglio Direttivo.

21.4

21.3

ART. 3 SOCI 3.1 Per far parte dell'Associazione i soggetti di cui all'art. 1 devono presentare domanda, con l'impegno a versare annualmente la quota sociale nella misura e con le modalità che il Consiglio Direttivo stabilirà con propria deliberazione. 3.2 I Soci, nel rispetto di quanto sancito dal presente articolo, possono concorrere se in possesso dei prescritti requisiti alle cariche elettive sociali e partecipare all'attività ufficiale dell'Associazione. I Soci sono tenuti ad osservare lo Statuto ed i Regolamenti dell'A.Pe.C., nonché le deliberazioni e decisioni dei suoi Organi adottate nel rispetto delle singole sfere di competenza e ad adempiere agli obblighi di carattere economico secondo le norme e deliberazioni sociali. I Soci sono tenuti all'osservanza del Codice di comportamento sportivo del C.O.N.I. 3.3 I Soci si distinguono in: 3.3.a Soci effettivi 3.3.b Soci sostenitori 3.4 Sono Soci effettivi gli ex dipendenti del C.O.N.I., della C.O.N.I. Servizi S.p.A., delle Federazioni Sportive Nazionali e delle Discipline Sportive Associate che si trovano in quiescenza. 3.5 Sono Soci sostenitori coloro che sono in attività di servizio. I Soci sostenitori, pur avendo diritto di voto, non possono accedere alle cariche sociali 3.6 La qualità di Socio si perde: 3.6.a per dimissioni, da presentare a mezzo lettera entro il 30 novembre: 3.6.b per mancato pagamento delle quote sociali per sei mesi; 3.6.c per decadenza a qualsiasi titolo dalla carica o per perdita della qualifica che ha determinato il tesseramento; 3.6.d per mancata partecipazione all'attività associativa, protratta per un quadriennio;

2.1.e di tutelare ed assistere, particolarmente in campo previdenziale, gli interessi dei Soci per quanto attiene al loro trattamento di quiescenza e previdenza. 2.1.f di prestare, secondo le proprie disponibilità, assistenza materiale ai Soci che versino in condizioni di particolare indigenza. 2.1.g di contribuire alla esatta applicazione, in base alle norme vigenti, delle forme previdenziali di base ed integrative a favore del Personale del C.O.N.I., della C.O.N.I. Servizi S.p.A., delle Federazioni Sportive Nazionali e delle Discipline Sportive Associate. 2.1.h L'A.Pe.C. svolge la sua attività di carattere culturale e di promozione in armonia con le deliberazioni e gli indirizzi del C.I.O., delle Federazioni Internazionali riconosciute dal C.I.O., delle Federazioni Sportive Nazionali, delle Discipline Sportive Associate e degli Enti di Promozione Sportiva.


3.6.e per radiazione, determinata da gravi infrazioni all'ordinamento sociale o per azioni contrarie alla legge, comminata dal Collegio dei Probiviri o dal Giudice Unico, con sentenza definitiva; 3.6.f è sancito il divieto di far parte dell'ordinamento sportivo per un periodo di 10 (dieci) anni per quanti si siano sottratti volontariamente con dimissioni o mancato rinnovo del tesseramento alle sanzioni irrogate nei loro confronti. A tal fine da parte della Segreteria sarà emessa apposita attestazione a far data dalla quale decorre il periodo suindicato. Il tesseramento dei soggetti di cui al comma precedente è comunque subordinato alla esecuzione della sanzione irrogata; 3.6.g In caso di cessazione di appartenenza all'A.Pe.C. il Socio non può pretendere la restituzione delle quote pagate. ART. 4 ORGANI STATUTARI 4.1 Sono organi dell'Associazione: 4.1.a L'Assemblea nazionale 4.1.b II Presidente 4.1.c Il Consiglio Direttivo 4.1.d Il Collegio dei Revisori dei Conti 4.1.e Il Procuratore sociale 4.1.f Il Giudice Unico 4.1.g Il Collegio dei Probiviri ART. 5 ASSEMBLEA NAZIONALE 5.1 L'Assemblea è l'organo sovrano deliberativo e di indirizzo dell'A.Pe.C. 5.2 E' indetta dal Consiglio Direttivo ed è convocata dal Presidente dell'A.Pe.C., salvo i casi espressamente previsti dal presente Statuto, mediante avviso di convocazione affisso nell'albo e trasmesso per posta ordinaria agli aventi diritto almeno 30 giorni prima della data stabilita. Detto avviso deve contenere data, ora, luogo ed ordine del giorno dell'Assemblea medesima. 5.3 A detto avviso deve essere accluso l'elenco degli aventi diritto al voto. 5.4 L’Assemblea: 5.4.a E' composta dai Soci aventi diritto al voto, ciascuno dei quali può essere portatore di deleghe nel seguente numero: 1, fino a 100 soci votanti; 2, fino a 200 soci votanti; 3, fino a 500 soci votanti; 4, fino a 1.000 soci votanti: 5, fino a 1.500 soci votanti; 6, fino a 2.000 soci votanti; 7, fino a 3.000 soci votanti; 8, fino a 4.000 soci votanti; 10, fino a 5.000 soci votanti: 20, fino a 10.000 soci votanti; 40. oltre 10.000 soci votanti. 5.4.b Le deleghe possono essere rilasciate solo a Soci dell'A.Pe.C. 5.4.c membri del Consiglio Direttivo ed i candidati a cariche elettive non possono essere portatori di deleghe. L'Assemblea può essere ordinaria o straordinaria. 5.5

internazionali riconosciuti; 19.3d non avere in essere controversie giudiziarie contro il C.O.N.I., le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate o contro altri organismi riconosciuti dal C.O.N.I. stesso. 19.4 La mancanza iniziale accertata dopo l'elezione o il venir meno nel corso del mandato anche di uno solo dei requisiti di cui ai punti precedenti comporta l'immediata decadenza dalla carica. 19.5 È ineleggibile chiunque abbia subito sanzioni di sospensione dall'attività sportiva a seguito di utilizzo, somministrazione o istigazione all'uso di sostanze o di metodi che alterano le naturali prestazioni fisiche nella attività sportiva; è ineleggibile chiunque abbia come fonte primaria o prevalente di reddito una attività commerciale direttamente collegata alla gestione della Associazione.

ART. 20 INCOMPATIBILITÀ 20.1 Tipologia incompatibilità: 20.1.a Tutte le cariche sociali sono incompatibili tra loro. 20.1.b Le cariche di Presidente e di membro del Consiglio Direttivo sono incompatibili con qualsiasi altra carica elettiva sportiva nazionale in organismi riconosciuti dal C.O.N.I. 20.2 Chiunque venga a trovarsi, per qualsiasi motivo, in una delle situazioni di incompatibilità è tenuto ad optare per l'una o l'altra delle cariche assunte entro 15 giorni dal verificarsi della situazione stessa. In caso di mancata opzione si ha l'immediata automatica decadenza dalla carica assunta posteriormente. 20.3 Sono considerati incompatibili con la carica che rivestono e devono essere dichiarati decaduti coloro che vengono a trovarsi in una situazione di permanente conflitto di interessi, per ragioni economiche, con l'organo nel quale sono stati eletti o nominati. 20.3.a Qualora il conflitto d'interessi sia limitato a singole deliberazioni o atti, il soggetto interessato non deve prendere parte alle une o agli altri.

ART. 21 CANDIDATURE 21.1 Coloro che intendono essere eletti o rieletti come membri degli Organi statutari dell'Associazione devono presentare la propria candidatura per iscritto almeno 20 giorni prima della data prestabilita per l'effettuazione dell'Assemblea, depositandola presso il Segretario che provvederà a renderla pubblica mediante affissione all'albo, almeno 10 giorni prima della celebrazione dell'assemblea. 21.2 I candidati devono essere in regola con il tesseramento alla data di presentazione delle candidature, salvo le possibili eccezioni riguardanti i Revisori dei Conti ed i componenti degli organi di giustizia che possono essere scelti anche fra non tesserati.


ART. 19 CARICHE SOCIALI 19.1 Tutte le cariche sociali hanno la durata di quattro anni in corrispondenza con il ciclo olimpico. 19.2 I componenti i vari organi statutari sono rieleggibili, salvo i casi statutariamente previsti. 19.3 Sono eleggibili alle cariche sociali coloro che siano in possesso dei seguenti requisiti: 19.3a cittadinanza italiana e maggiore età; 19.3b non aver riportato condanne penali passate in giudicato per reati non colposi a pene detentive superiori ad un anno ovvero a pene che comportino l'interdizione dai pubblici uffici superiori ad un anno; 19.3c non aver riportato nell'ultimo decennio, salvo riabilitazione, squalifiche o inibizioni sportive definitive, complessivamente superiori ad un anno da parte della stessa A.Pe.C., Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva o Organismi sportivi

ART. 8 PRESIDENZA ASSEMBLEA 8.1 L'Assemblea elegge un proprio Presidente, un VicePresidente ed il Segre-

ART. 7 CONVOCAZIONE ASSEMBLEA NAZIONALE STRAORDINARIA 7.1 L'Assemblea, compresa quella relativa alle modifiche statutarie, deve essere convocata e celebrata in seduta straordinaria a seguito di richiesta scritta e motivata avanzata dalla metà più uno dei Soci aventi diritto a voto o a seguito di richiesta della metà più uno dei componenti il Consiglio Direttivo, entro 90 giorni dall'evento che le ha dato causa. 7.2 L'avviso di convocazione dell'Assemblea straordinaria dovrà essere inviato 30 giorni prima della data di effettuazione.

ART. 6 CONVOCAZIONE ASSEMBLEA NAZIONALE ORDINARIA 6.1 L'Assemblea ordinaria viene convocata dal Presidente ogni anno entro il mese di aprile. La convocazione dell'Assemblea elettiva (da tenere entro il 31 marzo dell'anno successivo alla celebrazione dei Giochi Olimpici Estivi) deve essere preannunciata almeno 30 giorni prima da una comunicazione che contenga la data di svolgimento, per consentire l'applicazione dell'art. 20 del presente Statuto. 6.2 In ogni Assemblea, sia essa ordinaria o straordinaria, è preclusa la presenza a chi non sia in regola con le quote associative, o a chi stia scontando una sanzione di squalifica o di inibizione.

ART. 18 IL SEGRETARIO 18.1 Il Segretario è eletto dal Consiglio Direttivo nel suo ambito. Coadiuva il Presidente nell'esecuzione delle delibere del Consiglio ed è preposto alla conservazione dei libri sociali e della documentazione relativa alle attività dell'Associazione. Partecipa nella qualità alle riunioni dell'Assemblea nazionale, del Consiglio Direttivo e ne redige i verbali.

ART. 17 SANZIONI DISCIPLINARI 17.1 Al Socio che arreca pregiudizio all'Associazione, sono applicabili i seguenti provvedimenti disciplinari: 17.1.a la censura: 17.1.b la sospensione; 17.1.c la radiazione.

16.8

16.7

5.6 L'Assemblea ordinaria: 5.6.a elegge ogni quattro anni, in corrispondenza con il ciclo olimpico, con votazioni separate, il Presidente, i componenti il Consiglio Direttivo, il Presidente e i membri del Collegio dei Revisori dei Conti, i membri del Collegio del Probiviri, 5.6.b vota annualmente, entro il 30 aprile dell'anno successivo alla chiusura dell'esercizio sociale, il Bilancio consuntivo. 5.6.c delibera sugli altri argomenti iscritti all'ordine del giorno. 5.6.d l'Assemblea elettiva ordinaria viene svolta entro il 31 marzo dell'anno successivo alla celebrazione dei Giochi Olimpici estivi. 5.7 L'Assemblea straordinaria: 5.7.a elegge, con votazioni separate e successive, nelle ipotesi previste dal presente Statuto di vacanze verificatesi prima della fine del quadriennio del mandato, il Presidente, l'intero Consiglio Direttivo, ovvero singoli membri di esso o del Collegio dei Revisori dei Conti o del Collegio dei Probiviri venuti a mancare per qualsivoglia motivo. 5.7.b delibera sulle proposte di modifica dello Statuto, da sottoporre alla Giunta Nazionale del C.O.N.I.. 5.7.c delibera sugli altri argomenti posti all'ordine del giorno. 5.7.d delibera sullo scioglimento dell'Associazione.

Il Collegio Arbitrale è costituito dal suo Presidente e da due membri: questi ultimi, nominati uno da ciascuna delle parti, provvedono alla designazione del Presidente dei Probiviri. In difetto di accordo, la nomina del Presidente è demandata al Presidente del Collegio dei Probiviri che dovrà provvedere, inoltre, alla designazione dell'arbitro di parte qualora questa non vi abbia provveduto nel termine assegnato. Gli arbitri, perché così espressamente convenuto ed accettato, giudicano quali amichevoli compositori inappellabilmente e con le procedure stabilite dal Regolamento di Giustizia. ll lodo deve essere emesso entro 60 giorni dalla nomina del Presidente e per l'esecuzione deve essere depositato entro 10 giorni dalla sua sottoscrizione da parte degli Arbitri, presso la Segreteria dell'Associazione che ne dovrà dare tempestiva comunicazione alle parti.

16.6


ART. 9 VALIDITÀ ASSEMBLEA 9.1 L'Assemblea è validamente costituita, in prima convocazione, quando sia presente e/o rappresentata la metà dei Soci aventi diritto a voto e, in seconda convocazione, un'ora dopo. qualunque sia il numero dei presenti e/o rappresentati. Nelle sole Assemblee elettive, in seconda convocazione, è necessaria la presenza di 1/4 degli aventi diritto a voto, presenti e/o rappresentati per delega. 9.2 Il Presidente ed i componenti degli Organi statutari non hanno diritto di voto per l'approvazione dei bilanci e nei casi in cui possa esistere conflitto di interessi tra il Socio e l'Associazione. 9.3 Le deliberazioni sono adottate con il voto favorevole della metà più uno dei voti presenti o rappresentati in Assemblea, eccezion fatta per quei casi per i quali il presente Statuto richiede maggioranze diverse. 9.4 Per la elezione alle cariche sociali è obbligatoria la votazione segreta. 9.5 Negli altri casi salvo diverso avviso dell'Assemblea o del Presidente dell'Assemblea si vota per appello nominale o per alzata di mano e controprova.

ART. 16 CLAUSOLA COMPROMISSORIA COLLEGIO ARBITRALE 16.1 I provvedimenti adottati dagli Organi dell'A.Pe.C. hanno piena e definitiva efficacia nell'ambito dell'ordinamento associativo nei confronti di tutti i soggetti dell'A.Pe.C. 16.2 I Soci si impegnano a non adire altri Organi che non siano quelli sociali per la risoluzione di controversie connesse all'attività espletata nell'ambito dell'Associazione. 16.3 Il Consiglio Direttivo, per particolari e giustificati motivi. può concedere deroghe a quanto disposto dal precedente comma. Il diniego di autorizzazione deve essere, in ogni caso, adeguatamente motivato. 16.3.a Il Consiglio Direttivo, entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta di deroga, è comunque tenuto ad esprimersi sulla stessa, dandone tempestiva comunicazione all'interessato. Decorso inutilmente detto termine la deroga si presume concessa. 16.4 L'inosservanza delle disposizioni di cui ai precedenti commi ed ai successivi, comporta l'adozione di provvedimenti disciplinari sino alla radiazione. 16.5 I Soci dell'Associazione esplicitamente riconoscono ed accettano di rimettere a un giudizio arbitrale la risoluzione di ogni e qualsiasi controversia originata dall'attività associativa che dovessero tra loro insorgere, per qualsivoglia fatto o causa, che non rientri nella normale competenza degli Organi di Disciplina.

15.7 Alla sostituzione ed integrazione dei membri del Collegio dei Probiviri si procede nella parte straordinaria della prima Assemblea utile. 15.8 Al Collegio dei Probiviri è attribuito l'istituto della riabilitazione. La riabilitazione estingue le sanzioni accessorie ed ogni altro effetto della condanna. E' concessa quando siano trascorsi tre anni dal giorno in cui la pena principale sia stata eseguita o si sia estinta in altro modo ed il sanzionato abbia dato prova effettiva e costante di buona condotta. 15.9 I Componenti gli Organi di Giustizia non possono far parte dei Collegi Arbitrali istituiti nell'ambito dell'Associazione. 15.10 I Giudici sono tenuti alla più rigorosa osservanza dei principi di riservatezza e non possono rilasciare dichiarazioni agli organi di stampa ed agli altri mezzi di comunicazione di massa in ordine ai processi in corso o a quelli nei quali siano stati chiamati a pronunciarsi se non sono trascorsi almeno dodici mesi dalla conclusione. I Giudici non possono avere alcun tipo di rapporto economico con i soci sottoposti alla propria giurisdizione. 15.11 Sono punibili coloro che, anche se non più soci, per i fatti commessi in costanza di associati si rendono responsabili della violazione dello statuto, delle norme sociali o di altra disposizione loro applicabile. 15.12 Le norme che precedono si estendono, per quanto compatibili, alla Procura sociale.

tario per lo svolgimento dei lavori e per la stesura del verbale. Elegge una commissione di tre scrutatori. Qualora si tratti di Assemblea elettiva gli scrutatori verranno scelti tra i Soci non candidati alle cariche sociali.

ART. 10 IL PRESIDENTE 10.1 Il Presidente viene eletto dall'Assemblea con la maggioranza assoluta dei voti anche in caso di ballottaggio ed ha la rappresentanza legale dell'Associazione. 10.2 Egli inoltre: 10.2.a ha la firma sociale che può delegare per atto pubblico ad altri dirigenti dell'Associazione; 10.2.b convoca e presiede il Consiglio Direttivo previa formulazione dell'ordine del giorno; 10.2.c convoca, salvo i casi espressamente previsti, l'Assemblea; 10.2.d indica le linee programmatiche delle varie attività; 10.2.e predispone di intesa con il Consiglio Direttivo le relazioni sulle attività dell'Associazione da sottoporre all'Assemblea. 10.3 Può concedere la grazia ove risulti scontata almeno la metà della pena e, nei casi di radiazione, non prima che siano decorsi almeno 5 anni dall'adozione della sanzione definitiva. 10.4 In caso di impedimento temporaneo, il Presidente è sostituito dal Vice Presidente Vicario. 10.5 In caso di impedimento definitivo si ha la decadenza immediata del Consiglio Direttivo con conseguente ordinaria amministrazione affidata al Vice Presidente Vicario, che deve provvedere a convocare e celebrare


ART. 15 COLLEGIO DEI PROBIVIRI 15.1 Il Collegio dei Probiviri è composto da n. 3 membri effettivi e n. 1 supplente eletti dall'Assemblea. 15.1.a Dura in carica quattro anni ed i suoi membri sono rieleggibili. 15.1.b Il mandato è rinnovabile per non più di una volta. 15.2 I membri del Collegio dei Probiviri possono essere scelti anche tra soggetti non tesserati, e devono essere in possesso di specifica professionalità in materie giuridiche. 15.3 Il Collegio dei Probiviri elegge nel suo seno un Presidente ed un Segretario al quale è demandata la conservazione degli atti del Collegio stesso. 15.4 Per la validità delle riunioni del Collegio è richiesta la presenza di 3 membri; per la validità delle deliberazioni è sufficiente la maggioranza relativa. 15.5 Le decisioni del Collegio devono essere emesse nel termine massimo di 90 giorni dalla presentazione del gravame. 15.6 Il Collegio decide in via definitiva ed inappellabile su tutti i ricorsi avverso le decisioni di primo grado. 15.6a La decisione adottata va notificata al Presidente dell'Associazione il quale entro 10 giorni dal ricevimento dovrà renderne edotto il ricorrente tramite lettera raccomandata.

Unico titolare e di un supplente, per un quadriennio, scegliendolo tra i Soci. Il mandato è rinnovabile. 14.1a Il Giudice Unico ed il supplente possono essere scelti anche tra soggetti non tesserati, e devono essere in possesso di specifica professionalità in materie giuridiche. 14.2 Il Giudice Unico ha funzione giudicante di primo grado per tutte le infrazioni commesse dai Soci. 14.3 Il potere di denuncia delle infrazioni compete al Consiglio Direttivo, agli altri Organi associativi e ai Soci. 14.4 Le decisioni del Giudice Unico devono essere emesse nel termine massimo di 90 giorni dall'inizio del procedimento. 14.5 I provvedimenti adottati dal Giudice Unico vanno notificati per iscritto al Presidente dell'Associazione che ha l'obbligo di renderne edotti per iscritto, con lettera raccomandata, entro 10 giorni dal ricevimento del provvedimento, coloro che sono incorsi nelle sanzioni disciplinari. 14.6 Agli interessati è concessa la facoltà di ricorrere in appello al Collegio dei Probiviri entro il termine perentorio di 30 giorni dalla notifica del provvedimento. Il ricorso, formulato per iscritto, indirizzato al Collegio dei Probiviri, dovrà essere trasmesso alla sede dell'Associazione, con lettera raccomandata. 14.7 Gli interessati possono richiedere di essere ascoltati dal Giudice Unico.

ART. 11 CONSIGLIO DIRETTIVO 11.1 Il Presidente del Consiglio Direttivo è il Presidente dell'Associazione. 11.2 Il Consiglio Direttivo è composto dai 10 membri eletti dall'Assemblea. Nella sua prima seduta il Consiglio Direttivo elegge tra i suoi membri due Vice Presidenti, uno dei quali vicario, scelto in relazione all'età, ed il Segretario. 11.3 Il Consiglio Direttivo, unitamente al Presidente, è responsabile della gestione dell'Associazione. 11.4 Le vacanze che dovessero verificarsi tra i componenti il Consiglio Direttivo, a qualsiasi titolo, nel corso del quadriennio, purché non superiori a cinque componenti, possono essere integrate con i primi dei non eletti a condizione che abbiano riportato almeno la metà dei suffragi attribuiti all'ultimo eletto. 11.5. Nel caso in cui quest'ultima ipotesi non possa realizzarsi deve essere prevista la copertura dei posti vacanti con nuove elezioni che, ove non sia compromessa la funzionalità dell'organo, potranno effettuarsi in occasione della prima Assemblea utile. Nell'ipotesi in cui invece sia compromessa la funzionalità dell'organo, dovrà essere obbligatoriamente celebrata un'Assemblea straordinaria entro 90 giorni dall'evento che ha compromesso detta funzionalità. 11.6 Il Consiglio delibera la convocazione delle Assemblee e comunica al C.O.N.I. ed agli altri Enti interessati i risultati delle elezioni alle cariche sociali. 11.7 Il Consiglio Direttivo viene convocato almeno 4 volte all'anno e comunque ogni volta che il Presidente ne ravvisi la necessità o la convocazione venga richiesta da almeno la metà più uno dei Consiglieri. 11.8 Il Consiglio ha il compito di dare esecuzione agli indirizzi stabiliti dall'Assemblea e di deliberare in ordine a quanto rientra negli scopi e nelle finalità dell'Associazione. 11.9 Il Consiglio designa o nomina a seconda dei casi, scegliendole tra i Soci, le persone che dovranno rappresentare la categoria dei Pensionati in seno ad Organi e Commissioni nell'ambito del C.O.N.I., della C.O.N.I. Servizi S.p.A., delle Federazioni Sportive Nazionali, delle Discipline Sportive

10.7

10.6

entro 90 giorni dall'evento che le ha dato causa, l'Assemblea straordinaria elettiva. In caso di dimissioni del Presidente si ha la decadenza del Consiglio Direttivo, cui spetta l'ordinaria amministrazione, unitamente al Presidente dimissionario, sino alla convocazione e celebrazione dell'Assemblea nei termini di cui sopra. In caso di dichiarata impossibilità da parte del Presidente dimissionario, allo stesso subentrerà nella prorogatio, unitamente al Consiglio Direttivo, il Vice Presidente Vicario.


Associate e di altri organi di carattere sportivo e/o previdenziale. 11.10 Il Consiglio può nominare nelle sedi periferiche del C.O.N.I.. ove fanno riferimento almeno 10 soci, Fiduciari Periferici dell'Associazione con il compito di collegamento tra la Sede Centrale ed i Soci non residenti a Roma. 11.11 ll Consiglio Direttivo approva il bilancio di previsione e delibera il bilancio consuntivo da sottoporre a votazione assembleare. 11.12 E' di competenza del Consiglio la determinazione dell'ammontare della quota associativa annuale e delle modalità di riscossione. 11.13 Il Consiglio emana e modifica i regolamenti sociali: nomina la Commissione Verifica Poteri. Nelle Assemblee elettive i componenti la Commissione Verifica Poteri non possono essere scelti tra i candidati alle cariche sociali. 11.14 Il Consiglio provvede a concedere l'amnistia e l'indulto, previa deliberazione che ne stabilisca i termini. 11.15 Il quorum costitutivo per la validità delle riunioni del Consiglio è dato dalla presenza di n. 6 componenti; il quorum deliberativo è dato dal voto favorevole della maggioranza dei presenti. In caso di parità prevale il voto di chi presiede la riunione. 11.16 Il Consiglio Direttivo decade: 11.16.a per mancata approvazione del Bilancio Consuntivo da parte dell'Assemblea. In tale circostanza restano in prorogatio per l'ordinaria amministrazione sia il Presidente che il Consiglio Direttivo decaduti sino alla celebrazione dell'Assemblea straordinaria, nei termini di cui all'art 10. 11.16.b Per dimissioni ritenute contemporanee, in quanto presentate in un lasso di tempo inferiore a sette giorni, della metà più uno dei suoi componenti; in questo caso decade anche il Presidente cui spetta l'ordinaria amministrazione sino all'Assemblea da convocarsi nei termini di cui all'art. 10. 11.16.c Le dimissioni che originano la decadenza degli organi sono da considerarsi irrevocabili. 11.16.d Per impedimento definitivo del Presidente; si procede ai sensi dell'art. 10. 11.16.e Per dimissioni del Presidente; si procede ai sensi dell'art. 10. 11.17 La decadenza del Consiglio Direttivo non si estende né al Collegio dei Revisori dei Conti né al Collegio dei Probiviri né al Giudice Unico e né al Procuratore Sociale. ART. 12 COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI 12.1 Il Collegio dei Revisori dei Conti è composto da un Presidente, eletto separatamente dagli altri membri, da n. 2 membri effettivi e n. 2 supplenti eletti dall'Assemblea. Dura in carica quattro anni ed i suoi membri sono rieleggibili. II Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti deve essere iscritto all’Albo 12.1a 12.2

dei Dottori e dei Ragionieri Commercialisti o al Registro dei Revisori Contabili. 12.3 Il Collegio dei Revisori dei Conti si riunisce almeno ogni 3 mesi per l'espletamento dei suoi compiti e delibera a maggioranza assoluta. 12.3.a Il quorum costitutivo per la validità delle riunioni del Collegio dei Revisori dei Conti è dato dalla presenza della maggioranza dei membri; il quorum deliberativo è dato dal voto favorevole della maggioranza assoluta dei presenti. In caso di parità prevale il voto di chi presiede la riunione. 12.4 Il Collegio dei Revisori dei Conti effettua: 12.4.a i riscontri necessari sulla gestione amministrativa e sui documenti contabili accertandone altresì la regolarità; 12.4.b esamina i bilanci preventivi e consuntivi dell'Associazione redigendone apposita relazione da sottoporre al Consiglio Direttivo. 12.5 Il Collegio dei Revisori dei Conti assolve il proprio mandato secondo le

disposizioni di legge. Nei casi di riscontro di gravi irregolarità il Collegio, all'unanimità, può richiedere al Presidente dell'Associazione la convocazione di un'Assemblea straordinaria, da effettuarsi entro 45 giorni dalla richiesta.

12.6 Il Collegio redige un processo verbale per ogni sua riunione che viene trascritto in apposito registro e sottoscritto dagli interessati. 12.7 Per le sostituzioni e le decadenze nell'ambito del Collegio dei Revisori dei Conti, si applicano le disposizioni del Codice Civile. 12.8 Il Presidente e i membri effettivi del Collegio dei Revisori dei Conti devono essere invitati a tutte le Assemblee e riunioni del Consiglio Direttivo.

ART. 13 IL PROCURATORE SOCIALE 13.1 Il Procuratore Sociale ed il suo eventuale sostituto sono nominati dal Consiglio, su proposta del Presidente. Il mandato ha durata quadriennale ed è rinnovabile. 13.2 A tale ufficio sono attribuite le funzioni inquirenti e requirenti davanti al Giudice Unico. 13.3 In particolare, il Procuratore Sociale, su denuncia degli interessati, o d'ufficio, qualora sia venuto a conoscenza di violazioni disciplinari, compie indagini preliminari a conclusione delle quali: a) formula il capo d'imputazione con il conseguente esercizio dell'azione disciplinare, oppure b) provvede all'archiviazione in caso di manifesta infondatezza della notizia di violazione o per l'inidoneità degli elementi raccolti a sostenere l'accusa in giudizio. 13.4 Il Procuratore Sociale, inoltre, può ricorrere al Collegio dei Probiviri, avverso le decisioni del Giudice Unico.

ART. 14 IL GIUDICE UNICO 14.1 II Consiglio Direttivo dell'Associazione provvede alla nomina di un Giudice


L’argomento indispettisce quei molti colleghi che di computer non ne vogliono sapere, forse perché credono che entrando in scena nuove tecnologie loro possano rimanere esclusi! Nulla di questo, anzi è esattamente il contrario, perché con l’uso di internet, della posta elettronica o di Facebook, l’APEC può meglio favorire la comunicazione e l’interrelazione tra i soci, i quali, in maniera tempestiva e più completa, possono informarsi ed informare, non solo sulle cose “del mondo esterno”, ma anche su situazioni e casi che riguardano ciascuno di noi e l’Associazione. In tal modo si ha maggiore possibilità di intervenire, suggerire, collaborare. Giustamente, nel suo articolo di apertura, il presidente Menna, calcando la mano sul fatto che il Notiziario aveva registrato uno stop di circa undici mesi, faceva notare come comunque il nostro sito “www.pensionaticoni.it” non avesse subìto di contro alcuna flessione, e che in qualsiasi momento dell’anno si è proposto ai visitatori sempre aggiornato e puntuale: notizie ed avvisi dell’ultim’ora, fotografie e documenti da scaricare, verbali d’assemblea e delle riunioni del Consiglio Direttivo. Insomma una comunicazione a 360° tale da mettere tutti i soci nelle condizioni di poter essere informati. A questo punto però, piuttosto che fare un’osanna mieloso al nostro sito Internet, pensiamo possa essere più opportuno utilizzare il piccolo spazio a disposizione per dare uno sguardo panoramico su quello che è oggi questo strumento, così da sollecitare più colleghi possibile ad utilizzarlo, o, per chi non lo ha mai visitato o ha difficoltà a farlo, di sapere “cosa c’è dentro”. Iniziamo dalla struttura, che consente una facile lettura ed una altrettanto semplice consultazione; che è impostata in modo da non creare difficoltà nel trovare subito ciò che interessa; e soprattutto che è articolata per non correre il rischio di “disperdersi” (come spesso accade nei siti che curano più l’aspetto esteriore rispetto al contenuto) nei meandri delle sue pagine. Poi (rispetto alle versioni proposte negli anni passati) è stata “alleggerita” la grafica: questo permette a chiunque, anche se possiede un computer antiquato, di navigare senza difficoltà ed in tempi celeri. Passando invece all’articolazione, dopo la pagina di benvenuto, il sito propone cinque capitoli base, alcuni dei quali poi suddivisi in altri argomenti collaterali di approfondimento. Si parte dalla “prima pagina”, ove si anticipano i temi trattati. Il secondo capitolo riguarda “noi dell’A.Pe.C.”, che dallo stesso titolo fa capire di cosa parliamo (statuto, s t o ri a , struttura dell’associazione). Il terzo e il quarto capitolo si propongono invece come veri e propri elementi di “servizio”: uno infatti parla della “attività insieme”, una sorta di raccolta delle iniziative che vengono programmate nel corso dell’anno; l’altro, dal nome esplicativo “informatutto”,

offre una panoramica con altri sottocapitoli che danno la possibilità ai soci di avvalersi di una informazione a 360° (notizie amministrative, circolari, verbali, etc.). Infine c’è “uno spazio per noi”, il capitolo che dovrebbe costituire il luogo d’incontro per eccellenza. Infatti, c’è il link dal quale è possibile leggere on-line il Notiziario; c’è l’angolo ove è pubblicare le nostre opinioni (nota importante: tutti possono farlo, anche coloro che non hanno o che non usano il computer. Infatti per loro è sufficiente inviare una lettera o uno scritto e chiedere che questo venga pubblicato sullo spazio interattivo del sito); poi c’è l’altro link che consente di visionare le tante foto che riguardano le gite ed il tempo libero; ed ancora, c’è l’angolo dei ricordi (di colleghi purtroppo scomparsi o di eventi importanti), ed infine il sito si conclude pubblicando gli appuntamenti e le classifiche dei tornei di burraco (che sembra essere diventato lo… “sport nazionale” dell’A.Pe.C.). Abbiamo concluso questa breve panoramica sul sito, invitando tutti i colleghi a consultarlo con regolare frequenza.

UNA NOTA ANCORA ATTUALE

Riproponiamo lo stralcio di un testo pubblicato sul Notiziario anni fa. Crediamo che sia insito nella filosofia stessa dell'A.Pe.C. che l'elemento fondante della nostra Associazione deve essere quello che i dipendenti CONI (e con loro anche tutti quelli che hanno operato professionalmente nell'ambiente dello sport) una volta in pensione non devono interrompere il "fil rouge" che li lega a questo magnifico ambiente. Ovviamente per realizzare tale obiettivo occorrono strumenti adatti a conservare detto cordone ombelicale, e tra questi particolarmente importanti sono quelli attinenti la comunicazione. Un mezzo utile in tal senso è stato ed è certamente il Notiziario, ma oggi a "dare una mano" in questa direzione c'è anche il sito internet, che risulta molto più efficace rispetto alla stessa rivista, poiché essendo "interattivo"... permette al socio di sentirsi "soggetto attivo" nei confronti dell'Associazione e di tutti gli altri soci (...). Attraverso il sito ognuno può comunicare, come e con chi vuole, ... facendo in questo modo conoscere la propria opinione, le proprie informazioni, il proprio giudizio su qualsiasi argomento. Anche questo modo di agire "aiuta a far gruppo" ... perché così facendo diventa più facile cementare, rinnovare, o addirittura "costruire ex novo" un solidale rapporto di stima e di interrelazione tra i colleghi. Il tutto rimanendo tra le mura di casa propria. Scusate se è poco.

ED ORA SIAMO ANCHE SU FACEBOOK Dal 3 ottobre abbiamo aperto un "account" su FACEBOOK, il più importante luogo d'incontro di coloro che usano il computer. Il nome da digitare per entrare nel gruppo è Pensionati Coni Apec. Aderite numerosi! Potremo confrontarci su tanti temi, inviarci foto ed informazioni.


Quando mesi fa ci siamo incontrati per prenderci un caffè al Bar del Tennis (...non ci si vedeva da almeno due anni) tutto immaginavo tranne che, ad un certo punto, l’amico GianCarlo Guerrini mi porgesse il libro che aveva in mano, dicendomi: “Dagli uno sguardo, l’ho scritto io. È la mia ultima creatura letteraria. Mi piacerebbe che lo leggessi e che ne dessi un giudizio”. Titolo “PULCINELLA TI VUOLE MORTO, Storia di due amori e tante morti nella Roma del Papa re”. Leggendo velocemente la recensione pubblicata in ultima di copertina dalla casa editrice Albatros Il Filo, per la collana “Strade - Nuove voci” (ndr: tale recensione la trovate qui in basso), mi ha subito colpito il tema trattato: le gesta e le peripezie di nobili e di popolani nella Roma di Pio IX. Dando una prima “sfogliata” al libro, e accorgendomi che il numero delle pagine del romanzo era 365, gli ho domandato in modo spiritoso se ne avesse scritta una al giorno, per un anno intero. “Tu ci scherzi - mi ha risposto - ma scrivere questo testo mi ha impegnato moltissimo: anche se la storia, intrigante ed interessante credimi, è tutta frutto della mia fantasia, per inserirla in un contesto ambientale il più corretto possibile, mi sono dovuto documentare sul piano storico, così come anche più volte ho ripercorso a piedi i luoghi del racconto per ricavarne sensazioni e stimoli. Però, ti avverto: la sua lettura è davvero avvolgente, e anche se io ci ho messo diverse settimane a scriverlo, chi lo legge ne viene subito coinvolto e se lo divora in pochi giorni. Alcuni miei amici mi hanno addirittura rimproverato che per colpa di questo romanzo hanno passato delle notti insonni perché volevano arrivare subito a sapere come il racconto sarebbe finito.” Ebbene, debbo riconoscerlo, la stessa situazione è capitata anche a me (ndr: ci ho messo solo sei giorni con qualche ora notturna...). Ed allora mi sono chiesto se non fosse stato il caso di proporre anche a tutti voi il bel libro del nostro collega Guerrini, in arte “Scriba”. Si tratta di un romanzo che merita di essere letto. Per dare un idea di quanto interessante sia la storia (che è scritta molto bene e con un ottimo ritmo narrativo), ho chiesto l’autorizzazione a GianCarlo di poter pubblicare sul Notiziario uno dei capitoli più intriganti, dal quale si può ricavare una prima sensazione sulla qualità di questo bel libro. Quello che riportiamo rappresenta solo due delle sopraindicate trecentosessantacinque pagine: e se “l’assaggio” vi è piaciuto, potrete avvicinarvi a questa bella storia, di cui sono convinto che ne rimarrete entusiasti, acquistando il volume in libreria (ndr: lo trovate sicuramente in quelle che fanno riferimento alla distribuzione della Ugo Mursia ) oppure richiedendolo per telefono al numero 0761.1763012 o ancor meglio per posta elettronica all’indirizzo mail ordini@ilfiloonline.it, specificando ovviamente il titolo del romanzo e il nome dell’autore. Vi ricordo che l’attuale prezzo di copertina è di 23 euro. Un ultimo, personale suggerimento: visto l’argomento e la tipologia del libro, lo ritengo, avvicinandosi le feste natalizie, che possa rappresentare un buon regalo per parenti ed amici, oppure per chi volete… (A.R.)

Galeotto Carnevale romano del 1851 che accende un impossibile amore tra un giovane muratore di borgo e la nobile Adamantina, moglie del Presidente del Tribunale Penale di Roma Urbe, il conte Alfonso Gastaldi Rovere, tristemente noto con il soprannome di cascate e, nella Roma di Pio IX Papa re e di mastro città. L'ingenua tresca, proditoriamente rivelata al giudice, scatena l'ottusa persecuzione, per la quale, negli anni, i più accreditati gli agenti della Gendarmeria Segreta Pontificia si misurano e si slanciano sulle tracce dello sventurato quanto ardito giovane. L'amore trionfa e lascia segni tangibili, mentre la collera del magistrato non trova limiti, di fronte a un bersaglio geniale ed evanescente, calato in una saga omerica, transfuga e combattente, tra i disagevoli rifugi di Roma, Viterbo, Tuscania, Isola d'Elba e Campagnano, ove la sua storia troverà tribolazioni e solide radici, alfine sognata Itaca. Sarà la storia, mossa anche da un evento imponderabile, a sovvertire la logica persecutoria, sostituendo alla prepotenza del giudice, le leggi del nuovo Stato italiano uscito da Porta Pia. Amori, passioni, tradimenti morti, ma anche tanta generosità di attori disinteressati, disposti ad armare il braccio e sostenere l'ardore di un uomo onesto, in guerra contro la prepotenza di un potere morente.


Per saggiare il sapore” del romanzo” proponiamo un momento abbastanza intrigante della storia

Ora il conte, dopo l'esame di quel dettaglio, voleva studiare cosa potesse racimolare da quella posizione di umile deferen‐ za verso la gestante e, in futuro, come poter contare estende‐ re la sua autorità sul neonato il quale, per legge, altri non sa‐ rebbe stato che suo figlio, l'erede dei conti Castaldi Rovere. "Si vedrà, si vedrà, poi quella lettera, ove esista sul serio, può essere ricercata, e non sarà Adamantina così folle, da gettare tutto nel fuoco, anche se dovesse veramente verificarsi un incidente, non dipendente dalla mia volontà". Il giorno dopo si fece portare, nel suo ufficio, l'elenco di tutti Notari di Roma e circondario, fino a Velletri Sutri e Civitavec‐ chia. Chiamò il Segretario e gli comandò che senza fretta, ma con la massima discrezione, iniziasse a visitarli tutti richiedendo loro, di esaminare i loro protocolli, dovendo esperire un'indagine per conto del Tribunale di Roma, con tanto di lettera di pre‐ cetto. "L'atto da ricercare, conte Castracani, sapete di quale atto si tratta?". "No purtroppo, eccellenza". "Vi vedo sul piede di partenza, scalpitante, e non sapete neanche qual è l'atto che mi inte‐ ressa di intercettare! Si tratta ed aprite bene le orecchie, di una lettera depositata presso l'archivio di notaro e collegata all'ufficio dell'anagrafe, che sarà tenuta a notificare, a quel notaro stesso, l'eventualità della morte della contessa mia moglie. Mi capite!". "Non precisamente, eccellenza. Mi sfugge cosa c'entri l'eventuale morte di vostra mo‐ glie con il notaro che deterrebbero una certa lettera". "Si tratta, mio nobile coglione, che se mia moglie muore, l'anagrafe, che registra quella morte, è tenuto ad avvertire, quel certo nota‐ ro, dell'avvenuto decesso. E qui scatterebbe la clausola che prevederebbe che quel certo notaro, mi segui‐ te, abbia scapicollarsi a consegnare quella lettera, e proprio quella, e fate bene attenzione a chi! Al Segretario di Stato in persona!". "E di cosa tratta quella lettera! Di un legato, un lascito, o cos'altro?". "Mio nobile idiota, testa di zucca, quella bella lettera, chiusa nel forziere di quello sconosciuto notaro, contiene tutta la storia delle nostre, diciamo ricerche. Ci sono i nomi riveriti del sottoscritto, del vostro, mia nobile segretario, di Dorigo, Hye‐ ronimus, Biondo Tevere, Sgorbi a e Martello e, ultimo, il mira‐ colato numero 7. E ci sarà scritta tutta la trama, quella che, nella vostra incapacità, avete saputo tessere, in questi mesi. E sapete perché la trama è puntualmente riportata in quella perniciosa missiva? Semplicemente perché la mia nobile e infedele consorte mia regolarmente spiato e trascritto il tutto. E capite perché dobbiamo esperire questa estenuante ricerca? Perché nel momento in cui individuiamo il notaro gli con fi‐ schieremo la lettera minacciandolo di morte se andasse a di‐ vulgare quello smarrimento. Tutto qui! Ma è possibile mai che

io, con tutte le responsabilità che mi gravano le spalle, debba seguitare ad appoggiarmi a un incapace microcefalo quale voi siete? Io, modestamente ho concepito questo piano e questa volta voglio una soluzione. E vi assicuro che, se riuscirete a darmela, tutte le contumelie e le offese di cui oggi vi ho grati‐ ficato, le assumerò su me stesso, autorizzandoli a darmi del demente minorato ed inabile all'altro ufficio che ricopro". Detto ciò il conte Castaldi Rovere si versò un bicchiere d'acqua che bevve avidamente poi, con un gesto volgare della mano, si apprestò a licenziare il suo Segretario. "Debbo andare, eccellenza?". "Ora non riuscite neanche più a capire il gesto di congedo? Idiota che siete?". "Sì, eccellenza, mi appresto a lasciare questo ufficio, non pri‐ ma, però, di avervi detto che siete un demente, minorato e inabile a ricoprire l'altro ufficio che vi è stato assegnato!". Il Presidente era sbigottito, e non sapeva se credere a un col‐ po di calore che fosse capitato al suo Segretario, o a un acces‐ so di pura follia, latente nelle sue tarate meningi. "Vi siete impazzito, o cosa?" disse strabiliato. "No, eccellenza ho ripetuto la formula che mi avete poc'anzi, autorizzato rivolgervi nel caso la mia povera e tarata mente fosse riuscita ad individuare la soluzione del problema del no‐ taro". "Ebbene?" Disse il Castaldi inviperito. "Ebbene, eccellenza, mi stavate andando a importunare tutti Notari dello Stato, ramengo per mesi, per la campagna romana, ma que‐ sto vale una lettera, improbabile e di difficile reperimento, quando la soluzione sta… Dite, dite, neanche adesso pervenite alla meta, mio nobile demente! Ma come, avete appena ungulato di un piano geniale, da voi architet‐ tato per intercettare quella missiva che il vo‐ stro genio si è esaurito, nel concepire quel piano, e un demente come il vostro Segretario ne ha immedia‐ tamente rivelato la soluzione". "Ebbene smettetela e parlate!" Gli ordinò Cascateste, contra‐ riato al limite della sopportazione. "Sì, mio nobile demente minorato inabile a quest'alto Ufficio, la soluzione è quella di andare all'anagrafe e trascrivere il no‐ me del notaro a cui sarebbe collegato l'atto di morte della vostra signora. Ed è quello che mi accingo a fare oggi stesso. Ossequi". E se ne sortì, il Castracani di Frasassi, serbando in petto la più grossa soddisfazione della sua vita. All'anagrafe, dove giunse, con una lettera intimidatoria, del tribunale, l'impiegato, impaurito da tanta perentorietà, non indugiò nel far di costatare che, al nominativo Adamantina de Rivera Borrel, coniugata Castaldi Rovere, non risultava alcun legato informativo, da nessun Pubblico Ufficiale posto mai. La cosa, riportata al Presidente, fece molto piacere, tanto da in‐ durlo al perdono immediato del Segretario, per quelle licen‐ ziose espressioni usate, disse il conte in un momento di confu‐ sione mentale e in un accesso di tarda goliardia.


Per celebrare anche noi i 150 anni dell’Unità d’Italia, l’unico modo poteva essere ricordare gli atleti azzurri che hanno onorato il nostro Paese. Ma per un elenco completo dovevamo disporre di troppe pagine, e così per rappresentarli degnamente tutti, abbiamo optato per la “soluzione migliore”: pubblicare la lista delle ... Angioni Paolo Abbagnale Agostino Abbagnale Carmine Abbagnale Giuseppe Agostoni Carlo Allocchio Antonio Allucci Araujo Ambron Amedeo Andrei Alessandro Andreoli Alessandro Anglesio Giorgio Anselmi Renato Arcidiacono Angelo Arena Ermenegildo Argenton Alessandro Arienti Luigi Attolico Francesco Atzori Fernando Aureggi Alberto Averaimo Gianni Bailetti Antonio Balatti Fulvio Baldi Baldo Baldini Ercole Baldini Stefano Baldo Giuseppe Balzarini Guido Baraglia Tullio Baran Primo Bardi Danio Bartalini Marcello Bartolozzi Francesca Basletta Giulio Battaglia Roberto. Beccali Luigi Beghetto Giuseppe Bellotto Ettore Bellutti Antonella Benelli Andrea Beniamino Bonomi Benvenuti Giovanni Bergamini Giancarlo Berruti Livio Bertinetti Franco Bertinetti Marcello Bertoni Sergio Bettini Paolo Biagi Carlo Bianchedi Diana Bianchetto Sergio Bianchi Bruno

Bianchi Edo Bianchi Paride Bini Bino Bocchino Giorgio Bolognesi Aureliano Bonatti Francesco Boni Giovanni Bordin Gelindo Borella Andrea Borsari Nino Bosatta Renato Bossi Carmelo Bosurgi Conti Bottino Filippo Emanuele Bovo Alessandro Bozza Tullio Braglia Alberto Brugnetti Ivano Brusati Giancarlo Brusoni Enrico Bulgarelli Emilio Buonocore Pasquale Cainero Chiara Calanchini Giampaolo Calarese Wladimiro Caldarella Paolo Camber Irene Cambiaso Luigi Cammarelle Roberto. Campagna Alessandro Canova Giovanni Cantone Luigi Cappelli Giulio Capuzzo Oreste Carli Arnaldo Carminucci Giovanni Carminucci Pasquale Carpaneda Luigi Arturo Casartelli Fabio Cassarà Andrea Cassina Igor Cerioni Stefano Cesarano Federico Checcoli Mauro Chechi Jury Chiavacci Giorgio Chicca Pier Luigi Ciciliano Antonio Cimatti Marco Cipolla Bruno Cipressa Andrea

Cogliati Ottavio Colinelli Andrea Colombetti Bruna Consolini Adolfo Conte Antonio Contessi Luigi Cornaggia-Medici Giancarlo Cosentino Antonio Costantino Tommaso Costigliolo Carmelo Costigliolo Luigi Cova Alberto Cristofori Pier Paolo Crosta Giancarlo Cuccia Vincenzo Cuomo Sandro Curletto Mario Dal Zotto Fabio Dalla Barba Gianfranco D'Altrui Giuseppe D'Altrui Marco Damiano Angelo Damilano Maurizio De Felip Guido De Manincor Luigi De Martini Angelo De Piccoli Franco De Rossi Mino De Stefano Giulio Delfino Giuseppe Delise Giovanni Dezi Aldo Di Capua Giuseppe Di Donna Roberto Di Mario Tania Di Rosa Manlio Dibiasi Klaus Dinale Alfredo D'Inzeo Piero D'Inzeo Raimondo Domenicali Antonio Domenichelli Giovanni Dordoni Giuseppe Dorio Gabriella Facciani Cesare Faggi Franco Faggin Leandro Falco Ennio Farina Gianluca Ferrari Roberto Ferrario Ruggero

Ferrazzi Pierpaolo Ferretti Massimiliano Fioravanti Domenico Fiorillo Mario Foni Alfredo Formenti Ernesto Fornoni Giacomo Fregosi Carlo Frigerio Ugo Frossi Annibale Gabetti Pierino Gabriotti Francesco Gaiardoni Sante Gaioni Giacomo Galante Giuseppe Galiazzo Marco Galimberti Carlo Galliano Rossini Galtarossa Rossano Gamba Ezio Gandini Franco Gandolfi Federico Gargano Francesco Gasparella Valentino Gaudini Giulio Geminio Ognio Ghella Mario Ghiglione Roberto Ghilardi Alberto Ghira Aldo Gigli Elena Giliante D'Este Gionta Salvatore Giorgetti Franco Giovannetti Luciano Giovannetti Marco Gollini Alfredo Gozzi Giovanni Grego Melania Guaragna Gioacchino Guerrini Giancarlo Guglielmetti Savino Idem Josefa Invernizzi Giovanni La Macchia Francesco Lavoratori Franco Leone Giuseppina Leone Reggio Giovanni Lequio di Assaba Tommaso Lertora Mario Levati Antonio


Locatelli Ugo Lombardi Giovanni Lombardi Pietro Lonzi Gianni Lopopolo Sandro Loris Campana Loy Francesco Lucarelli Vittorio Lucchetti Vittorio Lusiani Mario Maddaloni Giuseppe Maenza Vincenzo Maffei Michele Magnani Primo Maiocco Luigi Majoni Mario Malato Giusi Mancinelli Graziano Mandrini Ferdinando Mandrini Filippo Mangiante Giovanni Mangiante Andrea Mangiarotti Dario Mangiarotti Edoardo Mannelli Luigi Mannironi Sebastiano Mar Antonio Marchini Libero Marin Marco Marini Fiorenzo Marovelli Antonio Marrazzi Andrea Martinello Silvio Martino Francesco Marzi Gustavo Marzolla Gianfranco Masala Daniele Massullo Carlo Mastromarino Michele Mattarelli Ennio Mazzarocchi Stefano Mazzoni Angelo Meglio Ferdinando Menegazzi Aurelio Menichelli Franco Mennea Pietro Messina Guido Miceli Martina Milanoli Paolo Minguzzi Andrea Minoli Renzo

Mojoli Giuseppe Montano Aldo Montano Mario Aldo Montano Mario Tullio Mordini Domenico Morettini Marino Moricca Oreste Morigi Renzo Morille Elio Musso Francesco Musumeci Maddalena Nadi Aldo Nadi Nedo Negro Alfonso Neri Romeo Numa Mauro Oberburger Norberto Olgeni Ercole Oliva Patrizio Olivier Abelardo Olmo Giuseppe Oppes Antonio Orlandi Carlo Pamich Abdon Pandolfini Gianfranco Pandolfini Tullio Paris Giuseppe Parisi Giovanni Parmegiani Rosario Pasini Claudia Pavesi Attilio Pavesi Carlo Pedretti Paolo Pellegrini Federica Pellegrino Alberto Perentin Valerio Perona Renato Pessina Giorgio Petronio Renato Pettenella Giovanni Pezzana Alfredo Pezzo Paola Piccini Achille Pignotti Ugo Pinto Cosimo Pizzo Eraldo Poggi Enrico Massimo Poggi Luigi Mino Poli Eros Poli Pietro Pollio Claudio

Polmonari Orlando Pomilio Amedeo Porro Enrico Porzio Francesco Porzio Giuseppe Puccini Alessandro Puliti Oreste Quintavalle Giulia Ragno Antonella Ragusa Cinzia Raineri Simone Randazzo Maurizio Rava Pietro Ravagnan Mario Ravano Giuseppe Reggio Giovanni Riccardi Franco Rigoli Rolando Rode Nicolò Roman Euro Federico Romano Giovanni Roselli Ernesto Rosolino Massimiliano Rossi Antonio Rossi Dante Rota Alfredo Rubini Cesare Saccaro Gian Luigi Sacchi Enzo Salvadori Cesare Salvi Pierluigi Sambo Renzo Santelli Giorgio Sanzo Salvatore Saraudi Giulio Sarrocchi Giulio Sartori Alessio Saverio Ragno Savorini Luigi Scalzo Giovanni Scalzone Angelo Scarabello Luigi Scarpa Daniele Scatturin Giovanni Schwazer Alex Scuri Angelo Segato Guglielmo Sensini Alessandra Sergo Ulderico Sgheiz Romano Silipo Carlo

Simeoni Sara Spallino Antonio Speciale Pietro Spinelli Brunello Stecca Maurizio Stefanoni Ivo Straulino Agostino Tagliariol Matteo Tamagnini Vittorio Tasselli Luigi Terlizzi Rodolfo Teruzzi Ferdinando Testa Franco Thaon di Revel Paolo Tizzano Davide Tognini Franco Tonani Giuseppe Toscani Piero Toth Noemi Trapè Livio Trillini Giovanna Trincavelli Franco Trissino Gian Giorgio Tubino Giovanni Battista Tunesi Adolfo Urbani Dino Vaccaroni Dorina Valentina Vezzali Valentino Gesparella Valla Trebisonda Vallotto Mario Vandelli Claudio Vanni Simone Vanzin Angelo Velleda Cesari Venturini Bruno Verratti Ciro Vezzali Valentina Vianelli Pierfranco Vicardi Angelo Vigna Marino Vittori Nicolò Winkler Alberto Zalaffi Margherita Zamparini Primo Zampori Giorgio Zanchi Emanuela Zanin Mario Zor Amedeo Zucchetti Francesco Zucchi Giovanni

Albarello Marco Anesi Matteo Armano Mario Belmondo Stefania Bibbia Nino Brugger Kurt Carnino Maurizio Ceccarelli Daniela Colò Zeno Compagnoni Deborah Conti Giacomo Luigi Dalla Costa Lamberto

De Paolis Luciano Di Centa Giorgio Di Centa Manuela Donagrandi Stefano Fabris Enrico Fagone Orazio Fauner Silvio Gros Piero Herrnhof Hugo Hildgartner Paul Huber Guenther Huber Guenther

Lechner Erika Magoni Paoletta Monti Eugenio Nones Franco Paruzzi Gabriella Perenni Luigi Piller Cottrer Pietro Plaikner Walter Polig Josef Razzoli Giuliano Sanfratello Ippolito Scilligo Sisto

Sertorelli Stefano Silvestri Enrico Tartaglia Antonio Thoeni Gustavo Tomba Alberto Valbusa Fulvio Vanzetta Giorgio Vuillermin Mirko Weissensteiner Gerda Zandonella Roberto Zoeggeler Armin Zorzi Cristian


Esattamente 45 anni fa si stavano completando le procedure del primo concorso per l’ammissione di 50 allievi alla Scuola Centrale dello Sport, iniziativa promossa nel 1966 dal CONI “...con lo scopo di promuovere il progresso delle scienze applicate lo sport e di provvedere alla formazione di istruttori altamente qualificati nelle varie discipline sportive per il loro impiego nella organizzazione sportiva nazionale”. Chi scrive era uno dei circa 70 ragazzi, atleti praticanti di diverso livello e valore, tra i 19 ed i 24 anni, che parteciparono a quell’avventura che avrebbe segnato per molti la loro vita professionale nel mondo dello sport. Il mio legame con lo sport era iniziato a metà novembre del 1960, circa due mesi dopo la conclusione delle magnifiche Olimpiadi romane: avevo 13 anni, ed ero stato ammesso al Primo Corso del Centro di Addestramento al Ciclismo, la cui sede operativa era un impianto che consideravo autentico tempio sacro, cioè il Velodromo Olimpico all’EUR, proprio lì dove poche settimane prima aveva avuto la fortuna di assistere alla conquista della medaglia d’oro da parte di Sante Gaiardoni nel Chilometro da fermo! Da quel momento questo vincolo con il mondo dello sport non si è più interrotto, per poi divenire “eterno”, allorquando un giorno di 45 anni fa... Era fine settembre del ‘66. Non ero ancora vent’enne, e frequentavo la Facoltà di Magistero. Correvo in bicicletta nelle specialità “veloci” su pista, categoria dilettanti junior, con la società “Libertas Campidoglio” (maglia totalmente bianca con due eleganti righine giallorosse). Al momento non svolgevo alcuna attività lavorativa fissa, ma col mio diploma di Abilitazione Magistrale riuscivo di tanto in tanto a fare supplenze al pomeriggio (ricordate? si chiamava “doposcuola”) presso qualche istituto elementare della periferia romana. Ebbene quel giorno (era di domenica), sfogliando Paese Sera (...storico quotidiano romano che purtroppo non esce più da diversi anni) mi colpì la notizia che avrebbe segnato di lì a poco la mia esistenza professionale: il CONI bandiva un concorso per l’ammissione di 50 allievi interni al corso triennale della Scuola Centrale dello Sport. Mi attivai subito: il giorno dopo mi presentai all’Acqua Acetosa per ritirare il bando (ndr: tra l’altro in quell’occasione conobbi Giacomo Mazzocchi, allora giovane giornalista emergente, che in quella fase iniziale svolgeva funzioni di segretario della nuova istituzione). Da quel momento tutto si susseguì come in

un “crescendo rossiniano”: mi attivai per predisporre le pratiche necessarie per la domanda (in carta da bollo da lire 400, un costo di circa 71 volte meno a quello di oggi…), dalle attestazioni del mio curriculum sportivo al reperimento dei documenti di rito, e poi con l’atto finale di far controfirmare a mio padre la richiesta, dato che ero ancora minorenne (ndr: all’epoca e fino al 1975 la maggiore età si acquisiva a 21 anni). Il 13 ottobre finalmente ricevetti la lettera della Scuola Centrale dello Sport, a firma del Segretario Generale del CONI Mario Saini, protocollo MG/cdn che così recitava nelle sue parti più essenziali: “In relazione alla sua

domanda di partecipazione al concorso per 50 posti di allievo ordinario della Scuola Centrale dello Sport, abbiamo il pregio di comunicarle che gli esami del concorso avranno inizio il 24 ottobre c. a. e termine il 10 novembre, secondo il programma calendario allegato alla presente lettera. Gli esami teorici nonché l’esame medico avranno tutti luogo nella sede della Scuola Centrale dello Sport, in Roma via dei campi sportivi (Acqua Acetosa).“ E la lettera poi si concludeva: “La informiamo che la prova scritta di cultura generale potrà essere svolta scrivendo a macchina e che le macchine da scrivere saranno a disposizione dei candidati. La preghiamo infine, di portare con sé gli indumenti sportivi per l’esperimento pratico

sportivo.” Sulla fase immediatamente successiva i miei ricordi specifici si affievoliscono (ndr: ...menomale, così chi leggerà questo articolo non sarà tediato oltremodo!), comunque è ancor vivo nella mia memoria lo stato di positiva eccitazione che caratterizzò tutta questa fase preparatoria: sentivo che stavo per iniziare un percorso nuovo della mia vita, fatto di tante incognite ma anche di tante aspettative. Trentuno giorni dopo quella lettera ne giunse un’altra, molto, ma molto più importante.


Il complesso sportivo dell’Acqua Acetosa, oggi “Giulio Onesti”, com’era 45 anni fa

Era il 14 novembre 1966, e stavolta senza alcun protocol- quale quel punteggio se l’era sudato “tutto sul campo” lo che la distinguesse, arrivò la seguente comunicazione: non avendo nel mio carniere particolari e pregiati titoli “Si ha il pregio di comunicare che il Comitato Direttivo, su sportivi che davano sostanza al punteggio finale d’esame. proposta della commissione per l’esame di concorso a 50 Ma fermo qui la mia narrazione (che corredo con alcune posti di allievo interno nella Scuola stessa, ha deliberato fotografie), una storia che certamente, per quanto riguarla sua ammissione al primo corso triennale con punti 56. da il “prosieguo” di cui faceva riferimento la lettera citata Le comunichiamo altresì che ella dovrà presentarsi alla poc’anzi, al di là dei risultati e delle aspettative, non è poi Scuola Centrale dello Sport nelle ore mattutine del 21 stata molto difforme, almeno nella forma, da quella degli novembre p.v. munito degli indumenti sportivi di primo altri colleghi Maestri di Sport. Il mio racconto l’ho voluto impiego e che saranno sostituiti al più presto con quelli proporre in questa sede non certo per autoreferenza, ma che le saranno dati in uso …” e la lettera si concludeva: “ per ricordare a mio modo l’anniversario dei 45 anni della il C.O.N.I. si congratula con lei per l’eccellente prova so- istituzione della Scuola Centrale dello Sport, iniziativa stenuta che fa sperare ad un felice proseguo dei suoi ri- che, comunque la pensiate, è stata e lo è ancora oggi sultati agonistici e scolastici.” . Era ancora Mario Saini a (col nome più semplificato di Scuola dello Sport) uno dei firmare la missiva, ma stavolta proponendosi come vice- piloni fondanti del moderno sviluppo dello sport italiano. presidente della scuola medesima. È inutile soffermarmi DISCIPLINA FORMALE E SOSTANZIALE sulla mia felicità: non stavo più nella pelle. L’aver poi conseguito 56 punti (sesta migliore votazione in assoluto) mi Almeno noi allievi del primo Corso, ci trovammo ad poneva nella graduatoria al 10º posto pari merito con affrontare un clima piuttosto rigido e severo che scanaltri, tra cui il collega Edoardo Gregori, mio futuro compa- diva le giornate della nuova Istituzione. Sempre in digno di stanza per tutto il periodo scolastico, con il quale visa, sportiva o d’ordinanza (ma a volte anche di rapho poi avuto la fortuna di condividere la gioia di due me- presentanza) ed orari da rispettare in modo cronometridaglie d’oro alle Olimpiadi, nel 1984 a Los Angeles, con il co, con la lezione di preatletismo in palestra col prof. team della 100 km a squadre, e nel 1996 ad Atlanta, nel- Vittori, subito dopo la sveglia (se non ricordo male era la mountain-bike femminile con Paola Pezzo. Tornando alle 6,30 ) data attraverso il suono pungente di una all’esito del concorso, ero davvero soddisfatto perché, campana elettrica, e con la supervisione dell’ “allievo rispetto a chi mi precedeva in graduatoria, ero colui il di giornata”, una sorta di caporale laico (incarico che a

turno dovevamo svolgere ciascuno di noi), come avveniva sotto la naja. Questi aveva il compito di sollecitare i colleghi, rilevare le presenze ed organizzare le visite fiscali per chi avvertiva qualche malanno. Poi si faceva colazione, ed alle 9.00 in punto iniziavano le lezioni in aula. Alle 12.30 il pranzo (...il gestore del ristorante era Celletti, da noi chiamato crudelmente “l’avvelenatore”), e dalle 14.00 attività sportiva, pratica e teorica, allenamenti compresi. Alle 20.00 la cena ed alle 22.30 a dormire. Dalle 24.00 e fino alle 6.00 del mattino l’area esterna alla Foresteria era “vigilata” da un branco di cani famelici che circolavano liberi sui prati, con tanto di guardiano (...che a noi sembrava altrettanto famelico). Come Cenerentola quindi, guai a rientrare nel complesso sportivo dopo mezzanotte!


Ecco il testo della circolare inviata ai soci circa i prodotti assicurativi con la caspie e la GROUPAMA ASS.NI Roma, 4 novembre 2011, prot. n° 206 OGGETTO: Prodotti assicurativi a favore degli Associati: A.Pe.C.- CASPIE, Cassa di Assistenza Sociale e Sanitaria e GROUPAMA ASS.NI S.p.A. per R.C. Auto e Abitazione. Ai molti colleghi nostri Associati e loro familiari che hanno già aderito alla polizza sanitaria CASPIE - A.Pe.C. ricordiamo quanto segue: 1. L'adesione per il periodo 1/1 - 31/12/2012 va rinnovata entro e non oltre il 20 gennaio 2012 con il versamento del contributo annuo pro-capite di € 625,00 a favore di CASPIE, a mezzo bonifico bancario con accredito presso la Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza - codice IBAN IT25O0623003200000057132132 - copia del documento bancario dovrà contenere, oltre l'importo totale del contributo versato, il cognome e nome dell'Associato A.Pe.C., la causale (Polizza sanitaria) e il numero totale delle quote versate. Copia dello stesso modulo dovrà essere consegnata o inviata a mezzo fax direttamente al personale addetto all'Ufficio Gestione Polizza Sanitaria presso la Sede Centrale del CONI - Foro Italico - Roma Telefono 06/36857721 - 7252, fax 06/92932167 email: david.roberto @hotmail.it. 2. I dipendenti in servizio presso il CONI, CONI Servizi e le Federazioni Sportive Nazionali, alla cessazione per pensionamento possono aderire ai prodotti assicurativi in oggetto, previa iscrizione all'A.Pe.C. 3. Gli Associati A.Pe.C. che per la prima volta intendono aderire alla polizza sanitaria A.Pe.C - CASPIE in oggetto, devono compilare: "Richiesta di Adesione" e "Questionario Anamnestico", i cui moduli, a richiesta, saranno forniti dall'Ufficio Gestione Polizza CASPIE indicato al n. 1) che precede. Si fa presente che, in questo caso, il Disciplinare che regola la copertura assicurativa nei casi di malattia e parto (escluso nei casi di infortunio) prevede un termine di aspettativa dalla data di decorrenza delle prestazioni (01/01/2012) di  270 giorni per il parto e per le malattie dipendenti da gravidanza e puerperio; tuttavia, limitatamente a dette malattie, l'assistenza decorre dal trentesimo giorno successivo a quello di effetto dell'assistenza stessa, purchè dalla documentazione medica risulti che il concepimento sia avvenuto dopo tale data;  180 giorni per la cura delle malattie che siano l'espressione o la conseguenza diretta di situazioni patologiche insorte anteriormente alla data di decorrenza del diritto alle prestazioni. Si ricorda altresì che per tutte le notizie utili si possono visitare: www.caspie.it; www.caspieconvenzioni.it. numero verde 800254313. Agli Associati interessati ricordiamo che, a norma del D.L. n. 460 del 1997 ed a seguito di una risoluzione del Ministero delle Finanze, il contributo assistenziale versato annualmente alla CASPIE è detraibile in sede di dichiarazione dei redditi nella misura del 19% per un importo non superiore a € 1.291,14. Gli interessati possono fare richiesta scritta alla CASPIE (come da fac-simile) di un attestato relativo al contributo annuale assistenziale pagato; la richiesta va consegnata o trasmessa a mezzo fax 06/92932167, entro e non oltre il 31/01/2012 all'Ufficio Gestione Polizza Sanitaria presso il CONI tel. 06/36857721. Inoltre, in sostituzione di quella UNIPOL, è stata stipulata una nuova convenzione con la GROUPAMA ASSICURAZIONI S.p.A. - Agenzia Generale 298, Via Vitellia 63 - Roma, che per i nostri Associati e loro familiari prevede particolari prodotti e servizi assicurativi (auto, moto, abitazioni ecc.). Anche in questo caso, tutte le relative pratiche vengono gestite presso l'Ufficio Gestione Polizze A.Pe.C. sopra indicato Testo faxsimile da inviare alla CASPIE, Via Due Macelli, 73, 00187 ROMA, per l’attestazione del contributo assistenziale corrisposto per l’anno 2011 Oggetto: Richiesta attestazione contributo assistenziale corrisposto per l'anno 2011. Io sottoscritto (indicare nome e cognome) , C.F. (indicare il codice fiscale del titolare dichiarante) in qualità di Assicurato A.Pe.C. e titolare di copertura assistenziale prestata dalla Vostra Spettabile Cassa, sono a richiedere con la presente la Vostra attestazione dettagliata relativa al pagamento dei contributi versati per l'anno in oggetto, per il sottoscritto e per i propri familiari. Ringraziando, porgo distinti saluti. (segue data e firma del richiedente)


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