Giornalino curva Atalanta Milan

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11 • Atalanta - Milan

Centriamo l’obiettivo


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AVANTI MISTER!!!

uando c’è rispetto, quando ci sono alla base i valori, quando c’è passione, quando c’è voglia di andare avanti insieme, tutto diventa più semplice. Un anno e mezzo fa, nel pieno della bufera del calcio scommesse un uomo si è legato a noi ed alla nostra squadra senza ombra di dubbio. Non si sapeva ancora nulla di cosa ci sarebbe toccato come categoria o come penaliz-

lo sgarbo fatto alcuni anni prima quando andò via da Bergamo per andare al Palermo. Vero, non vero, non è poi così importante. La cosa importante è che a distanza di un anno, il rispetto, i valori, la passione e la voglia di andare avanti ancora insieme si sono ripresentate puntuali all’appuntamento. E questa volta, in un momento non ancora critico ma sicuramente difficile, è stata la famiglia Percassi e la società

contratti a volte possono diventare carta straccia, ma in questo caso ci sentiamo di dire che non è tanto la durata del contratto che è importante, quanto il segnale lanciato a tutto l’ambiente.

- direttori sportivi – osservatori -presidenti) magari storcerà il naso perché gli imputa limiti più o meno evidenti. Fa nègot, se i risultati portati fino ad ora (obiettivo sempre centrato, si

Piena fiducia in voi!

Mister Colantuono alla presentazione...

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zazione. Ma il Mister ha deciso che la squadra che aveva portato in A era la squadra che nonostante tutto avrebbe allenato la stagione successiva. Gran gesto, da tutti riconosciutogli, anche da chi non ha mai perso occasione per criticarlo, a volte giustamente, spesso ingiustamente e per partito preso. Si è detto che con quel gesto ha riparato

Atalanta a voler dare un segnale chiaro all’ambiente. Il progetto iniziato 2 anni e mezzo fa prosegue con gli stessi attori. Medesimo gruppo dirigenziale e tecnico, stesso Mister. Programma a media/lunga scadenza visto che il nuovo accordo porta la durata del contratto al 2016. Si sa e l’abbiamo appena visto con il mercato invernale, i

Non si indietreggia di un centimetro sulle strategie e sulle aspettative della Società. La conferma di Mister Colantuono è garanzia che in campo scenderanno sempre 11 uomini con la voglia di combattere e con l’adrenalina pompata a mille. Per una squadra come la nostra, che fa della battaglia e dell’agonismo una delle armi che da sempre la caratterizzano, questo è un bel punto di partenza. Qualcuno (uno dei tanti milioni di italiani che si sentono tecnici

trattasse della promozione piuttosto che della salvezza…. e tocchiamoci pure tutti i coglioni) lo classificano come uno dei migliori tecnici che si siano mai seduti sulla nostra panchina. Ci risulta difficile non essere felici pensando al suo rinnovo contrattuale ed allo stesso tempo ci risulta difficile immaginare che per il futuro della nostra panchina ci possa essere qualcuno più adatto di lui. Felicissimi di questa scelta quindi, avanti con convinzione Mister!

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FORZA RAGAZZI!!! P

remessa: un doveroso bentornato al nostro Igor Budan! Non sei un campione da copertina ma un buon giocatore lo sei sempre stato e lo sei ancora.

Bentornato Igor...

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Siamo certi che riuscirai a darci una grossa mano grazie all’impegno ed alla dedizione che hai sempre messo per tutte le squadre per le quali hai giocato. Sei uno dei nostri, siamo sicuri che

la tua maglia quando uscirai dal campo sarà sudata, sempre! Detto questo torniamo alla partita di domenica scorsa per poi parlare di quella che ci aspetta oggi. Un minuto e 40 secondi, autorete di Canini (ma come cazzo et fac po’?), tempo infame, campo pessimo e la partita che si mette esattamente come non doveva: noi a dover spingere, il Cagliari di rimessa, il pubblico che dopo 15 minuti (Curva a parte ma neanche tutta purtroppo) comincia a fischiare. Alla fine abbiamo portato a casa un punto d’oro. Se certo, ma zogàt de cà, l’ottavo nano-Moralez lè zò ‘ndo aal, Brivio quando al cor al somea Forrest Gump, non vinciamo dalla partita col Parma, ma cazzo, se non l’aiutiamo noi chi l’aiuta questa squadra? Chi dèla Tribuna? See per carità, braa zet, atalantini fina al bus del cul, ma dopo 15 minuti non si può non riuscire a leggere il momento difficile e cominciare a fischiare, dôm ostia! Spesso sentiamo parlare di mo-

Sempre con voi!!!

menti nell’arco di un campionato, periodi in cui provi a tirare da 40 metri e la palla, dopo tre deviazioni, si infila in rete. Periodi in cui l’avversario a porta libera, spara una lecà a 200 km/h in rete e Lucchini, di naso, devia il pallone in corner. E sembra che ci siano periodi in cui fai fatica a fare tutto, nei quali tutto per la squadra sembra più difficile. Periodi? Ma che periodi po’? Brivio, gioca sereno, Moralez

‘dom non puoi essere diventato tanto scarso in pochi mesi e te Consigli ona ölta ognè tàt usà so MIAAAAAAAAAA e rassicura la difesa in uscita, ostia! La gente dell’Atalanta non volta mai le spalle alla sua squadra, mai l’ha fatto e mai lo farà. La sostiene quando serve, la critica se è giusto criticarla, la sprona quando si accorge che ha bisogno de ona sgürlida per svegliarsi. Continua…

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…segue Adesso è il momento! Voi pensate ad uscire sudati e stremati da quel cazzo di campo ed il nostro sostegno l’avrete sempre. Se il vostro avversario vi sembra

voi (Moralez te tà ghèt ol bonus, voi siete in 3) ...e se facciamo fatica anche così, pota randellatene qualcuno di avversario, possibilmente mettendolo fuori uso per il resto della partita, che sarebbe anche ora visto che è un

Importantissimo il nostro supporto!!!

più forte, non fermatevi, mai! Siete in due non in uno… due Consigli, due Stendardo, due Cigarini, due Biondini, due di ognuno di

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bel po’ di anni che nessun avversario lascia il campo del Bortolotti in barella! CURVA NORD!!! Cinquanta chilo-

El Tanque il nostro guerriero...il nostro Capitano...

metri di distanza ci dividono dalle merde di oggi, pochi se pensiamo alla distanza fisica, ma quei pochi chilometri diventano un abisso se pensiamo alla diversità di mentalità. La foresta di Dark Wood è un luogo meraviglioso, raccoglie in se nature diverse e molte anime, è ricca di misteri e di magia, nella foresta si può arrivare, dalla foresta si può partire. Nel cuore della foresta c’è una palude, su un isolotto c’è una capanna, da dove inizia l’avventura.

Zagor, lo Spirito con la Scure è un uomo di frontiera amico delle tribù indiane. Difende la sua foresta dall’avanzata del nemico: scienziati pazzi, druidi di tempi e popolazioni estinte, geni del crimine abili nella pianificazione dei colpi e nell’inganno, sacerdoti del male dediti ad oscure religioni, uomini avidi, MERDE MILANISTE!

PRENDIAMOLI A PALLONATE!!!

Luigi Giorgi e il nostro Michele Canini non potevano esordire così sfortunatamente con la nostra maglia al Bortolotti come domenica scorsa: un autogol e una espulsione! Speriamo tanto che cambi l’aria o giri il vento della sfiga. Confidiamo soprattutto nel loro contributo per la squadra, importantissimo per raggiungere la salvezza. Anche a Roma avete dimostrato di essere giocatori tosti e importanti, quindi vi invitiamo ancor più in questo momento delicato a dare il massimo impegno e a stare tranquilli che la tifoseria è tutta con voi!!! ONORATE, RISPETTATE E VIVETE QUESTA MAGLIA!

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STRISCIONE FERMATO AI CANCELLI Si mormora che l’Italia sia un paese democratico... Mah, fino quando non si esprime il proprio pensiero!!! Questo è accaduto domenica scorsa, prima della partita Atalanta - Cagliari, quando un gruppo di ragazze si presenta ai cancelli della Curva Nord con un due aste riguardante i fatti avvenuti in Borgo Santa Caterina e le conseguenti dichiarazioni. Il funzionario di turno ha negato l’accesso dello striscione senza una motivazione apparentemente valida... “No, non entra perchè è tematico!”. Un due aste che non inneggia alla violenza, ma che si mostra solidale, schierandosi dalla parte di tutte le donne, può essere bandito? Sì, solo perchè avrebbe infastidito “pochi”...

NESSUNA GIUSTIZIA!!!

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enerdì 18 Gennaio si è consumato l’ultimo atto del processo di primo grado relativo alla vicenda di Paolo Scaroni, il tifoso bresciano rimasto invalido in seguito alle percosse subite dalla polizia dopo la partita Verona - Brescia di ormai 7 anni fa. Ancora una volta gli Ultras dell’Atalanta hanno voluto essere presenti con una delegazione: i motivi, quali la solidarietà e la vicinanza oltre i colori ad una persona ed una tifoseria storicamente rivale come quella bresciana, che ci hanno convinto ancora una volta (così come hanno convinto tante altre tifoserie presenti come noi venerdì pomeriggio) a prendere la strada verso Verona per questo decisivo appuntamento sono ormai noti a tutti e, comunque, non sono quello di cui vogliamo parlare oggi.

Il nostro primo pensiero va infatti a Paolo Scaroni che, dopo tutto il dolore fisico subito quel pomeriggio alla stazione di Porta Nuova, venerdì ha dovuto fare i conti con una sofferenza forse ancora più amara, bruciante e penosa. L’assoluzione di tutti i poliziotti imputati nel processo non ha infatti solo confermato l’esistenza di quella giustizia deviata con cui molti di noi, per casi più o meno gravi (basti pensare a Celestino Colombi), hanno dovuto confrontarsi, ma ha anche evidenziato come lo Stato italiano, quello stesso stato che dovrebbe garantire pari diritti e pari doveri a tutti i cittadini di fronte alla legge, abbia abbandonato Paolo Scaroni, costruendo con crudele abilità un muro contro il quale, suo malgrado, ha dovuto sbattere la faccia. Continua…

IN TUTTI GLI STADI SAREBBE STATO FATTO ENTRARE, A BERGAMO NO!!! 8

COMPLIMENTI...

Giustizia totalmente assente!!!

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…segue Un muro costruito sulla menzogna e sull’omertà delle Forze dell’Ordine, di chi dovrebbe garantire l’ordine pubblico e di chi quel pomeriggio ha visto e non ha parlato; un muro costruito sull’inganno e sull’imbroglio di quel buco di 10 minuti nelle riprese effettuate dalla polizia quel giorno, casualmente proprio i minuti nei quali Paolo finì a terra sotto i colpi dei manganelli dei poliziotti; un muro costruito sulla cecità storica della giustizia italiana di fronte alle violenze esercitate dalle Forze dell’Ordine e sulla sordità del mondo politico verso le sempre più innumerevoli voci che chiedono ciò che nel resto d’Europa è normalità, ovvero l’identificativo sui caschi dei poliziotti, affinchè casi come quello di Paolo non succedano più; un muro, infine, costruito sulla pelle degli Ultras, movimento che sicuramente più di tutti ha sperimentato e denunciato negli anni l’ingiustizia, le provocazioni e le violenze delle Forze dell’Or-

La nostra presenza...

dine e che da sempre rimane inascoltato. Il nostro pensiero va inoltre alla famiglia di Paolo Scaroni, che insieme a lui ha affrontato con grande dignità, forza d’animo ed orgoglio l’intera vicenda, che, lo ripetiamo, dura ormai da 7 interminabili anni. Le loro parole e la loro ferma volontà di evitare qualsiasi tensione dopo il processo, conseguenza naturale dell’ignobile sentenza, ci fanno, se possibile, accrescere ancora di più la rabbia ed il dolore, vedendo quanta rispettabilità e decenza rimanga in una famiglia che chiedeva solo giustizia per un

Esterno del tribunale

figlio partito alla mattina per vedere una partita di calcio e ritrovato giorni dopo in coma in un letto di ospedale senza che i colpevoli paghino quello che sia giusto che paghino. Un pensiero doveroso va anche ai bresciani, nostri nemici di sempre e da anni fieri e degni avversari sull’asfalto, per rinnovare la solidarietà e la vicinanza a quanto avvenuto ad un loro fratello e per complimentarci ancora una volta con loro per la grande coerenza dimostrata in questi anni nel

tenere per quanto possibile i riflettori puntati sulla vicenda di Paolo. Oltre i colori. Un ultimo pensiero diretto agli 8 poliziotti imputati e assolti: al di là di qualsiasi giustizia, al di là di quanto scrivano i giornali, al di là di quanto possa dire un giudice, voi sapete cosa avete fatto ed avete visto la condizione in cui avete ridotto Paolo Scaroni. Possano lo strazio ed il dolore da voi causato tormentarvi il sonno finchè campiate.

Sconforto bresciano fuori dal Tribunale...

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TRIBUNALE DI VERONA Venerdì 18 Gennaio 2013

Quasi otto anni di indagini per un’assoluzione che ha dell’incredibile. Celerini più volte scoperti a testimoniare il falso, nove minuti ripresi dalle telecamere della stazione di Verona spariti nel nulla, un ragazzo che da allevatore di tori finisce invalido al 100 per cento, il coraggio di una poliziotta che ha denunciato i suoi colleghi per aver usato violenza quel giorno!

NIENTE DI TUTTO CIÒ HA VALENZA PER QUESTO STATO... PER QUESTA PENOSA SQUALLIDA GIUSTIZIA!!!


RAZZISMO O FALSO MORALISMO? 3 Gennaio, amichevole Pro Patria-Milan. Boateng scaglia la palla in tribuna, si toglie la maglietta e si rifiuta di giocare, in seguito agli ululati che gli vengono rivolti dalla tribuna. L’amichevole viene sospesa. Come al solito, ecco levarsi il

Moralismo ridicolo!!!

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solito coro di sdegno, indignazione e condanna verso l’ennesimo episodio di razzismo del calcio nostrano; come al solito, ecco le autorità calcistiche chiedere pene e punizioni esemplari per i colpevoli, elogiando Boateng per il grande gesto di civiltà dimostrato; come al solito, ecco che si programmano riunioni e vertici straordinari per arginare il “crescente clima di intolleranza che regna incontrastato negli stadi d’Italia”; come al solito,

ipocrisia, convenzionalismo e moralismo di bassa lega regnano sovrani. Abbiamo già scritto in un giornalino di quest’anno dell’inutilità di certe polemiche: da più di quarant’anni esiste il concetto di tifo in Italia e da più di quarant’anni il tifo viene utilizzato per far esaltare al massimo il fattore campo, per cercare di dare una mano in più ai propri giocatori e per intimidire avversari ed arbitri; logico è quindi che tale intimidazione debba per forza passare attraverso l’insulto e la denigrazione dell’avversario, ma la cosa è ristretta al rettangolo verde ed è finalizzata, appunto, ad innervosire la squadra ospite o il singolo giocatore, con il risultato, alle volte, di fargli sbagliare un gol facile sottoporta e portare a casa i 3 punti. Chi afferma “Si al tifo pro, no al tifo contro”, semplicemente non è mai stato in uno stadio e, d’altro canto, se quotidianamente ci si manda a quel paese per un parcheggio o uno sguardo di troppo

ad una ragazza, è inevitabile che il supporto alla propria squadra passi inevitabilmente anche dall’insulto verso quella avversa-

i giocatori. Se l’attaccante avversario di turno è insieme ad una ragazza dalla dubbia moralità, senza

Busto Arsizio: Pro Patria - Milan

dubbio i cori della curva la assoceranno al mestiere più antico del mondo; se il centrocampista ha qualche problema di calvizie, verrà sicuramente apostrofato sulle note del famoso “Attilio lombardo pelato bastardo”. Chiariamo subito che dalla Nord non sono mai partiti cori che fanno leva sul colore della pelle più per non dare scuse ai soliti moralisti e giornalai di basso rango (già ne inventano abbastanza) che per una convinzione di Coppa Italia 1990 Vergogna milanista fondo: con il rigore di Baresi! Continua…

ria e verso i suoi giocatori. Inoltre, come avviene fin da bambini, il soggetto preferito diventa subito quello più permaloso che reagisce in malo modo agli insulti e alle prese in giro; ciò vale, a maggior ragione, per

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…segue il colore della pelle non dovrebbe infatti far eccezione agli esempi fatti prima, proprio perchè è una caratteristica fisica come tutte le altre e perchè, lo ripetiamo, l’insulto è finalizzato esclusivamente a innervosire il giocatore: quando a Moralez danno del “nano di merda” nessuno dice

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niente, ma anch’essa è una caratteristica fisica come il colore della pelle. Senza contare, poi, che qualcuno potrebbe offendersi molto di più se, ad esempio, gli insultano la mamma, ma nessun giornalista ha mai speso una parola per un “Cassano tu sei un figlio di puttana”. Come ha scritto qualcuno “Il razzismo non risiede nel gioco, nello sfottò, o nella goliardia di un gruppo di ragazzi, anche se talvolta pesante. Il razzismo lo vedi in quegli atteggiamenti sprezzanti quanto evidenti che puoi ravvisare per strada di fronte a un vu cumprà, o nei discorsi delle vecchiette al mercato”.

C’è un ulteriore considerazione da fare: a tutte quelle persone che quando avvengono episodi del genere si riempiono la bocca con parole quali sportività, correttezza e fair play, vogliamo ricordare che dovrebbero essere i giocatori in campo in primis a presentarsi come incarnazione di tali valori; per fare un esempio estremo, sarebbe infatti ipocrita pretendere sportività sulle tribune di uno spettacolo di gladiatori. Tralasciando gli innumerevoli esempi di gioco in cui tutti questi valori proclamati indispensabili vanno a farsi benedire (a proposito di Milan, chi di noi non sa o non si ricorda di quella rimessa non restituita da Rijkaard che porta al rigore di Baresi con il quale l’Atalanta viene eliminata nei quarti di Coppa Italia del ‘90?), è sotto gli occhi di tutti che caratteristiche quali l’arroganza, la presunzione e l’altezzosità appartengono al 90% dei calciatori dei nostri giorni: esternano spesso sentimenti positivi in occasioni ufficiali, salvo poi comportarsi come boriosi Dei dell’Olimpo nel privato adottando atteggiamenti sprezzanti e sufficienti verso la gente comune senza la quale non sarebbero quello che sono. Ce lo ricordiamo bene Guarente e quel suo “Vai a casa e se non ce l’hai te ne compro una io” rivolto a uno di noi che gli chiedeva giustificazioni dopo la sconfitta in casa dell’Atalanta col Lumezzane in Coppa Italia di qualche anno fa, vero? Anche il nuovo paladino dell’antirazzismo Boateng viene insultato perfino dai compagni di squadra perchè fa il divo e in

Moralez... il nostro giocatore più preso di mira! giro non si muove se non è accompagnato dalla sua personale guardia del corpo-autista. Altro esempio: qualche anno fa Samuel Eto’o, ai tempi in cui giocava nel Barcellona (adesso è “emigrato” nel campionato russo per uno stipendio di 20,5 milioni di euro all’anno e vive in affit-

to in una villa a Mosca di 4 piani per 80.000 euro al mese... abbiamo già detto tutto...) ha esultato dopo un goal mimando una scimmia per protestare contro i cori che i tifosi della squadra ospite gli stavano rivolgendo; anche il quel caso, tutti ad eleggere Eto’o ad alfiere di antirazzismo, sportività e chi più ne ha più ne metta. Forse non tutti sanno che il signor Eto’o ha anche una figlia di 10 anni che si è sempre rifiutato di incontrare, non sembra quindi un esempio di alti valori. Ah giusto, però il problema sono i cori razzisti verso questa gente. Meditate gente, meditate.

Facile lamentarsi!!!

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“Sostieni La Curva” dedica queste due pagine alla memoria di Vincenzo Claudio Spagnolo, tifoso genoano morto nel lontano 29 gennaio 1995. Riportiamo una locandina che nell’immediatezza dell’accaduto aveva colorato i muri di Genova. RIVALITà E RISPETTO ALLA BASE DI TUTTO 18 ANNI DOPO.


LETTERE A “SOSTIENI LA CURVA”

AMORE E ODIO

Questa Città comincia a starmi stretta... Non avrei mai pensato un giorno di ritrovarmi a scrivere questa lettera, più che questa lettera i concetti che questa contiene, non siamo abituati a parlare di certi argomenti ma sento il bisogno di condividerli con la mia gente, con i miei amici, con la mia Curva... Eh già, questa Città comincia a starmi stretta. Sicuramente qualcuno di voi mi dirà: E ALLORA VAI VIA... Non vado via perchè credo che lo scappare sia sempre la soluzione peggiore, e soprattutto ci sono ancora tante piccole cose che mi legano alla mia Bergamo: i miei amici, la mia Curva, la mia squadra ed i valori... Valori di quel popolo Bergamasco pronto ad essere solidale, son orgoglioso di quelle tradizioni a volte rudi che abbiamo tatuate nel dna, son orgoglioso di amici che ancora mi fanno capire che aprire il cuore a chi è in difficoltà e lo stare insieme vien sempre prima di tutto. Ma non mi riconosco più in una città capitanata da Istituzioni completamente incapaci e bigotte, se mi metto a pensare non ne trovo una che negli ultimi anni mi abbia rappresentato. Partiamo dal Comune, sempre pronto a criticare e mai una volta propositivo in qualcosa di veramente costruttivo ed efficace, il loro motto? Se qualcosa non va la chiudiamo, la reprimiamo, la smantelliamo; un’idea, una situazione,

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un luogo può avere 100 pecche ma chissà che con il dialogo non lo si possa cambiare in meglio... MAI VISTO FARE! Il nostro giornale? Ragazzi non fatemi dire cosa penso... Un’informazione cosi bigotta, cosi inappropriata, cosi sleale io veramente non so se qualche altra città la può vantare, a tratti la trovo pure un informazione permalosa e dittatoriale, se non sei come noi non vai bene, se non pensi come noi sei fuori, se sbagli una volta il perdono non esiterà mai... BRUCERAI ALL’INFERNO! E si che è un giornale di puro stampo cattolico, ma a valori umani tra cui il perdono e l’essere sinceri sono messi molto male. Non fatemi andare avanti non vorrei riempire le pagine di questo giornalino. Questura? Aiutata dai loro fidi scudieri sopra citati (i giornalisti) trovano sempre un appoggio per agire scorrettamente e poi passare per gli anellini che proteggono la città! Eppure se mi fermo a guardare che cosa hanno risolto di veramente importante? Rispondetevi da soli... Chiudo questo capitolo e lascio a voi le riflessioni. Perchè questa Città non riesce a costruire un pensiero nuovo aperto al dialogo e con alternative? Si lamentano della “movida”, si lamentano dei giovani, si lamentano dell’ alcool... Va bene ok e voi che cosa ci avete proposto? NIENTE, ZERO AL QUOTO! Continua…

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…segue

Una città che i giovani nemmeno li conosce, forse nemmeno ci ha mai parlato, nemmeno sanno che non si trova lavoro, nemmeno sanno che oggi si soffre, nemmeno sanno e si rendono conto che i giovani in questa città son fortemente limitati. Spero che queste poche righe possano trovare riscontri anche in voi e a qualcuno un pò di rabbia scorra nelle vene dandomi ragione... Sento sempre molti lamentarsi, anzi tutti lamentarsi, ma nessuno fa mai niente, credo che le parole siano sacrosante, i lamenti a volte pure, ma la vera differenza la fa l’azione, le parole vanno al vento l’azione resta

SQUADRE Juventus Napoli Lazio Inter Fiorentina AC Milan AS Roma Catania Parma Udinese Torino Chievo Atalanta Bologna Sampdoria Cagliari Pescara Genoa Palermo Siena

P.ti 48 43 43 39 36 34 33 32 31 30 26 25 23 21 21 20 20 17 16 14

G

21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21

V

15 13 13 12 10 10 10 9 8 7 6 7 7 6 6 5 6 4 3 5

N 3 4 4 3 6 4 3 5 7 9 9 4 4 3 4 5 2 5 7 5

P

3 4 4 6 5 7 8 7 6 5 6 10 10 12 11 11 13 12 11 11

RF 45 41 32 33 38 38 44 29 29 32 25 22 19 26 22 20 17 21 18 20

RS 14 19 21 23 25 28 35 27 27 31 24 34 31 28 29 37 39 34 34 31

PAZIENZA FINITA!!! impressa, l’azione non passa mai, rimane scolpita in ogni giorno passato presente e futuro della nostra vita. Il mio pensiero va a una Curva che per me non ha mai sbagliato, forse ecceduto, forse usato modi bruschi, ma questo è il nostro essere, questo è il nostro modo di vivere, in Curva, sul posto di lavoro e ogni sacrosanto giorno della nostra vita. La gente della mia città che mi rappresenta e’ quella con cui ti confronti incontrandoti ancora al bar davanti a una birra, a volte alticci ma da sempre sempre con occhi sinceri, non tra falsi moralisti e grandi perbenisti. I veri valori li ho conosciuti e continuo a trovarli qui, tra la mia gente, tra la mia Curva insieme in ogni giorno e in molte notti...

Grazie per ogni giorno di lotta fatta insieme su ogni fronte, grazie per ogni giorno di lotta che verrà. AVANTI RAGAZZI!!!

Tommy

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Scriviamo queste righe senza sapere se andrai via o resterai!!! Noi vogliamo farti sapere che solo a pellle ci stai sulle palle. Il tuo atteggiamento da super uomo, lo scarsissimo rendimento e il tuo nullo attaccamento alla maglia ci ha stancato! La voglia di venire a Mus de ca!!! Zingonia a prenderti a papine è tanta, ma per il momento non vogliamo mettere in difficoltà i tuoi compagni, il mister e la Società. Quindi ti invitiamo serenamente a star lontano dai posti della movida bergamasca... e, dato che non è una novità, resta direttamente a Milano! In caso contrario corri, suda a testa bassa, fai il tuo dovere.

Ricordiamo che per chi volesse informazioni o volesse dare una mano ci si ritrova come sempre il martedì sera al Covo. Scrivi a “SOSTIENI LA CURVA”: sostienilacurva@alice.it

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Un guerriero che torna a casa...

Igor nel cuore!!!


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