PAESE&paesi Adelfia - Novembre 2009

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PERIODICO DI POLITICA, CULTURA, ATTUALITÁ

ANNO IX- N. 5 - Novembre 2009

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Con Lanera e Pontrelli fuori dalla maggioranza, il centrodestra annaspa con soli dieci uomini.

Amministrazione Nicassio: ammesso il fallimento, ma nessuno rinuncia alla poltrona.

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toria di un declino annunciato. Pare ormai a rischio tracollo l’Amministrazione Nicassio, dopo la presa di posizione del consigliere Lanera (ormai ex PDL) che nel consiglio comunale del 26 ottobre scorso ha scelto di farsi rappresentare in aula da un documento in cui ha posto inderogabili condizioni per il suo rientro. È l’ennesima crepa che si è aperta in questo centrodestra, che da febbraio 2008 sino ad oggi, in ben nove consigli comunali, non ha avuto i numeri per amministrare. Con gli ultimi che si sono svolti il 17 e 24 novembre 2009, si è addirittura giunti alla paralisi definitiva: consumatosi lo strappo dei consiglieri Lanera e Pontrelli, costituitisi in gruppo indipendente, la maggioranza si è ridotta a soli dieci consiglieri ed è pertanto incapace di proseguire la sua azione amministrativa. La fuoriuscita dei consiglieri Virgilio e Laricchia e la posizione critica di Pontrelli, hanno, infatti, sin dal principio, consegnato a questa amministrazione una maggioranza risicata, che l’ha sempre resa ostaggio delle pretese del consigliere di turno, pronto a confermare il suo sostegno in cambio di qualche poltrona. Abbiamo assistito in questi anni ad innumerevoli rimpasti di giunta, finalizzati ad assecondare capricci e sterili ambizioni personali, ma tutto a discapito della qualità dell’azione amministrativa. Se vogliamo, in confronto a quanto accaduto in questi anni trascorsi, la richiesta del consigliere Lanera, appare avere dignità politica, giacché si pone l’obiettivo di ricompattare il centrodestra ormai ridotto a brandelli.Un’operazione assai complicata se solo si rammentassero gli improperi e le offese personali volate nei consigli comunali e soprattutto dai palchi dell’ultima campagna elettorale per le provinciali. Gianni Stea, infatti, potrà mai dimenticare i violenti attacchi subiti o il mancato sostegno elettorale che gli ha impedito l’elezione alla Provincia ed accettare di recarsi a “Piazza Trieste”, per mettere la sua leader-

Intanto domina il blocco amministrativo e nel paese ormai regna l’abbandono. ship del PDL locale nelle mani del professore? Ed ancora, Giuseppe Cosola, che ormai pare studiare da futuro candidato sindaco, che vantaggio trarrebbe da un rimpasto che riaccoglie frammenti del centrodestra in aperto conflitto con i suoi sogni di gloria?

ca o piuttosto di salvaguardia del potere? Quale beneficio trarrebbero i cittadini dall’ennesimo rimpasto, se non altri giorni di lacerante immobilismo amministrativo, prima di giungere eventualmente a quel sospirato accordo che, riesumando spoglie di antiquati burattinai della politica, po-

Una cosa è certa: l’aut aut di Lanera mette ora il Sindaco con le spalle al muro, senza una maggioranza, già da tempo rabberciata, in grado di sostenerlo. Pur ammettendo il fallimento politico, Nicassio però non si dimette ed anzi apre al dialogo per un allargamento indistinto, finalizzato alla composizione di una nuova maggioranza non sottacendo la possibilità di un governo di salute pubblica. Ma trattasi realmente di salute pubbli-

trebbe solo allungare i tempi di sopravvivenza di questo instabile governo? Quale nuovo scenario potrebbe aprirsi, se non altri scontri interni e tanta ulteriore indifferenza verso i problemi della gente comune, che se ne infischia dei delicati equilibri da mantenere fra le varie parti politiche, presa com’è dalla ricerca disperata di ascolto e aiuto per ricomporre il proprio equilibrio familiare, seriamente compromesso da licenziamenti in tronco

e disoccupazione ad oltranza? Se l’ennesimo giro di valzer di questa giunta perlomeno andasse, seppur tardivamente, nella direzione di un’attribuzione di deleghe per competenza, di cui usufruire per mettere in campo interventi specifici, mirati ad esempio alla creazione di nuove opportunità di lavoro o di progetti per una maggiore vivibilità del paese – considerati i mancati progressi di ciascun settore della vita comune finora ottenuti – probabilmente avrebbe un senso; o forse lo avrebbe se derivasse dall’improv-viso risveglio delle coscienze degli ex A.N., da sempre supini alle volontà e alle logiche di potere dell’ex gruppo di F.I.: se soltanto vi fosse un loro cenno di presenza critica, del tutto in linea con il loro leader nazionale, magari troverebbe spazio il misero tentativo di imprimere una direzione alternativa a questo quadro di governo, che il loro incondizionato assenso ha contribuito a rendere catastrofico… Ma qui ad Adelfia gli ex AN sono un’altra storia! In realtà, dopo quasi quattro anni dall’inizio di questa seconda amministrazione Nicassio, con un bilancio di governo del tutto fallimentare, non è più possibile accettare altri accomodamenti finalizzati alla pura conservazione. Per questo, in un paese dove la politica voglia recuperare dignità e credibilità, il Sindaco avrebbe dovuto senza indugio rassegnare già le sue dimissioni, con responsabilità e rispetto nei confronti dei cittadini che gli hanno conferito mandato. Ma egli pare ancorato alla sua seggiola, sfidando non si comprende bene chi e che cosa, in barba alle più elementari regole del buon senso. Poiché questo atto di responsabilità continua a non arrivare, l’invito a fare chiarezza è rivolto ai consiglieri dissidenti, perché dimostrino con una presa di posizione inequivocabile di avere a cuore le sorti del paese; chiunque, invece, troverà il modo per barcamenarsi in ibride posizioni, non avrà più alibi per dissociarsi dagli errori e dai fallimenti di questo centrodestra, perché sarà inevitabilmente corresponsabile.


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PAESE CHE VAI ADELFIA

Anno IX n. 5 - Novembre 2009

Anche il mercato giornaliero di piazza De Grecis sarà trasferito in via Tobagi

Tanti mercati, nessuno idoneo, neanche quello progettato sull'alveo

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uriosa e quantomai anomala la storia dei mercati settimanali e giornalieri adelfiesi e del loro peregrinare. Pare, infatti, che essi non trovino pace e che lo stesso Piano Urbanistico Generale, adottato nel maggio scorso, li veda dislocati un po' ovunque. Insomma Adelfia disporrebbe di aree mercatali in quantità ma nessuna attrezzata adeguatamente. La vicenda è lunga ma proviamo comunque a raccontarla. Il 3 aprile del 2002 il Ministero della Salute diramò un'ordinanza che introduceva requisiti igienico-sanitari molto rigorosi per il commercio e la somministrazione di alimenti in aree pubbliche. Da quel momento, infatti, per risultare idonee, esse dovevano essere dotate di reti per l'allacciamento di ciascun posteggio all'acqua potabile, alla corrente elettrica e alla fogna, nonché essere corredate di servizi igienici. Inutile dire che l'ordinanza ministeriale rimase del tutto inosservata. Tanto che neanche il progetto della famosa area mercatale adiacente all'alveo (vedi foto) ha mai previsto

Contro ogni regola i mercati per la vendita degli alimenti vengono trasferiti in aree prive anche di servizi igienici. tali adeguamenti. Il 5 luglio 2005, Vendola, Presidente della Regione Puglia neoeletto, diramò a sua volta un'ordinanza con la quale ribadiva l'immediata applicazione ai mercati in loco, di quanto disposto dal Ministero, fissando addirittura una scadenza di 6 mesi per la presentazione del progetto di adeguamento e di 2 anni per la sua realizzazione. Anche questa volta fu un nulla di fatto: Nicassio se la prese comoda e solo quasi un anno dopo ed esattamente il 18 maggio 2006, credette di risolvere il problema con una ordinanza che disponeva il trasferimento immediato dei due mercati di Montrone, da piazza Leone XIII e via Gen. Dalla Chiesa a Parco Borgo Antico e del solo mercato settimanale di

Alveo Progetto 2006

Canneto, da piazza Cimmarrusti, vie Fieno e Mattarella a via Tobagi. Il tutto fu motivato da “urgenza di ordine igienico sanitario”, ma già allora e di più ancora oggi, che in via Tobagi è stato per le stesse ragioni trasferito anche il mercato giornaliero di piazza De Grecis, ci chiediamo come nelle nuove sedi, sia stato superato il problema, visto che esse sono prive di servizi di qualsiasi genere almeno quanto le vecchie. Mentre attendiamo risposte concrete e serie ai disagi che ambulanti e cittadini stanno sopportando ormai da più di tre anni, ci auguriamo che il senso civico trionfi, esortando tutti al rispetto reciproco, per evitare così di trasformare i giardini prospicienti questi mercati improvvisati in discariche pubbliche. Ci chiediamo, inoltre, se dopo il dissequestro, si è almeno provveduto ad integrare ed adeguare il progetto di quell'area mercato, secondo il disposto ministeriale. Se non altro per non perdere la speranza che un giorno Adelfia possa essere un paese al passo con i tempi.

Le occasioni mancate

POR PUGLIA 2000-2006 Asse1 - Misura 1.4 - Azione A - Annualità 2003

3.0 2 1.0 6 8

Persi altri 281.068,96 Euro

I

POR Puglia 2000-2006 sono i Programmi Operativi della Regione Puglia, cioè quei documenti approvati dalla Commissione europea ai fini dell'attuazione del Quadro Comunitario di Sostegno (QCS), che per la Puglia – così come per le altre regioni facenti parte dell’ex obiettivo 1, cioè quelle in ritardo di sviluppo, ovvero con un prodotto interno lordo pro-capite inferiore al 75% della media comunitaria – ha tra le sue finalità quella di coordinare gli interventi e renderli più efficaci rispetto alla riduzione del ritardo economico-sociale delle aree del Mezzogiorno d'Italia. Il QCS 2000-2006 si articola in sei assi prioritari, che rappresentano le principali aree individuate per le scelte di investimento da realizzare nel periodo di programmazione, per ciascuna delle quali viene individuata una specifica strategia con i relativi obiettivi globali, a loro volta suddivisi in obiettivi specifici, denominati Misure. Il POR PUGLIA 2000-2006 Asse 1 – Misura 1.4 – Azione A) Annualità 2003, in particolare, rendeva possibile per gli enti partecipanti al bando che avessero ottenuto un punteggio soddisfacente secondo i requisiti richiesti, la possibilità di ottenere investimenti pubblici finalizzati al miglioramento della rete scolante, alla funzionalità dei corsi d’acqua ed alla rinaturalizzazione delle sponde dei corsi d’acqua e dei canali di

scolo. Al bando hanno partecipato 110 progetti, di cui 94 ritenuti ammissibili al finanziamento. Nella graduatoria definitiva, tra questi, figurava anche il Comune di Adelfia che, con una richiesta di finanziamento relativa agli interventi di adeguamento e miglioramento idraulico dell’alveo e delle pendici del torrente Montrone, di importo pari a € 281.068,96, si collocava addirittura all’ottavo posto in classifica. Finanziamento concesso, dunque, con ri-

serva della presentazione del progetto esecutivo completo di tutti i permessi, le autorizzazioni, i pareri e i nulla-osta necessari, da parte del Comune di Adelfia, secondo quanto previsto dal disciplinare approvato con determinazione 1579/2006. Purtroppo, in data 03/05/2007 l’amministrazione comunale, dopo aver richiesto e ottenuto dalla Regione Puglia le proroghe valide ai fini dell’acquisizione della documentazione necessaria, ne ha Clas.

di Antonella Gatti

Per quanto sopra riportato e di propria competenza PROPONE • di revocare, come in effetti con il presente provvedimento si revoca, la concessione del finanziamento di € 281.068,69 assegnato al Comune di Adelfia per la realizzazione dei lavori di adeguamento e miglioramento idraulico dell'alveo e delle pendici del torrente Montrone attesa la mancata presentazione del progetto esecutivo nei termini stabiliti dal disciplinare regolante i rapporti Regione - Ente attuatori

Ente Proponente

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Comune Di Taranto

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Comunità dei Monti Dauni Meridionali

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Comunità dei Monti Dauni Meridionali

fatto uso presentando in ogni modo un progetto esecutivo privo di permessi, autorizzazioni, pareri e nulla-osta, contravvenendo a quanto previsto dal provvedimento di concessione. Risultato: il finanziamento è stato revocato e Adelfia ha perso altri €.068,96. Probabilmente per alcuni queste opportunità sprecate saranno “poca cosa”, ma non credo sia possibile identificarli come atti di grande competenza, scrupolosità o affidabilità da parte di chi ci governa. Intervento

Sistemazione idraulica, ripristino della funzionalità e recupero ambientale del canale d’Ajedda Rinaturalizzazione delle sponde dei corsi di acqua e dei canali di scolo Comune di Accadia - torrente Frugno Rinaturalizzazione delle sponde dei corsi di acqua e dei canali di scolo Comune di Celle S. Vito - torrente Buffaviento Rinaturalizzazione delle sponde dei corsi di acqua e dei canali di scolo Comune di Accadia - torrente Iazzano

Importo Euro 1.000.000,00 154.937,07 154.937,07

4

Comunità dei Monti Dauni Meridionali

5

Comunità dei Monti Dauni Meridionali

Rinaturalizzazione delle sponde dei corsi di acqua e dei canali di scolo Comune di Celle S. Vito - torrente Fontanelle

154.937,07

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Comunità dei Monti Dauni Meridionali

Rinaturalizzazione delle sponde dei corsi di acqua e dei canali di scolo Comune di Panni - torrente Iazzano

154.937,07

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Comune di Ostuni

Completamento degli interventi di sistemazione idraulica e miglioramento della rete scolante della collina di Ostuni

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Comune di Adelfia

Adeguamento e miglioramento idraulico alveo e pendici del torrente Montrone

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Consorzio Bonifica della Capitanata

Manutenzione idraulica straordinaria torrente Cervaro in agro di Castelluccio dei S. e Bovino

154.937,07

516.456,90

281.068,96 5.941.001,20


PAESE CHE VAI

Anno IX n. 5 - Novembre 2009

Abracadabra, vi sveliamo come si trasforma una lussuosa caserma in un bel condominio di Francesco Cafarchia

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roseguono a pieno ritmo i lavori per la costruzione della nuova caserma dei carabinieri. Abbiamo già scritto a riguardo di questa opera che riteniamo una sciagura per le finanze della nostra cittadina e per la quale, lo ricordiamo: Il Comune di Adelfia deve pagare all’impresa costruttrice un affitto annuo di quasi 62.000 euro, per nove anni rinnovabili per altri nove. Il canone di locazione, quindi il debito del Comune, potrebbe aumentare già dal secondo anno su semplice richiesta dell’impresa. Alla fine del diciottesimo anno la caserma non diventerà di proprietà del Comune di Adelfia, ma rimarrà proprietà di chi la sta costruendo. Saranno a carico del Comune tutte le spese per riscaldamento, condizionamento, telefonia, energia elettrica, acqua e fogna, ascensori, ecc., comprese le spese per le riparazioni degli impianti. Nel nostro precedente articolo ci chiedevamo: - Cosa succederà

di Marika Lenoci

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ercorrendo le vie del nostro paese, balza subito all’occhio una strana realtà: corpicini grassi e bassi di color azzurrino, anch’essi in attesa del loro “scuolabus”, che al mattino presto poggiano comodamente lungo i marciapiedi. Contengono i rifiuti di quei cittadini che hanno tentato di adeguarsi alla delibera del 5 febbraio 2008 la quale, attraverso la Raccolta Porta a Porta, offriva un’alternativa allo smaltimento di carta, plastica, vetro e alluminio che dovrebbe avvenire direttamente presso le isole ecologiche. Peccato però che il più delle volte, dopo aver atteso inutilmente il ritiro, questi sacchetti finiscono accovacciati su se stessi, ormai privi della pancia, dopo che il contenuto si è rovesciato lungo le strade a causa di una folata di vento che ha fatto perdere loro l’equilibrio o del fedele amico che non ha stretto bene il papillon giallo prima di esporli in vetrina. Risultato: niente raccolta differenziata, strade sempre più sporche, cittadini – specie i più sensibili – demotivati. Così tanto che anche quei pochi sacchetti a lungo andare sono scomparsi e con loro anche i contenitori colorati che, sia pure ca-

ADELFIA

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Fra vent’anni avremo ancora una Stazione dei Carabinieri? alla fine del diciottesimo anno di contratto? - Ebbene noi riteniamo che l’immobile in costruzione difficilmente rimarrà sede della caserma dei carabinieri e che molto probabilmente sarà trasformato in un’elegante palazzina per civili abitazioni. Un dubbio ci era in effetti già sorto guardando il bel progetto mostrato con orgoglio dall’Amministrazione ed ammiran-

do l’edificio in via di completamento. Un prospetto fin troppo ben rifinito e ricco di dettagli architettonici per sembrare una caserma: ampi balconi, terrazzi, rientranze, curve, pensiline, pilastri tondi; troppo “spreco” e non perché i carabinieri non meritino di lavorare in un edificio esteticamente anche più bello, ma perché ci sembra assai strano e molto poco probabile che

Abbiamo letto il contratto firmato fra l’impresa proprietaria ed il Ministero

Caserma

un’impresa consumi tanti soldi senza che nessuno gliel’abbia chiesto. Perché non si sta realizzando un edificio più semplice, bello ma senza costosi fronzoli, comunque perfettamente funzionale ed adatto ad ospitare comodamente dei militari? Non sarà perché forse bisogna rendere appetibile l’immobile per un futuro uso diverso? Il nostro dubbio è praticamente diventato una certezza ora che siamo venuti in possesso di una copia del contratto firmato fra l’impresa ed il Ministero dell’Interno, nel quale vengono precisate delle clausole molto “illuminanti”, che vi riportiamo. L’impresa ha dichiarato la propria indisponibilità all’alienazione dell’immobile nei confronti dello Stato, ossia l’immobile è e rimarrà sempre di sua proprietà. Il contratto è tacitamente rinnovato, alle stesse condizioni, di nove anni in nove anni, salvo che il proprietario (ossia l’impresa) non formuli

disdetta almeno diciotto mesi prima della scadenza. Quindi l’impresa può, fra circa sedici anni, dire al Ministero che non intende rinnovare più il contratto e sfrattare i Carabinieri utilizzando l’immobile (costruito con tanta “cura”) per altri scopi. Il Comune si è impegnato a pagare il canone d’affitto per diciott’anni. E poi? Fantasticando che l’impresa voglia ancora ospitare i carabinieri dopo tale termine (e non vendere gli appartamenti), chi continuerà a pagare l’affitto, visto che il Ministero ha detto chiaramente che non lo farà mai? Cari concittadini, diceva Andreotti che a pensar male si fa peccato, ma si azzecca. Tutto quello che sinora si è fatto per la nuova caserma lascia intendere, a chi vuole intendere, le cose che noi abbiamo esposto. Speriamo che i fatti ci smentiscano clamorosamente, ne saremmo più che felici, se non altro per non essere costretti a dover dare ragione ad Andreotti.

Cassonetti insufficienti ad Adelfia. Tante lamentele e ancora nessun punto d’incontro.

Valgo piú dell’oro e ancora non l’hai capito! sualmente, almeno suggerivano una nuova attenzione alla tutela dell’ambiente. “Dal 2006 è allo studio un piano di eliminazione dei cassonetti”dichiara il sindaco Francesco Nicassio. Verissimo, tant’è che stanno scomparendo anche i tradizionali cassonetti, infinitamente meno che proporzionali al numero di abitanti per quartiere, al quantitativo di rifiuti

Raccolta differenziata: tante parole e pochi fatti. che ciascuno di noi produce (in media 1,49kg), al numero di esercizi commerciali che animano determinate vie, e che proprio per questo meriterebbero una particolare attenzione. Basterebbe farsi un giro per piazza Leone XIII, piazza Mercato, via Valenzano… ma gli esempi più eclatanti sono: via Rutigliano, che su sei esercizi

commerciali vede solo due cassonetti e via Vittorio Veneto che presenta zero cassonetti. È vero che il paese ha bisogno di fare economia, ma cosa spinge a iniziare proprio dall’igiene?! Non solo Adelfia non è stata messa nelle condizioni di attuare una concreta raccolta differenziata, e per questo è condannata ad essere fanalino

di coda dell’ATO BA5, ma privandola completamente dei cassonetti, le si vuole impedire di “vivere”. Allora, perché non pensare a una ridistribuzione dei cassonetti, aumentandone anzitutto la presenza? E perché non valorizzare la politica del “Porta a Porta”, guardando con più attenzione alle città virtuose che hanno sa-

puto dimostrare seriamente di salvaguardare l’ambiente ed essere capaci di creare una vivibilità urbana necessaria a tutti?! Per quanto ancora la nostra città sarà costretta a sopportare il silenzio di una pubblica amministrazione che non ha tuttora maturato da sé l’interesse a sviluppare un senso civico condiviso?!


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PAESE CHE VAI ADELFIA

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Dal 1986 ad oggi nulla è cambiato: parola di Francesco Nicassio

L'incoerenza... certe volte!

ubblichiamo di seguito la lettera che nel settembre del 1986 Francesco Nicassio, allora zelante funzionario del Comune di Adelfia, scrisse alla Gazzetta del Mezzogiorno. Colui che è diventato in seguito nostro sindaco, si doleva dello sperpero di denaro pubblico e dell'incapacità amministrativa della giunta dell'epoca, criticando scelte che durante il suo governo non ha esitato a ricalcare, come dimostrano le immagini a corredo. L'incoerenza... certe volte! L’ assessore alla cultura di Adelfia ha preparato un programma di attività culturali «Estate 86» per rendere più vivibile e allegro il nostro Comune, a misura del suo abitante. Nel programma c'è un po' di tutto: mostre, teatro, musica, cantanti vecchi ma di nome e anche un falò. Richiesto di un parere, ho suggerito di eliminare tutto e di fare soltanto il falò, ma grande, largo quanto l'aia e alto un palmo sul campanile. Perché solo il falò. Per creare una mappa pugliese delle grandi attrazioni, quelle che fanno stupore e turismo. Se ne contano già, come la mongolfiera di Acquaviva e gli spari del 10 novembre a Montrone. Per questi ultimi vengono da tutta la penisola e anche dall'estero in decine di migliaia. La proposta del falò è stata bocciata. L'assessore è andato avanti sotto l'ala guida del-l'«Accademia dei Di Antonella Gatti

È

Anno IX n. 5 - Novembre 2009

andata a buon fine la protesta dei cittadini di via della Repubblica che, dopo anni di lamentele, sollecitazioni, segnalazioni e persino una petizione popolare, si sono rivolti a noi, perché attraverso questo giornale, rendessimo note le condizioni del parco di via della Repubblica, per troppo tempo inaccessibile.Come dimostrano le immagini, i lavori di ripristino del parco, che duravano da più di quattro mesi, sono stati finalmente sbloccati e ultimati, rendendo nuovamente fruibile quello spazio vitale per gli abitanti del luogo. La decisa forza di volontà di chi non subisce e non si arrende, ma si oppone all’indifferenza delle istituzioni locali, aiuta sempre ad ottenere i risultati sperati.

pasticcini», esperta in somministrazioni di omogeneizzati culturali. Teatro e cantanti li mette la Provincia; per il resto (50 milioni) ci sono i fondi per gli svaghi della Regione. Così in 35 Comuni della Provincia, per un giro di miliardi. Stiamo vivendo un'estate densa. Ci si perde tra gli arrosti delle feste di stagione e i ri-chiami della cultura. Gli spet-tacoli si ripetono, si intrecciano. Una fiera dell'effimero. Cessata la lotta alle cavallette per la Provincia e la cura delle stazioni di monta per i Comuni, l'una e gli altri percorrono la via della cultura, dinanzi alla quale tutti alziamo le mani. Gli investimenti nel settore toccano cifre da capogiro, violentano il tasso programmato di inflazione. L'ha rivelato la Corte dei Conti nella relazione sulla gestione finanziaria 1984. Il paese reale non ha mai domandato svaghi alla Pubblica amministrazione, ma servizi reali come l'igiene e la rappezzatura delle strade, strutture per acculturarsi: biblioteche, centri aperti polivalenti per gli anziani, aule per le scuole. Mentre si somministra cul-tura che ha il volto demente di una cultura di regime, l'igiene langue, il verde pubblico è in coma, la scuola muore, vecchi e bambini sono agli arresti davanti alla TV o spediti nell'altra Italia ai soggiorni obbligati. Francesco Nicassio

Arrosto delle feste di stagione

L’igiene langue

Una fiera dell’effimero

Verde in coma

Il funzionario comunale Francesco Nicassio criticava, in una lettera del 1986 alla Gazzetta, scelte di governo che non ha poi disdegnato da Sindaco

DESTINAZIONE SOGGIORNI CLIMATICI PER ANZIANI NEI NOVE ANNI DI AMMINISTRAZIONE NICASSIO 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

Abbadia S. Salvatore Lago di Bolsena Pieve di Cadore Terrasini Malé Vipiteno Carpegna Lignano Sabbia d’Oro Marina di Pisa

TOSCANA LAZIO TRENTINO ALTO ADIGE SICILIA TRENTINO ALTO ADIGE TRENTINO ALTO ADIGE MARCHE FRIULI VENEZIA GIULIA TOSCANA

La risonanza al problema sortisce gli effetti sperati.

Nuova vita per il Parco di Via della Repubblica

Come era

Come è oggi


PAESE CHE VAI

Anno IX n. 5 - Novembre 2009

ADELFIA

Dopo l'attacco ironico del Pd, la fontana di Canneto torna in piazza Cimmarrusti

Tre soldi nella Fontana I

nutile dire che la famosa commedia americana del grande Jean Negulesco, presta solo il titolo a questa vicenda tutta adelfiese dai toni tragi-comici, che ha visto coinvolti una banale fontana da catalogo e qualcuno che temeva di perderci la faccia. La storia non è nuova: l’amministrazione Nicassio ha deciso di abbellire due piazze di Adelfia con fontane, neanche tanto ricercate, del valore di 130.000 euro. In passato, abbiamo già avuto modo di dichiarare la nostra contrarietà al progetto, considerata l'infinità di interventi sicuramente più urgenti di cui il nostro paese ha bisogno - vedi abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici comunali. Nello stesso periodo un giornale locale, imbeccato da alcuni consiglieri di maggioranza, aveva annunciato che il sito preposto per la realizzazione della fontana di Canneto, contrariamente a

Il lavori erano stati sospesi dopo il divellimento del pavimento

quanto deliberato dalla Giunta comunale, sarebbe stato piazza Roma. Invece, come previsto, un mese fa circa, il cantiere è stato avviato in piazza Cimmarrusti. Incuranti del fatto che la pavimentazione era già stata divelta, per non essere smentiti, i consiglieri garanti della notizia bufala, hanno sospeso i lavori, pretendendo di trasferirli lì dove loro avevano assicurato. Tempo un paio di settimane, e per fortuna, per divina illuminazione o forse per le numerose proteste dei cittadini, i nostri hanno cambiato idea e individuato nel Parco di via Fieno un nuovo sito per la fontana. Poi, un manifesto a firma del PD ha messo in ridicolo la vicenda e come per incanto, dopo tanto peregrinare, ecco che finalmente il povero ornamento trova pace e torna in piazza Cimmarrusti. Adesso, fiato alle pompe e alle tasche dei cittadini!

LETTERA APERTA

I cittadini scrivono

La

nostra posizione rispetto alla inutilità delle due fontane ornamentali ad Adelfia rimane immutata. Tuttavia pubblichiamo volentieri la lettera trasmessaci da un gruppo di architetti inizialmente coinvolti nella progettazione delle due opere. Buongiorno, a quanto pare un'iniziativa lodevole come quella illustrata nei files allegati è naufragata! Chi scrive è il gruppo di architetti che su invito del Comune di Adelfia ha prestato il proprio servizio "sociale" alla comunità e che oggi ha deciso di inviarvi i documenti del nostro lavoro per deliziare (almeno così ci auguriamo) la vostra mente e i vostri occhi.

A quanto pare sono state intraprese altre strade per la progettazione e la realizzazione delle fontane che ci hanno visto assenti senza nemmeno un "scusate il disturbo"! Al di là di questa forse inutile riflessione ci sembra giusto e onesto

dare la possibilità a qualcuno interessato di "guardare" cosa siamo capaci di fare. Ci auguriamo che il nostro lavoro possa trovare spazio nei vostri strumenti editoriali rendendoci fin d'ora disponibili ad eventuali chiarimenti o

domande da parte dei vostri utenti. louis.kruger@alice.it teresa.berardino@libero.it francescoberardino@virgilio.it g.castellani@awn.it arch.cerrato@gmail.com

Scrivi a: Assoc. Hinterland Adelfia Via Ten. Sinisi, 6 70010 Adelfia (Ba) hinterlandadelfia@libero.it paeseepaesiadelfia@libero.it

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PAESE CHE VAI ADELFIA

Anno IX n. 5 - Novembre 2009

Quest'anno la festa di accoglienza ai nuovi iscritti all'Azione Cattolica si è tenuta ad Adelfia

Festa del Ciao: un carico di emozioni di Mariateresa Panarese

D

omenica 11 ottobre nel nostro paese si è tenuto il raduno di tutti gli aderenti all’Azione Cattolica delle Diocesi di Bari-Bitonto. “La festa del ciao” così denominata perché con questo saluto si accolgono i nuovi iscritti - ha portato grande fermento nei due rioni di Adelfia, gremiti di bambini, ragazzi e adulti che si sono cimentati in attività ricreative e di aggregazione. È stata una giornata indiscutibilmente emozionante e carica di sentimenti positivi, soprattutto per i più giovani che si sono riuniti per iniziare o portare avanti un percorso che non è tanto di impegno cristiano quanto di condivisione di valori e obiettivi di vita. Nei mesi scorsi abbiamo letto, ascoltato e visto in televisione quanti giovani buttano via la propria vita, cercando il famigerato “sballo” attraverso l’assunzione di droghe e bevande alcoliche. Queste realtà, che ci sembrano lontane dalla nostra quotidianità, esistono e sono anzi dietro l’angolo in ambienti poco stimolanti a livello socioculturale come quello adelfiese. La

Giunte via mare, le preziose reliquie sono rimaste ad Adelfia per tre giorni

Si

sa in provincia di Bari e oltre i confini regionali che il 10 e 11 novembre ad Adelfia è festa, si festeggia il Patrono di Montrone: San Trifone. E se qualcuno se ne dimentica, ci pensano i botti dei fuochi pirotecnici a farlo ricordare. In più quest’anno c'era un'attesa diversa, sfociata in una frenesia che ha contagiato tutti. Don Felice Iacobellis, grazie all’aiuto importante e determinante di S.E. Mons. Elia, Vescovo di Cattaro e di S.E. Mons. Francesco Cacucci, ha reso possibile avere in Adelfia dal 9 all'11 novembre le Relique del Santo Patrono conservate a Cattaro nella cattedrale dedicata a San Trifone. Nella città natale del Santo, la festa si celebra il 3 febbraio, giorno in cui la Confraternita Marinereza comprò i sacri resti da marinai veneziani che le stavano trasportando a Venezia. Nella Chiesa Madre della Parrocchia di S. Nicola è custo-

L'impegno dei due parroci e di tanti volontari, risorsa importante per i nostri figli mancanza di sicuri luoghi di ritrovo, di impianti sportivi adeguati, di iniziative pubbliche capaci di attrarre e coinvolgere attivamente le giovani generazioni fa di Adelfia, infatti, un territorio a rischio. Le istituzioni pubbliche locali sono totalmente assenti rispetto a queste problematiche, ma fortunatamente vi sopperiscono in parte le due Parrocchie, con Don Tonio, Don Felice e tanti volontari, che si

sono fatti carico di offrire tempo e attenzione ai nostri ragazzi, dimostrando di possedere una sensibilità educativa che li porta ad interagire consapevolmente con le famiglie per combattere il disagio e la solitudine in cui molti adolescenti cadono. La loro capacità di partecipare alla vita sociale della comunità giovanile, con generosità e soprattutto con il cuore, aiuta i nostri

ragazzi a sentirsi coinvolti in un contesto che non è soltanto religioso ma anche aggregante e accogliente, senza pregiudizio nei confronti degli altri. I cori, le panzerottate, il cioccolato caldo, i campi scuola e i campi scout diventano l’alternativa alla casa, alla scuola e un po’ anche alla strada. Don Tonio e Don Felice cercano di creare un ambiente saturo di valori che non sono espressi solo a parole ma messi in pratica

ogni giorno, così l’impegno si trasforma in regola e lo stare insieme diventa condivisione democratica d’intenti. La loro è una passione che si gioca dove passa la vita dei ragazzi, divenendo un ponte, fra la famiglia e la strada, che sfida il quotidiano e non li lascia nella solitudine. Per tutto ciò che fanno, per la loro presenza e pazienza e per il loro spirito di sacrificio … semplicemente grazie!

Da Cattaro ad Adelfia le Reliquie di San Trifone Tra gioia e commozione sfilano per le vie di Montrone, seguite da centinaia di fedeli

Reliquie di san Trifone

dita invece una piccola reliquia di San Trifone, che la comunità Montronese ricevette nel 1839. Le Reliquie, contenute in una preziosa urna di argento massiccio raffigurante il martirio di San Trifone a bassorilievo, sono giunte nel porto di Bari il 9 novembre, accompagnate dal Mons. Elia, un picchetto d'onore in uniforme tradizionale della Marineria del Montenegro e tantissimi fedeli montenegrini, che durante i tre giorni di festeggiamenti hanno trovato ospitalità nelle abitazioni dei cittadini adelfiesi. Nella sala Consiliare della Provincia di Bari, il vicepresidente Nuccio Altieri e il consigliere Vito Antonacci hanno accolto ufficialmente la delegazione, offrendo la prima colazione. L'incontro si è concluso con un canto tradizionale di ringra-

ziamento e l'inno montenegrino dedicato a san Trifone. Quindi, scortate da un poderoso servizio d'ordine, le sacre Reliquie sono giunte ad Adelfia, dove centinaia di fedeli le attendevano al rondò di via Rutigliano. Di lì è partita la processione che, nel corso dei tre giorni, le ha viste sfilare in tutte le vie del rione Montrone e spingersi fino a via Martiri del Fascismo. I festeggiamenti sono culminati l'11 novembre in una messa di commiato tenutasi in pubblica piazza e seguita da migliaia di fedeli. Al termine, il picchetto montenegrino ha eseguito una danza tradizionale per ringraziare della calorosa accoglienza gli adelfiesi, che nella commozione generale hanno dovuto salutare per l'ultima volta la preziosa urna che ripartiva per Kator.


PAESE CHE VAI

Anno IX n. 5 - Novembre 2009

ADELFIA

Premio all’adelfiese positivo

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on questo premio, costituito da una melagrana in argento e da una pergamena con il logo dell’Associazione Culturale “il melograno”,i soci intendono dare lustro e risonanza al territorio di Adelfia attraverso l’operato dei suoi figli migliori, che si siano distinti o che si distinguono nel proprio lavoro, raggiungendo traguardi luminosi che siano d’esempio “positivo” per le generazioni future. Il premio, pertanto, intende avere la funzione di presa di coscienza che Adelfia ha una sua storia importante, sia come unico Comune nato da non molti anni, sia come individualità dei borghi

Il melograno d’argento 2009 a: dr. Giovanni Francesco MONTELEONE (Prefetto di Matera) dr. Baldassarre STEA (Medico oncologo a Tucson Arizona - U.S.A.)

di Canneto e Montrone, con una storia pregna di patrimonio artistico, sociale e culturale da tutelare e valorizzare anche con questa iniziativa. Alla luce di

quanto esposto il direttivo dell’Associazione, dopo aver premiato nel 2008 il dr. Franco Lorusso, Procuratore Regionale della Corte dei Conti, ha indivi-

duato nelle persone del dr. Giovanni Francesco Monteleone (Prefetto di Matera) e del dr. Baldassarre Stea (Medico Oncologo a Tucson U.S.A.) i destinatari del premio, considerando le loro elevate qualità morali: le indiscusse capacità di rappresentante territoriale del Governo il primo e le indubbie e riconosciute qualità di medico per l’altro, festeggiandoli il 12 set-

tembre 2009 nella sala teatro del I Circolo “Aldo Moro” alla presenza delle autorità civili, militari e religiose. Il premio, alla sua 2^ edizione, annovera come motivo d’orgoglio la concessione del Patrocinio dell’Assessore al Mediterraneo della Regione Puglia, della Provincia di Bari e del Comune di Adelfia. Il Presidente Nino Gargano

Di Salvatore Ilacqua e Michele Macchia

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ome potremmo oggigiorno definire il coraggio? Che cosa pensiamo di quella virtù che Hemingway definì “la grazia sotto pressione”? Un giovane senatore nel 1956, John Fitzgerald Kennedy, pubblicò un testo che, ripercorrendo la vita e le battaglie politiche di otto differenti personalità, ha calcato i lineamenti di questo valore: “Ritratti del coraggio”(premio Pulitzer 1957). Considerato unanimemente il testamento “politico e spirituale” di Kennedy, rappresenta il principio della sua carriera: viene prima del celebre discorso d'insediamento alla Casa Bianca, prima della crisi cubana, prima della “sfida spaziale”... insomma prima di tutto ciò che è noto su JFK.

Figura emblematica di tutta l'opera è, senza dubbio, John Quincy Adams (1767-1848) senatore del Massachussets prima e, successivamente, Presidente degli Stati Uniti d'America. Uomo dotato di uno spiccato talento politico, detestava l'attaccamento al potere senza il rispetto di valori e ideali personali. Così profondamente deluso dalla rigorosa retorica di partito che imperversava nel suo paese giunse a dichiarare: “Il paese è così talmente piegato allo spirito di partito, che non seguire ciecamente l'uno o l'altro è un’offesa inespiabile. In entrambi io vedo l'impossibilità di seguire i dettami della mia coscienza”.Fu uno dei pochi senatori a “tradire” parenti, amici, colleghi, il suo stesso elettorato, infischiandosene

Ritratti del coraggio

di meri interessi regionalistici, per preservare il bene della res pubblica. Per tali ragioni, in un periodo di fortissima instabilità sociale, venne considerato un uomo poco

iovanni Gasparro, nato a Bari nel 1983, si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Roma con una tesi sul pittore fiammingo Van Dyck, ora al vaglio di importanti case editrici e musei italiani. Durante gli anni accademici, il suo dipinto Ultima cena(foto) fu esposto nel film Saturno controdel regista italo-turco Ferzan Ozpetek. Le sue opere grafiche sono state esibite, in questi anni, in importanti esposizioni nazionali come la Biennale di incisione di Monsummano Terme, il Premio Fabio Bertoni di Fermignano e mostre collettive a Roma e Formello, ma sono state le creazioni pittoriche a far conoscere anche all’estero il nostro concittadino. Dipinti di Gasparro sono stati esposti nelle prestigiosissime fiere d’arte moderna e

parole di Andrew Jackson: “Un solo uomo di coraggio fa la differenza”.Questo è l'effetto che John aveva sugli altri, uomo politico per il mondo, intrepido e coraggioso per i suoi intimi commensali. E noi? Crediamo possibile riuscire a fare la differenza? Il coraggio è la forza che produce il cambiamento che avviene prima nell'animo per poi essere applicato. Le storie di vita riportate da Kennedy possono offrire uno spunto di riflessione, un modello di ispirazione, ma non potranno mai regalare il coraggio stesso: quello ognuno dovrà cercarlo dentro di sé.

Giovanni Gasparro

di Antonella Gatti e Vito Coppi

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prudente e troppo avventato. Incauto o impavido? E nella società contemporanea di quale opinione godrebbe un simil personaggio? Ammirazione, disprezzo, paura o indifferenza? Dante, studiato a lungo da Kennedy, scriveva: “I posti più caldi all'inferno ospitano quelli che, in periodi di gravi crisi morali, sono rimasti neutrali”. Dunque, mai rimanere ai margini, mai sottrarsi alle responsabilità e mai soccombere al “puzzo” del compromesso morale che le vicissitudini politiche e sociali ci impongono. Nella prefazione al libro Robert Kennedy descriveva John con le

contemporanea di Bologna (Artefiera 2008 e 2009) e Verona (Art Verona 2009). Con il dipinto Ultima cena, Giovanni Gasparro è stato l’unico pittore contemporaneo a rappresentare il XXI secolo nella prestigiosissima mostra “Olio su tavola. Fisionomie dell’arte culinaria dal XVII al XXI secolo”, accanto ad opere di Strozzi, Morbelli, Guttuso, De Pisis, Pannaggi e Casorati, presso l’Abbadia di Chiaravalle di Fiastra, nei pressi di Tolentino. Nel 2009 è la volta di “Contemplazioni”,grande mostra sulla figurazione contemporanea,curata da Alberto Agazzani e tenutasi a Castel Sismondo e Palazzo del Podestà di Rimini. L’evento ha avuto ben 28.000 visitatori, nonché il patrocinio del Parlamento Europeo, del Senato della Repubblica, dei Ministeri dei Beni Culturali e del Turismo, della Regione Emilia Romagna, del Comu-

ne e Provincia di Rimini. Importanti in questi anni anche le mostre collettive nelle due gallerie romane Chiaried Incontro d’Arte. La prima mostra personale è del giugno scorso nella Galerie 91di Parigi. Opere di Gasparro sono presenti in importantissime collezioni private di Londra, Roma, St. Etienne, Anversa, Milano, Parigi,

Bruxelles, Bordeaux, Cipro, Tokyo, Fermo,Tunisi. Dal gennaio 2008 Gasparro è in esclusiva con la storica Galleria Russodi Roma che ospita, dal 15 ottobre, la personale “Giovanni Gasparro. Noli me tangere”, curata da Paolo Serafini con catalogo edito da De Luca Editori d’Arte, che farà tappa anche a Milano.

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PAESE CHE VAI ADELFIA Campo di calcetto comunale inagibile da mesi.

Anno IX n. 5 - Novembre 2009

Partitella tra amici? Ad Adelfia non si può!

di Antonella Gatti

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iao Gianni, per stasera siete al completo?” – dice Nico. “Sì Nico, tutto ok! Oggi abbiamo pure il portiere, così non ci tocca fare un gol ciascuno…” – risponde Gianni, che continua: “Ci vediamo al parco alle 20,30 e di là andiamo a Valenzano, ok?” Replica Nico: “Sì! Però cercate qualcuno che vi accompagni, perché stasera mio padre ha il turno e non può venire…”. Questa che state leggendo non è una storiella, ma alcune delle battute scambiate tra Gianni e Nico, due ragazzini di 15 e 16 anni che viaggiano ogni mattina con l’autobus per Bari, costretti a spostarsi altrove per una semplice

Suggerimenti per il Sindaco e l’Assessore allo Sport. “partitella” tra amici, considerando lo stato di abbandono dell’unico campo pubblico di calcio a cinque presente nel nostro paese. Il loro discorso fatto ad alta voce ha colpito l’attenzione dei presenti ed in particolare la mia, pungolata dall’aver riconosciuto la stessa difficoltà in cui incorrono i miei amici e tanti altri ragazzi adelfiesi che decidono

di riempire il proprio tempo libero con un sano sport amatoriale. Problema banale? Probabilmente sì, per molti adulti o per chi è distratto e distante dalle esigenze delle giovani generazioni; certamente non di poco conto, però, per un adolescente o ragazzo che già subisce l’assenza di spazi di intrattenimento e svago e che

proporre al Sindaco Francesco Nicassio e all’Assessore allo Sport Pino Moretti, la cortesia di accompagnare questi ragazzi, una volta alla settimana, ai campi di Valenzano, Loseto, Casamassima o Acquaviva, a seconda della disponibilità che questi ultimi di volta in volta offrono; magari, qui potrebbero attendere la fine della partita – senza fare complessivamente quattro viaggi! – e, intrattenendosi nelle aree a verde attrezzate o nei punti di ristoro presenti, trovare l’ispirazione giusta per ovviare al sacrificio! Normalmente questa sarebbe una provocazione, ma chiedere a Sindaco e Assessore “straordinari” che si eviterebbero tranquillamente, se vi fosse una corretta gestione delle strutture pubbliche, rischia purtroppo di diventare un utile suggerimento.

Il giovane Claudio Lanera tra i professionisti del calcio

Continua il viaggio tra le giovani promesse sportive adelfiesi di Antonella Gatti e Vito Coppi

T

ra i giovani calciatori che si stanno mettendo in luce in questa prima parte del campionato italiano di Lega Pro, vogliamo con piacere segnalare il debutto del ventenne adelfiese Claudio Lanera tra le fila del A.S. Noicattaro (girone C, Seconda Divisione). Classe 1989, il giovane Claudio è un moderno esterno sinistro di difesa, dal mancino forte e preciso, dotato di un dribbling rapido e stretto, e soprattutto di una inesauribile corsa. Le sue prestazioni in campo lo hanno portato alla vista dei media locali e degli addetti ai lavori, ma soprattutto stanno contribuendo a migliorare la classifica dell’A.S. Noicattaro, fino ad oggi bugiarda viste le buone partite giocate dalla squadra rossonera. Promossa per la prima volta nella sua storia in serie C2 nel 2006/2007, quest’anno la società nojana ha scelto di rinverdire la propria rosa

è magari – per età o possibilità – sprovvisto di patente o automobile per raggiungere luoghi non serviti da mezzi pubblici. E allora, come si risolve? Sicuramente la soluzione ottimale sarebbe un nuovo tappeto d’erba sintetica per l’ormai da tempo inagibile campo di calcetto, all’interno del Campo Comunale del nostro paese. Troppo costoso per le casse comunali già svuotate dalle tanto numerose quanto trasparenti opere pubbliche realizzate per noi da questa scrupolosa amministrazione? Perché dunque non chiedere un piccolo impegno personale da parte di coloro che normalmente dovrebbero – e potrebbero – evitare un tale disagio, a dimostrazione dell’attenzione e della benevolenza che nutrono nei confronti dei propri giovani? Nello specifico, si potrebbe

Debutto nel campionato italiano di Lega Pro Seconda Divisione Girone C con la maglia del A.S. Noicattaro *Figura 1

attraverso l’inserimento di molti giovani calciatori che hanno già dimostrato di poter competere a livello professionistico. Tra questi ragazzi c’è il nostro Claudio Lanera, che, dopo l’esordio in Serie D con

il Noicattaro a soli diciotto anni, si è successivamente confermato nella stessa categoria con la maglia del Carpi (squadra in provincia di Modena), garantendosi per questo anno il ritorno in Puglia e soprattutto il passaggio tra i professionisti. La Lega Pro Seconda Divisione (che fino al 2008 veniva chiamata Serie C2) è il quarto livello - il minore tra i tornei professionistici delcampionato della lega Calcio Italiana, che oltre a registrare la più alta presenza di giovani, permette loro di affermarsi e lanciarsi verso scenari più prestigiosi. La nostra speranza è che anche per il giovane Claudio questo sia solo il punto di partenza della sua carriera, il primo passo di un percorso ricco di soddisfazioni. In bocca al lupo Claudio! *Figura 1 – Il giovane Claudio Lanera (foto dal sito ufficiale dell’AS Noicattaro)

A proposito di... URBANISTICA L'assessorato all'Assetto del Territorio della Regione Puglia ribadisce, con nota ufficiale, che il parere dell'Autorità di Bacino è vincolante per l'adozione del PUG. Quello di Adelfia ne era sprovvisto. SERVIZI SOCIALI A distanza di due mesi dall’inizio della scuola finalmente partono i servizi scuolabus e mensa. Quest’ultimo già sospeso per dubbi sulla qualità del cibo somministrato ai bambini. Cari genitori adelfiesi, arrangiatevi. CONTENZIOSO Sale a 55.000 euro l'ammontare delle spese legali sostenute dal Comune di Adelfia nella causa intentata dalla famiglia Stea contro l'interramento dei binari. 55.000 euro in meno per i servizi al cittadino. INTERRAMENTO Il consigliere di maggioranza Monteleone prova ad ostacolare i lavori, segnalando all'Autorità di Bacino irregolarità nella messa in sicurezza del cantiere. L'ispettore dell'AdB boccia il consigliere e promuove a pieni voti le FSE. LICEO SCIENTIFICO Sul piede di guerra i genitori dei ragazzi iscritti, a cui il Sindaco aveva promesso un edificio al passo con i tempi. Ora promette una crociata contro la Provincia di Schittulli. Professore, si tenga pronto. RACCOLTA DIFFERENZIATA Nel 2010 potrebbe aumentare dal 20% al 40% la tassa sullo smaltimento dei rifiuti urbani. Batosta prevista per i comuni, come Adelfia, poco attenti alla raccolta differenziata. Quando si tratta di bocciature il primo posto è nostro!


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