Fabarm, professione cacciatore

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Fucili

Professione cacciatore Condividendo la meccanica dei modelli Lion, l’XRL (Xtra Long Range) 5 si propone però come un perfetto binomio di leggerezza e bilanciamento unito a prestazioni balistiche eccezionali, tanto che la prova al Banco viene fatta, per esplicita richiesta della Fabarm, con una pressione di 1.630 bar anziché quella classica di 1.370, tanto che il Banco di Prova ha dovuto fare un certificato ad hoc per testimoniarla testo e foto di Umberto Bertozzi

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uesto nuovo semiautomatico della Fabarm condivide la meccanica del modelli Lion, ma si presenta con una linea rinnovata e decisamente più bella, specie nell’attacco del castello ai legni. Sulla parte posteriore infatti, l’angolo di giunzione con il calcio è meno pronunciato e quindi più dolce, mentre l’attacco dell’asta non presenta alcuna soluzione di continuità.

Anche il castello, trattato al titanio e finito satinato e inciso con disegni art deco sui fianchi, contribuisce a migliorarne la linea insieme al guardamano. Sul fianco sinistro, là dove termina la parte tondeggiante, vi è una scritta che recita 100% made in Italy – Overpressure tested 1630 bar – Steel shot proof. Una scritta che la dice lunga su quello che la Fabarm intende offrire con questo prodotto.

L’XRL 5 infatti nasce come un fucile estremamente robusto e perfettamente in grado di esplodere qualsiasi tipo di munizione, in particolare quelle caricate con pallini in acciaio. A questo proposito diremo che anche gli strozzatori sia a scomparsa, sia interni/ esterni, sono stati costruiti pensando anche ai pallini in piombo. Come ciliegina sulla torta la ditta di Travagliato (Bs), ha voluto che il suo

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1 Il fucile in prova con una cartuccia semicamerata 2 Sul fianco sinistro della carcassa si trova, nella parte anteriore, il pulsante di rilascio dell’otturatore. Il alto, dove finisce la parte concava, vi è la scritta 100% made in Italy – Overpressure tested 1630 bar – Steel shot proof

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3 Il fianco destro del castello riporta nella parte anteriore il nome della ditta costruttrice e sotto il motivo art deco il nome del modello 4 All’inizio della bindella viene posizionato un inserto in fibra ottica verde per migliorare la linea di mira. Oltre a questo si trovano degli attacchi per accessori a standard Weaver 5 La linea bella ed elegante del fucile in prova

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fucile venisse testato a 1.630 bar, anziché ai canonici 1.370 richiesti per le canne magnum. Si tratta di una prova unica nel suo genere e per attestarla il Banco di Prova ha dovuto fare un certificato di prova particolare. Una ulteriore innovazione è stata dotare la carcassa di attacchi per accessori Weaver, in modo da poter utilizzare ottiche che nascono per carabine. All’inizio della bindella si trova un inserto in fibra ottica verde che facilita l’acquisizione della linea di mira. Canna Sono da sempre il fiore all’occhiello della Fabarm. Vengono costruite con il metodo Tribore, un brevetto registrato anche negli Stati Uniti, che prevede una particolare foratura a tre settori: un primo conico, un secondo cilindrico e un terzo nuovamente conico a livello della strozzatura. >>>

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6 La volata della canna con la serie degli strozzatori intercambiabili. Sulla bindella è posto un mirino a barretta rosso

7 All’interno del cilindro che contiene il pistone Pulse si trovano i due fori praticati nella canna che permettono lo sfogo dei gas di risulta dell’esplosione e il funzionamento del sistema a presa di gas

8 Il pistone Pulse dotato di un elastomero per controllare la pressione di risulta dei gas di scarico delle munizioni

9 La posizione del pistone Pulse rispetto il meccanismo di assorbimento dell’esplosione dei colpi

10 L’otturatore, sulla testa del quale è visibile il robusto estrattore

11 Il petto dell’otturatore con il percussore imbussolato nella sua molla

12 La parte anteriore della biella che andrà a combaciare con il pistone

13 Una sorta di esploso del fucile: dall’alto l’asta, la canna con la molla di recupero montata sul tubo del serbatoio, la biella di funzionamento con il pistone Pulse, l’otturatore

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<<< La ragione di questo tipo di foratura è quella di ridurre il rinculo in virtù del primo tratto sovralesato e avere inoltre rosate più uniformi in virtù del minore stress che subiscono i pallini. La culatta viene saldata alla base della canna e contiene la sede del rampone dell’otturatore con la quale formerà una chiusura a rampone oscillante e il dente di estrazione del bossolo. La loro lunghezza varia da 610 a 660, 710 e 760 mm. La bindella è piana, ventilata da 6 mm e termina con un mirino a cilindretto rosso in fibra ottica. Le strozzature sono fornite da una serie di quattro strozzatori intercambiabili che, come le canne, sono particolarmente adatti all’uso dei pallini di acciaio. La meccanica Il funzionamento del fucile è del tipo a recupero di gas ed è ormai ampiamente collaudato, tuttavia vale la pena di ricordarne a grandi linee la meccanica. Al posto della classica valvola compensatrice, troviamo un pistone denominato pulse intorno al quale viene posto un elastomero. Il pistone si insedia intorno al serbatoio e si inserisce in un cilindro solidale alla canna all’interno del quale si trovano due fori praticati sulla canna stessa da dove sfogheranno i gas di

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risulta dell’esplosione delle munizioni. A seconda della violenza dell’esplosione, l’anello in elastomero viene più o meno compresso, assorbendo la forza d’urto dell’esplosione stessa e, gonfiandosi, frena l’arretramento del gruppo di armamento riducendo il rinculo, ma permettendo comunque l’incameramento di una nuova munizione. Sia il pistone sia il cilindro della presa di gas vengono trattati con zirconio. È stato preferito lo zirconio al titanio in quanto più resistente alla corrosione (i gas di risulta delle esplosioni sono altamente corrosivi) e in grado di assicurare una maggiore durezza superficiale oltre che una migliore scorrevolezza. L’incameramento di una nuova cartuccia avviene tramite il classico elevatore posto nella parte inferiore del fucile e solidale con la batteria, però, essendo libero e a funzionamento meccanico, permette una ricarica più veloce. Il cut off trova posto sulla parte sinistra della carcassa, immediatamente davanti al guardamano, tuttavia, allorché si estrae una cartuccia carica dalla camera, rilasciando l’otturatore (il pulsante di rilascio si trova sul fianco sinistro della carcassa) non ne viene camerata una nuova. Perché questo avvenga infatti è necessario

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che il cane sia abbattuto. Si tratta in pratica di una sorta di cut off automatico. Una novità piuttosto interessante presente nell’XRL 5 è il pulsante di rilascio dell’otturatore e la leva di scarico del serbatoio. Nei modelli che precedono questa serie il pulsante di rilascio dell’ottu12

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ratore aveva anche la funzione, se spinto all’indietro, di spostare la leva di scarico e liberare così le cartucce contenute nel serbatoio. Questo non avviene più e la sua funzione rimane dunque dedicata solo al rilascio del carrello. La leva di scarico è stata modificata, addolcendone la curvatura anteriore (che a volte “strusciava” un po’ troppo decisamente contro le munizioni) e può agevolmente essere spostata manualmente quando si vogliano estrarre le cartucce dal serbatoio. Questo è capace di due munizioni (come d’obbligo per il mercato italiano), ma può arrivare a contenerne fino a cinque o sette con una prolunga. Il riduttore viene costruito in acciaio. Una ulteriore modifica è quella del tappo del serbatoio, attualmente ben manovrabile anche se conserva una forma affusolata e piacevole.

L’asta di armamento viene costruita non per tranciatura, ma per fresatura e la sua superficie di appoggio al manicotto è molto alta e priva di piegature, infine è stato migliorato l’ammortizzatore posteriore in vulcolan. L’otturatore poggia sull’asta di armamento e presenta sulla parte superiore un rampone che andrà a insediarsi nella sua sede sulla culatta, sempre anteriormente presenta il dente di espulsione dei bossoli. La batteria viene montata su un sottoguardia di nuovo disegno e si avvale di una molla completamente incapsulata, tanto da poter essere paragonata a un pistone, che trova posto sotto il cane. La sicura è del tipo manuale standard e il suo comando è costituito da un bottone posto sul guardiamano, immediatamente dietro al grilletto il cui colore oro deriva dal trattamento con zirconio. >>> 13

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PREZZO 1.360 euro comprensivo di Iva, valigetta, serie di quattro strozzatori a scomparsa con relativa chiave, kit di regolazione delle pieghe del calcio, calciolo in gomma, magliette portacinghia.

Costruttore: Modello: Tipo: Calibro: Funzionamento: Canna: lunghezza: bindella: mirino: strozzature: Carcassa: Chiusura: Sicura: Serbatoio: Legni: Finiture: Peso:

Fabarm S.p.a., via Averolda, 31 25039 Travagliato (BS), tel. 03.06.86.36.32, fax 03.06.86.36.84, www.fabarm.com, info@fabarm.com XLR 5 semiautomatico 12/76 a recupero di gas con pistone Pulse ed elastomero in acciaio speciale 42CrMo4 610, 660, 710, 760 mm piana ventilata da 6 mm con inserto in fibra ottica verde alla partenza mirino in fibra ottica rosso 4 strozzatori intercambiabili Innerchokes Ergal 55 trattata superficialmente in Titanio geometrica oscillante a rampone manuale a pulsante sulla parte posteriore del guardiamano tubolare, capacità di due cartucce per il mercato italiano, elevabili a quattro in noce finiti a olio incisioni art deco su entrambi i fianchi del castello. Nome della ditta e del modello sul fianco destro della carcassa. Scritta 100% Made in Italy – Overpressure tested 1630 bar – Steel shot proof sul fianco sinistro insieme al nome della ditta costruttrice. 3.000 g (varia da 2.900 a 3.100 g a seconda delle canne usate)

Il brandeggio <<< La prova pratica dell’XLR 5 è stata eseguita in maniera non del tutto convenzionale, infatti abbiamo deciso di esplodere colpi con diversi tipi di munizioni in placca usando pallini in piombo e in acciaio con grammature piuttosto pesanti, ma la vera prova l’abbiamo eseguita con cartucce Fiocchi Sur 33 con 33 g di piombo cal.

LA PROVA IN PLACCA Cartucce impiegate: Fiocchi SUR 33 con 33 g di piombo cal. 6 e Fiocchi semimagnum con 41 g di piombo cal. 7 Totale pallini per cartuccia: Fiocchi SUR 33 280, Fiocchi Semimagnum 466 Distanza di tiro: 35 metri con Fiocchi SUR 33 e 40 m con Fiocchi Semimagnum Strozzatura: *** per Fiocchi SUR 33 e * per Fiocchi Semimagnum Cerchio esterno di rosata: 750 mm Cerchio interno di rosata: 350 mm PERCENTUALE TOTALE DI PALLINI NEL CERCHIO DA 750 MM Canna *** 90% (252 pallini) Canna * 87% (405 pallini) PERCENTUALE DI PALLINI NEL CERCHIO ESTERNO Canna *** 42% (118 pallini) Canna * 40% (186 pallini) PERCENTUALE DI PALLINI NEL CERCHIO INTERNO Canna *** 48% (134 pallini) Canna * 47% (219 pallini) Distribuzione: ottima in ogni settore

La rosata ottenuta con La rosata ottenuta con 36 g di pallini di piombo 35 g di pallini di acciaio calibro 5 a 40 metri calibro 3 a 40 metri

6 e Fiocchi semimagnum con 41 g di piombo ca. 7. Ormai siamo stanchi di citare il nostro bersaglio di tiro in placca, ma non possiamo esimercene: si tratta dell’ultracanonico cerchio di 750 mm che ne contiene uno concentrico di 350. La canna era di 760 mm e le strozzature di due stelle. Le cartucce usate per le prove di cui diamo conto fotograficamente e che

sono state esplose contro una placca di metallo alla distanza di 40 metri sono quanto mai evidenti, ma come si sa, la Fabarm ha il pallino delle lunghe distanze e con la foratura delle canne che la contraddistingue, se le può permettere. Le altre cartucce sono state sparate a 35 metri e pensiamo non abbiano avuto un successo inferiore. Si trattava di munizioni Fiocchi Sur

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14 L’ottimo noce con cui viene costruita la calciatura dell’XRL 35

15 La percussione del fucile è ben centrata e giustamente potente

16 Un momento della prova dell’XRL 5

33, caricate con 33 g di piombo calibro 6 e Fiocchi semimagnum, caricate con 41 g di piombo calibro 7. I risultati sono stati più che soddisfacenti sia che si sia tirato a fermo, sia al volo. A fermo abbiamo provato a esplodere le tre cartucce consentite dalla legislazione italiana nel più breve tempo possibile con risultati sorprendenti di velocità e stabilità del fucile, tanto che abbiamo riprovato, questa volta con munizioni semi magnum, tenendo il fucile stretto alla spalla in modo molto soft. I colpi si sono stampati sulla placca con una rilevazione quasi inconsi-

stente: si trattava di circa 100 mm fra una fucilata e l’altra: di che rimanere a bocca aperta. Il tiro a fermo però non è stato, ovviamente, l’unica prova che abbiamo fatto. In un campo di Sporting abbiamo testato l’XRL 5 su diversi bersagli, ottenendo sempre risultati lusinghieri. Sia che si tirasse a bersagli singoli e si necessitasse di un recupero di seconda, sia che si provasse con doppietti il fucile si è sempre comportato in modo esemplare, seguendo senza esitazioni le traiettorie impostegli ed eseguendo cambi anche repentini senza esita-

Riassumendo Estetica: fucile dalla linea piacevolmente leggera per un semiautomatico. Meccanica: eccellente, ben progettata e costruita. Permette al fucile una lunga durata nel tempo anche senza una manutenzione particolare. Brandeggio: ottimo in ogni occasione di tiro. Il fucile, leggero e bene equilibrato, segue senza problemi qualsiasi traiettoria impostagli. Finiture: incisioni a festoni floreali sui fianchi della carcassa. Molto bella la zigrinatura della pistola. Prezzo: ben equilibrato per le caratteristiche meccaniche e balistiche del fucile e per la sua dotazione di acces<> sori di serie.

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zioni. I recuperi di seconda sono così stati abbastanza facili, quando si sono imposti, come facili sono stati i tiri al doppietto, che hanno consentito ottime coppiole. L’XRL 5 è certamente un fucile da caccia e il suo test su un campo di Sporting è stato fin troppo severo. Va ricordato infatti che questa specialità tiroavolistica cerca di imitare il volo di vari selvatici, ma comunque presenta difficoltà maggiori, o comunque diverse, di quelle che si possono incontrare in natura, così se un fucile si comporta in maniera egregia (e questo è il caso del fucile in prova) su un campo di tiro, non potrà che essere uno strumento perfetto per un appassionato di caccia.

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