Pentecoste 2010

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Pentecoste 2010

numero 1 - anno XXVII


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SOMMARIO

LA CASA INFORMA

CONCORSI

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Apertura del nucleo Alzheimer

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I nuovi servizi

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Mi presento

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La memoria dell’acqua

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Viva la fisarmonica

COPERTINA Cancello dell’Angelo Custode - Giulio Zamboni, cancello in ferro battuto (1937).

Il ponte n. 1 - maggio 2010

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Adotta un nonno

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Valorizzazione delle storie di vita

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La sciarpa longa

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L’alimentazione in R.S.A.

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La nostra storia

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Il mercoledì mattina

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Serata al cinema

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Aperta la primavera con “ortinparco”

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Gruppo cucina

RICORDI

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Raccontiamoci per conoscerci meglio

CENTRO DIURNO

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La tradotta per la risaia

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La trinità trentina

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Aforismi divertenti

23

Ecco la vita di tutti noi

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Uscita a Costasavina

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Una formula da ripetere

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Festa di compleanno

PROGETTI

ATTIVITÀ

POESIE E ...

EVENTI

Distribuzione gratuita Comitato di redazione Cristina Bolgia, Meneghini Giovanna Cura redazionale e impostazione grafica Cristina Bolgia, Meneghini Giovanna Fotografie Servizio animazione Stampa Publistampa Arti grafiche, Pergine Valsugana

Si ringraziano tutti coloro che hanno dato il loro apporto per la realizzazione del periodico


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LA CASA INFORMA

APERTURA DEL NUCLEO ALZHEIMER di Giovanni dott. Bertoldi

Considerato l’elevato numero di Residenti affetti da gravi disturbi comportamentali e con grado di demenza (oltre i 20), non più gestibile all’interno dei reparti della Casa di Riposo, nella primavera del 2008 nasce l’idea di realizzare un nucleo Alzheimer presso la RSA di Pergine.

Il Consiglio di Amministrazione incaricava un gruppo di lavoro multiprofessionale interno alla RSA formato da OSS, IP, Animatori, Coordinatore responsabile dei servizi e coordinato dalla dott.ssa Giraudo, di redigere e predisporre un progetto

per la realizzazione e gestione di un nucleo Alzheimer, individuando nei locali dell’ex convento delle suore la sua futura collocazione. Dopo circa 1 anno di studio, analisi, approfondimento, confronto, il gruppo di lavoro presentava al Consiglio di Amministrazione il progetto definitivo che veniva quindi approvato. Gli obiettivi del nucleo sono: − ambiente sicuro, personalizzato e stimolante; − personalizzazione del servizio; − flessibilità gestionale ed organizzativa; − coinvolgimento dei familiari e dei parenti; − monitoraggio disturbi comportamentali e messa in atto strategie preventive; − riduzione/eliminazione contenzioni (sia fisiche che farmacologiche). Grazie alla manovra anticongiunturale approvata dalla Giunta Provinciale di Trento nel 2009, l’A.P.S.P. accedeva ad un finanziamento specifico per la sistemazione strutturale dei locali (ex convento). L’opera, interamente finan-

ziata dalla PAT, è costata circa €uro 66.000 (lavori edili €uro 9.700, serramenti esterni €uro 23.800, impianto elettrico €uro 11.200, impianto idraulico/condizionamento €uro 10.100 serramenti interni €uro 1.500, opere di pittura €uro 6.700, pellicole di sicurezza €uro 3.000). I lavori, affidati tutti a ditte locali, sono iniziati l’11 dicembre 2009 e sono stati ultimati il 31 marzo scorso. Successivamente la direzione, di concerto con la dott.ssa Giraudo, ha provveduto alla selezione, individuazione e formazione del personale OSS da assegnare al nucleo. Dal novembre 2009 al gennaio 2010 si è tenuto uno specifico corso di formazione interno per gli OSS assegnati al nucleo della durata di n. 30 ore, anche questo percorso formativo finanziato dalla PAT. Due operatori del nucleo hanno svolto n. 28 ore di tirocinio formativo presso il nucleo Alzheimer dell’APSP di Povo, che ringraziamo per la collaborazione (molto importante questo lavoro di rete tra le strutture RSA).


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LA CASA INFORMA Il 12 aprile scorso è partita ufficialmente l’attività del nucleo con n. 9 Residenti individuati preliminarmente tra quelli già residenti all’interno della RSA (mediante valutazione medica da parte del nostro dirigente medico dott. Lorenzo Brandolani e colloquio con i familiari alla presenza anche della dott.ssa Floriana Luisa Giraudo). Il nucleo, autonomo ed indipendente dagli altri nuclei assistenziali, dispone di n. 5 stanze doppie, tutte dotate di bagno privato, (confortevoli, arredate a nuovo, con letti alzheimer, impianto di chiamata infermieristica, collegamento all’impianto gas medicali) in grado di ospitare fino a n. 10 utenti, 1 sala da pranzo/soggiorno, un cucinino (dove i Residenti, assistiti dagli operatori, possono mantenersi attivi cucinando e preparando da mangiare), una terrazza, un bagno e un locale per gli operatori collegato alla rete informatica aziendale. Inoltre, è stato fatto uno studio anche sull’utilizzo dei colori, sia delle pareti che delle divise del personale, nonché si è cercato di mantenere uno standard di arredo più familiare/di casa che ospedaliero, seppur nel limite dei vincoli normativi

sulla sicurezza oggi vigenti. Oggi il nucleo vede assegnati n. 9 OSS presenti 24 ore su 24, di cui 6 a tempo pieno, 2 part time a 24 ore settimanali e 1 OSS referente a tempo pieno. E’ previsto comunque l’accesso giornaliero e al bisogno da parte del medico, dal FT, dell’IP di piano e dell’Animatore. E’ chiaro che il parametro di

personale (1 a 1) è ben superiore a quello dei posti letto base di RSA, questo per garantire qualità della vita, sicurezza e garanzia di adeguata assistenza. Il giorno 29 aprile 2010, alla presenta dell’Assessore alla Salute e alle Politiche Sociali della PAT dott. Ugo Rossi è stato ufficialmente inaugurato il nucleo Alzheimer.

BILANCIO SOCIALE "Il Bilancio Sociale è uno strumento straordinario, rappresenta infatti la certificazione di un profilo etico, l'elemento che legittima il ruolo di un soggetto, non solo in termini strutturali ma soprattutto morali, agli occhi della comunità di riferimento, un momento per enfatizzare il proprio legame con il territorio, un'occasione per affermare il concetto di azienda come buon cittadino, cioè un soggetto che perseguendo le proprie finalità contribuisce a migliorare la qualità della vita dei membri della società in cui è inserito. La missione aziendale e la sua condivisione sono elementi importanti per ottenere il consenso dell’utenza, del proprio personale, dell'opinione pubblica". Il Bilancio Sociale - anno 2009 è disponibile presso l’Ufficio Relazione con il Pubblico di via Pive oppure è possibile scaricarlo dal sito internet: www.apsp-pergine.it.


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I NUOVI SERVIZI di Cristina Bolgia Nei primi mesi del 2010 sono stati attivati i servizi “Il Notaio informa” e il servizio di assistenza odontoiatrica per utenti esterni in convenzione con

l’Azienda Sanitaria. (A.P.S.S.). Questi servizi si collocano accanto al servizio fisioterapia per esterni attivo dal 2008. Per informazioni è possibile

rivolgersi all’Ufficio Relazione con il Pubblico (U.R.P.) oppure attraverso il sito internet: www.apsp-pergine.it.

IL NOTAIO INFORMA L'A.P.S.P. unitamente al Comune di Pergine ed in collaborazione con CRP Cooperazione Reciproca Pergine, hanno attivato anche a Pergine l’iniziativa promossa dal Consiglio Notarile dei Distretti Riuniti di Trento e Rovereto, denominata "IL NOTAIO INFORMA" Tale iniziativa consiste in un servizio di “informazioni notarili” gratuite riguardanti tutte le tematiche che possono interessare i cittadini, con particolare riguardo a: •

successioni, testamenti, donazioni ed eredità

acquisto prima casa e il mutuo bancario Modalità di accesso al servizio

NOTAIO

dott. Pasquale Spena

DATA DI AVVIO

Lunedì 3 maggio dalle ore 9.00 alle ore 11.00

DATE SUCCESSIVE

ogni 1° lunedì del mese con lo stesso orario

DURATA APPUNTAMENTI

15 minuti cad.

PRENOTAZIONI

A.P.S.P. "S. Spirito - Fondazione Montel" Via Pive n. 7 - Pergine Valsugana c/o Palazzina Uffici Amministrativi - Segreteria/U.R.P. tel: 0461/ 53 10 02 - fax: 0461/53 29 71 E-mail: amministrazione@apsp-pergine.it

SEGRETERIA

A.P.S.P. "S. Spirito - Fondazione Montel" Via Pive n. 7 - Pergine Valsugana c/o Palazzina Uffici Amministrativi - Segreteria/U.R.P. tel: 0461/ 53 10 02 - fax: 0461/53 29 71 E-mail: amministrazione@apsp-pergine.it

SEDE DEL SERVIZIO

A.P.S.P. "S. Spirito - Fondazione Montel" Via Pive n. 7 - Pergine Valsugana c/o Palazzina Uffici Amministravi - Ufficio Ospiti (piano terra)


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LA CASA INFORMA

SERVIZIO DI ASSISTENZA ODONTOIATRICA L’A.P.S.P. “S. Spirito - Fondazione Montel” è stata autorizzata e accreditata per l’erogazione delle prestazioni odontoiatriche presso la R.S.A. a favore dell’utenza esterna. Tale attività odontoiatrica per utenti esterni sarà effettuata da personale medico/odontoiatra convenzionato con l’APSP secondo le modalità indicate dal Nomenclatore delle prestazioni di assistenza odontoiatrica L.P. 22/2007. Chi può accedere alla prestazioni 1. pazienti in “età evolutiva” da 0 a 18 anni; 2. pazienti appartenenti a “categorie vulnerabili” (nuclei familiari a bassa condizione economica/patrimoniale, soggetti anziani e donne in gravidanza). Le prestazioni sono garantite ai soli iscritti al Servizio Sanitario Provinciale e residenti in Provincia di Trento da almeno tre anni al momento della richiesta di accesso. Tipologie di prestazioni erogate Le prestazioni ammesse al servizio odontoiatrico sono: • le cure secondarie (es. estrazioni, trattamento carie, otturazioni, …); • l’assistenza protesica (es. dentiere). Modalità di erogazione delle prestazioni L’accesso del paziente implicherà necessariamente la prima vista che è pertanto obbligatoria. L’odontoiatra, a seguito della visita, elaborerà il Piano di cura e presenterà al paziente il relativo preventivo. L’odontoiatra prenoterà il calendario degli accessi dell’utente. Modalità di accesso L’accesso all’assistenza può avvenire:

• attraverso il Centro Unico di Prenotazione

CUP al numero 848 816 816; • rivolgendosi allo Sportello CUP c/o APSS in Via S. Pietro di Pergine Valsugana; • contattando direttamente l’Ufficio Prenotazione dell’A.P.S.P. al numero telefonico 0461/ 53 10 02. Orario del servizio Martedì e mercoledì dalle ore 8.30 alle ore 9.30 dalle ore 10.30 alle ore 13.30 Odontoiatra che effettua il servizio Il servizio viene garantito dal dott. Franco Pellegri, medico odontoiatra convenzionato con l’A.P.S.P. Sede del servizio Le prestazioni di assistenza odontoiatrica saranno effettuate presso l’ambulatorio odontoiatrico al primo piano della R.S.A. di Via Pive n. 7 – Pergine Valsugana. Individuazione dei beneficiari delle attività La L.P. 22/2007 individua l’indicatore ICEF come parametro per individuare i nuclei in condizione economico-patrioniale bassa (vulnerabilità per reddito). Per la fruizione delle prestazioni assoggettate a compartecipazione alla spesa l’utente dovrà produrre l’apposita certificazione ICEF.


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MI PRESENTO ... di Alda Calliari

Mi chiamo Alda Calliari e sono la Coordinatrice facente funzioni cioè la persona che sta sostituendo la coordinatrice titolare Monica, che in questo periodo è occupata a fare la mamma, a tempo pieno, di due bellissimi bambini. Non c’è stata l’opportunità di una presentazione ufficiale e per questo, attraverso il giornalino, vorrei presentarmi a quanti non ho avuto il piacere di conoscere. La Valsugana, in particolare Pergine, per me rappresentano in assoluto una novità. Fino ad ora, infatti, la mia vita professionale e personale si è sviluppata in Vallagarina. Io vivo a Besenello, un paese di circa 2500 abitanti, situato a metà strada fra Rovereto e Trento, ai piedi del Castel Beseno, il maggior complesso fortificato del Trentino. La mia vita professionale, invece, si è svolta in parte presso l’ospedale di Rovereto e in parte presso alcune RSA. Quando, nell’estate del 2009, mi è stata prospettata l’opportunità di lavorare

presso la RSA S. Spirito di Pergine non ho avuto bisogno di molte riflessioni. Dentro di me sentivo che la proposta era molto stimolante e che avrei sicuramente accettato l’offerta. Così il 10 ottobre 2009 ho iniziato. Non sto a raccontare come sono stati i miei primi giorni e come i nomi di residenti e di dipendenti giravano in carosello nella mia testa. Ricordo soltanto che era un impresa trovare, al primo tentativo, l’infermeria dei singoli piani e quando poi si trattava di guadagnare l’uscita della struttura di via Pive non riuscivo a farlo senza prima aver girato in tondo, lungo i corridoi del primo piano. Ripensandoci, mi vien da sorridere anche perché ora, per guadagnare l’uscita, posso sempre contare sulle indicazioni di quei due signori/residenti che alla sera guardano la televisione seduti comodamente sulle poltrone vicino all’ufficio animazione. Il loro sorriso mi ripaga delle fatiche della giornata e mi accompagna

nel tragitto di ritorno a casa. Di certo non mi aspettavo una struttura cosi grande, così articolata, così complessa, così organizzata e allo stesso tempo così stimolante, così complicata, così impegnativa, cosi totalizzante. . . Io ero abituata ad una realtà molto più circoscritta, una realtà semplice, familiare, piccola, conosciuta. Mi riferisco alla RSA di Folgaria dove ho lavorato negli ultimi dieci anni. Non nascondo che le difficoltà dell’inizio sono state tante. Basti pensare, ad esempio, ai tanti residenti che ancora non conosco, ai dipendenti che conosco solo superficialmente, ai volontari che solo intravedo qualche volta durante la giornata, ai famigliari con cui ho avuto sporadici rapporti. . . Se poi penso ai loro cognomi, i vari Moser, Anderle, Anesi, Oss, Casagrande, Gretter, la confusione è al massimo. A distanza di alcuni mesi le cose sono cambiate. Finalmente mi sento parte dell’organizzazione.


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CONCORSI

LA MEMORIA DELL’ACQUA di Giovanna Meneghini

Nel 2009, abbiamo partecipato

al

concorso

indetto

dall’Unione Provinciale Istituzioni

Per

l’Assistenza

Ci siamo impegnati molto e

stri complimenti, con la sere-

a lungo nella realizzazione di

nità di aver fatto del nostro

questo progetto e giovedì 11

meglio e pronti a ripartire

marzo 2010 siamo andati

con la nuova sfida… Intanto,

alla premiazione al Palazzo

martedì 30 marzo dei rap-

della Regione a Trento.

presentanti dell’UPIPA sono

Purtroppo questa volta non

venuti nelle nostre strutture

non abbiamo vinto …

a omaggiare ogni parteci-

I vincitori di questa edizione

pante con un attestato ed un

sono stati gli anziani della

piccolo segno (un sottobic-

A.P.S.P. di Spiazzo Rende-

chiere di legno decorato) in

na, a cui noi facciamo i no-

ricordo di questa iniziativa.

Nel frattempo rinnoviamo il ringraziamento a tutte le

(U.P.I.P.A.) dal titolo: “La

persone che hanno collaborato alla realizzazione del

MEMORIA dell’ACQUA” ri-

nostro elaborato e vi invitiamo a prenderne visione sia

cordi, emozioni, ed esperien-

nei nuclei delle nostre strutture che nel sito della nostra

ze raccontate dagli anziani in strutture residenziali.

A.P.S.P.: www.apsp-pergine.it

Per il 2010, il concorso avrà come tema i suoni e i rumori:

SUONI E RUMORI DI UNA VITA Ricordi “orecchiabili” e panorami sonori degli anziani nelle strutture residenziali Concorso per la valorizzazione della memoria degli anziani anno 2010


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Abbiamo già iniziato a raccogliere idee, materiale, suoni … Il laboratorio musicale, con la collaborazione di Iginio e il suo mandolino,

hanno

rispolverato

un

vecchio

successo

musicale degli anni ‘60. ERA BELLA – I Profeti Camminando una notte d’estate, ho sentito una voce lassù... “Sono sola – diceva – più sola di te, te ne prego vieni da me...” L’ho guardata ma c’era del buio, mi sembrava più bella che mai, ho salito le scale, il cuore batteva, la sua porta si è aperta per me. La luce si è spenta, la mano tremava, avevo paura di amarla... Quella notte ho provato le cose che mai più vivrò! Se l’amore è una stella d’argento Quella stella si è accesa con lei; io l’ho amata una notte soltanto però è una notte che non scorderò... Era bella, era bella, era bella... Era bello restare con lei, era giusto esser liberi ed amare così, che c’importa del mondo, che importa la gente, che importa soffrire, che importa morire... era bella, era bella... quella donna era bella per me!

VIVA LA FISARMONICA !

di Giorgio Dalmaso

La musica ed il canto anche nella nostra casa accompagnano ed allietano vari momenti e varie occasioni.. talvolta il canto nasce spontaneo fra poche persone, altre volte ci si ritrova apposta per cantare e fare musica sia ai nuclei, sia nelle sale comuni, suscitano ricordi ed emozioni che accomunano le persone presenti. C’è uno strumento in particolare che con il suo suono trasmette un clima gioioso e di festa: la fisarmonica, strumento che ben si adatta ad essere usato da solo oppure con altri (ad esempio il mandolino e la chitarra). Poco tempo fa, inaspettatamente, una generosa Signora ha donato alla nostra casa proprio una bella fisarmonica con la raccomandazione che venga usata per allietare i Residenti, i familiari e quanti si uniscono di volta in volta a questi momenti. In occasione di questo numero de “Il Ponte” è piacevolmente doveroso porgere un grazie per questo prezioso dono che ha già contribuito a collegare idealmente anche le due strutture, proprio come “Il Ponte”, facendo sentire la sua voce anche in Via Marconi.


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PROGETTI

ADOTTA UN NONNO di Giovanna Meneghini

All’inizio di quest’anno è giunta, al servizio animazione, la proposta da parte di una catechista di poter fare degli incontri tra i suoi ragazzi della catechesi di Calceranica e una decina di residenti della nostra struttura. L’obiettivo è di Creare uno spazio intergenerazionale tra anziani e ragazzi dove poter incontrarsi, raccontarsi e “prendersi cura” gli uni degli altri. Offrire ai “nonni” la possibilità di sentirsi protagonisti e di raccontare di sé stessi. Offrire ai ragazzi la possibilità di Conoscere la realtà del mondo dei “nonni” nella A.P.S.P. e sperimentare “l’aiuto verso gli altri”. Creare un legame di fiducia reciproca al fine di realizzare un giornalino che racconti tale esperienza attraverso interviste, laboratori manuali e disegni con 4-5 incontri con scadenza mensile. Il primo incontro (28/01/2010) conoscitivo è avvenuto in Sala Polivalente. Il setting è stato creato appositamente, in modo che ogni bambino e relativo “nonno” potessero stare in-

Offrire ai “nonni” la possibilità di sentirsi protagonisti e di raccontare di sé stessi. Offrire ai ragazzi la possibilità di Conoscere la realtà del mondo dei “nonni” nella A.P.S.P. e sperimentare “l’aiuto verso gli altri”. Creare un legame di fiducia reciproca al fine di realizzare un giornalino che racconti tale esperienza attraverso interviste, laboratori manuali e disegni con 4-5 incontri con scadenza mensile. sieme ad un tavolo solo per loro, in modo che potessero parlarsi e sentirsi senza difficoltà o essere disturbati. Due Animatori, la catechista e le due mamme, hanno supervisionato le relazioni, aiutando nelle situazioni di timidezza e disagio iniziali. Nel complesso è andata molto bene e i ragazzi, chi più chi meno, erano partecipi ed interessati. I Residenti, superato lo scetticismo iniziale, si sono aperti presentandosi e raccontando episodi del loro vissuto. 2° Incontro (04/03/2010) I ragazzi sono stati accompagnati nei vari piani per incontrare i “nonni” e consegnare il cuoricino di legno

decorato e realizzato tra un incontro e l’altro. I Residenti hanno apprezzato moltissimo e volevano regalare anch’essi qualcosa ai ragazzi. Questa modalità ha funzionato ma è risultata meno efficace (si è perso tempo negli spostamenti per raggiungere gli ospiti ai piani sciupando tempo prezioso per la relazione e la conoscenza). Al termine si è pianificato l’incontro successivo decidendo d’incontrarsi ancora in Sala Polivalente. 3° Incontro (25/03/2010) L’incontro si è svolto come da programma, in Sala Polivalente, tutti in cerchio. I ragazzi hanno portato un rametto d’ulivo (la successi-


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va era la domenica delle palme) con un bigliettino d’auguri di Buona Pasqua. Sono stati letti ed in alcuni altri casi raccontati episodi significativi o parti della vita dei Residenti con forte attenzione e partecipazione da parte dei ragazzi. Alcuni “nonni” che non stavano bene, sono stati visitati al nucleo, dove hanno ricevuto personalmente il rametto d’ulivo e gli auguri di Buona Pasqua da parte dei loro “nipotini”. 4° Incontro (22 /04/2010) L’incontro, previsto dopo Pasqua, doveva essere l’ultimo e prevedeva che i ragazzi

consegnassero il libricino realizzato per loro e per i “nonni” come dimostrazione di ringraziamento. I nonni, invece avrebbero regalato una piantina, al proprio ragazzo, come simbolo di un “legame” che è stato “piantato” e di cui bisogna aver cura nel tempo. Sono state regalate delle piantine di “non ti scordar di me” da parte di ogni residente al proprio nipotino, mentre i libricini non sono stati ancora ultimati, così si avrà l’occasione di rincontrarsi un’altra volta e con la catechista e le mamme presenti abbiamo pensato di portare i

nonni a trovare i ragazzi a Calceranica, in occasione della recita del S. Rosario nel mese di maggio per condividere un momento spirituale significativo e trascorrere poi una serata in allegria fuori dalla struttura magari mangiando insieme un buon gelato. Questi momenti sono stati preziosi per tutti i partecipanti e con stupore abbiamo potuto constatare quanto i nostri residenti hanno voglia di raccontarsi ai giovani.

VALORIZZAZIONE DELLE STORIE DI VITA di Francesca Ferrari

Con i Residenti, i familiari e gli operatori del 3° piano di via Pive, stiamo realizzando un album contenente le foto del “nostro passato” intitolato

“I migliori anni della nostra vita”. È una iniziativa che coinvolge tutti con entusiasmo. Ringraziamo tutto quelli che collaborano al progetto.


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PROGETTI

LA SCIARPA LONGA dal gruppo MAGLIA di via Marconi

Dopo parecchio tempo che da via Marconi non arrivava più un articoletto per il Ponte da parte del Gruppo maglia, abbiamo colto l’occasione per rompere “il silenzio stampa”. Qualche tempo fa, circa un paio di mesi, ci è giunto l’invito da parte di

un’Associazione perginese, per partecipare alla creazione “della sciarpa più lunga del mondo”. Questa brillante idea, è partita dalla signora Marisa Fontanesi. Si è costituito poi un comitato promotore per divulgare questa idea, formato da rappresentanti di varie associa-

zioni del Comune di Pergine. Tramite il passaparola e qualche articolo sui quotidiani, piano piano è giunta poi la collaborazione di un numero sempre maggiore di persone intenzionate a dare il loro contributo, creando dei pezzi di sciarpa, che saranno poi

assemblati assieme. Anche noi che siamo nella APSP di Pergine di via Marconi siamo stati invitati a dare il nostro contributo, abbiamo così pensato che sarebbe stato interessante e motivante per le nostre Residenti poter contribuire a questa iniziativa. Tramite dei focus group abbiamo cercato di capire se da parte dei Residenti, c’era l’intenzione di partecipare.

Loro hanno colto questa iniziativa con molto entusiasmo; ogni martedì e venerdì mattina, ci si ritrova al secondo piano di via Marconi per poter lavorare tutte in buona compagnia, seguite e supportate dai Volontari del gruppo maglia che in quei giorni sono presenti in struttura, dando il loro prezioso aiuto e ottimi consigli. Abbiamo così dato il via alla realizzazione della sciarpa in col-

laborazione con il Centro Diurno e il gruppo Maglia di via Pive. Alcune Residenti, che non sono in grado di eseguire il lavoro a maglia, contribuiscono assemblando e “doppiando” fili diversi per creare gomitoli di vari colori e spessori, che vengono successivamente lavorati. Piano piano, con il passare dei giorni, le nostre ospiti hanno saputo contagiare


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con il loro entusiasmo parenti ed amici, che sono stati a

loro volta coinvolti nella realizzazione di questa sciarpa.

Ci ritroviamo ora, quasi a fine aprile, con dei bei rotoloni di sciarpa già pronti, che si possono notare dalla foto pubblicata. E’ nostra intenzione ringraziare chiunque collabora; porteremo avanti il nostro lavoro con impegno, facendo in modo che questi momenti siano anche occasione di relazione tra Volontari, Ospiti amici e conoscenti, e . . . fra una chiacchiera e l’altra, a metà mattina, si beve volentieri anche un buon caffè. BUON LAVORO A TUTTI!!!

L’ALIMENTAZIONE IN R.S.A. dal focus group con i Residenti

Durante i focus group proposti ai nostri Residenti in entrambi le sedi si è rilevato che i menù sono vari e offrono molta possibilità di scelta, proponendo a rotazione tutte le pietanze e gli alimenti che bisogna assumere. Molto apprezzati i piatti tipici (polenta e crauti, luganega, cotechino, gorgonzola oppure baccalà e coniglio...); molto graditi anche gli gnocchi di patate, gli strangolapreti, gli spätzle e il pasticcio ed ancora la “pinza de lat” con le mele o le pere che viene

proposta ogni tanto. In inverno tutti gradirebbero la spremuta d’arancia.

In estate oltre al tè piacerebbe che ci fosse la limonata fredda un po' zuccherata...


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ATTIVITA’

LA NOSTRA STORIA dal gruppo AMICIZIA di via Pive

1° puntata Per gli abitanti di Pergine, il viale che porta al platano, di fianco alla chiesa dei Francescani, fin su oltre il cimitero, è un importante punto d’incontro fra mamme e nonni che portano a passeggio i bambini, fra uomini e donne che portano a spasso i loro amati cagnolini, fra ragazze e ragazzi che parlano di scuola, di sport, d’amore e di lavoro, fra badanti che godono di qualche ora di libertà e parlano lingue che noi non capiamo, fra gente di tutte le età che transita e si ferma per un saluto, due parole, un momento di svago e socializzazione. Anche zia Viola, accompagnata e guidata dalla nipote Erina, ha frequentato questo meraviglioso posto e poi, nel 2005, priva dell’autonomia necessaria, coccolata in speciale carrozzina, ha passeggiato su viali diversi, altrettanto soleggiati, altrettanto interessanti. Assieme a Gabriella, la “nipote del lunedì”, transitava sul lungo poggiolo ad ovest del 4° piano delle sua

“casa di riposo” di via Pive e sentiva battere le ore del campanile della chiesa arcipretale, sentiva passare velocemente le auto sul crocevia che porta alla Madonna di Pinè, ascoltava e rispondeva ai saluti provenienti dalle stanze dei Residenti che ci vedevano passare e ripassare davanti ai loro alloggi. E poi nei piovosi o freddi lunedì d’inverno si faceva la passeggiata sui viali interni del 4° piano, all’ombra del maestoso Filodendro, sotto le fronde del rigoglioso Ficus Begnamino e nei pressi della spumeggiante Dracena. E qui l’incontro amichevole

con Maria, la dolce e affezionata compagna di camera di zia Viola, con Gisella, compagna di vita e di destino (ambedue dello stesso paesino montanaro, ambedue compagne di scuola, ambedue abitanti della stessa piazza perginese) e la signora esile e triste arrivata da poco a stare con noi. Così che le passeggiate interne del lunedì ci vedevano in quattro a guardare lo spuntare di nuove foglie al Filodendro, il cadere di quelle ingiallite del nostro “Begna”, ad osservare e a fare commenti sulle foglie medicate con cerotti e bende a causa dello strappare di


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qualcuna che confondeva il raccogliere fiori col raccogliere foglie: ed ancora si salutava la cordiale suor Graziella e la bionda Giovanna che sorridente al lunedì arrivava per annaffiare le “nostre piante”, che via via andava il tempo, diventavano i nostri luoghi di salotto.Si sostava sotto al “Begna” co-

me si sosta sotto a un larice lassù ai Compi dove Gisella aveva la baita ed il chiacchierare era leggero così come lontano era il ricordo, ma lo stare bene insieme era attuale, forte, ricercato lunedì dopo lunedì. Zia Viola rientrava in camera dopo le dieci per il riposo mattutino e così si instaura-

va l’arrivederci con Maria che sorrideva ed annuiva sugli argomenti della sua Lambretta, con Gisella che “tornava” velocemente a lavorare a casa o alla sua baita di montagna, con Ines che delicatamente si accostava a noi, gente sconosciuta, ma già amata incondizionatamente.

IL MERCOLEDI’ MATTINA dal gruppo AMICIZIA di via Marconi

Per i Residenti di Via Marconi il mattino del mercoledì è veramente denso ed impegnativo. Si inizia alle 8.30 con ginnastica dolce sotto controllo di persone competenti sempre disponibili e cortesi. Si continua con brevi letture degli Atti degli Apostoli e della Bibbia in genere aiutandoci con una carta geografica della Terra Santa appositamente preparata. È graditissimo, anzi indispensabile, l’apporto delle Residenti e la loro concreta

partecipazione; a volte veramente vivace ed interessata e che fa pensare. Ciò significa cultura della Parola di Dio e radici di educazione cristiana. Si prosegue con il laboratorio corale: sono stati toccati pezzi di Brahms, Schubert, mons. Eccher, Nicola Conci, Moser, Rossi ed altri compositori di musica polifonica adattati da docenti o da diplomati del conservatorio di Trento e cantati (per ora) ad una sola voce.

Ma ciò che ha dato soddisfazione è stato l’apprendimento della splendida sequenza pasquale “Victimae Pasqali Landes” in latino e gregoriano cantata durante la Messa di Pasqua in cappella. Conclude la mattinata la lettura della stampa locale e nazionale, con la presentazione del menù del giorno. Ne consegue che non c’è età per imparare e che la “VITA (nonostante tutto) VA SEMPRE IN AVANTI”.


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ATTIVITA’

SERATA AL CINEMA Dal mese di febbraio, in entrambe le strutture, abbiamo iniziato a proporre un appuntamento serale per offrire ai nostri residenti e a chi lo desiderasse l’opportunità di trascorrere un dopo cena diverso dal solito guardando un film in compagnia.

Nella struttura di Via Pive, in Sala Polivalente, abbiamo visto: − Chocolat, − Beethoven2, − Mary Poppins.

Grazie al maxi schermo, alle poltroncine e alle pareti mobili insonorizzate… sembra di essere al Cinema… Nella struttura di Via Marconi sempre alle ore 19:15, invece, grazie alla disponibilità di due Volontari: Mauro Lunelli e Walter Fontanari abbiamo potuto trascorrere delle serate guardando dei documentari naturalistici realizzati nelle nostre zone montane, al termine dei quali, dopo un timido inizio, è seguito un momento di confronto e dibattito dove oltre che commentare quanto si era visto, i nostri Residenti hanno potuto raccontare le proprie esperienze personali rispetto ai vari argomenti trattati che sono stati: −

Com’è cambiata la montagna,

Le Valanghe,

La Valle dei Mocheni.

Questi appuntamenti sono stati molto apprezzati e si è deciso di proseguire con questa formula, magari invitando in un futuro prossimo l’autore dei documentari, sig. Enrico Costanzo, per poter fargli delle domande più specifiche che stiamo preparando con dei focus con i partecipanti.


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APERTA LA PRIMAVERA CON “ORTINPARCO” dal gruppo ORTO di Via Pive

E' tornata la primavera! Lunedì 26 Aprile un gruppo di intrepidi viaggiatori di Via Pive (del primo e del quarto piano) ha sfidato la stagione non molto invitante per visitare la mostra “Ortinparco” a Levico Terme. Giovedì 29 Aprile è stato il turno dei coraggiosi di Via Marconi con numerosi volontari. Le due trasferte, entrambe molto numerose (sono state coinvolte circa una settantina di persone tra Residenti, volontari, familiari e operatori di animazione),

sono state molto gradite permettendo anche il collegamento con i due gruppi orto delle due strutture. Si sono infatti potuti ammirare orti di tutti i tipi, sia orizzontali che verticali, giardini fioriti e piante officinali, immersi nelle meravigliose piante secolari del parco Asburgico.

Unica nota dolente, le bancarelle erano tutte chiuse e persino per condividere un momento conviviale ci si è dovuti spostare altrove. Rimane comunque un’esperienza da ripetere sperando di riuscire a trasferire un pezzetto di meraviglia sui nostri terrazzi.


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ATTIVITA’

GRUPPO CUCINA Che bela l’idea de nar en cosina tornar a pensar cosa far de magnar! Provar l’emozion dei tempi pasadi quando far de disnar e de zena ne tegniva ocupadi. Sentir quei profumi ne da’ la sensazion che lei ancor viva la nosa pasion. Ne manca la salute e fen quel che poden la nosa esperienza noi ghe meten. Ne piase vardar salar e misiar. Con na bona merenda scomenzian Ciapan forza e po….. anca ai pomi ghe tolen la scorza. Grazie al Renzo che ne aiuta e ne dirige via Con tanta cura e en bona compagnia. Aven fat omlet e mele en camisa pomodori e gnochi che …. aven magnà prima coi oci E po’…tuti ensema al 1° piano a disnar e a zena. Tuti i sa complimentadi e noi, contenti sen stadi! senza dire che pensan la prosima volta Cosel che cosinan?

Da febbraio, grazie alla disponibilità di Renzo (capocuoco della nostra cucina) e dei suoi collaboratori, con un gruppo di Residenti del 1° piano di Via Pive si è iniziato un laboratorio di Cucina. Le ricette realizzate sono state tratte dal ricettario “Le nostre Ricetti di ieri e di oggi”

Hanno collaborato al “gruppo”: Francesca, Paolina Gemma, Rosina Rosetta, Celestina con Cristina Silvana ed Elena


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RICORDI

RACCONTIAMOCI PER CONOSCERCI MEGLIO di Slompo Bruno

Un caro saluto a tutti, mi chiamo Bruno Slompo e sono nato a Levico Terme il 16 agosto del 1923. Mio padre lavorava come responsabile dell'accettazione clienti al Grand

Hotel

Levico

Terme,

e

sapeva

parlare

correntemente, oltre all'italiano, anche il tedesco. La mamma era casalinga come la maggior parte delle donne di quel tempo. Dopo le scuole elementari ho potuto frequentare il triennio chiamato “avviamento”. All'età di circa 15 anni ho iniziato a lavorare all'areoporto Caproni come saldatore a ossigeno e metilene (fiamma ossidrica); in questo lavoro ero particolarmente abile tanto che saldavo anche alluminio di piccolo spessore. A 17 anni mi sono arruolato volontario nell'arma aeronautica ed ho frequentato per 8 mesi la scuola di Varese diventando “motorista di volo specializzato” e ricevendo i gradi di caporale. Durante la guerra sono stato assegnato al 9° stormo di stanza a Viterbo come primo motorista specialista su velivoli modello Kant Z 1700 bis. Di Viterbo ho anche ricevuto la cittadinanza onoraria. Trasferito a Castelvetrano in

provincia di Trapani con tutto il 9° stormo che aveva la missione di intercettare e colpire con le bombe le navi che trasportavano viveri e munizioni all'isola di Malta. Durante una di queste missioni l'aereo è stato colpito e abbattuto; il pilota fortunatamente è riuscito a compiere un atterraggio di fortuna fuori campo e così tutto l'equipaggio si è salvato riportando “solo” ferite. Dopo la guerra sono emigrato in Svizzera, acquisendone la cittadinanza, dove ho frequentato l'istituto tecnico di Zurigo; grazie alla formazione ricevuta ho trovato impiego presso la Philips come controllore dei collaboratori che lavoravano a domicilio: era importante avere una qualità dei pezzi assemblati costante ed in tempo per

non fermare la catena di produzione. In Svizzera sono stato raggiunto dalla moglie e dal figlio che erano rimasti in Italia presso i miei suoceri mentre io trovavo una sistemazione adatta alla famiglia. Un brutto giorno mia moglie è deceduta a causa di un incidente stradale. Dopo il pensionamento, non ricordo l'anno con esattezza, sono rientrato a Levico ed ho potuto coltivare alcuni hobbyes che mi hanno molto appassionato. Sono stato componente del direttivo dell'associazione culturale “Chiarentana” e vicepresidente dell'associazione “Arco Bonsai Trentino”. In queste associazioni ho contribuito attivamente all'organizzazione delle varie attività culturali e ricreative proposte. Ho collaborato con il “Museo Caproni” facendo da guida ai gruppi che lo frequentavano e desideravano avere spiegazioni riguardo ai velivoli esposti. Con l'associazione Arco Bonsai Trentino ho avuto l'occasione di partecipare a fiere e mostre in varie parti d'Italia dove ho conosciuto


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RICORDI altri appassionati di questi piccoli alberi coltivati in vaso con tanto amore, pazienza, passione e competenza. Con alcuni di questi bonsaisti siamo rimasti amici a lungo. Fra le varie trasferte ricordo con particolare piacere e orgoglio quelle effettuate a Lecce, in Puglia, anche per l'ottimo rapporto che si è instaurato fra i due gruppi bonsaisti e per le possibilità di confronto di esperienze e scambio di piante per poter ampliare i vivai dei soci. Queste piante necessitano di cure particolari anche per la scelta del terriccio, particolare per ogni tipo di pianta, e la concimazione. Per finire un'ultima cosa che

mi rende particolarmente fiero: sono stato nominato “Cavalier Ufficiale” per merito di guerra e associativo dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Ringrazio i ragazzi della catechesi di Calceranica di cuore per questi momenti che avete voluto dedicarci e spero di avere altre occasioni per rivederci.

di Corn Rosina

Sono nata a Fierozzo S. Francesco il 6 gennaio 1928. Ero l’ultima di sei figli; due femmine e quattro maschi. Il mio papà era contadino e la mamma accudiva i figli. Curava la casa ed era molto severa. Avevamo pecore, mucche, maiali e galline. Non mancavano anche i gatti e un cane. A me piacevano tanto gli animali. Ricordo che avevamo tre agnellini e la loro mamma non aveva abbastanza latte

per nutrirli. Allora io, che avevo otto anni, ne accudivo uno al quale davo il latte con

il succhiotto. Lui mi riconosceva correndomi incontro appena sentiva la mia voce e mi vedeva. Ho trascorso un’infanzia felice nei prati e nei boschi di Fierozzo, anche se non avevo giochi e cose buone da mangiare. Era bello scoprire ogni giorno cose buone che la natura offriva. Il mio papà è morto il giorno del mio ventesimo comple-


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anno, all’età di cinquantotto anni, e la mia mamma quando ne aveva ottantasei. Dopo la morte del papà ho preso in carico io i lavori sostituendolo anche nella gestione della famiglia. Tutti si rivolgevano a me con fiducia ed ero il loro sostegno. Non mi sono sposata perché sentivo mia questa famiglia alla quale ho dedicato con amore tutta la mia vita. Nel 1950 abbiamo costruito una nuova casa e aperto un bar con negozio di alimentari e tabacchi; vista la necessità ho pensato di fare la patente, cosa insolita per una donna in quel tempo. Avevo trentadue anni e mi sono recata a Brunico dove avevo un fratello che mi ha ospitata per il tempo necessario per ottenerla. Il primo tentativo è stato un successo. Fu così che ho iniziato anche un servizio taxi. La mia macchina era l’unica presente nel paese. Sono andata a Pietralba, Padova, Treviso, Bolzano, Trento e Brunico. Anche con la neve non avevo difficoltà; ero io a montare le catene quando erano necessarie. Ho accudito (aiutando mia sorella che era sola) il nipote che, purtroppo, all’età di ventitré anni è morto in un

incidente; cinque mesi prima era morta la sua mamma (mia sorella) di malattia. È stato per me un dolore immenso. Nel corso degli anni anche le altre sorelle e un fratello sono morti. Ho ancora un fratello che ha novantotto anni e guida ancora la macchina. Siamo molto uniti e viene spesso a trovarmi; ho anche una nipote al quale sono molto legata e anche lei viene a farmi visita qui in casa di riposo dove sono ricoverata da cinque anni.

A causa della mia brutta malattia, iniziata dieci anni fa, che mi toglie un po’ alla volta le mie capacità mi esprimo spesso in modo incomprensibile per gli altri ed è per me una grandissima sofferenza. Trascorro le giornate leggendo i quotidiani e ascoltando la TV; vado a messa e prego che Dio mi aiuti. Ricordo spesso con nostalgia il tempo passato. Nonostante i momenti difficili la salute era buona e affrontavo con coraggio e speranza le vicende della mia vita.


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CENTRO DIURNO

LA TRADOTTA PER LA RISAIA di Pasquini Viola

Subit dopo la guèra ala camera del laoro i binava ensema dóne de mandar a binar riso en quel de Mantova. Son partida con dói de Susà “La trinità trentina” In queste poche righe colgo l’occasione per ringraziare cordialmente l’amministrazione, gli utenti, i parenti ed i colleghi per aver acquistato ed apprezzato la raccolta di poesie “La trinità trentina”. L’interesse dimostrato mi dà la voglia e l’entusiasmo per continuare in questa mia attività. Massimo Dorigoni

e una de Roveredo. L’era primavera. Ne sen enviade con la tradota (il treno), quando sen arivade zò, i na messe a dormir sula paia, no gaveven miga el lèt sat! Per nar a laorar ne enviaven la matina bonora, ne tocava star con i pèi descolzi en l’acqua, bisognava star lì e taser, anca se becava le vespe su per le gambe e deva fastidio i mosconi. No parlante po’ de quando se sentiva i bissi soto i pèi. I ne meteva en vinti tute en de ‘na fila e la padrona la steva

sui tòmi (l’argine) con el capèl de paia a tender che no se levassa su nessun… bisognava star piegade zò. El riso bisognava po’ curarlo e torghe fóra l’erba, se dropava el dràz (il vaglio). Sen stade zò zinquantazinque dì, se magnava polenta e minestra tuti i dì. Ala fin aven binà a una mili e zinquezento lire de paga e quarantaoto chili de riso per un. A casa avén magnà riso tut l’inverno.

La mùsina ‘Na volta, me ricordo, al catechismo, per meterghe ‘n soldìn per i moretti i dea ‘na scatoleta de cartòn. Mi a volte per sparmiar, sarò sincero, ghe ‘n framezàvo dent qualche botòn. Per ani ho mess i dindi ‘n la mùsina, e come mi, chissa quanti popeti, ma stènto a creder che i ghe sia arivadi, en quant, vedo che ‘n Africa, i è sempre pù poreti.


POESIE E ….

AFORISMI DIVERTENTI (dal gruppo LETTURA) ... di Renzo Rossi

Un po’ di umorismo ….. Can che abbaia … fa casino Chi dorme … non piglia sonniferi Chi fa da sé … fa più fatica Chi va piano … arriva dopo Ride bene chi ha i denti. Chi trova un tesoro, trova un amico … alle volte anche … un’ amica. Chi lascia la strada vecchia per la nuova arriva prima perché è asfaltata. Se vuoi che la vita ti sorrida, falle il solletico. A ciascuno di noi il Fato ha destinato una donna: se riusciamo a sfuggirle siamo salvi. A ben guardare l'amore nella maggior parte dei suoi effetti somiglia più all'odio che all'amicizia. Che l'amore è tutto, è tutto ciò che sappiamo dell'amore. "Per andare d’accordo con una donna il segreto è uno solo: riconoscere di avere sempre torto." Bigamia è avere una moglie di troppo. Monogamia è la stessa cosa. Il denaro non dà la felicità. Figuriamoci la miseria. Esiste un segreto per vivere felici, ma questo rimane, appunto, un segreto. Una persona arrabbiata difficilmente è ragionevole, una persona ragionevole difficilmente è arrabbiata. "Per i nemici le leggi si applicano, per gli amici si interpretano." "La salute è una pianta rara di cui i medici non sono ancora arrivati a distruggere la specie." Le città dovrebbero essere costruite in campagna, dove l'aria è più salubre. Quante donne hai amato prima di me?: " NESSUNA" e dopo di me...?: " NESSUNA"

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POESIE E ...

ECCO LA VITA DI TUTTI NOI di Emma Zoro

Ecco i segreti del cuore. Levando un angolo del velo che copre la realtà della vita di tutti noi, c’è amarezza incomprensibile, nostalgia infinita, solitudine che tu non comprendi, angosce che tu non capisci,

Da qualche settimana è scomparsa la Signora Emma Zoro

affetto che tu non conosci,

che frequentava

dolore che tu non ti accorgi,

la nostra Casa.

lontananza che tu non misuri, ricordi che tu non li sai, gioia che tu non la vedi, dolori che bisogna risolvere. E attingendo la punta del cuore in una lagrima si vede arrivare la vecchiaia accompagnata di solitudine e ricordi dei tempi che fu, ero straniera sono straniera e parto straniera verso quel paese senza ritorno. Attraverso queste vie diritte o storte ero sola accompagnata da quel buon Dio che mai mi ha lasciata sola. Con Lui ho diviso tutte queste cose, e con Lui me ne andrò per sempre. Emma non piangere, ma rifletti perché la vita è questa.

La Signora Natalia Petri, che anch’essa frequenta la nostra struttura e che ha conosciuto la poetessa, ci ha fatto dono delle opere della signora Emma in modo che possiamo presentarle in Sua memoria e condividendole far si che continui vivere nella nostra memoria.


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EVENTI

USCITA A COSTASAVINA Domenica 14 Febbraio, nel pomeriggio, utilizzando i pulmini della Casa per raggiungere Costasavina con alcuni residenti maschi del 2° Piano della sede di via Pive, accompagnati da Giorgio, Mauro e Maria, la nostra volontaria, siamo andati a trascorrere il pomeriggio nella sede degli alpini. Ad attenderci le nostre amiche volontarie Maria Pia e Teresa che da moltissimi anni ormai ci invitano e ci accolgono in questo spazio messo a disposizione proprio per poterci offrire polenta, crauti, lucanica e

formaggio in occasione del carnevale, in un ambiente riscaldato e protetto. Durante la merenda non sono mancati i momenti di divertimento con il gioco delle carte, il racconto di

barzellette e storielle ma soprattutto la possibilità di cantare accompagnati dalla chitarra di Giorgio e il Mandolino del Signor Vinciguerra Iginio.

UNA FORMULA DA RIPETERE Domenica 14 febbraio, grazie alla disponibilità dei volontari della Croce Rossa e di Ospitalità Tridentina, nonché degli abituali amici del Movimento Pastorale e i Volontari che puntualmente ogni domenica accompagnano i nostri Residenti nella cappella della struttura per partecipare alla S. Messa abbiamo potuto far

partecipare i nostri Residenti alla S. Messa comunitaria in Parrocchia in occasione della giornata mondiale del malato. L’Amministrazione della nostra A.P.S.P., per l’occasione, ha organizzato un pranzo per i partecipanti alla S. Messa e per i Volontari che li hanno assistiti, così, in un clima tranquillo e di condivisione


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EVENTI anziani e volontari hanno gustato il pranzo relazionando serenamente conoscendosi un po’ di più e instaurando un rapporto di fiducia che siamo certi porterà ad altre occasioni

d’incontro e collaborazione. Tutti i partecipanti hanno ricevuto un bigliettino, che, aveva l’obiettivo di rimanere come ricordo della giornata, dove lo slogan era: “Incontriamoci con un

sorriso… un sorriso tira l’altro…” Per noi animatori è stato un piacere vedere quanto i nostri residenti erano felici di poter trascorrere una giornata “speciale” sentendosi al centro dell’attenzione di queste persone che si sono disposte per stare proprio con loro e i loro sguardi sorridenti ci hanno ricompensato della tensione e preoccupazione che la realizzazione della giornata ci ha procurato. L’evento è stato apprezzato anche dai Volontari che cogliamo l’occasione di ringraziare anche per le belle parole che hanno scritto al giornale locale e che desideriamo condividere

FESTA DI COMPLEANNO Sabato 24 aprile, nella Sala Polivalente di Via Pive, abbiamo avuto l’onore di festeggiare la Signora Giacomelli Oliva che in quel giorno compiva 100 anni. Per l’occasione erano presenti tutti i suoi familiari, il Sindaco di Vattaro (paese di provenienza della signora) oltre naturalmente a tutti i nostri residenti e ad alcuni volontari ed operatori che hanno contribuito alla buona riuscita della festa. Ad animare l’evento la nostra amica volontaria Mirta Benedetti con il suo gruppo che ha cantato allietando il pomeriggio di tutti i presenti.


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CALENDARIO APPUNTAMENTI ESTIVI 30 maggio Pellegrinaggio a Montagnaga di Pinè con la collaborazione dei volontari della C.R.I. e di Ospitalità Tridentina 1 giugno Spettacolo con i ragazzi delle scuole elementari e medie di Pergine con la maestra Carla 6 giugno Danze africane con la presidente Paoli Donatella e il suo gruppo 18 giugno - 24 giugno Olimpiadi dell’anziano a Castello Tesino 13 agosto Pranzo in Alberè nella bella collina di Tenna presso la “Baita degli Alpini” avremo il piacere di gustare il pranzo che i nostri volontari del Movimento Pastorale cucinano e preparano per noi con amorevole cura ogni anno LUGLIO Cene d’estate per trascorrere una serata in compagnia in un ambiente di festa ed allegria AGOSTO Torneo di bocce organizzato dalla nostra A.P.S.P. coinvolgendo le associazioni di volontariato del nostro territorio 11 settembre In occasione della “Sagra Patronale” partecipazione alla sfilata della “Sciarpalonga” dei Residenti, familiari, operatori e volontari che hanno contribuito


“La gioia” Fate che chiunque venga a voi se ne vada sentendosi meglio e più felice. Tutti devono vedere la bontà del vostro viso, nei vostri occhi, nel vostro sorriso. La gioia traspare dagli occhi, si manifesta quando parliamo e camminiamo. Non può essere racchiusa dentro di noi. Trabocca. La gioia è molto contagiosa. (Madre Teresa di Calcutta)


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