L’ECO DELLA CASA DI RIPOSO numero 1 — anno XXIII – redatto a cura della CASA DI RIPOSO S. SPIRITO — FONDAZIONE MONTEL — PERGINE — Pentecoste
Al servizio della persona
In questo numero: Spirito Santo - Carità Divina
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Pillole di qualità
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Esiti del questionario
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Quando il colesterolo ...
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Pentecoste, festa dello Spirito Santo, sagra patronale di questa nostra e vostra casa. Anche quest’anno la festa di Pentecoste è l’occasione per trovarci tutti assieme e fare un momento di riflessione sulla vita passata, presente e futura della Casa di Riposo.
Angolo della poesia
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El filò
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Brevi dalla Casa
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Azienda Pubblica di Servizi alla Persona.
Resta con noi Signore ...
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Nei prossimi 18 mesi il Consiglio di Amministrazione in carica sarà chiamato
Attività di fisioterapia cinofila ...
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Dal Gruppo Lettura
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Informazione in breve
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Animazione d’estate
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Ci siamo! Fra poco l’IPAB Casa di Riposo S. Spirito – Fondazione Montel verrà trasformata, come tutte le IPAB della Regione Trentino – Alto Adige, in
alla predisposizione di tutti quegli atti necessari alla trasformazione giuridica dell’Istituzione a partire dall’approvazione del nuovo Statuto della futura azienda. Il compito che ci aspetta è di grande responsabilità e allo stesso tempo di grande orgoglio. Il nuovo Statuto sarà l’espressione di un nuovo modo di “fare” servizi alla persona senza dimenticare la storia di questa Casa di Riposo. La cittadella dell’anziano, o meglio la cittadella dei servizi, sarà presto una bella realtà. La nuova azienda non sarà finalizzata solamente all’assistenza alle persone anziane e non autosufficienti ma avrà la titolarità giuridica ad erogare una più ampia gamma di servizi a tutta la comunità: RSA, casa di soggiorno, centro diurno, centro servizi, alloggi protetti, pasti a domicilio, assistenza domiciliare, potranno essere gestiti da un unico soggetto giuridico che la nuova legge regionale n. 7 del 2005 ha voluto individuare nelle Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona. L’azienda non sarà sola in questo difficile compito che le verrà affidato. Il dialogo e la collaborazione già proficuamente instaurati con la Provincia Autonoma di Trento, il Comune di Pergine, il Comprensorio Alta Valsugana e l’Azienda Sanitaria dovrà essere intensificato al fine di rispondere puntualmente ed efficacemente ai bisogni di tutta la popolazione.
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L’Eco della Casa di Riposo
La Casa di Riposo S. Spirito ha già intrapreso questo cammino. Alla RSA e alla Casa di soggiorno, strutture residenziali per ospiti e anziani non autosufficienti e autosufficienti, si è aggiunto ormai da poco più di un anno il Centro diurno, servizio semiresidenziale per persone parzialmente non autosufficienti e autosufficienti rivolto ai residenti dei comuni di Pergine, Civezzano, Valle dei Mocheni, Vignola Falesina e ora esteso anche a Baselga di Pinè e Bedollo. Anche dal punto di vista strutturale ed organizzativo questa Istituzione si sta attrezzando. Il Centro servizi generali, dove troveranno collocazione cucina, guardaroba – lavanderia, sale mensa per personale ed esterni, depositi e magazzini, uffici e archivio, sarà finito entro la fine dell’anno. Tale struttura sarà poi collegata con dei sottopassi pedonali alle due strutture residenziali di via Marconi (peraltro già realizzato nel 2004) e di via Pive (già finanziato dalla PAT) realizzando così la cittadella dei servizi tanto auspicata. L’intero complesso residenziale sarà interessato anche ad un più ampio progetto di teleriscaldamento nel quale sono coinvolti oltre alla S. Spirito anche la PAT, il Comune di Pergine, l’APSS e la STET. Nei prossimi giorni la casa di via Pive sarà oggetto di un intervento di manutenzione straordinaria in quanto verranno sostituiti tutti i serramenti del 1°, 2° e 3° piano. Il disagio, seppur minimo, causato da questi lavori, del quale chiedo ai nostri cari Ospiti e ai loro familiari pazienza, sarà ben ricompensato da un futuro migliore comfort delle stanze e dei locali comuni. Entro la fine dell’estate sarà anche sistemato definitivamente il parcheggio di proprietà all’incrocio tra via Regensburger e via Marconi che sarà a disposizione del personale, dei familiari e di tutti i nostri amici e visitatori. In questi primi cinque mesi del 2006, seppur con qualche difficoltà determinata dal contenimento delle risorse economiche, pensiamo di aver fatto tutti gli sforzi possibili per garantire il miglior servizio e la miglior assistenza ai nostri Ospiti. Se qualche disservizio c’è stato ce ne scusiamo ma siamo certi che grazie all’ottimo lavoro di tutto il personale, laico e religioso, che colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente e alla comprensione di Ospiti e familiari, potremo solamente migliorare. Formazione al personale e incontri informativi con Ospiti, familiari, volontari e amici non sono mancati di certo e non mancheranno nel prossimo futuro. Il dialogo e la compartecipazione sono la miglior risposta ai molteplici e sempre diversi bisogni dei nostri “padroni di casa” che sono gli Ospiti. In conclusione permettetemi di ringraziare gli Amministratori provinciali, comunali e comprensoriali che sono sempre vicini e attenti ai bisogni e alle necessità di questa Istituzione, i numerosi volontari che prestano il loro tempo libero per far trascorrere giornate serene ai nostri Ospiti ed in fine i familiari per la loro disponibilità al dialogo e alla collaborazione necessari al raggiungimento del benessere comune. Un ringraziamento speciale vada anche ai membri del Consiglio di Amministrazione e al Direttore di questa Istituzione sempre presenti e collaboranti soprattutto in questa delicata fase di trasformazione aziendale.
IL PRESIDENTE - arch. Maurizio Mattivi -
Pentecoste 2006
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Spirito Santo – Carità Divina La Pentecoste, festa dello Spirito Santo,
e, come forza di Dio, rinnovi il mondo, converta
Sagra della Casa di Riposo! Facciamo festa e
i cuori; per le anime ferite dal peccato Egli sia
preghiamo lo Spirito Santo, perchè nel silenzio
perdono; nella fatica e nel lavoro sia per l’uomo
Egli parla dentro di noi, Egli è la luce dei cuori, è la
refrigerio e riposo; nella lotta contro il male
forza del mondo, è la
sia aiuto e vittoria.
vita
Preghiamo
del
Padre,
è
la
con
nostra guida, è la fonte
liturgia
dell’amore,
Pentecoste:
è
carità
la della
“Vieni
immensa.
Spirito Santo, riempi
La storia dello Spirito
il
Santo è eterna come il
fedeli, accendi in essi
Padre:
il
aleggia
in lo
principio
dei
fuoco
tuoi
del
tuo
sul
amore. Spirito divino,
mondo appena creato, è
lava le nostre colpe,
il
trasformaci
in
l’uomo fatto ad immagine
creature
fa
di Dio; lo Spirito di Dio
splendere la tua luce
discende su Maria e il
e
Verbo si fa uomo; nella
giustizia e nella pace
prima
il
la faccia della terra.
fuoco del Signore si fa
Guida tutti noi dal
luce che guida la Chiesa
regno delle tenebre,
pellegrina. Lo Spirito di
alla
Dio per l’uomo è dono
carità
soffio
Spirito
cuore
di
vita
Pentecoste
per
molteplice: Egli è sapienza, scienza, intelletto,
nuove,
rinnova
sorgente divina,
nella
della alla
fonte del primo eterno Amore”.
consiglio, fortezza, pietà e timore di Dio. Preghiamo lo Spirito Santo, perchè scenda ancora
IL PADRE CAPPELLANO - Padre Albano Torghele -
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L’Eco della Casa di Riposo
Pillole di qualità Le politiche per la qualità anno 2006
Annualmente l’Amministrazione della Casa di Riposo fissa gli obiettivi strategici assegnati alle varie aree e servizi che compongono la Casa di Riposo. Dopo l’ottenimento della certificazione nel corso del 2004 e il mantenimento della stessa nel corso del 2005, l’anno 2006 sarà caratterizzato dal seguente obiettivo generale: “ORIENTAMENTO ALLA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE ATTRAVERSO IL MIGLIORAMENTO CONTINUO DEI SERVIZI”.
Tale obiettivo viene perseguito attraverso i seguenti obiettivi strategici: • • •
personalizzazione del servizio; coinvolgimento dei familiari; miglioramento continuo.
Il Piano di Miglioramento Si è nominato il “Piano di Miglioramento”, ma cos’è? È una griglia dove, annualmente, vengono definiti, divisi per processi, gli obiettivi specifici da
Questo documento è stato distribuito in copia controllata ad ogni responsabile di area e ad ogni responsabile di unità operativa.
raggiungere, l’indicatore, nonché il risultato atteso.
… risultati primo trimestre - anno 2006 Di seguito riportiamo i risultati del primo trimestre del Piano di Miglioramento. Presentiamo solamente una parte dei sottoprocessi poiché in alcuni il dato risulta significativo solamente a fine anno. Effettuazione del colloquio pre-ingresso (almeno 12 ore prima dell’ingresso): in 9 casi su 10 si è garantito il colloquio entro lo standard previsto, mentre in un caso si è trattato di un ingresso urgente. Il risultato del primo trimestre è in linea con il 2005.
Pentecoste 2006
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Effettuazione del colloquio post-ingresso (entro 60 giorni dall’ingresso): nel primo trimestre si sono effettuati 2 colloqui ed in entrambi i casi garantendo lo standard previsto. Programmazione del P.A.I. (entro 15 giorni dall’ingresso): si sono effettuati 9 P.A.I. rispettando quanto previsto, con una media di 12,22 giorni. Anche in questo caso il risultato è in linea con il 2005. Programmazione della revisione P.A.I. (entro 12 mesi dal precedente): si sono effettuati ben 77 revisioni rispettando il risultato, garantendo così una media di 272 giorni. Raggiungimento degli obiettivi (almeno il 60% dei risultati definiti): su 115 obiettivi scaduti nei primi tre mesi 103 sono stati raggiunti, ovvero l’89,57%. Comunicazione al cliente del P.A.I. (entro 40 giorni dal P.A.I.): così come lo scorso anno, gli obiettivi definiti vengono trasmessi ai familiari/referenti. Anche in questo caso si è rispettato il risultato atteso. Effettuazione della prima visita medica (entro 5 giorni dall’ingresso): la prima visita è stata garantita a tutti i nuovi entrati entro lo standard previsto, mediamente entro i primi due giorni dall’ingresso. Valutazione medica periodica (entro 12 mesi dalla precedente): si sono effettuate 48 visite di controllo, portando la media a 346 giorni. Prevenzione delle piaghe da decubito (massimo 5 piaghe imputabili all’Ente): su 10 segnalazioni solo 3 sono da imputare all’Ente. Miglioramento delle piaghe da decubito (almeno nel 75% dei casi): su 10 decubiti rilevati nel primo trimestre, ben in 9 casi si è verificato un miglioramento o la risoluzione del decubito stesso. Rilevazione parametri vitali (almeno 1 volta al mese): è stato fatto un controllo a campione, su 632 rilevazioni in ben 630 si è rispettato lo standard previsto, in 2 casi è stato l’Ospite a rifiutare la prestazione. Effettuazione della prima visita fisioterapica (entro 5 giorni dall’ingresso): la visita è stata garantita a tutti gli entrati nel trimestre, mediamente la visita medica è stata effettuata entro i primi 2 giorni. Servizio di barberia (tutti i giorni): è stata attuata una rilevazione a campione dello standard che ne ha rilevato il rispetto al 100%. Gestione dell’idratazione (almeno 2 volte al giorno): anche in questo caso la rilevazione è stata fatta a campione, si è rispettato il risultato nel 99% dei casi.
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L’Eco della Casa di Riposo Animazione la domenica pomeriggio (almeno 2 volte al mese): mediamente si sono garantiti 3 momenti al mese di animazione/deambulazione gestiti ed organizzati dagli Osa di piano. Attività animativa nei soggiorni di Via Pive (almeno 2 volte alla settimana): in tre mesi sono state effettuate ben 234 attività di animazione nei soggiorni di nucleo. Attività animative in sala polivalente (almeno 5 volte alla settimana): nel primo trimestre si sono effettuate ben 99 attività, 100% di rispetto dello standard previsto. Attività animative in via Marconi (almeno 7 volte alla settimana): anche in questo caso è stato rispettato lo standard con l’effettuazione di 139 attività nel corso dei primi tre mesi, circa 9 attività alla settimana. Organizzazione di eventi (almeno 15 nell’anno): fin qui si sono tenuti 11 eventi (feste, concerti, spettacoli, …). Il risultato è in linea con il 2005. Effettuazione di prestazioni di parrucchiera (almeno 1 prestazione al mese): tale standard viene garantito nel 94% dei casi, la prestazione in media sono effettuate ogni 22 giorni. Risposte ai reclami presentati (entro 20 giorni): si sono avuti 3 reclami (1 fondato e 2 non fondati) dando risposta entro i 20 giorni previsti. Coinvolgimento dei familiari (almeno 3 incontri nell’anno): si sono tenuti in questa prima parte dell’anno 2 incontri (4 gennaio e il 7 aprile).
ASSICURATORI QUALITA’
Pentecoste 2006
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Soddisfazione del personale: esito questionario anno 2006 In seguito alla somministrazione dei questionari avvenuta nel corso di riunioni che si sono tenute alla fine del mese di marzo, di seguito riportiamo l’analisi dei dati elaborati dal Responsabile della Qualità dott. Luigi Petris. I questionari correttamente compilati sono stati 158 (nel 2005 erano stati 118 e nel 2004 166). Dall’analisi delle informazioni generali è emerso che: ∗ la fascia di età più rap-
presentativa è quella compresa tra i 36 e i 45 anni; ∗ l’esperienza di lavoro
presso la struttura di Pergine è per il 70,37% superiore ai 5 anni; ∗ quasi tutti impiegano
meno di mezz’ora per raggiungere la sede di lavoro. Le risposte fornite dagli intervistati hanno espresso alcune significative informazioni che vi proponiamo di seguito.
Personalmente valuto il mio lavoro ....
disfazione nale ...
La descrizione del proprio lavoro poggia soprattutto sulla convinzione della sua utilità, ma anche dalla sua pesantezza.
I soggetti sono di gran lunga gli ospiti (75,15%) seguiti dai colleghi (16,45%).
Personalmente, del mio lavoro mi ritengo ... La percentuale media complessiva di soddisfazione nei confronti del lavoro svolto è pari al 75,56%. Indichi il grado con cui si sente appagato da ciascuno dei seguenti aspetti del suo lavoro ... Complessivamente, gli aspetti più appaganti del lavoro sono risultati: la sicurezza del posto di lavoro (media di 3,45); l’interesse per il tipo di lavoro svolto (media di 3,43); i rapporti con i colleghi (media di 3,35). Gli aspetti meno appaganti del lavoro sono risultati: l’autonomia e la possibilità di decidere (media di 2,74); il riconoscimento sociale (media di 2,95). Quale soggetto contribuisce maggiormente a produrre la Sua sod-
professio- molto rilevante e significativo (19,62%). Ritiene di dover essere informato sulle decisioni organizzative che vengono prese ...
Ritengo che le scelte relative all’organizzazione del lavoro ...
Agli operatori piacerebbe essere informati sulle decisioni organizzative che vengono prese, La valutazione sulle o abbastanza (57,59%) scelte ha trovato gli o molto (25,32%). operatori decisamente Personalmente ritenconcordi sulla loro ade- go di fare il mio lavoro guatezza. …. Personalmente, sento Nessuno ritiene di far che il modo in cui poco bene il proprio lastanno andando le voro. cose ... Lei sente che la Casa E’ giudicato poco dipen- di Riposo si interessa dente dai singoli del suo lavoro? (54,43%) o per niente Solo 2 degli operatori dipendente (18,99%). intervistati dice che la Guardando al futuro Struttura non si interesdell’Ente credo che le sa per niente del loro cose andranno ... lavoro. Prevale leggermente chi crede che le cose andranno un po’ meglio di adesso (39,24%).
Ritiene che gli obiettivi annuali e strategici siano coerenti con la pratica operativa?
Ritengo che ciò che La coerenza appare faccio sia rilevante e complessivamente quasignificativo per il ser- si “discreta”. vizio ... Conosce i risultati di E’ giudicato a larga qualità prodotti dalmaggioranza abbastan- l’Ente? za rilevante e significatiLa conoscenza appare vo per il servizio complessivamente tra (74,68%) o addirittura
IL DIRETTORE - dott. Giovanni Bertoldi -
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L’Eco della Casa di Riposo
QUANDO IL COLESTEROLO ERA UN PERFETTO “SCONOSCIUTO” … (indelebili ricordi dal vero) Sessantadue anni fa, ai tempi dei miei
te scoperta la farina veneta in quel di Bas-
ventidue anni, non ricordo proprio nessuno
sano o di Padova. Il pane, assegnato con la
preoccupato per il sovrappeso, l’obesità gio-
tessera annonaria, pressoché immangiabile,
vanile o meno, forse, era una parola scono-
nero quasi come il carbone, spesso rivelava
sciuta perfino al vocabolario. Posso sincera-
pure elementi estranei alla commestibilità,
mente dire che, a quei tempi, giovani, meno
dal sapore di legno, come la “segatura”, che
giovani e vecchi, erano perfettamente in
si diceva era proprio quella dell’Asse Roma-
forma, sempre con un leggero senso di vuoto
Berlino, la famigerata alleanza che aveva
nello stomaco. Condizioni generali ancora
portato alla rovina la nostra Patria. La sco-
prima dell’ultima guerra, se guardo le belle,
perta dell’ottima farina bianca, sia del bas-
rare foto, “scamosciate”, del tempo degli
sanese che del padovano, venne dal treno
scolari di allora, comprese le signore o si-
della Valsugana, proprio come una vera
gnorine maestre, erano tutti proprio magri e
“manna”!
svelti.
Qualcuno, con spirito faceto, ve lo aveva
Ignota era l’abbondanza o la sovrabbondan-
scritto in bianco, persino su qualche carroz-
za del cibo e i pasti, in genere, assai parchi,
za: “per farina!” Non ricordo chi fu il primo
si può dire quasi privi di golosità. E’ vero “si
autore dell’utilissima scoperta, ma in quel
mangiava per vivere e non si viveva per man-
drammatico 1944, il treno della farina era
giare” … come sembra al giorno di oggi, spe-
divenuto il segno stesso della sopravvivenza
cialmente alla televisione, che sono sempre
e della speranza: la benedizione del “pane
là che mescolano qualcosa, magnificandone
quotidiano”, che finalmente si poteva masti-
l’assaggio. Durante l’ultima, indimenticata
care con gusto! Nella mia famiglia il portato-
guerra, si era proprio al limite della fame,
re della preziosa farina era un mio fratello
mancando specialmente proprio i condimenti.
studente universitario ventenne, che riusci-
Verso la fine di quella terribile calamità, nel
va a portarne su un sacco, probabilmente di
1944, qui nella nostra zona, si era finalmen-
quaranta o cinquanta chili, a volte con grave
Pentecoste 2006
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rischio, perfino della vita … Il treno della
Però non era certo facile a fare riuscire be-
farina era stato ancora assalito, sia dai te-
ne quel benedetto burro, a causa della tem-
deschi che dai partigiani, nemici ferocissimi
peratura ambiente, di solito o troppo alta o
tra loro, ma accomunati dalla fame e così
troppo bassa. Operazione di sbattitura di
butta qua, butta là, quel sacco, fra qualche
grande pazienza e costanza!
cespuglio della campagna, per andare poi a
Conoscevo a Palù del Fersina una delle raris-
riprenderselo a pericolo scampato. Natural-
simi famiglie (furbe) rimaste in paese dopo
mente l’arrivo della farina bianca era saluta-
l’esodo, pure assai disgraziato, dell’opzione
to in famiglia come una vera festa! Quella
per la Germania del 1939. Altro grave im-
volta
poi
si
broglio
per
aveva proget-
quella povera
tato di barat-
gente, che ri-
tarne un cer-
tornò
to quantitati-
all’amato pae-
vo con un pò
sello soltanto
di burro, altro
nel 1946, dopo
elemento
in-
averne passa-
trovabile, ad-
te di grosse,
dirittura
sotto i bom-
e-
scluso dalle razioni della tessera annonaria,
bardamenti, decimata dai lutti e stremata
che concedeva soltanto l’olio e poco, pure di
dalle sofferenze della triste avventura poli-
quello. Con il latte dell’unica mucca, tanto
tica sfociata nella guerra. Mai dimenticherò
simpatica ed affettuosa, di razza bruna al-
lo sguardo e le lacrime di quelle povere vec-
pina, se ne poteva ricavare ben poco, anche
chie, con la testa ravvolta dai loro fazzolet-
se mi ero provvista della zangola ed avevo
toni colorati, che dalla stazione di Pergine,
imparato a schiumare la panna dal latte,
guardavano verso la loro valle, che gran par-
messo a riposare in larghe scodelle di terra-
te di loro non avrebbe rivisto mai più!
cotta.
Per un chilogrammo di burro i miei indimen-
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L’Eco della Casa di Riposo
ticabili amici di Palù, pattuirono trentatrè
lungo tratto di strada impervia, tutta in sa-
chili della preziosissima farina veneta!
lita, per arrivare al maso dei Tassaineri, ul-
Così una bella mattina all’alba, sono partita,
timo sul sentiero, che allora portava al la-
con i vantati 33 chili di farina nel capace
ghetto di Erdemolo, che dà vita al torrente
zaino di mio padre, che non era certo uno di
Fersina, che dà il nome alla valle e perfino
quei zainetti di adesso dei miei nipotini ...
alla nostra Pergine!
Con tale ridondante, farinaceo peso in spal-
Felicemente arrivata alla mèta, si può imma-
le, fui issata fra le sponde di un camion,
ginare con quanto sudore della fronte e di
sempre da mani amiche di gente, che andava
tutto il resto, con la bilancia a mano, detta
lassù ad accudire e controllare, una bella
“stadera” fu controllato il peso della farina
fila al sole, di arnie d’api. Si sa che i fiori
e quello esiguo dell’unico chilo di burro, che
dell’alta montagna (Palù del Fersina è a 1380
non era certo visto di malocchio come oggi,
mt.) danno dell’ottimo miele, dal delicato
sempre per via del misterioso colesterolo,
profumo di tutti quei fiori! Arrivata nella
allora del tutto “ignoto” .... Me ne tornai a
piazza, davanti alle scuole di Palù, giù un bel
Pergine, ridente e leggera come un passe-
salto dal camion e a strattoni e sospironi, ad
rotto, con quella pagliuzza di burro nella
aggiustarmi sulle spalle tutto quel pò, pò di
carta oleata, marciando e saltando per tutta
zaino militare, dell’ex caiserjager della pre-
l’oltre ventina di chilometri, verso la sera
cedente guerra del 1914, mai uscita dalla
estiva che indorava la “valle incantata”, che
mente del mio povero padre, che ne aveva
sempre ho avuto in cuore, anche adesso, nei
fatto il suo best seller verbale, per tutto il
miei tardi anni, che ripercorro quei sentieri
resto della sua ultraottantenne vita!
soltanto con il desiderio, l’amore e la nostal-
Era anche quella una somigliante storia di
gia!
fame e di stratagemmi per poter mangiare ogni giorno, che già avevo imparato a memoria, pur essendo nata qualche bell’anno dopo. Mi consolavo in tal modo, nella mia fatica, perchè mi restava ancora da fare un altro
Maria Pellegri Beber
Pentecoste 2006
El moleta
11 Tanti de noi se ricorda, quando ‘n de ogni casa tant’ se feva,- po’ se desfava,- ‘l dì dopo tut’ i repezava ma, dopo sto laorar, se la sgorbia o ‘l cortèl, pù no taiàva la sera, zo per la contrada,- zerto el moleta pasàva.Me ‘l ricordo con la barba bianca,- e nà bici sgangherada el girava ‘n trà le cà,- nol cambiava mai la strada po’ la mola se fermava, e acqua no la girava pù ma, par darghe ‘l fil con la preda,- ‘l ghe spudava sù.Ormai,- tuti i lo spetava, ‘n piaza granda o ‘n qualche via ‘l domandava de filar le forbes,- ma, ‘l zercava compagnia
Gruppo Volontari
ades, tanti atrezi i finis al’isola, o dentro ‘na casèta
della Croce Rossa
ma, a noi è restà la nostalgia, de no veder pù ‘l moleta.-
Il Centro Diurno N'an fa la nosa aventura è scominzià; sul pulmin i n'ha cargadi e a Perzen i n'ha portadi. Lì aven trovà ospitalità, en piat de bona zera e risade a volontà. Eren ben en po' spaesadi ma po’, ala fin, ne sen ambientadi. En tra ciacere e laori aven fat anca tanti cori. Ne sen enventadi mili misteri, coghi, artisti e anca pasticieri. Quando che l'è bel temp nen anca a spas pian pianel, col nos pas. Qualche volta nen anca col pulmin ma sempre chi vizin no masa lontani
se no ne ven destrani. En de sto posto, ensoma, no se ven sol per laorar ma anca per zugar, ciacerar e le giornade en bona compania pasar. En tut sto temp aven vist pasar anca tanta zent: la Lauretta e la Zina, la Mercede e la Pierina e altri ancor che i'è restadi en del nos cor. La nosa speranza l'è che el futuro el ne mandia zent en abondanza, per farghe compania al Carlo e ala Ines, ala Ida e ala Erminia, ala Fanny e ala Adelina. Così da poder slargar la nosa familia e n'altro an a st'ora stapar na bona botilia…! Ospiti e operatori
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L’Eco della Casa di Riposo
Dedicada ala Giulia “Non mi ritengo né uno scrittore né un
Te sei nata quando la zènt la era famàda e porèta
poeta, ma ogni tanto scrivo sentimenti
bruta e tremenda guerra maledeta,
in rima dedicati a persone o fatti. Ho scritto una poesia in dialetto dedicata a Giulia di anni 91, originaria dei Masetti, animatrice del circolo
33.215 giornade te hai vist pasàr una dopo l’altra te le hai volèste amar.
anziani e volontaria della Casa di
Quante zugàde nel spiaz dei Pinteròti
Riposo.”
a scondileoro con tanti mateloti, a pèi descolzi con nà patata ‘en man
Giorgio Oss Papot
sempre contenta, sperando nel doman. En bel dì te conosi en Baldo alpin t’el sposi anca se l’era picenin, te cambi casa, però se en po’ streti te vegni su nel spiaz dei Paceti. Lì la zènt la se confidava gioie e dolori dale finestre vegniva fòr i sàori, formai rostì e polenta brustolàda trisa, fregolòti e anca panàda. A dirte la verità gò tanta nostalgìa perché ai Masetti te eri de compagnia, ades en quel spiaz nessun se ferma a ciacieràr tutti i gà prèsa, i còre, chissà dove i gaverà de nàr. Te sei na luce per i to famigliari la vòze che consola nei giorni pù amari, tante storie te gàverai ancor de contar grazie Giulia, te sei de ammirar.
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El filò El Filò, è un usanza del passato, ma noi della terza età lo ricordiamo ancora.– Le famiglie erano numerose e nelle lunghe sere d’inverno, si radunavano nelle stalle dei contadini, primo per non consumare legna nelle cucine, inoltre, perchè la stalla era riscaldata in modo naturale dagli animali, agli odori non si badava, lo scopo era di trovarsi e raccontarsi come era trascorsa la giornata sia a casa che in campagna, ma sopra tutto si programmavano le semine per la primavera e il taglio della legna in rapporto alla luna che cala o che cresce.– Le donne lavoravano a maglia, o ricamavano il corredo per le figlie da marito.– Gli uomini giocavano a carte, qualche sera cuocevano delle castagne e vista la vicinanza della cantina, non mancava mai una brocca di buon vino che di volta in volta veniva riempita.– La nostra nostalgia di quelle serate è dovuta ai racconti di vita vissuta e tramandata ai più giovani da qualche persona molto anziana capace di simulare voce e gesti per rendere più vivo il racconto e incantare i presenti, non erano attori, ma persone che normalmente vivevano insieme nelle case del vicinato.– Tutte le persone presenti, non erano sedute su comodi divani, ma i grandi si sedevano su sgabelli che servivano per le mungiture, mentre per le donne utilizzavano delle cassette vuote, i bambini era uno “Il filò” di Lanfranco Antonello spettacolo vederli tutti in un circolo seduti sulle foglie secche che servivano da letto agli animali.– Arrivata una certa ora, la puntata del racconto si interrompeva, mentre la presenza di una nonna recitava le preghiere della sera e gli altri in coro rispondevano, poi i piccoli tutti a letto.– Ora c’è la televisione con il suo “pro e contro” tutte le persone la guardano e l’ascoltano,- le nuove famiglie vivono singolarmente e gli anziani sono spesso da soli, ma non trovano più compagnia per uno scambio di parole.– Per fortuna sono nati i Circoli per Anziani, che aiutano queste persone ad incontrarsi, a giocare una partita a carte o bocce e per trascorrere pomeriggi serenamente.Ecco perchè il ricordo del Filò è ancora presente,- sia nella sua povertà, che nella semplicità di allora.– Ora che esiste il benessere,- le persone anziane sono sempre alla ricerca di compagnia,- un bisogno il quale dovrebbe far riflettere.Il Direttivo del Circolo Comunale Pensionati e Anziani Pergine
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L’Eco della Casa di Riposo
Per i miei 84 anni “Desidero espressamente esprimere il mio grazie commosso e riconoscente per la bella manifestazione dello scorso 12 aprile” Maria Pellegri Beber
Auguri per la Festa Patronale “A nome del Movimento Pastorale Pensionati e Anziani, desidero esprimere i miei più fervidi auguri per la vostra bella “sagra” di Pentecoste titolare di questa Casa, con il suo Santo Spirito. Con tutto il nostro affetto vi siamo sempre vicini, fratelli negli ideali e negli anni. Che il Signore sempre vi dia il suo aiuto e le sue grazie e sempre tra voi discenda, come in questo giorno, quale CONSOLATORE in ogni vostra ora, nel tempo presente e futuro. Con fraterna amicizia.” Presidente Movimento Pastorale Pensionati Anziani
Dal gruppo “laboratorio creativo espressivo”: -“Devi fare l’articolo: tocca a te!”-”Così mi sento nelle orecchie, Teresa mi sprona a riflettere sull’attività ricreativa da Lei diretta con la collaborazione gradita e intensa di Giuliana e di Maria. E’ l’attività del Laboratorio espressivo creativo. Sono ormai circa 8 mesi che sono ospite della “nostra” casa. Ho trovato subito un ambiente accogliente e disponibile. La mia situazione era tutt’altro che rosea;
tuttavia la cordialità dei colleghi di laboratorio ha trasformato in amicizia questa interrelazione. Ora frequento regolarmente il gruppo: ogni venerdì mi
trovo con Silvia, Severina, Maria, Paolino, Lina, Emilia, Dino, Mario, Teresina e tanti altri a “creare”, e a bere un buon caffè insieme. È settimanalmente un incontro lavorativo molto gratificante. Tutti possono esprimere la loro capacità creativa ma io in questo pomeriggio mi trovo anche ad esporre il mio pensiero con questo breve scritto”. Ines
Pentecoste 2006
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“Resta con
Resta con noi Signore perchè si
tenda a farsi semplice, fiducio-
noi Signore
fa sera.
sa, assidua e silenziosa.
Ogni momento dell’esistenza è
Nella Casa di Riposo Santo Spiri-
perché si
un dono di Dio e ogni stagione
to, nei momenti forti liturgici
della vita umana ha le sue speci-
(Quaresima, mese di Maggio,
fa sera”
fiche ricchezze da mettere a
Novena al Natale, ecc.), l’anziano
disposizione di tutti.
ospite ha la possibilità di inten-
La vecchiaia: a volte non si osa
sificare i suoi momenti di pre-
nemmeno pronunziare il nome, come se la vecchiaia fosse una vergogna, una cosa da nasconde-
ghiera personale e comunitaria, partecipando agli incontri di preghiera e riflessione.
re: si dimentica che essa è un
Per l’anziano l’orazione non è ri-
dono.
fugio alienante, ma un ritrovare
Col passare degli anni ci ritrovia-
il “Centro” di sé e della vita,
mo tutti sulla strada di Emmaus nell’ora in cui il giorno declina
un’occasione di pacificazione interiore, una riserva di speranza
verso la sera.
per il presente e il futuro.
Per noi operatori nella casa di
Benedici, Signore, quanti si dedi-
riposo, dobbiamo evocare quel “Viandante anonimo” che opera il
cano al servizio degli anziani per alleviare il peso della loro solitu-
miracolo di aprire l’intelligenza,
dine.
guarire la tristezza, riaccendere
Aiutaci a stare accanto a loro
la
anche
con amore e generosità, certi
l’autunno della vita può accoglie-
che possano darci molto di più di
re i riflessi gioiosi di una prima-
quanto possiamo immaginare.
vera di Risurrezione.
Donaci l’umiltà di attingere spes-
E’ una consuetudine valutare i
so da loro, biblioteche di sag-
bisogni degli anziani soltanto in
gezza e custodi di un patrimonio
base a criteri economici, fisici e
inestimabile
sanitari. Ma la terza età presen-
umane e spirituali.
ta anche altre esigenze: come
Resta con noi e con loro Signore,
speranza.
Allora
quelle profonde dell’anima, cui solamente la spiritualità può da-
di
testimonianze
perché si fa sera.
re risposta. Di qui la centralità della preghiera che in quanto sono maturi in età ed esperienza,
SUOR GRAZIELLA
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L’Eco della Casa di Riposo
Attività di fisioterapia cinofila in R.S.A. Nell’ambito del programma degli eventi informativo-formativi organizzati dalla Casa di Riposo S. Spritio – Fondazione Montel di Pergine Valsugana, il giorno 18 maggio 2006 si è tenuto l’incontro con i parenti, gli ospiti e il personale della casa per presentare i primi risultati dei programmi della nuova attività di fisioterapia nell’ambito del progetto di Pet Therapy. CUBA
Questa attività non è una esperienza nuova, ma un’attività che da molti
anni si sta realizzando in molte strutture socio-assistenziali soprattutto nel nord Europa. La motivazione che il cane propone con una serie di suoi comportamenti stimola il paziente ad eseguire il lavoro che il fisioterapista programma. La componente simpatia del cane agevola e media situazioni anche di disagio, nell’esecuzione di alcuni esercizi. Il paziente non subisce il trattamento ma è partecipe, attore nell’attività. E questo non è poco. Questa serie di prerogative, fra l’altro, garantiscono una Continuità, un’ integrazione e un supporto al programma di fisioterapia. Quello che viene definito in molti paesi un gioco piacevole e importante. Da cinque mesi è stata intrapresa questa attività con la disponibilità del fisioterapista della casa il signor Matteo Quinto, dal cinotecnico Germana Bertotti; un team che lavora in una dispensabile simbiosi pur riservando una specifica attenzione sul paziente e sul cane. Si sta operando su pazienti anziani affetti da pluripatologie caratteristiche della senilità. Una volta la settimana cinque ospiti vengono trattati seguendo un programma personalizzato continuando poi l’attività di Pet Therapy per l’altro incontro settimanale. Il fisioterapista, che si sta dedicando e preparando in questa attività, trova questa possibilità di lavoro un eccellente strumento di integrazione alla fisioterapia quando gli obiettivi e le condizioni dell’ospite lo permettono. In generale il cane potenzia il lavoro dal punto di vista della motivazione, della relazione, nell’ancoraggio alla realtà e nel piacere del fare.
MACCHIO
GLI OPERATORI DELL’ATTIVITA’ CINOFILA
Pentecoste 2006
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Dal Gruppo Lettura Lo scorso anno, la nostra attività ci ha portati a conoscere le vicende descritte nei libri: IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO di Marcello d’ Orta UNA DONNA IMPERFETTA di Antonia Dal Piaz RADICI di Alex Haley UNA SPINA NEL CUORE di Piero Chiara SCANDALO A CORTE di Roberto Gervaso Sono stati dei libri impegnativi, anche divertenti, ma che tutti hanno avuto il pregio di farci passare tante ore in compagnia, con la possibilità di discutere su questo o quell’altro argomento che veniva man mano toccato. Sopratutto ci ha colpito la vicenda di “Una donna imperfetta” che racconta la storia di una persona di una “certa età” che, non avendo avuto nulla dalla vita fino all’età stramatura ... il caso Le fa incontrare l’Amore che Le farà comprendere quel senso della vita che fino a quel momento Le era sicuramente sfuggito, dato il tran - tran che fino allora aveva condotto nella sua vita. Una conferma quindi! L’Amore è il motore del mondo ... è quel sentimento che fa sentire le persone unite ... comprensive dei difetti dell’uno e dell’altra, pazienti e pronte al perdono! Quante coppie che si formano al giorno d’oggi avrebbero bisogno di leggere questo libro e di imparare ad essere tolleranti prima ancora di pensare a quel “Matrimonio burla” cui tanto spesso vanno incontro senz’altro che la “preparazione sul campo” e tanti soldi da spendere! Speriamo davvero che la situazione odierna torni ad essere quella di persone che intendono costruire una famiglia vera e duratura e non creare famiglie distrutte dall’egoismo e dalla incomprensione!
IL GRUPPO LETTURA
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L’Eco della Casa di Riposo
Informazione in breve Anche se può sembrare scontato ai più, molti famigliari degli Ospiti presenti nella Casa di Riposo “S. Spirito” di Pergine Valsugana non sanno che al suo interno opera anche il Comitato Famigliari Ospiti. Il Comitato, formato da alcuni famigliari, più o meno rappresentativi di tutti i piani della Casa stessa, si riunisce ogni primo mercoledì del mese per discutere, confrontarsi e dialogare sulle problematiche riguardanti gli Ospiti e loro vita all’interno della struttura. Se le problematiche emerse dalla discussione rivestono natura di carattere generale, vengono fatte presenti all’Amministrazione, avendo cura che venga data una risposta adeguata alle istanze presentate. Un’altra attività cardine del Comitato, in collaborazione con l’Amministrazione, è la realizzazione della “Festa di Mezza Estate” che tradizionalmente si svolge al Pian del Gac, vera e propria scampagnata per tutti gli Ospiti della Casa . Il Comitato non è solo di pochi, ma è di tutti. Chi avesse l’esigenza di confrontarsi su qualsiasi problematica riguardante il proprio caro all’interno della struttura, può farlo all’appuntamento mensile, oppure contattando uno dei membri del Comitato stesso.
C.F.O. COMITATO FAMIGLIARI OSPITI
Animazione d’estate Con l’approssimarsi della bella stagione, il servizio di animazione, sentito il desiderio degli Ospiti, per le proposte delle attività da programmare durante l’estate, ha formulato un calendario delle iniziative che pubblica attraverso le pagine dell’Eco della Casa di Riposo. Come le estati scorse, il programma delle gite è il più richiesto. Molto gradite sono le serate con la cena in giardino assieme ai famigliari e, con questi, la trasferta al pranzo del Pian del Gac, in quel di Fornace. Anche quest’anno il Gruppo Anziani del Movimento Pastorale ha proposto il “Pranzo in Alberè” e assicura con i suoi Volontari la possibilità di svolgere delle attività settimanali in giardino, quali la tombola e altre iniziative pomeridiane. Pure le Feste di Compleanno saranno organizzate negli spazi esterni con il supporto gradito dei numerosi Volontari, i quali sono invitati con gli Ospiti, i Famigliari, gli Amministratori al Torneo di Bocce “Giochi in amicizia” che si svolgerà presso il campo da gioco di via Pive nel mese di Agosto. Come tradizione, non possono mancare le uscite serali per la “ Spizzata” dei gruppi maglia
e la
partecipazione alle serate in Paese. Con l’auspicio che il prossimo periodo estivo non si presenti con bizze atmosferiche in eccesso o in difetto, auguriamo fin da ora un buon divertimento.
IL SERVIZIO ANIMAZIONE
Pentecoste 2006
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Calendario eventi DATA
GIORNO
DURATA
SEDE
EVENTO
25.05.06
giovedì
pomeriggio
via Marconi
Gita a Trento in fiore
04 06. 06
domenica
giornata
due sedi
Festa patronale della Casa
13 06.06
martedì
pomeriggio
via Pive
Festa dei compleanni
15.06.06
giovedì
pomeriggio
via Pive
Gita a Kamaus e Mad. Della Pace
22.06.06
giovedì
giornata int.
due sedi
Pellegrinaggio della Casa
29.06.06
giovedì
pomeriggio
via Marconi
Festa dei compleanni
07.07.06
venerdì
serata
via Marconi
Cena in terrazza con i famigliari
13.07.06
giovedì
pomeriggio
via Marconi
Gita in val dei Mocheni
20.07.06
giovedì
pomeriggio
via Marconi
Festa dei compleanni
21.07.06
venerdì
serata
via Pive
Cena in giardino con i famigliari
25.07.06
martedì
pomeriggio
via Pive
Festa dei compleanni
27.07.06
giovedì
pomeriggio
via Pive
Gita a lago di Lavarone
05.08.06
sabato
giornata intera
due sedi
Pranzo a Pian del Gac
09.08.06
mercoledì
giornata int.
due sedi
Pranzo in Alberè, baita degli alpini
24.08.05
martedì
pomeriggio
via Marconi
Festa dei compleanni
29.08.06
giovedì
pomeriggio
via Pive
Festa dei compleanni
31.08.06
giovedì
pomeriggio
via Marconi
Gita ai laghi di Lamar
01.08 – 08.09
1 mese
pomeriggio
via Pive
Torneo di bocce “Giochi in amicizia”
07.09.06
giovedì
pomeriggio
via Pive
Gita al lago di Cavedine
14.09.06
giovedì
pomeriggio
via Marconi
Gita al lago di Lagolo - Monte Bondone
21.09.06
giovedì
pomeriggio
via Pive
Gita al lago di S. Colomba
EVENTUALI SPOSTAMENTI DI DATA, DI ITINERARIO O DESTINAZIONE ED INTEGRAZIONI, SARANNO COMUNICATE IN TEMPO PER LA POSSIBILE RIORGANIZZAZIONE DELLE TRASFERTE E DATE.
L’Amministrazione ha organizzato per il 2006 un
e a tutti coloro che ne avessero interesse. Il percorso si svolgerà presso la Sala polivalente di Via Pive alle ore 20:30. Si ricorda che la partecipazione ai vari incontri è libera e senza nessun vincolo data
argomento per cui è possibile aderire solamente alle serate di proprio interesse.
ACCREDITAMENTO E QUALITÀ NEI SERVIZI SANITARIE E SOCIO-
15 giugno 2006
CALENDARIO
ASSISTENZIALI
L.R. 21 SETTEMBRE 2005 NR. 7 15 GIUGNO 2006 DALLE IPA ALLE AZIENDE PUBBLICHE DI SERVIZI ALLA PERSONA ACCREDITAMENTO E QUALITÀ NEI SERVIZI SANITARI E SOCIO-ASSISTENZIALI
14 settembre 2006
12 ottobre 2006
LA TUTELA DELLA PRIVACY 2006 14 SETTEMBRE L.R. 21 SETTEMBRE 2005 NR. 7
ALLE 16 novembre D2006
14 dicembre 2006
IPAB AZIENDE UBBLICHE DI SERVIZI ALLA PERSONA LAALLE TUTELA DELLA PNON AUTOSUFFICIENZA IN ETÀ ANZIANA 12 OTTOBRE 2006 LA FAMIGLIA QUALE RISORSA ATTIVA NEI SERVIZI ASSISTENZIALI LA TUTELA DELLA PRIVACY tavola rotonda 16 NOVEMBRE 2006
LA TUTELA DELLA NON AUTOSUFFICIENZA IN ETÀ ANZIANA 14 DICEMBRE 2006 LA FAMIGLIA QUALE RISORSA ATTIVA NEI SERVIZI ASSISTENZIALI (TAVOLA ROTONDA)
L’ECO CURA REDAZIONALE, IMPOSTAZIONE GRAFICA E STAMPA A CURA DI Cristina Bolgia e Silvano Brol SI RINGRAZIANO TUTTI COLORO CHE HANNO DATO IL LORO APPORTO PER LA REALIZZAZIONE DEL PERIODICO
PERCORSO FORMATIVO INFORMATIVO
percorso formativo - informativo rivolto a Ospiti, Familiari, Volontari