QB090914

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In pieno recupero l’attaccante trova il gol del pareggio per gli emiliani

Scappini salva il Ravenna Al Taranto non basta la rete del vantaggio segnata da Corona RAVENNA TARANTO

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RAVENNA (4-4-2): Anania 6,5; Ferrario 6, Ciuffetelli 5,5, Anzalone sv (24' pt Sabato 6), Fasano 6; Packer 5 (25' st Scappini 6,5), Giordano 6,5, Sciaccaluga 6,5, Toledo 5; Piovaccari 6, Filipi 5.5 (36' st Cavagna sv). A disp.: Rossi, Rossetti, Riberto, Gerbino Polo. All.: Esposito 6. TARANTO (3-4-3): Bremec 7; Nocentini 6, Viviani 6, Migliaccio 6; Felci 5,5 (36' st Magallanes sv), Mezavil-

la 6, Correa 6, Bolzan 5,5; Falconieri 6 (42' st Berretti sv), Corona 6,5, Scarpa 6. A disp.: Barasso, Calori, Quadri, Imparato. All.: Braglia 6. ARBITRO: Viti di Campobasso 6. RETI: st 16' Corona (T), 48' Scappini (R). NOTE: Giornata di sole, terreno in buone condizioni. Spettatori 3000 circa. Ammoniti: Piovaccari, Felci, Packer, Nocentini, Mezavilla, Migliaccio e Bremec. Espulso al 49' st Ferrario per frasi ingiuriose rivolte all'arbitro. Angoli 3-1 per il

Frara scaccia la crisi all’ultimo assalto RIMINI ANDRIA BAT

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RIMINI (4-3-3): Pugliesi 7; Vitiello 5,5, Rinaldi 5 (1’ st Lebran 6), Ischia 6, Catacchini 6,5; Cardinale 6, D’Antoni 5 (12’ st Giacomini 6), Frara 6,5; Docente 6,5, Longobardi 5,5 (23’ st Matteini 6), Tulli 5,5. A disp.: Tornaghi, Temperino, A.Marchi, Sari. All.: Melotti 6. ANDRIA BAT (4-4-2): Mennella 6; Ceppitelli 6, Sibilano 5,5, Goisis 6,5, Nicolao 6; Margarita 6,5, Bellavista 6 (48’ st Iennaco sv), Paolucci 5,5, Doumbia 6,5 (36’ st Ottobre sv); Dionigi 5,5 (22’ st Anaclerio 6), Maccan 6,5. A disp.: Pazzagli, Rizzi, Sy, D’Allocco. All.: Biagioni 6. ARBITRO: Pagano di Torre Annunziata 5,5. RETI: pt 6’ Docente (R), 10’ Goisis (A); st 50’ Frara (R). NOTE: spettatori 1872 per un incasso di 20340 euro. Ammoniti: Docente, Ischia, Mennella. Angoli 5-4 per il Rimini. Recupero: pt 1’; st 5’. RIMINI - All’ultimo respiro, come quasi aveva auspicato il tecnico di casa Mauro Melotti per uscire dalla mini crisi nella quale era piombato il Rimini. I biancorossi trovano i primi tre punti della stagione al 50’ della ripresa, quando Frara trafigge l’Andria dopo una mischia d’altri tempi susseguente ad azione d’angolo. Esplode il pubblico del Romeo Neri e lo stesso fa il centrocampista: una gioia repressa che finalmente può uscire, un gol che punisce però troppo severamente una discreta Andria, capace di rimontare dopo nemmeno cinque minuti la rete dell’iniziale svantaggio. Si comincia col Rimini che va con lo schieramento provato in settimana, quel 4-3-3 che ha in Longobardi il recuperato dell’ultima ora (fuori dagli undici Giacomini), Tulli e Docente suoi compagni d’attacco. Biagioni non sceglie il 4-3-3, suo modulo abituale, ma con Maccan e Dionigi punte fisse, ha in Margarita e Doumbia due esterni che quando i pugliesi sono in possesso della palla stanno molto alti e creano parecchi peri-

coli alla retroguardia biancorossa. I primi minuti regalano subito occasioni da gol, ma se il sinistro di Margarita dopo due minuti non trova il bersaglio, il Rimini è cinico nello sfruttare la prima occasione capitatagli: Catacchini ci prova dai 30 metri, il tiro è smorzato dalla difesa pugliese, Docente ne approfitta e trovandosi al di là di tutti i difensori non ha difficoltà a battere Mennella per l’10. Neanche il tempo per assestarsi ed ecco che l’Andria Bat pareggia con Goisis, che al 10’ è liberissimo in area e colpisce di testa facilmente per l’1-1. Qualche dubbio su un tocco di mano in area di Sibilano al 19’, poi la partita prende una piega particolare, col Rimini a comandare il gioco con poca pericolosità e l’Andria a pungere con i suoi esterni. Al 22’ la punizione di Margarita dai 30 metri finisce di poco a lato del palo destro difeso da Pugliesi, al 30’ il tiro di D’Antoni è respinto e al 42’ Maccan colpisce molto bene di testa ma manda di pochissimo alto sopra la traversa. Al ritorno dagli spogliatoi Melotti sostituisce Rinaldi con Lebran e qualche minuto dopo D’Antoni con Giacomini. La squadra ne acquista in vitalità ma le occasioni continuano a scarseggiare, se si eccettua un inizio di tempo al fulmicotone: al 2’ ottimo triangolo DocenteLongobardi-Docente (Mennella in angolo), al 3’ miracolo di Pugliesi su colpo di testa ancora di Maccan. Il Rimini si rifugia nel 4-4-2, Biagioni prova a cambiare qualcosa con Anaclerio per Dionigi. Al 34’ Doumbia salta Vitiello ma è anticipato all’ultimo secondo da Pugliesi, al 40’ Docente spara alto. Le squadre sbagliano troppo, il livello tecnico si abbassa ogni minuto che passa e non sembra possa arrivare un gol, invece eccolo qua: calcio d’angolo, mischia in area, cross di Giacomini e Frara che indovina il pertugio giusto in una selva di gambe. L’Andria è punita eccessivamente anche perché per buona parte della gara era stata più pericolosa del Rimini, ma va così: c’è chi festeggia e chi si dispera. Loriano Zannoni

Ravenna. Recupero: pt 2'; st 4'. TARANTO - Il Taranto esce dal Benelli con molto rammarico ma con qualche certezza in più. Gli uomini di Braglia, quando ormai stavano pregustando il successo in casa del Ravenna, sono stati gelati dal gol di Scappini. Una vera e propria beffa, che priva di due punti i pugliesi, che comunque hanno dimostrato di aver fatto passi in avanti in quanto a personalità e gioco. Braglia conferma il 3-43 di domenica scorsa, anche se con qualche variante durante la partita. Gli undici in campo sono gli stessi di otto giorni fa, fatta eccezione per Migliaccio, preferito a Calori, che si posiziona a sinistra, mentre nel ruolo il terzino destro è occupato da Nocentini. Il Taranto parte con la difesa a tre, poi, con il passare del tempo, Bolzan resta sempre più a fare il quarto uomo a sinistra e Mezavilla dà una mano al reparto difensivo. Esposito invece lancia il 4-4-2 solito, cambiando alcuni interpreti, Anzalone al centro della difesa con Ciuffetelli, Ferrario a destra e Fasano spostato sulla fascia sinistra. Anche a centrocampo c'è una novità così come in attacco, dove debuttano dal primo minuto l'ultimo arrivato Giordano e Filipi. Avvio scoppiettante con il Ravenna che al 6' sulla trequarti scappa a Migliaccio e Bolzan e si incunea in area dove con un assist basso serve Piovaccari. L'attaccante giallorosso arriva in corsa e calcia in porta solo davanti a Bremec, che però riesce a metterci una mano e devia in calcio d'angolo. Immediata la risposta, co la formazione rossoblù che tre

Corona lanciato verso il gol dell’1-0 per il Taranto

minuti più tardi si affaccia dalle parti di Anania. Falconieri riceve sulla destra e scatta in avanti, inseguito da Fasano che non riesce a fermarlo. L'esterno trova Felci in area, che tira, ma la sua conclusione è deviata in angolo da Anania in uscita. Al 20' Toledo subisce fallo, punizione di Sciaccaluga che esalta Bremec che in volo neutralizza in bello stile. Tre minuti più tardi cambio di fronte, stavolta la punizione è di Scarpa, che non trova la porta di poco. Sessanta secondi dopo che è un cambio di pedine nella difesa dei giallorossi per l'uscita anticipata per infortunio di Anzalone, che ha rimediato una botta nei primi minuti alla caviglia sinistra. Al suo posto entra Sabato che si mette a fare il terzino sinistro, così Fasano si sposta al centro. Attorno alla mezzora è il Ravenna a cercare insistentemente il gol. Da una punizione di Sciaccaluga, Ciuffetelli di testa impegna Bremec, che si supera e con la mano

toglie il pallone dall'angolino depositandolo in corner. E' Sciaccaluga a batterlo e stavolta c'è Ferrario che prende l'ascensore, ma la sua incornata colpisce il palo si spegna in fallo laterale. Al 38' Filipi serve Giordano che tenta la botta dalla distanza, che termina a lato. Le due squadre hanno speso molto nel primo tempo e dato il caldo la ripresa parte a ritmi bassi, quasi soporiferi, ma sempre all'allerta. Al 57' le acque si agitano: Sciaccaluga allarga a sinistra per Toledo che di prima intenzione confeziona un cross, allontanato da un giocatore del Taranto. Filipi riprende la palla va al tiro, a cui si oppone Migliaccio. Passano tre minuti e ancora Ravenna in avanti: Sciaccaluga apre per Ferrario che dal fondo crossa per Piovaccari che scarica sul fondo. Al 61' al secondo reale tentativo il Taranto va in gol. Lancio lungo di Viviani per Corona che con un pallonetto sor-

prende un incerto Ciuffetelli e batte con il destro Anania, assolutamente incolpevole nella circostanza. Esposito, al 68', toglie Packer inserendo Scappini, così Filipi va a sinistra e Toledo emigra a sinistra. Anche Braglia, a metà ripresa, fa le prime sostituzioni. Escono Corona e Felci per fare spazio rispettivamente a Innocenti e Megallanes, che prendono esattamente il posto in campo dei sostituiti. Lo stesso accade quando entra Berretti per Falconieri. All'89' Scappini prolunga per Piovaccari che sulla sinistra entra in area e davanti a Bremec calcia sulla rete esterna. Il tempo trascorre, sembra decisamente maturo il colpo esterno del Taranto in terra romagnola. Ma in pieno recupero, al 93', Sciaccaluga è abile nel ricamare un pallone in area, sul quale si lancia Scappini che di testa regala ai padroni di casa l'insperato 1-1. Il Taranto resta beffato sul più bello. Francesca Angeli

Cavese e Spal si scambiano regali e si dividono la posta

Ecco la sagra dell’errore CAVESE SPAL

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CAVESE (3-4-3): Russo 5; Farina 6, Cipriani 6,5, Nocerino 5,5; Lagnena 5,5, Bacchiocchi 6,5, Maiorano 6, Favasuli 6,5; Schetter 6,5 (26' st Varriale 5,5), Turienzo 6 (21' st Sorrentino 5,5), Bernardo 5,5 (13' st Tarantino 6). A disp.: Pane, Rapino, Pozza, Prevete. All.: Maurizi 6. SPAL (4-2-3-1): Capecchi 4; Ghetti 6, Zamboni 5,5, Lorenzi 6,5, Cabeccia 6; Schiavon 7, Bedin 6,5; Quintavalla 6 (13' st Meloni 6), Migliorini 7, Bracaletti 5 (36' st Valtulina sv); Bazzani 5,5 (26' st Cazzamalli 6). A disp.: Righetti, Bortel, Rossi, Laurenti. All.: Dolcetti 6,5. ARBITRO: Coccia di San Benedetto del Tronto 5. RETI: pt 4' Schiavon (S), 41' Bacchiocchi (C); st 5' Favasuli (C), 9' Migliorini (S). NOTE: spettatori 3500 circa. Espulso al 31' st il tecnico della Spal, Aldo Dolcetti, per proteste. Ammoniti: Lorenzi, Tarantino. Angoli 5-3 per la Spal. Recupero: pt 1'; st 3'. CAVA DE' TIRRENI - La Spal fa, la Spa disfa ed alla fine mette in cassaforte un punticino che muove la clas-

L’esultanza di Bacchiocchi dopo il momentaneo 1-1

sifica, ma alimenta rammarico fino ai limiti della disperazione per come maturato (clamoroso errore di Capecchi sul primo gol della Cavese, segnalazione dubbia dell'assistente sul secondo). Quattro minuti e Schiavon, lanciato nella mischia per nutrire la mediana, infila Russo dai 25 metri con un destro potente e chirurgico. La Spal, così, arroccata dietro un 4-2-3-1 che ha ben poco d'offensivo può stringere ulteriormente intasare i varchi. Certo, metabolizzare l'artiglieria pesante dei locali non è semplice, ma il vantaggio acquisito fulminea-

mente autorizza una massiccia partecipazione alla fase difensiva e consente di trovare praterie ad ogni pallone recuperato. Per la felicità di Migliorini, che non dovendo fare il mediano può giocare col fioretto e tagliare alle spalle di Bazzani: come al 10' quando s'infila dietro Cipriani, ma viene fermato per dubbia posizione di fuorigioco. La reazione della Cavese arriva, ma è figlia dei nervi e delle enormi doti offensive piuttosto che di una chiara supremazia territoriale. L'asse che funziona male è quello destro, non tanto per demeriti di Ghetti e

Quintavalla, quanto per meriti di Schetter (che cambia fascia con Bernardo) e Favasuli, rapido nella corsa, pulito nei rifornimenti e capace d'innescare costantemente l'ariete Turienzo. Nonostante le fisiologiche difficoltà, la Spal gestisce senza grossi traumi il vantaggio, ma in un amen vanifica un primo tempo quasi perfetto: corre il 41' quando Bacchiocchi ruba palla a Schiavon e conclude di destro dalla lunga distanza. Il tiro è potente, ma non irresistibile eppure Capecchi si lascia ingannare. Sulle ali dell'entusiasmo la Cavese insiste e soltanto un ripiegamento miracoloso di Cabeccia impedisce a Bernardo di calciare dall'interno dell'area piccola. Ad inizio ripresa il “suicidio” si completa: Favasuli affonda da sinistra, sbaglia il cross e Capecchi, mal posizionato, respinge oltre la linea. Capecchi sbaglia, Russo fa peggio e al 9' resta di sasso su una punizione dai 35 metri di Migliorini. Maurizi vuol vincere e rinfresca l'attacco. Favasuli mette ancora paura al 12' (stavolta Capecchi è sicuro), Tarantino ci prova poco dopo la mezz'ora (palla fuori), ma sono fiammate e nulla più. Filippo Zenna

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Lunedì 14 settembre 2009


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