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Brevi dal mondo

Morto Borlaug sfamò il mondo WASHINGTON – Norman Borlaug, Nobel per la Pace nel 1970, è morto a 95 anni a Dallas in seguito alle complicazioni causate da un cancro. Le sue scoperte in agricoltura hanno salvato centinaia di milioni di vite: senza le sue intuizioni, tra i 245 milioni e il miliardo di persone sarebbero state stroncate dalla fame.

Medio Oriente Peres ottimista TEL AVIV – Il presidente israeliano, Shimon Peres, ha incontrato l’emissario americano George Mitchell. Pronto ad affrontare i flash per dare un contributo d’ottimismo e dirsi convinto che – malgrado le dichiarazioni ancora interlocutorie dei protagonisti sullo spinoso tema preliminare del congelamento degli insediamenti ebraici in Cisgiordania (300.000 abitanti) e a Gerusalemme est (oltre 200.000) – il negoziato possa ripartire davvero entro fine settembre.

Influenza, in Usa vaccino in arrivo WASHINGTON – L'arrivo delle prime dosi del vaccino per l’influenza 'A' è atteso negli Stati Uniti per i primi giorni di ottobre, in anticipo rispetto al previsto. Lo ha riferito il segretario alla Salute, Kathleen Sebelius.

Lunedì 14 settembre 2009

A Roma un ubriaco investe e uccide una ragazza-madre

Weekend di sangue: 13 morti Due fratelli deceduti ad Ancona, a Milano due ragazzi muoiono carbonizzati

L’auto dell’incidente di Milano

ROMA – Una ragazza madre uccisa da un’auto guidata da un drogato e ubriaco vicino a Roma, due fratelli magrebini morti ad Ancona in seguito all’impatto con un’auto, due ragazzi carbonizzati dopo che la loro vettura è finita contro un albero a Milano, madre e figlia morte mentre andavano andavano a vedere una partita. Ancora un fine settimana di sangue sulle strade italiane. Anna Giannetti, abitava ad Ardea (Roma), faceva l’operaia di giorno e la ballerina di notte per arrotondare lo stipendio per sè e il suo

bambino di 5 anni. La sua Citroen C1 è stata travolta da una Ford S Max con a bordo tre persone che viaggiava sulla corsia opposta. Si chiamavano Marouane e Ayman Mallas i due fratelli marocchini di 19 e 5 anni morti nell’incidente stradale avvenuto sabato sera a Casenuove di Osimo (Ancona). Marouane era alla guida di una Volkswagen Golf, che si è scontrata con un’altra Golf. Ancora, due giovani di 26 e 25 anni sono morti a Milano finendo contro un platano a bordo della loro Audi TT coupè, in zona San Siro.

Due esperti sommozzatari vittime del lago

Brucia l’Italia incendi spesso sono dolosi

TORINO – Ieri mattina nelle acque del Lago Maggiore, di fronte a Belgirate (Verbania) sono morti due sommozzatori esperti. E nessuno è riuscito ancora a capire cosa sia accaduto. Sono Aurelio Sofia, 53 anni, di Venaria (Torino) e Mario Cappella, 55 anni, di Rondissone (Torino). L’incidente è avvenuto in profondità, in una giornata di sole che nulla faceva presagire. Il primo era istruttore subacqueo, il secondo aveva il brevetto di terzo livello, quello che sta subito prima del brevetto da istruttore.

GENOVA – Brucia ancora l’Italia: in Liguria e in Campania, in Versilia. Le fiamme stanno incenerendo i boschi delle Cinque terre, a Riomaggiore, ma anche quelli dell’Alta Versilia, tra Molina e e Terrinca, nel comune di Stazzema. Brucia la collina di Piedimonte, in località 'Matarace' nel comune di Barano d’Ischia (Napoli) e fiamme si sono sviluppate sulla collina di Capodimonte a Napoli. Non c'è tregua per i vigili del fuoco il vento e lasiccità sono condizioni favorevoli per lo svilupparsi delle fiamme, tante volte appiccate dall’uomo.

I precari proseguono nella protesta. Iniziative dei Cobas in tutta Italia

Scuola, oggi tutti in classe Messaggio della Gelmini. 200.000 gli insegnanti che cambiano sede ROMA – Oggi si torna in classe in quasi tutta Italia. Sono circa otto milioni gli studenti che riprenderanno l’attività in questi giorni. A tutti, ieri, il ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini ha inviato un augurio: «In bocca al lupo a tutti i ragazzi per un buon anno scolastico. La scuola è una cosa bella, a scuola si conoscono i migliori amici della tua vita». Ma un terzo degli studenti, secondo le stime della rivista specializzata Tuttoscuola, avranno la sorpresa di avere nuovi professori. Sarebbero infatti quasi 200 mila gli insegnanti che cambiano sede quest’anno; 70 mila per scelta, gli altri perchè precari. «Anno nuovo, so-

lito carosello, saranno pesanti le conseguenze sulla qualità del servizio» commenta Tuttoscuola che intervista il ministro Gelmini che definisce «demenziale» l'eccessiva mobilità dei docenti. Per contrastarlo, il ministro (pensa ad un dimezzamento in tre anni) vuole dare maggiore discrezionalità ai dirigenti scolastici: «è indispensabile uno snellimento delle regole di funzionamento del sistema, dal contenimento della mobilità dei docenti alla semplificazione delle procedure di nomina e assegnazione del personale». In circa il 30% dei casi gli studenti avranno docenti 'nuovi'; nelle scuole medie del Nord Est si è arrivati al

45%, e nella provincia di Isernia al 73%. In generale, la discontinuità didattica è più forte al nord e al centro: il 33,1% al Nord ovest; il 35,5% al Nord Est; il 31,5% al Centro; il 23,7% al sud; il 25,8% nelle isole. Alla scuola dell’infanzia si registra il 27,4%, in quella primaria il 27,4%, nella scuola media il 37,8%, nella scuola secondaria superiore il 31,8%. Il personale tecnico-amministrativo che si sposta ammonta a circa 100 mila unità. Intanto, proseguono le proteste dei precari. Proprio per oggi, i Cobas hanno in programma manifestazioni ed iniziative in tutta Italia contro i tagli del personale. A Roma, in par-

ticolare, nel mattino davanti ad alcune scuole si svolgeranno 'assalti giocosi» contro la politica del governo con clown, trampolieri, palloncini e occupazioni simboliche; dalle 10.30 davanti al ministero dell’istruzione si terrà un Rave-party “Gelmini vattene» con conseguente «assalto sonoro» alla ministra. Dalle 16, sempre davanti al ministero, ci sarà un sit-in. Da qualche giorno alcune mamme stanno occupando a Bagnoli (Napoli), la sede della Municipalità per protestare contro la mancata riapertura della scuola materna ed elementare 'Madonna Assuntà che ospita 500 bambini a tempo pieno. Daniela Navi

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2 In Italia e nel Mondo


Portogallo false cortesie fra gli sfidanti

Nell’insolita Repubblica con quattro monarchie regna una totale confusione

Uganda, offeso un re: quattordici morti KAMPALA – Una repubblica e quattro regni. Un presidente e quattro re. È l'insolito assetto istituzionale dell’Uganda, repubblica africana che si trascina una 'confusione' nata dall’indipendenza dall’Inghilterra e che periodicamente esplode. Negli ultimi giorni ha provocato 14 morti e fatto scattare l’arresto per 550 persone. È il bilancio reso noto ieri dei disordini che hanno scosso la capitale Kampala per tre giorni, a partire da giovedì. All’origine delle violenze, una forte polemica tra il re tradizionale del Baganda (centro sud del Paese, principale tra i quattro regni ugandesi sciolti nel '66), Ronald Muwenda Mutesi II, e le autorità centrali. La

classica goccia che ha fatto traboccare il vaso è caduta quando a colui che l’etnia Baganda – la principale e più influente del Paese –considera il sovrano è stato impedito di recarsi a Kampala: un’offesa che non è stata tollerata. E nelle strade della città si è scatenata la battaglia. Secondo la più recente ricostruzione, giovedì le forze di sicurezza hanno impedito ad un alto funzionario Baganda di entrare nella zona, nel villaggio di Kayunga, per avviare i preparativi in vista di una visita del sovrano. La reazione è stata immediata. Sabato il re ha cancellato la sua visita nel tentativo di evitare un’ulteriore escalation della violenza. Ieri a Kampala è tornata,

almeno in apparenza, la quiete, una tesa calma dopo la tempesta: i negozi sono rimasti chiusi, lungo le strade presidiate dalla polizia i residenti camminano alzando le mani davanti agli agenti. «Dalle nostre indagini abbiamo appurato che 14 persone sono rimaste uccise negli scontri, compreso un agente», ha detto il capo della polizia Kale Kayihura. In un comunicato la polizia afferma inoltre che 82 persone e 13 agenti sono rimasti feriti e sono stati effettuati 550 arresti. L’ex leader ugandese Milton Obote nel 1966 aveva abolito le storiche monarchie che convivevano nel Paese. Nei primi anni ‘90 il capo di

I disordini a Kampala

stato Yoweri Museveni (tuttora leader unico e in una Repubblica dove sono aboliti i partiti) aveva nuovamente riconosciuto i sovrani, che godono da sempre di un fedele seguito, ma senza concedere loro rilevanza istituzionale. Un doppio standard molto instabile.

Natale (Fnsi): «Rai senza dignità». Verna (Usigrai): «Chi ha paura e perché?»

SQUISITA cortesia portoghese, sorrisi e scambi all’arma bianca nel primo faccia a faccia sabato notte in apertura della campagna per le politiche del 27 settembre fra il premier socialistaJosè Socratese la sfidante conservatrice Manuela Ferreira Leite. Lui, 52 anni, l’ha sempre chiamata «Signora Dottoressa Ferreira Leite», lei, 69, «Signor Ingegnere Socrates», in nome della secolare urbanità lusitana. Ma gli scambi sono stati durissimi. «Sarebbe capace di uccidere padre e madre solo per poter dire al paese che è orfano» ha detto Ferreira Leite.

L’Iran “chiude” agli Usa

Ahmadinejad «No a negoziati Per “Porta a porta” sul terremoto spostata la puntata di Floris sul nucleare»

Ballarò, Vespa nella bufera

ROMA – E' ancora bufera su Raitre e questa volta al centro delle polemiche c'è Ballarò, il programma di Giovanni Floris che doveva tornare martedì prossimo e che viene fatto slittare di alcuni giorni da una decisione della direzione generale della Rai per far spazio ad una prima serata di Porta a Porta su Raiuno in occasione della riconsegna delle prime case ai terremotati di Onna. Per Floris è un «atto immotivato», per Vespa un «giusto riconoscimento» per l’impegno di Porta a Porta nella raccolta di fondi per i terremotati. Per la Fnsi invece il governo vuole un «megafono politico» mentre i consiglieri Rai Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten parlano rispettivamente di «normalizzazione delle diversità» e di un modo per «compiacere Silvio Berlusconi». Pier Luigi Bersani rimanda ogni discussione alla manifestazione di sabato prossimo a Roma sulla libertà di informazione e l’altro candidato alla segreteria del Pd, Ignazio Marino, parla di «palinsesti e corretti e riscritti fuori da Viale Mazzini». La Rai dunque, per l’appuntamento del 15 settembre, decide di promuovere in prima serata su Raiuno, con uno speciale, Porta a Porta rinunciando alla prima puntata di Tutti Pazzi per la Tele con Antonella Clerici, già prevista in palinsesto, e alla seconda serata dello stesso Vespa dedicata a Miss Italia. Per l'azienda si tratta di una decisione giusta in considerazione della particolarità dell’evento, «come già accaduto in altre situazioni», dando il maggiore

Bruno Vespa (a sinistra) in un fermo immagine di Porta a porta insieme a Silvio Berlusconi

risalto possibile a Raiuno. Ma, se Floris parla di atto immotivato, si dice dispiaciuto e si augura che «sia solo un episodio sgradevole e grave», il direttore di rete, Paolo Ruffini, precisa che la decisione è stata presa «contro il parere di Raitre» e sottolinea che Ballarò «avrebbe comunque raccontato la cerimonia di consegna delle case ai terremotati» visto che un inviato del programma era lì da diversi giorni proprio per questo. La stessa presidenza della Rai sottolinea di non essere stata coinvolta nella decisione e che la cosa poteva essere gestita diversamente trattandosi di un evento programmato e pro-

grammabile evitando di mettere Raitre «al centro dell’ennesima polemica politica». Secondo Roberto Natale, presidente della Fnsi, «il vertice Rai sembra aver smarrito il senso della dignità del servizio pubblico». Natale parla esplicitamente della Rai come «megafono politico del governo» mentre il segretario dell’Usigrai, Carlo Verna, si chiede «quali domande sul terremoto erano temute, da chi e perchè?». Dall’opposizione Francesco Pardi dell’Idv ritiene «necessaria una riunione immediata e speciale della Commissione di Vigilanza» mentre Pier Luigi

Bersani rimanda alla manifestazione del 19 settembre «per come si stanno mettendo le cose» e Ignazio Marino ritiene che si tratti di «una mossa dei vertici Rai in omaggio all’autocelebrazione del presidente del Consiglio all’Aquila e alla propaganda del governo». Dalla maggioranza si leva invece la voce di Giorgio Lainati (Pdl), vicepresidente della Commissione di Vigilanza sulla Rai, secondo cui «a comando partono le denunce di presunte cancellazioni e oscuramenti ma sinceramente provocano solo la più assoluta indifferenza». Massimo Sebastiani

TEHERAN – L'Iran «non terrà negoziati sui propri diritti» in campo nucleare. Lo ha detto ieri il presidente, Mahmud Ahmadinejad, con una dichiarazione che sembra chiudere la porta alla richiesta delle grandi potenze, in particolare agli Usa, di avere trattative con la Repubblica islamica sul suo programma atomico. Il caso nucleare iraniano è ormai «chiuso», ha ribadito infatti il presidente iraniano in un incontro con il nuovo ambasciatore della Gran Bretagna a Teheran, che gli ha presentato le credenziali. Sabato il portavoce della Casa Bianca Robert Gibbs aveva detto che gli Usa intendono concentrare proprio sul programma nucleare un dialogo che le grandi potenze hanno chiesto di aprire con l’Iran, dopo che Teheran ha presentato un «pacchetto» di proposte come base dei colloqui. Tali proposte, però, hanno lamentato gli Stati Uniti e i Paesi europei, non danno risposta alle inquietudini sollevate dal programma nucleare della Repubblica islamica e si riferiscono in generale aiproblemi politici edeconomici mondiali. Ed è su questi temi, ha ribadito ieri Ahmadinejad, che l’Iran vuole intavolare trattative. Anche la Turchia ha detto ieri di essere pronta a «fare tutto il possibile per aiutare a superare le divergenze tra le parti», anche se ha smentito una notizia dell’agenzia iraniana Irna secondo la quale Ankara era pronta ad ospitare un incontro tra l’Iran e i 5+1, cioè i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’Onu (Usa, Russia, Cina, Francia e Gran Bretagna) più la Germania. Durante l’incontro con l’ambasciatore britannico, Ahmadinejad ha avuto nuovamente parole dure contro Londra, che l’Iran ha accusato di avere fomentato le proteste postelettorali, arrivando a espellere due diplomatici del Regno Unito. «Spero che la Gran Bretagna tragga giovamento dall’esperienza del passato e cambi il suo comportamento», ha detto il presidente. Per oggi è attesa davanti alla Corte rivoluzionaria di Teheran l’apertura di un quinto processo contro arrestati nelle proteste seguite alla rielezione di Ahmadinejad nel voto del 12 giugno. Alberto Zanconato

Divorzio fra over sessanta fenomeno da psicoterapeuti

Monopoli diventa globale ora si gioca su Google Maps

CHE i matrimoni siano in crisi è risaputo, ma che a dirsi addio sempre più frequentemente siano gli over 60 è un fenomeno che sta interessando psicoterapeuti, sociologi e geriatri. L’aumento delle separazioni tra uomini e donne con i capelli grigi è confermato dagli ultimi dati Istat: nel 2007, su un totale di 81.359 separazioni, 6.753 (pari all’8,3%) hanno riguardato uomini con più di 60 anni, con un aumento di oltre due punti e mezzo percentuali rispetto al 5,9% del 2000. Tra le donne, le percentuali delle over 60 sono state un pò più basse, ma lo scarto rispetto al

UNAcentrale termoelettrica a Via del Corso a Roma. Grossa, scura, con due alte ciminiere che eruttano fumo nero a getto continuo. Ed è solo uno delle tante anomalie architettoniche sorte nella città eterna. O meglio nella sua versione digitale in Monopoly City Streets che ha appena aperto i battenti sul Web. Unione del gioco da tavola più popolare al mondo con i videogame di massa online e costruito sulle mappe di Google. Il risultato? Un Monopoli planetario dove chiunque può acquistare Corso di Porta Romana a Milano, Fifth Avenue a Manhattan, Century Square a

In scena il matrimonio nudo 2000 è stato lo stesso: erano il 3,5%, sono diventate il 5,3% – ossia 4.335 in valore assoluto – sette anni dopo. Il fenomeno è stato analizzato dagli psicoterapeuti, che lo hanno battezzato «grey divorce», il divorzio tra chi ha, ormai, i capelli grigi.

QUALCOSA di vecchio, qualcosa di nuovo, qualcosa di prestato, qualcosa di nudo... Cherie Taylor, 21 anni, e Shane Carson, 25, alla fine di settembre si sposeranno a Bay of Islands, in Nuova Zelanda, nudi. La coppia ha vinto il primo premio, una ceri-

monia di nozze da 100.000 dollari, bandito dalla radio The Edge. Il concorso si chiama "Nude Nuptials", matrimoni nudi. Le nozze avranno luogo il 24 settembre, alla presenza di 48 invitati, a bordo di un catamarano di lusso.

Shangai. Il videogame (all'indirizzo www. monopolycitystreet. com) è gratuito e per entrarci non bisogna istallare alcun software. Si comincia con la cartina della Terra e una finestra dove scrivere il nome di una piazza, una strada, una città.

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In Italia e nel Mondo 3

Lunedì 14 settembre 2009


4 Primo piano

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Primo piano 5

Lunedì 14 settembre 2009

Ma intanto si pensa al dopo legislatura

I nodi della politica

Il Pdl chiude al grande centro Maggioranza solida

«Per le regionali l’Udc è decisivo ma per ora siamo liberi»

di FEDERICO GARIMBERTI

«Pronti anche alle elezioni» Casini dice no ai ricatti di Bossi alla maggioranza e per il futuro tende la mano a Fini e Rutelli di PAOLA SPADARI

Bossi “battezza” il figlio Silvio con l’acqua del Po. A sinistra Casini

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PARTITO DEMOCRATICO

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Franceschini chiude la porta Duello sugli accordi elettorali di DANIELA GRONDONA CORTONA (AREZZO) – Litiga sulle alleanze, il Pd. Il segretario Dario Franceschini boccia il grande centro, con garbata ironia, tra gli applausi dei giovani della scuola di formazione del partito a Cortona. «Stiamo assistendo al 32/o tentativo di fare il grande centro: si mette la parola grande davanti, ma poi ci si ac-

corge che è piccolo, residuale», dice proclamando che dal «bipolarismo non si torna indietro». Ma dai bersaniani arrivano subito critiche e accuse di tentennamenti. Nella posizione del segretario, osserva Filippo Penati, «intravediamo una certa confusione, frutto probabilmente delle mille voci in tema di alleanze presenti nella sua mozione». Al termine di una cinque giorni di dibattiti, seminari e sessioni di studio su temi locali e globali, Franceschini parla di alleanze, lancia una stoccata all’Udc e precisa che accordi alle regionali si faranno «attorno ad un programma e a idee condivise». Indica il binario dell’identità del nuovo partito. «La destra offre solo protezione dalle paure e ha trascinato il Paese nel presente, incapace com'è di fare scelte che daranno frutti nel futuro –dice –Ma se noi portiamo la sfida su una visione di società del futuro noi possiamo vincere». Fa un mea culpa sulla sottovalutazione da parte del centrosinistra del bisogno di sicurezza contro la criminalità espressa dalla gente, ma difende l’idea di «una società multietnica che è la società del fu-

turo, più viva di quella rinchiusa in se stessa, barricata, e sostanzialmente vecchia» e indica nell’ integrazione la strada da perseguire ancora e ancora. Rifiuta, sui temi etici e in particolare sul testamento biologico, la divisione tra laici e cattolici e difende il diritto, in un grande partito come il Pd, di dare voce a tutte le sensibilità: «Ci interroghiamo, discutiamo ma alla fine prendiamo una posizione nel rispetto del principio sacro della laicità dello Stato». Franceschini non si sottrae ad una domanda, la prima, sulla questione morale, ma suggerisce «prudenza» e lancia un monito: «Noi dobbiamo avere una soglia di vigilanza che è molto più alta, nel rigore dei comportamenti, nella distinzione tra il pubblico e il privato». E respinge l’idea che ci sia una questione nel Pd «perchè sarebbe un’offesa a migliaia di amministratori, quadri dirigenti e iscritti che fanno bene, che operano sul territorio anche in situazioni difficili». E conclude, tra le ovazioni, quando invita loro, i giovani, a scegliere il segretario «in libertà e piena coscienza, senza farvi condizionare».

Franceschini e Bersani

Bossi rilancia la “Padania libera” «con le buone o meno»

«L’alleanza non si discute ma il federalismo non basta» di ROBERTO NARDI VENEZIA – L'ALLEANZA con Silvio Berlusconi non è in discussione, ma lo sguardo politico della Lega va già oltre il federalismo. Sul tavolo pesa il tema del nuovo rapporto tra salario e costo della vita e rispunta la questione dei diritti alla «libertà della Padania». È un boato di “libertà” e “Padania libera”, urlato dalle migliaia di militanti assiepati sotto il palco in Riva degli Schiavoni per la festa dei popoli padani, quando Umberto Bossi arriva verso mezzogiorno. Tempo di un saluto e prende subito la parola. Ma Bossi spinge sull'acceleratore ed entra nel cuore della questione dei rapporti con il presidente del Consiglio e la maggioranza. «Da soli – dice alle migliaia di persone che lo ascoltano urlando “Bossi, Bossi” – si arriva prima, ma alleati, in gruppo, si va più lontano». Tanto per far capire che il legame con il premier è un punto non in discussione porta l'esempio che se il gruppo è formato da Berlusconi e dalla Lega «è come avere sulle spalle due giganti. Si va lontano». Poi, però, uno dei messaggi per il futuro: «Noi vogliamo cambiamenti epocali, non ci accontentiamo del fe-

deralismo». «Siamo qui per ricordare –ha detto in un altro passaggio – che lo Stato da centralista è diventato federalista», per allargare poi il discorso alle questioni salariali e ai diritti alla libertà del popoli padani. Perché il federalismo comporta anche l’affrontare il tema delle compensazioni tra salario e costo della vita: «Federalismo è anche per gli operai e le loro famiglie che hanno il diritto di arrivare a fine mese». «La banca centrale – aggiunge –ha già dichiarato che c'è una differenza tra Nord e Sud e che al Nord la vita costa il 17% in più». Il leader del Carroccio ricorda così che negli Stati Uniti c'è già un rapporto tra questi due indici e «adesso tocca a noi». I continui riferimenti all’unione dei popoli padani, anche attraverso il richiamo simbolico del film “Barbarossa” di Renzo Martinelli –presente sul palco –aprono la strada a un altro leit motiv: «Noi veniamo a Venezia perchè sappiamo che un giorno la Padania sarà uno Stato libero, indipendente sovrano». Bossi ripete: non c'e nulla che «ci spaventa, neanche il carcere», perchè adesso «siamo un popolo «che ha la piena coscienza di restare unito» e «se qualcuno vuole sfidare la

Fini: «Serve un impegno comune per fermare il traffico internazionale di droga» di LUCA MIRONE ROMA – In un mondo in cui «non esistono più frontiere» nessun Paese, «nemmeno una grande potenza», può gestire le grandi questioni da solo. Per questo serve anche uno «stretto coordinamento» tra i parlamenti, che più dei governi «rappresentano le diverse sensibilità dell’opinione pubblica». Si è chiusa nel segno di una grande collaborazione l'ottava riunione dei presidenti delle Camere dei Paesi del G8, svoltasi nel fine settimana a Montecitorio e presieduta dal presidente della Camera Gianfranco Fini che, a conclusione dei lavori, ha sottolineato la necessità di una sempre

maggiore «sinergia» tra gli Stati per affrontare e risolvere i grandi problemi della globalizzazione. Nella due giorni di Montecitorio, in particolare,si èdiscusso dell’impiego delle nuove tecnologie della comunicazione nei rapporti tra parlamenti e società civile e del ruolo dei parlamenti nella promozione del dialogo interculturale e dell’integrazione sociale. Per la prima volta, inoltre, il format è stato allargato ai presidenti delle assemblee di alcuni Paesi emergenti (Brasile, Cina, Egitto, India e Sud Africa): l’incontro ha avuto per oggetto il contributo dei Parlamenti nella lotta al traffico della droga e al crimine organizzato. E proprio il traffico

della droga «non conosce frontiere», quindi bisogna lavorare tutti uniti, ha ricordato Fini, mentre il vice segretario generale delle Nazioni Unite e direttore esecutivo dell’Ufficio Onu per la lotta alla droga ed al crimine organizzato, Antonio Costa, ha ammonito che la lotta alle mafie «è scivolata in fondo all’agenda globale» e che «invece la sua pericolosità è stata accentuata dalla crisi finanziaria». Unanime è stato l’apprezzamento dei Paesi partecipanti alla riunione per l’organizzazione italiana. A nome dei Paesi emergenti, il sudafricano Max Vuysile Sisulu ha sottolineato che «le democrazie giovani traggono beneficio da quelle più antiche». Il canadese Peter Milliken ha dato a tutti appuntamento nel proprio paese, che l'anno prossimo subentrerà all’Italia alla presidenza del G8.

Bondi: «Una vaga formula politica» Cicchitto «Nulla fa pensare a elezioni premature»

«Da soli si arriva prima ma alleati si va più lontano»

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Si chiude nel segno della collaborazione la riunione del G8 dei presidenti delle Camere

«Lavorare uniti in un mondo senza frontiere»

Padania sappia che è molti milioni di persone». Intanto, deve essere chiaro a tutti che «la gente della Padania non è in vendita» e la Lega «ci sarà sempre finchè i diritti alla libertà non saranno realizzati». Se Calderoli fa un richiamo forte al «padroni in casa nostra», Maroni parla degli attacchi a Berlusconi, che è convinto abbiano in realtà come obiettivo il Carroccio, e torna sulla questione dell’alleanza: «Noi non molliamo e diciamo a Berlusconi di non spaventarsi, di tenere duro e tenere stretta l'alleanza con noi». Sul palco davanti a una platea di militanti – fonti Lega dicono pari a 80mila presenti, circa 30mila secondo la Questura - si sono alternati per alcune ore i vari rappresentanti del Carroccio fino al rito dell’acqua del Po, del Piave e dell’Olona versata in Laguna. Ma l’ultima parola è sempre di Bossi: «La Padania sarà libera con le buone o le meno buone. La libertà è un diritto ed è un diritto ottenerla in tutti i modi».

VERSO LE REGIONALI

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La Lega alza i toni e rivendica il Veneto Il Carroccio non vuole Galan. Pd in ritardo nella scelta del candidato presidente di MICHELE GALVAN VENEZIA – Salgono ancora i toni tra gli “alleati” della Lega e del Pdl nella battaglia per la poltrona della Regione Veneto, nel 2010: «sconfiggeremo anche il Pdl», attacca Flavio Tosi, l’inquilino leghista in pectore di Palazzo Balbi. Replica secco il coordinatore regionale del Popolo delle Libertà, Alberto Giorgetti: «se qualcuno non pensa che l'alleanza sia un valore, siamo pronti a correre tutti da soli». Il giorno dopo la lettera dei 180 esponenti del Pdl (nel frattempo saliti a 250) favorevoli alla riconferma di Giancarlo Galan, sono i leghisti a cannoneggiare la scric-

Gianfranco Fini

chiolante barca dell’allenza del centrodestra in Veneto. Ad aprire l’offensiva è il sindaco di Verona, Flavio Tosi: «ormai è scontato – afferma –che il Veneto spetti alla Lega. Nei colloqui riservati tra Lega e Pdl non è mai stato messo in discussione». «Galan - aggiunge – può parlare quanto gli pare, ma alla fine dovrà rimettersi alle decisionidi Bossie Berlusconi».Naturalmente, se il senatur dovesse sceglierlo come candidato, Tosi non si tirerebbe indietro. Su una posizione più dialogante appare il ministro Luca Zaia. «Bossi è stato chiaro – dice Zaia, dalla festa del Carroccio a Venezia -, la trattativa è ancora aperta». Questo perchè la Lega «non va a di-

scutere del solo Veneto, ma anche di Lombardia, Piemonte e delle altre Regioni». Quanto all’eventuale strappo tra Pdl e Lega in Veneto, per il ministro trevigiano «ci sono tutte le possibilità perchè non ci siano strappi cruenti e si possa correre con un unico candidato». Possibilità, tuttavia, alla quale pare non credere neanche il coordinatore regionale del Pdl, Giorgetti. Il candidato del Popolo delle Libertà, conferma, resta Giancarlo Galan. «Galan ha ben governato – argomenta – non si capisce perchè bisognerebbe sostituirlo». Giorgetti invita a moderare «i toni da tifoseria», e annuncia che un chiarimento con il Carroccio «ci saràgià nelleprossime ore».Man-

tiene il silenzio Giancarlo Galan, in attesa di capire se l'ultima mossa dei suoi sostenitori – la lettera dei 180 Pdl, idealmente indirizzata aSilvio Berlusconi –potrà sortire qualche effetto. Resta alla finestra il Pd, che non ha ancora un candidato per il 2010 in Veneto. Massimo Cacciari ritiene però che la frattura PdL-Lega sia «una cosa seria, al di là dei giochi di puro potere», e lancia un avvertimento ai suoi: “guai se il Pd insegue semplicemente le contraddizioni e le lacerazioni del centrodestra. Deve dire la sua, proporre la sua strategia e il suo programma. È chiaro che sarà su quel programma che gli altri dovranno misurarsi». Giancarlo Galan

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CHIANCIANO TERME (SIENA) – La minaccia delle elezioni anticipate agitata dalla Lega non fa paura all’Udc. Pier Ferdinando Casini raccoglie e rilancia la sfida contro Umberto Bossi. «Se Berlusconi e Bossi vogliono elezioni anticipate, noi siamo pronti», attacca. Ma sappiano che, contro i «diktat» del Carroccio, «una maggioranza in Parlamento si troverà in dieci minuti». Vagiùduro tragliapplausiscroscianti della platea, tutta in piedi, il leader centrista che chiude la tre giorni degli Stati generali del Centro riuniti a Chianciano dove è apertoilcantiere delnuovopartito, equidistante da Pd e Pdl («strategia, non furbizia», dice) propulsore del cambiamento. Casini incassa la presenza di Gianfranco Fini e Francesco Rutelli, che sabato hanno parlato a Chianciano. «Un fatto che parla da sé», afferma. Si salda infatti qui la ripresa di dialogo con il presidente della Camera, anche lui impegnato in questi giorni nel braccio di ferro con Bossi, e la sintonia ribadita con l’ex leader della Margherita per un lavoro comune nell’interesse del Paese. «Rutelli e Fini sono venuti – sottolinea Casini – hanno tenuto discorsi diversi e fatto i loro distinguo. Bene, ma è un fatto «che parla da solo», perché «qui c'è terreno per un nuovo germoglio». «Il centro non è un luogo, è una politica, un’idea inclusiva». Forte delle ritrovate sintonie, Casini lancia un avvertimento a Silvio Berlusconi affinché riequilibri l’azione del governo per i centristi troppo sbilanciata sulla Lega. Stia attento a non «lacerare il Paese con conflitti corporativi», ascolti anche la voce dell’opposizione anziché «passare il 90% del suo tempo ad insultare chi non la pensa come lui. Così portal'Italia almacero». «Qualcunoha scritto che lo scontro Bossi-Fini fa sognare i centristi, ma invece rattrista tutti gli italiani. Non viviamo delle disgrazie altrui». Quanto alle alleanze (l'Udc sarebbe determinante in 7 regioni su 13), Casini si tiene le mani libere: «Noi oggi siamo decisivi e il corteggiamento cui siamo sottoposti lo dimostra. Ieri dovevamo essere fatti fuori, ma domani faremo la forza di cambiamento del Paese perchè questa politica non piace agli italiani». E ribadisce la linea del dialogo in vista delle regionali solo caso per caso: «Una strategia non una furbizia». E «nessun tentennamento – aggiunge –abbiamo vinto la lotta al bipartitismo e non accettiamo alleanze organiche né con il Pd, né con il Pdl». Il leader dell’Udc respinge poi la proposta del segretario del Pd Dario Franceschini («mi fa cadere le braccia»), che definisce della “Santa Alleanza” anti-Berlusconi: «L'alleanza contro Berlusconi è il miglior regalo che possiamo fare a Berlusconi stesso. Noi vogliamo cambiare il Paese con la forza delle nostre idee e non contro Berlusconi». Ora tuttavia i centristi guardano

al congresso del Pd. Per Casini, i Democratici «devono fare una scelta strategica. Vedremo come risolveranno il rapporto con il mondo cattolico. Ci aspettiamo un rapporto corretto che può anche basarsi sulla collaborazione in sede locale». Antonio De Poli, portavoce nazionale Udc, a sua volta, aggiunge: «il centro per noi non è un luogo geometrico da costruire con o senza Berlusconi, per noi il centro è una politica. È rispetto delle istituzioni, senso della misura, assunzione di responsabilità, riconoscimento delle opinioni altrui, coraggio nel governare, utilizzare il consenso per riformareil paese e nonper cercare il consenso fine a sè stesso per il sondaggio del giorno dopo». «Questa maggioranza - conclude il portavoce Antonio De Poli - esprime questa politica? No, e dunque il centro si può costruire con gli elettori anche di questa maggioranza ma anche al di là di chi oggi li rappresenta».

ROMA – Non c'è tregua nella maggioranza. Dopo il botta e risposta fra Gianfranco Fini e Umberto Bossi, è di nuovo il Senatur ad agitare le acque nel centrodestra, promettendo ai leghisti riuniti a Venezia una «Padania libera con le buone o con le meno buone». Centrodestra che però si ritrova compatto nel replicare a Pier Ferdinando Casini (che dagli stati generali dell’Udc dà per certa l’esistenza di una maggioranza alternativa e di un gruppo pronto ad affrontare eventuali elezioni anticipate), sostenendo che il governo durerà cinque anni. Le parole del leader del Carroccio, sia quelle sulle elezioni anticipate che il rilancio dell’obiettivo della «Padania libera», sono pressoché ignorate dal Pdl. La prima viene derubricata come una «minaccia non reale», la seconda come una «sparata tipicamente elettorale» (per usare l’espressione di un dirigente del Sandro Bondi Pdl). Negli stessi ambienti si preferisce sottolineare le parole del Senatur sull'importanza dell’alleanza con il Popolo delle libertà, ma soprattutto le rassicurazioni dei colonnelli leghisti: di Roberto Calderoli, per il quale il voto ora sarebbero una «pazzia»; di Roberto Cota, che a Casini risponde che «la coalizione durerà 5 anni»; e di Roberto Castelli che, risponde in milanese al leader Udc: «Taches al tram». Sul fronte centrista, intanto, la maggioranza fa quadrato davanti al rilancio del leader Pierferdinando Casini: «Se Berlusconi e Bossi vogliono elezioni anticipate, noi siamo pronti», attacca il leader dell’Udc. Ma sappiano che «una maggioranza in Parlamento si troverà in dieci minuti». Il “grande centro”, per l’ex presidente della Camera, è dunque qualcosa di ben più concreto di un semplice progetto. E nel pronunciare queste parole ammicca a Gianfranco Fini, ringraziandolo per la posizione as-

sunta sull'immigrazione, e prende le distanze dal Pd. Al leader centrista replicano Sandro Bondi, che bolla il “grande centro” come una «vaga formula politica», e Fabrizio Cicchitto, secondo il quale nulla fa presagire elezioni anticipate. Il capogruppo a Montecitorio, inoltre, chiede a Casini di rinunciare ai «toni aggressivi» se non vuole buttare all’aria una possibile «apertura» da parte del Pdl. I rapporti con l’Udc sono per Berlusconi una partita tutta da giocare. Stando alle voci che circolano, il Cavaliere avrebbe chiesto di allacciare un dialogo con i centristi: al di là delle regionali (per le quali ormai tutti danno per scontato un accordo a “macchia di leopardo” dell’Udc con Pdl e Pd), la vera posta in gioco appare il dopo legislatura. Berlusconi rinuncerebbe al tentativo (finora mai riuscito) di schiacciare i centristi ai margini del Parlamento; in cambio, però, Casini dovrebbe rinunciare ad un sistema di veti tipico della seconda repubblica. E per farlo servirebbe una legge elettorale da elaborare anche con l’accordo dei Democratici. Una strategia, dunque, dai tempi molto lunghi per la quale si dovrà attendere l'arrivo del nuovo segretario del Pd. Tempi più stretti, invece, per la partita che Berlusconi sta giocando su un altro tavolo: quello dei rapporti con Fini. L'incontro fra il premier e il presidente della Camera resta confermato per la prossima settimana (il giorno è ancora da stabilire). Ma che la strada sia in salita, lo dimostrano anche le parole dell’ex ministro degli Esteri che, prendendo spunto dalla storia personale di Nancy Pelosi, speaker della Camera statunitense, sottolinea come gli «emigranti possono non solo integrarsi, ma diventare protagonisti della vita dei Paesi in cui vivono». Un modo per mettere in chiaro che non rinuncerà alle questioni politiche poste sul tavolo del Pdl e della maggioranza.


Lunedì 14 settembre 2009

24 ore in Basilicata

Indagini sul mercantile ritrovato nelle acque di Cetraro che conterrebbe fanghi radioattivi

Tutta la verità sulle navi dei veleni Ma Fonti aveva parlato di altri affondamenti. Se è vero, dove sono? di ALESSANDRO SGHERRI PAOLA – Il primo passo è stato fatto. Adesso occorre andare oltre e mettere punti fermi sulla vicenda delle «navi a perdere» cariche di rifiuti tossici, ma soprattutto trovare la verità sui veleni che sarebbero sparsi lungo le coste calabresi. È questo l’obiettivo che si è posto il procuratore di Paola, Bruno Giordano, all’indomani del ritrovamento della nave inabissata nel Tirreno a 14 miglia dalla costa di Cetraro col suo carico di fusti che secondo un pentito di ‘ndrangheta contengono fanghi radioattivi. L’identità di quella nave non è ancora conosciuta, visto che il nome non è leggibile sulla fiancata ripresa dal robot subacqueo, ma di certo, non doveva trovarsi lì, dal momento che nessun affondamento in quella zona è mai stato ufficializzato. Il che rende quasi certo che si tratti della Cunsky, il mercantile che Francesco Fonti, il pentito di 'ndrangheta, ha detto di aver fatto affondare con l’esplosivo nel 1992 con il suo carico di 120 fusti con scorie radioattive. A confermalo sarebbe anche lo squarcio a prua, il luogo dove il pentito collocò l’esplosivo. Giordano al riguardo non si sbilancia. «Noi – dice – partiamo da un dato oggettivo: quella ritrovata è una nave clandestina che ufficialmentenon èmainaufragata. L’ipotesi concreta è che sia stata fatta affondare per farla sparire insieme al suo carico». Una delle priorità, dunque, è quella di risalire al nome della nave. Ma prioritario è anche cercare di stabilire cosa trasportasse. E per far ciò,

spiega Giordano, è indispensabile l’aiuto dello Stato. Se veramente a bordo ci sono scorie radioattive, è il ragionamento del magistrato, sia l'operazione di recupero di un fusto per l’analisi, sia l'eventuale bonifica, deve necessariamente essere affidata a ditte specializzate che solo lo Stato può mettere a disposizione. Ad inquietare, però, e ad aprire scenari ancora tutti da decifrare, è il fatto che Fonti ha raccontato di essere a conoscenza diretta dell’affondamento di altre due navi, e di avere saputo di un’altra trentina di navi fatte sparire nelle profondità marine al largo delle coste calabresi. Ed ora che il ritrovamento del relitto sembra confermare il suo racconto, si fa sempre più forte il sospetto che il pentito possa avere ragione anche sugli altri affondamenti. Ma dove sono quelle navi? A chiederselo sono in tanti, a cominciare dall’assessore regionale all’Ambiente Silvio Greco che invoca l’intervento dello Stato per una ricerca su vasta scala. Non solo. Il ritrovamento del relitto getta anche nuove ombre sulla vicenda della Jolly Rosso, la motonave spiaggiata il 14 dicembre 1990 ad Amantea. Negli ultimi mesi parte dell’inchiesta, condotta sempre dalla Procura di Paola, è stata archiviata, ma resta i piedi quella che riguarda il presunto interramento di scorie radioattive, che si presume si trovassero a bordo della motonave, in una zona più interna, nei pressi dell’alveo di un torrente nel comune di Serra d’Aiello. Un altro capitolo della storia dei veleni smaltiti illegalmente in Calabria ancora tutto da scrivere. (Ansa)

L’affondamento delle navi dei veleni

Simonetti (Prc): sullo sfondo i presunti fusti della Trisaia e le dichiarazioni del pentito

In acque calabresi chiave dei misteri lucani POTENZA - «Il ritrovamento a largo di Cetraro del relitto di un mercantile inabissato con fusti, di cui è necessario al più presto accertare il contenuto, riapre una pagina ancora buia per il nostro Paese e che riguarda anche troppi interrogativi senza risposte per inchieste giudiziarie che hanno interessato coraggiosi magistrati lucani, tra i quali Nicola Maria Pace, lucano, alla procura di Matera negli anni 1995-97, che ha avviato un'indagine anche su un episodio analogo di un carico di veleni che sarebbe finito in un tratto lucano-calabrese dello Jonio». E' il commento della presidente del gruppo Prc in Consiglio Regionale Emilia Simonetti. Esprime l’auspicio che «la svolta delle ultime ore possa finalmente portare ad accertare la verità sul rischio di intrecci tra criminalità organizzata ed affari illegali av-

venuti nella nostra regione». «Troppe volte - dice Simonetti - in atti giudiziari e in atti di commissioni parlamentari di indagine la Basilicata è stata citata quale “territorio” per smaltire scorie radioattive e rifiuti tossici. C’è bisogno, innanzitutto, di verità sui traffici di scorie radioattive dalla Trisaia di Rotrondella che sempre il dottor Pace in tante occasioni di interviste e interventi pubblici ha definito un “buco nero” . E sottolinea Simonetti - non è certo casuale che anche quell’inchiesta condotta dal procuratore Pace e dedicata al traffico illegale di plutonio, è stata favorita dalle dichiarazioni di un pentito della “Ndrangheta” che non ha avuto alcuna difficoltà ad ammettere la conoscenza dei luoghi esatti del deposito dei fusti radioattivi. C’è sempre da chiarire la veridicità di dichiarazioni inquietanti di

un altro collaboratore di giustizia sull’affondamento di un’altra nave a largo di Maratea e una serie di aspetti oscuri ed allarmanti della cosiddetta “Somaliagate”che hanno coinvolto faccendieri presunti o tali operare sempre in Basilicata. Sono troppi i misteri in attesa di risposta. Per questo ritengo che la Regione Basilicata debba seguire con grande attenzione gli sviluppi dell'indagine a Cetraro e verificare la possibilità di una collaborazione tecnico-scientifica, attraverso l'Arpab, all'Agenzia regionale calabrese e alla Regione Calabriaprendendo inconsiderazionel'ipotesi di allargare le ricerche marine sino alla costa di Maratea e di riprendere la “pista” del dottor Pace nell'area ionica lucano-calabrese grazie a strumenti di ricerca di cui all'epoca il magistrato di Matera non poteva disporre».

Ma su Facebook l’appello a non sostenere la lucana per protesta contro la Regione

La giuria la boccia, il televoto la salva Miss Basilicata approda alla seconda serata SALSOMAGGIORE - Salva proprio grazie al televoto, nonostante le polemiche, nonostante l’appello che ha spopolato su facebook, a non alzare la cornetta per sostenere la miss lucana in gara al concorso nazionale di bellezza per eccellenza. Oriana Morandi, giunta a Salsomaggiore da Picerno con tanto ardore, per mostrare di che pasta è fatta e soprattutto - come dice lei stessaper far conoscere le bellezze della sua regione, ha passato il primo turno, nella serata di apertura di sabato sera, e ieri è tornata sul palco di miss Italia, davanti agli occhi della severissima giuria. Quella stessa giuria, alla prima prova, deve aver trovato la giovane lucana poco convincente, assegnandole un voto tra i più bassi della serata. A miss Picerno non è stato risparmiato neanche il secco “3” della fiscalissima Rita Rusic, che si è contraddistinta nella serata per aver assegnato voto molto bassi. Ma lei, Oriana Morandi, non si è fatta intimidire. Non si è fatta sconvolgere dal giudizio poco positivo della giuria - composta, oltra che dalla Rusic, da Ricki To-

gnazzi, Claudio Cecchetto, Guillermo Mariotto e Sergio Assisi - ed è andata avanti. Per tutto il resto della serata ha continuato a sorridere. E quel sorriso alla fine ha pagato: il televoto l’ha salvata. E ha così potuto continuare il suo percorso a Salsomaggiore, nel gruppo delle “Sportive”. Non sarà stato mica merito di quel manifesto che campeggia in ogni luogo della città, che invita a votare per una lucana doc, e al centro, nei giorni scorsi, dell’animata polemica sull’utilizzo dei fondi Fesr? E pensare che su Facebook è pure partita una campagna appello a non cadere in tentazione. A lanciarla Antonio Nicastro, che consiglia ai lucani di non votare la nostra miss Basilicata, per protesta contro la Regione Basilicata che ha deciso di sperperare fondi necessari a creare sviluppo. Va detto che la Regione Basilicata ha nei giorni scorsi smentito la notizia dell’utilizzo dei fondi Fesr per sostenere la giovane miss. Ma evidentemente la polemica rimane mentre la miss ha sfilato anche ieri sera, sottoponendosi al giudizio inflessibile della giuria.

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Tra oggi e domani riapriranno tutti gli istituti scolastici tra vecchi e nuovi problemi

In 50.000 tornano tra i banchi I precari rimangono in piazza. Orari anticipati per il ponte di Picerno chiuso LA DATA ufficiale per la riapertura delle scuole in Basilicata è stata fissata per il 16 settembre, cioè domani. Ma in molti istituti superiori si ritorna tra i banchi giĂ a partire da oggi. In regione Sono 17.745 milioni gli studenti della scuola media inferiore e 32.782 della media superiore che stanno per cominciare il nuovo anno scolastico. Si ritorna nelle aule, dunque, tra vecchienuovi problemi.Fada sfondo, infatti, all’apertura del nuovo anno la protesta ancora in piedi degli insegnanti precari, radunati in sit permanenti per protestare contro i tagli del ministro Gelmini. Equesta mattina c’èin programma un’iniziativa davanti al Liceo Scientifico. Le lezioni riprendono accompagnate anche dalle ansie dei genitori degli studenti in merito diffusione dell’influenza suina. E per quanto riguarda la cittĂ capoluogo si aggiungono anche i soliti problemi relativi alla viabilitĂ . A preoccupare, soprattutto, i possibili ingorghi sul percorso alternativo sulla strada statale Tito-Picerno, per la chiusura del ponte. Al consueto traffico si aggiungerĂ anche quello di studenti e insegnanti pendolari. Saranno anticipati gli orari di partenza delle corse scolastiche, nei comuni di Baragiano, Bella, Castelgrande, Muro Lucano, Pescopagano, Picerno e Savoia Di Lucania, secondo le modalitĂ e i criteri giĂ utilizzati l’anno scorso, quando si verificò la stessa emergenza. Anche i cittĂ , a causa dei numerosi cantieri in corso, le cose non andranno meglio. E con la riapertura delle scuole è ormai ufficialmente autunno.

La materna di Lauria resta chiusa: inagibile LAURIA – La scuola materna di via Caduti a Lauria non riapre creando enormi disagi a genitori e bambini. La notizia della mancata apertura in attesa di lavori che ne garantissero l’agibilitĂ si era giĂ diffusa in questi giorni perchĂŠ la struttura è ancora un cantiere aperto. L’Amministrazione comunale lo scorso 11 ottobre, undici mesi fa, rendeva noto che a seguito di indagini e valutazioni tecniche espletate dall’Ufficio tecnico comunale, la scuola materna di via Caduti era risultata inagibile. L’immediata attivazione dell’amministrazione comunale per la risoluzione del problema, dimostrava e confermava la grande attenzione che il Comune di Lauria sempre riserva alla situazione delle scuole cittadine. Purtroppo, nonostante la solerzia, i lavori sono iniziati lo scorso mese di giugno ed attualmente, a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, non si riesce a trovare una sede definitiva. All’inizio del nuovo anno non si sa dove andare e tutto

A San Nicola di Melfi

ciò crea un enorme disagio per genitori e figli. Lo scorso anno ovvero dopo il 14 ottobre, trentacinque bambini e sei maestre sono state dislocate in un’unica aula presso il plesso scolastico “Lentiniâ€?di via Roma. Dei trentacinque bambini facevano parte anche due bimbi diversamente abili. Inoltre il fatto che la programmazione scolastica municipale avesse previsto per tempo una nuova sede avrebbe creato meno disagio agli scolari e alle famiglie, in quanto la scuola è ancora in ristrutturazione per la salvaguardia della sicurezza. Il Comune, proprietario dell’edificio, aveva effettuato dei rilievi durante lo scorso anno scolastico, ma tutti pensavano che si sarebbe trattato di una normale ristrutturazione, soprattutto esterna. Invece è arrivata la chiusura a tempo indeterminato. In molti non sanno ancora per quanto tempo dureranno i lavori e dove i piccoli inizieranno la scuola materna. Emilia Manco

Convegno al Park Hotel di Potenza

Campus di ricerca, oggi Welfare e federalismo la consegna dei lavori Riflessioni della Cgil MELFI - Un anno fa il presidente De Filippo e l’amministratore delegato Fiat, Marchionne, firmavano l’accordo per la sua realizzazione. Ora il campus di ricerca e innovazione sta per diventare realtĂ . Verranno consegnati oggi i lavori per la sua costruzione a San Nicola di Melfi, proprio vicino alla Sata, nell’area che viene definita “l’anfiteatroâ€?. Inizialmente era stata prevista una cerimonia ufficiale di posa della prima pietra, alla quale avrebbe dovuto partecipare anche il top manager Fiat. La cerimonia è saltata proprio per la mancata presenza di Marchionne, anche a causa della difficile situazione che si è venuta a creare nell’azienda dell’indotto, Lasme, dove 174 posti sono a rischio.

POTENZA - Domani, presso il Park Hotel di Potenza si terrĂ il convegno “Welfare e Federalismoâ€?, organizzato dalla Cgil Basilicata, nel quale interverrĂ Morena Piccinini, Segretario Confederale Cgil, per discutere ed approfondire le nuove frontiere del welfare in un momento storico particolare caratterizzato da un processo sempre piĂš profondo di delegazione di poteri verso gli enti locali territoriali, in primis le regioni. Nello specifico si affronteranno i temi della costruzione di una societĂ che abbia alla base del suo sviluppo principi di democrazia solidale e che non guardi semplicemente alla devoluzione come ad un momento per tutelare i particolarismi che insistono sul territorio nazionale.

PER IL NUOVO ANNO

CosĂŹ ci batteremo contro i tagli della Gelmini segue dalla prima della scuola dell’autonomia, tra programmazione regionale dell’offerta formativa integrata e programmazione della rete scolastica avviato negli ultimi anni. Ma noi ci proveremo con il sostegno del personale della scuola - docenti, Ata, dirigenti scolastici - Province, Comuni, sindacati, parlamentari lucani, sindacati, famiglie, giovani. Vorrei cogliere l'occasione della prima campanella per ribadire che il Dipartimento, in stretta sintonia con il Presidente De Filippo, sta lavorando per individuare soluzioni che non solo sono aggiuntive a quelle del Ministero e del Governo, riferite al cosiddetto salario di disponibilitĂ , ma soprattuttotengono contodellaprofessionalitĂ e della dignitĂ dei lavoratori della scuola attraverso la definizione di un programma d'interventi di respiro triennale per la “qualificazione, il rafforzamento e l'ampliamento dell'offerta formativa scolasticaâ€? nel quadro delle strategie di sviluppo della regione e che vedrĂ il coinvolgimento delle province e dei comuni. Le linee di intervento prevedono in misura consistente l'impiego del personale precario, per fronteggiare l'emergenza occupazionale, e per valorizzare la professionalitĂ dei lavoratori della scuola in una prospettiva di reale qualificazione del sistema scolastico regionaleâ€?. Da parte nostra - vorrei che il messaggio possa giungere oggi nelle aule per ridare quella serenitĂ necessaria allo svolgimento delle lezioni e al lavoro dei nostri ragazzi - non c'è alcuna “rassegnazioneâ€?e quindi alcuna volontĂ di accettare il programma di ridimensionamento scolastico imposto dal Ministro Gelmini per il prossimo triennio. Siamo fortemente impegnati con i colleghi di tutte le Regioni e di intesa con il Presidente della Conferenza delle Regioni Errani a rilanciare un tavolo di confronto, al quale siamo decisi a far pesare le specificitĂ della realtĂ lucana. Vorrei in questa occasione sintetizzare la nostra agenda di lavoro per i prossimi giorni e per l'incontro con il Ministro Gelmini: la revisione, nell'ambito di una procedura concertata, della distribuzione regionale degli incrementi/decrementi degli organici di diritto e di fatto da conseguire, a seguito della verifica circa l'applicazione dei parametri ministeriali; la riconduzione dei tagli a livelli accettabili secondo le capacitĂ di assorbimento e di sostenibilitĂ del territorio regionale e comunque in misura non superiore alla media regionale, per assicurare livelliminimi di servizio;la possibilitĂ di operare tutte le compensazioni territoriali e tra livelli scolastici consentiti dal decreto 331/98 in misura anche superiore, attesa la peculiaritĂ del territorio lucano; la stipula di un Protocollo di Intesa che, nell'ambito delle specifiche competenze di

ciascuna istituzione aderente, sia finalizzato: a) ad instaurare un coordinamento strategico complessivo degli interventi sui sistemi dell'istruzione e della formazione; b) a sviluppare una programmazione del sistema educativo e dell'offerta formativa che sia coerente con l'obiettivo di migliorare la qualitĂ del servizio di istruzione, ma anche l'efficienza e l'efficacia dello stesso; c) adindividuare areedi interventoprioritarie tra le quali, ad esempio, la riduzione della dispersione scolastica e del disagio sociale, il concorso alla creazione dell'anagrafe generale della popolazione scolasticaed allaorganizzazione diuna bancadati per la raccolta dell'anagrafe dei giovani che escono dai percorsi di istruzione e formazione, lo sviluppo della qualitĂ del sistema dell'istruzione anche mediante la diffusione di buone pratiche e la creazione di reti ed altre forme di collaborazione tra istituzioni scolastiche ed enti locali, lo sviluppo della formazione permanente; d) a sviluppare un sistema di istruzione ed educazione degli adulti che veda il coinvolgimento di istituzioni scolastiche, enti locali ed altri soggetti/organismi interessati; e) a porre in essere congiuntamente un sistema di monitoraggio e verifica dell'offerta di istruzione presente sul territorio. Antonio Autilio assessore FormazioneLavoro-Cultura Regione

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24 Ore in Basilicata 7

LunedĂŹ 14 settembre 2009


Lunedì 14 settembre 2009

IL PAPA, IL NAZISMO

MEDIOCRITÀ CHIAREZZA E FACCIA TOSTA

E IL RELATIVISMO di Francesco Bochicchio IL Papa ha recentemente dichiarato che il nazismo è la manifestazione più degradante del nichilismo contemporaneo a sua volta discendente pacificamente dal relativismo dei valori: l'unica alternativa sarebbe costituita dalla verità assoluta propria del Cristianesimo e del Cattolicesimo. L'accostamento tra nazismo e nichilismo è un'evidente forzatura storica: il nazismo non aveva nessun aspetto di indifferenza rispetto ai valori, contraddistinguendosi piuttosto per una forte ideologia e quindi per valori ben netti: addirittura, il nazismo fu una forma degenerata del nazionalismo, che secondo le interpretazioni più accreditate, rappresenta - e soprattutto ha rappresentato dalla prima guerra mondiale fino alla seconda - una forma di tutela dalla natura religiosa degli interessi e dei valori dominanti. Ma non solo, rispetto, al nazismo il Cattolicesimo non è in grado di porsi in termini di totale opposizione, in quanto dopo aver messo all'indice con Pio IX nell'800 il liberalismo, la democrazia, il socialismo e l'illuminismo, nel '900 non si limitò a condannare (giustamente) il comunismo sovietico ma si schierò, arbitrariamente, durante la guerra civile in Spagna a favore dei “golpisti” contro la repubblica democratica e socialista e non condannò mai, nemmeno durante la seconda guerra mondiale, il fascismo (che aveva concesso alla Chiesa i Patti Lateranensi, il che consentì a Mussolini di essere chiamato da Pio XI come “un uomo che la Provvidenza ci ha fatto incontrare”) ed il nazismo nei cui confronti ebbe più di un'indulgenza quale baluardo contro il comunismo: e ciò non può non rappresentare una pesantissima responsabilità di Pio XII, il quale non a caso dopo l'instaurazione della democrazia diede il suo espresso appoggio a iniziative politiche tese ad estendere, su base locale, la maggioranza ai neofascisti, e fallite grazie all'opposizione di Cardinal Montini e di De Gasperi. Quello storico non è il più interessante dei profili legati alla questione sollevata dal Papa: quello più interessante è la condanna radicale del nichilismo collegato al relativismo; il collegamento esiste ma è più tenue di quello ravvisato dal Papa; il nichilismo si identifica con la mancanza di valori e più a monte con la mancanza di senso dell'uomo e della storia; il relativismo si estrinseca nell'indifferenza rispetto ai valori, posti sullo stesso piano e da selezionare quindi esclusivamente secondo regole procedurali. Il relativismo ha evidentemente un nucleo estremamente positivo di tolleranza e pluralismo e non coincide quindi con il nichilismo che è un frutto di disperazione ed rifiuto del mondo senza alcuna alternativa. E' quindi infondata la polemica del Papa contro il relativismo, polemica che pone l'alternativa della verità assoluta e quindi si colloca nel senso dell'intolleranza e dell'integralismo. Problema ben diverso è quello di una fondazione dei valori su presupposti democratici e di pluralismo: il confronto tra i diversi valori non può che avvenire sul piano della razionalità, unico terreno unitario; i tentativi di passaggio della razionalità dal piano della conoscenza al piano della prassi non sono finora riusciti nella loro completezza, e sul piano più prettamente giuridico si è sempre obiettato che il ricorso alla logica quale canone interpretativo non è nient'altro che un tentativo di limitare le scelte degli organi democraticamente eletti, quindi di rappresentare un limite alla democrazia, ma risultati importanti sono stati raggiunti in modo da impedire e comunque restringere evidenti abusi ed arbitrii; in via generale, la razionalità porta ad una selezione tra i valori sulla base del grado della loro universalità, vale a dire dell'idoneità di soddisfare le esigenze del maggior numero possibile di soggetti. Quello del confronto tra democrazia formale, irrinunciabile, e contenuti sostanziali è una strada lunga e difficile, ma piena di sviluppi. In definitiva, il nichilismo è un sbocco disperato dell'irrazionalismo, sbocco non totalitario se il nichilismo è effettivo e sincero, mentre il relativismo risponde ad un nucleo fondamentale di rispetto della democrazia e del pluralismo, anche se finisce per rivelarsi inconcludente, ma l'alternativa non è rappresentata dal ricorso alle verità assoluta propria delle religioni, anche del Cristianesimo, soprattutto nella versione del Cattolicesimo, incompatibile con il pluralismo: l'alternativa è rappresentata dal razionalismo occidentale, che ha trovato sbocco nell'Illuminismo, in grado di fondare una scala rigorosa di valori basata sull'universalità. La compatibilità tra razionalismo e religione cattolica, affermata da Papa Benedetto XVI, è del tutto illusoria, in quanto il razionalismo non contempla verità assolute, che limitano il ruolo critico della ragione. studiobochicchio@legalebochicchio.it

GLI UTILI D’ IMPRESA VADANO AI DIPENDENTI di GAETANO DE FILIPPO UN elemento nuovo che potrebbe modificare profondamente la cultura e la filosofia d'impresa e del quale non si parla a sufficienza o comunque in maniera approfondita, è quello della partecipazione dei dipendenti agli utili d'impresa. Se, a mio modesto avviso, sarebbe un errore imperdonabile accettare a scatola chiusa una proposta della quale non si conoscono compiutamente contorni ed effetti, sarebbe altrettanto sbagliato respingerla “a prescindere”, spinti soltanto dal dubbio che possa nascondere l'inganno. Senza propendere a priori per l'una o per l'atra ipotesi e senza alcun preconcetto, vorrei provare a ragionarci sopra - ad alta voce al fine di far maturare in me un'opinione coerente e di esternarla a chi avrà la bontà e la pazienza di leggermi. Non v'è dubbio che ogni impresa appartenga più a chi vi lavora che a chi vi ha investito, versando o costituendo il capitale di rischio. Non a caso si usa sempre più spesso, nell'elencazione dei fattori di produzione di un'azienda, un'espressione che non amo, ovvero quella di “capitale umano”. Indicando con tale definizione i lavoratori dipendenti di un'azienda, che con la loro operosità, professionalità ed intelligenza concorrono ed in misura sempre crescente, alla sua fortuna. La struttura produttiva e la cultura di ogni impresa si sono, infatti, profondamente modificate nel tempo e sono oggetto di ulteriore e continua evoluzione. Al “dipendente”che eseguiva, pedissequamente e supinamente ed in ogni minimo dettaglio, le indicazioni o gli ordini dell'imprenditore-padrone, si va sostituendo il “collaboratore” che concorre attivamente alla definizione del processo produttivo ed all'immaginazione del prodotto. Da questo “lavoro di squadra” (concetto questo molto ricorrente nella nuova letteratura economica) scaturiscono beni e servizi di migliore qualità e ad un prezzo più conveniente. Qualità e convenienza che sono i due pilastri sui quali si basa ogni operazione di marketing e che sollecitano l'appeal dei consumatori. E che sono, anche, gli elementi che concorrono a far crescere i volumi di affari e quindi gli utili aziendali. Se è radicalmente cambiato il ruolo del dipendente in seno all'azienda, che addirittura in alcune scelte strategiche affianca l'imprenditore, il quale per definizione rappresenta l'elemento volitivo, cioè colui che esprime la volontà e la capacità decisionale in seno alla sua impresa, fino a sostituirsi a lui, mi sembra logico e consequenziale che partecipi agli utili alla cui realizzazione ha concorso, magari in maniera determinante. Di contro, la partecipazione agli utili legherebbe sempre più il dipendente all'azienda. Il fatto di conoscere in maniera sempre più approfondita i processi e le dinamiche produttive e quindi di essere sempre più capace di incidere sulla loro ottimizzazione, lo indurrebbe a fossilizzarsi nella stessa azienda al fine di godere dei vantaggi economici. Ciò mortificherebbe quella dinamicità e quella mobilità sempre più presenti nel mondo del lavoro, che consentono alle aziende di acquisire “cervelli” e quindi nuove esperienze e culture d'impresa ed ai “cervelli”di poter implementare la propria professionalità, facendo proprie esperienza e know how di un nuovo contesto lavorativo. Verrebbero, in tal modo, quantomeno attenuate le opportunità fornite da questo scambio simbiotico, nel

quale risiede la crescita delle persone, delle imprese e del sistema produttivo in generale. Considerato ancora che la quota degli utili da destinare ai dipendenti dovrebbe essere ovviamente una percentuale di quelli realizzati dall'azienda nell'esercizio e desunti dal bilancio ufficiale , vi è da analizzare un altro aspetto che non reputo secondario. Non ritengo di svelare un segreto se affermo che il bilancio, che nella dottrina economica è il risultato d'esercizio della gestione di un'azienda, nella pratica è la conseguenza della sua politica di bilancio. In altri termini l'imprenditore decide a quale funzione il bilancio deve prioritariamente assolvere - di fiscalità, di immagine, di borsa, di opportunità di finanziamento, etc ed in base ad essa viene costruito. Allo scopo si interviene su delle poste e con degli accorgimenti che, pur muovendosi nell'ambito della legalità, possono modificare anche significativamente il risultato d'esercizio, cioè l'utile. A chi ha un minimo di conoscenza della realtà economica italiana, non sfuggirà che al Nord sono allocate imprese più grandi e spesso quotate in borsa, che per una questione di immagine (al fine di sostenere la loro quotazione in borsa) e per tenere alto il loro rating, cioè il loro indice di rischio, ovvero l'attitudine a rimborsare i debiti contratti (allo scopo di poter ottenere finanziamenti sia presso gli investitori privati, attraverso l'emissione di obbligazioni e sia presso il sistema creditizio ed a tassi particolarmente convenienti), hanno tutto l'interesse a mostrare utili gonfiati, addirittura superiori a quelli reali. Al sud, al contrario, gli imprenditori hanno l'esigenza di pervenire ad utili modesti, inferiori a quelli effettivi, spinti della necessità di pagare meno imposte, questione spesso vitale per le loro imprese. Se poi caliamo il problema nel mondo produttivo lucano, scopriamo che qui intervengono ancora altri fattori - questi oggettivi - a mortificare le sue aziende. La distanza dai mercati di approvvigionamento delle materie prime e di collocamento dei prodotti finiti e la carenza di infrastrutture, quali una rete stradale adeguata, moltiplicano i costi di trasporto, mortificando gli utili aziendali. In questa logica perversa si inserisce anche la difficoltà per le imprese del sud e lucane in particolare, di poter accedere al debito di fornitura. I fornitori, infatti, sono poco propensi a concedere credito, a causa della scarsa fiducia che ripongono nei loro clienti meridionali, se tali crediti non sono assistititi da costosissime fidejussioni bancarie o polizze fideiussorie assicurative. Gli imprenditori lucani sono spesso costretti ad accedere al debito di funzionamento presso le banche il cui costo è di gran lunga superiore rispetto al nord. Anche questi elementi incidono negativamente sugli utili d'esercizio delle aziende meridionali. In conclusione ed in linea di principio, la distribuzione di una parte degli utili d'impresa ai dipendenti è cosa valida perché gioverebbe sia ai dipendenti che potrebbero godere di una maggiore remunerazione (cosa importantissima per assicurarsi un migliore tenore di vita ed in questa fase congiunturale per far ripartire i consumi) e sia alle aziende che avrebbero la possibilità di contare su dipendenti più motivati, con un maggiore senso di appartenenza.

BENE ha fatto il coordinatore cittadino del Partito democratico, Donato Traficante, a stigmatizzare «il clima pesante, disdicevole, poco etico e fuorviante alimentato, disperatamente, da taluni cittadini di Barile» che, reduci da una disastrosa campagna elettorale (già mimetizzati - si fa per dire, era noto a tutti - in una lista civica “Barile che cambia” di centrodestra ) si sono esibiti - che faccia tosta - in una passeggiata finale lungo lo “Steccato” bariles , alla presenza del leader nazionale “Fiamma tricolore” Storace (sic!!!). Oggi, a tre mesi dall'insediamento della nuova Giunta di Giuseppe Mecca (Pd) , relegati, in un'esigua minoranza - una delle tre presenti in consiglio comunale - a pagare il fio di tante perverse manovre e numerosi camuffamenti politic , certamente almeno sette “casacche” buttate al macero . Tipico di personaggi che non entrano nei Partiti per servirli e per rispettare persone, patti e regole democratiche. Bensì per imporre la loro legge della giungla , usa e getta, servirsene e buttare alle ortiche onore, dignità, lealtà politica , pur di raggiungere lo scopo ultimo, a qualsiasi costo, il potere ed il denaro. A scanso di equivoci “ulteriori” ovvero “pilotati”, il Pf si riferisce ad un manifesto a colori intitolato “Che disastro!” firmato, era ora, da una sezione Idv , attualmente all'opposizione, Invece il circolo storico “Italia dei Valori” di Piazzetta Skanderbeg , fondato nel 2005, è attivo da sempre con raccolta di firme per i referendum (da “Parlamento pulito” a “Lodo Alfano”) nel dibattito politico-culturale e nella promozione della cittadinanza attiva. Diffonde anche il foglio “Info Barile” visionabile pure online, grazie alla lungimiranza di alcuni accorsati “Blog”come“www.siderurgikatv.ilcannocchiale.it” e “www.comunilucani.net” . Ecco perchè, nella nostra pubblica linearità, lealtà ed onestà intellettuale, siamo tanto diversi ed incompatibili. Noi lavoriamo, normalmente, alla luce del sole e dei diritti-doveri di ogni partito e cittadino, e nel centrosinistra , non al buio, tramando e preparando ostacoli artificiosi e tranelli “a chi ci dà fastidio”. Addirittura, con calunnie senza fondamento , minacciando denunce (la favola del lupo e dell'agnello è già nota) ed intimidazioni telefoniche, tramite sms ed atteggiamenti aggressivi, prevaricatori, ottusi, strafottenti, di stile mafioso ! Ci sarebbero - all'oggi tutti gli elementi per una denuncia particolareggiata agli organi competenti del reato di “Stalking”. In definitiva, siccome la gente di Barile, ha sovranamente scelto di “metterli all'angolo” , quei cittadini mettano l'animo in pace e si rassegnino. Certamente la verità fa male ma - strimpellerebbe un già celebre cantante di musica leggera - “non c'è più niente da fare..........!”. Circolo Idv Skanderbeg di Barile

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Lunedì 14 settembre 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Lo strano caso della strada comunale che collega contrada Montocchino a contrada Serra

Il mistero sui 500 metri asfaltati L’arteria è percorribile fino a un certo punto poi l’abbandono totale LA strada comunale che collega contrada Serra e contrada Montocchino è stata oggetto, nel mese di maggio, di un nostro articolo nel quale si evidenziava il grave stato di abbandono e pericolo in cui versava da ormai un decennio. Manutenzione inesistente, se si eccettua un piccolo tratto di soli 500 metri che, stranamente, è stato nuovamente asfaltato e messo in sicurezza all’inizio dell'anno. Dopo numerose segnalazioni sembrava che qualcosa, finalmente, potesse cambiare per i residenti delle due contrade. Infatti qualche giorno dopo l’articolo sono iniziati i lavori per sistemare il tratto di strada più disastrato, circa 800 metri, che era ormai ridotto ad un percorso di rally con voragini e avallamenti di dimensioni preoccupanti. Ma a contrada Montocchino si è verificato un caso unico: dopo circa un mese i lavori sono stati interrotti e i famosi 800 metri sono rimasti abbandonati al loro destino. Dopo aver rimosso il tappeto di asfalto, infatti, qualcuno ha pensato bene di lasciare il fondo stradale così com'era. Era difficile, ma l'amministrazione comunale è riuscita a trasformare una situazione critica in una drammatica. Sono passati quattro mesi, e ad oggi il cantiere è chiuso. Si viaggia su pietre e massi su quella che è una vera e propria mulattiera. Solo dopo una telefonata al responsabile dei lavori, nel mese di agosto, sono stati rimossi i ferri da cantiere, che erano stati “dimenticati”, alla faccia di ogni minima norma di sicurezza. Riuscire a sapere quando riprenderanno i lavori è, purtroppo, un mistero. Dagli uffici del Comune sono arrivate solo risposte vaghe, certezze zero. Quello che è certo, invece, è il disagio di tanti cittadini che, dopo aver sopportato per anni una viabilità ai limiti della decenza, vedono i loro diritti scontrarsi con un'amministrazione lenta e svogliata, che lascia i lavori a metà dell'opera, e nella totale noncuranza. Dopo un mese di lavori e 4 di totale abbandono nessuno, all'interno del Comune, ha sentito l'esigenza di mettere la parola fine ad una situazione che si trascina da ormai un anno. In un lampo di genialità, i tecnici comunali hanno avuto la bella idea di iniziare, e poi abbandonare, i lavori contemporaneamente su tutti e due i tratti di strada che giungono a contrada Montocchino, con il risultato, disastroso, di obbligare i residenti ad un supplizio giornaliero qualunque strada essi percorrano. Ormai si avvicina la stagione invernale e immaginare in che situazione verserà la strada dopo le prime piogge non è un esercizio difficile. Nel primo articolo relativo ai problemi di contrada Montocchino scrivemmo che, date le vicine elezioni, la speranza era di vedere un cenno, da parte del Comune, verso coloro che risiedono nelle campagne. Le elezioni sono passate, così come l'attenzione verso le contrade. L'amministrazione, sindaco in primis, dovrebbe rendersi conto che tali scempi e sperperi non sono più tollerabili, ancor di più se si tratta di lavori pubblici. Resta sempre il mistero di quei 500 metri: perché in quel tratto si è intervenuti e, invece, il resto della strada è stato abbandonato? Mistero. Vito Mancusi

APPELLO PER IL NOVANTUNESIMO Nelle foto di Mattiacci è possibile vedere la strada nella parte asfaltata e in quella abbandonata

«La storia non si cancella» NONOSTANTE le speranze di salvare il Novanunesimo battaglione siano al lumicino, Anna Giosa, moglie di un militare in servizio a Potenza, non molla la presa e si è appellata al presidente della Camera, Fini, al ministro della Difesa, La Russa e al prefetto di Potenza, Riccio. Anna Gioia ha scritto a nome delle mogli e compagne degli ufficiali e sottoufficiali di stanza alla Caserma “Lucania”. La soppressione del Battaglione lascerebbe «priva di presidio militare l'intera Regione Basilicata - unico esempio del genere in tutto il territorio nazionale - così di fatto spegnendo la fiamma che da 200 anni - si legge nella missiva - arde per ricordare i tanti lucani che hanno dato la loro vita in difesa del suolo patrio e della bandiera». Una perdita che non è sfuggita «agli occhi della comunità locale tanto che la notizia della soppressione ha scatenato la protesta generale e i vari comitati di quartiere hanno in pochi giorni ed nel pieno del mese di luglio - quando la città si svuota per le ferie - raccolto più di 18.000 firme di cittadini fermamente contrari alla soppressione». La signora Giosa ha anche rimarcato come non «può trascurarsi che la presenza di un presidio militare nel capoluogo della Basilicata deve essere ritenuto indispensabile anche sotto l'ottica degli interventi di protezione civile considerando l'altissima sismicità dell'intera provincia e la necessità del diritto alla sicurezza dei cittadini, né più e né meno di quanto chiedono i cittadini di altre regioni italiane». E per fare maggior presa sul ministro della Difesa nell lettera Anna Gioia ha fatto appello alla storia politica di La Russa «tutta piena di valori tendenti al rispetto del ruolo delle forze armate» in modo che il ministro della Difesa non ignori «che in tal modo l'offesa viene recata prima alla bandiera tricolore e alla sua storia in Basilicata e poi ai cittadini tutti che hanno sempre creduto negli stessi valori che la sua formazione politica ha sempre condiviso». Insomma «la memoria di un popolo non può essere cancellata e noi - prosegue la lettera non finiremo mai di gridare a tutti la nostra disperazione perché continuiamo a credere che non si possa inermi assistere agli effetti di scelte miopi e discutibili che compromettono la vita di tante persone, la comunità sociale nella quale vivono e le possibilità di un sano sviluppo economico».

Discarica di pneumatici in viale del Basento e servizio di vetture pubbliche carente

Le gomme ci sono, ma i taxi no Il consigliere del Pdl, Antonino Imbesi, ha presentato due interrogazioni SERVIZIO taxi - inesistente - e discarica a cielo aperto a viale del Basento. Questi i temi delle due interrogazioni presentate dal consigliere comunale del Pdl, Antonino Imbesi. Nel capoluogo di regione «è assolutamente necessario che esista un servizio taxi». Quello attuale «gestito da privati, è incapace di rispondere alle esigenze dei potenziali utenti». Ogni giorno, molte persone che partono - o arrivano - da piazzale Zara o dalla stazione centrale «specie nelle ore

notturne, trovano serie ed enormi difficoltà a muoversi da e verso le proprie abitazioni o gli alberghi cittadini». Insomma, ad oggi, «la nostra città - ha aggiunto Imbesi non è in grado di offrire un necessario e fondamentale servizio di trasporto urbano confacente con le esigenze dei possibili fruitori». E siccome fino a oggi il sistema privato non ha funzionato «è arrivato il momento che il Comune prenda atto che è necessario istituire e garantire un servizio pubblico efficiente». L’esponente del

Pdl ha poi chiesto che l’amministrazione comunale provveda «a un’immediata azione di bonifica in via del Basento» dove sono ammassati molti pneumatici ai bordi della strada. «I tanti copertoni abbandonati si legge nella nota - si trovano collocati poco prima della strada che porta all'Alfa Romeo, scendendo da via Appia». Un degrado che non fa che «aggravare il difficile momento che Potenza sta vivendo per la raccolta rifiuti». Insomma bisogna, al più presto, provvede-

re a «rimuovere e pulire la zona anche perché i suddetti rifiuti speciali sono ingombranti, nocivi e pericolosi per la salute pubblica». Il consigliere del Pdl ha concluso chiedendo alla giunta comunale di conoscere chi è «deputato a rimuovere i suddetti pneumatici e per quali motivazioni, fino ad oggi, non vi abbia provveduto» Non solo: «Invito l'amministrazione comunale a prendere gli opportuni provvedimenti perché ciò non accada più».

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Lunedì 14 settembre 2009

Inaugurazione parco giochi dedicato a Mariele Ventre

Se stasera guido io bevo analcolico

Bibliomediateca provinciale Oggi la presentazione

Allo Stabile un convegno dell’Unione italiana ciechi

SARA’ inaugurato oggi alle 19 il parco giochi di via Tirreno, intitolato a Mariele Ventre. Si è voluto realizzare un luogo per i bambini, protetto e sicuro, dove divertirsi all'aperto con giochi da utilizzare e giochi da inventare, a terra, su un pavimento morbido colorato. Belli i giochi: lo scivolo a tunnel (il più lungo della città), le altalene, le torri rampanti con gli oblò-panoramici, i giochi a molla, i giochi della "campana" (o "castello" che dir si voglia). Insomma un vero e proprio parco dei divertimenti. Nel corso dell'inaugurazione si esibirà il Piccolo coro della Provincia “Mariele Ventre” diretto dalla Marisa Melfi.

VENERDÌ 18 settembre a piazza Duca della Verdura si terrà un nuovo appuntamento con la campagna di sensibilizzazione “Se stasera guido io bevo analcolico”,progetto “ l’Altra notte ”, giunto alla seconda edizione e promosso dall'assessorato alle Politiche e servizi sociali, Politiche contro la droga e l’alcolismo, dall'Asp - Azienda sanitaria locale di Potenza - Ser.T, dalla Regione Basilicata, dalla cooperativa sociale Iskra e dal Cestrim. Il progetto mira a supportare, accompagnare e consolidare i processi di rinnovamento delle politiche sociali a favore degli adolescenti e dei giovani in un’ottica di stretto raccordo tra livello istituzionale pubblico, privato.

SI terrà oggi alle 11, nella sala della giunta provinciale la conferenza stampa di presentazione del progetto per la realizzazione della struttura che ospiterà la bibliomediateca provinciale. Saranno presenti il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, l'assessore all'Edilizia scolastica Rosaria Vicino e il responsabile del progetto, Enrico Spera. L'edificio, che sorge sul sito in precedenza occupato da un padiglione ospedaliero, risponde ad un nuovo modo di concepire gli spazi pubblici ed è stato pensato come un volume proteso verso l'alto, quasi una torre d'ingresso alla Città.

SI terrà il prossimo 19 settembre, alle 17.30 al teatro Stabile, il convegno organizzato dall’unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, un convegno sul tema “Opportunità, sogni e prospettive future”. Al dibattito - moderato dalla giornalista Antonella Pallante - parteciperanno, tra gli altri, Frncesco Schiavone, maria Buoncristiano, Vito Santarsiero, Piero Lacorazza e Vito De Filippo. A seguire "Il Settantesimo", spettacolo di teatro e danza; mentre alle 21.30 è previsto il concerto “Parole e musica” con il maestro Fernando Russo e il soprano Anna Varriale

SANTA MARIA

L’IDEA

PER I VIAGGIATORI

L'ASSOCIAZIONE “Giovani di sinistra” e l'Arci hanno presentato congiuntamente ieri pomeriggio presso largo Pignatari, in pieno centro storico a Potenza, il progetto dal titolo: “Radio red a zione”. Un programma, quello avviato anche grazie al sito internet www.radioredazione.it, che si avvale della presenza di tanti giovani di età compresa tra i quattordici e i quaranta tutti muniti di buona volontà e consapevoli di affrontare in prima linea un programma di ottima fattura. Tanto entusiasmo, alla festa d'apertura che dalle 18 alle 20 ha visto i giovani presentare il progetto con rotazioni musicali Indie, Hip Hop e Folk, successivamente i relatori Paolo Fanti, Antonio Califano e Francesco Caruso, deputato del partito della Rifondazione comunista hanno dato man forte all'iniziativa che ha chiuso i battenti con l'esibizione di gruppi live.

Musica e tanto divertimento all'insegna del programma portato avanti dai ragazzi, i quali, spensieratamente hanno deciso di coinvolgere quanti più giovani del capoluogo. Un progetto, nato nella sede di via Messina a Potenza, che parte dalla congiunta responsabilità dei giovani. Non una vera e propria organizzazione verticistica alla base della struttura interna, ma una sostanziale assunzione di responsabilità. Le due associazioni hanno aperto i ponti alle nuove generazioni, senza differenza di schieramento e logiche politiche. Un segno tangibile dell'iniziativa portata avanti da Arci e Associazione di sinistra che si avvale di una vera e propria redazione, nella quale far confluire i messaggi dei giovani, gli interessi culturali, artistici e adolescenziali. Un modo come tanti per creare una base e

Pronti, partenza, viaaaaaaa....

una prima vocazione, figlia legittima degli interessi dei giovani in città. La radio come location e stimolo per discutere dei problemi quotidiani e delle iniziative che i giovani mettono in atto giornalmente. Gli interventi di Paolo Fanti, Antonio Califano e Francesco Caruso, non hanno fatto altro che rafforzare le ambizioni delle due associazioni. L'organizzazione parte da qualsiasi logica, senza preclusioni per nessuno. L'idea appare originale e stimolante, basterà applicare tutte le intenzioni alla programmazione e rendere fruibili le risorse interne delle due associazioni per assicurare al progetto continuità e ambizioni. La freschezza e le idee dei giovani presenti costituiscono una buona base di partenza. Come dire, provare per credere… Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

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0971 654111 0971 54546

Il grande sogno 19-21

DON BOSCO p.zza Cagliari Chiuso

Il grande sogno QUESTO il nuovo orario di Trenitalia (Gruppo FS), entrato in vigore lo scorso 14 giugno. • I treni 3537 (Foggia, ore 15.50; Potenza, ore 18.05) e 3545 (Foggia, ore 16.08; Potenza, ore 18.24) sono stati unificati riducendo i tempi di viaggio: partenza da Foggia alle ore 16.12 ed arrivo a Potenza alle ore 18.05, appena 1h e 53’ di percorrenza. Il nuovo collegamento garantisce la coincidenza con il treno ES City 9763 proveniente da Torino. • 3534 in partenza da Potenza Centrale alle ore 14.34, con arrivo a Foggia alle ore 16.58; • 3543 in partenza da Foggia, ore 19.27, con arrivo a Potenza, ore 22.08 • 3519 Melfi, ore 10.52; Potenza, ore 12.06; • 3536 Potenza, ore 15.55; Melfi, ore 17.02; • 3539 Melfi, ore 18.25; Potenza, ore 19.44 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato); •3441 Bella-Muro, ore 7.15; Potenza, ore 7.55 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato); •3446 Potenza, ore 6.29; Bella-Muro, ore 7.05 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato). • Nuovo collegamento PZ 504 in partenza da Metaponto ore 4.15, Potenza ore 4.42 Napoli, arrivo ore 7.40. Coincidenza con Eurostar AV 9432 da Napoli ore 7.54, arrivo a Milano, ore 13.39 (con fermate intermedie a Roma, Firenze e Bologna). Treno ES AV 9432 in partenza da Milano ore 16.30 (con fermate intermedie a Bologna, Firenze e Roma), arrivo a Napoli alle ore 22.05. ANGELO. Ormai il peso degli anni comincia a farsi sentire ma tu, amore mio, sarai capace di andare avanti come se avessi ancora 18 anni. Buon compleanno dalla tua Veronica

Inps

0971 53685

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Facoltà Agraria

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Museo delle antiche genti

Facoltà Ingegneria

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di Lucania

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Sala 1 Il grande sogno 18 - 20 - 22 Sala 2 L’Era glaciale 3 - L’alba dei dinosauri 17 - 19 - 21 Sala 3 Il cattivo tenente 17.30 - 19.30 - 22 Sala 4 Segnali dal futuro 18.30 - 21 Sala 5 Drag me to hell 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 6 G.I. Joe 17.45 - 20 - 22.15 Sala 7 Ricatto d’amore 17.30- 19.30 - 21.40

DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960

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RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470

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• Coincidenza a Napoli con nuova corsa PZ 505 in partenza per Potenza alle ore 22.15, arrivo ore 00.10. Termine corsa a Metaponto.

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RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219

HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO

0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020

RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 GOLDEN EAGLE 0975- 381070 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107

NICOLA è un giovane poliziotto che ama il teatro. Laura è una studentessa universitaria pronta a lottare contro l'ingiustizia. Libero è un leader del movimento studentesco. Gli anni sono quelli che precedono, attraversano e seguono il 1968 e i suoi rivolgimenti.

Il cattivo tenente UN tenente della polizia di New York è alla ricerca di due teppisti che hanno violentato una suora in chiesa.

G.I.Joe I G.I. Joe sono una squadra anti-terrorismo composta da un gruppo di veterani militari. Tra testate nucleari e tute high-tech dotate di acceleratori, il film è una festa di effetti speciali e scene d’azione.

RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157

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D'ORA in avanti non potranno più inventare scuse per un mancato appuntamento parrocchiale, i fedeli che frequentano la chiesa di Santa Maria. Celebrazioni delle sante messe, cicli di preghiera, feste comunitarie, pellegrinaggi, orari di catechesi, conferenze, dibattiti, solennità nei giorni feriali. Eventi e celebrazioni dedicate alla pastorale delle famiglie e dei giovani. Ogni appuntamento della parrocchia sarà comunicato tramite sms o e-mail. Per usufruire del servizio, basterà compilare il modulo da riporre nell'apposita urna all'ingresso della chiesa. In ogni momento potrà essere esercitato il diritto di cancellazione dalla banca dati mediante l' invio di una comunicazione email all'indirizzo parrocchiale info@santamariadelsepolcro.it o tramite lettera semplice da inviare all'indirizzo postale (Convento Parrocchia Santa Maria del La processione a S.Maria Sepolcro - Piazzale Aldo Moro, 15 Potenza). «Il senso-spiega Pasquale Di Leo, della parrocchia è aiutare ciascuno di noi a vivere maggiormente la nostra fede nel quotidiano e a rendere maggiormente impermeabili le informazioni utili a farlo. Insomma, anche le Chiese si modernizzano e passano dagli amboni al web». E così, attraverso al rete telematica, la parrocchia di Santa Maria, cerca di creare una fitta rete sociale che coinvolga trasversalmente i fedeli di ogni età. È l'esempio di come la comunità cristiana possa espandersi utilizzando i linguaggi moderni conservando, allo stesso tempo, i tradizionali. Niente paura, quindi, per i nemici delle nuove tecnologie. Le informazioni utili saranno sempre affisse nelle bacheche della parrocchia così come saranno puntualmente annunciate dal sacerdote alla fine della messa. Anna Martino

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Potenza 11

Agenda

Lunedì 14 settembre 2009

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

Agenda


Lunedì 14 settembre 2009

Spalberg, oggi in Prefettura La Cgil: «Si rispetti il contratto d’area aumentando il livello occupazionale» VIGGIANO – Qualcosa si muove sul fronte della vertenza Spalberg, azienda di Viggiano produttrice di spalline per abiti. Infatti un nuovo incontro è previsto per questa mattina, alle ore 10.30, in Prefettura per i lavoratori che da lunedì scorso sono entrati in sciopero ad oltranza fino a quando l’azienda non pagherà gli stipendi arretrati. Una vicenda lunga quella della Spalberg, iniziata nel mese di giugno scorso con un presidio davanti ai cancelli dello stabilimento . Una realtà quasi tutta al femminile: su 27 unità, 23 sono donne. Madri di famiglia e giovani donne che hanno riposto le loro speranza e i loro progetti nell’attività lavorativa dell’azienda. Hanno pazientato per mesi per quanto riguarda gli stipendi. E’ da gennaio che non percepiscono le spettanze, solo una piccola tranche è arri-

Messaggi indicativi lasciati al presidio Spalberg

vata, ma non a tutti. La loro protesta è incominciata sia per le mancate mensilità e sia per l’assenza di certezze

sul loro futuro occupazionale. E a portare solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrice la Camera del Lavoro

Cgil Val d’Agri che tramite una nota sottolinea come da «lunedì scorso sono di nuovo in sciopero i lavora-

tori della Spalberg, azienda tessile dell’Area Industriale della Val d’Agri. A nulla sono serviti finora gli innumerevoli sit-in e gli incontri promossi anche a livello istituzionale per dirimere una vicenda che va avanti da diversi mesi e che registra adesso una ennesima criticità con le maestranze costrette a proclamare nuovamente lo sciopero a causa del mancato riconoscimento delle spettanze economiche». «Ricordiamo – evidenzia il segretario della Cgil Val d’Agri, Mario Fulco - che la Spalberg è una delle aziende che hanno aperto i battenti in Val d’Agri usufruendo dei contributi derivanti dal Contratto d’Area del Potentino, il quale prevedeva l’impegno ad assumere circa 130 unità lavorative a fronte dei 27 occupati (in gran parte donne) attualmente in forza alla stessa. Nell’espri-

mere – commenta il sindacalista - piena solidarietà ai lavoratori che vedono il loro futuro lavorativo seriamente compromesso, chiediamo che l’azienda nell’immediato mantenga fede all’impegno di pagare con regolarità le retribuzioni sin qui maturate e di presentare un piano di rilancio dellazienda per rispettare quanto sottoscritto in sede di contratto d’area, ovvero di incrementare i livelli occupazionali». Ecco perchè «alle istituzioni – aggiunge il rappresentante della Camera del Lavoro della Val d’Agri - chiediamo che si tenga aperto un tavolo permanente di discussione e di monitoraggio per dirimere non solo questa vertenza, ma tutte le vertenze lavorative tuttora aperte in Val d’Agri e in Regione, con un deciso rilancio delle politiche occupazionali». Angela Pepe

GENZANO, IL DIFFUSO “NO” ALLA DISCARICA Un comitato civico avvia una petizione e sollecita il Comune La sinistra attacca i metodi decisionali “imposti” dalla Regione

«Impugnare i provvedimenti» «Si rispetti la volontà cittadina» GENZANO DI LUCANIA - Il comitato spontaneo cittadino, apolitico e apartitico, contro la discarica scende in piazza per presentare una petizione di firme. E’ una decisione maturata dopo i vani tentativi di opporsi allo scempio ambientale. Un breve riepilogo ci fornirà le chiavi d’accesso al cuore del problema. Con l’ordinanza 2 del 2008, il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ordinava alla Comunità montana Alto Bradano di realizzare nel comune di Genzano di Lucania una discarica per rifiuti non pericolosi indifferenziati, non prevista nel Piano provinciale dei rifiuti vigente del 2002, a dispetto delle consuetudini e - secondo il comitato - non in linea con le direttive comunitarie in materia. Nessuna opposizione a quell’ordinanza, nè al piano provinciale rifiuti del 2008 è stata fatta dalle istituzioni legittimate a ricorrere. In vista dello stato di emergenza regionale in materia di smaltimento dei rifiuti, la Regione Basilicata ha accelerato il procedimento di

realizzazione della discarica che fungerà da vera discarica di emergenza del centronord della Basilicata, ovvero per accogliere, oltre ai rifiuti dei Comuni del comprensorio, anche quelli del comune di Potenza e degli altri comuni in emergenza. L’assessore regionale all’Ambiente, Vincenzo Santochirico, lo scorso 9 settembre ha diffidato il commissario straordinario della Comunità montana Alto Bradano, Anatrone, alla consegna dei lavori di realizzazione della discarica entro due giorni. Così, sembra ormai imminente l’inizio dei lavori in un sito che è contaminato, a ridosso del fiume Bradano e vicino ad aziende zootecniche ed agricole. Nel frattempo, la delibera di giunta regionale dello scorso 10 agosto 2009, pubblicata sul gazzettino ufficiale il primo settembre, ha accordato l’autorizzazione integrata ambientale (Aia) per la costruzione della discarica. Questo provvedimento può essere impugnato unitamente a tutti gli atti che fanno parte

dello stesso procedimento, al fine di richiedere ed eventualmente ottenere la sospensiva da parte del Tar Basilicata sul progetto in itinere. Cos’, il comitato di cittadini intende smuovere la cittadinanza e invitare l’amministrazione comunale a impugnare il provvedimento regionale. Una simile azione spetta esclusivamente agli amministratori «che non potranno deludere le attese dei cittadini uniti per far fronte comune. Le vecchie e le nuove amministrazioni regionali - commenta un membro del comitato - ci portano verso il baratro non solo ambientale, ma anche economico. per questo - sostengono dal comitato - è indispensabile reagire». Angela Menchise

GENZANO DI LUCANIA - La questione “discarica di contrada Mattinella” sta montando velocemente. «E’ di questi giorni la notizia che l’assessore regionale all'Ambiente Vincenzo Santochirico ha intimato alla Comunità montana di dare immediatamente inizio ai lavori per la costruzione della nuova discarica, prevista in contrada Mattinella di Genzano di Lucania», scrive in un volantino il gruppo consiliare Sinistra per Genzano. E la sigla definisce la notizia, senza usare eufemismi, «una decisione grave, perché non tiene conto della sensibilità contraria espressa dall’opinione pubblica dei cittadini di Genzano, nè della volontà del consiglio comunale; e tantomeno delle valutazioni della

commissione istituita dallo stesso, nonché delle inchieste giudiziarie in corso». Di conseguenza, in concomitanza con il comitato civico, il gruppo politico chiede al sindaco «di farsi interprete, almeno per una volta in questi quasi cinque anni di mandato, della dignità e dell’orgoglio dei genzanesi e di adottare immediatamente tuttigli attie iprovvedimenti in suo potere per evitare questa sciagurata scelta». Inoltre, incita «tutti i partiti, al di là degli schieramenti politici, alle associazioni culturali e di volontariato, alle associazioni sindacali e di categoria, a mobilitarsi e a mobilitare i rispettivi rappresentanti provinciali, regionali e nazionali». Contemporaneo l’appello ai cittadini «ad attivarsi, anche attraverso le iniziative del comitato, partecipando con le proprie idee e il proprio impegno contro la costruzione della nuova discarica e contro chi, con la scusa del dovere istituzionale, si arroga il diritto di decidere il destino di un territorio cui non appartiene». Il testo è stato diffuso nel

pomeriggio di ieri. «La cosa incredibileche suscita più sconcerto - ci comunica verbalmente Rocco Di Bono - è l’atteggiamento dell’assessore Santochirico e di De Filippo, giunta intera compresa, i quali, se a parole mirano a vantare il proprio “pedigree” di centrosinistra nei fatti, invece, si ritrovano ad utilizzare gli stessi metodi antidemocratici metodicamente contestati agli avversari di centrodestra». «Lo smarrimento delle identità politiche - continua il consigliere comunale e responsabile del dipartimento Enti locali della Federazione provinciale di Potenza del Prc - rende indistinguibili i valori delle forze in campo. Al punto da indurci ad esprimerci con parole, quasi profetiche, risalendo al “lontano” 2004, che furono di Norberto Bobbio, il quale aveva detto che “riesce difficile capire come si possa difendere la distinzione tra destra e sinistra in un periodo storico in cui, a quanto pare, esse confluiscono nell’azione politica concreta l’una nell’altra”». Gianrocco Guerriero

PD, POLEMICA A DISTANZA TRA LE MOZIONI

«La longevità è decisa dai cittadini» ABRIOLA - Non si ferma il dibattito - talvolta polemica - tra le mozioni del Partito democratico che tra poche settimane affronterà il congresso regionale e le primarie per la scelta del segretario regionale (tre i candidati al ruolo guida: Erminio Restaino pe rla mozione Franceschini, Roberto Speranza e salvatore Adduce per quella legata a Bersani). Ieri, una dura lettera di Giovanni Petruzzi, sindaco di Anzi, che spiegava i motivi di un mancato appoggio ad Adduce (che, invece, riceve il sostegno dell’ex candidato alla segreteria per la mozione Marino, Sabino Altobello) perchè « non c’è nulla di nuovo sotto il sole e assistiamo all’ennesimo atto del teatrino della politica lucana». Replica, oggi, il sindaco di Abriola, Antonio Pessolani: «In prossimità dei suoi principali appuntamenti congressuali il Pd lucano ha davvero una grande possibilità di scelta. Da una parte può aprire con la società

lucana ed i suoi territori un dibattito nuovo, tutto positivamente incentrato sulle questioni di merito e di sviluppo, posizionando sulla prima linea dell’agenda politica i diritti di tenuta sociale, occupazionale, economica e la loro capacità di animazione e di protagonismo istituzionale». ma dall’altro, può «continuare a impigrirsi dentro un vociare strumentale, fatto di irresponsabili diktat sulla mobilità delle classi dirigenti e sull’obbligatorietà deilimiti dimandato perconsiglieri regionali e parlamentari». Pessolani replica alle dichiarazioni di Petruzzi spiegando che «insistere su questo falso schematismo significa sprecare un’occasione importante perrilanciare ilvocabolario e l’impegno del Pd dentro le questioni principali della nostra regione e sottrarsi di fatto alla responsabilità di governare quei difficili cambiamenti che il nuovo tempodella globalizzazioneabbattesulla

Basilicata». «Da più parti e con molto rammarico prosegue Pessolani - leggo note polemiche, contrapposizioni, attacchi personali e mi chiedo quale sia lo spazio democratico di protagonismo e di scelta che possono avere a disposizione i cittadini dentro questo assurdo bailamme politico. La stessa nota del sindaco Petruzzi mi pare tutta collocata su questo tema delle rivendicazioni e dei diktat con un uso perfino offensivo verso esperienze di valore che meritano rispetto ed anche lealtà argomentativa». Ecco perchè «diversamente dalmiocollega- aggiungeerilancia-credo che la Basilicata abbia ancora bisogno dell’opera e dell’intelligenza di Antonio Luongo, di Filippo Bubbico e di molti altri e che l’unica regola democratica per stabilirne la longevità politica sia la voce libera dei cittadini e degli elettori». Così nasce una «scelta congressuale».

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12 Potenza e Provincia Da mesi i lavoratori dell’azienda, in sciopero da una settimana, non percepiscono lo stipendio


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L’attesa dell’incontro sulla provincializzazione dell’arteria fissato per mercoledì

La decisione sulla Ginestra-Barile Speranza e fretta. «Senza soluzioni immediate, meglio chiudere subito il tratto» GINESTRA - I circa millecinquecento automobilisti in transito sulla Ginestra-Barile devono ancora aspettare qualche giorno per sapere se questa strada rientrerà nel piano di provincializzazione e, soprattutto, se verrà messa in sicurezza prima dell’inverno, per evitare che si ripetano i numerosi incidenti dell’anno scorso. Per mercoledì 16 settembre presso il dipartimento Infrastrutture della Regione Basilicata si discuterà della strada GinestraBarile «per pervenire all’attuazione di azioni istituzionali volte alla risoluzione delle note problematiche inerenti questa strada». Questa è la nota che l’assessore alle Infrastrutture della Regione Basilicata Innocenzo Loguercio ha inviato all’assessore provinciale alla Viabilità Nicola Valluzzi ed ai due sindaci di Barile e Ginestra, Giuseppe Mecca e Fabrizio Caputo, dei due comuni interessati al miglioramento di questa arteria. Il sindaco di Ginestra Fabrizio Caputo contattato ha riferito: «Ormai l’iter procedurale su come intervenire su questa strada è già in moto. La Regione e la Provincia si stanno movendo in perfetta sinergia. E la prossima settimana si quantificheranno gli interventi da fare subito, prima dell’arrivo

dell’inverno. Ecco perché non ho chiuso la strada, ho ricevuto promesse immediate di intervento». Il sindaco di Barile, Giuseppe Mecca di questa strada sa vita e miracoli. Grazie a lui, nel 1996 dall’allora Ministro Di Pietro, furono stanziati 2.500 milioni di lire per il miglioramento della Ginestra-Barile, lavori ultimati nel 2000. Avvicinato ha descritto la storia amministrativa di questa strada: «E’ dal 1994, con atto del consiglio comunale, che chiedevo alle massime autorità governative e istituzionali regionali e provinciali la provincializzazione di questa strada. Nel 1996 ho dovuto chiudere al transito questa strada nel territorio di mia competenza per i numerosi incidenti stradali, più volte il mio comune è stato citato per richieste di risarcimenti, conseguenti a incidenti stradali. Nell’aprile 1998 scrivevo alle massime autorità governative nazionali, dal Presidente della Repubblica, al ministro dei Lavori pubblici, dal responsabile del Cipe, ai deputati e senatori lucani. Il tutto per sollecitare l’ammodernamento e adeguamento di questa strada. Sempre nello stesso anno, con delibera della giunta provinciale del 14 settembre del 1998 si approva il

CRONACA DALLA VAL D’AGRI

Fermato un bracconiere

Visuale coperta per gli automobilisti lungo la Ginestra-Barile

progetto definitivo e l’indizione della gara di appalto per migliorare questa strada che viene ultimata nel 2.000. Ma dal 2002 emergono le prime frane nel tratto riguardante Barile al km 1+ 480 e, purtroppo, ricomincia l’odissea della strada di nessuno. Infatti i lavori di rimozione di queste frane - prosegue - vengono eseguite con ordinanza e a carico del comune. Nel gennaio del 2004 il prefetto

Mauriello disponeva una riunione urgente per questa strada alla presenza di autorità provinciali e comunali. E’ emersa tanta disponibilità, ma nessun fatto nuovo e utile per risolvere i pericoli di questa strada. Se non arrivano interventi immediati, sono disponibile ad emettere ordinanza di chiusura al traffico veicolare di questa strada». Lorenzo Zolfo

Tito Il Pd richiama il centrodestra sulla programmazione metropolitana

Psm: «Senza una linea unitaria e chiara a che cosa serve un ultimatum?» TITO - «Le dichiarazioni a mezzo stampa rese dal sindaco Scavone in merito alla futura pianificazione e destinazione di alcuni terreni ricadenti nell’ area industriale di Tito soltanto poche settimane prima delle elezioni comunali 2009, sottolineano forse non solo una divergenza di obiettivi in seno alla maggioranza di centro-destra titese, ma anche una certa approssimazione nel delineare le nuove traiettorie di sviluppo per la comunità titese». Ne sono convinti i consiglieri comunali del Pd (Michele Iummati, Antonio Meliante, Antonietta Giuzio, Antonio Gatta) che in una nota ricordano come «soltanto due mesi dopo le elezioni comunali, la locale sezione del Pdl con una nota a firma del coordinatore Emilio Buono rivolge un accorato appello a tutte le istituzioni interessate affinché, dopo più di 20 anni e in barba ai propositi di realizzare una “via Pretoria Metropolitana” del sindaco Scavone, si ritorni a parlare del progetto Interporto di Tito». Una precisazione: «Non ci sarà mai da parte del Pd di Tito - aggiungono - nessuna contrarietà pregiudiziale in merito a progetti realmente tesi allo sviluppo della nostra comunità, ma rimaniamo a dir poco perplessi quando registriamo posizioni discordanti e contrastanti su uno dei temi, quale quello della pianificazione territoriale dell’area di Tito Scalo da troppi anni poco chiara e senza una visione strategica di medio e lungo periodo».

Tornano all’area metropolitana «ci chiediamo a cosa serve dettare ultimatum alla giunta comunale di Potenza in ordine alle scelte strategiche da fare all’interno del Psm, così come prevede la delibera approvata dal precedente consiglio comunale di Tito soltanto un minuto prima del suo scioglimento, se non vi è ancora una idea chiara e condivisa sulle proposte da avanzare? Questo disegno è in sintonia con gli indirizzi strategici provinciali e regionali?» Con la stessa nota, i rappresentanti del Pd ritengono «che non sia più prorogabile un confronto aperto, sereno e costruttivo con tutti gli attori locali per definire quali traiettorie e quali modelli di sviluppo possono realmente essere perseguibili e quali no. Se bisogna oramai rinunciare completamente alla vocazione industriale a favore di quella commerciale oppure di quella residenziale». Il che vuol dire ragionare sui servizi, sulle infrastrutture, sulle opere preliminari. «Riteniamo ancora - aggiungono - e su questo punto invitiamo l’intera maggioranza di centro-destra a un’inversione di rotta rispetto all’approccio avuto negli ultimi 15 anni di amministrazione comunale, di superare steccati e contrapposizioni avvolte di carattere ideologico, avvolte peggio ancora, di carattere personale e di rimettere al centro gli interessi generali della comunità».

IL RICORDO

Pietro Di Lonardo, il sindacato, la generosità, l’umiltà cristiana RIONERO IN VULTURE - E’ venuto a mancare dopo lunga malattia Pietro Di Lonardo. Un terribile male stronca la sua garbata esistenza a soli cinquantuno anni, e tante cose ancora da fare. Una vita spesa sempre al servizio degli altri. Origini operaie e contadine, umile nella sua grandezza, Pietro era presente senza farsi troppo notare. Persona fattiva, attenta, mai servile. Così lo riconoscono i compagni di lavoro in azienda, così lo descrivono quelli del sindacato, attivissimo nella Cisl zonale, dove ogni sera si recava per dare il suo contributo, anonimamente, quasi senza farsi accorgere. Tornava con le scarpe ancora umide dal lavoro, e in pochi minuti era già pronto per andare “in sezione”, come lui diceva. Lì c’è sempre da fare: una vertenza, un’assemblea da organizzare, dichiarazioni da compilare, c’è sempre un amico con qualche problema di lavoro e non solo. Si era poi messo in testa, negli anni scorsi, di istituire un telefono-ascolto per quelle famiglie assillate dal problema della droga e che magari non avevano trovato un primo

punto di riferimento. In fabbrica sapeva di diversi casi e si era prodigato a contattare associazioni di volontariato anche nelle regioni vicine, per trovare un benché minimo spiraglio all’annoso problema, che tortura anche le piccole comuinità. Pietro era un operaio ed un operatore a tutto campo, turni in azienda e poi anche la campagna, dai pomodori alle viti alle olive e anche un orticello per le esigenze di tutti i giorni. I suoi ragazzi lo hanno seguito un po’ ovunque, attenti ad apprendere quanto, con semplicità, lui sapeva esprimere. Nel sindacato ha dato molto, soprattutto nell’azienda ove operava, e nella quale si era giunti a controllare perfino il tempo che si sta in bagno. Questo era per lui umanamente e sindacalmente inaccettabile. Gli sembrava di ritornare indietro nelle conquiste ottenute in azienda. Ma non ne faceva un dramma, mai in polemica ossessiva. Eppure non demordeva, andava avanti con perseveranza. Un dirigente sindacale una volta si espresse sul conto di persone come Pie-

tro, asserendo che sono proprio loro che “fanno grande il sindacato”. La capacità di lottare per cause giuste lo hanno visto impegnato anche quando, da due anni, la terribile malattia lo aveva colpito: si è battuto per il riconoscimento del massimo grado di invalidità e il diritto alla indennità di accompagnamento, per gravi malattie. Una battaglia vinta, alla fine. La sua esperienza ispira un verso di Neruda: “Non so come si chiama. Era povero come me, aveva i miei stessi occhi, e con quelli apriva il sentiero perché un altro uomo passasse. Ed eccomi qui. Per questo esisto”. Quando si invitava Pietro per qualsiasi attività si faceva trovare sempre pronto, anche ad anticipare economicamente, come quando si propose una lapide artistica da erigere ai caduti sul lavoro, davanti al Centro sociale di Rionero, realizzato con i fondi sindacali all’indomani del terremoto del 1980. La lapide si realizzò e venne inaugurata un lontano primo Maggio. Pietro era lì, entusiasta e appena visibile. Armando Lostaglio

SAN MARTINO D’AGRI - Il personale della Polizia provinciale di Senise ha fermato nel giorno di apertura della nuova stagione venatoria un 25enne. Il soggetto fermato è stato colto sul fatto in «inequivocabile atteggiamento» ed è stato fermato mentre esercitava l’attività venatoria. Gli agenti una volta accertata l’infrazione, hanno provveduto subito a fermare il sospetto, sequestrando l’arma da fuoco e le munizioni. Il sequestro è avvenuto all’interno dell’area del Parco nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri - Lagonegrese, in agro del territorio del comune di San Martino d’Agri. Per l’uomo fermato è scattato il deferimento in stato di libertà all’autorità giudiziaria di Lagonegro per i reati di esercizio venatorio all’interno di area protetta, introduzione di arma da fuoco senza autorizzazione ed esercizio in periodo non consentito relativamente alla specie cinghiale. Purtroppo questo avvenimento, come altri già verificatisi in passato, non hanno per nulla demoralizzato i bracconieri che, soprattutto durante le ore notturne, percorrono indisturbati le piste dei cinghiali. Questo comportamento in un certo qual modo viene giustificato dalla gente del luogo, perché tende a diminuire la pressione degli ungulati, colpevoli di danni alle colture. I cittadini sembrano fare ancora fatica ad accettare l’ente Parco come istituzione e per tanto nessuno ancora si rivolge al commissario o agli uffici del Parco per risolvere, chiarire o denunciare comportamenti errati problemi inerenti il territorio. La soluzione del problema cinghiali esiste e si chiama “Programma di Gestione”, un progetto serio e scrupoloso affidato a esperti nel campo della gestione della fauna e della salvaguardia dell’ambiente. In questo modo una equipe di esperti analizzando a fondo il problema sul territorio può fissare i criteri di contenimento della specie, attraverso l’utilizzo di vari metodi, come “chiusini” ed abbattimenti programmati. Emilia Manco

FURTI A LAURIA

Arrestati quattro croati LAURIA - Ancora furti nella cittadina lauriota, arrestati quattro cittadini croati. Nella mattinata di lunedì si terrà, presso la casa circondariale di Sala Consilina, l’udienza di convalida degli arresti. I Carabinieri della compagnia di Lagonegro e della stazione di Lauria, coordinati dal tenente Luigi Salvati Tanagro, nella mattinata di giovedì scorso, hanno tratto in arresto quattro cittadini croati, domiciliati a Roma. Gli arrestati sono ritenuti responsabili di tentativo di furto aggravato in concorso, commesso in contrada Seta di Lauria presso un’abitazione privata in cui al momento era presente un’anziana di 73anni. L’anziana si è subito resa conto delle vere intenzioni delle tre donne straniere la 25enne Natalija Jovanoci, la 32enne Sandra Nenic e la 53enne Patrizia Misano che si erano introdotte in casa. Una quarta persona il 38enne Igor Seferovic era intento ad aspettarle a bordo di una Fiat Punto di colore chiaro. La presunta vittima aveva chiesto immediatamente aiuto, in quanto una delle tre donne l’aveva bloccata, urlando a squarcia gola e attirando la presenza dei vicini. I quattro malintenzionati si sono dati alla fuga in auto, ma sono stati inseguiti da un appartenente alle forze dell’ordine che era libero dal servizio che ha avvisato il 112 sull’itinerario percorso dai malviventi. Una pattuglia dei Carabinieri in servizio di controllo del territorio nei pressi di Rivello allertata dalle richieste di aiuto, ha bloccato l’autovettura in contrada San Freno, traendo in arresto i quattro e sottoponendo a sequestro l’autovettura utilizzata. Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore della repubblica di Lagonegro, Francesco Greco. Il gip di Lagonegro nella mattinata di lunedì prossimo presso il carcere di Sala Consilina terrà l’udienza di convalida degli arresti. em.man

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Malcontento sul chiosco-edicola abbandonato, i privati pronti ad acquistare nuove fioriere

Via Ridola è un cantiere infinito Commercianti delusi per l’assenza di ordine, decoro e pulizia nel salotto urbano CHISSÀ se, anche ufficialmente, il cantieredi via Ridola è stato davvero chiuso. A farsi un giro lungo la strada del centro storico, interessata da lavori di recupero ormai terminati da pochi mesi, la sensazione è di stare attraversando un luogo dove domina ancora la provvisorietà. Provenendo da via del Corso, ci si imbatte in uno stridente contrasto visivo fra le nuove fioriere in metallo e un'edicola, anch'essa nuova anche se posizionata lì da nove mesi, circondata alla meglio da una rete su cui ormai ognuno collocai manifestie i messaggi che vuole, mentre intorno si accumulano cartacce e rifiuti vari. La storia di quell'edicola è nota ma sembra che la soluzione sia ancora lontana, mentre giornali e riviste continuano a essere esposti e venduti nella vicinissima edicola, dalla quale non sembra che il proprietario possa essere facilmente spostato alle condizioni dettate dall'Amministrazione comunale, che non riesce ancora a sbrogliare la matassa che ha creato. «Via Ridola -ha dichiarato Giuseppe Chietera, commerciante della zona- doveva essere, secondo le intenzioni del Comune, una specie di fiore all'occhiello della città.

I vecchi cantieri, oggi in buona parte rimossi, su via Ridola

Ma le cose non stanno proprio così e quell'edicola comprata e abbandonata, che dona alla strada un aspetto complessivo di incuria, spiega meglio di mille parole l'attenzione e la cura che l'Amministrazione comunale riserva a questa strada. Una strada frequentata, sia di giorno che di notte, da nume-

rosi turisti e residenti, ma la cui pulizia è affidata ancora alle ramazze e non agli appositi mezzi meccanici, che puliscono meglio. Inoltre, la mattina via Ridola è cosparsa, oltre che di rifiuti, anche di bottiglie, abbandonate su gradini, muretti ed anche per terra. Bottiglie che noi commercianti provvediamo

di nostra iniziativa a raccogliere e buttare, per dare un aspetto più decoroso alla strada, nonostante la presenza ingombrante dell'edicola recintata e inutilizzata». E proprio sull'utilizzo dell'edicola Chietera ha espresso una sua idea: «Potrebbe essere adoperata -ha spiegato- come punto informativo per turisti e posizionata in fondo a via Ridola. Oppure in via Lucana o in via San Vito, all'ingresso della città, dove attualmente vi sono dei punti informativi che sembrano più che altro delle baracche semiabbandonate. Abbiamo appreso in questi giorni che il Comune avrebbe dovuto allestire un infopoint già da giugno e non l'ha ancora fatto. Eppure giaceva in pieno centro quest'edicola perennemente chiusa». Per migliorare il decoro della strada, i commercianti hanno in progettodi acquistarefioriere ed altri arredi urbani. «Lo faremo -ha detto Chietera- a nostre spese e senza chiedere il contributo di nessuno». Un modo per limitare, almeno per ora, l'aspetto di cantiere che caratterizza attualmente via Ridola e che si ripropone alla fine della strada, nel belvedere di piazzetta Pascoli, anch'esso recintato da mesi. Biagio Tarasco matera@luedi.it

Si conferma il forte interesse dei giovani per la scrittura narrativa

Premiato il genio materano Simonetta Sciandivasci ha conquistato l’Energheia 2009 E' la materana Simonetta Sciandivasci la vincitrice del Premio Letterario “Energheia”, giunto alla sua quindicesima edizione. Sabato sera nello splendido giardino del museo Ridola una giuria, presieduta dalla scrittrice Antonella Cilento e composta dagli scrittori Maurizio De Giovanni e Giorgio Fontana hanno premiato il racconto “Costole” della giovanissima Simonetta con la seguente motivazione: “Racconto cecoviano dagli ottimi dialoghi; vince per notevole maturità stilistica, capacità di affrontare un tema difficile senza cadere nell'autocompiacimento e nella retorica”. Hanno ricevuto la segnalazione della giuria Francesco Troccolidi Roma, con il racconto “Insekta” e Giorgio Ricci di Valenza (Al) con il racconto “Dauphine. Ad aggiudicarsi la vittoria nella sezione “Miglior racconto da sceneggiare per la produzione di un cortometraggio è stata premiata Assunta Morrone di Trenta (Cs) con il racconto “Elissa” con la seguente motivazione: “l'ispirazione cinematografica, come riconoscimento dell'autrice, traspare dall'impianto narrativo costruito per soggetti che molto si prestano ad adattamento di questo tipo”. Durante la serata, presentata da Francesca Grego e introdotta da brani musicali suonati Da Francesco Quercia, sono state distribuite due antologie curate dall'associazione: “I racconti di “Energheia” e “Nuvole”di Energheia”, rispettivamente una raccolta degli elaborati finalisti della quattordicesima edizione del premio letterario e una raccolta di fumetti. «Il premio Energheia -ha commentato Mi-

Un’immagine di repertorio del premio letterario Energheia, che ogni anno apre una finestra ai giovani scrittori, per stimolare l’interesse verso la narrativa

chele Salomone di Energheia- continua a crescere e diventa sempre di più un'occasione per cimentarsi con la scrittura; ma è anche importante perché offre la possibilità a tantissime persone di dedicarsi alla lettura. Spero che questa manifestazione letteraria abbia sempre il successo ottenuto in questi anni e che ci siano persone disponibili a leggere questi racconti». Quest'anno sono pervenuti all'associazione, che tra i suoi obiettivi ha quello di rendere protagoniste le giovani generazioni nella stesura di un racconto, tanti elaborati, a testimonianza di quanto la scrittura appassioni ancora tanta gente. Anche quest'anno, inoltre, è stato riproposto il Premio Telematico “I brevissimi di Energheia”, dedicato ad un componente dell'associazione prematuramente scomparso, Domenico Bia sul tema “La giustizia” per racconti invia-

ti, letti e selezionati online, l'associazione ha scelto il racconto “La giustizia di Ida” di Margherita Bodini. Nel corso della serata e stato premiati Bruno Bianco con “Il ritorno di Kemir”nella sezione “Energheia Cinema”, Antonio Mirizzi con “The strange murder of Mr. Baker”e Davide Monti con “Agente di Vendita, vincitori ex aequo di “Nuvole di Energheia - storie a fumetti”. Mariangela Lisanti

ERRORE SULLA FIRMA DI “Q” PER un errore, nell'edizione di ieri a pagina 18, la firma di Dora Albanese è apparsa sull'intervista ad Antonio Andrisani, intitolata “Con il Cinema in testa - Una vita a metà fra grafica e regia” realizzata, invece, da Antonella Ciervo, ce ne scusiamo con i lettori e i diretti interessati.

Libertà di stampa, la Cgil sarà a Roma con la Fnsi LA CGIL di Matera parteciperà, con un pulman, alla grande manifestazione in difesa della libertà di informazione, promossa dalla Federazione della stampa, che si terrà a Roma il 19 settembre prossimo. «Non potevamo far mancare la nostra adesione a una mobilitazione finalizzata alla tutela di fondamentali diritti di democrazia. -si legge in una nota della segretaria generale Manuela Taratufolo- Imbavagliare la libertà di stampa equivale a volere manipolare la libertà di pensiero e di informazione: coloro che intendono esercitare queste libertà, costituzionalmente garantite, devono potersi esprimere in assoluta libertà ed autonomia, senza essere asserviti ad alcun potere e soprattutto senza essere bersagli di minacce e intimidazioni. Oggi si stanno mettendo in discussione i diritti e le libertà contenuti nella Carta Costituzionale, e per questo è urgente promuovere la consapevolezza piena della funzione dell'informazione quale pilastro di ogni democrazia, funzione che è anche politica ma che non è nella disponibilità del potere. E' una materia che va sottratta alle contingenze dei virulenti contrasti politici e che impone il rispetto dei principi legali e sociali di convivenza di cui è parte integrante. Per questo, la società civile ed, in particolare, il mondo del lavoro non possono fare mancare la loro solidarietà a questa importante manifestazione nazionale, con la quale si vuole mettere fine all'esagerata mancanza di rispetto che questo Governo, ma

soprattutto il suo premier, sta praticando a danno di principi e garanzie costituzionalmente previsti. I cittadini italiani -prosegue Taratufolo- non possono restare impassibili: sarebbe una vergogna imperdonabile, un gesto pusillanime, non condividere le ragioni alla base di questa manifestazione. Il 19 settembre bisogna accorrere numerosi a Roma per dare un sentito contributo all'intoccabilità dell'articolo 21 della Costituzione e per rivendicare, ad alta voce, un'informazione che racconti la verità dei fatti, che sia attenta ai bisogni delle persone, che non distorca le opinioni e dia voce ai più deboli e indifesi, che rafforzi i valori della non violenza, del rispetto per gli altri, della legalità e solidarietà. La Cgil dice no al bavaglio e guinzaglio che Berlusconi sta cercando di mettere ad una libertà che è fondamentale nella nostra società civile: la libertà di stampa, che deve essere imparziale e plurale e che non può essere censurata solo perché racconta spaccati non consoni della vita di chi oggi rappresenta una delle massime cariche del Paese. Non si può far prevalere la logica della prevaricazione e della minaccia intimidatoria. Il 19 settembre bisogna essere In piazza per mettere fine ad abusi inaccettabili con cui si vuole riportare indietro il Paese di un settantennio, ripristinando un clima antidemocratico, violento, autoritario. Aderire a questa manifestazione è un atto di democrazia elevata, è un gesto di grande civiltà». matera@luedi.it

Violento temporale Allagate vie e scantinati QUASI tre ore di pioggia battente, a tratti particolarmente violenta, ha investito ieri pomeriggio la città di Matera e l’hinterland, determinando i cronici problemi di tenuta del sistema di reflusso dell’acqua ai rioni Agna e Cappuccini, nei pressi di condomini e appartamenti privati. I problemi maggiori si sono registrati nei seminterrati e garage dove le grate intasate dalla vegetazione non sono state in grado di smaltire con sufficiente rapidità la massa d’acqua arrivata in pochi minuti a livelli decisamente anomali per il periodo. Disagi sono stati segnalati anche in prossimità dell’ospedale “Madonna delle Grazie”, dove pazienti e familiari per un periodo fortunatamente breve non sono riusciti a scendere dalle auto, poichè l’acqua arrivava sopra gli sportelli. Anche in questo caso, il problema è stato determinato dalla incapacità di smaltire l’acqua da parte delle feritoie appositamente realizzate lungo le strade d’accesso al nosocomio. Nel centro cittadino, poi, le solite scene di tombini esplosi sotto la pressione dell’acqua che non ha trovato sfogo. Un problema serio, che andrebbe risolto con una pulizia generale delle grate, troppo spesso piene di vegetazione spontanea, cartacce e fogliame. L’autunno è alle porte, dunque i tempi sono quantomai maturi. matera@luedi.it

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Matera


Pisticci Cittadini Attivi critici sull’idea per Tinchi

Valsinni, Montalbano e Craco

No all’ospedale dei privati La protesta non si ferma

Recuperati tre mezzi rubati

Scontro sulla Jonica

CONTROLLI a tappeto dei carabinieri del comando provinciale di Matera per contrastare il fenomeno dei furti di mezzi industriali e agricoli, che stanno interessando determinate aree della provincia. In particolare, i militari sono riusciti arecuperare untrattore edue furgoni, giàrubati.Inprovincia diBari,sonostatirecuperati due furgoni Fiat Daily, rubati la notte del 11 settembre, presso un'azienda edile di Valsinni. In questo caso, il lavoro di recupero dei carabinieri è stato agevolato dalla presenza, sui mezzi, di un sistema di rilevamento satellitare. A Craco, i carabinieri della Compagnia di Pisticci, sempre più presenti su quel territorio, hanno denunciato, per ricettazione, un 39enne della zona. I militari dell'Arma, nel corso di alcuni servizi di controllo, svolti soprattutto nelle aree agricole del piccolo comune, hanno rinvenuto, in un terreno di proprietà dello stesso, un trattore agricolo di tipo cingolato, privo di targa, risultato, a seguito di ulteriori accertamenti, rubato, nel 2002, a Montalbano Jonico. Appare evidente, specie alla luce del primo rinvenimento, come a compiere determinati reati siano, soprattutto, soggetti provenienti della vicina Puglia, provincia di Bari in particolare. Da ricordare, a conferma sia di questa tesi, che dell'impegno profuso dai carabinieri nel contrastare tale fenomeno, il conflitto a fuoco, avvenuto alle porte di Matera la notte del 14 ottobre del 2008, fra una pattuglia del Radiomobile della Compagnia di Matera e alcuni soggetti che, poco prima, a bordo di una potente Audi A 4, avevano tentato di rubare dei mezzi industriali. In quell'occasione, la pressante presenza dell'Arma sul territorio e la pronta reazione dei militari impedirono che i delinquenti portassero a compimento i furti, obbligandoli alla fuga, dopo aver abbandonato la loro auto, con a bordo materiali e strumenti utilizzati per i furti. A distanza di qualche mese, fu arrestato un componente della banda, un pregiudicato di Andria (Ba). provinciamt@luedi.it

SCANZANO JONICO - Due persone sono rimaste ferite, fotunatamente in maniera non grave, in seguito a un incidente stradale avvenuto ieri sera, intorno alle 19.30, sulla Statale 106 Jonica nei pressi dello svincolo per la Statale Val d’Agri, nel territorio di Scanzano. Per cause in via di accertamente tre auto e un autocarro si sono urtati carambolando pericolosamente sulla carreggiata in direzione Taranto. Sul posto, appena ricevuta la segnalazione, è intervenuta una pattuglia della Polizia stradale di Policoro, che ha provveduto a disciplinare il traffico piuttosto sostenuto, dirigendo le operazioni di soccorso dei feriti. Dalle prime sommarie informazioni ottenute all’ora di andare in stampa, i feriti, tutti ricoverati al vicino ospedale di Policoro, non avrebbero riportato lesioni gravi. Incerta la dinamica del sinistro, probabilmente dovuto all’invasione improvvida della corsia di sorpasso da parte dell’autocarro. Ieri è stato l’ultimo giorno di controesodo, non classificato come di particolare emergenza per il traffico, ma la Jonica è stata ugualmente interessata da una circolazione intensa. provinciamt@luedi.it

BERNALDA - Continua la protesta delComitato “Cittadini Attivi” di Bernalda, all'interno del presidio, contro la chiusura dell'ospedale di Tinchi di Pisticci. I no alla chiusura della struttura ospedaliera, sabato 12, si sono spostati all'interno della sala consiliare di Pisticci, sede questa che ha visto anche la presenza del comitato bernaldese. A darne notizia è l'addetto stampa, Antonio Forcillo, che per l'occasione e per mantenere alta la guardia,ha diramato un comunicato della seduta del 12 settembre. «Il Comitato Cittadini Attivi di Bernalda e Metaponto -si legge nella nota di Forcillo- ha partecipato all'incontro-dibattito indetto nella serata di sabato. Alle premesse, fatte dagli organizzatori dell'incontro relativo alla situazione determinata dalla decisione consiliare di offrire la struttura ospedaliera alla “Stella Maris di Pisa” per la collocazione di una sua succursale di ricerca in Neuropsichiatria infantile, e alla necessità di riaprire il contenzioso e di riprendere la protesta, i Cittadini Attivi sonointervenuti con Pietro Tamburrano, il portavoce Antonio Forcillo e l’ingegner Giuseppe Iuele di Potenza. Le tesi sostenute dal Comitato Cittadini Attivi sono così sintetizzabili: In primo luogo si è ribadito che la protesta non è stata interrotta, nonostante l'arbitraria rimozione dei dodici striscioni apposti alla cancellata dell'ospedale di Tinchi, peraltro denunciata contro ignoti alla Procura della Repubblica di Matera. La decisione consiliare di Pisticci è atto unilaterale dell'Amministrazione co-

L’anziana signora simbolo della protesta per l’ospedale di Tinchi

munale da ritenere “illegittima”, perché la legge obbliga le Amministrazioni locali a condividere con i cittadini i progetti e le scelte di pubblica utilità. La trasformazione di Tinchi da servizio sanitario pubblico a struttura sanitaria privata -prosegue la nota- perché tale è la Neuropsichiatria infantile Stella Maris di Pisa dalla quale essa dipenderà, è atto involutivo, svantaggioso per la salute pubblica del territorio metapontino, dal quale anche l'attività neuropsichiatrica sarebbe rimossa, se col tempo essa non risultasse redditizia per l'impresa privata. In aggiunta a questo dettaglio è stata evidenziata ai presenti, con lettera inviata dal Comitato nazionale “Giù le mani dai bambini”- Onlus

al Comitato per l'Ospedale di Tinchi, che “grosse tranches”di Neuropsichiatria infantile sarebbero, a livello anche internazionale, sotto il giogo delle multinazionali farmaceutiche per la somministrazione di farmaci contrastanti con le esigenze di un reale recupero della integrità mentale dei minori. Di questo dramma ha fornito preoccupanti informazioni relative alle popolazioni lucane ed in particolare del comprensorio Asm, da cui dipende anche l'ospedale di Tinchi, Giuseppe Iuele, presidente regionale dell’associazione per i Diritti del Fanciullo. Si riconosce la necessità dell'intervento politico nella questione, ma si condanna ogni forma di strumentalizzazione elettorale a riguardo. Gli amministratori pubblici ei politicisono interpreti e servitori del benessere collettivo; in caso non lo fossero, riteniamoli pure usurpatori delle funzioni istituzionali. La protesta continua con l'auspicio di incontri diretti conle Autorità regionali, registi della corretta politica territoriale. Il Comitato si riserva di consegnare presto alla pubblica opinione informazioni sui disagi e sulle potenziali condizioni di “malasanità”patiti dagli utenti di questo ospedale costretti, a seguito del ridimensionamento, a rivolgersi ai nosocomi di Matera e Policoro distanti entrambi circa 40 chilometri da Tinchi. Ma soprattutto -conclude Forcillo nella nota- si riserva di fornire informazioni dettagliate sulla Neuropsichiatria infantile in Basilicata con la preziosa collaborazione di Adf». Fabio Sirago

Due feriti lievi

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Lunedì 14 settembre 2009

TAXI MATERA 3332685173

Giusy e Damiano oggi sposi E’ arrivato anche per voi il fatidico giorno...Un abbraccio da tutta la redazione!!!

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Ipsia, per alcuni avvio il 16 Si comunica che l'attività didattica per gli studenti delle classi II, III, IV e V dell'IPSIA “Leonardo da Vinci” di Matera avrà inizio alla data del 16 settembre 2009 nella sede di contrada Rondinelle, per consentire all'Ente Provincia di regolarizzare la documentazione relativa ai lavori di manutenzione straordinaria attualmente in corso, onde garantire la sicurezza degli utenti. Le classi I dell'IPSIA “L. da Vinci” inizieranno regolarmene l'attività didattica il giorno 14 settembre 2009 presso la sede dell'IPSS “I. Morra”di Via Dante N° 84, in Matera.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Chiusura via San Biagio Si comunica che da oggi, lunedì 14 settembre, fino a mercoledì 16 settembre è stata disposta la chiusura di via San Biagio, dall'innesto di Piazza Vittorio Veneto fino all'altezza della Chiesa di San Giovanni Battista, al fine di permettere l'effettuazione di lavori di manutenzione alla società Acquedotto Lucano e agli operatori del Comune. Nella intera giornata di martedì 15 settembre, invece, resterà chiusa via Casalnuovo, dall'innesto di via Ridola fino a via Bruno Buozzi, sempre al fine di consentire lo svolgimento di lavori alla società Acquedotto Lucano.

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 DIRENZO Via Persio, 48 0835/333911 PRONTO SOCCORSO Guardia medica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 Croce Azzurra 0835/331314

SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

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Coltivatori, proposta Ugl SU iniziativa della presidenza interprovinciale di Bari e Matera della Ugl Coltivatori è indetta per oggi, alle ore 10 presso la sede Ugl di Matera, in via Roma, 72, una conferenza stampa per la presentazione di una proposta di legge, su iniziativa dalla stessa Ugl, per il ripianamento delle passività agrarie pregresse, accumulatesi in seguito alle ripetute avversità atmosferiche. Durante l'incontro verrà fornita alla stampa una bozza della proposta di legge. In una nota il sindacato chiede la massima diffusione e partecipazione all'iniziativa.

Raduno dei bersaglieri UNA colorita e festosa fiamma cremisi “illuminerà’’ Matera per tre giorni, dal 9 all’11 ottobre, in occasione del “1° Raduno Bersaglieri del Sud’’ organizzato dalla sezione “Mauro Binetti’’ di Matera dell’Associazione nazionale Bersaglieri (A.N.B).. L’evento curato dal presidente sezionale, Antonio Epifania, e supportato dal volontariato dei soci, vedrà a Matera oltre 1000 bersaglieri provenienti da tutte le regioni meridionali, cinque fanfare e almeno 5000 ta famigliari e appassionati dei fanti piumati. Per la “Città dei Sassi’’, la provincia di Matera e, in generale, per la Basilicata il “ Raduno’’ sarà una concreta occasione per far conoscere e promuovere il territorio sul piano turistico.

Onyx, concerto rinviato PER i problemi organizzativi ben noti (taglio inatteso di fondi regionali), il concerto organizzato dall’Onyx Jazz club, di Giovanni Scasciamacchia Quartet, “My roots” con guest star Marco Collazioni al sax soprano, in programma il 19 settembre alle 20.30 all'Auditorium, è rinviato a data da destinarsi.

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033

•il cenacolo 0835/256309

PROROGATA AL 15 SETTEMBRE PROFILI DI DONNA Prorogata fino al 15 settembre prossimo la mostra “Profili di donna.Personaggi femminili e divinità nell'Odissea e nella mitologia greca”. La mostra, al museo Ridola, intende presentare le donne e le dee nell'Odissea e nella mitologia greca,figure arcaiche ma simili alla donna contemporanea,spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli. Nel percorso viene illustrata l'esperienza singolarissima di Eva Palmer,un'americana dall'animo greco legata alla riproposizione di grandi temi dell'archeologia e dell'antico, esempio precoce di buone pratiche di valorizzazione di siti archeologici che organizzò nel 1927 e nel 1930 le Feste Delfiche, di cui si presenta un raro filmato dell'epoca . Sono esposti eccezionali reperti archeologici, testi dall'Odissea, pagine di autori italiani e stranieri che dal mito hanno tratto ispirazione. Il Museo Ridola, , il più antico museo statale della regione, è stato istituito il 9 febbraio 1911 con la donazione gratuita allo Stato delle collezioni del Senatore Domenico Ridola., costituite prevalentemente da reperti archeologici, frutto di un'intensa attività di ricognizioni e ricerche condotta a partire dal 1872 nel territorio intorno a Matera.

•Le Botteghe 0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 G.I.-JOE 17,45 - 19,45 - 21,40 •KENNEDY• Matera 0835-310016 L’era glaciale 3 17,45 Segnali dal futuro ore 19,40 e 21,45 •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Il grande sogno 18,20-21,45 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 La custode di mia sorella 18,10 - 20 - 21,40

•CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso0835-208046 Il grande sogno 19,30 - 21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Il principe mezzosangue ore 19 Sex movie in 4d 21,45 • CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Chiusura estiva • CINEMA MOJTO• Programmazione al botteghino

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137

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20 Matera agenda


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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Potenza travolto senza attenuanti Seconda Divisione

Serie D

Ciclismo

Melfi, il ko di Scafati può aprire la crisi del team di Rodolfi

Impresa del cuore del Matera a Casarano Pisticci e Francavilla pari

Parla di nuovo italiano il Giro di Basilicata vinto allo sprint da Gaia

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a pagina 47

Volley

Basket

Boxe

MedicalCenter superata nel ritorno di Coppa

La Publisys batte Ostuni nel torneo di Bisceglie

Cammarelle campione E’ orgoglio lucano

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Sport


Lunedì 14 settembre 2009

Serie A. Una punizione di Riise allo scadere condanna un ottimo Siena. Illusorio il gol di Maccarone

Roma e Ranieri: buona la prima Squadra poco brillante e scelte da valutare, la alla fine i giallorossi vincono SIENA – Alla fine arriva la scossa. La Roma di Ranieri riesce a recuperare una partita che sembrava persa e a prendere i suoi primi tre punti del campionato. Il neo tecnico giallorosso dovrà ripartire da qui per dare un senso al campionato della sua squadra che fino al 27' del secondo tempo era ultima in classifica. Il Siena recrimina, perchè non ha saputo reggere il vantaggio nonostante 65 minuti alla grande, e per la gestione della gara da parte dell’arbitro, che non è piaciuta a Giampaolo, soprattutto in occasione dell’espulsione di Codrea che ha permesso alla Roma la rimonta. Così i gol di Mexes, che pareggia quello di Maccarone, e quello di Riise su punizione, rianimano la Roma che Ranieri non ha ancora capito e che fatica a contrastare un buon Siena proprio per alcune scelte del suo allenatore. La prima Roma di Ranieri presenta novità almeno bizzarre: Pizarro rifinitore, Burdisso terzino sinistro e soprattutto Perrotta esterno destro. Poi, con l’infortunio di Brighi (16' pt), il tecnico decide di dare spazio a Baptista, che non aveva ancora smaltito il fuso orario dopo l’impegno con la nazionale brasiliana, e la mossa risulta inutile. Bizzarra anche l’idea di rinunciare a Vucinic che appare in grado di dare efficacia e profondità alla squadra, oltre a liberare da responsabilità Totti. Quando Ranieri capisce di offrire alla punta montenegrina la sua chance, la Roma cambia. Lo stesso montenegrino sfiora il gol (27' st) un minuto dopo essere entrato, e al 28' c'è Totti in versione assistman che offre a Mexes il gol del pari. Poièarrivata anchel’espul-

Sampdoria

FantAntonio regala magie Blucerchiati in testa

Riise e Mexes, i due “cannonieri” della Roma targata Ranieri

sione di Codrea (33' st); con gli avversari in 10 la pressione dei giallorossi è aumentata, fino al 45', quando l’ ennesimo fallo su Totti genera la punizione da cui Riise trova il gol vittoria. Tre punti e rinascita, ma prima quanta paura per la Roma. Durante il primo tempo è inguardabile. Il gruppo di Ranieri è lento, compassato, non trova mai la profondità, mai una accelerazione, gioca per via orizzontali e soprattutto ha un centrocampo disattento che perde palla con una facilità disarmante, tanto che l’organizzazione del Siena ne approfitta e innesca contropiedi a go-go: micidiale quello al 26' del primo tempo, innescato da Vergassola, rifinito da Calaiò, concretizzato da Maccarone, che umilia Mexes e batte Julio Sergio con un

gran tiro all’incrocio. La squadra di Giampaolo è bella, vivace, attenta e dopo il gol continua ad essere pericolosa, semprecon ripartenzesprint: due passaggi e via. Peccato, per la squadra di Giampaolo, che per imprecisioni varie non riesca mai a concretizzare i contropiedi che organizza. Una volta sbaglia l’ultimo tocco Maccarone, una volta Fini, una volta Calaiò che non trova la porta con il colpo di testa (inizio ripresa), poi sbagliano ancora Maccarone e Calaiò. La pecca del Siena è qui e in quel secondo fallo ingenuo di Codrea chegli costail rosso.Sbavature che la Roma, rianimata dagli ingressi di Viucinic e Riise, sfrutta al meglio. La vittoria darà un pò di serenità all’ambiente, ma il lavoro di Ranieri è tutto in salita.

BERGAMO - Cassano e la Sampdoria fanno sul serio: Fantantonio regala a Mannini l’assist vincente dopo una grande azione personale e lancia i blucerchiati, in dieci per quasi tutto il secondo tempo per l’espulsione di Tissone, in testa alla serie A a braccetto con la Juventus. Per Del Neri, che dà un dispiacere ai suoi ex tifosi, non ci poteva essere un avvio di stagione più sfolgorante. Pazienza se la vittoria è arrivata più per la grinta e le invenzioni personali che per il gioco: quello verrà. Intanto si può sognare sulle ali dell’entusiasmo generato dal terzo successo consecutivo, maturato ai danni di un’Atalanta sfortunata, fermata nel finale per ben due volte dal palo. I bergamaschi sembrano comunque aver perso i superpoteri che spesso in casa li trasformavano. Acquafresca non incide e la difesa traballa, ma anche le scelte di Gregucci lasciano perplessi. Togliere il centravanti in superiorità numerica e sotto di un gol non è sembrata una grande idea. Samp prima insieme alla Juve. Chi l’avrebbe mai detto?

L’esultanza di Gilardino

FIORENTINA Ai viola basta super Gila per affondare il Cagliari FIRENZE – Un grande Alberto Gilardino basta alla Fiorentina per superare il Cagliari. Ancora una vittoria di misura per i viola che due settimane fa avevano superato il Palermo grazie al gol di Jovetic e che oggi si sono ripetuti con i sardi, messi ko da un gran colpo di testa di Gila, protagonista di una grande gara. Lotta dal primo all’ultimo minuto, fa salire la squadra e impazzire la difesa isolana, insomma Gilardino trascina i suoi ad una vittoria meritata che vale quota 7 punti in classifica. «Queste vittorie mi piacciono, - ha detto il bomber di Biella a fine gara - vincere soffrendo è più bello». «Siamo partiti bene – prosegue Gilardino ai microfoni di Sky Sport -, oggi abbiamo conquistato altri tre punti e cercheremo di andare avanti così. Non siamo brillanti, ma in questo momento del campionato ci sta, quel che contava era vincere oggi e ci siamo riusciti. Adesso è importante continuare così, magari non giochiamo benissimo, ma c'è grande determinazione e voglia di vincere».

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22 Sport


Serie A

Serie

A

Risultati e classifica Atalanta – Sampdoria

0-1

Bologna - Chievo

0-2

26'st Mannini

18' pt Pinzi, 30' pt Pellissier

Fiorentina – Cagliari

1-0

Genoa - Napoli

4-1

Inter - Parma

2-0

Lazio - Juventus

0-2

Livorno - Milan

0-0

Palermo - Bari

1-1

10' st Gilardino

2' pt Hamsik, 51' pt Floccari (rig), 10' st Mesto 30' st Crespo, 43' st Kharja (rig) 6'st Etòo, 44'st Milito 27'st Caceres, 49'st Trezeguet

2' pt Allegretti, 46' st Budan

Siena - Roma

1-2

Udinese - Catania

4-2

6'pt Maccarone, 28'st Mexes, 45'st Riise 11'pt Morimoto, 29'pt Floro Flores, 35'pt Mascara (rigore), 10'st, 25'st (rig), 35'st Di Natale

Prossimo turno

4ª giornata 20/09/2009 ore 15

Bari-Atalanta Cagliari-Inter Catania-Lazio Chievo-Genoa Juventus-Livorno (19/09 ore 20,45) Milan-Bologna Napoli-Udinese (19/09 ore 18) Parma-Palermo Roma-Fiorentina (ore 20,45) Sampdoria-Siena

Di Natale

giornata

Marcatori 6 RETI: Di Natale (2 rig) (Udinese)

GENOA JUVENTUS SAMPDORIA INTER FIORENTINA LAZIO UDINESE PALERMO PARMA MILAN SIENA CHIEVO BARI NAPOLI ROMA BOLOGNA LIVORNO CAGLIARI ATALANTA CATANIA

9 9 9 7 7 6 4 4 4 4 3 3 3 3 3 2 2 1 0 0

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-3 -7

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6

-4 -5

0

3 RETI: Hamsik (Napoli) 2 RETI: Morimoto (Catania); Pellissier (Chievo); Etòo (1 rig), Milito (1 rig) (Inter); Diego (Juventus); Cruz (1 rig) (Lazio); Pato (Milan); Quagliarella (Napoli); Paloschi (Parma); Mannini, Pazzini (Sampdoria); Calaiò (Siena) 1 RETE: Allegretti, Kutuzov (Bari); Osvaldo (Bologna); Jeda (1 rig) (Cagliari); Biagianti, Mascara (1 rig) (Catania); Pinzi (Chievo); Gilardino, Jovetic, Mutu (Fiorentina); Biava, Crespo, Criscito, Floccari (1 rig.), Kharja (rig.), Mesto, Moretti, Zapater (Genoa); Maicon, Stankovic, Thiago Motta (Inter); Caceres, Felipe Melo, Iaquinta, Trezeguet (Juventus); Rocchi (Lazio); C.Lucarelli (Livorno); Budan, Cavani, Miccoli (1 rig) (Palermo); Galloppa, A.Lucarelli (Parma); De Rossi, Mexes, Riise, Taddei, Totti (Roma); Cassano, Gastaldello (Sampdoria); Ghezzal, Maccarone, Reginaldo (Siena); Floro Flores (Udinese).

Di Natale fa tris, alla viola basta Gilardino ATALANTA SAMPDORIA

0 1

ATALANTA (4-4-1-1): Consigli 6.5; Garics 6, Manfredini 5.5, Talamonti 6, Bellini 6; Ceravolo 6.5 (14'st Valdes 6.5), Guarente 6, Caserta 5.5, Padoin 5; Doni 6.5 (40'st Tiboni sv); Acquafresca 5 (23'st Tiribocchi 6) In panchina: Coppola, Pellegrino, Radovanovic, Layun Allenatore: Gregucci 5 SAMPDORIA (4-4-2): Castellazzi 7; Stankevicius 6, Gastaldello 6.5, Rossi 6.5, Zauri 6; Semioli 5.5, Palombo 6.5, Tissone 5, Mannini 7 (23'st Ziegler 6); Cassano 7.5 (40'st Poli sv), Pazzini 5 (27'st Pozzi sv) In panchina: Guardalben, Lucchini, Franceschini, Bellucci. Al-

PALERMO BARI

1 1

PALERMO (4-3-1-2): Rubinho 6; Cassani 6, Kjaer 6, Bovo 6, Balzaretti 6; Nocerino 6, Blasi 6 (32' st Simplicio sv), Bresciano 5.5 (15' st Budan 6.5); Pastore 6 (32' st Succi 6); Cavani 5, Miccoli 6. In panchina: Sirigu, Goian, Bertolo, Melinte. Allenatore: Zenga 6.5. BARI (4-4-2): Gillet 6.5; A. Masiello 6, Ranocchia 7, Bonucci 6, S. Masiello 6; Alvarez 6 (10' st Rivas 6), Donati 6.5, Gazzi 6, Allegretti 6.5 (22' st De Vezze 6); Kutuzov 6 (30' st Langella sv), Meggiorini 6. In panchina: Padelli, Barreto, Stellini, Greco. Allena-

lenatore: Del Neri 7 ARBITRO: Gava di Conegliano Veneto 5.5 MARCATORI: 26'st Mannini NOTE: pomeriggio soleggiato, terreno in buone condizioni, spettatori 20.000 circa. Angoli: 8-2 per l’Atalanta. Espulsi: al 7'st Tissone per doppia ammonizione, al 45'st il tecnico dell’Atalanta Gregucci per proteste. Ammoniti: Tissone, Zauri, Doni, Cassano, Pozzi. Recupero: 2'; 4'. BERGAMO - Continua il sogno della Sampa che espugna Bergamo e si tiene stretta il primato in classifica. Cassano come Messi. Per l’Atalanta, invece, terzo ko in altrettante gare. tore: Ventura 6.5. ARBITRO: Romeo di Verona 6. MARCATORI: 2' pt Allegretti, 46' st Budan NOTE: Giornata incerta con pioggia e sole, terreno pesante. Spettatori: 20.004 per un incasso di 268.991,00 euro. Angoli: 8-1. Ammoniti: Blasi, Pastore, Balzaretti, Bovo, Budan. Recupero: 2'; 5'. PALERMO - In un pomeriggio incredibile il Palermo si salva per il rotto della cuffia. E’ Budan a salvare i siciliani dalla scontitta in casa col Bari. I pugliesi, subito in vantaggio, hanno retto per 90’. Non è bastato. Gara iniziata con 15’ di ritardo a causa di un forte temporale.

BOLOGNA CHIEVO

FIORENTINA CAGLIARI

1 0

FIORENTINA (4-2-3-1): Frey 6; Comotto 6, Gamberini 6, Dainelli 6, Pasqual 6; Montolivo 6 (25' st Donadel 6), Zanetti 6.5; Marchionni 5.5 (25' st Santana 5.5), Jovetic 6.5 (33' st Jorgensen sv), Vargas 6; Gilardino 7.5 In panchina: Avramov, Natali, Gobbi, Jorgensen, Babacar. Allenatore: Prandelli 6. CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti 6; Marzoratti 6, Lopez 6, Astori 6.5, Agostini 6; Barone 5.5 (22' st Dessena 6), Conti 6, Biondini 5.5; Cossu 6; Jeda 5 (39' st Nenè sv), Larrivey 4.5 (16' st Matri 6). In panchina: Lupatelli, Lazzari, Parola,

SIENA ROMA

1 2

SIENA (4-3-1-2): Curci 5.5; Terzi 6, Ficagna 6, Brandao 6, Del Grosso 6; Vergassola 6.5, Codrea 5, Fini 6; Ghezzal 6 (35'st Jajalo sv); Calaiò 6 (21'st Jarolim 6), Maccarone 7 (31'st Reginaldo sv). In panchina: Pergolo, Rosi, Rossi, Ekdal. Allenatore: Giampaolo 6. ROMA (4-4-1-1): J.Sergio 6; Cassetti 4.5, Mexes 5.5, Juan 6 (16'st Riise 7), Burdisso 6; Perrotta 5, De Rossi 5.5, Brighi sv (16'pt J.Baptista 5.5, 26'st Vucinic 6.5), Taddei 4.5; Pizarro 6.5; Totti 6. In panchina: Artur, Motta, Faty, Menez. Allenatore: Ranieri 6.

0 2

BOLOGNA (4-4-2): Viviano 6.5; Zenoni 5, Portanova 5.5, Britos 5, Bombardini 6.5 (1' st Vigiani 6); Mutarelli 5 (6' st Zalayeta 5.5), Mingazzini 5, Guana 5, Valiani 5; Di Vaio 5, Osvaldo 5.5 (33' st Adailton 6). In panchina: Colombo, Santos, Lanna, Tedesco. Allenatore: Papadopulo 5. CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino 6; Frey 6, Morero 6, Yepes 6.5, Manto-

Canini. Allenatore: Allegri 5.5. ARBITRO: Banti di Livorno 6 MARCATORE: 10' st Gilardino NOTE: Pomeriggio piovoso, terreno scivoloso, ma in buone condizioni. Spettatori: 30.000 circa. Angoli: 5-2 per la Fiorentina. Ammoniti: Montolivo, Conti, Astori. Recupero: 1'+1'; 5'. FIRENZE - Col minimo sforzo una buona Fiorentina si sbarazza di un Cagliari ordinato ma inoffensivo. A decidere il match è il solito Gilardino su preciso assist di Vargas. Nella Fiorentina bene Zanetti, male Marchionni. Nel Cagliari malissimo Larrivey. ARBITRO: Damato di Barletta 6. MARCATORI: 26'pt Maccarone, 28'st Mexes, 45'st Riise . NOTE: giornata a tratti soleggiata, terreno in discrete condizioni, spettatori 15 mila circa. Espulso al 33'st Codrea per doppia ammonizione. Ammoniti: Mexes, Cassetti, De Rossi, Terzi. Angoli: 6-12. Recupero: 2'; 4'. SIENA - Probabilmente il pari sarebbe stato più giusto, ma una punizione di Riise allo scadere ha regalato i primi tre punti alla Roma targata Ranieri. Esordio fortunato, dunque, per il tecnico di Testaccio. E dire che il Siena era andato in vantaggio.

vani 6.5; Luciano 6.5 (34' st Bentivoglio sv), Rigoni 6, Marcolini 7; Pinzi 6.5; Pellissier 6.5 (1' st Granoche 6), Bogdani 6 (24' st Ariatti 6). In panchina: Squizzi, Sardo, Mandelli, Abbruscato. Allenatore: Di Carlo 6.5. ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo 6.5. MARCATORI: 18' pt Pinzi, 30' pt Pellissier. NOTE: giornata di sole, terreno di gioco in sufficienti condizioni. Angoli: 5-2. Ammoniti: Mingazzini, Portanova e Mantovani. Recupero: 1'; 4'.

UDINESE CATANIA

INTER PARMA

2 0

INTER (4-3-1-2): J.Cesar 6; Maicon 5.5, Lucio 5, Samuel 6, Santon 6; Zanetti 6, Vieira 6.5 (25'st Muntari 6), T.Motta 6 (1'st Balotelli 7.5); Sneijder 7 (33'st Khrin sv); Milito 6, Etòo 6. In panchina: Toldo, Cordoba, Quaresma, Suazo. Allenatore: Mourinho 6.5. PARMA (4-1-3-2): Mirante 6; Zenoni 6, Paci 6, Panucci 6, Lucarelli 6; Zaccardo 5 (31'st Amoruso sv); Mariga 6, Morrone 6.5, Galloppa 6 (10'st Lanzafame 6); Biabiany 6, Paloschi 5 (35'st Bojinov sv). In panchina: Pavarini, Castellini, Dellafiore, Dzemaili. Allenatore: Guidolin 6.5.

GENOA NAPOLI

4 1

GENOA (3-4-3): Amelia 6.5; Papastathopoulos 6, Biava 7, Moretti 6; Rossi 6, Zapater 6.5, Milanetto 6 (32' st Kharja 6.5), Criscito 5.5; Mesto 7.5, Floccari 6.5 (13' st Crespo 6.5), Sculli 6.5 (1' st Palacio 7). In panchina: Scarpi, Fatic, Esposito, Tomovic. Allenatore: Gasperini 7 NAPOLI (3-5-2): De Sanctis 5.5; Campagnaro 5, Cannavaro 6.5, Contini 5; Maggio 5.5, Pazienza 6, Cigarini 6 (13' st Gargano 5.5), Hamsik 6.5, Aronica 5; Quagliarella 6.5, Pià 5.5 (13' st Lavezzi 5.5). In panchina: Iezzo, Rinaudo, Grava, Bogliacino, Hoffer. Allenatore: Donadoni 5 ARBITRO: Tagliavento di

4 2

UDINESE (4-3-3): Handanovic 6; Zapata 6, Coda 6, Felipe 5 (1'st Lukovic 6), Domizzi 6; Isla 6, D’Agostino 7, Sammarco 5.5 (1'st Pepe 6.5); Sanchez 6, Floro Flores 7 (31'st Lodi 6), Di Natale 8. In panchina: Belardi, Zimling, Basta, Corradi. Allenatore: Marino 6.5 CATANIA (3-4-2-1): Andujar 5; Bellusci 5.5 (26'st Martinez 5.5), Silvestre 5.5, Spolli 5.5; Potenza 6,

ARBITRO: Rosetti di Torino 5. MARCATORI: 26'st Etòo, 44'st Milito. NOTE: giornata calda, terreno in discrete condizioni, spettatori 45.000 circa. Angoli 5-4 per il Parma. Ammoniti Vieira, Galloppa, T.Motta. Recupero: 2'; 4'. MILANO - Samuel Etòo fa venire giù San Siro al 26’ della ripresa: il camerunense fa un gol mostruoso con un perfetto tiro a giro dal limite dell’area. Poi ci pensa Milito a chiudere i conti. Così l’Inter batte il Parma in una gara combattuta dove i Ducali hanno retto bene l’urto della corazzata nerazzura fino al capolavoro di Etòo. Terni 4 RETI: 42' pt Hamsik, 51' pt Floccari (rig), 10' st Mesto, 30' st Crespo, 43' st Kharja (rig) NOTE: Serata calda, terreno in buone condizioni. Spettatori: 37.000 circa. Angoli: 4-3 per il Genoa. Espulsi al 28' pt Criscito per proteste, al 50' pt Campagnaro per doppia ammonizione e al 41' st Aronica per gioco scorretto. Ammoniti: Contini, Cannavaro, Campagnaro, Sculli, Maggio. Recupero: 5+1; 0. GENOVA – Quattro gol al Napoli, altri tre punti e Genoa in testa alla classifica insieme ai cugini doriani e alla Juve. Finisce 4-1 il posticipo di Marassi, una partita splendida, condizionata, ma non rovinata dalle decisioni dell’arbitro Tagliavento, il peggiore.

Carboni 5.5, Delvecchio 5.5, Pesce 5; Mascara 6, Ricchiuti 5.5 (31'st Plasmati 5.5); Morimoto 6. In panchina: Campagnolo, Augustyn, Sciacca, Moretti, Izco. Allenatore: Atzori 6 ARBITRO: Bergonzi di Genova 6 MARCATORI: 11'pt Morimoto, 29'pt Floro Flores, 35'pt Mascara (rigore), 10'st Di Natale, 25'st Di Natale (rigore), 35'st Di Natale. NOTE: pomeriggio soleggiato. Spettatori 16mila circa. Angoli: 9-0. Ammoniti: Delvecchio, Felipe, Spolli, Pesce, Potenza. Recupero: 1'; 4'.

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Sport 23

Lunedì 14 settembre 2009


Lunedì 14 settembre 2009

Prima divisione Risultati e classifica Cavese-Spal

2-2

Cosenza-Verona

0-0

Marcatori

4´ Schiavon (S), 41´ Bacchiocchi (C); 50´ Favasuli (C); 54´ Migliorini (S)

12

4

4

0

0

7

1

2

2

0

0

5

1

2

2

0

0

2

0

6 +4

0-0

PORTOGRUARO

9

4

3

0

1

5

3

2

1

0

1

2

2

2

2

0

0

3

1

2 +1

Pescara-Pescina

1-0

PESCARA

8

4

2

2

0

6

3

2

2

0

0

3

0

2

0

2

0

3

3

3

0

Portogruaro-Reggiana

2-1

GIULIANOVA

7

4

2

1

1

5

4

2

1

0

1

2

2

2

1

1

0

3

2

1

-1

TARANTO

7

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1

1

4

3

2

2

0

0

2

0

2

0

1

1

2

3

1

-1

VERONA

6

4

1

3

0

4

1

2

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COSENZA

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RAVENNA

6

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0

2

2

2

1

1

0

2

1

1

-2 -2

11´ Altinier (P), 41´ Stefani (R); 52´ Cunico (P)

R. Marcianise-Giulianova 1-2 13´ Alfano (RM), 30´ Migliore (G); 61´ (r) Campagnacci (G)

Ravenna-Taranto

60´ Corona (T), 92´ Scappini (R)

1-1

Rimini-Andria

1-1

FOGGIA

6

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1

3

0

2

1

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1

Ternana-Potenza

3-0

V. LANCIANO

5

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3

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0

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1

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-2 -3

REGGIANA

4

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CAVESE

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POTENZA

4

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SPAL

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3

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PESCINA

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RIMINI

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0

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2

1

4

-5 -8

5´ Docente (R), 9´ Goisis (A)

38´ Concas; 88´ Alessandro, 91´ Lacheheb

Prossimo turno

5ª giornata 20/09/09 ore 15.00

Andria-Cosenza Foggia-Ravenna Giulianova-Pescara Pescina-Rimini Potenza-R. Marcianise Reggiana-Cavese Taranto-Spal V. Lanciano-Portogruaro Verona-Ternana

Vantaggio del Marcianise

TERNANA

Foggia-V. Lanciano

74´ Tognozzi

giornata

2 RETI: Artistico e Olivi (Pescara); Altinier (Portogruaro); Polani (Potenza); Tedesco (Real Marcianise); Stefani (1 rig) (Reggiana); Arma (Spal); Corona (Taranto); Concas (Ternana) 1 RETE: Giorgetti e Goisis (Andria); Bacchiocchi, Farina, Favasuli e Varriale (Cavese); Bernardi, Caccavallo, Ceccarelli e Maggiolini (Cosenza); Trezzi, Velardi (Foggia); Campagnacci (rig) Carbonaro, Croce, Melchiorri e Migliore (Giulianova); Oshadogan (Lanciano); Tognozzi e Verratti (Pescara); Piva (Pescina); Cunico, Espinal e Marchi (Portogruaro); Catania, De Cesare (Potenza); Ciuffetelli, Packer, Piovaccari e Scappini (Ravenna); Alfano (Real Marcianise); Alessi, Anderson e Rossi (Reggiana); Docente, Frara e Tulli (rig) (Rimini); Migliorini e Schiavon (Spal); Correa e Scarpa (Taranto); Alessandro, Lacheheb, Noviello e Tozzi Borsoi (rig) (Ternana); Berrettoni, Ceccarelli, Ciotola e Pensalfini (Verona)

Con una rete di Tognozzi la squadra di Cuccureddu batte il Pescina e si issa al terzo posto

Pescara, la scalata continua Nel derby i biancazzurri ritrovano la vittoria dopo due pari consecutivi PESCARA PESCINA VDG

1 0

PESCARA (4-4-1-1): Pinna 6; Medda 6, Mengoni 6, Olivi 6, Petterini 5,5; Gessa 6 (36' st Coletti sv), Dettori 5,5, Tognozzi 6,5, Bonanni 6 (30' st Ganci sv); Artistico 5,5 (20' st Verratti 6,5); Sansovini 5,5. A disp.: Prisco, Romito, Vitale, Carboni. All.: Cuccureddu 6,5. PESCINA VDG (4-4-1-1): Merletti 6; Birindelli 6, Petitto 6, Blanchard 6,5, Piva 6; Censori 5,5, Ferraresi 6,5 (34' st Rebecchi sv), Giordano sv (18' pt De Angelis 6), Cruciani 6; Cipolla 6 (18' st Choutos 5,5); Bettini 5. A disp.: Bifulco, Locatelli, Di Berardino, Bettega. All.: Cappellacci 6. ARBITRO: Bergher di Rovigo 6. RETE: st 27' Tognozzi. NOTE: spettatori 9.477. Ammoniti: Merletti, Ganci, Censori. Angoli 8-3 per il Pescara. Recupero: pt 1'; st 4'. Osservato un minuto di raccoglimento in ricordo del tifoso Luca Crisante, scomparso domenica scorsa mentre si recava a Lanciano per assistere al derby del Biondi. PESCARA - Dopo la notte magica dell'esordio in diretta tv contro il Rimini, il Pescara torna all'Adriatico per dimenticare la delusione dei pareggi beffardi riportati a casa dalle due trasferte consecutive di Cava e Lanciano. L'occasione per tornare a vincere la offre un altro derby, quello inedito con il Pescina Vdg, fenomeno del calcio regionale salito in cinque anni dall'Eccellenza alla Prima divisione. La favola dei marsicani però s'è inceppata: il diagonale di Tognozzi a 20' dalla fine della partita costringe alla se-

conda sconfitta consecutiva la squadra di Cappellacci. Il tecnico aveva esordito perdendo in casa con il Portogruaro. Nonostante la sconfitta, all'Adriatico l'unica novità è il ritorno dal 1' di Fabio Ferraresi, uno dei quattro ex della partita (con Merletti, Bifulco e Di Berardino). Cuccureddu ha problemi di abbondanza e per questo preferisce tenere un'altra domenica in tribuna Zizzari, che sta recuperando da una sciatalgia. In panchina torna solo Verratti. In campo la stessa formazione del Biondi per dimostrare a tutti che il pari di Lanciano è stato solo un episodio sfortunato. Il primo quarto d'ora non regala però l'attesa inversione di tendenza dei biancazzurri. Merito di un Pescina che occupa alla perfezione ogni millimetro del campo. L'atteggiamento dei marsicani è guardingo e attendista. Difficile per Sansovini e compagni trovare un varco in cui infilarsi per impensierire Merletti. Lo spettacolo ne risente. Il Pescara però c'è, e fa il suo senza scomporsi. Sono Bonanni e Gessa le chiavi per scardinare il fortino di Cappellacci, ma i cross partono sempre dalla trequarti perché la guardia di Birindelli e Piva non cala mai d'intensità. Se questo accade, l'assist arriva sempre con un pizzico di ritardo alle punte. Come al 23' quando Medda arriva sul fondo e con un servizio basso cerca Gessa sul primo palo. L'esterno però è anticipato di Blanchard in angolo. Per mezzora poco o nulla su entrambi i fronti. Al 27' l'unica sortita ospite: angolo di Cipolla, Petitto sul secondo palo può colpire di testa in solitudine ma non arriva bene sul pallone sprecando una ghiot-

Nelle foto in alto, da sinistra, mister Cuccureddu e la curva dei tifosi del Pescara. In basso la gioia di Tognozzi dopo il gol

tissima chance. La panchina biancoverde scatta in piedi e poi si dispera. Al 32' altra palla gol pescarese con Gessa che crossa da destra in area ma Sansovini è ancora una volta in ritardo di qualche centimetro. Se ne va un tempo che non passerà agli annali e che spazientisce gli ottomila sugli spalti. Nella ripresa l'unica modifica con cui i padroni di casa si ripresentano in campo è la divisa: il biancazzurro del primo tempo si confonde con il biancoverde del Pescina e il Pescara passa alla divisa gialloblu. La seconda maglia ovviamente non basta per cambiare il corso di una gara ingessata. Ma Bonanni e Artistico sembrano comunque più ispirati e danno un segnale agli avversari. Prima l'ex sampdoriano con un tiro dalla distanza sfiora l'incro-

cio, poi il bomber scalda i guanti di Merletti con un rasoterra ravvicinato. La fretta di Artistico è imperdonabile. Al 15' è una questione di centimetri tra Bonanni e il gol: il diagonale dell'esterno esce di pochissimo ed è troppo veloce per essere toccato sul secondo palo da Sansovini. Cappellacci rinfresca l'attacco con il greco Choutos (era spalla di Sansovini nella Primavera della Roma) per far uscire i suoi. Cuccureddu scalda lo stadio inserendo Verratti. Al 24' il fenomeno salta Merletti e viene anticipato da Blanchard prima di buttarla nella porta vuota. E' la svolta. La pressione adriatica sfocia nel gol di Tognozzi al 27': corner dalla destra di Gessa, rimpallo sui piedi del mediano che controlla e trova l'angolino per battere Merletti. Orlando D'Angelo

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24 Sport


In pieno recupero l’attaccante trova il gol del pareggio per gli emiliani

Scappini salva il Ravenna Al Taranto non basta la rete del vantaggio segnata da Corona RAVENNA TARANTO

1 1

RAVENNA (4-4-2): Anania 6,5; Ferrario 6, Ciuffetelli 5,5, Anzalone sv (24' pt Sabato 6), Fasano 6; Packer 5 (25' st Scappini 6,5), Giordano 6,5, Sciaccaluga 6,5, Toledo 5; Piovaccari 6, Filipi 5.5 (36' st Cavagna sv). A disp.: Rossi, Rossetti, Riberto, Gerbino Polo. All.: Esposito 6. TARANTO (3-4-3): Bremec 7; Nocentini 6, Viviani 6, Migliaccio 6; Felci 5,5 (36' st Magallanes sv), Mezavil-

la 6, Correa 6, Bolzan 5,5; Falconieri 6 (42' st Berretti sv), Corona 6,5, Scarpa 6. A disp.: Barasso, Calori, Quadri, Imparato. All.: Braglia 6. ARBITRO: Viti di Campobasso 6. RETI: st 16' Corona (T), 48' Scappini (R). NOTE: Giornata di sole, terreno in buone condizioni. Spettatori 3000 circa. Ammoniti: Piovaccari, Felci, Packer, Nocentini, Mezavilla, Migliaccio e Bremec. Espulso al 49' st Ferrario per frasi ingiuriose rivolte all'arbitro. Angoli 3-1 per il

Frara scaccia la crisi all’ultimo assalto RIMINI ANDRIA BAT

2 1

RIMINI (4-3-3): Pugliesi 7; Vitiello 5,5, Rinaldi 5 (1’ st Lebran 6), Ischia 6, Catacchini 6,5; Cardinale 6, D’Antoni 5 (12’ st Giacomini 6), Frara 6,5; Docente 6,5, Longobardi 5,5 (23’ st Matteini 6), Tulli 5,5. A disp.: Tornaghi, Temperino, A.Marchi, Sari. All.: Melotti 6. ANDRIA BAT (4-4-2): Mennella 6; Ceppitelli 6, Sibilano 5,5, Goisis 6,5, Nicolao 6; Margarita 6,5, Bellavista 6 (48’ st Iennaco sv), Paolucci 5,5, Doumbia 6,5 (36’ st Ottobre sv); Dionigi 5,5 (22’ st Anaclerio 6), Maccan 6,5. A disp.: Pazzagli, Rizzi, Sy, D’Allocco. All.: Biagioni 6. ARBITRO: Pagano di Torre Annunziata 5,5. RETI: pt 6’ Docente (R), 10’ Goisis (A); st 50’ Frara (R). NOTE: spettatori 1872 per un incasso di 20340 euro. Ammoniti: Docente, Ischia, Mennella. Angoli 5-4 per il Rimini. Recupero: pt 1’; st 5’. RIMINI - All’ultimo respiro, come quasi aveva auspicato il tecnico di casa Mauro Melotti per uscire dalla mini crisi nella quale era piombato il Rimini. I biancorossi trovano i primi tre punti della stagione al 50’ della ripresa, quando Frara trafigge l’Andria dopo una mischia d’altri tempi susseguente ad azione d’angolo. Esplode il pubblico del Romeo Neri e lo stesso fa il centrocampista: una gioia repressa che finalmente può uscire, un gol che punisce però troppo severamente una discreta Andria, capace di rimontare dopo nemmeno cinque minuti la rete dell’iniziale svantaggio. Si comincia col Rimini che va con lo schieramento provato in settimana, quel 4-3-3 che ha in Longobardi il recuperato dell’ultima ora (fuori dagli undici Giacomini), Tulli e Docente suoi compagni d’attacco. Biagioni non sceglie il 4-3-3, suo modulo abituale, ma con Maccan e Dionigi punte fisse, ha in Margarita e Doumbia due esterni che quando i pugliesi sono in possesso della palla stanno molto alti e creano parecchi peri-

coli alla retroguardia biancorossa. I primi minuti regalano subito occasioni da gol, ma se il sinistro di Margarita dopo due minuti non trova il bersaglio, il Rimini è cinico nello sfruttare la prima occasione capitatagli: Catacchini ci prova dai 30 metri, il tiro è smorzato dalla difesa pugliese, Docente ne approfitta e trovandosi al di là di tutti i difensori non ha difficoltà a battere Mennella per l’10. Neanche il tempo per assestarsi ed ecco che l’Andria Bat pareggia con Goisis, che al 10’ è liberissimo in area e colpisce di testa facilmente per l’1-1. Qualche dubbio su un tocco di mano in area di Sibilano al 19’, poi la partita prende una piega particolare, col Rimini a comandare il gioco con poca pericolosità e l’Andria a pungere con i suoi esterni. Al 22’ la punizione di Margarita dai 30 metri finisce di poco a lato del palo destro difeso da Pugliesi, al 30’ il tiro di D’Antoni è respinto e al 42’ Maccan colpisce molto bene di testa ma manda di pochissimo alto sopra la traversa. Al ritorno dagli spogliatoi Melotti sostituisce Rinaldi con Lebran e qualche minuto dopo D’Antoni con Giacomini. La squadra ne acquista in vitalità ma le occasioni continuano a scarseggiare, se si eccettua un inizio di tempo al fulmicotone: al 2’ ottimo triangolo DocenteLongobardi-Docente (Mennella in angolo), al 3’ miracolo di Pugliesi su colpo di testa ancora di Maccan. Il Rimini si rifugia nel 4-4-2, Biagioni prova a cambiare qualcosa con Anaclerio per Dionigi. Al 34’ Doumbia salta Vitiello ma è anticipato all’ultimo secondo da Pugliesi, al 40’ Docente spara alto. Le squadre sbagliano troppo, il livello tecnico si abbassa ogni minuto che passa e non sembra possa arrivare un gol, invece eccolo qua: calcio d’angolo, mischia in area, cross di Giacomini e Frara che indovina il pertugio giusto in una selva di gambe. L’Andria è punita eccessivamente anche perché per buona parte della gara era stata più pericolosa del Rimini, ma va così: c’è chi festeggia e chi si dispera. Loriano Zannoni

Ravenna. Recupero: pt 2'; st 4'. TARANTO - Il Taranto esce dal Benelli con molto rammarico ma con qualche certezza in più. Gli uomini di Braglia, quando ormai stavano pregustando il successo in casa del Ravenna, sono stati gelati dal gol di Scappini. Una vera e propria beffa, che priva di due punti i pugliesi, che comunque hanno dimostrato di aver fatto passi in avanti in quanto a personalità e gioco. Braglia conferma il 3-43 di domenica scorsa, anche se con qualche variante durante la partita. Gli undici in campo sono gli stessi di otto giorni fa, fatta eccezione per Migliaccio, preferito a Calori, che si posiziona a sinistra, mentre nel ruolo il terzino destro è occupato da Nocentini. Il Taranto parte con la difesa a tre, poi, con il passare del tempo, Bolzan resta sempre più a fare il quarto uomo a sinistra e Mezavilla dà una mano al reparto difensivo. Esposito invece lancia il 4-4-2 solito, cambiando alcuni interpreti, Anzalone al centro della difesa con Ciuffetelli, Ferrario a destra e Fasano spostato sulla fascia sinistra. Anche a centrocampo c'è una novità così come in attacco, dove debuttano dal primo minuto l'ultimo arrivato Giordano e Filipi. Avvio scoppiettante con il Ravenna che al 6' sulla trequarti scappa a Migliaccio e Bolzan e si incunea in area dove con un assist basso serve Piovaccari. L'attaccante giallorosso arriva in corsa e calcia in porta solo davanti a Bremec, che però riesce a metterci una mano e devia in calcio d'angolo. Immediata la risposta, co la formazione rossoblù che tre

Corona lanciato verso il gol dell’1-0 per il Taranto

minuti più tardi si affaccia dalle parti di Anania. Falconieri riceve sulla destra e scatta in avanti, inseguito da Fasano che non riesce a fermarlo. L'esterno trova Felci in area, che tira, ma la sua conclusione è deviata in angolo da Anania in uscita. Al 20' Toledo subisce fallo, punizione di Sciaccaluga che esalta Bremec che in volo neutralizza in bello stile. Tre minuti più tardi cambio di fronte, stavolta la punizione è di Scarpa, che non trova la porta di poco. Sessanta secondi dopo che è un cambio di pedine nella difesa dei giallorossi per l'uscita anticipata per infortunio di Anzalone, che ha rimediato una botta nei primi minuti alla caviglia sinistra. Al suo posto entra Sabato che si mette a fare il terzino sinistro, così Fasano si sposta al centro. Attorno alla mezzora è il Ravenna a cercare insistentemente il gol. Da una punizione di Sciaccaluga, Ciuffetelli di testa impegna Bremec, che si supera e con la mano

toglie il pallone dall'angolino depositandolo in corner. E' Sciaccaluga a batterlo e stavolta c'è Ferrario che prende l'ascensore, ma la sua incornata colpisce il palo si spegna in fallo laterale. Al 38' Filipi serve Giordano che tenta la botta dalla distanza, che termina a lato. Le due squadre hanno speso molto nel primo tempo e dato il caldo la ripresa parte a ritmi bassi, quasi soporiferi, ma sempre all'allerta. Al 57' le acque si agitano: Sciaccaluga allarga a sinistra per Toledo che di prima intenzione confeziona un cross, allontanato da un giocatore del Taranto. Filipi riprende la palla va al tiro, a cui si oppone Migliaccio. Passano tre minuti e ancora Ravenna in avanti: Sciaccaluga apre per Ferrario che dal fondo crossa per Piovaccari che scarica sul fondo. Al 61' al secondo reale tentativo il Taranto va in gol. Lancio lungo di Viviani per Corona che con un pallonetto sor-

prende un incerto Ciuffetelli e batte con il destro Anania, assolutamente incolpevole nella circostanza. Esposito, al 68', toglie Packer inserendo Scappini, così Filipi va a sinistra e Toledo emigra a sinistra. Anche Braglia, a metà ripresa, fa le prime sostituzioni. Escono Corona e Felci per fare spazio rispettivamente a Innocenti e Megallanes, che prendono esattamente il posto in campo dei sostituiti. Lo stesso accade quando entra Berretti per Falconieri. All'89' Scappini prolunga per Piovaccari che sulla sinistra entra in area e davanti a Bremec calcia sulla rete esterna. Il tempo trascorre, sembra decisamente maturo il colpo esterno del Taranto in terra romagnola. Ma in pieno recupero, al 93', Sciaccaluga è abile nel ricamare un pallone in area, sul quale si lancia Scappini che di testa regala ai padroni di casa l'insperato 1-1. Il Taranto resta beffato sul più bello. Francesca Angeli

Cavese e Spal si scambiano regali e si dividono la posta

Ecco la sagra dell’errore CAVESE SPAL

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CAVESE (3-4-3): Russo 5; Farina 6, Cipriani 6,5, Nocerino 5,5; Lagnena 5,5, Bacchiocchi 6,5, Maiorano 6, Favasuli 6,5; Schetter 6,5 (26' st Varriale 5,5), Turienzo 6 (21' st Sorrentino 5,5), Bernardo 5,5 (13' st Tarantino 6). A disp.: Pane, Rapino, Pozza, Prevete. All.: Maurizi 6. SPAL (4-2-3-1): Capecchi 4; Ghetti 6, Zamboni 5,5, Lorenzi 6,5, Cabeccia 6; Schiavon 7, Bedin 6,5; Quintavalla 6 (13' st Meloni 6), Migliorini 7, Bracaletti 5 (36' st Valtulina sv); Bazzani 5,5 (26' st Cazzamalli 6). A disp.: Righetti, Bortel, Rossi, Laurenti. All.: Dolcetti 6,5. ARBITRO: Coccia di San Benedetto del Tronto 5. RETI: pt 4' Schiavon (S), 41' Bacchiocchi (C); st 5' Favasuli (C), 9' Migliorini (S). NOTE: spettatori 3500 circa. Espulso al 31' st il tecnico della Spal, Aldo Dolcetti, per proteste. Ammoniti: Lorenzi, Tarantino. Angoli 5-3 per la Spal. Recupero: pt 1'; st 3'. CAVA DE' TIRRENI - La Spal fa, la Spa disfa ed alla fine mette in cassaforte un punticino che muove la clas-

L’esultanza di Bacchiocchi dopo il momentaneo 1-1

sifica, ma alimenta rammarico fino ai limiti della disperazione per come maturato (clamoroso errore di Capecchi sul primo gol della Cavese, segnalazione dubbia dell'assistente sul secondo). Quattro minuti e Schiavon, lanciato nella mischia per nutrire la mediana, infila Russo dai 25 metri con un destro potente e chirurgico. La Spal, così, arroccata dietro un 4-2-3-1 che ha ben poco d'offensivo può stringere ulteriormente intasare i varchi. Certo, metabolizzare l'artiglieria pesante dei locali non è semplice, ma il vantaggio acquisito fulminea-

mente autorizza una massiccia partecipazione alla fase difensiva e consente di trovare praterie ad ogni pallone recuperato. Per la felicità di Migliorini, che non dovendo fare il mediano può giocare col fioretto e tagliare alle spalle di Bazzani: come al 10' quando s'infila dietro Cipriani, ma viene fermato per dubbia posizione di fuorigioco. La reazione della Cavese arriva, ma è figlia dei nervi e delle enormi doti offensive piuttosto che di una chiara supremazia territoriale. L'asse che funziona male è quello destro, non tanto per demeriti di Ghetti e

Quintavalla, quanto per meriti di Schetter (che cambia fascia con Bernardo) e Favasuli, rapido nella corsa, pulito nei rifornimenti e capace d'innescare costantemente l'ariete Turienzo. Nonostante le fisiologiche difficoltà, la Spal gestisce senza grossi traumi il vantaggio, ma in un amen vanifica un primo tempo quasi perfetto: corre il 41' quando Bacchiocchi ruba palla a Schiavon e conclude di destro dalla lunga distanza. Il tiro è potente, ma non irresistibile eppure Capecchi si lascia ingannare. Sulle ali dell'entusiasmo la Cavese insiste e soltanto un ripiegamento miracoloso di Cabeccia impedisce a Bernardo di calciare dall'interno dell'area piccola. Ad inizio ripresa il “suicidio” si completa: Favasuli affonda da sinistra, sbaglia il cross e Capecchi, mal posizionato, respinge oltre la linea. Capecchi sbaglia, Russo fa peggio e al 9' resta di sasso su una punizione dai 35 metri di Migliorini. Maurizi vuol vincere e rinfresca l'attacco. Favasuli mette ancora paura al 12' (stavolta Capecchi è sicuro), Tarantino ci prova poco dopo la mezz'ora (palla fuori), ma sono fiammate e nulla più. Filippo Zenna

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Sport 25

Lunedì 14 settembre 2009


Lunedì 14 settembre 2009

Gara equilibrata tra rossoblù e scaligeri. Fiore in tribuna. Esordio di Biancolino

Cosenza e Verona si annullano Pari a reti inviolate. Un gol annullato per parte nella ripresa COSENZA VERONA

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COSENZA (3-4-3): Pinzan; Musca, Porchia, Fanucci (1' st Chianello); Bernardi (28' st Virga sv), De Rose, Roselli, Maggiolini; Caccavallo, Ceccarelli (20' st Biancolino), Danti. In panchina: Ameltonis, Giardina, La Canna, Mortelliti. Allenatore: Toscano VERONA (4-3-3): Ingrassia ; Cangi (39' st Campagna), Ceccarelli, Comazzi, Pugliese; Russo, Esposito, Garzon; Ciotola (10' st Farias), Selva (13' st Colombo), Berrettoni. In panchina: Borghesi, Anselmi, Campisi, Bartolucci. Allenatore: Remondina ARBITRO: Ostinelli di Como NOTE: giornata ventilata, terreno di gioco in ottime condizioni. Spettatori 8 mila circa dei quali 5862 paganti per un incasso al botteghino di 60244 euro. abbonati 2 mila per una quota di 16152 euro. Incasso totale 76.396 euro Angoli: 3-3. Ammoniti: Fanucci, Garzon, De Rose, Ciotola e Colombo. Recupero: 2'; 4'. di ALESSANDRO RUSSO COSENZA - Si annullano mentre al San Vito si ode (finalmente) il rintocco del calcio vero. Manca ancora qualcosa, ma il ritorno della sfida dell’Hellas Verona chiama all’appello diecimila anime o giù di lì, con tanto di addetti ai lavori in tribuna, bel calcio rossoblù e giocate in bello stile anche degli avversari che, soprattutto nella ripresa, hanno fatto vedere di essere un’ottima squadra, costruita per vincere il campionato. Il Cosenza, con Fiore a bordo campo

Il Cosenza schierato

per un affaticamento muscolare e Biancolino in panchina, conferma l’assetto della gara vincente di Giulianova, e fa esordire Fanucci in difesa al posto dell’infortunato Nastasi. Pronti via i Lupi ci provano a cingere il Verona nella propria metà campo. Il risulato e qualche azione manovrata e accelerazione sugli esterni. Gli sclaigeri forse sopresi del ritmo impresso dai padroni di casa restano in apnea, poi pianino risalgono alla ricerca dell’assetto migliore, Succede poco da segnale se che , al minuto 18 Caccavllo riesce a gudagnare un punzioine senza esito. Al minuto numero 22 azione insi-

stita di Danti, corso e sfra chge arriva a De Rose che da fiori area xonclude fuori a lato. Al 24 combinazione Danti Caccavvallo e tiro a lato. Sale in cattedro il furtetto Danti(nho) che a tratti sembra ubriacante. Bisogna attebndere il minuto 37 per vedere il Verona con Cangi che ci prova appena entrato in area. La palla viene respinta. Al 39 su cross di Maggiolini la sfera arriva a Caccavallo che in semirovesciata cerca il colpo ad effetto, ma la sfer termina nelle m ani del portire scaligfero. Ultima chenche veronese bloccata per off side e poi Selva che di testa telefona in porta per Pinzan.

Primo tempo agli archivi e zona vip popolatissima come nelle occasioni ruggenti. Tanto che i commenti si sprecano e si cerca anche Fiore che invece si trova a bordo campo a seguire il match a pochi passi dal suo prossimo teatro. Si aspetta il suo genio per aumentare il tasso e della squadra. Nella ripresa ilò Verona probava a rioragnmizzarsi e sei nei primi 45 minuti sono stati i gialloblù di Remondina a rinlculare, nella seconda frazione l’inziativa è più per gli ospiti. Si vedono a tratti delle belle gioc«ate da entrambe le squadre. All’8 le danzer però le inaugura De Rose con una per-

cussione che serve Ceccarelli frenato in sospetto fuorigioco. Altro segnalazione del guardalinea da rivedere quando nel duetto tra Caccavallo e—Danti una bandierina galeotta lcia l’urlo strozzato in gola al San Vito che proptesta. Azione da ricvedere al rallentie. Al 021 punizione per gli scaligeri e palla respinta dalla barriera. Il San Vito verrebbe il gol e stuzzica una ottantina di tifosi del Verona arrivati fino allo stadio cosentino. emondina cambia i due terzi del fronte avanzato e de ntrano Farias e Colombo. Toscano fa esordire Biancolino. Al 33 Espeosito entra in area e la palla calciat va a lato. Biancolino si fa vedere al minuto numero 34 quando da 25 metri prova un conclusione di potenza. Il portire si distende e respinge. Al 37 gelo sul San Vito dopo un corsdso dalla desta l’incornata di Gangi finisce in gol. Questa volta il fuorigioco frwna gli ardori scaligeri che protestano vibratamente. Il finale è quello che ti aspetti con una punizione dal limite allo sadcere per gli spoityi. Pareeggio giusto in una gara tra due squadre che sino sono annuillate. Un tempo per parte e una recrimanizoine eclatante a testa. Sono i numeri e i dettagli di una gara tra una delle favorite per la vittoria del campionato (il verona) e una out siuder (Il Cosenza) che attende il fuoriclassde Fiore e la condizione di molti nuomini fuori per infortuni per avanzare in gradutaoria. Domenica prossima i Lupi si spostano ad Andria conrtro l’ex Ovberdan Biagioni. Sarà gara ostica e difficile contro una pericolante che ieri ha impattato a Rimini. Sarà l’occasione per confernme e e nuove senzazioni.

Remondina colloca i Lupi tra le big del torneo. «Sono abituati a vincere»

PAGELLE COSENZA

Toscano accetta il pareggio

PINZAN (6 ) - Ordinaria amministrazione. Sembra attento tra i pali.

«La squadra sta migliorando e primo o poi vinceremo al S.Vito» COSENZA - Finale di partita con la squadra rossoblù sotto la curva sud a ringraziare per il sostegno. Solo un pareggio, ma basta dopo una buona partita contro una delle favorite alla vittoria del campionato. Il Verona a tratti è andato in difficoltà, solo a mmomentio ha dimosrtrato di voler e poter vincere la partita. Le recriminzaioni sono poche si riequlibrano a fine partita. Sarà perchè in uno scontro diretto a volte è meglio non prenderle. In sala stampa si apsettano i protagonisti mentre una ottantina di supporter del Verona aspettano di uscire dallo stadio San Vito. Scortatissimi lo faranno due ore dalla fine della contesaa a cvertificare le divergenze nenache troppo nascste durante il match tra Cosenza e Verona, agli antipodi per approcci e mehntalità. il primo a presentarsi in sala stampa è Remondina, allenatore scaligero. che commenta. «E’ stata una partita dai due volti e solo nella ripresa siamo riuscita a fare quello che volvemo. Il Cosenza è una buona squadra che vince da due anni e dunque sa e cerca di fare bene. Poi, se fa acquisti del calibro di Fiore è evidente che sarà una protagonusta del campionato. La Ternana? Saggeremo la sua forza domenica prossima al Bentegodi». Remnondina sparice seguita dall’addetto stampa scligero he con il souo tendenzia-

Ciccio De Rose al tiro, dietro di lui Roselli In basso Domenico Danti, il migliore in campo contro gli scaligeri, crossa in area

MUSCA (6 ) - Difende con ordine e nelle poche occasioni che la gara glielo consente si fa vedere anche in avanti. PORCHIA (6.5 ) – Attento e preciso nella gestione del pacchetto arretrato. Mantiene senza sbavature il pacchetto arretrato. FANUCCI (6) - Pronti via fa sentire i tacchetti agli avversari. Non sbaglia gli interventi, ma a fine primo tempo deve lasciare il campo. Dal 1 st CHIANELLO (6) - Lo conosciamo bene e mantiene le consegne nella sua zona. BERNARDI ( 6.5) – Corre molto, lotta e sbagli anche. Ma è un moto pepetuo che gioca tantissimi palloni sulla zona di destra. Dal 16 st VIRGA (SV) - Poco cercato e servito. Si vede che ha tocco e classe. Da rivedere. DE ROSE ( 6.5) - Mastino rossoblù che in questa occasione mostra di saper cambiare gioco. Da una delle sue percussioni per poco non arriva il gol del Cosenza. ROSELLI (6) - Sbuffa e lotta in mediana contro il buon reparto dell’Hellas. Si notano le sue doti atletiche e non si arrende fino al novantesimo. MAGGIOLINI ( 6) – Crossa, talvolta senza lucidità, ma è pronto agli inserimenti a sinistra che avrebbero potuto avere miglior sorte. Tiene con ordine la sua CACCAVALLO (6 ) - Un leone per voglia e dinamismo. Non trova il gol, maè un peperino che prova anche qualche acrobazia. CECCARELLI (6) - Lavoro oscure nella tana dell’area veneta. Dal 20 st BIANCOLINO (6) - Ancora lontano dalla forma migliore. Si fa notare per una conclusione dal limite e per una girata-assist.

le Hi phone registra ogni cosa. Lo fa anche mentre arriva il difensore della squadra veneta Pufgliese, nella xcorsa stagione in predicato di passare al Cosenza 1914.

Mimmo Toscano arriva con il viso solito, una sfinge un po contratto. Certo la sua sqyuadra sta giocando bene questo avvio di campionato, libera alla ricverca del gioco. E con il verona

che ha giocato ancvhe’esso per vincere si sono viste delle bione trame. «Sono contento perchè vedo la squadra migiorare continuamente e questo è sicuramente un buon segnale.

DANTI (6.5) - Migliore in campo dei Lupi. A volte imprendibile. Continuare cosi’, please! al. ru.

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26 Sport


Rossoblù travolti a Terni in maniera assolutamente meritata

Potenza non pervenuto Va tutto storto: gruppo, singoli, scelte tecniche e reazione TERNANA POTENZA

3 0

TERNANA (4-4-2): Visi 6, Camillini 6, Borghetti 6,5, Tedeschi 6,5, Bertoli 6,5; Concas 7,5, Danucci 7, Di Deo 7, Piccioni 7; Noviello 6 (37’ st Lacheheb 37’ 6,5), Perna 5,5 (35’ st Alessandro 7). A disp.: Cunzi, Bizzarri, Ricca, Perney, Costantini. All.: Baldassarri POTENZA (3-5-2): Gragnaniello 5,5; Langella 6, Cardinale 6, Porcaro 5,5; Frezza 5, Giannusa 5 (1’ st De Simone 5,5), Catania 5,5, Berardi 6, Vanacore 5 (1’ st Lucenti 5); Aquino 5,5, De Cesare 5,5 (28’ st Polani sv). A disp.: Tesoniero, Barbato, Profeta, Chiavaro. All.: catalano ARBITRO: Paparazzo di Catanzaro 6,5. RETI: pt 28’ Concas; st 40’ Alessandro, 44’ Lacheheb. NOTE: spettatori 2500 circa. Ammoniti: De Simone, Alessandro. Angoli 6-1 per la Ternana. Recupero: pt 2’; st 5’. TERNI Siamo alle solite: il Potenza in trasferta non c’è. La batosta di Terni, indipendentemente dagli ultimi due gol subiti nei minuti finali del match, resta un patatrac. In tutti i sensi: dal punto di vista del gruppo, delle individualità, delle scelte tecniche e della reazione. A dirla tutta, a Terni l’avvento di una squadra organizzata e capace di impensierire anche club blasonati era atteso con un po’ di timore. Alla fine, del tutto ingiustificato. Perchè la Ternana fa la capolista, non rischia nulla, regola l’avversario lasciandogli nemmeno le briciole. Vince in maniera del tutto meritata anche se il 3 a 0 finale punisce forse eccessivamente il Potenza che, lo ribadiamo, ha prodotto ben poco per accampare pretese di punti. La chiave di volta della partita è da ricercare nelle fasce laterali, dove Concas e Piccioni hanno fatto il bello ed il cattivo tempo, mandando in frantumi i piani di Capuano che si è ritrovato a dover fronteggiare un centrocampo avversario in grande spolvero e, per di più, ad avere le fasce laterali bloccate dalle scorribande degli esterni rossoverdi. La gara è cominciata con un brivido per Gragnaniello, che già al 1’ si è trovato a tu per tu con Piccioni, il cui colpo di testa è finito fuori di un soffio. Nei primi minuti di gioco il Potenza ha fatto vedere le migliori cose, per poi calare vistosamente con il trascorrere del tempo. Fra il 10’ ed

il 14’ le più chiare occasioni per i ragazzi di Capuano, portano entrambe la firma di De Cesare che, prima, incrocia di testa sul secondo palo e, poi, lascia partire un gran tiro dal vertice dell’area che finisce fuori di un soffio. Poi solo Ternana. Ci provano Camillini e Noviello, Ma Gragnaniello sbroglia la matassa. Al 20’ Piccioni infila Porcaro ed entra in area indisturbato, ma Gragnaniello si supera ancora. I padroni di casa, in cerca della quarta vittoria consecutiva, provano anche le conclusioni da fuori area, con Di Deo, che sfiora la traversa in due circostanze. Catania e soci non hanno punti di riferimento: gli esterni sono costretti a precipitosi ripiegamenti difensivi, nel tentativo di arginare l’irruenza di Concas e Piccioni, ma così facendo scendono vertiginosamente le possibilità di creare occasioni da gol. All’ennesimo tentativo, Piccioni trova il fondo e fa partire un cross al bacio, sul quale Vanacore perde il confronto aereo con Concas che riesce ad imprimere la giusta deviazione alla sfera: Gragnaniello nulla può e i padroni di casa vanno in gol. La reazione? Poca cosa. Tanto che il primo tempo finisce senza ulteriori sussulti. La ripresa si apre con un Potenza maggiormente volitivo, ma condannato ad “incocciare” sulla retroguardia della Ternana. I cambi di Capuano non sortiscono l’effetto sperato: Lucenti subentra a Vanacore e De Simone prende il posto di Giannusa. Il passaggio al 34-3 è cosa fatta. I padroni di casa soffrono, ma i ragazzi di Capuano non vanno oltre un’azione insistita e macchiata da un possibile rigore (parso solare, a dire il vero) per intervento di Borghetti su Aquino. Poi i padroni di casa riprendono il loro cammino. Al 24’ Piccioni mette fuori di un soffio da buona posizione, poi ci prova anche Noviello. La gara si trascina stancamente, poi un lampo del neoentrato Alessandro mette il risultato in cassaforte per gli avversari. E’ il 40’ e Di Deo lascia partire l’ennesimo tiro dalla distanza: stavolta la presa di Gragnaniello non è delle migliori e Alessandro si avventa sulla ribattuta. Il 2 a 0 chiude la partita. E tre minuti più tardi i padroni di casa dilagano direttamente su calcio di punizione, con Lacheheb che trova il varco giusto e con il Potenza che dà l’impressione di attendere solo il triplice fischio. Matteo Lattanzi

Gli esterni umbri fanno ammattire gli uomini di Capuano Vanacore sovrastato da Concas: è il vantaggio della Ternana. Sotto Gragnaniello anticipa il devastante Piccioni

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Sport 27

Lunedì 14 settembre 2009


Lunedì 14 settembre 2009

I commenti Sei gol incassati in 4 gare, non per colpa di un reparto solo

Chi difende il Potenza? Postiglione amaro: «Fatti errori individuali preoccupanti» di Pietro SCOGNAMIGLIO NON puòe nondeve esserequesto il vero Potenza. Molto, troppo poco diverso da quello dell’anno scorso, che si squagliava disastrosamente appena lontano dal Viviani. Capuano insegna calcio spiegando la differenza tra difesa (i tre che occupano quel ruolo) e la fase difensiva, concetto assai più ampio. Sei reti subite in quattro giornate. Tutti senza colpe particolari attribuibili ai vari Porcaro, Chiavaro, Cardinale e Langella. Quindi significa che a non funzionare è la fase difensiva, l’assetto complessivo. Forse perché due esterni di 34 anni con il compito di coprire l’intera fascia è difficile permetterseli ai ritmi del calcio di oggi. Rientrerà Lolaico, ma in ogni caso è bene non perseverare. Se si assolvono i centrali difensivi non si può però far lo stesso con il numero uno. Gragnaniello, dal precampionato ad oggi, non è ancora riuscito a trasmettere serenità. Forse per un portiere dovrebbe essere la prima dote. Paga il deficit strutturale dell’altezza sulle uscite, ma anche una condizione psicologica insidiosa. Ad Avellino per due anni ha preso venti tiri a partita, era facile mantenere la concentrazione. Adesso che ne prende pochi abbassa eccessivamente la soglia d’allarme, facendosi sorprendere. I fondamentali e le doti umane non gli mancano, ma ha molto da lavorare. Postiglione alludeva probabilmente a lui (e non solo) quando a fine partita ha dichiarato: “ho visto troppi errori individuali, meccanismi che non hanno funzionato, soprattutto c’è da pensare al fatto che prendiamo gol nei finali di tempo”. Segnale di scarsa tenuta mentale,

Porcaro contrasta Perna. A destra Postiglione in un’immagine eloquente

leggiamo tra le righe. “I numeri dicono che abbiamo incassato sei gol – continua il presidente - quando subire poco dovrebbe essere invece una nostra peculiarità; qualcosa non funziona e in questi giorni dobbiamo guardarci tutti negli occhi”. Le attenuanti il tecnico ce l’ha, insieme a qualche capo di imputazione. Gli manca un regista, perché a Giannusa la Prima Divisione per il momento veste larga. I mediani metronomi ci sono, ma Anderson e De Simone difettano di fiato mentre Profeta la fiducia non l’ha ancora

conquistata. Berardi è uno e trino, ma non basta. Ha ragione Capuano a dire che i giocatori presi per rendere il suo organico “da C1”, dopo il ripescaggio, devono ancora entrare in condizione. Il problema è che si sapeva apriori –parlando diAnderson, Lucenti, De Simone –che la loro condizione di partenza non sarebbe stata ottimale. Scelta consapevole e rischiosa. Discutere sull’attacco significa farsi male, psicologicamente. Ma dal tormentone di fine mercato bisogna uscirne con ragionevolezza.

De Cesare calcia il pallone e vede la porta come nessun’altro, ma la sua efficacia è ottimizzata in un arco di tempo non superiore a un tempo. Dal tecnico ci si attende il valore aggiunto, saper fare di necessità virtù. E saper riprendere in mano chi lo sta deludendo - è evidente - in un gruppo plasmato in gran parte secondo i suoi desideri. Domani alla ripresa della preparazione si apre una settimana da bollino rosso. Non sarà un segnale di maturità dell’ambiente, ma è difficile pensare che con il Marcianise

(quattro sconfitte di seguito) ci sia un’alternativa alla vittoria. La chiede la società, che mai come in questo momento si sta mordendo le labbra ripensando ad alcuni incauti slanci estivi. La chiedono gli oltre mille abbonati, nonché i 200 innamorati che a Terni hanno seguito gli ultimi dieci minuti di gara rivolgendo le spalle al campo. Contestazione civilissima. E’ presto per fasciarsi la testa, ma la mancanza di serenità rischia di minare l’equilibrio di questa squadra più della mancanza di qualche punto perso qua e là.

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28 Sport


Le pagelle Gragnaniello non dà sicurezza. Solo due sufficienze

Una squadra mediocre Imbarazzanti Frezza e Vanacore. Poco Lucenti, Giannusa bocciato GRAGNANIELLO ( 5,5) - in quattro partite non ha mai dato sicurezza, la punizione di Lacheheb doveva essere roba sua. Sull’inzuccata di Concas la palla gli ha rimbalzato davanti, ma si è infilata angolatissima. La botta di Danucci l’aveva respinta senza potersi opporre sul tap-in. Resta un dato: i portieri della generazione attuale sono alti mediamente dieci centimetri più di lui. PORCARO ( 5,5) - l’anello debole, non tanto per suoi demeriti ma per il flusso di gioco rossoverde intenso e costante, sempre dalle sue parti. Al 9’della ripresa anticipa Perna nell’area piccola con grande sicurezza. Tanta maturità in più rispetto alla passata stagione, è vittima sacrificale su una fascia dove non può essere solo e soltanto lui a difendere. CARDINALE ( 6) - Perna è pesce piccolo nel mare di attaccanti micidiali che affronterà quest’anno. Sbriga la pratica con relativa semplicità, mantiene pulita la fedina penale se non per un disimpegno avventuroso. LANGELLA ( 6) - nella sua porzione d’area non si vede mai nessuno. Nota che suscita rabbia e che deve far riflettere: il Potenza concede agli avversari poche occasioni, si tramutano quasi tutte in gol subiti. FREZZA ( 5) - pronti via e la Ternana a sinistra schiaccia sull’acceleratore, tenendolo bloccato più che mai sulla difensiva. Pochi minuti che gli servono a caricarsi come una fionda e prendere coraggio. Mette dentro un paio di ottimi suggerimenti, ma per la seconda domenica di fila il Potenza soffre e prende gol su azioni nate nella sua zona di competenza. La sensazione è che a destra la coperta rossoblu sia corta. BERARDI ( 6) - come Marchisio nella Juventus. E’ un giocatore che meno lo vedi più risulta efficace, perché svolge il lavoro sporco facendo brillare chi gli sta al fianco. Il problema è che ieri lo si è visto tanto, troppo, impegnato come un ossesso a mettere pezze a colori sulle innumerevoli mancanze dei suoi colleghi di reparto. GIANNUSA ( 5) - dopo la bocciatura caratteriale di Giulianova arriva quella tecnica. Play confusionario, tocca cento palloni ma ne sbaglia più della metà. Di Deo, il suo dirimpettaio, se lo mangia per centimetri, visione di gioco e qualità. DE SIMONE ( 5,5) - col suo ingresso il Potenza piazza in mezzo al campo un elemento di categoria, ma rischia l’espulsione perché ha solo il fallo come arma per limitare chi gli passa tra i piedi. In evidente debito d’ossigeno VANACORE (5) - sovrastato da Concas nel duello aereo che porta al gol rossoverde, ne esce anche malconcio per un colpo in testa. Da una parte o dall’altra, cercasi Lolaico disperatamente. LUCENTI (5) - entra da esterno destro nel tridente d’attacco, dopo un quarto d’ora Capuano ordina a lui e ad Aquino di scambiarsi la posizione. Vaga senza meta, imbarazzante. CATANIA (5,5) - Capuano se l’è inventato mediano, piedi e velocità di pensiero restano da trequartista. Tra i meno peggio fino all’intervallo, poi gli viene affidata la corsia sinistra. La sua facilità di corsa non sembra un valido motivo per offuscarlo in mansioni di copertura. Sprecato. DE CESARE (5,5) - nel primo quarto d’ora un colpo di testa e un gran destro a girare sfiorano il secondo palo. Nel primo quarto d’ora, appunto. La sua partita finisce li’. POLANI (SV) - ingresso forse tardivo, comunque non vede l’ombra di un pallone. AQUINO (5,5) - stranamente impalpabile fin quando è costretto a girare intorno al suo compagno di reparto. Dal tunnel più carico, ma è fuoco di paglia. Protesta per un fallo di Borghetti al 20’ della ripresa, ma il rigore proprio limpido non era. Pietro Scognamiglio

Camillini contrastato da Berardi. In basso Gragnaniello e Catalano

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Sport 29

Lunedì 14 settembre 2009


Lunedì 14 settembre 2009

Spogliatoio Dopo una sconfitta pesante, si evitano ritualmente i commenti

Solito amaro silenzio Baldassarri: «Non era facile affrontare il Potenza. Sempre concentrati» TERNI- Bocche cucite fra i tesserati del Potenza. La sconfitta pesa e fa male, lo si legge sui volti dei giocatori che, alla spicciolata, salgono sul pullman che li porterà a casa. La situazione non è delle migliori: nessuno si aspettava una partenza a razzo, da parte dei ragazzi di Capuano, ma 4 punti dopo 4 giornate non sono un bottino in linea con le aspettative della società. Il risultato? Tesserati in silenzio. Volti e tenore completamente diverso nelle file della Ternana. Il tecnico Baldassarri sottolinea la capacità di concentrazione dei suoi: “Non è stato facile affrontare il Potenza, lo dico subito. I miei ragazzi hanno mantenuto la concentrazione anche nei momenti più difficili della gara. A mio modo di vedere abbiamo meritato la vittoria, ma voglio sottolineare la prova di tutto l'organico. Il record delle quattro vittorie in quattro giornate? Sono statistiche che non debbono interessarci. Direi, piuttosto, di pensare alla prossima trasferta di Verona”. Sulla gestio-

De Simone duro su Danucci. In basso un’entrata di Lucenti su Alessandro

L’avversario di domenica prossima

Il Marcianise va a picco anche contro il Giulianova MARCIANISE GIULIANOVA

1 2

REAL MARCIANISE (4-33): Fumagalli 7; Piscitelli 6, D’Apice 5, Murolo 5,5, Russo 5,5 (38’st Tomi sv); Alfano 6 (27’st Della Ventura sv), D’Ambrosio 5, Romano 5,5 (17’st Di Napoli sv); Poziello 6, Tedesco 5, Manco 5,5. A disp.: Mezzacapo, Orsi, Alvino, Montanari. All.: Ammirata 5,5. GIULIANOVA (4-3-3): Dazzi 7; Sosi 6, Garaffoni 6, Vinetot 6,5, Migliore 6,5; Croce 7, Carrotta 6 (32’st Dezi sv), Del Grande 7; Carbonaro 7, Melchiorri 7, Campagnacci 7 (28’ Iachini sv). A disp.: Gasparri, Donato, Lieti, Panetta, Di Matteo. All.: Bitetto 6,5. ARBITRO: De Benedectis di Bari 6. RETI: pt 13’ Alfano, pt. 29’ Migliore; st 16’ Campagnacci (rigore); NOTE: Espulso: 11’st D’Ambrosio per doppia ammonizione. Ammoniti: Murolo, Migliore, Manco, Di Napoli. Angoli 6-4. Rec.: pt 1’; st 4’. di Pasquino Corbelli MARCIANISE. Un Giulianova mai domo, ricco di giovani di gran valore, ben messi in campo da Bitetto, ha conquistato sul difficile campo del Marcianise una meritata vittoria. Gara bella, accorta e senza sbavature quella sciorinata dal Giulianova che, nonostante fosse passata in svantaggio, ha avuto la forza ed il carattere di reagire. L’illusorio vantaggio di Alfano è durato ben poco, poi le reti di Migliore e Campagnacci spingono sempre più in basso la formazione di Ammirata. I primi minuti sono ben giocati da entrambe le squadre, ma a rendersi più pericolosa è la formazione ospite, che all’8’, dagli sviluppi di un calcio di punizio-

ne, si presenta con Vinetot davanti a Fumagalli: provvidenziale l’intervento in scivolata di Murolo. Al 13’, al vero primo affondo, passa il Marcianise. Poziello, dall’out sinistro, penetra in area di rigore e lascia partire un bolide sul quale si oppone Dazzi, il più lesto di tutti è Alfano che insacca. La partita si mantiene molto piacevole con entrambe le squadre che giocano a viso aperto, questo atteggiamento premia il Giulianova che al 29’ arriva al pareggio con un tiro di Migliore dai venti metri deviato dalla schiena di Piscitelli che si va ad insaccare nel sette alla sinistra di Fumagalli. Dopo soli quaranta secondi della ripresa, il Giulianova va vicinissimo al gol con Carbonaro, che devia un cross proveniente dalla sinistra. Bravissimo Fumagalli nella respinta, ma il pallone termina sui piedi di Melchiorri che, appostato sul secondo palo, spara a botta sicura. Ancora Fumagalli con un intervento strepitoso manda in angolo. Al 16’ il Giulianova si porta in vantaggio: D’Apice cerca ma non trova l’anticipo su Melchiorri, per l’attaccante si apre un’autostrada sulla corsia di destra e serve Carbonaro che viene steso da Russo. L’arbitro assegna la punizione dal limite ma il guardialinee richiama la sua attenzione rettificando la posizione del fallo ed assegnando quindi la massima punizione; dagli undici metri si presenta Campagnacci che spiazza Fumagalli. Al 23’ è ancora Fumagalli a salire in cattedra respingendo un tiro ravvicinato di Campagnacci. Al 38’ sono ancora i padroni di casa a rendersi pericolosi con un calcio d’angolo di Carbonaro sul primo palo, reattivo Fumagalli nel recuperare la posizione e salvare ancora una volta la sua porta.

ne della partita, Baldassarri sottolinea la continuità: “Siamo stati sempre incisivi, non abbiamo avuto pause troppo lunghe nella gestione della partita. La chiave è questa”. Il centrocampista Di Deo sottolinea la varietà di soluzioni offensive a disposizione degli umbri: “Se riusciamo ad avere sempre questa varietà di soluzioni in avanti, diamo meno punti di riferimento agli avversari e diventa tutto più facile per noi”. Jonathan Alessandro descrive il gol del 2 a 0: “Avevo un compito più da attaccante puro, che da supporto alle punte. Sono stato bravo e fortunato a credere in quella presa difettosa del loro portiere. Sono molto contento per un gol che dedico alla mia famiglia, che ora è in Argentina. Il Potenza? Il risultato forse è troppo largo. Sono convinto che con il trascorrere delle giornate la squadra di mister Capuano saprà riprendersi, perché ci sono tante belle individualità e tanta esperienza”. Matteo Lattanzi

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30 Sport


A Foggia gli abruzzesi osano nel primo tempo e poi si accontentano

Lanciano, due punti persi Legni per Vastola e Mammarella e tante occasioni sciupate FOGGIA VIRTUSLANCIANO

0 0

FOGGIA (4-2-3-1):Milan 6,5; Torta 5, Burzigotti 5,5, Cuomo 6, D’Agostino 5,5; Velardi 6, D’Amico 6; Di Roberto 6 (30’ st Mattioli 6), Salgado 6, Trezzi 5 (18’ st Quadrini 6,5); Ferrari 5,5 (10’ st Compierchio 6). A disp.: Bindi, Sgambato, Colomba, Tarantino. All.: Porta 5,5. VIRTUS LANCIANO (4-4-2): Chiodini 6; Coppini 5,5, Antonioli 6,5, Oshadogan 6,5, Colombaretti 6; Vastola 6,5, Perfetti 6,5, Sacilotto 6, Mammarella 6 (30’ st Turchi 6); Masini 5,5, Morante 5 (32’st Improta 6). A disp.: Aridità, Moi, De Fabritiis, Di Michele, Marfisi. All.: Pagliari 6. ARBITRO: Vivenzi di Brescia 5,5 NOTE: spettatori paganti 1100, abbonati 1.815, incasso di 28.900 euro. Ammoniti: Cuomo e Oshadogan. Angoli 6-6. Recupero: pt 1’; st 3’. FOGGIA Un punto guadagnato, ma soprattutto due punti persi. E’ questa la sintesi più ricorrente a fine gara nelle fila frentane, che chiarisce fedelmente l’idea di una mezza occasione mandata alle ortiche dalla truppa di Dino Pagliari. Avesse inseguito con maggiore ostinazione il secondo colpaccio esterno

Masini del Lanciano in azione a Foggia

stagionale, il Lanciano avrebbe probabilmente violato anche lo Zaccheria, dopo il Giglio di Reggio Emilia, compiendo un bel balzo in classifica e lasciandosi alle spalle quella posizione anonima che mal rispecchia le potenzialità di un gruppo apparso ben costruito per svolgere un ruolo di primo piano in campionato. In realtà, specie nel primo tempo, non è che Oshadogan e compagni non abbiano provato a vincere. Tutt’altro. I legni colpiti da Vastola e Mammarella, oltre ad altre occasioni abbastanza nitide sprecate dagli abruzzesi (sotto porta o in rifinitura), testimoniano anche un certo piglio battagliero con cui il lanciano è sceso in campo. Poi, però, nella

ripresa, l’impressione è che gli ospiti abbiano un po’ tirato i remi in barca. Soprattutto dopo l’incredibile occasione sprecata da Morante in avvio (al 5’), fino a dare coraggio a un Foggia in grossa difficoltà sul piano della costruzione del gioco, anche se potenzialmente pericoloso con quei suoi quattro giocatori votati all’offensiva, che inibivano le discese di Coppini (alquanto incerto, da par suo) e Colombaretti. Forse è mancato il colpo a sorpresa anche da parte del tecnico Pagliari. A fronte di una ripresa abbastanza incanalata sul piano dell’equilibrio, il trainer del Lanciano non ha rimosso granché le carte, dando quasi l’impressione di accontentarsi del tran-tran a centro-

campo. Un po’ tardivi gli ingressi di Turchi e Improta che, ad ogni modo, non hanno creato enormi grattacapi alla retroguardia foggiana. Forse ha pesato qualche assenza di troppo, comunque ci sarà bisogno di una mentalità maggiormente offensiva e cattiva per ritagliarsi un posto nei piani alti della graduatoria. Insomma, anche a Foggia il Lanciano ha mostrato in parte e (soprattutto) fatto intravedere doti davvero interessanti per il prosieguo di una stagione, che soltanto ora inizia a svelare le carte delle contendenti. In questo senso, la prossima gara interna con il lanciatissimo Portogruaro rappresenterà l’opportunità più giusta per risalire qualche posizione, in caso di vittoria, accorciando la classifica. Tra le note positive c’è, senza dubbio, quella che il Lanciano formato export è in perfetta media playoff: quattro punti in due gare. Soprattutto se si tiene conto che sono stati conquistati sui campi non facili di Reggiana e Foggia. Dunque, se occorreva una conferma sulle potenzialità della squadra dopo un avvio di campionato un po’ altalenante, è arrivato in modo abbastanza chiaro. Semmai, sul bilancio parziale dei cinque punti rastrellati nei primi 360 minuti, pesa maledettamente (e continuerà a pesare, almeno per un po’) il cattivo rendimento ini-

ziale in casa: fa male il k.o. con il Verona, mentre il pari in rimonta col Pescara resta da annoverare come un punto guadagnato. Inoltre, i 90 minuti dello Zaccheria hanno confermato la bontà di un impianto che, nel suo complesso, appare perfettamente calibrato e in grado di recitare un ruolo anche di primo piano. Anche a Foggia, l’esperienza di elementi come Oshadogan e Antonioli ha conferito sicurezza a tutta la difesa, che ha controllato elementi scomodi come Salgado e Di Roberto; da verificare, in futuro, la reattività rispetto ad avversari più veloci degli avanti foggiani. A centrocampo, la sorpresa positiva è costituita dal giovane Perfetti, che allo Zaccheria ha retto la mediana con autorevolezza persino inaspettata; discreto Sacilotto, che dava l’impressione di poter tirare fuori qualcosa in più. Confortanti gli apporti esterni: Vastola non ha piedi finissimi, ma ha dimostrato tempi d’inserimento interessanti, mentre Mammarella si è messo ottimamente al servizio della squadra. Davanti, infine, Morante ha forse bisogno di giocare di più per ritrovare il mordente sotto rete, mentre Masini si muove bene da seconda punta. Il rientro di Colussi potrà dare peso negli ultimi sedici metri. Claudio Matrone

Terza vittoria di seguito per i veneti

Il Portogruaro adesso fa proprio sul serio PORTOGRUARO 2 REGGIANA 1 PORTOGRUARO (4-3-1-2): Rossi 6; D’Alterio 6,5, Siniscalchi 7, Madaschi 7, Gotti 6,5; Espinal 6,5, Mattielig 6,5, Scozzarella 6,5; Cunico 6,5 (30’ st Vicente sv); Marchi 7 (42’ st Bocalon sv), Altinier 6,5 (17’ st Puccio 6). A disp.: Marcato, Bianchi, Pondaco, Diogo Felipe. All.: Calori 7. REGGIANA (3-5-2): Tomasig 6,5; Girelli 6, Zini 6, Mei 6 (31’ st Ingari sv); Nardini 5,5, Maschio 6, Stefani 6,5, Romizi 5,5 (26’ pt Temilin 6), Anderson 5 (11’ st Saverino 6); Rossi 6, Alessi 6. A disp.: Manfredini, Mallus, Viapiana, D’Amico. All.: Dominissini 6. ARBITRO: Bolano di Livorno 6,5. RETI: pt 12’ Altinier (P), 41’ Stefani (R); st 6’ Cunico (P). NOTE: spettatori 1000 circa, di cui 100 provenienti da Reggio Emilia. Espulso al 25’ st Mattielig per proteste. Ammoniti: Rossi, Saverino, Espinal. Angoli 5-1 per la Reggiana. Recupero: pt 1’; st 4’.

Cunico punisce la Reggiana PORTOGRUARO. Terza vittoria consecutiva, secondo posto in classifica. Se quello con la Reggiana doveva essere un esame di maturità, il Portosummaga lo ha superato a pieni voti alimentando, in maniera comprensibile, sogni di gloria tra i tifosi. I due tecnici non tradiscono le attese della vigilia. Da una parte, Calori si affida allo stesso undici che aveva espugnato Avezzano, dall’altra, Dominissini avanza a centrocampo capitan Stefani nel tentativo d’ingabbiare la fonte del gioco veneziano Marco Cunico. L’equilibrio dura ben poco. I granata locali partono imprimono sin dai primi minuti un gran ritmo alla partita. Qualche schermaglia offensiva emiliana, poi, è solo Porto. Marchi e Altinier mettono sistematicamente in crisi l’intero pacchetto arretrato avversario. Al 9’, infatti, è proprio Marchi ad involarsi

sul fondo e pennellare un assist che attraversa l’intera area piccola senza alcuna zampata vincente. Vantaggio solamente rimandato. Al 12’ Cunico pesca Marchi all’interno dell’area, conclusione a rete smanacciata sulla traversa da Tomasig, la palla cade sulla linea di porta dove Altinier la spedisce in fondo al sacco. I veneti continuano a spingere senza soluzione di continuità, la Reggiana da l’impressione di capirci ben poco. Non a caso, Dominissini corre ben presto a i ripari, variando l’assetto tattico iniziale. Fuori Romizi, dentro Temelin, e squadra che passa al 43-3, senza peraltro sortirne effetto alcuno. Sì, perché sono sempre Cunico e compagni ad avere saldamente in mano le redini della partita. Fioccano le occasioni gol. Mattielig, al 30’, confeziona un assist per la testa di Marchi che incorna a colpo sicu-

Il gol del 2-1 di Cunico che ha piegato la Reggiana

ro trovando l’intervento d’istinto dell’estremo ospite a negare il raddoppio. Al 36’, invece, è ancora il tandem Scozzarella ed Espinal a funzionare. Il dominicano riceve palla in area ma davanti al portiere rovina tutto calciandogli addosso. Reggiana confusa, smarrita, incapace d’improntare una reazione credibile. Qualche tentativo dalla distanza ma nulla più. Il Porto, invece, spreca. Come sempre succede, dopo tante occasioni fallite, ecco il gol del pareggio. Quasi inatteso, per come si

era incanalato l’incontro. Lo realizza direttamente su punizione dai 25 metri Stefani che sorprende Rossi alla sua destra. Siamo al 41’, la partita ricomincia daccapo. Al rientro dagli spogliatoi, è subito Portogruaro. Stefani abbandona la guardia di Cunico ed il capitano non perdona. Al 6’, su assist di Scozzarella, controlla e, con il portiere in uscita, confeziona uno spettacolare pallonetto che si infila nel sette alla sinistra del portiere. Esplode il Mecchia. Il Porto tira il fiato, la Reggiana ne

approfitta avanzando il baricentro del gioco. Veneti in dieci dal 25’ per l’espulsione di Mattielig, reo di aver apostrofato il direttore di gara. In inferiorità numerica, la superiorità portogruarese diventa sofferenza. Emiliani più intraprendenti e pericolosi dalle parti di Rossi ma senza la necessaria lucidità sottoporta che, a conti fatti, non è costrutto ad alcun intervento degno di nota. Saverino, al 27’, coglie il palo esterno: è l’unico brivido per l’estremo veneziano. Andrea Ruzza

TUTTI I RISULTATI DELLA LEGA PRO Prima Divisione Girone A 4ª giornata

Seconda Divisione Girone A 4ª giornata

Seconda Divisione Girone B 4ª giornata

Arezzo-Sorrento oggi Benevento-Pro Patria 1-1 Cremonese-Lecco 3-2 Lumezzane-Foligno 3-2 Novara-Monza 1-1 Paganese-Figline 0-0 Pergocrema-Varese 2-0 Perugia-Alessandria 2-1 Viareggio-Como 0-0 CLASSIFICA: Lumezzane e Novara 10 punti; Cremonese 9; Pergocrema, Foligno, Alessandria e Varese 7; Perugia 6; Viareggio, Como e Benevento 5; Pro Patria e Sorrento 4; Arezzo e Lecco 3; Monza 2; Paganese e Figline 1. Arezzo e Sorrento una gara in meno. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 20 SETTEMBRE): Alessandria-Figline Arezzo-Benevento Como-Perugia Foligno-Cremonese MonzaViareggio Pergocrema-Novara Pro Patria-Lecco Sorrento-Paganese Varese-Lumezzane

Alghero-Crociati Noceto 0-0 Canavese-Pro Sesto 3-1 Legnano-Olbia 0-0 Pavia-Pro Vercelli 2-0 Pro Belvedere Vercelli-Carpenedolo 0-1 Rodengo Saiano-Mezzocorona 2-1 Sambonifacese-Spezia 1-1 Sud TirolFeralpi Salò 0-0 Villacidrese-Valenzana 1-1 CLASSIFICA: Carpenedolo 9 punti; Pavia e Sambonifacese 8; punti; Rodengo Saiano, Sud Tirol, Spezia, Alghero e Villacidrese 7; Canavese 5; Feralpi Salò, Crociati Noceto, Valenzana, Mezzocorona e Pro Belvedere Vercelli 4; Pro Sesto, Pro Vercelli e Olbia 3; Legnano 1. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 20 SETTEMBRE): CarpenedoloLegnano Crociati Noceto-Villacidrese Feralpi Salò-Pavia Mezzocorona-Valenzana Olbia-Sud Tirol Pro Sesto-Alghero Pro Vercelli-Pro Belvedere Vercelli Sambonifacese-Rodengo Saiano Spezia-Canavese -

Colligiana-Prato 1-2 Fano-Bellaria 1-1 Giacomense-Sacilese 1-1 Lucchese-Nocerina 0-5 Poggibonsi-Celano 1-0 Pro Vasto-Carrarese 1-2 San Marino-Bassano 1-1 Sangiovannese-Gubbio 1-1 Sangiustese-Itala San Marco 0-3 CLASSIFICA: Carrarese e Lucchese 9 punti; San Marino e Sacilese 8; Prato e Poggibonsi 7; Celano 6; Nocerina, Itala San Marco, Colligiana, Sangiovannese e Gubbio 5; Bassano 4; Giacomense, Bellaria e Sangiustese 3; Fano 2; Pro Vasto 1. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 20 SETTEMBRE): Carrarese-Sangiustese Celano-Fano Giacomense-Poggibonsi Gubbio-Colligiana Itala San Marco-Lucchese Nocerina-Bellaria Prato-Bassano SacileseSangiovannese San Marino-Pro Vasto -

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Sport 31

Lunedì 14 settembre 2009


Lunedì 14 settembre 2009

Seconda divisione Risultati e classifica

GIOCATA SABATO Aversa-Gela

CISCO ROMA 4 ISOLA LIRI 0 CISCO ROMA (4-3-3): Ambrosi 6,5; Balzano 6,5, Di Fiordo 6,5, Doudou 6,5, Angeletti 6,5; Amadio 6 (18' st Barrionuevo 6), Romondini 6, Chiappara 6,5; Guglielmelli 6,5 (9' st Morbidelli 6), Ciofani 7 (29' st Di Iorio 6,5), Franchini 7. A disp.: Previti, Bellè, Lo Piccolo, Larosa. All.: Incocciati 6,5. ISOLA LIRI (4-2-3-1): Fiorini 5,5; Galuppi 5,5, Mucciarelli 5,5 (19' st Mastrisciano 6), Paolacci 5,5, Sperati 5,5; Costanzo 6 (1' st Simonetta 6), Gennari sv (33' pt La Rocca 6); Raffaello 6, Mastrantoni 5,5, D'Alessandro 6; Bianchini 6,5. A disp.: Mangiapelo, Gubinelli, La Cava, Mallardi. All.: Grossi 5. ARBITRO: Moretti di Bari 7. RETI: pt 2' Franchini, 18' Ciofani; st 14' Ciofani (rig.), 36' Di Iorio. NOTE: spettatori 600, 20 tifosi ospiti. Espulso al 13' st La Rocca per doppia ammonizione. Ammoniti Mucciarelli, Raffaello. Angoli 10-4 per l'Isola Liri. Recupero: pt 1'; st 1'. ROMA. Troppo forte la Cisco per questa Isola . Certo, il 4-0 finale la punisce ben oltre i propri demeriti, ma certifica la differenza di qualità. Doppietta di Ciofani

Un gol lampo basta al Cassino CASSINO NOICATTARO

1 0

Marcatori

1-4

pt 10' Cunzi (G), 16' e 30' Criniti (G); st 27' Prisco (A), 39' rig. Pasca (G)

Barletta-Manfredonia

Rinv.

GELA

10

4

3

1

0 11 2

2

2

0

0

6

0

2

1

1

0

5

2

9 +2

Brindisi-Vico Eq.

1-0

CATANZARO

10

4

3

1

0 10 3

2

2

0

0

5

0

2

1

1

0

5

3

7 +2

Cassino-Noicattaro

1-0

MONOPOLI

10

4

3

1

0

8

4

2

2

0

0

4

2

2

1

1

0

4

2

4 +2

Catanzaro-Igea V.

4-0

CISCO ROMA

9

4

3

0

1

9

2

2

2

0

0

5

0

2

1

0

1

4

2

7 +1

SIRACUSA

9

4

3

0

1

7

4

2

1

0

1

3

3

2

2

0

0

4

1

3 +1

BRINDISI

8

4

2

2

0

8

5

2

2

0

0

3

0

2

0

2

0

5

5

3

0

JUVE STABIA

7

4

2

1

1 10 7

2

1

1

0

5

2

2

1

0

1

5

5

3

-1

CASSINO

7

4

2

1

1

5

4

2

1

0

1

2

3

2

1

1

0

3

1

1

-1

AVERSA

5

4

1

2

1

5

6

2

0

1

1

1

4

2

1

1

0

4

2

-1 -3

MANFREDONIA

4

3

1

1

1

4

5

2

0

1

1

2

4

1

1

0

0

2

1

-1 -3

BARLETTA

4

3

1

1

1

3

5

1

1

0

0

2

1

2

0

1

1

1

4

-2 -1

SCAFATESE

4

4

1

1

2

2

4

2

1

0

1

2

2

2

0

1

1

0

2

-2 -4

VICO EQ.

3

4

0

3

1

2

3

2

0

2

0

2

2

2

0

1

1

0

1

-1 -5

MELFI

2

4

0

2

2

6

8

2

0

2

0

5

5

2

0

0

2

1

3

-2 -6

IGEA V.

2

4

0

2

2

2 10 2

0

2

0

2

2

2

0

0

2

0

8

-8 -6

VIBONESE

1

4

0

1

3

1

5

2

0

1

1

1

3

2

0

0

2

0

2

-4 -7

NOICATTARO

0

4

0

0

4

1

8

2

0

0

2

1

5

2

0

0

2

0

3

-7 -8

ISOLA LIRI

0

4

0

0

4

1 10 2

0

0

2

1

5

2

0

0

2

0

5

-9 -8

pt 41’ Da Silva

pt 5' Scappaticci

pt 32’ Mosciaro, 37’ (r) Caputo; st 5’ Mosciaro, 21’ Longoni

Cisco Roma-Isola Liri

4-0

Monopoli-Vibonese

1-0

Scafatese-Melfi

1-0

pt 2' Franchini, 18' Ciofani; st 14' Ciofani (rig.), 36' Di Iorio st 19’ Balistreri pt 24' Corsale

Siracusa-Juve Stabia

2-3

pt 15’ Bigatti (S), 34’ Amore (JS), 39’ Vicentin (JS); st 15’ Capocchiano (S), 29’ Vicentin (JS)

5ª giornata 20/09/09 ore 15.00

ProssimoAversa-Barletta turno

Brindisi-Scafatese Gela-Monopoli Igea V.-Vibonese Isola Liri-Cassino Juve Stabia-Manfredonia Melfi-Siracusa Noicattaro-Catanzaro Vico Eq.-Cisco Roma

giornata

7 Reti: Ciofani (3) (C.Roma) 4 Reti: Cunzi (Gela); Vicentin (J.Stabia); Lacarra (Monopoli) 3 Reti: Moscelli (Brindisi); Caputo (1), Mosciaro (Catanzaro); Criniti (Gela); Arcamone (Melfi) 2 Reti: Arini, Sarli (Aversa); Albadoro (Brindisi); Longoni (Catanzaro); Amore (J.Stabia); Arigò (Manfredonia); Chiaria (Melfi); Balistreri (Monopoli); Bigatti (1), Dal Rio (Siracusa) 1 Rete: Prisco (Aversa); Caggianelli, Cavaliere, Muwana (Barletta); Alessandrì, Da Silva, Panarelli (Brindisi); Croce, Gemmiti, Giannone, Mezgour, Scappaticci (Cassino); Di Maio, Montella (Catanzaro); Di Iorio, Franchini (C.Roma); Cammarota (1), Manca, Pasca (1) Vianello (Gela); Agostinelli, Angotti (Igea V.); Bianchini (Isola L.); D'Ambrosio, De Angelis, Peluso (J.Stabia); Marchano, Mignogna (Manfredonia); Mitra (Melfi); Caccavale, Lisi (Monopoli); Giampaolo (Noicattaro); Corsale, Pignatta (1) (Scafatese); Capocchiano, Cardinale (1), Giurdanella (Siracusa); Camilucci (Vibonese); Napoli, Trapani (Vico E.)

Sulla strada per Barletta muoiono la moglie e il figlioletto di 15 mesi

Marchano, che tragedia Illesi altri due atleti. Manfredonia sotto shock: la partita non si gioca La rete di Da Silva lancia il Brindisi BRINDISI VICO E.

1 0

CASSINO (4-3-2-1): Indiveri 6; Bica Badan 6,5, Merli Sala 7, Biancardi 6,5, Martinelli 6,5; Kone 6,5 (18' st Conti 6), Giannone 6, Camorani 6 (28' st Sfanò 6); Romeo 6,5, Scappaticci 7 (30' st Bardeggia sv); Croce 6,5. A disp.: Amadio, Agius, Poli, Bonacquisti. All.: Pellegrino 6,5. NOICATTARO (3-4-1-2): Petruzzelli 6; Fumai 6, Ben. Lorusso 6,5, Bar. Lorusso 5,5; Colluto 6, Coppola 5, Mazzone 6 (7' st Libera 6), Loseto 6; Zotti 6,5; Gianpaolo 5,5 (29' st Ladogana sv), Salvati 5,5 (18' st Lanave 5,5). A disp.: Musacco, Aliperta, Romito, Doria. All.: Carella 5,5. ARBITRO: Saia di Palermo 4,5. RETE: pt 5' Scappaticci. NOTE: Spettatori 800 circa, per un incasso di euro oltre rateo abbonati. Ammoniti: Romeo, Bianciardi, Indiveri, Bar. Lo russo e Ladogana. Espulso al 4' st Coppola (N) per doppia ammonizione. Angoli: 4-3 per il Cassino. Recupero: pt 1'; st 4'.

BRINDISI (4-3-3): Petrocco 7; Panarelli 6, Trinchera 6, Taurino 6,5, Suriano 6; Minopoli 6,5, Battisti 6,5, Fiore 6,5 (20’ st Pizzolla 6); Alessandrì 7 (32’ st Idda sv), Moscelli 5,5, Da Silva 6,5 (42’ st Albadoro sv). A disp.: Ferrante, Pasqualini, Piccinni, Galetti. All.: Silva 6,5. VICO EQUENSE (4-33): Munao 7; Chiarello 6 (32’ st Marciano 6), Scogliamiglio 6, Cinque 6,5, Gargiulo 7; Burgos 6,5, Violante 5,5 (20’ st Hodza 6) , Loreto 7; Trapani 7, Donnarumma 5 (13’ st Lupico 5,5), Napoli 6. A disp: Izzo, Rapesta, D’Esposito, Riccardi. All.: Ferraro 6,5. ARBITRO: Borraci di S.Benedetto del Tronto 6 RETE: pt 41’ Da Silva NOTE: spettatori 2300 circa. Ammoniti: Taurino, Chiarello, Gargiulo, Petrocco. Angoli 4-4. Recupero: pt 1 ’; st 5’.

CASSINO — Esulta il Cassino. Al termine della battaglia del “Salveti”, sono infatti gli azzurri di Pellegrino ad avere ragione di un Noicattaro mai domo. Appena cinque minuti e il Cassino insacca il match point: Romeo confeziona un cross che Scappaticci rovescia in fondo al sacco. La squadra di Pellegrino spadroneggia, creando occasioni su occasioni senza però finalizzarle. Alessandro Salveti

BRINDISI. Il Vico Equense perde uno a zero contro il Brindisi in una gara decisa dal gol di Da Silva nel finale del primo tempo. La squadra di mister Ferraro ha il merito di rendersi pericolosa più volte durante la gara e grazie ad un prestazione attenta concede poco ai pugliesi, ma in fin dei conti è costretta a pagare dazio.

E’ un Gela forza quattro AVERSA GELA

1 4

AVERSA (4-4-2): Pettinari 5; Ciminari 5,5, Arini 5,5, Di Girolamo 6, Bertoncini 5 (1' st Campanella 6); Coquin 5 (1' st Tovalieri 6), Zolfo 5, Mariniello 6, Longo 6 (24' st Perna); Prisco, Sarli. A disp.: Del Giudice, Pistillo, Massimo, Chietti. All.: Sergio 6. GELA (4-3-3): Nordi 6; Scopelliti 6, D'Aiello 6,5, Geraldi 6,5, Memè 6; Zaminga 6, Schiavon 6,5, Cammarota 6,5; Criniti 7 (28' st Viviano sv), Pasca 7, Cunzi 7 (19' Vianello 6,5). A disp.: Ferla, Di Muro, Ambrosecchia, Carraro, Manca. All.: Provenza 7. ARBITRO: Trentalange di Nichelino 5,5. RETI: pt 10' Cunzi (G), 16' e 30' Criniti (G); st 27' Prisco (A), 39' rig. Pasca (G). NOTE: 1200 spettatori, circa 30 da Gela. Espulso al 29' st Zolfo per doppia ammonizione. Ammoniti Nordi, Zolfo, Ciminari. Angoli 3-3. Recupero: pt 3'; st 2'. AVERSA - Tutto nel primo tempo. Il Gela sbanca il “Rinascita” con un roboante 4-1 e porta a casa tre punti importantissimi ai fini della classifica. Le due squadre si affrontano a viso aperto, ne nasce una partita divertente e ricca di gol. Le squadre non hanno nemmeno il tempo di studiarsi che dopo dieci minuti il Gela è già in vantaggio: Cunzi ruba palla all'interno dell'area e batte Pettinari. Al quarto d'ora i padroni di casa sfiorano il pareggio con un colpo di testa di Prisco. Gol mancato, gol su-

bito: un minuto dopo Criniti, dopo una triangolazione al limite con Pasca, si ritrova a tu per tu con Pettinari e deve solo sospingere la sfera in rete. La partita resta vivace e i padroni di casa sprecano un paio di occasioni. Cunzi è costretto a uscire dal campo per infortunio. Il Gela cerca di amministrare il risultato cercando di contenere al meglio le folate di un'Aversa che non riesce a mordere. Alla mezz'ora la terza rete del Gela. Pasca mette in mezzo un cross perfetto che Criniti deve solo sospingere in rete. Al 34' l'Aversa prova a darsi la sveglia con Prisco e Ciminari che in un batti e ribatti sotto porta falliscono la rete che poteva dare speranze alla squadra di Sergio. Nella ripresa Sergio passa al 3-43. La formazione di casa entra in campo con la foga di voler recuperare e al 2' ci si avvicina con un colpo di testa di Prisco che impatta sulla traversa e salva Nordi. Due minuti dopo è ancora l'attaccante granata a far venire i brividi ai tifosi del Gela. La formazione di Provenza controlla agevolmente fino alla mezz'ora, quando l'Aversa accorcia le distanze con Prisco che trova l'angolino dove Nordi non può arrivare. La gara non è conclusa, perché al 33' il direttore di gara assegna un penalty al Gela per un fallo di mano di Tovalieri in area. Sulla sfera va Pasca che coglie il palo. Sul capovolgimento di fronte rigore per l’Aversa, ma Perna calcia fuori. Al 38' ancora rigore per il Gela per fallo di mano di Arini. Questa volta Pasca non sbaglia e fissa il finale sull'1-4. Annamaria Iodice

MANFREDONIA - Una tragedia che colpisce l'attaccante del Manfredonia, Mauro Marchano, e fa passare in secondo piano il rinvio della gara che i sipontini avrebbero dovuto giocare a Barletta, per la quarta giornata del campionato di seconda divisione. Accade tutto nel pomeriggio di ieri, a mezz'ora dell'inizio della partita, in programma allo stadio “Puttilli”. E' lì che la signora Juliana Leinen, 30 anni, argentina, sua figlio Matteo di appena 15 mesi e due giocatori del Manfredonia, non convocati per la gara, De Porras e Napoli, devono arrivare. Viaggiano tutti insieme sulla Citroen Xsara alla cui guida c'è la signora Juliana, moglie dell'attaccante del Manfredonia, Mauro Marchano. Sono da poco passate le 14,15 quando si consuma la tragedia: l'auto, poco prima del villaggio turistico Ippocampo, lungo la strada provinciale delle Saline che da Manfredonia porta a Zapponeta, sbanda e finisce in un canalone. Juliana Leinen muore sul colpo, il figlioletto di quindici mesi, viene trasportato d'urgenza all'ospedale di San Giovanni Rotondo, dai soccorritori intervenuti sulposto insiemeagliagenti della Polizia stradale di San Severo e ai vigili del fuoco: il piccolo morirà poco dopo il ricovero, probabilmente per annegamento. I due giocatori del Manfredonia escono illesi ma sconvolti dall'incidente: il solo Napoli resta sotto osservazione in ospedale. La notizia raggiunge la squadra che era già in campo a svolgere la fase di riscaldamento per la gara contro il Barletta. Al direttore sportivo del Manfredonia, Matteo Lauriola, la notizia viene comunicata per telefono: è il primo, insieme al medico so-

Marchano

ciale della squadra, a precipitarsi da Marchano per accompagnarlo all'ospedale di San Giovanni Rotondo. Al giocatore non è stato raccontato subito quanto grave fosse l'incidente e che, in un sol colpo, la sua famiglia è stata distrutta. I giocatori del Manfredonia vengono richiamati nello spogliatoio, mentre i dirigenti del Manfredonia prendono accordi con quelli del Barletta per rinviare la partita. Sono momenti concitati e convulsi: all'arbitro viene consegnata un'autocertificazione, da parte del dirigente accompagnatore del Manfredonia, con il quale si dichiara l'impossibilità di giocare la partita, per il grave lutto che ha colpito il calciatore Marchano. Si cerca di comunicare anche alla Lega Pro l'intenzione di rinviare la partita. Al Manfredonia, ovviamente, non interessa che possa arrivare anche la sconfitta a tavolino, anche se quasi certamente la gara verrà recuperata in altra data. Michele Damato

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2ª Divisione. A Monopoli, vero tabù per i calabresi, pagata la inconsistenza offensiva

Vibonese deludente in attacco Il tecnico presenta una squadra “abbottonata” ma senza i risultati sperati MONOPOLI VIBONESE

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PAGELLE VIBONESE MENGONI (5,5) - poco reattivo sull’azione del gol monopolitano. Lo stacco di testa di Balistreri è avvenuto poco distante dalla linea di porta, dunque non sono del tutto escluse sue responsabilità.

MONOPOLI (4-3-3): Corno 6,5; Vincenti 6,5, Caccavale 7,5, Ciminà 7, Imburgia 7; Bonfardino sv (24’ pt Lanzolla 6), Lanzillotta 6,5, Cortesi 5 (15’ st Volpe 6); Lisi 6, Balistreri 6,5, Lacarra 5,5 (34’ st Costantino). A disp.: Sardella, Tranchina, Loseto, Corsi. All.: Pellegrini 6. VIBONESE (4-2-3-1): Mengoni 5,5; Rugiero 5,5, Patanè 5,5, Conti 6, Perna 6,5 (45’ st Scrugli sv); Lopetrone 6 (22’ st Omolade 5), Pirrone 6; Sperandeo 5 (28’ st Biava 5), Di Mauro 5,5, Riccobono 5,5; Cammiluzzi 5. A disp.: Senatore, Barbera, Scrugli, Gatto, Biava, Omolade, De Marco. All.: Galfano 6. ARBITRO: Affinito di Frattamaggiore 6. MARCATORE: st 19’ Balistreri NOTE: spettatori 1500 circa. Ammoniti: Caccavale, Pirrone, Di Mauro. Angoli 9-2 per il Monopoli. Recupero: pt 3’; st 5’.

RUGIERO (5,5) - si fa vedere spesso sulla fase offensiva, regalandosi anche dribbling vincenti ai danni degli avversari. Pecca però in copertura, dove perde il duello con il forte attaccante Lisi, il quale lo supera spesso e volentieri. PATANE’ (5,5) - Sulle palle alte il Monopoli ha quasi sempre la meglio, giornata poco brillante per il difensore calabrese. CONTI (6) -Al 36’del primo tempo compie un grande intervento difensivo arrestando un pericoloso contropiede di Balistreri. Per il resto, gara di contenimento passata a spazzare palle il più lontano possibile dalla propria area di rigore. PERNA 6,5 - Il suo duello con Lacarra è vinto. Il temutissimo attaccante del Monopoli si arrende alla efficace marcatura di Perna, che lo segue a uomo anche quando prova a cambiare corsia. LOPETRONE (6) - Anche per lui sfida personale conclusa con successo. Il fantasista del Monopoli Cortesi non tocca palla e mister Pellegrini lo sostituisce nella ripresa. Dal 22’ st. OMOLADE 5- Il suo ingresso in campo non incide sull’andamento del match. Zero conclusioni in porta e poca consistenza in fase offensiva. PIRRONE (6) -Anche per lui buona prova a copertura della difesa, peccato però che il Monopoli trova altre vie più facili sulle corsie laterali.

di ANTONIO D’ALESSANDRO L’esterno Riccobono, la sua non è stata una grande partita

MONOPOLI - Terza sconfitta in quattro giornate per la Vibonese. La squadra di mister Galfano si arrende per 1-0 al sorprendente Monopoli, vera bestia nera della squadra calabrese negli ultimi anni. Il Veneziani resta dunque un tabù per la Vibonese, che seppur a fronte di una gara volenterosa, paga pesantemente una evidente inconsistenza in fase offensiva, con un Cammilluzzi letteralmente sovrastato dai due centrali difensivi del Monopoli entrambi in giornata di grazia. Non porta i frutti sperati, dunque, la scelta tattica di mister Galfano, che manda in campo una squadra molto abbottonata, affidando la fase offensiva alle ripartenze che però vengono puntualmente interrotte dalla retroguardia pugliese. Negative soprattutto, le prestazioni degli esterni Riccobono e Sperandeo, ai quali viene spesso ordinato di invertire corsia senza però migliorare le cose. Dopo un primo tempo avaro di emozioni e con la manovra dei padroni di ca-

sa imballata da un ottimo centrocampo dei calabresi, nella ripresa la gara si sblocca sul più classico dei calci piazzati, con Balistreri che insacca di testa dopo un calcio d’angolo battuto da Lanzillotta. Veniamo alla cronaca. Parte bene la Vibonese con un pimpante Riccobono, che dall’out sinistro si rende subito pericoloso con un paio di conclusioni dalla distanza facilmente parate dal giovane portiere del Monopoli Corno. Al nono minuto si fa vivo il Monopoli, con Lisi che semina il panico dalla sinistra e crossa per l’accorrente Balistreri, anticipato in corner dall’attento Mengoni. Passa qualche giro di lancetta e la gara subisce una piccola sospensione per via del brutto infortunio subito dal capitano del Monopoli Bonfardino, il quale è costretto alle cure mediche per un colpo alla testa. Il grintoso giocatore dei pu-

gliesi prova a rimanere eroicamente in campo, ma al 24’ si accascia per terra e viene trasportato all’ospedale dall’ambulanza. Per fortuna, arriva pochi minuti dopo la rasserenante notizia del risultato della tac che esclude qualsiasi cosa di grave. Al 17’ il Monopoli arriva al tiro con Balistreri, che ben imbeccato dalla sinistra dal solito Lisi vede poi la sua conclusione spegnersi tra le braccia di Mengoni. La prima frazione di gioco scorre via tra lanci lunghi e zero occasioni da rete per parte, fino al fischio dell’arbitro che rimanda tutto al secondo tempo dopo 3’ di recupero. Nella ripresa il Monopoli cambia marcia e chiude la Vibonese nella propria metà campo. I pugliesi fanno collezione di calci d’angolo con una serie di azioni pericolose sempre propiziate dalle corsie laterali, fino al 19’ quando Lanzillotta pennella dalla bandierina

Negativa la prestazione degli esterni

un perfetto assist per la testa di Balistreri, il quale anticipa tutti e mette a segno il gol partita. Mister Galfano corre subito ai ripari e passa dal più prudente centrocampo a cinque alle due punte con l’inserimento di Omolade. Il cambio però non sortisce gli effetti sperati, con la difesa del Monopoli che arriva sempre prima su tutte le palle e con Cammilluzzi che si fa anticipare da Ciminà nell’unica azione di contropiede pericolosa al 38’. Il match volge al termine con i padroni di casa che non riescono a sfruttare le tante ripartenze ed azioni pericolose di cui alcune anche in superiorità numerica e tutte propiziate da precisi lanci del regista difensivo Caccavale e del regista più avanzato Lanzillotta. Al 44’ Mengoni respinge in due tempi un tiro al volo ravvicinato di Lisi, mentre decisamente più tranquilla è la domenica del collega monopolitano Corno. I tiri in porta della Vibonese, infatti, sono praticamente prossimi allo zero. Il triplice fischio finale, arriva dopo 5’ di recupero.

SPERANDEO (5) - Gioca un po’ a destra ed un po’ a sinistra alternandosi con Riccobono, ma il gioco non cambia. Pochi cross e zero assistenza all’unica punta Cammilluzzi. Dal 28’ st. BIAVA (5)- Poco incisivo la sua presenza in campo non cambia le sorti del match. DI MAURO (5,5) - Si da un gran da fare in mezzo al campo, ma la sua prova è opaca e condizionata dalla poca assistenza dei compagni di reparto. Gioca a ridosso della punta Cammilluzzi, ma è costretto spesso ad arretrare per poter toccare palla. RICCOBONO (5,5) - Si fa vedere soprattutto nella prima frazione di gioco, con qualche conclusione dalla distanza nei primi minuti. Poi la sua prestazione diventa sempre più inconsistente fino al termine. CAMMILUZZI (5) - Letteralmente sovrastato dalla difesa monopolitana. Spreca una ghiotta occasione in contropiede nella ripresa, peccando sicuramente di velocità. GALFANO (5) - Al primo scontro con una formazione meno blasonata sulla carta, poteva osare di più sin dall’avvio di gara.

Riccardo Mengoni, ha qualche responsabilità sul gol

«Abbiamo voluto affidarci alle ripartenze ma purtroppo ci siamo riusciti poche volte»

Angelo Galfano spiega la scelta tattica

Angelo Galfano con Riccobono

MONOPOLI - Che la Vibonese fosse scesa in campo con il chiaro intento di badare principalmente a non prenderle, lo si è capito subito sin dai primi minuti di gioco. Mister Galfano ha mandato in campo una formazione molto abbottonata. «Siamo venuti a Monopoli per fare una partita di attesa, commenta il tecnico della Vibonese in sala stampa al termine del match, con l’intento di chiudere tutti gli spazi alle pericolose manovre offensive del Monopoli. Volevamo provare a portare a casa il risultato con delle ripartenze, ma purtroppo in poche occasioni ci siamo andati vicini». Eppure la Vibonese è davvero riuscita ad imbrigliare il gioco dei monopolitani, reduci da due vittorie consecutive con ben7 retiall’attivo in3 ga-

re. Il tridente dei pugliesi non ha avuto vita facile con la retroguardia calabrese, ben coadiuvata da un centrocampo solido. Purtroppo, però, la poca consistenza dell’attacco di mister Galfano, ha permesso ai padroni di casa di tenere comunque il pallino del gioco in mano e di attendere l’occasione giusta per piazzare il colpo vincente. Colpo che poteva arrivare soltanto su calcio piazzato, così come è avvenuto. «Una gara del genere poteva decidersi solo su calcio da fermo, risponde Galfano alle domande dei giornalisti locali, che si complimentano con lui per la prestazione della Vibonese , che purtroppo è stato a noi sfavorevole. Poco importa dunque, se la partita è stata molto equilibrata e che voi siate qui a farci i compli-

menti. La classifica dice che abbiamo un solo punto e questa è la triste realtà che dobbiamo provare subito a cambiare». Decisamente più sereno è il tecnico del Monopoli, Davide Pellegrini, il quale si gode il grande momento della sua squadra, momentaneamente in testa allaclassifica in coabitazione con Gela e Catanzaro. «Sapevamo che quella contro la Vibonese non sarebbe stata una gara facile. I calabresi hanno ben interpretato il match, lasciando poco spazio alle nostre manovre offensive. Devo fare i complimenti ai miei ragazzi, però, i quali sono stati molto bravi nel non perdere la testa e pazientare fino alla giusta occasione. Adesso è giusto vivere questo momento di felicità, ma da martedì ri-

torneremo in campo con la testa alla prossima gara, che ci vedrà impegnati nella difficile trasferta siciliana in quel di Gela». Destinazione Sicilia anche per la Vibonese, che domenica prossima affronterà ancora una trasferta in quel di Barcellona Pozzo di Gotto, contro i padroni di casa dell’Igea Virtus. «Sarà un’altra gara molto difficile per noi – conclude mister Galfani -, ma non possiamo più permetterci di perdere punti per strada. La classifica inizia ad allungarsi e noi non vogliamo rimanere distanti dalle zone tranquille della graduatoria». Infine in sala stampa giunge la lieta notizia che la tac effettuata a Bonfardino ha escluso qualsiasi danno per il capitano del Monopoli.

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Lunedì 14 settembre 2009


Lunedì 14 settembre 2009

Sullo 0-0 gol annullato a Chiaria per offside La squadra di Rodolfi bene in avvio poi cala di tono

Martone contrastato dai difensori. Sotto Esposito della Scafatese che vincendo ha salvato la panchina

La Scafatese si riscatta dopo una serie di due stop La pennellata di Corsale su punizione che castiga il Melfi.

Contro una squadra non trascendentale i gialloverdi steccano ancora

Il Melfi affonda a Scafati Decide un gol di Corsale. Chiaria fallisce il pareggio nel finale SCAFATESE MELFI

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SCAFATESE (4-3-1-2): De Felice 6; Pagano 5,5, Mastronicola 6, Miale 6, De Girolamo 5,5; Basile 6, Matinella, Corsale 7 (40' st Pepe sv); Sifonetti 5,5; Pignatta 5,5 (43' st Ramaglia sv), Martone 5,5 (20' st Nunziata 6). A disp.: Sorriso, Urgias, Di Candilo, Del Sorbo, Ramaglia. All.: Esposito 6. MELFI (4-3-2-1): Careri 6; Arvia 5,5, Sicignano 6, Vagnati 6, Naglieri 6; Dentamaro 6, Marino 5 (30' pt D'Andria 6), Mitra 5,5; Lo Jacono 5,5 (1' st La Porta 6), Arcamone 6; Chiaria 5. A disp.: Scarzanella, Gabrieli, Rogato, Bulla, Pellecchia. All.: Rodolfi 6. ARBITRO: Bindoni di Venezia. RETI: pt 24' Corsale. NOTE: spettatori 400 circa. Ammoniti: Dentamaro (M), Miale (S), Basile (S). Angoli 6-5 per il Melfi. Recupero: pt 1'; st 4'. SCAFATI - Com' è dura la vita in trasferta. Seconda sconfitta consecutiva fuori, questa volta sul campo di una Scafatese anche poco incisiva. Va sotto nel primo tempo su calcio piazzato di Corsale, sfiora il pareggio nella ripresa. Buon per la Scafatese l'imprecisione di Chiaria

Il definitivo 2-2 segnato da Arcamone su calcio di rigore

e la bravura di De Felice. Il tecnico Rodolfi tuttavia non è per la linea morbida, nel senso che ha inquadrato i problemi dei diretti avversari ed ha deciso di osare. Osa dunque un Lo Jacono alto, altissimo sulla destra, e così il 4-3-1-2 annunciato cede il passo ad un vero e proprio tridente. Qui governa l'argentino Arcamone che fa da chioccia al più giovane Chiaria. In mediana c'è Marino in cabina di pilo-

taggio, al suo fianco Dentamaro e Mirta reggono il passo nonostante il gran caldo. Il pacchetto arretrato può contare sulla coppia centrale Sicignano-Vagnati, può contare soprattutto sulla buona vena di Naglieri sulla sinistra. Il terzino spinge che è un piacere ma in ripiegamento, soprattutto nei minuti iniziali, è un vero dispiacere per la Scafatese. Padroni di casa in crisi di risultati? Beh, due sconfitte con-

secutive sono indigeste per tutti. Proprio per questo Pasquale Esposito ha varato un cambio di modulo essenziale: bye bye 4-4-2, benvenuto a Sifonetti trequartista dietro le due punte per rinvigorire gioco e risultati. In mediana poi c'è l'esordio dell'ultimo arrivato Matinella, che può contare sull'appoggio di Corsale e Basile. In difesa Pagano vince il ballottaggio con Urgias mentre al centro non si scappa dalla logica di Miale e Mastronicola. Qualche guaio la Scafatese lo sconta sulla sinistra, dove non sempre De Girolamo è ligio al dovere. Se ne accorge Lo Jacono che subito invita Arcamone sotto rete, il tocco sotto è deviato in angolo da De Felice. La premiata ditta del Melfi non cambia corsia preferenziale ma gli interpreti per il secondo affondo al 14': Arcamone si fa largo sulla destra, il cross è buono per Chiaria che insacca, ma non è buono per il guardialinee che sbandiera il fuorigioco. La risposta dei padroni di casa è tutta nel desto dal limite di Sifonetti. Sembra dunque che il Melfi possa avere ragione di questa Scafatese ma presto l'andazzo cambia senso di marcia. Mette il turbo prima Pignatta che al 17' si libera bene al limite e tenta il mancino, sfera di poco a lato. Sale in cattedra dun-

que Corsale che, coadiuvato dal neo arrivato Matinella, distribuisce idee e buoni palloni per la manovra. Scafatese più pungente a sinistra che a destra (Naglieri si dimostra comunque un osso duro) che passa addirittura in vantaggio al 24'. Punizione dal limite: Corsale inventa un sinistro benedetto da una precisione chirurgica che immobilizza Careri. La rete convince Rodolfi a mutare registro. Dentro D'Andria che va a fare l'interno d'inserimento, fuori Marino che lascia la cabina di regia a Dentamaro. Cambio anche all'albeggiare della ripresa fuori Lo Jacono, che man mano aveva spento i suoi bollori nel primo tempo. Tuttavia il clima afoso non concede tanto allo spettacolo. La fatica aumenta e le due squadre stentano a trovare lo spunto decisivo. A far più fatica è la Scafatese, il Melfi avanza il baricentro e colleziona qualche buona occasione intorno alla mezz'ora. De Felice è splendido protagonista su La Porta (deviazione in angolo) sulla conclusione mancina. Ma al 37' la frittata la fa Chiaria che, su preciso cross di Arvia sulla destra, manda incredibilmente fuori (incornata fuori ordinanza) il punto del pareggio. Andrea Buonaiuto

PAGELLE MELFI CARERI (6)-Sulla pennellata di Corsale rimane immobile. Forse non c’era nulla da fare ma l’impressione è che non abbia la serenità necessaria. Lo si capisce già nel primo tempo quando sbaglia i tempi di alcune uscite. Per il resto ordinaria amministrazione, nel senso che la Scafatese, una volta raggiunto il vantaggio, fa poco o nulla per impensierirlo. Nella ripresa si riscatta uscendo alla grande a tu per tu con Pignatta. ARVIA (5,5) - Sulla sua corsia di competenza si limita a coprire. In realtà la squadra avrebbe bisogno di maggiore spinta. SICIGNANO (6) - Dalle sue parti c’è Martone che è brutto cliente. Non lo soffre particolarmente anzi, lo limita in tutte le sue iniziative. Comanda il reparto con diligenza. VAGNATI (6) - La Scafatese, vantaggio a parte, non crea nessun grattacapo. Anche per lui una gara accorta. NAGLIERI (6) - Nel primo tempo mette in mostra la migliore edizione di se stesso. Su e giù per la fascia cercando di garantire con profitto le due fasi. Gli affondi sono solerti DENTAMARO (6) - Comincia da interno, prosegue in cabina di regia. Gara senza infamia e senza lode. MARINO (5)-Mezz’ora impalpabile: non puoi permetterte-

lo se hai in mano le chiavi del gioco. DAL 30’ PT D’ANDRIA (6) - Rodolfi lo inserisce subito dopo lo svantaggio. Lui ci mette poco a ritagliarsi il suo spazio in campo: quello di interno dedito all’inserimento per sfruttare gli spazi aperti dal fronte offensivo. Nella ripresa va diverse volte al tiro impegnando De Felice. MITRA (5,5) - Poco incisivo sul centrosinistra. Impreciso in impostazione, poco deciso in interdizione. LO JACONO (5,5) - Parte bene sulla destra. Il tecnico gli consegna la licenza di stare alto: inizialmente risponde bene, poi comincia a girare a largo. DAL 1’ ST LA PORTA (6) - Ha il merito di vivacizzare il gioco e di creare un po’di scompiglio. Impegna De Felice in un paio di circostanze. ARCAMONE (6) - è il factotum del reparto offensivo. Lotta su tutti i palloni ma è poco lucido negli ultimi venti metri. CHIARIA (5) - Quella sfera mandata fuori da distanza ravvicinata, su ottimo cross di Arvia, grida ancora vendetta. Nel primo tempo si vede poco e male. Nessun tiro in porta e poco movimento. La ripresa continua sulla medesima falsariga, in più l’occasione sciupata: pomeriggio da dimenticare.

Mitra, dietro, impegnato nel controllo di Corsale

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Spogliatoio Mister Rodolfi: «Difesa registrata, paghiamo gli sprechi»

«Pensiamo positivo» L’allenatore fiducioso: «Aspetto l’organico al completo» SCAFATI — Ancora un altro ko lontano dalle mura amiche, il secondo consecutivo. L'andazzo non fa ancora scattare campanelli d'allarme, ma se si pensa alla sconfitta sul campo di una diretta concorrente si può tranquillamente pensare ad un'occasione persa: l'occasione di oltrepassare senza particolari “ferite” l'agguato teso dalla Scafatese. Il Melfi onestamente è piaciuto poco, poca personalità in campo - soprattutto nel primo tempo - diverse cose da rivedere. Il tecnico assolve comunque i suoi cercando tra le righe i pregi emersi. Tutto nella ripresa, Rodolfi non può far altro che ricacciare indietro l'edizione di squadra del primo tempo ed “aprire” alla maggiore voglia emersa nel secondo tempo. Il doppio gioco del Melfi: “Meritavamo lo svantaggio”. Rodolfi non si nasconde dietro a un dito ed ammette le colpe dell'undici in campo. Il gioco espresso nel primo tempo non ha assolutamente soddisfatto, poca lucidità in tema di impostazione, rifornimenti scarsi per il fronte offensivo: “Nel primo tempo non abbiamo dato la migliore rappresentazione di noi stessi esordisce il tecnico del Melfi - A conti fatti abbiamo meritato lo svantaggio. Certamente loro non hanno fatto granchè, noi abbiamo fatto anche di meno e dunque non possiamo recriminare. Durante l'intervallo ho dovuto rivedere alcune cose”. In seguito una seconda frazione giocata in modo di-

Il pacchetto difensivo del Melfi con Careri in evidenza. In pagina altre azioni di gioco della sfida di Scafati

verso. La squadra ha cominciato a marciare ed a creare qualche grattacapo in più. Non è un caso che il portiere De Felice, inoperoso per larghi tratti della prima frazione, sia stato chiamato in causa in più di un'occasione. “Nella ripresa ci siamo rimessi in carreggiata - continua Paolo Rodolfi - Finalmente la squadra ha preso coraggio ed ha cominciato ad imbastire un discorso diverso, credo che alla fine potevamo tranquillamente pareggiare, nessuno avrebbe gridato allo scandalo. Sotto porta abbiamo fallito un paio di occasioni, in certe situazioni bisogna essere maggiormente cattivi”. Pregi emersi nella ripresa. Il tecnico riavvolge il nastro della partita e “intravede” cose buone rispetto ad altre: “Finalmente ho registrato la difesa dopo le prime uscite a vuoto. Il pac-

chetto arretrato ha risposto bene alle mie attese, a dimostrazione del lavoro particolareggiato svolto nelle ultime settimane”. Difesa diligente. Ed il resto? Qui il tecnico mette da parte gli elogi e corregge il tiro: “Sul fronte offensivo oggi abbiamo sofferto. Dal centrocampo arrivavano poche idee ed i nostri attaccanti hanno sofferto. Possiamo fare certamente di più. A centrocampo? Non siamo stati impeccabili, però avevamo anche delle assenze importanti. Questo non vuole essere una giustificazione per noi, però quando avrò l'organico a pieno regime sarà tutta un'altra storia. Dobbiamo comunque mettere da parte questa sconfitta e guardare avanti con fiducia nei nostri mezzi”. Domenica c'è il Siracusa in casa, urge un colpo da tre punti. Andrea Buonaiuto

Melfi in azione cn l’Aversa

SIRACUSA JUVESTABIA

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SIRACUSA (4-4-2): Cecere 6,5; Nigro 6,5, Iodice 6,5, De Pascale 5, Capocchiano 6; Lewandowski 6 (35'ST Bufalino sv), Giurdanella 6 (5'st Cardinale 6), Berti 5,5, Bigatti 6 (35'st Gaudio sv); M. De Angelis 5, Pagani 6. A disp.: Siringo, Perricone, Dal Rio, Carrozza. All.: Sonzogni 6. JUVE STABIA (4-4-2): Soviero 6; Ametrano 7, Maury 7, Gritti 7, D'Ambrosio 6,5; Capparella 6,5 (19'st Gomes sv), Acoglanis 8, Ruscio 7, Amore 7,5; Vicentin 7,5 (44'st Mineo sv), G. De Angelis 6 (19'st Peluso sv). A disp.: Panico, Fabbro, Bocchetti, Rinaldi. All.: Rastelli 7. ARBITRO: Stefanini di Livorno 6,5 RETI: pt 15' Bigatti(S), 34' Amore(JS), 39' Vicentin(JS); st 15' Capocchiano(S), 29' Vicentin(JS) NOTE: Gara giocata a porte chiuse. Angoli 5-5 Ammoniti: Giurdanella, M. De Angelis, Pagani, Acoglanis. Recupero: pt 2'; st 3'. PALAZZOLO ACREIDE - Trionfa la Juve Stabia in splendida rimonta. Di levatura superiore il team guida-

L’avversario di domenica prossima

Siracusa ko nel big match Grande rimonta delle Vespe to da Rastelli che ha legittimato alla distanza di meritare i tre punti e, comunque, col merito di ribaltare il risultato nel giro di soli sei minuti dopo essere andato sotto dagli undici metri al quarto d'ora. Soltanto cinque minuti di sofferenza per i gialloblu che hanno cominciato a macinare gioco dominando letteralmente la scena a centrocampo con l'argentino Acoglanis e Ruscio, splendidamente supportati sulle linee esterne da Capparella e Amore. La chiave del gioco l'hanno sempre avuta Acoglanis e Ruscio, ha vestito i panni di “giustiziere” Vicentin, nella scorsa stagione nel limbo del Cnd (era a Rosarno). Il raddoppio di Vicentin ha letteralmente stordito il Siracusa che, comunque, non ha mai gettato la spugna ed è riuscito a riequilibrare le sorti con un inserimento a sorpresa sulla sinistra di Capocchiano. Mancava mezz'ora

alla fine e qui s'è vista per intero la superiorità della formazione campana che ha continuato a macinare gioco ritornando in vantaggio con un missile dal limite di Vicentin al 74'. Una gran bella partita, comunque. Il Siracusa ha fatto quel che ha potuto, ha pesato l'assenza di Dal Rio, ma questa sconfitta è arrivata anche per i troppi palloni persi a centrocampo e per qualche titubanza in zona difensiva. Guadagna quasi subito un calcio d'angolo la Juve Stabia, sempre brava a ripartire rubando palla a centrocampo. Ci mette più attenzione il Siracusa che comincia a costruire qualcosa e al 14', su angolo battuto da Bigatti, Iodice viene messo giù in area da D'Ambrosio. Stefanini indica il dischetto, c'è qualche protesta stabiese. Poi Bigatti s'aggiusta il pallone e fulmina Soviero. Arriva subito la reazione giallo-

blu con Cecere attento a respingere una conclusione di Capparella. Al 25' altro campanello d'allarme con un colpo di testa di Vicentin fuori bersaglio dopo un'uscita fuori tempo di Cecere. Il pari arriva al 33' quando Berti, quasi al limite sul centrodestra, strattona De Angelis. Amore sulla conseguente punizione rende vano l'intervento di Cecere. Il Siracusa ha subito l'occasione di tornare in vantaggio ma De Angelis non tira prontamente e gli ospiti in ripartenza guadagnano il terzo angolo del pomeriggio. Juve Stabia in vantaggio al 39' quando Amore dalla sinistra rimette in mezzo e Vicentin è bravo a prendere il tempo a De Pascale e infilare di testa Cecere. Chiude il parziale in attacco la Juve Stabia e identica musica suona in avvio di ripresa con Cecere che para al 50' una conclusione di De Angelis. Cerca di cambiare

qualcosa Sonzogni mettendo in campo Cardinale in sostituzione di Giurdanella ma quasi subito c'è un pasticcio difensivo tra Nigro e Cecere ma De Angelis non sfrutta a dovere il momento e guadagna solo un angolo. Almeno cinque conclusioni di un certo peso della Juve Stabia nei primi 12' della ripresa. Al 60', a sorpresa, arriva il 2-2 del Siracusa con Cardinale che imbecca a sinistra Bigatti, palla a Capocchiano in grande sovrapposizione con inserimento in area campana e sinistro imprendibile. C'è un autentico miracolo di Cecere al 70' quando riesce a fermare un colpo di testa di Vicentin. Il pericolo corso non scuote il Siracusa che va sotto dopo quattro minuti quando ad impostare è l'inesauribile Ruscio con Acoglanis che mette in mezzo uno splendido pallone per Vicentin che, in grande solitudine, confeziona il 3-2 con un destro imprendibile. Solo negli ultimi dieci minuti con l'inserimento di Gaudio e Bufalino il Siracusa, quasi per forza d'inerzia, cerca il pari con grande volontà ma riesce soltanto a pareggiare il conto degli angoli. Per il team di Sonzogni può essere una sconfitta salutare, la Juve Stabia riemerge con merito e raggiunge quota 7. Franco Antonuccio

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Lunedì 14 settembre 2009


Lunedì 14 settembre 2009

2ª Divisione. Quattro gol e bel gioco contro l’Igea Virtus. Pochi spettatori: gli assenti hanno avuto torto

Il Catanzaro delle meraviglie Una doppietta di Mosciaro e i gol di Caputo e Longoni stendono i siciliani CATANZARO IGEAVIRTUS

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CATANZARO (3 – 4 - 3): Vono; Ciano, Gimmelli, Di Maio; Di Cuonzo, Bruno (16’ s.t. Basile), Lodi 6 (22’ s.t. Di Meglio), Benincasa; Caputo, Mosciaro (10’ s.t. Longoni), Montella. In panchina: Parisi, Corapi, Unniemi, Gigliotti. All. Auteri IGEA VIRTUS (4 – 4 - 2): Cilli; Mottola, Zarini (48’ p.t. Giardina), Palma, Vicentini; Di Miceli (2’ s.t. Cocuzza), Stella, Tummiolo, Grillo; Agostinelli, Angotti (12’ s.t. Stelitano). In panchina: Rocco, Calarco, Cocimano, Procopio. All. Bacci ARBITRO: Bietolini di Firenze (Assistenti: Di Lascio e Masuccio) MARCATORI: 32’ p.t. Mosciaro (Cz); 37’ p.t. Caputo, rig. (Cz); 5’ s.t. Mosciaro (Cz); 21’ s.t. Longoni (Cz). NOTE: Spettatori circa 1000 compresi i 518 abbonati. Incasso non comunicato. Ammoniti: Grillo (I); Vicentini (I); Angotti (I); Tummiolo (I); Di Maio (C); Espulso: Vicentini (I) 37’ p.t. per doppia ammonizione. Angoli: 5 – 0 per il Catanzaro. Recupero: p.t. 3’; s.t. 2’

Esultanza di fine partita e, sotto, uno dei due gol di Mosciaro

di ANTONIO CIAMPA CATANZARO – Cala il poker Gaetano Auteri al cospetto della sua ex squadra ma se sia vera gloria saranno le partite successive ed il progredire del campionato a testimoniarlo. Troppo evidente è infatti apparso il divario tra un Catanzaro, tosto, quadrato e ben messo in campo ed una Igea Virtus chiaramente in difficoltà con tanti giovani inesperti in campo che hanno mostrato tutti i loro limiti davanti all’incedere dei padroni di casa trascinati da un tridente d’attacco che promette meraviglie per il resto della stagione se gli automatismi visti ieri saranno ancora più oliati. Ancora una volta, in questo inizio di campionato giallorosso, sono stati gli assenti ad avere torto in un Ceravolo “gremito” solo da un migliaio di spettatori anche a causa delle indubbie difficoltà che continuano a sussistere nell’approvvigionamento del tagliando d’accesso con l’incredibile decisione di chiudere i botteghini nel giorno della gara. Bacci, all’inizio, prova ad imbrogliare le carte dei pa-

droni di casa schierando la sua squadra in maniera molto guardinga con Tummiolo a fare schermo alla difesa composta dai centrali Zarini e Palma. In avanti la coppia formata da Agostinelli e Angotti dovrebbe ricevere i rifornimenti dagli esterni di corsa Di Miceli e Grillo. Auteri schiera inve-

ce il suo Catanzaro (con il nuovo sponsor Assitur sulle maglie) con il solito tridente che vede i continui interscambi tra Caputo, Montella e Mosciaro con Bruno e Lodi a procacciare palloni ed a rimetterli in avanti L’avvio vede l’Igea Virtus sembrare mantenere bene il

campo e le distanze tra i reparti tanto che nei primi venti minuti il Catanzaro fatica a trovare i giusti spazi. Ci prova Montella al 7’ con una incursione dalla sinistra conclusa centralmente da Di Cuonzo tra le braccia di Cilli. Dall’altra parte prova Grillo in un paio di circostanze a creare scompiglio ma l’attrezzata difesa giallorossa controlla senza difficoltà consentendo solo conclusioni alla distanza. Al 21’Caputo, servito da Benincasa, timbra la traversa facendo tremare Cilli che capitola al 32’a causa di una verticalizzazione tra Caputo e Mosciaro che infila Zarini in velocità, avanza di qualche passo e spara un fendente di destro sotto l’incrocio che incenerisce il portiere siciliano. L’Igea stenta a riprendersi e cade nuovamente al 38’ quando Bietolini vede un per la verità discutibile mani in area di Vicentini, appena ammonito, su cross di Di Cuonzo assegnando, dopo oltre un anno, una massima punizione al Catanzaro. Il rigore trasformato da Caputo spezza la resistenza dell’Igea che barcolla negli ultimi minuti della prima frazione quando viene graziata da un incredibile gol sbagliato da Gimmelli a porta vuota e crolla nella ripresa quando non si contano le occasioni per il Catanzaro di arrotondare il bottino. Usando Caputo come impagabile catapulta, il Catanzaro si porta stabilmente dalle parti di Cilli. Dopo un gol annullato a Di Maio dopo appena due giri di lancette, al 5’è Mosciaro a siglare la sua doppietta su assist di Montella (servito da solito Caputo). Lo stesso Montella al 7’ si lascia recuperare da Palma a due passi dalla stoccata vincente. Un secondo gol annullato arriva al 18’ con Longoni che si fa trovare in posizione irregolare su conclusione a palombella scagliata ancora sulla traversa da Caputo mentre è al 21’ che il Catanzaro cala il poker grazie ancora una volta all’asse Caputo- Longoni con l’argentino che realizza il suo secondo gol in due partite in giallorosso facendo felice uno Stadio che Auteri vorrebbe nuovamente fremente di passione tanto da avere espressamente chiesto l’appoggio di tutti i tifosi compresi coloro che hanno finora deciso di disertare perché in netto contrasto con una politica societaria ancora lontana da una apprezzabile chiarezza.

Il rigore messo a segno da Caputo

PAGELLE CATANZARO VONO (6.5) -Non è praticamente mai chiamato in causa e così ha la possibilità di trascorrere un pomeriggio di assoluta tranquillità. CIANO (7) - Implacabile. Qualsiasi pallone passa dalle sue parti invariabilmente viene ricacciato in avanti sia di testa che di piede. GIMMELLI (6.5) - Ordinaria amministrazione per il capitano che mantiene la sua posizione senza eccessive difficoltà. DI MAIO (6.5) - Gli avanti dell’ Igea fanno il solletico al gigante napoletano che si permette anche alcune uscite palle al piede in bello stile DI CUONZO (6.5) - Su e giù per la fascia destra alla ricerca di avversari da contrastare. Nonostante il tecnico siciliano cambi spesso la posizione degli esterni, l’ex Pro Patria non tentenna a va anche vicino alla marcatura BRUNO (7) - Dottorale. Conquista il centro del rettangolo di gioco e smista passaggi come se fosse un gioco da ragazzi. Ha l’atteggiamento di un autentico Professore. Dal 16’ s.t. BASILE (6) - Immagazzina esperienza per partite successive in cui potrà meglio rendersi utile LODI (6) - Corre affianco a Bruno cui s’appoggia in continuazione. Fa arrabbiare Auteri concludendo dalla distanza piuttosto che servire il compagno smarcato ma non demerita. Piace la sua personalità. Dal 22’ s.t. DI MEGLIO (s.v.) BENINCASA (6.5) - Il soldatino Benny non delude mai. Addirittura si concede un paio di movimenti in dribbling che non sono propriamente il suo pane ma la sua partita è positiva. CAPUTO (7) - Si accende ad intermittenza e sono due traverse colte a portiere battuto, un rigore segnato ed un paio di assist per i gol dei compagni. Solita delizia quando ha voglia di fare la differenza MOSCIARO (8) - A furia di lottare stende la resistenza dei siciliani. Il suo primo gol è da cineteca. Dal 10’ s.t. LONGONI (6.5) - Conferma le buone cose fatte vedere all’esordio di Manfredonia. MONTELLA (6.5) - La sua velocità sta lentamente tornando ad essere quella dei giorni migliori.

«L’uomo in più ci ha agevolato ma noi siamo stati aggressivi imponendo il nostro gioco»

Auteri tesse le lodi della sua squadra di FRANCESCO IULIANO

I tifosi giallorossi presenti in curva

CATANZARO – La vittoria contro l’Igea Virtus era l’unico risultato a disposizione dei giallorossi per dare continuità di risultati, in vista della penalizzazione che, tra non molto, modificherà la classifica della squadra di Auteri. Una partita, quella vinta con l’Igea Virtus che, visto il risultato, potrebbe far pensare che sia stato tutto sin troppo facile. «Non esistono partire facili - ha precisato Auteri -.E’vero, comunque che dopo il secondo gol e con un uomo in più in campo, la partita si è messa in discesa per noi. Ciò non toglie che abbiamo aggredito gli avversari facendo prevalere, sempre, il nostro gioco».

Tutti i reparti hanno risposto egregiamente a quelli che sono gli schemi di Auteri. Buono soprattutto l’attacco con Montella, Mosciaro, Caputo e Longoni che, mai come in questa prima parte del campionato, trovano il gol con estrema facilità. «Nonostante stiamo facendo bene, dobbiamo pensare che c’è sempre da migliorare e che le partite non saranno mai tutte uguali. Oggi è andata così, ma è da considerare che noi abbiamo le caratteristiche, la mentalità e la determinazione per fare bene». Terminata l’analisi della partita, Auteri rivolge le sue attenzioni al pubblico ed alla tifoseria, prendendo spunto dall’incontro di sabato mat-

tina con i rappresentanti del club Palanca. «Noi abbiamo bisogno dei nostri tifosi –ha detto Auteri -. A quelli del Palanca ed a tutti gli altri club della città vogliamo dire che noi siamo uomini liberi. Semmai ci fossero retaggi del passato, questo a noi non interessa. Mi faccio portavoce dei ragazzi e di tutto l’ambiente dicendo che non facciamo favori a nessuno e che neanche li chiediamo. Noi vogliamo solo essere giudicati per quello che facciamo». Un appello chiaro e che non dà adito ad interpretazioni, quello rivolto dal tecnico alla tifoseria giallorossa. Un appello che, a questo punto, attende solo risposte. Sul fronte Igea, il tecnico Bacci raccoglie i cocci della

sua squadra, dopo il pesante passivo, considerando la sconfitta come un punto di partenza per il raggiungimento dell’obiettivo salvezza. «Non credo sia facile, per nessuno, recuperare due gol ad una squadra come il Catanzaro». Una sconfitta che, nell’analisi del tecnico dei siciliani, parte tutto da episodi sfavorevoli (vedi l’infortunio di Zanini, l’espulsione di Vicentini ed il rigore) che hanno finito per condizionare l’intera partita. «Meno male che non tutte le domeniche incontriamo squadre come il Gela ed il Catanzaro. Il nostro obiettivo è e rimane quello della salvezza evitando, se possibile, i play out».

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36 Sport


Serie D Risultati e classifica Casertana-Angri

Francavilla Pz-Bitonto

1-1

Ischia-S. Antonio

1-3

Neapolis-Grottaglie

pt 42' Somma; st 10' Laviano 46' Bonanno

3-0

Ostuni-Pianura

pt 39’ (r) Persia (B); st 21’ Chisena (F)

NEAPOLIS

6

2

2

0

0

5

1

1

1

0

0

3

0

1

1

0

0

2

1

4 +2

S. ANTONIO

6

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2

0

0

5

2

1

1

0

0

2

1

1

1

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3

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3 +2

CASERTANA

4

2

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3

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1

1

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1-1

MATERA

4

2

1

1

0

6

5

1

0

1

0

3

3

1

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3

2

1

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Pisticci-F. e C. Bn

1-1

BACOLI

4

2

1

1

0

4

3

1

1

0

0

2

1

1

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1

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2

2

1

0

Pomigliano-Fasano

0-0

POMIGLIANO

4

2

1

1

0

2

1

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0

1

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1

1

0

0

2

1

1

0

ISCHIA

3

2

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0

1

3

3

1

0

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1

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3

1

1

0

0

2

0

0

-1

Turris-Bacoli

2-2

TURRIS

2

2

0

2

0

5

5

1

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0

2

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3

3

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-2

PISTICCI

2

2

0

2

0

3

3

1

0

1

0

1

1

1

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1

0

2

2

0

-2

pt 7'' Campo (M), 14', 31' (r) Villa (VC), 42' Albano (M); st 25' st Genchi (M)

FASANO

2

2

0

2

0

1

1

1

0

1

0

1

1

1

0

1

0

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0

-2

Riposa: Francavilla Br

FRANCAVILLA BR

1

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1

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-2

BITONTO

1

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0

1

1

2

3

1

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0

1

1

2

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1

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1

-1 -3

F. E C. BN

1

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1

2

3

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-1 -3

FRANCAVILLA PZ

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1

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1

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2

-1 -3

OSTUNI

1

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0

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1

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3

1

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0

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2

-1 -3

V. CASARANO

1

2

0

1

1

2

3

1

0

0

1

2

3

1

0

1

0

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0

-1 -3

PIANURA

1

2

0

1

1

1

3

1

0

0

1

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1

1

-2 -3

ANGRI

1

2

0

1

1

0

2

1

0

1

0

0

0

1

0

0

1

0

2

-2 -3

GROTTAGLIE

0

1

0

0

1

0

3

0

0

0

0

0

0

1

0

0

1

0

3

-3 -1

pt 4' Saurino G. (I), 6' (r) Maffucci (SA); st 12' Maffucci (SA), 48' Siano (SA)

pt 18' Sibilli (P); st 1' Malagnino (O) pt 8' El Ouazni (FC); st 43' Rovira (P)

pt 39' Solimene (B); st 3' Russo (T), 10' Zinno (B), 29' Russo (T)

V. Casarano-Matera

Prossimo turno

2-3

3ª giornata 20/09/09 ore 15.00

Angri-Pomigliano Bacoli-V. Casarano Bitonto-Ischia F. e C. Bn-Francavilla Br Fasano-Pisticci Grottaglie-Francavilla Pz Matera-Casertana Pianura-Turris S. Antonio-Ostuni Riposa: Neapolis

giornata

Marcatori

2-0

st 8' Di Lauro, 38' Mautone

Giovanni Campo

2 reti: Solimene (Bacoli); Saurino G. (Ischia); Albano (1) (Matera); Laviano (Neapolis); Rovira (Pisticci); Maffucci (1), Siano (S.A. Abate); Russo, Vitale (Turris); Villa (1) (V.Casarano) 1 Rete: Di Domenico, Zinno (Bacoli); Laus, Persia (1) (Bitonto); Bencardino, Di Lauro, Mautone (Casertana); Capocchiano (Fasano); El Ouazni, Mallardo (Forza e C.); Chisena, Verdesca (Francavilla); Di Tommaso, Micieli (F.Fontana); Agosto (Ischia); Campo, De Vecchis, Genchi, Leta (Matera); Bonanno, Fontanella, Somma (Neapolis); Malagnino, (1) (Ostuni); Sibilli (Pianura); Vallefuoco (Pisticci); Auricchio, Picci (Pomigliano); Sekkoum (1) (S.A. Abate); Follera (Turris)

Doppietta di Villa che non spaventa i lucani di Giusto. Risposta da squadra di rango

Matera, cuore e personalità Vantaggio di Campo, due rigori per i salentini, poi Albano e Genchi sbancano CASARANO MATERA

2 3

VIRTUS CASARANO (4-42) - Corradini 6, Fazio 6, Palma 6,5, Niccolini 6, Calabro 6; Stentardo 6, Palazzo 6 (35' st Presicce s.v.), Caracciolo 5,5 (27' Bonaffini s.v.), Cenciarelli 5,5; Villa 6,5, Palumbo 6 (27' Contino) A disp. Leopizzi, Rollo, De Marco, Serao All. Bianchetti 6 MATERA (4-4-2) - Cottet 6,5, Scudieri 6,5, Palladino 6,5 Martinelli 6,5 Bartoli 6,5; Leta 6,5 (35' Conte s.v.), Salemme 6,5, Mazzoleni 7,5, Campo 7 (48, st Carretta sv); Albano 7, Genchi 7,5 (30' st Logrieco s.v) A disp. Mirabelli, Catalano, Milzi, De Vecchis All. Giusto 7,5 ARBITRO: Lemma di Barletta 6,5 RETI: pt. 7'' Campo, 14', 31' Villa (r), 42' Albano; st 25' st Genchi NOTE: Ammoniti Mazzoleni, Leta, Cottet, spettatori 1800 circa, angoli 3-4, recupero: pt 2', st 5'

Giuseppe Genchi e a destra Diego Albano

CASARANO - Il Matera espugna meritatamente il "Capozza" superando la Virtus Casarano. Poco brillanti i salentini con alcuni uomini non proprio ispirati come in altre prestazioni. Poche idee, troppa imprecisione sotto porta e qualche distrazione in difesa hanno fatto pendere l'ago della bilancia per la squadra lucana apparsa ben attrezzata e pronta per un campionato di vernice. La truppa di mister Giusto ha retto il confronto tra due delle formazioni maggiormente accreditate sciorinando un reparto offensivo di prim'ordine. Partiva bene il Matera con un'incursione centrale di Genchi al 2' che si proiettava in azione solitaria ma il tiro veniva neutralizzato senza proble-

mi da Corradini. I lucani sembravano ben disposti e al 7' passavano: punizione perfetta di Campo che scavalcava la barriera e batteva il giovane Corradini. I padroni di casa provavano a reagire ed al 10' Palumbo si inseriva sulla destra e crossava per la respinta di Cottet: sulla respinta Caracciolo sparava di poco a lato. Il Casarano insisteva ed al 13', sugli sviluppi di un corner calciato da Villa, Mazzoleni atterrava Calabro. Per l'arbitro era rigore che Villa trasformava spiazzando il portiere avversario. La gara ritornava in parità. Gli uomini di mister Bianchetti ritrovavano il giusto slancio ed al 18', sempre da corner, Caracciolo mancava di un soffio l'impatto di testa con la sfera. Gli ospiti non si

scomponevano e recuperavano compattezza cercando di non farsi infilare dalle ripartenze casaranesi. Al 25' Villa serve Palumbo che recupera dopo un primo controllo approssimativo e calcia in porta costringendo Cottet ad un tuffo provvidenziale. Sei minuti più tardi, la difesa lucana si faceva ancora soprendere su un lancio di Cenciarelli per Palumbo che resisteva ad un intervento avversario, entrava in area e toccava al centro sull'uscita del portiere che, però, lo atterrava: ancora penalty che Villa realizzava in fotocopia per il vantaggio rossoazzurro. Ma i lucani erano vivi e Genchi, autentica spina nel fianco, al 38' tirava di sinistro di poco fuori. Il Casarano, fortunato

nell'occasione su capovolgimento di fronte sciupava il terzo gol: splendida punizione di Villa che Cottet deviava sulla traversa, riprendeva di testa Stentardo che a porta vuota non inquadrava di testa la porta. Gol sbagliato, gol subito e il Matera colpiva al 42': Genchi apriva sulla sinistra per Campo che entrava in profondità e metteva in mezzo un cross radente che Corradini respingeva però corto sui piedi di Albano il quale controllava e segnava. Tutto da rifare per la VIrtus che rischiava il tracollo al 46': Mazzoleni imbucava alla perfezione in area Albano il cui tiro era potente ma non angolato consentendo a Corradini la respinta oltre il fondo. Nella ripresa, la prima azione degna di nota si

registrava al 12' ma era un tiro innocuo di Villa dalla distanza che Cottet bloccava senza problemi. Sempre il bomber ci provava su punzione al quarto d'ora ma peccava di potenza. Il Matera controllava gli spazi impedendo alla Virtus di esprimersi e innescare i propri attaccanti. Al 18' Villa si involava sulla destra e dal fondo metteva al centro per l'accorrente Palumbo che sprecava però altissimo. I lucani, sornioni, confermavano però le loro doti: al 25', Campo dalla bandierina metteva in mezzo per Mazzoleni che dal limite dell'area soprendeva la retroguardia rossazzura con un passaggio sul filo del fuorigioco per Genchi che dribblava Corradini e insaccava il terzo gol. Il tecnico

Bianchetti correva ai ripari inserendo Bonaffini e Contino per gli spenti Caracciolo e Palumbo. Anche Giusto faceva rifiatare l'ottimo Genchi con Logrieco. Due minuti più tardi Palazzo scambiava con Villa ma indirizzava malamente oltre la traversa. Il Matera non disdegnava le proiezioni offensive: Genchi piazzava un traversone per Albano interrotto da Calabro. Al 31' ancora Palazzo calciava verso la porta ma Villa non riusciva a deviare la traiettoria. Stentavano i padroni di casa ad organizzare una manovra plausibile. Ne approfittava il Matera che conduceva in porto il successo, tutto sommato meritato, tra gli applausi dei tifosi assiepati in tribuna. Attilio Palma

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Sport 37

Lunedì 14 settembre 2009


Lunedì 14 settembre 2009

L’allenatore sottolinea la tranquillità con la quale il Matera ha reagito

Giusto: «La caparbietà paga» Il tecnico: «Lo spirito messo in campo è quello da squadra di rango» CASARANO - Visibilmente soddisfatto a fine gara il tecnico del Matera, Pino Giusto: "Direi che il successo della mia squadra è stato meritato per quello che la squadra ha espresso in campo. Nonostante i due gol del Casarano, non ci siamo mai abbattuti. La squadra ha continuato a macinare gioco e cercare la via della rete. La nostra caparbietà alla fine è stata premiata. Lo spirito mostrato oggi, prosegue il trainer lucano, è quello da grande squadra. Dobbiamo continuare su questa strada. Questo successo deve farci capire la nostra potenzialità ma non dobbiamo esaltarci troppo, il torneo è lungo ed arriveranno anche i momenti difficili in cui dovremmo essere bravi ad essere compatti per poterli superare”. Effettivamente il Matera ha dimostrato il piglio della grande squadra, su un campo difficile contro il Castrano accreditata tra le squadre per il possibile salto di categoria: “Il segnale che potesse essere una giornata positiva, l'ho avuto sul gol del due a due, ammette Giusto. Poi, siamo stati abili a sfruttare l'occasione che ci ha consentito di realizzare la rete della vittoria". Il tecnico lucano evidenzia come il punto di forza della sua squadra sia stata "la tranquillità con la quale è scesa in campo nella ripresa. Li avevo visti un po' nervosi nel primo tempo dopo due rigori e con tre ammonizioni. Li ho richiamati e loro hanno risposto alla grande. Siamo una formazione equilibrata in tutti i reparti. Contro la Turris avevamo sbagliato molto. Mi aspettavo un Casarano forte anche se hanno sofferto la nostra gestione della palla. Dobbiamo continuare a migliorare in alcune situazioni, a temporeggiare quando occorre, a non essere troppo precipitosi e a non commetter falli inutili come accaduto oggi, e da cui sono scaturite punizioni che ci hanno creato non pochi problemi. Ma su queste basi e con questo gruppo, posso lavorare serenamente". La delusione tra le file casaranesi è invece palpabile a fine gara anche se una sconfitta alla seconda giornata di campionato può essere riparata. Di certo, il pubblico, dopo la splendida cavalcata senza onte in Eccellenza, era un po' disabituato alle sconfitte, specie interne. "Prima o poi doveva succede-

Pino Giusto, allenatore del Matera

re - esordisce in sala stampa il tecnico Salvo Bianchetti - se dobbiamo metterla su questo piano. Fortunatamente, siamo ancora all'inizio del torneo. Peccato, potevamo realizzare il tre a uno se Stentardo avesse insaccato a porta vuota. Invece, è arrivato il loro pareggio che ha un po' influenzato anche i miei cambi". E' stata pesante, in tal senso, l'assenza per qualifica di D'Anna: "Diciamo che è

stato più grave perderlo oggi che rimanere domenica in dieci. Perchè la sua mancanza ha condizionato quelle che potevano essere le sostituzioni degli under. Di fronte avevamo una buona squadra e doabbiamo calarci mentalmente nella realtà della serie D dove ci sono avversari attrezzati come noi. Caracciolo? Era alla prima partita ed forse non era ancora al meglio della condizione. Abbia-

mo subito la possibilità di riscattarci mercoledì prossimo a Bacoli e vogliamo tornare con ana vittoria. Ora, valuteremo le varie soluzioni e sceglieremo. Però è giusto dare a tutti delle possibilità. Inutile cercare giustificazioni, non tutto ha girato per il verso giusto. Loro hanno sfruttato tutte le occasioni ma il campionato è questo e bisogna adattarsi in fretta". Dispiaciuto per il risultato il centrocampista Stentardo: "l'approccio alla gara non è stato dei migliori, c'era troppa distanza tra centrocampo e attacco e non abbiamo imposto il nostro gioco, lasciando troppo giocare il Matera. Ora, sono sicuro che si vedrà il carattere di questa squadra, sin da mercoledì prossimo". Anche il capitano Calabro grida al pronto riscatto: "è stata una partita dove i nostri errori li abbiamo pagati con i gol avversari. Se abbiamo preso tre reti, qualcosa va rivisto in fase difensiva. Eravamo stati bravi a ribaltare il risultato, ma ci siamo fatti sorprendere. Ora, dobbiamo rimboccarcile manicheetornare da Bacoli con tre punti".

Di Lauro e Mautone fanno felice la Casertana contro un buon Angri CASERTA- Feola nella formazione di partenza denota l'assenza di Bencardino ed il rientro di Olcese: c’è da rivoluzionare l'undici iniziale. CASERTANA (4-2-3-1): Dentro il portiere Schiavella Schiavella 6.5; Guida 5.5, Belaunzaran, ma anche il Raucci 6, Criscuolo 7, Sticentrocampista Mastroiangliano 6; Mastroianni 6.5, ni. Di Lauro, inoltre, al poTorrens 6; Di Lauro 6.5 (24' sto di Monaco. Per quanto st Mautone 6.5), Falco 5 (12' riguarda gli ospiti Marrocst Monaco 6.5), Guadagnuoco per Carnicelli e Falcone al lo 6.5 (42' st Florindo sv); Olposto di Incoronato che finicese 6. In panchina: Merola, sce in panchina. Per il resto Morra, Simone, Moreno. Alsquadra invariata rispetto lenatore: Feola. alle apparizioni di Coppa ANGRI (4-3-1-2): Inserra 7; Italia e campionato. Formisano 6, Grillo 6, CacaTiro dalla bandierina di ce 5, Cascella 5; Della Fem- L’ex Emiliano Olcese Guadagnuolo e colpo di temina 5, Amarante 6, Vitagliano 6 (12' st Incoronato 6); Ferraioli 6; sta di Di Lauro che si infila nel "sette" al laMarrocco 5 (12' st Fabbricatore 4), Falco- to opposto da quello del tiro. Impossibile ne 6 (32' st Galdi sv). In panchina: Carote- arrivarci per Inserra. All’82 il raddoppio:Guadagnuolo recunuto, Lambiase, Cuomo, Carnicelli. Allepera palla a centrocampo e con la collabonatore: Criscuolo. razione di Olcese fa ripartire la CasertaARBITRO: Colarossi di Roma. na. Sulla sinistra supera in veloctà il marRETI: 8' st Di Lauro, 38' st Mautone. NOTE: spettatori 2500 circa. Espulso: 46' catore diretto e mette al centro. Bravo Inst Fabbricatore (A) per gioco scorretto. serra a respingere su Olcese. Sul pallone, Ammoniti: Grillo (A), Cacace (A), Torrens all'altezza del dischetto, si avventa Mauto(C), Raucci (C), Ferraiolo (A). Angoli 2-1, ne. Il suo tiro, toccato dallo stesso Inserra, termina in fondo al sacco per il raddoppio Rec.: 1' pt; 4' st. della formazione rossoblù.

CASERTANA ANGRI

2 0

PAGELLE MATERA COTTET (6,5) - Sempre attento e puntuale. Decisivo sulla punizione di Villa deviata sulla traversa. Un giovane da tenere d'occhio per il suo atteggiameto da veterano. Il futuro è suo. SCUDIERI (6,5) - Svolge il suo compito con diligenza. Puntuale e preciso in ogni intervento. Non disdegna sortite offensive, dove il suo apporto mette scompiglio nella retroguardia pugliese. PALLADINO (6,5) - Si fa sorprendere sulla sua corsia dalle incursioni di Fazio e Palumbo ma regge senza infamia e senza lode. Ha tempo per mostrare le sue doti. MARTINELLI (6,5) - Gli attaccanti rossazzurri gli creano un po' di grattacapi ma sbriga la matassa con grande diligenza facendosi trovare sempre al posto giusto nel momento giusto. BARTOLI (6,5) - Stesso discorso del compagno Martinella, i suoi interventi non sempre sono belli da vedersi ma certamente risultano efficaci per la causa. LETA (6,5) - - Sempre presente nel gioco della propria squadra. Recupera un'infinità di palloni interrompendo le trame avversarie e pressando di continuo sul portatore di palla. Corre e lotta come un leone.35' st. Conte s.v. SALEMME (6,5) - Si inserisce spesso in proiezione offensiva con incursioni tra le linee della difesa avversaria che creano continui problemi. Risulta importante anche in fase difensiva spesso rientra per aiutare i suoi compagni. Concede davvero poco agli avversari. MAZZOLENI (7,5) - Quantità e qualità al servizio del Matera. Davvero una pedina fondamentale. Suo l'assist per il gol vittoria, suoi altri lanci illuminanti per gli attaccanti. L'uomo ovunque di questo Matera. CAMPO (7) - A supporto dell'attacco, dai suoi piedi buoni parte la magistrale punizione del primo momentaneo vantaggio e mette lo zampino anche nel secondo gol. Prezioso e determinante. Avanti così. Dal 48' st.Carretta s.v. ALBANO (7) - - Spesso sparisce dalla manovra ma all'occorrenza, negli ultimi sedici metri, fa sentire il suo peso. Sempre rognoso e difficile da arginare si fa trovare pronto in occasione della seconda marcatura. Un bomber di razza GENCHI (7,5) - Spina nel fianco per la difesa di casa. Corre, salta gli avversari ed ha un sinistro che mette sempre in apprensione l'estremo difensore di casa. Nella terza rete denota anche grandi doti di freddezza davanti al portiere. Una gran bella sorpresa per un Matera che punta alla vittoria finale. LOGRIECO () - poco un tiro per giudicarlo, ma è entrato subito in partita

DAGLI ALTRI CAMPI ISCHIA S.ANTONIOABATE

1 3

ISCHIA (4-4-2): Lauro 6.5; Buono 5.5 (29' st De Stefano sv), Monti 5.5, Agosto 6, Santoni 5.5; Trofa 5 (24' st Di Meglio 5), Amita 5.5, Onesti 5.5, Pezzullo 5.5 (19' st Antignani); Saurino G. 6.5, Sergi 5. A disp: : Calò, Ayari, Saurino C., Santoni. All: Impagliazzo. SANT'ANTONIO ABATE (4-3-3): Terminiello 5; Nettuno 6, Coccorullo 6, Itri 7, De Sio 6.5; Chierchia 6.5, Maruggi 6.5 (21' st Costantino 6), Vitiello 6; Maffucci 7 (27' st Tedesco sv), Siano 6.5, Conte 6 (24' st Di Maio). A disp: Della Pietra, Madonna, Cerciello, Rotondale. Al Di Nola. ARBITRO: Cifelli di Campobasso. RETI: 4' pt Saurino G. (I), 6' pt Maffucci (SA) rig., 12' st Maffucci (SA), 48' st Siano (SA). NOTE: al 24' pt Monti fallisce un calcio di rigore (tiro fuori). Ammoniti: Buono (I), Santoni (I), Vitiello (SA), Monti (I), Onesti (I), Antignani (I).

NEAPOLIS GROTTAGLIE

3 0

NEAPOLIS MUGNANO (4-4-2): Napoli 6; Civita 6.5, Daleno 5, Bianchi 5 (5' st D’Ascia 5.5), Mannone 5.5; Bonanno 6.5, Monticelli 6.5, Somma 6, Moxedano 5.5; Laviano 6.5 (41' st Pastore sv), Foggia 5 (24' st Fontanella 6). In panchina: Errichiello, Prato, Mazzei, Barone. Allenatore: Castellucci. GROTTAGLIE (4-4-2): Laghezza 5.5; De Giorgi 5 (46' st Tucci sv), Cornacchia 6, Solidoro 6.5, Greco 5; Fraschini 6 (11' st Taurino 6.5), Hurtado 6.5, Arcadio 5, Pinto 6 (35' st Mesto sv); De Angelis 6, D’Amble 5.5. In panchina: Turco, Cantoro, Masella, Monteleone. Allenatore: Maiuri. ARBITRO: Silvestri di Isernia. RETI: 42' pt Somma, 10' st Laviano 46' st Bonanno. NOTE: spettatori 300 circa. Ammoniti: Bonanno (N), Daleno (N), Civita (N). Angoli: 5-4 per il Grottaglie. Rec.: 2' pt, 3' st.

OSTUNI PIANURA

1 1

OSTUNI (4-5-1): Semprevivo 6; Mazzitelli 6.5 (37' st Vinciguerra sv), Matera 6, De Cesare 6.5, Trovato 7; Salvestroni 6.5, Giovannico 5, Zammillo 6.5 (39' st Bartolomucci sv), Blasi 5.5 (7' st Giugliano 6.5), Malagnino 6; Di Gennaro 6. In panchina: Marsico,Villani, Barnaba, Caputo. Allenatore: Carbonella. PIANURA (4-4-2) : Lima 6.5; Scognamiglio 5.5, Letizia 5, Palumbo 6 (17' st Carbonaro 5), Mattera 6; Galdean 6.5, Manzi 6 (17' st Manzo 6.5), Ianniello 5 (17' st De Rosa 6.5), Ausiello 6.5; De Luca 6, Sibilli 5.5. In panchina: Despucches, Russo, Acampora Ventre. Allenatore: Gargiulo. ARBITRO: Martelli di Lanciano. RETI: 18' pt Sibilli (P), 1' st Malagnino (O). NOTE: spettatori 600 circa. Espulso: 46' st Carbonaro (P) per gioco scorretto. Rec.: 1'pt; 5' st.

POMIGLIANO FASANO

1 1

POMIGLIANO (4-4-2): Violante 6.5; De Santo 5, Lomasto 6, D’Arienzo 6, Noviello 6; Villino 6, Mollo 6, Ausoni 5 (33' st Nicoletti 6), Spinelli 5 (17' st Auricchio 6); Picci 6, D’Avanzo 6. In panchina.: Sorrentino, Sisonna, Cini Noya, Mauro, Vezzoli. Allenatore: Pietropinto. FASANO (4-4-2): Veneziano 6; Lentini 6.5, Pistoia 6, Colucci 6.5, Prete 5 (1' st Ciuffreda 6); Salvi 5 (23' st Sgobba sv), Sanso 6.5, Tateo 6, D’Onghia 6.5 (41' st Cucchiaro sv); Evacuo 7, Capocchiano 6.5. In panchina: Dell’Anna, Pastore, Fortunato, Schiavone. Allenatore: Geretto. ARBITRO: Pollaci di Palermo. RETI:19' st Evacuo (F), 37' st Auricchio (P). NOTE: Allontanato al 15' st il tecnico Pietropinto (P) per proteste. Spettatori 700 circa. Ammoniti: Colucci (F), Pistoia (F), Ausoni (P), D’Avanzo (P).

TURRIS BACOLI SIBILLA

2 2

TURRIS (4-3-3): Sorrentino 5.5; Buonocore 6, Noviello 6 (45' st Leccese sv), Follera 6.5, Giocondo 6; Coppola 6, Granozi 5 (19' st Baratto 6), Visciano 6.5; D’Ambrosio 6.5 (19' st Pepe 6), Russo 7, Vitale 6. In panchina: Prete, Melcarne, Qualano, Savino. Allenatore: Longo . SIBILLA BACOLI (3-4-3): Monteleone 5.5; Rainone 6.5, Rea 6.5, Zinno 6.5; Dinolfo 6.5, Di Domenico 5.5, Giliberti 6, Tulino 6; Solimene 6 (40'st Poziello sv), Ingenito 6, Arenella 6 (22' st Manna sv). In panchina: Costagliola, Costagliola G.; Carannante, Esposito, Quagliariello. Allenatore: Carannante V. ARBITRO: Moro di Latina 6. RETI: 39' pt Solimene (B), 3' st Russo (T), 10' st Zinno (B), 29' st Russo (T). NOTE: Spettatori 1.000 circa, prima partita sul nuovo manto erboso del «Liguori».

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38 Sport


Anche i sinnici reclamano un penalty, ma alla fine il pareggio non fa una grinza

Francavilla, Chisena di testa Vantaggio del Bitonto su calcio di rigore realizzato da Persia PAGELLE FRANCAVILLA DI VINCENZO (6) - Attento e messo poco in difficoltà durante l’arco dei novanta minuti. CESAREO (6)-sulla fascia destra, ha fatto il suo dovere, anche è stato poco incisivo a spingere in avanti. SIMEONE (5) - Colpevole nell’occasione del rigore, per averci messo la mano nel tiro di un giocatore avversario. Forse la fascia non’è il suo ruolo adatto, ma siamo sicuri che farà vedere tutto il suo valore. MANZILLO (5) - Prevedibile nella parte centrale del campo, spesso non riesce a contrastare le azioni avversarie, che passano facilmente dalle sue parti. CAMASSA (6) - Il difensore rossoblu, si comporta bene nell’arco di tutto l’incontro. Aggressivo e pungente al momento giusto. DI GIORGIO (6) - Al centro della difesa, dall’alto della sua esperienza, si comporta bene contro l’attacco pugliese. Potrebbe fare molto di più. VITALE (6)-Una prova positiva, per lui. Forse gli è mancato qualche cross in più al centro. MANCO (6) - Al ritorno in maglia rossoblu, il centrocampista di Taurisano, sgomita e corre specie nella prima frazione di gioco. Nella ripresa, la fatica si fa sentire e lui cala di intensità. DEL PRETE (5,5) - L’attaccante napoletano, corre e cerca di creare dei grattacapi alla difesa pugliese, ma si vede subito che è in giornata no. SCAVONE (5)-Il giovane attaccante schierato sin dall’inizio al fianco di Del Prete, non si rende pericoloso come dovrebbe. DI SENSO (6,5)-Risulta al termine della gara il più attivo della squadra insieme a Chisena. CHISENA (7) - Entra nella ripresa e si mette subito in mostra con un paio di azioni degne del suo nome. Si fa trovare al posto giusto nel momento giusto, in occasione del pareggio sinnico. LA NEVE(5)-Da rivedere la sua prestazione.

FRANCAVILLA BITONTO

1 1

FRANCAVILLA: Di Vincenzo 6, Cesareo 6, Simeone 5, Manzillo 5 (46’st Chisena 7), Camassa 6, Di Giorgio 6, Vitale 6 (26’st La Neve 5), Manco 6, Del Prete 5,5, Scavone 5 (46’st Bacio Terracino 6), Di Senso 6,5. A disp. Masi, Gioia, Verdesca, Di Sanza. All. Lazic 6. BITONTO: D’Antonio 6, Disporo 6, Montefusco 6, Sasso 6, Falanca 6,5 (25’st Armento 6), Colangione 5,5, Cantatore 6,5, De Santis 6, Persia 7 (33’st Nasca sv), Marsico 6,5, Laus 6 (29’ st Martellotta sv). A disp. Campanelli, Gargiulo, Fiorentino, Di Pierro. All. Pizzulli 6,5. ARBITRO: Scarica di Castellammare di Stabia 5. RETI: 39’pt Persia (B) su rigore, 21’st Chisena (F). NOTE: spettatori 400 circa di cui una cinquantina ospiti. Ammoniti: Laus (B), Sasso (B), Simeone (F), Del Prete (F), Persia (B), De Santis (B), Montefusco (B). Angoli: 2-2. Recuperi: pt 3’; 4’st . FRANCAVILLA SUL SINNI – Il Francavilla, non va oltre il pareggio nella prima gara della stagione davanti ai suoi tifosi, contro un Bitonto arrivato in riva al Sinni molto concentrato. Una gara che per entrambe le squadre doveva essere di riscatto, dopo le sconfitte nella prima uscita stagionale. Bitonto sconfitto in casa dal Neapolis per 12, Francavilla invece, perdente a Sant Antonio Abate con lo stesso identico risultato. Prima della gara, i tifosi sinnici hanno voluto regalare al difensore Giancarlo Gioia, una targa ricordo, per la sua quindicesima stagione con la maglia rossoblu. Davvero una bella riconoscenza per l’arcigno difensore senisese. Il match ha inizio con i padroni di casa subito pericolosi al 6’, con Di Senso che crossa al centro per Vitale che entra in area e mette la palla al centro, con nessun compagno pronto ad approfittarne. Al 14’ risponde il Bitonto con Cantatore, ma la sua palla crossata al centro è

L’esultanza del Francavilla dopo il gol del pareggio, sotto un’azione di ieri (foto in pagina fcfrancavilla.it)

facile preda dell’estremo difensore Di Vincenzo. Al 23’ il Francavilla combina una bella azione con Scavone e Del Prete, con quest’ultimo che calcia senza creare grossi grattacapi a D’Antonio. Al 27’ risponde il Bitonto con Sasso, dal limite dell’area, ma Di Vincenzo è attento a bloccare la sfera rasoterra. Al 38’ il direttore di gara, concede un calcio di rigore al Bitonto, per una fallo di mano in area del terzino Simeone. Alla battuta l’attaccante Persia non sbaglia e

porta in vantaggio i suoi, tra la gioia dei sostenitori pugliesi. Al 45’ Montefusco, ci prova su calcio piazzato, mandando la palla di poco alta sulla traversa. La prima frazione di gara termina così con gli ospiti in vantaggio. Nella ripresa, fuori Scavone e Manzillo, per il fantasista materano Antonio Chisena, partito dalla panchina a causa di un problema alla coscia destra e Bacio Terracino. Al 2 ’il neo entrato Chisena, serve subito un invitante palla al compagno di re-

parto Del Prete, che non riesce ad approfittarne, perdendo la palla. Al 14’, i sinnici reclamano un calcio di rigore. Su punizione, Di Senso calcia a rete, ma in barriera il difensore pugliese Cantatore alza visibilmente il braccio deviando la sfera. Rigore netto, ma il direttore di gara, tra le vibranti proteste del Francavilla lascia correre. Al 19’ ancora protagonista Cantatore, con un gran tiro dal limite che va alto sulla traversa. Al 21’ pareggio del Francavilla. Punizione dalla fascia, battuta da Di Senso, con l’abile Chisena ad incunearsi tra le maglie avversarie depositando di testa la palla infondo alla rete. Grande gioia sugli spalti e in campo per il meritato pareggio dei rossoblu. Al 34’ Cantatore prova la conclusione al volo, ma Di Vincenzo è attento a respingere la sfera. Al 42’ ancora Bitonto, con Sasso che prova la conclusione che trova l’estremo difensore locale attento nel fare sua la palla. Arriva così, il triplice fischio finale del direttore di gara, con un pareggio che accontenta un po’ tutte e due le squadre. Claudio Sole

Spogliatoio Nella ripresa la squadra di Cupparo è stata più ordinata e sono arrivati i frutti

Lazic: «Errori in difesa e centrocampo» FRANCAVILLA SUL SINNI – Al termine della gara, il tecnico dei sinnici Ranko Lazic è abbastanza deluso per il risultato della sua squadra. Il pareggio per 11 però, non può essere buttato via, dopo che la gara si era messa a favore dei pugliesi. «Non siamo stati precisi e cattivi – dice Lazic – nell’arco dei novanta minuti di gioco. Abbiamo commesso molti errori in fase difensiva – continua – specie nel primo tempo, con il centrocampo che non ha fatto quello che io avevo chiesto, pressing sui portatori di palla avversari e ripartenze». Una gara, dove i rossoblù, hanno espresso una migliore condizione nella ripresa, forse spinti anche dalla carica del fantasista materano Antonio Chisena. Abile a riportare al 21’ la partita in parità, con un colpo di testa. «Nella ripresa invece –dice il tecnico serbo – siamo stati un po’ più ordinati e siamo stati abili a pareggiare la gara, grazie alla determinazione di Chisena, che è entrato con il pi-

glio giusto nel match». Adesso, mercoledì nuovamente in campo nel turno infrasettimanale, con i sinnici impegnati sul campo della neo ripescata Grottaglie. «Mercoledì – dice Lazic – spero di vedere in campo la squadra che piace a me, in questi pochi giorni di allenamento bisogna che tutti si impegnino al massimo per arrivare in Puglia con la forma migliore. La squadra deve lavorare duro – termina – per acciuffare un risultato positivo, sono fiducioso». Il tecnico dei pugliesi Pizzulli invece, si aspettava qualcosa in più del semplice pareggio: «Peccato – dice il mister – anche domenica scorsa abbiamo giocato una buona gara, e non abbiamo raccolto più del dovuto. Oggi, ho visto una buona prestazione dei miei ragazzi, con la giusta mentalità, scesi in campo per vincere la gara». Un Bitonto che ha messo in campo tanta voglia di portarsi a casa i tre punti, che però è stata raggiunta dalla rete di Chisena. Nel finale ha tentato l’as-

La targa consegnata a Giancarlo Gioia prima della gara per la quindicesima stagione al Francavilla e in alto Antonio Chisena

salto, ma senza mettere a segno il colpo finale del ko. «Penso che le migliori occasioni – continua – le abbiamo avute noi, io ne ho contate almeno tre, con una rete annullata per un fuorigioco dubbio.

Peccato – termina – meritavamo la vittoria, ma così non’è stato, bisogna accontentarsi e continuare a lavorare come stiamo facendo». Gara che accontenta entrambi con il pareggio, ma

che forse è stata a favore degli ospiti che hanno dimostrato in tutti i novanta minuti di gioco, un po’ di grinta in più rispetto a Del Prete e compagni. Oggi ci sarà una regolarte seduta d’allenamento per tutta la

squadra, visto che mercoledì c’è da fare visita al D’Amuri al Grottaglie che ha rimediato una brutta scoppola a Mugnano c ontro il Neapolis di Carannante. cl.so.

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Sport 39

Lunedì 14 settembre 2009


Lunedì 14 settembre 2009

Vantaggio del Forza e Coraggio siglato dopo solo 9’ da El Ouazni

Pisticci, il solito Rovira I gialloble ci credono e, dopo tante parate di Marino, c’è il pari PAGELLE PISTICCI

PISTICCI 1 FORZA-CORAGGIO 1

MARINO (6,5) - La sua parata sul tiro a colpo sicuro di Mallardo evita lo 0-2 e consente al Pisticci di continuare a crederci.

PISTICCI (4-4-2): Marino 6,5; De Biasi 5,5; Di Maria 5,5 (24' s.t. Lavecchia 6),Vallefuoco 5,5, Polichetti 5,5; Basile 6, Fortunato 6 (5' s.t. Ferrentino 5,5), Guarino 6,5, Di Noto 5,5; Grieco 6, Lupacchio 6,5 (14' s.t. Rovira 6,5). A disp: Maida, Angiò, Farinola, Truglio. All.: Valente 6 FORZA E CORAGGIO (4-4-2): Di Matteo 6; Candrina 6, Fiscariello 6, De Carlo 6, Clemente 6; Massaro 7, Gasparini 7, Ricco 6,5, Cantile 7 (30' s.t. Scippa s.v.), Mallardo 7 (27' s.t. Tortora s.v.), El Ouazni 6,5. A disp: Cimmino, Troisi, Amabile, Mandato, D'Alessandro. All.: Lepore - Mauro 6,5 RETI: El Ouazni 8' p.t.; Rovira 43' s.t. ARBITRO: Fiore di Barletta 6 NOTE : spettatori 800 circa, di cui una decina provenienti da Benevento. Ammoniti: Polichetti, Lupacchio, Cantile. Angoli 4-3 per il Pisticci. Recuperi p.t. 1'; s.t. 4

DE BIASI (5,5) - E' in ritardo su Cantile nell'occasione del gol. Meglio da centrale difensivo DI MARIA (5,5) - . Prova a resistere con la consueta tenacia nel reparto più sollecitato per via della forza degli avversari. LAVECCHIA (6) - gioca per venti minuti. Valente lo schiera per provare a dare profondità alla manovra d'attacco. VALLEFUOCO (5,5) - vedi Di Maria. Commette qualche errore individuale in più. Rischia l'autogol, ma lo salva il palo. Poi riscatta con una punizione deviata dalla barriera sul palo “giusto”. POLICHETTI (5,5) - : molto meglio nell'esordio esterno di domenica scorsa a Francavilla. BASILE (6)-impatto positivo per l'ultimo acquisto in casa Pisticci. Valente lo schiera alto a destra ed il ragazzo dimostra di avere qualche colpo. FORTUNATO (6) - fin quando c'è, prova a far ragionare la squadra ed a tessere qualche geometria. Lotta, si sacrifica e stringe i denti. FERRENTINO (5,5) - : si vede poco. GUARINO (6,5) - nel primo tempo non gioca ai suoi livelli. Nella ripresa torna in campo più determinato e comincia a macinare chilometri come al solito. DI NOTO (5,5) - si accende nel momento in cui confeziona il preciso assist per Rovira, un tocco determinante che manda in gol il bomber argentino. GRIECO (6) - ha sui piedi la palla di una clamorosa vittoria, ma spara di poco alto una conclusione, non facilissima, da tre punti. LUPACCHIO (6,5) - si conferma attaccante generoso ed utile per il gioco della squadra. ROVIRA (6,5) - entra, prende le misure all'avversario e segna un gol decisivo proprio come nell'esordio di domenica scorsa, confermandosi letale come un cobra.

PER quanto visto in campo il Pisticci avrebbe meritato la sconfitta. Troppa la differenza con il Forza e Coraggio, neopromossa compagine di Benevento, ma già candidata per un posto nei piani alti della classifica in seguito ad una campagna acquisti importante. I campani passano in vantaggio dopo soli 8 minuti e più volte sono sul punto di chiudere la partita. Alla fine, però, il Pisticci riesce, quasi miracolosamente, a strappare il pareggio, raggiungendo gli avversari a due minuti dal termine, di nuovo con Rovira, di nuovo entrato dalla panchina. Nell'esordio casalingo in serie D il Pisticci capisce subito di avere di fronte una squadra con una marcia in più. Il Forza e Coraggio ha giocatori esperti, di categoria superiore, si impadronisce del campo ed avvilisce qualunque tentativo di un avversario che, oltre alla differenza di spessore, paga dazio all'emozione ed all'inesperienza e non riesce nemmeno a giocare con la verve mostrata nella precedenti uscite. Il Pisticci, però, ha la fortuna di

La formazione del Pisticci

non prendere il gol dello 0-2 e la capacità di crederci fino alla fine, riuscendo a disputare l'ultimo quarto d'ora meglio degli ospiti, forse per essersi scollato di dosso i timori reverenziali, sicuramente per una maggiore brillantezza fisica, uscita alla distanza. Dopo le prime schermaglie iniziali il Forza e Coraggio passa in vantaggio all'8' minuto con El Ouazni: lancio lungo di Fiscariello dalle retrovie, palla a Cantile che riceve in profondità sulla corsia di sinistra, cross in mezzo per il tocco di Gasparini, lesto ad inserirsi, assist per El Ouazni che riceve a centro area ed insacca da posizione ideale. La replica del Pisticci è fiacca: al 20' Grieco ci prova da fuori area, ma la sfera si spegne sul fondo. Un minuto dopo occasione per Lupacchio che riceve spalle alla porta e prova una conclusione difficile: palla oltre la traversa. Al 32' spunto centrale di Guarino che spara alto. Poi, allo scadere, occasione per gli ospiti con l'ottimo Mallardo che porta a spasso due difensori pisticcesi, si accentra da sinistra e va al tiro, ma Marino neutralizza. Nella ripresa il Forza e Coraggio prende le redini del gioco e

prova a chiudere il match: al 3' Marino si supera su una conclusione ravvicinata a colpo sicuro di Mallardo. Al 4' una leggerezza di Vallefuoco favorisce El Ouazni che calcia a rete, ma trova ancora Marino. Al 9' Cantile costruisce da sinistra, cross basso al centro, intervento di Vallefuoco che calcia sul palo della propria porta, sfiorando l'autogol. Valente prova a cambiare qualcosa: Ferrentino dà il cambio a Fortunato e garantisce forze fresche dopo 5 minuti. Rovira sostituisce Lupacchio al quarto d'ora perché la tattica di cercare la boa alta ala tre quarti non dà frutti. L'esterno alto Lavecchia al posto del difensore Di Maria alla mezz'ora è il cambio del tutto per tutto. Al 19' ancora una nitida occasione per il Forza e Coraggio con taglio in profondità per El Ouazni che viene contrastato da Marino in uscita, l'attaccante supera l'estremo difensore gialloble, ma si fa recuperare da Di Maria, la sfera capita sui piedi di Massaro che calcia a rete. De Biasi interviene di testa e salva miracolosamente. A questo punto il Pisticci, supe-

rata la grande paura, si scrolla di dosso i timori reverenziali nei confronti di un avversario meglio organizzato e con la forza della disperazione prova qualche assalto. Al 29' il neo entrato Lavecchia calcia debolmente dopo uno spunto personale da destra, al 31' Ferrentino calcia oltre la traversa una punizione dalla distanza. Al 34' il Pisticci sfiora il pareggio con una punizione di Vallefuoco deviata sul palo dalla barriera, sul seguente tiro di Grieco è attento Di Matteo che mette in corner. Al 38' contropiede di Guarino che non concretizza l'assist decisivo. A due minuti dalla fine, invece, si concretizza la beffa per il Forza e Coraggio: Di Noto riceve palla alla tre quarti, mette in mezzo per Rovira che riceve, controlla in bello stile ed insacca per l'1-1. A tempo scaduto il Pisticci potrebbe addirittura passare in vantaggio con un contropiede di Grieco, la cui conclusione sibila sulla traversa.I gialloble conquistano il secondo punto in due gare, mantengono l'imbattibilità e possono guardare con fiducia alla sfida esterna infrasettimanale sul campo di Fasano. Roberto D’Alessandro

Spogliatoio Panetta: «La partita era iniziata in salita, perché il gol loro ci ha tagliato le gambe»

Valente: «Merito ai ragazzi, mai domi» POTEVA finire con un risultato tondo per il Forza e Coraggio ed invece il Pisticci alla fine ha trovato un pareggio insperato. “Ma insperato solo sotto certi aspetti - precisa il tecnico Valente - perché un attimo prima del gol abbiamo avuto un'altra ghiotta occasione e, dopo il pari, anche se lo dico con un pizzico di incoscienza, abbiamo sfiorato la rete della vittoria. Al di là di questi aspetti, credo che il Pisticci ha giocato contro una grandissima squadra che ha espresso un bel gioco. Noi l'abbiamo subita tecnicamente, tatticamente e psicologicamente. Alla fine, però, siamo riusciti a reggere con uno svantaggio minimo ed a prendere il pari. E' un merito grandissimo per questi ragazzi che avevano le gambe pesantissime per l'emozione e si sono espressi al di sotto delle loro potenzialità. Aver preso un punto in questa situazione ci consente di andare a Fasano e giocare ai nostri livelli abituali. L'aspetto mentale, comunque, conta relativamente, perché di fronte avevamo una squadra micidiale. La loro coppia di centro-

campo era una diga. Non riuscivamo a tenere le distanza tra reparti né a far viaggiare palla sugli esterni, dove c'erano due under che non hanno dato profondità ma sono comunque riusciti a dare un valido contributo”. Non può che essere soddisfatto il presidente del Pisticci Donato Panetta: “chiaramente - dice- la partita è iniziata in salita con quel gol dopo pochi minuti che ci ha tagliato le gambe. Poi abbiamo mostrato gli attributi e siamo riusciti a recuperare con un gol nel finale. Non credo sia un caso, perché anche domenica scorsa siamo usciti alla distanza”. Il discorso salvezza, tuttavia, rimane sempre difficile, vista la caratura degli avversari di questa categoria: “E' chiaro che - conclude Panetta - se valutiamo il Forza e Coraggio non possiamo che spaventarci. Come il Francavilla Fontana, e molte altre prossime avversarie, hanno giocatori di caratura importante. Il campo, però, finora ha detto altro. Durante la partita ci sono momenti difficili, ma nel complesso reggiamo bene e riusciamo a reagire. Per ora sono molto

Rovira e a destra Lupacchio (foto www. gialloblè.com)

soddisfatto”. Altro clima in casa Forza e Coraggio, che patisce la seconda delusione consecutiva dopo l'inattesa sconfitta casalinga all'esordio con il Pomigliano. “Questo è il calcio”, commenta un amareg-

giato mister Lepore a fine gara. “Se non riesci a chiudere gli incontri - prosegue il tecnico - concretizzando le varie occasioni costruite nell'arco di una gara, poi si corre il rischio di non portare a casa i tre punti. Anzi, al-

la fine abbiamo addirittura rischiato di perdere. Purtroppo non siamo riusciti a segnare la rete della sicurezza ed abbiamo preso gol su un nostro errore, tra l'altro in sospetta posizione di fuorigioco. Le colpe, tuttavia,

non sono dell'arbitro o dei suoi collaboratori, ma solo nostre, per quanto abbiamo sprecato. E comunque va dato merito al Pisticci che ci ha creduto fino alla fine”. r.d.a.

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Lunedì 14 settembre 2009

Eccellenza Risultati e classifica

Marcatori

Atella M.-Ferrandina

5-0

Avigliano-Viggiano

pt: 1’ Lasco (A), 14’ Mangieri (V); st: 4’ Mele (A), 28’ (r) Sanchirico (V)

2-2

ATELLA M.

3

1

1

0

0

5

0

1

1

0

0

5

0

0

0

0

0

0

0

5

0

Az Picerno-Policoro

1-1

R. VALDIANO

3

1

1

0

0

3

1

1

1

0

0

3

1

0

0

0

0

0

0

2

0

Borussia P.-Ricigliano

1-2

RICIGLIANO

3

1

1

0

0

2

1

0

0

0

0

0

0

1

1

0

0

2

1

1 +2

VULTUR

3

1

1

0

0

2

1

0

0

0

0

0

0

1

1

0

0

2

1

1 +2

F. Murgia-Murese

2-1

F. MURGIA

3

1

1

0

0

2

1

1

1

0

0

2

1

0

0

0

0

0

0

1

Irsinese-Vultur

1-2

A. CRISTOFARO

3

1

1

0

0

1

0

0

0

0

0

0

0

1

1

0

0

1

0

1 +2

st: 10’ Lanciano (V), 35’ Di Cecca (I), 48’ Di Francesco (V)

VIGGIANO

1

1

0

1

0

2

2

0

0

0

0

0

0

1

0

1

0

2

2

0

0

R. Tolve-A. Cristofaro

0-1

AVIGLIANO

1

1

0

1

0

2

2

1

0

1

0

2

2

0

0

0

0

0

0

0

-2

R. Valdiano-GenzanoB.

3-1

POLICORO

1

1

0

1

0

1

1

0

0

0

0

0

0

1

0

1

0

1

1

0

0

AZ PICERNO

1

1

0

1

0

1

1

1

0

1

0

1

1

0

0

0

0

0

0

0

-2

MURESE

0

1

0

0

1

1

2

0

0

0

0

0

0

1

0

0

1

1

2

-1 -1

BORUSSIA P.

0

1

0

0

1

1

2

1

0

0

1

1

2

0

0

0

0

0

0

-1 -3

IRSINESE

0

1

0

0

1

1

2

1

0

0

1

1

2

0

0

0

0

0

0

-1 -3

R. TOLVE

0

1

0

0

1

0

1

1

0

0

1

0

1

0

0

0

0

0

0

-1 -3

GENZANOBANZI

0

1

0

0

1

1

3

0

0

0

0

0

0

1

0

0

1

1

3

-2 -1

FERRANDINA

0

1

0

0

1

0

5

0

0

0

0

0

0

1

0

0

1

0

5

-5 -1

pt: 18’ Valente, 21’ Carriero, 39’ Telesca; st: 20’ Valente, 44’ Gerardi

pt: 12’ Fringuello (AZ), 41’ Savoia (P)

pt: 24’ Gaudiosi (R); st: 8’ Gialdino (BP), 38’ Avallone (R) pt: 10’ Chessa (FM); st: 23’ Antohi (M), 29’ Margiotta (FM)

st: 41’ D’Amico

Prossimo turno

Antohi della Murese

2ª giornata 20/09/09 ore 15.00

A. Cristofaro-F. Murgia Ferrandina-Avigliano GenzanoBanzi-Atella M. Murese-Borussia P. Policoro-R. Tolve Ricigliano-Irsinese Viggiano-Az Picerno Vultur-R. Valdiano

giornata

0

2 Reti: Valente (Atella); Salamone (Valdiano) 1 Rete: D'Amico (A.C. Oppido); Carriero, Gerardi, Telesca (Atella); Lasco, Mele (Avigliano); Fringuello (AZ Picerno); Gialdino (Borussia P.); Chessa, Margiotta (F. Murgia); Cacace (GenzanoBanzi); Di Cecca (Irsinese); Antohi (Murese); Savoia (Policoro); Avallone, Gaudiosi (Ricigliano); Di Brizzi (Valdiano); Mangieri, Sanchirico (1) (Viggiano); Di Francesco, Lanciano (Vultur)

Il Fortis Murgia vince il primo big match della stagione. Chessa protagonista con gol e assist

Margiotta regala il successo Il tap-in vincente vanifica il momentaneo pareggio della Murese con Antohi FORTIS MURGIA 2 MURESE 1 FORTIS MURGIA: Di Gioia, Chessa, Di Vito, Maurelli, Cannillo, Delle Foglie, Pastore (36’ st Daddario), Grassani D, Margiotta, Martimucci (46’ st Cappiello), Petruzzella. A disposizione: Livrieri, Lorusso, Vitale, Castoro R., Andriotti. Allenatore Squicciarini. MURESE: Cocina, Ruvo G., Cella, D’Arca (39’ st Ruvo R.), Gerbasio, Farenga, Antohi, Zaccardo, Dutra, Nano, Veglio. A disposizione: Peccarielo, Calocero, Innocenti, Ponte, Carlucci, Nardiello. Allenatore Lardo.ARBITRO: D’Alessandro di Bernalda (Caivano e Martone). RETI: 10’ pt Chessa, 23’ st Antohi, 29’ st Margiotta. NOTE: gara giocata sotto un’intensa e continua pioggia. Il manto in erba sintetica del Gaetano Sciera aiuta per la tenuta. Un pullman di tifosi provenienti Muro Lucano. Tra il primo e il secondo tempo sia la terna arbitrale che il Fortis Murgia hanno cambiano le rispettive divise per via della pioggia. Ammoniti: Gervasio e Ruvo G. Angoli: Fortis Murgia 2, Murese 4. Fuorigioco: Fortis Murgia 9, Murese 8. Recuperi: 1’ pt e 2’ st. MATERA - Se il Fortis Murgia doveva dare si da subito un’impronta al campionato, ha già messo le cose in chiaro. Per battere l’undici di Squicciarini bisognerà sudare davvero tanto, e potrebbe anche non bastare. Lo ha subito capito la Murese di mister Lardo, una di quelle formazioni accreditate, come il Fortis Murgia, a svolgere un ruolo da protagonsista in questo cam-

La Vultur espugna Irsina IRSINESE VULTUR

1 2

IRSINESE: Cucuglielmi, Chiarappa, Acito, Piccininno, Ettorre, Sarella, Caldano, Porfido, Di Cecca, Fiorino, Lucarelli. A disp, Novelli, Tranquillino, Sparapano, Nardiello, Graziadei, Arsale. All. Patella. VULTUR RIONERO: Radesca, Chimenti, Larotonda, Cozzolino, Lanciano, Rapolla, Argenti, Izzi, Di Francesco, Zona, Giuliani. A disp. Martone, Barbaro, Grieco, Brescia, Lanotte, marmora, Moramarco. All. Finamore ARBITRO: Albano di Potenza (Paolillo-Russo). RETI: st 6’ Lanciano (V), 35’ Di Cecca (I), 48’ Di Francesco (V). VINCE IN EXTREMIS la Vultur ad Irsina. Esordio fortunato per i ragazzi di Finamore, che dopo essere passati in vantaggio con Lanciano a inizio ripresa (tiro dalla distanza che rimbalzava beffardo davanti alla porta) erano stati raggiunti dal bomber di casa Di Cecca. Proprio all’ultimo assalto i bianconeri trovavano però il tap-in vincente sottoporta di Di Francesco, che sfruttava al meglio un pallone giunto in area da calcio d’angolo. Margiotta autore del gol vittoria, accanto il compagno Chessa in azione (foto Videouno)

pionato di Eccellenza lucana. La Murese lo ha capito a sue spese uscendo sconfitta dal confronto di ieri, sotto una pioggia battente che sicuramente condizionato la gara, nonostante un buon secondo tempo nel quale oltre a trovare il pareggio, i biancorossi di Muro Lucano hanno anche colpito una traversa. Alla fine, però, ci ha pensato Margiotta a ricacciare indietro le aspirazioni muresi. Proprio lui, che nelle tre sfide di Coppa Italia si era dannato l’anima per la squadra, vestendo i panni di rifinitore e non riuscendo a sbloccarsi per cancellare lo zero nela casella dei gol realizzati. Per farlo ha scelto il momento migliore, il momento nel quale un suo gol vale tre punti. E alla fine ha dovuto subire anche qualche coro “pesantuccio”

nei suoi confronti da parte del pubblico di fede murese. Ma in questa sfida c’è un’altro grande protagonista: Chessa. Il difensore ha il merito di aprire le marcature e poi di pennellare il cross che consentirà a Margiotta di fissare il punteggio sul 2-1 nella gara di esordio del campionato di Eccellenza. La cronaca. Ricordando che la pioggia è stata un elemento di disturbo costante per tutto l’arco della gara che al 5’ vive il suo primo sussulto: incursione per vie centrali di Maurelli che libera al tiro Margiotta, ma la sua conclusione a botta sicura è fermata da una pozzanghera. Ma è solo il preludio al gol. Al 10’ Margiotta, allargato sulla sinistra, salta un avversario e mette la palla al centro dove il più lesto ad avventarsi sulla sfera è il terzino Chessa che spe-

disce la palla in fondo al sacco: 1-0. Una volta in vantaggio il Fortis Murgia alza il suo baricentro e si rende pericoloso in almeno altre tre occasioni; fino ad arrivare al 24’ quando un tiro di Petruzzella è respinto da Cocina. La parata del numero uno della formazione di Lardo scute tutta la squadra e pian piano la Murese inizia a imbastire qualche trama di gioco. La pressione aumenta ma le conclusioni latitano. Per vedere la Murese concludere a rete bisogna attendere il 32’ Dutra prova, m il suo tiro è debole. Prima del riposo, al 38’, c’è da registrare una conclusione dell’under dei rosanero Pastore, parata da Cocina. La ripresa si apre con un Murese più decisa e più presente dalle parti di Di Gioia. Al 12’ Zaccardo regala un sussulto ai suoi tifosi giunti

da Muro Lucano: direttamente su punizione il numero 8 in maglia rossa colpisce la traversa. Al 18’ Margiotta va vicino alla segnatura con un colpo di testa su assist di Chessa. Al 23’ il pareggio della Murese: dalla sinistra arriva la palla al centro dell’area, Di Gioia è pronto ad intervenire, ma sulla sfera va di testa capitan Delle Foglie che con il suo tocco confeziona un assist involontario per lo smarcato Antohi che solo soletto deposita in rete con un colpo di testa per l’1-1. La gara è riaperta, ma la felicità di Cella e compagni dura solo sei minuti perchè al 29’ Chessa restituisce la cortesia del primo tempo a Margiotta e mette al centro una palla che il numero 9 dei rosanero (in maglia bianca nel secondo tempo) deve solo spingere in rete. Prima dell’esultanza, però,

qualche attimo di pathos perchè l’acqua rallenta la corsa della sfera e l’arbitro prima di correre verso il centrocampo attende l’ok dell’assistente per verificare la la liena di porta era stata superata. Gioia per il Fortis Murgia e qualche protesta per la Murese. Dopo il nuovo vantaggio la squadra del presidente Silvano amministra e rischia solo al 40’ quando un tocco di Di Vito mette fuori causa Di Gioia rischiando l’autorete. Poi prima del triplice fischio solo il tentativo di pallonetto di Petruzzella che questa volta non ha una buona mira. Finisce così il primo big match della stagione. Da sottolineare la buona prova della terna arbitrale aiutata dalla grande correttezza in campo mostrata dalle due squadre. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it

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L’Oppido passa d’esperienza e rovina l’esordio in Eccellenza dei giallorossi

D’Amico gela il Tolve Derby deciso nei minuti finali dopo l’espulsione di Montenegro REAL TOLVE OPPIDO

0 1

REAL TOLVE: Perillo, Sarubbo, Santarsiero, Postiglione (24' s.t. Pietrafesa), Santagata, Mazzacane, Lottino V., Girelli, Montenegro, Camelia B., Ragone. A disp.: Paradiso, Lardiello I., Benedetto, Pietrafesa, Lottino A., Raimondi, Santorsa. All. Camelia. A.C. OPPIDO: Vaccaro R. , Giganti, Provenzale R. , Manniello F., Lettieri, Gioiello (28' s.t. Provenzale C.), Leone A , Vaccaro M. (30' s.t. Maglione), Baldini, Ciardiello, D'Amico. A disp.: Brancale, Manniello V. , Medoro, Smaldone, Colangelo. All.: Manniello ARBITRO: Rubino di Moliterno (Canitani e Sapienza) RETE: st 42' D'Amico (A.C.) NOTE: spettatori 400 circa, terreno in ottime condizioni. TOLVE - Perde in casa il Real Tolve e fa male ancora di più perché la sconfitta arriva nel derby con l'Oppido. Forse il pareggio sarebbe stato più giusto ma alla fine è prevalsa l'esperienza degli uomini di mister Manniello che hanno saputo approfittare di un'ingenuità dei padroni di casa. Centrocampo bianco verde che nella prima frazione di gioco ha sovra-

Camelia: «Distrazione fatale» TOLVE - Troviamo umori diametralmente opposti a fine partita, con un Camelia calmo nonostante la sconfitta ed un Manniello che non ha digerito l'espulsione. Mister Camelia, prima partita e prima sconfitta, manca qualcosa a questasquadra? “Avevamolenostre assenze,manon vuoleessere una scusante. Il primo tempo è stato senz'altro favorevole all'Oppido, ma nella ripresa siamo venuti fuori e non abbiamo giocato male. Resta il rammarico che il gol è nato daunanostra disattenzionesenzacheci fosserostatechiarissime occasioni da gol.” Nuovi arrivi? “C'è già Ferrenti con noi. Proveremo a portare qualche altro under e dovrebbe arrivare Damiano dall'Avigliano”. Alla fine viene fuori la scaramanzia di Camelia: “Ogni volta che ho vinto il campionato ho perso la prima partita.”Cambiamo mister e sembra di ascoltare il racconto di un'altra partita. Manniello, il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto? “Non sono assolutamente d'accordo. L'Oppido ha meritato di vincere per le tante occasioni da gol che ha avuto e per la partita che ha giocato nonostante le assenze. Il pareggio ci sarebbe stato stretto”. Il calcio è questo: è bello perché è vario. g.a. Il Tolve schierato da Camelia, ma battuto in casa dall’Oppido

stato la linea mediana tolvese con un superlativo Vaccaro, fermato solo da una brutta botta al setto nasale. Pubblico della grandi occasioni e inizio commovente quando la squadra e i tifosi hanno reso omaggio a Luigi Arancio, il giovane ultras tolvese scomparso prematuramente alcuni mesi fa. Lo stadio unito in un unico applauso. Si comincia e le due squadre si studiano. Al 15' su una punizione dalla tre quarti per l'Oppi-

do è Lettieri a colpire a colpo sicuro e far stampare la palla sul palo alla sinistra di Perillo. Si vede il Tolve al 20' ma in area è solo fumo. Al 27' è Gioiello a concludere largo sul fondo. Evidenti i limiti del Tolve a centrocampo che ha pagato oltre misura l'assenza di Pietrafesa. Al 41' è Mazzacane ad elevarsi ad ultimo baluardo e respingere in angolo una conclusione a colpo sicuro dalla distanza, con Perillo fuori dai pali. Si ricomincia e sembra

che il Tolve riesca a tenere la squadra più alta. Al 5' controllo di Montenegro, rimbalzo e tiro che finisce alto. Al 14' Santagata rischia grosso atterrando Leone al limite dell'area , per lui solo giallo, anche perché non era ultimo uomo. Sulla seguente punizione Ciardiello saggia la consistenza della barriera. Sul capovolgimento di fronte palla di Montenegro per Ragone che all'altezza dell'area piccola viene anticipato in angolo da un difensore ospite. Al 18' punizione dalla tre quarti di Po-

stiglione e Montenegro non ci arriva. Al 20' tiro largo sul fondo di Ciardiello. Al 37' espulso Montenegro per doppia ammonizione. La seconda un tantino esagerata trattandosi di un normale scontro di gioco. Sugli sviluppi espulso anche mister Manniello. Al 42' arriva inaspettato il gol che decide l'incontro. Palla persa a centrocampo dal Tolve, ottimo tocco di Baldini che spiana la strada a D'Amico che si incunea centralmente in area e batte con un tocco sotto Perillo in disperata uscita.

Sono quattro i minuti di recupero ed al 47' una punizione pennellata di Pietrafesa per Santagata, per poco non manda in gol Mazzacane che manca l'appuntamento per un soffio. Finisce qui tra gli applausi di entrambe le tifoserie. Boccone amaro per il Tolve che vede cadere l'imbattibilità del San Rocco. Primi tre punti per l'Oppido che comincia a mettere fieno in cascina verso il cammino per l'alta classifica. Gianluigi Armiento sport@luedi.it

Borussia Pleiade punito nel finale Rossoblù di casa pericolosi anche nella ripresa ma l’1-1 non si sblocca

Avallone lancia il Ricigliano BORUSSIA RICIGLIANO

1 2

BORUSSIA PLEAIDE: Capozzi, Schiraldi, Buongiorno, Manolio, Ripoli, Gialdino, Frabetti L., Frabetti R., De Luca (75’ Laviola), Schettino, Margiotta (88’ Puppio). A disp.: Suriano, Lanzara, Romano, Liuzzi, Sergi. All. Viola. RICIGLIANO: Guerriero, Pasciente, Gaudiosi, Carleo, Pisquino, Barone, Piegari, Corsaro, Maienza (80’ Saracco), Avallone (92’ Pernicola), Bochicchio (58’ Tomasiello). A disp: Villano, Cernera, Adelizzi, Serritella. All. Dente. ARBITRO: Santoro da Venosa (Galli – Fantini). RETI: 24’ Gaudiosi (R), 53’ Gialdino (B), 83’ Avallone (R). NOTE: Ammoniti: 21’ Manolio (B), 36’ Frabetti L. (B), 43’ Pasciente (R), 50’ Corsaro (R), 67’ Maienza (R). Espulsi: 33’ Barone (R) per somma di ammonizioni, 97’ Laviola (B) per gioco scorretto. SCANZANO JONICO - Con due calci piazzati il Ricigliano batte il neo promosso Borussia Pleaide Policoro, sul campo neutro della vicina Scanzano Jonico. E’ stata una gara cattiva, molto dura, piena di interruzioni con il Ricigliano capace di reggere ad alto livello il confronto fisico, complice anche il fatto che la squadra di casa allenata dal bravissimo mister Viola era imbottita di giovanissimi. Il Ricigliano è squadra di categoria, come suol dirsi. E si vede. Non perde la calma anche quando sfortunatamente resta in dieci per un’esplulsione ingiusta. Infatti Barone a bordo

campo assalito dai crampi aveva chiesto il cambio e per questo si era tolto la maglia, gesto frainteso dal giudice di gara che lo ha ammonito due volte in 30 secondi lasciando il Ricigliano in dieci. La reazione il Borussia l’aveva avuta, pareggiando, ma in superiorità numerica ha provato a vincere comè giusto che sia. Poi la seconda punizione ha chiuso virtualmente la gara. Partita iniziata con un sostanziale equilibrio nel primi quarto d’ora. Al 17’ è Schettino che con un pallonetto a portiere battuto manda fuori di poco. Ad imbeccarlo era stato un lancio di Gialdino. Poi il goal che porta in vantaggio gli ospiti. E’ il 24’, Gaudiosi su punizione dalla destra calcia di precisione un tiro che però non era imparabile. Replica subito il Borussia con Margiotta che dopo un’incursione sulla sinistra tira di poco alto. Il Ricigliano però tiene il campo, ben messa sul piano fisico la squadra di Dente non perde neanche un contrasto. Poi la ripresa. Un guizzo di Gialdino al 53’ pareggia il conto. Il difensore centrale insacca di testa magistralmente un pallone arrivato da un calcio d’angolo battuto da Margiotta. Al 57’ Maienza del Ricigliano tira fuori sprecando una buona occasione per riportare in vantaggio nuovamente la propria squadra. Cosa che avviene come detto su un altro calcio piazzato stavolta ad opera dello specialista Avallone che calcia sotto il sette una palla imprendibile per l’incolpevole (questa volta) portiere policorese Capozzi. Pierantonio Lutrelli

Savoia replica a Passavanti Il Policoro acciuffa il Picerno dei giovanissimi PICERNO POLICORO

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SPOGLIATOIO Tecnici soddisfatti

AZPICERNO: Lettieri, Marchese, Salvia, Quagliata, Mazza, Naturale, Fringuello(57' Podano), Bochicchio(60' Giordano), Pace, Mastroberti, Passavanti. A disposizione: Mentari, Capece, Pietrafesa, Vaccaro, Laurino. Allentatore: Caivano POLICORO 2000: Piarulli, Cirrotola (70' Marta), Afuso, Saccente, Nuzzi, Romano, Sfarzetta (55' Donadio), Panetta, Gatti, Savoia, Zizzamia (Ripa). A disposizione: Casalnuovo, Lofrano, Miraglia, D'agostino. Allenatore: Labriola ARBITRO: Burgi (Matera); Assistenti: La grotta - Marchese di Moliterno RETI: 12’ Passavanti, 41’ Savoia. NOTE: Ammoniti: Savoia (Po); Zizzamia per simulazione (Po); Romano (Po); Pametta (Po), Quagliata (P). Spettatori c.a 200; recupero: 1min P.t; 4min S.t PICERNO - Finisce 1 a 1 la prima di campionato che ha visto opposte Picerno e Policoro in una gara non molto entusiasmante per il gioco espresso dalle due squadre ma a tratti interessante dal punto di vista dell' intensità. Merito soprattutto dei giovanissimi padroni di casa che in particolar modo nel secondo tempo hanno cercato la vittoria gettando il cuore oltre l'ostacolo. Dopo una fase di studio ecco il primo acuto che è dei rossoblu di mister Caivano: al 10' Fringuello servito da Bochicchio, salta un uomo in area mancando però l'attimo del tiro. E' il preludio al goal che arriva due minuti più tardi. Grande triangolazione tra Mastroberti e Passavanti che con un delizioso pallonetto a scavalcare la difesa jonica serve Fringuello che finalizza a rete sfruttando anche la superficialità di intervento dei difensori ospiti. Al 41' il Policoro pareggia i conti sfruttando un'ingenuità dei padroni di casa: Mastroberti perde palla infortunandosi e si accascia fuori dal terreno di gioco. Savoia si impadronisce del pallone, cambia gioco in direzione di Cirrotola sull'out di

Mister Caivano (Picerno): “Mi ritengo abbastanza soddisfatto soprattutto per i primi 20’ del secondo tempo. Peccato per l'ingenuità sul loro gol che è frutto della giovanissima età dei miei ragazzi e quindi di inesperienza. Sono felice per un motivo in particolare: nell'ultima mezz'ora c'erano ragazzi di Picerno in campo ed è per me e per la società motivo d'orgoglio e di soddisfazione. Andiamo avanti con entusiasmo e con la convinzione che questa squadra può salvarsi”. Mister Labriola (Policoro): “Abbiamo espresso un buon calcio nel primo tempo. Poi però abbiamo accusato un calo psico-fisico che ha causato una costruzione della manovra un po' confusionaria. Ha prevalso quindi l'istinto e non la ragione in fase di impostazione. Di fronte avevamo un Picerno giovane, volitivo che ha fatto della corsa e dell'agonismo i propri cavalli di battaglia. Siamo stati troppo frettolosi, volevo più circolazione di palla da parte dei miei ragazzi”. m.c. Lino Caivano (Picerno)

destra che crossa al centro ed è lo stesso Savoia a depositare in rete con un colpo di testa sul secondo palo. E' il goal dell' 1 a 1 che giunge però grazie alla ingenuità dei ragazzi di Caivano che si sono fatti trovare impreparati in quanto chiedevano al direttore di gara di fermare il gioco. In realtà però il goal risulta regolare visto e considerato che Mastroberti era si a terra, ma fuori dal rettangolo di gioco. La ripresa è interamente di marca rossoblu, protagonisti di un predominio territoriale che mette all'angolo gli ospiti: al 50' Pace serve Fringuello che calcia verso la porta di Piarulli, la sfera però si infrange sull'esterno della rete. Afuso prova a scuotere i suoi con un tiro cross insidiosissimo dai quaranta metri che per poco non sorprende l'estremo difensore picernese. Al minuto cinquantacinque bella combinazione tra Pace e Fringuello che nell' uno contro uno con Saccente viene atterrato. Ne nasce un calcio

di punizione dal limite respinto però dalla barriera. Al 71' Naturale a seguito di un calcio d'angolo per il Picerno calcia a rete ma il direttore di gara ferma il gioco per fallo di mano dello stesso difensore picernese. Quattro minuti più tardi Giordano ha l'occasione per portare il Picerno in vantaggio grazie ad un calcio di punizione da posizione ghiotta. Il tiro però è abbondantemente alto. All'ottantacinquesimo ottimo scambio tra Podano e Pace che calcia a rete dai venti metri ma la risposta di Piarullo è super e la palla si perde in calcio d'angolo. Due minuti più tardi, un brivido percorre la schiena dei tifosi ospiti: Naturale lancia in direzione di Pace, Nuzzi interviene di testa rischiando un clamoroso auto goal. Nel recupero Podano tenta l'assolo liberandosi molto bene di un paio di avversari ma la conclusione si infrange sulla schiena di Romano. Maurizio Cardone

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Sport 43

Lunedì 14 settembre 2009


Lunedì 14 settembre 2009

Granata due volte in vantaggio (con Lasco e Mele) ma incapaci di chiudere

Avigliano ripreso e deluso Montenegro dal dischetto regala il definitivo pareggio al Viggiano AVIGLIANO VIGGIANO

2 2

AVIGLIANO: Sabia D., Muzzillo, Carlucci, Mele, Coviello; Costa, Volini (20’ s.t. Tornillo), Sabia M., Viggiano; Salbini, Lasco (17’ s.t. Vaccaro). A disp. Castaldo, Bochicchio, Lorusso, Vitolo, Darwish. All. Filadelfia. VIGGIANO: Perna, Pandolfo (12’ s.t. De Gregorio), Sabia V., Chirichella, Iaquinta; Sanchirico, Marchese (38’ s.t. Stefani), Piscopia, Gargano; Loprete, Manieri (9’ s.t. Campisano). A disp. Nigro, Fortunato, Salera, Lotta. All. Villani. ARBITRO: Caprioli di Venosa (guardalinee Pescuma e Mekonen). RETI: 1’ Lasco, 14’ Manieri, 4’ s.t. Mele, 28’ s.t. Sanchirico (rigore). NOTE: Pomeriggio inizialmente piovoso, poi soleggiato, terreno di gioco in buone condizioni. Espulso l’allenatore dell’Avigliano Filadelfia per proteste ed un dirigente del Viggiano. Ammoniti Sabia M., Mele e Salbini (A). Calci d’angolo 4-1 per il Viggiano. AVIGLIANO - L’uomo del match si chiama Caprioli. Da una parte nega tre rigori, almeno due dei quali invisibili solo a chi molto scarso in diottrie. Dall’altra ne inventa uno, su un’ostruzione commessa almeno tre metri fuori dall’area. Ne esce penalizzato oltre misura l’Avigliano, che si vede raggiunto a un quarto d’ora dalla fine dalla trasformazione di Sanchirico. Bravo, dal canto suo, il Viggiano, due volte sotto in apertura dei due tempi, due volte capace di non smarrirsi e di ritrovare un pareggio che vale oro, per dare al suo campionato subito un sen-

Filadelfia furioso, Villani felice LO SFORZO di Filadelfia di restare tranquillo è degno di migliori occasioni. Il modo in cui le decisioni di Caprioli hanno orientato la gara, però, pesa, e il tecnico granata certo non le manda a dire: “Ho visto da parte dell’arbitro un’attenzione particolare in determinate circostanze, in una partita tranquillaè statocapacedi espellereduetecnici,di comminareunaserie diammonizioni, tutteda unaparte sola, siè erettoa protagonista”.Della prestazione dei suoi, Filadelfia si dichiara nel complesso soddisfatto: “Forse il vantaggio immediato ci ha messo un po’ di ansia, nel complesso, però, la squadra mi è piaciuta, peccato per gli episodi, che ci hanno molto penalizzato, in particolare il rigore del 2-2, nato da un fallo che era di ostruzione e commesso abbondantemente fuori area”. Dall’altra parte, Villani porta via un pareggio prezioso, rammaricandosi “per le disattenzioni difensiva da cui sono nati i due gol dell’Avigliano che avrebbero potuto tagliarci le gambe. Siamo stati però bravi a reagire adue gol a freddo e a recuperare. Siamo ancoracarichidilavoro, equestocihatoltoluciditàe brillantezza,maèun problema solo fisico. Questo, per noi, è un pareggio prezioso”. g.t. Mauro Sanchirico in gol su rigore per il 2-2 del Viggiano

so positivo. Al contrario dell’Avigliano, sicuramente cresciuto rispetto alle prestazioni di Coppa, ma ancora cantiere aperto dopo gli innesti degli ultimi giorni. Tradita due giorni prima del via da Damiano, nella squadra mandata in campo da Filadelfia, c’è l’esordio di Lasco ad affiancare Salbini in avanti. E la partenza è la migliore possibile, Salbini da destra mette in mezzo, Lasco svetta di testa e mette palla nell’angolo alto lontano. E’ passato poco più di un minuto, e tutto sembra mettersi per il meglio per gli uomini di Filadelfia. Il tecnico granata propone altre due novità, in quel settore centrale che era parso il più bisognoso di lavoro nelle sfide di Coppa, Maurizio Sabia e Volini che vanno ad occupare le posizioni centrali, Costa va a destra, Viggiano a sinistra; dietro, Mele riprende il

suo posto al centro accanto a Carlucci, con Muzzillo e Coviello laterali. è anticipato di un niente da un difensore.l Viggiano, Martchese pia è l'rali, Loprete ento in cui Pandolfo e Iaquinta sono gli Il Viggiano assorbe lo choc del gol a freddo, e allo scoccare del quarto d’ora impatta. Sanchirico batte una punizione velenosa, che tocca l’erba bagnata dalla pioggia caduta subito prima e nelle fasi iniziali della gara e schizza via, Donatello Sabia non riesce a trattenere, Manieri è prontissimo a metter dentro. La gara si rimette così subito sui binari immaginati da Villani, che propone uno schieramento in cui Pandolfo e Iaquinta sono gli esterni di difesa, Vito Sabia e Chirichella i non sempre impeccabili centrali, Loprete e Manieri i riferimenti offensivi, supportati da un centrocampo in cui Piscopia è

l’uomo d’ordine e Sanchirico quello di esperienza, con Gargano e Marchese a completare il settore. Sull’abbrivio del pareggio è ancora pericoloso il Viggiano, Piscopia recupera palla a metà campo, vede il taglio di Lo prete in area spostato a destra, sul cross in mezzo bravo Sabia a mettere in corner. L’Avigliano sembra concedere un po’ troppo terreno e libertà di manovra al Viggiano, ma sono gli uomini di casa a esser pericolosi nel finale di tempo. Salbini va a terra in area, il contatto sembra falloso, l’arbitro vede la simulazione. Viggiano (il giocatore) ci prova su punizione mandando alto, poi su corner trova la testa di Mele che alza la mira. Intervallo, poi è ancora Capriolo: Salbini mette palla in mezzo da destra, Lasco viene agganciato al collo da un difensore e va giù, stavolta il fallo è nettissi-

mo, l’arbitro venosino fa proseguire. Tempo un minuto e ci pensa Mele, complice Perna, a riportare in vantaggio l’Avigliano: bella la conclusione su punizione, Perna mette le mani ma la palla schizza dentro. Ci riprova poco dopo Mele, la sua mezza girata va a lato, poi Lasco è messo giù in area, ed è il terzo rigore negato all’Avigliano. Che potrebbe ancora chiudere la gara, Vaccaro si presenta davanti a Perna ma si allunga la sfera, il portiere può chiudere e respingere. Poi Caprioli confeziona la ciliegina della sua (a esser buoni) deficitaria prova: Tornillo perde palla, Loprete va via, poco oltre la tre quarti viene chiuso in ostruzione, cade e finisce la sua caduta in mezzo all’area, Caprioli fischia un incredibile rigore, Sanchirico trasforma e fissa il 2-2. Giancarlo Tedeschi

Aragonesi asfaltati da Carriero (doppietta) e soci Tardivo l’1-3 di Cacace. Rigore fallito da Stolfa al 37’

Cinquina Atella Il Ferrandina regge 18’ ATELLAMONTICCHIO FERRANDINA

5 0

Salamone e Di Brizzi affossano il Banzi VALDIANO BANZI

ATELLAMONTICCHIO: Di Biase, Angelillo, Colangelo F., Gerardi, Carretta, Pietrafesa, Telesca(25’st Rosiello), Lamorte, Valente, Carriero(1’st Manfreda), Libutti(19’st D’Urso D.). A disp.: Sicuro, D’Annucci, Colangelo G., Strozza. All. D’Urso P. FERRANDINA: Di Grazia(1’st Fraccaldieri),Luongo, Menichini, Ambrosino, Santorsola, Grillo, Fuina(13’st Benedetto), Cirigliano, Giordano, Di Matteo(22’st Latrofa), Cisternino. A disp.:Russo, Dell’Orco. In panchina Merlino (dirigente). ARBITRO: Santoro di Potenza (Buonavoglia-Brancati) RETI: p.t. al 18’ Valente, al 21’ Carriero, al 39’ Telesca; s.t. al 20’ Valente, al 44’ Gerardi. NOTE: ammoniti Di Matteo(F) e Pietrafesa(A). Angoli: 10 a 1 per l’Atellamonticchio. Recupero: p.t.+1’; s.t.+1’ ATELLA - Con una doppietta di Valente e una rete a testa di Carriero, Telesca e Gerardi l’Atella Monticchio di mister Pasquale D’Urso ha piegato la fragile e poco consistente resistenza del Ferrandina, squadra al momento apparsa non troppo attrezzata e a corto di preparazione. Per capitan Carriero e compagni non è stato molto difficile avere ragione di un undici già predestinato al sacrificio. In avvìo di gara gli atellani, privi degli squalificati Vito e Giovanni Larotonda, Leccese e Rinaldi, hanno subito preso possesso del centrocampo e spinti sulla destra da un irresistibile Carriero hanno messo in difficoltà il Ferrandina che in modo piuttosto disordinato è riuscito a difendere la propria porta dagli assalti dei locali che già nel primo quarto d’ora hanno sciupato diverse buone opportunità. Infatti al 9’ il portiere ospite è riuscito a mettere una pezza al tiro da circa dieci metri di Valente. Al 13’ ancora in evidenza l’estremo difensore materano che di un soffio ha anticipato di piede l’attaccante Libutti. Al 16’ sull’ennesimo cross dalla destra di Carriero Di Grazia si salva come può con l’ausi-

Valdiano sul velluto

Carriero dell’Atella ieri a segno

lio dei compagni del reparto arretrato. Al 18’ Valente porta in vantaggio i locali sfruttando al meglio il cross dalla destra di Carriero. Tre minuti dopo capitan Carriero porta a due le reti del vantaggio su punizione da circa 25 metri, il cui rasoterra si è insaccato a fil di palo alla destra di Di Grazia. Al 29’ gli ospiti si fanno vedere dalle parti dell’inoperoso portiere atellano con un calcio piazzato di Di Matteo rimasto senza esito. Insistono i locali e al 39’ portano a tre le marcature con Telesca lesto a mettere in rete sulla corta respinta di Di Grazia. Al 45’ Libutti tutto solo dall’altezza del dischetto ha mandato incredibilmente fuori. Nella ripresa è continuato il monologo dei padroni di casa andati a segno altre due volte prima al 20’ ancora con Valente e poi al 44’ con Gerardi. Michele Rizzo

3 1

RUGGIERO VALDIANO (4-4-2) : Serra; Fiumarella, Guida, Di Falco, Malito; Amoroso, Trezza, Di Brizzi (dal 24'st Bianco), Ragone; Petilli (dal 45' st Canonico) , Salamone (dal 30' st Chiacchio ). A disp. Adinolfi, De Luca, Romano, Colombo. All. Masullo GENZANO BANZI (4-4-2): Villa; Cannito, Di Stasi, Militello, Sansone, Greco (dal 10' st Russo) , Arresta (dal 46' st Cilla), Teto, Gigliucci, Stolfa, Cacace. A disp. Pappalettera, Grosso, Martinelli, Mancarone. All. Terranova ARBITRO: Capolupo di Matera (La Sala e Picerno) RETI: al 9' pt e 7' st Salamone (R V) , al 21' pt Di Brizzi (R V) , Cacace al 30' st (GB). NOTE: Recupero 1'pt e 4'st. Ammoniti: Militello (GB), Fiumarella e Amoroso (RV). Espulsi: Villa (GB) al 41' pt. Al 37' pt Stolfa si fa parare un rigore da Serra. MONTE SAN GIACOMO Nel nuovissimo impianto sportivo intitolato al compianto Gaetano Romanelli si è disputata una bellissima gara tra due squadre sicure protagoniste del torneo. Il terreno di gioco era in perfette condizioni nonostante nel primo pomeriggio ci sia stato un acquazzone, prima della gara si è tornati indietro di ventidue anni quando nel Vallo c'era la C2. Al 5' pt Stolfa su punizione sfiora il palo

Salamone ha ricominciato con una doppietta

della porta di Serra. Al 9'pt fallo su Salamone in area , lo stesso giocatore s' incarica della battuta e spiazza il portiere dagli undici metri. Al 14' pt bella giocata Di Brizzi - Trezza con tiro finale di Salamone e miracolo del portiere Villa che salva sulla linea. Al 21' pt capolavoro di Petilli che s' invola sulla fascia , salta due avversari mette la palla in mezzo per Di Brizzi che si fa trovare pronto e realizza la rete del 2-0. Al 35' pt punizione di Malito che finisce fuori. Al 37'calcio di rigore per il Banzi Genzano per una trattenuta in area. Stolfa calcia dal dischetto dal rigore ma Super Serra si supera e parandolo. Al 41'pt espulso Villa per un fallo su Petilli in uscita. Il primo tempo si conclude con il risultato di 2-0.Al 6'st scambio Salamone Trezza con tiro finale di questo ultimo che colpisce il palo. Al 7' st arriva il 3-0 su un angolo di Petilli , Salamone ci mette il piede e

realizza la sua seconda marcatura. Nella stessa azione s'infortuna Greco che deve lasciare il campo e viene sostituito da Russo. Al 25' st tiro di Salamone dalla destra e grande risposta di Cilla e sulla ribattuta gran sinistro di Ragone che sfiora l' incrocio dei pali. Al 38' st Petilli salta due avversari ma la sua conclusione finisce in angolo. La partita termina con il risultato di 3-1 a favore degli uomini di mister Masullo che hanno disputato un' ottima gara. A fine gara il presidente Viscido era soddisfatto della gara e ha ringraziato tutti i tifosi che hanno sostenuto dal primo all'ultimo minuto. Il GenzanoBanzi invece ha mostrato di essere una compagine molto ben organizzata ma attualmente ancora priva di amalgama per aver cominciato in ritardo la preparazione, in seguito sarà una pretendente pericolosa per la vittoria finale.

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44 Sport


Promozione Risultati e classifica Balvano-S. Lagonegro

Marcatori

0-1

44’ pt Mastroianni A.

Bln Pignola-Varisius

1-0

35’ st Brancato

PIETRAGALLA

3

1

1

0

0

4

1

1

1

0

0

4

1

0

0

0

0

0

0

3

0

12’ pt (a) D’Alessandro (P); 6’ st Buono (G), 8’ st Moramarco (G)

SANTARCANG.

3

1

1

0

0

3

0

1

1

0

0

3

0

0

0

0

0

0

0

3

0

L. Montescag.-R. Irsina

1-1

GROTTOLE

3

1

1

0

0

2

1

1

1

0

0

2

1

0

0

0

0

0

0

1

0

0-0

S. LAGONEGRO

3

1

1

0

0

1

0

0

0

0

0

0

0

1

1

0

0

1

0

1 +2

BLN PIGNOLA

3

1

1

0

0

1

0

1

1

0

0

1

0

0

0

0

0

0

0

1

0

MIGLIONICO

1

1

0

1

0

1

1

0

0

0

0

0

0

1

0

1

0

1

1

0

0

R. IRSINA

1

1

0

1

0

1

1

0

0

0

0

0

0

1

0

1

0

1

1

0

0

L. MONTESCAG.

1

1

0

1

0

1

1

1

0

1

0

1

1

0

0

0

0

0

0

0

-2

ROTONDELLA

1

1

0

1

0

1

1

1

0

1

0

1

1

0

0

0

0

0

0

0

-2

BELLA

1

1

0

1

0

0

0

0

0

0

0

0

0

1

0

1

0

0

0

0

0

MOLITERNO

1

1

0

1

0

0

0

1

0

1

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

-2

PESCOPAGANO

0

1

0

0

1

1

2

0

0

0

0

0

0

1

0

0

1

1

2

-1 -1

VARISIUS

0

1

0

0

1

0

1

0

0

0

0

0

0

1

0

0

1

0

1

-1 -1

BALVANO

0

1

0

0

1

0

1

1

0

0

1

0

1

0

0

0

0

0

0

-1 -3

A. SCANZANO

0

1

0

0

1

1

4

0

0

0

0

0

0

1

0

0

1

1

4

-3 -1

LAGOPESOLE

0

1

0

0

1

0

3

0

0

0

0

0

0

1

0

0

1

0

3

-3 -1

Grottole-Pescopagano

2-1

30’ pt Carriero I. (M); 31’ st Gagliardi (I)

Moliterno-Bella

Pietragalla-A. Scanzano 4-1 13’ pt Valinoti (AS); 19’ st e 26’ st Pietragalla L. (P), 44’ st Di Tomaso (P), 48’ st Pietragalla M. (P)

Rotondella-Miglionico

1-1

28' pt Ripa (R), 49' st (r) Tataranni (M)

Santarcang.-Lagopesole 3-0 17' pt Malaspina, 34' pt Lemma, 43' pt Aurelio

Prossimo turno

Ivan Carriero della Libertas Montescaglioso ieri in gol

2ª giornata 20/09/09 ore 15.30

A. Scanzano-Bln Pignola Bella-Santarcang. Lagopesole-Rotondella Miglionico-L. Montescag. Pescopagano-Moliterno R. Irsina-Pietragalla S. Lagonegro-Grottole Varisius-Balvano

giornata

2 Reti: Pietragalla L. (Pietragalla) 1 Rete: Valinoti (A.Scanzano); Brancato (BLN Pignola); Buono, Moramarco (Grottole); Carriero I. (L.Montescaglioso); Tataranni (1) (Miglionico); Di Tomaso, Pietragalla M. (Pietragalla); Gagliardi (R.Irsina); Ripa (Rotondella); Aurelio, Lemma, Malaspina (Santarcangiolese); Mastroianni A. (S.Lagonegro)

Approccio al campionato dei peggiori per la formazione allenata da Vito Alfano

Santarcangiolese, tris d’autore Malaspina, Lemma e Aurelio mattatori della vittoria contro il Lagopesole SANTARCANG. 3 LAGOPESOLE 0 SANTARCANGIOLESE: Annunziata, La Canna, Malaspina (3' pt Aurelio M), Cavallo, Marra, Colella, Lemma, Lofrano, Petrillo R (29'st Zaccara Biagio), Adduci (8' st Corsaro L), Totaro, Bonavita, De Salvo, Dora G, Cavallo F. LAGOPESOLE: Mariano, Colangelo D, Telesca, Mecca D, Coviello Vito (1' st Pace), Rosa, Lorusso (26' st Mecca A), Colangelo N, La Notte, Romaniello (1' st Straminiello), Coviello C, Lacapra, Dragone, Lovallo, Lucia. Allen. Alfano Vito. ARBITRO: Amendolara di Moliterno (Mugnolo e Gioia) RETI: 17' pt Malaspina, 34' pt Lemma, 43' pt Aurelio. NOTE -Ammoniti: 34' pt Lemma, 17' st Mecca, 37'st Zaccara, 44'st Marra. UNA SANTARCANGIOLESE carica che conquista i suoi primi tre punti del campionato. Fin dai primi minuti della partita, i padroni di casa si impongono sulla squadra avversaria, continui sono i tentativi di passare in vantaggio. Siamo al diciassettesimo minuto quando su calcio d'angolo di Adduci, il capitano Malaspina riceve il pallone e con un tiro dal limite dell'area di rigore insacca nell'angolino la prima rete. Le azioni si susseguono e al 25’ Lemma con una stupenda azione personale, partita da centrocampo, dribbla gran parte della difesa avversaria, ma sbaglia incredibilmente sfiorando il palo destro. Solo nove minuti per la rivalsa del giovane ventenne che su cross di Totaro, con un colpo di testa firma il 2 a 0. Mentre l'euforia sugli spalti aumenta, il giocatore si sfila la maglietta mostrando la scritta “Auguri…” e guadagnando un'ammonizione, Ma il pri-

Malaspina e Lemma della Santarcangiolese

mo tempo non è ancora finito e i padroni di casa lo dimostrano quando a soli due minuti dal fischio finale, Aurelio buca la rete con un tiro centrale, il punteggio si attesta sul tre a zero. Con la ri-

presa il Lagopesole costringe la Santarcangiolese alla ritirata. Siamo all'undicesimo minuto quando su punizione gli ospiti spediscono il pallone al di sopra della porta. I primi venticinque mi-

nuti vedono la Santarcangiolese chiusa in difesa, nonostante scarse siano le azioni pericolose del Lagopesole. Manca ancora metà del secondo tempo, quando il gioco diviene stazionario e poco entusiasmante da entrambe le parti. Al ventisettesimo minuto la Santarcangiolese spreca un'ottima occasione per firmare il 4 a 0, sbagliando una punizione battuta dal limite dell'area di rigore, mentre al 34 minuto Lemma cerca il gol ma il pallone finisce fuori dalla porta. I giochi si chiudono sul tre a zero per i padroni di casa che si preparano a due trasferte che potranno realmente testare la nuova formazione schierata in campo. Francesca Gresia

Montescaglioso punito dal Real Irsina dopo l’uomo in meno

Gagliardi risponde a Carriero MONTESCAGLIOSO REALIRSINA

1 1

MONTESCAGLIOSO: Cifarelli G; Ditaranto Simmarano Raddi M, Mossuti Franco Carriero I, Casalingo, Petruzzo (74’ David) Mangia (83’ Braj) Venezia A disp: Martino, Ciracì Cl, Tafuno A, Bubbico, Andrisani F. All.Menzano R. IRSINA: Lolaico De Biasi Cataldi Ventricelli Sciolis Gagliardi Cataldo Masiello M., (56’ Papangelo G.) Papangelo N., Scaraggi Savino. A disp: Gizzi, Decollana, Masiello R., Abruzzese, Rizzi, Dragonetti All: Rizzi ARBITRO: Cauzillo di Potenza; Assistenti: Pallotta di Matera; Chieco di Bernalda. RETI: 30’ Carriero I. (M), 76’ Gagliardi (I) NOTE: Ammoniti: Ditaranto, Simmarano (M); Gagliardi (I) Espulso: 72’ Casalingo MONTESCAGLIOSO, al ritorno in Promozione dopo cinque anni di assenza, accarezza a lungo la possibilità di conquistare i tre punti ma deve cedere al ritorno del Real Irsina, più pericoloso nei secondi 45’ ed abile a capitalizzare immediatamente il vantaggio numerico scaturito dalla doppia ammonizione del centrocampista montese Casalingo. Subito una

novità: Francesco D’Adamo, uno dei quattro nuovi della squadra montese, pare essere tornato al Pomarico: in attacco, la coppia dei giovani Petruzzo e Venezia. Menzano deve anche fare a meno anche di Emanuele Tafuno e Stefano Cifarelli, entrambi infortunati. Dopo un’ampia fase di studio al 30’ vantaggio montese: scambio Mangia – Ivan Carriero, con quest’ultimo che dal limite fa partire una gran botta di sinistro che si infila nell’angolino. Gli irsinesi possono pareggiare già dopo un 1’ ma Ditaranto salva sulla linea di porta. Il Montescaglioso prova a raddoppiare con due punizioni di Carriero. La ripresa è aperta dal palo colto da Papangelo (49’); sul ribaltamento di fronte Venezia chiude fuori da buona posizione. Il Real Irsina si rifà pericoloso al 52’, quando l’onnipresente Carriero deve respingere dopo una mischia in area. Al 62’ grandissima occasione per i montesi per chiudere la gara: Venezia lascia partire una gran botta che si stampa sulla traversa. Al 72’ Casalingo viene espulso: l’Irsina ne approfitta 4’ dopo per pareggiare. Punizione dalla sinistra e Gagliardi segna aiutandosi però con una mano: inutili le proteste montesi. Michele Marchitelli sport@luedi.it

Un rigore allo scadere beffa il Rotondella ROTONDELLA MIGLIONICO

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ROTONDELLA: Salerno G., Mele (Tarantino), Acciardi, Rubolino, Santoro, Toscano, Visaggi, Divincenzo (Fella), Ripa (Manolio), Conte, Guida. A disp.: Adduci, Loprete, Franchino, Salerno A. All. Martino MIGLIONICO: De Ceglie V., Lamacchia, Galeota (Gallitelli), Battilomo F., Battilomo G., Menzella, CAppiello (Grande), Venezia, De Ceglie G., Tataranni, Marinaro. A disp.: Prisco, Salluce, D'Aria, Acito, Fattore. All. Paterino ARBITRO: Pascaretta di Moliterno (assistenti Russo e Collocola) RETI: 28' pt Ripa, 94' st Tataranni (rig.) NOTE: espulso nella ripresa Venezia per doppia ammonizione TERMINA con un pareggio il big match della prima giornata della Promozione lucana. Tataranni, con un rigore discusso allo scadere, risponde alla rete nella prima frazione di Ripa, che aveva portato in vantaggio il buon Rotondella visto nel primo tempo. Assenti di lusso i due bomber delle formazioni, i materani Luigi Lambertini per gli ospiti e Daniele Montemurro per i locali, che hanno probabilmente fatto perdere alle proprie squadre quella consistenza offensiva per rendere il vibrante match ancor più esaltante. Le due formazioni, comunque, danno vita ad una partita interessante e ben giocata da entrambe, anche se i padroni di casa guidati da mister Martino sono apparsi più in palla nell’arco dei novanta minuti e puniti oltremodo dal

Francesco Tataranni

tiro dal dischetto concesso da Pascaretta al 94’. La prima frazione regala diversi spunti, tra i quali l’infortunio di Galeota dopo meno di mezz’ora e la rete, qualche minuto dopo di Ripa, che sfrutta alla perfezione uno schema su fallo laterale di Acciardi, che liberava Santoro per l’assist vincente direttamente dalla rimessa. Poi, Guida spreca mandando a lato e grazie ai riflessi di De Ceglie V. la formazione di Paterino non crolla. Successivamente è Salerno G. a salvare la propria porta con due grandi interventi sul colpo di testa di De Ceglie G. prima e sulla punizione di Tataranni poi. La prima frazione termina con il Rotondella in vantaggio per 1-0. La ripresa vive quasi subito un momento importante, con l’espulsione di Venezia per doppia ammonizione, ma i padroni di casa non concretizzano il vantaggio, soffrendo l’assenza dell’ariete d’esperienza in avanti. Nel finale, un tocco di mano in area induce il direttore di gara a decretare il rigore del definitivo pareggio, tra le proteste dei locali. Un punto che accontenta più il Miglionico. fra.cal.

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Sport 45

Lunedì 14 settembre 2009


Lunedì 14 settembre 2009

Valinoti illude per un tempo lo Scanzano di mister Calone che nella ripresa cede

Quattro volte Pietragalla Nella ripresa doppio Pietragalla L., Di Tomaso e Pietragalla M. PIETRAGALLA SCANZANO

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PIETRAGALLA: Ciriello (13' st Monetta), Summa, Di Tomaso, Carlucci, Pappalardo, Alfonso, Gorga, Pietragalla L. (33' st Pietragalla M.), Cammarota, Pallotta, Potenza T. (13' st Vertone); A disp. D'Amico, Di Bello, Masotti, Sarli; All. Potenza D.. ATL. SCANZANO: Mazzano, Dattoli, Gammino, Achillea, Leone, Castellocci, Gualano (33' st Fittipaldi), Corleto, Valonoti, Iacovino (36' st Di Pinto), De Vito; A disp. Lateana, Mairo, Corleto, Rimoli, Tamburano; All. Calone. ARBITRO: Cappiello di Matera (Delfino - Lattanzio) RETI: 13' pt Valinoti (S), 19'st, 26' st Pietragalla L., 44' st Di Tomaso, 48' st Pietragalla M.. NOTE: Buona cornice di pubblico, temperatura gradevole e condizioni meteo ottimali per una partita di calcio. Ammoniti Pallotta e Cammarota nel Pietragalla e Dattoli per l'Atletico Scan-

Franco Calone

zano. Espulso De Vito al 28' della ripresa per un fallo a palla lontana. PIETRAGALLA - Parte bene il campionato per il Pietragalla di mister Potenza che tra le mura amiche sotterra per quattro reti a uno l'Altetico Scanzano di mister Calone. La gara vive delle fiamma-

te del Pietragalla che già dopo quattro minuti va vicino al gol con Cammarota ma, la palla si spegne sul fondo. L'inizio di gara dei padroni di casa è folgorante ma a passare in vantaggio sono gli ospiti al 13' con Valinoti bravo a farsi trovare libero in area e, servito da Gualano, è abile a trasformare per il vantaggio degli jonici. Il Pietragalla non ci sta e la reazione è veemente; al 21' ci prova Alfonso e un minuto dopo Gorga ma la palla non entra. Pochi minuti dopo ci prova anche Pappalardo che dà l'illusione del gol ma il vantaggio ospite resiste ancora. Il primo tempo è un assedio bianco azzurro ma il pareggio non arriva e Caprioli manda le squadre negli spogliatoi con il punteggio di zero a uno. Si ritorna in campo e la musica non cambia. Il Pietragalla si riversa nella metà campo avversaria e le opportunità per riportare il punteggio in parità fioccano. Al 19' è una perla di Pie-

tragalla L. a riportare l'equilibrio: stop al limite dell'aria e bolide che si infila al 'sette' alla destra di Mazzano. Sette minuti dopo è ancora Pietragalla L. che direttamente da calcio piazzato beffa ancora Mazzano. Il comunale di Pietragalla esplode di gioia. Al 31' giusta espulsione di De Vito che colpisce Pappalardo. Il Signor Cappiello vede ed estrae il rosso all'attaccante ospite. A un minuto dallo scadere del tempo regolamentare Di Tomaso recupera palla nella trequarti avversaria e spare a botta sicura; incertezza di Mazzano e punteggio sul tre a uno. Durante il terzo minuto di recupero arriva il poker che porta la firma di Pietragalla M. abile a sfruttare un calcio piazzato battuto da Gorga. Pietragalla in estasi dopo questa bellissima affermazione all'esordio in Promozione. L'Altetico Scanzano mette in evidenza tutti i problemi sorti durante l'estate. Rocco De Rosa sport@luedi.it

L’incrocio dei pali di Fratantuono nega il successo agli undici di Vignati

Moliterno e Bella si annullano Gara poco esaltante con una sola emozione nel finale MOLITERNO BELLA

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MOLITERNO: Lanzolla, Genovese A. (13' st Lancellotti), Albano, La Salvia, Cirigliano, Mastrangelo, Genovese L. (30' st Gatta), Savone, Fratantuono, Petrocelli, Molletta. A disp.: Rebecchi, Abate, Molletta D., Messuti, Cosentino. All. Di Biase BELLA: Troiano, Zanfini, Gilibizzi, Caniani, Maruggi, Ricigliano M., Parisi, Doino D. (11' st Doino C.), Ricigliano M., Vitiello, Grossetto (12' st Remollino). A disp.: Angrisani, Campanella, Troiano, Remollino.A. All. Limongelli ARBITRO: Salvatore di Potenza (Autieri-Pecoraro) MOLITERNO- Al 41' del secondo tempo Gatta, che è entrato da pochi minuti al

posto dell'attaccante Genovese, dal fondo della fascia favorisce una di quelle imbeccate che non si possono sbagliare per l'accorrente Fratantuono, l'ala destra incorna e la palla va a picchiarsi all'incrocio dei pali. Poteva essere il colpo “gobbo” dei padroni di casa, invece nulla di fatto. Si chiude in parità un match giocato a lunghi tratti alla chetichella. Va, comunque, apprezzata ai fini del gioco la volontà dei rossoblu di ingabbiare gli ospiti nella propria retroguardia sin dai primi minuti di gioco. Ad impegnare il portiere Troiano ci hanno provato prima Albano al 5' con un secco tiro, poi due volte di seguito Molletta tra il 15’ e il 20’. Il Bella ha tentato soprattutto a centrocampo di contenere la spinta della Polisportiva, e di tanto in tanto si è fatto pure vedere, con l'ala destra Parisi, dalle parti di Lanzolla. Protagonista dell'azione più insidiosa del primo tempo è stato

Cirigliano che al 40' sulla trequarti ha aggirato un difensore avversario per far partire una botta in diagonale, di poco a lato della porta con Troiano battuto. Nella seconda frazione di gioco è ancora Cirigliano al 3' a provare la conclusione di forza, ma il portiere è pronto nello stacco di reni per mandare in angolo. Al 10' Fratantuono apre un corridoio per Molletta che si porta bene la palla in avanti, ma il tiro a seguire non comporta alcun pericolo. Prima del frangente (sopra descritto) della rete mancata ci sono solo da annotare altre due evanescenti finalizzazioni di Molletta. Il pareggio sicuramente sta stretto al Moliterno, ma il Bella non ha rubato niente, al “Venezia” ha disputato la sua onesta partita. E il punto conquistato nel tabellino è incoraggiante per affrontare il match casalingo. Buono l'arbitraggio. Mimmo Mastrangelo

Mastroianni in chiusura di primo tempo regala la gioia agli uomini di Oliva

Il Lagonegro espugna Balvano BALVANO S. LAGONEGRO

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BALVANO: Villani, Cilibrizzi, Pentangelo, Turturiello P., Iacullo, Simone F., Matturro G., Picerno, Bovino, Petraglia (69' D'Eboli), Falcone. All. Turturiello P. S. LAGONEGRO: Armanda, Borreca, D'Agostino, Rocco, Falabella A., Consoli (82' Rossino), Messuti Gian., Messuti Giu., Mastroianni A., Falabella N. (51' Cantisani), Ielpo (62' Verbena). All. Oliva A. ARBITRO: Blasi di Potenza (Franciosa-Rago) RETI: 44' p.t. Mastroianni A. (L) NOTE: Ammoniti: Turturiello P. (B), Borreca, Falabella A., Messuti Gian. e Mastroianni (L). Recupero: 2' p.t. e 3' s.t. VIETRI DI POTENZA - Da una parte la felicità di aver cominciato bene con un colpaccio esterno, dall'altra la rabbia: è questa la situazione, rispettivamente, di Lagonegro e Balvano, che si sono

affrontate ieri al “Santa Domenica” di Vietri, con i balvanesi che hanno cominciato male il campionato: infatti è arrivata la prima sconfitta contro il Lagonegro di mister Oliva, grazie ad un gol di Mastroianni A., a pochi istanti dal termine della prima frazione di gioco. Per il Balvano Petraglia non era al top della condizione (costretto ad uscire per infortunio a venti minuti dal termine, nel momento clou del match). Per il Lagonegro invece una vittoria arrivata grazie ad un gol su punizione, per poi controllare senza pericoli la partita fino al termine. I primi dieci minuti della partita sono stati molto combattuti, con il Balvano in avanti al 2': angolo di Petraglia e tiro debole di Bovino, ma la palla va fuori. Dopo tre minuti il Lagonegro in contropiede, ma il tiro di Falabella N. va oltre il palo. Per il Balvano ci prova Petraglia al 14', ma il suo tiro è facile preda di Armanda. Reazione ospite al 19': Ielpo per Falabella A., tiro debole e pericoloso deviato in angolo,

che non sortirà alcun effetto. Potrebbe andare in vantaggio il Lagonegro al 20': sull'angolo di Falabella A. c'è un continuo batti e ribatti in area, ma nessuno riesce ad insaccare. Il Balvano si scuote, e comincia la sua manovra al 25', quando mister Turturiello lancia prima Picerno, palla per Bovino, velo per Petraglia e palla tra le braccia di Armanda. Arriva però al 44' il gol ospite: Falabella N. viene atterrato ai venti metri, sulla palla va Mastroianni A.: tiro preciso, leggera deviazione e Villani spiazzato, per l'uno a zero ospite. Nel secondo tempo poche occasioni da entrambe le parti: parte bene il Balvano che prova a pareggiare con Bovino (palla fuori) e Petraglia (tiro debole e centrale). Gli ospiti riescono a controllare però senza problemi. Molto contestata nel secondo tempo, da parte del Balvano, la direzione del signor Blasi di Potenza a causa di alcune decisioni. Claudio Buono sport@luedi.it

Bnl Pignola parte in discesa

Brancato decide contro il Varisius BLN PIGNOLA VARISIUS

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BAR LA NOTTE PIGNOLA: Zaccagnino, Buonansegna G. (43' st Buonansegna A.), Santarsiero, Sabia V., Tavassi, Santangelo, Galluzzi, Langone (14' st Brancato), Romaniello, Pirulli (38' st Palo), Sodo. A disp.: Conte, Giuzio, Marra, Sabia R. All.: Tramutola. VARISIUS MATERA: Rondinone, Bongermino, Pietracito, Giordano, Perrone, Cristallo (34' pt Tataranni), Di Pede, Festa R., Volpe, Bellomo (18' st Galeota), Armaiuoli (1' st Assi). A disp.: Festa A., Campanella, Di Lena, Domenichiello. All.: Tucci-Parente. ARBITRO: Di Noia di Potenza (Verrastro e Sofia). RETE: 35' st Brancato NOTE: giornata fredda e piovosa. Espulso: 28' st Galeota (V) per doppia ammonizione. Ammoniti: Pirulli, Santangelo, Buonansegna G., Santarsiero, Brancato (BLN), Galeota, Tataranni (V). Spettatori: 120 circa. Angoli: 7-0 per il Bar La Notte Pignola. Recupero: 1' pt, 5' st. RIFREDDO DI PIGNOLA Il tap-in vincente di Brancato ha bagnato l'esordio del Bar La Notte Pignola nel torneo regionale cadetto, dopo diversi anni di purgatorio in Prima Categoria. Contro un Varisius Matera da rivedere soprattutto dalla trequarti in su, la squadra di Tramutola ha orchestrato la partita in maniera impeccabile, quasi perfetta: pochissime sbavature, rapidità della manovra e ottimi inserimenti tra le linee. Il successo è stato festeggiato dall'intero ambiente pignolese. Il presidente Nicola Gerardi ha ringraziato i numerosi sostenitori al seguito,

nonostante la giornata di pioggia. Poi, parlando dell'impianto sportivo, ha riferito: “noi giochiamo in modo sacrificato a Rifreddo. L'amministrazione comunale di Pignola ci sta molto vicina ed a breve avremo il nostro campo. Intanto - ha aggiunto Gerardi - chiedo a chi è poco informato di sostenerci e di non fomentare polemiche inutili”. Nonostante le assenze di Olita, Gerardi e Lauria, la cronaca narra di un Bar La Notte Pignola vivacissimo che mette sotto pressione il Varisius. All'8' Santarsiero sbaglia il pallonetto, leggermente defilato sulla sinistra. Il Pignola ci prova anche dalla distanza senza fortuna. L'undici di casa crea tanto, ma non riesce a concretizzare nella prima frazione. La ripresa è quasi un monologo della formazione di Tramutola. Al 5', prima Romaniello e poi Santangelo, non inquadrano lo specchio della porta avversaria di testa. Romaniello si ripete dalla distanza al 10' e Rondinone smanaccia con qualche difficoltà. Un pimpante Romaniello ci prova con una rovesciata, sventata da Perrone (15'). Sull'altro versante, Assi manca il bersaglio grosso dopo una doppia ingenuità di Zaccagnino e Tavassi (23'). Galeota rimedia due gialli in pochi minuti dal suo ingresso in campo e va anzitempo sotto la doccia. Il Pignola si esalta con Santangelo che calcia alle stelle, con Galluzzi e Brancato che spediscono sul fondo. Questi ultimi due si rifanno al 35', regalando il successo al Bar La Notte: Galluzzi dalla sinistra imbecca Brancato che batte centralmente Rondinone per i primi e meritati tre punti stagionali. Donato Pavese sport@luedi.it

Sabato tre punti al Grottole con il minimo sforzo GROTTOLE – Massimo risultato con il minimo sforzo per il Grottole che nei primi dieci minuti del secondo tempo supera il Pescopagano (rimasto in dieci dal 40’ dopo l’espulsione di Tavarone per fallo da ultimo uomo) e si limita a controllare la partita fino al 94’. La squadra di D’Ascanio, infatti, aveva già cercato il vantaggio nella prima parte di gara con Bitetti (provvidenziale la parata del portiere avversario Rosa), e con i tiri di Buono e Armento che, però, non hanno insidiato l’estremo difensore avversario vista la poca potenza impressa alla sfera. Tuttavia i rossoblù potentini, trasportati dall’agile Arcamone, provavano più volte a ripartire in contropiede e trovavano il momentaneo vantaggio con una fortuita autorete di testa di D’Alessandro. Ma, in virtù dell’esperienza dei propri giocatori, il Grottole continuava ad attaccare con calma e con la convinzione di poter riprendere le redini della gara. Nella ripresa i locali trovavano in pochi minuti il pareggio con una punizione di Buono (5’ palla piazzata sotto l’incrocio dei pali) ed il meritato vantaggio con Moramarco (8’ su assist di Buono). Poi la partita è diventata

in discesa vista la superiorità numerica e l’esperienza degli uomini di D’Ascanio; il tandem d’attacco Moramarco-Bitetti funziona ed i biancazzurri sfiorano più volte la terza rete senza successo, ma esaltando le qualità del portiere avversario Rosa. GROTTOLE: Zaccaro, Carbone (39’st Amodio), Lanzolla, Buono (30’ st Paladino D.) D’Alessandro, Allegretti, Di Pede (5’ st Zeverino), Paladino R., Moramarco, Armento, Bitetti. A disp: Di Brizio, Paladino F., Biscaglia, Iacovino. All.D’Ascanio. PESCOPAGANO: Rosa, Perillo, De zia, Tumillo (64' Pantusco), Cantoni, Tavarone, Roselli (61' Capasso), Lanza, Laurienziello (86' trizianello), Arcamone, Lotano. A disp: Bruno, Loianno. All: Pantusco. ARBITRO: Capolupo di Matera (Macri-Ferrara). RETI: 12' D’Alessandro (autorete), 6' st Buono, 8'st Moramarco. NOTE: giornata uggiosa, terreno in discrete condizioni, presenti circa cinquanta spettatori. Ammoniti: Paladino R., Tumillo, roselli, Lanza. Espulsi: 40' Tavarone. Recuperi 2’ e 4’. c.a.

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46 Sport


La tappa di Matera ad Orsani, si conclude l’edizione numero 28 della corsa

L’azzurro Gaia vince il Giro Ha la meglio in volata nel testa a testa con il bielorusso Koshevoy PARLA italiano il ventottesimo Girodi Basilicata.Giovanni Gaia della Sidermec vince davanti al Bielorusso Ilia Koshevoy mentre è un altro italiano il terzo classificato nella graduatoria generale Simone Camilli della G.S.U. Signori Lazio. La tappa conclusiva da Potenza a Matera va invece ad Antonj Orsani che stacca il compagno di fuga Roberto Vernetti. Il giro di Basilicata ha sempre parlato Italiano sin dal primo giorno, grazie alle vittorie conseguite in tutte e tre le tappe dai corridori azzurri. Apre con la vittoria di tappa e chiude con la vittoria del giro Giovanni Gaia. Nella prima tappa da Moliterno a Viaggiano, si impone nello sprint al Bielorusso Koshevoy conquistando la maglia leader. La seconda tappa è caratterizzata da un errore di Forget che consegna la vittoria ad Osele davanti a Koshevoj. Il Bielorusso conquista il primo posto grazie ai migliori piazzamenti, nei confronti dell' italiano Gaia, che ha lo stesso tempo. Quindi decisiva è stata la tappa conclusiva con partenza da Potenza e arrivo a Matera, per consegnare all'albo d’oro il nome vincitore del 28 Giro di Basilicata. La tappa non si presenta particolarmente difficile a vivacizzarla sono Vernetti e Giglio che cercano il colpo andando via, ma la loro fuga dura solamente 45 chilometri quando vengono risucchiati dal gruppo. Gli uomini dell'alta classifica si marcano strettamente, in palio c'è la vittoria finale e sia il Bielorusso Koshevoy che Gaia azionano i radar per non perdersi di vista, aspettando l'attimo propizio per tentare ilcolpo risolutore. In avanti sono i ciclisti che non hannograndipretese afarela gara, a 10 chilometri dall'arrivo è Maurizio Mattaci con un vantaggio di 50 secondi sugli inseguitori, che riescono a ricongiungersi a 5 chilometri dall'arrivo. Lo scatto di Vernetti ed Orsani li lancia verso la vittoria di tappa, durante il tragitto i due corridori trovano un accordoper portarein portolafugacon unutile per entrambi. Roberto Vernetti concede ad Antony Orsani di vincere la tappa, ma il secondo posto gli vale la maglia Rosa come miglior giovane. Tutto come previsto e sul traguardo Vernetti lascia l'arrivo a braccia alzate per Orsani tra gli applausi del pubblico materano accorso alla manifestazione, terza piazza per Ivan Antonio Giglio. Tutti attendono l'arrivo del gruppo dove ci sono i pretendenti alla vittoria finale, fian-

In alto il podio del Giro di Basilicata con Gaia, Koshevoy e Camilli, a lato l’arrivo braccia alzate a Matera di Orsani che si è aggiudicato l’ultima tappa (foto Videouno)

ORDINE D’ARRIVO ULTIMA TAPPA

Il trionfatore: «Ci ho sempre creduto» TERMINA nel migliore dei modi con una bella manifestazione ed un' organizzazione impeccabile aggiungendoci la ciliegina sulla torta di una vittoria italiana il ventottesimo giro della Basilicata che spezza così lo strapotere straniero subito per tanti anni. L’ultima tappa consegna un Vernetti raggiante che dichiara: «Un giro veramente bello ma difficile, oggi nella fuga cominciata presto siamo stati raggiunti dopo neanche 50 chilometri. Poi siamo andati quando ne mancavano 10 all'arrivo, eravamo in tre ma ho fatto l'accordo con Orsani lasciandogli la tappa, accontentandomi del secondo posto per vincere la classifica di miglior Giovane. Sono contento e soddisfatto». Il vincitore di tappa Antonj Orsani della Stabbia Iperfinhis felice ritira il premio e racconta: «Dopo la gara di sabato che non ho corso bene, volevo fare di più e meglio, quando siamo andati in fuga con un intesa ci siamo accontentati entrambi ed è arrivata questa vittoria. Comunque è stato un gran bel co a fianco Gaia e Koshevoy affrontano la volata finale con l'italiano che ai 100 metri finali riesce a passare avanti al Bielorusso, guadagnando un piazzamento decisivo per la vittoria finale. Arrivo alla spicciolata di tutti i concorrenti, poi sul palco le premiazioni. Il vincitore di tappa Or-

giro anche se difficile». Giovanni Gaia ha aspettato con trepidazione l'annuncio per la vittoria sapendo che un niente avrebbe consegnato la vittoria a lui o al Bielorusso Koshevoy. «Ho vinto per pochi secondi o metri - dichiara Gaia - grazie allo sprint finale negli ultimi 50 metri, l'ho spuntata dopo che per tutta la gara ci siamo dovuti marcare a vicenda. Un giro molto duro con tante salite e con avversari forti. Ho sempre creduto di poter vincere, visto che sono partito molto bene, il morale era alto e grazie alla squadra ho conquistato la vittoria del Giro». Sul Palco delle premiazioni c'è posto anche per il piazzamento del miglior corridore lucano Domenico Papaleo che si ritiene soddisfatto della sua prova: «sono contento di aver finito il giro, non potevo pretendere di più mi serviva per ritrovare la gamba per le prossime gare visto che la mia specialità è il ciclocross». vi.bo.

sali viene premiato dal presidente regionale del Coni Eustacchio Tortorelli, il vincitore del 28 Giro di Basilicata Giovanni Gaia viene premiato dalla segretaria Nazionale della Federazione Ciclistica Italiana Maria Cristina Gabbiotti. Domenico Papaleo, cinquantaduesimo, è il primo dei

lucani ma dopo un dominio straniero durato per tanti anni, per il secondo anno consecutivo il Giro di Basilicata viene vinto da un corridore italiano che si spera si una promessa del ciclismo professionistico. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

1) Orsani Antonj (Stabbia Iperfinish) 2) Vernetti Roberto (Campania) 3) Giglio Antonio Ivan (Campania) 4) Senni Manuel (Sidermec - F.Lli Vitali) 5) Camilli Simone (G.S.U. Signori Lazio) 6) Tatarinov Gennady (Russia) 7) Vakoc Petr (Republica Ceka) 8) Forget Gabriel (Willems Verandas)

2h 44' 47'' 2h 44'48'' 2h 44' 50'' 2h 44' 51'' 2h 44' 51'' 2h 44' 51'' 2h 44' 52'' 2h 44’ 52’’

CLASSIFICA GENERALE 1) Gaia Giovanni (Sidermec - F.Lli Vitali) 2) Koshevoy Ilia (Bielorussia) 3) Camilli Simone (G.S.U. Signori Lazio) 4) Tatarinov Gennady (Russia) 5) Forget Gabriel (Willems Verandas) 6) Giglio Antonio Ivan (Campania) 7) Crema Andrea (Romanese Asd) 8) Vernetti Roberto (Campania)

7h 25' 10'' 7h 25' 10'' 7h 25' 23'' 7h 25' 27'' 7h 25' 31'' 7h 25' 33'' 7h 25' 38'' 7h 25’ 47’’

LE MAGLIE DEL GIRO CLASSIFICA GENERALE: Giovanni Gaia (Sidermec) 7h 25' 10'' CLASSIFICA A PUNTI: Koshevoj Ilia (Bielorussia) 40 CLASSIFICA GRAN PREMIO DELLA MONTAGNA Domenico Maria Salviani (Guazzolini) 14 CLASSIFICA STRANIERI: Ilia Koshevoy (Bielorussia) 7h 25' 10'' CLASSIFICA GIOVANI: Roberto Vernetti (Campania) 7h 25' 47'' CLASSIFICA A SQUADRE: Campania 22h 17'17''

Il corridore campano si impone nella corsa amatoriale che si è conclusa a Rionero

Gran Fondo del Vulture, fa festa Prospato RIONERO – E’ il campano Angelo Prospato della Polisportiva Costiera Sorrentina il vincitore del VII Gran Fondo del Vulture, arrivato solitario al traguardo posto nella centralissima via Nazario Sauro. Il cicloamatore napoletano ha percorso i 107 chilometri dell’impegnativa gara vulturina in 2h e 42’. Il VII Gran Fondo del Vulture, valido come ultima gara delle undici del Circuito nazionale del Sole, è stato organizzato dalla locale U.C. Dilettantistica “Il Velocifero”. La partenza ufficiale della gara è avvenuta a Rapolla dopo che i circa quattrocento corridori, partiti da

piazza XX Settembre della Città dell’illustre meridionalista Giustino Fortuno, hanno attraversato oltre a Rionero anche Barile potendo così con tutta tranquillità ammirare il caratteristico e particolare paesaggio posto ai piedi del Monte Vulture. La manifestazione cicloamatoriale rionerese ha riscosso un notevole successo sia dal punto di vista della numerosa partecipazione di corridori, nonostante la concomitanza del Giro di Basilicata, sia da quello del pubblico accorso numeroso lungo le strade del Vulture per incitare e applaudire la carovana del Gran Fondo. Prota-

gonista assoluto della settima edizione del Gran Fondo del Vulture è stato il vincitore Angelo Prospato che è stato sempre tra i primi per poi sferrare la stoccata o meglio la pedalata vincente nella discesa che da San Fele porta alla fiumara di Atella. Infatti è stato proprio in quella forte discesa che Prospato si è lasciato alle spalle i compagni di fuga. Vantaggio che ha poi conservato anche nella salitella che da Atella porta al traguardo di Rionero su Pompeo Bisanti distanziato di circa un minuto. La carovana ciclistica da Rapolla si è portata nella Città di Melfi, dominata dal maestoso ca-

stello normanno-svevo per proseguire compatta sino ai bellissimi laghi vulcanici del Vulture, da dove i cicloamatori hanno dovuto affrontare una salita di poco più di due chilometri sino al valico 113 posto ad una altitudine di 875 metri, dove era posto il primo Gran Premio della Montagna vinto da Prospato che in volata ha battuto nell’ordine Antonio Spera della Asd El Primero, Gaetano Colletta della Bici Club Policoro, e Andrea D’Anna. Il campano Prospato si è pure aggiudicato l’altro Gpm di Ruvo del Monte imponendosi agli stessi compagni di fuga.

L’arrivo a braccia alzate di Prospato a Rionero

Questo l’ordine di arrivo dei primi cinque classificati: 1° Angelo Prospato della Polisportiva Costiera Sorrentina che ha percorso i 107 Km in 2h e 42’; 2° Pompeo Bisanti del Team Fieramosca a 50”;

3° Andrea D’Anna del G.S. Amoruso a 1’ e 20”; 4° Gaetano Colletta della Bici Club Policoro a 1’ 20”; 5° Michele Summa della G.S.D.Bikercenter Potenza a 2’; Michele Rizzo sport@luedi.it

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Lunedì 14 settembre 2009


Lunedì 14 settembre 2009

A Dilettanti Potenza strepitoso nel tiro da tre, Rato e Ruggeri decisivi

Una Publisys convincente Successo al torneo di Bisceglie, ko Ostuni nell’antipasto di campionato LEVONI OSTUNI

76 68

PUBLISYS POTENZA: Fazio, Silvestrini 9, Antrops 7, Ruggeri 17, Palazzo n.e. Rato 14, Maioli 10, Carrichiello 18, Vetrone 1, Santamaria n.e. All. Antonio Paternoster. ASSI BASKET OSTUNI: Rosetti 7, Morena 14, Gallerini n.e. Fontani 12, Stijepovic 4, Pilotti 10, Trieri 4, Basanisi 5, Amoroso 7, Orlando, Ruggiero 5. All. Putignano. ARBITRI: Pecorella di Trani e Sinisi di Barletta PARZIALI: 28-20, 50-37, 61-49, 76-68. NOTE: Uscito per cinque falli Fazio. Nessun tecnico e antisportivo fischiato alle squadre. Cento spettatori.

Il tecnico della Publisys Paternoster e il capitano Antonio Rato

LA PUBLISYS Potenza si aggiudica il Self Storage Valente di Bisceglie superando in finale l'Ostuni per 76 a 68. Partita condotta meritatamente in porto dalla compagine di Antonio Paternoster che ha potuto far bella figura dinanzi ai tifosi pugliesi, sciorinando una prestazione offensiva davvero eccellente basti pensare all'11/15

da tre che ha caratterizzato il match. Paternoster ha potuto contare sull'apporto di Massimo Ruggeri che nella prima parte di gara ha giocato su ottimi livelli, segnali di ripresa sono stati fatti registrare da Antrops, il quale pur essendo indietro di preparazione ha dimostrato di essere un giocatore adatto agli schemi del-

la Potenza 84. L'Ostuni ha cercato in tutte le maniere di venire a capo del match, ma la Publisys è apparsa concentrata e in palla, grazie all'ottima prova in cabina di regia di Riccardo Silvestrini. I potentini sono apparsi in calo solo nella parte centrale e finale del match, ma hanno contenuto positivamente il serrate della

compagine pugliese. Bene anche il capitano di lungo corso Antonino Rato e Ernesto Carrichiello che hanno capitalizzato in attacco gli svarioni difensivi del complesso di coach Putignano. Concreta sotto le plance la prova di Maioli che ha saputo supportare il lavoro di Ruggeri e quello di Vetrone.

Nel finale la Publisys ha amministrato il ritorno dei salentini. Per i lucani un successo importante in vista del retour match di Summer Cup in programma mercoledì sera, alle 20 al Pala Pergola contro l'Igea Sant'Antimo. Tante note liete per coach Paternoster da Bisceglie. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

B Dilettanti In ottima evidenza il regista Salvatore, difesa da migliorare Donne La baby Toscano sorprende in positivo

Note liete per Guerriero nei primi giorni di lavoro Vittoriosa amichevole contro il Francavilla Fontana Si aggrega l’Aurigemma

Bernalda, segnali di crescita

AMICHEVOLE interessante ieri sera tra Bernalda e Francavilla (C1) nel percorso di avvicinamento dei rossoblu alla prima di campionato del 27 prossimo in casa con i siciliani del Patti. Al PalaCampagna si sono affrontate due squadre non ancora al massimo della condizione ma che hanno disputato un incontro vero almeno dal punto di vista fisico ed atletico. Il punteggio finale, 82-65 a favore dei padroni di casa, è la naturale conclusione di una sfida tra formazioni di diversa categoria, ma fino al terzo quarto i ragazzi di coach Olive hanno tenuto testa ai più quotati avversari grazie alle giocate di alcuni uomini importanti come i già noti Stura, Risolo e Menzione, ed alle iniziative di Montagnani e Venturelli. Il quintetto iniziale schierato da coach Vandoni non muta rispetto alle uscite precedenti (Russo, Gaeta, Salvatore, Marinelli e Basili), e non cambierà per tutto il primo periodo; è il regista sardo dei lucani, Salvatore, a rompere subito il ghiaccio con una bomba da 3 proprio nei primi secondi di gioco, ed è il preludio ad una ottima prestazione dello stesso che si chiuderà con un bottino personale di 20 punti (top scorer dell'incontro) e ben 5 conclusioni dalla lunga distanza. Con lui sembra girare piuttosto bene tutto il

Il regista del Bernalda, Salvatore

back court ionico perché Russo e Basili sono in buona serata, mentre sembra in ambasce il settore dei lunghi (Marinelli e Gaeta un pò sotto il loro abituale rendimento) che difende poco sulle iniziative avversarie consentendo ai brindisini la bellezza di 23 punti al suono della prima sirena contro i 27 dei bernaldesi. Lo spartito riappare in fotocopia nella seconda frazione di gioco, anche se comincia a carburare nelle realizzazioni capitan Russo (18 punti alla fine nel suo carniere) e ancora una volta si possono ammirare le buone giocate del baby Dolic che totalizzerà comples-

sivamente uno score di 10 punti e un bel 7 in pagella, ma il parziale di 44-41 dimostra che Risolo e compagni sono prevalsi di un punto. Non c'è il riposo lungo e all'inizio del secondo tempo comincia ad affiorare negli ospiti una certa stanchezza che consente ai locali di allungare, mentre la panchina rossoblu manda in campo l'ultimo arrivato, Benenati, che però giocherà complessivamente pochi minuti non essendo evidentemente sullo stesso livello degli altri in quanto a preparazione. Si chiude sul 66-57 e ci si avvia agli ultimi 10' con la facile previsione che la forbice del punteggio si allargherà ancor più anche perché i due tecnici ricorrono spesso ai cambi per non spremere troppo i loro uomini più esperti; difatti le corse in contropiede di Russo, Salvatore e Basili (due bombe nel suo bottino personale di 7 punti) sfiancano ulteriormente i già provati avversari, e il match si chiude con il +17 per i lucani. A Vandoni il punteggio sicuramente non interessa: più utili le indicazioni per correggere, nel prosieguo della preparazione, alcune lacune come la permeabilità della difesa, le tante palle perse in transizione e i numerosi errori dalla lunetta e al tiro. Giovanni Palmieri sport@luedi.it

Under 17 Vittoria di misura sulla Stella Azzurra Roma, terzo posto per Caserta

Trofeo Lepore alla Montepaschi Siena E' ANDATO alla Montepaschi Mens Sana Siena il diciassettesimo trofeo Vito Lepore di basket maschile, svoltosi al Pala Pergola di Contrada Rossellino. In finale, la squadra toscana ha avuto la meglio sulla Stella Azzurra Roma con il punteggio di 67 a 65. Gara equilibrata, anche se va dato atto al Siena di aver sempre mantenuto costante il vantaggio per tutti i quaranta minuti. I bancari hanno meritato il successo facendo leva sulle indubbie doti tecni-

che dei singoli che a più riprese hanno fatto registrare consistenti break contro i romani, apparsi leggermente appannati rispetto alla brillante prestazione fornita in semifinale contro la Juve Eldo Caserta. La formazione senese ha sofferto, paradossalmente solo nelle fasi finali dei quattro tempi il ritorno prepotente dei capitolini, incapaci proprio nell'ultima azione di segnare il canestro del possibile pareggio e del conseguente

overtime. Siena vince la manifestazione grazie ad una maggiore organizzazione tattica che ha permesso ai bancari di imporsi prima sulla Scavolini Pesaro in semifinale e poi con i romani in finale. Nella finale di consolazione per il terzo e quarto posto la Eldo Juve Caserta ha superato proprio la Scavolini Pesaro con il punteggio di 79 a 60. Netta la differenza tra le due formazioni al termine del confronto che ha visto

prevalere la compagine marchigiana. Caserta schianta Pesaro con il ritmo intenso e le migliori geometrie di gioco che emergono sin dai primissimi minuti della contesa. La manifestazione ha fatto registrare in finale una buona cornice di pubblico ed è stata organizzata dall'Associazione Amici di Vito, dal Comune di Potenza, dalla Regione Basilicata, dalla Comunità Montana Alto Basento. f.menonna@luedi.it

PRIMA SETTIMANA di lavoro in archivio per la Basilia Basket targata Marco Guerriero. Il tecnico umbro ha finalmente preso in mano le sorti del suo gruppo, cominciando la costruzione di quel progetto di squadra che insieme con la società rossoblù aveva in mente fin dall'inizio della propria avventura potentina. Il gruppo ha lavorato compatto e senza intoppi nei primi sei giorni di full immersion (domenica giornata di libertà), scanditi da una seduta di tecnica e tattica mattutina e dalla parte atletica pomeridiana con il preparatore Francesco De Grazia. Al resto delle compagne si è aggregata da martedì anche Marika Aurigemma, il cui contributo in termini di esperienza e professionalità si è fatto subito sentire. Come ha sottolineato coach Guerriero: «Sono più che soddisfatto per la qualità degli allenamenti che stiamo portando avanti. Le ragazze hanno risposto come volevo e mi aspettavo, dimostrando spirito di sacrificio e voglia fin dal primo approccio. E oltre al prezioso arrivo di Aurigemma, desidero rimarcare l'importante contributo che ci sta giungendo dalle atlete del vivaio: tutte si sono messe a completa disposizione delle esigenze della squadra, garantendo la migliore qualità possibile della preparazione». Giovani tra le quali ha favorevolmente impressionato Lorena Toscano (classe '92 da Santeramo), “sorpresa positiva” - a detta dello stesso Guerriero - di questa prima tranche di lavoro della nuova Basilia. In attesa di verificare l'opportunità di completare il roster con un ultimo tassello (il lungo), il grup-

Marika Aurigemma

po rossoblù continuerà a sudare in palestra anche per tutta questa settimana - con gli allenamenti concentrati nel pomeriggio -, in coda alla quale per De Luca e socie arriverà il primo test stagionale. Sabato difatti le ragazze di Guerriero saranno impegnate a Brindisi contro la Futura, in un galoppo utile per cominciare a rodarsi e a prendere le misure ad una delle rivali del campionato(al via dal 4 ottobre). «Il mio giudizio sull'organico allestito dalla società - ha comunque ribadito il tecnico della Basilia, confermando le sensazioni espresse in sede di presentazione - resta più che soddisfacente. Ho la possibilità di lavorare su una squadra completa, fatta di atlete duttili e capaci di cavarsela sia fronte che spalle a canestro. E con queste basi i margini per fare bene e progredire nel corso dell'anno ci sono tutti». Luca Carlone sport@luedi.it

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48 Sport


Volley B2 Maschile Perde con l’Atripalda in Coppa Italia, due set equilibrati e poi il crollo

Netta sconfitta per la Medical Center ATRIPALDA MEDICAL CENTER

3 0

25-22, 26-24, 25-13

EUROFORM ATRIPALDA: Amodeo, Armini, Bassi, Calero Julian (L), Capaldo, Cuomo, Draghici, Libraro, Losco, Marolda, Roberti, Zaccaria. All. Imbimbo MEDICAL CENTER PZ: Zuccaro, Scalcione, Torsello, Alamprese, Di Tommaso, Cavaccini (L), Minenna n.e., Gribov, Durante, Dal Molin, La Maida n.e. All. Draganov. SCONFITTA secca per 3-0 per la Medical Center nella gara di ritorno della Coppa Italia di B1. In terra campana i potentini soffrono gli attacchi dell’Atripalda, non riuscendo a vincere nemme-

no un set. Abbastanza equilibrate le prime due frazioni di gioco, senza storia il terzo set. L'esito finale è stato, dunque, favorevole ai padroni di casa, che all'andata hanno perso al Palapergola per 32. Una partita non propriamente negativa quella disputata dalla Medical Center, che, a parte il terzo set, ha comunque impegnato la squadra di Imbimbo. «Troppi errori – commenta a fine gara il ds Piero Crichigno. Dobbiamo ricordarci che siamo in una categoria superiore rispetto allo scorso anno e certe distrazioni non ce le possiamo più permettere. Non mi preoccupa questa sconfitta, anzi, sotto certi punti di vista penso ci possa fare bene. Dopo la gara di andata in casa ci siamo tutti entusiasmati, ma è bene rimanere con

i piedi per terra». L’allenatore ha fatto ruotare la rosa e, nonostante la pesante assenza del centrale Minenna (che risente ancora dei postumi di un’operazione al ginocchio, ndr), «unita al fatto che dobbiamo ancora lavorare per migliorare l’intesa tra i giocatori - continua Crichigno - e trovare la migliore forma fisica, abbiamo buoni margini di miglioramento. Abbiamo comunque allestito una squadra competitiva che sono sicuro ci consentirà di giocare con tranquillità nella serie superiore. Siamo pronti a ripartire con umiltà e in settimana, durante gli allenamenti, cercheremo di “agire” e lavorare sui nostri punti di debolezza. Disputare il campionato di B1 non sarà cosa facile, ma ci stiamo preparando ad affrontare questa nuova avventura

Un match su cui riflettere quello di ieri per l’allenatore della Medical Center Draganov

con fiducia, consci che sarà un anno difficile e con non pochi ostacoli. Ci saranno squadre e campi certamente impegnati a mantenere la categoria, ma sono certo che, grazie anche all’aiuto dei nostri tifosi, riusciremo a conquistare i nostri obbiettivi». Pros-

simo appuntamento mercoledì prossimo alle ore 17 presso la Sala dell’Arco del Comune di Potenza, dove si terrà la presentazione ufficiale della squadra alla cittadinanza e alla stampa. Anna Maria Calabrese sport@luedi.it

Boxe «Non passerò professionista, di Londra 2012 parlerò a gennaio»

Cammarelle, profeta lucano Olimpiade e mondiale per un simbolo di riscatto del Mezzogiorno

ROBERTO Cammarelle era carico come mai nella sua vita. Persino più che alle Olimpiadi. Quando sale sul ring questo gigante di cento chili per un metro e novanta, tutto intorno sembra minuscolo. Tutti lo danno già per vincitore: un oro olimpico, due trionfi mondiali, due bronzi e due argenti europei. Il supermassimo di Cinisello è l'idolo di Assago. Contro l'ucraino Kapitonenko che sembrava assai più forte di quanto le voci lo raccontavano. Cammarelle al primo round è in difficoltà trovando di fronte un avversario veloce, ma poi, come sempre, trova la chiave giusta e già al secondo round sono sul 6-4, e con un gancio destro e un diretto sinistro manda quasi giù l'ucraino. Nel terzo round Cammarelle ha dimostrato tutta la disciplina che contraddistingue la sua tecnica: non ha umiliato Kapitonenko che per i colpi subiti evidentemente aveva dei giramenti di testa. E così l'oro atteso è arrivato. E sono lì sugli spalti moltissimi immigrati del sud. Cammarelle è di Cinisello Balsamo, ma il suo sangue è di Rionero in Vulture, cittadella lucana che da sempre subisce l'emorragia dell'emigrazione. La terra di Giustino Fortunato, uno dei più illuminati pensatori meridionalisti della storia. Da lì vengono quelli che stanno ai lati del ring a spronarlo. Solo loro ad esserci e non i colleghi atleti. Solo loro: i marcianisani arrivati con un pulmann, i moltissimi di Cinisello e i lucani di mezza Lombardia. Gli altri atleti italiani non hanno assistito alle finali. E Cammarelle e Valentino soffrono per questo. Valentino dice: "Non ci posso credere, eravamo una famiglia e ora? Cos'è? Invidia, cattiveria? Perché ci hanno lasciati soli gli altri atleti?". Roberto Saviano

E’ IL RISCATTO del Sud e dei suoi ragazzi. La vittoria di Roberto Cammarelle al terzo acuto consecutivo nelle manifestazioni più importanti è anche questo e con lui c’è un altro “figlio del Sud” come Domenico Valentino. Lo spiega Roberto Saviano in un suo articolo di ieri su Repubblica (in alto vi proponiamo lo stralcio più significativo) ma è il sentimento di riscatto che pervade anche la nostra regione, orgogliosa delle gesta di Cammarelle e pronto a seguirne le vittorie e farne il tifo. Anche un pizzico preoccupata per i dubbi avanzati dal pugile lucano sul futuro e sulla sua presenza a Londra 2012, un piccolo dubbio che crediamo verrà fugato nelle prossime ore. Anche perchè un’altra bandiera come Cammarelle, non solo per l’orgoglio lucano ma per l’intero sport italiano riesce difficile da trovare e se poi non c’è il rischio che si faccia conquistare, come lui stesso ha detto, dal fascino del professionismo ed allora è lecito sperare anche in Londra 2012 e nella voglia di Cammarelle. Intanto sabato Roberto Cammarelle ha avuto la gioia di dedicare il titolo mondiale al figlio neonato, alla moglie e al pubblico di Milano. Il campione proprio in quei momenti non ha aggiunto molto sul suo futuro: «A gennaio ci penserò e lo dirò a tutti. Per ora ci sono le vacanze e il riposo»,

spiega il campione dei supermassimi senza sbilanciarsi sulla presenza ai Giochi di Londra 2012 e scartando il passaggio al professionismo, «amo fare il dilettante, e non ho avuto offerte che mi facessero cambiare idea». Cammarelle segna così una storica tripletta, dopo l’oro iridato 2007 e quello olimpico di Pechino. Un’impresa la sua dedicata a chi lo ha sostenuto e degna dei migliori cubani, a cui però il gigante di Cinisello Balsamo ma lucano di origine e con forti radici nella regione non si paragona, perchè «loro iniziano a vincere a 18 anni e io ne ho 29. Mi accontento – spiega dopo aver passato quasi due ore all’antidoping – di aver scritto una pagina del pugilato italiano. Come me non ha mai vinto nessuno». Di sicuro nella sua categoria, oggi come oggi, nessuno ha pugni pesanti come quelli con cui si è fatto ancora una volta strada, fino al premio di miglior pugile del torneo. Quei pugni gli sono serviti anche in finale (10-5 ai punti) contro l'ucraino Kapitonenko, eccellente incassatore. «Essendo Kapitonenko un pugile che metteva fisico l’ho voluto stancare, sapevo che non aveva grossa resistenza. L’ho fatto scoprire e poi sono andato in tranquillità nei round successivi. Gli avversari? Speravo in meglio, forse il ci-

nese perchè più grosso avrebbe dato più soddisfazioni. Ma l’importante era vincere, chiunque fosse arrivato in finale avrebbe perso». Ha detto subito dopo essersi confermato campione del mondo dei Super Massimi a Milano. «Questa è la mia filosofia e interpretazione del pugilato, sono uno degli ultimi romantici rimasti – continua il poliziotto. Io e Kapitonenko siamo due galantuomini, abbiamo il terzo tempo intrinseco nel nostro Dna. Fa capire quanto siamo leali tra di noi anche se ci prendiamo a pugni». C'è ancora rammarico per la sconfitta di Clemente Russo, ma «penso che Clemente si possa rialzare». «Valentino? Mi ha fatto emozionare e commuovere, mi ha dato una carica in più. E poi – continua Cammarelle – un ringraziamento speciale va a questo pubblico finalmente numeroso». Dedica finale al figlio: «E' il campione che ho nel cuore e voglio coccolarlo, non vedo l’ora». Infine la conferma che la sua carriera è ancora costellata di successi in questa categoria dove oggi è il numero uno. «Amo fare il dilettante, e non ho avuto offerte che mi facessero cambiare idea», dice Cammarelle che, con due ori mondiali e uno olimpico, potrebbe già considerarsi sazio.

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Sport 49

Lunedì 14 settembre 2009


Lunedì 14 settembre 2009

A Monza terzo posto per Raikkonen. Fisichella nono. Hamilton esce di pista a un giro dalla fine

Un monologo della Brawn Vince Barrichello davanti a Button che intravede il titolo mondiale

1)

Button (Gbr)

80

2)

Barrichello (Bra)

66

3)

Vettel (Ger)

4)

Webber (Aus)

5)

Raikkonen (Fin)

6)

Rosberg (Ger)

7)

Hamilton (Gbr)

8)

Trulli (Ita)

9)

Massa(Bra)

MONZA – Doppietta della Brawn GP nell’80/a edizione del gran premio di Monza. Rubens Barrichello ha vinto una gara particolarmente noiosa, caratterizzata nei cambiamenti al vertice soltanto dai pit stop, ma il compagno di squadra Jenson Button, leader della classifica piloti, si è piazzato secondo ed ha messo una seria ipoteca sul titolo mondiale a quattro giornate dalla fine della stagione. L’unica emozione è arrivata ad un giro dalla fine quando Hamilton, fino a quel momento terzo, all’uscita della curva di lesmo è andato con la ruota posteriore sinistra su un cordolo e ha perso il controllo della sua vetturache, dopoessersigirata, è andata a sbattere contro il muro di protezione sfasciandosi in mille pezzi. Ne ha approfittato il ferrarista Kimi Raikkonen, che lo seguiva a 27» di distanza, che così ha conquistato il podio, il quinto della stagione compresa la vittoria di Spa. Quarta piazza per Adrian Sutil, protagonista di unabella gara con la Force India, mentre la quinta posizione è andata a Fernando Alonso. Buona la prova di Giancarlo Fisichella, che, alla sua prima corsa in Ferrari, ha concluso nono. E dire che Hamilton, primo ieri nelle qualifiche, è scattato subito bene alla partenza. La stessa cosa l’ha fatta Kimi Raikkonen che ha bruciato Sutil alla prima curva subito dopo il via guadagnando una posizione e portandosi alle spalle dell’inglese campione del mondo. Positivo l’avvio anche di Barrichello e Button che, partiti in terza fila, hanno recuperato subito terreno prezioso. Stesso discorso per Vitantonio Liuzzi, partito in settima posizione , ma che successivamente è stato tradito dalla vettura e si è dovuto ritirare. Chi ha abbandonato subito il campo, dopo il primo giro, è stato inveceMark Webber(Red Bull)che è andato a sbattere alla Variante della Roggia. Positivo anche Giancarlo Fisichella, per nulla intimorito nelle retro-

vie. Il dominio di Hamilton dura fino al 15/o giro, quando è il primo dei top driver a scegliere la via dei box per il primo pit stop. Al rientro è quinto dietro Raikkonen, Sutil, Barrichello e Button. Ma da questo momento in poi inizia il walzer delle prime posizioni con i rifornimenti ed i cambi gomme degli altri avversari a partire da Sutil e Raikkonen. A metà gara Barrichello, leader della corsa, ha fatto ilrecord sulgiro, 1'24“999:il suovantaggio è di 2» sul compagno di squadra Button e di 14» su Hamilton. Il giro dopo, Button decide di fare il pit stop, seguito al 29/o dal compagno di squadra brasiliano che al rientro è quarto dietro Hamilton, Raikkonen e Sutil. La seconda parte della gara non offre particolari emozioni, a parte la sorpresa del pilota inglese nel finale. In ogni caso, già al 34/o giro Hamilton ha accusato qualche problema alle gomme tanto che è dovuto rientrare ai box per cambiarne solo una. Al 38/o giro, con il pit stop di Raikkonen e Sutil, le due Brawn GP di Barrichello e Button hanno preso il comando della corsa e non lo hanno più mollato finoalla fine. Premiatala strategia di Ross Brawn, che per le sue due monoposto aveva studiato una sola sosta sul circuito italiano, e che si è rivelata vincente. A vivacizzare il finale di gara ci ha pensato dapprima Sutil, che ha tallonato Raikkonen mettendogli “il sale sulla coda”, e successivamente la coppia della Toyota Trulli-Glock protagonista di un duello all’ultimo metro poi vinto dal tedesco dopo che l'italiano è finito a bordo pista sulla sabbia. In precedenza, però,ilpescareseaveva subitounabottada Nakajima che lo aveva fatto uscire di pista per qualche metro. Ma soprattutto è stato Hamilton a sorprendere tutti e a buttare via il terzo podio della stagione. Con la ruota posteriore sul cordolo e successivamente sull'erba, la vettura gli è scivolata via e, sconsolato,ha fatto l’ultimo giro a piedi verso i box.

54 51.5 40 30,5 27 22.5 22

10) Alonso (Spa)

20

10) Kovalainen (Fin)

20

12) Glock (Ger)

16

13) Heidfeld (Ger)

12

14) Fisichella (Ita)

8

14) Kubica (Pol)

8

16) Sutil(Ger)

5

17) Buemi (Svi)

3

18) Bourdais (Fra)

2

1) 2) 3) 4)

Barrichello esulta a fine gara. Sotto il suo compagno di squadra Button sul podio

- 1 4 8 2 5 4 1 1 2 10 5 6 10 5 3 2 2 - 1 3 5 - 4 4 - 3 3 0.5 6 2.5 - 6 - 10 8 - 1.5 8 -

Brawn Gp 146 Red Bull 105.5 Ferrari 62 McLaren-Merc. 47

1. Rubens Barrichello (BRA) Brawn-Mercedes 2. Jenson Button (GBR) Brawn-Mercedes 3. Kimi Raikkonen (FIN) Ferrari 4. Adrian Sutil (GER) Force India-Mercedes 5. Fernando Alonso (ESP) Renault 6. Heikki Kovalainen (FIN) McLaren-Mercedes 7. Nick Heidfeld (GER) BMW Sauber

1h16'21"706 alla media di 241,243 Km/h 2"866 30"664 31"131 59"182 1'00"693 1'22"412

38,5

6) Williams 30,5 7) Bmw Sauber 20 7) Renault 20

9) 10)

Force India Toro Rosso

13 5

Fisichella è già a Singapore: «Posso arrivare vicino ai primi»

Rubens: «Bello vincere qui» E Button gli lancia la sfida MONZA – «Non sapevamo se il cambio funzionasse bene, a Spa abbiamo avuto problemi ma alla fine è andato alla perfezione. E sarà così anche nelle prossime corse». Rubens Barrichello si gode la vittoria a Monza, ottenuta davanti ai suoi ex tifosi della Ferrari. «E' stato bello –racconta il pilota brasilianodella BrawnGp nellaconferenza stampa del podio –Siamo partiti bene, anche se sono andato largo per difendermi dall’uso del Kers diKovalainen.Però hofattounottimo primo giro e quello ha determinato la mia gara. Come a Valencia, la macchina c'è stata sempre ed è stato un piacere vedere così tanto pubblico sulle tribune, anche se più vestito di rosso che di bianco». Barrichello ammette che il Kers, soprattutto al pronti e via, può fare la differenza: «Hamilton e Raikkonen erano veloci in partenza, lo sapevamo, e per questo a volte dobbiamo pensare in anticipo a cambiare strategia. Però anch’io sono partito bene, ho tenuto il mio passo e sono finito davanti a loro dopo l'ultimo pit-stop». La lotta per il titolo di campione delmondo pilotisarà tuttaintestina alla Brawn Gp. Ne è convinto Jenson Button, finito secondo a Monza alle spalle del suo collega di scuderia Rubens Barrichello, che nella classifica assoluta ha ora 14 punti di ritardo dal britannico. «Sono contento per il podio, anche se avrei voluto essere al posto di Rubens – ammette con un sorriso Button a fine gara –Ho guadagnato sette punti su Vettel, quindi è Barrichello il mio diretto rivale

L’ORDINE D’ARRIVO DEL GP D’ITALIA ORDINE d’arrivo del GP d’Italia, tredicesimo appuntamento del Mondiale di Formula 1, disputato su 53 giri del circuito di Monza pari a 306.720.

5) Toyota

4 2 3 2 4 - 6 3 - 10 2 10 8 8 - 1 10 10 10 3 4 2 2 8 - 8 1 - 3 - 10 8 2 - 4 2 1 4 5 3 3 2 1 5 3 5 3 5 6 - 1 - 6 - 8 6 10 6 1 3 4 4 5 5 4 1 5 5 2 - 1 6 10 8 5 - 6 1 6 4 8 8 10 6 -

8. Sebastian Vettel (GER) Red Bull-Renault 9. Giancarlo Fisichella (ITA) Ferrari 10. Kazuki Nakajima (JPN) Williams-Toyota 11. Timo Glock (GER) Toyota 12. Lewis Hamilton (GBR) McLaren-Mercedes 13. Sebastien Buemi (SUI) Toro Rosso-Ferrari 14. Jarno Trulli (ITA) Toyota 15. Romain Grosjean (FRA) Renault 16. Nico Rosberg (GER) Williams-Toyota Giro più veloce: A.Sutil in 1'24"739

1'25"427 1'26"856 2'00"000 2'43"925 1 giro 1 giro 1 giro 1 giro 2 giri

Giancarlo Fisichella nel paddock tra i tifosi

per il titolo. Andiamo d’accordo e siamo competitivi, arriveremo sino in fondo». Più in generale sul Gp di Monza: «All’inizio abbiamo avuto delle difficoltà, però meritiamo questa posizione. Il problema è che non sai mai come reagire con le macchine che hanno il Kers: Kovalainen ha avuto dei problemi ed io ne ho approfittato, mettendo il mio muso davanti quando è andato largo. Una mossa importante – conclude Button - Ho forzato e mi è andata bene. Non l’avessi fatto, sarei arrivato terzo o quarto». Un podio che non riesce a far sorridere Kimi Raikkonen. Il finlandese della Ferrari non ci sta a guidare così lontano dalle Brawn di Barrichello e Button e anche dalla McLaren di Hamilton. Per questo non nasconde i suoi sentimenti: «E' deludente cercare di andare al massimo, senza fare errori, e restare lontanodai primi due. Non è questa la mia posizione, però almeno siamo andati a punti: la macchina è andata bene per tutto il week-end e sono contento per i tifosi. Meglio terzo che quarto...». Ripercorrendo la sua prova, Raikkonen sottolinea che «sono partito bene, poi è successo qualcosa con Hamilton: cercando di superarlo, sono finito sul prato ed ho

rallentato. Lo avessi superato, la mia gara sarebbe stata diversa, anche se la Brawn ha avuto una strategia migliore ed il mio terzo posto è stato un pò un dono. I punti guadagnati sono però importanti per il team». Il finnico della Rossa, che ammette come l’incompresione coni meccanicinel secondopitstop non abbia compromesso alcunchè, si fa fiducioso per il futuro: «Sappiamo che ci sono macchine più veloci ma cercheremo di vincere nelle prossime gare». «E' stato importante finire la gara - ha invece detto Fisichella anche se voglio parlare con i commissari perchè ho perso una posizione, quella che poteva farmi arrivare a punti, con Vettel che mi ha chiuso prima della Ascari, ho dovuto alzare il piede, vediamo cosa si può fare». Giancarlo Fisichella è soddisfatto del suo debutto alla guida della Ferrari, con un nono posto a Monza. «All’inizio andavo bene con le gomme morbide, poi dopo il primo stint facevo un pò fatica con le gomme dure, nella parte finale nuovamente con le morbide sono tornato ad andare bene. Diciamo che il mio apprendistato va avanti ora c'è Singapore una pista che mi piace molto e dove posso arrivare vicino ai primi».

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50 Sport


Ci vorrà il 2010 per vedere nelle sale il film Leone d’Oro alla mostra di Venezia

Il caso

Ancora un anno per “Lebanon”

PER vedere nelle sale italiane Lebanon, vincitore del Leone d’oro alla 66/a Mostra del cinema di Venezia bisognerà aspettare il prossimo anno, avendo la Bim di Valerio De Paolis acquistato i diritti per distribuire nelle sale italiane il film appena pochi giorni fa dopo averlo visto al festival. E per fine 2009-inizio 2010 è anche l’appuntamento in sala con Women without men dell’iraniana in esilio Shirin Neshat che ha vinto il Leone d’argento. Un film anch’esso Bim che ieri ha fatto man bassa dei premi maggiori (distribuisce infatti anche Soul Kitchen di Fatih Akin). È però già notevole nelle sale la presenza di film presentati alla Mostra del Cinema di Venezia, conclusasi sabato sera. E nelle prossime settimane saranno ancora tanti i titoli del Lido, che troveranno spazio nei cinema italiani: da Baaria (25 settembre) a Lo spazio bianco (16 ottobre) a Capitalism: a Love Story. Tra le eccezioni, ancora senza distribu- L’attore Colin Firth zione, almeno per ora, ci sono l’apocalittico mente cresciuti dopo la The Road di John Hillcoat Coppa Volpi al protagonicon Viggo Mortensen e sta Colin Firth. I primi a debuttare, il 4 l’opera prima di Tom Ford, A single man, che sembra settembre, sono stati il filmabbia costi di distribuzione documentario sul potere piuttosto alti, probabil- della tv nell’Italia di Berlu-

Marcuzzi e Villa

sconi, Videocracy di Erik Gandini (distribuito da Fandango); L’amore e basta di Stefano Consiglio (Lucky Red), sulle coppie gay e la commedia amara Le ombre rosse, riflessione di Citto Maselli sulla sinistra oggi (01 Distribution). È arrivato l’8 settembre Questione di punti di vista di Jacques Rivette, con Jane Birkin e Sergio Castellitto in versione clown (Bolero). Un giorno dopo ha esordito la commedia svedese Una soluzione razionale di Jorgen Bergmark, sul sesso libero tra coppie mature (Bim). Alla prova del pubblico in sala da venerdì sono arrivati Il grande sogno di Michele Placido, affresco autobiografico del 1968 (Medusa), Il cattivo tenente – Ultima chiamata New Orleans, remake di Werner Herzog del cult di Abel Fer-

rara (IIF) con Nicholas Cage, e la commedia rivelazione Cosmonauta di Susanna Nicchiarelli (Fandango), che ha vinto Controcampo italiano. Nel prossimo weekend sarà la volta di The informant! di Steven Soderbergh (Warner Bros), commedia gialla tratta da una storia vera con un grande Matt Damon protagonista e Tris di donne & abiti nuziali di Vincenzo Terracciano con Sergio Castellitto giocatore incallito (01). Tra gli altri film in concorso, Medusa farà uscire Baaria di Giuseppe Tornatore il 25 settembre e La doppia ora il 9 ottobre. Il 16 ottobre invece debutterà Lo spazio bianco (01) di Francesca Comencini con Margherita Buy. A ottobre arriverà anche Capitalism: A love story di Michael Moore, con Mikado, e anche

Io sono l’amore di Luca Guadagnino, in uscita il 2. Fra gli altri, l’8 dicembre Cinecittà Luce porterà nei cinema Lourdes di Jessica Hausner, favorito ai premi e poi uscito a mani vuote. Entro il 2009 uscirà, distribuito da Bim, la bella commedia con tanta musica, Soul Kitchen di Fatih Akin, vincitore del Premio speciale della giuria. Life during Wartime di Todd Solondz sarà nelle sale con la Archibald di Vania Traxler. A gennaio dovrebbe uscire poi, con Medusa, The man who stare at goats di Grant Heslov con George Clooney e con Mediafilm Rec 2 di Jaume Balaguerò e Paco Plaza. E Dieci inverni, da Bolero. Non c’è ancora una data certa per il poliziesco Brooklyn's finest di Antoine Fuqua, che sarà distribuito da IIF.

MUSICA

Manifesto abusivo, il ritorno di Samuele Bersani Pioggia di cd nel mese di settembre, dal brutto anatroccolo Susan Boyle a Madonna di ELISABETTA MALVAGNA DA Madonna a Robbie Williams, da Neil Young ai Backstreet Boys, dagli Skunk Anansie agli Editors, da Barbra Streisand al brutto anatroccolo lanciato da YouTube, Susan Boyle: sono molte le novità in arrivo sul mercato nei prossimi mesi. Uno dei più attesi è Celebration, la raccolta definitiva dei più grandi successi della Regina del Pop, da Like a Virgin alla nuovissima Celebration, brano co-prodotto dalla signora Ciccone e Paul Oakenfold. Il cofanetto esce il 18 settembre in formato 2 cd e un cd,ma nei negozici saràanche un doppio dvd con i migliori video musicali dell’ex Material Girl. Pioggia di cd a settembre: Love Is The Answer segna il ritorno sul mercato della grande Barbra Streisand, il 25; nello stesso giorno esce Black Gives Way To Blue degli Alice in Chains, mentre Backspacer dei Pearl Jam arriva nei negozi il 18, mentre “In this light and on this evening” degli Editors, uno dei gruppi più quotati del nuovo rock indipendente britannico, il 21. Dal 18, inoltre, arriveranno anche le riedizioni in Vinile colorato e Picture Disc di due album storici di Vasco Rossi, “Vado al massimo”e“Va bene va bene

Samuele Bersani

cos’” (a ottobreusciranno “Bollicine” e“Cosa succede in città”). Per il 2 ottobre è atteso ThisIs Us, settimo album dei Backstreet Boys: dopo 76 milioni di album venduti in tutto il mondo, il gruppo torna con un lavoro che vanta collaborazioni con un’autorevole squadra di produttori e autori: TPain, Max Martin, RedOne, Soul-

shock e Karlin, Jim Jonsin e Claude Kelly. Nello stesso mese usciranno anche i nuovi album della colombiana Shakira e dei Kings of Convenience. Michael Bublè torna con Crazy Love (il 16), mentre il 23 esce Live at the Olympia, doppio cd+dvd dei Rem. Sempre a ottobre, oltre agli Avion

Travel, che pubblicheranno un cd con le musiche di Nino Rota (dalla Dolce vita a Il Padrino, interpretate con vari artisti ospiti) riascolteremo anche alcuni nuovi talenti lanciati da X Factor: il 9, dopo il successo di Briciole, tormentone dell’estate, Noemi esce con un cd di inediti, tra i quali spicca il duetto con Fiorella Mannoia, L’amore si odia, che sta spopolando in radio e su internet. Il 23 è la volta del nuovo album (cover e inediti) del vincitore 2009 Matteo Becucci. Un mese che vedrà anche il ritorno dopo quattro anni di assenza di Samuele Bersani con “Manifesto abusivo”. A novembre arriva Reality Killed The Video Star, il primo cd di Robbie Williams dopo Rudebox, del 2006, che fu accolto freddamente da critica e non troppo amato dal pubblico. Unalbum con ilquale l’irrequieto ex Take That cercherà di riconquistare il successo dopo un periodo non molto felice, anche dal punto di vista personale. A fine mese, anticipato dalla ballata Happy, Leona Lewis propone Echo, nuovo album della giovane artista lanciata dall’edizione britannica di X Factor. Non è ancora uscito ma su internet ne sono già state prenotate decine di migliaia di copie su internet, l’album di debutto di Susan Boyle (23 novembre).

PREMI IN TV

All’imitatrice di Sarah Palin l’Emmy Awards per le arti creative A UN anno di distanza dalla sua prima imitazione dell’allora candidata repubblicana alla vicepresidenza, Sarah Palin, l’attrice americana Tina Fey ha visto riconosciuto il frutto delle sue fatiche: le è stato riconosciuto l’Emmy Awards nella sezione “arti cretive”. La protagonista dello show satirico della NBC Saturday Night Live, già molto popolare negli Stati Uniti, grazie a Sarah Palin ha conosciuto un successo senza precedenti. La sua imitazione della candidata repubblicana è stata così apprezzata dal pubblico americano che nel corso della campagna presidenziale dello scorso anno la stessa Sarah Palin era stata ospite della trasmissione, esibendosi a sua volta in una gag satirica: prima si mise a ballare davanti alle teleca-

mere vestita da esquimese, poi fu intervistata dalla sua omonima in uno sketch che ha continuato ad essere ripetuto per settimane dalle principali emittenti televisive. Con il consenso divertito della stessa Palin, che nel lasciarsi prendere in giro vide la sua popolarità schizzare alle stelle nei consensi. Sarah Palin ha successivamente lasciato il suo incarico di governatrice dell’Alaska, per impegnarsi in politica «a modo suo». «La signora Palin – ha commentato Tina Fey, imitando ancora una volta il suo personaggio più riuscito – è stata d’ispirazione per centinaia di madri che lavorano, perchè si è paracadutata fuori dal suo lavoro proprio alla vigilia del 4 luglio». Per Tina Fey si tratta del sesto Emmy in carriera. L’attrice è in lizza anche per il riconoscimento di miglior

attrice brillante. Premi sono andati poi al cantante Justin Timberlake, che in carriera ha già vinto sei Grammy Awards. Ha ottenuto l’Emmy, il secondo in carriera, per le sue apperizioni televisive sempre nell’ambito del “Saturday Night Live Show”, dove ha interpretato diversi personaggi comici. Nella categoria riservata ai ruoli drammatici, l’Emmy 2009 è andato tra le attrici a Ellen Burstyn, per la serie della NBC “Law & Order: Special Victim Unit», e tra gli attori a Michael J.Fox, per la serie “Rescue Me”. Tra le produzioni, la parte del leone l’ha fatta la miniserie televisiva «Little Dorrit», un adattamento cinematografico per la televisione dell’opera di Charles Dickens trasmessa dalla tv pubblica PBS.

Tina Fey

Così fan tutte “rimandato” in seconda serata UNA serie di sequenze ritenute troppo hot per la fascia protetta, le proteste di associazioni come il Movimento genitori e la mobilitazione della presidente e della vicepresidente della Commissione Infanzia, la conseguente decisione di Italia 1 di far slittare il programma in seconda serata: si è risolta in poche ore lavicenda diCosì fantutte, la sketch comedy con Alessia Marcuzzi e Debora Villa partitail 7settembre ein onda alle 20. Nel mirino di organizzazionicome l'Aiart,ilConsiglio nazionale degli utenti, il Movimento genitori ma anche di Alessandra Mussolini e Gabriella Carlucci (Pdl), rispettivamente presidente e vicepresidente della Commissione bicamerale per l'infanzia, sono finiti in particolare alcuni sketch, ritenuti troppo spinti per una trasmissione collocata in fascia protetta: dalla Marcuzzi che mangia il wurstel, in una scena piena di doppi sensi già molto cliccata su Internet, a posizioni ai limiti dell'hard in palestra. «Nei nostri sketch non c'è assolutamente né malizia né volgarità. Cerchiamo di ironizzare su una certatipologia femminile, per fare sorridere. La donna finalmente è libera di essere protagonista della presa in giro di se stessa», si sono difese Alessia Marcuzzi e Debora Villa. «Un bimbo di otto anni che vede la scena del wurstel non capisce neppure quello a cui pensiamo noi adulti», ha poi sottolineato la Villa. Il direttore di Italia 1 Tiraboschi: «Ricollocherò la sitcom lontano dalla fascia protetta. A partire dal 18 settembre la sketch comedy andrà in onda nella prestigiosa seconda serata del venerdì dopo Colorado''.

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Spettacoli e televisione 51

Lunedì 14 settembre 2009


LunedĂŹ 14 settembre 2009

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5HJRODUL]]D]LRQH VL HQWUD QHO YLYR Prima si paga e poi si presenta la domanda, al massimo per tre GL 6(5*,2 '¡212)5,2 PRIMA si paga e poi si presenta la domanda. Funziona cosÏ la sanatoria per le colf e le badanti che lavorano in nero. Se vogliono regolarizzare la loro posizione, le famiglie devono dimostrare al momento della domanda (scade il 30 settembre) di aver già versato il contributo forfetario di 500 euro. Dopo di chè, i passi da fare sono diversi a seconda che si tratti di lavoratrici italiane e comunitarie ovvero di extracomunitarie. Partiamo da quest'ultime che costituiscono la stragrande maggioranza. LE CONDIZIONI - Sono regolarizzabili al massimo tre lavoratori domestici, assunti con rapporti di lavoro iniziati non piÚ tardi del 1° aprile scorso e ancora in essere al momento della regolarizzazione. Per le colf (non è ammessa piÚ di una), il datore di lavoro deve avere un reddito di almeno 20 mila euro, che salgono a 25 mila euro se il nucleo familiare è composto di piÚ persone. Il requisito si considera raggiunto anche con voci che non sono comprese nel Cud o nel 730, come le pensioni di invalidità e i redditi soggetti a tassazione separata. Per le badanti (massimo due per famiglia) la regolarizzazione può essere chiesta anche da un familiare del-

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Mia madre ha 66 anni, è casalinga e non ha mai versato contributi. Non percepisce alcuna pensione. E' coniugata e fiscalmente a carico di mio padre, intestatario di una pensione Inps quale dipendente. Mia madre potrebbe chiedere una pensione minima o sociale o qualche altra provvidenza? P. GALLICCHIO - SCANZANO J. Il nostro sistema previdenziale prevede, per i soggetti nella condizione di sua madre, l'istituto dell'assegno sociale. Si tratta di una prestazione assistenziale per coloro che hanno piÚ di 65 anni, non godono di pensione, sono senza redditi o hanno redditi limitati. Per avere diritto all'assegno sociale contano anche i redditi del coniuge. Per il 2009 il limite di reddito complessivo è di 10.635 euro.

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Raggiungerò i 40 anni di contributi a marzo 2011, quando non avrò ancora 57 di età . Il patronato che cura alcune mie situazioni mi dice che la mia finestra si aprirà il 1°luglio 2011. Da quello che ho letto da altre sue risposte a tale simili circostanze sembrerebbe che debba aprirsi invece gennaio 2012. Chi ha ragione? O. BILANCIA - MATERA Coloro che raggiungono la pensione di anzianità con 40 anni di contributi hanno a disposizione quattro finestre. Due di queste, quelle di luglio e ottobre, sono riservate a coloro che riescono anche a raggiungere i 57 anni di età , rispettivamente entro il 30 giugno ed il 30 settembre. Gli al-

5HJROH SL VHPSOLFL SHU LWDOLDQH H FRPXQLWDULH CON la sanatoria possono essere regolarizzate anche lavoratrici italiane e comunitarie che lavorano in nero. Non ci sono limiti al numero di lavoratori regolarizzabili e per le colf la sanatoria non è subordinata, come per le extracomunitarie, a un reddito minimo. Per le badanti inoltre non è richiesto il certificato di non autosufficienza della persona assistita. Le condizioni sono quelle previste per gli extracomunitari per quanto riguarda il periodo di presentazione della domanda (entro il 30 settembre) e il pagamento anticipato del contributo forfetario di 500 euro per ciascun lavoratore. Diversa è invece la procedura che richiede la presentazione all'Inps di un apposito modello (LD-EM2009), scaricabile dal sito www.inps.it. Entro il 30 settembre può essere presentato oltre che via internet, mediante il sito www.inps.it, anche per telefono chiamando il n.803164. Non solo. Allegando la fotocopia del documento di identità del datore di lavoro, la denuncia può essere presentata anche direttamente agli sportelli dell'Inps o per posta raccomandata. la persona assistita. Il reddito non conta ma bisogna presentare un certificato medico della Asl che attesta la condizione di non autosufficienza. Se ne può fare tuttavia a meno se l'assistito è stato già riconosciuto invalido. Entrambi i documenti (certificato o attestato) vanno presentati successivamente quando si firma il contratto di soggiorno. LA DOMANDA - La regolarizzazione va chiesta via internet entro il 30 settembre con la procedura, disponibile dal 1° settembre sul sito del ministero dell'interno(www.interno.it). Chi non ha la possibilità di utilizzare

tri, che non hanno tali requisiti, devono giocoforza passare alle successive uscite di gennaio e aprile dell'anno successivo.

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un computer può farsi assistere per la compilazione e l'invio del modulo telematico dal comune o da un patronato. Ăˆ bene non aspettare l'ultimo giorno, è stato comunque chiarito che tutte le domande pervenute entro settembre saranno accolte in quanto non esiste un tetto nĂŠ un ordine di precedenza in base al giorno di presentazione. Una copia della ricevuta dovrĂ essere consegnata al lavoratore come attestato della richiesta di regolarizzazione. Con la sanatoria il datore di lavoro rinuncia automaticamente all'eventuale domanda presentata per

base alla legge 29/1979, l'ammontare da versare è di Euro 2.963. Le chiedo: conviene o meno fare il versamento? Esiste altro modo per unificare le due posizioni? D. PISANI - MATERA

Ho poco piĂš di 44 anni. Sono insegnante ed ho versato contributi per 12 anni all'INPS e 9 all'INPDAP alla data del 31 dicembre 2008. In tale situazione mi conviene riscattare i 4 anni di laurea? R.B. - PISTICCI

Se sua moglie vuole trasferire la precedente posizione INPS presso l'Inpdap (come, a mio avviso, è consigliabile), dovrà versare l'onere chiesto per la ricongiunzione. Può chiedere eventualmente un pagamento rateale.

Lei avrà una pensione con il calcolo "misto": ossia, retributivo per i periodi sino al 31 dicembre 1995 e contributivo per i successivi. Ciò a prescindere dal riscatto o meno della laurea. Quest'ultimo potrebbe esserle utile per raggiungere i 40 anni di contributi un pò prima del 60° anno di età . Tenga conto che probabilmente i 60 anni odierni saranno aumentati nel prossimo futuro. Faccia qualche calcolo tra costi e benefici.

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Mia moglie è nata nel 1962 ed è una dipendente di un ente locale, presso il quale è stata assunta nel 1990. In seguito ad una sua richiesta di trasferire presso l'Inpdap i precedenti contributi versati all'Inps, le è stato risposto che in

Ho 46 anni e sono divenuto cuoco dopo la scuola alberghiera. Ho lavorato 5 anni in Italia. Poi mi sono trasferito all`estero, dove ho lavorato in alberghi e ristoranti di alto livello, spostandomi in una decina di paesi. Vorrei sapere come verrĂ calcolata la mia pensione. F. VIOLANTE - BERNALDA Dipende dai Paesi in cui ha lavorato. E' importante verificare se sono o meno convenzionati tra di loro e con l'Italia in materia di sicurezza sociale. In caso affermativo potrĂ cumulare tutti i periodi lavorativi al fine del raggiungimento del requisito per la pensione. Ogni singolo Stato poi liquiderĂ la quota di propria competenza sulla base della

l 'assunzione del lavoratore nell'ambito dei flussi di ingresso per gli anni 2007 e 2008. STIPULA DEL CONTRATTO - Dal 1° ottobre in poi le parti (datore e lavoratore) possono essere convocate dallo Sportello Unico per l'immigrazione presso la Prefettura o altra sede indicata. Nelle cittĂ piĂš grandi il servizio sarĂ svolto anche dagli uffici Inps di zona. Una volta verificata la regolaritĂ della domanda, sarĂ stipulato il contratto di soggiorno e alla lavoratrice verrĂ consegnato il modello 209 che deve presentare all'Ufficio postale per la richiesta di permesso di soggiorno. A differenza di quanto è avvenuto finora con le quote annuali, la regolarizzazione non implica il rientro temporaneo nel paese di origine per ottenere il visto di ingresso in Italia. Entro 24 ore dalla stipula del contratto di soggiorno il datore di lavoro deve effettuare la comunicazione all'Inps con il modello LDEM09 extraUE, disponibile dal 1° ottobre del 2009 sul sito dell'ente. Ăˆ il caso di ricordare che per i lavoratori conviventi i datori di lavoro devono entro 48 ore darne inoltre comunicazionalla Questura. La denuncia va presentata sul modulo "Comunicazione di cessione fabbricato" reperibile sul sito www.poliziadistato.it.

contribuzione versata.

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neficio sulla pensione, quantificabile, grosso modo, in un ulteriore 3%.

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Sono nato a gennaio del 1949. Ho iniziato a lavorare a 18 anni, nel 1966.Ho raggiunto 38 anni di contribuzione ed ho presentato domanda di pensione. Per le vie brevi, ho saputo che è stata accettata. Le chiedo se non sia meglio lavorare per altri due anni. Grazie. C. TROIANO - BELLA

Sono nato nel 1950 ed ho iniziato a lavorare il 1° agosto 1977 presso un noto ristorante. Alla data del 31 dicembre 1995 avevo 18 anni e 5 mesi di contributi. Quando potrò andare in pensione di anzianità ? F. CLAPS - POTENZA

Se riceve conferma ufficiale da parte dell'Inps dell'accoglimento della domanda, non può piÚ annullarla. In caso contrario, può fare domanda di rinuncia alla liquidazione e continuare a lavorare anche al fine di ottenere una rendita piÚ elevata.

DovrĂ raggiungere almeno 35 anni di contributi, evento che maturerĂ nel 2012. A quella data sono anche richiesti non meno di 60 anni di etĂ , requisito che lei soddisfa agevolmente. In complesso, la normativa prevede per lei il conseguimento della cosiddetta “quota 96â€?.

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A giugno 2010 maturerò il diritto alla pensione di anzianità (con 62 anni di età e 35 di contributi). La mia finestra di uscita sarà quella di gennaio 2011. C'è qualche differenza economica se vado in pensione dal 1° luglio 2012 per vecchiaia? U. BAGNALE - MATERA Un anno e mezzo in piÚ di anzianità porta sempre un be-

Ad un pensionato che, dopo il conseguimento della prestazione pensionistica, presta attività subordinata, compete l'indennità di malattia, erogata dall'INPS? G. BENEVENTI - LAURENZANA La risposta è positiva, in quanto il soggetto viene considerato, a tutti gli effetti, un normale lavoratore.

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&RQWULEXWR DQWLFLSDWR GL HXUR SIA per le colf che per le badanti la richiesta di regolarizzazione è subordinata al pagamento anticipato di un contributo forfetario di 500 euro per ogni lavoratore. Il versamento va effettuato prima della domanda con il modello F.24 "Versamenti con elementi identificativi",reperibile sui siti www.agenziaentrate.it,ww w.lavoro.gov.it e www.inps.it. Attenzione a riportare correttamente , oltre ai dati del datore di lavoro e il numero di passaporto o altro documento di identità del lavoratore, i codici che sono "REXT per gli extracomunitari e "RINT" per italiani e comunitari. Il pagamento può essere effettuato presso gli uffici postali e gli sportelli bancari che all'occorrenza possono fornire anche il modello F.24. Il contributo di 500 euro versato prima della domanda è destinato alla copertura ai fini previdenziali dei tre mesi di occupazione irregolare compresi tra il 1° aprile e il 30 giugno 2009. Per i periodi precedenti e successivi al secondo trimestre del 2009, la copertura contributiva dovrà avvenire in questo modo. Fino al 31 marzo 2009 - Se nella denuncia è stata indicata una data di inizio del rapporto di lavoro precedente al 1°aprile 2009, i datori di lavoro saranno invitati dall'Inps a compilare un modello di regolarizzazione (LD15 ter) e a versare i contributi per i periodi arretrati. Le somme dovute e la maggiorazione per interessi saranno stabilite Dal ministero del lavoro con un apposito decreto.L'inps ha comunque già chiarito che le quote orarie sono quelle previste per i lavoratori in regola nei relativi periodi e che gli arretrati potranno Essere chiesti nei limiti della prescrizione (5 anni). Dal 1° luglio 2009 in poi Per i periodi di lavoro successivi al 30 giugno 2009 i datori di lavoro sono tenuti al versamento dei contributi in base all'orario e alla retribuzione mensile o oraria indicata nella denuncia di regolarizzazione. Per facilitare il pagamento dei contributi, sarà inviato al datore di lavoro un blocchetto di bollettini, contenente anche esemplari già precompilati con l'indicazione dell'importo da versare.

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Mia moglie ha 52 anni di età ed è una dipendente statale con 29 anni di anzianità . Da gennaio 2001 fa part-time all'80% dell'orario. Quando andrà in pensione? Le sarà calcolata sullo stipendio pieno o su quello part-time? R. ANDRIULO - POTENZA Il periodo di lavoro svolto a part-time è pienamente utile ai fini del diritto alla pensione, ma non per la sua misura. In questi casi il periodo di attività subisce una contrazione pari all'orario svolto. Ogni anno di part-time di sua moglie, in sintesi, sarà valutato nella misura di 0,80 anzichÊ 1.

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52 Previdenza


SCHIARITE FINO A MERCOLEDI’ POI MALTEMPO Oggi nubi irregolari con qualche locale rovescio su Metapontino e costa tirrenica. Tempo discreto martedì e mercoledì, con clima più caldo. Piogge giovedì. Variabile venerdì e sabato con locali fenomeni. Per domenica nuovo peggioramento. I batteri? Un elemento essenziale della dinamica meteorologica e climatica. Lo confermano i risultati di una ricerca, condotta presso l’Università della California a San Diego, sugli effetti nella formazione delle nubi degli aerosol, le particelle microscopiche presenti nell’aria. Grazie ad uno speciale spettrometro di massa è stato possibile analizzare in tempo reale la composizione dei residui sia delle goccioline d’acqua, sia dei minuscoli cristalli che possono essere presenti in misura più o meno significativa nelle nubi. L’analisi dei cristalli di ghiaccio ha rivelato che questi sono per buona parte formati da polvere o da particelle biologiche. Batteri, spore fungine e materiale vegetale costituiscono infatti circa un terzo dei nuclei di condensazione. Da tempo si sa che i microrganismi trasportati dall’aria possono viaggiare per lunghissime distanze, ma questo studio è il primo che dimostra la loro significativa partecipazione al processo di formazione delle nubi di ghiaccio. L’autunno pare aver fatto definitivamente il suo ingresso anche in Basilicata. Le temperature sono scese e la pioggia è tornata a cadere con insistenza su gran parte della regione. Potenza in settimana ha fatto registrare delle minime notturne spesso inferiori ai 10 gradi, mentre le massime si sono mantenute sempre prossime ai 20. Anche nelle solite “roccaforti” del caldo (il Medio-Basso Basento, il Basso Agri, il Senisese) i termometri hanno oscillato sempre attorno ai 28-32 gradi, ben lontano dai picchi di 38-40 registrati appena una decina di giorni fa. Sabato sono caduti oltre 30 mm di pioggia tra la Valle del Bradano ed il Metapontino; ieri rovesci e temporali si sono spostati dal Potentino (8 mm sul Capoluogo) verso il Materano prima e la Murgia Pugliese poi. La nuova settimana comincerà in Basilicata all’insegna della variabilità. Oggi sulla regione avremo una nuvolosità irregolare che solo localmente potrà produrre qualche breve rovescio o temporale, in particolare nel pomeriggio e lungo le aree costiere. Martedì e mercoledì un’area depressionaria in avvicinamento dalla Penisola Iberica colpirà pesantemente il Nord e l’Alto-Medio Tirreno. La Basilicata si troverà sotto un intenso flusso di correnti meridionali che porteranno solo innocue nubi stratiformi e un apprezzabile rialzo termico. Giovedì, però, il fronte atlantico raggiungerà anche il nostro territorio dando vita a rovesci e temporali in trasferimento dal Lagonegrese verso il Materano e lo Jonio. Un parziale miglioramento si avrà nelle giornate successive, pur rimanendo in un contesto di estrema variabilità con possibili locali precipitazioni. Domenica, infine, tornerà probabilmente il brutto tempo per l’approssimarsi dalle Baleari di una nuova area ciclonica. Lunedì: Nuvolosità irregolare per gran parte del giorno. Non mancheranno le schiarite e gli spazi soleggiati, soprattutto in mattinata. Nel pomeriggio, però, locali addensamenti potranno dar vita a brevi rovesci o temporali in particolare sul Metapontino e lungo la costa jonica. Possibile qualche fenomeno anche sul Lagonegrese. Miglioramento generale in serata. Temperature stazionarie. Martedì: Tempo discreto per l’intera giornata. Si attiveranno correnti meridionali che si faranno via via più intense, portando però solo innocue nubi stratiformi sul settore tirrenico. Cielo poco nuvoloso sull’area appenninica e sul Materano. Cieli stellati anche in serata. Temperature in aumento, in particolare nei valori minimi; venti moderati da Sud/Sudest, mari poco mossi. Mercoledì: Mattinata soleggiata su tutta la Basilicata. Dal pomeriggio progressivo aumento della nuvolosità stratiforme a partire dal Lagonegrese. Ancora spazi soleggiati sul Materano e lo Jonio. In serata possibili locali piovaschi sul settore tirrenico, ancora tempo asciutto altrove. Temperature ed umidità in ulteriore aumento, venti moderati di Scirocco, mari da poco mossi a mossi. Giovedì: Molte nubi su tutta la Basilicata, con ultime schiarite sul settore jonico. I fenomeni, a prevalente carattere di rovescio o temporale, interesseranno dapprima il Lagonegrese e la Val d’Agri, poi, tra il pomeriggio e la sera, il resto del territorio. Possibili precipitazioni di forte intensità. Temperature in diminuzione, venti in rotazione da W/SW, mari molto mossi. Venerdì: Nubi irregolari si alterneranno già dal mattino con ampi spazi soleggiati. Possibili residui rovesci. Tra il pomeriggio e la sera ultime deboli precipitazioni in particolare sul Vulture-Melfese, Materano, Metapontino e costa jonica. Tendenza ad un generale miglioramento. I venti proverranno da Ovest/Nordovest e le temperature saranno in ulteriore calo. Mari ancora mossi o molto mossi. Sabato: Poco nuvoloso in mattinata con qualche nube medio-alta solo sul settore tirrenico. Ampi spazi soleggiati altrove. Dal pomeriggio-sera, però, progressivo aumento della nuvolosità con possibili piogge sparse sul Lagonegrese e Val d’Agri. Tempo asciutto fino a sera sul Metapontino e area jonica. Temperature in temporaneo aumento, vento moderato da meridione, mari mossi. Domenica: Il tempo dovrebbe nuovamente peggiorare. I modelli attuali prevedono infatti per la giornata festiva tempo incerto con piogge e temporali sparsi su gran parte del territorio. I fenomeni più intensi interesseranno soprattutto l’area tirrenica ed il Lagonegrese. Ancora fenomeni sparsi in serata. Temperature di nuovo in calo, venti moderati da Ovest/Sudovest, mari molto mossi. Giuseppe Pomarico

SCADONO A FINE DICEMBRE LE UNITA' DI MISURA ANOMALE Il 31 dicembre 2009 scade il termine della UE per la tolleranza delle unità di misura che non rientrano nel sistema internazionale(SI). Salvo proroghe, entreranno quindi in vigore le unità di misura ufficiali e andranno definitivamente in pensione unità come quintale, caloria, cavallo, vapore, il miglio, l'erg, l'atmosfera, il curie, eccetera. In base al DPR n,802/1982, emanato in attuazione di una Direttiva CE, le nuove misure dovevano entrare in vigore dal 1°gennaio 1990, ma quelle vecchie furono poi prorogate al 31 dicembre 1999, sia pure in abbinamento con quelle legali, che dovevano comunque essere utilizzate in atti e documenti tecnici, legali o ufficiali, sotto pena di sanzione di 500.000 lire (258euro). Allo scadere della data, le vecchie unità di misura furono ulteriormente prorogate al 2009, ma sem-

pre con l'obbligo di utilizzare insieme a quelle legali, Sono illegali persino l'anno e il mese, unità di misura del tutto inaffidabili che saranno sostituite dal giorno. Alcune di quelle legali comporteranno grattacapi per i consumatori. Per esempio la caloria dovrà essere sostituita dallo joule (vale 0,2388 calorie), ma il consumatore conosce la caloria e chi segue una dieta andrà in crisi leggendo sulle etichette nutrizionali che il prodotto fornisce tot joule. Tutti dovranno abituarsi ad essere molto più precisi, poichè diventerà illegale anche scrivere "chilo" anzichè "kilogrammo", "etto" al posto di "ettogrammo", "mc" invece di "m3"(metro cubo), eccetera, mentre bisognerà ricordarsi che se "k" sta per kilo, "K" sta per kelvin (unità della temperatura termodinamica), "s" indica il secondo ed "S" il siemens (unità di

conduttanza); "t" la tonnellata e "T" il tesla (unità di induzione magnetica) e così via, con eccezione del litro che si può scrivere indifferentemente "l" o "L". Infine, dovranno sparire a maggior ragione le arcaiche unità di misura che si usano ancora in molte zone rurali, come la pertica (6 are), la canna (2metri), il caratello(50 litri), il tomolo(45 litri), eccetera, eccetera.Ecco in breve le unità di misura che andranno in pensione: quintale Unità di misua legali: anno e mese giorno miglio kilometro o metro (N) caloria, TEP, BTU joule (J) erg joule (J) cavallo vapore watt (W) grado centigrado grado Celsius (°C) atmosfera bar (bar) curie becquerel (Bq) rad gray (Gy)

SUI PREZZI DEI RISTORANTI Per quanto possa sembrare strano, non c'è alcun limite o calmiere ai prezzi dei ristoranti, che possono essere del tutto esorbitanti e completamente slegati allaqualità del cibo, anzi pure alla quantità, dato che le porzioni sono libere. Recentemente c'è stato un gran rumore a Roma perchè inun notoristorante delcentro due giapponesi hanno pagato 685 euro per un pranzo. Ne è scaturita una denuncia e il ristorante è stato temporaneamente chiuso, ma non per i prezzi, bensì per carenze igieniche (oltretutto). I prezzi degli alberghi si possono capire dal numero di stelle, che indicano la categoria, mentre i ristoranti non hanno stelle, sono suddivisi in categorie da un decreto ministeriale del 1977, ma non devono esporre la categoria. I prezzi si conoscono quando ci si siede ed è imbarazzante poi alzare i tacchi se si vede che sono esosi, specialmente quando si hanno ospiti. I ristoranti hanno soltanto l'obbligo di esporre al pubblico i prezzi dei piatti attraverso menù o listini posti" in luogo visibile", come stabilisce l'art.180 del regio decreto 6

maggio 1940, n.635, sotto pena di una sanzione di 308 euro (come oblazione), che è una miseria in confronto a quello che possono lucrare. Se il conto finale corrisponde ai prezzi esposti, c'è ben poco da fare perchè facendo l'ordinazione dopo aver letto il listino il consumatore è come se avesse fatto un contratto scritto accettando i prezzi. Tuttavia tempo fa il questore di Roma ha inflitto 15 giorni di chiusura a un night che praticava prezzi da capogiro:600 euro per una normale bottiglia di champagne commerciale, 100 euro per una Coca-cola, 150 per una birra e così via. Questi conti astronomici venivano presentati sopratutto ai turisti di passaggio con i quali erano sorte ovviamente delle liti e ne erano seguite varie denunce al Commissariato. Siccome i prezzi erano esposti nel listino, apparentemente non c'era alcuna violazione di legge, ma per chiudere il locale il questore ha trovato una brillante soluzione nell'articolo 100 del Testo unico della legge di pubblica sicurezza, in base al quale " il questore piò sospendere la licenza di un esercizio nel quale siano av-

venuti tumulti...o che, comunque, costituisca un pericolo per l'ordine pubblico". In sostanza, le liti fra l'esercente e i clienti sono stati considerati "tumulti" e un pericolo per l'ordine pubblico. La soluzione dovrebbe essere presa ad esempio anche in

altre città ove si praticano prezzi astronomici e, in ogni caso, quando capitano episodi del genere, i consumatori dovrebbero sempre presentare denuncia al Commissariato locale, altrimenti il questore non può applicare la norma.

ALTRA MULTA CERVELLOTICA Sarà punito con una sanzione pecuniaria da 100 fino a 7000 euro il consumatore che acquista una cosa da un ambulante "senza averne prima accertata la legittima provenienza". L'assurda disposizione sta nell'art.17 della legge n.99/20009 che ha modificato comunque più mitemente la legge n.80/2005 la quale prevedeva una sanzione da 500 a 10.000 euro. Non si capisce come il consumatore possa indagare sulla "legittima provenienza" di una cosa venduta da un ambulante. Rimane poi una duplicazione con l'art.712 del Codice penale che punisce "l'incauto acquisto" di cose di sospetta provenienza con l'arresto fino a sei mesi o con l'ammenda non inferiore a 10 euro.

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Lunedì 14 settembre 2009


Lunedì 14 settembre 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Da una situazione lavorativa complicata potrete trarre anche qualche vantaggio: usate il vostro fiuto. Momento esaltante in amore.

TORO 21/4 - 20/5

Vi sentite molto attivi e pieni di voglia di fare nuove esperienze professionali. In amore non complicatevi la vita.

GEMELLI 21/5 - 21/6

È arrivato il momento di prendere una coraggiosa iniziativa professionale: non ve ne pentirete. In amore giocate a carte scoperte.

CANCRO 22/6 - 22/7

Con le vostre qualità e la vostra esperienza nella professione non dovete accontentarvi. Giornata calda sul fronte sentimentale.

LEONE 23/7 - 23/8

Avete già fatto molto nel lavoro: resta solo un piccolo sforzo per ottenere i riconoscimenti meritati. Ottime prospettive in amore.

VERGINE 24/8 - 22/9

Non siete soddisfatti e per questo dovrete rivedere i termini di una collaborazione. In amore siete troppo asfissianti.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

La situazione nel lavoro è in evoluzione e non vi conviene prendere iniziative immediate. In amore giocate d'astuzia.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Nel lavoro potrete approfittare dell'assenza di un collega per fare apprezzare le vostre qualità. In amore vivete il presente fino in fondo.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Avete un piano di lavoro chiaro e importante: non rinunciateci per un imprevisto. In amore siate sinceri, non rischiate nulla.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Potete fare ambiziosi progetti di lavoro, ma non potranno realizzarsi prima del prossimo anno. Incontro stimolante con un Ariete.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

La collera è una cattiva consigliera, soprattutto nel lavoro: prima di decidere aspettate di essere calmi. Siete dei rubacuori.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

R Ischia; U tori; T ari = RISCHI AUTORITARI

Giornata di avvenimenti positivi soprattutto per la vostra attività. Muovetevi con prudenza in amore.

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54 Rubriche


PRIMA SERATA

21.10

SHOW

21.05

FILM

21.10

RUBRICA

18.50

GIOCO

21.10

FILM

21.10

FILM

20.30

RUBRICA

Milly Carlucci

Harry Potter e il prigioniero di Azkaban

Federica Sciarelli

06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 08.00 -TelegiornaleTg 1 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.05 -RubricaI Tg della Storia Estae 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.40 -Telefilm14° Distretto 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTG Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.00 -TelefilmIl commissario Rex 18.50 -QuizL'eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale

06.10 -RubricaScanzonatissima 06.20 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.25 -Reality ShowX Factor 06.55 -RubricaQuasi la sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 10.10 -RubricaProtestantesimo 10.40 -AttualitàTg 2 Estate 11.25 -MiniserieOrgoglio - Capitolo terzo 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTG2 E...state con Costume 13.45 -RubricaTg 2 Si Viaggiare 13.50 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -TelefilmNumb3rs 15.30 -TelefilmLas Vegas 17.00 -Telefilm90210 17.45 -TelefilmDue uomini e mezzo 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -SportRai TG Sport 18.30 -NewsTG 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11 20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30

06.30 -AttualitàIl caffè di C. Mineo 08.05 -RubricaCult Book 08.10 -RubricaLa Storia siamo noi 09.05 -FilmDonne dadi e denaro con Dan Dailey, Cyd Charisse - regia di R. Rowland 11.00 -RubricaCominciamo Bene Estate 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaCominciamo Bene... 13.05 -TelefilmTerra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaCominciamo Bene... 15.05 -CONTENITORE Melevisione 15.30 -TelefilmZorro 15.55 -DocumentarioIl mio cibo preferito 16.10 -CartoniCacciatori di draghi 16.30 -TelefilmPengo 17.00 -DocumentarioCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob presenta Moon Walk 1969/1999

06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.40 -ShowMattino cinque 09.55 -NewsClaudio Martelli: il libro della repubblica 11.00 -RubricaForum 13.00 -Telegiornale Tg5 13:40 - Soap OperaBeautiful 14.10 -Soap OperaCentovetrine 14.45 -Film La clinica tra i monti: Il ritorno del dottor Daniel con Erol Sander, Anica Dobra, Maximilian Schell - regia di Udo Witte (Ger/Austria) - 2006 16.30 -Attualità Pomeriggio Cinque 17.55 -NewsClaudio Martelli: Il libro della Repubblica 18.50 -GiocoChi Vuol essere milionario 19.45 -GiocoChi Vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5

07.05 -Sit ComTutti amano raymond 07.30 -TelefilmQuincy 08.30 -TelefilmHunter 09.45 -Soap OperaFebbre d'amore 10.35 -TelefilmGiudice amy 11.30 -Telegiornale Tg4 11.40 -TelefilmWolff un poliziotto a berlino 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -Telegiornale Tg4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.10 -TelefilmHamburg distretto 21 16.10 -Soap OperaSentieri 16.40 -Film Soldato Giulia agli ordini con Goldie Hawn, Eileen Brennan, Armand Assante - regia di Howard Zieff (USA) - 1980 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -TelefilmTempesta d''amore

06.10 -Sit ComStill standing 06.30 -Cartoni 08.55 -Sit ComHappy days 09.30 -TelefilmA- team 10.20 -TelefilmStarsky e hutch 11.20 -TelefilmThe sentinel 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13:05 - NewsStudio sport 13.40 -CartoniDetective conan 14.05 -CartoniBlue dragon 14.30 -TelefilmFuturama 15.00 -MiniserieGossip girl 15.55 -TelefilmIl mondo di patty 16.50 -Sit ComIcarly 17.25 -CartoniBen ten 17.50 -CartoniBakugan 18.05 -CartoniTom e Jerry 18.15 -CartoniLa pantera rosa 18.20 -CartoniTom e Jerry 18.30 -Telegiornale Studio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19.25 -TelefilmI simpson 19.50 -Sit ComCosi'' fan tutte... o quasi 20.00 -Sit ComCosi'' fan tutte

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmMatlock 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmIspettore Tibbs 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -FilmSuper rapina a Milano con Adriano Celentano, Claudia Mori, Vittorio Salvetti - regia di Adriano Celentano (Italia) - 1964 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStar Trek Classic 17.05 -RubricaAtlantide. Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmMurder Call 20.00 -TelegiornaleTg La7

20.30 -Show Affari tuoi 21.10 -Show Miss Italia 2009 23.30 -Rubrica E la chiamano estate 2009 00.45 -TelegiornaleTg 1

21.05 -FilmHarry Potter e il prigioniero di Azkaban con Daniel Radcliffe, Emma Thompson - regia di Alfonso Cuaron (Usa) - 2004 23.25 -TelegiornaleTG 2 23.40 -DocumentarioLa storia siamo noi

20.10 -ShowLe storie di agrodolce 20.35 -Soap Opera Un posto al sole 21.05 -Telegiornale TG3 21.10 -RubricaChi l'ha visto? 23.15 -TelegiornaleTg Regione

20:30 - ShowPaperissima sprint 21:10 - Film TvDoc West - La sfida con T. Hill, O. Muti - regia di Giulio Base (Ita) - 2005 23.30 -Film TvTornado con J. Lando - regia di Gilbert M. Shilton (USA) - 2003

20.30 -Telefilm Walker texas ranger 21.10 -Film Vi presento Joe Black con Anthony Hopkins, Claire Forlani, Brad Pitt - regia di Martin Brest (Usa) - 1998

20.30 -GiocoIl colore dei soldi 21.10 -FilmHostage con Bruce Willis, Kevin Pollak - regia di Florent Emilio Siri (Usa) 2005 23.35 -Telefilm Romanzo criminale

20.30 -RubricaAspettando V-ictory 21.10 -Film La ragazza con la pistola con Monica Vitti, Carlo Giuffré, Stanley Baker - regia di Mario Monicelli (Italia) - 1968 23.20 -RubricaValigia dei sogni

00.50 -RubricaDopo Miss 01.40 -TelegiornaleTG 1 Notte 02.20 -RubricaSottovoce 02.50 -RubricaRewind la Tv a grande richiesta 03.20 -VideoframmentiSuperStar

00.40 -RubricaMagazine sul due 01.10 -TelegiornaleTg Parlamento 01.20 -RubricaSorgente di vita 01.50 -Real TvX Factor 02.35 -Telefilm Il marsigliese 03.50 -RubricaCercando cercando per

23.20 -NewsTg3 Linea notte 23.55 -RubricaCorreva l'anno 00.55 -RubricaFuori orario 02.10 -RubricaInconscio Magia Psiche 03.00 -AttualitàRai News 24 03.40 -RubricaRiflettendo con

00.30 -TelegiornaleTgcom 01.30 -TelegiornaleTg5 02.00 -ShowPaperissima sprint 02.45 -MiniserieSummerland 03:45 - TelegiornaleTg5-notte-replica 04:15 - MiniserieSummerland

00.25 -FilmOcchi nelle tenebre con M. Stowe - regia di Michael Apted (USA) - 1994 00.40 -TelegiornaleTg4 02.30 -FilmLacrime di sposa 04.15 -TelefilmWest wing tutti gli...

01.35 -ShowPoker1mania 02.30 -TelegiornaleStudio aperto 02.45 -Reality ShowTalent 1 player 03.40 -FilmI Duke alla riscossa con J. Bennett - regia di Robert Berlinger (USA) - 2007

23.55 -TelefilmCold Squad 00.50 -TelegiornaleTg La7 01.15 -TelefilmAlla corte di Alice 01.55 -TelefilmAlla corte di Alice 02.15 -RubricaDue minuti un libro 02.20 -AttualitàCNN News

Gerry Scotti

Vi presento Joe Black

Hostage

Victoria Cabello

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Televisioni 55

Lunedì 14 settembre 2009


POLITICA

AFFONDAMENTO DELLA NAVE DEI VELENI

La Lega contro l’Udc Minaccia elezioni anticipate Casini: «Bossi non ci spaventa» alle pagine 4 e 5

Scontro Bossi-Fini: si vede già la fine di Silvio e l'inizio di Casini.

Anno 8 n.218€ 1.00

Nelle acque calabresi è sepolta anche la chiave dei misteri lucani Il consigliere Simonetti chiede che sia fatta chiarezza a pagina 6

Lunedì 14 settembre 2009

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

SPORT

SERIE D

PRIMA DIVISIONE

Matera, che vittoria CICLISMO

Seconda Divisione

Regionale

Serie D

Il Melfi stecca anche a Scafati Classifica deficitaria

Eccellenza e Promozione Prime conferme per Oppido e Pignola

Pisticci e Francavilla fermate in casa con lo stesso risultato Il giro è di Gaia

CAMMARELLE Riscatto lucano celebrato da Saviano

RIPRENDE L’ANNO SCOLASTICO

Prosegue la protesta dei precari

In 50.000 tra i banchi tra vecchi e nuovi problemi a pagina 7

COSÌ CI BATTEREMO CONTRO I TAGLI DELLA GELMINI di ANTONIO AUTILIO CON tanti docenti e personale Ata che oggi non potranno rientrare in aula sarà difficile passare da una “scuola per tutti ad una scuola che sappia essere di ciascuno”. Come sarà difficile riuscire, sia pure gradualmente, dare un nuovo volto al sistema scolastico regionale con il processo di razionalizzazione e di dimensionamento che mette a rischio l'unica scuola in numerosi piccoli comuni.E sarà difficile la prosecuzione del rapporto di integrazione tra scuola e territorio,tra istituzioni e istruzione, tra politiche per l'istruzione e politiche continua a pagina 7

Potenza Non si comprende perché il Comune abbia sistemato solo un tratto dell’arteria che collega contrada Serra a Montocchino

Cinquecento metri di asfalto, poi c’è solo lo sterrato POTENZA - Un percorso agevole e asfaltato fino a un certo punto, poii residentinelle contrade Serra e Montocchino devono fare i conti con lo sterrato. Strano, ma vero. Il Comune ha sì provveduto a sistemare la strada che collegale duecontradepotentine ma lo ha fatto in parte. a pagina 9

MISS ITALIA Tra successo e polemiche

Seconda serata per Oriana a pagina 6

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Potenza steso a Terni


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