2011 - 06 OTTOBRE

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editoriale

di Giacomo Notari

ognuno faccia la propria parte...

E’ proprio vero che per i partigiani la Resistenza non finisce mai. Sono più di sessant’anni che questa nostra Associazione resiste con tutte le sue forze alla restaurazione di metodi e leggi che “sanno” di fascismo. Per fortuna non siamo mai stati soli, tanti sono gli anticorpi presenti nella nostra società. Basta ricordare la caccia ai partigiani nei lontani anni Cinquanta; la legge truffa scongiurata con le elezioni del 1953, grazie anche al contributo di due milioni di giovani elettori; l’uccisione di cinque reggiani il 7 luglio ’60 e sono ancora i partigiani a morire assieme ai giovani antifacisti. Ed è cronaca di poche settimane fa l’ennesimo tentativo di dare cittadinanza ai militi di Salò, che combatterono al fianco dei soldati di Hitler contro il nuovo esercito italiano e le formazioni partigiane nelle regioni del nord Italia, macchiandosi di terribili stragi nelle città e nei luoghi più sperduti come Cervarolo e Legoreccio. Così come l’ulteriore tentativo di colpire la nostra Memoria storica, spostando, e quindi svilendo, il significato delle date delle feste storiche del nostro calendario civile, come il 25 Aprile, il 1° Maggio e il 2 Giugno, feste che sono entrate nella nostra tradizione e che sono diventate

un modo di vivere della nostra gente; feste che appartengono non solo all’Italia repubblicana ma all’intera storia dell’Italia unita. Buona è stata la reazione dell’ANPI, dal presidente nazionale avvocato Carlo Smuraglia alle sezioni di base. La raccolta di oltre quattromila firme in pochi giorni a Reggio è stato un grande risultato e la conferma di quanto detto poco sopra. Ricordiamo, poi, la nostra convinta adesione alle lotte per il lavoro svoltesi a maggio e a settembre, il nostro sostegno ai lavoratori della GFE e la partecipazione alla grande marcia per la pace Perugia-Assisi, sforzi che hanno premiato il nostro impegno. Con altrettanto impegno, dobbiamo rintuzzare quel volgare tentativo di destinare risorse delle Stato a tutte le associazioni d’arma, delegando il ministro della Difesa a ripartire e destinare i fondi senza precisare a quali associazioni, secondo la sua più totale discrezionalità. Insomma una forma diversa per equiparare l’associazione dei militi di Salò a chi ha combattuto per la libertà e la democrazia. L’altra proposta infame è quella di

abolire il dettato costituzionale e la legge Scelba che vietano la ricostituzione del partito fascista. E si aggiunga a tutto questo la fantasiosa proposta del deputato Fabio Garagnani di proclamare festa nazionale il 18 aprile 1948 in sostituzione del 25 aprile 1945. Vogliamo ricordare che sono le dittature quelle che festeggiano le proprie vittorie elettorali... Noi non ci arrendiamo, aumenteremo i nostri sforzi e la nostra intelligenza, nella consapevolezza che vinceremo ancora una volta se sapremo coinvolgere tutte le persone e i partiti che nutrono sentimenti democratici e antifascisti. Sappiamo che il paese sta attraversando un momento difficile, ma proprio per questo bisogna uscirne con un indirizzo unitario delle forze politiche sane che fortunatamente sono tante come avvenne nel lontano 1943. Se questa è l’ora, ognuno faccia la propria parte. Giacomo Notari ottobre 2011 notiziario anpi

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