2011 - 06 OTTOBRE

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cultura

23-24-25 settembre con l’ANPI Tre giorni sull’Isola della Maddalena

“garibaldini”

Sull’Isola della Maddalena, nei giorni 2324-25 settembre, si è svolta un’iniziativa organizzata dall’ANPI nazionale in collaborazione con l’ANPI della Sardegna.Una quarantina di ragazzi, provenienti da diverse regioni e province italiane, si sono incontrati per la prima volta per conoscere ed approfondire la storia d’Italia attraverso la figura dell’Eroe dei due mondi, Garibaldi. Tre i ragazzi reggiani presenti all’iniziativa, grazie al contributo delle rispettive sezioni ANPI e dell’ANPI provinciale di Reggio Emilia. “L’isola della Maddalena, di Caprera – scrive Ramzi Ben Romdhane, uno dei ragazzi reggiani – sono le terre che intorno al 1860 hanno ospitato Giuseppe Garibaldi l’uomo che ha voluto di più di tutti l’Unità d’Italia. Il Generale, l’uomo che ha dedicato tutta la sua vita a perseguire il suo obbiettivo, unire l’Italia…”. Pubblichiamo le riflessioni di Enrico Orlandini (ANPI Campegine), Luca Lugli (ANPI Guastalla) e Ramzi Ben Romdhane, (ANPI Montecavolo).

Enrico Orlandini

Perché Garibaldi e l’ANPI? Il motivo è semplice: la storia di Garibaldi è la storia di tutti, anche e soprattutto di questa associazione che nella sua importante storia ha sempre portato avanti gli stessi principi che hanno animato l’eroe di Nizza. Uno su tutti l’amore per la libertà: libertà di tutti i popoli oppressi, contro tutti i regimi e le dittature. Chi è antifascista non può non sentirsi attirato da questa figura che con grande coraggio ha dato all’Italia un futuro diverso, così come hanno fatto i nostri partigiani. Questo aspetto, noi ragazzi, lo abbiamo 12 ottobre 2011

notiziario anpi

sentito e capito bene: l’importanza dell’iniziativa era grande, tanto quanto il nostro entusiasmo per esserne partecipi. Negli occhi e nelle parole di tutti noi c’era la voglia di realizzare ciò per cui Giuseppe Garibaldi e i partigiani hanno dedicato la loro vita: cambiare le sorti di questo paese. Oggi l’Italia ne ha come allora bisogno. Sono sicuro che noi giovani dell’ANPI sapremo affrontare le sfide dell’oggi e del domani se teniamo ben saldi i principi e i valori che l’eroe dei due mondi aveva nel cuore. La speranza, ma anche la certezza, è che questa bellissima iniziativa sia solo l’inizio di un percorso che ci porterà a dare vita e forza a quella nuova generazione di cui l’ANPI ha bisogno.

Luca Lugli

La “Garibaldeide” è stata un’esperienza altamente formativa. Mi ha dato l’opportunità di approfondire le mie conoscenze su di un personaggio che, a mio parere, è un pilastro della società italiana dell’epoca e, fatto ancor più importante, ho avuto il piacere di incontrare e scambiare opinioni con ragazzi e ragazze provenienti da quasi tutto lo Stivale. Esperienze del genere, bellissime esperienze, le apprezzo molto per il semplice motivo che forniscono un ottimo fulcro su cui appoggiare giovani idee al piano della società. In tre giorni, tra un convegno e una visita, abbiamo avuto molti momenti per esprimerci liberamente e confrontarci su svariati temi d’attualità e non solo. Sono emerse fantastiche idee e ottime opinioni sull’Italia contemporanea; idee e opinioni che porteremo avanti con i vari incontri futuri.

Ramzi Ben Romdhane

L’esperienza delle tre giornate organizzate dall’ANPI Nazionale e ANPI Sardegna, all’isola della Maddalena, di Caprera, ci ha permesso di rivivere e toccare con mano la vita di Garibaldi. Abbiamo visto con i nostri occhi, ricalcato con i nostri piedi e toccato con le nostre mani la vita e gli obbiettivi del generale Garibaldi. L’isola di Caprera dove è tuttora presente il luogo dove ha vissuto il generale con la sua famiglia, perfettamente conservato. […] Non voglio stare qui a spiegarvi la sua vita, perché molti di voi la conoscono e queste cose le sanno. Ma per noi e in particolare per me: il mio paese nativo non è l’Italia ma la Tunisia che tra l’altro intorno al 1830 ha avuto a che fare con Garibaldi. Queste tre giornate ci hanno fatto valorizzare e discutere sul passato e il futuro dell’Italia. L’importanza e la forza di un Paese unito, un popolo unito nella vita sociale e nel mondo lavorativo. Unione che ci permette di affrontare con dignità le difficoltà di questo mondo. Noi giovani, per i quali il diritto all’istruzione pubblica viene sempre a meno. Per i quali l’educazione civica è sparita dalla materie d’istruzione. E’ stata un occasione unica e fondamentale, sicuramente da ripetere su tutti gli aspetti storici dell’Italia. La nostra generazione, che un giorno potrà diventare la classe dirigente dell’Italia, deve e ha l’obbligo di conoscere appieno la storia di questo straordinario Paese. Questo compito, è affidato anche all’Associazione nazionale partigiani d’Italia. Viva l’Italia Unita, Viva la Resistenza!


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