Penna parlante febbraio 2018

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Istituto Comprensivo “Fratelli Trillini” Osimo - Anno 16° - n°1 - Febbraio 2018 - Distribuzione interna Responsabili: Catena Lorena - Sorbellini Anna Rita

Con questa lettera mi rivolgo a voi ragazzi, ai docenti e ai genitori che leggeranno il nostro giornale. “Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare” affermava Seneca 2000 anni fa. Come dargli torto! Io come Dirigente scolastico, i docenti e voi genitori siamo il marinaio di Seneca e dobbiamo avere le idee chiare e condivise su come e verso quale porto accompagnare i nostri ragazzi. La scuola è un laboratorio di vita, e la meta verso la quale vogliamo tendere è la formazione del futuro cittadino. È un modello “alto”, ma possibile, perché nessuno ha mai fatto cose importanti puntando in basso o accontentandosi di navigare a vista. Il porto verso il quale navighiamo deve essere chiaro e noto a tutti, altrimenti non esisterà vento favorevole che accompagni i nostri ragazzi lungo il percorso. Il porto verso cui tendiamo è formare i cittadini del futuro. Per arrivare a questa meta: 1) Dobbiamo prepararli molto bene in tutte le discipline, fornire loro un‟istruzione di qualità ogni giorno in modo che siano capaci di af-

frontare con serenità e sicurezza gli ordini di scuola successivi. 2) Dobbiamo aiutare i ragazzi a conoscere se stessi, i propri talenti per coltivarli e farli esprimere affinché possano nel futuro trovare il loro posto nella società. Sarà una grande gioia per loro e una benedizione per la società fare il lavoro che si ama e poter esprimere al meglio i nostri talenti. 3) Dobbiamo prepararli ad affrontare le sfide del continuo cam bi am ent o e dell‟incertezza del futuro. La scuola è un luogo speciale dove attraverso le discipline, il dialogo e la condivisione educhiamo alla salute, alla legalità, alla sicurezza, al rispetto reciproco, all‟empatia …. 4) Dobbiamo prepararli a gestire situazioni di non agio, di conflitto costruendo un “clima” quotidiano in classe collaborativo, motivante dove ognuno (ragazzi, docenti, genitori, personale non docente) fa la sua parte con passione e competenza. Leggendo, in questo numero del giornale, i lavori dei ragazzi sono convinta che stiamo andando nella giusta direzione, verso il porto a cui tendiamo. Il vento è favorevole! Bravi bambini e ragazzi! Bravi insegnanti! Continuiamo così!! Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Rosanna Catozzo


Nuovi metodi di insegnamento e nuove tecnologie in ambito scolastico Com‟era prima la scuola? Oggi cosa è cambiato?

re lo studio e stimolare i ragazzi si utilizzano nuove tecnologie e strategie di apprendimento come la Flipped classroom ed il debate. Inoltre la scuola ha cominciato ad offrire ai ragazzi nuove opportunità di studio attraverso corsi pomeridiani di approfondimento delle lingue, come il MOOVERS, il KET ed il DELF.

Tempo fa le scuole si basavano su un sistema molto rigido, regole ferree ed un livello di educazione molto elevato. I ragazzi che non le rispettavano venivano bacchettati, fatti inginocchiare sui ceci o umiliati con orecchie d‟asino sulla testa. Un‟altra grande differenza è che i debiti scolastici si recuperavano a settembre e non a giugno, quindi chi li aveva doveva studiare durante l‟estate. Al giorno d‟oggi invece le metodologie didattiche sono cambiate radicalmente. Per facilita-

Questi corsi inoltre permettono allo studente di ottenere certificazioni linguistiche riconosciute a livello europeo. Marra Daniele e Trotta Adele sc. sec. di primo grado cl. 3^ E -Borgo-

Torna il teatro a scuola con alcune novità, ma quali?

Boom degli spettacoli teatrali a scuola Gli alunni sono attratti dalle proposte teatrali degli insegnanti, dopo anni che non venivano attuati progetti del genere Ultimamente, nelle scuole italiane si sta diffondendo l‟attività teatrale. Sempre più numerosi sono gli alunni che si iscrivono a questi corsi dove liberano la loro creatività e imparano l‟arte del teatro con l‟aiuto di esperti. Ma la grande novità è quella di poter recitare in Inglese e Francese, tutto questo perché aiuta a sviluppare le proprie capacità nel teatro e ad imparare nuove lingue, quindi anche a migliorare nelle materie linguistiche. In questo modo, i ragazzi hanno l‟opportunità di scoprire questa forma di arte che negli ultimi anni era stata sostituita dal cinema. Per questo motivo dobbiamo ringraziare i docenti che hanno acconsentito a questa fantastica attività. 2

Sparaci Filippo, Zoppi Alessandro sc. sec. di primo grado cl. 3^ E -Borgo-


ALLA SCOPERTA DELLE FRAZIONI

UNA SCUOLA CHE PROMUOVE COMPETENZE

Dal 2012 a scuola non si parla soltanto di “discipline” ma di “competenze”. Le competenze sono tutte quelle “risorse” che consentono ad una persona di far fronte a situazioni nuove, di risolvere problemi ed attività non ordinarie. Una persona “competente” è in grado di affrontare una sfida e vincerla. Una persona competente è in possesso di risorse conoscitive (conoscenze disciplinari), risorse cognitive (legate alla capacità di analizzare, confrontare, riflettere, prendere decisioni, risolvere problemi), risorse personali (creatività, tenacia, senso di responsabilità) e risorse sociali (saper lavorare in gruppo, collaborare, condividere). La scuola oggi si pone come obiettivo lo sviluppo di competenze e non solo di conoscenze e punta allo sviluppo di una persona ricca di risorse, capace di affrontare le sfide attuali. Tutti noi insegnanti siamo impegnati in una didattica rinnovata, che crea esperienze di apprendimento per coinvolgere gli alunni in prima persona, per metterli a contatto con la realtà, per farli lavorare in gruppo, discutere, “fare”, “costruire”.

ALLA SCOPERTA DEL PASSATO

Siamo felici di condividere le nostre esperienze di apprendimento! La maestra Lorena e gli alunni della classe IV -Scuola Primaria Padiglione-

GLI EURO: DAI CIOCCOLATINI AI VOLANTINI DEL SUPERMERCATO

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PRIMI GIORNI DI SCUOLA: UN’INIZIATIVA PER ACCOGLIERE, PROMUOVERE BENESSERE FISICO E PSICOLOGICO Maestra: bambini e bambine il MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) ci invita a partecipare alla giornata europea dello sport scolastico. Aderiamo? Bambini: Siii maestra, ma dove andiamo? Dobbiamo fare le gare? Andiamo in palestra? Quando? Solo noi o tutte le classi? Maestra: Che entusiasmo! Benissimo: il 29 settembre tutti nel nostro bel giardino per socializzare e divertirsi con attività ludico-motorio-sportive.

Classe 2^ scuola primaria -Padiglione4


UN GIORNO DI SCUOLA MOLTO SPECIALE A PADIGLIONE

Sabato 23- 12- 17 Locale Parrocchia Padiglione h. 10 Gli alunni della Scuola Primaria e quelli dell‟Infanzia di Padiglione hanno organizzato uno spettacolo per augurare a tutti i presenti Buon Natale: “IL TG DELLE BUONE NOTIZIE” Il capannone era davvero pieno! “Sold out” come si usa dire a teatro. Ogni classe ha rappresentato il significato del Natale a modo suo, facendo divertire ma anche riflettere il pubblico. I ragazzi della quinta hanno rivisitato la storia di Maria e Giuseppe in chiave moderna, in una versione ideata e scritta da loro. La storia narra di Miriam e Ibrahim che cercano riparo per la notte. Sono due profughi siriani scappati dalla guerra. Miriam è incinta, sta per partorire, e nonostante questo, tutti si rifiutano di ospitarli. Contemporaneamente, in un centro commerciale lì vicino, due giornalisti sono sulle tracce dei Re Magi e stanno intervistando dei passanti piuttosto scettici. Sembra che i portatori di regali siano stati visti da queste parti. Miriam partorisce tra gli scatoloni con l‟aiuto di tre volontari che regalano al piccolo coperte, pannolini e cibo. L‟augurio finale è stato cantato da tutti i bambini dai 5 ai 10 anni.

Classe 5^ scuola primaria -Padiglione5


Quando Olivia tornò a casa, il papà e la mamma la portarono a fare una passeggiata in città. Si stava avvicinando il Natale e in ogni angolo c’erano abeti addobbati e immagini di Babbo Natale. Olivia chiese ai suoi genitori dove vivesse Babbo Natale e il papà e la mamma le spiegarono che abitava molto lontano, in un luogo dove faceva sempre molto freddo: in Lapponia, vicino al Polo Nord. Olivia, incuriosita, quando tornò a casa, chiese al suo amico aquilone se era possibile arrivare fin lassù. Aprì la finestra e una folata di

vento gelido le colpì il viso. “Brrr….! Che freddo! Se vogliamo affrontare un viaggio così lungo devo coprirmi bene. ” I due partirono e viaggiarono fino ad arrivare alla casa di Babbo Natale che si trovava in mezzo alle montagne imbiancate e a grandi abeti ricoperti di neve. Olivia bussò alla porta e le aprì un elfo tutto indaffarato a preparare i pacchi che Babbo Natale avrebbe portato ai bambini di tutto il mondo. L’elfo la portò da Babbo Natale che, dopo averle fatto tante domande, le offrì i biscottini di pan di zenzero e una cioccolata calda.

Bambini, vogliamo provare anche noi a preparare questi dolcetti? Ecco la ricetta: 300 gr. di farina 150 gr. di zucchero 150 gr. di burro 150 gr. di miele 1 uovo una presa di noce moscata una presa di chiodi di garofano in polvere un cucchiaio raso di cannella un cucchiaio raso di zenzero 1 cucchiaino di bicarbonato una presa di sale Mettiamo in una ciotola la farina e lo zucchero, aggiungiamo l‟uovo, il burro ammorbidito e il miele. Quando avremo formato un composto omogeneo, aggiungiamo tutte le spezie, il sale e il bicarbonato. Otterremo così una palla da mettere in frigo per 30 minuti. Infine si stende l‟impasto e si fanno i biscotti con le formine. Infornare in una teglia ricoperta di carta da forno per 10 minuti a 160 gradi. Olivia ringraziò Babbo Natale e si offrì di preparargli un dolce della tradizione natalizia italiana quando sarebbe venuto a scuola per

portare il regalino a tutti i bambini: le palline di pandoro ricoperte di neve. 6


Per realizzarle si utilizzano i seguenti ingredienti: 350 gr. di pandoro 150 gr. di marmellata (quella preferita) stecchini per spiedini Guarnizione: 30 gr. di farina di cocco Preparazione: Sbricioliamo con le dita il pandoro Aggiungiamo la marmellata ed amalgamiamo bene con le mani Formiamo delle palline e infiliamo uno stecchino Per la guarnizione: facciamo rotolare la nostra pallina nel piattino con la farina di cocco. Lasciamo rassodare in frigo e, dopo poco, ecco pronte le nostre palline di neve. Babbo Natale ringraziò Olivia e le promise che sarebbe passato la notte di Natale per lasciare il suo regalo sotto l’albero. Scuola dell’infanzia “L’isola felice” -Passatempo-

I primi giorni di Dicembre le maestre ci hanno fatto una sorpresa: ci hanno detto che avremmo preparato un regalo con la creta per i nostri genitori, con

l‟aiuto del maestro Ugo. Ugo per noi è il “re della creta”, infatti, per chi non lo sapesse, è un grande esperto del mestiere, ma è anche scherzoso e divertente. Grazie al suo carattere giocoso, abbiamo imparato a lavorare la creta divertendoci. Appena entrati in laboratorio abbiamo trovato ad aspettarci un blocco di creta, grigiastro e informe; chi l‟avrebbe detto che da lì sarebbero nati i nostri capolavori! Quando il maestro Ugo ha tagliato

la creta e ha iniziato a modellarla, sotto le sue mani sembrava che prendesse vita. Subito ci è venuta voglia anche a noi di mettere le mani in pasta! Allora il maestro ci ha dato il mattarello, come se dovessimo stendere la pizza, e abbiamo iniziato a spianare la creta. Abbiamo così dato forma di cono alla nostra scultura, e con pochi passaggi, ma giusti, abbiamo realizzato il personaggio più caro a tutti i bambini: Babbo Natale! Dopo un giorno di cottura nel forno, proprio come la pizza, abbiamo visto i nostri capolavori schiariti, era il momento di dare un po‟ di colore e di rimetterli in forno. Un‟esperienza da ripetere, anche i nostri genitori sono rimasti a bocca aperta. Classe 3^ D scuola primaria “Marta Russo” 7


Ci troviamo a Osimo, più precisamente in una delle scuole della città: la "Giacomo Leopardi Borgo San Giacomo", Istituto "Fratelli Trillini". La scuola è già conosciuta per l'impegno che mette nei suoi progetti, ma questa volta ha deciso di proporsi una vera e propria sfida: realizzare un secondo spazio esterno alla scuola nel quale fare lezione, stare all'aperto e svolgere attività agricole. Durante la formazione del progetto sono venute fuori abilità nascoste, sconosciute o conosciute sia ai compagni che alle professoresse. Hanno partecipato molto, non solo gli alunni, bensì anche diversi professori e professoresse. Inizialmente non tutti i rappresentanti della scuola erano entusiasti dell'idea, ma molti lo sono diventati con lo svolgersi del progetto e anche chi non lo era, si è sforzato di collaborare. La sfida comune ha unito docenti, classi, bambini e ragazzi, in quel luogo che in seguito sarebbe diventato un orto e un'aula verde. Come nasce l'idea Osservando la scuola si nota a prima vista che è immersa nel verde, ma fino al 2017 questa risorsa non era mai stata sfruttata, ovvero fino a quando una prof non ebbe l'idea di ottenere il massimo rendimento da questo terreno ancora disponibile. La prima fase fu quella di analizzare il suolo: terra mai utilizzata ricoperta di fogliame ed erbacce e alberi spogli. Ma soprattutto non c‟era la benché minima idea di come cominciare: creare un orto sembrava un sogno, un sogno impossibile. Il progetto Lo scopo era quello di realizzare un'aula verde con un “tetto” fatto di rami e foglie, che come pareti avesse i tronchi degli alberi e come pavimento tanti pezzi di corteccia. Così fu deciso di sfruttare uno spazio che presentava già delle caratteristiche di questo genere.Al suo interno, avremmo arredato lo

spazio con dei tavoli fantasiosi e originali e delle panche. Il piccolo orticello biologico sarebbe dovuto sorgere di fianco all'aula. Per fortuna molti alunni della scuola erano attrezzati per svolgere i lavori necessari e piano piano ognuno di noi iniziò a portare degli utensili che sarebbero poi tornati utili, fino a realizzare un vero e proprio magazzino in cui oggi teniamo scarpe di ricambio, strumenti vari, guanti ecc. Inizio dei lavori Il primo lavoro da fare, nonchè il più duro, era quello di togliere tutte le erbacce che invadevano il futuro orto. Dopo la divisione dei ruoli, alcuni erano addetti alla pulizia delle scale che portano al campo, altri toglievano dalle mura dietro la scuola erbacce e sporcizia. I rimanenti zappavano la terra per renderla più agevole al passaggio del trattore e pulivano il terreno da tutto quello che poteva essere dannoso, inutile o di intralcio. Gli attrezzi che avevamo portato tornarono molto utili. Poi fu il momento del trattore, guidato dal nonno di un ragazzo, che ha reso il terreno finalmente pronto. Ora potevamo iniziare a piantare. Arrivarono le piante da noi selezionate: alberi da frutto, rose e vari ortaggi. Ci siamo divertiti molto nello scavare, piantare e sporcarci le mani. Infatti, abbiamo piantato tutto in un batter d'occhio e ogni giorno un gruppo di ragazzi, a rotazione, si è organizzato per annaffiare tutto ciò che avevamo seminato. Oltre alle varie colture arrivarono anche i tavoli per l'aula verde, che erano simili a dei barili senza le pareti laterali. Mancavano poche fasi! L'inaugurazione Dovevamo inauguare l'orto e questa inaugurazione era fissata per il penultimo giorno di scuola, per quel giorno doveva essere tutto perfetto. 8


Continuammo con i lavori quotidiani regolarmente, in modo da essere sicuri che fosse tutto preciso. Il giorno stabilito prevedeva che nel piazzale posterior della scuola ci fosse una lunga tavolata in cui sarebbero stati depositati tutti i cibi che ogni alunno avrebbe portato. In più sarebbero venuti giornalisti e reporter da diverse parti delle Marche, che avrebbero intervistato alcuni alunni e riportato sui giornali ciò che avevamo cresciuto. Arrivò il giorno da noi tanto atteso, e proprio quel giorno alcuni ragazzi uscirono per annaffiare e sistemare la corteccia dell'aula verde che era arrivata il giorno stesso. La tavolata era tutta pronta e eravamo sicuri di avere le provviste per circa un anno! Un bel successo Le persone cominciavano ad arrivare numerose e noi eravamo sempre più eccitati. È stato davvero un successone: sono venuti molti giornalisti e alcuni dei nostri compagni sono stati intervistati da Tv Centro Marche, divertendosi molto. È stata un'esperienza bella e utile per tutti. Dopo l'abbondante merenda ci furono una serie di spettacoli molto carini: due ragazzi musicisti molto bravi hanno cantato classiche canzoni marchigiane e campagnole conosciute da tutti. La cosa è stata piacevole perché erano state invitate anche persone esterne alla

scuola, tipo i genitori. Ma la storia non finisce qui... si stavano avvicinando le vacanze estive e l'orto andava curato. Così, qualche giorno alla settimana dei volontari andavano ad annaffiare e a prendersi cura del campo, in modo che per l'inizio della scuola, le piante e la frutta non si fossero seccate. Come è usato ora? Ora l'orto viene usato per molte attività e progetti: l'aula verde è attualmente usata da tutte le classi della scuola, un ottimo spazio per sprigionare la fantasia, studiare al canto degli uccelli, leggere un libro in tutta serenità. Inoltre, è tuttora in corso il progetto orto, guidato dal professor Antonio Pizzi, esperto nel settore agricolo, che guida i ragazzi a imparare di più sulla campagna e sull'orto. Infine, durante il mercatino della scuola svoltosi in centro nei giorni prima di Natale, la nostra bancarella si è caratterizzata proprio per la vendita degli ortaggi biologici da noi coltivati, che hanno avuto un gran successo. La sfida orto è stata un'esperienza divertente coinvolgente ed educativa, e siamo felici di aver contribuito alla realizzazione di un vero e proprio giardino delle meraviglie! Ed è per noi un orgoglio lasciare ciò che abbiamo coltivato ai prossimi ragazzi che frequenteranno la scuola..

C'è qualcuno seduto all'ombra oggi perché qualcun altro ha piantato un albero molto tempo fa. Citazione di Warren Buffett

Yuri Massacesi Classe terza C, sc. sec. di primo grado -Borgo9


Al ritorno dalle vacanze estive, il nostro orto dava ancora molti frutti anzi… tante BIETOLE!

La mamma di Alberto, che è una brava cuoca, è venuta a scuola e ci ha fatto un “corso di cucina”. Ci ha insegnato che un PRODOTTO del nostro orto può trasformare una RICETTA TRADIZIONALE in una ricetta SPECIALE: gli GNOCCHI ALLE BIETOLE!

La cuoca ci ha preparato l‟impasto, noi abbiamo fatto un “serpentello” e dopo averlo tagliato a pezzetti…

ECCO GLI GNOCCHI! E con il sughetto, preparato dalle nostre mamme, li abbiamo assaggiati a casa!

Scuola dell’infanzia “IL BOSCHETTO” San Paterniano 10


Filippo Agostinelli sc. sec. di primo grado cl. 1^D -Borgo-

L‟aula verde è un‟aula che si trova all‟aperto, nel giardino della nostra scuola, accanto all‟orto. Ci si va per fare dei lavori di gruppo o a coppie, o per discutere di un argomento e in tal caso si fa il circle-time. L‟aula verde è stata “arredata” con delle balle di fieno, delle sedie e delle panchine per sedersi e dei tavoli per scrivere. Intorno ci sono degli alberi che oltre a fare ombra la abbelliscono. Molte volte ci andiamo durante la ricreazione, così possiamo mangiare giocare e scherzare all‟aperto. Quello che abbiamo potuto sperimentare è che in questa speciale aula si sta concentrati e rilassati.

I ciceroni della Scuola Secondaria di primo grado “G. Leopardi” Venerdi 02 dicembre, dopo un lungo percorso iniziato il 25/27 maggio , si è concluso il progetto mattinate FAi di Primavera e d‟inverno che ha visto impegnata la Scuola Secondaria

del FAI Manuela Panini e Manuela Manzotti e dai rispettivi docenti dei due plessi : prof.ssa Marisa Barontoni, prof.ssa Lorena Catena, prof.ssa Patrizia Cervioni, prof.ssa Caterina Di

di primo grado “G.Leopardi “ di Osimo e di Passatempo. L‟iniziativa ha coinvolto le classi terza A, seconda B di Passatempo, terza C, terza D, terza E, seconda D e seconda E di Osimo. Gli alunni, dopo una lunga preparazione, si sono calati nelle vesti di ciceroni esponendo le meravigliose opere architettoniche e pittoriche del palazzo Simonetti di Osimo. Il progetto è stato seguito dalle rappresentanti

Benedetto, prof.ssa Stefania Osimani, prof.ssa Chiara Perin, prof.ssa Argentina Severini e la prof.ssa Elisabetta Zaccaria. Il giorno giovedì 21 dicembre 2017 alle ore 18,00 presso la sala grande del Comune di Osimo in presenza dell‟ assessore al turismo Michela Glorio, della Dirigente Scolastica prof.ssa Rosanna Catozzo, dei Docenti e dei Genitori è avvenuta la consegna degli attestati di partecipazione ai bravissimi Ciceroni. 11

Classe 3^ A scuola sec. di primo grado -Passatempo-


I RAGAZZI SI METTONO AL LAVORO PER DIVENTARE SCENOGRAFI, BALLERINI E ATTORI Anche quest‟anno, come ormai avviene da diversi anni, molti ragazzi della scuola media Giacomo Leopardi Borgo San Giacomo si stanno impegnando in diverse attività pomeridiane tra cui l‟orto, il pianoforte, il teatro in italiano e in approfondimenti di tipo linguistico. Il teatro vede impegnati ragazzi e ragazze nella realizzazione di uno spettacolo che verrà messo in scena presso il Teatro la

devono cucire costumi per attori e ballerine e recuperare tutto il materiale necessario all‟allestimento della scena. Parte del materiale di scena può essere reperito presso le sedi del “Baratto”. Chi invece si occupa della coreografia deve imparare i passi di balli di corte, balli classici e balli movimentati, molto diversi tra loro per ritmo e periodo musicale di riferimento. I giovani attori, dopo essere stati selezionati dal regista Edoardo Cintioli, si sono impegnati ad imparare le diverse battute del copione e a recitare davanti al pubblico in sala. Ora non resta che aspettare e vedere cosa saremo in grado di fare noi ragazzi e le nostre insegnanti. TRAMA DELLA STORIA DI PERELÀ Perelà uomo di fumo è un testo teatrale adattato dal regista Edoardo Cintioli sulla base del libro di Aldo Palazzeschi “Il codice di Perelà”. Perelà è un personaggio fantastico e bizzarro; infatti è un uomo di fumo; non prova dolore o altri sentimenti. Indossa degli stivali che lo fanno rimanere “ancorato” a terra, altrimenti si volatizzerebbe. Non è un personaggio che ama parlare, infatti nei discorsi che fa, utilizza frasi brevi, ma concrete ed efficaci. Vive molte “avventure” e condurrà il lettore/spettatore in un percorso di divertimento e riflessione sullo strano modo di agire degli uomini di ieri e di oggi.

Nuova Fenice nel mese di maggio all‟interno della rassegna teatrale per le scuole organizzata dall‟amministrazione comunale. I ragazzi che si occupano di scenografia fanno disegni per progettare un castello che dovrà essere realizzato con il cartone (10 x 10) e che verrà utilizzato come sfondo del teatro; inoltre

Nicolò Coletta, Stefano Minucci, Rebecca Panduro Scuola sec. di primo grado classe 1^C -Borgo-

Quest‟anno alla scuola media del Borgo, è stato inaugurato un nuovo spazio: il laboratorio di cucina. Noi delle classi prime, ogni mercoledì durante le attività di classi aperte, formiamo un gruppo più piccolo degli altri (sette in tutto) e ci dedichiamo alla cucina. Abbiamo un‟ora di tempo per preparare merende dolci o salate o cucinare i prodotti del nostro orto. Al termine serviamo la merenda alle nostre classi, più di sessanta bocche da sfamare. Noi alunni siamo guidati da Donatella, la nostra insegnante di sostegno che ha ottime idee su cosa preparare. Andate a vedere il nostro video sul sito della scuola, vedrete con i vostri occhi. A noi non resta che augurarci...buon appetito!!

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Classi 1^C-1^E-1^D -Borgo-


Gli scacchi, insieme ad altre attività, contraddistinguono ormai da anni il plesso Montetorto. La nostra scuola offre l‟opportunità di giocare m o l t o spesso nell‟ampio gi ardi no, durante il d o p o mensa, ma … quando piove o fa freddo o semplicemente non vogliamo uscire? Ci divertiamo u-

l‟occasione di sfidare il Maestro? Nel momento in cui ci è stato proposto di giocare una gara simultanea contro di lui, non abbiamo esitato ad urlare:- Siiiiiii! D‟altra parte, alla fine dello scorso anno scolastico, quasi tutti gli alunni della scuola avevano tentato la stessa avventura! Così, pochi giorni prima delle vacanze abbiamo giocato la “Simultanea di Natale”. Anche noi abbiamo aiutato ad allestire l‟aula dedicata agli scacchi, nel vecchio plesso, e a posizionare i pezzi sulle scacchiere. Ci siamo anche divertiti a preparare degli addobbi per l‟albero, con il das, a forma di re, alfieri, regine e torri, da regalare ai compagni delle altre classi: un piccolo ricordo della classe V! Il giorno della gara eravamo tutti in silenziosa concentrazione, davanti alle scacchiere, pronti a batterci con grinta e onore e

gualmente, sostituendo l‟esercizio mentale a quello fisico. I bambini di tutte le altre classi si affacciano sulla nostra porta e noi immaginiamo già che desiderano giocare anche loro. Qualcuno resta a giocare con noi, altri prendono le scacchiere ed i pezzi e tornano nelle proprie aule. Abbiamo imparato a giocare piuttosto bene … lo dice il maestro, non noi! Il nostro Maestro è un ex-alunno della scuola di Casenuove, Luca Marconi. Lui è appassionato di scacchi da quando li ha conosciuti; frequentava la scuola elementare e, con altri compagni, partecipò alla fase nazionale. Quando lui arriva per la lezione noi siamo felicissimi. Possiamo immaginare che penserete che lo facciamo per evitare magari un‟interrogazione di storia. Non è così … ci piace molto la storia. Pensate che studiando questa materia abbiamo scoperto che già gli antichi Egizi conoscevano proprio un gioco simile a quello degli scacchi, infatti esso è molto antico. La verità è che Luca ci coinvolge ed è riuscito a trasmettere la sua passione a tutti noi. Anche i bambini delle altre classi, più piccoli, sono diventati molto bravi e si divertono. Allora, detto ciò … potevamo non cogliere

tentare la vittoria. Il Maestro ha detto che siamo stati tutti molto bravi, soprattutto perché abbiamo imparato a rispettarci tra noi, a rimanere a lungo seduti in silenzio, a saper perdere a testa alta. Non è facile vincere contro un maestro che gioca da tanti anni, ma due o tre di noi ci sono andati vicino. Intanto continuiamo a giocare e ad assistere alle lezioni, una volta a settimana, con la speranza che uno, almeno uno di noi, possa battere Luca alla prossima simultanea di fine anno. 13

Classe 5^ scuola primaria - Montetorto-


CLASSE 2 E - BORGO -

“Caro diario, è da un po' che volevo sfogarmi, ma non avevo tempo da dedicare a me stessa. Sai, in questo periodo sto passando dei momenti in cui non riesco a capirmi. Però mia sorella, quando ha cinque minuti, me li dedica e dice di sfogarmi con lei, per esempio se nell'ultimo periodo c'è stata qualche "cotta" oppure se qualcuno mi dà fastidio...

Io la considero un po' come una psicologa personale. Ma, caro diario, tu sei l'unico che riesce a mantenere i segreti! Qualche volta mi metto davanti allo specchio e penso: "È troppo chiedere di assomigliare, almeno un po', a Chiara Ferragni oppure ad una modella di Victoria Secrets?" Poi inclino un po' la testa per vedere se riesco a trovare un'angolazione migliore, ma niente cambia di una virgola! UFFA!!!” Spanjolli Aurora

“Mamma mia, caro diario, mi sono accorta di avere un piccolo (ehm grande) problema: ultimamente sono sempre arrabbiata, scontrosa e non mi va bene mai niente! Mia madre ogni volta che ho reazioni un po‟ esagerate sospira dicendo che è la preadolescenza e che, quindi, il peggio non è ancora arrivato. A me dispiace , mi rendo conto che agli altri dà fastidio, ma non ci posso fare niente, mi viene spontaneo. A volte la mamma mi chiede: ”Adele, potresti piegare i panni?” oppure: “Adele, dopo che hai finito di piegare i panni, potresti svuotare la lavastoviglie? ” o roba del genere; a quel punto le pos-

sibilità sono due: o risponderle male e dirle che Enrico (mio fratello minore) è in camera sua che gioca e non fa mai niente, ma lei direbbe che io alla sua età non facevo nulla, o risponderle di sì a denti stretti e piegare i panni che neanche Enrico riuscirebbe a fare di peggio . La maggior parte delle volte decido per la seconda opzione, a meno che non desideri avere mia madre che mi tiene il broncio per il resto della vita”. Proserpio Adele

“Caro nonno Umberto, come sai ti scrivo queste lettere, anche se non ci sei più, e poi le butto nel fiume. Ormai sono quasi un‟adolescente e tu, anche se non mi puoi vedere in carne ed ossa, so che sei in paradiso e ogni giorno mi pensi… Da quando ho cominciato le medie, ho fatto tante nuove amicizie. Ti vorrei presentare tutte le mie amiche!!! Non sono cambiata affatto da quando ero piccola, come allora sono un

po‟ preoccupata per il papà, tuo figlio, che è sempre più stressato per il lavoro. Un‟altra cosa in cui non sono cambiata è l‟amore che provo per la danza. Quanto mi piacerebbe se potessi venire ad uno dei miei saggi, ma ormai sei in cielo da ben undici anni. Comunque non penso di essere cambiata molto, da quando ero piccola. Ho sempre le mie paure e quella poca fiducia in me stessa”. Calamita Diletta

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“Cara Trilli, ultimamente mi sento strana, a volte è una giornata “no” e vorrei chiudermi in camera a dormire tutto il giorno, a volte potrei partire alla ricerca di arcobaleni e unicorni senza preoccuparmi di niente. Però la cosa più brutta è questa: i brufoli! Ascoltami, so che probabilmente uno di questi giorni riderai sotto i baffi, anzi sotto le pagine, nel vedermi la fronte ricoperta di bolle rosse, ma non è divertente! Anzi, se conosci un rimedio contro l‟acne dimmelo per favore. […] Le mie compagne sono strane, diverse mentre io per una volta ho voglia di sentirmi parte di un gruppo, perché a scuola mi chiamano Nora quattrocchi, soprannome che io odio! Mia ma-

dre mi assilla in continuazione dicendomi cose inutili e svolazzandomi sempre intorno, ci vorrebbe un sedativo per tori per farla stare buona, anzi credo che non durerebbe più di due minuti quindi fammi sapere quando ne inventano uno per mamme iperattive. Con mio padre se dico le cose non capisce e se la quarta volta che le ripeto urlo, si arrabbia e strilla: “Non si grida!” ovviamente io vado in camera e mi ci chiudo. Un‟altra cosa di cui volevo parlarti sono le emozioni. Sai, a volte non sono presa né dalla rabbia né dalla tristezza né dalla felicità, sono un miscuglio di “rabbisticità”, la fusione di tutte queste sensazioni messe insieme .” Moretti Anita

Recentemente gli adolescenti sfruttano le persone più deboli, abusando di loro con parole offensive ed atti di violenza, per ottenere la loro sottomissione. Il rispetto verso il prossimo in forte declino CYBER-BULLISMO Negli ultimi anni, i ragazzi dai 13 anni in su stanno dimenticando il significato della parola “rispetto”. Questo fenomeno si è diffuso in gran parte del mondo, ma per noi ragazzi che viviamo nelle Marche il mondo è un concetto vago, eppure il cyber-bullismo tocca anche noi. È un fenomeno che avviene infatti quando i ragazzi si avvalgono dell‟utilizzo di internet. C‟è stato un caso in cui un ragazzino, preso di mira dal branco, è stato afferrato per il collo fino a sentirsi male. Questo accade anche per l‟uso eccessivo delle nuove tecnologie, quando con “scherzi”, avvertiti invece come offese, si arriva ad un punto di non ritorno. Ci sono stati molti atti di bullismo per esempio un

caso avvenuto il 16 ottobre 2017 in una scuola media. La vittima era un giovane, prima insultato e poi picchiato. I genitori stanno aspettando a sporgere denuncia per non rovinare i minorenni che si sono macchiati di questa orribile colpa. Ma la domanda più grande che ci si pone è: “Di che cosa si tratta veramente?” Per i giovani che stanno crescendo a contatto con le nuove tecnologie, la distinzione tra vita online e vita offline è davvero minima. Le attività che i ragazzi svolgono online o attraverso i media tecnologici hanno quindi spesso conseguenze anche nella loro vita reale. “Basta una sola menzogna per rovinare tutta una vita!”

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Billi Sofia, Carloni Mary sc. sec. di primo grado classe 3^ E -Borgo-


Nel mese di Dicembre abbiamo invitato presso la scuola Primaria di Passatempo Annunziata Brandoni, una pedagogista ed ex dirigente scolastica che ha spiegato a tutte le classi cos‟è e come si manifesta il bullismo leggendoci alcune pagine del libro “I galletti bulletti” da lei scritto. Il galletto Crestino, la maestra gallina Vecchia, la Paperella Paolina, Rossolino, il pulcino Calimero, Nerina e la coniglietta Gigetta ci hanno presentato storie di prepotenze e ingiustizie che avvengono tra gli animali di un pollaio come purtroppo oggi accadono spesso episodi di violenza tra i bambini a scuola. La dolcezza e la calma della narrazione hanno catturato totalmente la nostra attenzione avvi-

cinandoci a una realtà non sempre piacevole. Abbiamo ascoltato volentieri le canzoni del cd allegato al testo e visto alla Lim le immagini dei protagonisti realizzate con la sabbia. In conclusione Annunziata ci ha letto la “Filastrocca del bullo” che, con il suo vivace ritmo rap, ci ha aiutato a riflettere sul vero significato di questo fenomeno in modo più spensierato. Infine, abbiamo salutato con applausi e abbracci la nostra simpatica ospite che sicuramente ricorderemo come una nonna affettuosa per tutti noi. Grazie “Nunziatina”!

Gli alunni della Scuola Primaria di Passatempo 16


… a volte sembra che nessuno mi capisca Inizio con il presupposto che voglio sfogarmi scrivendo su cose che non ho mai detto e che continuo a non dire perché ho paura di non essere capita o fraintesa o delle quali, perlomeno, ho cercato di parlarne ma non riesco mai a farmi comprendere veramente. Sinceramente parlare di tutto quello che penso mi imbarazza un po‟ perché, da piccola, avevo molti “diari segreti” ma ogni volta smettevo di scrivere perché continuavo a farmi film mentali (che faccio tutt‟ora) su ciò che potesse succedere se magari i miei lo scoprivano. Ok, ora iniziamo. Sono una ragazzina di dodici anni che ha paura della bilancia e dello specchio; in poche parole sto iniziando a non piacermi. Secondo me, sono cambiata fisicamente, ma soprattutto, mentalmente. Sento, ogni giorno, negatività. Ogni tanto sorrido, sì, ma non ho detto che sia un vero sorriso. Ho iniziato ad essere così emotiva da quando è morto mio nonno. Ogni secondo che passa… mi manca… tanto (troppo). Al funerale non sono nemmeno entrata in chiesa, ero un mare di lacrime. Abbracciata a mia cugina vedevo mio padre stringere tra le braccia un suo ex collega (io lo chiamo zio Gianluca) e nel frattempo piangeva (piccola parentesi; se vedo una persona piangere, piango anch‟io, se vedo qualcuno che ride, rido anch‟io, in pratica le persone mi contagiano) allora sono diventata una fontana perché piangevo e piangevo. Papà mi ha visto ed è venuto subito ad abbracciarmi. Il rapporto che ho con i miei non è tanto male, soprattutto con mio padre. Siamo legatissimi. Mi sfogo quasi sempre con lui, se sono triste prova a spronarmi per sapere cos‟ho. La maggior parte delle volte però non ci riesce.

Con mamma, invece, è tutto diverso. Non parliamo molto ed ho sempre paura che lei e papà litighino talmente tanto fino a separarsi. Solo a pensarci mi fa male la pancia. Ogni giorno ho l‟ansia per come sarà il mio futuro. Ho paura di avere un crollo emotivo talmente forte, da non riuscire ad andare avanti. Ho il timore per come si sta riducendo il mondo. Ho la preoccupazione di… di tutto. Proprio ieri sono venuta a conoscenza che mamma si dovrà operare, non so a cosa. Dopo che ho scoperta questa notizia m‟è crollato il mondo addosso. Io in teoria non dovevo saperlo, l‟ho scoperto. Ora sono agitata, preoccupata e molto pensierosa. Ho tanta angoscia su cosa le potrà succedere. Speriamo bene. Sto riflettendo sulla vita in generale, sta diventando quasi impossibile vivere. Me ne rendo conto; sinceramente non so cosa aspettarmi dal futuro. È più complicato campare; quando ero più piccola era tutto più facile: potevo fare quello “che volevo”, senza responsabilità, si giocava solo… Aaaaa, quelli erano bei tempi. Quando ancora ci si divertiva tutti insieme a nascondino, cosa che ora non si può per paura di essere giudicati. Ma forse, è proprio per quello che pensano gli altri che cambiamo; solo per piacere a loro noi dovremo cambiare? Ma non se ne parla proprio. Io sono d‟accordo con Gio- Evan che dice: “ Il primo a cui devi piacere non sono gli altri ma te stesso”. A. F. classe 2^ B scuola sec. di primo grado -Passatempo17


Il progetto “Cibo in me, cibo in sé, cibo in noi” quest‟anno scolastico 2017/2018 approfondisce le abitudini e le caratteristiche del cibo. Nel plesso di Padiglione abbiamo pensato di fare con i bambini un viaggio immaginario che porterà alla scoperta delle abitudini alimentari di tutte le nazionalità presenti nella nostra scuola. Faremo questo viaggio per mano con Olivia, la bambina sognatrice che viaggia con un aquilone che ha costruito il padre. La prima tappa di questo viaggio sono le Filippine, dove lei è stata durante le feste natalizie. Rolita Abulencia Filippina trapiantata a Osimo per lavoro e mamma di una nostra allieva, è venuta a scuola per raccontarci un po‟ del suo paese, delle abitudini alimentari e il modo nel quale si festeggia il Natale nelle isole calde del pacifico.

Nell‟ occasione ci ha insegnato a fare il “Buko Pandan Puto” un dolce tipico filippino, di un verde acceso che ha sedotto i nostri occhi e ha conquistato il nostro palato. Abbiamo così scoperto che nelle Filippine usano delle piante per preparare i loro cibi che noi non conosciamo come il pandan che dà un colore e un sapore dolce agli alimenti.

Abbiamo poi lavorato usando il tema “Filippine” in palestra sviluppando l‟area del corpo e il movimento, siamo diventati farina, burro, zucchero, acqua e ci siamo “mescolati” in un “ballo di sapori”. Nella nostra palestra abbiamo anche seguito attraverso un percorso il viaggio che ha compiuto Olivia con il suo aquilone per arrivare alle Filippine. In sezione abbiamo rielaborato tutta l‟esperienza.

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Scuola dell’infanzia “V. Acqua” - Padiglione-


Quest‟ anno noi alunni della 5^A e 5^ B della scuola primaria “Marta Russo” abbiamo speri-

approfondendo argomenti che prima non conoscevamo. Questi lavori con il tablet hanno contribuito ad aumentare le nostre conoscenze e aiutato a lavorare in gruppo o in coppia. Studiare con questo strumento è stata sicuramente un‟esperienza positiva che speriamo di ripetere spesso.

mentato nuovi metodi di lavoro e studio attraverso l‟utilizzo delle nuove tecnologie. Usando i tablet e grazie all‟ applicazione padlet, abbiamo eseguito alcuni lavori in coppie Classi 5^A - 5^B scuola primaria “Marta Russo”

Noi alunni della 5^C, scuola primaria Marta Russo, il giorno 9/01/2018 siamo andati a visitare la scuola media Giacomo Leopardi con la classe 5^ di Montetorto. Appena siamo arrivati ci ha accolto la Prof.ssa Caterina di Benedetto e alcuni suoi studenti che ci hanno presentato i laboratori e le attività che avremmo fatto in seguito. Per prima cosa la Prof.ssa ha detto che due bambini per classe avrebbero preparato la merenda con gli studenti delle medie; poi

Subito dopo abbiamo fatto un po‟ di ricreazione e siamo andati nell‟aula di informatica a fare una presentazione sulle Marche. In seguito ci siamo divisi in due gruppi per effettuare dei laboratori. Il primo gruppo ha fatto un laboratorio di poesia 2.0, che consisteva nel creare un documento con “WeVideo” dove dovevamo registrare la nostra voce, scegliere immagini e musica adeguate alla poesia a noi assegnata e aggiungere ritocchi fantastici … è stata un‟ esperienza bellissima!!! Il secondo gruppo è andato nell‟ orto della scuola: ha piantato diversi alberelli come il mandorlo , il golgi … che rivedremo a settembre. Poi alcuni di noi hanno anche raccolto degli ortaggi come l‟insalata e il finocchio. È stata una giornata molto istruttiva , informativa ma soprattutto divertentissima!!!

siamo andati a fare un Kahoot con i tablet nella classe del Prof. Camilletti. Successivamente abbiamo fatto merenda con il pandoro con il mascarpone e la nutella preparata dai nostri compagni.

Classe 5^ C scuola primaria “Marta Russo” 19


Sabato 4 novembre noi della Primaria insieme ai ragazzi della scuola Secondaria di I grado di Passatempo abbiamo commemorato i caduti della I Guerra mondiale. Per l‟occasione gli alunni di IV hanno scritto una poesia per ringraziare tutti i nostri concittadini che hanno combattuto e sono morti per la nostra libertà.

GRAZIE A TE SOLDATO Questa mia poesia è per te soldato chiunque tu sia. Il fucile hai imbracciato e un gran valore dimostrato. Certo… Triste sei partito e il freddo e la fame hai patito. Che dire a te soldato? Un groviglio hai creato e amarezza, trionfo e libertà van in me a gran velocità. La vittoria hai cercato e nel mio pensiero ti ho abbracciato. Hai lottato con il cuore e questo ti fa onore. Sei accorso dal tuo amico soldato anche se non aveva più fiato. Hai gridato.

Bagnato come un pulcino ferito e ballerino sei caduto come una foglia, nel cammino. Ma quell‟ultimo tuo sospiro di speranza verso di me avanza ed IO dico al mondo intero “Basta conflitti!” HO CAPITO e dalLa PACE son rapito. GRAZIE A TE SOLDATO

CLASSE IV

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Scuola Primaria Passatempo


Storia di un insegnante che voleva pubblicare il racconto del Signor Autunno. Un giorno di Ottobre i bambini della Scuola dell‟Infanzia di Padiglione hanno vissuto la magia di incontrare e conoscere il Signor Autunno. Si tratta di un albero parlante che pian pianino si è spogliato di tutte le sue foglie che ahimè si so-

il mondo, era volata fin laggiù e aveva trovato tanti amici a cui raccontare le sue avventure straordinarie. Tutto è stato bellissimo: il Signor Autunno, vedere le foglie danzare in palestra, il vento che ha soffiato sulle foglie e le ha accompagnate sul terreno, Olivia che per grande fortuna è atterrata nel bosco fatato, i folletti,…. … soltanto che poi, dopo aver letto la storia scritta per mano di alcune creature chiamate insegnanti, il Signor Autunno ha fatto uno scherzo ai bambini. Infatti il nostro furbo amico ha nascosto la bella storia in rima nella scuola di Padiglione e

no poi sdraiate sul terreno fresco e lì addormentate. Il Signor Autunno ha però raccontato che insieme a lui in quel bosco fatato vivevano anche 49 folletti con strani cappelli gialli, rosa, rossi e persino verdi. Anche Olivia, con il suo aquilone in viaggio per

nessuno è stato più capace di trovarla! Che amarezza! Chi sa se per il prossimo autunno qualcuno riuscirà a stanarla? Scuola dell’infanzia “V. Acqua” -Padiglione21


In queste ultime settimane, molti nostri compagni di classe sono a letto con l‟influenza.

le nostre inse- gnanti, abbiamo spremuto tante arance fragranti e dolci e ottenuto un salutare succo: in classe c‟era il profumo di ...vitamina C! Ora l‟influenza starà lontana da noi... almeno speriamo che sia così!

Le maestre ci hanno allora consigliato di fare il pieno di vitamina C per non ammalarci tutti quanti. Ma dove trovarla? Nell‟arancia naturalmente! Abbiamo studiato le proprietà di questo prezioso frutto e abbiamo pensato di organizzare un “Arancia Day”. Con un bellissimo biglietto colorato ci siamo “invitati” all‟evento e, venerdì, con l‟aiuto del-

Classi 1^ A e 1^ B scuola primaria “Marta Russo”

Ciao a tutti vi volevamo parlare di un film che racconta di un ragazzo di nome August che ha 11 anni e ha subito 27 operazioni, perché è nato con una deformazione al viso. Lui, fino ad 11 anni, ha studiato sempre a casa perché la mamma è professoressa di scienze; quando arriva all‟ età delle medie deve andare a scuola come tutti gli altri ragazzi. Auggie a scuola si sente a disagio per la sua

faccia e per la treccina che si è fatto perché ama Star Wars. Lui, però, ha un amico di nome Jack Will che ad Halloween per non sentirsi escluso dice ai bulli che era suo amico perché glielo aveva chiesto la mamma. August dopo molti atti di bullismo trasforma i bulli in suoi amici. Oltre ai genitori che sono bravissimi c‟ è anche la sorella Via che si sente esclusa dalla famiglia e dalla sua amica. Però trova un meraviglioso fidanzato che le dà sostegno. Il film ve lo consigliamo perché fa capire che i bulli agiscono per paura di non essere accettati e inoltre fa riflettere sul fatto che essere diversi non significa essere strani.

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Chiara Patarca, Caterina Gasparrini cl. 2^ A sc. sec. di primo grado -Passatempo-


Quest‟anno nella nostra scuola abbiamo accolto Giorgia, una tirocinante universitaria che ha sostituito per un giorno le nostre maestre Patrizia e Serena. Durante la lezione di matematica abbiamo inventato dei problemi facendo acquisti nella cartoleria allestita nell‟aula. In italiano, dopo un questionario di comprensione, lei ci ha proposto di continuare un racconto fantastico ma … ci ha un po‟ imbrogliato perché già conosceva la vera conclusione della storia che ci ha letto solo alla fine!!! Non è stato semplice rispettare le idee di ciascuno e collaborare tra noi per scrivere e disegnare insieme, ma le attività svolte in gruppo ci sono piaciute tanto! Tutti hanno partecipato con entusiasmo e impegno per realizzare il lavoro migliore esposto alla classe con un cartellone dai capigruppo e le due mattinate si sono rivelate molto divertenti! La nostra “maestrina” è stata contenta dei nostri risultati e ci ha detto che le abbiamo fatto fare una bella figura con il suo professore. GIORGIA SIAMO SICURI CHE DIVENTERAI UNA MAESTRA BRAVISSIMA!!!

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Classe 2^ scuola primaria -Passatempo-


I primi mesi di questo nuovo anno scolastico sono stati densi di attività per noi ragazzi della 5^C. Abbiamo deciso di documentare così il lavoro svolto: LABORATORIO PHILO-SO-FARE Alcuni pomeriggi di novembre sono venuti per un progetto di filosofia degli studenti del liceo scientifico. Ci siamo divisi in gruppi e, abbiamo lavorato su diversi temi di riflessione. Sono stati bravissimi! Per la parte introduttiva di questo lavoro, i ragazzi hanno scritto e illustrato una storia con Socrate … grandissimo filosofo! È stato fantasticooo!!! LI ASPETTIAMO PER PROSEGUIRE L‟ESPERIENZA CON ARISTOTELE: immaginiamo di essere un detective che indaga sulle caratteristiche della materia e degli oggetti che ci circondano per arrivare ad una classificazione LOGICA. LETTURE PER CRESCERE Il maestro Marcello, verso metà Novembre, ha raccontato a noi ragazzi della 5^A-5^B-5^C Marta Russo una storia; questa storia, aveva due protagonisti, di nome Santo & Santino che erano fratelli. Eravamo incantati dal modo in cui leggeva, infatti questa storia era molto profonda perché trattava il tema della disabilità. Le insegnanti delle classi quinte hanno proposto di proseguire questa esperienza a cadenza mensile, possibilmente. Infatti la partecipazione e l‟entusiasmo degli alunni ha consentito di approfondire e di cogliere il pensiero individuale attraverso rielaborazioni grafiche sul tema proposto. Verso l‟ inizio di dicembre, la maestra Luciana ha suggerito la lettura di un noto racconto di R. PIUMINI: “ Paolofischio, che dietro le correva” tratto da “Tre fiabe d‟amore” . Da questa storia sono emerse tante differenti opinioni e riflessione sul senso della vita, su come ciascuno di noi la intende e sulle conseguenze di volerla manipolare. VILLA SIMONETTI Il 28 novembre siamo andati in visita al Palazzo Simonetti. Appena arrivati ci hanno accolto i ragazzi delle medie “G. Leopardi” e ci hanno regalato delle calamite. Per prima cosa ci hanno divisi in gruppi e siamo partiti per esplorare il bellissimo palazzo! Il primo gruppo è andato a vedere pri m a l‟esterno e poi l‟ interno, contemporaneamente il secondo gruppo ha fatto il contrario. Ah! Quasi dimenticavamo … le nostre guide sono stati gli alunni della scuola media. TROPPO BRAVIIIIIIIIIIII!!!!!! 24


IL NOSTRO MERCATINO 30/11/17 Nel mese di novembre ci siamo impegnati con lavori manuali e visto che sono venuti bene, le maestre hanno pensato di metterli in vendita, con la collaborazione dei genitori, il giorno dei colloqui per avere maggiori clienti. Ci siamo organizzati a piccoli gruppi per sistemare la merce: segnalibri disegnati da noi, gnomi porta fortuna, pupazzi di neve, ferma-porta, paraspifferi, barattoli decorati, decorazioni natalizie e tanto altro ancora . Ci siamo divisi i ruoli: cassiere e commessi, con tanto di cartellino. La merce è andata a ruba soprattutto gli gnomi. È stato un successone, oltre le nostre aspettative!!! Classe 5^ C scuola primaria “Marta Russo”

La presenza di un bocciodromo, nel quartiere dove è inserita la scuola Girotondo, ha consentito ai nostri bambini di eff e t t u a r e un‟esperienza insolita: giocare a bocce. Questo gioco antichissimo, già conosciuto

primi anni di vita e non solo come pratica estiva, da gioco da spiaggia. I bambini sono entusiasti di veder ruzzolare le bocce, di corrergli dietro, di lanciare e, mentre si lancia la propria palla avvicinandola al pallino, oppure si tenta la bocciata, si affinano la concentrazione, la conoscenza di se stessi e la capacità di collaborare con gli altri. Alla luce di queste considerazioni, abbiamo avviato un dialogo con i responsabili della bocciofila di via della Croce Rossa che sono stati ben lieti di accoglierci. Così, in una bella mattinata di fine novembre, siamo andati a piedi al bocciodromo dove i bambini hanno avuto la possibilità di fare una prima conoscenza con lo sport delle bocce. L‟entusiasmo suscitato nei piccoli, e la disponibilità dei giocatori adulti, ci incoraggiano nella ricerca di un proseguimento dell‟esperienza che, oltre all‟aspetto ludicosportivo, permette uno scambio intergenerazionale di grande valore.

dai Romani, pur essendo rimasto uno sport diffuso, non ha trovato grande attenzione fra le nuove generazioni. Eppure ci si può approcciare a questo sport in maniera ludica fin dai

Scuola dell’infanzia “Girotondo” sez. D 25


Tutto è iniziato il 29 novembre, quando gli alunni delle classi IV e V dell‟Istituto sono stati accompagnati presso il Palazzo Simonetti di Osimo dove alcuni nostri compagni della classe IIIA si sono calati nei panni di ciceroni illustrandoci le meraviglie architettoniche e pittoriche della villa. Tra novembre e dicembre il progetto è andato avanti con un‟attività intitolata “Caro amico … cara amica ti scrivo, così ti racconto un po‟!” Ogni alunno delle classi quinte di Padiglione e Passatempo ha scritto una lettera ad un compagno delle prime della Scuola secondaria di primo grado, nella quale si è presentato, ha chiesto informazioni sulla scuola e sull‟esperienza personale. I ragazzi della prima media hanno risposto volentieri alle lettere che hanno poi fatto recapitare ai bambini delle classi quinte. Finalmente è arrivato il giorno tanto atteso, il 15 dicembre, giornata dell‟accoglienza. Le nostre aule sono state inondate dai ragazzini della primaria di Padiglione e di Passatempo, desiderosi ed impazienti di conoscere gli ambienti e le risorse della loro futura scuola. Per l‟occasione sono stati allestiti diversi laboratori e i bambini, divisi in piccoli gruppi, sono stati accompagnati dai nostri coetanei vestiti da popolani di epoca bizantina. Quest‟anno le cinque attività hanno seguito il filo conduttore “Parole e suoni” e sono state così articolate: il laboratorio di scienze situato nell‟aula lim seguito dalla professoressa Cottone, quello di musica organizzato nella classe della 1^A con il professor Giglio, in 2^B invece, si svolge il quiz interattivo di Kahoot visionato dalla professoressa Catena e dal prof. Papa. Il quarto laboratorio, ovvero quello di italiano allestito in 3^A, è seguito dalla professoressa Zaccaria ed infine il quinto laboratorio sviluppato nella 1^B, è quello di arte, coordinato dalla professoressa Barontini. In ogni laboratorio sono state scritte e poi utilizzate parole e suoni relativi alla disciplina trattata, poi riusati per il laboratorio di italiano: inventare un testo reale o fantastico o una

poesia è l‟attività richiesta svolta a gruppi. I ragazzini sono vogliosi di imparare cose nuove e attenti ad ogni singolo dettaglio, soprattutto nel laboratorio di arte dove disegnano un paesaggio colorato con le parole o l‟iniziale del proprio nome seguendo la traccia delle miniature del Medioevo. Terminati i laboratori e dopo la visita alla scuola “la marea umana” ci lascia felice e soddisfatta del proprio lavoro e delle attività svolte. Speriamo di rivederli così gioiosi e volenterosi il prossimo anno in prima media ! … Le attività di continuità alla scuola media si concludono il 19 gennaio con “l‟open day” che ha visto un buon afflusso di alunni accompagnati dai propri genitori, accolti dai ragazzi delle seconde che li avviano nelle classi laboratorio. La Dirigente, dopo la presentazione della scuola, delle metodologie utilizzate e delle tecnologie informatiche a disposizione, utilizzate come supporto piacevole alle attività tradizionali, invita i presenti, in piccoli gruppi, a seguire i ragazzi nei laboratori gestiti dagli stessi e visionati dai docenti. Queste attività “ponte” saranno completate a fine gennaio, quando alcuni docenti della Scuola Secondaria andranno nelle classi quinte di Padiglione e Passatempo per ultimare le attività avviate alle medie. La finalità di queste giornate è stata quella di realizzare esperienze condivise che costruiscano un “ponte” tra i diversi ordini di scuola presenti nell‟Istituto e facilitino agli alunni questo passaggio importante, durante il quale si concentrano fantasie, interrogativi e timori. 26

Classi IA, IB e II B, scuola sec. di I grado -Passatempo-


Quest‟anno le insegnanti Pianaroli Serena e Tomassetti Cristina della Scuola Primaria Passatempo hanno partecipato agli eventi del coding organizzati dal Professor Alessandro Bogliolo dell‟Università di Urbino. Fare coding significa utilizzare strumenti e metodi di programmazione visuale a blocchi per favorire lo sviluppo del pensiero computazionale. Il pensiero computazionale è la capacità di individuare un procedimento costruttivo, fatto di semplici passi, comandi che ci porta alla risoluzione di un problema. Con i bambini di tutte le classi del plesso le insegnanti si sono organizzate per partecipare al CODE WEEK, HOUR CODE e EUROPE CODE WEEK dove appunto il Professore tramite istruzioni online e webinar dava la possibilità a tutte le scuole d‟Italia ed europee di eseguire in classe giochi divertenti in cui bisognava seguire comandi per arrivare alla soluzione di un percorso, tutto in modo divertente!! “CODING IN YOUR CLASSROOM, NOW! Il pensiero computazionale è per tutti, come la scuola”!!!!! “Ogni bambino merita che sia buona la scuola che gli capita in sorte” (Alessandro Bogliolo)

Scuola Primaria -Passatempo27


Educare alla lettura è un obiettivo importante, ancora di più è trasmettere la passione per la lettura ai bambini. Libri e lettura sono elementi imprescindibili allo sviluppo di pensiero, immaginazione, consapevolezza, empatia. I libri ampliano l'esperienza e la conoscenza del mondo, consentendo di sperimentare

"virtualmente" tante vicende e problematiche umane. I libri favoriscono la crescita personale ed emotiva, aiutano a superare paure e insicurezze inconsce attraverso l'immedesimazione con i personaggi. I libri insegnano le regole sociali e morali o, semplicemente, intrattengono e divertono.

La biblioteca scolastica

Libreria “IL mercante di storie”

La Biblioteca Comunale di Osimo

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Scuola primaria -Padiglione-


Il Padiglion-gallery è il titolo della semplice mostra d‟arte , allestita nella palestrina del Padiglione, con pitture realizzate dal vivo dai bimbi di 3, 4 e 5 anni della scuola dell‟infanzia del Padiglione.

„museo‟ con tanto di biglietto d‟ingresso. È stata scelta una musica rilassante i bambini hanno fatto un finto „acquisto‟ del biglietto d‟ingresso e con ordine ed entusiasmo si sono apprestati a visitare il museo, i cui protagonisti erano loro stessi. L‟esperienza è stata così suggestiva che i bambini hanno proposto di invitare anche i genitori. Con molta naturalezza il loro desiderio è stato accolto e mamme e papà sono rimasti piacevolmente sorpresi dall‟ originale museo. Questa entusiasmante esperienza mirava a rafforzare lo spirito d‟osservazione a favorire l‟auto-stima, a gratificare i bambini e i rispettivi genitori e, non da ultimo, a invitare i piccoli all‟apprezzamento e al rispetto delle opere d‟arte in senso lato. Forse forse qualche esito l‟ ha suscitato …

L’esperienza: Con il sottofondo musicale dell‟Autunno del Vivaldi i bambini si sono calati in un‟atmosfera surreale ed armonica. Le tavolozze a portata di mano, la frutta autunnale posta in un cesto al centro della stanza … pochi elementi per creare un quadro autunnale. I bimbi erano liberi di esternare le proprie emozioni col tocco magico del pennello . In totale quiete e con tempi rilassati i bambini hanno realizzato delle vere opere d‟arte. Di seguito l‟idea, condivisa con i piccoli artisti, di esporre le opere in palestra, creando un

Scuola dell’infanzia “V. Acqua” - Padiglione29


Quanta fretta, ma dove corri? Dove vai? Eh già, queste parole vi avranno richiamato alla mente la canzone “Il gatto e la volpe” di Edoardo Bennato e quasi sicuramente le avrete sentite e canticchiate. Beh, noi bambini della scuola dell‟Infanzia di Padiglione, insieme alle nostre insegnanti, abbiamo fatto molto di più! Abbiamo preso spunto da queste domande per riflettere insieme sul senso e sull‟importanza del tempo. Quel tempo che ci permette di gustare, per esempio, le nostre merende, di ammirare un paesaggio e scoprire dettagli curiosi; di aspettare qualcosa di bello, di emozionarci, di fare bene le nostre cose ed esserne soddisfatti; di pensare, di conoscere le nostre inclinazioni, di ascoltare gli altri aspettando il proprio turno per parlare, di imparare e di crescere! Pertanto, in queste giornate così frenetiche, in cui ci sembra sempre di avere il piede sull‟acceleratore, abbiamo deciso di scalare marcia e rallentare. Come? Preparando il pane. Ci siamo rimboccati le maniche e ci siamo messi ad impastare con l‟acquolina in bocca al solo pensiero di papparci un buon panino per merenda.

Invece, indovinate un po‟? Abbiamo dovuto aspettare che lievitasse. Ma che gioia nel vedere il nostro impasto crescere e diventare molto molto più grande. Così, tutti orgogliosi, lo abbiamo poi portato a casa per cuocerlo insieme ai nostri genitori. E il giorno dopo siamo andati a scuola con il nostro bel panino e finalmente…. Gnam! Non ne è rimasta neanche una briciola! Che dire, ci è voluto tempo, ma ne è valsa la pena! 30

Scuola dell’infanzia “V. Acqua” - Padiglione-


Il 15 novembre, invece della solita lezione in classe, abbiamo avuto il piacere di accompagnare a Roma il nostro amico della 3^ C (della scuola secondaria Giacomo Leopardi) Yuri Massaccesi, il quale ha vinto il concorso indetto dal MIUR: “Dalla Resistenza alla Costituzione”. In questa stupenda giornata siamo stati accompagnati dalla professoressa Argentina Severini e da alcuni nostri compagni di scuola delle altre terze.

lievi di altri istituti provenienti da tutta Italia. Conclusa la cerimonia, dopo un rapido spuntino richiesto urgentemente dal nostro stomaco, abbiamo raggiunto il Quirinale cioè la residenza ufficiale del nostro presidente della repubblica Mattarella. Qui abbiamo avuto modo di meravigliarci e di stupirci con le bellezze di questa storica dimora costruita su uno dei famosi sette colli di Roma, da cui prende il nome. In questo palazzo abbiamo potuto ammirare molte sale e saloni e, in particolare, lo studio del presidente dove ogni anno egli pronuncia il suo discorso. Casualmente, all'uscita, abbiamo incontrato degli osimani DOC: i rappresentanti della “Lega del Filo d'Oro” che stavano per essere ricevuti dal presidente Mattarella. Naturalmente non sono mancati i saluti e le fotografie di rito. Di seguito abbiamo fatto una capatina veloce alla Fontana di Trevi, prima di riprendere la via del ritorno.

Siamo partiti molto presto dalla stazione di Jesi, svegli e scalpitanti, pronti per andare in treno a Roma. Trascorso piacevolmente il viaggio, siamo arrivati alla stazione da dove abbiamo raggiunto, in metropolitana, la sede del Ministero della Pubblica Istruzione, dove, poco dopo, è avvenuta la premiazione del nostro compagno Yuri, alla presenza del sottosegretario dell'istruzione Vito de Filippo e del Presidente dell' ANPI (Associazione nazionale partigiani italiani), il signor Carlo Smuraglia. Il nostro compagno ha ricevuto il premio perché ha ideato una canzone scritta, suonata e cantata da lui dal titolo “Articolo 3 - cuore della Costituzione”. Oltre al nostro istituto sono stati premiati al-

In treno, dopo questa lunga e intensa giornata, ci siamo potuti riposare e ripensare con calma alla bellissima esperienza che abbiamo vissuto! Già ne sentiamo la nostalgia! Giulio Castignani e Andrea Sabbatini scuola sec. di primo grado 3^ D -Borgo-

Anna Rita e Lorena ringraziano gli alunni, gli insegnanti, i dirigenti, il personale A.T.A. che in questi anni hanno contribuito attivamente alla realizzazione del giornalino. Anche se la nostra esperienza si conclude con questo numero, ci auguriamo cha “La penna parlante” continui a ... SCRIVERE. 31


Il progetto “Sulla via dei Templari”, tra quelli proposti in questo anno scolastico è sicuramente quello che deve essere spiegato già da ora per coinvolgere nella partecipazione tutti noi alunni del nostro Istituto Comprensivo ed oltre. Il progetto nasce dall‟esigenza di promuovere e valorizzare il patrimonio archeologico-artistico locale del territorio rivolgendosi ad un numero sempre maggiore di fruitori siano essi bambini, giovani, adulti o anziani. A tal fine organizzeremo visite guidate rivolte alla cittadinanza in cui noi ragazzi presenteremo e spiegheremo i luoghi delle ricerche analizzati e studiati di cui vogliamo rendere partecipi gli altri, arricchendo tali visite con “brevi” rievocazioni storiche. L‟attività che si svilupperà in tre fasi è già avviata per quello che riguarda la formazione di noi ragazzi, grazie agli incontri attuati con tre esperti “Dott. Lanari, dott. Corallini e Dott. Ubertini che ci hanno proposto lezioni interattive particolarmente efficaci, riguardo “La storia dei templari” e sull‟origine di “Veragra” (Campo di primavera). Stiamo già ricercando dati all‟archivio storico cittadino , diocesano e parrocchiale e in biblioteca: testi di storia città di Osimo A febbraio visiteremo i luoghi delle nostre ricerche in due tappe: MONTETORTO: Chiesa di San Filippo al Piano Mulino di S. Polo Chiesa S. Domenico di Padiglione

PASSATEMPO Chiesa di in via Paradiso Abbazia di Veragra (Via Fratte) Palombara via Cola

Già in queste occasione alcuni ragazzi faranno da guida spiegando ai compagni le notizie raccolte. Nella seconda fase ci sarà la realizzazione di prodotti multimediali e infine la divulgazione della ricerca storica effettuata appunto sui luoghi o costruzioni di interesse locale che si snodano “Sulla via dei Templari” da parte di noi alunni della scuola secondaria di 1° grado che contemporaneamente “Indosseremo la storia” (rievocare momenti e situazioni significative legate a questi luoghi)

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Scuola secondaria di primo grado -Passatempo-


ALLA SCOPERTA DELLE FRAZIONI

UNA SCUOLA CHE PROMUOVE COMPETENZE

Dal 2012 a scuola non si parla soltanto di “discipline” ma di “competenze”. Le competenze sono tutte quelle “risorse” che consentono ad una persona di far fronte a situazioni nuove, di risolvere problemi ed attività non ordinarie. Una persona “competente” è in grado di affrontare una sfida e vincerla. Una persona competente è in possesso di risorse conoscitive (conoscenze disciplinari), risorse cognitive (legate alla capacità di analizzare, confrontare, riflettere, prendere decisioni, risolvere problemi), risorse personali (creatività, tenacia, senso di responsabilità) e risorse sociali (saper lavorare in gruppo, collaborare, condividere). La scuola oggi si pone come obiettivo lo sviluppo di competenze e non solo di conoscenze e punta allo sviluppo di una persona ricca di risorse, capace di affrontare le sfide attuali. Tutti noi insegnanti siamo impegnati in una didattica rinnovata, che crea esperienze di apprendimento per coinvolgere gli alunni in prima persona, per metterli a contatto con la realtà, per farli lavorare in gruppo, discutere, “fare”, “costruire”.

ALLA SCOPERTA DEL PASSATO

Siamo felici di condividere le nostre esperienze di apprendimento! La maestra Lorena e gli alunni della classe IV -Scuola Primaria Padiglione-

GLI EURO: DAI CIOCCOLATINI AI VOLANTINI DEL SUPERMERCATO

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