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n. 56 MAGAZINE AYAHUASCA EXPERIENCE Alla scoperta della bevanda amazzonica

Tecniche di pulizia energetica

Periodico mensile – Anno VI, numero 56/2016 – €

Poste Italiane - Sped. in A.P. DL 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1, c. 1, LO/MI

3,50

OTTOBRE 2016

MAGAZINE

LA SALUTE NATURALE RACCONTATA DAGLI ESPERTI

IL BIO A TAVOLA Ecco perché ne vale la pena

Dossier INSONNIA Proposte senza farmaci per risolvere il problema

Erba portulaca: uno scrigno di omega-3

I BISCOTTI DEL PROF

CRANIOSACRALE

PAPPE PER CANI E GATTI

FRANCO BERRINO INSEGNA A PREPARARE I DOLCETTI: SONO BUONI E SALUTARI

LE SESSIONI MIRATE PER RICREARE IL RAPPORTO TRA MAMMA E BAMBINO

IMPARIAMO A LEGGERE LE ETICHETTE: NE VA DEL LORO BENESSERE

FIORI DI BACH. Farai sogni più sereni (ma prova anche i californiani e gli australiani)


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Sommario NUTRIZIONE NATURALE pag. 14 Perché

scegliere bio? pag. 20 I biscotti del professor

Franco Berrino

IL MONDO DELLE ERBE pag. 24 Ayahuasca

experience pag. 30 Portulaca, un infestante

che abbiamo dimenticato pag. 37 Gocce preziose

per sogni… d’oro

LE ALTRE MEDICINE

AROMATERAPIA pag. 34

pag. 58 Pratiche

Uscire dal guscio: le essenze da sperimentare

di pulizia energetica pag. 64 Craniosacrale,

il grembo spirituale

I NOSTRI AMICI ANIMALI pag. 70

Attenzione alle pappe commerciali


56 SOMMARIO_Layout 2 30/08/16 16.28 Pagina 05

pag. 42

DOSSIER

Altri rimedi per l’insonnia

RUBRICHE

● Introduzione ● Prima di tutto: relax e Yoga ● Psicosomatica: tecniche e consigli per dormire bene ● Le piante di Morfeo ● Più melatonina con Iperico e Griffonia ● Brainwaves e tecnologia dolce

Il periscopio pag. 8

Conosci te stesso pag. 10

Sulle ali di Psiche pag. 12

Scoperte in soffitta pag. 40

Omeopatia in azione pag. 68

Prepariamolo in casa pag. 75

Le ricette del mese pag. 78

Il mercato della salute pag. 80

Scelti per voi pag. 87

Libri e web trend pag. 88

Annunci olistici pag. 92

L’ultima domanda pag. 98


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Nutrizione naturale

Cibi di stagione

I biscotti del professor Franco Berrino Fichi secchi e uva passa. Si producono adesso. Vediamo come fare perchĂŠ con questi semplici ingredienti prepariamo dolci buoni e salutari. Gemma Astolfo

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C

omprare lo zucchero raffinato è comodo e costa pochissimo. Forse, proprio per questo si esagera. Tuttavia, negli orti e nei supermercati troviamo una frutta zuccherina con cui fare i nostri dolcetti. E in questa stagione abbiamo due frutti strapieni del gusto dolce: l’uva e il fico.

chicchi ogni tanto. Se il tempo è umido, di notte li portiamo in casa. Assaggiare: sono secchi? Bene, li conserviamo in un contenitore di vetro asciutto e in un luogo fresco, anche in frigo. Al forno ventilato, sempre dopo averli forati, le temperature non devono superare i 40-60° per circa 6-10 ore. Controllare bene, perché basta poco per dover buttare tutto.

Stop allo zucchero raffinato Molto meglio dello zucchero perché questi frutti contengono anche fibre e polifenoli che smorzano l’effetto del dolce ad esempio sulla glicemia. E poi potassio, calcio, ferro... Non a caso, diversi nutrizionisti, tra cui il professor Franco Berrino, consigliano di dolcificare con questi frutti. Secchi, però: adesso li raccogliamo (o li compriamo) e poi autoproduciamo l’uva passa e i fichi secchi per i prossimi mesi. Che ne dite? È anche un modo per tornare in contatto con i nostri alberi: loro sono sempre lì, siamo noi che non riusciamo più a vederli.

Raggi del Sole per fare l’uvetta Come si procede? Per quanto riguarda l’uva la possiamo essiccare al Sole o al forno. Al Sole, prima la laviamo bene con acqua e limone. Facciamo dei minuscoli fori sulla buccia (il vapore acqueo deve uscire...). Poi la esponiamo alla luce diretta del Sole, disposta in modo distanziato su un vassoio o una griglia. La ricopriamo con una garza leggera per tener lontano gli insetti. Rimangono al Sole per 3-4 giorni, muovendo i

Anche i fichi secchi Oppure prepariamo i fichi secchi (o le albicocche: da raccogliere però a luglio). Li tagliamo a metà e li riponiamo su un graticcio, sempre coprendoli con una garza. Li esponiamo al Sole intenso, girandoli spesso. Dopo tre giorni, quando saranno appassiti, accendiamo il forno e li facciamo dorare a 180 °C per pochi minuti. Non ci sono conservanti, quindi li consumiamo entro i primi mesi invernali, tenendoli in un recipiente asciutto e in frigo. Se c'è muffa, buttare.

Biscottini e castagnacci

Chi è Franco Berrino Classe 1944, oncologo e professore dell'Istituto dei tumori di Milano, è stato il primo in Italia a battersi duramente per far passare alcuni concetti fondamentali dell'alimentazione preventiva. Anche contro l'establishment e spesso attaccato dalle industrie alimentari, ha continuato nella sua opera di informazione, ispirandosi soprattutto alla medicina antroposofica e alla macrobiotica. Persona di larghe vedute, disponibile, che si frequenta e si ascolta sempre con grande piacere. Oggi, lo potete trovare alla Cascina Rosa di Milano, struttura legata all'Istituto dei tumori, dove insieme al suo gruppo tiene corsi di alimentazione e organizza eventi.

Ed ora che ci facciamo? Beh, la frutta secca contiene zucchero e ci facciamo i dolci: nella pagina seguente diamo due ricette di Franco Berrino. In particolare, i biscottini da sgranocchiare dopo pasto o anche da portarsi in giro per riempire il buco nello stomaco. In nessun modo possiamo rinunciare al dolce. Tenete poi presente che con l’uva passa possiamo farci anche il castagnaccio originale: sarebbe da riscoprire. Ma ne riparleremo quest’inverno.

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Nutrizione naturale

Non abbastanza dolci? È una questione di educazione al gusto: «Per la naturale tendenza ad amare il gusto dolce l’industria lo mette dappertutto. Le nostre papille gustative sono drogate», dice Berrino. «L’educazione inizia dai primi anni d’età con il latte della mamma che è moderatamente dolce rispetto ai prodotti commerciali. Evitiamo il più possibile che i bambini giungano in contatto con l’eccesso di dolce. Facciamo dei dolci che siano dolci come il latte della mamma. Quando i piccoli assaggeranno i dolci commerciali ne saranno difficilmente catturati».

LE

R I CE T T E

BISCOTTI ALL’UVETTA

✔ Ingredienti: 100 grammi di uva passa, 50 grammi di mandorle e 50 di nocciole, 60 grammi di farina tipo 2, un bicchierino di latte di soia.

✔ Preparazione: l’uvetta va ammollata in acqua per una mezz'oretta. Poi in mixer, insieme alle mandorle e alle nocciole. Aggiungere il latte e la farina e mescolare. Il composto deve essere tenero ma non liquido (aggiustare le dosi, l’esperienza innanzitutto). Riporre il tutto in forno a 180 gradi per un quarto d’ora. Ecco il biscotto autunnale.

E l’uva sultanina? Fermi tutti: “Uva sultanina” non è sinonimo di uva passa. L’uva sultanina è un tipo di uva passa, quella più antica. Si tratta di un particolare vitigno che produce un’uva bianca, con acini piccolini e senza semi, originaria della Turchia e dell’Iran: terra di sultani. Importata precocemente in Occidente da genovesi e veneziani, con le loro barche, l’uva sultanina è il prototipo dell’uva passa.

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BISCOTTI AI FICHI SECCHI

✔ Ingredienti: 400 grammi di fiocchi d’avena, una tazza di mandorle (con la buccia), mezza tazza di noci, un bicchierino di semi di girasole o di zucca, una presa di semi di sesamo, un etto di fichi secchi (oppure albicocca, datteri o uva passa) e succo di mela quanto basta. Non male aggiungere un cucchiaio di semi di chia, che lega gli ingredienti.

✔ Preparazione: frullare gli ingredienti nel mixer fino ad ottenere un composto cremoso ma consistente. Riponiamo in forno su carta da forno, dandogli una forma (eventualmente mettere nelle formine e lasciare in frigo per un po’ per rassodarli). Poi in forno a 150 °C per circa venti minuti. All’inizio, controllate, forse occorreranno alcune prove. I biscotti si tostano colorandosi. Togliere e conservare per non più di una settimana, senza rinchiuderli in scatole. È un cibo vivo, buono e ricchissimo di preziosi nutrienti.


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56 PROVA PUBBLICITA_Layout 2 30/08/16 15.36 Pagina 2

EAU de PHILAE. Antico sapere, benessere quotidiano.

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Dossier

Stop ai sonniferi

ALTRI RIMEDI PER L’INSONNIA

Le nostre proposte: adottiamo tecniche di rilassamento e di autoipnosi. Ma aiutiamoci anche con le erbe e con i ritmi biaurali. 42


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Altri rimedi per l’insonnia

pag. 44

Prima di tutto: relax e Yoga

pag. 46

Psicosomatica: tecniche e consigli per dormire bene

pag. 50

Le piante di Morfeo

pag. 53

Più melatonina con Iperico e Griffonia

pag. 54

Brainwaves e tecnologia dolce

egli Stati Uniti, l’anno scorso, è scattato l’allarme. L’insonnia viene ora considerata un problema di salute pubblica perché, come dimostrato da molte ricerche, moltiplica i rischi di sviluppare malattie croniche quali ipertensione, diabete, depressione, obesità e persino patologie tumorali.

N

Che fare dunque? I farmaci vanno utilizzati solo sotto stretto controllo medico evitandone l’abuso. Più propriamente dovremmo prima curare la cosiddetta igiene del sonno e

cercare di risolvere il problema all’origine. Perché non dormiamo? C’è ansia, stress? C’è qualche blocco che disturba il sonno? In questo dossier esploriamo, con i nostri esperti, alcune tecniche che possono essere di grande aiuto. Innanzitutto quelle di rilassamento e lo Yoga, ma anche le pratiche di auto-ipnosi e di mindfulness. Da non dimenticare il regno verde con le sue erbe indicate per l’insonnia. E, per finire, le nuove tecnologie “dolci”, sviluppate partendo da acquisizioni recenti: ci occupiamo, in particolare, dei ritmi biaurali per indurre frequenze cerebrali che promuovono il sonno. È noto, poi, che la luce dei monitor e degli smartphone sballano i nostri ritmi circadiani aprendo la strada ai disturbi del sonno. Insomma, mai rassegnarsi, anche perché curando l’insonnia miglioriamo le nostre performances mentali e fisiche. Con grande beneficio per la qualità della vita.

Da sapere

* * * *

IL SONNO è un analgesico naturale. Si è visto che aumenta la soglia del dolore. SÌ AI SONNELLINI dopo pranzo. La lunghezza ideale è di 20-30 minuti. Sappiamo che hanno un effetto antipertensivo e migliorano la memoria. SE SCHIACCIAMO un pisolino facciamolo tra le 14 e le 16 per evitare che interferisca con il sonno notturno. ALCUNI AEROPORTI internazionali (Londra, Tokyo, Berlino, ecc.) stanno rendendo disponibili appositi ambienti per i passeggeri in attesa delle coincidenze. Dietro pagamento, si entra in piccole suites o nelle “napcab” (“cabine del sonnellino”). Ci pensa il personale a svegliarvi per prendere il volo.

*

IL SONNO È ANCORA più importante per il corretto sviluppo cognitivo di bambini e ragazzi. Le nuove raccomandazioni indicano 1014 ore di sonno da 1 a 5 anni d’età; 9-12 ore dai 6 ai 12 anni e 8-10 ore nell’adolescenza.


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Le altre medicine

Pratiche di pulizia energetica Pranopratici, riflessologi ed altri operatori olistici usano spesso tecniche di autodifesa energetica. Si tratta di neutralizzare i rischi del mestiere. Fabio Fioravanti

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olti operatori olistici usano pratiche di purificazione delle energie negative che si accumulano durante il loro lavoro, a diretto contatto con persone che manifestano stati di sofferenza. In definitiva, anche noi possiamo usare queste tecniche o consigli per la pulizia energetica: secondo diverse tradizioni, infatti, ogni tipo di relazione umana o sociale comporta uno scambio energetico che può influenzare l’insieme corpo-psiche. Il tema è vasto e, secondo le scuole, si propongono svariati tipi di interventi, derivanti da molteplici tradizioni, a cominciare dall’India e dalla Cina.

M

Cina: l’energia “perversa” In Cina esiste il concetto di “energia perversa” (Xie qi), che è considerata causa di malattia. Si considera tale ciò che perturba il flusso delle energie normali, il cui equilibrio garantisce un buono stato di salute. Tra le energie perverse, ad esempio, si contano il vento e l’umidità eccessivi o fuori stagione. Il nostro organismo, tuttavia, è protetto da un’energia difensiva (Wei qi) che può neutralizzare l’attacco delle energie perverse. In linea generale, seguendo le prescrizioni della medicina cinese quanto più siamo in equilibrio, tanto più risulteremo al riparo dalle aggressioni energetiche.

Problemi dopo aver massaggiato Ma le energie negative possono introdursi anche attraverso il contatto con persone in sofferenza.


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Le altre medicine

Sotto l’acqua corrente: una tecnica di pulizia energetica.

«Spesso – ci spiega Fausto Nicolli, riflessologo ed esperto di arti cinesi – gli allievi dei miei corsi mi chiedono se esiste il rischio per un riflessologo di “assorbire” le energie negative durante il massaggio dei piedi di una persona. La paura non è del tutto infondata. Infatti i piedi sono la nostra “messa a terra” e hanno la funzione di scaricare le energie negative. Molti praticanti, soprattutto all’inizio, mi raccontano di avvertire, alla fine del trattamento, le stesse problematiche del soggetto sul quale hanno eseguito il massaggio e che questa sensazione persiste, a seconda dei casi, per pochi minuti o per alcuni giorni».

Rinforzo energetico tutti i giorni Nicolli, che ha appena dato alle stampe un ottimo libro sulla riflessologia plantare (si veda a pagina 89), individua alcuni “fattori di rischio”. «In primo luogo l’inesperienza», osserva. «Essa porta il praticante a focalizzarsi troppo sulle modalità

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di esecuzione della tecnica tralasciando l’aspetto energetico del trattamento. Questo può fargli assorbire energie che in Medicina Tradizionale Cinese vengono definite “perverse”. Se, poi, i trattamenti sono ripetuti è normale che ci si ritrovi con della energia perversa da eliminare. In questo caso è importantissimo non sottovalutare questo aspetto (o sopravvalutare le proprie forze) e apprendere tecniche di pulizia. Chi mi conosce sa che, personalmente, dedico una parte della mia mattinata alla pratica del rinforzo energetico del mio corpo, e questo mi ha permesso in tutti questi anni di continuare il mio lavoro senza grandi problemi».

Assorbire energia positiva «Ma c’è un altro fattore importantissimo da tenere presente per proteggersi: la debolezza energetica del riflessologo o del terapista. Uno dei miei più importanti maestri di arti interne, il dottor Jian Liujun, insiste moltissimo sul fatto che chi vuole essere di aiuto agli altri deve prima di tutto avere una buona energia di base. Egli – continua Nicolli – paragona il nostro corpo energetico a una spugna. Se questa spugna è asciutta può essere imbevuta di acqua pulita (energia positiva) o di acqua sporca (energia perversa). Al contrario, se la spugna è completamente zuppa di acqua pulita, non potrà assorbire l’acqua sporca anche se vi viene immersa. Sono molti gli operatori che sottovalutano

questa importante regola e nel tempo si ammalano o si debilitano al punto da dover abbandonare il lavoro».

Lavare mani e avambracci Per evitare tali inconvenienti si possono utilizzare alcune tecniche. «Ci sono moltissime tecniche di rinforzo energetico, mediate da discipline come lo Yoga, il Tai Chi, il Qigong. La cosa più semplice consiste nel lavare bene le mani e gli avambracci con acqua calda corrente. Molti ritengono che sia meglio con acqua fredda, ma ciò blocca il flusso energetico e non permette all’energia negativa di “scivolare” con l’acqua fuori dalle mani. L’acqua fredda si può utilizzare solo nel caso sia acqua sorgiva di fonte. Inoltre, alla sera è importante fare una doccia calda. Se si preferisce il bagno, all’acqua deve essere aggiunto del sale grosso integrale».

L’immunità del pranoterapeuta Un concetto non dissimile si trova in pranoterapia, disciplina che prevede svariate tecniche di protezione. Ma è fondamentale innanzitutto rafforzare se stessi. «La malattia, fisiologica o mentale, causa un turbamento di campo con cui l’operatore entra in risonanza. La difesa dipende dalla capacità immunitaria dell’operatore – ci spiega il pranoterapeuta Mario Papadia – ovvero dalla sua maturità psicofisiologica, esattamente come il sistema immunitario ci difende dalle infezioni. Ci si difende con tecniche di meditazione e programmazione, con le buone abitudini di vita e nel calibrare le proprie forze quando si opera».


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La prima difesa? DONARE AGLI ALTRI «La cosa più importante è la consapevolezza di quello che stiamo facendo. Non dobbiamo perdere di vista il fatto che, quando ci impegniamo in queste pratiche, è un dono che facciamo agli altri (e, nel contempo, a noi stessi). Questo fatto stesso risulta essere una grande protezione. Se invece entriamo nei termini della routine, dell’attività professionale vera e propria, possono subentrare problemi anche per l’operatore: sono noti casi di pranoterapeuti che si ammalano precocemente». Aurella Mazzola Traversi è ora operatrice del MoA, l'associazione che insegna in tutto il mondo il sistema di salute integrale del maestro giapponese Mokichi Okada. Ma il suo primo approccio nelle relazioni di aiuto è accaduto quasi per caso: una persona cara con una grave malattia. «Ho deciso di portarlo fuori dall’ospedale dove stava soffrendo moltissimo, per dargli sollievo, semplicemente per fare l’infermiera. E così mi sono accorta che con le mani potevo aiutarlo». A quel punto, Aurella approfondisce e stabilisce alcune pratiche peraltro condivise da molti operatori del settore: «Fumigazioni con Incenso, Sandalo e Salvia bianca. Oppure mettere le mani che abbiamo imposto sotto l’acqua corrente. E poi lasciar andare le goccioline davanti a noi». Poi l'incontro decisivo con la medicina di Okada, per cui oggi Aurella incontra persone bisognose d'aiuto e anche professionisti desiderosi di imparare: un’attività no profit. «È meraviglioso poter fare questo», ci dice. «Non è necessario per noi usare pratiche di purificazione delle energie negative. Siamo solo il tramite dell’energia cosmica donata all’umanità dal Maestro, non serve altro. Pratichiamo con una sola mano, a distanza dal corpo».

PER CONTATTI CON AURELLA MAZZOLA TRAVERSI, 331-3057120

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Le altre medicine

La visione dell’India

Il Pai Bing Qi Fa per disperdere l’energia perversa Vediamo una pratica di Qigong molto utilizzata nei templi Shaolin: si chiama “Pai Bing Qi Fa”, ovvero “tecnica di dispersione dell’energia perversa”. Essa, come dice il nome stesso, ha lo scopo di ripulire il corpo dalle energie negative accumulate (Fonte: Il cammino del benessere di Fausto Nicolli).

1. Posizione eretta, con le

4. Gli occhi possono

gambe nella posizione chiamata «del cavaliere», cioè con i piedi paralleli e molto più larghi rispetto alle anche.

5. In questa posizione è importante tenere a mente tre punti dell’agopuntura: uno è situato sulla sommità del capo e si chiama Bai Hui, e gli altri due (Yong Quan) sono posti sulla pianta del piede nel punto di congiunzione dei due cuscinetti.

2. Abbassarsi avendo cura di mantenere le ginocchia rivolte verso l’esterno. Bisogna visualizzare di essere un cavaliere sopra il proprio cavallo. Tenendo la schiena diritta, bisogna immaginare di essere collegati al cielo mediante un filo che si colloca sulla sommità del capo.

restare aperti ma non devono fissare alcun punto, oppure si tengono chiusi (posizione raccomandata).

3. Le mani sono poste a preghiera davanti a un punto importantissimo dell’agopuntura che si trova nell’intersezione fra la linea dei capezzoli e la linea mediana del corpo: è Shan Zhong (Mare dell’energia).

Visualizzazione Mentre assumiamo questa posizione, immaginiamo che l’energia pulita entri attraverso la sommità del capo e, come un fiume impetuoso, si insinui in ogni angolo del corpo riempiendolo di energia pulita. Espirando, si immagina che l’energia sporca fuoriesca in basso attraverso i due punti sulla pianta del piede. ● Fare questo esercizio per un numero minimo di 9 atti respiratori. Nel caso in cui vi sia una forte impregnazione di energia perversa, è possibile aumentare gli atti respiratori facendo dei multipli di 9.

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E in India? «Nei Sutra e nella filosofia Vedica, il concetto di “energia negativa”, se declinata nel suo significato mistico, ha due livelli principali di manifestazione», ci spiega il terapista ayurvedico Sem Galbiati. «In India è importante l’influenza degli astri, del Sole e della Luna al momento della nascita. Il Joitish è la scienza vedica che studia l’influenza degli astri sul destino delle persone e del mondo perché tutto è in uno e l’uno è in tutto: questa antica scienza ci aiuta a capire perché si generano negatività e positività».

Le azioni virtuose proteggono «Sul piano energetico, poi, è decisivo il karma, cioè l’influenza delle azioni buone e cattive svolte nelle vite passate o in quella attuale. Basti sapere che il nostro karma riempie la clessidra quando compiamo azioni negative e la svuota quando invece facciamo azioni positive, cioè dirette verso il bene incondizionato chiamato Dharma o verità. Quando la clessidra è vuota, l’anima è pura. Per neutralizzare le energie negative, legate agli astri o al karma, l’India suggerisce la pratica Sadhana, cioè compiere azioni virtuose ((ad esempio la preghiera o il digiuno), e il karma yoga, ovvero azioni gratuite volte al bene dell’universo e quindi dell’uomo». Per info e contatti: Sem Galbiati, www.spazioayurvedico.com Fausto Nicolli, www.invisibiledanza.it Mario Papadia, www.mariopapadia.it


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PRANOPRATICA

Come riportare equilibrio e proteggere noi stessi Nella mia professione – la Pranopratica – al primo posto c’è l’ascolto della persona nel ruolo di cliente/emittente e quello di operatore come ricevente. Accade che, attraverso le frequenze del parlato, il sistema emozionale del cuore instaura un processo oscillatorio o di fase che a sua volta coinvolge tutto il sistema vibrazionale della persona: noi lo chiamiamo campo bioelettromagnetico. Nell’uomo possiamo parlare di coerenza quando i nostri sistemi (sistema cardiovascolare,

respiratorio, nervoso, endocrino, immunitario, craniosacrale e tanti altri sottosistemi) svolgono un lavoro sincronico. Purtroppo, per vari fattori interni ed esterni, il nostro corpo a volte ci invia segnali di desincronizzazione della frequenza, la quale deve essere presa in considerazione e riportata in fase sincronica: riportiamo così equilibrio nell’organismo. Il cuore è il direttore d’orchestra attraverso il quale possiamo ritrovare la coerenza armonica di base; per

questo, con o senza metafora, “ci vuole orecchio”. In Pranopratica, l’apposizione delle mani dell’operatore a breve distanza dal corpo del cliente “dialoga” per effetto di risonanza, perciò non trasferisce energia “calda o fredda” come si usa erroneamente pensare nei racconti popolari di taumaturgia, ma comunica solo informazioni di aggiornamento al sistema, attuando un processo di ordine e naturale ripristino verso l’autoguarigione.

Il trattamento si sviluppa in 5 fasi: 1 2

Accoglienza e ascolto dei bisogni della persona (ascolto uditivo).

3

Rilevazione del campo bioenergetico (il cliente è sdraiato sul lettino e non deve essere spogliato o visitato) con distinzione di squilibrio per eccedenza o carenza energetica.

4

Riequilibrio con apposizione delle mani a ridotta distanza dal soggetto trattato.

5

Fine del trattamento.

L’invito a salire scalzo su una pedana di legno con sovrapposta una rete di rame orientata sull’asse geomagnetico Nord-Sud. Questo metodo naturale riporta velocemente il soggetto a dissipare i segnali elettrostatici accumulati da tutte le interferenze elettromagnetiche esistenti nell’etere (cellulari, wi-fi, ecc.).

In queste 5 fasi, come prevenzione personale, mi lavo spesso le mani con acqua corrente per dissipare la carica accumulata in eccesso e utilizzo una pedana personale con lo stesso criterio sopra citato, mentre per il mantenimento del mio campo energetico attuo la respirazione sincronica. Usare il pensiero/visualizzazione creativa come barriera di protezione aiuta molto, diventando così nel tempo un automatismo di prevenzione antistress. PIERLUIGI COMPAGNONI - PRANOPRATICO

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L’ultima domanda

La pasta fa ingrassare? n luogo comune assai diffuso: per controllare il peso corporeo e non ingrassare bisogna eliminare la pasta. È in effetti una delle prime strategie che si adottano per buttare giù i chili di troppo. Peccato che non abbia alcun fondamento.

U

● Anzi, di recente, uno studio dell’Irccs Neuromed di Pozzilli dice esattamente l’opposto. «Il consumo di pasta – afferma il primo ricercatore, George Pounis – diversamente da quello che molti pensano, non si associa a un aumento del peso corporeo. Al contrario: i nostri dati mostrano che mangiare pasta si traduce in un più salutare indice di massa corporea, una minore circonferenza addominale e un miglior rapporto vita-fianchi». ● «La pasta – aggiunge Licia Iacoviello, Capo del Laboratorio di Epidemiologia Molecolare e

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Nutrizionale del Neuromed – è spesso considerata un fattore da limitare quando si segue una dieta per perdere peso. C’è chi la elimina completamente dai suoi pasti. Alla luce di questa ricerca, possiamo dire che non è corretto. Stiamo parlando di un componente fondamentale della tradizione mediterranea, non c’è ragione di farne a meno». ● Badate: ciò non si traduce nel via libera alle mega-porzioni. Occorre moderazione, inserendo la pasta all’interno di una dieta equilibrata. Niente sensi di colpa: non è la pasta in sé che fa ingrassare, ma le nostre esagerazioni.

Curiosità

Quali sono i cibi meno calorici? Su tutti acqua e sale: zero calorie. OK, voi direte, ma non si vive di acqua e sale. Giusto. Allora, il tè, il caffè, l’infuso di camomilla: 1 Kcal. E qualcosa che si mastica? In questo caso la cicoria batte la concorrenza (10 kcal). Ma abbiamo anche un bel gruppo di alimenti che non superano le 15 Kcal. Limoni, scarola, cetrioli, lattuga iceberg, soncino, asparagi, fiori di zucca, lattuga cappuccio, radicchio verde. Per dare un’idea: un bicchiere di vino apporta da solo non meno di 80 Kcal.

Risposta:

No. Contribuisce anzi a ridurre l’obesità. A patto che non si esageri.


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