[09-06-2013] Casoriadue - N.23 by Casoriadue Redazione

DOMENICA 9 GIUGNO 2013

Settimanale di Informazione

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ANNO XIII - N° 23 - DOMENICA 9 GIUGNO 2013

HO INCONTRATO TOMMASO CASILLO E…. GLI SCISSIONISTI

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DOMENICA 9 GIUGNO 2013

PALLA AVVELENATA

HO INCONTRATO TOMMASO CASILLO E…. GLI SCISSIONISTI Mi int rattene vo a telefono con Tommas o C asi l lo, in v i ag g io, s otto l a piog g i a b attente, vers o l a “su a” R i ardo; non era in bici ma in auto. Poi l’ ho r iv isto nel concit ato pi ano p olit ico del Pa l azzo di Citt à; ave va f rett a i l S enatore s enza mai diment ic are di int rattenersi si a con me che con i suoi: l’ Ing . Peppino E sp osito, Bi ag io Ga l luccio e Luis a Mar ro. Al l or a, Tommas o, g li s cissi onisti non mol l ano? “Che ci poss o fare? Credi, mica, è facile? ” e t ira f uor i un rag ionamento che va d ai rapp or t i p olit ici ai rapp or t i umani, s of fer mandosi su l l a t rasp arenza deg li att i amminist rat iv i, su l rapp or to t ra i consig lier i d a l le divers e anime e d anche su l suo

rapp or to con i l Sind aco che lui r it iene di g rande s osteg no olt re che di amicizi a. Hai c apito che c e l’ hanno c on

te. E’ tutto c ontro di te. “L o s o. Sto pens ando che av ranno fatto anche una ipotesi di Giunta”. B asterebb e gover nare nel l’interess e di C as or i a e dei suoi abit ant i e non ins eguendo st rane st rateg ie, a lchimie t att iche, r icord ando l’acc us a dei suoi av vers ar i di ess ere st ato l a guid a di a lc une t ra le amminist razioni deg li u lt imi anni. Nel col lo quio avuto con C asi l lo ho r icord ato l’elenco deg li er ror i del le pre ce dent i amminist razioni, b en s ap endo che molt i di essi venivano commessi d ai suoi col l ab orator i; ho r icord ato che g li elenchi di er ror i vengono d a l l a memor i a e non d a un archiv io. C ONTINUA A PAG. 4

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4 SEGUE DA PAG. 3 Al l or a, Tommas o, s ai qu ante volte ho p ens ato: chiss à c ome si s ente i l S enatore nel l e ggermi, sp e ci e qu anto r acc onto i l mo d o “ impropri o” di gestire e sp end ere i l pubbli c o d anaro? “Rig uardo i contr ibuti, tutti s anno che sto predicando sin dall’ ins ediamento di ess ere trasparenti, di non sbagliare, di non commettere s candali, nel r i spetto massimo delle politiche s ociali. E’ invece cos a buona e g iu sta l’ idea di r i s olvere i problemi del Mu s eo di Ar te C ontemporanea”. Nel f rattemp o p ass ano e si fer mano a s a lut ar mi a lc uni del le t ante g iovani promess e del c a lcio c as or i ano; ne s ono t ant i: D e Franco a L a Sp e zi a su l l a s ci a di Ru l lo e D e R os a e r icord ando l’amore del S enatore p er lo sp or t g li chie do: ve d o che ti f a pi ac ere: C as ori a ha tanti c ampi oni…….. i

tu oi non ti av ver tono……. né qu el li che stanno c on te né g li s cissi onisti. Pens o che d ov resti c ominci are ad org anizzar ti. Al tu o Ass ess ore e a l Sind ac o ho s ol o d e tto di ess e-

re orgo g li osi s e qu a l che a ltro f ig li o di C as ori a d ebutta in A, c ome è c apitato in p ass ato a C af f arel li, Zuni c o, Ru l l o e D e Ros a, a l l e v ittori e a l l’e-

stero di Lu c a Mares c a e d e g li olimpi oni ci Gi oi a Marz o c c a, Mauro S armi ento e Vinc enz o Pi c ardi. Non mi stancherò mai di chi e d ere d el l o Stadi o S an Mauro e d el Pa l azz e tto. Te l o g ar antis c o. C asi l lo va v i a cons cio del le g randi opp or tunit à che p erde l a su a e nost ra Citt à. E p ens ando ag li s cissionist i ho cominci ato a cont att arli. Ho p arl ato con Nicol a L ae zza, Giovanni Mar ig li ano, Pino B a ls amo e Pas qu a le Fuccio e mi r isp ondono: “è f inita l’epoca dei consiglier i eletti per alz are s olo la mano alle votazioni. E’ anche una questione di dig nità. Non difendiamo né il posto in C onsiglio né quello alle commi ssioni”, conf ront ando fatt i, opinioni e comment i con a lt r i attor i del l a s cena p olit ic a c as or i ana. Uno su tutt i, Pas qu a le Pug lies e: d a l suo blog p ar t icol ar i e ane ddot i in qu ant it à.

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5 Riceviamo e Pubblichiamo

L’INVITO AL SINDACO DI CASORIA, PREFETTO DELLA CITTA’ “Un’Amministrazione come quella di Enzo Carfora, composta da partiti che si rivedono nelle idee liberaldemocratiche (Fli, Noi di Arpino e Api) e cattoliche popolari ( Idv), deve porre la massima diligenza e lo scrupolo fino all’estremo per quanto concerne l’amministrazione del pubblico denaro. Il denaro del popolo è sacro. Occorre quindi che tutte le gestioni amministrative e finanziarie – dal Settore Ragioneria e Finanze a quello dei Servizi diretti alla Persona o dall’Urbanistica ai Vigili Urbani – siano oggetto della più vigilante attenzione e del più assiduo controllo. Il Sindaco deve tenersi in contatto non solo con gli Assessori ma con i Dirigenti di Settore. Tutti coloro che amministrano pubblico denaro devono essere di specchiatissima probità. Soprattutto a Casoria il Sindaco, grazie all’investitura popolare, deve instaurare l’epoca dell’assoluta moralità amministrativa, spezzando risolutamente le sopravvivenze camorristiche ed elettoralistiche. Simultaneamente all’azione di controllo, secondo le leggi istituzionali, il Sindaco deve continuare nelle epurazioni che si rendono necessarie ed indicare gli elementi nocivi. Il Sindaco deve imporre che siano allontanati e banditi da qualunque organizzazione tutti gli affaristi, i profittatori, gli esibizionisti, i venditori di fumo, i pusillanimi, gli infetti di lue policantista, i vanesi, i seminatori di pettegolezzi e di discordie, e tutti coloro che vivono senza una chiara e pubblica attività. di Franco D’Anna

NON RESTAURARE NON RINNEGARE L’autolesionismo dei voltagabbana

Ben venga il Partito unico della coalizione che vince le elezioni. Sarebbe illogico disconoscere l’ineluttabile

esigenza di compattare una forza politica in guisa da annullare, definitivamente, l’inaccettabile continuo emergere di insignificanti assembramenti pseudopolitici. Per quanto più doloroso, altrettanto illogico pretendere di immettersi nel nuovo, grande collettivo politico, con insegne e bandiere. Ma c’è un “MA” grande come una casa: è demenziale ed autolesionistico entrare nella nuova grande Compagine nella condizione di Enrico a Canossa. di Tullio Pignetti

IL GOVERNO DI ENZO CARFORA? INCOMPARABILE!……..

………se non patisse nocive lacerazioni interne.

Degli amici ci guardi Iddio, consiglia un vecchio adagio. Attento Enzo. Attenti Tutti. Avete alleati infidi, instabili, irriconoscenti. Ognuno “Cicero pro domo sua”. Vi conviene indossare le vesti di Publio Clodio e mandare in esilio chiunque attenti alla prerogativa prevista dall’art. 95 della Costituzione: “Il Sindaco dirige la politica generale del suo Governo e ne è responsabile”. Nell’agitato pelago delle ambizioni già si naviga “ad usum delphini”. Un delfino che ha sangue di pesce, proprio di persona priva assolutamente di sensibilità, passionalità e calore umano. Come un subacqueo, geneticamente, incline a navigare sott’acqua. Ci spiace costatare con disappunto misto a sconcerto la contraddittorietà della nostra maggioranza nell’apprestarsi a governare, che non solo scatena polemiche inutili, ma si lascia irretire in

diatribe controproducenti in lunghissime riunioni, maestri di dialettica eristica, unica arma di una minoranza di eletti e non letti, proclamati, noiosa e riottosa, incapace di svolgere, democraticamente, il suo ruolo, cavalcando strumentali proteste. Un continuo gridare al lupo, al lupo, mentre questo Sindaco ha avuto il conforto di un larghissimo consenso elettorale, che viene confermato, da tempo e giorno dopo giorno. Ci permettiamo, però, di ricordare alla nostra maggioranza “politicamente la cultura di opposizione è stata sempre anti istituzionale, e di più quella che dimostra tutta la sua forza con una tecnocrazia di opposizione diffusa in tutti i gangli istituzionali”. Enzo Carfora merita grande fiducia e forte appoggio. Deve difendersi a “colpi di democrazia”, che consente alla maggioranza di governare, democraticamente, senza l’obbligo di aspettare che la minoranza si decida a collaborare. Una maggioranza costretta a lottare contro accaniti oppositori esterni e finanche interni. Un vero complotto antidemocratico di uno sparuto gruppo di persone affezionato del “NO”! Un “NO” eversivo e sovvertitore. Di Giralimoni

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VALENTINA IACONO Questa settimana a parlare al nostro giornale, è la Preside Manganelli Fernanda, la quale dirige da 6 anni, l’Istituto Giosuè Carducci di Casoria. La Preside, dopo aver insegnato per un breve periodo, nel 2007 vince il concorso ordinario, che le darà la possibilità di diventare dirigente scolastico. Non è stato facile, ci spiega, affrontare questa professione. Come si è evoluta la Sua carriera nel corso degli anni? Il circolo è cresciuto nel corso degli anni; di due sezioni per la scuola dell’infanzia e di una per le scuole primarie. Ad oggi, è impossibile incrementare la crescita di altre classi per mancanza di spazio. Abbiamo collaborato su diversi fronti, ci spiega, con il Comune che quest’anno ci ha appoggiato tantissimo nelle diverse manifestazioni a cui abbiamo preso parte; ancora con l’Asl, con la Regione Campania, con l’Università. Attualmente sono circa 960 gli iscritti presso questo Istituto. La forma di collaborazione che si è istaurata tra il personale docente e non docente ed il personale amministrativo è notevolmente cresciuto nel corso degli anni. Per cui posso ritenermi abbastanza soddisfatta. Il personale docente è molto preparato, molto professionale. Quest’anno inoltre, abbiamo realizzato, per gli alunni del terzo anno, una manifestazione a teatro, che ha visto la partecipazione anche dei professori. Una parte del ricavato è stato utilizzato per

AFFRON TARE LA SCUOLA AI TEMPI NOSTRI terminare il laboratorio di informatica, mentre l’altra parte, sarà speso per acquisire telecamere, che serviranno poi a vigilare l’Istituto, in seguito ad un furto ricevuto l’anno scorso. Sempre quest’anno, i ragazzi hanno partecipato ad una gara di scacchi a Montecatini. Una squadra composta da sei alunni, di cui il più piccolo ha soli 6 anni. Si sono qualificati, ed hanno potuto godere di una bellissima esperienza data la loro giovane età. Come deve essere impostato il rapporto tra alunno e insegnante? I problemi sono tanti. I nostri insegnanti sono dei professionisti, per cui il sapersi rapportare deve riguardare tutti gli aspetti, come quello di provenienza dell’alunno, oppure quello sociale, psicologico, ecc. Se una classe è composta da 23 alunni, bisogna considerare che ogni ragazzo è differente, per cui lo stesso rapporto che vi si instaurerà sarà diverso. Noi lavoriamo molto sulla valutazione dell’alunno, quindi non guardiamo solo al profitto, ma anche al comportamento. Infatti, all’interno della nostra scuola è presente uno sportello psicologico, con lo scopo di aiutare qualche alunno che presenti disagi. In cosa è cambiata la

scuola odierna rispetto a quella di un tempo? E’ cambiata tantissimo. Secondo me, prima c’era una visione globale della scuola, era vista come l’unico canale formativo, oggi invece non più. Ora c’è la danza, c’è la palestra, c’è la musica, c’è il teatro, quindi i bambini sono coinvolti in tante cose. E’ anche giusto che sia così, però purtroppo viene meno la funzione scolastica. Ma anche le leggi sono sempre meno favorevoli. Ad esempio, due anni fa lavoravamo a 30 ore settimanali, ora invece siamo stati costretti a scendere a 27 ore settimanali, secondo la riforma Gelmini, che addirittura ne prevedeva 24. E’ cambiato anche il rapporto con i genitori. Un tempo, quest’ultimi, avevano tanta considerazione e rispetto per la scuola, per gli insegnanti, per le stesse istituzioni, ma adesso, invece, non è più così. Ora, subiamo minacce, comportamenti sgradevoli nei nostri confronti. Esistono casi differenti tra loro, come bambini violenti, con alle spalle famiglie che insegnano loro comportamenti sbagliati. Quindi è un susseguirsi di eventi che hanno portato la scuola ad una completa trasformazione rispetto al passato. Cosa ne pensa della cosiddetta “fuga dei cervelli”?

E’giusto che sia così. Se non viene data loro la possibilità di emergere, nonostante si tratti di ragazzi intelligenti con forti potenzialità è ovvio che sono costretti a dare una svolta al proprio futuro. Se così non fosse, resterebbero chiusi in “gabbia” e aumenterebbe la disoccupazione. Apprezzo moltissimo i giovani, che decidono di affrontare queste situazioni e questi cambiamenti radicali nella propria vita. E’ assurdo pensare che nei nostri istituti di ricerca ci siano stranieri, non lo dico per razzismo, ma perché i nostri giovani sono poi costretti ad emigrare all’estero. Credo debba essere il contrario, quindi cercare di premiare i nostri giovani e non demotivarli. Pensa che possano esserci miglioramenti per il futuro? Mi auguro che nel futuro vengano riconosciuti sempre più i ruoli degli insegnanti, perché il ruolo dei docenti è quello che viene dimensionato. Spero quindi, che venga rivalutata la figura del docente proprio come lo era 30 anni fa. Dovremmo innanzitutto metterci al pari con i paesi europei, come la Francia, l’Olanda, il Belgio e la Germania, dove gli insegnanti sono valutati in maniera differente, e parlo non solo di termini economici, ma anche formativi.

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Progetto didattico per la prevenzione dell’obesità infantile L’obesità infantile è un problema di notevole rilevanza sociale. Il fenomeno è il risultato di un bilancio energetico positivo protratto nel tempo, ossia nella costante e continua introduzione di una quantità di calorie superiore a quella consumata. Tecnicamente si definisce obeso un bambino il cui peso supera del 20% quello ideale, mentre si parla semplicemente di sovrappeso quando la quota è pari al 10%. Negli ultimi decenni il numero di bambini con problemi di peso, in Italia come nel resto del mondo industrializzato, è aumentato a dismisura, tanto che i bambini in sovrappeso sono duplicati negli ultimi venti anni. Attualmente, si stima che in Italia, più di un milione di bambini è in sovrappeso o obeso. Pertanto bisogna intervenire immediatamente per invertire questo trend negativo, attraverso la prevenzione. L’obesità infantile ha una genesi multifattoriale, in primo luogo c’è sicuramente una scorretta alimentazione associata ad una scarsa, se non assente, attività fisica e a fattori di tipo genetico/familiare. Il ruolo della dieta scorretta e squilibrata è centrale: oltre a mangiare troppo, il bambino mangia in maniera sregolata e male. Non bisogna sottovalutare, come fattori di rischio, la ridotta attività fisica o la sedentarietà, frutto di uno stile di vita sbagliato, e purtroppo sempre più frequente. I piccoli, infatti, tendono a passare sempre più ore davanti alla televisione o al computer, ad uscire sempre

di meno e assumere atteggiamenti sbagliati, come ad esempio, prendere l’ascensore anche solo per un piano. L’esercizio fisico è importante e fondamentale per il bambino che cresce contribuendo alle giuste proporzioni tra massa magra (tessuto muscolare) e massa grassa (tessuto adiposo). I fattori familiari non son meno caratteristici dei precedenti. Un ulteriore dato preoccupante è rappresentato dalla persistenza dell’obesità infantile nell’età adulta, con conseguente aumento dei rischi per la salute. I programmi preventivi adottati fino ad ora, hanno avuto scarso successo, in quanto indirizzati prevalentemente alla classe medica. Per questo motivo, nasce il progetto didattico per la prevenzione dell’obesità infantile a cura del Dott. Ciro Minore, biologo nutrizionista, che vuole informare direttamente le famiglie sulle varie problematiche dell’obesità infantile. Solo azioni coordinate, nell’ambito di campagne a largo raggio possono avere chance di successo. Il progetto offre alle scuole elementari e medie la possibilità di integrare alle normali attività didattiche, una nuova attività sul tema della nutrizione, offrendo un ausilio sulla corretta alimentazione, mediante lezioni frontali effettuate da un esperto nel settore. Il progetto del Dott. Minore, parte da un dato di fatto comune ad ogni processo educativo nel mondo contemporaneo: i bambini imparano sia a scuola che fuori.

Imparano, vuol dire che raccolgono informazioni quasi sempre, ma in particolare nell’ambito alimentare, in

to per facilitare la comprensione degli argomenti da parte dei bambini. Il progetto ha durata due mesi; è destinato alle scuole di Casoria (delle quali solo la Palizzi ha accettato per il plesso di Piazza Dante), ed ha un costo notevolmente inferiore al costo che i soggetti obesi, siano essi bambini o adulti, apportano alla nazione. Infatti quasi il 26% de-

maniera inconsapevole poiché si trovare a dover mediare le nozioni apprese a scuola con il senso comune dei propri genitori, con un bombardamento pubblicitario ed il confronto con i modelli che formano i loro desideri in fatto di alimentazione. Dall’esperienza maturata nella comunicazione pubblica e nella divulgazione per giovani e adulti, nasce il convincimento che per sensibilizzare i bambini verso un tema molto discusso come quello che si sta analizzando, sia necessario un nuovo approccio che preveda la realizzazione di lezioni frontali che permettono, tramite le scuole di interagire con i ragazzini e le famiglie direttamente, in maniera sistematica e integrata. Si propone dunque un percorso attraverso l’analisi di alcune immagini di personaggi Disney che attraverso le vignette suggeriscono agli alunni la corretta alimentazione e il corretto stile di vita. Tutto ciò è stato idea-

gli Italiani è in sovrappeso e ben il 10% sono classificati come obesi, ovvero quasi cinque milioni. Il costo sociale annuale di una persona obesa è di 1.700€ (1.400 euro di costi sanitari e 300€ di costi non sanitari). Questi risultati sono stati illustrati nel corso del Festival della Salute di Viareggio. In virtù di quanto detto, un progetto di questo tipo, con un costo non molto elevato (il totale del costo del progetto è di duemila euro), potrebbe non solo far migliorare la salute dei bambini in Campania, dove purtroppo il tasso di obesità infantile è elevato, ma può far diminuire anche la spesa pubblica Regionale. Se la Regione Campania poi venisse presa come esempio nazionale, si potrebbe assistere a dei giovamenti non solo della singola Regione, ma per tutta l’Italia, diminuendo così lo spreco di soldi che viene fatto per le persone obese.

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ANNALISA GRIMALDI “Quattro giorni di pioggia nella città di Napoli in attesa che si verifichi un Accadimento straordinario”: è questo il sottotitolo di “Malacqua”, il romanzo di Nicola Pugliese che ritorna in libreria dopo oltre trent’anni di assenza. Il libro, ripubblicato dall’editore Tullio Pironti, è stato presentato martedì scorso alla Feltrinelli di piazza dei Martiri, nel “salotto buono” della città. Accanto alla figlia di Nicola Pugliese (purtroppo scomparso l’anno scorso) c’erano il fratello Armando, noto regista teatrale, la responsabile della pagine culturali del “Roma” Armida Parisi; e poi il giornalista Giuseppe Pesce, che negli ultimi anni ha realizzato una serie di studi critici che hanno contribuito alla riscoperta di “Malacqua” e del suo autore. L’attore e scrittore Peppe Lanzetta ha letto delle pagine del libro davanti alla sala affollata. All’incontro erano presenti critici ed appassionati, giornalisti (tra di loro anche il direttore di

Malacqua, il ritorno di un grande libro Casoriadue Nando Troise) ed anche molte “vecchie firme” napoletane: Nicola Pugliese è stato infatti un conosciuto ed apprezzato giornalista del “Roma” di Achille Lauro, e “Malacqua” è stato il suo unico romanzo, pubblicato nel 1977 dalla Einaudi grazie ad Italo Calvino. A ricostruire tutta la vicenda editoriale, l’eccezionale “caso” letterario, è stato Giuseppe Pesce, che ha pubblicato qualche anno fa un saggio per la “Fondazione Premio Napoli” all’epoca presieduta da Silvio Perrella, che è stato uno dei principali sostenitori del dibattito su questo bellissimo libro. “Malacqua” è infatti un libro assolutamente da leggere: è un romanzo che parla della “non-storia” di Napoli, cioè di una città che per scelta è anarchica e ingovernabile, e che obbedisce solo agli istinti della Natura (come altri “Sud del mondo”, come il Sudame-

rica di Garcia Marquez). Ma la grandezza del romanzo è quella di riuscire a fare di Napoli una metafora di qualcosa di ben più grande, e cioè dello stato della condizione umana: fragile e provvisoria, eppure l’unica possibile; incupita dal proprio inevitabile destino, che è la morte; ma anche con momenti di straziante bellezza

e dolcezza. La bellezza che tornerà dopo la pioggia, che prima o poi dovrà finire; e allora penseremo: “che stupidi, che siamo stati”. Tutto questo fa di “Malacqua” un piccolo grande capolavoro della letteratura italiana, che finalmente viene riscoperto. Da andare assolutamente a cercare in libreria!

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ANTONIO BOTTA

Godibilissimo spettacolo degli alunni delle classi quinte del I Circolo. Titolo: “La scuola siamo noi”

QUEL BAULE COLMO DI..EMOZIONI Gli alunni delle classi quinte della scuola “S. Mauro”hanno offerto, il 30 e il 31 Maggio scorsi, nella sala – teatro del madrinato “S. Placido” (gentilmente concesso dalle suore vincenziane), uno spettacolo godibilissimo dal titolo “La scuola siamo noi”. Un baule colmo di ricordi e di tracce del lungo periodo trascorso al I Circolo (dalla scuola dell’infanzia ai 5 anni della “primaria”) ha costituito l’input che ha spinto i circa 150 protagonisti della manifestazione a compiere un gradevole tuffo nel passato, consentendo loro di esibirsi in scenette divertentissime, in

balli briosi e in canti molto piacevoli ed orecchiabili, interpretati da un impeccabile coro ben diretto dal maestro Salvatore Pezzella. Poiché tutto si è svolto sull’onda della rievocazione di un passato lontano ( ex compagni di scuola si ritrovano da adulti a ricordare eventi salienti del 2013 e momenti significativi del loro excursus scolastico alla “S. Mauro”), fondato era il rischio di indulgere al sentimentalismo svenevole. E invece, no! Le insegnanti e i simpaticissimi baby artisti hanno trattato il contenuto del loro spettacolo in chiave spassosamente umoristica. Ciò non vuol dire che gli anni vissuti al I Circolo non siano stati formativi e non abbiano posto nel cuore degli alunni, come giustamente hanno sottolineato, quelle salde “radici”necessarie per proseguire nell’avventura della vita; essi, infatti, hanno posto in rilievo che, in fin dei conti, non si vede perché la necessaria serietà e lo sforzo personale che richiede un corso di studi ben fatto, non possano e non debbano conciliarsi con un insieme di condizioni che permettano di vivere l’esperienza scolastica come qualcosa di gratificante, come un primo passaggio impegnativo, ma gioioso e sereno della propria traiettoria esistenziale. Il pubblico spesso ha sottolineato con scroscianti applausi il proprio gradimento, apprezzando la presenza scenica degli interpreti delle varie scenette(“La scuola balorda”, “la lettera alle maestre”, parodia di quella scritta da Peppino De Filippo su dettatura di Totò, “L’angolo dei talenti”, piccolo spazio autogestito dagli alunni)), le qualità canore del coro (“Elementari bye bye”, “Una nuova avventura”, “La mia maestra”, “W la scuola”, “La tua famiglia..”) e le movenze armoniche dei ballerini in danze coinvolgenti. Al termine la sorpresa, questa sì commovente, che ha reso lucidi gli occhi dei genitori e dei parenti: mentre sul video apparivano le foto dei bambini ritratti in momenti significativi del loro percorso scola-

stico, le insegnanti, sul palco dietro lo schermo, cantavano emozionatissime “La vita è bella”, brano musicale dell’omonimo film di Benigni. A conclusione della manifestazione, hanno porto vivissimi complimenti ai bambini e alle insegnanti la Dirigente, prof. ssa Maria Grazia Puzone, e la prof.ssa Gerarda Durante, già Dirigente della scuola “S. Mauro” per 26 anni, presente con il consorte per assistere alla performance del nipote. La Dirigente Puzone, dopo aver messo in risalto l’impegno proficuo delle docenti e del personale della scuola nella realizzazione dello spettacolo, preparato in tempi brevi per difficoltà oggettive, ha ringraziato i genitori per la fiducia riposta nella scuola “S. Mauro”, manifestando la speranza, in virtù dell’accorpamento, di continuare ad essere la Dirigente degli alunni che si sono scritti alla “P. Ludovico da Casoria”. Ha augurato, poi, ai bambini di “custodire dentro di loro le esperienze vissute al I Circolo”, concludendo con queste significative parole: “Se i risultati sono questi, allora noi adulti possiamo continuare a riporre fiducia nel futuro”. La signora Durante, ripercorrendo brevemente il percorso scolastico dei bambini, li ha definiti “quelli della diaspora”, perché frequentavano la prima elementare quando fu disposta l’evacuazione, rimarcando la forza d’animo con cui tutta la comunità scolastica seppe reagire a quei brutti momenti. Dopo aver evidenziato le alte qualità umane e professionali degli operatori scolastici che lavorano nel “mio” Circolo, ha rivolto parole di gratitudine e di apprezzamento alla prof.ssa Puzone per l’elevata competenza e la grande passione con cui svolge la funzione dirigenziale. E ora non ci resta che citare le insegnanti, che hanno accompagnato per mano i loro alunni sui sentieri della conoscenza e della sapienza nei cinque anni di scuola primaria, staccandosene dopo aver fatto loro capire il valore della libertà, tema di una poesia di K. Gibran, recitata in inglese durante lo spettacolo. A queste docenti tutta la comunità scolastica esprime il grazie sincero per il fatto di essersi innalzate “fino all’altezza dei sentimenti” dei bambini: L. Calvello,E. Ciccarelli, R. Comparelli (che ha curato anche la recitazione delle parti in inglese), A. Crispino, C. Di Paola, M. Ferraro, S. Pezzella (Canto): L. Beneduce, M. R. Formisano, A. Giacometti, R. Graziosi, T. Toscano (Recitazione); A. Ciotola, G. Pesce, M. G. Rocco, A. Valentino (Ballo). Si ringrazia la docente C. Ianniello per la consulenza relativa ai costumi e i collaboratori scolastici A. Antonelli (per la realizzazione del baule e il contributo all’allestimento scenografico) e Pasquale Listone (allestimento scenografico).

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ALESSANDRA VERGARA

Anna D’Auria si racconta su Casoria due L’attrice ci parla di questa sua passione e delle sue esperienze teatrali.

Come nasce la sua carriera artistica? La mia carriera artistica nasce da una grande passione. Io da piccolina ho sempre partecipato a concorsi teatrali con la scuola, con le compagnie amatoriali. Poi un giorno, mi trovavo in una rassegna teatrale scolastica dove c’era un noto impresario siciliano, mi vide e mi disse “mi piacerebbe averti nel mio spettacolo in Sicilia”. Così hoiniziato a lavorare con lui. Diciamo che era scritto nel mio destino che io dovessi fare l’attrice perché quando io ero bambina mio padre invece di raccontarmi le favole, mi faceva vedere le commedie di Eduardo, i film di Totò mi leggeva le poesie di Viviani, e mi cantava tutte le meravigliose canzoni classiche napoletane. Cosa le è rimasto degli artisti con cui ha lavorato? In genere lavoro con persone con cui mi fa piacere lavorare, mi hanno insegnato a “rinunciare per crescere” e dunque ho imparato che è importante scegliere bene con chi lavorare. Ho lavorato con grandi artisti che stimo professionalmente e umanamente e ognuno di loro mi ha insegnato qualcosa: Mario Brancaccio, Oscar Di Maio, Antonio Ottaiano, Caterina De Santis, Gaetano Liguori, Davide Ferri, Jessica Pratt, collaboro spesso con la “signora del teatro” Annamaria Ackermann, che è anche la mia insegnante di dizione. Lei ha interpretato diversi generi teatrali da Plauto, alla commedia brillante di Oscar Di Maio fino alla sceneggiata di Antonio Ottaiano. Che cosa le hanno lasciato queste tre forme teatrali? Ogni forma di teatro ha una sua ricchezza. E’ stato bellissimo fare Plauto, così come le commedie briose di Di Maio. Però per me è stato particolarmente emozionante fare la sceneggiata, una forma di teatro che avevo visto da lontano essendo giovane. Mi ha dato davvero tanto, rappresenta quella Napoli viscerale, la Napoli piena di valori. Cosa si sente di dire sulla crisi che sta vivendo il tea-

tro e in generale il mondo della cultura? Credo sia necessario l’intervento da parte delle Istituzioni, è importante tutelare la ricchezza culturale e tradizionale della nostra città anche nel rispetto dei grandi artisti che ci hanno preceduto, mantenere salde le nostre radici è soprattutto importante per andare avanti verso un futuro migliore. Dove la vediamo impegnata in questo periodo? Per la prima volta vivo la magia dell’opera lirica, interpretando, dal 27 maggio al 7 giugno con un opera lirica dal titolo “Demetrio e Polibio” di Rossini, un triplice ruolo sullo stesso palco accanto ad artisti internazionali e pregiata dalla guida di uno dei registi più creativi del panorama lirico attuale, Davide Livermore, nel meraviglioso contesto del Teatro di Corte del Palazzo Reale di Napoli con l’orchestra e coro del mitico Teatro San Carlo.

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ANTONIO BOTTA

Nasce a Casoria il movimento politico “ Moderati”: intervista al segretario cittadino Andrea Varsi

Nasce a Casoria il movimento politico “ Moderati”, di cui è segretario cittadino il signor Andrea Varsi. “Ho ricevuto ufficialmente la delega dal segretario regionale Cosimo Boemio”, mi dice accogliendomi nel salotto di casa sua. “E’una realtà in embrione, da sviluppare “dal basso” con il contributo di tutti coloro, in particolare i giovani, fortemente delusi da una classe politica chiusa nei palazzi istituzionali e lontana dai drammi della gente.” “Ci siamo liberati” spiega, rispondendo a una mia domanda “delle zavorre di un passato politico in cui il partito di riferimento, Italia dei Valori, non si è saputo distinguere dagli altri, incapace di conseguire l’obiettivo primario di farsi interprete della richiesta della base di permeare la politica dell’ineludibile rigore etico di cui il segretario nazionale Antonio Di Pietro dichiarava di farsi portavoce. Egli al congresso di Vasto ha delineato una linea politica ampiamente condivisa dai delegati, ma da lui nettamente smentita nei mesi successivi. Il distacco da IDV e l’approdo al partito Moderati(nato ufficialmente, a livello verticistico, alcuni anni fa,n.d.r.) sono stati inevitabili. Benché siamo una realtà “in nuce”, abbiamo ottenuto, nelle elezioni comunali di Afragola, un incoraggiante successo, poiché la lista civica che abbiamo appoggiato, di cui era capolista Salvatore Iavarone, ha raggiunto una percentuale del 5% dei consensi. Chiedo a Varsi su quali basi intende costruire il progetto politico dei Moderati a Casoria, a cui guarda con simpatia anche qualche membro della classe dirigente cittadina. “In piena sintonia d’intenti con il segretario nazionale Giacomo Portas ( rieletto nelle ultime elezioni politiche alla Camera, come indipendente,nelle liste del PD, n.d.r. ), dei referenti regionali Nicola Marrazzo e Cosimo Boemio, il mio obiettivo è di passare dalla protesta alla proposta, coinvolgendo, innanzitutto i giovani. Con loro ho avuto due incontri nella nuova sede di via Duca D’Aosta n° 15. Ad essi ho lanciato una sfida importante, perché in un periodo nel quale la passione per la politica è venuta meno, quale segretario cittadino offro loro la possibilità di trasformare la sfiducia nei confronti di chi ha “scippato” loro il futuro, in un forte impegno al servizio della comunità cittadina. Dai colloqui avuti con i giovani, è emerso che non si fa politica per andare ad occupare una comoda poltrona, per difendere dei privilegi; non si fa politica per guadagno, ma si fa per risolvere, spinti da alte idealità, i problemi della gente, per tutelare il territorio, per costruire concretamente un presente e un avvenire migliori. Ho sollecitato, pertanto, gli oltre venti giovani presenti agli incontri ad essere protagonisti “in positivo”, ad alzare la voce, a mirare in alto, agendo responsabilmente a livello locale”. Come?, ho domandato. “Li ho spronati a guardarsi intorno, a mostrare interesse per la propria Città, a considerarla un Bene prezioso di cui avere cura e a fare proposte di miglioramento del contesto urbano, del loro quartiere, ponendosi al servizio del territorio in cui vivono oggi, ma dando anche

“PARTIRE DAI GIOVANI”

un contributo alla costruzione della Casoria di domani. I giovani vanno motivati, spronati a dare il meglio di loro stessi, sono convinto che essi costituiscono una risorsa ignorata colpevolmente dai politici e dagli amministratori degli enti locali, fra cui anche quelli che hanno governato la nostra città. Quale il suo giudizio dell’Amministrazione Carfora? “Si sono perseguiti alcuni obiettivi per il bene di Casoria, ma, a mio avviso, manca la coesione: si procede a rilento, perché ciascun amministratore pensa a curare il “proprio orticello”, badando a non perdere il consenso dei propri elettori. Occorre, invece, fare un lavoro di squadra per essere più incisivi e sfruttare al meglio le competenze dello staff di Carfora, in cui non mancano assessori che stanno dimostrando di porsi con impegno e serietà al servizio della collettività. L’ultima domanda riguarda la crisi economica che attanaglia l’Italia e le priorità che, secondo i Moderati, dovrebbe perseguire il governo Letta per passare dalla recessione a una fase crescita. “Bisogna favorire” sottolinea Andrea Varsi “il rilancio degli investimenti per ridurre il tasso di disoccupazione e offrire opportunità lavorative soprattutto ai giovani: mi riferisco al rilancio delle infrastrutture, al piano nazionale sociale energetico e ambientale, alla realizzazione di opere pubbliche con il superamento del patto di stabilità, alla valorizzazione del patrimonio naturale ed artistico della bellissima Italia, utilizzando i fondi europei, in particolare quelli per il Sud, ahinoi, in passato raramente sfruttati”. Ma occorre”, conclude, “anche una politica industriale orientata alla innovazione di prodotto e alla ricerca, con il sostegno agli investimenti attraverso la disponibilità del credito. Il punto cruciale rimane una riforma fiscale che, rendendo sempre più efficace il contrasto all’evasione fiscale, preveda una riduzione del peso fiscale sui lavoratori, pensioni e famiglie, per favorire la ripresa della domanda interna”. Termina qui il colloquio con il Segretario cittadino dei Moderati, uomo dalle idee chiare, dotato di entusiasmo e passione civile, al quale, a microfono spento, rimarco che senza una forte riduzione degli sprechi, dell’inefficienza che prospera nella pubblica amministrazione, dei doppi incarichi, dei “parassiti” che si annidano negli uffici, della cattiva spesa pubblica, dei soldi elargiti a pioggia senza incentivare la produttività e degli abnormi costi degli assetti istituzionali non è possibile contrastare il declino dell’Italia e accogliere il grido di dolore di due milioni di giovani in cerca di lavoro. “Chi ha orecchie per intendere (anche nel Palazzo di piazza Cirillo), intenda!

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ESPEDITO D’ANTO’

In Casa più Sicuri Ogni anno circa 4,5 milioni di incidenti avvengono tra le pareti di casa di cui 8.000 mortali. Da questi dati, forniti dal Dipartimento di Medicina del Lavoro dell’Ispesl (Istituto per la prevenzione e sicurezza del lavoro), emerge che ogni anno circa il 5% della popolazione è vittima di un infortunio domestico dove il 66% degli incidenti domestici è “rosa” e addirittura il 35% delle donne colpite sono casalinghe. Confrontando il numero di morti per incidenti domestici con i quasi 2.500 morti per incidenti automobilistici (fonte: Polizia Stradale e Arma dei Carabinieri, 2010) potremmo tranquillamente affermare che si muore più in casa che per la strada. La casa, considerata il luogo sicuro per eccellenza, nasconde spesso insidie potenzialmente responsabili di traumi, cadute e danni di ogni genere! Disattenzione, azioni compiute in automatico, un attimo di sbadataggine ed è facile provocarsi un’ustione oppure una frattura a causa di una caduta dalla sedia mentre si cerca di sistemare la pasta nella credenza. Cadute dalle scale, scivoloni sul pavimento bagnato o nella vasca da bagno possono, però, portare a conseguenze ben più gravi: dalle fratture che possono richiedere lunghi tempi di guarigione e interventi chirurgici, fino ai traumi cranici o spinali che possono risultare invalidanti o addirittura letali. Dai dati emerge che il luogo in cui gli italiani si sentono meno sicuri è la cucina nella quale le azioni e situazioni a rischio sono molteplici : scordare pentole sul fuoco acceso , lasciare rubinetti aperti, utilizzare, quando si è bagnati apparecchi elettrici, spegnere gli elettrodomestici tirando il filo della presa, lasciare il gas aperto. Si possono considerare, poi, anche i pericoli legati alla mancata manutenzione di alcuni impianti presenti in casa (come le caldaie, il tubo del gas, le condutture) e quelli connessi all’esposizione a tipi di rischi chimici ( esposizione a monossido di carbonio, al fumo di tabacco, agli antiparassitari, ai detersivi, ai medicinali, ecc.), fisici (temperatura, illuminazione, aerazione, rumore, esposizione a campi magnetici) e biologici (gli allergeni, acari, animali domestici, funghi,

batteri). A volte bastano però alcuni accorgimenti per rendere l’ambiente in cui viviamo più sicuro. E’ per questi motivi che le associazioni di protezione civile Folgore e Airone, dopo il successo ottenuto con il progetto di minivolontariato, hanno deciso di intraprendere un’ulteriore iniziativa : In Casa più Sicuri. Il corso formativo si sviluppa tramite in una serie di lezioni teoriche e pratiche, tenute da esperti della Regione Campania e volontari della Croce Rossa Italiana, le quali si propongono in primis di divulgare la conoscenza approfondita delle nostre abitazioni e degli eventuali rischi succitati ed in secundis di illustrare metodi ed accorgimenti utili per prevenire e all’occorrenza limitare o intervenire sul danno o sull’incidente. Le lezioni sono rivolte a tutta la cittadinanza e le iscrizioni sono aperte in qualsiasi momento presso la sede operativa Folgore sita in piazza Domenico Cirillo di Casoria (laterale al Comune). Le lezioni si terranno ogni mercoledì dalle ore 17,00 alle ore 19,00, nello specifico nelle date 5, 12, 19, 26 giugno 2013. Le lezioni sono completamente gratuite e patrocinate dal Comune di Casoria. La prevenzione è preceduta dalla conoscenza! Facciamo della nostra conoscenza dunque, l’arma più utile al nostro benessere e a quello degli altri.

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VIC

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Un anno da ricordare,un play off da dimenticare A fine stagione si è soliti tirare le somme di un campionato svolto. E i nostri eroi,giunti quarti nel girone E di 2° categoria, hanno disputato un campionato eccellente che sarebbe stato straordinario se 2-3 partite perse o solo pareggiate in extremis,contro squadre nettamente inferiori,fossero state invece vinte. Sei o sette punti in più avrebbero consentito di vincere il campionato con promozione diretta in 1° categoria o in alternativa effettuare la semifinale play off in condizioni di privilegio (vedi partita in casa contro l’Atletico Cimitile).Giocare la semifinale in trasferta, invece, ha finito con danneggiare i nostri eroi, vuoi per il condizionamento arbitrale che in queste categorie è particolarmente evidente, vuoi per l’inesperienza dei ragazzi e del mister, che su un campo ostile hanno sofferto oltremodo la tensione,riportando poi due espulsioni del tutto ingiustificate. Ormai è andata e se l’amaro del 2-3 finale condan-

na la squadra ad un altro campionato in seconda categoria resta il ricordo di splendide domeniche di calcio, goleade roboanti,eurogol sotto la pioggia battente, che fanno ben sperare per il prossimo campionato. Un grazie a tutt i i tecnici,gli accompagnatori,i tifosi,i giocatori per l’impegno e la dedizione dimostrati; un grazie particolare a Luigi Castaldo, il portiere migliore del campionato,che lascia il calcio con questa stagione, ad Antonio Dell’Aquila, il centrocampista bambino che dopo i primi passi dello scorso torneo, entra quest’anno in pianta stabile nella formazione titolare,un grazie a Simone Russo,il bomber che fa la differenza, infortunatosi nell’ultimo delicato incontro, che lascia il campo e la squadra tra le lacrime,un grazie a Salvatore Caiazzo, l’umile signore del centrocampo,apprezzato dai compagni e dagli avversari,triste in panchina senza un perché nell’ultimo incontro. Appuntamento all’anno venturo.

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Il nuovo piano urbanistico Comunale Il Consigliere Esposito Orsino invita i cittadini a partecipare al dibattito pubblico che si terrà il giorno 10 Giugno 2013 alle ore 19,00 Presso il comitato elettorale sito in via Quattro giornate n° 19

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Editore CASORIA DUE s.a.s Direttore Responsabile: Ferdinando Troise Stampa: PRINTING HOUSE - CASORIA Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita. Questo numero è stato chiuso il21 6 GIUGNO FEBBRAIO2013 2013 Impaginazione Grafica di Giuseppe Mascioli Direzione, Redazione, Amministrazione e Pubblicità Via Capri, 2 - 80026 Casoria (NA) - Tel./Fax 0817590707 email: info@printinghousesrl.it

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