Pof 2009 - 2010

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S C U O L A P R I M AR I A E D E L L ’ I N F A N Z I A

2° CIRCOLO DIDATTICO PUTIGNANO

Piano dell’Offerta Formativa

Plesso DE GASPERI

Plesso LAMA DEI PAMPINI

Scuola dell’infanzia S. NICOLA 2° Circolo Didattico - PUTIGNANO

anno scolastico 2009 - 2010

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Sommario Introduzione

5

Mappa dei contenuti

7

Analisi ambientale e dei bisogni

8

Identità culturale

12

La scuola

15

Principi fondamentali

19

Finalità generali

21

Finalità formative specifiche

22

Curricolo formativo di base

26

Percorso formativo dei PPAE della SI e dei PSP della SP 34 Organizzazione dell’offerta formativa

68

Formazione

76

Valutazione

77

Continuità territorio rete

81

Contesto

84

Organizzazione del Circolo

85

Ampliamento dell’offerta formativa

94

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Introduzione Con il D.P.R. 20 marzo 2009, n.81 “Norme per la riorganizzazione della rete scolastica…”, il D.P.R. 20 marzo 2009, n.89 “Revisione dell’assetto ordinamentale organizzativo e didattico…”, il D.P.R. 22 giugno 2009, n.122 “Coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni…”, la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria hanno dunque un nuovo assetto ordinamentale. Esso presenta notevoli differenziazioni rispetto ai contenuti del D.L. n.59/2004 di attuazione delle deleghe contenute nella legge n.53/2003. Al contrario, gli scenari di riferimento pedagogico, didattico e organizzativo rimangono le Indicazione Nazionali descritte negli allegati A, B, C e D al decreto 59/2004, come aggiornate dalle Indicazioni per il curricolo di cui al D.M. 31 luglio 2007. Esse sono state sperimentate, in prima attuazione, dalle scuole nel decorso biennio 2007-08 e 2008-09 e devono essere perseguite per i prossimi tre anni scolastici decorrenti dall’anno 2009-10. Il M.I.U.R. con Atto di Indirizzo, ha individuato i criteri necessari ad armonizzare gli assetti pedagogici, didattici e organizzativi agli obiettivi previsti dal nuovo Regolamento. Ma né il Regolamento, né l’Atto di Indirizzo offrono indicazioni generalizzabili su come organizzare un team di docenti in una classe. Vengono però enunciati alcuni criteri che stanno alla base delle diverse soluzioni: − non è programmabile in anticipo una quota di compresenza (il D.P.R. n.89/2009 ne fa divieto) − il modello da privilegiare è quello del docente unico/prevalente (Atto di Indirizzo 8 settembre 2009) che assume la funzione di “figura di riferimento” − per i diversi orari devono essere studiati modelli organizzativi coerenti che tengano conto delle diverse esigenze di completamento dell’orario ed evitino moltiplicazione di presenze nella stessa classe. Infatti, la motivazione pedagogica principale che si trova nell’Atto di Indirizzo a sostegno della figura del docente unico/prevalente (ed il C.N.P.I. ha insistito sul suo parere di mantenere aperta questa variante interpretativa) ri2° Circolo Didattico - PUTIGNANO Pagina 5


guarda proprio l’esigenza di salvaguardare l’unitarietà dell’impostazione didattica della classe, evitando una precoce suddivisione degli insegnamenti. Il Collegio dei Docenti può usare la sua autonomia “funzionale” legata cioè alla realizzazione degli obiettivi istituzionali assegnati alla scuola e nell’ambito dei vincoli ordinamentali che ne disciplinano il funzionamento, per scegliere metodi e modelli organizzativi anche ai limiti della trasgressione perché come ricorda l’Atto di Indirizzo non c’è “un'unica verità pedagogica obbligatoria”. Si devono però raggiungere i risultati prefissati per gli alunni, se possibile migliorandoli. Non si deve, peraltro, ignorare la ratio della legge (anche se non la si condividesse) che è quella di assicurare una semplificazione dei modelli organizzativi, una più puntuale responsabilizzazione dei docenti nel rapporto con le famiglie, un adeguato tempo assegnato agli insegnamenti delle discipline fondamentali ed un uso più efficiente della risorsa insegnante. Non si devono ignorare, aggiungo, le domande che vengono dalla scuola “vera”. Forse solo così si potranno raggiungere quei risultati di qualità, di buon apprendimento, di credibilità della Scuola Primaria, che sono negli auspici di tutti.

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Mappa dei contenuti

Identità Identità del circolo del Circolo

Organizzazione Responsabilità E decisioni Decisioni

Formazione

Articolazione del curricolo - Curricolo di base - Curricolo integrativo - Progetti speciali

Organizzazione Organizzazione équipe team pedagogica

Continuità Territorio Rete

Organizzazione Relazioni contesto

educative

Risorse Finanziarie

Valutazione

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Analisi ambientale e dei bisogni Putignano è una cittadina di circa 30.000 abitanti, con una connotazione economicosociale di tipo artigianale/industriale, caratterizzata da una notevole propensione all’imprenditorialità. Il tessuto produttivo è costituito da una fitta rete di piccole e medie imprese di abbigliamento, di abiti da sposa, alimentari … Notevole è anche lo sviluppo del terziario. Tutto ciò ha prodotto storicamente una comunità socialmente e culturalmente dinamica e aperta. Dal punto di vista urbano, vi è una diffusa integrazione sociale, tranne che per alcune aree periferiche ( quartiere S. Pietro Piturno ). A fronte della notevole dinamicità e forza economica, ci sembra che sia mancato, fin qui, nel nostro territorio un adeguato progetto di sviluppo culturale. Tranne che per il Carnevale, registriamo una scarsa attenzione istituzionale ai processi di produzione, promozione e diffusione della cultura e ai fattori di miglioramento della qualità della vita sociale dei cittadini. Mancano luoghi pubblici di promozione e produzione culturale, luoghi di incontro e aggregazione, e specificamente mancano servizi pubblici per l’infanzia e l’adolescenza ( ludoteche, centri di aggregazione, palestre pubbliche…). Una prima esperienza di servizio all’infanzia promossa dall’ente pubblico è finalmente partita, a ottobre del 2001, con i fondi della legge 285/97, limitatamente al quartiere S. Pietro Piturno. Per il resto il settore delle politiche culturali è stato, in gran parte, lasciato all’iniziativa, meritoria, ma limitata o episodica e non strutturale, delle Associazioni di base e del volontariato sociale, o all’imprenditoria privata ( palestre, strutture per il tempo libero… ). Inoltre, soltanto negli ultimi anni si è lavorato, e per iniziativa della scuola, ad intese di programma interistituzionali che portassero ad un progetto formativo integrato. In questo contesto la scuola costituisce, quindi, il polo principale, se non l’unico, di formazione, aggregazione, socializzazione ed elaborazione culturale, e le aspettative della comunità nei confronti di essa riguardano sia l’istruzione e la formazione primaria in senso stretto, che l’offerta di opportunità formative ulteriori. Si richiede alla scuola che essa sia, sempre più, luogo attrezzato, fisicamente e culturalmente, ad accogliere bisogni e aspettative di un’intera comunità. Il luogo in cui più generazioni possano incontrarsi, scambiare e costruire insieme significati e cultura; il primo e più importante laboratorio sociale di democrazia e di convivenza civile. Il luogo in cui tutta una comunità educativa ( docenti, genitori, personale ATA, bambini…) si possa confrontare e possa contribuire a progettare e a costruire formazione, definendone valori, criteri e obiettivi. Ma anche il luogo che prenda in carico i bambini e risponda in modo globale e sistemico ai loro bisogni evolutivi. Il luogo in cui i bambini possano trovare attività, esperienze, occasioni, non necessariamente scolastiche in senso stretto, che promuovano la loro crescita personale e collettiva. www.scuoladegasperi.it Pagina 8


Dimensione sociale del territorio: − tasso di abbandono: irrilevante − evasione dal diritto-dovere allo studio: irrilevante − criminalità minorile: sporadica − immigrazione: presenza di extracomunitari (comunità cinesi e albanesi) − partecipazione ad attività extrascolastiche: diffusa. Nella definizione del curricolo vengono considerati tutti questi aspetti, affinché l’interazione scuola-territorio ponga le basi di un progressivo ampliamento degli orizzonti culturali e una sempre più efficace azione educativa. L’individuazione di Enti e associazioni presenti sul territorio comunale conferma la vitalità della realtà locale e garantisce alla Scuola la possibilità di rapportarsi proficuamente ad essa, nella valorizzazione della sua pregnanza educativa e formativa in una prospettiva di policentrismo formativo. Circa i bisogni formativi degli alunni e le principali richieste formative riportate dalle famiglie sono emersi: per la Scuola dell’Infanzia: − Promuovere il bisogno di identità di ogni bambino. − Approccio ludico all’uso del computer e della lingua inglese. − Uscite didattiche sul territorio. − Acquisizione del gusto alla lettura per favorire lo sviluppo della fantasia, della creatività, delle conoscenze e delle competenze logico-espressive. − Partecipazione ad attività ludico-sportive. − Iniziative di raccordo e condivisione con le famiglie per le molteplici attività educative. − Un’efficace tutela della salute. per la Scuola Primaria: − Alti standard nelle competenze di base. − Promozione della persona e di tutte le sue componenti. − Potenziamento della manualità. − Valorizzazione del vernacolo (anche per mezzo di attività teatrali). − Sviluppo dell’espressività: canto, musica, teatro. − Sviluppo della creatività. − Percorsi di potenziamento di informatica e di lingue straniere. − Acquisizione del gusto alla lettura (allestimento di due ampie biblioteche, una per ciascuno dei due plessi). − Percorsi di educazione alimentare (conoscenza dei prodotti tipici locali e ricette regionali). − Conoscenza delle attività produttive del territorio (mestieri, botteghe, porti mercantili, aziende agricole). − Potenziamento e ulteriore concretizzazione dell’insegnamento di matematica.

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− − −

Sviluppo delle risorse di ognuno (giornalino di classe). Una ancor più efficace progettazione delle attività ludico-sportive. Iniziative significative di raccordo, confronto e condivisione con le famiglie.

A fronte di queste aspettative la nostra scuola si impegna ad offrire un significativo arricchimento dell’offerta formativa, che vada a integrare le attività curricolari e a rispondere ai bisogni riportati dalla collettività, tenendo però conto di alcune priorità, per noi fondamentali: - Il diritto dell’infanzia al tempo libero. - Il dare peso e attenzione allo sviluppo della molteplicità delle intelligenze, permettendo a inclinazioni e talenti di trovare aree e possibilità di espressione. - Costruire per loro un curricolo di apprendimenti fondati sull’esperienza concreta, sul fare, oltre che sul dire, sul laborare (da cui, laboratorio) come fase necessaria ad ogni e-laborare.

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Istituti religiosi, chiese e parrocchie

FAMIGLIE

Amministrazione Comunale

Servizi sociali

Università degli studi di Bari

Biblioteca Comunale

Piscine, centri e associazioni sportive

Agriturismo PRO LOCO Associazioni culturali: − La chiancata − La goccia − Porta maggiore − Legambiente − Il Coriandolo − Porta Barsento

Consultorio familiare SCUOLA PRIMARIA

“ALCIDE DE GASPERI” SCUOLA DELL’INFANZIA

SAN NICOLA

Associazioni di volontariato: − Fidas − Vincenziane − Caritas − Unitalsi − Amici degli handicappati Fondazione CARNEVALE Scuole secondarie di 1° grado: -“G. Parini” -“Stefano da Putignano”

ASL BA Istituti bancari Cooperativa Allevatori Putignano Scuole dell’infanzia private

Scuola primaria “G. Minzele” Scuole dell’infanzia: - “Spine Rossine” - “Romanelli”

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IDENTITÀ CULTURALE DELLA SCUOLA DEFINIZIONE “È molto più facile imparare cose nuove che non guardare in modo nuovo quelle che già si conoscono” (Vygotsky). L’autonomia è proprio questo: guardare in modo nuovo le cose che già conosciamo. Per questo è difficile. È facile, invece, constatare che la scuola, oggi, ha perso il ruolo di istruzione – educazione e di formazione e disciplina dei comportamenti collettivi. Infatti i mezzi di comunicazione di massa e il digitale, consentono di imparare notizie e conoscenze, di assumere abitudini e stereotipie ben al di fuori della istituzione scolastica. Nel tentativo di recuperare un’identità che sembrava perduta, la scuola utilizza l’autonomia (D.P.R. 275/’99): didattica (art. 4), organizzativa (art. 5), di ricerca (art. 6), di ampliamento dell’offerta formativa, come strumento per esprimere il meglio di sé. È l’occasione garantita per esplorare con responsabilità nuovi percorsi. Dobbiamo utilizzarla come un’opportunità per fare della nostra: una scuola per crescere. LINEE DI IMPEGNO Questo tipo di impostazione è evidente nelle scelte, negli orientamenti, negli atteggiamenti e nelle concrete azioni quotidiane della nostra comunità scolastica ed è riconducibile a precise linee d’impegno qui evidenziate: Promuovere tutte quelle azioni che possano accrescere il benessere nella vita scolastica, con particolare attenzione alle componenti relazionali e affettivo – emozionali del processo formativo. Sono questi, infatti, i fattori fondamentali dello sviluppo e della motivazione all’apprendere. Proporsi come ambiente impegnato e sereno, intenzionalmente strutturato per favorire l’accoglienza, l’amicizia, la sincera cordialità e per trasmettere fiducia ed entusiasmo. Realizzare in comunità il compito specifico di maturazione dell’identità, conquista dell’autonomia e sviluppo delle competenze e della cittadinanza attiva, elementi indispensabili per rendere concreto l’approccio alla prima alfabetizzazione culturale. Porre attenzione e cura a tutte le componenti della persona: la razionale, l’estetica. La sociale, l’operativa, l’affettiva, la morale, la spirituale, la religiosa. Promuovere un contesto di relazioni positive e di esperienze motivanti e gratificanti, condizione indispensabile per la crescita personale. www.scuoladegasperi.it Pagina 12


Garantire, in un contesto di motivazioni all’apprendere, processi di autostima e autorealizzazione. Finalizzare gli apprendimenti disciplinari alla formazione della personalità di ogni alunno. Organizzare l’ambiente, le procedure e la qualità della didattica, fattori essenziali di un ambiente scuola stimolante e creativo. Valorizzare la “diversità” costruendo piste adeguate di apprendimento e di formazione, capaci di consentire a ciascuno il pieno sviluppo delle proprie capacità e potenzialità. Differenziare i percorsi didattici per favorire gli apprendimenti in tutti gli alunni. Promuovere lo scambio di esperienze fra alunni di classi diverse e con alunni di altre scuole. Promuovere attività di rete con altre scuole o altri Enti. Produrre azioni di sostegno per gli alunni in difficoltà e di potenziamento delle eccellenze. Favorire lo scambio di esperienze e metodologie fra i docenti. Sostenere la formazione continua dei docenti attraverso iniziative di aggiornamento e formazione in servizio, la programmazione e la progettazione collegiali, la ricerca e la sistematizzazione della pratica didattica. Proporsi ai bambini, alle famiglie e al territorio come comunità educativa unita che accoglie e valorizza i singoli all’insegna dell’apertura e del dialogo, del confronto e della tolleranza, nelle necessarie dinamiche della vita sociale. Considerare fondamentale il rapporto di interazione e cooperazione formativa con le famiglie e il territorio. Essere consapevoli che il vero aiuto da dare a ciascun bambino, per la sua crescita, consiste nel farlo il più possibile protagonista del suo percorso di conoscenza, della sua progressiva costruzione de pensiero critico e creativo e dell’autonomia di giudizio.

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SONO I PROTAGONISTI DEL LORO PERCORSO DI CONOSCENZA SONO RICCHI DI ESPERIENZE, VALORI E COMPETENZE

SONO ORIGINALI E DIVERSI

I BAMBINI

SONO CURIOSI,INSTANCABILI,C ORAGGIOSI

SONO LA MOTIVAZIONE DELLA NOSTRA PROFESSIONALITÀ

PERCIÒ CONDIVIDIAMO I VALORI della DIVERSITÀ

della SOLIDARIETÀ

del RISPETTO

della COOPERAZIONE

dell’INTERCULTURALITÀ

ISPIRATI alla PERSONA

alla CULTURA

DIMENSIONI DELL’AZIONE FORMATIVA DELLA NOSTRA SCUOLA www.scuoladegasperi.it Pagina 14


La scuola TRADIZIONI La nostra Scuola ha sempre lavorato con determinazione e umiltà per essere sul territorio punto di riferimento e di qualità. Dagli anni novanta, una costante attenzione alle dinamiche organizzative, didattiche e alle mutate esigenze di funzionamento della scuola caratterizzano l’impegno univoco dei docenti, nella ricerca di standard di qualità complessiva sempre più elevati. È da rimarcare, inoltre, la sua apertura al territorio e alle tradizioni cittadine di rilevanza culturale, religiosa, sportiva, per vivere e far vivere i bambini da protagonisti della loro realtà sociale. La dimensione della continuità tra i plessi vede la nostra Scuola impegnata in quella difficile sinergia d’intenti, di organizzazione e di lavoro in comune. DATI GENERALI – Dimensioni e caratteristiche del Circolo Didattico e della sua popolazione. Il 2° Circolo “A. De Gasperi” di Putignano nasce negli anni ‘70 N° Insegnanti che vi lavorano: 61 N°alunni di scuola primaria: 647 N° alunni di scuola dell’infanzia: 106 Personale ATA N° addetti alla segreteria: 5 N° collaboratori scolastici: 9 Dirigente scolastico: prof. PIETRO CARUCCI Direttore dei servizi amministrativi: Rag. Giovanni Maria Contegiacomo Il circolo è composto di due plessi di Scuola Primaria e di due di Scuola dell’Infanzia: - SCUOLA DELL’INFANZIA “S. NICOLA” - SCUOLA ELEMENTARE “A. DE GASPERI” - SCUOLA ELEMENTARE “LAMA DEI PAMPINI”

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Scuola dell’infanzia “San Nicola”

Il plesso di scuola dell’infanzia è situato in via Strada Comunale S. Nicola, in zona periferica, in prossimità del quartiere S. Nicola. La struttura è stata costruita negli anni ‘70. È circondata da un giardino perimetrale con spazi gioco attrezzati, Le aule sono capienti e luminose, contiene spazi interni attrezzati: saloni con arredo ludico e didattico, cucina, piccola lavanderia. N° sezioni: 5 N° alunni frequentanti: 106 N° insegnanti: 13

Orario 45 ore settimanali, dal lunedì al sabato. Dal lunedì al venerdì: dalle ore 8:00 alle ore 16:00 Il sabato: dalle ore 8:00 alle ore 13:00. Servizio mensa e servizio di autotrasporto erogati dal Comune.

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Scuola primaria “A. De Gasperi”

È situata in zona centrale, in via A. De Gasperi. È circondata da un giardino perimetrale e da un cortile. È dotata di : - 14 aule - ampi saloni, per attività collettive - palestra coperta attrezzata e recentemente ristrutturata - palestra all’aperto, - spazi per attività laboratoriali - laboratorio multimediale - laboratorio scientifico. È la sede della direzione e della segreteria. N° classi: 8 N° Insegnanti: 14 N° alunni frequentanti: 168 Orario: 30 ore settimanali, per tutti gli alunni, dalla I alla V classe. Dal lunedì al sabato: dalle ore 8:00 alle ore 13:00. Servizio di autotrasporto, per bambini che abitano in territorio extraurbano, erogato dal Comune. 2° Circolo Didattico - PUTIGNANO Pagina 17


Scuola primaria “Lama dei Pampini”

È situata in zona periferica, in via Eroi del mare, in prossimità del quartiere Putignano 2000. È circondata da terreno alberato e da 3 cortili. È dotata di: - 22 aule - una palestra interna attrezzata - spazi esterni utilizzabili per le attività motorie - ampi saloni - laboratorio musicale - auditorium - laboratorio linguistico - laboratorio multimediale e di informatica - laboratorio scientifico - aula per videoproiezione - spazi per attività varie di laboratorio. N° classi: 21 N° Insegnanti: 34 N° alunni frequentanti: 479 Orario 30 ore settimanali, per tutti gli alunni, dalla I alla V classe. Dal lunedì al sabato: dalle ore 8:00 alle ore 13:00. Servizio di autotrasporto, per bambini che abitano in territorio extraurbano, erogato dal Comune. www.scuoladegasperi.it Pagina 18


Principi fondamentali La nostra Scuola, al fine di garantire ad ogni allievo il diritto ad essere educato alla capacità di scelta per il pieno sviluppo della propria identità e per la costruzione di un proprio progetto di vita, s’ispira ai principi fondamentali che tutelano i diritti del fanciullo. UGUAGLIANZA. Nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio può essere compiuta nei riguardi di tutte le bambine e i bambini, siano essi stranieri o italiani, sani o malati; tutti hanno il diritto di crescere in un clima di uguaglianza e di pari opportunità in tutti i campi e di condurre una vita soddisfacente nel rispetto delle scelte e delle identità personali. IMPARZIALITÀ E REGOLARITÀ. Il personale della nostra Scuola agisce secondo criteri di obiettività ed equità, impegnandosi a rispettare e a far rispettare i diritti di tutti gli alunni, stabilendo un clima di collaborazione fra gli insegnanti e le altre componenti scolastiche, anche in vista di eventuali proposte e risoluzioni di problemi legati alle risorse, alle strutture, all’assegnazione di incarichi collegiali. La Scuola, attraverso tutte le sue componenti, garantisce la regolarità del servizio, che in situazioni di conflitto sindacale è limitata dalle norme sancite dalla legge in applicazione delle disposizioni contrattuali in materia. ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE. La nostra Scuola s’impegna, con opportuni e adeguati atteggiamenti ed azioni di tutto il personale, a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase di ingresso, alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità. Particolare impegno si presta per la soluzione delle problematiche relative agli alunni stranieri e a quelli in situazione di handicap o svantaggio, con la realizzazione di specifici percorsi di sostegno e maggiori opportunità di integrazione sociale.

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DIRITTO DI SCELTA, DIRITTO-DOVERE ALLO STUDIO Ogni cittadino ha facoltà di scegliere tra le istituzioni che erogano il servizio scolastico dell’istruzione. La libertà di scelta si esercita tra le istituzioni scolastiche statali dello stesso tipo, nei limiti della capienza obiettiva di ciascuna di esse. Il diritto all’istruzione e alla formazione e la regolarità della frequenza si assicurano con interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e della dispersione scolastica, coinvolgendo tutte le istituzioni interessate. PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA E TRASPARENZA. La nostra Scuola, nel rispettare il diritto delle bambine e dei bambini ad un’istruzione di qualità, offre reali possibilità di crescita, favorisce il diritto alla partecipazione, promuove il controllo e l’interazione valorizzando le diverse culture e tradizioni. Ogni fanciullo, insieme alla sua famiglia, ha il diritto di poter conoscere tutte le informazioni che lo riguardano e quelle utili al suo benessere. Per questo, l’attività scolastica, ispirandosi a criteri di efficienza e trasparenza, garantisce un’informazione veritiera e una valutazione equilibrata, finalizzando il suo operato alla minimizzazione di tutte le situazioni di disagio o di emarginazione.

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FINALITÀ GENERALI L’autonomia funzionale didattica, organizzativa, di ricerca , di sperimentazione, di sviluppo, di ampliamento dell’offerta formativa

Lo sviluppo integrale della personalità dei bambini, promuovendone l’intelligenza linguistica, logico-matematica, musicale, artistica, corporeocinestetica, relazionale, intrapersonale

L’osservanza di Documenti nazionali: Indicazioni per il Curricolo S.I. e S.P. (D.M.3107.07) La compilazione dei documenti locali: P.O.F. - P.P.A.E. - P.S.P.

La nostra SCUOLA intende garantire

Il valore irrinunciabile del pluralismo didattico e culturale La promozione della prima alfabetizzazione culturale

La realizzazione della Continuità pedagogica curricolare ed organizzativa nell’ambito del sistema formativo di base La maturazione dell’identità, la conquista dell’autonomia e lo sviluppo delle competenze, la promozione della cittadinanza attiva, unitaria e plurale

La libertà d’insegnamento dei docenti che è la sola in grado di promuovere la cultura e la formazione Il riferimento al Nuovo Sistema di Istruzione e Formazione, varato con la Riforma (Legge Delega 53/03)

La formazione all’impegno personale, alla cooperazione sociale, al rispetto e alla salvaguardia dell’ambiente La valorizzazione delle risorse naturali e culturali del territorio L’educazione alla convivenza democratica e la formazione dell’uomo e del cittadino nel quadro dei principi della Costituzione

Una sempre più efficace cooperazione e integrazione con le famiglie e con la comunità sociale

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FINALITÀ FORMATIVE SPECIFICHE Al confronto e alla capacità di assumere punti di vista differenti

Alla coerenza con gli ideali assunti

Allo sviluppo delle potenzialità personali e alla valorizzazione delle diversità; al successo formativo e all’orientamento

Alla progressiva conquista della loro autonomia di giudizio, di scelta, di assunzione di impegni Al valore della cittadinanza attiva unitaria e plurale

La nostra scuola si impegna ad educare gli ALUNNI

Alla gestione e alla soluzione pacifica dei conflitti

Al valore della partecipazione, della responsabilità e del senso di appartenenza ad una comunità Ad una cultura ecologica: risparmio energetico, rispetto delle norme stradali e dei servizi di pubblica utilità. All’acquisizione di corrette abitudini in relazione alla salute e alla sicurezza

Alla conoscenza di se stessi; alla comprensione e al rispetto di sé e degli altri

Alla comprensione e alla cooperazione interculturale e al processo di integrazione europea

Alla consapevolezza delle proprie idee e alle responsabilità delle proprie azioni

Alla cooperazione, alla legalità, alla democrazia e alla pace

A rendersi conto che tutti gli uomini sono ricchi di risorse, hanno pari dignità e sono uguali senza alcuna distinzione

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SE

DI INTEGRAZIONE

DI CLASSE/SEZIONE

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PREDISPONE LE CONDIZIONI ATTUATIVE

MODALITÀ E STRATEGIE DIDATTICHE PER GARANTIRE A CIASCUN ALUNNO DI RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI FORMATIVI IN RAPPORTO ALLE INDIVIDUALI POTENZIALITÀ

SPERIMENTANO:

SERVIZIO

• PIANO PER LA FORMAZIONE IN

ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

• I PROGETTI DI AMPLIAMENTO E

DI ISTITUTO

GESTIONE COMPRESENZE

• CONSIGLIO INTERCLASSE • CONSIGLIO DI CIRCOLO

BANCHE

IL POF

CONTRIBUISCONO A DEFINIRE

MIUR

FINANZIAMENTI E BUDGET

E.E.L.L.

STIPULANO CONTRATTI D’OPERA

CONSULENTI E FORMATORI

ATTIVANO FORME DI COLLABORAZIONE

ASSOCIAZIONI E/O PRIVATI

DEFINISCONO ACCORDI DI PROGRAMMA

E.E.L.L.

ESTERNE

RAZIONALIZZAZIONE DELLE RISORSE

SCELTA ORGANIZZATIVA

PARTECIPANO AGLI ORGANI COLLEGIALI:

EVIDENZIANO I BISOGNI FORMATIVI

FAMIGLIE

UMANE

DOCENTI

ATTRIBUZIONE AMBITI/GRUPPI DI INSEGNAMENTO AI DOCENTI

• IL CURRICOLO FORMATIVO DIBA-

DEFINISCONO:

• ORARIO DIDATTICO • CONTEMPORANEITÀ • ORARIO COLLEGIALE

GESTIONE ORG. FUNZIONALE

PERSONALE A.T.A.

INTERNE

DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI

ORGANIZZANO I TEMPI:

DIRIGENTE

2° Circolo Didattico - PUTIGNANO AULE

BIBLIOTECA

STRUTTURE ATTREZZATURE MEZZI

AIUTANO I DOCENTI AD ATTUARE

LABORATORI

• MULTIMEDIALE • MUSICALE • SCIENTIFICO • D’INTEGRAZIONE

SPAZI

MATERIALI


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TERRITORIO

LA CONTINUITÀ

ALTRI ORDINI DI SCUOLA

raccordo fisico ambientale

SCELTA CULTURALE

Raccordo scolastico Raccordo scolastico

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raccordo culturale FAMIGLIA ASSOCIAZIONI ISTITUZIONI


IL CURRICOLO FORMATIVO DI BASE La nostra scuola, nel garantire all’alunno

Lo sviluppo di tutte le sue potenzialità e la capacità di orientarsi nel mondo in cui vive (sia esso l’ambiente di più diretto riferimento o lo spazio sempre più esteso della comunicazione e dell’interscambio), al fine di raggiungere un equilibrio attivo e dinamico con esso.

Diversità Individualità Unitarietà Valorizzazione della personalità

L’assimilazione e lo sviluppo della capacità di comprendere, costruire, criticare, argomentazioni e discorsi, per dare significato alle proprie esperienze e anche difendersi da messaggi talvolta truccati in termini di verità e di valore.

Intelligenza critica Divergenza Autonomia Competenza

ORIENTAMENTO

ISTRUZIONE EDUCAZIONE FORMAZIONE

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IL CURRICOLO FORMATIVO DI BASE La nostra scuola, nel perseguire queste

FINALITÀ

Delineare una mappa delle strutture culturali di base, necessaria per il successivo sviluppo della capacità di capire, fare, prendere decisioni, progettare e scegliere in modo efficace il proprio futuro, innescare processi di integrazione culturale, sociale e lavorativa

STRUTTURAZIONE DELLA CONOSCENZA ATTENZIONE AI PROCESSI

Assumere un impianto formativo che riconosca il valore imprescindibile della tradizione storica, e lo ponga in relazione con la contemporaneità e con il contesto culturale e sociale.

CONTESTUALIZZAZIONE DELLA CONOSCENZA TRASVERSALITÀ

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Elabora un proprio CURRICOLO che contempla:

FORMATIVO DI BASE

1. OBIETTIVI GENERALI del PROCESSO FORMATIVO e degli OBIETTIVI di APPRENDIMENTO relativi alle COMPETENZE degli alunni da sviluppare nella SCUOLA DELL’INFANZIA e nella SCUOLA PRIMARIA. 2. ALFABETIZZAZIONE CULTURALE 3. ALFABETIZZAZIONE STRUMENTALE 4. CONTINUITÀ tra Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria, Scuola Secondaria di Primo Grado.

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1. OBIETTIVI GENERALI del PROCESSO FORMATIVO e degli OBIETTIVI di APPRENDIMENTO relativi alle COMPETENZE degli alunni da sviluppare nella SCUOLA DELL’INFANZIA e nella SCUOLA PRIMARIA •

Competenze strumentali di base: la conquista dei saperi che è: la consapevolezza della varietà dei linguaggi, la conoscenza e l’uso degli strumenti per la loro decodificazione, la padronanza dei linguaggi fondamentali che consentono l’accesso ai diversi campi del sapere la partecipazione attiva alla vita sociale la possibilità di imparare per tutta la vita

Competenze sociali di base: la possibilità autonoma di movimento negli spazi sociali il sapersi relazionare positivamente con gli altri il saper stare e lavorare in gruppo

Competenze specifiche dei campi di esperienze e dei saperi disciplinari: la padronanza della struttura concettuale e sintattica di ciascuna disciplina e le capacità di utilizzarla per indagare, descrivere, esplorare la realtà il progressivo dominio delle discipline che è la conquista delle modalità di pensiero che caratterizzano le discipline stesse lo sviluppo della capacità di utilizzare le discipline come chiavi di accesso ai significati culturali la realizzazione dell’intreccio dei saperi disciplinari. Tale intreccio, attraverso le attività educative e didattiche progettate (secondo il principio dell’ologramma) genera un nuovo tipo di sapere che, pur nutrendosi di tutti i saperi disciplinari, li travalica

Competenze trasversali a più campi disciplinari: comprendere testi comunicare ad altri idee e dati, in diverse forme parlate e scritte, organizzando l’informazione impostare e risolvere problemi usando le mani, gli strumenti e i mezzi tecnologici del nostro tempo lavorare e collaborare con gli altri in modo produttivo e critico, valorizzando le proprie ed altrui competenze disporre di strumenti e pratiche di fruizione di arte, musica, teatro, cinema, poesia, letteratura imparare ad imparare

Competenze metacognitive: abilità che permettono all’allievo il controllo attivo e la conseguente regolazione dei propri processi di conoscenza. www.scuoladegasperi.it Pagina 28


2. ALFABETIZZAZIONE CULTURALE Finalità formative

Promuovere lo sviluppo della personalità

Fornire chiavi di accesso ai significati culturali

Far acquisire modalità di pensiero

La scuola di base, attraverso la sua azione educativa e didattica promuove e sviluppa le potenzialità umane di ogni alunno. Nel fare questo si serve degli strumenti culturali che le sono propri e che sono principalmente le discipline, intese come sistemi simbolici che l’alunno e l’alunna devono progressivamente scoprire, in modo attivo e costruttivo, a partire dalla propria esperienza.

Le discipline non si giustificano semplicemente per la loro funzionalità, rispetto al raggiungimento di alcuni indispensabili obiettivi di alfabetizzazione funzionale, legati soprattutto alle abilità di lettura, scrittura, calcolo. I saperi disciplinari introducono gli alunni, fin dalla scuola di base, alle grandi dimensioni della cultura che riflettono le essenziali dimensioni di sviluppo della persona umana. Così considerate, le discipline si propongono come “chiavi di accesso” ai significati culturali.

Il progressivo dominio delle discipline non si risolve nella mera acquisizione di informazioni e nemmeno di quadri concettuali, ma consiste, per quanto possibile, in relazione all’età e al grado di sviluppo cognitivo degli alunni, anche nella conquista delle abilità procedurali delle discipline stesse e nell’acquisizione delle modalità di pensiero che le caratterizzano.

Esiti formativi

Nella nostra scuola l’insegnamento si configura allora come fondamentale forma di alfabetizzazione culturale. Esso, attraverso l’apporto delle attività e delle discipline, considerate anche nelle loro interazioni, contribuisce a formare una mente critica, l’autonomia di giudizio, il gusto della ricerca e si svolge all’interno della scuola che è contesto significativo di apprendimento anche per la qualità delle relazioni interpersonali. È una scuola che assume come scopo, non solo l’acquisizione degli alfabeti del conoscere, del ricercare, del fare, ma anche quelli del vivere e del convivere.

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3. ALFABETIZZAZIONE STRUMENTALE Considerando che: Capacità = poter sapere e poter fare Conoscenze = sapere e fare Abilità = sapere perché fare Competenza = trasformazione delle capacità in conoscenze e abilità attraverso i PPAE e i PSP, le UA e gli OF. Per ciascun tipo di competenza individua le componenti, in termini di: COMPETENZA Sapere Saper fare Sapere come Sapere perché Conoscere Conoscere verso dove PADRONANZA Un allievo è riconosciuto competente quando utilizza le conoscenze e le abilità acquisite per: - esprimere un personale modo di essere - interagire con l’ambiente che lo circonda - risolvere problemi e attuare progetti - riflettere su se stesso e con spirito critico - comprendere i sistemi simbolici e culturali - maturare il senso del bello - saper valutare se stesso e gli altri alla luce dei grandi valori spirituali - avvertire la differenza tra bene e male - essere disponibile alla collaborazione con gli altri - avere consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti - porsi le grandi domande sul mondo e sulla vita nel tentativo di trovare un senso Conferire senso alla vita è sicuramente il più alto obiettivo di qualunque azione formativa. www.scuoladegasperi.it Pagina 30


4. La CONTINUITÀ che lega l’attività tra Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria, Scuola Secondaria di primo grado ha come principi: ♦ ♦

L’attenzione ai raccordi dell’intero percorso formativo. Rapporti con le esperienze che il bambino compie nei diversi ambiti di vita. Obiettivi della continuità

Valorizzare tutte le esperienze educativo-formative. Costruire un percorso unitario partendo non solo dall’insieme dei traguardi e competenze che il contesto educativo precedente ha promosso, ma anche dallo specifico approccio curricolare che tale contesto ha assunto. Costruire un percorso formativo che tenga conto della concretezza del bambino, dei suoi modi di guardare il mondo e di apprendere. Definire un curricolo dinamico che guarda al futuro e alle competenze da promuovere.

Progettare un itinerario flessibile e c o n t e s t ua l i z z a t o , libero da rigidità disciplinari che non si risolva in una scansione predeterminata di conoscenze e abilità settorializzate, definite astrattamente. Considerare i vissuti, le esperienze, l’identità personale e culturale di ogni bambino e le specifiche condizioni ambientali. Porre al centro del progetto educativo gli alfabeti del vivere, del pensare, del comunicare, del riflettere insieme, dell’esprimersi e del rappresentare tramite i diversi linguaggi della cultura.

Definire un curricolo che muove dal contesto sensoriale e percettivo in cui il bambino esplora ed agisce a contatto diretto con gli oggetti, con i materiali, con le persone. Favorire un progressivo passaggio dall’esperienza diretta verso la sua rappresentazione, dal contesto al testo, dall’uso diretto dei linguaggi della cultura verso la comprensione dell’esistenza di codici formalizzati.

Costruire itinerari didattici evitando di separare le diverse dimensioni dello sviluppo. Sviluppare percorsi che non siano rivolti esclusivamente al settore cognitivo o alla sfera socioaffettiva, poiché lo sviluppo dell’intelligenza è un processo che si alimenta con l’affettività e la passione del conoscere, nelle situazioni di scambio e di relazione con l’altro, nella condivisione di significati affettivi, simbolici e culturali da attribuire alle esperienze.

Pianificare

Progettare

Programmare

Agire

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Progetto GIO.MO.VI.

Passeggiata ecologica

Giardinaggio

2° CIR PUTIG

A. DE GA Spettacoli teatrali

Laboratori informatici

Laboratori di creativitĂ

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Impegno ecologico Visite guidate e viaggi di istruzione

RCOLO GNANO

Festa dell’accoglienza

ASPERI Giornata Scuola Aperta

Laboratorio musicale

Sfilate a Carnevale

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IL PERCORSO FORMATIVO E DIDATTICO-ORGANIZZATIVO DELLA SCUOLA dell’INFANZIA E DELLA SCUOLA PRIMARIA DIMENSIONE TEMPO 1. 2. 3. 4.

PREVEDERE IL TEMPO DEGLI ALUNNI RAGIONARE SUL TEMPO DEI GENITORI TENERE CONTO DEL TEMPO DELLA SCUOLA NON PRESCINDERE DAL TEMPO DEI DOCENTI

1.

Valorizzazione della diversità: Rispetto dei ritmi individuali Riconoscimento dell’unicità dell’alunno-persona

2.

Autonoma scelta delle famiglie che deve rispettare i reali bisogni dei figli e le esigenze organizzative e progettuali della Scuola

3.

Rispetto del calendario scolastico con le modifiche deliberate per rispondere ai bisogni di apprendimento e al contesto

4.

Orario di servizio: disposizioni contrattuali DIMENSIONE SPAZIO

Aule e locali attrezzati anche fuori dell’edificio scolastico RAPPORTO TEMPO SPAZIO

Coordinamento organizzativo della gestione e dell’uso di spazi attrezzati ORGANIZZAZIONE DEL CONTESTO

Continua, flessibile, processuale

Luogo di relazione e di esperienze, strutturato per aiutare a produrre conoscenza e formazione

L’équipe dei docenti, in relazione alla specificità del contesto in cui opera, disegna nei P.P.A.E. e nei P.S.P. il percorso formativo costituito dai sentieri del conoscere in cui ci sono ritmi accelerati, rallentati, deviazioni e pause. www.scuoladegasperi.it Pagina 34


Il Collegio dei Docenti ha determinato l’organizzazione del tempo scuola nella seguente scansione: Scuola dell’Infanzia (S.I.): 45 ore settimanali in sei giorni; dal lunedì al venerdì dalle h 8.00 alle 16.00, il sabato dalle h 8.00 alle 13.00. Scuola Primaria (S.P.): 27 ore settimanali obbligatorie + 3 ore settimanali per attività opzionali facoltative per gli alunni. Orario antimeridiano distribuito in sei giorni dalle h 8.00 alle 13.00. Attività opzionali/facoltative per interclassi: Classi prime Classi: I sez. A, sez. B • A B C . . . inizio così • 1 2 3 . . . tocca a me • … E musica sia! Classe: I sez. D • A B C . . . inizio così • 1 2 3 . . . tocca a me • Creare micromondi Classe: I sez. E • Amico libro • Io e la logica • Leggo, scrivo e non solo Classi: I sez. F • A B C . . . inizio così • 1 2 3 . . . tocca a me • Conoscersi e conoscere il mondo con le immagini Classi: I sez. G • Una lettura divertente • 1 2 3 . . . tocca a me • Artecreando

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Classi: I sez. H • A B C . . . inizio così • 1 2 3 . . . tocca a me • Esplorando Classi: I sez. I • A B C . . . inizio così • 1 2 3 . . . tocca a me • Giocare con i suoni e con il corpo Classi seconde Classi : II sez. A • Creativa...mente • Giro-giro...conto • Mi esprimo così Classi : II sez. F, sez. G • Curiosando tra le pagine di un libro • La poesia della natura • Tante tinte Classi : II sez. D, sez. E • Fantasia di fiabe • Parliamo … della logica • Libera espressione creativa Classi terze Classe : III sez. A, sez. B • Lettura creativa • Matematica in ...gioco • Educazione alla salute Classe : III sez. D, sez. E • Parole in gioco • Logicando • Giochi di colore Classe : III sez. F, sez. G • Se provo riesco • Nel paese di Riciclandia • Giochiamo con gli effetti speciali www.scuoladegasperi.it Pagina 36


Classi Quarte Classi : IV sez. A, sez. B • Conosco le parole • Matematica e gioco • Mi esprimo con la parola Classe: IV sez. D, sez. E • Un libro per amico • Geniott8 • Artistica…mente Classe: IV sez. F, sez. G • Inventori ed invenzioni • Logica-mente • Creativa…mente Classi Quinte Classi : V sez. A • Parolando. Animazione alla lettura • Logica... mente • Laboratorio espressivo Classi : V sez. D • Creare micromondi • Conoscere il territorio • Laboratorio di matematica Classe : V sez. E • Arte ed espressività • Conoscere il territorio • Laboratorio di matematica Classe : V sez. F • Un tuffo nella poesia • Conoscere il territorio • Laboratorio di matematica L’orario degli insegnanti è modulato per garantire l’orario obbligatorio e opzionale facoltativo degli alunni.

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Il PERCORSO FORMATIVO Il percorso formativo, per la sua strutturazione ha fatto riferimento al: D.P.R. 20 marzo 2009, n. 89: Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. (G.U. 15.07.2009, n. 162) Art. 1 (Previsioni generali), comma 3. In sede di prima attuazione del presente regolamento, e comunque per un periodo non superiore a tre anni scolastici decorrenti dall’anno scolastico 2009-2010, si applicano le indicazioni nazionali di cui agli allegati A, B C e D del decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59, come aggiornate dalle indicazioni per il curricolo di cui al decreto del Ministro della pubblica istruzione in data 31 luglio 2007. Con atto di indirizzo del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca sono individuati i criteri generali necessari ad armonizzare gli assetti pedagogici, didattici ed organizzativi agli obiettivi previsti dal presente regolamento. Tale documento legislativo è la “bussola” per dare unità e coordinamento a tutti gli interventi educativi e didattici e per progettare i Piani Personalizzati delle Attività Educative (P.P.A.E.) e i Piani di Studio Personalizzati (P.S.P.). Nelle Indicazioni per il curricolo sono indicati: gli Obiettivi Generali (O.G.) del processo educativo, cioè le finalità formative della scuola. gli Obiettivi di Apprendimento (O.A.) prescrittivi e definiti in relazione al termine del terzo e del quinto anno della S.P.. Pertanto il Collegio dei Docenti ha affidato allo staff di direzione il compito di indicare gli O.A. di tutte le discipline per ogni anno del quinquennio della S.P.. Gli O.A. sono strategici al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti al termine della S.I. e della S.P. per i campi di esperienza e per le discipline. Tali traguardi rappresentano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’alunno. O.G. della Scuola dell’ Infanzia − − − −

Sviluppo dell’identità personale Sviluppo dell’autonomia Sviluppo delle competenze Sviluppo del senso della cittadinanza

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O.G. della Scuola Primaria −

− − − − − −

Promuovere il pieno sviluppo della persona in tutte le sue dimensioni: razionale, estetica, cognitiva, operativa, emotiva, affettiva, corporea, sociale, morale, spirituale, religiosa. Elaborare il senso della propria esperienza. Sviluppare il pensiero riflessivo e critico. Educare alla convivenza attraverso la valorizzazione delle diverse identità e culture di ogni persona. Promuovere la pratica consapevole della cittadinanza attiva, unitaria e plurale. Costruire il senso della legalità e sviluppare l’etica della responsabilità. Promuovere l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura cioè di quei saperi propri di un “nuovo umanesimo”: − la capacità di cogliere gli aspetti essenziali dei problemi − la capacità di comprendere le conseguenze per l’uomo degli sviluppi delle scienze e delle tecnologie − la capacità di valutare i limiti e le possibilità delle conoscenze − la capacità di vivere e di agire in un mondo in continuo cambiamento − la consapevolezza che i grandi problemi dell’uomo si risolvono attraverso una stretta collaborazione anche tra le discipline e tra le culture − superare la frammentazione delle discipline e integrarle in nuovi quadri d’insieme − la consapevolezza del proprio modo di apprendere al fine di “imparare ad apprendere” e “imparare ad essere”. O.A. degli insegnamenti obbligatori O.A. per i Campi di esperienza

O.A. per le discipline declinati nello specifico per le classi 1a 2a 3a 4a 5a

1. Il sé e l’altro

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11.

2. Il corpo in movimento 3. Linguaggi, creatività, espressione 4. I discorsi e le parole 5. La conoscenza del mondo

Scuola dell’Infanzia

Italiano Inglese Musica Arte e immagine Religione cattolica Corpo movimento e sport Storia Geografia Matematica Scienze naturali e sperimentali Tecnologia

Scuola Primaria

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Con la progettazione di Unità di apprendimento (U.A.) le attività curricolari obbligatorie della S.I. e gli insegnamenti del curricolo obbligatorio della S.P. si articolano in attività educative e didattiche unitarie che hanno lo scopo di aiutare l’alunno a trasformare in competenze personali le conoscenze e le abilità disciplinari. Il piano di studi viene così personalizzato: esso è l’insieme delle U.A. e contiene le diverse tappe del percorso insegnamento-apprendimento. Questo è il suo iter. Criteri per i P.S.P.: - situazione di partenza - obiettivi generali - procedure didattiche. Il Collegio dei docenti ha individuato i livelli essenziali di prestazione che la scuola deve assicurare agli alunni nell’arco del triennio della S.I. e del quinquennio della S.P. Per ogni campo di esperienza e per ogni disciplina ed educazione del Curricolo di base sono state definite le finalità, gli obiettivi di apprendimento e le indicazioni metodologiche e didattiche. Compito dei docenti è infatti quello di mediare gli O.G. e gli O.A., di interpretarli, ordinarli, distribuirli, organizzarli e concretizzarli negli Obiettivi Formativi (O.F.). Nella S.I. la scelta degli O.F. deve sempre partire dall’esperienza del bambino. Nella S.P. la scelta degli O.F. può scaturire dall’armonica combinazione di due percorsi: - partire dall’esperienza degli alunni - ispirarsi direttamente ai Traguardi per lo sviluppo delle competenze. Gli O.F. fino al I biennio vanno ricercati: - a partire da problemi e attività ricavati dall’esperienza diretta degli alunni - richiedono prospettive pluri-inter e transdisciplinari - necessitano del continuo richiamo all’educazione integrale - devono essere sempre dotati di senso e motivanti. Con gli O.F. del II biennio bisogna: - cominciare a unificare la globalità dell’esperienza personale e il punto di vista disciplinare - considerare l’organicità pluri-inter e transdisciplinare e lo svolgimento sistematico delle singole discipline - mirare all’integralità dell’educazione e ai singoli aspetti di essa. Gli O.F. possono essere individuali o di gruppo e una volta definiti occorre renderli operativi, cioè concretizzarli in un “compito unitario di apprendimento” significativo per l’alunno in crescita e perciò orientato allo sviluppo delle competenze. Infatti, www.scuoladegasperi.it Pagina 40


partendo dall’osservazione del bambino e dalle sue capacità relazionali, cognitive ed emotive, gli insegnanti elaborano metodi ed attività per trasformare le capacità di ciascun alunno in competenze. L’accoglienza è il presupposto perché si possano costruire le U.A. perché questo è il momento dell’osservazione del bambino e delle sue capacità. Si potranno progettare tante U.A. quante sono le competenze emerse per garantire i livelli di prestazione di ciascun alunno. Le U.A. possono essere monodisciplinari e pluridisciplinari e vanno progettate a “maglie larghe” per permettere una “curvatura” personalizzata per ogni alunno. Nell’U.A. sono definiti: - obiettivi formativi - attività didattiche - attività organizzative - tempi e metodi necessari. L’insieme delle varie U.A. costituisce il P.P.A.E. e il P.S.P. L’U.A. è un progetto elaborato dall’équipe pedagogica; i docenti devono cooperare e condividere con la famiglia le scelte fatte e devono poi renderne conto. Dall’U.A. si diramano poi i vari laboratori interni come dimensione dell’individualizzazione degli O.F. affinché l’alunno giunga a specifiche competenze. I laboratori all’interno della quota oraria obbligatoria nel corso dei cinque anni della S.P. sono: − attività informatiche − attività espressive (teatro, musica, pittura, modellaggio) − attività di progettazione (progetti ambientali, sociali, esperimenti, bricolage) − attività motorie e sportive. Le varie attività didattiche vanno raccordate alle abilità del singolo alunno e devono essere ricondotte e progettate in continuità con tutti i saperi disciplinari. Infatti, nella formulazione degli OA e degli OF si è considerato che essi rispondono al principio dell’ologramma. Essi obbediscono, cioè, alla logica che uno rimanda sempre funzionalmente all’altro e non sono mai, per quanto minuti e parziali, rinchiusi su se stessi, bensì aperti ad un complesso, continuo e unitario rimando reciproco. Perciò, non esistono a priori OF validi in assoluto per tutti. Gli OF si inseriscono nel percorso scolastico degli alunni per mezzo dell’impegno di ciascuno nel lavoro individuale di gruppo e attraverso le apposite mediazioni didattiche che gli insegnanti attivano: tempi, luoghi, qualità, quantità, relazioni, azioni, circostanze. 2° Circolo Didattico - PUTIGNANO Pagina 41


Le norme organizzative delle U.A. devono tener presente la didattica laboratoriale che integra il conoscere e l’operare del fanciullo costruttore del proprio processo di apprendimento. I laboratori sono interni alle discipline e non possono richiedere interventi di esperti. Gli esperti sono i docenti in quanto responsabili di laboratorio in base alle discipline assegnate. I progetti di laboratorio devono essere definiti e programmati all’interno del P.O.F. ed offerti alla intersezione o all’interclasse. Per le attività di laboratorio svolte nell’orario obbligatorio sono utilizzati tutti i docenti forniti di titoli e competenze. È prevista la possibilità di stipulare contratti di prestazione d’opera con esperti esterni per assolvere nell’ambito del curricolo integrativo ad offerte formative di natura specifica non riconducibili al profilo professionale dei docenti. Seguono: − il CURRICOLO della S.P. con la scansione degli O.A. di tutte le discipline per ogni anno del quinquennio. −

la definizione delle finalità, degli obiettivi e delle metodologie di ogni disciplina della Scuola Primaria.

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FINALITÀ

I T A L I A N O

I N G L E S E

M U S I C A

A R T E E I M M A G I N E

− Fornire mezzi linguistici adeguati per comunicare ed esprimere l'esperienza di sé e del mondo naturale; − far acquisire adeguati strumenti linguistici per l'accesso ai diversi ambiti di conoscenza; − far riflettere sui vari aspetti linguistici per affinare le proprie capacità critiche; − far maturare una competenza comunicativa a più dimensioni rivelatrice di operazioni del pensiero ed esercitata mediante la conoscenza dei linguaggi anche non verbali.

OBIETTIVI

METODOLOGIA

− Capire che i codici sono molti, − Articolata secondo le specificità offrono specifiche opportunità e costitutive del fenomeno linguistiche il codice verbale è fondamenco: tale, oltre che funzionale; − lingua orale − saper usare l'italiano nei suoi vari − lingua scritta registri, dal colloquiale al formale, − correzione capendo anche i punti di vista − riflessione linguistica altrui e tenendo conto delle varietà dei discorsi che si realizzano in diversi contesti; − saper leggere, comprendere e produrre vari tipi di testo; − cominciare ad interpretare alcuni testi letterari e produrre testi come elaborazione personale.

− Costruire cittadini d'Europa edu- − Comprendere ed usare espres- − Attività ludiche di ascolto, comcandoli alla interculturalità, forsioni di uso quotidiano e frasi prensione, produzione basate sul nendo loro gli strumenti per conobasilari tese a soddisfare bisogni Total Physical Response e miscersi, riconoscersi, relazionarsi di tipo concreto; ranti a sviluppare l'apprendimencostruttivamente in una prospetti- − saper presentare se stessi e gli to naturale della strutture fonolova storica comune e fondata su giche, lessicali, morfologiche e altri; lingua, usi e costumi diversi; sintattiche. − essere in grado di porre doman− aiutare ad arricchire lo sviluppo de e risposte su particolari persocognitivo offrendo un ulteriore nali, sulle preferenze, sulle abituprezioso strumento di organizzadini, sulle persone che si conozione delle conoscenze. scono, sugli oggetti posseduti. − Acquisire una maggiore consapevolezza della propria immagine sonora; − fornire un primo livello di alfabetizzazione nel campo dei suoni e della produzione musicale (codifica-decodifica). − Integrare l'esperienza sonoromusicale nella globalità dell'esperienza personale e sociale: ambiente, corporeità, suono / immagin/azione.

− Promuovere un primo livello di alfabetizzazione iconica, attivando l'espressione e la comunicazione delle esperienze, nonché la decodifica e l'interpretazione di vari tipi di immagine, consolidando le competenze comunicative; − avvicinare alla fruizione di varie tecniche grafico-pittoriche, per esprimere i vissuti, le emozioni e le idee con i mezzi più consoni alle preferenze dei bambini. − Potenziare la creatività.

− Risvegliare la musicalità e le − Esigenza di rapporto con la realcompetenze di ciascuno; tà; principio di continuità tra le pre− percepire e comprendere la realcedenti e contemporanee espetà acustica attraverso l'ascolto e rienze sonoro-musicali che il la produzione; bambino compie fuori della scuo− vivere concrete e autentiche ela e ciò che gli viene proposto in sperienze di incontro con la musiclasse; ca; − collegamento con le altre discipli− imparare ad usare i suoni per ne; comunicare ed esprimere il pro− necessità di predisporre spazi e prio mondo interiore; tempi per le diverse proposte − far scoprire il piacere di fare mudidattiche: ascolto, danza, teatro, sica ed essere musica. uso di strumenti ritmici e melodici. − Servirsi del linguaggio figurativo − Ricorso a molteplici materiali e per esprimere emozioni, espeprocedimenti: carta, gesso, plarienze, stati d'animo, idee; stilina, cartapesta. . . ; − usare con progressiva consape- − colori a dita, colori a pastello, volezza e padronanza le varie cera, olio, tempera . . . ; tecniche figurative; − modellare, ritagliare, dipingere, incidere, fotografare, comporre; − maturare il proprio gusto estetico anche mediante la conoscenza di − mosaico, découpage . . . ; monumenti e opere artistiche − elaborazioni grafiche sul PC. facenti parte del patrimonio culturale dell'umanità.

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FINALITÀ R E L I G I O N E C A T T C O R P O M O V

OBIETTIVI

METODOLOGIA

− Evidenziare la risposta della Bib- − Conoscere gli elementi essenziali − Esperienze, comunicazione recibia alle domande di senso deldella Religione Cattolica nelle proca, ricerca, come elementi di l'uomo e confrontarla con quella sue espressioni storiche, culturapartenza per stimolare la conodelle principali religioni; li, sociali, etiche; scenza e la comprensione del valore storico, culturale e morale − orientare e guidare verso il rico- − Evidenziare l'apporto che, con la della Religione Cattolica; noscimento dei valori della Relidiffusione del Vangelo, la Chiesa gione Cattolica nella vita dei sinha dato alla società e alla vita di − attingere al Vangelo per cogliere goli e della società; ogni persona. nella vita e negli insegnamenti di Gesù proposte di scelte respon− promuovere il rispetto autentico sabili per un personale progetto del pluralismo religioso. di vita. − Promuovere lo sviluppo delle capacità relative alle funzioni senso-percettive; − consolidare e affinare gli schemi motori statici e dinamici; − contribuire allo sviluppo di coerenti comportamenti relazionali, mediante i giochi di squadra.

− Padroneggiare abilità motorie di − Attività in forma ludica, variata, base in situazioni diverse e in polivalente, partecipata, nel corrapporto a tutte le dimensioni so di interventi di opportuna dudella personalità: rata e con differenziazioni significative e graduali a seconda del− morfologico-funzionale, l'età dei bambini. − intellettivo-cognitiva, − affettivo-morale, − sociale.

S P O R T

S T O R I A

− Stimolare e sviluppare il passag- − Costruire la propria Identità cultu- − L'iter fondamentale della conogio dalla cultura vissuta, assorbirale come presa di coscienza scenza storiografica: ta direttamente dall'ambiente di della realtà in cui si vive; − formulazione di domande vita, alla cultura come ricostruzioconoscere e utilizzare atteggia− reperimento di fonti ne intellettuale. menti e strumenti essenziali per − analisi dei documenti la comprensione dei fenomeni − confronto delle ipotesi storici e sociali; − ricostruzione dei fatti. − superare l'egocentrismo per cogliere la potenziale ricchezza dei punti di vista altrui; − usare le fonti per elaborare giudizi storici, nella consapevolezza della complessità di ogni fatto storico; − comprendere il senso della cronologia e il concetto di periodicizzazione nell'ambito di quadri generali di riferimento. − Favorire la progressiva interiorizzazione dei valori fondanti della persona umana e della convivenza sociale; − aiutare alla costante comprensione e accettazione di regole e forme della convivenza democratica e dell'organizzazione sociale anche in rapporto a culture diverse; − Promuovere l'educazione alla convivenza democratica e la formazione dell'uomo e del cittadino nel quadro dei principi della Costituzione Italiana.

CITTADINANZA E COSTITUZIONE − Stabilire per accordo comune le norme e le regole della vita associata; − maturare l'identità personale nell'esercizio delle competenze e delle responsabilità relazionali e civico-sociali; − integrarsi e partecipare attivamente ad un sistema di relazioni sociali (classe, interclasse, circolo) sempre più vasto e complesso; − consolidare e sviluppare il quadro dei valori su cui si fonda la convivenza civile, la cooperazione e la collaborazione.

− Il percorso si snoda attraverso tre livelli: − Essere: maturazione della propria identità personale; − Sapere: elaborazione di conoscenze; − Fare: attivazione di comportamenti sociali e di competenze relative a: − Cittadinanza e Costituzione − Promuovere attività indirizzate alla pratica consapevole della cittadinanza attiva, unitaria e plurale − Approfondimenti sugli articoli della Costituzione Italiana. www.scuoladegasperi.it

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FINALITÀ

G E O G R A F I A

M A T E M A T I C A

S C I E N Z E N A T S P E R

T E C N O L O G I A

OBIETTIVI

− Rendere capaci di orientarsi e − Analizzare, conoscere, vivere collocarsi nello spazio vissuto dal'ambiente e il territorio; gli uomini, attraverso la compren- − cogliere le quattro dimensioni delsione dell'interazione uomolo spazio: ambiente. − fisico, − rappresentativo, − progettato, − codificato.

METODOLOGIA − Partenza dalle conoscenze già esperite dai bambini; − esplorazioni dirette dell'ambiente e del territorio; − attività interconnesse con le altre discipline; − no a prematuri tecnicismi, sì all'adozione di accorgimenti funzionali; − produzione di una gamma significativa di materiali e tecniche di rappresentazione; − allargamento dell'esperienza mediante rappresentazioni cartografiche di vario tipo.

− Formare il pensiero nei suoi vari aspetti: intuizione, immaginazione, progettazione, ipotesi e deduzione, controllo; − produrre e sviluppare le capacità di ordinamento, quantificazione e misurazione di fatti e fenomeni della realtà; − formare le abilità per interpretare criticamente e intervenire consapevolmente sulla realtà.

− Risolvere problemi; − Dalla manipolazione dei materiali alle rappresentazioni mentali, fo− sviluppare il concetto di numero e calizzando tappe fondamentali formare le abilità di calcolo; quali l'acquisizione del concetto − organizzare, rappresentare, misunaturale, l'assunzione dei necesrare lo spazio; sari automatismi, l'interiorizzazio− conquistare completezza e precine del significato di misura, tramisione nel linguaggio; te molteplici attività; − acquisire i primi concetti, principi e − ricerca basata sulla problematizcapacità connessi con la rapprezazione e orientata allo sviluppo sentazione statistica e con l'elabonei suoi diversi aspetti. razione di giudizi e previsioni in condizioni di incertezza; − costruire e analizzare procedimenti e algoritmi.

− Far acquisire conoscenze, abilità e competenze finalizzate all'arricchimento delle capacità di analisi e comprensione, per rapportarsi consapevolmente con la realtà circostante; − far capire, nel vasto ambito del sapere, il ruolo specifico delle scienze nella vita di ogni giorno e nella società complessa, per apprezzarne le sue potenzialità e coglierne la valenza in relazione integrata con altre modalità di conoscenza.

− Conoscere, analizzare, ipotizzare − Avviamento alla disciplina da sispiegazioni e riprodurre semplici tuazioni-stimolo molto semplici e esperimenti in merito a: vicine alla realtà quotidiana facilmente osservabile, verso lo svi− fenomeni fisici e chimici; luppo di un sapere che cresce in − ambienti e cicli naturali; modo organico e tende gradual− organismi: piante, animali, esseri mente alla sistematicità. umani; − L'osservazione, la descrizione, il − uomo-mondo della produzione. confronto di elementi della realtà − Indicare le misure di prevenzione circostante permettono di indivie di intervento. duare somiglianze, differenze e interrelazioni.

− Imparare a riorganizzare il sapere, sviluppando l'osservazione, l'analisi e la rappresentazione di processi artificiali; − selezionare le conoscenze secondo ottiche differenti; − potenziare con la progettualità il pensiero divergente, le capacità operative e di verifica; − educare a cogliere le relazioni, a cercare le regole di comportamento, a leggere le situazioni in termini sistemici, a confrontare esiti.

− Valorizzare la naturale curiosità dei bambini verso l'ambiente tecnologico in cui ormai vivono; − operare un costante, dinamico equilibrio tra fare, capire, concettualizzare; − imparare a utilizzare le strutture, le procedure e i linguaggi tipici dei saperi relativi al mondo reale e virtuale; − capire che sono i valori di una società a determinare ogni scelta di utilizzo delle tecnologie.

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− Smontare e rimontare oggetti di uso comune per coglierne la struttura e la funzione; − realizzare oggetti usando un metodo progettuale definito; − analizzare prodotti commerciali per rilevarne segni e simboli comunicativi; − rilevare le trasformazioni nel tempo di utensili e processi; − rappresentare oggetti e processi con disegni (grafi, tabelle, mappe, ecc.) e modelli logici (formule, regole, algoritmi, ecc.); − utilizzare le Tecnologie della Informazione e della Comunicazione (T.I.C.) nel proprio lavoro. Pagina 63


PIANO DI STUDIO PERSONALIZZATO

SCUOLA stabilisce gli

MIUR stabilisce gli

O.G.P.F. OBIETTIVI GENERALI del PROCESSO FORMATIVO Traguardi attesi al termine della Scuola Primaria

O.F.P. OBIETTIVI FORMATIVI PERSONALIZZATI

O.A. OBIETTIVI di APPRENDIMENTO dalle Indicazioni per il curricolo

U.A. UNITÀ di APPRENDIMENTO Progettate singolarmente dalle équipes

CONOSCENZE Sapere

ABILITÀ Saper fare

sulla base degli obiettivi di O.G.P.F. - O.A.

COMPETENZE Saper essere

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Il percorso che porta al P.P.A.E. e al P.S.P. •

• •

• • •

TRAGUARDI per lo sviluppo delle competenze Bisogni degli alunni O.A.

OBIETTIVI FORMATIVI (adatti e significativi per i singoli alunni) ATTIVITÀ METODI ORGANIZZAZIONE

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

P.P.A.E. P.S.P.

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Individuazione dei criteri per la progettazione d’istituto. Dal P.O.F. ai P.P.AE. e P.S.P.

TERRITORIO

FAMIGLIE

COLLEGIO DEI DOCENTI COORDINATO DAL DIRIGENTE SCOLASTICO

P.O.F.

STAFF PEDAGOGICO

EQUIPE PEDAGOGICA

P.P.A.E. P.S.P.

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PROGETTAZIONE Anche nell’ottica dell’apertura verso l’Europa e il nuovo millennio, la scuola assume come suoi organizzatori progettuali i concetti di: − Cittadinanza − Formazione − Saperi PROGETTARE

Piani di studio personalizzati −

− − − − −

Unità di apprendimento

Centrati: sugli alunni sui loro bisogni sulle loro risorse Flessibili Contestualizzati Procedurali Pianificati Opportunità di problematizzazione e ricerca

− −

Descrizioni di: azioni metodi mezzi contenuti risultati attesi Organizzate in sequenza Monitorate

Competenze

Conoscenze

Abilità

Atteggiamenti

Sapere

Saper fare

Saper essere

FORMAZIONE 2° Circolo Didattico - PUTIGNANO Pagina 67


ORGANIZZAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA SCUOLA DELL’INFANZIA

ORARIO Alunni: 45 ore settimanali estese a tutte le sezioni dalle ore 08.00 alle ore 16.00 dal lunedì al venerdì. Il sabato dalle ore 08.00 alle ore 13.00. Docenti: 25 ore settimanali di insegnamento; incontri di programmazione e tutte le attività collegiali previste dal contratto.

ORARIO TIPICO DI SEZIONE Ore

08:00 Accoglienza. 09:30 Attività didattiche: linguistiche, manipolative, di ascolto, motorie, di quantificazione, di simbolizzazione, di classificazione. 12:00 Pranzo. 13.00 Attività didattiche nel grande gruppo: motorie, canore , ludiche…. 13:45 Attività in sezione di completamento e/o rafforzamento delle attività svolte al mattino. 16:00 Uscita.

ORARIO TIPICO DEGLI INSEGNANTI Turno antimeridiano: dalle ore 08:00 alle ore 13:00 dal lunedì al venerdì. Quattro insegnanti attuano la flessibilità oraria. Ogni mattina un’insegnante a turno accoglie i bambini accompagnati in anticipo, come deliberato dal Collegio dei Docenti. Turno pomeridiano: dalle ore 12:00 alle ore 16:00 dal lunedì al venerdì; dalle ore 8:00 alle ore 13:00 il sabato. Le insegnanti si alternano settimanalmente nei turni.

FLESSIBILITÀ I docenti effettuano la compresenza nei periodi di sospensione della mensa nei mesi di settembre e seconda metà di giugno. Adattamento dell’orario in alcune giornate in occasione di: - uscite didattiche - riunioni sindacali - particolari condizioni climatiche - festività locali. www.scuoladegasperi.it Pagina 68


UTILIZZO DEI DOCENTI Il modello prevalente è quello di 2 docenti per ogni sezione; in alcuni casi i docenti sono 3 quando è prevista la presenza dell’insegnante di sostegno. Sono presenti 3 docenti di R.C. che prestano servizio nelle 5 sezioni.

ORGANIZZAZIONE EQUIPE PEDAGOGICA - 2 insegnanti per ogni sezione - insegnante di sostegno per bambini diversamente abili, laddove previsto - insegnante di R.C. Tutti gli insegnanti di ogni sezione, organizzati in équipes pedagogiche di intersezione, sono contitolari e corresponsabili del progetto formativo e delle attività didattiche. Le équipes pedagogiche coordinate dall’insegnante fiduciaria del plesso progettano i P.P.A.E.

VALUTAZIONE La valutazione è sistematica ed è dettata dall’osservazione quotidiana di ogni aspetto del bambino, dalla valorizzazione delle sue risorse, abilità ed ogni suo prodotto. La comunicazione con i genitori o i loro rappresentanti è periodica. Incontri individuali con i genitori, se resi necessari da importanti ragioni, sono permessi al di fuori dell’orario di servizio. La verifica e la programmazione didattica si svolge mensilmente di martedì dalle ore 16:00 alle ore 18:00.

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ORGANIZZAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA SCUOLA PRIMARIA ORARIO Alunni: 27 ore settimanali obbligatorie + 3 ore settimanali per attività opzionali facoltative.. Orario antimeridiano distribuito in sei giorni dalle ore 08:00 alle ore 13:00. Docenti : 22 ore settimanali d’insegnamento + 2 ore settimanali di programmazione. Tutte le attività collegiali previste dal contratto. TEMPORIZZAZIONE delle DISCIPLINE e ATTIVITÀ La struttura organizzativa della scuola primaria si sviluppa secondo le seguenti esigenze, contemperate in modelli unitari: - un orario di 891 ore annuali, comprensivo della quota riservata alle Regioni, della quota gestita dalla scuola (attualmente pari al 15%, secondo il Decreto n. 234/2000) e delle 66 ore di insegnamento della Religione Cattolica. Alla luce delle 33 settimane annuali di lezione, questo orario corrisponde mediamente a 27 ore settimanali. −

un monte ore integrato opzionale di 99 ore annue per “attività e insegnamenti coerenti con il profilo educativo” organizzato dalla scuola coerentemente con la lettura delle esigenze e delle risorse. L’orario settimanale viene, di conseguenza, ad articolarsi su 30 ore. RIPARTIZIONE ORARIA ANNUALE DELLE DISCIPLINE

ITALIANO INGLESE MUSICA ARTE E IMMAGINE INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA CORPO MOVIMENTO E SPORT STORIA – GEOGRAFIA MATEMATICA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI TECNOLOGIA ATTIVITÀ OPZIONALI-FACOLTATIVE

231 ANNUE 99 “ 33 “ 33 “ 66 “ 33 “ 132 “ 165 “ 66 “ 33 “ 99 “

Per un totale di 990 ore su base annua

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Pertanto il tempo-scuola settimanale, in rapporto alle discipline e alle attività, è così suddiviso: Classe 1a

Classe 2a

Classe 3a

Classe 4a

Classe 5a

8 2 2 5 2 1 1 1 1 2 2

7 2 2 5 2 1 2 1 1 2 2

7 2 2 5 2 1 3 1 1 1 2

7 2 2 5 2 1 3 1 1 1 2

7 2 2 5 2 1 3 1 1 1 2

(1h di Inglese)

Italiano Storia Geografia Matematica Scienze naturali e sperim. Tecnologia Inglese Musica Arte Immagine Corpo movimento e sport IRC Laboratori 99 h annuali

1 Lab. Linguistico 1 Lab. Mat.-Sc. 1 Lab. Espressività

TOTALE

30

(2h di Inglese)

1 Lab. Linguistico 1 Lab. Mat.-Sc. 1 Lab. Espressività

30

(3h di Inglese)

1 Lab. Linguistico 1 Lab. Mat.-Sc. 1 Lab. Espressività

30

(3h di Inglese)

1 Lab. Linguistico 1 Lab. Mat.-Sc. 1 Lab. Espressività

30

(3h di Inglese)

1 Lab. Linguistico 1 Lab. Mat.-Sc. 1 Lab. Espressività

30

FLESSIBILITÀ Adattamenti dell’orario in alcune giornate in relazione a: - festività locali - condizioni climatiche particolari - uscite didattiche - gite scolastiche - riunioni sindacali

UTILIZZO DEI DOCENTI Sono state costituite 29 équipes pedagogiche per 29 classi. Di ogni équipe fanno parte i docenti titolari degli ambiti disciplinari; i docenti con un carico d’insegnamento che prevede il completamento del curricolo degli alunni: 30 h settimanali di cui 27 del curricolo obbligatorio e 3 h di attività opzionali facoltative; i docenti che a vario titolo operano su una classe. La lingua straniera è garantita a tutte le classi del Circolo, 2 docenti specialisti di L2 insegnano l’inglese in 17 classi. 2 docenti di R.C. prestano servizio in 21 classi del Circolo.

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ORGANIZZAZIONE ÉQUIPE PEDAGOGICA Per l’organizzazione dell’équipe pedagogica il riferimento giuridico va al D.P.R. 20 marzo 2009, n. 89: Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. (G.U. 15.07.2009, n. 162) Art. 4 (Scuola primaria), comma 3. Il tempo scuola della primaria è svolto ai sensi dell’articolo 4 del decreto-legge 1° settembre 2008, n.137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, secondo il modello dell’insegnante unico che supera il precedente assetto del modulo e delle compresenze, e secondo le differenti articolazioni dell’orario scolastico settimanale a 24, 27, e sino a 30 ore, nei limiti delle risorse dell’organico assegnato; … Tali articolazioni riguardano a regime l’intero percorso della scuola primaria e, per l’anno scolastico 2009-2010, solo le classi prime, tenendo conto delle specifiche richieste delle famiglie. Comma 4. Le classi successive alla prima continuano a funzionare, dall’anno scolastico 2009-2010 e fino alla graduale messa a regime del modello previsto dal precedente comma 3, secondo i modelli orario in atto: a)…, b) 30 ore comprensive delle attività opzionali facoltative, corrispondente all’orario delle attività di cui all’articolo 7, comma 2, del decreto legislativo n. 59 del 2004, senza compresenze e nei limiti dell’organico assegnato per l’anno scolastico 2008-2009. c)… Comma 5. Le istituzioni scolastiche, nella loro autonomia e sulla base delle richieste delle famiglie e fermo quanto disposto ai commi precedenti, adeguano i diversi modelli orario agli obiettivi formativi e ai piani di studio allegati al decreto legislativo n. 59 del 2004, come aggiornati dal decreto del Ministro dalla pubblica istruzione in data 31 luglio 2007. Pertanto il Collegio dei Docenti ha così deliberato: dal corrente a.s. 2009-2010 - nelle Classi I un insegnante unico/prevalente ha un carico di 24 h settimanali: 22 h frontali e 2 h di programmazione didattica. - le Classi II, III, IV e V sono organizzate a modulo 3/2. 2 insegnanti hanno un carico di 24 h settimanali: 22 h frontali e 2 h di programmazione didattica. Il terzo insegnante ha un carico di 24 h settimanali: una quota oraria d’insegnamento frontale a completamento delle 30 ore del curricolo degli alunni delle 2 classi del suo modulo ed eventualmente delle classi di altri moduli, più 2 h di programmazione didattica. Completa il suo orario con ore residue di contemporaneità da utilizzare a sostegno degli alunni in difficoltà di apprendimento sia nelle 2 classi del suo modulo che nelle classi di altri moduli. Si inseriscono a gruppi di classi docenti con l’insegnamento di varie discipline a completamento del curricolo degli alunni: 30 h settimanali di cui: 27 h del curricolo obbligatorio e 3 h di attività opzionali facoltative.

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In tutte le classi I, II, III, IV, V del Circolo si inseriscono a gruppi di classi: l’insegnante di discipline varie l’insegnante di L2 (in quelle classi che non hanno già lo specializzato interno) l’insegnante di R.C. (in quelle classi che non hanno già lo specializzato interno) l’insegnante di Tecnologia (in quelle classi che non hanno già l’insegnante competente) l’insegnante di sostegno laddove è previsto per gli alunni diversamente abili. Il MIUR precisa: “l’insegnante unico/prevalente è figura di riferimento che – nell’esercizio della responsabilità condivisa – assume un ruolo di coordinamento della relazione educativa nei riguardi del singolo alunno e della classe nel suo insieme, nei rapporti con le famiglie, nell’assunzione dell’impegno di istruzione ed educazione.” (Atto di indirizzo 8 settembre 2009, 3.2.3) Pertanto tutti i docenti dell’ équipe pedagogica sono contitolari e corresponsabili della attività didattica. Essi con una programmazione cooperativa e flessibile progettano i P.S.P. ponendo al centro il fanciullo con le sue esigenze di apprendimento che sono sempre interdisciplinari e unitarie. Il fine dell’attività didattica di ogni équipe è quello di adoperare le discipline come mezzo per attribuire significati nuovi all’esperienza unitaria che ogni alunno ha. Ponendo al centro la persona integrale dell’allievo, il gruppo docente trova in équipe la distribuzione dei compiti e delle competenze disciplinari. Collegialmente i docenti del gruppo classe coordinano il lavoro d’équipe, valutano quali saperi devono essere attivati per svolgere al meglio le attività educative e didattiche.

ORE DI CONTEMPORANEITÀ Il MIUR ha stabilito nuove disposizioni in merito alla gestione delle ore residue di contemporaneità. (Circolare Ministeriale 6 ottobre 2009: oggetto Supplenze temporanee personale docente f.to Direttore Generale: Chiappetta) Ispettori tecnici e dirigenti scolastici, nella conferenza dei servizi del 9 ottobre 2009 hanno recepito tali norme e le hanno rese esecutive nelle scuole: Le ore di contemporaneità devono essere utilizzate per le supplenze brevi fino a 5 giorni. In mancanza di supplenze, tali ore saranno impegnante per il sostegno agli alunni in difficoltà di apprendimento. Pertanto è stato redatto un orario interno per garantire, ove possibile, la copertura delle supplenze per ogni ora di lezione di tutti i 6 giorni della settimana. Si è fatto ricorso alla disponibilità volontaria da parte dei docenti per ore di servizio straordinario che, se eventualmente espletate, saranno poi recuperate. 2° Circolo Didattico - PUTIGNANO Pagina 73


VALUTAZIONE Per la valutazione il riferimento giuridico va al D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122: Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169. (G.U. 19 agosto 2009, n. 191) La Scuola è fornita del Documento di valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli alunni adottato lo scorso anno scolastico in riferimento alla Riforma (Legge Delega 53/03). Se nel corso del corrente anno scolastico 2009-10 non perverrà dal Ministero della Pubblica Istruzione un nuovo Documento di valutazione ufficiale la scuola adotterà il Documento dello scorso anno. La valutazione è quadrimestrale. Dall’anno scolastico 2008-2009, nella Scuola Primaria la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite è espressa in decimi ed illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno. (articolo 3 del D.L. 1 settembre 2008, n. 137, convertito nella legge 30 ottobre 2008, n.169). La comunicazione della valutazione ai genitori o ai loro rappresentanti è bimestrale. La verifica e la programmazione didattica si svolge ogni 15 giorni, di martedì dalle ore 16:00 alle ore 20:00.

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L’ÉQUIPE PEDAGOGICA deve

Prendere piena consapevolezza del compito

Gestire il compito

Dare un significato (perché?) Esplicitare l’operatività (come?) Individuare vincoli, risorse e rischi (con chi?)

Promuovere un clima di fiducia e di sicurezza Garantire la tenuta del compito Valorizzare le risorse umane ed i soggetti coinvolti Utilizzare le risorse materiali e umane Favorire l’emergere delle diversità Superare momenti critici

Contesto

territorio

Enti locali

programmi

P.O.F.

modulo

classe

programmazione

gruppo

individualizzazione

didattica

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LA FORMAZIONE Al docente è richiesta un’indispensabile formazione gestionale, culturale e relazionale, per operare efficacemente in un contesto così complesso quale quello scolastico. Non si può educare senza educarsi. Non si può insegnare senza continuare ad imparare. La formazione continua è, quindi, un elemento fondamentale e imprescindibile della qualificazione professionale di noi docenti, contribuendo a sviluppare competenze ulteriori e ad accrescere la qualità di quelle già possedute. Noi docenti continuiamo, in modo sistematico, ad aggiornarci e a formarci per garantire una migliore qualità dell’offerta formativa. La formazione è distinguibile in una formazione ed autoformazione implicita ed in una formazione esplicita. Formazione implicita - lavoro personale di ricerca, studio, scambio di esperienze… - partecipazione a gruppi di studio - partecipazione a gruppi di lavoro con compiti di coordinamento e progettazione - partecipazione a gruppi di confronto, verifica, controllo e valutazione dei processi messi in atto - partecipazione a gruppi di lavoro su progetti di particolare rilevanza Formazione esplicita Corsi strutturati ed istituzionali di aggiornamento e formazione su alcuni aspetti normativi, didattici e metodologici. Questi corsi sono erogati direttamente dalla nostra Scuola o da altri enti riconosciuti. LINEE DI IMPEGNO La nostra Scuola esercita l’autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo curando: - la progettazione formativa - la ricerca valutativa - la formazione e l’aggiornamento culturale e professionale del personale - l’innovazione metodologica - la ricerca didattica sulle diverse valenze delle tecnologie informatiche e massmediali, sulla loro integrazione nei processi formativi e sui loro benefici alla professionalità docente - la documentazione educativa e la sua diffusione − scambi di informazioni, di esperienze e di materiale didattico.

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LA VALUTAZIONE Con la valutazione, la Scuola è chiamata a “dare conto” delle sue scelte e delle sue azioni nell’ottica dell’autonomia che supera la logica esecutiva e abbraccia quella della progettualità. La Riforma distingue tra valutazione esterna e valutazione interna alle scuole. La valutazione esterna è affidata all’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione e di Formazione (INVALSI) che all’inizio del secondo e del quinto anno della S.P. procede alla: - valutazione di sistema che riguarda gli aspetti istituzionali, organizzativi e strutturali del sistema educativo nazionale di istruzione e formazione. - valutazione degli apprendimenti degli allievi, cioè dei livelli di padronanza mostrati dagli alunni nelle conoscenze e nelle abilità raccolte negli O.S.A. indicati per la fine dei periodi didattici precedenti, cioè del primo e del terzo anno della S.P. La valutazione esterna si propone di raccogliere elementi per informare il Paese, i decisori politici, le famiglie, le scuole della evoluzione del sistema e degli esiti di apprendimento nel tempo (stratificazione diacronica dei dati). Ciò per offrire elementi utili a programmare da un lato le politiche educative e dall’altro per favorire valutazioni interne, di scuola, riguardanti i singoli allievi o valutazioni inerenti la funzionalità della scuola in generale, che non siano meramente autoreferenziali. La valutazione interna si articola in: - autovalutazione d’istituto che riguarda la funzionalità degli elementi di sistema e le caratteristiche del sevizio erogato: • efficacia della progettazione didattica dei P.P.A.E. e dei P.S.P.; • rispetto degli standard di prestazione del servizio della scuola; • obiettivi culturali e sociali: grado di soddisfazione e di cooperazione delle famiglie e del territorio; • progetti speciali di ampliamento dell’offerta formativa, attività opzionali e integrative; • metodologie e procedure d’insegnamento-apprendimento; • utilizzo delle risorse: sussidi, attrezzature, computer, apparecchiature audio e video; • organizzazione; • relazioni; • processi.

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L’autovalutazione d’istituto serve a: • chiarire quali sono le aree di eccellenza e le aree di debolezza del nostro sistema; • quali sono le procedure più o meno efficaci messe in atto; • migliorare la qualità dell’offerta formativa. Tale valutazione: • utilizza osservazioni, interviste, confronti collettivi; • si attua sempre, in quanto strumento necessario di programmazione, realizzazione e controllo dei processi; • si realizza in modo sistematico e guidato alla conclusione delle attività; • va curata da tutte le équipes pedagogiche e, specificatamente dal gruppo di lavoro delle F.S. al P.O.F. e dal D.S.. A fine anno scolastico le F.S. e il D.S. redigono una relazione di sintesi conclusiva sull’attività formativa della scuola, da sottoporre all’attenzione del Collegio dei Docenti. LINEE D’IMPEGNO - Ciascuno deve dar ragione di come ha operato e opera nel progetto comune. - Ciascuno deve autovalutarsi partendo dagli obiettivi previsti per giungere all’analisi degli esiti raggiunti rispetto a quelli attesi. - Ciascuno deve utilizzare un sistema di indicatori concordati, tali da garantire la confrontabilità e la commensurabilità dei dati presi in esame. - Ciascuno deve verificare la coerenza tra le scelte collegiali e le pratiche individuali nella scelta dei criteri docimologici. - “valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e del comportamento degli studenti” rilevata ai fini della “certificazione delle competenze acquisite”. È compito esclusivo dei docenti del gruppo-classe e dei gruppi di classe/intersezione di livello, di compito, elettivi: • valutare gli esiti e i processi degli apprendimenti e nello specifico: • conoscenze dichiarative: contenuti, informazioni, dati, saperi; • conoscenze procedurali: relative al saper fare, a metodi e strumenti di organizzazione del pensiero; • conoscenze immaginative: relative ai linguaggi, alle rappresentazioni, ai modi di pensare e trasferire i pensieri. La Scuola è fornita del Documento di valutazione degli apprendimenti e del com-

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portamento degli alunni adottato lo scorso anno scolastico in riferimento alla Riforma (Legge Delega 53/03). Se nel corso del corrente anno scolastico 2009-10 non perverrà dal Ministero della Pubblica Istruzione un nuovo Documento di valutazione ufficiale la scuola adotterà il Documento dello scorso anno. Dall’anno scolastico 2008-2009, nella Scuola Primaria la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite è espressa in decimi ed illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno. (D.L. 1 settembre 2008 n. 137, articolo 3) La valutazione si struttura come: • periodica: quadrimestrale come già avviene in via ordinaria; • annuale; • secondo la scansione dei periodi didattici. Queste valutazioni sistematiche svolgono un’importante funzione di regolazione, di modificazione e integrazione della programmazione didattica. La comunicazione delle valutazioni ai genitori e ai loro rappresentanti è bimestrale.

LINEE D’IMPEGNO - Conoscere per meglio educare. - Comunicare con chiarezza i risultati e gli interventi programmati e attuati per consentire un adeguato recupero agli alunni in difficoltà di apprendimento. - Procedere, sulla base dei dati acquisiti alla continua regolazione della programmazione e della sua personalizzazione nei P.P.A.E. e nei P.S.P. - Acquisire, da parte dei docenti la consapevolezza del proprio livello di preparazione culturale e professionale. - Far acquisire agli alunni la consapevolezza delle proprie possibilità e dei propri limiti.

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di SISTEMA

I.N.Val.S.I.

degli APPRENDIMENTI degli ALLIEVI

VALUTAZIONE ESTERNA

d’ISTITUTO

Equipe pedagogica

degli APPRENDIMENTI e del COMPORTAMENTO degli ALLIEVI

VALUTAZIONE INTERNA

Dirigente Scolastico Figure Strumentali al P.O.F.

LA VALUTAZIONE


Continuità territorio rete La scuola deve recuperare e ricostruire un ruolo fondamentale di istruzioneeducazione nel contesto socio-culturale. Con la riscrittura e riforma del Titolo V della Costituzione è stato introdotto il principio della sussidiarietà: ciò che può essere fatto dall’ente più vicino al cittadino non può essere di competenza di un ente più lontano. Allora è da valorizzare il rapporto con il territorio, a cominciare dalla famiglia, in un’ottica di diritti-doveri che non si limiti a rispondere a domande e bisogni del “cliente”, ma lo responsabilizzi in una prospettiva di reale educazione permanente. Vogliamo fare della nostra Scuola una comunità educativa di apprendimento e di formazione culturale e umana e promuovere un modello formativo integrato che abbia nella scuola il suo fuoco e che coinvolga famiglia, altri istituti scolastici ed enti operanti nel territorio. L’obiettivo è quello di costituire una rete che crei sinergie e colleghi in modo sistemico risorse ed interventi. Una tale rete ha per noi il valore che la rete ha nel circo: far sentire più sicuri i nostri ragazzi e consentire loro delle competenze migliori. Siamo in rete: A – CON LE FAMIGLIE Scuola e famiglia condividono il medesimo fine: l’educazione dei nostri fanciulli. La relazione fra insegnanti e famiglie, la condivisione fra essi dei valori, degli obiettivi e delle azioni formative, è condizione necessaria al successo formativo e scolastico degli alunni. La nostra Scuola ricerca e promuove sistematicamente questo scambio fra scuola e famiglia al fine di rendere trasparenti, coerenti, congruenti e partecipati tutti gli interventi e avendo cura di distinguere funzioni e responsabilità in virtù delle differenze di ruolo. Obiettivi - costruire con la famiglia reti di confronto, cooperazione e collaborazione nell’ottica del diritto-dovere reciproco e non della semplice “soddisfazione del cliente” - rendere la cooperazione costante, attiva e diffusa - accrescere la partecipazione democratica alle scelte − puntare sulla fiducia reciproca, a partire dalla chiarezza delle comunicazioni

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Azioni INCONTRI FORMALIZZATI - assemblee generali (Scuola dell’infanzia), assemblee di classe (Scuola Primaria) - riunioni con rappresentanze (consigli di sezioni e d’interclasse) - colloqui individuali (in orario appositamente dedicato) - scelta attività opzionali INCONTRI DI TIPO NON FORMALIZZATO - colloqui - scuola aperta per iniziative particolari - partecipazione a esperienze didattiche PERCORSI FORMATIVI Formazione per genitori (vedi FORMAZIONE)

B – CON ALTRI ISTITUTI SCOLASTICI (Scuola dell’infanzia, Scuola secondaria di I grado, altre Scuole Primarie) Obiettivi - costruire un percorso formativo progressivo e condiviso fra i diversi segmenti della scuola di base - prevenire le difficoltà che spesso gli alunni incontrano nei passaggi tra ordini di scuola diversi - favorire la messa in comune di risorse ed esperienze Azioni - incontri sistematici fra insegnanti di Scuola dell’infanzia e insegnanti di Scuola Primaria delle classi prime - attività di confronto, informazione e orientamento fra insegnanti delle classi quinte e insegnanti della Scuola Secondaria di I grado

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C – CON ALTRI ENTI DEL TERRITORIO (Enti istituzionali: Comune, ASL, Associazioni culturali, di volontariato…) Obiettivi - costruire un sistema formativo integrato - sinergizzare e mettere in comune risorse Azioni -

progettazione condivisa accordi di programma collaborazione per interventi e progetti specifici progettazione di azioni di supporto per alunni che presentino difficoltà di apprendimento

D – CON L’UNIVERSITÀ La nostra è l’unica Scuola del territorio che mantiene rapporti istituzionali con l’Università. La nostra Scuola ha il compito, infatti, di organizzare e seguire le esercitazioni di tirocinio didattico per gli studenti della facoltà “Scienze della Formazione” dell’Università degli Studi di Bari.

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IL CONTESTO Il contesto e la sua organizzazione sono l’anima dell’azione educativa e formativa della nostra Scuola. Vale a dire che progettare percorsi individualizzati di insegnamento-apprendimento, attivare laboratori, attrezzare, coordinare percorsi di lavoro, significa non solo organizzare azioni, spazi, tempi, soggetti, ma soprattutto dare senso e significato alle esperienze didattiche, utilizzare l’aspetto organizzativo delle cose per ragionare sulle cose. Il contesto, luogo di relazioni e di esperienze, diventa così capace di produrre e aiutare a produrre conoscenze. Per questo motivo il contesto della nostra Scuola non può essere solo quello del “sapere didattico” dell’insegnante, teso a scoprire cosa è utile conoscere e quindi imparare per poter insegnare; un sapere pensato per i bambini e per la scuola, finalizzato all’apprendimento degli allievi. Oggi la Scuola ha bisogno di lasciarsi contaminare dalla cultura in senso generale: da incontri col pittore, il musicista, il regista, l’attore, da mostre di opere d’arte, da musei, da laboratori scientifici e artigianali, da concerti, da biblioteche…. da tutti quei soggetti culturali non creati “per” la scuola ma molto importanti “nella” scuola. Non l’utilità didattica deve guidare la scelta dell’insegnante di fronte al sapere, ma la curiosità, l’impertinenza, la vitalità e la vivacità culturale. Solo così si possono costruire significativi contesti di apprendimento. Solo così il docente per primo non smette mai d’imparare. In campo educativo e formativo l’organizzazione del contesto, inteso come intreccio di conoscenze culturali ampie, è fondamentale per percorrere i sentieri del conoscere fatti di visioni inaspettate, suggerimenti a compiere deviazioni, di ritmi più o meno accelerati, di pause. Questa è la base della nostra progettualità educativa e formativa. Nonostante il quadro chiaro e sicuro di riferimento: D.P.R. 20 marzo 2009, n. 81; D.P.R. 20 marzo 2009, n. 89; D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122, constatiamo, dalla cronaca quotidiana, che ulteriori fermenti e processi di innovazione della nostra società coinvolgono il mondo della scuola. Se dunque la Scuola è in continuo cambiamento, questo necessita di una tale organizzazione del contesto per dare possibilità di azione e vita alle idee. Accettare la sfida di cambiare è poter essere realisticamente ottimisti per il futuro della nostra Scuola. Cambiare è vivere. Questo P.O.F. esplicita i nuovi percorsi densi di valori e di significati: di cultura, di pedagogia, di didattica, che il Collegio dei Docenti, nella sua autonomia, vuole esplorare per il “progetto di vita” dei nostri ragazzi. www.scuoladegasperi.it Pagina 84


ORGANIZZAZIONE DEL CIRCOLO

DIRIGENTE SCOLASTICO

PERSONALE ATA

COLLEGIO DOCENTI

RAPPRESENTANTI GENITORI

Collaboratori del Dirigente Funzioni strumentali al POF Referenti Consigli di interclasse e di intersezione Comitato di valutazione R.S.U. Rappresentanti nel Cons. di Circolo

CONSIGLIO DI CIRCOLO

GIUNTA ESECUTIVA

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Dirigente scolastico Prof. Pietro Carucci Segreteria Direttore amministrativo: Giovanni M. Contegiacomo Personale ATA: assistenti amministrativi: n. 5 collaboratori scolastici: 9

Staff di direzione Formato da: • funzioni strumentali al P.O.F. • collaboratori del Dirigente • referenti

Collaboratori del Dirigente Morelli Adelaide Curci Anna Fiduciario San Nicola Dalessandro Lucia

Funzioni strumentali al P.O.F. Area 1: Gestione del piano dell’offerta formativa Ins. Curci Anna Progettazione del Piano dell’Offerta Formativa Coordinamento delle attività del Piano dell’Offerta Formativa Monitoraggio delle attività del POF Coordinamento della progettazione curricolare Valutazione delle attività del POF Pubblicizzazione e circolarità dell’Offerta formativa (poffino) Organizzazione delle attività didattiche in assenza del D.S. nel plesso De Gasperi. Collaborazione nel coordinamento e nella realizzazione delle manifestazioni scolastiche. Area 2: Interventi e servizi per i docenti Ins. Cirillo Nicoletta Analisi dei bisogni formativi e gestione del Piano di formazione e aggiornamento dei docenti Coordinamento e monitoraggio delle attività extracurricolari Redazione di un questionario ai docenti per l’autovalutazione Coordinamento gite e visite guidate (classi III-IV-V) Collaborazione nel coordinamento e nella realizzazione delle manifestazioni scolastiche. Area 3: Interventi e servizi per gli alunni Ins. Quindici Valentina Coordinamento e gestione delle attività di continuità con la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Secondaria di primo grado Analisi dei bisogni formativi degli alunni e coordinamento delle attività extracurricolari Redazione di un questionario per i genitori per l’autovalutazione Coordinamento gite e visite guidate (classi I-II) Collaborazione nel coordinamento e nella realizzazione delle manifestazioni scolastiche. Area 4: Realizzazione di progetti formativi d’intesa Ins. Leone Irene con enti esterni istituzionali e non istituzionali Coordinamento dei rapporti con Enti pubblici e privati Coordinamento delle attività ludico- sportive Progetto GIO MO VI Coordinamento manifestazioni sportive Rapporti con EE.LL., Associazioni, Uff. Centrale Ed. Motoria Coordinamento dei docenti di Scienze motorie e sportive Pubblicizzazione/circolarità delle attività sportive Sport in … rete Proposte di acquisto e conservazione di materiale e attrezzature sportive Organizzazione di uscite e attività sportive a livello provinciale Collaborazione nel coordinamento e nella realizzazione delle manifestazioni scolastiche. Area 5: A portata di mouse Ins. Rongo Maria D. Redazione informatica del POF e del Poffino per la pubblicizzazione e circolarità dell’Offerta formativa Sostegno e servizio per utilizzo didattico delle tecnologie informatiche e multimediali Proposte di acquisto di materiale multimediale Favorire la cultura della comunicazione e lo sviluppo delle reti tra scuole Coordinamento progetti/corso formazione/aggiornamento TIC La scuola e la comunicazione informatica Cura della documentazione e del materiale educativo-didattico multimediale Progetto Scuola e servizi Rapporti con gli organi di stampa e di informazione Collaborazione nel coordinamento e nella realizzazione delle manifestazioni scolastiche. Ins. Landi A. G. Area 6: Per una scuola in rete Gestione del sito d’istituto Progetto Scuola e servizi Promozione e servizio per utilizzo didattico delle tecnologie informatiche e multimediali Proposte di percorsi laboratoriali di lettura Catalogazione ed archiviazione del materiale didattico multimediale Collaborazione nel coordinamento e nella realizzazione delle manifestazioni scolastiche.

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Consiglio di Circolo

Responsabili

Lab. Multimediale:

Lab. Musicale:

Landi A. G. (Lama dei Pampini) Gallo C. (De Gasperi) Mele A. Curci A.

Lab. Scientifico:

(Lama dei Pampini) (De Gasperi)

Rongo M. (Lama dei Pampini) Gonnella T. (De Gasperi)

Gestione biblioteca: Gallo C. Laterza E. Sussidi:

(De Gasperi)

Presidente: Bianco Graziano Docenti: Dalena Angela Vlady Deleonardis Margherita Florenzio Maria Leone Irene Loliva Gianpiero Polignano Giuseppe Pricci Maria A. Rongo Maria D.

(Lama dei Pampini)

Casulli E. (De Gasperi) Amatulli M. (San Nicola) Referenti

Accoglienza e continuità: Mele A. Gruppo H: Morelli Adelaide Progetto attività motorie: Leone Irene Progetto Cinema: Vippolis Anna Maria

Genitori: Campanella Michele Bianco Graziano Losavio Stefania Gigante Michele G. Pugliese Gianfranco Pizzutilo Giovanni Pierno Alfredo Lippolis Domenico A.T.A.:

Sportelli Giovanni

Giunta esecutiva Coordinatori d’Interclasse/Intersezione

Classi prime Classi seconde Classi terze Classi quarte Classi quinte Scuola dell’infanzia

Martano Assunta Pugliese Pia Casulli Elena Vippolis A. M. Mele Antonia M. Genco Anna Vita M.

Presidente: Dirigente scolastico: prof. Pietro Carucci Direttore dei servizi amministrativi: Giovanni M. Contegiacomo Componenti: Leone Irene Campanella Michele Pizzutilo Giovanni Sportelli Giovanni

Sicurezza

Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza: Addetti alla sicurezza nei tre plessi: De Gasperi Lama dei Pampini Primo soccorso Casulli E.

R.S.P.P. Addetti P.P.

Intini M. Manosperti T.

S. Nicola

Dell'Edera Simone Anna C. Mansueto M. Lippolis C.

Rappresentanti RSU

Caramia Caterina Laterza Albino Mansueto Angela

Intini Maria Casulli E.

Manosperti T.

Tinelli Maria T.

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COMPETENZE INCARICHI Gestisce Redige Coordina Sostituisce È delegato Partecipa Gestisce

Collaboratore del Dirigente Scolastico il Piano dell’Offerta Formativa. i verbali del Collegio dei Docenti. i lavori della Commissione per la redazione del P.O.F. il Dirigente Scolastico in sua assenza. dal D.S. a partecipare ed eventualmente a coordinare le commissioni di lavoro. alle riunioni dello staff di direzione. -

Responsabile di plesso i problemi e le proposte che riguardano alunni e docenti, attività didattiche, organizzazione e funzionamento del plesso; l’orario e le sostituzioni in caso di assenze brevi di docenti; i rapporti con l’ufficio di segreteria; le uscite anticipate degli alunni e i ritardi, questi ultimi se segnalati dai docenti; l’accesso al plesso di qualsiasi persona.

Coordinatore d’interclasse/d’intersezione Tiene i contatti con il D.S. e/o il responsabile di plesso e con gli insegnan ti delle interclassi per la programmazione didattico-disciplinare. Gestisce e coordina le visite d’istruzione, le uscite didattiche e le attività scolastiche. Presiede il consiglio d’interclasse curandone l’introduzione e i lavori tra docenti e tra docenti e genitori. Si occupa Accoglie Distribuisce Calendarizza Coordina Verifica Si occupa di:

Referente Progetto Cinema di mantenere rapporti con il gestore del cinema. suggerimenti e proposte dei docenti. il materiale tematico e le schede didattiche dei film. il piano di partecipazione delle classi. Referente di Progetto i lavori del progetto. l’efficacia del progetto e riferisce al Collegio dei Docenti. - compilare la scheda di progetto in ogni sua parte; - predisporre il progetto e seguirne l’attuazione; - somministrare agli allievi il questionario; - raccogliere dai colleghi le schede di verifica.

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Gruppo di disciplina È costituito dagli insegnanti di una stessa disciplina. È finalizzato a: - un lavoro di ricerca-azione attraverso lo scambio di esperienze e di punti di vista; - trovare un accordo tra le programmazioni disciplinari per una maggiore continuità verticale e orizzontale (modularità); - esplicitare in modo chiaro le conoscenze e le competenze da raggiungere al termine dei due percorsi di studio (3a e 5 a); - dare significatività logica, emotiva, esistenziale agli argomenti di studio.

Gruppo H È composto da tutti gli insegnanti di sostegno. È coordinato dall’ins. referente del gruppo H. È finalizzato a: - un lavoro di coordinamento delle attività di sostegno dell’istituto; - un lavoro di progettazione anche con previsione di acquisti di materiali specialistici. - un lavoro di raccordo con la scuola dell’infanzia e la scuola secondaria di primo grado.

Commissione verifica e valutazione dell’efficienza ed efficacia del servizio È costituita da tutte le figure che fanno parte dell’Ufficio di Dirigenza. Valuta i risultati della verifica del servizio. Raccoglie proposte del Collegio dei Docenti in relazione al P.O.F. Affianca l’insegnante responsabile della revisione del P.O.F. nel suo lavoro (vedere F.S.)

Referente del gruppo Attività Sportive È costituito da tutti i docenti di Scienze Motorie e sportive al fine di: - coordinare le attività degli alunni in presenza degli esperti esterni; - pianificare i progetti specifici; - proporre acquisti di materiale e attrezzature.

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Referente/Responsabile laboratorio d’informatica Coordina le attività del laboratorio programmando le presenze delle classi, dei colleghi e segnala ogni anomalo funzionamento. Cura le comunicazioni con il D.S. per quanto attiene il laboratorio e ne garantisce la manutenzione ordinaria. È responsabile dei materiali di facile consumo e dei software destinati all’attività informatica. Gestisce Prepara Controlla Segnala

Referente/Responsabile laboratorio di musica il laboratorio di musica. l’orario di accesso delle classi al laboratorio. il materiale presente e segnala eventuali danni. alla Dirigenza eventuali acquisti.

Gestisce Prepara Controlla Segnala

Referente/Responsabile laboratorio scientifico il laboratorio scientifico. l’orario per l’accesso al laboratorio le strumentazioni presenti e segnala eventuali danni. alla Dirigenza eventuali acquisti.

Contribuisce Coordina Assicura Cura

Garantisce Assicura

Cura

È responsabile Segnala

Responsabile S.P.P. ad individuare i fattori di rischio e le misure da adottare ai fini della sicurezza. la realizzazione della prova di evacuazione. l’informazione alle classi, ai docenti di variazioni del piano di evacuazione. la tabellonistica e la modulistica nelle classi e nell’istituto.

Referente Primo Soccorso il pronto intervento in caso di infortunio. l’occorrente per garantire un servizio di infermeria e prestazioni di primo soccorso. Referente Sport a Scuola - i rapporti con gli interlocutori dell’Ente Locale, con le Associazioni sportive del territorio per la definizione e la gestione del piano dell’attività sportiva e motoria. - la calendarizzazione delle attività delle singole classi. del materiale e delle attrezzature. acquisti di materiale sportivo. www.scuoladegasperi.it

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Fissa Coordina

Esegue

Coordina Redige

Si occupa Concorda Relaziona Coordina

Coordinatore di Commissione le date degli incontri della commissione. gli incontri curandone l’introduzione e i lavori tra docenti.

Coordinatore Valutazione/Monitoraggio d’Istituto - il monitoraggio dei progetti d’Istituto per una valutazione degli stessi; - il monitoraggio per il gradimento in riferimento all’erogazione del servizio; - la valutazione d’Istituto avvalendosi della collaborazione delle F.S. e/o commissione; la commissione. il verbale della commissione.

Referente Continuità - di mantenere un raccordo continuo e costante con gli altri ordini di scuola; - di sviluppare le finalità. - incontri con gli altri ordini di scuola; - visite incrociate fra la nostra scuola e gli altri ordini di scuola. con i docenti. gli incontri fra i docenti dei vari ordini di scuola.

Referente Continuità/Accoglienza Finalità: garantire la continuità del processo educativo fra Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado da intendersi come percorso formativo, integrale e unitario. Elabora

piani d’intervento per promuovere adeguatamente la continuità educativa e didattica. Analizza i bisogni dei due ordini di scuola. Ricerca e individua momenti di esperienza comune.

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COMPRENDERE

SCHEMATIZZARE ESPRIMERE

OSSERVARE

VERBALIZZARE

RISPETTARE

RAPPRESENTARE OBIETTIVI FORMATIVI

COLLABORARE

ORDINARE

SINTETIZZARE

ANALIZZARE

RACCOGLIERE E TABULARE DATI

STABILIRE RELAZIONI

SIMBOLIZZARE

CLASSIFICARE DISCRIMINARE

ATTRAVERSO

CURRICOLO INTEGRATIVO PROGETTI SPECIALI ATTIVITA’ VARIE www.scuoladegasperi.it Pagina 92


I PUNTI FOCALI DI INNOVAZIONE Dimensione IDENTITÀ

metodologica e didattica Alfabetizzazione

COMPETENZE

Dimensione CONTESTO culturale Linguaggi non verbali multimedialità

CODICI

Dimensione STRATEGIE orientativa Educazione ricorrente e permanente

PROGETTAZIONE

Tutti gli elementi presi in considerazione riguardano l’arricchimento dell’offerta formativa 2° Circolo Didattico - PUTIGNANO Pagina 93


AMPLIAMENTO dell’OFFERTA FORMATIVA L’ampliamento dell’offerta formativa scaturisce: • dalla necessità di favorire il soddisfacimento dei bisogni dei singoli alunni in rapporto alle loro potenzialità • dall’opportunità di integrare, arricchire, ampliare e approfondire il curricolo obbligatorio • dalla continuità con la Scuola dell’ Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di I grado • dall’opportunità di far riferimento ai punti focali di innovazione in ordine alle ultime Indicazioni per il Curricolo. CURRICOLO INTEGRATIVO, PROGETTI SPECIALI E ATTIVITÀ VARIE A - CURRICOLO INTEGRATIVO: − “Computer e scuola” S.P. − “Biblioteca on-line” S.P. − “Paese che vai … usanze che trovi” S.I. − “Un libro sotto il braccio” S.I. − “Un, deux, trois … Allez” Classi quinte S.P. − “Giochiamo al teatro” Classi quinte S.P. − “Noi … in un mondo migliore” S.P. − “Diritti a Scuola” S.P. B - PROGETTI SPECIALI: − Progetto accoglienza S.I. e S.P. − Progetto: Psicomotricità S.I. − Progetto sportivo: GIO.MO.VI. S.I. e S.P. “I colori del cuore e della mente” − Progetto: Cinema S.P. − Progetto: “La scena dei ragazzi” S.P. − Progetto: “Scuola aperta” S.P. − Progetto: “Per una scuola in rete”. Sito della Scuola S.P. − Progetto: P.O.N. - Fondi Strutturali Europei 2007-2013 S.P.

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C - ATTIVITÀ VARIE: − “Festa dei nonni” S.I. e S.P. − “Consiglio Comunale dei Ragazzi”: in collaborazione con Amm. Comunale S.P. − “Festa dell’albero”: in collaborazione con Legambiente – Putignano S.I. e S.P. − Cooperazione: Scuola – Ass. volontariato S.P. − “Falò di S. Lucia” S.I. e S.P. − “Natale – Solidarietà” S.I. e S.P. − “Natale in … festa” S.P. − “Il Carnevale” S.I. e S.P. − “Biciclettata, triciclettata: passeggiata ecologica” S.I. e S.P. − “Festa di fine anno scolastico” S.I. − Partecipazione a manifestazioni esterne S.P. − Viaggi di istruzione e visite guidate S.P.

Tutte queste sono attività aggiuntive che la nostra Scuola progetta e realizza nella propria autonomia. Esse costituiscono un ulteriore arricchimento della nostra offerta formativa e rispondono ai bisogni formativi posti dalla nostra utenza. seguono SCHEDE INFORMATIVE

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Progetto accoglienza Scuola dell’Infanzia “Al suo ingresso nella scuola dell’Infanzia il bambino ha già una storia personale, che lo ha condotto a possedere un complesso patrimonio di atteggiamenti, capacità ed orientamenti”. L’obiettivo principale di questo primo periodo di scuola è rappresentato dall’esigenza di instaurare una situazione rassicurante per i più piccoli e di riprendere contatto con i bambini grandi e medi. E’ molto importante, per un inserimento sereno e positivo, che il primo impatto del bambino con l’ambiente scolastico avvenga in un’atmosfera piacevole, in cui siano rispettati i sentimenti e le emozioni proprie e altrui. La nostra scuola, a tal fine, organizza iniziative ed attività che coinvolgono insieme i nuovi arrivati, i loro genitori e i bambini grandi e medi dell’anno precedente. ATTIVITÀ - Accoglienza dei nuovi iscritti nell’atrio della scuola. - Attività ludico-didattiche condivise. PER CHI - Per i bambini nuovi iscritti di S.I. QUANDO - Il primo giorno di scuola, in orario curricolare. DOCENZA - Tutte le insegnanti della S.I. VERIFICHE E VALUTAZIONE − Colloqui con i bambini e le loro famiglie. − Confronto fra docenti.

Progetto accoglienza Scuola Primaria Il passaggio dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria è un momento di forte valore simbolico e rituale nella crescita dei bambini. Esso si carica spesso di ansie e timori che lo potrebbero far vivere in modo negativo. La nostra scuola ha cura che questo momento sia vissuto in modo felice, sereno e rassicurante. A tal fine organizza iniziative ed attività che coinvolgano insieme i nuovi arrivati e i loro genitori e i fanciulli delle classi quinte. ATTIVITÀ − Festa dell’accoglienza − Attività ludico-didattiche condivise www.scuoladegasperi.it Pagina 96


PER CHI - Per i bambini di I classe primaria con il supporto dei fanciulli di V classe QUANDO - All’inizio dell’anno scolastico, in orario curricolare. DOCENZA - Insegnanti delle V Classi di Scuola Primaria e il referente. VERIFICHE E VALUTAZIONE - Interviste ai bambini e alle famiglie, confronto fra i docenti coinvolti e il referente di riferimento.

“Festa dei nonni” Scuola dell’infanzia e scuola primaria La nostra Scuola, in occasione della festa dei nonni, fissata in ottobre, ha progettato momenti di festa per i nonni da vivere insieme: alunni, famiglie, insegnanti. ATTIVITÀ - Interviste ai nonni. - Conversazioni guidate. - Socializzare esperienze personali. - Esprimere con attività espressive i sentimenti e l’affettività dei fanciulli per i nonni. - Festeggiamenti con scenette, canti, poesie. PER CHI - Per tutti i fanciulli di S.I. e S.P. e i loro nonni. QUANDO - Ottobre 2009 in orario curricolare. DOCENZA - Gli insegnanti delle équipes. VERIFICHE E VALUTAZIONE - Confronto tra docenti e famiglie circa la valenza formativa delle iniziative.

“Festa dell’albero” Scuola dell’infanzia e scuola primaria L’educazione alla cura e al rispetto dell’ambiente è per la nostra Scuola un valore e un fattore educativo di primaria importanza. L’inquinamento, il disboscamento, la desertificazione impongono severe riflessioni e assunzioni di responsabilità. Bisogna ripensare la relazione uomo-ambiente, per costruire una nuova cultura della cura e partecipazione, della ricerca della qualità della vita. La nostra Scuola promuove percorsi di formazione di educazione ambientale trasversali e sistemici, ma realizza anche iniziative didattiche con momenti a carattere simbolico. U-

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no di questi è La festa dell’albero, in collaborazione con l’Associazione locale Legambiente. I docenti sensibilizzeranno i propri alunni sui temi ecologici e ambientali legati a questa festa e renderanno condivisa e festosa la partecipazione a questa iniziativa. ATTIVITÀ - Attività di sensibilizzazione e informazione. - Abbellimento dell’ingresso del plesso De Gasperi con fioriere: piantumazione e cura delle piante fiorifere. - Cura delle aiuole del cortile interno del plesso Lama dei Pampini: piantumazione a primavera di piante fiorifere. - Cura degli alberi piantati nel cortile del plesso De Gasperi. PER CHI - Per tutte le classi di Scuola Primaria. QUANDO - Per tutte le stagioni dell’anno, in orario curricolare. DOCENZA - Tutti gli insegnanti delle équipes. VERIFICHE E VALUTAZIONE - Confronti tra docenti circa la valenza formativa dell’iniziativa.

“Consiglio Comunale dei Ragazzi” Scuola Primaria La nostra Scuola ha aderito al progetto “Consiglio Comunale dei Ragazzi” d’intesa con l’Ente comunale e in rete con la S.P. Minzele e le Scuole Secondarie di I Grado Stefano da Putignano e Parini. Il progetto è finalizzato alla promozione della pratica consapevole della cittadinanza attiva, unitaria e plurale, nonché alla conoscenza delle funzioni del Consiglio Comunale, delle attività che esso svolge e della sua organizzazione interna. Si incentiva, così, l’educazione alla convivenza democratica e la formazione dell’uomo e del cittadino nel quadro dei principi della Costituzione Italiana. ATTIVITÀ - I ragazzi consiglieri eletti svolgeranno con regolarità le loro funzioni. - Attività di formazione e informazione circa la funzione, l’attività e l’organizzazione del Consiglio Comunale. PER CHI - Gli alunni di III, IV e V classe di Scuola Primaria QUANDO - 1° dicembre 2009: comizi elettorali dei candidati al Plesso Lama dei Pampini. - 3 dicembre 2009: votazioni nei seggi allestiti nei due Plessi. DOCENZA - Insegnanti delle équipes di III, IV e V classe di Scuola Primaria www.scuoladegasperi.it Pagina 98


VERIFICHE E VALUTAZIONE - Confronti tra docenti, rappresentanti del Comune, i referenti delle scuole impegnate e del referente della nostra scuola, circa la valenza formative del progetto.

Cooperazione Scuola – Ass. di volontariato Scuola Primaria La nostra Scuola in intesa con l’Associazione di volontariato organizza attività di impegno sociale e di collaborazione attiva a iniziative formative di sensibilizzazione ai problemi della povertà. ATTIVITÀ - Attività di impegno sociale. - Attività di formazione e collaborazione. PER CHI - Tutte le classi di Scuola Primaria. QUANDO - In incontri da concordare in orario curricolare. DOCENZA - Gli insegnanti delle équipes partecipanti. VERIFICHE E VALUTAZIONE - Confronti tra docenti circa la valenza formativa delle iniziative. - Valutazione dell’impegno personale.

“Falò di Santa Lucia” Scuola dell’infanzia e scuola primaria È un’iniziativa educativa, didattica e formativa rivolta alla conservazione delle usanze popolari e delle tradizioni religiose del nostro paese. Alunni, insegnanti, genitori, assessorato alle P.I. del Comune, associazioni culturali, sono tutti uniti nel clima gioioso della festa per condividere e continuare a tramandare alle future generazioni i valori della cultura e del culto religioso testimoniati nel tempo dal popolo putignanese. ATTIVITÀ - Operai del comune preleveranno la legna raccolta e la depositeranno nel cortile del Plesso Lama dei Pampini. - La sera del 12 dicembre 2008 si accenderà il “falò” nel cortile antistante Lama dei Pampini con la collaborazione dei genitori, che allieteranno la serata offrendo la degustazione di frittelle e ricotta forte. - I fondi raccolti saranno devoluti per la costruzione di una scuola in Africa. 2° Circolo Didattico - PUTIGNANO Pagina 99


PER CHI - Per tutti gli alunni di S.I. e S.P. QUANDO - Dicembre 2009 in orario extracurricolare. DOCENZA - I docenti di S.I. e S.P. e tutti gli altri che vogliano parteciparvi. COLLABORATORI ESTERNI - Enti locali: Comune di Putignano. Ass. alla Pubblica Istruzione. - Associazioni culturali: Lions Club dei Trulli e delle Grotte di Noci - Gruppo Operativo Genitori. VERIFICHE E VALUTAZIONI - Confronti tra docenti, famiglie, assessore alla P.I. e operatori culturali circa la ricaduta formativa della iniziativa.

“Natale - solidarietà” Scuola dell’Infanzia Per la festa del S. Natale, si vuol far intuire ai bambini della S.I. l’universalità del messaggio natalizio e l’immutabilità di certe tradizioni e dei valori ad esse collegate. Infatti i piccoli alunni potranno riconoscere e comprendere messaggi e simboli del natale. Vivere significativamente l’attesa, acquisendo e rimandando messaggi di pace, fratellanza, amore. Rendersi ideatori e protagonisti della realizzazione di un dono. Sperimentare la solidarietà. ATTIVITÀ - Preparazione dell’ambiente scolastico per il presepe vivente. - Addobbo di un albero di Natale e degli ambienti scolastici con decorazioni natalizie. - Organizzazione di una raccolta di fondi di beneficenza per i poveri e i bisognosi. - Inchiesta ai nonni per scoprire le vecchie tradizioni del Natale. - Memorizzazione di canti e poesie. - Momento socializzante: benedizione del presepe. PER CHI - Per i bambini della Scuola dell’infanzia QUANDO - Dicembre 2009 DOCENZA - Tutte le insegnanti della S.I. VERIFICHE E VALUTAZIONE − Confronto fra docenti circa la ricaduta formativa delle iniziative.

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“Natale - solidarietà” Scuola primaria La nostra Scuola organizza iniziative di sensibilizzazione ai problemi della povertà di altri popoli. Vogliono essere testimonianze concrete di impegno e coinvolgono gli alunni e lo loro famiglie, gli insegnanti e operatori scolastici. ATTIVITÀ - Attività di sensibilizzazione, informazione, esperienze. - Nel periodo natalizio si realizzeranno iniziative di solidarietà e tombolate. - I fondi raccolti saranno devoluti in beneficenza a nome del II Circolo Didattico, a Telethon o ad Associazioni da individuare. PER CHI - Tutti gli alunni di Scuola Primaria. QUANDO - Dicembre 2009 in orario curricolare. DOCENZA - Tutti gli insegnanti delle équipes. VERIFICHE E VALUTAZIONE - Confronti tra docenti e famiglie e la FS di riferimento, circa la ricaduta formativa dell’iniziativa.

“Natale… in festa” Scuola primaria L’atmosfera natalizia rende festosa ogni attività. Si stimola nei fanciulli la gioia di migliorare i rapporti interpersonali collaborando per la realizzazione del bene comune. Il clima di festa e di solidarietà è particolarmente vissuto dai nostri fanciulli. ATTIVITÀ − Realizzazione di addobbi natalizi per decorare le aule. − Preparazione manuale o al PC di cartoncini, bigliettini, letterine augurali. − Addobbo dei saloni, degli androni e delle vetrate della scuola con gli addobbi natalizi preparati. − Condivisione di momenti di gioia e di festa socializzando a “classi aperte” canti anche in L2, drammatizzazioni, musiche, nenie e poesie natalizie. − Le I Classi, nell’ambito del progetto GIO.MO.VI. si recheranno al Palazzetto dello Sport per esprimere con attività ludiche e motorie la gioia della festa e porgere gli auguri agli amministratori comunali, al D.S., ai docenti e ai genitori. 2° Circolo Didattico - PUTIGNANO Pagina 101


PER CHI - Per tutti gli alunni di Scuola Primaria. QUANDO - Dicembre 2009 in orario curricolare. DOCENZA - Gli insegnanti delle équipes e l’Ins. FS di riferimento. VERIFICHE E VALUTAZIONE - Confronti tra docenti e l’Ins. FS di riferimento circa la valenza formativa dell’iniziativa.

Progetto cinema Scuola primaria Il progetto mira a promuovere la cultura cinematografica nei bambini, ad educarli ai diritti di cittadinanza attiva, alla legalità, alla pace e alla tolleranza attraverso un percorso di alfabetizzazione cinematografica. Si prevede una rassegna di film per l’infanzia presso la SALA MARGHERITA di Putignano. La tematiche dei film proposti per il corrente anno scolastico sono: - Educare alla cittadinanza attiva, promuovere la non violenza e la legalità come modalità attive di essere con gli altri, di affrontare e risolvere i conflitti. - Educare alla legalità, approfondendo i diritti e i doveri della persona, sviluppando il rispetto delle regole condivise come tutela per la persona. - Favorire il confronto costruttivo del proprio punto di vista con quello degli altri, stimolando la conoscenza di sé e degli altri, attraverso l’espressione dei propri sentimenti, delle proprie emozioni; favorendo la riflessione sui propri atteggiamenti e comportamenti nelle diverse sfere relazionali. - Conoscere le tecniche proprie del linguaggio audiovisivo e cinematografico, favorendo lo sviluppo di uno sguardo critico rispetto al mondo delle immagini, riconoscendo in esse “forma” e “contenuto”. PER CHI - Tutti gli alunni di Scuola Primaria che vogliano aderirvi. QUANDO - In orario curricolare. DOCENZA - I docenti delle équipes che aderiscono al progetto. VERIFICHE E VALUTAZIONI - Interviste agli alunni, confronto con gli insegnanti. - A cura dell’ins. Referente. FINANZIAMENTO - Contributo degli alunni. - Fondo d’Istituto: 15 ore per l’insegnante referente. www.scuoladegasperi.it Pagina 102


“La scena dei ragazzi” Scuola Primaria È nota la funzione educativa del teatro ed è determinante il ruolo della Scuola nel favorire l’incontro dei bambini con quest’arte. Questo è un progetto triennale che tiene conto della continuità e crea le condizioni perché l’offerta si configuri come un vero e proprio corso, piuttosto che come offerta di spettacoli teatrali episodici. La proposta educativa coniuga due esigenze complementari: quella di raccontare la ricchezza dei linguaggi che animano il teatro e quella di sviluppare un lavoro sistematico d’introduzione alla scena, offrendo a fasce definite di alunni l’opportunità di vedere più spettacoli associandoli ad una ricerca impostata con i loro insegnanti, grazie alla guida di un esperto responsabile per l’Ente Teatrale Italiano, della formazione alla pedagogia teatrale. ATTIVITÀ - Partecipazione delle III classi ai seguenti spettacoli teatrali: − Senza piume: fiaba ispirata al Don Chisciotte di Cervantes − Oz… nel paese delle meraviglie: il racconto si anima attraverso il corpo dell’attore, ma anche attraverso la bellezza di un costume o la sorprendente vitalità di un pupazzo. − Il gatto e gli stivali: si può credere che i “sogni” possano essere realizzati, se li si nutre di significato concreto. PER CHI - Le III classi di Scuola Primaria QUANDO - Da febbraio ad aprile 2010 in orario curricolare. DOCENZA - I docenti delle III classi. Il progetto è in rete con il I Circolo di Putignano e le Scuole Secondarie di I Grado Referente: l’ins. F. Laera per definire le azioni di supporto. VERIFICHE E VALUTAZIONI - Confronti tra gli esperti, L’ins. referente, i docenti della nostra e delle altre Scuole in rete, circa la ricaduta formativa sugli alunni. FINANZIAMENTO − Amministrazione Comunale. − Fondo di Istituto: per le Compagnie Teatrali. 2° Circolo Didattico - PUTIGNANO Pagina 103


“Diritti a Scuola” Scuola Primaria Il Collegio dei Docenti ha deliberato la partecipazione della nostra scuola al bando del progetto “Diritti a Scuola” varato dalla Regione Puglia, Assessorati al Diritto allo Studio e alla Formazione Professionale con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale e dell’Invalsi. Il Collegio ha incaricato le Ins. Funzioni Strumentali dello staff di direzione di redigere il progetto di partecipazione. Nella redazione di tale progetto sono state specificate la situazione dei nostri alunni circa le difficoltà di apprendimento/ dispersione, le metodologie di intervento e l’organizzazione prevista, le azioni di accompagnamento previste: sensibilizzazione delle famiglie e degli allievi, i risultati attesi. Un apposito nucleo della Regione Puglia ha valutato i progetti delle scuole attribuendone i punteggi. Il nostro progetto è stato approvato. Pertanto per il corrente anno scolastico 2009-10 la nostra scuola può fruire del progetto “Diritti a Scuola”. Questo progetto prevede un’azione straordinaria per incrementare le competenze di base (Italiano e Matematica) degli allievi delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Un’azione straordinaria per metterli in grado di continuare con maggiore facilità e profitto il proprio percorso scolastico e per avere maggior opportunità di successo nella vita professionale e personale. La denominazione “Diritti a Scuola” allude sia all’obiettivo di contrastare l’abbandono scolastico, sia alla circostanza che nelle scuole pugliesi debba esserci non solo il diritto formale a frequentarle, ma quello sostanziale ad apprendere. Il rendimento sociale dell’investimento pubblico in istruzione è altissimo. ATTIVITÀ - La scuola ha la più ampia autonomia per definire metodologie e contenuti della didattica. PER CHI - Per gli alunni di tutte le classi che presentano difficoltà nell’apprendimento di Italiano e Matematica. QUANDO - Le attività didattiche si svolgeranno da dicembre 2009 a maggio 2010 per un totale di sei mesi e mezzo in orario pomeridiano e/o antimeridiano così come stabilito dal Collegio dei Docenti. DOCENZA - 4 docenti esterni: 2 di Italiano e 2 di Matematica. Ciascun insegnante sarà impegnato per 350 ore suddivise in 5 unità disciplinari da 70 ore ciascuna. Ogni unità disci-

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plinare dovrà coinvolgere minimo 10 alunni, anche di classi diverse e raggruppati in gruppi di livello. Ogni alunno potrà essere coinvolto in unità disciplinari. - 2 docenti interni: un referente per Italiano e un referente per Matematica con i 5 presidenti d’interclasse cureranno i rapporti educativo-formativi e didattici con i docenti esterni. VERIFICHE E VALUTAZIONE - Presso l’Assessorato per il Diritto allo Studio, un gruppo tecnico di monitoraggio dei progetti incontrerà sistematicamente i docenti interni ed esterni della scuola per aumentare il più possibile la qualità e la finalizzazione degli interventi. A febbraio 2010 sarà effettuata una prima valutazione di merito di “Diritti a Scuola”. A giugno 2010 l’Invalsi con una valutazione finale, scientifica e indipendente misurerà l’efficacia di “Diritti a Scuola” e i risultati raggiunti in termini di apprendimento dei ragazzi. FINANZIAMENTO − MIUR: intervento pubblico pari a 22 milioni di euro complessivamente per le 650 scuole di Puglia.

Il Carnevale Scuola dell’Infanzia Il Carnevale segna una tappa importante nella vita della scuola dell’infanzia. Questa festa, particolarmente sentita dai bambini porta con sé il desiderio di ridere, giocare, mascherarsi ed essere allegri. ATTIVITÀ - Veglioncino dei bambini in maschera. - Festa della Pentolaccia. PER CHI - Per i bambini della Scuola dell’infanzia QUANDO - 13 febbraio 2010: veglioncino, in orario curricolare. - 20 febbraio 2010: festa della pentolaccia in orario curricolare. DOCENZA - Le insegnanti di turno. VERIFICHE E VALUTAZIONE - Confronti fra docenti per la ricaduta psicologica e sociale delle iniziative.

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Il Carnevale Scuola Primaria La nostra Scuola è aperta al territorio e alle tradizioni cittadine di rilevanza religiosa, sportiva, culturale, per vivere e far vivere i fanciulli da protagonisti della loro realtà sociale. La festa del Carnevale, è particolarmente sentita nella nostra comunità, è di grande rilevanza storica e sociale ed è ampiamente conosciuta in Italia e all’estero. La nostra Scuola si lascia coinvolgere e nel clima brioso e carnascialesco, incanta per la sfilata dei carri allegorici, per la costruzione di maschere di cartapesta, e impara a gustare e a fare satira. ATTIVITÀ - Uso della cartapesta per costruire maschere. - Visite ai laboratori di cartapesta. - Partecipazione a veglioncini. - Festine in costume nelle classi. - Inventare, cantare e mimare filastrocche. PER CHI − Per tutti gli alunni di Scuola Primaria QUANDO - Febbraio 2010 in orario curricolare. DOCENZA - Tutti gli insegnanti delle équipes. - Contatti con operatori esterni. VERIFICHE E VALUTAZIONE − Confronti fra docenti per la ricaduta didattica delle iniziative. FINANZIAMENTO - Fondo d’istituto

Noi … in un mondo migliore Scuola Primaria Il progetto rivolto agli alunni di tutte le classi, ha rilevanza educativa e formativa perché vuol sensibilizzare i ragazzi alla conquista di quei valori che danno senso alla vita e sui quali si fondano la convivenza pacifica, la cooperazione e la collaborazione. Si vuole inoltre sollecitare i ragazzi a dare significato alle proprie esperienze e a difendersi dai massaggi talvolta truccati in termine di verità e di valore trasmessi dalla società in cui viviamo. Il tema del gruppo mascherato e del piccolo carro allegorico è finalizzato alla consapevolezza della propria e altrui identità professionale e alla valorizzazione delle diversità come ricchezza. I bambini sono fiori, uno diverso dall’altro; la terra li nutre e dà loro colori e profumi. Essi vogliono vivere in un mondo variegato e illuminato da quei valori che danno senso alla vita: l’uguaglianza fra gli uowww.scuoladegasperi.it Pagina 106


mini senza distinzione di colore di pelle, di cultura, di religione; il rispetto per la natura utilizzata per il sostentamento di tutti; avere il coraggio e la speranza di vivere in un mondo migliore: bisogna aiutarsi, collaborare, rispettarsi, saper vivere e convivere in pace, gestendo pacificamente i conflitti, volersi bene. Questo è il messaggio dei bambini-fiore. ATTIVITÀ - Il gruppo mascherato sfilerà a ritmo di musica, articolando semplici coreografie ed eseguendo canti corali. - La costruzione del piccolo carro allegorico impegnerà alunni, genitori, insegnanti, in attività creativo-manipolative: cartapesta, disegno, pittura, confezione dei costumi. PER CHI - Per tutti i ragazzi della Scuola Primaria QUANDO - Febbraio 2010 DOCENZA - Insegnanti che daranno la loro disponibilità in orario extracurricolare. COLLABORATORI ESTERNI - Gruppo Operativo Genitori VERIFICHE E VALUTAZIONE - Monitoraggio iniziale per recepire i bisogni, gli interessi, i desideri e le attese di alunni, genitori, docenti. - Confronti tra docenti, genitori ed operatori circa la ricaduta formativa sugli alunni, il gradimento delle famiglie e il coinvolgimento dei docenti. - Forum conclusivo per evidenziare i punti critici e quelli di forza. FINANZIAMENTO − Fondo di Istituto

Paese che vai, usanze che trovi Scuola dell’infanzia Il progetto mira a: prestare attenzione al bisogno d’identità dei bambini, favorendo il loro sviluppo in modo graduale, continuo e completo. Dare ascolto e spazio ai bambini affinché possano esprimere emozioni e creatività. Aiutarli a superare disagi, inibizioni e paure per avere sempre più autonomia e star bene con se stessi e con gli altri. Sviluppare l’abitudine alla partecipazione cooperativa ai lavori di gruppo. Aiutarli a scoprire il passato, le proprie radici e quindi se stessi e la propria storia e ad inserirsi adeguatamente in situazioni nuove. A maturare l’identità personale attraverso relazio-

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ni significative ed esperienze condivise con le famiglie e il territorio. ATTIVITÀ - Recupero di storie ed esperienze anche attraverso il coinvolgimento dei nonni. - Raccolta di ricette antiche tramite interviste in famiglia o su vecchi ricettari. - Esperienze sensoriali, manipolative, plastiche e pittoriche. - Racconti, filastrocche, poesie, scioglilingua, anche tratti dal patrimonio popolare. - Giochi mimico-gestuali guidati. - Attività di animazione. - Danze e canti. - Osservazioni di aspetti della realtà circostante attraverso uscite didattiche. - Laboratori finalizzati a specifiche attività. - Produzione di cartelloni, illustrazioni. - Realizzazione di materiale fotografico. PER CHI - 66 bambini di 4 e 5 anni QUANDO - Da gennaio 2010 a maggio 2010 con incontri settimanali in orario extracurricolare. DOCENZA - 4 insegnanti. VERIFICHE E VALUTAZIONE - Conversazioni, schede ed elaborati individuali che metteranno in evidenza la partecipazione, l’attenzione e l’interesse dimostrati dai bambini. - La drammatizzazione finale costituirà la verifica del lavoro svolto da docenti, alunni e famiglie. FINANZIAMENTO − Fondo d’Istituto: per un totale di 80 ore d’insegnamento, 20 ore per ciascuno dei 4 docenti impegnati più 5 ore per l’insegnante coordinatore.

Un libro sotto il braccio Scuola dell’infanzia Il progetto nasce dalla consapevolezza di quanto sia importante avvicinare al libro i bambini già dalla scuola dell’infanzia. Il libro, infatti, ha un grande significato affettivo-emozionale e cognitivo per i piccoli, ma la sua fruizione deve attuarsi in un contesto di relazioni calde e all’interno di percorsi di comprensione e di elaborazione dei significati. Si vogliono sensibilizzare i bambini nei confronti del libro quale oggetto fisico e culturale, strumento di gioco, di divertimento, di comunicazione, di conoscenza e di apprendimento. Per www.scuoladegasperi.it Pagina 108


mezzo del libro si vogliono accrescere nei bambini fantasia e creatività; incrementare e consolidare competenze logico-espressive. Si vogliono educare i piccoli all’ascolto per poter comprendere e rielaborare in modo personale le storie, i racconti, le esperienze. ATTIVITÀ - Letture, racconti, drammatizzazioni, giochi animati, rielaborazioni verbali e grafiche. - Uscite didattiche alla tipografia, alla biblioteca scolastica e alla libreria. - Realizzazione del libro o di un oggetto narrativo come traccia dell’esperienza. PER CHI - 66 bambini di 4 e 5 anni QUANDO - Da gennaio 2010 a aprile 2010 con incontri settimanali in orario extracurricolare. DOCENZA - 4 insegnanti. VERIFICHE E VALUTAZIONE - Conversazioni, schede ed elaborazioni individuali che metteranno in evidenza la partecipazione, l’interesse nei confronti del libro come strumento di conoscenza. - Il piacere e la soddisfazione per l’ascolto e la lettura. - L’uso e la cura del libro. FINANZIAMENTO - Fondo d’Istituto: per un totale di 80 ore d’insegnamento, 20 ore per ciascuno dei 4 docenti impegnati più 5 ore per l’insegnante coordinatore.

Un, deux, trois… Allez Scuola Primaria Il progetto si inserisce nella continuità educativo-formativa che lega la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di I grado. Si vogliono aiutare i ragazzi ad arricchire il proprio sviluppo cognitivo aprendo loro un “altro” strumento di organizzazione delle conoscenze. Invitare gli alunni a comunicare con altri attraverso un’altra lingua europea; a conoscere altre culture diverse dalla propria. Inoltre si intende sviluppare nei ragazzi le competenze comunicative orali e scritte di primo livello di lingua francese, infatti questo progetto va a completare un corso di apprendimento di questa lingua iniziato lo scorso anno scolastico 2008-09. ATTIVITÀ - Attività ludiche concernenti l’uso della lingua nella vita quotidiana. - Filastrocche: “comptine”. 2° Circolo Didattico - PUTIGNANO Pagina 109


- Canti: “Karaoke”. - Visione di videocassette. - Schede a completamento; materiale strutturato e non. - Situazioni stimolo: semplici scenette. - Giochi di movimento e di abilità. PER CHI - alunni di V classe primaria. QUANDO - Dal 15 gennaio 2010 al 15 aprile 2010 con incontri settimanali in orario extracurricolare. DOCENZA - 2 insegnanti. VERIFICHE E VALUTAZIONE - Osservazioni iniziali, in itinere e conclusive dell’interesse, dell’entusiasmo, della partecipazione degli alunni. - Valutazione dello sviluppo delle capacità comunicative di ciascuno. - Valutazione dello sviluppo delle competenze relative al I livello della conoscenza della lingua francese. FINANZIAMENTO - Fondo d’Istituto: per un totale di 40 ore d’insegnamento, 20 ore per ciascuno dei 2 docenti impegnati più 5 ore per l’insegnante coordinatore.

Giochiamo al teatro Scuola Primaria Si intende realizzare un progetto di teatro articolato in diverse attività finalizzate alla conoscenza e all’affinamento della sensibilità espressiva ed estetica di ciascun alunno. Si vuol favorire l’integrazione tra gruppi eterogenei di classi diverse. Soddisfare i bisogni esplorativi dei partecipanti favorendo la creatività. Stimolare i ragazzi a riconoscere nelle storie rappresentate il senso del “vero” e “reale” e del “fantastico”. Trasformare ed interpretare creativamente la realtà. ATTIVITÀ - Giochi di finzione per imitare e trasformare la realtà. - Simulazioni e ricerca di ruoli particolareggiati. - Attività musicali varie. - Giochi per riconoscere ed impadronirsi dello spazio di rappresentazione. PER CHI - 72 alunni di 3 V classi. QUANDO - Secondo quadrimestre 2010. DOCENZA www.scuoladegasperi.it Pagina 110


- 5 Insegnanti. VERIFICHE E VALUTAZIONE - Osservazioni in itinere dei comportamenti emergenti nel gruppo. - Valutazione dello sviluppo e miglioramento delle capacità espressive. - Rappresentazione finale. FINANZIAMENTO - Fondo d’Istituto: per un totale di 100 ore d’insegnamento, 20 ore per ciascuno dei 5 docenti impegnati più 5 ore per l’insegnante coordinatore.

Progetto GIO.MO.VI. “I colori del cuore e della mente” Scuola dell’infanzia e scuola primaria La nostra Scuola, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale e avvalendosi della collaborazione di enti locali e di associazioni sportive e vari sponsors, mette a disposizione palestre e attrezzature per questo progetto speciale. Esso mira a incrementare le scienze motorie e le pratiche sportive valorizzando momenti interattivi tra i vari percorsi disciplinari. Si vuol fare vivere esperienze di interazione col territorio sovracomunale. Incrementare una sana competizione nell’attività sportiva. Acquisire espressività mimica e posturale del corpo. Riequilibrare l’attività intellettuale e fisica nella vita scolastica. Acquisire la cultura del movimento per un sano e salutare stile di vita. Sviluppare un personalità integrale e integrata. Potenziare i valori di solidarietà, rispetto, legalità. Acquisire le tecniche e le regole relative alla pratica dei grandi giochi sportivi e ai giochi destrutturati o semistrutturati in funzione ludico-espressiva. Rivalutare le tradizioni popolari e i linguaggi in chiave interculturale. Infatti il progetto favorisce l’inclusione e l’integrazione di alunni extracomunitari. Le attività motorie ludiche e sportive tendono e rimuovere barriere e promuovono un concreto approccio alla conoscenza dell’altro e delle diverse culture. Particolare cura sarà dedicata agli alunni diversamente abili che nella attività ludico-motorie proposte, troveranno un valido supporto alla costruzione della loro autonomia personale e sociale. Saranno infatti privilegiate attività di gruppo e forme di tutoring per condividere esperienze e promuovere una concreta integrazione. ATTIVITÀ Con i docenti di scienze motorie: − Interventi di formazione e consulenza. − Programmazione integrata con obiettivi comuni che valorizzino l’aspetto educativo della pratica sportiva Per tutti gli alunni di S.I. e S.P. − Percorsi misti e giocoleria.

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Giochi di clowneria. − Basket a 5, maschile e femminile − Pallavolo maschile e femminile − Pallamano maschile e femminile − Ginnastica aerobica femminile − Partecipazione a giochi, gare, tornei. − Manifestazioni e saggi conclusivi. PER CHI − Tutti gli alunni di S.I. e S.P. QUANDO - Da novembre 2009 a giugno 2010 in orario curricolare ed extracurricolare con frequenza bisettimanale. - Manifestazioni previste S.P.: “Olimpiadi di primavera”. Gare di atletica. Aprile. S.I.: “I quattro elementi della terra”. Saggio spettacolo. Giugno. S.I.: “Triciclettata”. Percorsi con tricicli e bici. Maggio. S.P. Classi I e II: “Percorso misto e giocoleria”. Saggio. Maggio. S.P. Classi III: “Giochi tradizionali”. Festa in piazza. Maggio. S.P. Classi IV e V: “Festa dello sport”. Tornei interni ed esterni. Aprile-Maggio. S.P. Classi IV e V: “Feste provinciali”. Manifestazioni provinciali dello sport. Aprile-Maggio. S.P.: “Biciclettata”. Percorsi con bici. Maggio. SPAZI UTILIZZATI - Palestre scolastiche interne coperte e scoperte. - Palazzetto dello sport di Putignano. - Palestra scuola secondaria di I grado statale “Stefano da Putignano”. - Vie e Piazze urbane. - Campo sportivo. DOCENZA - Insegnanti di scienze motorie e sportive delle équipes. - Un consulente esterno GIO.MO.VI. - Esperti laureati in Scienze Motorie. - Operatori sportivi. COLLABORATORI ESTERNI - Enti locali: Comune di Putignano. Ass. Allo Sport, P.I., e Servizi Sociali. - Associazioni sportive: Polisportiva UISP 80, Amatori, New Basket. - Altri enti: associazioni di volontariato, O.P.E.R., AVIS, Croce Rossa. VERIFICHE E VALUTAZIONE - Monitoraggio in itinere e valutazione finale mediante questionari e interviste. - Confronti tra docenti, esperti ed operatori circa la ricaduta formativa sugli alunni, il gradimento delle famiglie e il coinvolgimento dei docenti. − Forum conclusivo per evidenziare i punti critici e quelli di forza. −

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FINANZIAMENTO - Fondo d’Istituto: 220 ore per risorse professionali esterne. 160 ore per risorse professionali interne. - MIUR con fondi CSA Bari. - Amministrazione Comunale. - Federazioni sportive. - Sponsors.

Corso di psicomotricità Scuola dell’infanzia La psicomotricità è parte integrante del progetto GIO.MO.VI. ed è proposta ai bambini della Scuola dell’Infanzia. Il progetto mira a consolidare e affinare a livello concreto gli schemi motori statici e dinamici indispensabili al controllo del corpo e all’organizzazione dei movimenti. Inoltre si vuol concorrere allo sviluppo di corretti comportamenti relazionali. ATTIVITÀ - Esercizi - gioco per: - Valutare le direzioni e orientarsi nello spazio - tempo. - Muoversi per esplorare, orientarsi e organizzarsi nello spazio. - Sperimentare e padroneggiare gli schemi motori di base: camminare, correre… - Rafforzare correttamente e gradualmente la lateralità: si cercherà di sviluppare le due parti simmetriche del corpo, senza imporre l’uso sistematico della mano destra a chi usa abitualmente la sinistra e viceversa. - Rispettare le regole del gioco e assumere comportamenti sociali positivi. PER CHI Per tutti i bambini della scuola dell’infanzia. QUANDO - Da novembre 2009 a maggio 2010 in orario curricolare. DOCENZA - 1 insegnante di sezione. - Esperto esterno. VERIFICHE E VALUTAZIONE - Confronto tra docenti e operatori, circa la ricaduta didattica. FINANZIAMENTO − Fondo d’Istituto − MPI con fondi USP-Bari − Amministrazione Comunale.

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Biciclettata , triciclettata: passeggiata ecologica Scuola dell’infanzia e scuola primaria Col clima mite primaverile, d’intesa con l’Ente Comunale, i Vigili Urbani e l’O.P.E.R., la nostra Scuola organizzerà nell’ambito del Progetto GIO.MO.VI., con la cooperazione delle famiglie, una biciclettata, una triciclettata e una passeggiata ecologica per le strade cittadine. Al termine, di ritorno a scuola, ci saranno per il ristoro, buffet con… acqua fresca e pane e pomodoro. ATTIVITÀ - Percorsi in bici e in triciclo e passeggiate per itinerari prestabiliti. PER CHI - Tutti gli alunni di S.I. e S.P. che vogliano parteciparvi, i rispettivi genitori e gli insegnanti. QUANDO - Maggio 2010 in orario curricolare. DOCENZA - Insegnanti delle équipes. VERIFICHE E VALUTAZIONE - Confronti tra famiglie e docenti per la ricaduta formativa dell’iniziativa.

Festa di fine anno Scuola dell’infanzia Prima di salutarsi per la lunga pausa estiva, i bambini della S. I. vivono ed intrecciano quanto di esperienza comune e di amicizia è nato ed è stato coltivato durante l’intero anno scolastico, in un’avventura che li ha pienamente coinvolti e che merita una degna manifestazione finale. ATTIVITÀ - Partecipare alla pianificazione della festa. - Collaborare con gli altri realizzando un fine comune. - Cogliere il significato della festa e dei saluti. - Organizzare lo spettacolo di fine anno PER CHI - Per tutti i bambini della S.I., le insegnanti e i genitori. QUANDO - Alla fine dell’anno scolastico in orario curricolare o extracurricolare. DOCENZA - Tutte le insegnanti della S.I. www.scuoladegasperi.it Pagina 114


Progetto: Scuola aperta Scuola primaria Alla fine di ogni anno scolastico, la nostra Scuola organizza i giorni della Scuola aperta. È un momento particolarmente sentito dagli alunni e dalle famiglie. In quest’occasione, la scuola si apre al mondo esterno con mostre, manifestazioni, spettacoli teatrali, attività sportive e ludiche, momenti di festa. Vi partecipa tutta la comunità scolastica: fanciulli, insegnanti e genitori. Il fine è quello di far conoscere all’esterno le attività della nostra Scuola, offrire ai bambini un tempo e uno spazio di condivisione generalizzato dei loro lavori, creare momenti di socializzazione, gioia e festa collettiva. ATTIVITÀ − Socializzazione di alcuni percorsi e progetti didattici. − Mostra di elaborati. − Animazione/spettacolo. − Gioco, danza, musica, convivialità. PER CHI - Per tutti i docenti, i fanciulli e i genitori che intendano parteciparvi. QUANDO - Alla fine dell’anno scolastico, in orario curricolare ed extracurricolare.

Viaggi di istruzione e visite guidate Scuola primaria La nostra Scuola organizza visite guidate e viaggi di istruzione per far scoprire il territorio della Puglia e delle regioni limitrofe sotto l’aspetto storico, geografico, artistico, naturalistico, scientifico. Per valorizzare le risorse del nostro territorio e di altri luoghi. Per confrontare realtà territoriali e regionali diverse. Per conoscere usi e costumi e sviluppare il rapporto con il passato. Per arricchire le proprie conoscenze e esperienze con l’esplorazione diretta di beni culturali vicini e lontani. PER CHI - Tutti gli alunni di scuola primaria QUANDO - In orario curricolare e/o extracurricolare. DOCENZA - Gli insegnanti delle équipes. VERIFICHE E VALUTAZIONE - Confronto tra docenti circa la valenza didattica e formativa delle uscite. - Resoconti finali a cura dei docenti coordinatori e dell’Ins. FS di riferimento. FINANZIAMENTO - Contributo degli alunni. 2° Circolo Didattico - PUTIGNANO Pagina 115


Computer e scuola Scuola primaria Il bisogno di un’alfabetizzazione informatica è quanto mai evidente in una società altamente tecnologica quale la nostra. È essenziale, pertanto, che la scuola pieghi questo bisogno e questa necessità a fini educativo-didattici. Il progetto mira ad educare gli alunni alla multimedialità; a migliorare la professionalità dei docenti; al potenziamento delle TIC come sussidio didattico; all’utilizzazione del sito della scuola come piattaforma dinamica e flessibile a disposizione di insegnanti, alunni e genitori per creare ognuno nella propria area di pertinenza, pagine speciali, tramite appositi pannelli di controllo accessibili tramite password. ATTIVITÀ Si usa il PC come strumento didattico formativo per: A livello di alunni - Saper usare programmi di videoscrittura, di grafica per la creazione di ipertesti e di ipermedia (PC come tool, cioè come strumento di lavoro). - Saper utilizzare SD interattivi e giochi (PC come tutor, cioè come insegnante). - Approccio, tramite Micromondi e Micromondi Junior, al linguaggio di programmi Logo. (PC come tutee, cioè come lavoratore forzato con l’uso di linguaggi di programmazione con cui è l’alunno a impartire istruzioni al PC) - Saper navigare in Internet. - Saper usare piattaforme on-line. A livello di insegnanti - Ricerca di software didattico libero - Creazione di CD, DVD per documentare attività didattiche. - Attività riguardanti progetti di istituto: a- Biblioteca on-line. b- Per una scuola in rete. PER CHI - Per tutti gli alunni di S.P. dei due plessi. - Per tutti gli insegnanti. QUANDO - Nel corso di tutto l’anno scolastico 2009-10, in orario scolastico. DOCENZA - L’insegnante titolare del progetto e tutti gli altri docenti. VERIFICHE E VALUTAZIONE - Confronto tra i docenti a cura del docente referente. FINANZIAMENTO − Fondo del MPI come insegnante FS al POF.

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“Biblioteca on-line” Scuola primaria La Biblioteca Scolastica può assumere un ruolo importante, non solo quale opportunità d’apprendimento e stimolo all’informazione, ma anche come incentivo alla lettura tramite specifici progetti legati all’utilizzo della biblioteca. Con questo progetto ci si propone di: motivare i fanciulli alla lettura; fornire un sistema semplice, affidabile e automatizzato per la gestione della biblioteca scolastica. ATTIVITÀ - Classificare i libri in base al genere. - Ricercare e visualizzare i libri secondo parametri diversi. - Conoscere in qualsiasi momento se il libro è presente in biblioteca e, in caso contrario, a chi è stato dato in prestito. - Visualizzare e stampare l’elenco di tutti i libri presenti nel database o quelli scelti impostando un determinato criterio di ricerca. - Visualizzare e stampare le schede dei libri. - Possibilità di gestire la biblioteca utilizzando un qualsiasi computer connesso a Internet, utilizzando apposite password. - Conoscere la situazione della biblioteca in ogni momento e in tempo reale. PER CHI - Per tutti gli alunni di Scuola Primaria. QUANDO - Il laboratorio multimediale della Scuola può essere utilizzato, nel corso dell’intero anno scolastico, in orari da concordare con gli insegnanti. DOCENZA - L’insegnante titolare del progetto e tutti gli altri docenti. VERIFICHE E VALUTAZIONE - Confronto tra i docenti, a cura del docente referente.

“Per una scuola in rete”. Sito della scuola Scuola primaria L’uso di Internet è ormai generalizzato. Diventa, pertanto, fondamentale che ogni scuola insegni a utilizzare la rete con finalità formative anche attraverso un sito scolastico. La nostra Scuola è da diversi anni impegnata nell’utilizzo delle TIC in molteplici forme tra cui il Sito della Scuola. Il nostro non è solo un sito vetrina che presenta e 2° Circolo Didattico - PUTIGNANO Pagina 117


rappresenta la scuola, ma soprattutto un luogo d’incontro e di comunicazione nel quale si possono visionare tutte le attività della scuola: il POF, i progetti, i plessi, i laboratori. Si può soprattutto usufruire di spazi di interazione tramite strumenti quali: forum di discussione, chat, aree riservate nelle quali condividere riflessioni, esperienze. Il nostro sito è così una piattaforma dinamica, flessibile e interattiva nella quale tutti: alunni, insegnanti e genitori possono interagire a diversi livelli. Nel corrente anno scolastico ci si propone di: 1. Passare in archivio le attività dell’anno scolastico 2008-2009. 2. Documentare le attività dell’anno scolastico 2009-2010. 3. Aggiornare le pagine relative all’organizzazione, al Pof, al calendario scolastico, agli organi collegiali… dell’anno scolastico 2009-2010. 4. Ampliare l’area dei giochi in Flash, creando altri giochi didattici. 5. Mantenere efficiente ed ampliare l’area degli insegnanti per l’inserimento di materiale didattico ed esperienze e la creazione di test-on-line e mini-siti/Blog. 6. Inglobare eventuali altri moduli che si attiveranno nello spazio web di Scuola e Servizi. La squadra d’Istituto del progetto “Scuola e Servizi”, composta dalle ins. Landi, Laterza, Rongo e il DSGA sig. Contegiacomo, lavorerà per l’attivazione dei moduli necessari messi a disposizione dal servizio nazionale. Tali moduli verrano inglobati nel sito d’Istituto. 7. Modificare la gestione del prestito e della ricerca della biblioteca on-line. 8. Tutto quanto si renderà necessario per mantenere il sito aggiornato e funzionante.

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P.O.N. - Fondi Strutturali Europei 2007-2013 Scuola primaria Il Collegio dei Docenti ha deliberato di far partecipare la nostra scuola al bando relativo alla Programmazione dei Fondi Strutturali Europei 2007-2013 - Programmi Operativi Nazionali: Area Infrastrutture - Obiettivo A - Promuovere e sviluppare la Società dell'informazione e della conoscenza nel sistema scolastico - Azione 1 Dotazioni tecnologiche e laboratori multimediali per le scuole del primo ciclo, cofinanziato con il FESR con un progetto finalizzato ad incrementare le dotazioni tecnologiche dei laboratori multimediali del nostro Circolo.

Partecipazione a manifestazioni esterne Scuola primaria La nostra scuola è aperta al territorio per cui partecipa alle iniziative promosse da Enti Locali e Associazioni Culturali, attivandosi con iniziative educativo-didattiche finalizzate alla formazione dei nostri alunni.

Tutti i progetti elencati saranno realizzati nella misura consentita dal bilancio d’Istituto, tenendo conto delle priorità espresse dal Collegio dei Docenti.

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