Guerre Sante

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Guerre Sante

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Diverso è il caso del Sudan (ex anglo-egiziano) dove i mussulmani del nord hanno imposto il loro giogo ai cristiani e agli animisti del Sud. Nel 1956, partiti gli inglesi, il potere è tornato agli arabi del nord. I più integralisti si richiamano all’antica rivolta del Mahdi, e i cristiani sono tornati a essere perseguitati. Il problema è oggi molto più grave del passato, perché il Sudan comprende anche alcune regioni mai toccate dall’Islam, dove i missionari hanno convertito al cristianesimo la maggior parte della popolazione. Come se non bastasse, da pochi anni si è scoperto che le regioni del Sud sono ricchissime di petrolio. Il passato dimostra che una “guerra santa” può essere alimentata anche da motivi tutt’altro che santi. Intanto in Sudan la Jihad continua, nella quasi indifferenza del resto del mondo!

6. Pacem in terris Pio XII, il papa della guerra fredda, morì nel 1958. Nel conclave che seguì, dicono che il dibattito tra conservatori e riformisti fu molto acceso. Alla fine, com’è spesso successo in passato, si decise di eleggere un cardinale anziano, Angelo Roncalli, che sembrava ideale come “papa di transizione”. Giovanni XXIII fu eletto papa a 77 anni. Il suo pontificato fu breve (come previsto) ma sufficiente a dare una svolta alla storia della Chiesa Cattolica. Papa Giovanni fu il primo pontefice a scoprire, e utilizzare, la potenza dei “mas media”. Fu il primo a fare conferenze stampa, a viaggiare, a rendersi visibile a tutti, a sfruttare la sua immagine di “papa buono”. In breve divenne popolarissimo in tutto il mondo. Le sue encicliche erano tradotte in tutte le lingue, e ampiamente pubblicizzate. La più famosa, la “Pacem in terris” fu scritta nel 1961. Era un invito alla fine di tutte le guerre, sante e laiche, fredde e calde. Memorabile fu anche l’invito del papa al “laicissimo” Kruscev a ritirare i missili russi da Cuba, in nome della Pace. Questo monito, appunto perché non politico, potrebbe avere avuto il suo peso per la decisione finale del premier russo. Vale la pena di notare che, allora, la maggior parte dei “pacifisti” dava la colpa della crisi al solo presidente Kennedy. Papa Giovanni riuscì a ricevere consensi anche di molti cristiani non cattolici: ortodossi e protestanti. Perfino dagli ebrei, e da molti islamici, era guardato con simpatia.


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