Guerre Sante

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Guerre Sante

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Gli ebrei in fuga sceglievano, per lo più, gli Stati Uniti. Solo i più coraggiosi, o forse i più disperati, giungevano in Palestina. Gli ebrei sionisti arrivarono nella “Terra Promessa” con lo stesso spirito dei loro antenati, guidati da Mosè e Giosuè. Come allora gli ebrei erano un popolo senza terra… ma la Palestina non era una terra senza popolo. Al posto dei Filistei ora c’erano i Palestinesi, di lingua araba, e, in gran maggioranza, mussulmani. Ancora nel 1919, il principe Feisal dava il benvenuto agli ebrei che si andavano stabilendo in Palestina, auspicando “un futuro comune sviluppo delle due comunità in spirito di concordia”. Molti s’illusero che la cosa fosse possibile. I sionisti compravano a caro prezzo le terre aride, e (a differenza dei loro antenati) erano pronti a collaborare cogli “indigeni” arabi, per farle fruttare. Negli anni precedenti alla Prima Guerra mondiale, in Palestina ci fu un continuo afflusso di lavoratori arabi, dai paesi vicini, forse addirittura superiore a quello dei coloni ebrei. Eppure… Gli arabi, con gli ebrei avevano vissuto in pace per secoli, ma gli ebrei palestinesi erano pochi, e, soprattutto sapevano stare “al loro posto”. I sionisti, invece, erano tanti, e, soprattutto, erano diversi. Fisicamente assomigliavano di più agli inglesi che ai loro correligionari palestinesi. Anche la loro cultura era europea, e il loro atteggiamento era troppo simile a quello dei coloni francesi in Algeria, o dei Boeri in Sud Africa. Gli arabi cominciarono a metterli sullo stesso piano dei colonialisti europei… anzi peggio, perché i sionisti erano arrivati per restare, come gli antichi crociati! La pacifica convivenza tra ebrei e mussulmani era possibile, ma a quali condizioni? I profughi ebrei non volevano più essere solo una minoranza “tollerata”. I sionisti incominciarono a organizzare le prime comunità rurali (i “kibbuz”), e le loro città (la prima fu Tel Aviv). Il loro obiettivo non poteva che essere uno stato nazionale! Gli inglesi stentavano a capire questi strani ebrei, che parlavano (in maggioranza) una specie di tedesco, ma si sforzavano di esprimersi in ebraico antico. Come gli antichi romani, i britannici cercavano di conservare il loro impero approfittando delle divisioni dei popoli soggetti. Da un lato la crescente ostilità tra ebrei e arabi favoriva l’occupazione inglese. Dall’altro… Presto cominciarono gli attacchi degli arabi contro le comunità ebree: talvolta spontanei, più spesso pilotati dai notabili palestinesi, che vedevano minacciato il loro potere. Gli inglesi si resero conto che non erano più capaci di mantenere l’ordine, e cercarono di bloccare l’immigrazione degli ebrei in Palestina. L’afflusso dei profughi continuò, ma nella clandestinità. Gli ebrei cominciarono a organizzarsi per difendersi, da arabi e inglesi. L’organizzazione militare più importante ebraica era l’Haganah, ma non era l’unica. C’era anche


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