Guerre Sante

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Francesco Dessolis

Allora gli ebrei “rinnegati” tornarono alle vecchie tradizioni. Ripresero anche a circoncidere i loro figli, prima che i seguaci dei Maccabei li costringessero a farlo con la forza. Le guerre dei Maccabei assomigliano, molto di più delle prime guerre d’Israele, alle “guerre sante” di tanti secoli dopo. Per la prima svolta c’era uno scontro tra due culture: la cultura laica ellenistica e quella religiosa ebraica. Gli episodi più gravi d’intolleranza furono commessi dai Maccabei, ma gli eredi di Antioco chiedevano agli ebrei molto di più di un semplice tributo! La cultura ellenistica affascinava molti, anche tra gli ebrei, ma, giustamente, spaventava tanti altri. Alla fine in Israele, gli integralisti sembrarono avere la meglio. Inebriati dalla vittoria, i Maccabei cominciarono cercare alleati. Si rivolsero anche a una grande potenza, una città che aveva da poco sconfitto il re di Siria. Ai Maccabei era stato riferito che questa città era spietata con i nemici ma generosa con gli alleati. L’alleanza fu presto fatta: il popolo d’Israele divenne un alleato di…. ROMA! La narrazione biblica s’interrompe, volutamente, nel momento di massima gloria per i Maccabei. Giovanni Maccabeo, figlio di Simone era diventato capo di uno stato ebraico indipendente, e credeva di avere vinto la sua guerra... Invece, solo un anno dopo (nel 134 a.c.), Antioco VII riconquistò Gerusalemme, e Roma, il potente “alleato”, non mosse un dito. Solo molti anni dopo (nel 63 a. c.) un esercito Romano arrivò in Palestina, ma mise sotto assedio proprio Gerusalemme. A capo dell’esercito c’era un giovane generale, di nome Pompeo, che espugnò Gerusalemme senza troppa fatica, sfruttando anche la riluttanza degli ebrei a combattere il sabato. Poi la Palestina diventò una delle tante province dell’impero romano. Ma qui dobbiamo fare un passo indietro.

9. La cultura ellenistica - romana Le guerre di Roma furono tutte “guerre laiche”, con i soliti obiettivi: ricchezza e potere. Secondo la tradizione, Roma fu fondata il 21 Aprile del 753 a.c. Nel 146 a.c. Roma distrusse Cartagine e divenne padrona del Mediterraneo. Nello stesso anno fu distrutta anche Corinto, ultima città greca che aveva cercato di resistere. È la fine dell’indipendenza della Grecia, ma non della sua cultura. Grecia capta ferum victorem caepit. Per la prima volta nella storia, il vincitore fece sua la cultura del vinto.


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