Guerre Sante

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Francesco Dessolis

luzione, all'inizio, ci fu anche l’anziano poeta Giuseppe Parini. Parini fu anche chiamato a far parte del consiglio municipale, ma si dissociò immediatamente quando vide che, nella sala del consiglio, i francesi avevano fatto togliere il crocefisso. Il poeta (che era anche abate!) disse che dove non c'era posto per Cristo non ci poteva essere posto neanche per lui. La collocazione del crocefisso nei luoghi pubblici è ancora un problema attualissimo, in Italia! In Italia Settentrionale, la maggior parte della popolazione accolse i francesi come liberatori, chiudendo un occhio sulle loro ruberie, e anche sul loro laicismo. Ben diverso fu il caso dell’Italia meridionale… A Napoli, molti borghesi che aderirono, "nonostante tutto", all'effimera Repubblica Partenopea, pagarono addirittura con la vita. Molti conoscono la storia di Luisa Sanfelice, diventata "eroina" della rivoluzione svelando un complotto borbonico a un suo amante repubblicano. Morì sul patibolo: per amore, non per la libertà! Meno nota è la storia dell'ammiraglio Caracciolo che, con le poche navi della Repubblica Partenopea, osò affrontare la potente flotta inglese dell’ammiraglio Nelson… e che proprio dall’”eroe” Nelson, senza tanti complimenti, fu fatto impiccare! Tristemente noto è il cardinale Ruffo che istigò le masse contadine (e anche i briganti!) contro gli invasori e i "giacobini senzadio". La fine della repubblica partenopea può essere riassunta da questa strofa, inneggiante al re borbonico: Viva tata maccarone ca rispetta a religione. Giacubbine iate a mare che v'abbrucia lu panare. A Roma i francesi trovarono ancora meno sostenitori. Il popolo romano spesso criticava aspramente i papi, ma i Francesi non solo avevano occupato Roma, ma avevano addirittura portato via prigioniero il papa, Pio VI. Senza contare le solite razzie di opere d'arte. Celebre è questa battuta di Pasquino: È vero che tutti i Francesi sono ladri? Tutti no…ma Bona parte si! In realtà, in quel periodo, Napoleone Bonaparte non era a Roma. Anzi, Napoleone, a Roma, non c'è mai stato! Nel 1798, Bonaparte era ancora solo un giovane generale, ed era impegnato in una strana spedizione, contro gli inglesi, in Egitto!


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