Guerre Sante

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9. Filippo e Elisabetta Lo scenario europeo cambiò completamente nel 1558, quando Maria morì, e salì al trono Elisabetta I, la figlia “bastarda” d’Anna Bolena. A Filippo l’Inghilterra non piaceva, ma ormai la considerava già sua. Anche dopo la morte della moglie, non voleva lasciarsela scappare! Fu così che Filippo propose alla “cognata” Elisabetta, un’alleanza, da suggellare con un altro matrimonio. Certo, neanche Elisabetta era bella. Per i cattolici, poi, era addirittura una “bastarda”, ma Filippo era pronto a tutto, pur di aumentare il suo potere. Elisabetta non prese mai in considerazione questa “proposta indecente” ma, astutamente, non disse subito di no. Riuscì a guadagnare del tempo prezioso. La regina tentò anche un approccio col papa, proponendo la riconciliazione definitiva tra Chiesa d’Inghilterra e Chiesa di Roma, se il papa riconosceva i suoi diritti al trono. Ci furono molte discussioni, e intanto Elisabetta rafforzava la sua posizione. Infine la regina si proclamò “Governatore Supremo” della rinata Chiesa Anglicana, di nuovo separata da Roma. Anche il “Libro delle preghiere” fu di nuovo corretto. Il compromesso non accontentò né cattolici né protestanti, ma alla fine Elisabetta trionfò sugli uni e su gli altri. Nel 1570, papa Pio V, scomunicò la regina, sciogliendo i suoi sudditi dal vincolo dell’obbedienza: ottenne esattamente l’effetto contrario. Come si permetteva il vescovo di Roma di intervenire nelle vicende interne inglesi? Intanto Elisabetta faceva rafforzare la sua flotta, e basi commerciali inglesi cominciarono a sorgere in tutto il mondo, in concorrenza con spagnoli e portoghesi. Sotto il regno d’Elisabetta, nel 1585, venne anche fondata la prima colonia inglese nell’America settentrionale, che, in onore della “regina vergine” fu chiamata Virginia. La virginità d’Elisabetta è, naturalmente, solo un’ipotesi. Certo la regina rifiutò sempre di sposarsi. Forse alcuni dei suoi consiglieri furono anche suoi amanti, ma nessuno di loro riuscì a influenzare la sua linea politica, e molti finirono per perdere la testa, per complotti veri o presunti. Gli inglesi hanno perdonato a Elisabetta anche la decapitazione (nel 1587) della cugina Maria Stuarda, la regina cattolica di Scozia scacciata dai suoi sudditi (calvinisti), rifugiata in Inghilterra, e tenuta per anni prigioniera. L’esecuzione di Maria era, sotto certi aspetti, “un atto dovuto” perché l’ex regina di Scozia era considerata, dai cattolici, unica erede legittima al trono d’Inghilterra. Probabilmente Maria Stuarda fu vittima delle circostanze, e morì


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