Guerre Sante

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Francesco Dessolis

Enrico, come tutti i re, voleva un erede, e Caterina aveva fatto di tutto per accontentarlo. La regina aveva messo alla luce vari figli, ma l’unica superstite delle tante gravidanze era la figlia Maria. Intanto Caterina, più vecchia d’Enrico, aveva perso la sua bellezza, e dopo tante gravidanze, anche la salute. Ormai si dedicava solo alla religione e alle opere pie. Il popolo (forse) l’amava… ma il re non più. Una delle amanti d’Enrico, Anna Bolena, riuscì a convincere il re a chiedere l’annullamento del suo matrimonio con Caterina. Non fu difficile trovare un pretesto: Enrico si appellò a una dubbia interpretazione di un libro della Bibbia, che sembrava proibire il matrimonio tra cognati. Caterina si oppose con tutte le sue forze, e si appellò al giudizio del papa. Il problema era molto delicato. Di solito per annullare il matrimonio di un re ogni pretesto era buono, ma stavolta l’ingiustizia contro la regina era troppo evidente. “Last but not least”, Caterina non era una nobildonna qualunque, ma la zia dell’imperatore Carlo V! Il papa Clemente VII cercò di perdere tempo. La povera Caterina subì pressioni d’ogni tipo per ritirarsi senza far storie: dal marito, dal papa, forse anche dal nipote Carlo. La regina lottò con le unghie e con i denti per i suoi diritti, e quelli della figlia Maria. In altri tempi papa e re, in un modo o nell’altro, si sarebbero messi d’accordo, ma quelli erano tempi di Riforma. Enrico VIII odiava i protestanti, ma non tollerava che un papa straniero impartisse ordini ai vescovi del suo paese, e decidesse chi lui stesso poteva sposare! Nel 1533 Enrico prese la drastica decisione di imporre ai vescovi inglesi di annullare il suo matrimonio con Caterina, e di celebrare il suo matrimonio con Anna. Caterina fu relegata in un castello, con la figlia Maria. Alcuni anni dopo, morì, abbandonata da tutti. Fu così che, nel 1534, nacque la Chiesa Anglicana, chiesa che ancor oggi si fa chiamare cattolica, con la stessa dottrina, e gli stessi riti, della Chiesa Romana ma avente come capo il re d’Inghilterra. I beni della Chiesa di Roma (immensi!) furono requisiti, e tutti i vescovi obbligati a scegliere tra il proprio re e il papa. Alcuni, quelli simpatizzanti della Riforma, accettarono con entusiasmo il distacco da Roma. Molti altri si piegarono, per paura o convenienza. Quelli che si rifiutarono di obbedire al re, persero, letteralmente, la testa. Il più noto, tra le vittime della nascente guerra santa tra Chiesa Anglicana e Chiesa Romana, fu Tommaso Moro, ex uomo di fiducia del re. Enrico VIII è passato alla storia per avere avuto, nell’arco della sua vita, sei mogli: record ancora ineguagliato per un monarca cristiano!


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