ZR Magazine #43

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Punto della stagione Coppa Italia

Scopriamo i protagonisti 2011

“Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, Aut. n. C/RM/003/2010”

A voi

il 2012

La 6h di Misano vinta sul filo dei decimi. Mai così combattuta La Le Mans Series ha fatto tappa a Imola. Scopriamo come è andata Pregi e caratteristiche dei telai. Cosa c’è da scoprire sull’anima delle nostre vetture

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V° ANNO AGO./Set.11

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giulio rizzo

Punto della stagio

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ne del CoPPa italia.

Scopriamo i protagoniS

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il 2012

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a voi

in abbonamento postale – D.L.

del suo Presidente ha rilasciato dichiarazioni scioccanti in merito a debiti insostenibili da parte delle società controllate dall’Aci, paventata chiusura di tutte quelle controllate che non riescono ad autofinanziarsi, e dell’Aci Sport spesso motivo di grane giudiziarie e debiti. Ma sarà vero? O è solo campagna elettorale? L’Aci vuole mollare lo sport? Non si può credere molto a questi proclami, perché non è possibile accorgersi solo ora dopo anni di denunce e interrogazioni parlamentari. A chi fa gioco tutto questo? Non sarebbe bello un Presidente della Csai che gestisca “L’Azienda CSAI”? Tenendo quello e quelli buoni e buttando tutto il resto, magari vivendo tra i piloti e le squadre sporcandosi la giacca di grasso? Vedremo.

“Poste Italiane S.p.A. – Spedizione

eriodo strano in Italia, un governo in bilico che non sa più prendere decisioni, uno scontento generale dovuto alla forte crisi economica mondiale, sempre meno soldi nelle tache di chi prima si poteva permettere uno sport indubbiamente caro come il nostro. Tutto questo ha prodotto schieramenti scarni in tutte le categorie, chiusura anticipata di molte squadre soffocate dai costi. Non è certo un bel quadro, specialmente guardando al futuro prossimo, il 2012, quindi conviene interrogarsi presto sulle decisioni da prendere anche perché, come tutti hanno visto, è iniziata la campagna elettorale per il fine mandato del Presidente dell’Aci e conseguentemente del Presidente della CSAI. L’Aci che è ufficialmente la “Federazione” riconosciuta dalla FIA in questi giorni per bocca

La 6h di misano vinta sul filo dei decimi. mai così combattuta La Le mans series ha fatto tappa a Imola. scopriam o come è andata Pregi e caratteristiche dei telai. cosa c’è da scoprire sull’anima delle nostre vetture

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V° ANNO set.11

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editore e redazione: Gruppo Peroni Race S.r.l. via Cardinal de Luca, 1 - 00196 Roma tel. 0645441335 fax 0645441336 (press@gruppoperoni.it)

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Diario dal Sol LEvante

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6h di Imola

Scopriamo cosa ci racconta questo mese Caldarelli direttamente dal Giappone.

La Le Mans Serie è sbarcata in Italia a Imola. Come di consueto vediamo come si sono comportati team e piloti nostrani.

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L’anno che verrà

Vis a vis con il patron del Gruppo Peroni Race che parte da una analisi 2011 per parlarci del 2012.

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6H DI MISANO

Il clou della stagione estiva ha visto il suo climax alla 6h di Misano. Vediamo come è andata.

Termometro Coppa

Facciamo il punto della situazione sulla stagione del Coppa Italia.

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ZR Tecnica. Il telaio

Struttura portante di tutte le auto di produzione e da corsa. Differenze e tipologie.

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Race report

Tutti i resoconti di gara di tutte le principali competizioni nazionali.

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ZR Storie

1955 Trionfi e Tragedie quinta parte. Il Tourist Trophy versione auto.

direttore editoriale: Sergio Peroni direttore responsabile: Giulio Rizzo collaboratori: Matteo Lupi, Andrea Fiaschetti, Dario Lucchese, Pietro Rizzo, Alessio Morgese, Matteo Bobbi, Matteo Pasquali, Gino Allegritti, Riccardo Imperio, Massimo Costa art director: Laura Del Valle (zr.redazione@gmail.com) foto: Foto Morale, Fastclick, Actualfoto, Fotoforchini, Sportformula, Foto Signori, Elle Emme, Foto Cavalleri, FotoSpeedy, Giovanni Beretta, Photo 4 concessionaria per la pubblicità: Gruppo Peroni Race S.r.l. via Cardinal de Luca, 1 - 00196 Roma tel. 0645441335 - fax 0645441336 pubblicità classificata: press@gruppoperoni.it stampa: Editrice Grafica Ripoli - Tivoli (Rm) tel. 0774381700 (graficaripoli@libero.it) Autorizz. Trib. Roma 235/2006 dell’ 08/06/2006 Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana.

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Circuito: Misano World Circuit Campionato: 6 Ore di Misano Giorno: 23 luglio 2011 Fotografo: Fabiola Forchini - FotoForchini Macchina Fotografica: EOS 5D Lunghezza focale: 15 mm Tempo: 1/500



Morrogh non demorde. In pista i giornalisti

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uesta volta Henry l’ha fatta grossa! Sembrava essere tornati indietro di qualche anno, 30, 40, quando la sua scuola era costantemente sotto i riflettori, attorniata da vip e giornalisti, oltre che da piloti pronti a carpire i più reconditi segreti della guida sportiva: “un tempo era la norma ed è stata la grande visibilità la ragione del successo della scuola – afferma Henry - è un’abitudine che stiamo riprendendo: oggi i giornalisti e domani qualche VIP. Ma soprattutto amici che hanno voglia di passare due giorni in nostra compagnia”. C’era Alberto Bergamaschi, PR Continental, oltre che inviato di Autosprint e validissimo pilota. E’ un amico di vecchia data: “Sono contento di vedere questo str…

di irlandese ancora in formissima - precede Henry con la prontezza del grande “staccatore” - e di aver conosciuto Giovanni: è la persona giusta al fianco di Morrogh. Con Massimo ci siamo sfidati in pista ai suoi esordi e lo trovo maturo e preparato per il ruolo di istruttore in pista. E poi è meraviglioso vedere queste vetture rimesse a nuovo: possono ancora sfornare un bel numero di piloti!” Cinzia Rizzi, di Euro News, è venuta da Lione per la presentazione: “Per me è la realizzazione di un sogno che avevo sin da piccola - afferma - e non smetterò di ringraziare Henry e tutto lo staff. E’ una presentazione informale: poche parole e tanti fatti con persone straordinarie. Credo che non vi libererete facilmente di me…” Stefano Desideri di Sky Sport

ha un approccio altamente professionale, ma poi si scioglie: “non ho ambizioni da pilota ma questi due giorni mi sono serviti per affinarmi - racconta il giornalista romano, che aggiunge - avevo avuto modo di incontrare Henry in passato, ora posso dire di conoscerlo: è una persona meravigliosa! E poi l’ambiente della

scuola mette subito a proprio agio”. Due giorni intensi, passati in pista e insieme, come ai vecchi tempi, fra gli sfottò e i racconti di Henry. La HM Racing Drivers School è tornata ad essere il punto di riferimento delle scuole di pilotaggio. “Tutto come vuole Henry” - aggiunge un sorridente Giovanni Ciccarelli.

5° titolo consecutivo per Eibach

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erformance e qualità: una combinazione che, da 60 anni, costituisce la base dell’esperienza di Eibach. Anche nel Motorsport mondiale tantissimi team puntano sui prodotti Eibach per tenere a distanza la concorenza. Da anni Eibach registra una netta preferenza dei lettori del rinomato giornale “Sport Auto“ per il “Best

Brand“: nel 2011 ha vinto con il 54% dei consensi aggiudicandosi per la 5^ volta di seguito il titolo nella categoria “Molle“. Il confronto con l‘anno passato evidenzia un notevole vantaggio sui piazzati più prossimi. 11.392 lettori di questo giornale hanno partecipato al sondaggio delle 11 categorie nei settori Tuning e accessori per scegliere i prodotti più meritevoli.

SI RICOMINCIA…

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iro di boa nei campionati automobilistici organizzati dal Gruppo Peroni Race. Dopo la pausa estiva si riparte con la gara a Varano de Melegari (PR) prevista per il 25 settembre 2011. FITRACE ringrazia tutti coloro che alla gara di MISANO ADRIATICO in numerosi hanno usufruito dei loro

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servizi ed invita tutti i partecipanti alla gara di VARANO a recarsi numerosi alla loro tenda presente nel paddock.



L’Italia si scopre “Radical”

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n occasione della ILMS in Italia ha fatto tappa anche l’Europeo Radical. Anche in questo caso ZR era presente. E’ difficile non riconoscere a prima vista una Radical, le dimensioni compatte, “l’urlo” tipico dei motori da moto e le linee ispirate alle “sorelle maggiori” della Le Mans Series, sono tutti indizi che rendono le piccole barchette inglesi assolutamente originali rispetto alle altre vetture, con cui, sempre più spesso devono dividere i paddock anche in Italia. Bastava essere a Imola, durante il weekend della 6Ore per rendersi conto di quanto il fenomeno stia prendendo piede in Italia. Nel paddock del Radical European Masters, la serie monomarca, organizzata dalla casa madre, gli italiani sono ormai una presenza fissa da anni. Il primo italiano a mettersi in mostra nella serie internazionale Radical è stato Francesco Sini con il team UkRacing, ormai 4 anni fa, un debutto che, ad oggi, ancora molti ricordano nel paddock: 2 vittorie e 2 pole position, ottenuti sulla mitica pista di Spa davanti a una concorrenza estremamente agguerrita, da quel momento la carriera del driver di Pescara è decollata, titolo di campione europeo nel 2008 e debutto nel 2009 nell’olimpo del motor sport a ruote coperte, la Le Mans Series. Da allora, il numero di tricolori che sono stati alzati nell’ambito dell’europeo Radical è aumentato di molto, l’anno scorso la coppia Marco Cencetti e Andrea Fausti, ha dominato la stagione, cogliendo

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7 affermazioni in 10 gare, e quest’anno ben 7 nostri connazionali stanno disputando, con un discreto successo, l’intera stagione. Il campionato La stagione 2011, giunta ormai al canto del cigno, ha visto i concorrenti impegnati a Silverstone, Spa, Brands Hatch e Imola. Mentre sono ancora da disputare gli appuntamenti di Valencia (con il DTM) e Estoril (con la Le Mans Series). Fiore all’occhiello del Radical Masters sono le molte concomitanze con campionati di alto livello, dove i piloti in cerca di un ingaggio importante possono mettersi in mostra e gli sponsor possono contare su una notevole cornice di pubblico.

Da quest’anno, sull’onda di quando già si vede nei campionati come il FIA-GT3, i piloti vengono divisi in tre categorie A, B e C a seconda della loro esperienza e palmarès e per gli equipaggi più veloci è prevista una maggiorazione nel tempo di sosta che può arrivare a 15”, per un totale di 60” di fermata nella pit-lane. Le vetture ammesse sono le Radical SR3, spinte dal 4 cilindri di derivazione motociclistica Suzuki, con 260cv di potenza e le SR8, dotate invece del V8 prodotto da Radical Performance Engines. Il V8 2700cc è il vero “front man” del gruppo quando le oltre 40 Radical si lanciano verso la prima curva. La voce dell’otto cilindri arriva fino a 10.500 giri e lascia pochi dubbi sul fatto che dentro la leg-

gera carrozzeria in vetroresina ci siano davvero 460 cavalli. La SR8 rappresenta dunque la classe “top” del campionato, dove hanno debuttato quest’anno Marco Cencetti e Ronnie Valori, alfieri del team UkRacing. Entrambi hanno già dimostrato di essere ampiamente in grado di domare la vettura più potente di casa Radical. A Imola gara 1 parte proprio con il nostro Ronnie Valori in pole. E’ però Per Staaf a conquistare la testa della corsa nel primo giro, leadership che manterrà fino al termine della corsa. Valori, scivolato in 18° posizione a causa di un contatto è stato autore di una bella rimonta, tanto strepitosa quanto sfortunata che lo ha portato al 3° posto prima della sosta ai box obbligatoria dove un problema ha messo fine alla sua corsa e a quella del suo compagno Marco Cencetti. Prima vittoria nell’Europeo Radical per Bernardo Pellegrini nella classe delle SR3. Partito dalla pole ha mantenuto la testa della corsa rintuzzando gli attacchi della coppia Tony Wells/James Littlejohn prima e Mark Smithson/Stuart Moseley nel finale. In gara 2 Alex Mortimer prendere la testa della corsa al primo giro mentre Per Staaf scivola in settima posizione dopo essere scattato dalla pole. Alla sosta ai box, altro cambio alla testa della corsa, con Terence Woodward che conquista la prima piazza e riesce a mantenerla fino all’ultimo giro, quando viene passato sia da Roger Bromiley che dal nostro Giorgio Rosa. Nella classe Supersport affermazione di Smithson/Moseley che hanno condotto la corsa dall’inizio alla fine.

Testo e foto Cristiano Barni.


Luigi Musso, accordo con la Pellegrini Solutions

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l Gruppo Peroni Race e la Pellegrini Classic SoFoto: Archivio Taraschi lutions hanno raggiunto un accordo di collaborazione per il 1° Luigi Musso Historic Gran Prix in programma a Imola il weekend dell’8-9 ottobre 2011. Si tratta di un accordo strategico fra il primo organizzatore di competizioni storiche in Italia e la società di riferimento a livello nazionale e internazionale per l’organizzazione di mostre scambio che sarà così l’unico referente dell' edizione 2011 dell' Historic Gran Prix all' interno dell' Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. Un' accurata selezione di oltre cento espositori, al coperto e presso il paddock, permetterà cordo per creare valore aggiunto al pubblico e agli appassionati di al primo Revival Show in terra di trovare il ricambio giusto, la do- Romagna e in Italia, il Goodwood cumentazione e i manuali delle italiano dedicato contemporaneamigliori auto e moto d'epoca, ma mente alle auto e moto d'epoca. anche gli accessori e l'abbiglia- Non solo gare, parate e giri in pista mento delle più famose griffe per gli appassionati sportivi e amavintage per una offerta davvero a toriali, ma anche mostra e mercato scambio, raduni di Club e Registri 360°. Pellegrini Classic Solutions e nazionali dei principali marchi che Gruppo Peroni suggellano un ac- hanno fatto la storia dell' automo-

bilismo nazionale e straniero, per un evento che già si configura e viene definito tra gli addetti ai lavori, il più importante show dedicato al motorismo d'epoca. La mostra scambio è tuttavia solo una delle iniziative che si terranno nel lungo weekend con la stessa città di Imola che sarà protagonista in prima persona aprendo le sue piazze più belle alla manifestazione con un

ricco programma articolato su mostre tematiche, intrattenimento e enogastronomia. Sotto l’aspetto delle due ruote si registra poi l’importante accordo tra la Federazione Motociclistica Italiana e il Gruppo Peroni Race. La presenza in qualità di partner della FMI tramite la sua sezione dedicata al motociclismo d'epoca, è da considerarsi l'inizio di una importante collaborazione e non una tappa d'arrivo per far ulteriormente crescere l’evento. La FMI da sempre impegnata, sul fronte delle storiche, nella salvaguardia e promozione delle attività sportive e amatoriali, partecipa alla prima edizione dell' Historic Gran Prix promuovendo tra l'altro i servizi dedicati a tutti gli appassionati, le convenzioni mirate e gli eventi nazionali. Sarà presente nel paddock di Imola una struttura promozionale FMI, vero punto di ritrovo degli appassionati delle due ruote storiche, dove scambiare informazioni, preziosi consigli e indirizzi utili con gli esperti del settore.

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Fiori di arancio Debutti nel CITS

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n estate, il 18 giugno, il nostro ex collega e amico Valerio Orlandi ha fatto il “grande passoâ€? e preso in sposa la sua compagna Monica. Anche se le strade professionali sembrano essersi (momentaneamente) divise, a lui e alla sua metĂ i piĂš sinceri auguri, da tutta la redazione, per una vita ricca di soddisfazioni e felicitĂ .

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n occasione della quinta prova stagionale del Campionato Italiano Turismo di Serie, hanno fatto il loro debutto assoluto due nuove vetture. Sono le due Clio RS della SDP Motorsport. Il team pugliese, dopo aver risolto alcuni problemi tecnici legati al roll bar imbullonato che ne hanno ritardato l’esordio, è sceso in pista con i piloti Fulgeri e Maldera ritornati a cimentarsi dopo le esperienze di alcune stagioni fa. Le due vetture sono state inserite in Classe 3 con il preparatore che ha preso alla lettera il Regolamento

Tecnico dotando le vetture esclusivamente dell’equipaggiamento di sicurezza e non intervenendo, per adesso, su elettronica e scarico. Nonostante il rapporto peso/potenza leggermente penalizzante rispetto alle Mini Cooper S tutte inserite in Classe 2, entrambi i piloti si sono difesi egregiamente in pista riuscendo anche a mettersi dietro qualcuna delle vetture piĂš prestazionali. Il weekend, per entrambe le macchine, è stato un vero e proprio shake down con nessun inconveniente di rilievo riscontrato.

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CITS italiano

Campionato

Turismo di Serie

2011

ORGANIZZAZIONE:

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64a Coppa d’oro delle Dolomiti

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CRESCE LA PASSIONE PER LE AUTO D’EPOCA

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a Coppa d’Oro delle Dolomiti (14 settembre), giunta quest’anno alla sua 64a edizione, ha registrato un vero boom d’iscrizioni. Ad essersi iscritti sono 175 equipaggi di cui 11 stranieri provenienti da Svizzera, Monte Carlo, Belgio, Regno Unito, Germania, Stati Uniti e Israele. “Siamo contenti che il numero degli iscritti sia in costante aumento” commenta Rossella Labate, responsabile di Alte Sfere, la società bresciana che sta riportando in auge la storica gara nata nel 1947. “L’eco del fascino di questa manifestazione è arrivato non solo in Europa, ma anche oltreoceano.” Alla kermesse prendono parte vetture prestigiose e di valore, veri e propri sogni su quattro ruote che affondano le proprie radici nel mito della storia dell’automobilismo. A sfidarsi quest’anno saranno, fra le altre, la Ferrari 340 America del 1952, la Ferrari 750 Monza del 1955, la Maserati A6GCS del 1654, la Maserati 150 S del 1955, l’OSCA Maserati MT4 del 1952, la BMW 328 del 1928, la Bugatti 37 del 1927, la Mercedes 300 SL Ali di Gabbiano del 1955. Auto d’epoca appannaggio esclusivo degli over 50? Non più. La percentuale di equipaggi di età com-

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presa fra i 30 e i 35 anni è in aumento; il team più giovane iscritto alla gara è formato da due fratelli bresciani di 19 e 15 anni, rispettivamente pilota e navigatore di una Porsche 356 Speedster del 1955. E’ della classe 1997 il navigatore più “in erba”, in auto con il padre su FIAT 1100/103 TV Pininfarina del 1954. Il fascino delle Dolomiti e la mondanità di Cortina hanno attirato anche quest’anno personaggi di spicco del mondo della politica, della finanza, dello sport e della moda: da imprenditori come Corrado Corneliani e Riccardo Ravizza, al finanziere Emilio Gnutti, dal Senatore Filippo Berselli all’ex sciatore campione mondiale di Supergigante Peter Runggaldier al procuratore dei calciatori di serie A Tiberio Cavalleri, per citarne solo alcuni. Il pubblico avrà la possibilità di mescolarsi a questi personaggi e respirare la suggestiva atmosfera di altri tempi, aspettando il loro passaggio, ad esempio, in Piazza Walther a Bolzano, dove venerdì 2 settembre, per la prima volta nella storia della gara, le auto sosteranno per oltre tre ore, dalle 12 alle 15 circa, restando così a disposizione degli sguardi ammirati di tutti gli appassionati.

I n CERo t tat i

presenti alla 6 ore di Imola della Le Mans Series, hanno potuto godere di un antipasto davvero succulento. Era infatti in programma sulla pista del Santerno, anche il terzo appuntamento stagionale del CER (Classic Endurance Racing), serie che, come da anni accade con successo in Europa, raggruppa vetture Sport e GT di un ben determinato periodo storico. Le vetture ammesse al campionato sono infatti esclusivamente quelle nate tra il 1966 e il 1979, suddivise in quattro categorie (due categorie per le prototipo e due categorie per le GT), in base all’anno di produzione. Questa scelta permette di avere una griglia composta da gioielli capaci di trasmettere il fascino unico delle vetture storiche, a cui si unisce lo spettacolo di gare combattute, nelle quali irriverenti piloti mostrano dav-

vero poco rispetto per i bolidi che hanno scritto pagine importanti nella storia dell’endurance. A Imola a far sgranare gli occhi ai tanti appassionati c’erano vetture come Ford GT 40, Rondeau 379c, Sauber C5, oltre alle numerose Porsche e BMW e Lola. Fr aloro anche la Lancia Beta Montecarlo che abbiamo imparato a conoscere sui nostri tracciati con Fabio Valle assidua presenza nel Tricolore Autostoriche. Per lui, dopo una buona partenza, un problema meccanico ha posto fine anzitempo alla sua prova. Peccato che ancora una volta la partecipazione nazionale sia stata pressoché inesistente. Ad aggiudicarsi la classifica assoluta, proprio la Lola T298 di Patrice Lafargue, davanti alla gemella di Frederic da Rocha e alla Lola T286 di Dominique Guenat. Testo e foto Cristiano Barni.


Non c’è due

senza tre A

nche a Misano Adriatico, lo scorso 23 e 24 luglio, nella terza prova del Challenge Formule Storiche, Pierre Tonetti della Scuderia AB Motorsport con la sua Brabham BT6 si è imposto in entrambe le gare, precedendo nella prima Bruno Ferrari e Paolo Marzatico entrambi su Branca Formula Junior, e nella seconda lo stesso Marzatico e un combattivo Francesco Zadotti, con la Tecno F3 passo corto, finalmente affidabile. La prova romagnola ha riservato anche una gara su asfalto bagnato, dal momento che la partenza di gara due è avvenuta appena dopo che “Giove Pluvio” aveva deciso di prendersi un poco di riposo. Che ancora una volta potesse essere Tonetti a primeggiare lo si era capito dalle prove, con il pilota di Gallarate a precedere di 1” e 4 decimi il bresciano Ferrari e di 2” e mezzo Marzatico. Buon quarto Tommaso

Gelmini, in gara con una bellissima Brabham BT2, dal passato sportivo importante, che ha preceduto Patrizia Sbardolini con la Merlyn. Il fine settimana di Tonetti era però iniziato con la rottura del motore dopo le prove libere di venerdì. “Non avevo il motore di scorta e devo ringraziare Tommaso Gelmini per aver potuto partecipare, dal momento che mi ha prestato il motore della sua Branca che sono andato a prendere alla sede della GPS Classic a Soragna”. Problemi di motore irrisolvibili sono stati invece alla base della mancata partecipazione di Francesco Liberatore con la Dolphin e del tedesco Wolf Zweifler con la Cooper T 59. In gara uno, va segnalato il ritiro di Gelmini, alla terza curva del primo giro, per un problema al cambio, non risolto neppure per gara due, la bella lotta al centro del gruppo, tra Zadotti e Angelo Delea con la Brabham BT16 e il debutto del pilota Belga Mauro Poponcini alla prima gara in Italia, che dopo avere preso conoscenza del circuito è sempre andato migliorando. Unico ritiro in gara uno quello di Alberto Pizzicanella, protagonista di un testacoda all’entrata della seconda chicane del giro di partenza

per evitare un tamponamento; già dopo le prove aveva avuto un problema con il motore, che ha esalato l’ultimo respiro a quattro giri dalla conclusione. Il giorno successivo con la pista bagnata, non prendeva il via la bella De Sanctis F3, che necessita ancora di una maggiore messa a punto. Paolo Marzatico e Angelo Delea partivano invece dai box, con il primo che, prendendo dei rischi notevoli, alla fine otteneva un secondo posto che vale come una vittoria. Molto bello il testa a testa con Zadotti, che, forte della sua esperienza non ha ceduto facilmente il secondo posto. Nella gara si è assistito ad una serie di “valzer” da parte di quasi tutti i piloti: unico a non rimanere vittima della scivolosità del tracciato, manco a dirlo, Tonetti. Il record dei testacoda va alla combattiva Sbardolini che ha aperto le danze già nel giro di ricognizione. Questa ha ingaggiato con Delea e Buratti al volante della Chevron F3, un serie di duelli che hanno entusiasmato i più attenti osservatori. Chi ha fatto le spese maggiori del bagnato è stato Ferrari, che all’uscita

dell’ultima curva del secondo giro, si è girato e ha sbattuto la parte anteriore rompendo un cerchione, ponendo così fine alla sua gara. Autori di una grande seconda gara sono stati Tazio Taraschi e Mauro Poponcini. Il primo con una vettura a motore anteriore è giunto quarto assoluto, precedendo vetture a motore posteriore; il secondo, alla fine quinto, ha dimostrato di saperci fare sull’acqua, vincendo nettamente la classe F della Formula 3, staccando dei tempi di tutto rispetto. La classifica del Challenge Formule Storiche rimane ancora aperta: sia Buratti che Taraschi potrebbero superare Tonetti che invece si è già imposto nella Coppa Junior, assegnata a chi fa più punti nelle gare europee ed italiane. Il prossimo e conclusivo appuntamento ad Imola l’8 e 9 ottobre vede al momento già 15 iscritti di cui 9 stranieri e 6 italiani. Le premesse perché il numero dei partecipati sia elevato come nelle prime due gare è una prospettiva realizzabile ed … augurabile, se si vuole che all’organizzatore torni la voglia di riprovarci anche il prossimo anno. (Seneci)

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a cura di tkart

La Conca celebra il tricolore

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e è vero che il mondo dei motori è uno dei più illustri portabandiera sportivi della Nazione Italiana, all’interno di questo panorama ricco e variegato, anche il Circuito Internazionale La Conca recita la sua parte di assoluto rilievo, ponendosi come uno degli impianti di riferimento a livello mondiale per il kar-

ting. Per questo, in quel di Muro Leccese (LE) non si sono lasciati sfuggire l’occasione di celebrare anche in pista il 150° anniversario dell’Unità d’Italia durante il recente svolgimento del terzo round della WSK Euro Series, penultima prova della serie continentale della specialità. L’area del circuito, infatti, così come tutta la

Pixar & Sodi

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l film Cars 2 firmato Disney Pixar è l’evento cinematografico dell’estate, e non solo per i bambini. Uscito in tutte le sale europee alla fine del giugno scorso, l’anteprima esclusiva, in 3D, del secondo capitolo delle avventure del “bolide” Saetta McQueen è avvenuta a Disneyland Paris. Per l’occasione, insieme a tante stelle dello “show business”, in prima fila ci sono stati anche i

nuovi kart Sodi Fun Kid Elettrici, scelti ufficialmente dalla casa ci-

nematografica per supportare il lancio del film. I kart sono dotati di un tecnologia estremamente sofisticata (gestione elettronica, autonomia fino a 2 ore…) e, assi-

Haase in Polonia

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opo l’ottimo inizio di stagione di Haase nella Rotax Polonia, con la vittoria di Maciek Szyszko in Micro Max e il terzo posto di Kacper Bielecki in Junior Rotax (dopo il primo p o s t o della prefinale), anche la seconda tappa stagionale ha confermato la bontà del materiale della Casa costruttrice del Campione del Mondo danese, Jorn Haase, da anni di base in Italia. Sabato, Michal Smigiel, sopo il deci-

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mo posto in qualifica, ha dato il meglio di sé risalendo fino al 4° posto della prefinale e piazzandosi tra i “top 3” nella finale corsa

sotto la pioggia. Il più giovane dei piloti Haase, Maciej Szyszko, ha vinto le qualifiche per solo un millesimo di secondo, con-

fermandosi poi al top con il 2° posto della prefinale e il 3° in finale. Domenica, Kacper Bielecki ha vinto la prefinale, bissando il successo in maniera schiacciante in finale. Nel p r i m o round d e l l a R O K Cup Polonia, infine, c’è stato il debutto per il telaio Haase con il motore Vortex Junior ROK: Smigiel ha conquistato il terzo posto nelle qualifiche, confermandolo successivamente in prefinale e finale.

superficie dell’impianto pugliese, è stata oggetto di un accurato maquillage poco prima della settimana di gara che si è conclusa lo scorso 26 giugno. In particolare, spiccava lungo il rettilineo di partenza una grande fascia tricolore, posta all’altezza della linea del traguardo. Oltre a questa variante “estetica”, il circuito si è presentato all’appuntamento con le vie di fuga risistemate e con una speciale resina posta sull’asfalto per aumentare il grip. curano dalla ditta francese, mirano a rivoluzionare il mercato dei kart a noleggio del futuro. I mezzi accompagneranno fedelmente il “Cars 2 Tour” organizzato come iniziativa promozionale per il lancio del film in Francia. Le diverse tappe previste offriranno l’occasione, ai bambini dai 7 ai 12 anni, di mettersi per la prima volta davanti a un volante: quello del kart Sodi firmato da Saetta McQueen. Informazioni e date del tour si possono trovare sul sito www.sodikart.com

Nuovo sito New Line

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ovità telematiche per la New Line Racing, azienda leader nella produzione di radiatori per kart e quad. Il nuovo sito, all’indirizzo www.new-lineracing.com, propone una carrellata di tutti i prodotti, le news, la storia e anche i progetti per il futuro della realtà fondata da 3 soli: Marco Malverti, Massimo Benedetti, Alberto Frigeri. Il tutto con una grafica semplice e funzionale. Provare... per credere.


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Diario dal Sol Levante

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all’ultima volta che vi ho scritto il Giappone è diventata ormai la mia seconda casa. Una vita di corsa, la mia degli ultimi mesi, da quando ho dovuto abbandonare la GP3 per mancanza di budget e mi sono buttato a capofitto nel progetto che Toyota ha creato per me. Devo dire che le cose vanno bene,anche se in pista c’è da faticare e i risultati arrivano lentamente. Devo dire che, visto che mi sono sempre considerato un vincente,all’inizio ho patiti un po’ nel trovarmi a lottare per il quindicesimo posto. Ma il motivo per cui sono stato chiamato qui è sviluppare una macchina ed un team che non hanno molta esperienza con la Formula Nippon,quindi sono contento del lavoro che stiamo svolgendo. Fra l’altro la squadra è molto soddisfatta di me, e questo chiaramente mi riempie di orgoglio, perché a 21 anni mi sono trovato addosso una bella responsabilità. Sono sempre stato molto affascinato dal

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ZR NEWS

Giappone, ancora prima di entrare sotto l’ala Toyota nel 2007, e chiaramente da lì in poi il mio interesse è cresciuto. Posso dire comunque che l’interesse è reciproco: qui si sente molto l’affetto della gente e soprattutto degli appassionati giapponesi per la cultura italiana. Come vi dicevo l’altra volta, è molto difficile per noi europei riuscire ad inserirci in fretta, perché nella vita di tutti i giorni dobbiamo affrontare comportamenti per noi inusuali, mentre a volte corriamo noi il rischio di offendere i nostri amici giapponesi con la nostra esuberanza. Ultimamente mi sento più a mio agio anche perché loro sono molto ospitali, mi guidano nella loro cultura. Vi avevo già parlato di Mamiko Hosoda, la mia “tutor”, che mi fa da traduttrice dall’inglese al giapponese e mi accompagna a fare nuove scoperte, come visite per Tokyo o al monte Fuji prima della gara. I risultati si vedono: il mio giapponese continua ad arricchirsi di nuovi vocaboli, mentre i ra-

gazzi della mia squadra ogni volta che ci vediamo sfoderano nuove parole in italiano: “Arrivederci”, “Come stai?”, Tutto bene, “Vuoi qualcosa?” e “Acqua”. Hanno ancora qualche difetto di pronuncia con la erre, ma stanno facendo progressi. Una curiosità: il proprietario della mia squadra è un cantante pop nipponico, Kondo, ed è veramente molto conosciuto. Un po’ come se Eros Ramazzotti avesse un team in Italia. Un argomento che negli ultimi tempi dall’Europa è rimbalzato con prepotenza in Giappone è stato lo “sciopero” in vista per la gara di Moto GP a Motegi. Per me il fatto che i piloti e il paddock non vogliano presentarsi è qualcosa di inconcepibile. La pista è stata riasfaltata all’85% ed è in ottime con- dizioni. Noi piloti della Formula Nippon siamo andati a correre a Motegi, che non ènemmeno la pista più vicina a Fukushima, che invece è Sugo, dove andrò a correre il 25 settembre, con la strada che passa di fianco alla città. Non capisco i problemi che si pongono i colleghi delle due ruote, dato che si tratta di passare lì 5 giorni, mentre a Motegi e in tutto il Giappone la gente continua vivere quotidianamente: o vogliamo pensare che la vita dei cittadini valga meno di quella dei piloti del Motomondiale? L’allerta maggiore sembra essere quella del cibo, ma in realtà il ristorante della pista è italiano, con un cuoco italiano: il problema insomma è inesistente. I notiziari giapponesi,che chiaramente mi vengono tradotti - non sono ancora così bravo, lo ammetto… - raccomandano semplicemente di fare attenzione a non mangiare alimenti crudi, di cuocere bene carne e pesce. E per me è una vera sofferenza! Sono un grande appassionato di cucina giapponese, ma devo privarmi disushi e sashimi, quindi cerco di mangiare altre cose. Il mio piatto preferito? Al momento il “katzu-don”... Ok, va bene, anche

tutti i miei amici si mettono a ridere ogni volta che lo sentono, visto che in italiano il nome non suona benissimo. Non nego che la prima volta che l’ho letto sul menù anche io stavo per scoppiare a ridere, ma poi mi sono trattenuto visto che ero al tavolo con altri giapponesi che sono sicuro non avrebbero capito l’umorismo della situazione. Comunque, ilarità a parte: si tratta di un piatto di riso bollito con del pollo impanato e fritto, tipo cotoletta alla milanese. Buonissimo, se venite da queste parti provatelo. L’unica cosa che mi ha un po’ turbato, nei giorni che ho passato quaggiù, è stata una scossa di terremoto che ho avvertito mentre ero al Fuji per la gara. La sera, verso le 21 e 30, ero in camera che stavo chattando con un mio amico in Italia quando all’improvviso ho sentito il computer scapparmi letteralmente via dalle mani. Un momento di grande paura: ammetto che sono rimasto colpito dall’intensità della scossa. Non ci sono stati danni, però data la struttura antisismica l’oscillazione è durata a lungo. Dopo la scossa sono sceso subito nella hall, e una volta arrivato giù mi sono reso conto che tutti mi fissavano: avevo preso l’ascensore! Comportamento molto poco sicuro e saggio, dopo un terremoto, ma ero davvero sotto shock. A parte questo piccolo problema, la mia avventura giapponese procede positivamente, e spero di avere presto delle importanti novità anche per quanto riguarda il motorsport. Alla prossima!


DI NARDI

SPECIALE 24HZR LE NEWS MANS

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a cura di: giulio rizzo.

L’anno

che verrà

Ci siamo messi alla scrivania con Sergio Peroni quando la stagione attuale è nel suo climax e già si pensa a quella che verrà. Siamo partiti dall’analisi della situazione attuale per vedere le criticità e capire cosa e come migliorare e per avere un idea di quello che ci si aspetta nel 2012

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rio che sotto l’aspetto temporale che geografico non presenti concomitanze o anche solo eventi distanti solo una settimana. Altri aspetti? Sarò ripetitivo, ma per gli organizzatori nazionali un problema sono gli stessi costi di gestione imposti dai circuiti. Sembra un paradosso ma è così. Chi ha esperienza all’estero in impianti di pari livello, in stati con lo stesso costo della vita, si ha una organizzazione di pari livello, se non superiore, a costi anche del 33% inferiori. E’ come un cane che si morde la coda. Ai costi attuali, con un utilizzo medio per weekend dell’impianto di 16 ore, arriviamo a costi di gestione l’ora assurdi. Da qui la necessità di avere schieramenti sempre pieni senza dover ricorrere ad aumentare le tasse d’iscrizione fra l’altro imposte dalla CSAI.

te. Peccato che quando corrono all’estero non fanno un fiato, non si lamentano delle file, se la macchina la devono lasciare al parcheggio fuori all’autodromo, se invece del box hanno un posto auto, e se il team non ha hospitality faraoniche. Già i team. Anche loro hanno voce in capitolo? Certo. Sono parte del meccanismo. In questi anni hanno abituato i loro clienti ad una serie di servizi che per forza di cose incidono sul costo finale di noleggio che a quanto pare, in alcuni casi, sono del tutto fuori mercato. Certo poi c’è e ci sarà sempre chi ci specula ma, ancora una volta, basta guardare all’Europa con molti piloti nostrani che si affidano a strutture straniere.

Quanto contano in tutto questo i piloti italiani? Con ZR su questo argomento ci siete già tornati. Non posso che concordare in pieno. La maggior parte vuole schieramenti ad hoc dove poter stare davanti. Si lamentano anche in quelle gare dove esistono raggruppamenti e premiazioni separa-

Al di là delle presentazioni di rito, in che stato di salute è il nostro sport? Diciamo che è malato. Ha bisogno di cure e attenzioni ma sono molteplici i fattori da tenere sotto controllo. A che sta pensando? Mi vengono in mente diverse cose. Sicuramente analizzando la situazione nazionale, così come quella internazionale non si può non riscontrare un affollamento scriteriato di trofei e competizioni varie. Una frammentazione dell’offerta che non giova a nessuno e che rende complicato, se non impossibile la realizzazione di un calendaZR PROTAGONISTI

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Come giudica invece l’operato della Federazione? Domanda di riserva? Come ogni ente statale il tallone d’Achille sta ancora una volta nell’eccessiva burocrazia e nei costi per qualunque necessità a partire dalla licenza passando per il passaporto tecnico, l’htp

finendo al personale non sempre all’altezza. Nonostante gli sforzi d i

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ZR PROTAGONISTI

questi mesi che hanno portato a pregevoli iniziative come la Web TV, il nuovo sito, il profilo Facebook, la licenza continua ad essere un pezzo di plastica a cui ogni volta in autodromo vanno allegate una serie di documenti cartacei. Mi vorrei poi soffermare sull’aspetto delle risorse umane. La Csai lavora da mesi, se non anni, con un personale in numero assolutamente insufficiente alle necessità. Sembra quasi che da parte dell’Automobil Club ci sia l’interesse a voler tarpare le ali al suo organo sportivo. Altro discorso invece riguarda il personale “viaggiante”. Mi riferisco ai Commissari, Tecnici, Direttori di Gara. Sono categorie senza ricambio da diversi anni. Figure professionali non sempre all’altezza e comunque imposte e quindi con cui doversi confrontare. Simile discorso vale anche per le Sottocommissioni dove davvero non riesco a capire, se non in manie-

ra maliziosa, le motivazioni di alcune nomine e l’utilità di alcuni membri. Mi ero poi ripromesso di non farne cenno ma la speranza è l’ultima a morire. La Federazione ha, avrebbe, come scopo quello di promuovere tutto lo sport nazionale, non solo i campionati organizzati direttamente. Il solito discorso dei due pesi e due misure. Cambierà mai? Come si prospetta il 2012? Sarà molto simile al 2011. Un anno sicuramente difficile dove i costi di certo non diminuiranno e i soldi in tasca ai piloti non aumenteranno. Bisogna davvero intervenire e farlo subito. La sua ricetta? Non voglio fare il catastrofico ma andiamo incontro ad una paralisi. Bisogna


agire sui costi. Per ridurli bisogna concentrare i weekend di gara e riempirli andando al di la delle rivalità fra organizzatori dove ognuno fino ad adesso ha guardato al proprio giardino. In questo scenario la Federazione deve intervenire stabilendo regole certe anche con gli autodromi per far si che eventi e competizioni diverse fra loro necessitino di servizi e strutture a loro dimensionate. In altri sport, come n e l M o -

tociclismo, la Federazione arriva addirittura a stanziare contributi per le categorie in difficoltà. La Csai deve continuare nello sviluppo delle categorie ma magari dando un’occhiata a tutto ciò che offre il panorama nazionale. E come sarà il 2012 del Gruppo Peroni Race? Il mio obiettivo è quello di lavorare in maniera sempre più stretta con gli altri organizzatori che come noi hanno le stesse necessità. In nostro fiore all’occhiello rimarrà l’endurance dove abbiamo ripreso a investire dalla passata stagione e continueremo anche nel 2012 allargando la promozione ad alcuni paesi europei. L’obiettivo è quello di portare sempre più team stranieri nel nostro paese. Abbiamo fra i tracciati più belli e l’ECC è un prodotto che piace. Continueremo ad investire anche nel Tricolore di Serie, a tutti gli effetti il vero campionato entry level in Italia. A costi senza eguali si può correre con vetture molto divertenti e con oltre 200cv. Prevedo anche un aumento delle vetture nella S Cup Italia, il trofeo riservato alle Mini Cooper S. Novità invece per il Coppa Italia e per il Tricolore Autostoriche. Per il primo si rende necessaria una nuova suddivisione delle classi nelle due Divisioni per bilanciare gli schieramenti, per il secondo invece un ulteriore sforzo per allinearci a quanto già avviene in Europa. Il 1° Raggruppamento sarà aperto alle vetture di costruzione fino al 1965 e avrà monogomma Dunlop. ZR PROTAGONISTI

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Però dall’altra parte della scrivania è facile. Cosa farebbe se fosse lei il Presidente della Csai? Chiarire i ruoli. La Csai, pur in qualità di Federazione rimane pur sempre una commissione Aci. Avrebbe bisogno di più autonomia. Al Presidente Aci andrebbero tutti i ruoli istituzionali, alla CSAI tutti quelli operativi. Personalmente sarei un presidente operativo per 365 giorni all’anno e mi batterei per un incremento del personale. Per mia estrazione gestirei la CSAI come una azienda privata e attingerei a quell’immenso bacino che è l’Università con giovani stagisti che hanno fame di lavoro e passione da vendere. Per quanto riguarda la gestione dei fondi? Vorrei invertire quanto succede adesso. Con i finanziamenti ACI vorrei aiutare squadre, piloti e organizzatori, per facilitare il loro lavoro che nella situazione attuale invece sono l’ultima ruota del carro e per questo vessati. Oggi è un senso unico verso l’Aci Sport. Un esempio correlato è la pubblicità è la promozione dei campionati. Affiderei, tramite gara d’appalto, questa ad una società esterna, professionista, capace di avvicinare la nostro sport sponsor extrasettore. Questi fondi sarebbero interamente reinvestiti per la promozione degli stessi. Ancora una volata però non mi invento nulla. L’esempio lo da l’ADAC tedesco. All’interno dell’ADAC c’è un intero piano strutturato come una azienda con professionisti di marketing, grafica, comunicazione. Sicuramente una struttura capace di gestire tutta l’immagine e la comunicazione dei campionati.

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Per quanto riguarda l’organizzazione interna? Ricondurre alle singole sottocommissioni il loro vero ruolo. Calendari, scelte tecniche, sportive. Inserirei al loro interno solo addetti ai lavori e professionisti del settore che dimostrino di aver avuto esperienze nel settore in cui vengono chiamate ad esprimersi. Cosa dovrebbero aspettarsi i licenziati? Essere trattati in maniera eguale. Senza fare figli e figliocci. Tornando sul discorso degli autodromi stabilirei format unici con regole chiare in base

alle necessità delle varie categorie del Motorsport. L’organizzazione di ogni evento sportivo, deve necessariamente passare per la Federazione. Altre decisioni? Farei alcune scelte sicuramente impopolari. Scelte legate e giustificate dalla sicurezza. Nelle gare in Salita trovo assurdo far correre fra muri, pali e guard rail monoposto o vetture che sono quasi dei prototipi. Simile discorso per i rallye dove certe vetture troppo potenti sono davvero pericolose per i piloti e per chi alle gare assiste.


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a cura di: giulio rizzo. foto: actualfoto

Questione di decimi

A

l termine di 6h di gara tirate come non mai è la AF Corse che gioisce piazzando due vetture alle prime due posizioni. Fra loro poco più di tre secondi a testimonianza di una gara molto combattuta che all’ultima ora ha visto 4 equipaggi racchiusi in meno di 30 secondi. Seconda vittoria 2011 per Cioci/Perazzini in equipaggio con Casè sempre sulla F430, davanti alla simile vettura di Kauffmann/Aguas/Cirò. Terzo gradino del podio

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ZR CAMPIONATI


per i sorprendenti Rolf e Mark Ineichen sulla Porsche 911 GT3 R della svizzera Stadler Motorsport. Nella Silver Cup, il raggruppamento riservato alle vetture Turismo, nuova prova di forza della Duller Motorsport con il trio Cremonesi/Lancieri/Belicchi (Bmw M3 V8), quarto assoluto, davanti di 5 tornate alla Megane V6 dell’Oregon Team di Bonacini/Simoni/Barthyan (Oregon Team) e di sei la M3 di Conte/Zanin/Bellin.

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1 Ora

I primi minuti di gara si aprono all’insegna di ritmi più da gara sprint che da prova di durata. Tutti gli equipaggi delle posizioni di testa impongono subito un ritmo serrato. A pagare dazio in queste fasi iniziali è proprio la vettura autrice della pole con Invernizzi che prima saggiamente evita la bagarre poi commette un errore scivolando oltre la decima posizione. In testa il ritmo lo fa Aguas che con la F430 GT2 della AF Corse prova a staccare il gruppo. Alle sue spalle iniziano una serie di avvincenti duelli con diversi cambi di posizione. Per il ruolo di inseguitori ci sono Cioci (Ferrari F430 GT2 LM) e R. Ineichen (Porsche 911 GT3 R). I due si invertono la posizione girando comunque sugli stessi tempi del battistrada a poco più di dieci secondi. Alle loro spalle altro duello a tre questa volta fra Newey (F430 24hr Special) Peham (Porsche 997 GT3 Cup S) e Zanardini (Lamborghini GTR Supertrofeo). Fra le Turismo a portarsi in testa nelle prime

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ZR CAMPIONATI

battute è Zanin con la M3 V8 che ha la meglio sulla identica vettura di Cremonesi, e uno scatenato Fabian Peroni che sulla Bmw 330i E90 passa la debuttante Mercedes della Romeo Ferraris CMC (Cerruti/Pigoli/Ferraris) e la Megane di Barthyan/Simoni/Bonacini.

2 Ora

La seconda ora si apre subito con un brivido quando Aguas nel tentativo di doppiare Maddalena viene a contatto, in frenata alla curva due, con la Megane del rivale. Fortunatamente nessuna conseguenza per i due e la loro gara che riprende normalmente. I secondi sessanta minuti portano in dote le prime soste ai box con il primo giro di cambi pilota e rifornimenti. Al termine di questi in testa passa Perazzini subentrato a Cioci, seguito da Mark Ineiken e da Kauffmann a sua volta al posto di Aguas. Sempre quarta la F430 della Duller con Macari adesso al volante. Una cinghia rotta e due testacoda rallentano le due 997 GT3 della te-

desca G Private che scivolano dalla quinta e sesta piazza alla quattordicesima e nona. Cambio al vertice anche nella Silver Cup con il sorpasso che avviene sul finire dell’ora quando Lancieri subentrato a Cremonesi corona la rimonta e infila Conte che ha preso il posto di Zanin. In terza piazza provvisoria si issa la migliore delle Megane V6 davanti a Sergio Peroni che ha dato il cambio al figlio Fabian sulla 330i. Al centesimo minuto di gara anche il primo ritiro con l’elettronica a tradire la Mercedes Classe E della Romeo Ferraris CMC.

3 Ora

Nuova ora e nuovi cambi al vertice con sempre le diverse strategia a rimescolare le carte. In testa così passa Macari seguito a pochi secondi da Casè (in equipaggio con Cioci e Perazzini) poi capace a metà dell’ora di riportarsi davanti, ancora una volta in occasione della sosta dei rivali, passati anche dalla migliore delle due Porsche della Stadler (Ineichen/


Ineichen), e proprio in prossimità di metà gara anche dalla seconda F430 della AF Corse (Kauffmann/Aguas/Cirò). In quinta posizione assoluta continua il forcing di Lancieri che mette alla frusta la M3 della Duller Motorsport pagando solo tre giri dal leader assoluto e davanti alla Lamborghini Trofeo di Mamè/Zanardini. Nella bagarre del gruppo prosegue costante la corsa delle due Lotus quella Cup (Exige) di D’Aste/Fortina/Castiglione, e la Evora GTS di derivazione di Serie di Giudici/Fumagalli. Prestazione regolare anche del trio Mastrangelo/Milli/ Zadotti sulla Ginetta GT4.

stacco. La sostituzione delle pastiglie dei freni comporta quattro giri di ritardo per Mamè. E’ invece il differenziare a rovinare la prova della 330i di Peroni/Peroni/Argenti con quest’ultimo ai box per oltre

trenta minuti per la sostituzione dello stesso. Nella Silver Cup sempre davanti Duller Motorsport con Belicchi subentrato a Cremonesi che continua a spingere nonostante il vantaggio di tre tornate sulla Megane di Barthyan/Simoni/ Bonacini e sulla simile vettura di Conte/Zanin/ Bellin.

4 Ora

L’equilibrio di valori prosegue anche nella quarta ora di gara con sempre raggruppati nello stesso giro le tre Ferrari F430 e la Porsche 911. Alle loro spalle il forcing di Venturi sulla F430 della Black Bull riporta l’equipaggio in quinta posizione seppure con quattro tornate di diZR CAMPIONATI

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Sono queste due vetture ad animare la lotta per il podio separate da pochi secondi l’una dall’altra. Neanche l’ingresso della Safety Car, proprio in prossimità della fine dell’ora, per la Exige della PB Racing ferma in traiettoria, incide sulla lotta al vertice con delle quattro vetture di testa solo quella di Cioci/Perazzini/Casè che non ne approfitta per fermarsi ai box.

5 Ora

La classifica nella quinta ora vede davanti proprio il trio sulla F430 GT2 LM, davanti ai compagni di squadra Aguas/Kauffmann/Cirò, al duo Newey/ Macari e a Ineichen/Ineichen. Quinta piazza per i leader della Silver Cup Cremonesi/Belicchi/ Lancieri davanti ai rivali di assoluta Barthyan/Simoni/Bonacini distanziati tuttavia di 4 tornate. In questi sessanta minuti il colpo di scena è offerto dal ritiro per problemi meccanici della F430 della Black Bull, dominatrice della seconda prova

Laguna Coupè 4Control Safety Car 2011

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nche quest’anno alla 6h di Misano si è avuta una Safety Car d’eccezione. L’onore e onere 2011 è spettato alla Renault Laguna Coupè 4Control 2.0 Turbo. Dotata dell’innovativo sistema a quattro ruote sterzanti già apprezzato proprio tramite le pagine di Zona Rossa, la vettura ha saputo attirare l’attenzione dei curiosi e dei visitatori. Quando infatti non era impegnata in pista era parcheggiata al centro del paddock. La stessa vettura è stata poi al centro di una delle iniziative del weekend quando, i dieci appassionati più veloci che si sono aggiudicati l’offerta tramite un famoso sito web, sono saliti casco in testa

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ZR CAMPIONATI

al posto del passeggero e hanno compiuto un paio di giri a fianco di un pilota professionista. Come previsto, in pista la vettura si è con-

ECC la 500 Miglia di Imola. Senza intoppi invece la gara delle due vetture iscritte dalla Frenotecnica. Nonostante un gap di prestazioni la 996 cup di Nebuloni/Spoggi/Gianazza e la Ibiza Cupra di Gazziola/Torresani/Girolami procedono regolari sui loro crono. Senza intoppi anche la M3 E36 3.0 della Monza Racing (Crespi/Mosca/Scarpellini) che al suo debutto nella Serie a fine gara coglierà anche la vittoria di classe.

6 ora

Gli ultimi sessanta minuti dimezzano il gruppetto di testa. I primi a cedere sono i fratelli Ineichen che scivolano ad un giro dai leader. Solo venti minuti ed ecco l’ultimo colpo di scena della gara con il selettore del cambio che tradisce Newey. Per il progettista Red Bull niente prime tre marce e alcuni giri di passione prima di rientrare ai box definitivamente. Per lui e per il compagno Macari comunque la soddisfazione di essere qualificati, e traddistinta per le buone qualità prestazionali e per l’eccellente dinamica favorita sicuramente anche dal sistema quattro ruote sterzanti 4 Control. Ridotto poi il rollio e il caricamento laterale. Messa alla frusta in pista con pneumatici stradali non ha palesato tuttavia segni di affaticamento con anche l’impianto frenante capace di mantenere un buon mordente anche dopo ripetute staccate.


la vittoria di classe. Gli ultimi venti minuti sono così una questione a due fra le vetture della AF Corse che arrivano in parata sotto il traguardo con la bandiera sventolata per Perazzini/Cioci/Casè. Sul podio, dietro la F430 di Kauffmann/Aguas/Cirò, la 911 di Ineichen/Ineichen. Nella Silver vittoria mai in discussione per Cremonesi/Zanin/Bellin che così accorciano in classifica proprio ai danni dei leader Barthyan/Simoni/Bonacini secondi sul podio completato da Conte/Zanin/Bellin.

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a cura di giulio villa. foto: villa, barni

RISORGIMENTO Dopo Le Mans finalmente piloti e scuderie del bel paese sugli altari. La Peugeot vendica la sconfitta della Sarthe.

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mola ha portato bene ai nostri colori nella manche italiana del campionato internazionale endurance. Una gara valevole sia per il titolo intercontinentale, che dall'anno prossimo sarà mondiale a tutti gli effetti sotto l'egida della Fia, sia per quello europeo. Il riscatto era doveroso sia per i nostri rappresentanti sia per i nostri cugini francesi, entrambi reduci da più o meno pesanti sconfitte a Le Mans.Il tracciato ospitava per la prima volta questi campionati e molta era l'attesa. La bagarre è stata subito accesa sin dalle prove

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SPECIALE ILMS 6H IMOLA

libere con le Audi che sembravano poter ripetere la supremazia sulle Peugeot vista a Le Mans nella classe regina, mentre tra le GT-pro andava in scena il solito duello Ferrari-Porsche con l'inserimento delle Bmw sempre più competitive. Nella GT-am la sfida comprendeva Ferrari 430, Aston-Martin, Corvette, Porsche. Con le qualifiche del sabato la situazione mutava radicalmente. Le Peugeot azzeccavano un assetto migliore e piazzavano la macchina di Bourdais in pole,con il nostro Belicchi ottimo settimo in griglia nella classe LMP1.

Buono anche il nono posto assoluto della Zytek della Mik Corse con alla guida Giacomo Piccini. In GT-pro la pole andava alla Bmw con le Ferrari 458 della AF Corse comunque vicine, grazie ai beniamini Fisichella e Bruni. Come a Le Mans grande prova di Marco Cioci in GT-am, secondo di categoria a 3/10 dalla pole. Allo start di domenica ,di fronte ad un pubblico non foltissimo ed in un clima torrido, la Peugeot di Bourdais si involava al comando inseguita dalle due Audi e dai compagni di squadra della 8. Belicchi in splendida forma


ITALIANO teneva testa a tutti gli altri prototipi a benzina. Sul ritmo gara man mano le Ferrari avevano la meglio sulle Bmw, grazie al minor consumo di benzina e ad una scelta meno estrema nei pneumatici. In Gtam era invece la Porsche 911 del team Matmut ad avere il soppravvento davanti a quella del team Proton competition del nostro Roda, con la Ferrari di Perazzini-Cioci in difficoltà. Male anche la Ferrari di Rugolo. Le Audi dopo un iniziale tentativo di resistenza cominciavano a perdere progressivamente terreno rispetto ai rivali transalpini, complice anche un problema alle prese d'aria dei freni spesso intasate dai detriti della pista. Entrambe le vetture venivano superate dalla seconda Peugeot e subivano un ritardo medio di un secondo

al giro. Con l'inizio del valzer dei pit stop la strategia francese si dipanava e scavava un solco sempre più ampio con i rivali. Belicchi continuava la sua corsa d'attacco e faceva presagire finalmente un ottimo risultato occupando costantemente la sesta piazza assoluta. La Zytek della Mik corse era vittima intanto di un paio di uscite di pista . In GT-pro le Ferrari 458 della AF corse erano sempre più sugli scudi con Fisichella e Bruni mentre la prima delle Bmw ufficiali di Werner e Lamy era costretta al ritiro per la rottura del condizionatore. In GT-am la Ferrari 430 di Cioci recuperava terreno pur presentando problemi di natura elettrica ed una velocità in rettilineo inferiore ZR TECNICA

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di 10 km all'ora. Ma il podio sembra comunque una chimera, al contrario di Roda che ormai ci fa un pensiero molto serio. A metà gara le Audi non reagiscono più e sempre più in balia di problemi di bilanciamento mirano a finire onorevolmente. Belicchi appare sempre più il possibile vincitore della categoria benzina, superando anche i compagni di squadra Prost e Jani e soprattutto riuscendo a porre rimedio ad un problema che la vettura aveva mostrato anche a Le Castellet :l'apertura immoti-

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SPECIALE ILMS 6H IMOLA

vata della portiera in piena velocità. Il pilota si slaccia le cinture, richiude con colpo secco, riallaccia e continua. Cose d'altri tempi. Intanto la Zytek della Mik corse è costretta al ritiro. Fisichella e Bruni si portano in testa in GT-pro davanti ai compagni di squadra Vilander e Melo che hanno nel frattempo superato l'altra Bmw ufficiale di Farfus-Muller costretta ad uno stop &go di un minuto per irregolarità ai box. La Porsche continua a guidare in GT-am e gli sforzi di Cioci di riportare almeno sul podio la propria Ferrari sembrano vani. L'ultimo colpo di scena per l'assoluta viene da una foratura della Peugeot di testa di Bourdais-Davidson che costretta ai box lascia il comando alla gemella di Sarrazin-Montagny. Ma la gloria per quest'ultimi è di breve durata, a loro volta vittime di una foratura e costretti a ricedere il comando ai compagni di squadra che si involano verso la meritata vittoria. Intanto Belicchi è sempre più sicuro del successo tra i benzina, mentre Fisichella e Bruni sono costretti a cedere la testa della categoria ai compagni di team Vilander e Melo causa problemi di elettronica.Roda ormai è sicuro sul podio in Gtam mentre Cioci e Perazzini ne sono fuori.Belicchi sale autorevolmente sul podio come vincitore tra i benzina , quinto assoluto e primo della LMS. In GT-pro il podio risuona del nostro inno con la doppietta della AF Corse,anche se Fisichella e Bruni sono solo secondi preceduti dai compagni . L'ultima sorpresa si concretizza in Gt-am nel dopo gara, dove Perazzini e Cioci, grazie alla squalifica della Porsche di Roda per il superamento del limite di tempo alla guida del compagno Long, ottengono il terzo posto di classe e possono ancora nutrire concrete ambizioni in campionato.


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HISTORIC

7ottobre -8 -9

GRAN PRIX

2011

LUIGI MUSSO

AUTODROMO e CITTÀ di IMOL A IL PRIMO FESTIVAL DELLA VELOCITA’ ITALIANO DEDICATO AD AUTO E MOTO D’EPOCA

IMOLA AUTODROMO INTERNAZIONALE ENZO E DINO FERRARI

MOSTRA SCAMBIO

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REVIVAL SHOW IN PIAzzA

PROGRAMMA: VENERDÌ

verifiche sportive auto da corsa • esposizione auto e moto • stand antichi sapori • concerto rock

piazza gramsci

piazza matteotti

7 OTT.

IMOLA PIAZZA MATTEOTTI

percorso auto e moto da corsa

TrasferimenTo auToveTTure dall’auTodromo “enZo e dino ferrari” al cenTro sTorico di imola. verifiche sporTive delle 250 auToveTTure d’epoca iscriTTe ai campionaTi:

campionato italiano autostoriche GTa revival show challenge formule storiche formula 3 historic cup Trofeo Giulietta Trofeo ignazio Giunti historic challenge 700

SABATO

camp. auto storiche • mostra scambio mercato ricambi e accessori • parate in pista per qualsiasi auto e moto d’epoca • giri in pista solo per auto e moto da corsa

8 OTT.

AUTODROMO DI IMOLA Mattina e pomeriggio: prove liBere e ufficiali dei camponaTi di velociTÀ Giri e paraTa in pisTa per auTo e moTo mosTra scamBio mercaTino ricamBi e accessori

IMOLA PIAZZA MATTEOTTI DOMENICA 9 OTT. AUTODROMO DI IMOLA Pomeriggio: accoGlienZa e reGisTraZione delle auTo e moTo d’epoca riservaTa a cluB, reGisTri sTorici e colleZionisTi privaTi mosTra foToGrafica “la sToria dell' auTodromo di imola aTTraverso l'aGonismo moTociclisTico”

PIAZZA MATTEOTTI e PIAZZA GRAMSCI

Gare campionati di velocità: campionato italiano autostoriche GTa revival show challenge formule storiche formula 3 historic cup Trofeo Giulietta Trofeo ignazio Giunti historic challenge 700

REVIVAL SHOW AUTO E MOTO

Giri in pisTa e paraTe auTo e moTo per i cluB, reGisTri sTorici e colleZionisTi privaTi

sTand enoGasTronomici “anTichi sapori”

mosTra scamBio mercaTino ricamBi e accessori

esiBiZione Gruppi folKlorisTici CONCERTO ROCK

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a cura di giulio rizzo. foto: signori, fotoforchini, cavalleri

Termometro

Coppa Italia A metà stagione facciamo il punto del Coppa Italia 2011 fra tante sorprese e poche conferme

N

egli ultimi anni il Coppa Italia ha sempre regalato sorprese con le stagioni molte combattute e decise solo all’ultima gara. Quest’anno non fa eccezione soprattutto in 2° Divisione dove

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ZR CAMPIONATI

ad alternarsi nelle prime posizioni sono stati in diversi. Discorso leggermente diverso merita la 1° Divisione dove l’arrivo dell’unica GT2, quella di Vittoria Competizioni affidata al veloce Necchi, ha messo in fuga le Cup e le altre vetture. Fra questi hanno alzato bandiera bianca, limitandosi a sporadiche presenze, molti protagonisti delle stagioni passate come Ragazzi, Renato e Mario Benusiglio e la Scuderia La.Na. La divisione ha visto infatti una contrazione nei numeri con la prova di Misano che invece ha marcato l’inversione di tendenza tornando a li-


velli del 2010. Proprio su questo punto si dovrà lavorare in ottica 2012 per ricreare un raggruppamento omogeneo che consenta anche a chi ha vetture meno prestazionali di competere per il titolo. Fra i protagonisti di stagione, dietro al citato Necchi, va citata la costanza di Michele Consoli con la sua 997 Cup e la caparbietà del giovane Corradina con al M3 E46. Chi però forse ha stupito più degli altri è Riccardo Bianco che ha “virato” sul Coppa Italia dalla seconda prova stagionale mettendosi tutti dietro sul difficile

tracciato imolese e non tirandosi mai indietro nelle altre prove nonostante il gap di prestazioni della sua 997 in versione cup rispetto alla GT2 di Necchi. In ottica Campionato è proprio Necchi in testa con solo due lunghezze su Bianco e tre su Consoli. A nessuno dei tre sarà concesso sbagliare. Ancora più equilibrata, se possibile, la situazione della 2° Divisione. Quattro diversi vincitori nelle cinque gare disputate ma almeno dieci diversi protagonisti. Nonostante il leggero calo di presenze registrato anche in questo raggrup-

pamento lo spettacolo non è mancato. Le prestazioni delle vetture molto simili fra loro hanno prodotto gare avvincenti con alla ribalta le vetture classe 24hr special e E1 Italia. Fra loro Bmw 320i Alfa Romeo 147 e la New Clio di Gurrieri forse fra i protagonisti di stagione quello meno atteso. Nonostante non si sia aggiudicato nemmeno una prova è stato spesso nelle posizioni di vertice mostrando un buon passo in tutte le prove ad eccezione forse di quella di Magione quando una uscita nelle libere ha probabilmente condizionato il weekend. Altrettanto sorZR CAMPIONATI

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prendente è stato il passo di gara di Antonio Romano che al suo debutto nel Campionato si è aggiudicato la prova iniziale di Adria con la sua Alfa Romeo 147. Per lui però anche due passi falsi a Imola e al Mugello prima dello spaventoso, ma fortunatamente senza gravi conseguenze, incidente del Red Bull Ring dove alla fine del dritto è finito senza freni contro le protezioni. Una vittoria anche per il torinese Piatesi non presente tuttavia a tutte le gare dividendo infatti la macchina con Cacciari, anche lui protagonista in tutte le sue presenze con l’unico ritiro patito nell’appuntamento di Magione dopo un entusiasmante duello con Finco. Ed è proprio Finco l’unico capace

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ZR CAMPIONATI

di aggiudicarsi due prove con le affermazioni giunte nelle ultime due gare in Austria la Red Bull Ring e a Magione. Per lui tuttavia anche due secondi posti con l’unico passo falso al Mugello per problemi tecnici. Due sole invece le gare per Pasquinelli, vincitore incontrastato a Imola e out al Mugello per un errore proprio all’ultimo giro quando era ancora in lotta per le posizioni di vertice. Chi invece non ha mai assaporato il gusto della vittoria ma sono sempre stati nelle posizioni di vertice sia in qualifica che in gara sono Hafner e Bizzaglia. Il primo è stato sicuramente più costante, il secondo più veloce ma anche più discontinuo. Non sempre impec-

cabile allo start Bizzaglia è stato spesso fra i più veloci in pista proprio come a Magione quando dopo la pole e un contatto alla prima curva è stato capace di recuperare arrivando fino sul secondo gradino del podio. Corta la classifica assoluta dove tuttavia nelle prime cinque posizioni compaiono altri quattro nomi. Appaiati in testa, prima della prova di Misano che potrete consultare nel Race Report di questo numero, ci sono infatti Finco e Beltrami, quest’ultimo sempre primo nella classe N 2000. A due lunghezze il giovane Melatini che con la sua Renault Clio paga i due zero di Imola e Mugello con la prima dovuta alla sua presenza nel monomarca Renault e la seconda per il cedimento di un pneumatico all’ultimo giro proprio quando era in testa alla sua classe. Leggermente più staccati Mazzolini e Trebbi, anche loro su Renault Clio ma il primo in classe A 2000 e il secondo nella Clio Cup. Per tutti ancora tre round con ai vincitori di Divisione l’iscrizione gratuita a tutte le prove 2012 del Coppa Italia.


CALENDARIO

2 011

17 APR. ADRIA 8 MAG. IMOLA

1a DIVISIONE

GT - TURISMO OLTRE 2.0

29 MAG. MUGELLO 12 GIU. RED BULL RING (A) 3 LUG. MAGIONE 24 LUG. MISANO 25 SET. VARANO 23 OTT. VALLELUNGA

2a DIVISIONE TURISMO

www.gruppoperonirace.it

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info: tel. 06.45441335 / fax. 06.45441336


a cura di: larry crepaldi

Leggerezza e resistenza

Il telaio M

io padre non riesce a capacitarsi del fatto che la sua tanto amata 156 sia fatta di carta stagnola. E per fortuna non è proprietario di una golf, perché quelle a detta sua sono ancora peggio! A fargli comprendere la “fragilità” delle auto moderne sono stati quei pochi metri di retro fatti nel parcheggio dove la sventurata VW si è trovata in traiettoria, rea soltanto d’essere troppo vicino. Risultato? Per lui paraurti distrutto con relativi attacchi piegati, per lei oltre al paraurti radiatori ammaccati e parafanghi arricciati all’indietro. “Una volta sì che le macchine erano resistenti!” e poi attacca con tutti aneddoti sui vari 125-128-132 da lui posseduti e di come quei “lievi” appoggi si risolvevano con una pacca sulla spalla e con un stai più attento la prossima volta. Io provo a spiegargli la deformazione programmata, l’uso differenziato dei vari acciai, ma lui dopo aver ascoltato attentamente riparte dal 125. Il telaio ha due compiti principali da assolvere, purtroppo sono agli antipodi fra loro visto che deve essere il più rigido possibile onde far lavorare bene le sospensioni e proteggere gli occupanti in eventuali incidenti, mentre d’altra parte deve poter dissipare l’energia generata durante gli urti evitando che la stessa si scarichi su pilota ed eventuali passeggeri (per gli amanti dei numeri diciamo che il corpo umano non subisce danni permanenti se la decelerazione non supera gli 80G per non più di 3 millisecondi. Tradotto: la velocità degli scontri su parete fissa dove si vedono i manichini, confidenzialmente chiamati dummy, volare letteralmente dal parabrezza se non hanno la cintura allacciata è di 64 km/h, velocità limite in cui la decelerazione genera quei famosi 80G cioè 80 volte il vostro peso!). Per far si che il conducente e chi con lui possa raccontare la disavventura gli ingegneri costruiscono scocche in cui la cellula abitativa rimane integra mentre il resto si deforma attutendo, nel senso lato del termine, il colpo e dilatando il tempo di assorbimento dell’urto. Questo porta sempre più spesso a vedere vetture dilaniate portate via dal carro attrezzi sotto gli occhi attoniti dei loro illesi proprietari,

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ZR TECNICA

mentre ai tempi del 125 l’epilogo era spesso infausto anche se con meno lavoro per i carrozzieri. Allo scopo di avere dei riscontri oggettivi e paragonabili, chi progetta chassis oltre ai crash test, hanno adottato una unità di misura specifica: il Nm° (Newton metro grado); questo dato si può ricavare per via empirica ancorando gli attacchi delle sospensioni posteriori al pavimento mentre gli anteriori vengono uniti fra loro da una barra

fig. 1.7

rigidissima che fuoriesce lateralmente di un metro. A questo punto applicano una forza sul palo finche il telaio non flette di un grado. Solitamente le vetture stradali possiedono una rigidità torsionale che spazia fra 8-10.000 Nm°. Le F1 anche se nessuno lo dichiara ufficialmente arrivano a 50.000 probabilmente superate dalle vetture le Mans con cupolino. La nuova Aventador si attesta sui 35.000 grazie al suo telaio in carbonio,

fig. 2.7

fig. 3.7

fig. 5.7


fig. 4.7

fig. 6.7

che è il 150% in più della Murcielago che va a sostituire. (fig. 1.7) Ai fini dell’handling una vettura rigida lascerà il compito di flettere alle molle non variando gli angoli caratteristici impostati e manterrà i centri di rollio dove li vogliamo (proiezioni grafiche degli assi delle sospensioni difficili da spiegare ed inutili da tirar fuori in questa sede). Per strada o nei rally serve sì rigidità ma non come in pista dato che un telaio che flette renderà la vettura più intuitiva al limite senza contare che deve digerire buche, salti… Le auto della produzione attuale sono quasi tutte monoscocca in acciaio (fig.2.7). Formate da scatolati in lamiera acciaiosa di vari spessori e resistenza, tutto è telaio e tutto serve a tener rigido l’insieme. Una volta progettate e costruite le varie presse, alle case produttrici non costa molto, e variando poche parti pos-

PREPARAZIONE

P

rima di parlare di preparazione dovremmo parlare di scelta nel senso che certe tipologie di carrozzeria sono intrinsecamente più rigide di altre. La migliore è la versione coupè, senza le porte posteriori il telaio è più compatto e meno incline a torcersi. Le “peggiori” sono le cabrio vista l’assenza di una parte fondamentale di scocca: il tetto. Per spiegarne il motivo porto sempre l’esempio della scatola da scarpe; quando è chiusa può sostenerne molte altre. Però basta togliere il coperchio per sentirla più malleabile fra le mani. Cercare la vettura giusta vale per quei campionati in cui si può scegliere fra un ampio ventaglio, come nel Coppa Italia o nel CITS mentre per altri le opzioni sono quasi sempre scontate o obbligate. Qualsiasi regola-

sono ottenere diverse auto. Il rendimento a livello di rigidità è buono, anche se ha nel peso il suo tallone d’Achille. Agli inizi si vedevano strutture a longheroni uniti insieme da varie traverse più o meno sagomate con appoggiate sopra la carrozzeria (fig. 3.7). Naturalmente la resistenza torsionale era nulla, motivazione che ha relegato i body on frame ai fuoristrada ed ai veicoli commerciali. La sua naturale evoluzione fu la scocca tubolare (fig. 4.7), fatta di profilati per lo più tondi. E’ utilizzata ancora oggi da molti piccoli costruttori sopratutto inglesi. Il rendimento complessivo è ottimo, la sua limitata diffusione è dovuta al fatto che è difficile automatizzarne la produzione, va bene solo per un tipo di vettura e se si piega son dolori. La Lotus, quando nel “97 lanciò l’ Elise, fece scalpore col suo innovativo telaio d’alluminio

mento comunque obbliga l’uso del roll bar. Ce ne sono di due tipi: avvitati o saldati. I primi solitamente sono ancorati in quattro o sei punti con viti e concorrono in maniera marginale all’irrigidimento complessivo, mentre i secondi tessono una vera e propria ragnatela sconfinando oltre l’abitacolo andandosi ad attaccare sui punti strategici dove si scaricano le tensioni dei gruppi sospensivi. Inutile dire che i roll cage saldati offrono un incremento della rigidità notevole diventando un vero secondo telaio controbilanciando l’aggravio di peso. Durante la fase di saldatura, il ferro “tira” e ci si può trovare con un telaio storto prima ancora di aver fatto un incidente, per questo conviene sempre avere le dime a portata di mano. Altro accorgimento da avere, ma che nessuno fa mai, è il raddoppio dei punti di saldatura, oppure veri e propri cordoni intervallati fra loro in modo che il ferro non si stempri e

estruso formato da longheroni e traverse del nobile materiale unite insieme a comporre una vasca(fig. 5.7). Bello, bellissimo ma non rivoluzionario come volevano farci credere visto che le F2 degli anni “60 ne adottavano uno simile. In ogni caso resta il fatto che a parte i volumi occupati e la difficoltà di riparazione non gli si può rimproverare altro a parte naturalmente il prezzo elevato. Nei primi anni “80 la Mc Laren stupì tutti utilizzando la prima scocca in carbonio per le sue F1. La rigidità era e resta ai massimi livelli, il peso è irrisorio, non fosse per il costo spropositato del materiale, della manodopera iperspecializzata che serve a costruirlo e della quantità di tempo necessario per fare ogni singola scocca, sarebbe l’optimum. In mezzo a questi “classici” s’insinuano vari modelli nati dall’estro di tecnici in tutte le epoche. Nel passato la Maserati bird cage del “61 (fig. 6.7) esasperò il concetto di tubolare, formata com’era da una miriade di ferri piccolissimi, come nel presente potrei citare la rinata De Tomaso con un telaio modulare fuori dagli schemi, oppure guardando al futuro come non restare stupiti dai nuovi telai Audi (ancora allo studio) mix di vari materiali e tecniche di assemblaggio. Qualsiasi sia il tipo di struttura presente nella vostra vettura resta il fatto che l’obbiettivo del preparatore è quello di irrigidirla il più possibile, tanto ad attutire i colpi a bordo pista ci sono i pneumatici o precauzioni simili.

non tenda ad incrinarsi. Per la cronaca, la catheram cambiando solo tipo di saldatura ha irrigidito i propri telai del tredici percento. Nei rally è consuetudine applicare fazzoletti qui e la in pista un po’ meno. Di mio dico sempre che è meglio esagerare piuttosto che trovarsi tutto storto dopo. I punti nevralgici sono i sottoporta e gli attacchi della sospensione o ingenerale dove si trovano angoli secchi. Altra cosa che ho sentito dire, ma non ho mai visto sono le intercapedini degli scatolati riempiti di poliuterano espanso ignifugo, onestamente non saprei quantificare i miglioramenti, se qualcuno vuol provare mi faccia sapere. Concludo ricordandovi che tutto contribuisce all’irrigidimento, molto spesso anche cose apparentemente insignificanti danno il loro contributo per la causa, perciò prima di togliere, tagliare o modificare qualsiasi parte rifletteteci bene.

ZR TECNICA

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ZR style

a cura di matteo pasquali

Brico Action

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ZR STYLE


race report

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SUPERSTARS series

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COPPA ITALIA

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Camp. italiano prototipi

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GT SPRINT

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5 hundred cup

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CAMP. ITALIANO formula 3

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CHALLENGE FORMULA RENAULT 2.0

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campionato italiano autostoriche

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camp. italiano F. ACI CSAI ABARTH

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CLIO CUP

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camp. italiano TURISMO DI SERIE

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camp. italiano TURISMO ENDURANCE

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S Cup Italia

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GT ITALIA

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Formula Renault 2.0 Alps

RACE REPORT

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Superstars Series

10 Luglio 2011

9ª| 10ª PROVA

a cura di dario lucchese. foto: actualfoto

di partire davanti a tutti, precedendo per soli sei millesimi al termine qualifiche il proprio compagno di squadra Thomas Biagi. Quindi, in Gara 1, non ha avuto difficoltà a confermarsi, “laureandosi” tra l’altro il più giovane vincitore della storia del campionato a 19 compiuti da appena due settimane. Ma a mettersi in evidenza nella stessa circostanza è stato ancora una volta anche Luigi Ferrara, con la Mercedes C63 AMG della Caal Racing, che è riuscito ad avere la meglio nella lotta con lo stesso Biagi chiudendo secon-

10 Luglio 2011 pole position: Cerqui BMW M3 E92 1’41.255 giro più veloce: Cerqui BMW M3 E92 1’42.505 podio: 1. Cerqui BMW M3 E92 2. Ferrara Mercedes C63 AMG 3. Biagi BMW M3 E92

GARA 1

U

n esordio perfetto, quello di Alberto Cerqui nella Superstars Series, con la M3 E92 ufficiale del Team BMW Italia. A Portimão la prima pole. Quindi una serie di piazzamenti e di podi. Mancava solamente la vittoria al pilota bresciano per confezionare al meglio una prima parte di stagione. Un traguardo raggiunto in occasione del sesto appuntamento che è andato di scena a inizio luglio sulla pista di Misano. Sul tracciato del Santamonica, per la terza volta quest’anno Cerqui si era assicurato

do e incamerando altri punti importanti per rimanere in testa alla classifica. In terza posizione ci era rimasto a lungo Luca Rangoni, anche lui su Mercedes, rallentato sul finire da un calo tecnico che lo ha costretto a lasciare strada anche alla vettura “gemella” di Johnny Herbert. Ma è stato in Gara 2 che Rangoni ha potuto ampiamente rifarsi, portandosi presto al comando e poi rimanendoci sino alla fine. Complice anche una serie di colpi di scena che si sono avvicendati nelle ultime tornate. In particolare dopo l’ingresso della safety-car per dell’olio presente lungo il tracciato. In tale frangente si è verificato l’incidente che ha coinvolto Biagi e l’incolpevole Andrea Bertolini, che si era a sua volta portato secondo con la Maserati Quattroporte dello Swiss

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RACE REPORT

GARA 2

Obiettivo centrato MISANO pole position: Cerqui BMW M3 E92 1’41.255 giro più veloce: Guidi Maserati Quattroporte 1’42.569 podio: 1. Rangoni Mercedes C63 AMG 2. Herbert Mercedes C63 AMG 3. Cerqui BMW M3 E92

Team. Un contatto che ha messo praticamente fuori gioco il modenese e che è costato a Biagi una penalizzazione di due posizioni da scontare sulla griglia della prima delle due gare del successivo round di Spa-Francorchamps. Ad approfittarne è stato viceversa Herbert, ancora in evidenza con la Mercedes di Romeo Ferraris e secondo al traguardo proprio davanti a Ferrara, poi a sua volta penalizzato per un altro contatto e retrocesso quarto alle spalle di Cerqui. Per Rangoni si è invece trattato della terza affermazione nella categoria (da quando vi ha fatto il suo debutto ad oggi), mentre il Roma Racing Team del pilota e team manager Nico Caldarola ha potuto festeggiare il primo successo.


GT Sprint

10 Luglio 2011

7ª| 8ª PROVA

a cura di dario lucchese. foto: actualfoto

Vittoria

la meglio sulla vettura “gemella” del poleman Gaetano Ardagna Perez, al cui era rimasto incollato fin dal pronti-via, andando così a raccogliere il suo primo successo. Un contatto ha invece fatto scivolare sesto Niki Cadei, nelle fasi iniziali terzo assoluto e leader della classe GTS3 con la Ferrari 458 della AF Corse. Poi è stata la volta dello stesso Ardagna Perez, finito in testacoda mentre era intento a duellare con Giacomo Barri. Tutta una serie di colpi di scena che in definitiva hanno dato il via libera a Michael Dalle Stelle, che ha così guadagnato

10 Luglio 2011 pole position: Ciro Ferrari F430 1’37.088 giro più veloce: Cressoni Ferrari F430 1’38.015 podio: 1. Cressoni Ferrari F430 2. Dalle Stelle Ferrari F430 3. Mugelli Ferrari F430

GARA 1

U

na vittoria annunciata, quella di Matteo Cressoni nella prima delle due gare di Misano della International GTSprint Series, che ha segnato la quarta doppia tappa del calendario 2011 facendo segnare un pieno di iscritti (ben 22 sono stati infatti gli equipaggi presenti sul circuito del Santamonica). Il pilota Racing Team Edil Cris, aveva messo le cose in chiaro già nelle qualifiche, quando aveva fatto segnare il secondo miglior tempo con la Ferrari 430 GTS2. Poi il mantovano, nel corso del settimo giro, è riuscito ad avere

GARA 2

Annunciata

MISANO pole position: Ciro Ferrari F430 1’37.088 giro più veloce: Cressoni Ferrari F430 1’38.045 podio: 1. Cirò Ferrari F430 2. Cressoni Ferrari F430 3. Dalle Stelle Ferrari F430

due posizioni risalendo secondo. Alle sue spalle, in ritardo di poco più di 1” ha concluso Max Mugelli, mentre Glauco Solieri ha festeggiato il suo debutto sulla Porsche 997 del team Autorlando Motorsport con un eccellente quarto posto. In Gara 2 condotta perfetta per Giuseppe Cirò, al volante della Ferrari 430 GTS2 che ha diviso anche in questa occasione con Ardagna Perez. Il rossanese è partito davanti a tutti ed è rimasto al comando fino alla bandiera scacchi, ottenendo così la sua seconda affermazione di quest’anno. Alle sue spalle, ancora in evidenza Matteo Cressoni, che ha accusato un “gap” di appena 1”860. Ancora sul podio Dalle Stelle, confermatosi terzo. Da segnalare, infine, nella classe GTS3 il trionfo della Corvette Z06 R di Roberto Del Castello, sesto assoluto dietro a Barri e Andrea Palma. RACE REPORT

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Challenge Formula Renault 2.0 Italia

24 Luglio 2011

9ª| 10ª PROVA

a cura di dario lucchese. foto: actualfoto

Ottimo

avvio

TUTTO

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RACE REPORT

terzo. A confermarsi leader è stato tuttavia Mancinelli, con Boffo sempre attaccato alle sue spalle. È stato proprio quest’ultimo a rendersi protagonista di Gara 2, dopo che era stato Stefano De Val a scattare al comando dalla pole, in seguito all’inversione in griglia dei primi sei del precedente ordine d’arrivo. Dietro al pordenonese si sono subito portati nell’ordine Omar Mambretti e Turchetto. Al termine del primo giro il battistrada ha però finito per insabbiarsi. Subito dopo Mambretti ha dovuto cedere strada a Turchetto, portatosi davanti a tutti, con Boffo che nel frattempo si era accodato terzo. Quindi un’altra safety-car (questa volta per l’uscita di pista della Carballo). Emozioni che sono proseguite con il testacoda dello stesso Turchetto, mentre Boffo ha superato Mambretti ed ha preso così la testa della corsa senza poi cedere di un solo metro nei confronti del compagno di squadra. Ma un’altra safety-car (in seguito a un testacoda di Menchini) ha ricompattato il gruppo. Ultime “scintille” quindi tra Nicola De Val e Turchetto, anche loro protagonisti di un contatto e Gilardoni che è risalito terzo, completando pertanto un podio tutto all’insegna del Team Torino Motorsport. Per Andrea Boffo un risultato che lo ha confermato in testa alla classifica.

24 Luglio 2011 pole position: Boffo 1’37.501 giro più veloce: Mancienlli 1’37.665 podio: 1. Mancinelli 2. Boffo 3. Turchetto

GARA 1

U

na vittoria a testa per Christian Mancinelli e Andrea Boffo, nel quinto e penultimo appuntamento di Misano del Challenge F.Renault 2.0 Italia. Sul circuito del Santamonica, sono stati i due principali protagonisti della stagione a dettare legge. Per il pilota della GSK Motorsport si è trattato del quarto successo dall’inizio dell’anno, messo a segno dopo essersi reso autore di un’ottima partenza dalla prima fila in cui è riuscito a sopravanzare lo stesso Boffo, che in qualifica aveva ottenuto la sua seconda pole 2011. A mettersi in evidenza anche Luca Dedendi, portatosi inizialmente terzo dopo avere sfilato Kevin Gilardoni (una presenza occasionale quella del comasco, abitualmente impegnato nella serie Alps). A tenere banco, nel gruppo di centro classifica, il duello tra la venezuelana Valeria Vanessa Carballo e Nicola De Val, mentre un contatto nelle concitate fasi iniziali ha messo fuori gioco un altro dei probabili protagonisti: Matteo Ciccaglioni. Quindi un ulteriore contatto, che ha visto coinvolti lo stesso Gilardoni e Tommaso Menchini, chiamando pure in causa la safety-car. Poi Defendi è uscito di scena in seguito a un incidente con Luca Mingotti. Il tutto mentre la “new-entry” Stefano Turchetto (TS Corse) si era portato

GARA 2

ALL’ULTIMO

MISANO pole position: S De Val giro più veloce: Turchetto 1’38.094 podio: 1. Boffo 2. Mambretti 3. Gilardoni


Clio Cup Italia

9ª| 10ª PROVA

24 Luglio 2011

a cura di dario lucchese. foto: actualfoto

clio

O

scar Nogues sempre più vicino al titolo della Clio Cup Italia. Il pilota spagnolo del team Rangoni Motorsport si presenterà all’ultimo appuntamento di Varano de’ Melegari con 50 lunghezze di vantaggio nei confronti di Ronnie Marchetti, due sole gare da disputare ed un massimo bottino di 66 punti ancora in palio. Merito anche delle sei vittorie da lui messe a segno nel corso della stagione, inclusa quella ottenuta a fine luglio sulla pista di Misano, dove è pure riuscito a concludere secondo in Gara 2 confezionando in questo modo un weekend praticamente perfetto. Dopo che a mettere a segno la pole nelle qualifiche era stato Vito Postiglione con la vettura giallo e blu della Go Race, era stato proprio il veloce potentino a portarsi davanti a tutti al pronti-via. Dietro di lui, lo stesso Nogues, a

GARA 1

24 Luglio 2011 pole position: Vito Postiglione 1’54.597 giro più veloce: Postiglione 1’55.734 podio: 1. Nogues 2. Murray 3. Postiglione

parla spagnolo

sua volta tallonato dal compagno di squadra Eoin Murray e Nicola Rinaldi. Quindi, a pochi minuti dalla bandiera a scacchi, Nogues ha definitivamente rotto gli indugi, portandosi con decisione a ridosso del battistrada ed operando il sorpasso decisivo, immediatamente imitato dallo stesso Murray. L’irlandese, per l’occasione al proprio debutto nel monomarca della Fast Lane Promotion, è stato infatti abile a sfruttare le scie e così si è impossessato sul finire della seconda posizione, con Rinaldi sempre quarto e a sua volta seguito dal giovane Federico Gioia e da Stefano Zanini. È stato proprio quest’ultimo ad impressionare tutti in Gara 2, al termine della quale ha colto la sua prima vittoria assoluta nella serie riservata alle veloci berline RS. Il milanese della Composit Motorsport si è affermato in condizioni di pista umi-

GARA 2

La

MISANO pole position: Scieghi n.d. giro più veloce: Pipolo 2’08.479 podio: 1. Zanini 2. Nogues 3. Rinaldi

da. Subito fuori Murray, per un problema meccanico, mentre dalla pole Luca Scieghi è scattato lentamente, con Zanini che è balzato al comando tallonato nell’ordine da Rinaldi e Nogues. Poi lo spagnolo ha avuto ragione del suo diretto avversario e al secondo giro si è portato dietro

al leader. Da quel momento in avanti le prime tre posizioni sono rimaste invariate. Quinto posto, alle spalle di Postiglione, e giro più veloce per Guglielmo Pipolo, mentre Marchetti (che in Gara 1 si era dovuto ritirare) ha concluso solamente nono.

RACE REPORT

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Coppa italia

03/24 Luglio 2011

5ª| 6ª PROVA

a cura di giulio rizzo, foto: fotoforchini

Continua

la bagarre

1° DIVISIONE

24 Luglio 2011 pole position: Bianco Porsche 997 1’43.128 giro più veloce: Bianco Porsche 997 1’45.235 podio: 1. Bianco Porsche 997 2. Valli Bmw 320 3. Consoli Porsche 997

48

RACE REPORT

2° DIVISIONE

1° DIVISIONE

03 Luglio 2011 pole position: Necchi Ferrari F430 GT2 1’12.965 giro più veloce: Necchi Ferrari F430 GT2 1’13.454 podio: 1. Necchi Ferrari F430 GT2 2. Bianco Porsche 997 Cup 3. Consoli Porsche 997 Cup

giro mentre un contatto con Fumagalli nelle prime curva fa scivolare nelle retrovie Bizzaglia. La 2a Divisione sembra così essere una sfida a due fra Cacciari e Finco con quest’ultimo che affonda il colpo all’ottavo giro passando in testa e difendendo la testa della corsa fin sot-

MAGIONE pole position: Bizzaglia Alfa Romeo 147 1’17.660 giro più veloce: Bizzaglia Alfa Romeo 147 1’18.396 podio: 1. Finco Bmw 320 i 2. Bizzaglia Alfa Romeo 147 3. Gurrieri Renault Clio

2° DIVISIONE

P

rotagonisti in positivo in qualifica in ombra in gara. Le due Alfa Romeo 147 di Bizzaglia e Capello partono infatti male venendo sopravanzate dalla 320i di Cacciari. Problemi meccanici attardano prima e costringono poi al ritiro Cappello già al secondo

MISANO pole position: Cappello Alfa Romeo 147 1’50.444 giro più veloce: Cappello Alfa Romeo 147 1’50.759 podio: 1. Cappello Alfa Romeo 147 2. Montalbano Alfa Romeo 147 3. Magri Renault Clio Will

to la bandiera a scacchi. A quattro minuti dalla conclusione si concretizza la rabbiosa rimonta di Bizzaglia che passa un Cacciari in difficoltà poi costretto al ritiro. Gurrieri completa il podio. Dominio annunciato di Necchi in 1° Divisione anche se al via è ancora una volta Bianco ad effettuare una partenza perfetta e capace di tenere dietro la più veloce vettura del rivale per tutto il primo giro. Le posizioni poi non cambieranno più con nuovo terzo posto per Consoli. A Misano cambia poco in 1° Divisione dove ancora una volta sono Necchi e Bianco a sfidarsi per la supremazia col primo di nuovo al volante della versione Cup della F430 e quindi ad armi pari con la 997 Cup del rivale. La prima parte di gara arride a Bianco che però non riesce a fare il vuoto, così Necchi prima ricuce il piccolo distacco e poi al decimo giro infila il rivale andando a prendere bandiera. In sede di verifica tecnica la vettura di Necchi viene tuttavia trovata sottopeso di meno di tre chili con il concorrente che viene pertanto escluso dalla manifestazione. Dopo la pole Cappello si ripete anche in gara. Nella 2° Divisione

il pilota della Bloise Motorsport su Alfa Romeo 147 E1 Italia regola tutti fin dalle prime battute quando respinge l’affondo di Gurrieri che viene superato anche da Finco e Montalbano. Ben presto però Gurrieri recupera su Montalbano portandosi in terza posizione. Mentre Cappello incrementa costantemente il suo vantaggio su Finco rimane accesa la lotta per le posizioni dietro la coppia di testa con Montalbano che risale in 3^ posizione davanti a Gurrieri, Magri e Fumagalli che si alternano nelle posizioni di rincalzo. Sul finire di gara, quando sembra che le posizioni si sano stabilizzate, Gurrieri rimane fermo sulla pista vittima di un guasto meccanico. Sorte avversa anche per Finco che, dopo una toccata con Montalbano, proprio all’ultima tornata perde il controllo della vettura finendo in testacoda alla Quercia. Vince così Cappello con Montalbano (Alfa Romeo 147) e Magri (Renault Clio Williams) ad occupare gli altri due gradini del podio.


5 HUNDRED

7ª| 8ª PROVA

03/24 Luglio 2011

a cura di giulio rizzo. foto: elle emme

Silvestri ipoteca

GARA 1

24 Luglio 2011 pole position: De Pasquale 2’19.398 giro più veloce: De Pasquale 2’18.017 podio: 1. Silvestri 2. Carboni 3. De Pasquale

GARA 2

GARA 1

03 Luglio 2011 pole position: Silvestri 1’46.083 giro più veloce: De Pasquale 1’35.956 podio: 1. Silvestri 2. De Pasquale 3. Di Giovanni

anche del giro veloce. Proprio de Pasquale insieme a Amici sono autori di un buono start scavalcando in poche curve Tempesta e Milea e portandosi a ridosso di Di Giovanni poi infilato la terzo giro da De Pasquale. Fra l’undicesimo e il tredicesimo passaggio

GARA 2

E

’ ancora Silvestri ad aggiudicarsi gara 1 a Magione. La vittoria tuttavia è molto più sudata rispetto al solito. Dopo un buon avvio dalla pole il campione 2010 ha dovuto difendersi per tutta la gara da uno scatenato De Pasquale autore

Magione pole position: Bellucci n.d. giro più veloce: De Pasquale 1’36.761 podio: 1. De Pasquale 2. Bellucci 3. Tempesta Misano pole position: Lattanzi n.d. giro più veloce: Silvestri 2’16.334 podio: 1. Carboni 2. Silvestri 3. Di Giovanni

i tentativi più significativi ad opera dell’inseguitore del battistrada, con De pasquale capace di affiancare prima al tornantino e poi alla fine del rettilineo principale l’amico rivale Silvestri. I due, molto corretti, si toccano appena senza compromettere le proprie gare. Terzo assoluto Di Giovanni. Impiega sei tornate De Pasquale a portarsi in testa in gara 2 passando uno dopo l’altro i sei rivali partiti in griglia davanti a lui. Dopo è un dominio suggellato anche dal giro più veloce. Al quinto giro invece l’unico sussulto della gara con il ritiro inatteso di Silvestri. Completano il podio di gara 2 Bellucci, partito dalla pole, e Tempesta. A Misano De Pasquale, in pole, viene superato subito dopo il via da Carboni, Silvestri, Di Giovanni e Milla ed è proprio Silvestri a prendere il comando alla fine del 1° giro. Al 2° giro il vantaggio sale a 3 secondi su Carboni risalito in seconda piazza davanti a Milla, De Pasquale e Di Giovanni separati da pochi decimi e in lotta per le posizioni di rincalzo. A 8 minuti dal termine Sollecito scavalca Milla per la quinta posizione mentre Carboni, secondo, inanella tempi record in successione riducendo il suo svantaggio dalla battistrada. Negli ultimissimi giri però proprio Carboni

si deve guardare da De Pasquale per la piazza d’onore. Sul traguardo è comunque lui ad avere la meglio precedendo l’avversario di 5 decimi. Lattanzi, 8° in gara 1 e quindi poleman nella griglia invertita di gara 2, non si presenta alla partenza ed è quindi Bellucci a partire al comando e a passare per primo alla fine del 1° giro seguito da Carboni e Di Giovanni che hanno recuperato diverse posizioni mentre a De Pasquale viene comminato un “Drive Through”. Carboni passa in testa nel corso del 2° giro e incomincia a consolidare il suo vantaggio mentre alle sue spalle è lotta accesa tra Tempesta, Di Giovanni, Liberatore e Silvestri risalito in quinta posizione. Appassionante l’inseguimento di quest’ultimo che fa segnare tempi record in successione e al 6° giro si porta al quarto posto a soli 3 decimi da Di Giovanni terzo, per poi superarlo al giro successivo insieme a Tempesta e conquistare così la seconda piazza. L’assalto del campione in carica continua senza soste riducendo sempre più il suo distacco dal leader e ancora una volta, all’ultimo giro, fa segnare il miglior tempo della gara ma la bandiera a scacchi sancisce la vittoria di Carboni che riesce a mantenere un vantaggio di soli 6 decimi. Terzo è Di Giovanni. RACE REPORT

49


Campionato Italiano Autostoriche

24 Luglio 2011

5ª PROVA

a cura di giulio rizzo. foto: fotoforchini

Imprendibili Zardo/Casoni

P

ioggia, penalità, sorpassi. Non è mancato nulla all’edizione 2011 della 2 Ore Classic Memorial Angelo Rossi. La prima prova endurance stagionale del Tricolore Autostoriche disputata sulla consueta distanza dei 120 minuti sul tracciato di Misano con tutti gli iscritti, anche in questo caso c’era il tutto esaurito, insieme sullo stesso schieramento ha offerto spunti e momenti avvincenti. Ad aggiudicarsi la prova è la 911 della AB Motorsport di Zardo/Casoni, veri mattatori del weekend sul traguardo davanti alla identica vettura di Rosticci/Mundi (Kinzica) e alla 935 di Sordi/ Sordi/Giovannini (Scuderia Mediolanum). Le prime fasi di gara sono una sfida a due fra Bucci (Porsche 911 RSR) e Zardo, con il primo capace di tenere dietro per i primi cinque giri, fino alla

50

RACE REPORT

rottura del cavo dell’acceleratore, il veloce rivale che poi invece ha strada libera dominando la gara e rimanendo sempre in testa, anche con Casoni, ad eccezioni di sole tre tornate in occasione della sosta di rifornimento. In questa occasione a passare in testa è Tarabini (ultimo a rifornire del lotto) autore, come suo solito, di una gara constante che lo ha issato in quarta piazza e sull’ultimo gradino del podio del 2° Gruppo. Dalla sfida per le prime posizioni e sono quasi subito Sordi/Sordi/Govannini. Sono proprio loro che ancora una volta capitalizzano la pole in entrambe le sessioni di qualifica. Tuttavia una gestione di gara sbagliata soprattutto per quanto riguarda le coperture, ed un passo di gara a volte inferiore ai diretti rivali li hanno presto allontanati dalla possibilità di ripetersi anche a

24 Luglio 2011 2 ORE CLASSIC

Pole position Sordi Porsche 935 1’47.210

Giro più veloce Zardo Porsche 935 1’52.144

Misano, non precludendogli tuttavia la vittoria nel 3° Raggruppamento. Ottima gara invece del solitario Jelmini risalito con la sua Porsche 911 3.0 dalla ventiseiesima posizione del primo giro fino alla piazza d’onore all’inizio della seconda ora quando sotto la pioggia battente ha consolidato la sua posizione fino a pochissimi minuti dalla conclusione quando un inconveniente

MISANO 1° raggruppamento: Raimondi/Raimondi/Raimondi Jaguar E 2° raggruppamento: Casoni/Zardo Porsche 911 3.0 3° raggruppamento: Sordi/Sordi/Giovannini Porsche 935 lo ha rallentato e fatto scivolare di sei gradini. Prima la sosta rifornimento, in cui alcuni equipaggi sono stati penalizzati per non aver rispettato il tempo minimo dei dieci minuti di percorrenza box, poi la pioggia anche battente che ha caratterizzato tutta la seconda parte di gara, ed infine per cinque penalizzazioni per sorpasso con bandiere gialle hanno vivacizzato le classifiche di centro gruppo. Sul podio di 3° Raggruppamento risultato di prestigio per Leonini sulla Alfasud 1.5Ti della Valdelsa Classic, e ultima piazza per la GTAm di Arnaldi. Nonostante la penalizzazione di 25 secondi per sorpasso in regime di bandiere gialle, non sfugge ai tre Raimondi e alla loro Jaguar E la vittoria del 1° Gruppo con un distacco di due giri su Castronovo/Benusiglio (Bmw 2002 Ti) e di quattro tornate su Ferraro/D’Anca (Lancia Fulvia Zagato).


CALENDARIO

2 011

27 MAR. MONZA 17 APR. ADRIA 29 MAG. MUGELLO 12 GIU. RED BULL RING (A) 24 LUG. MISANO 25 SET. VARANO 09 OTT. IMOLA 23 OTT. VALLELUNGA


OFFERTO DA:

03/24 Luglio 2011

Camp. Italiano Turismo di Serie 7ª| 8ª| 9ª| 10ª PROVA a cura di giulio rizzo. foto: signori

Batti il Ferri

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RACE REPORT

attardato nella bagarre iniziale. Altro giro e altro cambio di posizioni con questa volta lo stesso Tramontozzi abile a passare Miconi. Se davanti Iatsiuk continua a chiudere ogni varco a Mengozzi, “Toby” cerca il momento giusto che arriva alla decima tornata quando infila la Megane del rivale all’interno del tornantino con lo stesso Mengozzi che però al giro dopo è costretto al ritiro. Ultimo colpo di scena al penultimo passaggio quando a ritirarsi per un lungo alla staccata dopo il traguardo è Tramontozzi che perde così la possibilità di incrementare in classifica generale S Cup spianando la strada del terzo gradino del podio ad un tenace Ferri (Mini Cooper S) che dopo un problema di elettronica nelle prime fasi di gara, infila uno dopo l’altro tutti i rivali.

24 Luglio 2011 pole position: Ferri Mini Cooper S 1’58.676 giro più veloce: “Toby” Renault Megane RS 1’58.394 podio: 1. Ferri Mini Cooper S 2. Ceccato Mini Cooper S 3. “Toby” Renault Megane RS

GARA 1

I

n gara 1 chi credeva che la pole di Iatsiuk fosse stata casuale si è dovuto ricredere con l’ucraino che ha condotto dai primi metri difendendosi subito dalla migliore partenza di Miconi e poi dai vari inseguitori. Sua dunque la vittoria, la prima quest’anno davanti a Toby e a Ferri. Per Iatsiuk anche la supremazia nella S Cup Italia. Al via, alla prima curva, subito un contatto a centro gruppo che pone fine anzitempo alla gara di Ceccato, Mamome e Marino, tutti su Mini Cooper S. Al restart, dopo due giri di Safety Car, Iatsiuk prova ad allungare con Miconi che viene invece infilato nel contro rettilineo da Mengozzi al debutto sulla Megane RS. Solo un giro e anche “Toby”, sulla seconda Megane RS iscritta, infila Miconi mentre dalle retrovie sale forte Tramontozzi

Subito due penalizzazioni per partenza anticipata estromettono da gara 2 tutta la prima fila composta da Gori e Fedeli con quest’ultima che non si accorge della penalità e viene poi squalificata. Drive Through anche per Tramontozzi che, nella foga di recuperare il terreno perso in gara 1 da qualche sportella-

GARA 2

GARA 1

03 Luglio 2011 pole position: Iatsiuk 1’31.201 giro più veloce: Tramontozzi Mini Cooper S 1’24.145 podio: 1. Iatsiuk Mini Cooper S 2. “Toby” Renault Megane Rs 3. Ferri Mini Cooper S

MAGIONE pole position: Gori Mini Cooper S n.d. giro più veloce: Tramontozzi Mini Cooper S 1’24.297 podio: 1. Nember Mini Cooper S 2. “Toby” Renault Megane Rs 3. Ferri Mini Cooper S

GARA 2

quando è caldo

MISANO pole position: Fanari Mini Cooper S n.d. giro più veloce: Caramaschi Renault Megane RS 1’58.069 podio: 1. Caramaschi Renault Megane RS 2. Ferri Mini Cooper S 3. Ceccato Mini Cooper S

ta di troppo e perde così la possibilità di combattere per le posizioni di testa dove invece si porta subito il suo compagno di squadra Nember (Mini Cooper S). Il giovane bresciano amministra sapientemente la macchina e coglie la sua seconda vittoria nel Tricolore Turismo di Serie oltre a quella nella S Cup


24 Luglio 2011 pole position: Ferri 1’58.676 giro più veloce: Tramontozzi 1’58.498 podio: 1. Ferri 2. Ceccato 3. Tramontozzi

scambiarsi le posizioni. A circa metà gara Ferri consolida la sua seconda piazza costruendo un piccolo vantaggio su Ceccato, Pegoraro, Nember e Tramontozzi sempre in lotta e separati tra di loro di pochissimi decimi. Nella seconda parte di gara però le posizioni si stabilizzano con Caramaschi e

GARA 2

03 Luglio 2011 pole position: Iatsiuk 1’31.201 giro più veloce: Tramontozzi 1’24.145 podio: 1. Iatsiuk 2. Ferri 3. Miconi

MAGIONE pole position: Gori n.d. giro più veloce: Tramontozzi 1’24.297 podio: 1. Nember 2. Ferri 3. Fanari

GARA 2

sul finire di gara riusciranno a sopravanzare Menapace e ad arrivare ai piedi del podio. Questo si decide al secondo giro quando Ceccato infila alla fine del rettilineo “Toby”. In gara 2 il più lesto al via è Caramaschi che al volante della Renault Megane 2.0 del Gruppo Piloti Forlivesi precede Fanari, Ferri, Tramontozzi e Toby, tutti racchiusi in meno di 3 secondi. Al secondo giro “Toby”, tra i protagonisti di gara 1, esce di scena per un problema meccanico mentre Caramaschi continua a girare a tempi di record incrementando il suo vantaggio sugli inseguitori. Alle sue spalle Ferri, Fanari, Pegoraro, Tramontozzi e Ceccato, continuano a

GARA 1

Italia. Alle sue spalle sul podio “Toby” e Ferri con questi due autori di un bel duello a metà gara. Completa invece il podio della S Cup Italia Fanari. Prova di forza di Fulvio Ferri in gara 1 a Misano. Il pilota della A Sport tiene tutti dietro da bandiera a bandiera riproponendosi in ottica assoluta sia nel Tricolore di Serie, sia per la S Cup Italia, il monomarca per le Mini Cooper S. Al via la bagarre è subito per il secondo posto con la Megane RS di “Toby” davanti alla Mini Cooper S di Ceccato. A seguire la seconda Megane Rs con il debuttante Menapace e due delle Mini del Team Millenium, quelle di Tramontozzi e Nember che

03/24 Luglio 2011

7ª| 8ª| 9ª| 10ª PROVA

GARA 1

S Cup Italia

MISANO pole position: Fanari n.d. giro più veloce: Ferri 1’59.517 podio: 1. Ferri 2. Ceccato 3. Pegoraro

Ferri sempre ai primi due posti davanti a Ceccato. Confortante prestazione delle due Renualt Clio debuttanti della SDP Motorsport che nonostante fossero iscritte nella meno performante Classe 3, hanno combattuto quasi ad armi pari con alcune della Mini Cooper S Classe 2. RACE REPORT

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Campionato Italiano prototipi a cura di matteo pasquali. foto photo

5ª PROVA

03 Luglio 2011

4

Sempre più

Francia E

’ Francia dell’Osella Engineering il vincitore del quinto round della serie tricolore organizzata dalla CSAI e con la quarta affermazione stagionale rafforza la leadership in campionato. Alle sue spalle si piazza il comasco Uboldi, con la Norma M20 Honda, a precedere Visconti, terzo sul podio con la Wolf GB 08 Honda della BF. Un dominio sulla veloce pista siciliana che si palesa sin dal pregara. Il trentenne milanese è il più veloce nelle prove libere, nelle ufficiali e si completa con l’affermazione in gara e il giro più veloce. Nel fine setti-

03 Luglio 2011 pole position: Francia Osella PA 21 J ON 1’40.594 giro più veloce: Francia Osella PA 21 J ON 1’42.934

54

RACE REPORT

mana ennese, si è visto in azione un Uboldi proteso nel tentativo di sopperire alle mancanze della sua Norma M20, prototipo in piena fase evolutiva, andando più volte oltre il limite durante le prove. Le due sospensioni rotte il Sabato, gli hanno infatti consigliato di tenersi alla larga dagli alti cordoli delle varianti in gara. E’ un terzo posto insperato quello conquistato da Visconti. Fermato nelle prove ufficiali dalla rottura di un sensore della Wolf GB 08 della BF. in gara il lombardo è scattato dalla quarta piazzola dello schieramento, ha quindi mantenuto

PERGUSA podio: 1. Francia Osella PA 21 J ON 2. Uboldi Norma M 20 FC 3. Visconti Wolf GB 08 H

la posizione sino ad un giro dalla bandiera a scacchi, per poi superare il compagno di squadra Bassi. Aveva fatto tutto bene Bassi, veloce nelle prove e terzo nello schieramento, è stato il pilota che è scattato meglio al via della gara ha tenuto così la terza posizione sino all’errore dell’ultimo giro, che lo ha costretto al quarto posto. Quinto al termine della gara da 33 minuti ed un giro

ha chiuso Faccioni poco incisivo a causa delle imperfezioni d’assetto, lamentate per tutto il fine settimana. Fermo Filippo Vita per problemi tecnici alla Lucchini Alfa. Settimo assoluto si classificato Rinaldi, sfortunato anche Castellano in un fine settimana nel quale non ha potuto effettuare buona parte delle prove per la riparazione del mozzo posteriore destro della Norma M20.


CAMP. ITALIANO FORMULA 3

4

vincitori in gare

dopo il primato nelle qualifiche, ottiene il suo primo successo nella categoria regolando fino al traguardo gli attacchi del francese Maxime Jousse, costantemente nella nuvola d´acqua lasciata dal battistrada sul fondo bagnato dalla pioggia del pomeriggio. Al pronti-via dato sotto la pioggia battente, Lewis riesce a conserva-

GARA 1

16 Luglio 2011 pole position: Liberati Dallara F308 1’41.152 giro più veloce: Campana Dallara F308 1’42.975 podio: 1. Liberati Dallara F308 2. Campana Dallara F308 3. Regalia Dallara F308

GARA 1

07 Agosto 2011 pole position: Lewis Dallara F308 2’15.548 giro più veloce: Marciello Dallara F308 2’37.399 podio: 1. Lewis Dallara F308 2. Jousse Dallara F308 3. Marciello Dallara F308

re il primato su Marciello e Jousse, mentre Campana riesce a portarsi al quarto posto davanti a Guerin, Giovesi e Regalia che si allarga a La Source, senza però perdere posizioni. Già nel corso del primo giro Marciello si scompone e lasciando strada a Jousse che riesce a portarsi in seconda posizione. Intanto Guerin e Giovesi sono

pole position:

IMOLA

Giovesi n.d. giro più veloce:

GARA 2

C

apitalizzando il primato guadagnato nelle qualifiche, Liberati domina la prima gara del weekend imolese. Secondo è Campana che al via riesce a guadagnare subito due posizioni portandosi in scia del pilota romano, mentre l’argentino Regalia intasca il terzo posto dopo aver prima superato il francese Maisano. Al pronti-via di gara 1 il primo colpo di scena lo riserva Lewis che per una breve esitazione dalla terza piazza in griglia lascia strada a Campana. Con uno scatto bruciante il modenese si porta in seconda posizione dopo aver avuto la meglio anche sul compagno di squadra Jousse. Il ritmo è sempre serratissimo con Campana che prova a recuperare su Liberati facendo segnare anche il giro più veloce all’ottava tornata, ma il romano riesce a gestire il margine di vantaggio senza subire pressione. Guerin al 13° giro riesce ad avere la meglio sul pilota cosentino Iaquinta per la 12^ posizione regalando l’ultimo sorpasso di una gara che resta sempre tiratissima, ma che non vede poi mutare le posizioni fino alla bandiera a scacchi. Sul traguardo Liberati conquista così la sua seconda preziosissima vittoria stagionale, davanti a Campana e Regalia, che conquista il suo primo podio stagionale siglando anche il secondo giro più veloce della gara. Allo start di gara 2 Giovesi si lancia subito al comando davanti a Maisano che riesce ad avere lo spunto migliore su Marciello che scivola quarto alle spalle di Campana. Già al passaggio alla Tamburello si registra il primo colpo di scena con Regalia che si intraversa in uscita finendo per toccare l’incolpevole Jousse che così impatta nelle vie di fuga. Nel finale la gara continua incandescente con Giovesi e Maisano divisi da mezzo secondo, Campana e Lewis che si contendono il terzo posto con solo 4 decimi di distacco e davanti a Liberati subito dietro a sei decimi, ma i duelli sono anche per la ottava posizione con Mancinelli che precede di 6 decimi Guerin che regala l’ultimo sorpasso della gara riuscendo ad avere la meglio sull’alfiere della RP Motorsport all’ultima tornata che vede il primo successo in Formula 3 per Giovesi che sul traguardo precede Maisano per di meno di 7 decimi, mentre Campana chiude 3° con Lewis e Liberati in scia. Al termine di uno spettacolare duello durato fino alla bandiera a scacchi, Lewis conquista gara 1 nel quarto round stagionale disputato a Spa-Francorchamps. Il californiano

4

Campana Dallara F308 1’43.277 podio: 1. Giovesi Dallara F308 2. Maisano Dallara F308 3. Campana Dallara F308 pole position:

spa

Campana n.d. giro più veloce:

GARA 2

a cura di matteo pasquali. foto: photo

16 Lug. / 07 Ago. 2011

5ª| 6ª| 7ª| 8ª PROVA

Lewis Dallara F308 2’17.110 podio: 1. Campana Dallara F308 2. Jousse Dallara F308 3. Maisano Dallara F308

ai ferri corti per la quinta piazza, mentre in testa alla gara è Jousse ad animare la lotta per la prima posizione. Il primo attacco è al settimo passaggio a La Source, ma il californiano riesce abilmente a chiudere ogni varco. La differente interpretazione delle traiettorie su bagnato espressa da Lewis e Jousse alimenta ancora di più la bagarre, ma Lewis riesce ad amministrare il vantaggio anche se minimo soprattutto alle staccate più violente a La Source e Les Combes. L’ultimo giro è con il fiato sospeso con il francese che prova in più occasioni il sorpasso, ma l’americano non si lascia sorprendere. Marciello conserva la terza posizione siglando alla penultima tornata il giro più veloce. In gara 2 allo start la partenza migliore è di Campana che si lancia subito al comando davanti a Maisano, mentre a La Source sono scintille con Lewis e Mancinelli a farne le spese. Al 3° giro è solo il pilota modenese a ritagliare metri di vantaggio sulla concorrenza e se Maisano è alle prese con regalia, Jousse si avvicina sempre più pericolosamente, seguito da Guerin, Liberati e Marciello. Alla metà gara, Campana è solo con tre secondi di vantaggio su Maisano, Jousse e Regalia in lotta per il podio, poi Guerin, Marciello e Liberati. All’ultimo giro gli ultimi sorpassi con Lewis che si porta al sesto posto ai danni dell’argentino che chiude settimo davanti a Cheever, Giovesi, Liberati, Roda e Vecchi. RACE REPORT

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Camp. Ita. formula aci csai abarth a cura di matteo pasquali. foto: photo

7ª| 8ª| 9ª| 10ª

16 Lug. / 07 Ago. 2011

PROVA

4

Pochi

ma buoni

56

RACE REPORT

07 Agosto 2011 pole position: Heche 2’19.454 giro più veloce: Camplese 2’20.875 podio: 1. Sirotkin 2. Heche 3. Barrabeig

male dalla quarta piazza, ha compiuto una spettacolare rimonta conquistando, posizione su posizione, il gradino più basso del podio. Buona la prestazione di Visoiu che, dopo essere partito tredicesimo, ha recuperato fino all’ottava piazza, davanti al vicentino di Prema, Luca Ghiotto, autore di una avvincente sfida con Sofyan nel

pole position:

imola

Agostini n.d.

GARA 2

giro più veloce:

Ghiotto 1’46.611 podio: 1. Heche 2. Barrabeig 3. Visoiu pole position:

spa

n.d. giro più veloce:

GARA 2

16 Luglio 2011 pole position: Ghiotto 1’44.395 giro più veloce: Barrabeig 1’46.115 podio: 1. Niederhauser 2. Heche 3. Sirotkin

GARA 1

scena anche in gara 2. con il Campionato Italiano Formula ACI-CSAI Abarth Selenia – Trofeo Alboreto completamente riaperto grazia alla vittoria di Heche e alla sfortunata gara di Niederhauser, che nel corso del 3° giro è finito K.O. dopo un tentativo di sorpasso su Barrabeig alla Variante del Tamburello. Allo start sono 17 le vetture schierate in griglia di partenza dopo la squalifica di Brena. Nel corso del quarto giro Heche passa Visoiu e ottiene la seconda piazza, avvicinandosi al proprio compagno di team Barrabeig. Si riaccende anche la sfida tra Ghiotto e Kuroda che combattono per la quarta posizione. Al traguardo è quindi doppietta BVM, con Heche inseguito da Barrabeig, ma il sorriso non regna nel box del team di Mazzotti che dedica la vittoria e tutto il weekend di gara all’amico Dallara. Terza posizione al traguardo per Visoiu che si conferma tra i migliori esordienti, come d’altronde Zonzini, giunto quarto. Nella trasferta belga di Spa, Sirotkin, partito terzo, ha saputo sfruttare l’unico errore di Heche per passare in testa e poi restarci fino alla bandiera a scacchi, allungando, così, nella classifica europea. Seconda posizione sul traguardo per lo svizzero di Heche, al comando sin dallo start è arrivato lungo alla bus stop nel corso del settimo giro ed ha dovuto desistere proprio all’attacco di Sirotkin. Terzo al traguardo è Barrabeig, partito

GARA 1

N

iederhauser è il vincitore della prima gara sul circuito Enzo e Dino Ferrari di Imola. L’elvetico di Jenzer Motorsport ha ottenuto la vittoria approfittando di una serie di errori commessi dai piloti che lo precedevano. Secondo al traguardo è Heche e terzo è giunto Sirotkin, che ha mantenuto la posizione dalla quale partiva in griglia. La gara è stata ricca di colpi di scena a partire dal semaforo verde, infatti, dopo la prima variante, quella del Tamburello, Visoiu non è riuscito a controllare la propria monoposto per scartare Barrabeig ed è finito “a muro”. Proprio dopo l’ingresso della Safety-car, la Brena non si è avveduta delle segnalazioni dei commissari di percorso, arrivando al contatto con l’altra lady del campionato Piria. La Brena ha così iniziato una carambola che l’ha portata a cappottarsi per cinque volte, ma la sua Tatuus ha resistito molto bene e la quindicenne bergamasca è uscita illesa dall’abitacolo. Luca Ghiotto, dopo essere partito in pole e aver preso un po’ di vantaggio su Heche, ha dovuto resistere all’attacco dello svizzero dopo che la safety-car è rientrata in pit lane. Nel corso del settimo giro il giapponese di Euronova tenta superare Ghiotto, ma i due entrano in contatto finendo fuori. Ancora a punti il sammarinese Zonzini, invece sono i primi della stagione i punti per il comasco Roda e Orsini. Colpi di

Niederhauser 2’20.346 podio: 1. Niederhauser 2. Kuroda 3. Camplese

corso dei primi giri. In Gara 2 Niederhauser è tornato alla vittoria balzando nuovamente in testa alla classifica tricolore. Ha preceduto Kuroda, mentre sul gradino più basso del podio è salito il rientrante Camplese, che ha provato la monoposto di Eurointernational solamente nelle prove libere di giovedì.


Camp. Italiano Turismo ENDURANCE a cura di matteo pasquali. foto: photo

9ª| 10ª| 11ª| 12ª PROVA

17/31 Luglio 2011

4

A

Tutto da decidere

31 Luglio 2011 pole position: Bacci BMW M3 E92 1’54.008 giro più veloce: Necchi BMW M3 E92 1’54.324 podio: 1. Rangoni BMW M3 E92 2. Necchi BMW M3 E92 3. Ferrato BMW M3 E92

GARA 2

GARA 1

17 Luglio 2011 pole position: Necchi BMW M3 E92 1’49.333 giro più veloce: Bacci BMW M3 E92 1’51.934 podio: 1. Bacci BMW M3 E92 2. Meloni BMW M3 E92 3. Busnelli SEAT LEON LONG

tenza portandosi in seconda posizione dietro Piero Necchi su vettura gemella. Il pilota bolognese ha attaccato l'alessandrino con uno spettacolare sorpasso all'11° giro, complici alcuni doppiaggi. Terza posizione per Conte dopo aver risolto parzialmente le molte noie elet-

IMOLA pole position: Necchi BMW M3 E92 1’49.959 giro più veloce: Rangoni BMW M3 E92 1’51.562 podio: 1. Bacci BMW M3 E92 2. Meloni/Crescentini BMW M3 E92 3. Busnelli/Moccia SEAT LEON LONG

GARA 2

M3. Doppia terza piazza per la gemella di Ferrato e Conte. Vittoria in gara 1 per Rangoni e Mulacchiè, il forte bolognese ed il bravo veneto di Milano hanno vinto la prima gara e la divisione 24 H Special con la BMW M3 E92 della Pro Motor Sport. Rangoni è scattato bene alla par-

GARA 1

Imola Bacci su BMW M3 E92 ha vinto gara 1 e la divisione 24 H special. Il pilota toscano della Scuderia Etruria, autore anche del giro veloce alla 4^ tornata in 1’51”934, è scattato dalla prima fila accanto al poleman Necchi che ha preso il comando della gara con la BMW, ma Bacci non ha tardato a farsi sotto e prima delle soste ai box è riuscito a passare in testa. Un contatto nelle prime battute tra la BMW di Zanin che ha tamponato la Mercedes C63 di Arduini, ha provocato l’uscita di pista e conseguente contatto con il guard rail del milanese, costretto al ritiro. Ritiro anche per Mulacchiè/Rangoni per noie di natura elettronica. Subito dopo il cambio pilota ha dovuto arrendersi per problemi al cambio anche Crescentini. Terzi assoluti sul podio i vincitori di Super Production Busnelli e Moccia. In Super 2000 pieno di punti e successo con il quinto posto assoluto per il veneto Bellin. Altrettanto densa di emozioni gara 2 con una nuova vittoria di Bacci che ha rimontato dalla 10^ posizione dove era scivolato per un errore in partenza. Secondo posto per la BMW M3 E46 dei sanmarinesi Meloni/Crescentini. Al via Rangoni riesce a passare secondo davanti a Bacci e dietro a Necchi. Al 3° giro Rangoni attacca Necchi, con l’alessandrino che si difende bene. Il giovane Leone esce di pista con la sua Seat Ibiza durante il duello con Danetti per la terza posizione, nel trofeo della casa spagnola, mentre al comando si è portato Baroncini. Al 7° giro spettacolare “spazzolata” per Di Mario che contiene al meglio una sbandata. Bacci all’8° giro si porta già in 5^ posizione passando Crescentini. Si ferma improvvisamente Necchi con un particolare del semiasse rotto, mentre Bacci riesce a conquistare il comando davanti a Ferrato sempre relativamente cauto. Dopo le soste ai box Zanin si porta di nuovo davanti a Bacci, che ha scontato una sosta maggiore per via della vittoria in gara 1. Il fiorentino attacca subito il veneto e si riporta in testa sul rettilineo dei box. Due gare sotto il sole al Mugello Circuit per il sesto appuntamento concluso con doppia vittoria nella 24 H Special per l’equipaggio Pro Motor Sport formato da Rangoni e Mulacchiè su BMW M3. In entrambe le gare secondo Necchi, sempre leader tricolore con la BMW

MUGELLO pole position: Necchi BMW M3 E92 1’53.267 giro più veloce: Rangoni BMW M3 E92 1’54.054 podio: 1. Mulacchiè/Rangoni BMW M3 E92 2. Necchi BMW M3 E92 3. Conte BMW M3 E92

troniche ma non quelle aerodinamiche che hanno limitato la M3 tedesca dell'equipaggio in qualifica. In Super 2000 ottavo posto e successo di divisione per Montali, sempre al comando con la BMW 320i. Ottimo secondo posto per Debè e Lacorte. Successo con brivido in Super Production per Moccia e Busnelli, proprio mentre quest'ultimo era la volante della Seat Leon Long Run, una foratura dell'anteriore sinistra ha fatto temere equipaggio e team. Week end completato da una doppia vittoria in gara 2 per Mulacchiè e Rangoni che si sono imposti al volante della BMW M3 E92 che ha funzionato a dovere. Mulacchiè è partito molto bene portandosi alle spalle del poleman Necchi, approfittando della partenza dai box di Bacci, con problemi meccanici BMW. Dopo le soste ai box in testa è passato Meloni che ha preso il comando con la sua BMW W&D, mentre Rangoni ha sostituito Mulacchiè. Al 18° giro sul rettilineo dei box Rangoni riesce a passare, ma un improvvisa rottura sulla M3 di Meloni porta il campione in carica fuori pista, costringendolo alla resa. Necchi riesce a portarsi sul secondo gradino del podio centrando due secondi posti assai preziosi per il campionato. Terza piazza ancora per Ferrato in coppia con Conte. Doppio successo in Super production per Busnelli e Moccia. RACE REPORT

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Campionato Italiano GT

A

GARA 1 GT2-GT3-GT4

31 Luglio 2011 pole position: Merendino Corvette Z06 GT3R 1’49.934 giro più veloce: Capello Audi R8 LMS 1’50.674 podio: 1. Di Benedetto/Merendino Corvette Z06 GT3R

RACE REPORT

con un bel sorpasso su Sonvico. Il rientro in pista di tutti gli equipaggi dopo i cambi pilota non determinavano stravolgimenti nella classifica. Degna di nota la rimonta di Capello su Cordoni che giro dopo giro si realizza al 27° e ultimo passaggio quando Capello sferrava la zampata vincente su Cordoni, passando al comando e concludendo vittorioso la sua prima gara della stagione davanti al pilota dell’Autorlando e al

GARA 2

GARA 1

16 Luglio 2011 pole position: Capello Audi R8 LMS 1’44.626 giro più veloce: Livio Lamborghini Gallardo 1’49.741 podio: 1. Di Benedetto/Merendino Corvette Z06 GT3R 2. Capello /Cicognani Audi R8 LMS 3. Bonanomi /Sonvico Audi R8 LMS

La Corvette ci prende gusto

IMOLA pole position: Sonvico Audi R8 LMS 1’45.749 giro più veloce: Cordoni PORSCHE 911 GT3-R 1’47.228 podio: 1. Capello /Cicognani Audi R8 LMS 2. Cordoni/Ruberti Porsche 911 GT3-R 3. Bonanomi /Sonvico Audi R8 LMS

suo compagno di squadra Bonanomi. Al Mugello nella gara riservata alle classi GT2-GT3 e GT4 sono saliti sul gradino più alto del podio Merendino/Di Benedetto davanti alle 2 Audi R8 LMS di Bonanomi /Sonvico e Capello/Cicognani. Nella GT2 il successo è andato a Linossi mentre Cappelletti/Piron si sono imposti nella GT4. Erano i favoriti e alla fine Merendino e Di Benedetto hanno rispettato i pronostici. Al via, dopo la pole ottenuta in prova, Di Benedetto si portava subito al comando seguito dalle 2 Audi di Bonanomi e Cicognani. La gara si avviava al cambio pilota senza emozioni e al rientro in pista tutte le posizioni venivano confermate. Sul traguardo Merendino non aveva problemi a regolare gli inseguitori, concludendo al primo posto davanti a Sonvico, Capello e Cordoni. Molto combattuta e avvincente la gara riservata alle vetture in configurazione monomarca che ha proposto diversi cambi di leadership. Al via il po-

pole position:

GARA 1 GT CUP

l termine di una gara molto combattuta, è arrivata ad Imola la prima vittoria della Corvette Z06 grazie all’equipaggio Merendino – Di Benedetto che hanno preceduto le due Audi R8 LMS di Capello/Cicognani e Bonanomi /Sonvico. Al via alle spalle del poleman Capello che si portava subito al comando, si inseriva Di Benedetto, bravo a scavalcare Bonanomi nei primi metri di gara. Il primo colpo di scena nn tardava ad arrivare e vedeva sfortunato protagonista Bonanomi costretto a ripartire tredicesimo a causa di un testacoda. La situazione nelle posizioni di testa mutava al termine dei cambi pilota, quando Merendino, dopo aver preso il volante da Di Benedetto, si ritrovava al comando davanti a Cicognani. Con Merendino in vantaggio di oltre 13 secondi su Cicognani, la gara si portava verso le battute conclusive, ma il portacolori di Audi Sport Italia riusciva nelle ultime tornate ad avvicinarsi al pilota siciliano che, tuttavia, riusciva a gestire bene la situazione. Sul traguardo Merendino andava a conquistare una meritatissima vittoria davanti a Cicognani e Sonvico, mentre Ruberti faceva suo un buon quarto posto in ottica campionato. In gara due il poleman Sonvino prendeva subito la testa della gara facilitato anche dalla non buona partenza di Ruberti che si faceva sorprendere da Cicognani. La gara si accendeva subito con Ruberti che alla Tosa si riprendeva la posizione su Cicognani e si portava già al comando

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16/31 Luglio 2011

4

Passuti Gagliardini Porsche 997 CUP 1’53.365 giro più veloce: Nalucelli Ferrari F430 1’53.863 podio: 1. Fornaroli Porsche 997

GARA 2

a cura di matteo pasquali. foto: photo

7ª| 8ª| 9ª| 10ª PROVA

MUGELLO pole position: Cicognani/Capello AUDI R8 LMS 1’49.099 giro più veloce: Bonanomi Audi R8 LMS 1’50.470 podio: 1. Sonvico Audi R8 LMS

leman Passuti si portava subito al comando allungando su Pierleoni e Livio. La lotta per la seconda piazza era molto accesa con Mastronardi che in un paio di occasioni riusciva a rintuzzare gli attacchi di Malucelli. Al 18° giro arrivava il primo colpo di scena con Gagliardini costretto ai box dal dechappamento di un pneumatico lasciando la testa della gara a Mastronardi. Al 22° giro Malucelli era costretto a rallentare per problemi al pescaggio della benzina, lasciando cosi il comando a Mastronardi seguito da Baccani e Sanna. Sotto la bandiera a scacchi, il pilota emiliano andava a cogliere cosi la sua seconda vittoria della stagione davanti a Baccani e Sanna. La terza ed ultima gara, che vedeva in pista le vetture di tutte le classi, registrava l’assenza sulla griglia della Corvette di Merendino – Di Benedetto per la rottura di un cuscinetto e la Porsche dei Coggiola per problemi al cambio. A conclusione del primo giro Capello affiancava Bonanomi e Camathias. Richiamato ai box per scontare un drive trough in seguito ad un contatto con Camathias, Sonvico ripartiva subito velocissimo recuperando ben presto la terza posizione. Al rientro in pista dopo i cambi pilota, Cicognani si confermava al comando davanti a Pierleoni. Nelle battute conclusive arrivava la zampata finale di Bonanomi che scavalcava Cicognani e si portava al comando che manteneva fin sotto la bandiera a scacchi, lasciandosi alle spalle Cicognani e Linossi.


FORMULA RENAULT 2.0 ALPS

9ª| 10ª PROVA

03 Luglio 2011

a cura di dario lucchese. foto: actualfoto

Tarancon piglia tutto

03 Luglio2011 pole position: Tarancon 1’43.730 giro più veloce: Chatin 1’44.425 podio: 1. Tarancon 2. Martins 3. Ghirelli

GARA 1

le sue azioni portando a casa il quarto posto, mentre l’inglese Melville McKee si è girato nel corso del secondo giro mentre era terzo. Chatin si è poi rifatto in Gara 2, sotto la pioggia. Per il transalpino si è trattato della prima vittoria, ottenuta davanti al compagno di squadra Tarancon, con McKee questa volta impeccabile e terzo al traguardo seguito da Zimmer e Martins. Una gara leggermente accorciata rispetto al previsto, a causa di un incidente che sul finire ha messo fuori gioco Alexandre Cougnaud e Edolo Ghirelli.

GARA 2

P

ole, vittoria e un secondo posto. Quello di Budapest è stato un weekend da incorniciare, nella F.Renault 2.0 Alps, per lo spagnolo Javier Tarancon. Bottino quasi pieno per il giovane pilota della Tech1 Racing, che si è potuto confermare leader del campionato. “Sorpasso” riuscito nei confronti di Yann Zimmer, in testa alla classifica alla vigilia di questo quinto round e quinto alla bandiera a scacchi di Gara 1. È stato invece lo stesso Tarancon a compiere una partenza perfetta dalla pole al primo “start”. Dietro di lui un sorprendente Enrique Martins. Il brasiliano della Cram Competition ha festeggiato con il secondo posto il suo debutto nel categoria. E gli italiani? Ottima la prestazione di Vittorio Ghirelli, che per la prima volta è potuto salire sul podio, mettendo a segno un terzo e meritato piazzamento. Peccato invece per Kevin Gilardoni, sesto in qualifica, ma poi costretto al ritiro per un problema di temperature. Ancora più sfortunato è stato Francesco Frisone, campione in carica del Challenge F.Renault 2.0 Italia e anche lui al proprio esordio assoluto nella serie Alps. Il milanese del Viola Formula Racing è rimasto bloccato nelle prove da un’uscita di pista e non ha neppure potuto prendere il via. Bene invece il francese Paul-Loup Chatin, che ha tenuto alte

Hungaroring pole position: Tarancon 1’43.775 giro più veloce: Chatin 2’03.034 podio: 1. Chatin 2. Tarancon 3. McKee

RACE REPORT

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a cura di pietro rizzo

1955: TRIONFI E TRAGEDIE quinta parte

SENZA UN ATTIMO DI RESPIRO Il Tourist Trophy si rivela una gara entusiasmante per l’intensità della lotta sul tortuoso e pericoloso tracciato irlandese fra Jaguar e Mercedes. Alla fine sarà la Casa tedesca a cogliere un risultato per molti versi inaspettato, ma ancora una volta la corsa richiederà un pesante tributo di vite umane.

N

el giorno della gara il cielo è coperto ma il percorso è asciutto. Gendenbien, vittima di un incidente durante le prove, non è in grado di prendere il via e quindi sono solo due le Ferrari alla partenza. All’abbassarsi della bandiera è la Jaguar di Berry la prima a scattare, seguita dalla Dtype di Hawthorn e dalla 300 SLR di Moss che prestissimo assume il comando e completa il primo giro con lo stupefacente tempo di 4’ 52” facendo chiaramente capire ai suoi avversari quali sono le sue intenzioni. Immediatamente alle sue spalle ci sono però le due Jaguar di Hawthorn e Berry. Al secondo passaggio risulta evidente che mancano alcune vetture e in lontananza si vede una nera colonna di fumo alzarsi verso il cielo. All’ingresso di Cochranstown la Mercedes del Visconte de Barry stava ostacolando un gruppo di inseguitori. Jim Mayers, al volante di una Cooper, nel tentativo di sorpassarlo urta contro uno dei piloni di cemento sul bordo della strada che tanto avevano preoccupato Claes. La Cooper prende immediatamente fuoco nell’impatto e scatena un incidente a catena che coinvolge altre sei vetture. Tre piloti, Macklin, Russell e Jopp, scampano all’incidente senza danni fisici, Wharton e Kretschmann soffrono di ustioni al viso e alle mani mentre il povero Mayers rimane ucciso sul colpo e Bill Smith muore successivamente in ospedale. A de Barry verrà poco dopo esposta la bandiera nera per guida pericolosa ma alcune delle vetture coinvolte nell’incidente rimangono a bruciare a bordo pista ancora per lungo tempo mentre la corsa continua con Moss sempre al co-

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STORIE D’ALTRI TEMPI

La partenza del TT. Moss (10) è già scattato all’inseguimento di Hawthorn, seguito dalle Aston Martin di Walker e Parnell mentre Musso (15), Collins (16) e Fangio (9) non sono ancora partiti. Hawthorn (qui alla guida) e Titterington hanno lottato coraggiosamente fino all’ultimo con l’unica Jaguar. Un guasto irreparabile li ha però fermati al penultimo giro.

mando seguito dalla Jaguar di Hawthorn che sembra essere l’unico in grado di mantenere il suo passo. Fangio guadagna posizioni fino a portarsi alle spalle di Hawthorn e davanti al giovane von Trips che dimostra di essersi adattato benissimo alla guida della 300 SLR. mentre le Ferrari perdono terreno e non sembrano in grado di recitare un ruolo di rilievo. Al 25° giro la prima delle vetture di testa a fermarsi per rifornimento e cambio pilota è la Jaguar di Hawthorn che cede il volante a Titterington. Fangio sale così in seconda posizione e si ferma al 29° giro seguito, al 30°, da Moss la cui vettura ha la parte posteriore

destra della carrozzeria a pezzi per l’esplosione di un pneumatico dopo che il pilota inglese aveva urtato contro un terrapieno a Quarry. I meccanici impiegano 2 minuti e 30 secondi per riparare il danno alla meno peggio e nel frattempo è Titterington che, tra l’entusiasmo della folla, assume il comando della gara. Fitch, che ha sostituito Moss, riprende la gara in seconda posizione davanti a Kling che ha sostituito Fangio. Titterington, grazie alla sua perfetta conoscenza del percorso, continua a guadagnare terreno sui suoi diretti inseguitori e il suo vantaggio arriva ad oltre un minuto quando

La Mercedes 300SLR di Moss con la carrozzeria danneggiata a seguito dell’esplosione di un pneumatico dopo un urto contro un terrapieno a Quarry. La vettura è stata rimessa in grado di continuare la gara grazie al rapido intervento dei meccanici.

inizia a piovere. Titterington sembra imprendibile e Neubauer gioca allora la sua carta vincente: richiama Fitch ai box e lo sostituisce con Moss che deve adesso recuperare oltre 3 minuti e mezzo. Il pilota inglese parte all’attacco e comincia a guadagnare sull’avversario giro dopo giro. Il duello tra la Jaguar e la Mercedes è di una tale intensità che i due leader hanno adesso doppiato tutti gli avversari. Quando però Titterington rientra ai box per rifornire e cedere la vettura a Hawthorn, il suo vantaggio si è praticamente annullato. Al 54° giro Moss riprende il comando della gara. e, il giro successivo, ha già 12 secondi di vantaggio. Hawthorn ritorna brevemente al comando quando Moss si ferma per rifornire ma presto è di nuovo in testa e aumenta costantemente il suo vantaggio. Fangio, staccato di un giro, è in terza posizione, mentre nelle retrovie gli incidenti sono numerosi. Behra si capovolge con la sua Maserati soffrendo serie ferite alla testa e lo sfortunato Mainwaring, un giovane proprietario terriero di 24 anni amico di Hawthorn, rimane mortalmente ferito quando la sua Elva si schianta a Tornagrough portando così a tre il numero dei morti in questa gara. All’approssimarsi della fine della gara smette di piovere e la pista si asciuga. Le posizioni di testa sembrano ormai stabilizzate quando, a due giri dalla fine, la Jaguar di Hawthorn si ferma improvvisamente lungo il percorso con l’albero motore rotto. Vince quindi Moss seguito dalle altre due Mercedes di Fangio e von Trips. Quarta è l’Aston Martin di Walzer /Poore che precede la Maserati di Musso e le Ferrari di Castelletti e Taruffi. Per la Mercedes è un risultato superiore ad ogni aspettativa che la porta al secondo posto nella classifica di Campionato, a solo tre punti dalla Ferrari. La Targa Florio, ultima prova del Campionato, sarà quindi decisiva per l’assegnazione del titolo.


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