Reporter di Pace

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Diritti fuori campo (2009), Reporter di pace (2010) I progetti sono stati realizzati dai ragazzi di San Giorgio a Cremano (NA) in collaborazione con Youth Action for Peace (YAP) Italia, Comune di San Giorgio a Cremano (NA), Informagiovani di San Giorgio a Cremano (NA), con il co-finanziamento della Regione Campania A cura di: Sandro Di Domenico, Stefano Varlese Equipe: Caterina Aprea, Maria Ascione, Luca Coppola, Tonia Di Costanzo, Marianna Diletto, Raffaele Fiorillo, Marco La Greca, Alessandra Mai, Peppe Papaianni, Cira Ponzo, Dario Rotondo, Christian Spagnolo

Si ringraziano: Il Sindaco di San Giorgio a Cremano dott. Domenico Giorgiano L’Assessore alle Politiche Giovanili di San Giorgio a Cremano dott. Luigi Velotta Il Dirigente Politiche Giovanili di San Giorgio a Cremano dott. Antonio Piccolo L’ex assessore alle Politiche Giovanili di San Giorgio a Cremano dott. Renato Carcatella Ufficio Informagiovani Sonia Tammaro, Gaetano Riccio Progetto grafico a cura di: Liza Zaytseva

Città di San Giorgio a Cremano


INDICE

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INTRODUZIONE

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CAPITOLO 1. PROGETTO “DIRITTI FUORI CAMPO” WORKCAMP “DIRITTI FUORI CAMPO”. CORTOMETRAGGIO “NOT ENOUGH WORDS” RESTYLING ARTISTICO INFORMAGIOVANI VIAGGIO NELLA MEMORIA (BERLINO, GERMANIA, 28.11.2009 – 05.12.2009)

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CAPITOLO 2. SULLE TRACCE DEL MUSEO DELLA PACE

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CAPITOLO 3. GIORNO DELLA MEMORIA

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CAPITOLO 4. PROGETTO “REPORTER DI PACE” PERCORSO SCUOLE FORMAZIONE REPORTER. TRAINING YAP PER CAMPLEADERS WORKCAMP “REPORTER DI PACE” E MOSTRA - MUSEO DELLA PACE, SAN GIORGIO A CREMANO



> Introduzione I volontari dell’Informagiovani di San Giorgio a Cremano hanno deciso di raccogliere in questo lavoro le esperienze, le conoscenze e i percorsi culturali di cui sono stati attivi protagonisti. Un cammino lungo due anni, articolatosi intorno ai progetti “Diritti fuori campo” e “Reporter di Pace” co-finanziati dal Comune di San Giorgio a Cremano (NA), dalla Regione Campania e dall’Unione Europea attraverso il Programma “Youth in Action”. I due progetti sono stati concepiti come unico percorso formativo per i diritti umani e il volontariato internazionale in un orizzonte più ampio che si fonda sulla volontà di comprendere e promuovere i valori della pace. In tal modo centinaia di giovani hanno potuto sperimentare l’intercultura e l’educazione alla pace con ragazzi/e di ogni parte del mondo, venuti nella cittadina vesuviana per prender parte ogni volta ad un progetto comune: un cortometraggio partecipato sui diritti umani, il restyling artistico dell’Informagiovani, una mostra fotografica, ecc. Queste le ragioni concrete che spingono ad offrire in questa pubblicazione un quadro sintetico delle molteplici attività con l’obiettivo ambizioso ed al contempo nobile di trasmettere l’importanza della cittadinanza attiva e di una partecipazione giovanile dal basso, capace di condividere e applicare sul “campo” i valori della pace. Preme sottolineare che tutto questo non sarebbe stato possibile senza il supporto e l’assistenza di chi nel tempo ha creduto nelle capacità dei giovani, motivandoli e scommettendo su di loro, fino a renderli protagonisti di un vero e proprio laboratorio creativo di educazione alla pace, una “Città per la Pace”. San Giorgio a Cremano, Ottobre 2010


» Capitolo 1. PROGETTO “DIRITTI FUORI CAMPO” I diritti umani devono essere resi una realtà, non un sogno idealistico

L.Ron Hubbard

Il progetto “Diritti fuori campo” nasce nel Marzo 2009 da una stretta collaborazione tra YAP Italia e l’Informagiovani di San Giorgio a Cremano. Ideato come percorso interattivo per l’educazione alla solidarietà ed ai diritti umani, il progetto consiste di varie fasi di attività proposte ai ragazzi di San Giorgio a Cremano con l’obiettivo di approfondire la conoscenza dei valori della pace nel contesto internazionale. Tra i ragazzi volontariamente attivi che sono stati selezionati per il progetto: Caterina Aprea, Danilo Cicalese, Luca Coppola, Antonietta Di Costanzo, Raffaele Fiorillo, Marco La Greca, Alessandra Mai, Debora Martucci, Daniele Picardi, Dario Rotondo, Giovanni Soria, Christian Spagnolo, Valentina Stefanelli. Gli incontri a cura del dott. Stefano Varlese, responsabile dell’associazione YAP Italia, basati su metodologie di “non formal education”, hanno preparato i ragazzi a tematiche quali intercultura, diritti umani, tolleranza e non violenza, dinamiche del gruppo, conflict management, volontariato internazionale. Contemporaneamente i ragazzi hanno partecipato ad un corso d’inglese con la professoressa Elvira De Rosa per rafforzare le loro competenze linguistiche in vista del campo di volontariato internazionale.


WORKCAMP “DIRITTI FUORI CAMPO”. CORTOMETRAGGIO “NOT ENOUGH WORDS” Le abilità sviluppate durante i due corsi non sono rimaste solamente delle conoscenze teoriche. A Guigno-Luglio 2009 un campo di volontariato internazionale, organizzato da YAP Italia e l’Informagiovani a San Giorgio a Cremano e ospitato a Villa Bruno, ha trasformato in realtà i principi ispiratori dell'intero progetto, realizzando l'incontro e la cooperazione di giovani provenienti da tutto il mondo. Il gruppo dei volontari internazionali tra cui Jaeyeon Jung e Saemi Kim (Corea del Sud), Alice Ranz e Marie Masnada (Francia), Eleonor Ross (Regno Unito), Marcel Pellicero (Spagna), Zuzana Bujnakova (Slovacchia), Gertruda Gecaite e Teodora Kuklyte (Lithuania), Alexandra Vondrackova (Repubblica Ceca), Montsse Miranda Aguilar (Messico) assieme ai volontari locali partecipanti del corso “Diritti fuori campo” hanno contribuito alla realizzazione di un cortometraggio sul tema dei diritti umani. Il campo ha visto i ragazzi di tutto il mondo coinvolti in un laboratorio di scrittura creativa a cura dell’associazione Lineadarco e in un laboratoio sui diritti umani e gli obiettivi di Millenio per poter realizzare un cortometraggio “Not Enough Words” disponibile online (http://www.youtube.com/watch?v=DROlYL_YzPo)



RESTYLING ARTISTICO INFORMAGIOVANI Dal 18 luglio al 1 agosto 2009 i volontari internazionali di YAP Italia, tra i quali Jimin Kim e Jiwon Shin (Corea del Sud), Natasa Simanic e Biljana Arsic (Serbia), Christina Buschlinger e Wiebcke Rohl (Germania), Saioa Goikoetxea Urrutia e Urtzi Alfaro Loro (Spagna) con gli operatori e i volontari dell’Informagiovani hanno realizzato un restyling artistico della sede del Centro Informagiovani attraverso un progetto di architettura partecipata dal basso. Nuovi spazi, nuovi arredamenti, nuovi servizi e funzionalità nella storica sede di Villa Bruno. Il nuovo Informagiovani si è presentato in una veste completamente rinnovata, più adatta al suo ruolo. Non più solo un punto informativo, ma un luogo d’aggregazione, uno spazio che possa ospitare mostre, incontri, eventi culturali, artistici e musicali. Completamente rinnovata l’organizzazione degli spazi in un luogo storico, nato come "sportello", che si trasforma in un progetto più ampio, per diventare lo snodo centrale di una rete di relazioni.


VIAGGIO NELLA MEMORIA (BERLINO, GERMANIA, 28.11.2009 – 05.12.2009)

La study visit a Berlino ha rappresentato il momento conclusivo dell’intero percorso educativo sul tema dei diritti umani del progetto “Diritti fuori campo”. L’attività è consistita in una serie di incontri guidati che hanno dato l’opportunità a tutti i partecipanti di arricchire le proprie competenze attraverso spazi, persone e testimonianze. La study visit è stata preceduta da vari workshops sui diritti umani e da un cineforum sul tema della memoria storica presso l’Informagiovani. La study visit si è sviluppata attraverso un intenso programma di attività quali: meeting con associazioni di volontariato come “Mafia? Nein, Danke!” e la ONG Internazionale Openhouse; l’incontro con studenti della Romania, con i quali si è affrontato il tema dell’integrazione e dell’allargamento dell’UE; dibattiti con studenti dello Yemen e dell’Iran, sul tema dei diritti umani nel mondo arabo; e infine, visite in luoghi simbolo e di particolare interesse storico culturale tra cui il memoriale dell’Olocausto, il Bundestag, il museo di Anna Frank e il complesso memoriale sul Muro di Berlino. Le attività previste dagli operatori del progetto durante la visita a Berlino hanno consolidato i rapporti tra i ragazzi e potenziato le loro capacità comunicative. Al termine della study visit si è lanciato ai ragazzi un input per innescare un processo di co-progettazione di nuove azioni congiunte sul territorio di San Giorgio a Cremano. Molti dei partecipanti hanno mostrato maggiore facilità nel parlare in pubblico e buona capacità di formulare ipotesi migliorative, sulla base dei bisogni rilevati dall’Informagiovani, che hanno portato alla ideazione del progetto “Reporter di Pace”.




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Capitolo 2. SULLE TRACCE DEL MUSEO DELLA PACE VISITA A COLLEGNO (TORINO, 18 – 21.01.2010)

Nel mese di Gennaio, una delegazione dell’Informagiovani di San Giorgio a Cremano composta dall’ex Assessore alle Politiche Giovanili Renato Carcatella, gli operatori dell’Informagiovani Gaetano Riccio e Sonia Tammaro ha preso parte ad una serie di incontri istituzionali presso il Museo Laboratorio di Pace di Collegno (To). Tale visita è stata programmata per permettere un confronto di esperienze tra realtà locali impegnate sul tema dei diritti umani e della pace. A tale visita hanno preso parte 2 volontari del progetto “Diritti Fuori Campo”, in quanto al rientro dalla study visit di Berlino si è proceduto secondo una programmazione che prevedeva il coinvolgimento costante coinvolgimento dei ragazzi e la loro responsabilizzazione in vista del nuovo progetto “Reporter di Pace”.


La necessità di creare un nucleo di ragazzi sui quali poter lavorare in maniera più intensiva nella fase iniziale del progetto “Reporter di Pace”, è stata dettata dalla consapevolezza della complessità delle azioni previste dal progetto. Si è pertanto deciso di puntare su un “effetto contagio” ossia sul fatto che il coinvolgimento attivo e la responsabilizzazione di alcuni di loro si sarebbero facilmente trasmessi ad un gruppo più largo. Gli esiti della visita al Laboratorio Museo di Pace di Collegno infatti sono stati oggetto di riflessioni e dibattito tra i volontari dell’Informagiovani di San Giorgio a Cremano, nella prospettiva di emulare l’esempio di Collegno nella creazione di un laboratorio originale all’interno del quale convogliare le competenze e le esperienze sviluppate nel corso del tempo a San Giorgio a Cremano. In Italia non esiste ancora nessun vero e proprio Museo per la Pace. Tuttavia diverse città stanno maturando l’ipotesi di dedicare spazi e risorse a questo tema essenziale. La proposta elaborata dai volontari e dagli operatori dell’Informagiovani è stata quindi di partire dall’esperienza a livello nazionale e internazionale nello studio e nella comunicazione di questi valori, per mettere insieme le idee e i progetti, riflettere su ruolo, significato e contenuti di un museo laboratorio di pace.


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Capitolo 3. GIORNO DELLA MEMORIA (27 GENNAIO 2010)

Un convegno sulla libertà di informazione, una mostra sul regime coreano di Pyongyang, la presentazione del libro di un sacerdote missionario e uno spettacolo dedicato ad Anna Politkovskaja. Sono stati questi gli eventi promossi dall’assessorato alla Pace della Città di San Giorgio a Cremano, guidato da Renato Carcatella, per la Giornata della Memoria. Il 26 gennaio 2010 il siciliano Orazio Mezzio ha dato il via all’iniziativa promossa dall’Informagiovani sangiorgese illustrando le tappe del suo reportage fotografico sulla Corea del Nord: «Sorrisi di regime». Un viaggio in immagini lungo un ventennio (1989-2009) seguendo le tracce dei diritti civili negati su testi di Tiziano Terzani, di Lanfranco Norcini Pala, direttore di Azione Sociale e di Giuseppe Materazzo, redattore economico dell’Avvenire.


La mostra è stata accompagnata da una tavola rotonda sul diritto all’informazione con ospiti Peppe Ruggiero, autore di «Biutiful Cauntri», Romolo Sticchi, inviato del Tg3, Andrea Postiglione, freelance napoletano per Al Jazeera, Bbc e Current Tv e Patrizia Capua, giornalista della «Repubblica». Nel tardo pomeriggio, con gli interventi del sindaco Mimmo Giorgiano e dell’assessore Carcatella, il piano nobile del Palazzo della cultura vesuviana ha ospitato quindi la presentazione di «Dio mi ha toccato il cuore», libro-diario di Angelo Esposito, sacerdote missionario napoletano, scelto dal cardinale Crescenzio Sepe come Fidei Donum della diocesi partenopea per il Guatemala. «Anna Politkovskaja, concerto per voce solitaria», il pluripremiato spettacolo teatrale di e con Ferdinando Maddaloni ha chiuso mercoledì 27 gennaio, proprio nel Giorno della Memoria, ricordando la giornalista uccisa a Mosca, il calendario della manifestazione che ha sancito il lancio del progetto «Reporter di pace». Il nuovo percorso di formazione dedicato ai giovani e ideato in collaborazione con Youth Action for Peace (Yap) seguendo la massima della giornalista russa: «Io vivo la vita e scrivo quello che vedo».

http://www.sorrisidiregime.it


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Capitolo 4. PROGETTO “REPORTER DI PACE” Non basta parlare di pace, bisogna crederci. Non basta crederci uno ci deve lavorare

Eleonor Roosvelt

“Reporter di Pace” (Dicembre 2009-Settembre 2010) è stato un percorso di formazione promosso dall’assessorato alle Politiche giovanili con Yap Italia, fondato sulla cultura della nonviolenza e della difesa dei diritti umani finalizzato alla creazione di un Museo-Laboratorio di Pace. Il progetto ha avuto la triplice funzione di: • riflettere sul ruolo, significato e contenuti del museo stesso; • entrare in contatto con alcune rilevanti esperienze internazionali; • iniziare un lavoro di cooperazione “a rete” in tutta Italia. La realizzazione del progetto sul tema della pace e della memoria storica ha sviluppato una consapevolezza della diversità, necessaria per l’accettazione dell’altro. Il riconoscimento della dignità, del valore e dei diritti di sé e dell’altro è diventato l’occasione per intraprendere un percorso innovativo attraverso il coinvolgimento attivo delle scuole e dei volontari che hanno preso parte al progetto “Diritti fuori campo”.



PERCORSO SCUOLE Le finalità educative perseguite sono state: • educare ai valori della democrazia e della pace, ai diritti umani e alla solidarietà internazionale; • sviluppare una coscienza critica. Hanno partecipato attivamente al progetto le scuole medie “Guglielmo Marconi” (1G, 2G, 2F, 2C, 3G, PON), “Massaia” (3A, 3G), “Guido Dorso”, “La Stanziale” (2F, 2H, 3C, 3E, 3F), e la scuola superiore I.T.I.S “Enrico Medi”, coinvolgendo complessivamente più di 250 studenti. Sono state allestite 2 mostre a cura del centro di documentazione del manifesto pacifista internazionale. La prima mostra, “50 anni di pace sui muri d’Europa – 1950-2000” presso il piano nobile di Villa Bruno dell’ 8 Marzo al 28 Aprile 2010 costituita da 100 manifesti, passa in rassegna marce, convegni, campagne di sensibilizzazione pacifiste fiorite in Europa negli ultimi cinquant’anni e punta a favorire negli alunni delle scuole del territorio una presa di coscienza sul tema dei diritti umani e dell’educazione alla pace. A guidare i ragazzi sulle tracce del movimento in marcia per la pace sono stati Vittorio Pallotti e Fiorella Mancini dell’associazione Percorsi di Pace assieme ai giovani volontari che hanno partecipato al progetto "Diritti Fuori Campo". Sono stati organizzati vari incontri nelle scuole, durante i quali gli alunni hanno potuto riflettere e rielaborare con il supporto dei docenti e dei volontari dell’Informagiovani sulle tematiche della mostra. Al termine del ciclo di incontri gli studenti hanno realizzato un proprio manifesto delle pace. I manifesti sono stati valutati da un comitato composto dai docenti delle scuole interessate e dai responsabili delle istituzione coinvolte nel progetto.


Tutte le scuole coinvolte sono state protagoniste della Marcia della pace tenutasi a San Giorgio a Cremano il 30 Aprile 2010. Inoltre gli alunni della classe vincitrice hanno partecipato, grazie all'Assessorato alle Politiche Giovanili, all’Informagiovani di San Giorgio a Cremano e ai volontari dell’Informagiovani, alla Marcia della pace Perugia-Assisi del 16 Maggio 2010. Tutti lavori realizzati dalle scuole sono stati successivamente esposti durante la seconda mostra, “Camminare per la Pace – Marce e cammini per la pace e la non violenza” dal 30 Aprile al 17 Maggio 2010 presso il piano nobile di Villa Bruno. Le 2 mostre, a cura del Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale facente parte della rete internazionale dei Musei della Pace (International Peace Museums Network), sono state coadiuvate dall’officina-laboratorio partecipativo a cura dell’Informagiovani ed hanno permesso di iniziare il lavoro di archivio di eventi e di documentazione ed accrescere la conoscenza e la fiducia dei giovani (e meno giovani) nelle tecniche e strategie per la risoluzione nonviolenta dei conflitti. I lavori realizzati dagli studenti costituiranno parte integrante del processo necessario per fondare un museo-laboratorio di pace nel Comune di San Giorgio a Cremano.



FORMAZIONE REPORTER. TRAINING YAP PER CAMPLEADERS Accanto al percorso di collaborazione con le scuole medie e superiori della città di San Giorgio a Cremano, un secondo percorso del progetto “Reporter di pace” ha visto il coinvolgimento di un gruppo di giovani, di età compresa tra i 16 e i 30 anni. Il progetto ha coinvolto ragazze e ragazzi, della città di San Giorgio a Cremano e altri comuni limitrofi, in laboratori di fotografia e lingua inglese, con l’obiettivo di formare un team di giovani capaci di raccontare il mondo. Il corso è stato pensato come continuazione del progetto “Diritti fuori campo”: si è proseguito infatti su quella linea facendo sì che i giovani entrassero in contatto con altre realtà e si mettessero a confronto con un tema difficile come i diritti umani e il concetto di diversità. Il progetto ha coinvolto 30 giovani in laboratori di fotografia, scrittura e potenziamento della lingua inglese con l’obiettivo di formare una vera e propria squadra di cronisti dei diritti umani pronti ad animare i campi di volontariato per la pace in Italia e all’estero.


Il corso è stato strutturato in 3 fasi: • nella prima fase (Marzo-Aprile) i volontari hanno seguito il corso di Inglese, tenuto dalla professoressa Serena Stagni. • nella seconda fase (Aprile-Maggio) si è tenuto il corso di fotografia, diretto dal fotografo Dario De Cristofaro. • La terza fase è stata quella finale, cioè la messa in pratica di tutto ciò che i volontari avevano solo imparato teoricamente. Nei giorni 28-30 maggio 2010 si è svolto il corso per i coordinatori di progetti di volontariato internazionale, tenuto da Stefano Varlese di Yap Italia. I ragazzi hanno avuto una formazione estesa riguardo le dinamiche di gruppo, l'apprendimento interculturale, la gestione dei conflitti, la comunicazione e la realizzazione dei progetti di volontariato internazionale. Durante i tre giorni di simulazione di un campo di volontariato internazionale, attraverso lezioni, giochi, attività, riunioni, e naturalmente attraverso la convivenza, la condivisione, la suddivisione dei compiti e la responsabilizzazione del gruppo, si è andato via via chiarificando, agli occhi dei volontari, cosa fosse un campo di lavoro e cosa comportasse essere un coordinatore. Oltre all’impegno dei giovani campani, durante il training non sono mancate le occasioni di svago, come il “Cremano Unplugged” concorso musicale per autori e gruppi musicali emergenti a Villa Bruno il 29 maggio.


WORKCAMP “REPORTER DI PACE” E MOSTRA - MUSEO DELLA PACE A SAN GIORGIO A CREMANO

La fase conclusiva del percorso è stata quella del campo di volontariato organizzato in collaborazione dell’Informagiovani e YAP Italia. Tra i volontari internazionali che hanno partecipato al progetto: Adina Aldamzharova (Federazione Russa), Ani Soghomonyan e Vahan Gharibyan (Armenia), Hanna Wysopolska e Martyna Olczak (Polonia), Milica Mima Trninic (Serbia), Kenneth Pizano Mendoza (Messico), Lim Sejeong e Hyo Joo Kim (Corea del Sud), Letti Varga (Ungheria). Il campo è iniziato il 26 giugno 2010 ed è durato tre settimane, fino al 17 luglio 2010, periodo durante il quale i volontari sono stati impegnati in attività di educazione alla pace e ai diritti umani, riflettendo sul ruolo del volontariato nella società civile e sull’arte come strumento di pace e mezzo di solidarietà.


Le attività di fotografia e pittura, svolte durante il campo di volontariato internazionale “Reporter di Pace”, sono confluite in una Mostra, organizzata dai volontari stessi, che hanno voluto esporre alla cittadinanza i lavori realizzati, così da fornire un primo importante tassello, il nucleo di un futuro Museo della Pace di San Giorgio a Cremano. Il primo Museo vesuviano della pace ha aperto ai visitatori in Villa Bruno, a San Giorgio a Cremano, durante un fine settimana inaugurale denso di emozioni. Un aperetiivo internazionale di benvenuto ha accolto giovedì 15 luglio i primi visitatori al vernissage della mostra allestita nella sala multimediale Peppino Impastato, negli spazi dell’Informagiovani. Dopo tre intense settimane di attività, in cui i volontari locali e internazionali si sono impegnati fianco a fianco nell’ideazione e nell’allestimento del museo, l’Informagiovani ha accolto e guidato in tutte le principali lingue del mondo il pubblico alla scoperta dei 15 pannelli in formato manifesto e dei due quadri di grandi dimensioni. Il progetto Reporter di pace, nato da un’esperienza pluriennale sulle tracce della memoria: dalla produzione di un cortometraggio sui diritti fondamentali (“Not enough words”, visibile liberamente in rete e prodotto nel 2009), alla visita ai monumenti in ricordo della shoa a Berlino fino all’organizzazione di una conferenza-studio in gennaio sulla libertà di informazione, mira ad andare ancora più lontano adesso, con l’espansione dal nucleo di base del primo Museo della pace vesuviano in un allestimento permanente unico a Napoli nel suo genere.



Percorso formativo. STRUTTURA E OBIETTIVI PROGETTO “DIRITTI FUORI CAMPO” * Azioni preliminari → avvio partenariato internazionale → → → → →

progettazione dell’intervento composizione dell’equipe programmazione delle azioni diffusione delle informazioni sul progetto individuazione dei facilitatori

Preparazione

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formazione di un gruppo di 30 giovani corso di lingua e cultura inglese corso sul volontariato e diritti umani corso di scrittura creativa e di cinema

Realizzazione

→ campo di volontariato: Cortometraggio “Not enough words” → campo di volontariato: Restyling artistico dell’Informagiovani → Study visit a Berlino

PROGETTO “REPORTER DI PACE” * Azioni preliminari

Preparazione

Realizzazione

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formazione di un gruppo di 30 giovani corso di ligua e cultura inglese formazione per i coordinatori di progetti di volontariato internazionale corso di fotografia laboratori nelle scuole e mostra “50 anni di pace sui muri d’Europa” marce della pace (San Giorgio e Perugia-Assisi) workcamp “Reporter di Pace”

MUSEO LABORATORIO DELLA PACE



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