Eseguire uno screening dei genitori durante la valutazione del bambino

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Eseguire uno screening dei genitori durante la valutazione del bambino: indagare una psicopatologia del bambino e del genitore all’interno dello stesso Servizio Psichiatrico Vidair HB, Reyes JA, Shen S, et al. Screening Parents During Child Evaluations: Exploring Parent and Child Psychopathology in the Same Clinic J Am Acad Child Adolesc Psychiatry 2011;50(5):441-450

A cura di Costantino Panza E’ noto che genitori con malattia depressiva o ansiosa hanno figli con una più alta probabilità di sviluppare un disturbo psichiatrico. Scopi dello studio: 1) identificare i sintomi presenti nei genitori che accompagnavano i propri figli per una valutazione diagnostica presso una struttura psichiatrica; 2) valutare l’associazione tra i sintomi accusati dai genitori e la condizione psicologica/psichiatrica del figlio; 3) determinare una possibile relazione tra severità dei sintomi del genitore e la diagnosi del figlio. Metodi. Valutati 848 i bambini di età 6-17aa (55% ispanici, 24% bianchi, 15% afroamericani) con 801 madri e 182 padri inviati presso il New York State Psychiatric Institute dal proprio pediatra curante e abitanti nella città di New York. I tests diagnostici comprendevano un colloquio clinico con intervista semistrutturato (90 minuti per i genitori e di 60 minuti per i bambini) basato sui criteri DSM-IV per la valutazione psichiatrica dei bambini. Inoltre, venivano somministrati questionari per i bambini (Child Behavior Checklist for Ages 6-18 - CBLC; Children Global Assessment Scale CGAS) e per i genitori (Brief Synptom Inventory-18 – BSI). Risultati. Il 32.38% dei bambini (n.272) presentavano disturbi internalizzati (malattia ansiosa o depressione) ed il 64.76% presentava disturbi esternalizzati (disturbo della condotta, disturbo oppositivo, ADHD). Il 18.8 % delle mamme ed il 18.42 % dei padri presentavano un’elevata sintomatologia internalizzata (depressione e/o ansia). La sintomatologia materna è associata significativamente con ansia, depressione, disturbi di condotta o oppositivi, ma non con ADHD. Anche i disturbi psichiatrici paterni presentavano correlazione con la diagnosi dei figli ma con scarsa significatività statistica (Odd Ratio positiva ma intervallo di confidenza non significativo). Conclusioni. Questo studio sottolinea l’importanza di eseguire uno screening per disturbo psichiatrico nei genitori dei bambini inviati ad un percorso di diagnosi e cura psichiatrico. Commenti Se ben nota è il rischio di trasmissione intergenerazionale di disturbi psichiatrici all’interno della famiglia, sono solo due gli studi che hanno valutato la presenza di un disturbo psichiatrico nella prole in occasione di un intervento clinico psichiatrico sul genitore con un numero complessivo di 239 madri screenate purtroppo senza la valutazione del padre. Nel primo studio (Ferro T et al. Screening for depression in mother bringing their offspring for evaluation or treatment of depression. Am J Psychiatry 2000; 157:375) il 31% delle mamme presentava una sintomatologia psichiatrica importante, mentre nel secondo (Swartz HA et al. Depression and anxiety among mothers who bring their children to a pediatric mental health clinic. Psychiatr Serv. 2005;56:1077) il 61% delle madri aveva sintomi compatibili con un disturbo depressivo o ansioso.


Questa ricerca è la prima a valutare la presenza di ansia o depressione nel padre. Il fatto di non aver trovato una correlazione statistica significativa tra disturbo paterno e malattia del bambino, nonostante la percentuale di disturbo psichiatrico sia simile tra padri e madri può essere legata al fatto che solo pochi padri si sono presentati al centro specialistico, non rispecchiando così la totalità dei padri. Con questa studio i ricercatori dimostrano che è possibile screenare i genitori di bambini che frequentano un Centro specialistico psichiatrico. Ciò implica che questi Servizi si debbano “ristrutturare” accogliendo non solo i bambini ma anche i genitori nel percorso diagnostico all’interno dello stesso setting clinico. Infatti la presenza di una psicopatologia del genitore ha forti ripercussioni sull’esito di qualsiasi intervento di sostegno psichiatrico nel bambino. Se le risorse a disposizione non permettono un percorso diagnostico completo anche per i genitori la possibilità di uno screening, così come è stato fatto in questo studio attraverso il test BSI è risultato efficace e non richiede grandi risorse. Messaggio conclusivo: quando si invia un bambino per una valutazione psichiatrica, dobbiamo sempre pensare anche ad una valutazione dei genitori in questo senso. Siamo o no pediatri di famiglia?


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