Vroom Italia #297

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ANNO XXVI - MENSILE - MAGGIO 2014 - N°297 - 4,00 Euro (Italy only)

PRIMO PIANO QUESTA VALVOLA RIVOLUZIONERÀ I MOTORI 2016 KARTING, EMOZIONE E PASSIONE

W E I

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ITALIA

V E

Le novità regolamentari hanno permesso alle gare Csai di recuperare partecipanti? Al momento sembrerebbe di no

R P

UN NUOVO INTERESSANTE CAMPIONATO PER I KART 4T A MARCE SU PISTE INDOOR E OUTDOOR

IERI OGGI

DOMANI

ANGOLO DI ACKERMANN QUESTO SCONOSCIUTO

FOTO: D. PASTANELLA

JULES BIANCHI


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no vroom

Last updated on 17.04.2014

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Magazine (also available for

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INTERNATIONAL N. 155 MAY 2014 â‚Ź 5.00

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KARTING PHOTO: T. DECK

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ROTAX EURO CHALLENGE

The fight is on Genk: kick off, Euro Challenge sparks off on-track action also thanks to international stars backed by Factory teams on grids. DD2, Lennox just a tenth over Thonon

SPECIAL FROM KART TO FORMULA WITH LECLERC

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SÉBASTIEN BUEMI

TESTED IN LONATO

The Red Bull driver talks about his career, from Karting to Formula 1

4 engine manufacturers hit the track with new solutions for direct drive

20 YEARS WITHOUT AYRTON MIKE WILSON ON SENNA

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KARTING, EMOTION & PASSION

Spain

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VENDRELL CUP 35,0(5$ (',&,Â?1

Brazil SOS KART

SIMPLE MAINTENANCE

HOW TO "CREATE" PRESSURE

Ahmed on top at Winter Cup

MANUAL DEL AFICIONADO

MAIDEN INTERNATIONAL VICTORY IN KF3 FOR YOUNG TALENT ENAAM AHMED

EL MOTOR PARA HOBBY

PRUEBA EN PISTA

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ACKERMANN: CUESTIĂ“N DE Ă NGULO

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20 AĂ‘OS SIN AYRTON TERRY FULLERTON

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Russia & Ukraine Las series 2014 arrancaron a lo grande con la primera cita de su calendario en el Circuito Internacional de Zuera

RACE RETRO SHOW 2014

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5th ROTAX WINTER CUP

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LA REVISTA DE KARTING - N. 7 - EDICION II - ABRIL 2014

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PSICOLOGĂ?A DEPORTIVA LA ATRIBUCUĂ“N CAUSAL, ESA PRESENTE DESCONOCIDA

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PHOTO D. PASTANELLA

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RUBENS BARRICHELLO COMANDA EQUIPE VENCEDORA DAS 500 MILHAS DO BETO CARRERO

KART E SAĂšDE A IMPORTĂ‚NCIA DA ALIMENTAĂ‡ĂƒO SAUDĂ VEL

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Vicedirettore FABINA GAVILLUCCI fgavillucci@vroom.it Redazione WALTER GUCCI wgucci@vroom.it CARLA DILETTI cdiletti@vroom.it Contenuti Speciali Michele Aglieri vroomama@vroom.it Glenda Cappello vroomkids@vroom.it Maurizio Voltini mvoltini@vroom.it Hanno Collaborato Actualfoto, M. Angiolella, N. Brancher, M. Bregani, E. Brigatti, Chiara C. Giuliani, FM Press, D. Ghinassi, R. Imperio, A. Milioni Motorsport XL, S. Murtas, D. Pastanella, A.Pepe, M. Perrucca. Segreteria di Redazione Segreteria Abbonamenti FABINA GAVILLUCCI fgavillucci@vroom.it Costo abbonamento x 12 copie 40 Euro Italia 110 Euro Europa 150 Euro Zona 2: America, Asia, Africa 198 Euro Australia e Nuova Zelanda Costo abbonamento x 2 copie della rivista, spedizione mensile 156 euro Europa 216 euro Resto del Mondo (no Australia) versamento su c/c postale 11884020 intestato ad Archimede Editore Srl via Mozart 1 - 04011 Aprilia (LT) Stampa: Rotopress International S.r.l. per conto di Grafiche Professionali Roma Srl Distribuzione: SO.DI.P. “Angelo Patuzzi” SpA Via Bettola, 18-20092 Cinisello Balsamo (MI) Registrazione al Tribunale di Latina n. 489 del 01-04-1989 © Copyright 2001 - Tutti i diritti riservati La riproduzione di illustrazioni e articoli pubblicati dalla rivista, nonché la loro traduzione, è riservata e non può avvenire senza espressa autorizzazione della casa editrice. I manoscritti e le illustrazioni inviati alla redazione non saranno restituiti anche se non pubblicati e la Casa Editrice non si assume responsabilità per il caso che si tratti di esemplari unici. La Casa Editrice non assume alcuna responsabilità nel caso di eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati o di errori in cui fosse incorsa nelle loro riproduzione sulla rivista. Tutte le pubblicazioni su Vroom avvengono senza eventuali protezioni di brevetti d’invenzione; inoltre, i nomi delle merci coperti da eventuale marchio registrato, vengono utilizzati senza tenerne conto.

sommario MAGGIO 2014

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ATTUALITÁ

20 CAMPIONATO PGK-Z IL KART RENTAL FA IL SALTO DI QUALITA’ 22 SPECIALE ITALIA LA SITUAZIONE NELLE GARE NAZIONALI 2014 28 IERI, OGGI, DOMANI JULES BIANCHI - OBIETTIVO ROSSO 34 20 ANNI SENZA SENNA LA TESTMONIANZA DI MIKE WILSON 38 PRIMO PIANO TEST MOTORI SULLE POSSIBILI EVOLUZIONE DEI KF TECNICA 84 PROVA IN PISTA ACKERMANN, QUESTIONI DI ANGOLO

22 SPECIALE ITALIA

LA SITUAZIONE NELLE GARE NAZIONALI Vediamo come sono partite le gare nazionali in questo avvio di stagione 2014, in cui una volta di più occorre ribadire quali siano le vere motivazioni dei kartisti.

GARAGE 90 IL MANUALE DELL’AMATORE CONCLUSIONI 92 FITNESS LA SCHIENA III PARTE GARE TROFEI INTERNAZIONALI 46 25° TROFEO ANDREA MARGUTTI TROFEI DI MARCA 54 ROK CUP NORD - 7 LAGHI 3a PROVA 56 ROK CUP CENTRO - RIETI 3 a PROVA 58 EASYKART - HAPPY VALLEY 2a PROVA TROFEI DALLE REGIONI 62 KARTSPORT CIRCUIT, BORGO TICINO, 2a PROVA 66 UPN - CUP RACE LAZIO - LATINA 3 a PROVA 70 CAMP. REG CSAI PISTE, CERVIA 1a PROVA 72 CAMP. REG CSAI PISTE, SIENA 2a PROVA 74 CAMP. REG CSAI PISTE, S. CESAREO 3a PROVA 76 CAMP. REG CSAI PISTE, VILLASMUNDO 3a PROVA 78 CAMP. REG CSAI PISTE, TRISCINA 2a PROVA

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RUBRICHE 8 GALLERY Le Foto del Mese 12 VROOMKIDS La Mamma mi Veste... 14 VROOMMAMA “A” Come Autonomia 16 PRESA DIRETTA La Posta dei Lettori 18 MONDOKART News & Anteprime 80 VROOMBOX Le Corse in Cifre 97 GLI APPUNTAMENTI IN PISTA Calendario gare

46

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speciale italia

KARTERS JUST WANNA HAVE FUN!

VEDIAMO COME SONO PARTITE LE GARE NAZIONALI IN QUESTO AVVIO DI STAGIONE 2014, IN CUI UNA VOLTA DI PIÙ OCCORRE RIBADIRE QUALI SIANO LE VERE MOTIVAZIONI DEI KARTISTI. a cura di Maurizio Voltini

22


LA SITUAZIONE NELLE GARE NAZIONALI DI INIZIO 2014

Non è una cosa per i piloti più giovani, ma pensiamo ci sarà sicuramente chi ricorderà la bella canzone che negli anni ’80 lanciò Cindy Lauper nell’olimpo internazionale della musica: Girls just wanna have fun. Ci siamo permessi di adattare un po’ il titolo per rimarcare un concetto fondamentale: anche i kartisti vogliono divertirsi! Dovrebbe essere un fattore scontato, invece è proprio sul fatto di aver relegato in secondo piano questo aspetto ad aver condannato il karting nazionale alla deprimente situazione degli ultimi anni. Purtroppo c’è stato chi ha voluto anteporre a tutto l’idea che invece i kartisti corressero solo per vincere, per il risultato. Intendiamoci: in qualsiasi competizione sportiva si mira alla vittoria, questo è palese; ma non può essere l’unica motivazione che spinge a partecipare. Non vogliamo per forza scomodare De Coubertin, ma per fare un esempio pratico, davvero si può ragionevolmente pensare che tutti, fra le migliaia di partecipanti alla maratona di New York, siano lì pensando di poter davvero vincere?

Lo stesso in kart: quando le cose “funzionavano” avevamo tranquillamente una quarantina di piloti in ciascuna delle principali categorie. Ebbene, pensate che proprio tutti avessero la vittoria come “ragionevole obbiettivo”? Certamente anche l’ultimo al via spera sempre che escano tutti alla prima curva, ma se non succede non arriva a farsene un problema. Diciamo che, fra questa quarantina presa ad esempio, i primi dieci erano quelli che cercavano il risultato di spicco sapendo di poterlo raggiungere, mentre gli altri trenta erano lì comunque per “fare la gara”. Perché il karting, a quei tempi, ti permetteva in ogni caso un divertimento esilarante a prescindere dal risultato finale: una gara in cui avevi combattuto con qualcun altro dall’inizio alla fine, e con mezzi nervosi e difficili, era qualcosa di adrenalinico che a fine giornata ti lasciava tanto da raccontare assieme ai tuoi “compagni di corse” (il termine “rivali” era poco consono) mentre risistemavi tutto nel baule della macchina. Coppa o non coppa. Era il motivo per cui anche quando ti

Mario Fini, che nella foto vediamo con Max Gazzé e la moglie, è il fondatore della pista di Arce, dove in questo inizio d’anno si è avuto un raffronto indicativo, in termini di partecipazione, fra una gara Csai e una della serie UPN, con la seconda che ha portato in pista più del doppio dei piloti.

sbattevano fuori in partenza, ripartivi subito senza pensare che il risultato finale era compromesso, ma solo che ti veniva data l’occasione per provare a fare un po’ di sorpassi in rimonta.

IL RISULTATO DAVANTI A TUTTO Invece fra chi decideva ha preso piede l’idea che i kartisti fossero lì solo per il risultato, deviando tutto il settore di conseguenza. Con effetti devastanti: dei 40 kartisti per categoria di cui parlavamo, alla fine sono rimasti solo quei “primi dieci” (ma spesso anche meno) che appunto mettevano il risultato davanti a tutto il resto. E il bello è che quando facevi presente queste incongruenze, ti rispondevano dicendo che appunto tutti quelli che correvano lo facevano solo per vincere, e quindi era giusto così... Peccato che sarebbe stato meglio chiedere (o sapere) le motivazioni (ovviamente ben diverse) di quei trenta che invece erano rimasti a casa. Al tutto si è aggiunta la beffa della “dimostrazione” data dai campionati regionali: «Vedi - dicevano - i piloti vanno a correre nelle prove di Regionale perché vogliono gare importanti e titolate». Peccato che bastasse frequentare le piste per capire che invece, se i piloti preferivano andare a correre delle gare regionali, era solo perché ormai erano le uniche in cui si aveva la speranza che le categorie venissero costituite! Infatti erano ben pochi i piloti che facevano il minimo di gare per “partecipare veramente” al regionale. Questa è una premessa per introdurre un’analisi sulla situazione nazionale attuale. Perché le cose, dobbiamo dirlo, da alcuni punti di vista sono cambiate. Intanto nei “piani alti” c’è una maggior consapevolezza che la situazione fosse diventata insostenibile e andasse fatto qualcosa. E in effetti qualcosa è stato fatto, prestando maggior attenzione alla realtà delle gare più amatoriali e a ciò che realmente vogliono i kartisti. Così abbiamo visto una riduzione dei costi “burocratici” - dalle licenze alle tasse d’iscrizione per le gare - e una

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IERI OGGI

DOMANI

JULES BIANCHI OBIETTIVO ROSSO DI ROBERTO CHINCHERO

A soli ventiquattro anni Jules

Quando Jules è arrivato alle soglie della

Bianchi ha vissuto in prima

Formula 1 ha trovato un paddock in

persona molti degli aspetti che

piena crisi economica, ed anche lui,

caratterizzano la vita di un pilota

pur riuscendo ad accedervi, ha pagato

professionista. I primi exploit in karting,

dazio a chi poteva vantare maggiori

l’opportunità di entrare nel programma

supporti economici, rimanendo

per giovani piloti del manager Nicolas

escluso dalle trattative dei team di

Todt, e successivamente nella Ferrari

media-alta classifica. Ma è sempre

Driver Academy. In mezzo stagioni

rimasto positivo, sperando che un

trionfali ed altre un po’ al di sotto

giorno il legame con la Ferrari possa

della aspettative, ma sempre e

concretizzare il sogno che ormai dura

costantemente sotto la pressione che

dal 2009, anno del suo ingresso nei

vive chi è supportato dai piani alti.

programmi di Maranello. Per ora sa che il suo ruolo è portare al traguardo la Marussia, e sperare che in qualche gara possa cogliere una chance imprevista che possa dare un svolta alla sua stagione e a quella del team.

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20 ANNI SENZA AYRTON

34

MIKE WILSON


NATI PER

VINCERE

A vent’anni dalla scomparsa di Ayrton Senna, continuiamo a ricordarlo con il 6 volte campione del mondo Mike Wilson, che del brasiliano è stato acerrimo rivale durante le sue cinque stagioni

“Il primo ricordo di Senna? Avevo sentito dire che un giovane pilota brasiliano stesse svolgendo alcuni test sul kartodromo di Parma insieme a Terry Fullerton e ne stesse eguagliando i tempi. Era il 1978, Fullerton era uno dei più forti in circolazione e stentavo a crederci. Poi, quando me lo ritrovai in pista alcuni mesi dopo a Jesolo, ne rimasi estremamente sorpreso!”

Queste le prime parole del 6 volte campione del mondo Mike Wilson (’81’82-’83-’85-’88-’89), ancora cariche di incredulità mista a stupore nel ricordare uno dei piloti più leggendari e celebrati che il motorsport abbia mai conosciuto.

ai massimi livelli nelle competizioni karting. Due talenti straordinari che hanno lasciato un segno indelebile, diventando contemporaneamente veri e propri miti dell’automobilismo

“Vedi, di solito, quando un ragazzo brasiliano veniva a correre in Europa, nonostante fosse campione brasiliano, incontrava parecchie difficoltà per via del livello superiore delle nostre competizioni… ma nel caso di Ayrton era diverso! Senna è stato velocissimo dal momento in cui ha messo piede in Europa, e ha mantenuto un altissimo livello di competitività durante tutto il periodo in cui ha corso in kart.”

sportivo moderno. TESTO : S.MURTAS FOTO ARCHIVIO VROOM, ACTUALFOTO, U.S. IAME

Velocità a parte, cosa ti colpì maggiormente? “Mi accorsi da subito di quanto fosse molto

più maturo rispetto agli altri piloti della sua età. Sempre estremamente determinato e concentrato, era molto abile nello scegliere il materiale giusto. Inoltre, il suo feedback era molto preciso e professionale, imparava velocemente, senza lasciare niente al caso. Aveva un’intensità ed un’aggressività non comuni.” Il suo stile di guida unico non tardò ad entrare nella leggenda… “Senna era unico nel vero senso della parola! Essendo mancino, riusciva a tenere il volante in curva con la sola mano sinistra, e allo stesso tempo utilizzare la destra per agire sul carburatore. Una cosa mai vista, che faceva in entrata della curva per agevolare il flusso di benzina nel motore, e quando poi dava gas in uscita era una saetta. Molti cercarono di imitarne la tecnica – me compreso - ma senza fortuna. Ricordo ancora la prima volta che lo vidi utilizzare questa tecnica: una folta nuvola bianca dallo scarico e via dal tornantino come un fulmine. Fu il mio meccanico a spiegarmi cosa stesse facendo; molto semplice in teoria, tutt’altro in pratica. Infatti, se si teneva la mano sul carburatore troppo a lungo, il motore si sarebbe riempito troppo e avrebbe avuto l’effetto opposto ingolfandolo; se invece la mano veniva via troppo in fretta, non ci sarebbe stato assolutamente nessun effetto. Per cui

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primo

p i a n o Provate a Lon

Il futuro sulla punta di un dito Quattro team hanno accolto l’invito della Cik a provare nuove configurazioni per la classe a presa diretta, con motori Iame, Vortex, TM

e HHC dotati di decompressore sulla testata. Una soluzione che permette di mettere in moto i kart senza bisogno di avviamento elettrico nĂŠ, conseguentemente, di batteria e frizione Testi di Maurizio Voltini - Foto di Davide Pastanella

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onato le possibili evoluzioni dei KF Come saranno i motori del futuro? Di solito a

insomma. Questo permette di spingere

punto di vista dell’affidabilità che da quello

una domanda del genere chiunque - anche

il kart senza che il motore offra (troppa)

regolamentare. Mentre per quanto riguarda

noi - risponderebbe di non avere la sfera

resistenza; poi non appena la compressione

l’aspetto puramente prestazionale, che è

di cristallo. Invece stavolta è possibile fare

supera un certo valore, come per esempio

quello che interessa a molti, siccome si è

qualche previsione un po’ più attendibile,

quando avviene il primo scoppio, la valvola

curato di correre con i kart in regola con

almeno per quanto riguarda il settore

si chiude e il motore funziona come di

le attuali norme sul peso minimo, non vi

dei kart. E non parliamo di qualcosa che

norma. Cosa cambia dunque? Che potendo

sono state differenze apprezzabili rispetto

accadrà fra qualche mese, bensì dei motori

avviare i KF a spinta come se si trattasse di

ai normali KF2. Questo nonostante le

del 2016, quando vi sarà la prossima

un KZ (non è necessario sollevare le ruote

modifiche (e soprattutto la rimozione degli

tornata omologativa. Questo perché la Cik

da terra) diventa assolutamente inutile una

elementi perniciosi) potrebbe far calare

sta già testando, in collaborazione con i

serie corposa di (problematici) componenti.

sensibilmente il peso del mezzo, a beneficio

costruttori di motori, quella che potrebbe

A partire ovviamente dal motorino

delle performance generali.

essere la configurazione imposta a partire

dell’avviamento elettrico e di conseguenza

Del resto va considerato che, sebbene

da quell’anno. L’ultimo atto di questa serie

tutto ciò che vi è correlato, come batteria,

ogni costruttore abbia proposto qualche

di prove, dopo quella a settembre sulla

cablaggi, interruttori e quant’altro. Diventa

variazione personale rispetto alla “ricetta

pista di Lonato, si è avuto nuovamente

inutile - anzi, impedirebbe l’avviamento a

generale”, si è girato sempre con unità

nell’impianto bresciano a inizio aprile, e non

spinta - anche la frizione centrifuga, che

motrici che sostanzialmente erano dei KF2

era un “pesce”, anzi: si tratta infatti del primo

infatti non era adottata da nessuno.

“riconvertiti”, sempre con limitatore a 15.000

di tre test che quest’anno verranno svolti

giri (e chi ha provato quello da 16.000 rpm

per portare al regolamento definitivo per i

IL RITORNO DELLA PRESA DIRETTA

prossimi motori a presa diretta.

Insomma, alla fine dei conti si torna ad

utilizzato quasi sempre un carburatore

Bene, ma come sono fatti questi motori?

avere un vero kart a presa diretta, con

Dell’Orto a vaschetta da 30 mm di diffusore,

Sostanzialmente, anche se alcuni costruttori

tutti i vantaggi del caso. Prima di tutto la

come quelli della classe KZ o di certi

hanno apportato altre variazioni, l’ultima

semplificazione, a rimorchio della quale

monomarca.

indicazione è stata quella di applicare un

vanno consequenzialmente facilità di

decompressore sulla testata. Si tratta di

gestione e manutenzione nonché minori

LE DIFFERENTI INTERPRETAZIONI

una valvolina che, una volta premuta, fa

costi e problemi. Sappiamo tutti, infatti,

Quali erano le differenze fra motore e

“sfiatare” la camera di combustione. Un po’

quante preoccupazioni e grattacapi diano

motore di cui abbiamo accennato? Per

come se avessimo smontato la candela,

frizioni e avviamento elettrico, sia dal

esempio, i più “aderenti” al concetto

ha avuto problemi). Tutti hanno inoltre

Visivamente indistinguibili dai normali KF2, i kart in configurazione 2016 possono però essere avviati a spinta e non necessitano di motorino d’avviamento né di tutto il resto correlato.

39


GARA

25° TROFEO ANDREA MARGUTTI PISTA SOUTH GARDA – LONATO (I), 30 MARZO 2014

25 ANNI DI TRADIZI

46

A distanza di quasi 26 anni da quel

proprietari della pista di Parma,

che si organizzano in Italia, e a

tragico episodio che portò via

che con passione e dedizione

Lonato, anche questa 25esima

Andrea Margutti (era il 14 ottobre

valorizzarono nel tempo una delle

edizione, ha registrato un riscontro

1989), si rinnova la magia creata

manifestazioni più importanti

di pubblico e di partecipazione

da questo memorial istituito nel

nel contesto delle competizioni

oltre ogni aspettativa. 200 piloti

1990 grazie alla volontà dei tanti

internazionali. Sebbene la crisi

in rappresentanza di 30 Paesi; 4

amici laziali a stretto contatto con

economica abbia falcidiato il

le categorie partecipanti con 42

Enrico e Patrizia Margutti. In questa

vivaio karting, il Trofeo Margutti si

partenti nella 60 Mini, 57 nella KFJ,

storica iniziativa è subentrata l’anno

contraddistingue ancora come il

30 nella KF e ben 63 nella KZ2.

successivo la famiglia Pellegrini,

più longevo e tra i più prestigiosi

TESTO E FOTO: D. PASTANELLA


Primo piano sui protagonisti della 60 Mini, risultata come sempre la più combattuta. Il canadese Serravalle (45) al comando del plotone formato da Mizevich (15), Bogdanov (35) e Cobellini (12). Per l’epilogo della gara si è dovuto attendere l’ultima curva

I ONE E PASSIONE LA CRONACA DELLE GARE

KZ2 DOMINIO ROSSO Nella KZ2 la finale è stato un dominio dell’accoppiata Maranello/Tm di Marco Zanchetta e Lorenzo Camplese. I due esperti piloti hanno allungato sul gruppo sin dai primi giri non permettendo agli inseguitori di riguadagnare la loro scia. Camplese ha seguito per tutta la gara Zanchetta come un’ombra dando l’impressione di averne qualcosa in più,

ma non sferrando mai l’attacco decisivo, forse per non rischiare di mandare all’aria questa meritata doppietta. Terzo ha concluso il “padrone” di casa Luca Corberi, alla sua prima stagione in KZ, e proprio nella pista di casa, ha dimostrato di trovare molto velocemente il limite e il ritmo in quella ormai considerata la classe regina del karting. Corberi ha fatto sua la pole position con il tempo di 41”207 e vinto tutte le manche del sabato facendo presagire la concreta

possibilità di giocarsi la vittoria nella finale di domenica. Ma una partenza anticipata in una manche gli ha procurato 10” di penalità che hanno pesato sul risultato finale: se fosse partito nella prime due file avremmo forse assistito ad un duello a tre per la vittoria finale. Degna di nota anche la performance del duo della Tibi Kart, Habulin e Simone Brenna, entrambi agguerriti qui al Southgardakarting. Entrambi fino a poche tornate dal termine hanno assaporato la possibilità di

47


PRoVA in PistA

ACKERMAnn: quEstio 84


ioni di angolo

È stato nel 1818 che Rudolph Ackermann brevettò in Inghilterra una geometria che facilitava la guida delle carrozze a cavallo dell’epoca. Vediamo come questa scoperta si applichi anche nel XIX secolo, alle automobili (e ai kart) dei giorni nostri testo e foto josè omedas

85


fitness LA SCHIENA – 3a parte

L´ESERCIZIO FISICO FUNZIONALE L´esercizio fisico funzionale (con stabilizzazione-coordinazione del tronco) è basilare per ogni tipo di sport ed è da considerarsi fondamentale grazie ai suoi tipi di esercizio specifici per il movimento, i quali integrano in sé più settori muscolari contemporaneamente. TEXT ANDREAS FRIEDRICH | FOTOS CF-MOTORSPORT-EXPERIENCE | QUELLEN DR. B. GIMBEL /E. KALKBRENNER (HANDBUCH KÖRPERMANAGEMENT)

Un esercizio fisico funzionale accresce tra l´altro anche le capacità mentali attraverso la coordinazione di più compiti contemporaneamente, aumentando in questa maniera anche la capacità di reazione. Specialmente le strutture del tronco partecipano INFORMAZIONE E ANTEPRIMA in maniera SULLE TEMATICHE: “centralizzata” 1 La nuca alle diverse 2 Le spalle concatenazioni di 3 Le braccia molti esercizi di 4 La schiena – Parte 1 movimento come 5 La schiena – Parte 2 anche compiti di 6 La schiena – Parte 3 tenuta da fermo. 7 8 9 10 11

Il cuore Il movimento La nutrizione La coordinazione La reazione

Quanto più grande è la complessità degli esercizi richiesti, tanto più è necessario un esercizio specifico. Di conseguenza il training relativo si compone di esercizi funzionali in unità altamente intensive, le quali migliorano tra l´altro le capacità del cuore e del sistema circolatorio. Questo training crea le basi di tutti i tipi di esigenze sportive ed è la formazione basilare per tutti i tipi di sport. l pilota automobilistico deve poter reagire in decimi di secondo. Le sue impressioni visive vengono trasferite fulmineamente a interi gruppi muscolari. Ad esempio, quanto prima possibile egli riconosce lo sbandamento del retrotreno, più velocemente potrà prendere i necessari provvedimenti.

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1 COORDINAZIONE CON LA PALLA PEZZI (FIGURA 1) Come per tutti gli esercizi di coordinazione con la palla Pezzi il compito principale consiste nell´imitare movimenti dello sterzo a destra e a sinistra in posizione bilanciata e senza toccare con i piedi il pavimento


IN GINOCCHIO SULLA PALLA PEZZI (IMMAGINE 2) Anche in questo caso si richiede il bilanciamento del corpo e con una fisiologica tensione corporale eseguire gli esercizi, ad esempio in questo caso con il “Flexibar”. Per le persone più allenate questo esercizio può essere eseguito anche in verticale sulla palla.

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LANCIO DELLA PALLA SULLA PALLA PEZZI (IMMAGINE 6 E 7) Con il corpo bilanciato sulla palla Pezzi (naturalmente senza il contatto di mani o piedi con il pavimento) si lancia una palla medica al compagno di esercizi e allo stesso modo la si riceve indietro, anche in questo caso senza contatto con il pavimento.

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TIRO ALLA FUNE IN SEDUTA LIBERA (IMMAGINE 8 E 9) Attraverso il tiro alla fune si attivano i muscoli della scapola usando le braccia rivolte verso il retro. Le scapole vanno spinte l´una verso l´altra, sempre senza toccare in alcun modo il pavimento

PUSH-UP CON ROTAZIONE DEL TRONCO ( IMMAGINE 3 E 4 ) I piedi vanno posizionati sulla Palla ed alla flessione passare una gamba alla volta lateralmente e in modo diagonale sulla Palla, con una leggera rotazione del tronco.

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TRONCO LATERALE SULLA PALLA PEZZI (IMMAGINE 5) In questo esercizio si tratta si mantenere la Palla immobile e di scrollare con la vita sulla curvatura della Palla fino a raggiungere l´allungamento fisiologico della colonna vertebrale.

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STABILIZZAZIONE DEL TRONCO CON PALLA PEZZI (IMMAGINE 10 E 11) La posizione da tenere sono le mani sul pavimento come in fase di flessioni e le ginocchia sulla Palla Pezzi. Si sollevi ora il posteriore verso l´alto, attraverso la forza del tronco (addome) sospingere le ginocchia verso il torace e rilasciarle poi lentamente.

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