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CULTURA nelle 20 REGIONI ITALIANE

Rivista20 N째 00 - ottobre 2012 Mensile di arte e cultura

Picasso a Milano

DEGAS a Torino Promotrice delle belle arti al Valentino

Guardi a Venezia

GUTTUSO

& a Roma

Edito dal Centro Culturale ARIELE

Vermeer


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Edgar Degas

Rivista 20 MENSILE DI INFORMAZIONE CULTURALE

Direttore responsabile: Paola Simona Tesio

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Caporedattore: Nicoletta Balani Art director: Giovanna Alberta Arancio Redazione: Gianguido Oggeri Breda Paolo Durandetto Giuseppe Drammi Valentina Savastano Virgilio Patarini Barbara Vincenzi Emanuela Romano Michele Govoni Angelo Andriuolo Ilario D’Amato Annamaria Parlato Maria Arcella Impaginazione: Silviu Tanasa Segreteria: Rosaria Di Dio ----------------------------------------------------------

Rivista20 del Centro Culturale Ariele Presidente: Enzo Briscese Vicepresidente: Giovanna Alberta Arancio

----------------------------------------------------* PIEMONTE * LOMBARDIA * LIGURIA * VALLE D’AOSTA * VENETO * TRENTINO ALTO ADIGE * FRIULI VENEZIA GIULIA * EMILIA ROMAGNA * TOSCANA * UMBRIA * MARCHE * MOLISE * LAZIO * ABRUZZO * PUGLIA * BASILICATA * CAMPANIA * CALABRIA * SICILIA


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PRESENTAZIONE DELLA RIVISTA20 DIRETTORE RESPONSABILE presenta PAOLA SIMONA TRA LINGUAGGI VISIVITESIO

espongono:

Alberto Bongini - Enzo Briscese - Fabrizio Giusti Nicoletta Balani - Alberto Branca dal 27 ottobre al 10 novembre 2012 inaugurazione sabato 27 ottobre, ore 18.00 Via Lauro Rossi, 9c Torino


EVENTI CHE SI SVOLGONO NELLA REGIONE

PIEMONTE

Assessore Michele Coppola

Mostra alla Promotrice delle belle Arti a Torino Evento, curato da Xavier Ray è patrocinato ed organizzato dal Comune di Torino, in particolare dal sindaco Piero Fassino e dall’assessore alla Cultura, Turismo e Promozione Maurizio Braccialarghe.

Edgar Degas

«È solo per soddisfazione personale che ho modellato in cera bestie e persone, non per riposarmi dalla pittura e dal disegno, ma per dare maggiore espressione, ardore e vita alle mie pitture e ai miei disegni. Sono esercizi per allenarmi; documenti, niente di più. Sento il bisogno di esprimere la natura in tutto il suo carattere, il movimento nella sua esatta verità, di accentuare l’osso e il muscolo, e la compattezza delle carni». Con queste parole Edgard Degas soleva esprimere il suo intento nel modellare i suoi innumerevoli modelli in cera o in terra, studi mirabili che solo in seguito acquisiscono lo status di opera poiché capaci di impressionare la vista con il loro aulico dinamismo. Dal 18 ottobre 2012 al 27 gennaio 2013 la Palazzina della Società Promotrice delle Belle Arti di Torino ospita la più grande mostra dedicata in Italia a Degas. L’evento, curato da Xavier Ray è patrocinato ed organizzato dal Comune di Torino, in particolare dal sindaco Piero Fassino e dall’assessore alla Cultura, Turismo e Promozione Maurizio Braccialarghe. Come sottolinea Xavier Ray nel saggio critico a lui dedicato «Benché Degas sia tra i partecipanti più fedeli alle otto mostre, organizzate tra il 1874 e il Le immagini e i testi di queste pagine sono prelevati dal sito della Regione


1886, che oggi vengono comunemente definite “impressioniste”, è probabilmente l’esponente più originale di quel gruppo di artisti d’avanguardia attivi nell’ultimo quarto dell’Ottocento. Lui, che negli ultimi anni di vita si compiace di affermare, con un umorismo caustico rimasto negli annali, che gli impressionisti dovrebbero essere “fucilati”, dipinge in effetti, a differenza dei colleghi, assai pochi paesaggi. Preferisce concentrarsi sulle scene di vita moderna e si specializza in particolare sugli effetti della luce artificiale negli interni […] la rappresentazione della figura umana,in particolare quella dei volti e corpi anonimi che prende a modello, occupa un posto del tutto particolare nella sua opera. Questo predominio della figura nell’ambito di una carriera estremamente lunga e prolifica consente di analizzare, in prospettiva cronologica, le successive posizioni assunte dall’artista nei confronti della corrente naturalista che domina in Francia dalla fine dell’Ottocento fino alla prima guerra mondiale. L’altra grande peculiarità della sua ricerca è la molteplicità delle tecniche utilizzate nel corso della sua attività. La riflessione sulla rappresentazione del corpo, da parte di Degas, costituisce dunque l’occasione per esplorarne la pittura e la scultura, ma anche le incisioni e soprattutto i pastelli che lo hanno reso celebre». In occasione dell’esposizione torinese, è stata pubblicata da Skira la preziosa monografia che presenta una selezione di dipinti, disegni e sculture dell’artista che tanto profondamente ha segnato la pittura europea agli albori dell’età moderna. Grazie ai capolavori provenienti dal Musée d’Orsay (che vanta uno dei nuclei più rappresentativi della sua intera produzione) è possibile immergersi nelle magnifiche atmosfere di Degas. - Paola Tesio -


ALESSANDRO ROSSI

ALESSIA BROZZETTI

LAURA SCARINGI

ALBERTO BESSON

CONSUELO RODRIGUEZ

ANGELA IPPOLITO

ANGELO PANTALEO

GAETANO FIORE

MILENA PEDROLLO

GALLERIA ARIELE - Via Lauro Rossi, 9c - 10155 - Torino - Tel. 011.20 73 952


L’opinione di PAOLA SIMONA TESIO

Mostra “ Detenzioni” a Palazzo Barolo «Che l’arte debba continuare a meditare su se stessa è innegabile. Ancora più urgente, però, in questi tempi controversi, in cui il futuro resta sospeso, è un’arte che non si neghi alla realtà, aperta al confronto e alla compromissione con il magma della complessità. Da questa esigenza nasce “Detenzioni”: da una diretta richiesta agli artisti di tendere le orecchie ed il pensiero alle parole di chi sta in carcere per giungere all’elaborazione di un’opera che tutto contenga: la resa, la ribellione, il pianto, la speranza, l’espiazione, la disillusione, la fede, l’empatia, l’isolamento, la bellezza, la paura. Una ricerca formativa ed estetica da compiere su una strada minata dove i protagonisti non sono solo la persona detenuta e l’artista (che ne diventa lo specchio e la cassa di risonanza) ma anche i tutti i cittadini comuni, i giovani, gli intellettuali, i politici, gli uomini di fede, gli operatori sociali». Con questi intenti l’artista ed organizzatrice Roberta Toscano, dell’associazione “Interno4”, ha promosso il progetto “Detenzioni” che ha visto oltre 100 artisti esprimersi in un tema denso di significato. Le opere sono state esposte nella meravigliosa cornice di Palazzo Barolo a Torino, dal 28 settembre al 20 ottobre scorso. Un percorso “multiforme” che ha consentito anche di vedere, forse per la prima volta, una così vasta presenza di pubblico nel prestigioso edificio appartenuto un tempo a una figura femminile degna di nota, Giulia di Barolo, che prima di tanti altri si era già confrontata con il tema della pena e del suo farsi. In questa articolata esposizione hanno trovato spazio gli altri appuntamenti di arte contemporanea e gli eventi realizzati da tutte le realtà culturali che, in Italia, hanno aderito al progetto “Detenzioni” nel corso del 2012. Sono state altresì coinvolte diverse organizzazioni attive all’interno ed all’esterno delle Istituti penitenziari ed hanno partecipato 250 artisti, che sono stati invitati a leggere i numerosi testi delle persone recluse a cui si sono ispirati per l’ideazione delle opere, infatti “Detenzioni 100 opere di Arte Contemporanea” è stato realizzato in accordo con la Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” e il Centro Territoriale Permanente “Croce Morelli” di Torino.


DCromatisn

PRESENTAZIONE DELLA RIVISTA20 DIRETTORE RESPONSABILE presenta PAOLA SIMONA TESIO Cromatismi: immersioni poetiche

espongono:

Discepolo Girardi - Elvi Maccari Sàrka Mrazovà - Mirella Bertinotti dal 17 novembre al 1 dicembre 2012 inaugurazione sabato 17 novembre, ore 18.00 Via Lauro Rossi, 9c Torino


“Torino ed il Piemonte”

Sala Incontri URP - Consiglio Regionale del Piemonte Via Arsenale 14g Torino - 15 ott 2012 -14 nov 2012

espongono: Alberto Branca; Sergio Motta; Daniele Brandolini Alessandra Panichi; Wally Waser Prosegue fino al 14 novembre nella Sala Incontri dell’Ufficio relazioni con il pubblico del Consiglio regionale del Piemonte di via Arsenale 14/g a Torino, la mostra Torino e il Piemonte. Esposte più di trenta opere tra dipinti, sculture e fotografie rappresentative del capoluogo piemontese della Regione dei pittori Wally Waser e Alberto Branca (anche scultore) e i fotografi Sergio Motta, Daniele Brandolini e Alessandra Panichi. L’esposizione - visitabile sino al 14 novembre dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16.


EVENTI CHE SI SVOLGONO NELLA REGIONE

LOMBARDIA

Assessore Valentina Aprea

Picasso sceglie Milano per svelarsi

La rassegna Fino al 6 gennaio, la mostra, curata da Anne Baldassari, presidente del Musée National Picasso di Parigi, presenta oltre 250 capolavori tra dipinti, disegni, sculture e fotografie. A Palazzo Reale torna il maestro spagnolo dopo le grandi esposizioni del 1953 e del 2001. Dal lunedì al mercoledì la mostra è aperta dalle 8.30 alle 19.30; dal giovedì alla domenica con orario 9.30-23.30

Oltre sei milioni di persone hanno visitato nel mondo la mostra Picasso. Capolavori dal Museo Nazionale Picasso di Parigi, promossa dal Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e 24 Ore Cultura con il museo francese, che si apre oggi a Palazzo Reale a Milano, unica tappa europea di un itinerario che l’ha portata dal Giappone alla Russia, da Abu Dhabi agli Stati Uniti, dall’Australia alla Cina. L’occasione della mostra è stata offerta dalla chiusura per restauri, fino al 2013, dell’Hotel Salé, il palazzo seicentesco che a Parigi ospita il museo creato grazie alla

legge (geniale) della “dation”, voluta nel 1968 dall’allora ministro della Cultura francese André Malraux, che permette agli eredi degli artisti di pagare le tasse di successione con opere d’arte. E poiché Picasso alla sua morte (nel 1973) era una sorta di monumento vivente e il valore dei suoi lavori era già allora vertiginoso, il Musée Picasso può contare su ben cinquemila opere tra dipinti, sculture, disegni, incisioni, ceramiche, selezionati (con diritto di prima scelta) dagli studiosi incaricati dallo Stato fra le 70 mila opere rimaste negli studi e nelle residenze dell’artista.

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L’opinione d i Vi r g i l i o P a t a r i n i

Da Venezia a Milano Il meglio del “Premio Il Segno 2012” in mostra alla Galleria Zamenhof a Milano

Sabato 16 novembre alle ore 18.30 si svolgerà il vernissage della Mostra “Premio Zamenhof Il Segno 2012” A cura di Virgilio Patarini e Valentina Carrera La mostra presenta opere degli artisti vincitori e dei segnalati del Premio Il Segno 2012, oltre ad una selezione delle opere più interessanti presentate nella mostra del Premio stesso svoltasi lo scorso ottobre a Palazzo Zenobio, Venezia. La mostra si aprirà al pubblico a partire da mercoledì 13 novembre e si chiuderà domenica 24 Novembre. Il concorso “Il Segno”, giunto quest’anno alla quarta edizione e divenuto internazionale, ha sempre avuto lo scopo di promuovere artisti contemporanei che si distinguessero per originalità e qualità delle creazioni. Negli anni precedenti la giuria è stata presieduta da Paolo Levi, Rossana Bossaglia e Sergio Dangelo. La giuria di quest’anno è stata composta da: Riccardo Licata (presidente onorario); Marco Agostinelli; Michele Govoni; Izabella Lubiniecka; Massimo Nicotra; Virgilio Patarini; Valentina Carrera; Barbara Vincenzi. In mostra quadri, fotografie, sculture e installazioni di: Albano Paolinelli (vincitore premio Emilio Vedova, “Il Segno 2012”), Pierre Cauchois, Antonio Crivellari,Michelle Hold (segnalati per il premio Emilio Vedova), Giorgio Cecchinato, Daniele Duò (vincitori ex-aequo premio

Marc Chagall), Daniele Capecchi, Gabriele Perissinotto (segnalati per il premio Marc Chagall), Pina Chiarandà, Marie-Aimée Tirole (vincitrici ex-aequo premio Man Ray), Alessandro Baito, Susanna Serri (segnalati per il premio Man Ray), Luca Gobbetti (vincitore premio Jean Michel Basquiat), De Bernardin Simone, Matteo Teti (segnalati per il premio Jean Michel Basquiat), Attinia (vincitore premio Lucio Fontana), Volante Giuseppe, De Serri Gianni (segnalati per il premio Lucio Fontana), Federica Varotto (vincitrice premio Pablo Picasso), Bonanomi Giovanni, Riva Gianni (segnalati per il premio Pablo Picasso) E inoltre opere di: Anna Maria Angelini, Simone Azzurrini, Marco Bellomi, Marina Berra, Esa Bianchi, Fiorenzo Bordin, Ivana Boris, Ivano Boselli, Savino Consiglio, Amos Crivellari, Enza De Paolis, Laura Di Fazio, Zane Kokina, Gaja Lanfranchi, Patrizia Lovato, Marialuisa Montanari Malù, Maeva Marrone, Maja Midzor, Natalia Molchanova, Elisabetta Piu, Giuseppe Ponte, Alessandro Portunato, Luigi Profeta, Giuseppe Redaelli, Roberto Ricciuti, Maria Luisa Ritorno, Alessandro Rossi, Imerio Rovelli, Claudio Santambrogio, Mariangela Tirnetta, Luciano Valensin, Pavel Vavilin (selezionati Premio Zamenhof) La mostra alla Galleria Zamenhof sarà visitabile dal 13 al 24 Novembre, tutti i giorni, dal mercoledì alla domenica dalle 15.00 alle 19.00. Lunedì e martedì chiuso. Ingresso libero.


Alex Kanevsky Doppio sogno 15 novembre 2012 – 13 gennaio 2013 inaugurazione giovedì 15 novembre alle ore 18 Via dell’orso, 12 (entrata via Ciovasso, 3) - 20121 - Milano La Barbara Frigerio Contemporary Art è lieta di presentare per la prima volta in Italia una personale dell’artista di origine russa Alex Kanevsky, i suoi dipinti, realizzati con la tradizionale tecnica dell’olio su tela, sono costruiti come pseudonarrazioni attorno alle quali la realtà pare assurda nel senso narrativo convenzionale. Le immagini colpiscono l’osservatore scatenando risposte emotive precise senza che persista l’ideale narrativo, mettendo in luce il fattore interpretativo, non la storia in sé. I ricordi sfumati , le macchie di colore e la specularità dell’immagine sembrano rimandare al test psicologico di Rorschach, richiedendo così espressamente l’intuizione personale del pubblico, avvolto dall’acceso cromatismo. L’artista per realizzare un suo dipinto parte da una suggestione che non è sempre esplicitata nel titolo ma risulta l’elaborazione psicologica di ricordi e risposte emotive, amplificando l’effetto dell’interpretazione personale e la ricerca di immagini che possano rappresentarle nella realtà. L’obbiettivo prefissato da Kanevsky è quello di giungere ad una maggiore chiarezza interpretativa attraverso la natura assurda degli eventi, approfondendo i vari aspetti nei suoi dipinti. Le sue tele risentono della tradizionale pittura figurativa contaminata allo stesso tempo da una forte presenza astratta, elementi che si mescolano ad una più contemporanea tecnica gestuale.


Milano, Galleria Zamenhof, dal 22 settembre al 4 novembre 2012 Da Venezia a Milano Il meglio del “Premio Il Segno 2012” A cura di Virgilio Patarini.

Duò Paolinelli Cecchinelli

La mostra alla Galleria Zamenhof sarà visitabile dal 13 al 24 Novembre, tutti i giorni, dal mercoledì alla domenica dalle 15.00 alle 19.00. Lunedì e martedì chiuso. Ingresso libero.


EVENTI CHE SI SVOLGONO NELLA REGIONE

LIGURIA

Assessore Angelo Berlangieri

IN ASTRATTO“ TORNA IN LIGURIA In Astratto - Abstraction in Italy 1930-1980 “Dopo il fortunato debutto nella prestigiosa sede museale della Estorick Collection di Londra, la mostra In Astratto - Abstraction in Italy 1930-1980 torna in Italia. Dal 20 ottobre 2012 al 1° aprile 2013 ad ospitarla è il CAMeC, il Centro d’Arte Moderna e Contemporanea della Spezia. L’esposizione, curata da Matteo Fochessati, riunisce 64 opere di arte astratta provenienti dalle tre principali istituzioni museali liguri dedicate all’arte contemporanea: oltre al CAMeC della Spezia, il Museo di Villa Croce di Genova e Palazzo Gavotti di Savona - Fondazione Museo di Arte Contemporanea Milena Milani in memoria di Carlo Cardazzo. Il Museo d’arte contemporanea di Villa Croce di Genova ospita la copiosa collezione di Maria Cernuschi, moglie del pittore e gallerista milanese Virginio (detto Gino) Ghiringhelli, che testimonia un percorso trentennale nella ricerca artistica astratta del ‘900. Il Centro di Arte Moderna e Contemporanea della Spezia ha acquisito, agli inizi del 2000, la collezione di Giorgio Cozzani, dedicata a un’estesa e capillare documentazione delle diverse tendenze espressive del XX secolo. Questa raccolta è andata ad integrare le opere acquistate dal Comune della Spezia in occasione delle diverse edizioni del Premio del Golfo, che, inaugurato negli anni Trenta sotto gli auspici del Futurismo, proseguì nel dopoguerra attraverso una serie di importanti rassegne delle principali correnti artistiche dell’epoca. Tra i dipinti provenienti dal CAMeC è doveroso ricordare Composizione rosa e verde di Alfredo Chighine e Temporale sulla spiaggia di Piero Ruggieri, che sono stati restaurati per l’occasione dal Laboratorio Regionale di Restauro della Regione Liguria, d’intesa con la Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici della Liguria. Le opere provenienti da Palazzo Gavotti - Fondazione Museo di Arte Contemporanea Milena Milani in memoria di Carlo Cardazzo di Savona appartengono infine alla cospicua collezione donata da Milena Milani, scrittrice, giornalista, artista visuale ed esponente di primo piano del movimento spazialista di Lucio Fontana, nonché compagna di Carlo Cardazzo, uno dei più importanti galleristi italiani del dopoguerra. La mostra presenta il percorso artistico espresso dalla pittura italiana del Novecento, dagli anni Trenta sino ai primi anni Ottanta, attraverso le differenti declinazioni del linguaggio aniconico. L’iniziativa è del Crac, il Centro Regionale per l’Arte Contemporanea della Liguria, nato nel febbraio scorso dalla collaborazione tra la Fondazione Regionale per la Cultura e lo Spettacolo, i Comuni di Genova, Savona e La Spezia e Palazzo Ducale - Fondazione per la Cultura.

La mostra è visitabile dal martedì alla domenica, dalle 11 alle 18. Prezzi biglietti: Euro 6,50 intero Euro 4,00 ridotto

Per maggiori informazioni visitare il sito www.camec.spezianet.it CAMeC Informazioni e prenotazioni Piazza Cesare Battisti, 1 - La Spezia Tel. 0187 734593 Le immagini e i testi di questa pagina sono prelevati dal sito della Regione


ALBERTO BESSON paesaggi della memoria

www.albertobesson.eu.


Galleria ANTIGONE Direzione artistica CLAUDIO MARCIANO

Arte antica e moderna da tutto il mondo, sculture e pitture.

Spazio disponibile per allestimenti di personali e collettive, su selezione. Operte in permanenza dei seguenti artisti: Briscese Enzo, Fiorini Felice. Marciano Claudio, Raffaele Capuana, Sante Battaglia. Angela Merli, Claudine Poinsard, Giglioli Marco, Chiappalone Saverio, Sergio Longhi, Normanno Locci, Curioni.

Via castello, 46 - 18035 - Dolceacqua - (Imperia) tel. 0184.20 69 69 mail: marciano.claudio@libero.it www.claudiomarciano.altervista.org


L’opinione

d i Va l e n t i n a S a v a s t a n o –NO LIMITS-SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE-

Diego Zampedri in arte Neghe vive a Biella dove esercita l’attivita’ di pasticciere. Dal 2006 si impegna nell’ambito artistico dando vita alle sue creazioni. Surfista e amante del mare, spesso fugge dalla citta’per cavalcare le onde, sua principale fonte e ispirazione artistica. Per Neghe l’ambiente e la natura in tutte le sue forme è un bene importantissimo da tutelare. Le sue creazioni prendono forma su una base puramente naturale, spiaggie,onde mare, tavole da surf e il classico pulmino anni 50’per l’artista simbolo di liberta’: un viaggio che rappresenta–una fuga visiva spazio temporale - dall’inquinamento e da una societa’ ormai invibile e caotica. Guardando le opere di Neghe si ha la sensazione di totale liberta’ una semplicita’ espressiva unica ,colori brillanti ,intensi, in paesaggi spesso immortalati al tramonto. Neghe ama dipingere su qualsiasi materiale ,bici,borse,tavoli ,sedie,tavole da surf ,automobili insomma per lui’l’arte è –NO LIMITS-e soprattutto riciclare materiali dismessi è un atto dovuto di grande sensibilita’ a salvaguardia dell’ambiente.


EVENTI CHE SI SVOLGONO NELLA REGIONE

VALLE D’AOSTA Andrea Alborno. Mont-Blanc

Assessore Viérin Laurent

Scuderie del Forte di Bard. Bard 14 Settembre 2012 - 14 Ottobre 2012 Venerdì 14 settembre 2012, alle ore 18, nello spazio espositivo delle Scuderie del Forte di Bard, il Presidente dell’Associazione Forte di Bard, Augusto Rollandin, e l’Assessore all’istruzione e cultura, Laurent Viérin, inaugureranno la terza e ultima mostra estiva 2012 alle Scuderie del Forte di Bard, dedicata alla ricerca fotografica Mont-Blanc di Andrea Alborno, che si è cimentato nella documentazione di un territorio di grande pregio, quello del Monte Bianco. Attraverso i suoi scatti, l‘autore intende mostrare il volto nonalpinistico del Monte Bianco. La Montagna, spartiacque di tre nazioni, mostra così la sua valenza di icona spogliata di gran parte dei riferimenti legati all‘impresa sportiva o alla più banale immagine da cartolina. Il Monte Bianco, per la sua posizione geografica centrale nel cuore dell‘Europa e nell‘inconscio collettivo, è simbolo fortissimo. La sua presenza nelle foto di Alborno è lo sfondo, quasi un trompe-l‘œil, della vita quotidiana delle genti che vivono e operano nel territorio circo

stante ma anche meta sognata e idealizzata per i turisti ed escursionisti attratti dai grandiosi scenari alpini. «Siamo particolarmente lieti di presentare al pubblico di residenti e turisti – dichiara l’Assessore Laurent Viérin – questo progetto di Andrea Alborno, fotografo professionista valdostano conosciuto a livello internazionale, che ha collaborato nel corso degli anni con prestigiose testate quali il National Geographic Traveler. Ci auguriamo che questo terzo evento espositivo ospitato nelle Scuderie del Forte di Bard, rappresentando un significativo esempio di valorizzazione e promozione degli artisti in Valle d’Aosta volto ad incrementare l’offerta culturale e turistica della nostra regione, possa incontrare l’interesse del pubblico». L’esposizione, ad ingresso gratuito, resterà aperta fino al 14 ottobre e sarà visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 12 alle ore 18. La mostra è corredata da un catalogo bilingue edito dalla Tipografia Duc, contenente tutte le fotografie in mostra e un testo di Moreno Vignolini, posto in vendita al prezzo di 10,00 euro.

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Wassily Kandinsky e l' arte astratta tra Italia e Francia Museo Archeologico Regionale 26 Maggio 2012 - 21 Ottobre 2012

Senza titolo

Bilanciamento

Avvicinamento

Bastoncino nero

Quattro

L‘Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta comunica che sarà inaugurata, venerdì 25 maggio 2012, alle ore 18, al Museo Archeologico Regionale di Piazza Roncas ad Aosta, l’esposizione Wassilly Kandinsky e l’arte astratta tra Italia e Francia, realizzata dall’Assessorato in collaborazione con la Fondazione Antonio Mazzotta di Milano e curata da Alberto Fiz. Tra i più celebrati maestri del ‘900, personalità dedita a diversi interessi, tra cui la musica e la scenografia, tanto da creare alcune composizioni sceniche teatrali, Wassily Kandinsky non solo è il fondatore dell’astrattismo, ma ha attraversato stagioni diverse, passando da una fase iniziale simbolista all’esperienza Bauhaus, fino al periodo parigino degli ultimi anni. La mostra, incentrata sull’ultimo ventennio della produzione dell’artista russo, evidenzia rimandi e confronti con gli altri autori del periodo, in Italia e in Francia. Dipinti, tecniche miste e incisioni di Kandinsky, provenienti da collezioni pubbliche e private italiane ed estere, sono in mostra accostate a quelle di altri autori, tra cui possiamo Hans Arp, Sophie-Täuber Arp, César Domela, Florence Henri, Joan Mirò, Francis Picabia, Piero Dorazio, Gillo Dorfles, Alessandro Mendini, Ettore Sottsass. Le opere di Kandinsky in mostra sono oltre 40, tra cui spiccano alcuni capolavori degli anni Trenta e Quaranta mai esposti prima d’ora in Italia. “Sono particolarmente lieto – dichiara l’Assessore Laurent Viérin – di presentare l’esposizione dedicata a un importante protagonista della modernità, Wassily Kandinsky. La rassegna rappresenta uno dei fiori all’occhiello del programma espositivo 2012 dell’Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta e consentirà al pubblico di accostarsi a una delle figure più rappresentative delle avanguardie artistiche del secolo scorso. Questo inedito progetto espositivo si colloca nel contesto di un’offerta diversificata,

che l’Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta propone a residenti e turisti, credendo in una politica culturale che mette a sistema il patrimonio artistico con le risorse del territorio”. In un’esposizione ricca di sorprese viene, inoltre, ricostruita la Sala da Musica dell’Esposizione Internazionale di Architettura a Berlino del 1931 in cui, su disegno di Kandinsky, fu realizzata una decorazione murale in ceramica. Con la collaborazione dello Sprengel Museum di Hannover, viene proposta, in una sala dedicata, la registrazione della composizione scenica di Kandinsky, Violett, con scenografie realizzate su suo disegno. La registrazione ripropone la trasposizione a cura del Verein Kunst und Bühne di Hannover tenutasi presso lo Sprengel Museum di Hannover nel 1996. In quest’occasione, dunque, emerge la figura a tuttotondo di Kandinsky, nonché la relazione tra arte e musica così importante nella sua ricerca. Le testimonianze in mostra provengono da collezioni pubbliche e private italiane e straniere tra cui: Accademia Carrara, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Bergamo, MART Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, CSAC, Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Università degli Studi di Parma, Civica Biblioteca d’Arte di Milano, Fondazione Marguerite Arp di Locarno e la raccolta privata dell’artista Max Bill. La rassegna rimarrà aperta sino al 21 ottobre 2012 e sarà accompagnata da un catalogo bilingue italiano e francese, edito da Mazzotta, posto in vendita al prezzo di € 36,00 in cui sono riprodotte tutte le opere in mostra, con saggi di Alberto Fiz, Pietro Bellasi, Cristina Casero, Gillo Dorfles, Alessandro Mendini, Marco Vallora. Biglietti: € 5,00 intero, € 3,50 ridotto, riduzione 50% soci TCI, gratuito per i minori di 18 anni e per i maggiori di 65. Museo Archeologico Regionale: tel.0165.275902 Internet: www.regione.vda.it

Pagina a cura del Assessorato Istruzione e Cultura © 2000-2001 Regione Autonoma Valle d'Aosta


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ATTEO ACULOTTI

www.galleria-ariele.com

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L’opinione di Claudia Mantelli

I dipinti di Chiara Merighi sono caratterizzati da una cifra stilistica unitaria, che ha il suo perno nel cromatismo, nell’uso dei colori primari (giallo, blu, magenta), quasi puri, a esprimere con forza un discorso fatto di pochi elementi sbozzati, che ricorrono di quadro in quadro: grandi fiori, stilizzati profili umani in vorticoso movimento, e una danza di figure mostruose indefinite. Ammiccando al surrealismo, la pittrice declina un proprio alfabeto di simboli privati, li staglia su campiture di forte contrasto, e con insistenza oppone colori caldi e colori freddi. Questi ultimi sono posti a scandire uno spazio immaginario, che viene rimodellato in associazioni simboliche, dove oggetti e personaggi servono a mediare tra le accensioni cromatiche in opposizione. Chi guarda può quindi trovarsi di fronte a un cielo irreale, di un azzurro intenso, e vederlo poi sprofondare in un sottostante campo giallo: in mezzo, come a cercare un equilibrio instabile, si muove la figura di un funambolo. In queste composizioni, il corpo umano assume in genere un ruolo centrale e si inserisce esso stesso nel contrasto cromatico, declinandosi ora su fondali rossi e oro nelle tonalità fredde, quasi cadaveriche, del blu, ora invece risaltando nella nudità di un rosa eccessivo che si distacca su uno sfondo azzurro. Il corpo, insomma, viene collcato in primo piano come un punto di attrazione visiva che si staglia e insieme dialoga con il contrappunto onirico dello sfondo. Non mancano, in alcune tele, dei veri personaggi, figure appartenenti a un mondo fiabesco. E’ la loro presenza fisica a imporsi, sebbene si presentino rannicchiati come a volersi ritrarre dall’osservatore, con i volti reclinati, e non se ne colga mai l’espressione: il compito di interpretare il senso della loro presenza rimane interamente a chi li guarda. Fanno eccezione alcuni quadri (il n. 8 e il n. 13) dove invece sembra che gli enigmi possano essere chiariti grazie alle parole. La scrittura si fa esplicativa, svela il significato metafisico della pittura. Linguaggio e simboli interagiscono, ma non si deve pensare a qualche forma di futuristica, esuberante parola in libertà – soprattutto perché esiste anche un altro modo in cui la Merighi si serve della scrittura nei suoi quadri, un rimescolamento più sommesso. Si tratta allora di parole appena tracciate, ai limiti della comunicatività, sbiadite e quasi illeggibili: possono essere circondate dalle braccia di una figura femminile, ridotte a geroglifico, oppure incluse in una specie di fumetto, in un muto atto di accusa.


EVENTI CHE SI SVOLGONO NELLA REGIONE

VENETO

Assessore Marino Zorzato

Francesco Guardi a Venezia: una straordinaria mostra con oltre 100 opere Dal 28.09.2012 al 06.01.2013

Dal 28 settembre 2012 al 6 gennaio 2013 il Museo Correr di Venezia ospiterà un’affascinante mostra monografica dedicata a Francesco Guardi, l’ultimo grande vedutista del XVIII secolo. Considerata uno dei più grandi eventi a Venezia del 2012, la mostra celebra il terzo centenario dalla nascita di Francesco Guardi proponendo un panorama completo sulle diverse fasi della sua poliedrica attività artistica, dalle opere di figura giovanili alle celebri scene d’interno, fino alle suggestive vedute di Venezia e ai più fantasiosi capricci realizzati da Francesco Guardi negli anni della maturità e della vecchiaia. Francesco Guardi si forma a Venezia nella bottega di famiglia con il padre e i due fratelli, modesti pittori che non raggiungeranno in vita nemmeno una modesta agiatezza. Lo stesso Francesco Guardi, dopo la sua morte avvenuta a Venezia nel 1793, cade nell’oblio e le sue opere verranno conosciute ed apprezzate da pubblico e critica soltanto nel 1965, grazie ad una mostra organizzata nel celebre Palazzo Grassi a Venezia. Nella mostra al Museo Correr saranno presentate oltre un centinaio di opere, dipinti e disegni di Francesco Guardi, custodite nei maggiori musei del mondo e giunte a Venezia proprio in occasione di questa straordinaria mostra. La Pinacoteca di Brera a Milano, la Gemäldegalerie di Berlino, la National Gallery di Londra, il Museo ThyssenBornemisza di Madrid, il Metropolitan Museum of Art di New York, il Musée du Louvre di Parigi e l’Ermitage di San Pietroburgo sono solo alcune delle istituzioni chiamate in causa per allestire questa grande mostra a Venezia.

La prima parte della mostra su Francesco Guardi sarà dedicata alle opere di figura, tra cui le scene di vita contemporanea ispirate alle opere di Pietro Longhi. Appartengono a questa prima fase di Francesco Guardi le opere “Ridotto” e “Parlatorio delle monache di San Zaccaria”. Nella seconda sessione della mostra a Venezia verranno esposte le prime vedute di Francesco Guardi, realizzate assieme a capricci e paesaggi di fantasia.


Le prime opere del vedutista Francesco Guardi risentono dell’influenza di Canaletto e Marieschi, lontane dai toni vivaci e stenografici che l’hanno poi reso celebre. In alcune di queste opere però è già avvertibile la singolarità di Francesco Guardi, come nella Piazza San Marco della National Gallery di Londra, dove le figure denotano un timbro cromatico vivacissimo. Tra il 1770 e il 1780 Francesco Guardi vive il suo momento di maggior fortuna, con le opere sulle Feste Dogali, oggi al Louvre, nelle quali esplode tutta la forza trasfiguratrice e la fantasia di Francesco Guardi. Tra queste opere, la celebre tela “Il Bucintoro a San Nicolò del Lido” racchiude grande fascino ed emozione. Nel 1782 per Francesco Guardi arrivano i primi incarichi ufficiali: quattro opere per commemorare la visita di papa Pio VI a Venezia, seguite dalle tele celebrative della venuta a Venezia degli arciduchi di Russia. Col passare del tempo lo stile unico ed originale di Francesco Guardi diventa sempre più libero e velato. Nelle sue opere le proporzioni vengono volontariamente alterate, la prospettiva perde il suo aggancio con la realtà e le figure diventano sempre più sfocate. I temi delle opere di Francesco Guardi spaziano dai capricci, a splendide ville immerse nella campagna veneta, fino alle pittoresche vedute di Venezia cui si affiancano quelle della laguna, dove l’orizzonte si dissolve man mano fino a perdere la concezione di spazio e cielo. Un’eccezionale selezione di opere dalle più prestigiose istituzioni del mondo arriveranno a Venezia per celebrare Francesco Guardi: a trecento anni dalla sua nascita, una mostra a Venezia rievoca tutta la magia e l’emozione delle sue opere.

E per vivere a pieno Venezia e la sua romantica atmosfera prenota subito uno dei numerosi alberghi a Venezia e regalati tutta la magia di questa incantevole città!

Luogo di svolgimento - Museo Correr San Marco, 52 – Venezia Per informazioni su orari e biglietti: www.correr.visitmuve.it www.visitmuve.it Le immagini e i testi di questa pagina sono prelevati dal sito della Regione



L’opinione di Emanuela Romano MARTIN DISLER Dal 10 novembre al 5 gennaio Inaugurazione sabato 10 novembre ore 18.00

M.Disler, Senza titolo, anni ‘80, cm 85x110, acrilico e carboncino su carta intelata Sabato 10 novembre alle ore 18.00 in via Matteo Pescatore 11/D a Torino apre la galleria Opere Scelte. L’attività espositiva inizia con una mostra personale dell’artista svizzero Martin Disler, che fu contemporaneo al movimento del Nuovo Espressionismo Tedesco, ma che si mantenne sempre autonomo e originale rispetto ai suoi coevi. In particolare anticipò il graffitismo che iniziò solo qualche anno dopo a New York. In mostra si è preferito esporre opere su carta intelata. La carta, infatti, era il supporto privilegiato dall’artista in quanto gli permetteva una maggiore velocità di esecuzione. Questa tecnica faceva inoltre meglio emergere il suo segno istintivo, primitivo e dalla forte carica emozionale. Sarà esposta anche l’unica scultura realizzata in Italia nel suo studio milanese. Disler, scomparso prematuramente a soli 47 anni (Seewen 1949 – Ginevra 1996), ha sempre sperimentato diverse tecniche (dal graffitismo murale nella città di Zurigo alla pittura su carta e su tela) mantenendo un’assoluta libertà creativa, che lo ha suggellato come una delle personalità artistiche più importanti in Europa, tanto da essere presente in molti musei internazionali.

OPERE SCELTE via Matteo Pescatore 11/D, 10124 Torino +39 349 3509087 www.operescelte.com info@operescelte.com Martedì/sabato-15.30/20.00


GIANNI RIVA


, , , SARKA MRAZOVA mostra personale


EVENTI CHE SI SVOLGONO NELLA REGIONE AUTONOMA

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

Assessore Franco Panizza

in agenda: novembre 2012 (Mostre) I cavalieri dell’imperatore (Mostre) dal 23 giugno al 18 novembre (lunedì chiuso) Castello del Buonconsiglio, via Bernardo Clesio 5, Trento

L’immagine dell’altro tra stereotipi e pregiudizi (Mostre) dal 22 giugno al 26 novembre Museo Diocesano Tridentino, piazza Duomo 18, Trento

Tesori aeronautici (Mostre) mostra permanente (lunedì chiuso) Museo dell'Aeronautica Gianni Caproni, via Lidorno 3, Trento

Homo sapiens (Mostre) dal 21 settembre 2012 al 13 gennaio 2013 (chiuso lunedì non festivo, 25 dicembre, 1 gennaio) Museo delle Scienze, via Calepina 14, Trento

Pasubio 1915-1918 (Mostre) fino a novembre 2013 (lunedì chiuso) Museo storico italiano della Guerra, presso Castello di Rovereto, via Castelbarco 7

................Comune di Trento - Servizio Cultura, turismo e politiche giovanili............... Ufficio Cultura - Via Orfane 13 - telefono 0461 884287 - fax 0461 884386 email: ufficio_cultura@comune.trento.it web: www.trentocultura.it Ufficio Relazioni con il Pubblico : orario: da lunedì a venerdì 8.30-12.00 .........................................numero verde 800017615........................................ orario: da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 18.00; sabato dalle 9.00 alle 12.00 Le immagini e i testi di questa pagina sono prelevati dal sito della Regione


EVENTI CHE SI SVOLGONO NELLA

PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO Assessore Christian Tommasini

LA CLASSE DELL’ARTE. Appuntamenti per raccontare l’arte: storie, persone, opere e tecnologie

Prossimi appuntamenti: Mercoledì 30 novembre 2011 ore 20.45 L'arte è un patrimonio collettivo o il privilegio di un paese evoluto abitato da persone fortunate? Le istituzioni culturali sono un soggetto attivo nello sviluppo economico e sociale? Il museo è un biglietto da visita internazionale per il suo territorio? Giovedì 1 dicembre 2011 ore 18 IMPRONTA (del) DIGITALE 1.0 Il laboratorio tecnologico della Classe dell’Arte Quanto e come le istituzioni si avvalgono delle nuove tecnologie per la diffusione e la conservazione del patrimonio artistico-culturale? Musei virtuali, ricostruzioni architettoniche digitali e realtà aumentata.

Associazioni ed istituzioni Associazione degli Artisti della Provincia Autonoma di Bolzano www.associazioneartisti.it Kunst Merano Arte www.kunstmeranoarte.org Galleria Lungomare www.lungomare.org Circolo artistico Sant'Erardo Via Roncato 19, 39042 Bressanone Tel. 0472 802288 Le immagini e i testi di questa pagina sono prelevati dal sito della Regione


Franco BOLZONI mostra personale I curiosi e intriganti quadri mummia di Franco Bolzoni. Formatosi al Liceo Artistico, ha lungamente lavorato nel campo dell’illustrazione e della pubblicità come art director dell’agenzia Armando Testa, mentre alla fine degli anni Settanta ha allestito una personale alla Galleria Quaglino di Torino con opere classicamente figurative. Ora la sua esperienza si identifica con una ricerca intorno alle mummie, a un universo di immagini celate dalle fasce, a una realtà negata all’osservatore, ma sicuramente misteriosa e, talvolta, sottilmente inquietante: «Rappresentare un oggetto qualsiasi suggerisce il pittore - da un animale ad una fetta d’anguria, senza mostrarlo nei suoi colori, nelle sue superfici e materiali, apre ampi spazi di libertà...». E’ la libertà dell’immaginazione che unisce la forma di un pesce verde a quella di una bottiglia blu o di una tazzina arancio. Così le scarpe dal colore oro, i sassi grigi, una stilografica e un libro aperto avvolto con strisce di tela, diventano altrettanti capitoli di un racconto che si snoda sulle pareti della galleria in una sorta di percorso tra immaginazione, sogno e affiorante struttura degli oggetti. In particolare, le composizioni di Bolzoni possono essere viste e «lette» come quadri-sculture estremamente essenziali, nitidi, caratterizzati dall’impiego del colore acrilico e dal poliuretano per formare l’immagine: «Desidero che in qualche modo siano vissuti ancora come veri e propri quadri e cerco più che altro il gioco, l’ironia, il divertimento anche a rischio di apparire ingenuo». Non solo gioco. Perchè tra le opere esposte si nota l’opera «Aviaria gallina rossa»: un documento dell’angoscia che ha coinvolto la popolazione mondiale. Angelo Mistrangelo La Stampa 17-12-2007


MARCO BETTIO


EVENTI CHE SI SVOLGONO NELLA REGIONE AUTONOMA

FRIULI VENEZIA GIULIA

Assessore Elio De Anna

Musei provinciali di storia ed arte Provincia di Gorizia - Gorizia

Attuati già negli anni Settanta, sono numerosi i progetti di catalogazione relativi a beni conservati nei Musei provinciali di Gorizia. Una particolare attenzione poi è stata rivolta ai dipinti che costituiscono la Pinacoteca e il cospicuo numero di schede realizzate nel primo decennio di attività del Centro regionale sono state riconsiderate sulla base dell’impegnativo lavoro condotto da Raffella Sgubin, sovrintendente ai musei provinciali e dalla conservatrice della pinacoteca Annalia Delneri per il catalogo pubblicato nel 2007 La pinacoteca dei musei provinciali di Gorizia. Sono state quindi aggiornate in una prima fase, con la supervisione scientifica di Annalia Delneri, circa 200 schede di dipinti e disegni ed è in corso il completamento dell’attività. I beni vengono documentati con riproduzioni a colori di proprietà dei Musei provinciali che si affiancano a quelle in bianco e nero già presenti nella banca dati, con un’aggiornata bibliografia e le notizie frutto dei recenti studi, tra cui la provenienza e i passaggi di proprietà. Particolarmente accurata è la registrazione dei numeri di inventario assegnati all’opera nei successivi registri inventariali e riportati con il corrispondente riferimento all’anno di redazione. I dipinti della collezione vanno dal XVI fino al XX secolo con gli importanti esempi di ritrattistica ottocentesca di Giuseppe Tominz (1790-1866), fino alle sperimentazioni figurative del periodo futurista. Un ulteriore progetto ha visto la collaborazione con i Musei provinciali che nel 2009 hanno promosso la mostra dedicata adAgostino Piazza. Il Centro regionale si è occupato di questo artista nel 2004 con un piano specifico che ha portato all’individuazione e catalogazione dei rilievi e delle decorazioni pittoriche e musive nel territorio della Provincia di Gorizia. Le fotografie e i dati riportati nelle schede sono stati utilizzati per la pubblicazione del catalogo della mostra Tino Piazza. L’artista le storie a cura di Annalia Delneri. Le immagini e i testi di questa pagina sono prelevati dal sito della Regione


ALESSIA ZOLFO

ROSSELLA FAVA

DOMENICO LASALA

BANAFSHEH RAHMANI

MAX GASPARINI

MARCO MATTEI

SIMONE BOSCOLO

CLAUDIA PICCOLO

FEDERICA MIANI

GALLERIA ARIELE - Via Lauro Rossi, 9c - 10155 - Torino - Tel. 011.20 73 952


NATALIE SILVA

I suoi grandi quadri, espressione di uno spirito cosmopolita, evidenziano fin da subito la decisione nel segno, la gestualità, il colorismo fantasioso, le campiture piatte oppure con effetti volumetrici grazie ad accostamenti di tinte uniformi, un’inventiva fertile e coinvolgente. Sono connotazioni che fanno pensare ad un intreccio di influssi stilistici pop e ad una passione gestuale, fisica, cromatica – in sottotraccia – rubata all’espressionismo newyorkese. I suoi personaggi non danno mai luogo a dei ritratti in piena regola tuttavia i loro volti hanno sguardi intensi e le posture dei corpi sono dinamiche e visivamente efficaci; i fondali neutri lasciano a volte lo spazio a cenni prospettici giocati con il colore. Il carattere di movimentate incisività espressiva ha matrice europea e si esterna, ad esempio, in opere come “San Luca” o “Rodolfo” apportando al fruitore una particolare piacevolezza estetica (peraltro non esente in altri suoi lavori).

La pittura di Natalie S. nasce in studio come materico gusto del fare ma anche come attenta rielaborazione sensitiva e tematica: sono lontani gli interessi luministici ed atmosferici “en plein air” di marca francese. E’ una creazione di originale poetica scorciante la complessità attuale


L’opinione di Giovanna Arancio attraversamenti sparsi Attraversiamo in ordine sparso i nostri segmenti di percorso. Dentro uno spazio multiforme, come all’interno di un enigmatico territorio, sfogliamo, cercando una lettura, i silenziosi e terrosi strati di suolo che calchiamo. Viene chiamata creazione artistica l’interrogante tracciato di vividi segni con cui diamo forma, colore, volume, senso, in modo consapevole e fragile, all’unicità di questo nostro passaggio. Affiniamo le ricerche, a volte sovrapponiamo le une alle altre, scaviamo tra le radici della storia, in mezzo a fascino e violenza, e collaboriamo a formare una catena di visioni sfaldata, riaffiorante, ininterrotta nel tempo. In questa esposizione gli artisti presentano opere che, in modo più specifico rispetto ad altri lavori di mostre precedenti, si possono interpretare come “orme” lasciate sul terreno, vale a dire impronte di una figura umana che si ritira dallo spazio visibile e lascia invece intravedere quale messaggio uno specifico modo di vivere e comunicare la finitezza.

Il limite è sicuramente un confine ma rappresenta anche la nostra sola risorsa: dentro il nostro finito c’è la “molla” che ci anima, ossia esso muove e decide i passi e la forza della nostra spinta conoscitiva ed emotiva, spalancata sulla scena del mondo sensibile e ontologico. Le cose, il contingente, il prima e il dopo, la trasformazione nel divenire, la tensione all’essere, il continuo viaggio nell’ignoto, tutto ciò germina dentro un deciso taglio di luce-ombra interpretativo e soggettivo.Ci sono gruppi di creativi: difficile seguirli nel loro farsi, disfarsi. Anche il medialismo ha la sua voce, azzera non più l’opera ma l’autore in un collettivismo vissuto e motivato. Riemerge però forte la ricerca di senso, si impone una multimedialità bifronte da padroneggiare specie da parte delle nuove generazioni mentre le opportunità di comunicazione sono da costruire e la sensibilità percettiva si va faticosamente affinando. E’ una rimessa in gioco senza ritorni all’ordine, anzi caparbia e rigorosa.


EVENTI CHE SI SVOLGONO NELLA REGIONE

EMILIA-ROMAGNA

Edward Weston, Brett Westor,1931 1981 Center for Creative Photography, Arizona Board of Regents

L’ex Ospedale Sant’Agostino di Modena ospita, fino al 9 dicembre prossimo, una grande mostra dedicata a Edward Weston (1886 – 1958).

1981 Center for Creative Photography, Arizona Board of Regents

Artista americano considerato uno dei più grandi maestri della fotografia del Novecento, a oltre quindici anni dalla sua ultima personale in Italia, saranno visibili alcuni dei suoi più celebri bianchi e neri, ripercorrendo il suo incessante lavoro di indagine sul mezzo fotografico e presentando al pubblico la modernità della sua visione. Promossa da Fondazione Fotografia-Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il contributo di UniCredit e curata da Filippo Maggia, la mostra propone tutti i temi indagati dal celebre fotografo americano, dai nudi ai paesaggi, attraverso una galleria di ritratti e di “oggetti” – dai suoi famosi peperoni ai giocattoli indigeni – trasformati dall’artista in icone surrealiste e postmoderne. Spesso direttamente paragonata alla pittura e alla scultura, la fotografia di Weston è l’espressione di una ricerca ostinata di purezza, nelle forme compositive così come nella perfezione quasi maniacale dell'immagine. L’autore indaga gli oggetti nella loro quintessenza, eleggendoli a metafore visive degli elementi stessi della natura. A ripercorrere la carriera del fotografo sono 110 opere fotografiche originali, scattate dai primi anni venti fino agli anni quaranta, in gran parte provenienti dal Center for Creative Photography di Tucson dove è conservato il più grande archivio dell’autore. Realizzate dall’artista stesso o sotto la sua diretta supervisione, le stampe fotografiche di Weston sono infatti una parte fondamentale e imprescindibile del suo lavoro: stampe a contatto, di piccolo o medio formato, nelle quali non è concessa alcuna manipolazione dell’immagine. Ogni dettaglio – descritto con una nitidezza assoluta – concorre a definire la sua idea di perfezione, indagando l’entità stessa della materia e le sensazioni che è capace di trasmettere. La mostra è affiancata da un catalogo, edito da Skira, contenente un’ampia biografia ragionata e le riproduzioni di tutte le opere esposte. Ulteriori informazioni al sito: www.fondazionefotografia.it


ROMANO

QUESTO SPAZIO E’ RISERVATO ALLE GALLERIE D’ARTE DELL’EMILIA-ROMAGNA, PER MAGGIORI INFORMAZIONI RIVOLGERSI A: redazione@rivista20.com


SPAZIO MULTIMEDIALE GALLERIA 9 COLONNE / SPE / IL RESTO DEL CARLINO

informazione + cultura vıa Armarı 24, FERRARA orari: 9.00-12.30 / 15.00-18.30, sabato e festıvı chıuso mostra n. 60 organızzazıone CLUB D’ARS - Paolo Carnevale Street-Watch da mercoledì 30 maggio a mercoledì 30 novembre 2012 La mia prima street wheel l’affrontai che avevo sette anni. Erano i miei giochi consueti e preferiti, in mezzo alla strada. Erano copertoni dismessi o abbandonati, forse da altri bambini, che come me ci avevano giocato e poi esausti li avrebbero lasciati lì per il prossimo bambino, che poi si sarebbe prestato a farle girare picchiandole con le mani nude o con un pezzo di legno, sulle strade asfaltate e in estate rovente, come tutto il sud. Ma prive di macchine. Come di consueto erano una volta le strade di paese della Calabria. (Paolo Carnevale) I used my first street wheel when i was seven. It was my favourite pastime, played in the middle of the street. Discarded hub-caps, abandoned perhaps by other children, who like me, had played and then exhausted, had left them there for the next child: who made it run by beating it with his rough hands or with a piece of wood on the asphalted roads, scorching in the summer as in all of the South. And with no cars. As it was usual some time ago in the country roads of Calabria.

PAOLO CARNEVALE dopo aver frequentato il liceo artistico a Catanzaro si stabilisce in Inghilterra dove studia e frequenta gallerie e musei d’arte contemporanea. Vive e lavora a Milano. Nel 2011 ha partecipato alla rassegna For Esta Terre (Studio D’Ars, Milano), ad ArteCremona con Memoli Arte Contemporanea, alla rassegna allo Spazio del Sole, Provincia di Milano, alla rassegna Intorno all’acqua per un pianeta sostenibile (Studio D’Ars, Milano) e alla collettiva POPSIZE con Marco Lodola, Cracking Art e R.E.M.I.D.A. presso lo Spazio Veniero Moroni di Busto Arsizio. È presente al Padiglione Tibet (Padiglione Italia della 54° Biennale di Venezia) e ad Art Business Malpensa Fiere con Memoli Arte Contemporanea. CONTATTI: Paolo Carnevale: info@streetwheel.it -tel. 347 7945294 – www.streetwheel.it organızzazıone e promozıone CLUB D’ARS


L’opinione Michele Govoni presenta

FRANCESCO GUCCI Dietro un’apparente semplicità, esiste sempre qualcosa di estremamente profondo. Sembra voler ragionare su questo delicato e quanto mai unico aspetto dell’arte, il lavoro di Francesco Guggi. Se, infatti, il suo percorso di ricerca prende avvio da diversi temi non propriamente affini tra loro, l’esito di tale ricerca sembra giungere ad un risultato alquanto ricco di similitudini. Ingegnere nella vita, in arte Guggi si dedica a diversi filoni: città ideali e modulari, giochi d’infanzia, paesaggi e simbologie di “condanna” civile. Utilizzando una tecnica mista che prende in esame l’uso di materiali non convenzionali, Guggi riesce a mantenere costante il suo rapporto con la pittura, ma al tempo stesso si distacca dal risultato che, di norma, la pittura riesce ad ottenere. Con questo, il pittore perviene ad una forma d’arte che riesce a far convivere estetica e messaggio in un unicum fatto di un linguaggio che rende inconfondibile il suo autore di fronte allo spettatore. La serie “Modulor” (segnalata anche al premio Arte 2011) trae ispirazione dal concetto di un’ideale centro abitato costruito per moduli abitativi. Nella serie dedicata al gioco, invece, Guggi dà vita ad un paesaggio ideale e stilizzato in cui file di alberi o pochi alberi isolati, ma realizzati allo stesso modo e secondo la stessa morfologia, costituiscono il luogo di gioco di bambini e bambine. I volti non sono riconoscibili e, per questo, universali. Anche gli alberi non hanno forme che li riconducano ad una determinata specie, ma sono caratterizzati dalla granulosità dell’impasto cromatico che contrasta con la campitura del terreno e del gioco. I giochi sono costituiti da elementi semplici: palloncini, aquiloni o mongolfiere. Proprio nel contrasto tra rugosità e campitura sembra voler proseguire Guggi, proponendo paesaggi stilizzati (ma riconoscibili) in cui il gioco della luce che fa vibrare montagne, oggetti, natura, si inserisce a pieno nell’ottica di una ricerca personale ed originale. Francesco Guggi arriva così all’arte più apertamente “impegnata”, grazie ad alcune opere in cui si mette in luce la prevalenza statunitense (nello specifico della Coca-Cola) nelle questioni economiche mondiali; si tratta di bandiere realizzate con tappi della famosa bevanda. E così il cerchio si chiude, ponendo al centro dell’attenzione non solo l’uomo ma anche la sua natura, in un ritorno ab origines che merita un’attenzione ancor maggiore, soprattutto in tempi di forte crisi economica e sociale.


EVENTI CHE SI SVOLGONO NELLA REGIONE

TOSCANA

Assessore Cristina Scaletti

28 ottobre e 25 novembre visite guidate gratuite

Luoghi insoliti autunno 2012 La Regione apre al pubblico i suoi palazzi storici

Iniziativa in collaborazione con il Fondo Ambiente Italiano (FAI) delegazione di Firenze.

Aperture straordinarie per tre palazzi storici fiorentini di proprietà della Regione Toscana da visitare gratuitamente con la guida del Fondo Ambiente Italiano (FAI) delegazione di Firenze e Associazione Guide Turistiche della Toscana (AGT), Sezione di Firenze e Provincia. La Regione Toscana, le domeniche 28 ottobre e 25 novembre 2012 dalle ore 10 alle ore 12, aprirà le porte di Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati (sede della Presidenza), di Casa Rodolfo Siviero (un tempo abitazione del ministro-agente segreto noto per aver recuperato molte delle opere d'arte sottratte dalle truppe naziste durante l'occupazione italiana), e dell'Ospedale di Santa Maria Nuova. Il FAI è una fondazione nazionale senza scopo di lucro nata nel 1975 con l'obiettivo di promuovere una cultura di rispetto della natura, dell'arte e delle tradizioni italiane. La Regione Toscana ha sposato questo obiettivo ed ha messo a disposizione del FAI delegazione di Firenze e dell'Associazione Amici dei Musei alcuni tra i palazzi più belli di sua proprietà, luoghi al di fuori dei consueti percorsi turistici ma di evidente valore storico ed artistico.

Per prenotare, in orario 9-13, dal lunedì al venerdì: tel. 055 4385616 luoghi.insoliti@regione.toscana.it



ROSSELLA FAVA - CATROUGE


L’opinione Vanessa Rusci incontra Federico Fred Marconi: La rockstar della porta accanto! È un artista eclettico, libero, difficilmente classificabile, camaleontico, anche se gli piace prendere il colore delle sue idee e non quello dei luoghi dove viaggia. Poeta, Graffitista, Cantante, Scultore, Fotografo, Grafico, Fred ama usare ed osare, ama contaminarsi, ha un’indole curiosa. E’ uno di quelli che si annoia subito, mi parla della velocità, di questi anni, mi parla del tempo. Lui, come molti di noi, di tempo ne ha sempre troppo poco, tempo per essere artista, padre (di un meraviglioso bimbo), marito. Il suo stesso percorso sottolinea il suo modus vivendi: inizia come graffitista, poi nel momento in cui “gli scarabocchi” sono troppi sui muri e non “uccidono“ più il cemento ma l’arte stessa, quando oramai la moda si è diffusa, lascia quel mondo: non è snobbismo il suo, semmai, è rispetto. Rispetto di un’arte che è scelta di vita. Per molti indipendenti è così. Dopo i graffiti, inizia con la scultura, realizza sculture in legno e resina e oggetti trovati. Una collezionista americana ne acquista una e come nelle migliori leggende dell’arte, qualche mese dopo partecipa con le sue opere a una collettiva a New York con due opere fotografiche. Fred ama New York, si sente molto Newyorkese. Da queste opere passa alla pittura e alla grafica, sperimentando “collisioni” che generano opere ironiche, esteticamente potenti. Usa da sempre le parole, parole come segni, come icone, come immagini. “I temi che tratto non li scelgo, la mia è un’esigenza di esprimermi, non sono un’artista politico, sono un’artista impegnato” Il suo ultimo lavoro infatti ha un tema sociale: arte che riconquista gli spazi, in collaborazione con la “Nuova galleria inesistente” di Bologna che proponeva un’operazione di Guerrilla-Art alla Arte Fiera di Bologna di quest’anno. L’operazione prevedeva di riempire la citta’ di Poster da collocare nelle varie tabelle d’affissione abbandonate.” Un gioco ironico, rubare lo spazio alla pubblicità e donare un’opera d’arte al posto del prodotto da vendere. - Cosa pensi dell’arte in Italia? “Io ho grossi problemi a rapportarmi con la nazionalità dell’arte. Nelle mie opere utilizzo sempre l’inglese, permette la veicolazione al di la dei confini politici. E poi credo che per un artista sia pericoloso e limitante parlare della nazionalità dell’arte o del sistema arte.” - Chi ti influenza? Ho un profondo legame artistico e di amicizia con Daniel Sasson e indubbiamente il suo lavoro mi ha da sempre influenzato; mi influenzano gli incontri, gli artisti con cui mi trovo a parlare. Non posso non citare la frequentazione, negli anni dello splendore dell’arte contemporanea a Siena, degli spazi delle Papesse, sotto la direzione di Marco Pierini. - Progetti Futuri? Sto aprendo una Project room a Montepulciano (Siena) dove poter ospitare mostre di amici da tutto il mondo. Continuare a cantare nel mio gruppo Great Midori. Sto lavorando a un nuovo progetto che utilizza buste vuote utilizzate per gli esplosivi,vi terrò aggiornati” A presto Fred!


EVENTI CHE SI SVOLGONO NELLA REGIONE

UMBRIA

Assessore Fabrizio Felice Bracco

Foligno rende omaggio alla sua mistica, Angela, con la mostra "Dal visibile all'indicibile crocifissi ed esperienza mistica in Angela da Foligno", in programma dal prossimo 6 ottobre a Palazzo Trinci (si concluderà il 6 gennaio 2013). Prosegue così l'attività del comitato nazionale per le celebrazioni del VII centenario della morte della Beata Angela da Foligno (1309-2009) che ha promosso l'edizione del volume di studi "L'Umbria nel XIII secolo" e che, tra breve, consentirà la pubblicazione dell'edizione critica del "Liber" e dell'Indice dei codici. La particolarità della mostra è nell'esposizione delle varie immagini di Cristo crocifisso che hanno portato al percorso mistico della Beata e nella presenza dei più antichi manoscritti medievali con il testo del Liber della Beata Angela da Foligno. Coordinatori scientifici della mostra sono Bruno Toscano, Attilio Bartoli Langeli e Massimiliano Bassetti. Orario: ore 10-13 e 15-19 (chiuso i lunedì non festivi, il 25 dicembre ed il 1°gennaio) Dove: Palazzo Trinci, piazza della Repubblica Foligno (Perugia) Per informazioni: 0742 330584 www.comune.foligno.pg.it Le immagini e i testi di questa pagina sono prelevati dal sito della Regione


e inAugurAzion ore 17:00 12 6 ottobre 20

dal all’

angela da foligno

visibile indicibile

vii centenario (†1309-2009) Comitato nazionale per le Celebrazioni

Palazzo Trinci - Foligno dal 6 ottobre 2012 al 6 gennaio 2013

Crocifissi ed esperienza mistica in Angela da Foligno

Maestro di S. Francesco, Compianto sul Cristo morto, terzo quarto XIII sec., part. Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbria

info e prevendite: +39 0742 330584 orari: 10:00-13:00 / 15:00-19:00

chiuso 25 dicembre, 1 gennaio, lunedi non festivi

Comune di Foligno

Provincia di Perugia


SILVANO BRUSCELLA


L’opinione d i Va l e n t i n a G r e c c o Fluorescenza pop così vicina e così lontana dal Pop e New -pop

Andrea Fumagalli, in Arte ANDY FLUON, co-fondatore dei Bluvertigo, specializzato nell’illustrazione grafica e pubblicitaria, dopo lo scioglimento della band, si centralizza e rinasce. Affascinato da toni forti dei cartelli “affitasi” o “vendesi” preferisce fin da bambino un mondo colorato, da cui l’attrazione per la cromaticità fluorescente. La fluorescenza invade ogni realtà, permea in ogni oggetto e forma. Strumenti musicali, tele, sedie , divani, manichini, scarpe, orologi diventano una trasparente meraviglia. L’evasione no illusoria è il percorso creativo dell’artista: un’avventura ragionata, reinterpretata, proiettata e sovradimensionata. Un collegamento indissolubile con i pezzi di vita, che spinge liberamente il brianzolo camaleontico in una spirale di un viaggio esistenziale iniziato e mai terminato. I lavori si trasformano in un “combine- painting” di esperienze vissute e immagini incasellate nell’archivio delle idee. Le visioni , come fotografie, frutto di realistica istantaneità sembrano paradossalmente un processo di “poppizzazione” di percezione della forma, espressione di quotidianità dominata dal consumismo. In realtà i lavori di art-design, grafica e fumetto non aggrediscono l’occhio dell’osservatore in un gioco planare di linee e colori violenti, privi di sfumature. Non c’è provocazione, né volontà di esperire il rovesciamento sociale del concetto classico di opera d’arte,nell’accezione hegeliana del termine, né destrutturazione dell’azione creativa. L’ effetto shocking è dunque qualcosa di diverso. E’ una scintilla che motiva e sostiene l’estro, un abbaglio fotografico oculare, che procede dal passato verso il presente. La personalizzazione dell’aspetto istantaneo dello scatto è compensata dalla possibilità di ricontestualizzare e trasformare l’immagine con un preciso codice pittorico illustrativo, fatto di campiture piatte e bordature nere. Da una percezione finale di forme molli, perché in continuo movimento, è generata la tridimensionalità che cattura i dettagli. Creazione e ri-creazione, come musica e arte, sono strettamente legati dal grado zero dell’inventiva. Niente è bloccato né schematizzato. Si percepisce soltanto energia positiva, colorata, liberamente interpretata con sguardo differente. Il trionfo dell’oggetto come esibizione del segno è soltanto l’OCCHIO FLUON,un atteggiamento di equilibrio mentale dell’artista legato allo stato d’animo, che meravigliosamente ispira alla illuminante trasformazione di una realtà che “è” ma precede e succede un repertorio infinito di opere da realizzare. L’apparente differenziazione nella ripetizione dei soggetti fluorescenti non si manifesta nella modalità della serialità e della tecnica serigrafica di cui fa ampio uso la Popular Art, bensì in una quotidiniatà andyana, che apre le barriere ad ogni tipo di diversità. Ed ecco dunque che il poliedrico Andy Fluon avverte l’esigenza di vivere e lavorare in un contesto monzese, periferico e indipendente. Il capannone industriale, con il prezioso lavoro di Fabrizio Grigolo e Fabio Mittino, si trasforma in Art Fluon Laboratory, da cui nascono le idee in campo musicale e artistico.


EVENTI CHE SI SVOLGONO NELLA REGIONE

MARCHE

Assessore Pietro Marcolini

“De rerum fabula” L’antologica di Valeriano Trubbiani alla Mole Vanvitelliana

(Ancona, Banchina G. da Chio, 28. 20 ottobre 20 | 17 marzo 2013) Guai a definirlo semplicemente scultore. Perché, per Valeriano Trubbiani, la scultura è solo un pretesto per introdurre l’ignaro spettatore in mondi fiabeschi in cui regnano e dominano animali e cose strane. Un mondo fatto di visioni, suoni, odori, percorsi labirintici, foreste di plastica e vegetazione metallica. La mostra, curata da Enrico Crispolti in collaborazione con Simone Dubrovic e magistralmente allestita da Massimo di Matteo e Mauro Tarsetti, guida i sensi del visitatore attraverso un percorso di 20 ambientazioni disposte secondo un asse cronologico e suddivise per cicli tematici. Sculture sì, dunque, ma anche installazioni ambientali, disegni, pirografie e scenografie vere e proprie, memori di una nostalgica “Dolce Vita” che Trubbiani rivive durante la collaborazione al film “E la nave va” di Federico Fellini fra il 1981-’83. Una mostra per cui si consiglia di raddoppiare (ma anche moltiplicare) la visita e fare, una delle due (o più), tassativamente con gli occhi chiusi perché, l’intento pienamente riuscito del Museo tattile statale Omero, promotore della mostra, è proprio quello di permettere anche ai non vedenti di vivere le opere e le ambientazioni attraverso il tatto, gli odori, i suoni e i fruscii, nonché i diversi tipi di pavimentazione che ingannano e sorprendono il fruitore, che non è più solo un freddo utente e spettatore, ma si trasforma in un “camminatore di fiabe”, fra poesie volanti, animali appesi e micro mondi tutti da scoprire.

Notizie in breve Ancora pochi giorni per visitare la LXII Rassegna d’arte del “Premio G. B. Salvi” di Sassoferrato (quest’anno conferito all’artista jesina Simona Bramati). Degna di merito la retrospettiva dedicata all’artista Guelfo da Fabriano con opere databili fra il 1957 e il 1997. In mostra anche alcune opere di Pablo Picasso, René Magritte e André Masson appartenute all’artista e provenienti dal Museo Guelfo di Fabriano.


Sempre a Fabriano è stata inaugurata sabato 27 ottobre, presso la Pinacoteca B. Molajoli la mostra “Ri-cicli, bici d’autore” a cura di Giuseppe Salerno in collaborazione con INarte. La mostra resterà aperta fino a domenica 11 novembre.



L’opinione Laura Coppa L’incanto dell’innovazione firmata AR[t]CEVIA Basta allontanarsi di qualche chilometro dai circuiti turistici più battuti per scoprire paesi capaci di conciliare, all’interno delle loro mura e senza forzature, le bellezze storiche di un passato glorioso con una fervente contemporaneità artistica. Il luogo in questione è Arcevia, località posta sulle vie già battute dagli antichi romani a metà strada fra Senigallia e Fabriano. Una rocca alle pendici dell’Appennino umbro-marchigiano che sin dall’antichità mantiene e conserva un profondo legame all’arte di ogni suo tempo. Ed è proprio qui che si è appena concluso il Festival internazionale dell’arte che detiene su tutta la regione la massima durata da ben 5 edizioni. AR[t]CEVIA Intarnational Art Festival è divenuto in breve tempo uno dei più importanti festival dell’arte contemporanea nel panorama nazionale.

Una lunga estate cominciata il 4 agosto e protrattasi fino al 30 settembre con l’esposizione dei lavori di oltre 30 artisti provenienti da ogni paese (Russia, Brasile, Libia, Turchia, Austria solo per citarne alcuni) e ovviamente da tutta Italia con, allo stesso tempo, particolare dedizione e attenzione ai giovani talenti delle Marche. Una quinta edizione all’insegna del cambiamento, insomma: il rinsaldare le radici del festival al proprio territorio per proiettarsi con maggior forza ancora più oltre. I legami e le relazioni che l’arte crea e stabilisce hanno condotto artisti provenienti da svariati luoghi a conoscere un territorio di cui è facile innamorarsi, tanto da divenire vera e propria sede di ogni fuga creativa. È così che torna a rivivere il remoto progetto degli anni ‘70 di fare di Arcevia luogo di incontro e comunità dedita all’arte: un sogno seguito allora da artisti e personalità quali Alighiero Boetti, Alberto Burri, Mario Ceroli che oggi si riadatta e prende forma nelle sembianze del proprio tempo. AR[t]CEVIA si riconferma quindi un festival che genera e crea sinergie, energie e tantissime nuove idee. Progetti che nascono non solo fra sale colme di arte contemporanea, ma anche fra note musicali, recital, teatro civile e sperimentale, performances e video; due mesi fitti di appuntamenti culturali, incontri e laboratori dedicati ai giovanissimi e agli over-anta. Gironi (performance fotografica e danza),


EVENTI CHE SI SVOLGONO NELLA REGIONE

MOLISE

Assessore Angelo Michele Iorio

CULTURA

La Regione Molise è da sempre attenta e convinta dell'importanza che le attività culturali ricoprono nel panorama locale e nazionale. Lo testimoniano il continuo impegno, atto a sostenere molteplici attività, divenute punto di riferimento e fonte di attrazione turistico-culturale, ed il consolidarsi di alcuni appuntamenti, divenuti imprescindibili non solo per i molisani, ma anche per centinaia di appassionati e visitatori. La direzione che la Regione ha intrapreso, e che continua a seguire nella predisposizione e organizzazione dei programmi, si basa sulla piena convinzione che un sistema armonico di attività culturali debba necessariamente coinvolgere diversi centri molisani e puntare sugli eventi di maggiore richiamo, al fine di promuovere e portare benefici all’intero territorio regionale.

Avvisi e notizie [30/10/12] Grande Coro Molise InCanto, esordio entusiasmante [29/10/12] Associazione Vie Francigene, ora c'è anche il Molise [27/10/12] San Giovanni Rotondo, domani il Grande Coro di Molise InCanto [26/10/12] Rete Italiana di Cultura Popolare, incontro operativo [23/10/12] San Giovanni Rotondo, San Pio chiama i cori del Molise Le immagini e i testi di questa pagina sono prelevati dal sito della Regione


Via Marconi, 2 – Termoli.

Nino Barone

Sin dai suoi esordi negli anni Settanta Angela Ippolito produce opere, siano carboncini, inchiostri oli o pittura, siano su carta, su tela juta oppure porcellana, opere in cui la figura umana viene rappresentata in un’estrema essenzialità. Si evidenzia infatti in maniera marcata l’assenza assoluta di profondità, di prospettiva, di ambientazione, elementi che potrebbero raccontare una storia, dare un indizio sull’origine dei personaggi rappresentati, guidare la comunicazione verso il determinarsi di un preciso messaggio.



L’opinione S P A Z I O R I S E R VAT O A Critico/Curatore del Molise

Questa Rivista nasce dall’esigenza di creare una rete di rapporti con artisti e operatori del settore al fine di far emergere talenti e creatività presenti e sommersi nelle nostre varie regioni e in tal modo valorizzare le realtà artistiche del nostro territorio nazionale. Pertanto intendiamo.coinvolgere per ogni regione Critici, Curatori, Galleristi, Associazioni Culturali e Artisti, offrendo a ciascuno uno spazio dove poter far conoscere e pubblicizzare le loro specifiche attività. Ciò permette a chi sia interessato, di avere un agevole punto di riferimento su tutto il territorio circa le opportunità istituzionali e private (ivi presenti). Apriamo uno spazio per condividere esperienze, sensazioni, opinio ni e permettere una reale collaborazione e scambio tra le varie realtà culturali italiane nonchè una finestra verso il mondo internazionale. Intendiamo cioè superare per quanto ci compete l’attuale frammentazione espositiva e propositiva e far emergere quanto di meglio affiora nel nostro settore. Vi invitiamo pertanto ad aderire alla nostra iniziativa scrivendoci a: direzione@rivista20.com


EVENTI CHE SI SVOLGONO NELLA REGIONE

LAZIO

Assessore Fabiana Santini

Johannes Vermeer Finalmente a Roma una rassegna su Johannes Vermeer, massimo esponente della pittura olandese del XVII secolo e non rappresentato nelle collezioni italiane. La mostra delle Scuderie del Quirinale include, infatti, un’accurata selezione di opere di Vermeer – rarissime e distribuite nei musei di tutto il mondo - e all’incirca cinquanta opere degli artisti olandesi suoi contemporanei. Il visitatore potrà, quindi, non solo familiarizzare con questo genio artistico dalla vita ancora oggi avvolta dal mistero, a cominciare dalla sua data di nascita tuttora sconosciuta, ma anche comprendere come l’opera del maestro di Delft si sia rapportata con gli altri artisti attivi nella sua città natale e nei vicini centri di fermento culturale quali Amsterdam, Haarlem e Leida. In anni recenti l’arte olandese è stata abbondantemente e universalmente studiata e diverse rassegne espositive le sono state dedicate in Inghilterra, Olanda, Germania, Giappone, Spagna e Stati Uniti, tutte memorabili ma lontane, nel tempo e nello spazio. Oggi, le Scuderie del Quirinale sono orgogliose di poter offrire questa mostra straordinaria e il suo catalogo che aiuteranno a comprendere e conoscere la pittura olandese e questo grande, indiscusso e assoluto maestro.

Con Irene Corsetti Data Domenica 21 Ottobre Orario di Appuntamento 14.30 Luogo di Appuntamento Davanti all’Ingresso delle Scuderie del Quirinale Quota di Partecipazione 10,00 per persona. Da aggiungere il biglietto d’ingresso Euro 10,00 intero Euro 9,50 ridotto. Euro a Persona Informazioni Utili

NON SONO PREVISTE GRATUITA’ PER LA VISITA GUIDATA. BIGLIETTO RIDOTTO: giovani fino a 26 anni, adulti oltre i 65 anni, insegnanti in attività (esclusi professori universitari), giornalisti con regolare tessera dell’Ordine Nazionale (professionisti, praticanti, pubblicisti), forze dell’ordine e militari con tessera di riconoscimento. INGRESSO GRATUITO: bambini fino a 6 anni, disabile (accompagnatore gratuito), invalido (accompagnatore gratuito), guide turistiche Regione Lazio, accompagnatori turistici Regione Lazio, possessori tessera ICOM e ICROM Modalita di Prenotazione Per confermare la presenza inviaci un’e-mail all’indirizzo redazione@irradiazioni.it Le immagini e i testi di queste pagine sono prelevati dal sito della Regione


Renato Guttuso 1912-2012 5 ottobre 2012 - 3 febbraio 2013

Roma, città in cui Renato Guttuso visse per oltre cinquant'anni lo celebra, in occasione del centenario dalla nascita, con una grande mostra: cento dipinti rappresentativi dell'intero arco creativo dell'attività del maestro siciliano.Per capire Guttuso è fondamentale poter approfondire la sua straordinaria capacità di intessere rapporti con altri artisti, anche impegnati in discipline diverse. Scrittori come Moravia, scultori come Moore, Manzù, poeti come Pasolini e Neruda, registi come Visconti, ebbero con lui rapporti di feconda collaborazione da cui sono nate illustrazioni per libri, scenografie, sodalizi talvolta sviluppatisi in movimenti artistici. Guttuso, stabilì nella capitale il centro nodale delle sue relazioni e la dipinse, rappresentandone l'aspetto più intenso e profondo, sociale, politico, ma anche religioso. Attraverso le sue visioni del Colosseo, dei Tetti di Via Leonina, delle misteriose presenze nei giardini pensili romani, che emergono nella Visita della sera, scopriamo una Roma diversa, vibrante. Fabio Carapezza Guttuso - Enrico Crispolti ORARIO: aperto tutti i giorni Lun.-Giov. 9.30-18.30; Ven.-Sab. 9.30-22.30; Dom. 9.30-19.30 TARIFFE: l’ingresso € 12,00 - ridotto € 8,50


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L’opinione di Angelo Andriuolo Navigatore d’ombra

Valerio de Filippis Navigare le Ombre,e farlo bene, non è da tutti...è un’arte rara e ormai perduta. Occorrono anni ed anni di preparazione. Un applicazione costante e maniacale, quasi monastica. Occorre farne uno scopo di vita. La parola più consona e usuale è... Sacrificio. Il possibile errore, che vanifica tutto e ci perde, è dietro l’angolo. In agguato. Navigarla, l’Ombra, significa, però, anche restare in Luce. Dominarla, l’Ombra, significa non esserne posseduti. Un percorso senza fine che si sviluppa, e ci avviluppa, in infinite ricorrenti visioni. Incessanti e pressanti ma tutte meravigliosamente necessarie. Per un Artista è facile essere luce o essere ombra... Ci si abbandona all’una o all’altra con estatica tranquillità...quasi senza sforzo. Valerio de Filippis ha scelto,invece, la via più dura. Sulla linea di confine,sempre, vive la sua Arte ogni volta con l’intensità dell’ultima volta.Come se poi mai più dovesse dipingere. Ogni sua opera è il suo “Jisei no ku”, la sua Poesia Finale. Quello che la sua mano crea ha radici profonde nel suo Io, non nasce da un desiderio ma da una necessità. Valerio è un Navigatore d’Ombra. Uno che la conosce bene, e bene conosce le rotte per navigarla. Senza perdersi e confondersi nell’abbraccio soffocante della tenebra. Un nichilista si! Ma fornito di una certa dose di istintiva speranza. Alcune sue figure sembrano disfarsi mentre vivono nella metamorfosi latente del decadimento che ogni giorno prende i nostri corpi e di cui non ci accorgiamo....Il distacco finale avverrà improvviso, dure-

rà un attimo soltanto.Ma il cammino per arrivarci durerà una vita.... e , in questo vivere, ci daranno forza le nostre poesie, di parole o di colori. La pittura di de Filippis, per sua stessa natura, cambia. Varia come varia l’umore... A volte è possente e materica,come i personaggi che dipinge,con Rossi e Bruciati che dominano la scena. Altre volte è tenue e sfumata con personaggi eterei e situazioni surreali in cui i Gialli e gli Azzurri danno all’opera la dimensione del sogno. Non varia però il messaggio simbolico,sempre potente, sempre penetrante. E’ il linguaggio dell’ Artista da onirico diventa reale, da impalpabile diventa sostanza, materia,nuovo territorio,mare sconfinato....mare d’ombra. Diventa Dipinto.


EVENTI CHE SI SVOLGONO NELLA REGIONE

ABRUZZO

Assessore Luigi De Fanis

CRBC - Centro Regionale Beni Culturali Istituito con la L.R. 44/92 e divenuto operativo dal gennaio 2002, il CRBC, dotato di un sofisticato sistema informatico, si pone oggi al centro delle attività di valorizzazione dei beni culturali regionali in collaborazione con le Soprintendenze Regionali e l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (Ministero per i Beni e le Attività culturali). Svolge attività conoscitive, operative, di ricerca e di consulenza. Raccoglie elabora e pubblica la documentazione relativa ai beni culturali, in funzione anche della programmazione socio-economica regionale e della pianificazione territoriale; Cura la raccolta, l’elaborazione e l’organizzazione dei dati; Favorisce la circolazione delle conoscenze con la realizzazione di strumenti divulgativi, informativi e didattici di qualsiasi tipo; Fornisce consulenze e sussidi tecnici agli enti locali e alle istituzioni educative interessate alle materie di competenza; Sviluppa rapporti e collaborazioni con pari organismi di ricerca nazionali e stranieri, nel rispetto delle competenze statali in materia. Pubblicazioni Al fine di valorizzare il patrimonio fotografico storico della regione, il CRBC ha promosso la pubblicazione di sei volumi relativi ad alcune raccolte fotografiche e alle opere più significative di alcuni autori abruzzesi dei secoli XIX e XX. Produzione multimediale A titolo sperimentale è stato prodotto un CD-ROM - che verrà distribuito nei prossimi mesi - relativo agli aspetti meno noti del patrimonio architettonico e decorativo di Sulmona, con una panoramica sull’araldica cittadina. Iniziative analoghe sono previste per le altre città d’arte della Regione. Centro Regionale Beni Culturali Via Mazara, 26 - 67039 Sulmona (Aq) Tel/Fax 0864/211024

Responsabile: dr. Mario D’Eramo email:crbc@regione.abruzzo.it Le immagini e i testi di queste pagine sono prelevati dal sito della Regione


GIULIO GAMBERUCCI

GALLERIA ARIELE - Via Lauro Rossi, 9c - 10155 - Torino - Tel. 011.20 73 952 mail: info@galleria-ariele.com sito: www.galleria-ariele.com www.rivista20.com


A

lessandra scrizzi

Pier Luigi VURRO

Michela RIBA


L’opinione di BARBARA VINCENZI Il gioco delle apparenze: Antonio Caramia

Nelle opere di Antonio Caramia ritorna sempre con forza ed eleganza la cultura della sua terra: la Puglia. Colori brillanti si amalgamano piacevolmente ad elementi caratteristici del salento e a dettagli e simboli più giocosi, che preludono a messaggi criptici, velatamente ironici sull’attualità. Ed ecco che ci appare inaspettatamente la Cattedrale di Trani immersa nelle limpide acque marine, fra rocce stratificate incorniciate sinuosamente da maestosi ulivi. L’immagine serena e sacrale del luogo di culto viene interrotta dalla disgregazione della torre che, come se fosse carta ritaglia, si apre facendo fuori uscire una scia di sedie affastellate con tanto di anziane in preghiera, che si propaga verso l’alto, terminando in tanti cuori rossi che si ricamano nel cielo limpido di

blu cobalto. La fragilità dell’Istituzione ecclesiastica e l’ottusità che nasconde il credo religioso, sono un messaggio veicolato tramite una piacevole immagine illustrativa. In “MadeinPuglia” l’uomo buffo in volo con l’ombrello fa da cardine all’intero assetto rappresentativo, portandoci verso un immaginario collettivo e fantastico. Sotto di lui, uno strato spesso di bagliori e nuvole rosse divide l’immagine di due zone: una immersa nella luce solare, l’altra più buia ed introspettiva. Temi odierni velati dal gioco, ci conducono ad un livello più alto di comunicazione di non superficiale lettura. . www.antoniocaramia.it


EVENTI CHE SI SVOLGONO NELLA REGIONE

PUGLIA

Assessore Silvia Godelli

“Rocche, Fortezze e Castelli in Irpinia” immagini come appunti di viaggio. In un momento in cui è sempre più acceso il dibattito tra cultura e sviluppo economico, l’Ente Provinciale per il Turismo di Avellino si fa promotore della mostra fotografica dedicata ai castelli irpini una terra tutta da scoprire, ricca di storia, cultura, tradizioni e bellezze naturali. Dal 6 al 13 novembre 2012, per iniziativa dell’EPT di Avellino, sarà esposta a Bari, presso la Sala Angioina del Castello Svevo la mostra fotografica “Rocche, Fortezze e Castelli in Irpinia” immagini come appunti di viaggio. Percorso fotografico tra storia, natura e fede. Le pregevoli foto sono state realizzate da Giuseppe Ottaiano. In Irpinia i siti di incastellamento costituiscono un patrimonio inestimabile: oltre 70 tra manieri, torri e borghi fortificati, dislocati su una superficie di appena 2.791 Kmq. La Mostra fotografica - che rientra nell’ambito di un progetto di promozione extra regionale delle Terre d’Irpinia - presenta al pubblico una selezione delle oltre 120 immagini che compongono un ampio reportage fotografico, il cui obiettivo è quello di proporre i manieri irpini in qualità di forti attrattori turistici, tramite privilegiato tra il territorio e il visitatore. Attraverso le vicende che lungo i secoli hanno interessato i Castelli, si svelano infatti anche tutte le altre preziose risorse dell’Irpinia: arte, cultura e tradizioni, senza dimenticare le tipicità eno-gastronomiche locali, che potranno essere degustate durante la cerimonia di inaugurazione che si terrà martedì 6 novembre alle ore 12 presso la Sala Angioina del Castello Svevo di Bari. All’evento inaugurale interverrà l’Assessore al Turismo e ai Beni Culturali della Regione Campania, Giuseppe De Mita, che ha più volte ribadito «l’opportunità di valorizzare le specificità territoriali che fanno dell’offerta turistica campana una delle più competitive a livello nazionale». Con questa iniziativa l’EPT di Avellino intende consolidare un’azione di valorizzazione extra regionale del territorio irpino, ricco di bellezze naturali, di luoghi della storia e numerosi monumenti di epoca medioevale, nonché di santuari, abbazie e basiliche che testimoniano la profonda religiosità di queste terre. “Rocche, Fortezze e Castelli in Irpinia” immagini come appunti di viaggio. Percorso fotografico tra storia, natura e fede Bari, dal 6 al 13 novembre 2012 Castello Svevo, Sala Angioina Piazza Federico II di Svevia, 4 Apertura Castello ore 9:00 - 18:30


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Salvatore Alessi

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L’opinione di Ilario D’Amato

HERMANN NITSCH E L’ORGIEN MYSTERIEN THEATER

Artista viennese, fondatore e ideatore del gruppo "Arte in azione", Hermann Nitsch dal 1957 concepisce, con un intimo legame alla tradizione cristiana, il teatro dell’orgia e del mistero, "Orgien Mysterien Theater", una forma originale di opera d’arte totale che si sviluppa in sei giorni durante i quali si mettono in scena azioni reali e si coinvolgono tutti e cinque i sensi. Numerose sono le fotografie all’interno del museo che riportano e ricostruiscono le performance artistiche intrise di sangue, uomini crocifissi,donne bendate e animali squartati; inutile nascondere che l’impatto é decisamente forte e spesso provoca disgusto, ma non per questo bisogna bocciare l’arte di Nitsch senza almeno interrogarci sul reale significato che l’artista ha voluto trasmetterci con immagini così provocatorie. I primordiali istinti umani, che l’artista ritiene repressi dalle norme e dalle imposizioni sociali, riemergono prepotentemente attraverso la carne, il sangue, le interiora, il tutto unito da un monocromatismo rosso che assume,nel suo dominio, un ruolo fortemente arcaico. Il sangue si fissa sull’opera d’arte scorrendo dal basso, nello stesso modo in cui, negli anni seguenti, Nitsch crea gli Shuettbilder, o "dipinti versati" che si possono ammirare al piano inferiore del museo. Sottofondo musicale in queste performance sono le composizioni, simili a canti di monaci, create dallo stesso artista che assume il ruolo di un sacerdote o di un direttore sinfonico. Il museo Nitsch di Napoli dunque racchiude in sé l’intero percorso artistico di Hermann Nitsch che forse è bene vedere come una sorta di cammino spirituale con precisi rimandi alla simbologia cristiana e pagana e veri e propri riti di espiazione collettiva e individuale attraverso i quali l’artista cerca di far vivere allo spettatore delle intense esperienze esistenziali. La struttura che oggi ospita a Napoli tele, fotografie, opere di Nitsch é stata sapientemente recuperata dalla Fondazione Morra - Istituto di Scienze delle Comunicazioni Visive, che ha riportato la vecchia stazione elettrica del teatro Bellini, ad uno splendore mai conosciuto prima.


EVENTI CHE SI SVOLGONO NELLA REGIONE

BASILICATA

Assessore Vincenzo Viti

Il Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna della Basilicata, inaugurato nel maggio 2003, ha sede in Palazzo Lanfranchi, seminario edificato nella metà del XVII secolo a ridosso del Sasso Caveoso, in posizione simmetrica e speculare al complesso monumentale di Sant'Agostino. Il Museo è strutturato in quattro sezioni: Arte Sacra, Collezione d'Errico, Arte Contemporanea, Demoetnoantropologia. L'Arte Sacra è dedicata all'esposizione di opere più significative del patrimonio lucano provenienti da chiese del territorio, momentaneamente non fruibili o che hanno perso la loro collocazione originaria. Alle opere in esposizione permanente si alternano quelle concesse in prestito temporaneo dall'Ente Ecclesiastico, selezionate di volta in volta per sviluppare argomenti di particolare interesse e tracciare le linee evolutive della cultura artistica della nostra regione. La sezione della Collezione d'Errico di Palazzo San Gervasio è una importante e rara testimonianza di collezionismo ottocentesco in Basilicata, di proprietà dell'omonimo Ente Morale. L'Arte Contemporanea accoglie dipinti di Carlo Levi (Torino 1902 - Roma 1975) eminente e poliedrica figura di intellettuale che ha avuto grande rilievo nella emancipazione culturale della Basilicata e dipinti Luigi Guerricchio (Matera 1936-1996), interprete e testimone della vita e delle tradizioni della gente lucana. Sono esposte, inoltre, opere in terracotta di proprietà statale di Rocco Molinari (Accettura, 1924), raffiguranti la civiltà contadina e la Festa del Maggio di Accettura. Infine la Sezione Demoetnoantropologica con l'esposizione di oggetti della cultura materiale provenienti dalle due raccolte Statali: una di proprietà della Soprintendenza e l'altra del Museo Archeologico Ridola. Oggetti d'uso quotidiano, piccole sculture in legno e in corno bovino sono espressione peculiare dell'arte pastorale che ha permeato la vita e la tradizione lucana, connotandone la comunità. All'interno del Museo ci sono, inoltre, i seguenti Uffici e Servizi: Direzione, Ufficio Mostre, Centro di Documentazione (Archivio Schede di Catalogo e Fototeca), Biblioteca, Ufficio Tecnico, Ufficio del Personale, Centralino.

ll Museo nazionale d’arte medievale e moderna della Basilicata con sede a Matera, ha organizzato, nell’ambito del progetto sperimentale di comunicazione del patrimonio culturale ideato dal Centro per i Servizi Educativi del MiBAC e realizzato con Gruner Jahr/Mondadori, un programma di visite guidate (prenotazione obbligatoria e info: tel. 0835.2562540 - 0835.2562535) L’iniziativa prevede la pubblicazione sulla rivista Focus Junior di un coupon che consente, fino al 31 dicembre, l’ingresso gratuito a due adulti che accompagnano in visita al Museo un ragazzo di età inferiore ai 18 anni. Piazza Pascoli, 1 (presso Palazzo Lanfranchi) Apertura: tutti i giorni, 9:00-13:00 e 16:00-19:00 - Chiusura: lunedì Tel. 0835 310137 - 0835 256262 - fax 0835 256262 int. 13 Le immagini e i testi di questa pagina sono prelevati dal sito della Regione


ENZO BRISCESE

Paesaggio torinese - omaggio a Casorati 60x70 cm - t.m. su tela - 2011

Galleria ARIELE Arte Contemporanea QUESTO SPAZIO E’ RISERVATO ALLE GALLERIE D’ARTE DELLA BASILICATA, PER MAGGIORIINFORMAZIONI RIVOLGERSI A: redazione@rivista20.com


DOMENICO LASALA

Galleria ARIELE Arte Contemporanea QUESTO SPAZIO E’ RISERVATO ALLE GALLERIE D’ARTE DELLA BASILICATA, PER MAGGIORI INFORMAZIONI RIVOLGERSI A: redazione@rivista20.com


L’opinione di Giovanna Arancio natura e artificio Natura, traduzione latina dal greco, nel suo significato più primitivo simboleggia il principio di vita e di movimento, legandosi inoltre all’ idea del nascere e della luce; occorre aggiungere che per gli antichi presocratici rappresentava il principio della materia nella sua accezione più’ complessa e per Aristotele movimento e quiete completavano insieme il senso. In realtà’ parlare di natura vuol dire inoltrarsi nella storia dell’uomo, attraversata da cambiamenti epocali, in una continua successione di stravolgimenti, arricchimenti, stratificazioni o morte ( a volte apparente) di significati. Il bagaglio dei secoli incide pesantemente anche sull’altro termine del confronto che titola l’attuale mostra: artificio, in latino “fatto dall’ arte”, ossia artefatto dell’ uomo, il quale segue il dinamico percorso non lineare dell’ideazione e fattualità della cultura umana. I lavori in esposizione rimandano al contesto agreste o cittadino, entrambi filtrati da usi e costumi tipici del vivere odierno, e interpretati in chiave personale. La natura contemporanea ha subito un lento, intricato e progressivo processo di disincanto. Un tempo gli uomini l’abitavano diversamente: terreni, acque,cielo, frutti della terra, animali, sobborghi e spazi urbani, erano tutti interni ad un’ aura sacrale, animati e popolati da divinità dialoganti e fantasie viventi in ogni dove. Folletti, ninfe, semidei affollavano a frotte i luoghi che, a loro volta, impersonavano dei antropomorfi estrosi. In una cornice magica fiumi, rocce, monti, sole e qualsiasi astro, fino ad arrivare al più umile elemento naturale, proteggevano una visione della vita caratterizzata da un legame profondo tra l’ uomo artefice e la natura in cui egli era immerso. Era un rapporto diretto, alimentato da rispetto, timore, sorpresa, fascino, comunicazione, appartenenza. Allorché si e’ aperta un’irreparabile incrinatura all’interno di questo mondo integrato e composito il trascendente ne ha perso il contatto privilegiato e allontanandosi ha spento luci, colori, voci, lasciando una terra statica e silenziosa, disanimata e desacralizzata. I rivolgimenti sociali non hanno tuttavia impedito che la natura in via di secolarizzazione ispirasse ancora e l’uomo esternasse altrimenti le sue esigenze vitali tramite un immaginario tanto emozionale quanto approcciato sempre più in modo scientifico. Artificio e natura ora si compenetrano con linguaggi differenti e gli stralci del più antico passato si mescolano con simbolismi, metafore, allegorie, creazioni mentali, esaltazioni materiche, ricerche lanciate verso il futuro, oscillando entro un rapporto uomo e ambiente che sottolinea il disagio o accentua le innumerevoli potenzialità attuali. L ‘ arte, nel nostro caso quella visiva, e’ tutta interna a questo dinamico rapporto, fertile ma ormai conflittuale a tutti gli effetti.


EVENTI CHE SI SVOLGONO NELLA REGIONE

CAMPANIA

Assessore Caterina Miraglia

Opere d'arte dal medioevo al 600 in mostra ad Avellino 01 Ottobre 2012 00:00 - 30 Novembre 2012 06:00

Complesso Monumentale ex Caercere Borbonico La mostra che proseguirà fino al 30 novembre espone dipinti e sculture dell'intero territorio provinciale per un periodo che parte dal Medioevo e rocca tutti i movimenti, arrivando fino al Barocco. La mostra ha tra i vari scopi quello di contribuire alla diffusione e alla conoscenza della cultura e dell'arte dell'area irpina. Info e Biglietti: Telefono 0825-790733 info@capolavoridellaterradimezzo.it

I disegni di Giovanni Lanfranco a Capodimonte 19 Ottobre 2012 09:00 - 25 Gennaio 2013 19:00 Museo Nazionale di Capodimonte Al Museo di Capodimonte della città di Napoli sono ben 476 i disegni di Giovanni Lanfranco, preziosamente conservati nel Gabinetto Disegni e Sampre di Capodimonte. L'espesizione è un excursus dell'intera carriera dell'eccelso pittore emiliano, compresi gli studi e i pensieri per i grandi affeschi del decennio napoletano che l'ha visto realizzatore delle cupole del Gesù Nuovo e della Cappella del Teoro di San Gennaro e le chiese della Certosa di San Martino e dei SS. Apostoli. Info: Telefono: 081.7499274 marina.santucci@beniculturali.it


GALLERIA D’ARTE TRAMONTANO.............. Via Origlia 53 - Nocera Inferiore - Salerno

La prima home- gallery della provincia di Salerno. La Galleria d'arte Tramontano in Via Origlia 53 nel cuore di Nocera Inferiore consolida il progetto intrapreso da molti anni da Massimo Tramontano, direttore della neonata struttura, espressione della forte passione artistica e di qualità che identifica il noto gallerista campano. La limpidezza di stili, la ricerca di contenuti mai dispersivi, la cura dei particolari e l’identità, sono gli elementi caratterizzanti della Galleria Tramontano che ha un obiettivo principe: favorire un reciproco scambio tra artisti, collezionisti e appassionati attraverso l'organizzazione di prestigiosi allestimenti curati direttamente da Massimo Tramontano. Il noto esperto d’arte è da sempre alla ricerca del “bello” e del buongusto, capace di accompagnare i visitatori offrendo un’esperienza ineguagliabile nella scelta di opere, mobili ed oggetti riuscendo a trasformare l’acquisto in una sublime occasione di confronto e passione. “Un luogo dove ritrovare il piacere di confrontarsi, senza fretta e con attenzione, alla ricerca dell’oggetto e del quadro che catturi la curiosità e sia in linea con esigenze non meramente estetiche – dichiara Massimo Tramontano – la galleria consentirà di affacciarsi su tante espressioni artistiche offrendo al collezionista ed all’acquirente occasionale, la possibilità di scorgere particolari e conoscere attraverso gli oggetti e quadri, realtà molto spesso lontano per spazio e tempo dalla vita quotidiana”. Un contenitore in cui sarà possibile scoprire particolari e caratteristiche espressioni d’arte e di artigianato di qualità con importanti collezioni d’arte, di argenti, e quadri. E’ l'intraprendenza e l’innata passione per il “bello”, classe ed eleganza, a consentire alla Galleria di tracciare decisamente un nuovo solco nella scelta artistica e culturale dell’Agro. “La nostra struttura sarà aperta a tutti – continua Tramontano- un luogo dove immagino possa instaurarsi prima di tutto empatia e amabili conversazioni per ritrovare un po’ se stessi, fuori dalla quotidianità, anche mediante l’acquisto di un oggetto in grado molto spesso di fare la differenza nella propria casa o per un regalo ad una persona che si vuole stupire”.


LORIS LOMBARDO

www.lorislombardo. altervista.org


L’opinione di Annamaria Parlato e Maria Arcella Pamart Consulenza e Progettazione Culturale - www.pamart.it Kezia Terracciano, in arte Keziat, nasce a San Severo (Puglia) nel 1973. Campana di adozione, presente su Napoli sia per lavoro e che per legami familiari, fin dalla giovane età si accosta al mondo delle arti visive e dopo la laurea all’Accademia di Belle Arti di Foggia inizia a collaborare con gallerie e case editrici in Italia e all’estero. La sua arte visionaria si esprime attraverso la pittura, il fumetto, l’illustrazione, la video arte, le installazioni e le live performances. Dal 1996 al 2003 realizza prevalentemente opere pittoriche su tela caratterizzate dalla rappresentazione di mondi lunari, fantastici e misteriosi. Dal 2003 al 2008 esplora l’universo femminile in chiave intima, erotica e allo stesso tempo ironica e grottesca. In questi anni disegna anche numerosi fumetti e illustrazioni per importanti case editrici come l’Enciclopediae Britannica di Chicago, la Synergebooks di New York, la 123 Publishing House di Hong Kong, Altar Magazine di New York e Clock Magazine di Los Angeles. Dal 2006 collabora con Violipiano Arts nell’ideazione e realizzazione di performance interdisciplinari di musica, danza, teatro e arti visive. Progetti quali Music for Your eyes, Archi Liberi, Silenzio Assoluto o Fiddler in the Loop sono il risultato di una ricerca costante nel mondo dell’animazione , della video arte e del live painting. Dal 2000 ad oggi ha partecipato ad importanti mostre personali e collettive, distinguendosi nel panorama dell’arte contemporanea sia in Italia che all’estero (Venezia, Roma, Parigi, New York, Hong Kong, Amsterdam, Porto, San Francisco, Chicago, Los Angeles, Washington, Firenze, Milano, Toronto, Lubiana e Lussemburgo). Nel 2010 con il corto “Memoria di un folle” vince la quinta edizione del MAGMART, il Festival Internazionale di video arte presentato in collaborazione con il PAN- Palazzo delle Arti di Napoli. Il Video realizzato in stop motion, viene successivamente acquisito dalla collezione permanente del CAM - Contemporary Art Museum - a Casoria (Na).Tra le principali mostre a cui ha partecipato, si segnala nel corso di quest’anno “ Visionaria” (cinque mostre personali con tematiche e curatori differenti in cinque spazi diversi, che vanno dal MAT di San Severo (FG) all’Istituto italiano di cultura di Amsterdam). Visionaria, rappresenta l’ultimo ciclo di un corpus di disegni in bianco e nero realizzati con la penna su grandi fogli di carta o tela, iniziato nel 2009 e successivamente arricchito di varie animazioni video, installazioni e performance. Ogni singola opera è un racconto visivo, un viaggio poetico, inquietante e introspettivo tra i simboli della vita nei quali ogni osservatore può trovare elementi e spunti in cui riconoscere parte di sé e della propria storia. Le opere sono state realizzate a penna attraverso una serie di segni aggrovigliati e linee contorte che si attorcigliano le une sulle altre e che generano figure e ambientazioni avvolte in una atmosfera rarefatta e allucinata, figure che fuoriescono dall’ombra, quasi nascoste o al contrario si formano improvvisamente nel bianco. Emblematica è l’opera dal titolo “La giusta dimensione delle cose in un attimo” (2011), dove ogni cosa sembra in perenne mutamento, ogni oggetto, luogo è modificato dall’immaginazione. Il grottesco e il bizzarro prendono corpo. Le strade diventano percorsi di viaggio sulle quali perdersi per incontrare la parte più profonda di noi stessi, visualizzata attraverso esseri ibridi, che simboleggiano la vita ricca di imprevedibilità e di mutamenti. Le città appaiono come esseri brulicanti e sovraffollati da strani personaggi che entrano ed escono dalle finestre, come alla ricerca disperata della propria identità e del proprio spazio.

La Giusta dimensione delle cose in un attimo di delirio, 2011 dittico, inchiostro su carta, 140x100 cm


EVENTI CHE SI SVOLGONO NELLA REGIONE

CALABRIA

Assessore Mario Caligiuri

MACK - Museo Arte Contemporanea Krotone Con la sua collezione permanente il museo ripercorre la storia dell’arte italiana dal secondo dopoguerra ad oggi. Mack sostiene le pratiche artistiche più innovative contribuendo a tracciare le strade del contemporaneo con una attività espositiva incentrata sulla ricerca e sulla sperimentazione, propo-

Orari: Da lunedì a venerdì mattina: 9.30-12.30 Pomeriggio: 15.00-18.00 Sabato e domenica aperto solo su prenotazione

Palazzo Barracco Piazza castello n°20 Crotone mack@provincia.crotone.it Tel. 0962 905714

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Paola BRUSALDELLI Animali pop quelli di Paola Rota Brusadelli

Un istante dell’aurora di una nuova vita

(Lecco, 1971), ritratti come se fossero i modelli di copertina delle riviste patinate: colori sgargianti e allegri, tratti decisi e ben definiti. Nelle sue opere, si coglie un’ironica contaminazione tra animale e umano, dettagli inconfondibili che fanno sorridere e trasformano i quadri in sarcastiche caricature. Make-up victim è un levriero truccato con tanto di coroncina d’oro, mentre Lady Billion è un aggressivo dobermann, agghindato con corona e maquillage, con il marchio scherzosamente contraffatto del profumo di Paco Rabanne. E ancora l’influenza della moda in Le parfum de mes rêves, la boccetta di Prada agognata da un tenero e simpatico maialino.

Vera Agosti

L’aurora di una nuova vita

Brezza primaverile


Discepolo

GIRARDI


L’opinione S P A Z I O R I S E R VAT O A Critico/Curatore della Calabria

Questa Rivista nasce dall’esigenza di creare una rete di rapporti con artisti e operatori del settore al fine di far emergere talenti e creatività presenti e sommersi nelle nostre varie regioni e in tal modo valorizzare le realtà artistiche del nostro territorio nazionale. Pertanto intendiamo.coinvolgere per ogni regione Critici, Curatori, Galleristi, Associazioni Culturali e Artisti, offrendo a ciascuno uno spazio dove poter far conoscere e pubblicizzare le loro specifiche attività. Ciò permette a chi sia interessato, di avere un agevole punto di riferimento su tutto il territorio circa le opportunità istituzionali e private (ivi presenti). Apriamo uno spazio per condividere esperienze, sensazioni, opinio ni e permettere una reale collaborazione e scambio tra le varie realtà culturali italiane nonchè una finestra verso il mondo internazionale. Intendiamo cioè superare per quanto ci compete l’attuale frammentazione espositiva e propositiva e far emergere quanto di meglio affiora nel nostro settore. Vi invitiamo pertanto ad aderire alla nostra iniziativa scrivendoci a: direzione@rivista20.com


EVENTI CHE SI SVOLGONO NELLA REGIONE

SICILIA

Dipartimento dei Beni culturali e dell'Identità siciliana Via delle Croci, 8 - 90139 Palermo Centralino: +39 0917071823 / 824 Fax: +39 0917071700 U.R.P. Ufficio Relazioni con il Pubblico Email: urpbci@regione.sicilia.it Telefono: +39 0917071736 - Fax: +39 0916090676 Area Affari Generali: Telefono: +39 0917071821 | Email: areabci@regione.sicilia.it Indirizzo di Posta Certificata: dipartimento.beni.culturali@certmail.regione.sicilia.it L'ingresso al pubblico è consentito il lunedì e il venerdì dalle 9 alle 13 e il mercoledì dalle 15 alle 18

NEWS EVENTI E NEWS DAL DIPARTIMENTO

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GIOVANNI GRECO

Galleria ARIELE Arte Contemporanea QUESTO SPAZIO E’ RISERVATO ALLE GALLERIE D’ARTE DELLA SICILIA, PER MAGGIORI INFORMAZIONI RIVOLGERSI A: redazione@rivista20.com


L’opinione di Nuccio Mula Scrittore – giornalista Docente universitario di Filosofia e Fenomenologie dell’Arte, Teoria della percezione e Psicologia della Forma in Accademia di Belle Arti Componente dell’Associazione Internazionale Critici d’Arte

ENZO SGUALI, L’UOMO DAGLI OCCHI DI SCANNER, IL SIGNORE DELLA GRAFITE GENIALITA’ ED UMILTA’ DI UN MAESTRO CHE NON HA MAI VOLUTO APPARIRE Enzo Sguali, 49 anni, di Favara (Ag), per sua riservatezza, nella vita non ama parlare molto. E soprattutto, per sua (troppa) umiltà, nell’arte non ama parlare affatto di sé. Al suo posto, altri lo avrebbero fatto, sentendo, ed in tutta ovvietà, il diritto e il dovere di farlo. Ma lui, da sempre, non è “gli altri”. E, soprattutto, “gli altri” non sono lui. Che, al posto delle labbra – e senza nessun’ombra di rimpianto, “vanitas vanitatum, omnia vanitas” – preferisce, da sempre, far parlare le sue mani, dopo aver fatto saettare i suoi occhi / aghi fra i dedali dell’estro, a caccia di “attimi fuggenti” da eternare con faretre gravide di grafite, ri / creandone presenze, ambienti, vibrazioni, respiri, eloquenze di epifanie e sortilegi dentro cosmografie configuratrici pronte a discernere e ad appalesare quello sterminato ventaglio / possesso di variazioni tonali fra il bianco ed il nero di cui Sguali è, con simultaneismi rituali d’intuizione e materializzazione, Custode e Gran Sacerdote. Da uno sguardo a un capello, da un piede a un ricamo, da pupille fulgenti a mosaici di rughe, da labbra turgide a corpi e volti denudati di passione o tatuati di erotismi, da macrovisioni anatomiche a servostrutture di dettagli solo apparentemente deprivati d’anima, Enzo, l’autodidatta, il taciturno, l’umile, con le sue matite (raramente colorate, ed anche qui in rapporto sempiterno di mutualità con gli universi del bianco, del grigio e del nero) spazia e spadroneggia “naturaliter”, lasciando a bocca aperta ogni fruitore, tramite una sicurezza di tratti che, sapientemente calibrata da estremo rigore tecnico (così come gli accade negli sparuti ma congrui e solidi approcci con l’olio ed altre variabili creative) gli ha conferito spessore, valenza e dignità di Maestro. Che, poi, e regolarmente sottolineandolo con rapidi lampi di occhi più inquietati che inquietanti, il Maestro Enzo Sguali non voglia essere giammai chiamato in questo modo, né da altri né, soprattutto, da me (che ho avuto l’onore di “scoprirlo”, come critico e come persona seria e perbene, tramite una valida pittrice, sua nipote,Tania Micciché, mia prossima bi-laureata in Accademia di Belle Arti e sua modella, negli anni, dall’innocenza dell’infanzia al fascino della giovinezza) appare, a questo punto, come gli ho detto sempre, un ingiustificato eccesso d’umiltà (soprattutto a fronte delle risibili albagie di quei tanti e troppi “maestri” fasulli anche del nostro contesto) da cui riuscirò io a guarirlo, organizzandogli, e presto, la sua prima “personale”.


EVENTI CHE SI SVOLGONO NELLA REGIONE AUTONOMA

SARDEGNA

Assessore Sergio Milia

Che ruolo hanno avuto i sardi e la Sardegna nella formazione dell'Unità d’Italia? Quali sono stati i fatti, i personaggi, gli scenari che hanno scandito i centocinquanta anni trascorsi dalla nascita della nazione fino ai nostri giorni? In queste pagine, oltre alla cronaca delle manifestazioni più importanti che celebrano in Sardegna i 150 anni, si offre un panorama sintetico dei momenti più significativi della storia sarda partendo dal Regno Sardo Piemontese, fino alla nascita dello Statuto sardo e della vicenda autonomistica. Mostra fotografica Ersu Sassari su vita universitaria Autori del lavoro 12 studenti che hanno avuto l’opportunità di apprendere le più moderne tecniche della fotografia digitale all’interno di un laboratorio che l’Ersu di Sassari ha attivato nei mesi scorsi nella Residenza di Via Coppino. Gli studenti autori della mostra fotografica 72 x 72Ascolta la notiziaAscolta la notizia. SASSARI, 5 LUGLIO 2012 - Una mostra fotografica per raccontare in venticinque scatti uno spaccato della vita universitaria sassarese. Autori del lavoro 12 studenti che hanno avuto l’opportunità di apprendere le più moderne tecniche della fotografia digitale all’interno di un laboratorio che l’Ersu di Sassari ha attivato nei mesi scorsi nella Residenza di Via Coppino. Il corso gratuito di fotografia e approccio creativo è stato curato dal fotografo professionista Marco Ceraglia e aperto agli studenti dell’Università, del Conservatorio e dell’Accademia di Belle Arti. Le immagini e i testi di questa pagina sono prelevati dal sito della Regione


Salvatore Starace

Galleria ARIELE Arte Contemporanea QUESTO SPAZIO E’ RISERVATO ALLE GALLERIE D’ARTE DELLA SARDEGNA, PER MAGGIORI INFORMAZIONI RIVOLGERSI A: redazione@rivista20.com


CENTRO CULTURALE ARIELE via Lauro Rossi, 9c - TORINO tel. 011.20 73 905

Enzo Briscese

STIAMO SELEZIONANDO 100 ARTISTI AI QUALI REALIZZEREMO PER CIASCUNO UN CATALOGO VIRTUALE DI 40 PAGINE, LE DIMENSIONI SONO: 18,5 x 22,5 cm QUESTI BOOK SARANNO INSERITI NELLA NOSTRA LIBRERIA E DAL GENNAIO 2013, OGNI SETTIMANA FAREMO CONOSCERE UN ARTISTA A TUTTA LA NOSTRA RETE DI GALLERIE, ASSOCIAZIONI CULTURALI, CURATORI, CRITICI, COLLEZIONISTI OLTRE ALL’ESECUZIONE DEL CATALOGO VIRTUALE, SARA’ FORNITO AD OGNI ARTISTA LA VERSIONE IN PDF PER UNA EVENTUALE STAMPA - COPERTINA + INTERNO SIAMO IN GRADO DI FORNIRE ANCHE IL SERVIZIO DI STAMPA TRAMITE UNA TIPOGRAFIA (CONVENZIONATA CON NOI) CHE PERMETTE PREZZI CONCORRENZIALI

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LO SPAZIO ESPOSITIVO DELLA GALLERIA ARIELE E’ DISPONIBILE PER PERSONALI E COLLETTIVE NELLE SEGUENTI DATE: - dal 17 novembre al 1 dicembre 2012 - 2013 - dal 12 al 26 gennaio - dal 29 giugno al 30 luglio - dal 02 al 16 febbraio - dal 14 al 28 settembre - dal 23 febbraio al 09 marzo - dal 05 al 19 ottobre - dal 16 al 30 marzo - dal 26 ottobre al 9 novembre - dal 6 al 20 aprile - dal 16 al 30 novembre - dal 27 aprile al 11 maggio - dal 07 dicembre al 09 gennaio - dal 08 al 22 giugno NB: Le collettive sono con un max di cinque artisti e di uno scultore per il quale la mostra sarebbe una personale. scrivere a: info@galleria-ariele.com


L’opinione S P A Z I O R I S E R VAT O A Critico/Curatore della Sardegna

Questa Rivista nasce dall’esigenza di creare una rete di rapporti con artisti e operatori del settore al fine di far emergere talenti e creatività presenti e sommersi nelle nostre varie regioni e in tal modo valorizzare le realtà artistiche del nostro territorio nazionale. Pertanto intendiamo.coinvolgere per ogni regione Critici, Curatori, Galleristi, Associazioni Culturali e Artisti, offrendo a ciascuno uno spazio dove poter far conoscere e pubblicizzare le loro specifiche attività. Ciò permette a chi sia interessato, di avere un agevole punto di riferimento su tutto il territorio circa le opportunità istituzionali e private (ivi presenti). Apriamo uno spazio per condividere esperienze, sensazioni, opinio ni e permettere una reale collaborazione e scambio tra le varie realtà culturali italiane nonchè una finestra verso il mondo internazionale. Intendiamo cioè superare per quanto ci compete l’attuale frammentazione espositiva e propositiva e far emergere quanto di meglio affiora nel nostro settore. Vi invitiamo pertanto ad aderire alla nostra iniziativa scrivendoci a: direzione@rivista20.com


SANDRA VANDELLI PAOLA ROTA BRUSALDELLI

ALESSIA ZOLFO


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