Piccoli Reporters - novembre 2016

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Giornata Internazionale della Pace

Un mese fa, c'è stata la giornata della pace, ora vi racconto. Il ventuno Settembre duemilasedici siamo scesi giù per fare il flashmob, prima però la preside ci ha detto che dobbiamo condividere le nostre cose con le altre persone che ne hanno più bisogno. Le parole della canzone che abbiamo ballato sono: "Dammi occhi nuovi".

Queste parole sono stupende perché ci dicono che dobbiamo guardare con occhi diversi. Alla fine della canzone abbiamo donato i soldi per adottare un bambino che ha bisogno di istruirsi.

Quando ho saputo che dovevamo fare una cosa simile mi sentivo più felice che mai. Ero sereno, non è bellissimo donare qualcosa ad un bambino bisognoso? per me sì. Mentre donavo i soldi mi sentivo più gioioso che mai. Abbiamo un articolo della Costituzione che dice: "L'Italia ripudia la guerra.

"Quest' articolo secondo me dovrebbero allegarlo su un altro e cioè quello dei diritti umani. Ancora oggi c'è la guerra in molti paesi del mondo dove non vengono concessi i diritti. C'è un' organizzazione di cui ormai tutti conosciamo l'esistenza, l'ONU, cioè l'Organizzazione Nazione Unite fondata dopo la seconda guerra mondiale, nel millenovecentoquarantasei per diffondere la pace nel mondo. A Lampedusa il tre Ottobre duemilatredici c'è stato il maggior numero di immigranti morti in mare. C'è una canzone

che fa riferimento a questo di Ivano Fossati, ci dice che allo sbarco della frontiera stanno scappando un sacco di immigranti che vanno via da una terra che li odia e arrivano a una che non li vuole.

Questa canzone mi fa riflettere a molte cose come: "Siamo proprio noi che non li vogliamo? Perché fanno loro queste crudeltà? Io cercherò di impegnarmi a rispettare tutti i miei compagni, aiutarli e impegnarmi a fare del mio meglio per difenderli. Questo giorno è stato bellissimo perché mi sono emozionato tanto. ANDREA PAFFETTI a 5 B Albini

PICCOLIREPORTERS

GIORNATA DELLA PACE Il ventuno settembre 2016 era la giornata della pace. Dopo un po' che siamo entrati in classe siamo scesi nel piazzale della scuola, abbiamo ascoltato il discorso della preside che parlava del rispetto e della generosità verso i bambini di colore. Finito il discorso della preside abbiamo fatto un ballo che si chiama “Dammi Occhi Nuovi” e abbiamo donato dei soldi per adottare un bambino dell' Africa. Quel giorno ho provato molta gioia perchè

sapevo che potevamo fare molto per quel bambino e mi sentivo bene con me stessa perchè abbiamo fatto un gesto bello. Penso della pace che è una cosa bella e può aiutare un sacco di persone indifese e in difficoltà. Della guerra penso che è una cosa brutta e fa morire tante persone che non hanno fatto niente di male. La libertà è una cosa di tutti e solo perchè abbiamo colori della pelle diversa siamo comunque persone uguali. Nei paesi dove c'è la guerra molte persone muoiono e la situazione da

loro è bruttissima e in spiegabile come è stato a Lampedusa nel 3 Ottobre 2013 che più di quattrocento migranti sono morti. L'Onu è un'associazione che risolve i problemi del mondo e una di questi è la pace. Ogni giorno lavorano per favorire il rispetto e i diritti umani e altre cose. Nel mio piccolo posso offrire dei giocattoli a chi non ce li ha ,ma non li offro solo ai migranti, ma anche ai poveri che ce ne sono tantissimi. Giada Sannazzaro a 5 B Albini


MIGRANTI Di Gaetano Boccia Per me le persone che vengono messe nei barconi e costrette a lasciare il proprio paese e’ una cosa atroce soprattutto fare un viaggio che non sai se ce la fai. Sapere che tantissime persone muoiono in mare per cercare una vita migliore. Sento tantissima tristezza, siamo sempre esseri viventi se hai la pelle nera o credi in allah sempre dello stesso dio si parla. Grazie alla sicilia che li ospita. Siccome mia madre fa parte di un’associazione che si occupa dell’accoglienza di migranti minorenni e maggiorenni, tutti hanno fatto il triste “viaggio della speranza”. Qualche volta sto con loro e li ospito anche a casa a giocare con me. Io li capisco, provo tanta tristezza nel sapere che tantissima gente muore per rincorrere una vita nuova e poi sapere che

non ce la fanno. Per me la guerra e’ una cosa stupida, la gente islamica vuole arricchirsi con soldi e cose di valore costringendoli a pagare il viaggio e molte volte vengono uccisi. La maggior parte delle volte i barconi affondano e la guardia costiera pronta a salvarli, ma molte volte tanta gente non ce la fa e lì mi sento di rabbia. I barconi molto probabilmente affondano e raramente arrivano vivi. In classe abbiamo visto documentari sui migranti. Mi sentivo pieno di rabbia e tristezza nel vedere la gente innocente morire nel mare. La guerra e’ una cosa inutile, combattere per vedere chi e’ piu’ forte e uccidere le persone innocenti, per me la pace e’ importante, tutti dobbiamo essere fratelli e mai in guerra fra noi. Per me quest’accaduto, non lo dimenticherò mai e il 3 ottobre del 2013 sara’ indimenticabile per me e spero per tutti gli altri. Spero che tutti la pensino come me. Io voglio molto bene ai ragazzi di colore, mohammed e’ un mio amico di 18 anni e per me lui e’ come un fratello. I ragazzi di colore devono essere trattati come noi, non dobbiamo trattarli

male, spero per me che questa cosa finisca il prima possibile. Purtroppo la gente non capisce la tristezza dei ragazzi che lasciano famiglia e persone care, perdono il lavoro, la famiglia e la loro terra d’origine. Vengono maltrattati per il colore della pelle. Spero che la guerra finisca presto ed i poveri ragazzi non vengono maltrattati piu’ e quest’odio smetta di esistere perche’ sta solo rovinando il mondo. a

Gaetano Boccia - 5 Albini

MIGRANTI di Michele Giuzio Oggi a scuola io e la mia classe siamo andati a vedere un documentario sugli sbarchi che sono avvenuti in questi anni. Sono stato sorpreso da una foto di molti ragazzi morti nel mare. Io vorrei fare molte cose per aiutarli ma non posso fare niente. Posso solo pregare che la

guerra un giorno finisca. Mi sentivo triste ma però fortunato perché a differenza loro, io ho una famiglia e un tetto. Mi dispiace che nel loro paese ci sia la guerra.

MIGRANTI Iacopo De Felice

a

Michele Giuzio – 5 Albini

MIGRANTI di Irene Equino Per tutte quelle persone che sono costrette ad abbandonare le loro città per scappare via dalla guerra,provo tanta tristezza e dispiacere .Immagino i bambini,costretti a lasciare i loro amici e i loro parenti per trasferirsi in Paesi sconosciuti e con usi diversi dai loro .Spero che riescano presto ad adattarsi alle nuove abitudini e cancellare per sempre i brutti ricordi della guerra. a

Irene Equino – 5 Albini

MIGRANTI di Fabio Parola Io sto per descrivere il testo degli emigrati e per questo siamo andati, con l’altra classe, nell’aula Magna. Abbiamo sentito un audio di una canzone. In un documentario parlava il capitano della Guardia Costiera, delle foto degli emigrati e i barconi, abbiamo fatto i cartelloni. Io mi sentivo male e avevo un dispiacere grandissimo perché ho capito che quella gente ogni giorno deve sopportare delle cose atroci. Secondo me la guerra è come un mostro perchè fa scappare le persone, invece, la pace per me è un bene perché permette di vivere serenamente e in felicità. Io per loro farei di tutto. a

Fabio Parola – 5 Albini

A scuola abbiamo ascoltato una canzone e visto un filmato sulle persone emigrate dal loro paese in guerra. Quando ho visto quelle immagini mi sono sentito triste perché vedendo tutte quelle persone ammassate sui barconi mi faceva star male. Io ho saputo che queste devono pagare molti soldi agli scafisti per andare in Italia, però, visto che ci sono troppe persone sui barconi e rischiano di affondare, gli scafisti li buttano in mare; invece altre persone non ce la fanno e muoiono. Io non riesco a sopportare queste tragedie, mi arrabbio molto per il comportamento degli scafisti e sono tristissimo per tutte le persone morte. Non posso fare niente, ma continuerò a pregare per queste persone. a

Iacopo De Felice - 5 Albini


imbarcazioni parte dall’Africa settentrionale, di solito dalla Libia, e conclude il suo percorso in Italia o a Malta.

MIGRANTI A scuola abbiamo visto un video e abbiamo ascoltato una canzone che si intitolata " Pane e Coraggio" e poi abbiamo parlato. Io della guerra penso che è sciocca perchè moltissime persone muoiono, molti scappano dal loro paese per venire in Italia o meglio a Lampedusa un' isola della Sicilia .Dal 2013 sono avvenuti tanti sbarchi in Italia. Carmen Tancredi -5a Albini

Profughi nel Mediterraneo, un’emergenza umanitaria dai numeri drammatici A causa delle guerre in Siria e Libia, così come dai conflitti presenti in numerosi altri Paesi africani e mediorientali, la pressione migratoria si è moltiplicata. Ecco alcuni

numeri e dati umanitaria che diversi anni drammatico il morti nel Mediterraneo.

sulla crisi da ormai ha reso conto dei Mar

I Numeri Dei Profughi Nel 2010 in Europa erano arrivati solo 10 mila persone attraverso il Mar Mediterraneo, diventate circa 70 mila nel 2011, durante la Primavera araba. Nel 2012 i rifugiati che scappano sui barconi sono cresciuti a 22 mila, poi aumentati a 60 mila nel 2013 secondo i dati di Frontex. La crisi umanitaria è esplosa nel 2014, con l’acuirsi delle tensioni in Africa e Medio Oriente. Nel 2014 sono arrivati più di 218 mila profughi dal Mar Mediterraneo, più del triplo rispetto all’anno

precedente, un numero destinato a crescere quest’anno. Al momento si possono fare solo stime, ma pare possibile che si superino le 500 mila persone in arrivo dalla Libia. LE 5 VIE DEI PROFUGHI Secondo Unhcr più della metà dei profughi arrivati in Europa dal Mar Mediterraneo proviene da Siria e Eritrea. I Paesi di origine si differenziano dalle vie seguite da chi scappa dall’Africa e dal Medio Oriente. Frontex raggruppa in 5 le vie seguite dai viaggi dei profughi. 1. Il Mediterraneo centrale: la maggior parte dei profughi è arrivata dal Mediterraneo centrale. La via seguita dalle

2. Dal Mediterraneo alla Puglia e alla Calabria: un’altra via è seguita dai profughi che arrivano in Puglia e Calabria attraverso imbarcazioni partite da Turchia e Grecia. La maggior parte dei profughi arrivati in Puglia e Calabria provenivano dalla Siria, ma tra di loro c’erano anche molti pakistani e migranti provenienti dal Pakistan. 3. Il Mediterraneo orientale: la via del Mediterraneo orientale è la seconda più solcata dai barconi che trasportano i profughi. Nel 2014 più di 50 mila persone sono arrivate da Turchia e altri Paesi dell’area in Grecia, e in misura molto inferiore in Bulgaria e a Cipro.

4. Il Mediterraneo occidentale: un’altra importante via solcata dai profughi è la rotta che

porta dall’Africa settentrionale alla Spagna. 5. Dall’Africa occidentale alle Canarie: la via del mare meno solcata dai profughi è l’unica che non appartiene al Mediterraneo. Nel 2014 solo 276 persone sono arrivate nell’UE partendo dalle coste dell’Africa occidentale per sbarcare alle Canarie. La maggior parte di questi profughi proveniva da Marocco, Guinea e Senegal. Olivier Romaniello -5a Stigliani

PACE Il 21 settembre 2016 era la giornata della pace. Tutta la scuola per questo evento è scesa in cortile. A questo punto la preside ha fatto un discorso e ha detto che noi abbiamo tanti giochi e che se i nostri giochi piacciono a bambini meno fortunati, noi dobbiamo prestarglieli. Dopo aver fatto il discorso abbiamo fatto un flashmob e la canzone si intitolava “DAMMI OCCHI NUOVI”

questo vuol dire che noi dobbiamo vedere le cose in modo diverso. Dopo aver ballato abbiamo donato dei soldi ad un bambino dell’africa così che potesse andare a scuola e questa cosa per me è stata molto bella ed io mi sono sentita felice di averlo fatto. Mentre mettevo i soldi nel cestino il cuore ha iniziato a battere veloce ed ero anche contenta. Dopo ho pensato che tutti hanno gli stessi diritti e a proposito di questo c’è un articolo della costituzione che ne parla; c’è poi un altro articolo che dice che “l’Italia ripudia la guerra” ed io penso che non c’è bisogno di fare la guerra perché non serve a niente. Io poi ho sentito la canzone “Pane e Coraggio” di I. Fossati che dice che alcune persone se ne vanno da una terra che li odia e arrivano ad una terra che non li vuole. Per rimediare alla guerra si è formata un’associazione chiamata ONU di cui fa parte l’Italia che serve proprio a costruire la pace in tutto il mondo. Io nel mio piccolo posso aiutare i miei compagni, i miei familiari e i miei amici, quando sono in difficoltà. Isabella Fabrizio - 5a Albini


la pace dona unione, la pace dona tranquillità. La pace è la cosa che serve di più in questo mondo di guerre. Michela Grieco - 5aB Stigliani

La Pace

Poesia sulla pace

La pace ci insegna: a non fare la guerra. La pace ci insegna: a costruire un mondo di pace e di amore. La pace ci insegna: ad aiutare chi ha bisogno.

Diamoci la mano è gridiamo tutti insieme pace! Io ho sognato un mondo di serenità un mondo di gioia. Persone felici e non persone con tanta angoscia. Noi dobbiamo combattere l'odio con l'amore. Perché la pace deve dominare il mondo. E la pace è il dono più bello che Dio ci ha dato!

Achour Ayman - 5a B Stigliani Nella rappresentazione della Pace ho utilizzato una mano Nella rappresentazione della Pace ho utilizzato una mano, le cui dita sono i 5 continenti del mondo. Ogni faccia sulle dita rappresenta una popolazione. Tutti non vogliono gli immigrati che vengono dai paesi più poveri. Per questo il bambino negro piange, ma anche perché pensa che è scappato dal suo paese dove c'è la guerra e non sono rispettati i diritti umani. Le sue lacrime diventano un seme, a destra, del male e della sofferenza, a sinistra, del bene e della Pace. a

Martina Cafarelli - 5 B Albini

LA PACE La pace dona sorrisi, la pace dona felicità, la pace dona amicizia, la pace dona bontà,

La Pace La pace è un bene prezioso, che non tutti hanno. La pace è il sorriso dei bimbi, che giocano felici. La pace è una musica bellissima. La pace è un arcobaleno, nel cielo pulito. La pace fa il mondo più bello. Molinari Gianvito 5a Stigliani

La pace La pace è un dono da coltivare e tutti hanno diritto ad averla. La pace non guarda in faccia alla razza, al colore, all'età ma è per tutti. Basta guerra e violenza tra i popoli, basta povertà e miseria. Vorrei un mondo più sano, più libero, più pulito vorrei un mondo di pace.

Marisa Telesca - 5a Stigliani

Novembre

Letizia Diamante 5a B Stigliani

Flavio Piazzi 5a B Albini

La pace La pace è uno strumento prezioso che va custodito e difeso sempre, è un legame che unisce tutte le persone del mondo, è un oggetto a volte introvabile. La pace rende tutti felici : fa cessare la guerra e rimette l'ordine su tutto. Per me, la pace è qualcosa che avvicina nemici, famiglie... Ma soprattutto ci fa vivere in un mondo migliore. Gabriele Rescigno -5a B Stigliani

ISTITUTO COMPRENSIVO "G. LEOPARDI" - Via Cirillo, n. 20 POTENZA - Tel. 0971471423 - Fax: 0971471423 www.icleopardipz.gov.it

La pace La pace è la cosa più bella del mondo. Non ti farà restare mai solo. Facciamo un mondo che finisca la guerra e non la pace.

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Gianluca Maglietta 5a A Stigliani

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