Visit Venice autunno 2012

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Visit Venice Autunno 2012

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Indice: Arte Pag. 3 Danza, Teatro E Musica Pag. 17 Sport, Feste Popolari, Enogastronomia E Mercatini Pag. 19


Eventi: ARTE

--Francesco Guardi 1712-1793 Museo Correr Fino al 6 gennaio 2013 Il Museo Correr ospita, da oggi e fino al 6 gennaio 2013, l’imperdibile Mostra dedicata a Francesco Guardi, proponendo una panoramica completa sulle diverse fasi della sua poliedrica attività artistica,

dalle opere di figura giovanili alle celebri scene d’interno, fino alle suggestive vedute di Venezia e ai più fantasiosi capricci realizzati da Francesco Guardi negli anni della maturità e della vecchiaia. Più di 70 dipinti e una cinquantina di disegni testimoniano il tratto quasi intimista, minore, tipico del’ artista che solo la storia ha saputo elevare a uno dei massimi esponenti del vedutismo lagunare

del ’700. Francesco Guardi, dopo la sua morte avvenuta a Venezia nel 1793, cadde infatti nell’oblio. Solo grazie a una celebre mostra, a Palazzo Grassi, nel 1965, venne rivalutato e apprezzato da pubblico e critica. La rassegna si apre proprio con due dipinti che ritraggono l’artista, uno di Giuseppe Bertini mentre Guardi vende i suoi quadretti in piazza San marco, l’altro di Pietro Longhi, a indicare le scarse notizie e documentazione relative a un pittore che in vita non ebbe certo la notorietà poi a lui riservata adesso. Per questo straordinario evento espositivo è stata fatta anche un’ eccezionale selezione di opere dalle più prestigiose istituzioni del mondo, come la Pinacoteca di Brera, la National Gallery di Londra, il Metropolian Museum of Art di New York: sedici sono quelle che per la prima volta vengono esposte in Italia. Cinque le sezioni: il pittore di storia; le prime vedute; paesaggi e capricci; feste e cerimonie; l’ultimo Guardi. E proprio in quest’ultima parte ci sono quei dipinti che tanto l’hanno reso famoso. Col passare del tempo lo stile unico ed originale di Francesco Guardi diventa sempre più libero e velato. Nelle sue opere le propor-


www.venezia.net zioni vengono volontariamente alterate, la prospettiva perde il suo aggancio con la realtà e le figure diventano sempre più sfocate. --IL TIZIANO MAI VISTO. LA FUGA IN EGITTO Gallerie dell’Accademia Fino al 2 dicembre 2012 Fino al 2 dicembre 2012, alle Gallerie dell’Accademia è possibile ammirare , all’interno di una mostra creata ad hoc (Il Tiziano mai visto. La fuga in Egitto e la grande pittura veneta), l’eccezionale opera, da secoli conservata all’estero, in cui Tiziano scopre per la prima volta la natura: “La Fuga in Egitto” del 1507. Ci sono voluti 12 anni di restauri accurati

da parte dell’Ermitage per far riemergere i colori, la luce, i particolari, la forza rivoluzionaria di quest’opera, realizzata per Andrea Loredan e il suo nuovo Palazzo sul Canal Grande, Ca’ Vendramin Calergi, oggi sede del Casinò. Per far tornare “La fuga in Egitto”, imponente per dimensioni (204 × 324 cm) e

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sconcertante per la vitalità del paesaggio, in Italia, è stato necessario un accordo internazionale tra il Museo Statale Ermitage, la Soprintendenza per il Patrimonio storico, artistico e etnoantropologico e per il Polo museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare, la National Gallery di Londra e la Fondazione Ermitage Italia. Esposta a Londra subito dopo il restauro, La Fuga in Egitto – che a ragione può considerarsi il primo capolavoro di Tiziano – giunge direttamente dall’Inghilterra alle Gallerie dell’Accademia, dove sarà il fulcro di una mostra preziosissima che avvicina al dipinto circa venti opere dei grandi maestri veneti che, tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento, hanno contribuito a innovare lo sguardo sulla natura (Bellini, Giorgione, Sebastiano del Piombo, Lotto, ecc.), per poi rientrare all’Ermitage da dove, hanno già annunciato, sarà impossibile possa allontanarsi in futuro. --Vetro murrino - gioielli e arte figurativa Museo del vetro Fino al 6 gennaio 2013 Prosegue al Museo del Vetro di Murano l’appassionante indagine dedicata alla celebre tecnica del vetro murrino: sabato 6 ottobre 2012 vengono inaugurate due nuove esposizioni temporanee dedicate ai gioielli e alla murrina figurativa contemporanea nella storia e nelle creazioni di


www.venezia.net due importanti “dinastie” vetrarie muranesi: quella di Mario e Antonio Dei Rossi e quella dei Moretti. Entrambe le mostre, aperte fino al 6 gennaio 2013, rivelano quanto la contemporaneità artistica e creativa si ritrovi in perfetta sintonia con la duttile materici-

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la mostra “Gioielli.Le Murrine“, aprendo così un’affascinante sezione dedicata alla sua famiglia, i Moretti, e la loro storica attività consacrata all’invenzione e al perfezionamento del vetro murrino. Il percorso espositivo è fatto di trentacinque opere-gioiello – tra spille, anelli, bracciali, orecchini e collane – veri e propri modelli esclusivi disegnati secondo le regole del più moderno design. --MOCKBA UNDERGROUND - Pittura astratta dal 1960 Ca’ Foscari Ingresso libero

tà del vetro che racchiude in sé tutte le molteplici sfumature espressive per divenire un messaggio univoco di bellezza ed equilibrio. Al piano terra, con “La murrina figurativa contemporanea” viene presentata la produzione storica di Mario e Antonio Dei Rossi, padre e figlio, che attraverso oltre duecentocinquanta tra murrine, gioielli e vasi, ci rivelano quell’incredibile mondo di forme e colori che una murrina può racchiudere in sé. Un concetto che ritorna anche al primo piano del museo, dove Giusy Moretti presenta la propria collezione di murrine nel-

Fino al 16 novembre 2012, per la prima volta in Italia, ben 110 opere della Collezione Aleksandr Reznikov, sono ammirabili in una Mostra allestita presso gli spazi espositivi di Ca’Foscari. Ingresso libero. La mostra MOCKBA UNDERGROUND – Pittura astratta dal 1960 offre l’opportunità di comprendere il fenomeno artistico, nato dopo la scom-

parsa di Stalin e il disgelo, e noto con il



www.venezia.net nome andergraund o non-comformismo, variante russificata di underground, fenomeno culturale multiforme e complesso che occupa il ventennio compreso fra la metà degli anni Cinquanta e la metà degli anni Settanta.

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ra, insieme a due altri maestri dell’arte contemporanea italiana quali Alberto Burri e Lucio Fontana.

Per meglio comprendere il carattere dirompente dell’andegraund russo degli anni ’60 sono necessarie alcune precisazioni: a) tra il 1959 e il 1962 si registra l’inizio di una sorta di “contestazione made in URSS”, tanto che si è voluto identificare nel 1961 una sorta di «’68 dei giovani sovietici»; b) la protesta investì soprattutto la vita artistica, vera anticipatrice di una pressante esigenza di cambiamento; c) le opere dei primi artisti non-conformisti rappresentano un anello di fondamentale importanza per poter comprendere la “catena evolutiva” della successiva arte russa contemporanea. --CAPOGROSSI. UNA RETROSPETTIVA Collezione Peggy Guggenheim Fino al 13 gennaio 2013 Apre sabato 29 settembre 2012 a Venezia, presso la Collezione Peggy Guggenheim, una grandiosa mostra dedicata a Giuseppe Capogrossi. Le oltre settanta le opere, tra dipinti e lavori su carta, esposte per “CAPOGROSSI. UNA RETROSPETTIVA” faranno così scoprire al pubblico l’evoluzione dell’ articolata vicenda pittorica di quest’artista, tra i più celebri protagonisti della scena del secondo dopoguer-

L’antologica, aperta fino al 13 gennaio 2013, è realizzata in collaborazione con la Fondazione Archivio Capogrossi, Roma, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il curatore Luca Massimo Barbero ha tracciato con attenzione e severità l’iter artistico di Capogrossi, passando attraverso l’analisi di quel suo originale alfabeto segnico, che ha fatto identificare l’artista romano con il gusto di un’epoca, di un’Italia fiorente e ottimista, colta nel pieno del boom economico dei “meravigliosi” anni ’50 e ’60. I lavori esposti a Palazzo


www.venezia.net Venier dei Leoni spaziano dai capolavori figurativi degli anni ’30, con tele come I canottieri (1933), Il temporale (1933), La piena sul Tevere (1933), ai grandi formati degli anni ’60, quali Superficie 399 (1961) e Superficie 449 (1962), dominati da quel simbolo archetipo e originario, elemento lunato dentato, articolato nello spazio talvolta in segmenti a catena, talvolta in macro-segni costituiti dal colore. Proponendo l’intero percorso di Capogrossi in quest’importante retrospettiva, si riscopre uno dei più originali interpreti dell’arte visiva italiana, subito acclamato a livello internazionale già alla nascita del suo personalissimo segno. --LYNN DAVIS: Modern View of Ancient Treasures Museo Archeologico Fino al 13 gennaio 2013

Sono in mostra, fino al 13 gennaio 2012,

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al Museo Archeologico Nazionale di Venezia, in Piazza San Marco, le fotografie di Lynn Davis, a tutt’oggi considerata una delle più raffinate fotografe della scena americana, che si presenta alla città con una tra le sue più raffinate raccolte di grandi fotografie, tutte centrate sull’epifania di luoghi sacri all’uomo: tombe monumentali in mezzo al deserto, templi che si ergono come stalagmiti nella pianura, figure ieratiche che emergono dalle montagne. Allieva di Berenice Abbott, un mito della fotografia, e amica di Robert Mapplethorpe, il fotografo “maudit” della ribalta newyorkese anni Ottanta, Lynn Davis predilige, nella sua costante ricerca di un luogo “senza tempo”, i soggetti che trasmettono all’essere umano – oggi come ieri – il senso dell’assoluto. L’esposizione al Museo Archeologico riveste un doppio significato: le fotografie non solo entrano in rapporto, ovviamente, con lo sguardo dello spettatore, ma anche con i reperti custoditi nel museo, che idealmente fanno parte della ricerca di Lynn Davis, sia come oggetti in sé – spesso si tratta di statuaria celebrativa, votiva, funeraria sia come oggetto della memoria dei lungimiranti collezionisti che, a partire dai raffinati prelati rinascimentali, Domenico e Giovanni Grimani nel XVI secolo, hanno contribuito a creare la raccolte di antichità del Museo Archeologico veneziano. ---


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TRAME DI MODA. Donne e stile alla Mostra del Cinema di Venezia Museo di Palazzo Mocenigo Fino al 6 gennaio 2013 Una straordinaria Mostra con più di settanta capi provenienti dalle collezioni, dalle maison di moda e dai costumisti più famosi del mondo è aperta al Museo di Palazzo Mocenigo di Venezia fino al 6 gennaio 2013. Trame di moda – Donne e stile alla Mostra del Cinema di Venezia, è un appuntamento offerto dal Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume della città lagunare. Si tratta di un’occasione unica per ammirare i costumi dei grandi film girati nella città lagunare messi a confronto con la moda attuale che a questi film e a queste suggestioni si è ispirata, e i preziosi capi conservati in museo.

minili ed epoche storiche, da Mambo e Tempo d’estate a Senso, Anonimo Veneziano, Morte a Venezia, Casanova, Il Talento di mr Ripley, Le ali dell’amore, The Tourist.

Il percorso espositivo fa dialogare le andrienne settecentesche di Palazzo Mocenigo con l’abito della bambola meccanica disegnato da Danilo Donati per Il Casanova di Federico Fellini e con la preziosa reinterpretazione di Karl Lagerfeld e Fendi destinata a uno storico evento di palazzo Corsini, e dove i delicati abiti da sera creati da Piero Tosi per Silvana Mangano in Morte a Venezia o da Sandy Powell per Le ali dell’amore, trovano la loro dichiarata ispirazione nelle mise più sognanti degli stilisti di oggi, da Roberto Cavalli a Ermanno Scervino, Francesco Scognamiglio, Giambattista Valli.

Ogni “spazio” assume, all’interno del palazzo, una propria specifica identità, che esalta linguaggi e tecniche espressive tra loro diversissime: é nella medesima tensione artistica che si crea il legame fra gli autori, l’architettura e le ineguagliabili atmosfere del palazzo.

Nove film per altrettanti modelli fem-

--- Autunno a Palazzo Fortuny Fino al 19 novembre 2012 Palazzo Fortuny, splendido edificio un po’ fuori dai percorsi più turistici di Venezia, affascina da anni i visitatori per i suoi suggestivi e accoglienti ambienti, che un tempo erano la casa – atelier di Mariano Fortuny. In occasione della nuova stagione espositiva, Autunno a Palazzo Fortuny, fino al 19 novembre 2012, vi sono esposte le opere di quattro artisti contemporanei: Franco Vimercati, Annamaria Zanella, Maurizio Donzelli, Béatrice Helg.

--LE STANZE DEL VETRO Carlo Scarpa. Venini 1932 – 1947 Fondazione Cini Fino al 29 novembre 2012 INGRESSO LIBERO Rimarrà aperta fino al 29 novembre 2012, all’Isola di San Giorgio, l’imprendibile


www.venezia.net mostra Carlo Scarpa. Venini 1932–1947. L’esposizione, curata da Marino Barovier, offre l’opportunità di ripercorrere, attraverso più di 300 opere il percorso creativo dell’architetto veneziano nel periodo in cui operò come direttore artistico per la storica vetreria. Attenzione puntata soprattutto sulla vocazione artigiana e sperimentale di Scarpa, nonché sull’importanza dell’esperienza muranese nella sua formazione di designer. Alcuni dei pezzi esposti provengono da collezioni private e musei sparsi in tutto il mondo. Si tratta di opere che danno esempio delle più diverse varietà del vetro – murrine, vetri a pennellate,

sommersi e corrosi – e altrettante tecniche di lavorazione. In mostra saranno esposti anche disegni e bozzetti, foto storiche e documenti originali, insieme a prototipi e pezzi unici. L’esposizione si configura come la prima iniziativa dell’omonimo progetto culturale promosso dalla Fondazione Giorgio Cini, in collaborazione con Pentagram Stiftung, indirizzato alla promozione

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dell’arte vetraria veneziana del Novecento. Da settembre lo spazio espositivo permanente sarà sede di un ciclo di mostre personali e collettive di artisti e designer del vetro provenienti dalla scena internazionale e italiana. --13. Mostra Internazionale di Architettura Fino al 25 novembre 2012 Arsenale - Giardini Fino al 25 novembre 2012 è aperta, ai Giardini e all’Arsenale la 13.Esposizione Internazionale di Architettura organizzata dalla Biennale di Venezia. Attenzione puntata soprattutto su idee, pensieri e riflessioni sul “Terreno comune” dell’architettura. La Mostra di quest’anno si concentra sulla presunta crisi di identità degli architetti: bisogna uscire dal presupposto che costruiscano edifici atti a impressionare e che attirino soprattutto per il loro effetto comunicativo, facendo da contraltare rispetto alla mediocrità dei restanti sviluppi edilizi. Si era partiti dalla provocazione di Aaron Betsky, per il quale l’oggetto costruito è la tomba dell’architettura. Si era passati per Kazuyo Sejima che considera l’architettura attraverso il linguaggio della sua civiltà. Con David Chipperfield ci si concentra sulla relazione tra architetture del passato e del presente, in cui ciò che è esposto si valorizza reciprocamente.



www.venezia.net Le sale della Biennale di Architettura di quest’anno sono così popolate da opere di diversi autori di diverse epoche, tante meravigliose foto e poca autocelebrazione. Molti partecipanti hanno colto l’ispirazione da un forte legame col passato: si veda Toshiko Mori con Carlo Scarpa e Piranesi, Fat e Andrea Palladio, L’”universo di riferimenti” di San Rocco. Altri

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--- Álvaro Siza “Viagem sem Programa” Fondazione Querini Stampalia Fino all’11 novembre 2012 Fino all’11 novembre 2012, alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia, è visibile il progetto espositivo completamente dedicato al lato più intimo e meno conosciuto dell’architetto portoghese Álvaro Siza, cui, proprio durante la 13.Mostra Internazionale di Architettura verrà consegnato il Leone d’Oro alla carriera. “Álvaro Siza. Viagem sem Programa”, questo il titolo della mostra che si terrà nel palazzo cinquecentesco che si affaccia in Campo Santa Maria Formosa, è a ingresso gratuito.

hanno attivato collaborazioni con altri grandi colleghi contemporanei. Si ritorna sempre a punti cruciali come la relazione tra architettura e ecologia, architettura e tecnologia, o architettura e urbanistica, ma lo sguardo è puntato, attraverso un gioco infinito di rimandi ai concetti di continuità, di contesto e di memoria, soprattutto sul legame tra architettura e società, esseri umani, territorio e natura.

La mostra nasce dai numerosi incontri che i due curatori, Greta Ruffino e Raul Betti, hanno avuto con l’architetto lusitano, presso il suo studio a Porto e racconta, attraverso l’esposizione di 53 opere, tratte dai suoi quaderni di appunti e personalmente selezionate dallo stesso autore, non solo l’attività dell’architetto ma soprattutto quella dell’uomo. --The Small Utopia. Ars Multiplicata Ca’ Corner della Regina Fino al 25 novembre 2012 La suggestiva sede della Fondazione Prada a Venezia, Palazzo Ca’ Corner della Regina, sul Canal Grande, è di nuovo


www.venezia.net accessibile al pubblico grazie alla Mostra “The small Utopia. Ars Multiplicata” a cura di Germano Celant.

L’esposizione, aperta fino al 25 novembre 2012, si presenta come un lungo viaggio nell’arte del Novecento, dall’arte aristocratica e d’elite dei primi del ’900 fino all’arte di massa degli anni ’70 e ’80. Il titolo fa riferimento al desiderio, nato all’inizio del Novecento e proseguito fino agli anni Settanta, di ampliare la diffusione dell’arte nella società, attraverso la moltiplicazione dell’oggetto, sperimentandone le inedite fruizioni estetiche e sociali. Al piano terreno e nel primo ammezzato, il percorso espositivo si addentra nei diversi linguaggi in cui si dissolvono i confini dell’opera, dai libri d’artista alle riviste, dal cinema sperimentale alla radio. Il corpo centrale della mostra, allestito nel piano nobile e nel secondo piano ammezzato, ripercorre con oltre seicento tra oggetti di design, ceramiche, vetri, tessuti, giocattoli, edizioni di originali e di multipli d’artista, la trasformazione dell’idea dell’unicità nell’arte, e la sua percezione. Si passa così dai servizi da caffè di Balla ai panciotti di tessuto firmato Depero, dalle

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le lattine per sardine di Arman alle scatole della Merda d’Artista di Piero Manzoni. C’è la pipa soffia-bolle di Man Ray dal titolo “Ce qui manque à nous tous” e c’è il Fluxshop, il cubo-negozio di Yoko Ono, arrivato con numerosi poster, oggetti e video dal Moma di New York. --“ALDO ROSSI. TEATRI” Fondazione Vedova Zattere Fino al 25 novembre 2012 La Fondazione Annabianca e Emilio Vedova, alla Zattere, Venezia, ospita fino al 25 novembre 2012 l’esposizione ALDO ROSSI. TEATRI, che riunisce per la prima volta quindici progetti dell’architettodesigner milanese dai primi anni sessanta al 1997, attraverso quasi 120 tra studi e schizzi architettonici, modelli di studio e di concorso, disegni, oggetti di scena o riguardanti il tema teatrale e le sue diverse articolazioni, sia in architettura che nel design. La mostra è a cura di Germano Celant, mentre l’architettura dell’allestimento è affidata allo Studio Gae Aulenti Architetti Associati. Il teatro, come edificio e come concezione dello spazio, ha un significato del tutto particolare nel lavoro e nella vita di Aldo Rossi. Dal progetto del Teatro Paganini a Parma (1964), al Teatro Carlo Felice di Genova (1983-1989), passando per il Teatro del Mondo presentato a Venezia (1979) e per il progetto del Teatro di Francoforte sull’Oder (1994), arrivando


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fino al progetto di ricostruzione del Gran Teatro la Fenice per la città lagunare, l’interesse che Rossi ha dedicato al soggetto si è soffermato anche sulla creazione di oggetti d’affezione, quale il Teatrino scientifico (1978), e si è intrecciato con la produzione di oggetti di design, come il servizio da tè e caffè Tea and Coffee Piazza per Alessi (1983), senza dimenticare le scene realizzate per opere quali Madama Butterfly (1986) o tragedie come Elettra (1993), dove la sua esperienza progettuale si è legata al momento più concreto della rappresentazione.

manifesti storici (Italia 150 Biennale 116 - Tutti i manifesti di 116 anni di vita in mostra, 25 febbraio > 20 maggio 2011) e sui video d’artista degli anni settanta (Video Medium Intermedium, 27 novembre 2011 > 3 giugno 2012) la Biennale, con il suo archivio, offre al pubblico, agli studiosi e agli appassionati della storia dell’Istituzione un’occasione per riscoprire una selezione di manifesti realizzati per la 3. Mostra Internazionale di Architettura diretta da Aldo Rossi nel 1985, oltre che fotografie e altri documenti appartenenti ai Fondi dell’ASAC.

--Gli “Archi” di Aldo Rossi Ca’ Giustinian - Canal Grande Fino al 23 novembre 2012 Ingresso libero

--Palazzo Reale - Apertura delle Sale appena restaurate Museo Correr dal 10 luglio 2012 Dal 10 luglio 2012 il percorso museale del Museo Correr si arricchisce grazie alla riapertura, dopo un lungo restauro, che ha recuperato la magnificenza di affreschi, stucchi e marmorini, di camini,

E’ stata inaugurata a giugno presso Ca’ Giustinian, la splendida sede istituzionale della Biennale che si affaccia sul Canal Grande a Venezia, la nuova mostra dalle collezioni dell’ASAC – Archivio Storico delle Arti Contemporanee - dal titolo Gli “Archi” di Aldo Rossi. La Mostra è stata Dopo il successo delle mostre sui suoi

porte e infissi, di pavimenti e arredi , di 9 sale degli Appartamenti Reali d’Austria, quelle che ospitarono la Principessa Sissi. Anche Venezia ha, e finalmente lo si può



www.venezia.net visitare, il suo Palazzo Reale, monumentale e rappresentativo, voluto nell’ambito del rinnovamento delle regge europee per Napoleone e destinato, negli anni successivi, a ospitare appunto imperatori e --Bertil Vallien - 9 ROOMS Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti – Palazzo Cavalli Franchetti Per la prima volta in Italia con una mostra retrospettiva, Bertil Vallien, maestro svedese del vetro d’arte, presenta oltre 60 delle sue opere presso gli spazi di Palazzo

Cavalli Franchetti, sede dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, in occasione della 13. Biennale di Architettura di Venezia. La mostra, ideata e curata da Adriano Berengo con il contributo di Francesca Giubilei, sarà aperta al pubblico dal 28 agosto al 25 novembre 2012 e presenterà circa sessanta opere in vetro realizzate da Vallien nel corso della sua carriera presso gli studi svedesi di Kosta Boda, partner produttivo per tutti i suoi lavori e main

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sponsor della mostra insieme a Berengo Studio. L’esposizione si articolerà in nove sezioni e mirerà a sottolineare il contributo di questo artista al movimento dello Studio Glass, che quest’anno celebra il suo cinquantesimo anniversario. --La voce delle immagini Palazzo Grassi 29 agosto - 13 gennaio 2013 “La voce delle immagini” è la prima mostra di Palazzo Grassi – François Pinault Foundation dedicata alle immagini in movimento della Collezione François Pinault. Curata da Caroline Bourgeois, l’esposizione aprirà le porte al pubblico in occasione della 69° Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e metterà in risalto il forte legame tra la città lagunare e il cinema. “La voce delle immagini” riunirà circa 30 opere – film, video, installazioni – di 25 artisti. I lavori saranno esposti all’interno dell’atrio e al primo piano nobile di Palazzo Grassi, lungo un percorso espositivo che mette in luce la grande diversità esistente tra i vari media, i differenti dispositivi di proiezio-


www.venezia.net ne e le varie modalità di relazionarsi allo spazio e al tempo. Tra gli artisti presenti in mostra: Adel Abdessemed, Peter Aerschmann, Yael Bartana, Mohamed Bourouissa, Mircea Cantor, Paul Chan, Liu Da Hong, Yang Fudong, Cao Fei, Peter Fischli e David Weiss, Michel François, Abdulnasser Gharem, Johan Grimonprez, Hassan Khan, Taro Izumi, Cameron Jamie, Zoe Leonard, Bruce Nauman, Shirin Neshat, William Pope L., Anri Sala, Javier Tellez, Bill Viola e Mark Wallinger. “La voce delle immagini”, inoltre, sarà l’occasione per presentare per la prima volta in Europa l’opera For Beginners di Bruce Nauman, acquistata da François Pinault nel 2011. --Porcellane del Settecento a Ca’ Rezzonico Fino al 31 dicembre 2012 Ca’Rezzonico, Museo del settecento veneziano Fino al 31 dicembre 2012 un’importante selezione di oggetti in porcellana è ammirabile nella Sala del Clavicembaloal secondo piano del Museo del Settecento Veneziano, sito in un’incantevole palazzo sul Canal Grande: “Ca’Rezzonico”. Il Museo, infatti, conserva splendidi oggetti in porcellana,offrendo al pubblico, da dicembre 2011, la possibilità di ammirarne di splendidi esemplari conservati nei suoi magazzini. Da quella celebre di Meissen a Sèvres e Vienna. Il nucleo più importante riguarda ovviamente le

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produzioni locali:Vezzi e Cozzi a Venezia, Antonibon a Bassano. Si può dire che la porcellana è forse il materiale che meglio di altri incarna lo spirito del Rococò. Il suo utilizzo nel corso del Settecento è talmente connaturato a questo stile che si potrebbe affermare che uno giustifica l’altro. --Vetro Murrino da Altino a Murano Museo del Vetro, Murano Museo di Altino 8 Giugno 2012 / 6 Gennaio 2013 Una Mostra in programma dall’8 giugno al Museo del vetro di Murano ha come assoluta protagonista l’antica arte della Murrina. Il percorso espositivo si svilupperà lungo la storia dall’epoca romana all’attualità muranese. Nel Museo di Altino saranno esposte opere vetrarie romane realizzate con questa particolare tecnica, opere non solo provenienti dagli scavi del sito archeologico altinate, ma anche appartenenti ad altri luoghi compresi nella giurisdizione della Soprintendenza Archeologica del Veneto, quasi in corrispondenza dell’antica X Regio Venetia et Istria, che vantava rapporti privilegiati sia commerciali che culturali con le coste orientali del Mediterraneo, la patria del vetro d’arte. Nel Museo del Vetro sono invece presentate opere in vetro murrino realizzate a Murano a partire dal XIX secolo fino a oggi: furono infatti i vetrai muranesi a recuperare questa antica tecnica, dopo lunghi studi sul materiale archeologico



www.venezia.net presente nel Museo muranese ma anche su materiali di altre importanti collezioni archeologiche, come quella del Museo Nazionale di Napoli.

DANZA, TEATRO E MUSICA

--Festival Antichità, Mitologia Romanticismo Palazzetto Bru Zane Fino al 4 novembre 2012 Antichità, mitologia e romanticismo è il titolo del Festival musicale che inaugura il nuovo cartellone, dal 22 settembre al 4 novembre, di Palazzetto Bru Zane Centre de musique romantique française, dove si terranno alcuni dei concerti. Gli altri saranno ospitati presso la Scuola di San Giovanni Evangelista e presso il Conservatorio Benedetto Marcello. Dall’Olimpia di Spontini a Les Troyens di Berlioz, il Romanticismo francese in musica è impregnato di antichità e spesso a teatro troneggiano eroi ed eroine tra mitologia e leggenda. BIGLIETTI / TICKETS Palazzetto Bru Zane categoria unica 25 / 15 euro concerto del 20 novembre 30 / 20 euro Scuola Grande San Giovanni Evangelista categoria 1 30 / 20 euro categoria 2 20 / 10 euro Conservatorio di musica Benedetto Marcello

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categoria unica 10 / 5 euro --MUSICA AI FRARI Basilica dei Frari Fino al 3 novembre 2012 La manifestazione MUSICA AI FRARI continua ad autunno 2012 con la serie di concerti dal titolo DUETS . L’incantevole cornice offerta dalla Basilica dei Frari ospiterà altri 2 appuntamenti all’insegna del Jazz, oltre all’atteso concerto di Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura, rinviato per motivi di salute da giugno a novembre 2012. La Rassegna autunnale si muove stavolta intorno ad un unico semplice tema, quello del duo, una formula che come poche altre nel jazz è creativa e stimolante. “Duets” è infatti il sottotitolo assegnato a questo nuovo ciclo di concerti. L’idea è nata proprio dalla formazione che non si era potuta esibire lo scorso 2 giugno ai Frari. Per valorizzare ulteriormente quel duo collaudato formato dal trombettista sardo Paolo Fresu e dal polistrumentista marchigiano Daniele Di Bonaventura, apprezzato specialista del bandoneon (sabato 3 novembre), la rassegna vedrà protagoniste altre due coppie di musicisti. Una ancor più collaudata, con ormai quasi un ventennio di attività alle spalle, for-


www.venezia.net mata dal clarinettista Gianluigi Trovesi e dal fisarmonicista Gianni Coscia (venerdì 12 ottobre), l’altra, assolutamente inedita, composta dal famoso sassofonista jazz veneziano Pietro Tonolo e dalla violinista classica di origine armena Sonig Tchakerian (sabato 26 ottobre). Biglietti: Posto unico non numerato. Biglietti: 12 ottobre: 20 euro intero, 15 ridotto; 26 ottobre: 15 euro intero, 10 ridotto; 3 novembre: 25 euro intero, 20 ridotto; abbonamento 3 concerti: 45 euro (riduzioni per under 20, studenti under 25).

FESTE POPOLARI, ENOGASTRONOMIA e MERCATINI VENICEMARATHON 28 ottobre 2012 da Strà a Venezia Anche per quest’anno la VeniceMarathon, grande kermesse sportiva in programma il 28 ottobre 2012, giunta ormai alla sua 27a Edizione, ha raggiunto un record di iscritti. Le iscrizioni si sono concluse sugli 8000 partecipanti, 1000 in più dell’anno scorso. La grandiosa Maratona partirà da Strà all 9.15 e, dopo un meraviglioso percorso lungo la riviera del Brenta, il passaggio per la Piazza San Marco, si concluderà in Riva dei Sette martiri a Venezia. --FESTA DELLA MADONNA DELLA SALUTE 21 novembre 2012 Basilica della Salute e zone limi-

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trofe

La Festa della Salute è sicuramente quella dall’impatto meno “turistico”, e che evoca un sincero sentimento religioso popolare. Anche questa festività, come quella del Redentore, ricorda un’altra terribile pestilenza, quella del biennio 1630-31, e il conseguente voto pronunciato dal Doge per ottenere l’intercessione della Vergine. A tutt’oggi migliaia di cittadini sfilano il 21 novembre davanti all’altare maggiore dell’imponente Basilica della Salute (opera del Longhena) a perpetuare il secolare vincolo di gratitudine che lega la città alla Vergine Maria. Per raggiungere la Basilica, e il grande mercatino allestito per l’occasione, viene costruito un suggestivo Ponte di Barche da Santa Maria del Giglio alla Salute.



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Responsabile di Redazione: Tania Danieli Design e Layout: Claudia Fragiacomo

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