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VARIOGUSTO

CANTINA DI SIPIO

PAESAGGIO DIVINO

Un’azienda giovane in perfetto equilibrio tra modernità e tradizione di Claudio Carella

B

asta osservare, sulle colline di Ripa Teatina in provincia di Chieti, l’azienda agricola Di Sipio per avere un’immagine simbolica della sua filosofia: un tipico (tradizionale) casolare abruzzese del 1600, con accanto una struttura che a prima vista sembra un museo d’arte moderna, perfettamente integrata nel paesaggio. E l’atmosfera che si respira all’interno è proprio quella di un museo, ma ad essere custodite sono le botti di rovere che contengono un più prosaico, ma altrettanto prezioso Montepulciano d’Abruzzo. A fare gli onori di casa è Giulia Di Sipio, una giovanissima laureata in Enologia all’Università di Teramo, che con grande energia, entusiasmo e competenza incarna lo spirito che guida l’azienda. La cantina Di Sipio, grazie alle sue scelte imprenditoriali e alla filosofia ben precisa che la guida, si è saputa ritagliare un ruolo autorevole nel panorama enologico regionale. «Abbiamo la fortuna di fare vino per passione», spiega Giulia. «Lo zio Nicola, pur non essendo sempre in azienda, è molto presente: è lui a dettare lo stile, il gusto e la filosofia della cantina. Che è, essenzialmente, quella secondo cui l’uomo non deve fare altro che creare le condizioni perché si verifichi qualcosa che in natura avviene spontaneamente. Crediamo che il vino buono si faccia con l’uva buona, il che significa lavorare molto in vigna. Per mantenere alta la qualità delle uve utilizziamo accorgimenti fisici: abbiamo la fortuna di avere i 35 ettari vitati (sui 70 totali dell’azienda) posizionati nei pressi della cantina, quindi possiamo vendemmiare senza preoccuparci granché dei tempi e dei problemi di trasporto. Il team di lavoro è guidato dal nostro enologo, il dottor Romeo Taraborrelli, che insieme a zio Nicola e all’architetto ha partecipato anche alla progettazione della cantina, costruita da zero e realizzata con criteri che integrano un senso estetico improntato al rispetto del paesaggio con le necessarie modernizzazioni funzionali alla sicurezza alimentare». La tenuta, a metà strada tra

mare e montagna, è in perfetto equilibrio fra tradizione e innovazione. «La sperimentazione è possibile se conosci la tradizione –afferma Giulia– e per noi è importante mantenere elementi classici all’interno di una produzione che si discosta da quella più consueta. Facciamo vini che non strizzano l’occhio alle mode e al gusto mainstream. Abbiamo scelto di dare espressione a tre Dop: Montepulciano d’Abruzzo, Cerasuolo e Montepulciano riserva per i vini rossi, mentre per i bianchi abbiamo seguito la certificazione Igp con un blend di tre vitigni, Pecorino, Falanghina e Trebbiano, ed un inconsueto Riesling. E dato che allo zio piacciono le bollicine, abbiamo impiantato anche uve Chardonnay e Pinot Nero per fare spumanti col metodo classico». Anche nel packaging la tradizione la fa da padrona: «Rispetto alla tendenza del momento, che vede molti produttori utilizzare confezioni innovative come il “bag in box”, noi facciamo vini pensati per evolversi nel tempo, e quindi abbiamo scelto la “solita” bottiglia: unica nel modello per tutte le linee (perché volevamo che a parlare fosse il contenuto, non il contenitore), scura per proteggere il vino dalla luce e con l’intramontabile tappo in sughero. Solo quella dello spumante è diversa, perché non potevamo usare la stessa del vino fermo». Delle circa 150mila bottiglie che ogni anno escono dalla cantina, la maggior parte trovano spazio sul mercato nazionale, ma i vini Di Sipio sono riusciti a posizionarsi anche su quelli di Europa, Asia, Stati Uniti e Canada, grazie a un paziente e meticoloso lavoro condotto proprio dalla giovane Giulia che si occupa, da qualche anno, della parte commerciale: «In Italia abbiamo il riscontro più consistente, ma anche gli altri mercati stanno dando ottimi risultati. Il segreto? Intanto il rapporto qualità/prezzo: il nostro vino è un prodotto di fascia alta, ma accessibile da una larga fetta di pubblico. E poi manifestazioni, fiere, viaggi, degustazioni, affiancamenti… Anche in questo caso i sistemi tradizionali si rivelano migliori delle soluzioni innovative» Quando la cantina diventa un luogo da vivere. E non solo per i cultori del buon vino, ma anche per quelli della buona cucina. La splendida cornice architettonica e paesaggistica della Tenuta Di Sipio è anche un luogo in cui vivere momenti indimenticabili. Il gruppo MAS Grandi Eventi di Adamo Di Natale, leader in Abruzzo (e non solo) per l’organizzazione di eventi e cerimonie, annovera anche questa affascinante location tra le prestigiose strutture che gestisce, come il Parco dei Principi a San Silvestro.

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