Fiori stagionali

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• PASSIONE VERDE •


I fiori stagionali

Colori e profumi a pronto effetto e in poco spazio

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a cura di Mimma Pallavicini


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i fiori stagionali

Antonio Vallardi Editore s.u.r.l. Gruppo editoriale Mauri Spagnol www.vallardi.it Per essere informato sulle novità del Gruppo editoriale Mauri Spagnol visita: www.illibraio.it www.infinitestorie.it Copyright © 2012 Antonio Vallardi Editore, Milano A cura di Mimma Pallavicini con la collaborazione di Andrea Cattabriga Foto di Mimma Pallavicini Illustrazioni di Rita Ammassari Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo volume può essere riprodotta, archiviata in sistemi server o trasmessa in nessuna forma e con nessun mezzo elettronico o meccanico, su cassetta, né fotocopiata, registrata o altro, senza il permesso scritto dell’editore. Ristampe:

9 8 2016

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ISBN 978-88-7887-685-9 Finito di stampare nel febbraio 2012 da MS Printing - Milano


sommario

Sommario • Il miglior modo di colorare la vita • Capitolo 1 Progettare un mondo di fiori

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• Capitolo 2 Le regole del giardinaggio con i fiori

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• Capitolo 3 Fiori per 12 mesi

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• Capitolo 4 Cura e bellezza

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• Capitolo 5 Bricolage con i fiori

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• Indice

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• Indirizzi utili

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il miglior modo di colorare la vita

• Il miglior modo di colorare la vita •

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a sempre l’uomo coltiva fiori come omaggio alla bellezza della natura, ai colori e ai profumi che hanno un ruolo nel gratificare i sensi e rallegrare la vita, per il benessere personale e per lo sviluppo della civiltà. In fondo ci vuole così poco: qualche spicciolo per acquistare una bustina di semi, un po’ di terra o solo un vaso per iniziare un’avventura e in breve tempo avrete un mondo di fiori. Questo libro insegna i segreti per avvicinarsi con il piacere della scoperta e della sperimentazione alla conoscenza dei fiori annuali. Potrete così praticare la forma di giardinaggio forse meno impegnativa e con i risultati più rapidi, ma anche quella che offre le più interessanti opportunità creative.

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progettare un mondo di fiori

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• Capitolo 1 •

Progettare un mondo di fiori

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hi non conosce i papaveri e i fiordalisi che in passato tingevano di blu e rosso i campi di grano, e i tagete che ornano di arancione squillante i vasi sui balconi? E i non ti scordar di me che in primavera colorano di azzurro gli angoli umidi e ombrosi dei prati spontanei, le campanelle blu e rosa delle ipomee che in ambiente mediterraneo si attorcigliano sulle recinzioni e sugli arbusti degli incolti, i girasoli che stupiscono i bambini con le loro dimensioni? Sono piante assai diverse per portamento, colore, dimensioni, epoca di fioritura, ma in comune hanno la consistenza erbacea (non producono legno) e la qualifica di piante annuali. Dal punto di vista botanico questo vuol dire che nell’arco di un solo anno - talvolta di una sola stagione - i semi germinano, le piantine si sviluppano, vanno a fiore, poi a seme e quindi muoiono, avendo ormai assicurato, con la produzione di semi, la loro discendenza.

• Le ragioni della natura Solo due parole per spiegare perché alcune piante diventano adulte poche settimane dopo la nascita ed esauriscono l’energia vitale in qualche mese al massimo. La natura non fa nulla per caso. Nel corso della storia evolutiva queste piante si sono probabilmente trovate ad affrontare condizioni ambientali difficili, che hanno loro consigliato di accelerare il metabolismo per essere certe di completare il ciclo prima dell’arrivo delle condizioni avverse, quali la siccità, il freddo, l’arrivo di animali migratori per i quali queste piante rappresentano il cibo. E per avere la certezza che gli insetti collaborassero alla fe-

Dall’alto: le campanelle blu intenso di Ipomoea indica, i fiori tubulari a mazzetti di Fuchsia triphylla ‘Gardetnmeister Bonstedt’ e quelli giallo oro in spighe di Nemesia ‘Mango’. Pagina a sinistra: rossi papaveri colonizzano le pareti di pietra della rocca di Lonato (Bs).


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Ma non sono tutti fiori annuali Ci sono fiori considerati annuali che in realtà a casa loro, nelle regioni calde della terra da cui provengono, sono a tutti gli effetti piante perenni. Un caso sotto gli occhi di tutti è quello dei “gerani”, specie provenienti dal Sudafrica che bisognerebbe chiamare pelargoni italianizzando il loro nome botanico (Pelargonium) in modo da non creare confusione con le piante del genere Geranium. Queste ultime sono originarie delle nostre latitudini e sono rustiche ovunque, mentre i pelargoni, insomma i gerani che si mettono alla finestra da maggio a ottobre, soffrono il freddo e sono delicati. Al sud e lungo i litorali possono rimanere in piena terra tutto l’anno, mentre nelle regioni con clima invernale rigido il giardiniere sbrigativo butta via le piante a fine stagione, e invece con poco impegno potrebbe ricoverare i vasi in cantina, all’asciutto, sino alla primavera successiva. Per comodità si considerano annuali anche i nasturzi, le violacciocche, la scevola, la dimorfoteca e altre ancora, che in realtà annuali non sono.

Osare con i colori: qui si sposano l’argento dell’elicriso italico, un piccolo arbusto della flora spontanea qui usato ai primi stadi di crescita e l’oro del semprevivo e della sanvitalia.

condazione dei fiori, presupposto per la produzione di semi, molte di queste piante hanno indossato petali sgargianti, di certo tra i più vivacemente colorati, grandi, talvolta profumati del regno vegetale. L’uomo non ha fatto altro che selezionare ulteriormente questi caratteri per circondarsi di colore. Il ciclo vegetativo breve torna comodo al giardiniere che vuole realizzare in poco tempo macchie di colore in giardino e sul balcone, esprimendo la propria fantasia e il proprio gusto per le campiture cromatiche. I fiori annuali, dunque, consentono a tutti di diventare pittori usando le corolle dei fiori al posto di tempere e acquerelli.

• Disegnare spazi a colori Ci sono tanti modi per circondarsi di fiori. Se siete fautori del giardino tranquillo e ordinato, che usa i fiori come abbel-


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limento stagionale discreto e senza fronzoli, forse vi basterà creare un’aiuola circolare nel tappeto erboso e piantarci dentro viole del pensiero per la primavera e begoniette per l’estate. Ma si può fare di più, per esempio aggiungendo qualche bulbo di tulipano perché, arrivato aprile, la scena appaia più movimentata e, sul sempre adorabile letto di pensé, emergano gli steli dritti dei tulipani in una gradazione intonata. E d’estate le piccole begonie potrebbero essere di due varietà con fiori di uguale colore, ma con foglie l’una verdi e l’altra porpora, così da formare, una volta piantate con criterio, un disegno discreto ma ricercato. In giardino l’aiuola è la soluzione più tradizionale che si possa pensare per ospitare i fiori annuali, come la bordura. Anche se le bordure più nuove non hanno più nulla della ripetitività inamidata che avevano nei giardini inglesi. Se visitate i giardini storici tedeschi, per esempio, potete constatare che le bordure sono diventati cordoli stretti e multicolori, che si snodano per lunghi tratti nell’erba e ospitano fiori annuali d’ogni genere e altezza in un apparente caos, in realtà seguendo uno schema molto preciso.

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Il raffinato connubio di elementi forti (Amaranthus ‘Velvet Curtains’ a foglie porpora, in primo piano) e fiori pastello (Impatiens bianche e Nicotiana rosa) per disegnare una bordura piena di personalità.


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• Create il vostro schema

La creatività delle bordure multicolori, informali nonostante siano decorazione di uno dei più importanti giardini storici tedeschi, l’Eremitage di Bayreuth. A destra: un tappeto di fiori in colori caldi che ripetono uno schema senza mostrarlo.

Munitevi di carta quadrettata e, dopo aver consultato in questo libro le pagine con la descrizione delle piante annuali da fiore, scegliete quelle che preferite, o che pensate di poter trovare in commercio già pronte in piccoli vasi da vivaio. Devono essere di almeno 6-7 specie, diverse per colore ma anche per portamento, in modo che quelle basse (per esempio lobelia e agerato) vadano a coprire la base di quelle che invece tendono a salire, su steli nudi o quasi, per esempio papaveri, nigella, tabacco ornamentale, alcune salvie. La scelta di come accostare i colori è a vostra descrizione, ma in uno schema di questo tipo nessuno avrà da ridire se le associazioni cromatiche sono azzardate, tanto ciò che si coglierà alla fine è solo una sensazione soavemente evanescente. Con carta e matita


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disegnate un metro di bordura, larga non più di 40-60 cm, tenendo conto dello sviluppo definitivo di ogni pianta. Quando pianterete, dovrete solo ricordare di tenere ogni piantina piuttosto appressata alle altre e, schema alla mano, ripeterlo lungo tutta la bordura. Non si coglierà la ripetizione, in compenso si avrà la sensazione che qualcosa di ordinato governa il caos di altezze e colori.

• Bordure come tappeti

Tutta in blu e bianco la texture per fare un fresco tappeto di petunie, brachiscome e scevola. In alto: Una texture inusuale viola, rossa e gialla che abbina gerani a foglie variegate e profumato eliotropio.

Se avete spazio e tempo da dedicare alla semina delle annuali e in giardino amate sperimentare, inventate il vostro tappeto adagiato nel prato, di almeno m 3x2, con trama e ordito di fiori che formano texture. Più complicato da dirsi che da farsi, si tratta di scegliere un paio di specie basse da fiore e una da foglia, tutte compatte allo stesso modo, e poi disporle fitte in modo che formino disegni minuti in colori accesi tono su tono o, al contrario, preziosi per la ricercatezza delle tonalità che suggeriscono oro e argento, rame e bronzo... Evoluzione della mosaicoltura, sopravvissuta in rare aiuole del verde pubblico per “scrivere” il nome della località e, talvolta, la data del giorno, queste campiture di colore con i fiori sono un eccezionale banco di prova, anno dopo anno, per chi ama i fiori stagionali tanto quanto l’arte, e trova ispirazione nei motivi etnici dei tessuti, nei quadri dei grandi pittori, nel design contemporaneo di tendenza, persino nei paesaggi che fanno da sfondo al giardino. Ogni tipo di fiore annuale, infatti, risponde a canoni diversi ed evoca paesaggi diversi.

• Fiori per ambienti aridi senza annaffiature Il giardinaggio con i fiori annuali sa far tesoro di peculiarità particolari di alcune piante, come nel caso dei “semprevivi”, così chiamati perché sembrano secchi sin da quando si schiudono. L’elicriso, lo statice e la gonfrena, per non fare che alcuni nomi, sono tra questi fiori dell’estate che in natura


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crescono in ambienti aridi e assolati e, per difendersi dalla disidratazione, hanno escogitato il trucco di svilupparsi con pochissima acqua nei tessuti. Sono perciò i fiori da preferire nei terreni sabbiosi, nelle aiuole della seconda casa al mare frequentata solo saltuariamente, nelle fenditure di rocce e pavimentazioni dove dovranno necessariamente crescere senza terra e senza acqua, o quasi. E, se seminati fitti, saranno piacevoli da raccogliere uno qui e uno là per i mazzi di fiori secchi che rallegreranno l’inverno.

• Fiori anche per l’ombra

Fuchsia ‘Ethel Weeks’, fiore per il fresco e l’ombra.

Alcune annuali sono alleate del giardiniere che dispone solo di un giardino o un balcone male esposto. Se il sole si fa vedere almeno qualche ora al giorno, il gioco è facile e le scelte sono abbastanza ampie da accontentare tutti i gusti. Quando invece l’ombra regna sovrana, la rosa di annuali da fiore si riduce

In alto: nella composizione in blu per una fioriera in ombra una sinfonia di lobelie, torenia e eliotropio.


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Tra i fiori più popolari per l’ombra e il fresco, viole del pensiero e impatiens offrono una gamma vastissima di colori che invogliano a progettare con brio anche dove non arriva il sole.

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drasticamente, lasciando tuttavia al giardiniere una magnifica gamma di colori e qualche opportunità di ottenere molto con pochissimo lavoro, soprattutto se l’ombra è accompagnata da terreno fertile e sempre fresco. In queste situazioni sono regine le Impatiens, o piante di vetro. Facili da seminare a fine inverno al riparo, di pronto radicamento quando vengono trapiantate nelle bordure, formano cespi compatti e fitti di fiori sino agli ultimi giorni d’autunno. L’ombra e l’umido giovano anche a meraviglie gentili come le primule e i non ti scordar di me (perenni le prime e biennali i secondi, entrambi trattati però come annuali) e a piccole piante di bell’aspetto e buon carattere come le bacope e le torenie. Tutte da scoprire, queste come altre piante annuali da fiore ancora poco usate possono trasformare l’aspetto degli angoli bui e umidi in un trionfo di colore e di bellezza. E il collezionista, il giardiniere che non si accontenta di una stagione di colore, ha ancora la chance delle nicotiane (i tabacchi ornamentali, molti e sorprendenti) e delle fucsie. Usate come fiori stagionali per l’estate, affidate alle cure abili di un appassionato sono in realtà perenni e di anno in anno possono rinnovare la loro fioritura.

• Fiori per il giardino naturale Da tempo, prima in Germania e Francia, poi nel resto d’Europa, sono stati introdotti i miscugli di fiori annuali per prati fioriti. Queste buste di semi rappresentano una magnifica opportunità di riempire con soffici onde di colore grosse estensioni, a poco prezzo e a beneficio del giardino e della natura. Nella composizione di questi miscugli di semi si cerca la giusta proporzione tra fiori facili che richiedono annaffiature minime, specie della flora spontanea, altre che attirano le farfalle e favoriscono gli insetti impollinatori, altre ancora che garantiscono una copertura del terreno tutto l’anno e altre che migliorano la consistenza e la fertilità della terra. La prateria fiorita piace a chi pratica il giardinaggio naturale e a chi non ha tempo per governare il giardino. Infatti, dopo


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Fiori di prateria Al gioco della fioritura multicolore partecipano le margherite candide dei prati spontanei, gli Alyssum bianchi e gialli di primavera, come le calendule arancioni, le ancuse celestine, silene rosa, papaveri rossi e papaveri californiani gialli, fiordalisi e molti altri. Alcune aziende sementiere propongono miscugli di tante specie anche di un solo colore (bianco, giallo, rosa ecc.), ma le diverse tonalità cromatiche, lungi dall’essere chiassose, conferiscono al prato un aspetto simile a quello dei prati naturali. Talvolta mescolate ai fiori annuali si trovano anche erbacee perenni di vita breve come rudbeckia, ratibida, echinacea, tutti fiori a margherita inesigenti, originari delle praterie asciutte americane.

la fioritura tra maggio e agosto le piante vanno a seme e si autodisseminano per l’anno dopo, non chiedendo altro che lo sfalcio in agosto.

• Foglie come fiori Alcune piante annuali sono tanto belle per le foglie da far dimenticare che i loro fiori sono insignificanti. Le nuove patate americane formano lunghi tralci con foglie verde brillante, porpora scuro, screziate di bianco e rosa. Sono perfette per creare massa e contrasto nelle composizioni estive. La kochia forma arbustini compatti, alti al massimo 80 cm, di foglioline verde vivo, compatte come se si trattasse di bosso. È bellissima per creare bordurine o come contrappunto a masse di fiori. L’iresine, rosso vivo è una vecchia conoscenza dei giardinieri, purtroppo un po’ difficile da trovare sia come semi, sia

Le cosmee sono ottime piante da fiore per migliorare la consistenza e la fertilità del terreno e vengono usate a questo scopo anche nei frutteti.


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Tutta la fantasia delle foglie in queste annuali campioni di colore: a sinistra, in alto e in basso, nient’altro che amaranti in versioni technicolor, a destra una varietà di cavolo ornamentale.

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come piantine, per altro facili da ottenere per talea. I coleus sono interessanti per l’infinita gamma di tonalità tra il verde chiaro, il giallo oro, il rosa scuro, il bruno ramato e il porpora. Sono un superbo ornamento nelle aiuole e in vaso per il fine stagione, poiché i loro colori così speciali sposano alla perfezione quelli delle piante in abito autunnale. Per gli amanti del genere a fine estate c’è poi l’amaranto, con varietà selezionate di straordinario effetto cromatico, un pirotecnico carnevale di azzurri, rosa vivo, viola, crema, verde acido, blu vivo. Nello stesso periodo, tra settembre e novembre, si piantano i cavoli ornamentali: regaleranno colore al giardino per tutto l’inverno, sino a marzo.

• Fiori per i contenitori Quasi tutti i fiori annuali si prestano alla coltivazione in vaso. Talvolta la taglia alta della specie tipica (cosmos, nicotiana,


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girasoli ecc) ha sconsigliato la piantagione in vaso. Ma negli ultimi anni sono comparse molte varietà compatte, che hanno dimezzato le dimensioni originarie a favore della adattabilità a terrazze e balconi. Un bel contenitore valorizza il suo contenuto vegetale, per quanto “povero” esso sia. Tre piantine di cosmos acquistate nei classici vasetti da vivaio da 10 cm di diametro costano quanto un cono gelato e durano un’intera stagione. Così una cassetta da davanzale con 3 piantine di viola del pensiero, messe a dimora in ottobre e in fiore da metà autunno a tutto aprile. Un discorso a parte meritano i cosiddetti cesti appesi, molto in auge nel mondo anglosassone e meno noti in Italia. Il loro particolare aspetto rigoglioso rende bello anche un terrazzino minimo senza rubare spazio a terra.

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Contenitori blu colmi di rucbeckie e elianti gialli per rallegrare un angolo di giardino tutto verde.

I cesti appesi Esistono in commercio leggerissimi cestini di filo di ferro plastificato da appendere a parete o, tramite catenelle, a soffitto. Possono essere riempiti con appositi vasi a coppa in fibra di cocco, sisal o lino, torba o carta pressata e preformata, tela di iuta ecc. Poiché sono leggerissimi, consentono di vestire in verticale piccoli balconi, pali della luce e delle pergole, insomma angoli e ambienti che non hanno spazio a terra per i fiori. Per la coltivazione serve un terriccio universale addizionato a terra da giardino e ad un pugno di granuli salva acqua, una sostanza che assorbe i liquidi oltre 300 volte il suo peso e si gonfia, cedendo di continuo la giusta quantità di umidità alle radici. Annaffiando a giorni alterni e concimando con un fertilizzante a lenta cessione la composizione rimane vitale e gonfia di colore sino a inizio autunno. Tra le piante annuali più adatte per i cesti appesi, perché piccole, ben accestite e un po’ ricadenti si segnalano le lobelie, le impatiens, bidens, verbena, nasturzi nani, oltre a piante decisamente ricadenti come pelargoni parigini, petunie, falso incenso (Plectranthus), begonie tuberose, fucsie in varietà ricadenti...


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