Nido Melarancia - Pensieri che prendono forma...

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Pensieri che prendono forma attraverso le mani

Nido d’infanzia Melarancia Sezione grandi Anno scolastico 2013/2014


PREMESSA Abbiamo proposto sin dai primi giorni varie tipologie di linguaggi espressivi che i bambini hanno incontrato nella quotidianità ed attraverso esperienze proposte dall’adulto. Ci siamo posti l’obiettivo di avvicinare i bambini ad un’ampia gamma di materiali ed esperienze diverse per favorire ed arricchire le loro competenze..

Abbiamo proposto ai bambini la creta, un materiale che ci è sembrato interessante perché elemento duttile, trasformabile, che offre ampie sensorialità conoscitive e possibilità costruttive. Nell’avvicinare il materiale i bambini hanno elaborato ricerche di significato: la creta come materiale da indagare e scoprire nelle sue potenzialità materiche, come materiale che può lasciare tracce di sé, che trasforma e si trasforma e sollecita narrazioni ed invenzioni di storie.

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INTRECCI DI MATERIA La creta è un materiale naturale che possiede la ricchezza della trasformazione, che lascia la possibilità di creare scenari sempre diversi. Essa rappresenta uno dei tanti linguaggi espressivi attraverso i quali si può dare spazio a pensieri, idee ed immaginari.





Trasformazione del grande blocco di creta Abbiamo proposto il grande blocco di creta sul tavolo offrendo ai bambini, oltre ai vari strumenti e oggetti utilizzati nell’esperienza precedente, anche l’acqua, ciò ha permesso una particolare manipolazione del materiale stimolando percezioni tattili e visive differenti. La creta essendo un materiale molto malleabile si presta per molte creazioni e per varie sperimentazioni, è un materiale che assume differenti forme nelle mani dei bambini: mentre manipolano creano storie e avventure. E’ un materiale che si presta a trasformazioni stravaganti: può essere un pollo, un pesce e un attimo dopo un albero o un aereo, assecondando la fantasia e la creatività dei bambini che lo hanno tra le mani. Naturalmente tutte le trasformazioni passano attraverso un percorso di consapevolezza e di narrazione, che spesso viene contaminato e influenzato da altri bambini.


La forma si trasforma, da forma nasce forma. L’ acqua la rende morbida, le dita la modellano‌


«Io faccio una casa.» «E’ bello pulire il tavolo con questo.» «Guarda com’è grande quest’isola!» «Io ho fatto l’isola di Capitan Uncino, va in fondo in fondo al mare!» «Anche la mia va in fondo in fondo al mare!»



«E’ creativa una mente sempre al lavoro, sempre a far domande, a scoprire problemi dove gli altri trovano risposte soddisfacenti… capace di giudizi autonomi e indipendenti…che rimanipola oggetti e concetti senza lasciarsi inibire dai conformismi.»

Gianni Rodari


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