Scuola infanzia Pegaso - Dammi una situazione di buio

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Alessandro

Scuola d'infanzia Pegaso - Sezione 3 anni Anno scolastico 2016/2017


Premessa La qualità dell’azione educativa deriva da “un’idea di bambino” che i servizi 0/6 condividono, che indirizza le scelte operative degli adulti che in essi operano e impronta il loro stile educativo. Questa idea traspare dai bambini e dalle bambine che osserviamo ogni giorno e che molti studi di questi anni ci hanno aiutato a definire come soggetti attivi e competenti, capaci di intrecciare relazioni significative con adulti e coetanei, di partecipare ad una costruzione delle conoscenze che si struttura nel confronto curioso di piccoli saperi, di connessioni improvvise, di imprevisti, favoriti da un contesto curato e aperto che colga e sostenga questo gioco dinamico di domande, dubbi, teorie, errori e apprendimenti. Progetto pedagogico dei servizi 0/6

Queste pagine vogliono restituire il percorso condiviso dai bambini e dalle bambine della sezione, raccontare alcune delle loro curiosità e interessi, le loro idee e conoscenze. A partire da un momento di gioco autonomo, lo spazio della sezione si è trasformato in una "situazione di buio", permettendo ai bambini di indagare il buio e la luce, di meravigliarsi e stupirsi, soddisfare curiosità ma anche trovare stimoli e sollecitazioni per nuove domande ed ulteriori approfondimenti. Valorizzare le curiosità dei bambini, quindi, incoraggiare la loro naturale capacità di formulare ipotesi, offrire la possibilità di confrontarsi e provare insieme, rendendo significativo il loro agire, permette di accrescere la loro conoscenza e la loro capacità di entrare in relazione. I bambini hanno approfondito idee ed interessi, hanno sperimentato la libertà di indagare e, in questo modo, i loro giochi si sono arricchiti, trasformando le loro conoscenze in un sapere condiviso…




«Quando abbiamo giocato con la torcia abbiamo visto le ombre»

«Quando avevo la torcia ho visto tutti i bimbi, anche quelli sotto al tavolo. Avevo un po’ paura dei fantasmi»

«E quando c’era una sedia in mezzo c’erano le ombre»





«Si capisce chi è, vedi… si vede il naso è come un triangolo e poi la frangetta»

«C’è la Giulia e Ettore, Ettore fa la lingua a Giulia e poi Ettore è più grande perché è più vicino, poi la Giulia diventa più grande e Ettore è più lontano»


«Questo è un grande dinosauro carnivoro, attento che ti mangia»

«Questo è un coccodrillo che sta mangiando un pesciolino»


ÂŤSta facendo le ombre cinesi, si fanno cosĂŹ. Le ombre cinesi sono quelle che vengono dal caldoÂť



Facciamo il contorno dell’ombra

«Dai disegniamo la pancia al mostriciattolo… è così è rotonda»

«E poi ci facciamo anche gli artigli alle mani, perché i mostri hanno gli artigli e anche la coda, ecco così»



«Perché quando c’è buio non c’è solo il buio ma ci sono le stelle e la luna perché se no non ci vediamo bene» «Le stelle sono fatte di pois, sono gialle come il sole ma la luna è bianca. Le stelle brillano perché sono cadenti»

«Le stelle sono fatte di luce del sole, no, di fuoco. Sai la luce è fatta di fuoco, però viene da noi quella del sole.» «Il sole è una stella rotonda che è più grande delle altre»



«Poi abbiamo visto un cartone che ci ha fatto vedere i pianeti, la terra con l’acqua è un po’ freschina » «E abbiamo visto quello caldo, è rosso. E ci ha fatto vedere quella specie di asteroide sporco»

«Abbiamo visto come dormono gli astronauti, in una tuta»



«L’arcobaleno l’abbiamo visto sul foglio e veniva dal sole, il cristallo era trasparente e faceva l’arcobaleno, perché il sole è giallo e faceva l’arcobaleno»



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