I Laboratori di Quartiere

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Laboratori di Quartiere Attività metodo di lavoro e calendario Per coinvolgere le comunità e i territori in modo costante, l’Amministrazione Comunale di Bologna avvia i Laboratori di Quartiere: sono possibili diversi approcci e molteplici attività con l’obiettivo di attivare e gestire processi strutturati; quella che segue è la proposta di un ciclo annuale che tiene conto dei tempi del bilancio comunale.


Laboratorio di Quartiere Premesse: la riforma dei quartieri La recente riforma dei quartieri ha profondamente modificato il contesto istituzionale di riferimento valorizzando il ruolo dei Quartieri nella formazione delle scelte relative ai servizi di base e nello svolgimento di funzioni progettuali per la cura dei territori e delle comunitĂ , protagonisti della rigenerazione urbanistica e sociale, attraverso la condivisione di progetti per i beni comuni e la promozione "dell'immaginazione civica".


Laboratorio di Quartiere Premesse: il team di quartiere Il Team di quartiere è un gruppo multidisciplinare che in ogni Quartiere costituisce un riferimento territoriale per lo sviluppo delle diverse progettualità inserite all’interno del Piano di Innovazione Urbana, come previsto dall’Orientamento di Giunta (PG 57266/2017), al fine di gestire al meglio la complessità dei progetti, dalla mappatura del territorio, alla coprogettazione di interventi e al lavoro di comunità. Su indirizzo del Presidente di Quartiere e coordinato operativamente dal Direttore di Quartiere, il team di quartiere svolgerà un ruolo di interfaccia tra tutti i soggetti coinvolti ai diversi livelli tecnici e politici interni ed esterni all'amministrazione.


Laboratorio di Quartiere Premesse: l’Unità di governance per l’Immaginazione Civica L’Unità di governance per l’Immaginazione civica, come previsto dal P.G. N. 357027/2016, rappresenta il coordinamento e l’integrazione di tutte le politiche collaborative, partecipative e di attivazione civica del Comune. In particolare la struttura svolge le seguenti funzioni: • indirizza, coordina e programma le azioni di ascolto, partecipazione e collaborazione, coordinando le relazioni tra Giunta, Quartieri, struttura comunale e l'Ufficio per l'immaginazione civica; • coordina gli strumenti di comunicazione in materia di politiche collaborative; • istruisce e propone eventuali modifiche ai Regolamenti in materia di partecipazione, beni comuni; • in materia di collaborazione civica così come disciplinata dal regolamento comunale per la cura dei beni comuni: - ha il ruolo generale di Process Owner in materia di politiche partecipative e collaborative oltre a quello di intervento su particolari complessità; - svolge la supervisione delle proposte di collaborazione e il monitoraggio dei percorsi; - esamina le proposte che determinino modifiche sostanziali allo stato dei luoghi o alla destinazione d'uso degli spazi; - nei casi di alta complessità individua i Settori coinvolti nella proposta di collaborazione e il Settore di riferimento per la firma del patto secondo il principio di competenza prevalente.


Come sono organizzati i Quartieri di Bologna?


Laboratorio di Quartiere Gli edifici “I luoghi di opportunità” Uno dei punti centrali del Piano Innovazione Urbana, prevede la creazione di una rete di spazi, i ‘luoghi di opportunità’, dove cittadini e comunità potranno accedere a nuove forme dello stare insieme, per creare, praticare, lavorare e collaborare ad attività caratterizzate da impatto sociale, culturale, economico e ambientale. Le azioni previste dal Piano fungeranno da opere di rammendo senza consumo di suolo con il recupero di edifici, anche simbolici per l’immaginario della città, che diverranno luoghi a supporto delle attività dei Quartieri bolognesi. Le riqualificazione avverranno in tempi diversi e grazie diverse fonti di finanziamento: PON Metro-Piano Periferie, UIA, Piano Città 2013, POR FESR 14-20, Piano Investimenti Comune.


I luoghi di opportunità Gli edifici (PON-Piano Periferie, UIA, Piano Città 2013, POR FESR 14-20, Piano Investimenti Comune) Savena

Porto - Saragozza

San Donato - San Vitale

Edificio ACER Portazza

Biblioteca Borges e via dello Scalo

Ex Mercato San Donato

Ex scuola via Lombardia

Palazzetto dello sport

Casa podere Fantoni

Edifici ACER via Abba

Villa Spada e biblioteca Tassinari Clò

Casa Gialla e Biblioteca Spina

Ex villa Salus

Orti urbani via Salgari Corridoio ciclo-eco-ortivo Roveri

Borgo Panigale - Reno

Navile

Santo Stefano

Edifici ACER via del Carroccio

Ex Parcheggio Giuriolo

Dynamo - la Velostazione

Bocciofila centro sportivo Barca Palestra centro sportivo Pizzoli Villa Serena Pensilina Nervi e nuovo centro civico Ex vivaio Bastia

Laboratorio Aperto in Piazza Maggiore


Laboratorio di Quartiere Il Piano di innovazione urbana E’ un documento (www.comune.bologna.it/pianoinnovazioneurbana) che intende raccordare i progetti dell’Amministrazione con le potenzialità e le reti che nascono dall’impegno diretto dei cittadini e delle comunità. L’obiettivo è, con diversi strumenti progettuali e programmi di finanziamento, diffondere e rendicontare, con orizzonte 2021, opportunità, strumenti, risorse, spazi e competenze. Ambiti: ● Immaginazione Civica ● Luoghi di opportunità e spazi collaborativi ● Inclusione sociale, educazione, diritti e pari opportunità ● Sostenibilità ambientale ● Attrattività internazionale ed economia di prossimità


Laboratorio di Quartiere Urban Center Bologna/Uff Immaginazione Civica Per proseguire nella direzione del rafforzamento della capacitazione delle comunità e della coprogettazione come metodo stabile e trasversale, nasce l'Ufficio per l’Immaginazione Civica, con un ampliamento di missione per l’Urban Center di Bologna. Urban Center Bologna lavora da oltre dieci anni come centro di informazione, comunicazione e dialogo sulle politiche urbane e i progetti di trasformazione di Bologna. UCB mette in sinergia le forze di comunità informali, associazioni, mondo del volontariato o terzo settore, imprese, fondazioni private, Università e Centri di ricerca per generare progetti o iniziative di collaborazione civica, sviluppo economico di comunità, innovazione sociale e sussidiarietà orizzontale.


Laboratorio di Quartiere Obiettivi e Attività (Orientamento di Giunta PG 57266/2017) E’ lo spazio di relazione e interazione fra il team di quartiere e i cittadini, strumento per attivare e gestire processi strutturati di: ▪ mappatura, rendicontazione; ▪ ascolto e consultazione; ▪ partecipazione; ▪ coprogettazione; ▪ animazione territoriale.

Il Laboratorio: ▪ Integra le politiche e le progettualità. ▪ Utilizza strumenti e metodi di volta in volta necessari a fare emergere e valorizzare le competenze. ▪ Garantisce una interazione informata, aperta, efficiente ed efficace. ▪ Ha uno spazio digitale con strumenti di confronto e rendicontazione.


Laboratorio di Quartiere Processo partecipativo Il Processo è facilitato e strutturato per fasi di ascolto, confronto ed elaborazione di proposte, coprogettazione di azioni, co- decisione, basato su alcuni principi di fondo: ▪ ▪ ▪ ▪ ▪

Favorire la comprensione del tema oggetto del percorso: fare un buon lavoro di “traduzione”. Strutturare il processo secondo regole condivise (fasi, tempi, spazi). Impegnarsi nella trasparenza: dare le informazioni cruciali a chi normalmente non ne dispone è un modo per dotarlo di un potere analogo. Coinvolgere sia gli addetti che i “non addetti” ai lavori: più “saperi” a confronto, riconoscendo e valorizzando le capacità e le competenze degli abitanti di un territorio. Considerare i membri di un'organizzazione, di una comunità, come attori di cambiamento, non come beneficiari di un progetto, per promuovere senso di appartenenza ad un progetto e ai suoi risultati (ownership).


Laboratori di Quartiere Dimensioni e livelli di partecipazione Fase 0. Incontro di plenaria ▪ ▪

Le dimensioni in gioco: informazione e consultazione Coinvolgimento: ampio e allargato a livello di Quartiere

Fase 1.Progettazione interna Team di Quartiere ▪ ▪

Le dimensioni in gioco: ascolto, partecipazione e collaborazione, basata sulla coprogettazione Coinvolgimento: più ristretto/interno, finalizzato ad integrare diversi settori, scale di intervento e ambiti di politiche, anche con il coinvolgimento di stakeholder di livello cittadino.

Fase. 2. Coinvolgimento di corpi intermedi, intermediari e rappresentanti di comunità ▪ ▪

Le dimensioni in gioco: informazione, ascolto, collaborazione. Coinvolgimento: di livello intermedio (stakeholders del territorio); coinvolgimento di due target in particolare- i giovani e i migranti di seconda e generazione; teso a valorizzare diverse capacità, interessi, saperi; per comprendere come i diversi soggetti coinvolti vedono i problemi, le risorse secondo loro disponibili, che cosa è per loro importante nell’ambiente in cui vivono; per elaborare una visione futura condivisa, basata sulla definizione di un cosa, come e chi.


Laboratori di Quartiere Dimensioni e livelli di partecipazione Fase 3. Processi di coinvolgimento di cittadini e comunità nelle aree scelte ▪ ▪

Le dimensioni in gioco: informazione, ascolto e, a seconda dei diversi contesti di azione, potrà orientarsi ad una vera e propria partecipazione o limitarsi ad una consultazione. Coinvolgimento: allargato anche agli abitanti, in senso ampio, dell'area di intervento; a seconda del livello di partecipazione che sarà considerato sostenibile si porteranno avanti diverse azioni ( tra cui, animazione sociale, incontri pubblici per l’elaborazione di proposte)

Fase 4. Coprogettazione delle singole azioni ▪ ▪

Le dimensioni in gioco: collaborazione, basata sulla co- progettazione e finalizzata alla co- implementazione (assunzione di reciproche responsabilità) Coinvolgimento: intermedio, con gruppi di stakeholders, mirato alla definizione operativa di azioni (Bilancio partecipativo e linee guida PON).

Fase 5.Selezione delle priorità e validazione degli esiti dei percorsi ▪ ▪

Le dimensioni in gioco: co-decisione, basata sulla valorizzazione delle possibili aggregazioni di proposte, sulla base anche di un approccio collaborativo. Nel caso specifico del bilancio si procederà ad una votazione Coinvolgimento: ampio e allargato a livello di area;


Processo partecipativo e collaborativo: le azioni sociali COMUNICARE

ANIMARE IL TERRITORIO E LE COMUNITÀ

ASCOLTARE

SVILUPPARE POTERI E CAPACITÀ (EMPOWERMENT)


Le scale e le dimensioni in gioco

Diffusione informazioni

Ascolto

CoCoprogettazion decisione e: definizione comune delle azioni e soluzioni

I Informazione

X

Può essere a seconda degli strumenti più o meno attivo o interattivo

II Consultazione

X

Passivo- Si limita alla raccolta di opinioni; si presentano alternative già in parte definite

III Partecipazione

X

Attivo Co-costruzione di conoscenza per la definizione comune di un problema/di un ambito e tema di lavoro

X

X

IV Collaborazione

X

Attivo Co-costruzione di conoscenza per la definizione comune di un problema/di un ambito e tema di lavoro

X

X

Coimplementazione: assunzione di potere e responsabilità reciproche

X


Le fasi per rendere costante la partecipazione

dei cittadini


Laboratorio di Quartiere Fase 0 incontro plenario In luoghi accessibili e simbolicamente diffusi sul territorio, ciascun quartiere organizza un incontro annuale plenario. L’incontro ha obiettivi informativi (sia delle azioni collaborative che del bilancio comunale) e contemporaneamente è momento di ascolto (sul modello delle plenarie realizzate nella prima fase di collaborare bologna) Questi incontri si tengono a ottobre/novembre. ▪

OUTPUT: BILANCIO AZIONI ANNO PRECEDENTE; ASCOLTO ANNO SUCCESSIVO


Laboratorio di Quartiere Fase 1 progettazione interna del Team di quartiere Sulla base di criticità e risorse individuate, in collaborazione con la Giunta e le diverse strutture tecniche e istituzionali (biblioteche, musei, acer, asp, ecc) e l’Unità di Governance, si definiscono le aree di azione prioritarie, si individuano i soggetti da coinvolgere, si progettano le attività del laboratorio di quartiere dell’anno successivo. Questa fase è da terminare entro dicembre. ▪

OUTPUT: SCELTA DELLE AREE E INDIVIDUAZIONE RISORSE SULLE AREE SCELTE (finanziamenti disponibili, collaborazioni già attive, soggetti da coinvolgere, ecc)


Laboratorio di Quartiere Fase 2 coinvolgimento di corpi intermedi, intermediari e rappresentanti di comunità Per condividere e coprogettare gli scenari e i progetti zona per zona, sono coinvolti imprese e soggetti del terzo settore, le scuole (dirigenti, insegnanti, rappresentanti dei genitori, rappresentanti degli studenti ecc), responsabili dei luoghi culturali, dei centri sportivi, dei luoghi di culto ecc… In questa fase i soggetti sono coinvolti anche nella promozione delle attività partecipative delle fasi successive. Questi incontri si tengono tra gennaio e febbraio e sono occasione per condividere scenario, strumenti e obiettivi e avviare il lancio delle attività, delle campagna di comunicazione e coinvolgimento. ▪

OUTPUT: SCENARIO E PROGETTI IN CORSO SULLE AREE SCELTE


Laboratorio di Quartiere Fase 3 processi di coinvolgimento di cittadini e comunità nelle aree scelte Questa fase crea nuove connessioni e nuove modalità di relazione tra Quartieri, cittadini e Amministrazione nelle specifiche aree individuate, attivando percorsi strutturati di confronto. Prevede l’emersione delle proposte nell’ambito del Bilancio Partecipativo con i necessari atti amministrativi da parte della Giunta. Le azioni sono: ▪ ▪

incontri pubblici e attività per il coinvolgimento dei cittadini con fasi di informazione, comunicazione e ascolto; tavoli di ideazione delle proposte e prime verifiche di fattibilità.

Questa fase è prevista tra marzo a aprile. ▪

OUTPUT: AGENDA D’AREA CON SELEZIONE DELLE AZIONI


Laboratorio di Quartiere Fase 4 coprogettazione delle singole azioni Sulla base dei risultati delle due fasi precedenti i soggetti, selezionati coerentemente al tipo di azioni, sono coinvolti in un’attività di coprogettazione mirata alle definizione operativa delle azioni stesse. Questa fase si tiene da maggio a giugno. ▪

OUTPUT: PROGETTI DELLE SINGOLE AZIONI


Laboratorio di Quartiere Fase 5 selezione delle priorità e validazione degli esiti dei percorsi Dopo una opportuna fase interna di verifica di fattibilità l’ultima fase prevede la validazione dei risultati del percorso. Per quanto riguarda il bilancio partecipativo è il momento del voto delle proposte ammesse e delle pubblicazione dei risultati. Questa fase è prevista a settembre. ▪

OUTPUT: VALIDAZIONE FINALE E PRESA IN CARICO DEI PROGETTI


Tempistica 2017 Obiettivi e calendario attivitĂ per il 2017

Si propone un programma che ricalca le fasi precedentemente descritte, con alcune variazioni dovute ai diversi tempi di attivazione dei percorsi e ai risultati attesi nel 2017 (in particolare in funzione del PON Metro e del Bilancio Partecipativo). Sono da prevedere integrazioni.


Laboratorio di Quartiere Obiettivi del 2017 1. Rendere costante la partecipazione di cittadini e comunità; 2. Creare una struttura multiprofessionale di riferimento stabile e continuativa a disposizione dei Quartieri; 3. Avvio dei processi di partecipazione su 6 zone, 1 per Quartiere; 4. Avvio di attività di coinvolgimento e rendicontazione in collaborazione con l’Ufficio Stampa del Comune e il settore Agenda Digitale del Comune; 5. Avvio sperimentazione del bilancio partecipativo nelle zone scelte; 6. Coprogettazione legata alle azioni previste dal PON Metro (sociale, educazione, digitale), alle centralità culturali e alle attività di cittadinanza attiva; 7. Coprogettazione legata alle vocazione degli 11 edifici da riqualificare nell’ambito del PON Metro.


Laboratorio di Quartiere Tempistica 2017 marzo-aprile ▪ Coprogettazione con i team di Quartiere. ▪ Scelta delle aree prioritarie su cui avviare il primo processo di partecipazione e relativi soggetti organizzati (intermediari e corpi intermedi) da coinvolgere. aprile-maggio ▪ Presentazione del metodo e dei risultati attesi ai soggetti organizzati (intermediari e corpi intermedi) a livello cittadino. ▪ Avvio incontri con soggetti organizzati (intermediari e corpi intermedi) nelle aree su cui si avvia il processo di partecipazione e a livello cittadino. ▪ Pubblicazione siti web e altri strumenti di coinvolgimento e rendicontazione.


Laboratorio di Quartiere Tempistica 2017 maggio ▪ Percorsi partecipativi pubblici nell’area scelta. ▪ Lancio del Bilancio Partecipativo: emersione delle proposte attraverso incontri e via web. ▪ Evento pubblico sulle azioni del PON digitale. giugno Coprogettazione di: ▪ vocazione degli edifici PON (nei casi di edifici inseriti in aree non coinvolte dal percorso partecipativo si prevede un coinvolgimento dei soli soggetti organizzati); ▪ proposte emerse nell’ambito del percorso del Bilancio Partecipativo; ▪ proposte delle linee di lavoro del PON inclusione sociale e educazione avvio prime azioni del PON inclusione sociale.


Laboratorio di Quartiere Tempistica 2017 luglio-agosto analisi e valutazione interna di: ▪ proposte Bilancio Partecipativo; ▪ vocazioni raccolte degli edifici PON; ▪ priorità da inserire nelle linee di lavoro del PON inclusione sociale e educazione. settembre ▪ Votazione delle proposte del bilancio partecipativo. ▪ Validazione delle schede con le vocazioni condivise degli edifici PON. ▪ Validazione delle priorità da inserire nelle linee di lavoro del PON inclusione sociale e educazione.


Laboratorio di Quartiere Tempistica 2017 ottobre-novembre ▪ Incontro plenario in ogni quartiere per rendicontare quanto emerso e per avviare nuovo processo di ascolto. Questo incontro corrisponde (se possibile) con la presentazione del bilancio comunale. dicembre ▪ Avvio progettazione interna sulla base di criticità e risorse, in collaborazione con la Giunta e le diverse strutture tecniche e istituzionali si progettano le attività del laboratorio di quartiere.


Laboratorio di Quartiere Tempistiche 2017 Giugno

Aprile -

-

Presentazione del metodo e dei risultati Avvio incontri con soggetti organizzati Pubblicazione sito web e strumenti di coinvolgimento e rendicontazione.

Marzo -

Coprogettazione con i team di Quartiere Scelta delle aree prioritarie

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Coprogettazione: vocazione degli edifici PON proposte Bilancio Partecipativo; proposte linee PON inclusione sociale e educazione avvio prime azioni

Maggio -

Percorsi partecipativi pubblici nell’area scelta. Lancio del Bilancio Partecipativo: proposte Evento pubblico sulle azioni del PON digitale.


Laboratorio di Quartiere Tempistiche 2017 Dicembre

Settembre -

Votazione proposte del bilancio partecipativo. Validazione schede con vocazioni condivise edifici PON Validazione prioritĂ linee di lavoro del PON inclusione sociale e educazione.

Luglio/Agosto -

analisi e valutazione interna di: proposte Bilancio Partecipativo; vocazioni raccolte degli edifici PON; prioritĂ da inserire nelle linee di lavoro del PON inclusione sociale e educazione

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-

Avvio progettazione interna in collaborazione con la Giunta e le diverse strutture tecniche e istituzionali per attivitĂ del laboratorio di quartiere.

Ottobre/Novembre Incontro plenario in ogni quartiere per rendicontare avviare nuovo processo di ascolto


Ruolo e modalità di lavoro di Urban Center/Ufficio Immaginazione Civica

Team di coordinamento Urban Center Bologna mette a disposizione un gruppo centrale di coordinamento a disposizione dei Quartieri. L’obiettivo è creare una struttura di riferimento stabile e continuativa per le attività di ingaggio e rendicontazione. Lo staff Urban Center sarà multiprofessionale con facilitatori e supportato da ricercatori dell’Università di Bologna (Ces.Co.Com - Centro Studio Avanzati su consumo e comunicazione - Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia. Direttore Scientifico Roberta Paltrinieri).


Strumenti di coinvolgimento e rendicontazione Laboratori di quartiere Il processo metterà al centro il cittadino e le comunità dando forza alle risorse che Amministrazione e Urban Center-Ufficio Immaginazione Civica metterà a disposizione. Il processo si chiamerà LABORATORI DI QUARTIERE. Durante il processo si useranno: dati, infografiche, mappe, video, produzioni cartacee. Saranno organizzati incontri, laboratori, conferenze.


Strumenti di coinvolgimento e rendicontazione Strumenti 1. Linea grafica dedicata e declinata per ogni Quartiere; 2. Sito web dedicato ad ogni laboratorio di quartiere; 3. Sezione del sito Comunità di Iperbole dove facilitare l’emersione delle proposte; indicazioni e permettere votazione per gli investimenti con il bilancio partecipativo. 4. Aggiornamento mappe e pubblicazione di dati; 5. Infografiche per rendicontare le azioni e le attività; 6. Aggiornamento e pubblicazione della nuova versione del “Piano Innovazione Urbana”. Sono in via di definizioni altre azioni al fine di organizzare una comunicazione multicanale a disposizione dei Quartieri e rivolta ad ogni fascia di popolazione, privilegiando strumenti per coinvolgere chi solitamente è escluso dai processi di partecipazione.


Strumenti di coinvolgimento e rendicontazione I siti web nel 2017 aprile ▪ Avvio rendicontazione delle attività sul sito del Piano Innovazione Urbana ▪ Pubblicazione Report degli incontri ▪ Coprogettazione delle attività di ingaggio maggio ▪ Anagrafica, breve introduzione contesto di ogni Quartiere + links ai siti dei quartieri ▪ Cosa faremo: obiettivi e fasi. ▪ Mappa dei cambiamenti del Quartiere. ▪ Link al percorso Collaborare, evidenziando le proposte emerse. ▪ Link a edifici nell’ambito PON, link ai progetti PON. ▪ Sezione news con appuntamenti. ▪ Apertura spazio digitale del bilancio partecipativo per accogliere proposte via web. ▪ Avvio coprogettazione dei nuovi siti dei quartieri. settembre ▪ Apertura sezione blog (blog partecipativi seguendo approccio progetto Pilastro 2016). ▪ Apertura spazio digitale del bilancio partecipativo per votare le proposte. 2018 Apertura nuovi siti dei quartieri


Laboratorio di Quartiere Output scientifici ▪

Implementazione di un processo di ricerca-azione partecipata, supervisionato dal Ces.Co.Com (Unibo) orientata a: apprendimento circolare e riflessivo, per definire azioni di miglioramento e correttive successive; sviluppo di capacità adattive (tenuto conto di cambiamenti di contesto, degli attori, dei ruoli, delle competenze) nella elaborazione di politiche urbane; recupero, nel quadro della riforma dei quartieri, della dimensione della prossimità, della scalarità degli interventi, e dell’integrazione tra la dimensione spaziale e sociale della partecipazione.

Definizione di complessivo approccio di intervento territoriale in grado di tradursi nel tempo in pratiche partecipative e collaborative continuative.

Come: attraverso il monitoraggio costante del percorso da parte dell'Università e un'attività di valutazione partecipata a conclusione di questa prima sperimentazione.


Laboratorio di Quartiere Output scientifici Output specifici: ▪ ▪

report che diano conto del processo svolto; una pubblicazione tesa alla sistematizzazione ed analisi critica di quanto emerso da tale sperimentazione, sia tramite attività di valutazione partecipata, che tramite la comparazione con alcune esperienze significative a livello europeo; un convegno per la diffusione e l’avvio di un confronto congiunto su questo tema tra università, amministrazioni locali, cittadini e organizzazioni.


Prototipi

Presentazione dei prototipi da mettere a disposizione per l’avvio dei Laboratori di Quartiere. Si tratta di strumenti di lavoro che integreremo con dati e informazioni per istruire le varie fasi dei Laboratori, per rendicontare le azioni in campo e aumentare la trasparenza e il coinvolgimento.


Un esempio di uso di dati: le risorse del PON Metro Altri dati e infografiche su http://www.comune.bologna.it/pianoinnovazioneurbana/dati


Un esempio di infografica: tempi per le riqualificazioni dei luoghi di opportunitĂ PON Metro


I luoghi di opportunità Le Schede degli edifici da riqualificare

Per ciascun luogo di opportunità verrà creata una scheda specifica. Una parte, con alcune informazioni generali, sarà accessibile al pubblico. Lo sviluppo dettagliato è pensato per un uso interno. 1. Informazioni generali ▪ ▪ ▪ ▪ ▪

Quale era l’uso originario dello spazio? Che cos’è oggi? Da chi è gestito e quali attività vi vengono organizzate? Cosa potrà diventare? Tempi di realizzazione, budget e fonti del finanziamento.


I luoghi di opportunità Le Schede degli edifici da riqualificare 2. Dati tecnici ▪ ▪ ▪ ▪

Intervento previsto secondo il Piano e l’asse. Soggetto pubblico gestore dello spazio. RUP di riferimento. Ubicazione dello spazio, data di costruzione, tipologia dell’immobile, metratura, materiali, stato dello spazio, presenza di vincoli diretti o indiretti.

3. Contesto ▪ ▪

Dati sulla zona e sull’area statistica in cui si trova il luogo. Descrizione dell’area e dei corpi intermedi presenti su quel territorio.


Le aree I Dossier d’area su cui avviare processi di partecipazione 1. ▪ ▪ ▪ ▪

Analisi dell’area: mappa di inquadramento dell’area nel contesto urbano; dati sulla condizione demografica, sociale ed economica dell’area; indici di fragilità dell’area; mappa dei Patti di Collaborazione presenti nell’area.

2. L’area nel percorso “Collaborare è Bologna”: ▪ opportunità emerse; ▪ corpi intermedi partecipanti al laboratorio di quartiere 2016 di Collaborare è Bologna.


Le aree I Dossier d’area su cui avviare processi di partecipazione 3. Il Piano di Innovazione Urbana: ▪ ▪ ▪

azioni di comunità (laboratori di quartiere e bilancio partecipativo); luoghi di opportunità dell’area (quando presenti); mappa dei corpi intermedi presenti nell’area e dintorni.

4. Inquadramento dell’area nel contesto del quartiere: ▪ ▪

dati statistici descrittivi sul quartiere. In particolare: popolazione residente, istruzione, lavoro, reddito, casa e trasformazioni territoriali. Sono in via di definizioni altre integrazioni


Le fonti Schede degli edifici e Dossier d’area Verso il Piano per l’Innovazione Urbana di Bologna. Un piano dedicato ai quartieri della città, agli spazi per la comunità e le relazioni tra le persone.”, Urban Center Bologna, 2016. Piani dei luoghi di opportunità: PON Metro; Piano Periferie 2016; Piano Città 2013; Programma POR-FESR 2014-2020; Piano Investimenti Comune di Bologna; Bando Europeo UIA. Dossier d’area: Elaborazione dati Comune di Bologna, Urban Center Bologna, 2017; Mappatura sintetica della condizione demografica, sociale ed economica nelle diverse aree della città, Area programmazione, controlli e statistica, Comune di Bologna, dicembre 2016; Prima ipotesi di indicatori sintetici delle situazioni di potenziale fragilità demografica, sociale ed economica nelle diverse aree della città, Area programmazione, controlli e statistica, Comune di Bologna, dicembre 2016; Una Città e i suoi quartieri, Statistica, Comune di Bologna, febbraio 2017. Rendicontazione e progetti da attivare, Collaborare è Bologna, Urban Center Bologna, 2016.


Laboratori di Quartiere Proposta presentata il 23 marzo alla Conferenza dei Presidenti dei Consigli dei Quartieri- SEMINARIO "QUARTIERI E PARTECIPAZIONE".

Informazioni e dati su: http://www.urbancenterbologna.it - http://www.comune.bologna.it/pianoinnovazioneurbana/


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