Presentazione di Marco Catrignanò (Università di Bologna)

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Progetto Mix Sociale Progetto sperimentale del Comune di Bologna – Settore Politiche Abitative – , rivolto agli assegnatari ERP del comparto 21-27 di via Rimesse Realizzato in collaborazione con Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia - Università di Bologna - e Cooperativa sociale la Piccola Carovana Marco Castrignanò Maurizio Bergamaschi


Cosa si intende per mix sociale?  Per “mix sociale” si intende il tentativo di aggregare, attraverso la prossimità di alloggi, popolazioni socialmente ed economicamente eterogenee, con l'obiettivo di evitare la concentrazione e la conseguente stigmatizzazione territoriale di gruppi sociali deprivati  La strategia più accreditata: “mescolare” in una data area gruppi a basso reddito e nuclei di classe media  La nostra proposta: “avvicinare” popolazioni i cui bisogni e le cui risorse, differenti ma complementari, possano innescare proficui scambi, favorendo l'emergere di legami sociali duraturi e di una maggiore coesione sociale


La nostra proposta di mix sociale La nostra proposta prevede la presenza di: Attivatori di comunità: potenziali attivatori di risorse e propulsori di cambiamenti virtuosi per la comunità e il quartiere di riferimento  “giovani anziani” (tra i 65 e i 79 anni d'età)  famiglie con minori tra 0 e 14 anni

Soggetti vulnerabili già conosciuti ai servizi (per evitare la formazione di comparti d'élite) Mediatori professionali deputati all'accompagnamento e all'animazione sociale Tavolo tecnico di coordinamento, monitoraggio, programmazione e indirizzo


La realizzazione del “mix” 

(1) Indagine socio-demografica sulla popolazione già residente in via Rimesse allo scopo di avanzare una proposta sulla base di una «fotografia dell’esistente»

(2) Individuazione di percentuali orientative per l’inserimento dei nuovi assegnatari (55 nuovi nuclei in un contesto in cui si trovavano già 133 vecchi assegnatari)  portare al 20% la quota di minori 0-14 anni (di cui almeno un 50% in fascia 0-6 anni e un 50% di origine straniera)  portare almeno al 25% la fascia 65-79 anni (con una percentuale del 50% compresa tra i 65 e 70 anni)  portare al 20% la percentuale di soggetti vulnerabili (inseriti 12 nuclei, con problematiche di intensità media o medio-alta)

(3) Revisione del modello in seguito alle difficoltà riscontrate nell’individuazione dei nuovi inquilini  Ampliamento della quota dei giovani anziani

(4) Scala adottata come microcosmo


Punti di forza del progetto 

Valorizzazione del momento dell’ingresso dei nuovi assegnatari  Comitato di benvenuto con la presenza dell’ente gestore e delle istituzioni locali

Miglioramento delle relazioni di vicinato  Iniziative collettive (cura del verde, valorizzazione della memoria storica del comparto, ecc.)  Assemblee inter-condominiali e dei singoli civici

Miglioramento delle relazioni col quartiere e riduzione delle dinamiche di segregazione abitativa  Coinvolgimento delle istituzioni locali  Coinvolgimento delle associazioni e del territorio nell’attività di via Rimesse  Tentativo di «agganciare» gli abitanti di via Rimesse al tessuto sociale del quartiere


Punti di forza del progetto 

Sostegno al protagonismo degli inquilini  Nascita di un comitato spontaneo tra i condomini  Individuazione dei referenti di scala

De-burocratizzazione e semplificazione dell’informazione  Realizzazione di una «guida pratica» sul funzionamento degli impianti  Istallazione di bacheche e civette informative, produzione di volantini e materiale fotografico


Criticità del progetto 

Ritardo nell’assegnazione degli alloggi che ha generato l’emergere di:  Un senso di insicurezza per gli appartamenti rimasti vuoti  Difficoltà nel lavoro di mediazione

Poca informazione preventiva sulle finalità e le modalità di realizzazione del progetto mix sociale

Ritardo nei lavori di rifacimento della corte (rischio di generare disaffezione da parte degli inquilini per gli spazi comuni)

Minore attenzione riservata ai vecchi residenti del comparto rispetto ai nuovi venuti

Mancanza di uno spazio comune coperto: pro e contro

Durata del progetto: risultati visibili nel lungo periodo


Condizioni di replicabilità dell'intervento di mix sociale 

Partire da una «fotografia dell’esistente» (analisi socio-demografica)

Individuare una soglia minima di riproducibilità (circa 20/25 inquilini)

Garantire un buon livello di «mix» all’interno di ogni civico (scala come microcosmo)

Garantire tempistiche certe (per l’assegnazione degli alloggi, i lavori di rifacimento, ecc.)

Garantire la presenza di spazi comuni, coperti e non: prevedere la presenza di una «piazza»

Tendere ad un’applicazione «flessibile» del regolamento: garantire il rispetto di regole comuni, ma nello stesso tempo evitare di soffocare il protagonismo degli inquilini

Mappare le risorse del quartiere e cercare un coinvolgimento del territorio

Prevedere l’assegnazione accompagnata

Prevedere una formazione per tutti i soggetti coinvolti (mediatori, ente gestore, inquilini)

Prevedere un coordinamento e un monitoraggio nel tempo


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