UndergroundZine febbraio 2014

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RECENSIONI

KABILA “Yallah!”

GENERE: Etno-rock ETICHETTA: Soffici Dischi-Audioglobe 2013 VOTO: 80/100 RECENSORE: Max

“doctor rock” Ugolini

I kabìla (che in arabo significa Tribù) sono un gruppo con radici ad Arezzo e in tutto il contesto arabo in particolare in Libano patria del cantante ,giunti al loro terzo albumi hanno sterzato su sonorità più elettriche ,sempre prodotti egregiamente da Massimo Giuntini (ex modena city ramblers ) e sui sintetizzatori con abilità ed equilibrio in un trip di suoni multicolori cantati in parte in arabo e in italiano,una sorta di viaggio in luoghi diversi e affascinanti,un mix di culture .In questo lavoro ci sono ospiti importanti che hanno dato un ‘ulteriore apporto alla qualità (mi si passi il termine ) del lavoro finito,ospiti come andrea chimentiRaffaello Simeoni e e Shady Hasbum (percussionista palestinese). Fra le tracce di Yallah(che significala lunga corsa) mi sento di segnalare sicuramente il brano che da il titolo all’intera opera senza poi dimenticare ”Dabkeh“,”Due stelle” cantata in italiano e in lingua dagarì da Gabin Dabirè grande musicista africano. Sicuramente un altro pezzo interessante è l’unica cover presente quella “Sidun” composta dal duo De Andrè/pagani eseguita davvero in modo splendidamente originale.Sicuramente il risultato finale è una formula musicale senza confini una sorta di invito ad andare “al di là del ponte “come recita un’altra splendida tracci che non è altro a superare certi schematismi sia nella realtà che nell’arte di creare musica.

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