La Montagna del Piemonte

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Andando nel dettaglio della distribuzione geografica dei valori (classi) dell’indice socio-economico, spiccano come contesti particolarmente competitivi i distretti delle nevi dell’Alta Val Chisone, in corrispondenza del comprensorio sciistico della “Via Lattea”, e quello olimpico dell’alta e bassa Valle di Susa. Molto sviluppati risultano anche i comuni a vocazione turistica localizzati nei pressi del massiccio del Monte Rosa e del Cervino, del Parco nazionale del Gran Paradiso, dell’Argentera e dei laghi d’Orta e Maggiore (dove fioriscono anche attività di tipo sportivo, ludico e congressuale) e a ridosso delle zone termali di Vinadio, nel cuneese. Situazioni puntuali di elevato sviluppo coinvolgono anche i comuni montani a vocazione produttivo-manifatturiera, localizzati per lo più lungo il fronte pedemontano: concentrazioni elevate si colgono, in particolare, in provincia di Torino (bassa Valle di Susa) e tra le province di Biella e VCO (Valsesia), in corrispondenza di comuni appartenenti a distretti industriali metalmeccanici e del tessile/abbigliamento. Tabella 5.2 – Comuni sviluppati (prime 20 posizioni nella graduatoria dell’indice socio-economico)

Fonte: elaborazione IRES Piemonte

Tra i casi marginali, emergono invece: • le porzioni più isolate del VCO. È il caso delle Valli Cannobina, Anzasca e Macugnana e dei territori a ridosso del confine con la Svizzera; • la zona più elevata della Valle di Locana, in provincia di Torino. • le porzioni della Val Chisone e Germanasca, racchiuse tra i comprensori sciistici e il fronte pedemontano. Qui, attività un tempo fiorenti legate all’industria estrattiva, sono state colpite da pesan75


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