Attività 2013 / 2014

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UNIONE INDUSTRIALE DI TORINO ATTIVITÀ 2013/2014

La ripresa passa dall’impresa


“Dateci un Paese normale e vi faremo vedere di che cosa sono capaci gli imprenditori italiani“ Giorgio Squinzi


Indice Contesto ed obiettivi ...................................................... 5

• Mesap

Il nostro territorio e gli Stakeholder ........................... 18 Lo scenario economico................................................... 6 • L’economia torinese • L’andamento del 2014

I giovani e il lavoro........................................................... 9 Il sistema delle relazioni.................................................10 Le attività di supporto per operare all’estero..............11 • Exclusive Brands Torino • La formazione per l’internazionalizzazione • TOSM • Le missioni e il primo forum Italia-Angola • SACE: un partner in “casa”

• Torino ed Expo 2015: nasce Expoto • Rapporti con le banche • I debiti della pubblica amministrazione • Accordo con la SACE • Authority dei trasporti • TAV • Visita al cantiere: una vera grande opera

I nostri enti per gli altri ................................................ 22 • Il Centro Congressi • La Consulta

L’Unione Industriale per cambiare il sistema Paese..... 23 • Il Manifesto di Confindustria

La ripresa passa dall’impresa....................................... 25 Energia: per pagarla meno e usarla meglio................ 13 L’Unione di Torino in Confindustria............................. 27 Fisco, ambiente e legislazione: per uscire dal labirinto...................................................14 • Protocollo con le dogane

Scuola, formazione e capitale umano: per cercare e valorizzare i talenti................................. 15

E’ ora di cambiare, anche per noi................................ 28 • Indagine di Customer Satisfaction 2013 • Nuovo sito, newsletter giornaliera e settimanale • Riforma Pesenti

• SPEA e FINDER AWARD • A scuola di Lean • Skillab • Scuola Camerana

Categorie, piccola e giovani: innovativi e dinamici è meglio......................................16 • Chimica e Gomma Plastica • Business Speed Dating e le altre iniziative Peer-To-Peer tra PMI • Sportello Horizon 2020 • Giovani industriali, Startup e cultura d’impresa

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Ripresa e impresa sono un binomio indissolubile. Nel prossimo futuro bisogna puntare sul ruolo della manifattura perché l’industria è l’unico soggetto che possiede le capacità e le risorse per innescare una nuova fase di ripresa.


contesto ed obiettivi Dall’inizio della crisi, in Italia, sono stati persi 9 punti di PIL e il 25% della produzione industriale; il reddito disponibile è calato dell’11% in termini reali, la disoccupazione è al 13%, quella giovanile va ben oltre il 40%. L’edilizia si è ridotta del 50%; interi settori produttivi sono a rischio desertificazione; regge solo l’export, ma non è sufficiente per tenerci a galla. Il credito è ridotto e le sofferenze crescono, mentre per le PMI ottenere un finanziamento è sempre più difficile. Questi sono i numeri che fotografano la portata della lunga crisi economica: una situazione gravissima cui corrisponde una sostanziale incapacità di risposta della classe politica. Fare impresa in Italia è estremamente difficile, quando non impossibile: la burocrazia, il fisco, l’energia, il credito, il cuneo fiscale, il mercato del lavoro, i ritardati pagamenti della Pubblica Amministrazione sono tutte criticità asfissianti che minano la nostra competitività, facendo perdere migliaia di posti di lavoro ogni anno. Serve una “rivoluzione culturale” e una conseguente politica industriale e sociale che rimuova queste zavorre e che ci consenta di competere alla pari con i nostri concorrenti sui mercati internazionali. E che ci faccia tornare ad essere attrattivi per gli investitori stranieri. Oggi al Governo si chiede di moltiplicare l’impegno sui maggiori fronti di intervento, restituendo al Paese la fiducia e l’orgoglio di cui ha bisogno, indispensabili per tornare a credere nel futuro. Riavviare un ciclo di sviluppo dopo un declino che dura ormai da vent’anni non è semplice: richiede tempo e riforme incisive, affatto scontate. Le risorse per finanziare una politica industriale per il rilancio della manifattura sono, nella migliore delle ipotesi, residuali. Dunque gli imprenditori devono far conto prevalentemente sulle proprie forze, mettendo a sistema risorse ed eccellenze presenti sul territorio. E il sistema associativo, da questo punto di vista, costituisce un’importante elemento di connessione, sia nel mettere le imprese in rete, sia offrendo una fitta trama di relazioni, così come nel dialogo con le Istituzioni, locali e nazionali, per proporre e definire azioni per una condivisa prospettiva di sviluppo.

Ed è per questi motivi e con spirito di servizio tutta la squadra Unione si è messa a disposizione anche di Confindustria, con compiti impegnativi quanto rilevanti: Giorgio Possio alla Vice Presidenza nazionale di Piccola Industria, Marco Gay alla Presidenza nazionale dei Giovani Imprenditori ed io alla guida del Comitato per l’internazionalizzazione e gli investitori esteri. Licia Mattioli

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LO SCENARIO ECONOMICO Anche il 2013 non è stato l’anno della ripresa per l’economia mondiale nel suo complesso, come era nelle attese. La crescita mondiale non ha superato il 3% e si è ampliato il divario tra grandi aree. La Cina ha rallentato la crescita intorno “solo” al 7%. Negli Stati Uniti e nel Giappone la crescita si è mantenuta su livelli positivi, grazie anche agli eccezionali stimoli monetari. L’Europa resta con una crescita negativa anche nel 2013. Rimangono inoltre ampie le differenze interne: paesi come la Germania hanno lasciato alle spalle la recessione, altri, come l’Italia, non possono ancora ritenersi fuori pericolo. La Banca Centrale Europea ha proseguito nella sua politica accomodante di sostegno alla crescita, contribuendo in misura determinante alla riduzione dei tassi sui titoli pubblici e, soprattutto, alla chiusura dello spread dei tassi tra paesi “virtuosi” e paesi più indebitati. Il rischio di un collasso finanziario dell’Unione Europea, se non del tutto scongiurato, è stato ridotto in modo significativo dall’azione della BCE. Sul piano dell’economia reale, spicca l’elevata disoccupazione (superiore al 12%), rilevanti perdite di capacità produttiva e gravi situazioni di crisi settoriale (automotive, siderurgia, edilizia e lavori pubblici, cantieristica). In un’Europa in difficoltà, l’Italia si distingue per una performance inferiore alla media. La nostra crescita (-1,8%) è stata la peggiore in assoluto tra le maggiori economie europee. La produzione industriale è rimasta stagnante, lasciando immutate le perdite accumulate dall’inizio della crisi (circa il 20-25% della capacità produttiva). La disoccupazione è salita al livello più elevato dagli anni ’70; il crescente disagio sociale alimenta spinte populiste sempre più preoccupanti. Un elemento di particolare difficoltà riguarda la riduzione del credito alle famiglie e alle imprese, dovuto in parte alla debolezza della domanda di finanziamenti, specie per nuovi investimenti, ma anche alla restrizione delle condizioni di accesso al credito, soprattutto per le piccole imprese: un dato a cui peraltro si accompagna l’aumento delle sofferenze bancarie.

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CRESCITA ECONOMICA

+ 3% Mondiale + 7% Cina - 1,8% ITALIA


L’economia torinese Nel 2013 il PIL provinciale ha fatto registrare una contrazione del -1,2%. Rispetto ai livelli antecedenti alla crisi (2007), la provincia di Torino ha perso -11,6 punti percentuali di PIL, pari a 7.451 milioni di euro. I consumi delle famiglie seguono lo stesso andamento, perdendo il -1,0% rispetto lo scorso anno e il -8,5% rispetto a 6 anni fa. Il forte impatto negativo è confermato dall’indicatore su nati-mortalità: nel 2013 sono state 15.616 le aziende nate nella provincia, a fronte delle 18.973 cessazioni; il saldo è negativo per 3.357 unità. Pesanti anche gli effetti che la recessione ha avuto sul mercato del lavoro provinciale. Se il 2012 si era concluso con un tasso di disoccupazione del 9,8%, nel 2013 esso ha superato le due cifre: 11,4%. La categoria più svantaggiata rimane quella dei giovani tra i 15 ed i 29 anni, dove i disoccupati sono il 30,8% della forza lavoro. Le ore di CIG incrementali dovute alla crisi raggiungono quota 393,4 milioni, che corrispondono ad un esborso a spese dell’INPS pari a 2.169 milioni di euro.

I mercati esteri continuano a rimanere la principale fonte di sviluppo. I dati forniti dall’Istat registrano un incremento dell’export dell’8,5% rispetto all’anno precedente: è possibile osservare che dopo 5 anni è riuscito pienamente a recuperare il terreno perduto, superando i valori del 2007 e raggiungendo il nuovo record per valori delle merci esportate. Si conferma dunque come la propensione all’esportazione sia una delle chiavi più importanti della ripresa. Il grafico illustra l’andamento divergente delle imprese più orientate all’export rispetto a quelle presenti quasi esclusivamente sul mercato domestico nel corso del 2013 e nella prima parte del 2014: il primo gruppo di aziende ha affrontato meglio la recessione e pare ben attrezzato per il previsto consolidamento della ripresa europea e mondiale. Le imprese con mercato nazionale, al contrario, devono confrontarsi con uno scenario recessivo.

Le aspettative delle imprese torinesi sui livelli produttivi

Fatturato export < 10%

Fatturato export da 30 a 60%

Fatturato export > 60%

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L’andamento del 2014 A livello mondiale l’anno dovrebbe chiudersi con una crescita nell’ordine del 3,7%, grazie soprattutto al ritrovato dinamismo dell’economia americana (previsioni di crescita intorno al 2,6%) che compenserà il previsto rallentamento dei paesi emergenti. Anche l’Europa trarrà vantaggio delle più favorevoli condizioni di contorno e la crescita aggregata tornerà in positivo (+1,2% previsto); l’andamento della prima parte dell’anno sta confermando il consolidamento della ripresa europea. Questo scenario rimane tuttavia fragile e soggetto a rischi. L’apertura di credito concessa all’Europa dai mercati finanziari non è scontata e potrebbe trasformarsi in una nuova ondata di sfiducia, particolarmente penalizzante per i paesi più indebitati come l’Italia. D’altra parte, la modesta crescita prevista sarà insufficiente a rilanciare occupazione e attività produttiva e resterà ampio il divario da colmare per ritornare ai livelli pre-crisi.

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Per l’area torinese va inoltre aggiunto l’ulteriore elemento di incertezza della crisi strutturale del mercato automotive, comune a tutta l’industria europea. Viceversa, la prevista ripartenza degli investimenti in macchinari e attrezzature e l’export potrebbero offrire all’industria torinese buone opportunità di sviluppo.


I GIOVANI E IL LAVORO Il sintomo (ma anche la conseguenza) più allarmante della crisi consiste nella perdita di posti di lavoro e nell’aumento del tasso di disoccupazione, che fra i giovani ha raggiunto livelli mai registrati in passato. La vera difficoltà consiste quindi nel creare nuovi posti di lavoro, soprattutto per i giovani. Anche nella nostra Provincia continua infatti il calo degli avviamenti al lavoro, con una ulteriore caduta del 2% rispetto al 2012. L’occupazione giovanile della fascia di età fino a 24 anni sono diminuite del 14% e quelle fino a 34 anni calano del 4%. Un altro indicatore della grave situazione della disoccupazione giovanile emerge dalle tipologie di contratto utilizzate per assumere nella nostra provincia: solo il 3% ricorre all’apprendistato, che in molti Paesi europei è il principale canale di ingresso dei giovani al lavoro. Continuano inoltre ad essere in calo gli avviamenti a tempo indeterminato. Anche in questo caso le auspicate ed annunciate riforme del lavoro dovranno tenere conto di questi dati per apportare i necessari cambiamenti utili a fornire un quadro normativo più coerente con i nostri competitor europei. A partire dal 2014 è stato annunciato l’avvio della così detta Garanzia Giovani: un programma europeo che dovrà diminuire il fenomeno dei NEET, i giovani che non studiano, non lavorano e non fanno formazione. In Italia ed in Piemonte si sta tentando di darvi attuazione coinvolgendo quanti più giovani possibile. Purtroppo l’avvio del programma è stato deludente ed è slittato molte volte, reso “farraginoso” sia a causa della segmentazione regionale dei sistemi lavoro, sia per le innumerevoli difficoltà e ritardi informatici ma, soprattutto, per una contestabile “supremazia” dei Servizi Pubblici, con subalternità di quelli privati. Tuttavia, il programma è stato divulgato e presentato in più occasioni e la sede di Torino di Unimpiego Confindustria si è prontamente accreditata per essere il punto di riferimento delle aziende associate e poter fornire loro (e ai giovani) servizi gratuiti e nuove opportunità, sempre che il sistema pubblico lo consenta.

Firmato un accordo con la Regione Piemonte sulla “Staffetta generazionale”

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Agenzie Immobiliari Edilizia Gruppo Energia Gruppo Materiali da Costruzione Gruppo Turistico e Alberghiero (GTA) Imprese di Impianti Tecnologici (AIT) Industrie Alimentari Industrie Chimiche Industrie della Carta Industrie della Gomma e Conduttori Elettrici Industrie Editoriali Industrie Grafiche e Cartotecniche Industrie Meccaniche e Meccatroniche Industrie varie Information & Communication Technology (ICT) Legno e Sughero Materie Plastiche Moda/Abbigliamento Servizi Ambientali Integrati Servizi e Terziario Innovativo (SETI) Tessile/Cotoniera Tessili vari Trasporti ed Infrastrutture Vetro, Ceramica ed Abrasivi

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Camere di Commercio Enti fieristici Mezzi di comunicazione Pubbliche amministrazioni Poli di innovazione Enti previdenziali e assicurativi Organi giurisdizionali Partiti e movimenti politici Enti e associazioni culturali Enti locali Operatori mercato del lavoro Servizi e reti Istituti di credito e Fondazioni bancarie Ordini professionali Organizzazioni sindacali Università, Politecnici Enti di Ricerca Reti d’impresa

Business Europe Unione delle Industrie della Comunità Europea CONFINDUSTRIA Confederazione Generale delle Industrie Italiane FEDERAZIONI E ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA CONFINDUSTRIE REGIONALI ASSOCIAZIONI TERRITORIALI


LE ATTIVITà di supporto per operare all’estero Exclusive Brands Torino

TOSM

Nel 2013 la Rete del lusso EBT ha partecipato a diverse iniziative organizzate in collaborazione con Ceipiemonte, portando le nostre aziende sui mercati internazionali più attenti al Made in Italy e moltiplicando così le possibilità di incontro e di business per le imprese piemontesi e i loro prodotti d’alta gamma. In aprile, EBT è stata a Doha in Qatar in occasione del Congresso mondiale delle Camere di commercio. A maggio ad Helsinki ha partecipato ad una serie di importanti incontri B2B. A novembre si è svolta, con la presenza di EBT, una missione economica di aziende piemontesi in Giappone, in occasione delle celebrazioni per il 200° anniversario della nascita di Giuseppe Verdi che ha visto protagonista il Teatro Regio di Torino in trasferta a Tokyo.

Il Torino Software & Systems Meeting è nato nel 2008 da un’idea delle aziende dell’Information and Communication Tecnology aderenti all’Unione Industriale di Torino come evento fieristico per la promozione dell’ICT piemontese verso i clienti PMI “refrattari” all’innovazione informatica. La difficoltà di raggiungere il target delle PMI ha modificato in parte l’obiettivo nel far incontrare imprese piemontesi del settore ICT (Seller) ed imprese nazionali e internazionali (Buyer) di diversi settori merceologici. Gli incontri svolti nel 2013 sono stati suddivisi sulla base filiere produttive e si sono concentrati su sanità e trasporti. In particolare, l’iniziativa di networking dedicata alla sanità digitale ha creato un’opportunità di dialogo tra le PMI e il settore pubblico. L’evento sulla mobilità è stato ospitato dal salone Smart Mobility World a settembre, primo in Italia che fotografa e anticipa il futuro della tecnologia nei trasporti, all’insegna della sostenibilità e delle soluzioni d’avanguardia. Nel 2014 TOSM è stato ospitato dal Salone del Libro e si è arricchito di interessanti incontri B2B.

La formazione per l’internazionalizzazione A seguito della positiva esperienza di PMInt, progetto di coaching per PMI verso lo sviluppo di nuovi mercati realizzato da Piccolindustria con un team di esperti, è stata organizzata la prima edizione del percorso formativo “Estero: pronti, via!”. Progettato da Piccolindustria e realizzato da Skillab, il corso ha trattato le principali problematiche che si trovano a dover affrontare le imprese che vogliono avviare un’attività commerciale in un nuovo mercato estero. Oltre alle attività d’aula il percorso formativo prevedeva un checkup aziendale, della durata di mezza giornata e la possibilità di ricevere assistenza per lo sviluppo di un progetto aziendale con il supporto dei Fondi Interprofessionali (Fondimpresa/Fondirigenti).

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Le missioni e il primo forum Italia-Angola

con diversi Paesi Africani, quali Mozambico, Ghana ed Angola. Con quest’ultimo è stato realizzato ad inizio aprile, il primo Business Forum Italia Angola, cui hanno partecipato oltre 400 aziende fra italiane ed angolane con oltre un centinaio di incontri B2B.

Nel 2013 il Servizio Estero ha organizzato, in collaborazione con Ceipiemonte e Confindustria, diverse missioni commerciali di sistema, in particolare in Indonesia e Brasile. Per quanto concerne le attività di Offset si sono registrati i due primi casi di successo a fronte di progetti di collaborazione industriale con la Polonia. E’ proseguito il lavoro dell’Ufficio di Delhi che assiste le nostre imprese sul mercato indiano. La prima parte del 2014 è stata in buona parte dedicata a molti contatti e ad importanti iniziative verso uno dei più importanti mercati del futuro, ma che già oggi esprime rilevanti opportunità: l’Africa Se infatti sono state partecipate importanti missioni di sistema in Indonesia e Brasile, avvalendoci anche dei contatti internazionali sviluppati dalla nostra Città abbiamo realizzato iniziative ed avviato relazioni

SACE: un partner in “casa”

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Dal 2014 SACE, il gruppo assicurativo finanziario che sostiene la crescita e la competitività delle imprese italiane nel mondo, ha stabilito la propria sede torinese presso i nostri uffici, proprio di fianco all’Ufficio Estero. Si tratta non solo di vicinanza fisica, ma di vero partenariato per lo sviluppo dei mercati esteri. Quest’importante alleanza è stata suggellata dalla presentazione ad aprile 2014 di Rethink, il nuovo Rapporto Export 2014-2017, che contiene le previsioni sull’andamento delle esportazioni italiane per il prossimo quadrienno, con un focus dedicato al tessuto imprenditoriale del Piemonte.


ENERGIA: PER PAGARLA MENO E USARLA MEGLIO Il Servizio Energia nell’anno 2013 ha ampliato notevolmente la gamma dei servizi con • lo Sportello Accise, che si interfaccia direttamente con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Torino, e che supporta le imprese in materia; • lo Sportello Qualità Gas, in collaborazione con Italgas ed AES Torino; • lo Sportello con AEM Torino Distribuzione per il servizio elettrico, per la risoluzione di problematiche tecniche e gestionali. Ha inoltre finalizzato l’accordo con Energrid S.p.A. per le forniture di energia elettrica agli associati ad un prezzo agevolato, con risparmi notevoli, avviando anche una consulenza specifica per le aziende energivore, per permettere loro l’accesso ad agevolazioni e sconti dedicati. Infine ha creato l’Energy Price Benchmarking, un’analisi specialistica che consente di valutare e comparare prezzi e servizi.

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FISCO, AMBIENTE E LEGISLAZIONE: PER USCIRE DAL LABIRINTO Ufficio Tributario e Ufficio Legale hanno svolto un intenso lavoro di proposta e dialogo nei confronti dell’Agenzia delle Entrate e del mondo politico. A luglio si è tenuto a Torino un incontro con il Direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera il Presidente del Comitato Tecnico Fisco di Confindustria Andrea Bolla. E’ stata seguita con grande attenzione la divulgazione alle imprese della normativa della responsabilità solidale negli appalti, anche tramite specifiche attività formative organizzate da Skillab. Sul fronte delle semplificazioni del carico burocratico sulle imprese è stata istituita nel 2013 l’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA), strumento di razionalizzazione e unificazione di procedimenti amministrativi in precedenza distinti. La normativa è stata illustrata nel seminario organizzato a luglio con la partecipazione della Regione Piemonte, Provincia di Torino e Confindustria, oltre che della nostra Unione. L’avvio della fase operativa è però ancora difficile e richiederà molta attenzione a non creare effetti opposti alle premesse.

Protocollo con le dogane L’argomento dogane è per sua natura complicato e delicato: ma non si può non considerare strategico in considerazione della natura fortemente dinamica da e verso l’estero della nostra economia. Questo spiega perché con l’inizio del 2014 si sia dato impulso a due rilevanti novità: un protocollo d’intesa con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Torino ed uno sportello presso l’Uffico estero a disposizione delle imprese. Entrambe le iniziative colmano un’esigenza sempre più diffusa di supporto e di affiancamento. Con la Direzione sarà possibile avere dall’Ufficio Dogane una collaborazione costante ed all’insegna della soluzione dei problemi. Con lo sportello, si riuscirà ad individuare più facilmente a quali norme fare riferimento nell’ambito delle merceologie e dei mercati così diversificati nell’odierno commercio estero.

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SCUOLA, FORMAZIONE E CAPITALE UMANO: PER CERCARE E VALORIZZARE I TALENTI Una delle missioni dell’Ufficio Scuola più consolidate, ma anche più dinamiche è favorire una maggiore integrazione scuola-lavoro per rispondere alla domanda di competenze tecnico-professionali che le imprese richiedono ai diplomati, in particolare in campo meccanico, meccatronico, elettronico. Da quest’anno è stato attivato anche un focus sul settore termomeccanico, in collaborazione con AIT.

SPEA e FINDER AWARD E’ stata ideato e promosso lo strumento della “competizione didattica” come elemento di raccordo tra aziende e Istituti Superiori. In particolare ha avuto svolgimento lo SPEA AWARD sia nel 2013 che nel 2014, competizione didattica a squadre rivolta alle Classi Quinte degli Indirizzi Elettronico, Informatico e Meccanico degli Istituti Tecnici Industriali, allo scopo di inserirsi in azienda attraverso stage retribuiti e formazione mirata. Di grande rilevanza anche la competizione promossa dalla FINDER che ha coinvolto 13 Scuole del Piemonte nel 2014, in occasione dei 60 anni dell’azienda fondata da Piero Giordanino.

A scuola di Lean Attenzione e risalto sono stati dedicati alla promozione della filosofia aziendale del Lean Management nelle strutture dell’Education, cioè nelle Scuole, Università e Agenzie di Formazione. Esemplare la firma del Protocollo d’Intesa “Lean Education Network Torino”, siglato da Unione Industriale, AMMA e Scuola Camerana, Camera di commercio, Università, Politecnico di Torino e l’Istituto Tecnico Industriale “Pininfarina” nel ruolo di capofila di una Rete Scolastica di 14 Istituti Secondari Superiori.

Skillab Sotto la “regia” del Comitato Piccolindustria, Skillab si è particolarmente impegnata sul fronte della divulgazione delle metodologie Lean per il miglioramento delle performance aziendali, sia dal punto di vista produttivo e organizzativo, sia in riferimento alle persone e al loro coinvolgimento per lo sviluppo e la competitività. L’iniziativa ha accompagnato il percorso di oltre 300 aziende di eccellenza, che hanno implementato le metodologie Lean nell’attività ordinaria, attraverso un’articolata offerta formativa, che parte dal progetto Lean Thinking, ideato e promosso da Piccolindustria e finanziato da Fondirigenti e Fondimpresa, per arrivare ad una serie di workshop dedicati al WCM World Class Manufacturing e al Toyota Kata Midset, ai quali sono intervenuti studiosi internazionali in materia. Grazie al viaggio organizzato negli USA, al quale hanno partecipato 13 imprenditori, è stato possibile conoscere l’applicazione pratica dei principi Lean in alcune importanti realtà imprenditoriali americane.

Scuola Camerana Assocam Scuola Camerana nel 2013 ha concluso l’aggiornamento del suo parco tecnologico, con una strumentazione di ultima generazione tra cui una stampante 3D per la prototipazione rapida, confermandosi leader nel settore della formazione professionale sul territorio relativamente ai processi di produzione CAD/CAM/CAE e sulla progettazione/manutenzione nel settore della Meccatronica, che sono competenze inserite nei percorsi dell’ITS Aerospazio/Meccatronica di cui Scuola Camerana è socio fondatore e Segreteria Tecnica proprio dal 2013.

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CATEGORIE, PICCOLA E GIOVANI: INNOVATIVI E DINAMICI è MEGLIO Chimica e Gomma Plastica La segreteria delle aziende Chimica e della Gomma Plastica ha organizzato due workshop finalizzati ad approfondire gli strumenti e le opportunità offerti dai C.C.N.L. di settore e dalla contrattazione di secondo livello per il miglioramento della produttività e la flessibilità del lavoro, proponendo altresì alle aziende associate un ricco programma di incontri su tematiche sensibili afferenti alla sicurezza e all’ambiente.

Business Speed Dating e le altre iniziative Peer-TO-peer tra PMI Il progetto del BSD, con le due edizioni annuali, si conferma un grande successo nella sua formula giovane, moderna e innovativa, che facilita i contatti fra aziende e amplia la rete dei rapporti fra i partecipanti. La condivisione delle esperienze e delle informazioni e l’incontro diretto con i possibili partner commerciali si rivelano gli strumenti più adatti e vincenti e ciò è dimostrato da una serie di iniziative di Piccolindustria molto partecipate. Il Business Breakfast, ad esempio, è dedicato all’internazionalizzazione (focus su Russia e Marocco) e si avvale di esperti di CEIP, Sace, Simest e diversi Istituti Bancari. ICTea Moments e “Action: affrontare la crisi con la tecnologia e l’innovazione” sono stati invece dedicati alla diffusione delle tecnologie ICT nelle Piccole e Medie Imprese, con un focus rispettivamente sull’utilizzo del tablet per la forza vendita e sulle tecnologie più avanzate in collaborazione con Mesap e il Politecnico di Torino.

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Destinazione: MAROCCO!

Martedì 3 Dicembre 2013 - ore 08:30 Centro Congressi Unione Industriale Torino Via Vela, 17 - Torino in collaborazione con

Per informazioni Segreteria Piccolindustria: Franca Vallero Tel. 011 5718505 piccolindustria@ui.torino.it


Sportello Horizon 2020 Oltre alle attività svolte dal servizio che coordina ricerca e innovazione, dal 2014 è stato attivato un nuovo sportello, in collaborazione con CORFUI (comitato per la ricerca e i rapporti imprese/università), dedicato alla promozione e alla consulenza su programma comunitario più importante: Horizon 2020. Con una nuova professionalità dedicata ed esperta si tenterà di stimolare e guidare le aziende, specie PMI, a questo nuovo programma dotato di oltre 70 miliardi di euro nei prossimi anni.

Giovani industriali, Startup e cultura d’impresa L’Unione Industriale di Torino pone da sempre molta attenzione alle start-up, in grado di creare nuovi posti di lavoro in settori produttivi e in servizi altamente tecnologici. Alle start-up insediate presso gli incubatori I3P e 2I3T è offerta la possibilità di usufruire gratuitamente di tutti i servizi disponibili per le Associate: dalle azioni di orientamento, formazione e network messe in atto dal Gruppo Giovani Imprenditori, interlocutore “naturale”, all’attività trasversale di consulenza e supporto. Nell’autunno 2013, l’Associazione ha stipulato una convenzione con il servizio MIP-Mettersi in Proprio, la CCIAA di Torino e con Reseau Entreprendre Piemonte (organizzazione che propone tutoraggio volontario e gratuito ai neo imprenditori da parte di altri imprenditori più esperti), dando vita ad un vero e proprio Sportello di riferimento per le Start-up. Il tema della crescita delle nuove imprese è stato al centro dell’Assemblea 2013 “Wake UP, Stand UP, Think UP, Hands UP Follow UP… Start UP”, che ha visto voci autorevoli dalla Silycon Valley, studenti, neo imprenditori, mondo accademico e mondo economico a confronto, per approfondire i punti focali del nuovo Decreto Crescita 2.0. A novembre inoltre, nell’ambito del tavolo interassociativo Yes4TO –che conta oggi 18 associazioni di imprenditori e professionisti “under 40” di Torino e Provincia– è stato organizzato l’evento “START4TO - Tutto quello che volevi sapere sul mondo delle Start-Up”. Il Gruppo Giovani ha poi inaugurato nel dicembre 2013 la propria Officina Formativa intitolata OGGI, una Scuola di Alta formazione Imprenditoriale realizzata in modalità interateneo - caso unico in Italia

- che mette a sistema l’Università, il Politecnico di Torino, I3P e 2I3T. OGGI è un luogo dove eccellenza didattica ed esperienza imprenditoriale s’incontrano per creare un acceleratore di conoscenza.

MESAP Il Polo di innovazione della Meccatronica e dei Sistemi Avanzati di Produzione, nel 2013 ha avviato il IV Programma annuale con 10 progetti di ricerca per 4 milioni di euro di contributi a fronte di un costo totale di 9,4 milioni di euro. A 5 anni dalla sua nascita il MESAP ha incubato 34 progetti di ricerca collaborativa fra aziende e centri di ricerca negli ambiti dell’automazione dei processi produttivi, meccatronica per l’automotive, ferroviario, biomedicale, ecoefficienza dei prodotti e dei processi, nanotecnologie. Il Polo è inoltre impegnato sul fronte internazionale attraverso la cooperazione con i principali cluster europei e la partecipazione a eventi fieristici nazionali e internazionali anche in collaborazione con il Progetto Integrato di Filiera Intomech. A questo scopo è nata la “Vetrina Tecnologica”, che offre alle imprese e ai Centri di ricerca del Polo la possibilità di mettere in mostra le loro eccellenze e che è stata sperimentata in occasione di MECHA-TRONIKA, Salone promosso dall’Ucimu. Gli altri eventi in calendario sono stati: MECSPE a Parma, Affidabilità&Tecnologie a Torino, R2B a Bologna, Smau a Torino e Milano, SPS Drive a Norimberga e MOTEK a Monaco di Baviera.

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IL NOSTRO TERRITORIO E GLI STAKEHOLDER

Torino ed Expo 2015: nasce Expoto La convinzione che il 2015 e l’Esposizione Mondiale costituiscano per Torino un evento di “prossimità” ha spinto la città a chiedere con convinzione e ad ottenere il riconoscimento del logo che identificherà l’evento nel nostro territorio: è stato infatti presentato EXPOto, fortemente voluto dal sindaco Fassino ed auspicato dalla nostra Associazione. Sull’evento prosegue inoltre il capillare lavoro di informazione sull’avanzamento lavori per fornire opportunità alle aziende associate e si sta creando un ampio “palinsesto” di iniziative che coinvolgeranno la nostra area e il nostro contesto produttivo.

Rapporti con le banche Piccolindustria ha presentato la sua Indagine Banca Impresa sui rapporti tra mondo industriale e sistema bancario, che, nata nel 2002 e realizzata a livello regionale dal 2010, è stata sperimentata a livello nazionale su 20 associazioni di 3 regioni (Piemonte, Emilia Romagna, Puglia). L’indagine consente di fare un benchmarking sulle condizioni di accesso al credito e sullo stato delle relazioni tra banche e imprese. Ha registrato un peggioramento delle condizione del credito per le PMI, che devono fare fronte ad una sempre maggiore riduzione degli affidamenti ed un inasprimento dei tassi d’interesse applicati dagli istituti bancari. Piccolindustria ha organizzato un workshop sul tema de “I Minibond: un nuovo strumento di finanziamento delle PMI?” in collaborazione con Prometeia, con l’obiettivo di illustrare criticità e opportunità relative a tali obbligazioni destinate alle PMI per finanziarsi a medio termine, cercando di renderle realmente accessibili, di contenere i costi di emissione e semplificare l’iter. La valorizzazione di strumenti di conoscenza e di strategie gestio-

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Accordo del 2014 con la Banca Sella per l’emissione di Mini-bond


nali sono stati al centro delle attività formative di Picoolindustria realizzati da Skillab. Per costruire un metodo di migliori relazioni tra imprese e sistema finanziario, Piccolindustria ha infatti promosso, con ABI Piemonte e l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Ivrea Pinerolo Torino, un importante percorso formativo realizzato in due edizioni. Inoltre, in collaborazione con la delegazione Nord Ovest dell’ Associazione Italiana Tesorieri di Impresa, è stata organizzata la prima edizione del Corso “Tesoreria e PMI”, che ha visto i Tesorieri professionisti in veste di docenti al fianco delle PMI, per affiancarle ad operare nella complessità della finanza.

I debiti della pubblica amministrazione L’Unione industriale si è spesa particolarmente sul fronte dei ritardi nei pagamenti della PA nei confronti delle aziende dell’ICT, edilizia e della Sanità, dove i mesi d’attesa costringerebbero un’impresa su tre a chiudere e/o a cedere a chi ha disponibilità di liquidità il controllo, la cui provenienza non è accertabile. Nel settore privato in ambito sanitario, secondo i dati dell’Ufficio Studi, i tempi di pagamento arrivano a 106 giorni, con quasi il 60% delle aziende che, a fine anno, hanno denunciato ulteriori ritardi.

Ricorso alla Corte Europea da parte dell’Unione per infrazione del regolamento comunitario dei termini di pagamento della P.A.

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Accordo con la SACE L’Unione Industriale con il supporto di SACE FCT spa, si è resa promotrice di un’importante inizitiva finanziaria (10 milioni di euro) a sostegno dei crediti scaduti che le nostre imprese vantano nei confronti di CSI Piemonte, per consentire ai fornitori un canale di smobilizzo crediti alternativo alle banch tradizionali. Ciò per risolvere il problema di concentrazione di rischio, durata e finanziabilità del credito, limitando gli oneri finanziari e permettendo agli stessi fornitori una pianificazione dei flussi. Allo stesso tempo, per CSI Piemonte viene garantito un più ampio respiro sui pagamenti, equilibrando gli stessi alle tempistiche medie di incasso dei crediti dalla PA piemontese, nonché azzerando gli oneri legali in capo allo stesso CSI

Authority dei trasporti L’Autorità competente nel settore dei trasporti, della mobilità dei passeggeri e delle merci e dell’accesso alle relative infrastrutture in ambito ferroviario, portuale, aeroportuale e autostradale, a livello nazionale e locale, trova sede a Torino anche grazie all’impegno della nostra Associazione. Attraverso un iter faticoso in Parlamento, è stata assegnata in estate alla nostra città, dopo una durissima battaglia intrapresa dai parlamentari piemontesi e dagli imprenditori per portare l’ente sul suo luogo d’elezione: già punto di riferimento nel campo della mobilità e della logistica, sia in termini di esperienze industriali sia di competenze accademiche, sul nostro territorio si lavora a due delle principali infrastrutture italiane ed europee, il corridoio 5 della tav Torino-Lione e il corridoio 24 del Terzo valico. Un’assegnazione che asseconda anche una logica di distribuzione territoriale, con Roma in cui ha sede l’Antitrust, a Milano l’Energia e a Napoli le Comunicazioni, anche se in questi giorni è stata messa in discussione.

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TAV La realizzazione della linea ferroviaria Torino-Lione ha subito i contraccolpi della lunga “vacanza” della classe politica nel periodo immediatamente successivo alle consultazioni elettorali di febbraio. All’incertezza rispetto al reperimento di fondi per finanziare l’opera si è aggiunta una conflittualità crescente sul territorio, in parte supportata dalle posizioni ambigue espresse da alcune forze politiche. Nei primi mesi dell’anno viene presentato il progetto definitivo della linea e viene depositata la valutazione di compatibilità ambientale presso i Ministeri competenti e la Conferenza dei Servizi. In autunno, la Camera dei Deputati italiana ratifica a larga maggioranza il trattato internazionale del 30 gennaio 2012 sulla nuova linea ferroviaria Torino-Lione e al cantiere della Maddalena inizia lo scavo con la fresa Gea. il 20 novembre si tiene a Roma il vertice italo-francese nel quale viene siglata una dichiarazione congiunta che conferma il carattere prioritario della Torino-Lione: i due governi si impegnano formalmente ad adottare tutte le misure necessarie per ottenere il co-finanziamento europeo. Gli industriali torinesi e piemontesi finanziano una campagna pubblicitaria per le ragioni del Sì, per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica rispetto ai vantaggi di questa grande opera in termini di competitività, efficienza, crescita e occupazione.

direttivi dell’Unione, con una guida d’eccezione: il Commissario Governativo per l’opera Mario Virano. Non solo è stato possibile riscontrare l’importanza del cantiere a la sua altissima qualità, ma è anche emersa dalla visita l’orgoglio delle maestranze consapevoli di partecipare ad una impresa industriale straordinaria, che migliorerà le prospettive future per il Piemonte e per il nostro Paese.

Visita al cantiere: una vera grande opera Che la linea ferroviaria Torino-Lione sia diventata una realtà, anche se tra mille difficoltà e con tempi di realizzazione lunghi, è stato testimoniato dalla recente visita al cantiere che ha coinvolto i Consiglieri

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I NOSTRI ENTI PER GLI ALTRI

Il Centro Congressi Nel corso del 2013 è stata valorizzata la doppia attività del Centro Congressi che vede alternarsi alcuni prestigiosi meeting di carattere nazionale ed internazionale degli Ordini Professionali, con eventi gratuiti rivolti al grande pubblico dedicati all’arte, all’informazione, alla cultura d’impresa. Oltre ai consueti appuntamenti dei Martedì Sera, I Caffè Letterari e le iniziative per gli anziani d’azienda, ha ospitato il premio Optime dedicato ai migliori laureati del Piemonte, il “premio Simpatia”, il premio letterario intitolato a “Piero e Camilla Peradotto”, e un ciclo dedicato alla Moda e al Made In Italy, che ne ha approfondito la storia e le ricadute economiche sul Bel Paese. Nel 2014 si sono susseguite presenze di rilievo: un elenco non completo comprende tra gli altri Alan Friedman, Giancarlo De Cataldo, Alessandra Comazzi, Bruno Gambarotta, Massimo Giletti, Mario Calabresi, Carlo Cracco, Stephen Bayley, Luigi Zingales, Massimo Gramellini e Gianluigi Gabetti.

La Consulta La Consulta - tuttora esempio unico in Italia - è nata nel 1987 dalla volontà di 12 Soci fondatori, tra questi l’Unione Industriale di Torino, con lo scopo di contribuire a valorizzare e a migliorare la fruibilità del patrimonio storico-artistico torinese. Le 33 Aziende ed Enti che oggi ne fanno parte stanziano ogni anno un importo paritetico destinato a progetti a favore della loro Città: in ventisette anni di attività sono stati investiti oltre 30 milioni di euro e realizzati 50 interventi di restauro. Oltre agli interventi di restauro e valorizzazione, Consulta ha promosso attività editoriali e di riflessione sui rapporti Imprese - Beni Culturali organizzando dal 2007 sette Workshops all’Unione Industriale di Torino in occasione delle Settimane della Cultura d’Impresa di Confindustria. Nel 2013, la Consulta ha realizzato la Cappella dedicata al 3D per il Museo Nazionale del Cinema; per la Galleria Civica d’Arte Moderna

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e Contemporanea è stata allestita la mostra “La Seduzione del Disegno. Cartoni, acquerelli e dipinti dalle raccolte della GAM”; per la Pinacoteca dell’Accademia Albertina, la mostra “Gaudenzio Ferrari e Bernardino Lanino. Cartoni e dipinti a confronto”. Due importanti dipinti del Cinquecento veneto di Paolo Veronese e Francesco Bassano, provenienti dalle collezioni della Galleria Sabauda, sono stati restaurati ed esposti alla Reggia di Venaria. E’ stato restaurato il Faro della Vittoria al Colle della Maddalena e sono stati realizzati il nuovo percorso di salita alla Torre campanaria del Duomo di Torino e il nuovo allestimento del Tesoro di Marengo al Museo Archeologico.


L’UNIONE INDUSTRIALE PER CAMBIARE IL SISTEMA PAESE In una situazione di vuoto politico, dilatato dagli inutili quanto inconcludenti tentativi di accordi innaturali, il paese ed il sistema delle imprese si sono trovati nuovamente esposti con un’emergenza economica finanziaria ed istituzionale gravissima, mai sperimentata prima nel corso di tutta la vita repubblicana. In questo contesto l’Unione Industriale di Torino, insieme a Confindustria, ha avuto la forza di affermare con fermezza e con ricchezza di argomentazioni l’urgenza assoluta di un nuovo Governo stabile e capace di una politica di rilancio dell’economia che faccia leva sull’industria e in specie della manifattura. A Torino il 12 e 13 aprile 2013, il Convegno Biennale Piccola Industria Confindustria ha visto la presenza di circa 2000 imprenditori accorsi da tutt’Italia per fare fronte comune contro il declino, ed è stata soprattutto l’occasione per presentare il paper di analisi e di proposte – con relative coperture finanziarie – elaborato da Confindustria in grado di rilanciare l’occupazione e far ripartire l’economia. Una ricetta semplice, praticabile, di buon senso e come tale sottaciuta e sostanzialmente ignorata perché seria e quindi “scomoda”.

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Il Manifesto di Confindustria Confindustria ha elaborato un documento di proposte per coprire la situazione di assenza della politica e rappresentare quindi a tutto il Paese le esigenze del nostro sistema associativo. Il “Manifesto” si configura come un contributo, che ha per oggetto precise proposte di politica industriale formulate in modo attento, dove per ogni intervento si individuano anche le relative coperture finanziarie. Le priorità sono: • Diminuire il carico fiscale che grava sulle imprese attraverso una riduzione progressiva dell’Irap. • Rilanciare gli investimenti privati e pubblici: per i primi introdurre un credito d’imposta strutturale del 10% per sostenere gli investimenti in ricerca e sviluppo e rilanciare gli investimenti in acquisto di nuovi macchinari e impianti con un provvedimento sul modello della Legge Sabatini. • Favorire l’occupazione in particolare dei giovani sia in termini di education e di formazione, sia di incentivazione al lavoro attraverso una forte riduzione del costo del lavoro nei primi 3-4 anni del percorso lavorativo. Per chi invece ha perso il lavoro è necessario disporre di strumenti che diano una forte spinta alle politiche attive indirizzare a riqualificare i lavoratori verso le occupazioni ed i mestieri più richiesti sul mercato del lavoro. • Il pagamento in tempi rapidi dei debiti della Pubblica Amministrazione per dare liquidità all’economia.

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LA RIPRESA PASSA DALL’IMPRESA

Quella che più di altre ha mostrato l’idea di “squadra” e la volontà di contribuire al miglioramento del Paese è senz’altro l’iniziativa di febbraio 2014, a San Valentino: “La ripresa passa dall’impresa”. In realtà si è trattato di due eventi collegati: il primo, il 13 con una conferenza stampa con oltre 600 imprenditori e 100 giornalisti in sala, mentre sul palco si sono alternati i presidenti di tutte le territoriali piemontesi, il presidente regionale Carbonato, il Presidente nazionale di Piccola Industria Baban e soprattutto, Giorgio Squinzi. Scopo dell’incontro è stato denunciare, a fronte di una situazione economica gravissima, l’indifferenza della classe politica e l’immobilismo del Governo e, al tempo stesso, presentare una serie di proposte, immediatamente praticabili per superare le criticità che stanno rendendo estremamente difficile, quando non impossibile, fare impresa in Italia. Tali proposte, raccolte in un “Manifesto delle priorità”, sono questioni denunciate più volte, ma tuttora irrisolte. In particolare, il tema dei ritardati pagamenti della Pubblica Amministrazione, la burocrazia, il fisco, il mercato del lavoro, l’energia, il cuneo fiscale, il credito. Inoltre è stato presentato il sito www.ripresaeimpresa.it , uno spazio destinato a raccogliere le testimonianze degli imprenditori disposti a “metterci la faccia”, che si propone come “La nuova marcia digitale dei 40mila” che ancora una volta parte da Torino per promuovere un grande cambiamento culturale nei confronti dell’impresa, che deve essere vista come una risorsa da tutelare e da incentivare, non come un soggetto da colpevolizzare e da spremere. Il giorno successivo, il 14, San Valentino, nella Piazza Montecitorio a Roma sono state recapitate 5914 rose, tante quante sono le imprese piemontesi che aderiscono al sistema confindustriale per lanciare l’appello “Amo l’Italia, ma basta”, per consegnare al mondo della politica un omaggio floreale simbolo della mancata attenzione verso le imprese e al tempo stesso dichiarare la voglia delle imprese di un cambiamento e la necessità di unire le forze per far partire la ripresa. Il successo dell’iniziativa è stato enorme: mediaticamente si è, come si dice in gergo, “bucato il video” con 320 uscite in totale, di

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cui 88 articoli stampa, 55 lanci di agenzie, 139 pezzi sul web e 40 servizi radiotelevisivi. L’iniziativa sul web inoltre è uscita dal solo ambito piemontese delle varie territoriali che l’hanno promossa per diventare evento nazionale con contributi sia di associazioni, sia soprattutto di imprenditori da ogni parte d’Italia. Emblematica la frase con la quale il Presidente Giorgio Squinzi ha chiuso il suo intervento a Torino; “Dateci un Paese normale e vi faremo vedere di che cosa sono capaci gli imprenditori italiani”.

“Non dobbiamo cedere alla rassegnazione, dobbiamo scuotere il Paese dall’inerzia e dalla passività. Dobbiamo tornare a sognare e a seminare futuro”

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L’Unione di Torino in Confindustria

La volontà di collaborare con Confindustria per migliorare l’economia ed il Paese sono diventate una strategia che ha coinvolto tutti i livelli dell’Associazione, peraltro riconoscendo un ruolo rilevante al nostro importante territorio, come da qualche tempo non si verificava. Così si spiegano i “successi”, che consistono in impegno e disponibilità anche verso la nostra associazione nazionale, che hanno caratterizzato il primo scorcio del 2014. Infatti, nella squadra di presidenza di Piccola Industria il Presidente Baban ha voluto tra i suoi Vice Giorgio Possio. Poche settimane or sono, è poi toccato a Marco Gay diventare prima candidato unico e successivamente Presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria, ruolo che significa anche Vice Presidenza dell’Associazione. Infine, da pochissimi giorni, il Presidente Squinzi nel rinnovare la propria squadra per il biennio 2014/2016 ha fortemente voluto la nostra Presidente Licia Mattioli quale Consigliera incaricata dell’internazionalizzazione e degli investitori esteri. Un ruolo importante quanto impegnativo, ma assegnato a chi ha dimostrato abnegazione e qualità per svolgerlo. Di rilievo anche la nomina del Vicepresidente Rinaldo Ocleppo nel Consiglio del Fondo Italiano di Investimento in rappresentanza di Confindustria. Il Fondo opera sia attraverso l’assunzione di partecipazioni dirette, prevalentemente di minoranza, nel capitale di aziende italiane, sia come fondo di fondi investendo in altri fondi la cui finalità è in linea con quella del Fondo italiano. Nei tre anni di attività sono stati realizzati 37 interventi diretti per un totale di 358 milioni di euro e 425 milioni di euro distribuiti su 21 veicoli di investimento. In totale, le imprese coinvolte nell’attività del fondo al 31dicembre 2013, sono 84 per un fatturato complessivo superiore ai 4 miliardi di euro e circa 26.000 dipendenti. Gli investimenti diretti nella zona nord-ovest sono stati 8.

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è ora di cambiare, anche per noi

Indagine di Customer Satisfaction 2013 Nel 2013 è stata realizzata l’indagine di Customer Satisfaction rivolta alle aziende associate. Obiettivo era avere la loro valutazione sulla rappresentatività e i servizi dell’Unione Industriale. La risposta è stata elevata (oltre il 25% degli Associati) e l’indagine ha consentito la risposta sia di figure “di vertice” (Imprenditori e Amministratori per il 41% circa), sia di Responsabili di funzione e di quegli addetti aziendali che utilizzano i servizi (rispettivamente 24% e 35%). Per tipologia, il 63% è composto da aziende manifatturiere, il 37% di servizi. Per dimensioni, il 59% è composto da piccole aziende, 28%medie, 13% grandi imprese. Le risposte hanno indicato che gli associati si ritengono adeguatamente supportati dai Servizi dell’Unione nello sviluppo delle proprie strategie, evidenziando come prioritari il Capitale Umano, la gestione strategica, l’Innovazione, la ricerca e sviluppo, la finanza, oltre al “best seller”, l’Internazionalizzazione. Le aziende hanno inoltre evidenziato buona conoscenza di Piccolindustria e Gruppo Giovani e delle loro iniziative, che sono valutate positivamente. Circa la conoscenza e l’utilizzo dei Servizi dell’Unione Industriale, l’indagine mette in luce un livello generale di conoscenza adeguata dei servizi, ma di non pieno utilizzo, dato trasversale a settori e dimensioni. Tuttavia, il dato costante nel caso dell’utilizzo di Servizi è un livello molto elevato di soddisfazione. Per ciò che concerne la comunicazione dell’Unione Industriale, sono utilizzate e apprezzate circolari, newsletter, eventi e appuntamenti; meno utilizzato e conosciuto il portale dell’Unione e la pagina del lunedì su La Stampa. Molta apertura sulle nuove forme di comunicazione, dalle applicazioni su mobile ai social network. Sulla base di queste indicazioni, si è proseguita una profonda

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azione di revisione della comunicazione, che si concluderà nel 2014, ma che ha prodotto i primi test della Daily News, il nuovo modo di trasmettere, una volta al giorno, tutte le nostre comunicazioni.


Nuovo sito, newsletter giornaliera e settimanale Dare ascolto alla voce degli imprenditori associati e cercare di fornire risposte concrete e moderne anche basandoci sulle indicazioni emerse dall’indagine di Customer Satisfaction, sono state alla base della nuova concezione del sito e dei nuovi strumenti di comunicazione dell’Unione. Al di là di giudizi lusinghieri, di gran lunga prevalenti, emerge infatti che gli associati conoscono poco i servizi, le attività e le molte iniziative realizzate dall’associazione. Sono stati così elaborati strumenti moderni ed adeguati ad un’informazione mirata tempestiva e capillare. Si è inoltre tenuto conto che negli ultimi tempi il mondo del web è radicalmente cambiato: oggi le connessioni e quindi le informazioni sono fruite sempre più attraverso smartphone e tablet, piuttosto che dal PC. Perciò l’Unione ha radicalmente modificato il proprio modo di comunicare partendo da un portale con tecnologia “responsive” ovvero che si adatta al dispositivo utilizzato per inviare l’informazione. Questo ha permesso anche di ripensare, in chiave di fruibilità e semplicità d’uso, anche i tantissimi contenuti presenti su www. ui.torino.it che viene presentato nella sua vesta aggiornata proprio il giorno dell’Assemblea 2014. Per favorire una comunicazione rapida e tempestiva si è pensato di riunire in una newsletter giornaliera tutti i contenuti informativi prodotti dall’Unione: da questa idea nasce a inizio aprile 2014 UI Daily news, appuntamento che raccoglie tutte le novità del giorno, con una grafica dedicata e capace di essere disponibile per una lettura rapida e che sostituisce tutti gli invii precedentemente effettuati a mano a mano che le notizie si generavano. Inoltre, per dar spazio alle anticipazioni della settimana futura e di riprendere le notizie di maggiore portata delle settimane precedenti, si è dato vita, proprio da fine giugno 2014, alla nuovissima newsletter UI Weekly magazine con cadenza settimanale.

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Riforma Pesenti Confindustria ha approvato all’unanimità una riforma la cui necessità ed urgenza erano emerse durante la fase di rielezione del Presidente Squinzi con una forte domanda di riduzione dei costi, di uno sfoltimento di strutture, di organi e rituali associativi per recuperare risorse ed investirle in servizi più efficienti e più vicini alle reali esigenze delle imprese (internazionalizzazione e credito). Sicuramente quella realizzata è una riforma importante che va nella direzione giusta, ma che tuttavia non può risolvere tutti insieme i problemi che il sistema confindustriale possiede. Quello conseguito pare un buon primo risultato sul quale ritornare presto, non ogni vent’anni come è accaduto in passato con la Riforma Pirelli e Mazzoleni. Le decisioni che riguardano gli Organi sono nette: la Governance passa da tre a due livelli di rappresentanza con l’abolizione del Consiglio Direttivo. La Giunta che in futuro si chiamerà Consiglio Generale passa dagli attuali 230 membri a un max di 160 componenti. Il comitato di presidenza si dimezza, con un massimo di 9 vice presidenti. La consulta dei presidenti è abolita così come si riducono e snelliscono i gruppi tecnici di lavoro, organismi che negli ultimi anni erano diventati pletorici. Si favoriscono le aggregazioni delle Associazioni territoriali e di categoria attraverso un meccanismo di sconti sui contributi e attraverso la partecipazione al Consiglio Generale per le sole associazioni di territorio e di categoria sopra soglia. E’ auspicabile che anche in Piemonte questa riforma possa, in tempi brevi, produrre significativi processi di aggregazione, di collaborazioni e di economie di sistema.

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Dobbiamo unire le forze, le idee, le energie e “dire basta” per avviare una nuova fase in cui l’impresa è al centro, protagonista della vita economica e motore dello sviluppo.



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