Vado, Tokyo e torno

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tro e davanti sparigliati in una corona di punte tenute su da lacca e gel. Vederli sfilare per il quartiere conferma ancora una volta la sensazione che i manga non amplifichino la realtà ma che semplicemente la rispecchino: i capelli stereotipati dei personaggi, infatti, non sono una trovata grafica dei disegnatori ma soltanto la riproposizione di quanto essi hanno visto aggirandosi per le caleidoscopiche strade della capitale. Relativamente al genere femminile, la tipologia dei look va divisa per altrettanti quartieri: Ginza, Shinjuku, Shibuya e Harajuku. Come già accennato in precedenza, il primo è il quartiere dell’alta moda: le sue strade sono costeggiate da palazzi dotati di un design stravagante e ricercato, concepiti per ospitare le boutique dei marchi famosi in tutto il mondo, italiani e francesi su tutti. Le donne indossano abiti raffinati ed eleganti, la cui foggia però potrebbe essere facilmente rinvenuta in qualsiasi altra città del mondo votata alla haute couture. A rendere particolare la varietà di capi d’abbigliamento che sfilano per le vie di Ginza sono quei piccoli dettagli di cui è stata già fatta menzione. Lo stesso può dirsi per Shinjuku, quartiere dei grattacieli e quindi anche degli uffici: qui le donne possono essere ammirate quando entrano ed escono dal lavoro fasciate in tailleur che mettono in risalto il loro fisico snello, in apparenza però più pronte per un défilé che per una giornata tra computer e telefono o un rilassante ritorno a casa. Le differenze con le donne europee – che in questi due casi sono legate ai piccoli particolari – a Shibuya e Harajuku, paradisi dei cool hunters, si esplicitano in maniera dirompente. Questi sono i due quartieri della moda giovanile, zone franche della libera espressione degli adolescenti, la cui esuberanza, svincolata dagli obblighi scolastici e dalle restrizioni a cui ogni adulto deve in ogni caso sottostare, è apparentemente libera di esprimersi senza alcun freno. Le tipologie di ragazze e look che si incontrano sono simili; la differenza sta nella più spiccata connotazione kawaii di Harajuku. Magliette, gonne, calze, nastri, scarpe… qui tutto è un tripudio di colori vivaci, accesi, combinati nei modi più audaci e fantasiosi. La piccola via Takeshita-dori offre un breve ma intensissimo viaggio all’interno delle ultime tendenze, quasi centrifugandole in una realtà parallela di cui perfino la fantasia non riesce a impossessarsi. Una sensazione amplificata il sabato e la domenica, quando le teenager si danno appuntamento sul ponte a lato della stazione, quello che conduce al Parco Yoyogi, vestite in cosplay. Lo stravagante look di un popolo in divisa

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