Bambini A Piedi Sicuri - libretto

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Bambini A piedi sicuri per una mobilitĂ sostenibile

L'esperienza decennale di collaborazione tra Scuole ed Amministrazione comunale



Grazie a tutti coloro che in questi anni di attivitĂ hanno dedicato il loro impegno e le loro competenze al progetto “A piedi sicuriâ€?. Un ringraziamento va ai giovani in Servizio Civile che si sono avvicendati alle Politiche Giovanili del Comune di Trento. Infine un ringraziamento speciale a tutti i bambini che con entusiasmo hanno partecipato al progetto e sono stati di stimolo agli adulti per assumere comportamenti sostenibili.


INDICE 1. PRESENTAZIONE........................................................6 L'interesse per la mobilitĂ sostenibile.............................................6 La nascita di Bambini A piedi sicuri...............................................7 Gli obiettivi.....................................................................................8 I soggetti coinvolti..........................................................................9

2. LE AZIONI...................................................................11 Con i bambini..............................................................................11 Laboratori di sensibilizzazione.....................................................11 Incontri di educazione stradale.....................................................34 Compilazione del calendario giornaliero......................................34 Approfondimenti in classe............................................................36 Con gli insegnanti.......................................................................43 Approvazione nel collegio docenti...............................................43 Nomina dell'insegnante referente..................................................43 Incontri di coordinamento.............................................................43 Corsi di aggiornamento e formazione...........................................43 Con le famiglie............................................................................49 Questionario..................................................................................49 Raccolta segnalazioni....................................................................51 Condivisione della Mappa dei percorsi consigliati.......................51 Coinvolgimento nelle feste APS...................................................53 Attivazione del Piedibus...............................................................53 Con il territorio e la comunitĂ ...................................................55 Rete tra soggetti coinvolti.............................................................55 Interventi di miglioramento dei percorsi.......................................55 4


Coinvolgimento degli Esercenti....................................................56 Festa della mobilità.......................................................................56

3. I NUMERI.....................................................................58 Dati partecipanti............................................................................58 Risultati.........................................................................................61

4. LA COMUNICAZIONE..............................................62 Punto informativo.........................................................................62 Cortei di bambini..........................................................................62 Rassegna stampa...........................................................................64

5. ALTRI PRODOTTI REALIZZATI............................68 A cura delle scuole......................................................................68 Opuscolo scuola Clarina - a.s. 2010/2011.....................................68 Opuscolo scuola Nicolodi – a.s. 2010/2011..................................77 A cura dei Servizi comunali.......................................................88 I bambini nel sistema della mobilità urbana – arch. G. Stelzer.....88 Le regole del bravo pedone - Corpo di Polizia Locale.................90

6. LE VOCI DEI PROTAGONISTI...............................91 I bambini.......................................................................................91 Gli insegnanti................................................................................92

7. CONCLUSIONI...........................................................94

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PRESENTAZIONE L'interesse per la mobilità sostenibile Per l'importanza che riveste in ogni parte del mondo, la tematica ambientale non può essere trattata unicamente da un punto di vista nazionale, ma richiede essenzialmente una collaborazione tra i diversi Paesi, per affrontare al meglio l'impatto che i fenomeni ambientali hanno sulla popolazione e per accordarsi su strategie funzionali per il futuro; allo stesso tempo però, per passare da un discorso ideale a delle buone pratiche, diventa fondamentale l'impegno di ogni comunità all'interno della propria dimensione locale. Per molto tempo l'ambiente è stato considerato come un elemento scontato della nostra vita quotidiana, un qualcosa che esiste a prescindere dalle condizioni che lo circondano; questo atteggiamento ha portato a notevoli disattenzioni verso il patrimonio naturale mondiale, la pressione sull'ambiente è cresciuta con lo sviluppo dell'uomo fino ad arrivare ad un punto non più tollerabile. Di questa consapevolezza ne è oggi portatrice anche l'Unione europea, il cui principale obiettivo di politica ambientale è quello di valorizzare le risorse naturali, promuovere un'economia basata su un uso efficiente e sostenibile delle risorse e tutelare la salute delle persone. Si è quindi arrivati a definire il concetto di sviluppo sostenibile, inteso come un processo di cambiamento tale per cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l'orientamento dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali siano resi coerenti con i bisogni delle future generazioni oltre che con quelli delle attuali. Questo cambio di prospettiva considera sicuramente anche l'aspetto della mobilità; l'Unione europea ha avviato diverse 6


iniziative con l'intento di promuovere una mobilità sostenibile, con l'obiettivo di incoraggiare i suoi cittadini all'utilizzo di mezzi di trasporto alternativi all'automobile privata per gli spostamenti quotidiani. L'andare a piedi, in bicicletta e con i mezzi pubblici sono modalità diverse di trasporto sostenibile che, oltre a ridurre le emissioni di gas e l'inquinamento acustico, contribuiscono al benessere fisico e mentale di ognuno. In accordo con le direttive europee sulla mobilità sostenibile, diversi Paesi si stanno muovendo per modificare le proprie abitudini. L'obiettivo di fondo è quello di garantire un ambiente adatto ai bambini e quindi accessibile a tutti, nel quale i bambini vengano percepiti come protagonisti e partecipi, cittadini di oggi e non solo del futuro; in quest'ottica la città di Trento sostiene diverse iniziative per dare vita ad una “città a misura di bambino e bambina”; Il contesto urbano rappresenta sicuramente una grande sfida per la sostenibilità ed il progetto “Bambini a piedi sicuri” (APS) rientra a pieno titolo in questa cornice.

La nascita di Bambini A piedi sicuri L'iniziativa nasce a Trento nel 2004, dopo un'analisi del contesto urbano ed il riscontro di alcune situazioni di mobilità critica e pericolosa, in particolare nelle zone circostanti le scuole della città, dove in alcune fasce orarie converge molto traffico; da queste prime analisi si è sviluppato poco a poco un percorso che ha visto sempre più azioni in campo ed attori coinvolti. Alla base del progetto “A piedi sicuri” vi è la collaborazione stabile tra Comune di Trento e Istituti comprensivi, sancita dal “Protocollo Città-Scuola. Verso un patto formativo territoriale tra Comune di Trento ed istituti scolastici comprensivi della Città”. Il Comune di Trento ha costituito nel 2004 un gruppo di lavoro tra 7


i seguenti servizi comunali: Servizio Cultura, Turismo e Politiche giovanili Corpo di Polizia Locale Servizio Urbanistica e Pianificazione della Mobilità Servizio Decentramento In una fase iniziale sono stati coinvolti inoltre, con una funzione di supporto scientifico all'avvio del progetto, gli architetti del gruppo Palomar. Il gruppo di lavoro si ritrova periodicamente per valutare gli esiti del progetto, introdurre eventuali correttivi e riprogrammare le attività; le Politiche Giovanili svolgono la funzione di coordinamento del progetto e mantengono i rapporti con le scuole. Ad inizio anno scolastico ogni scuola approva l’adesione al progetto nel collegio docenti, inserendo in questo modo l'iniziativa nel progetto d'Istituto; il dirigente scolastico individua quindi annualmente l’insegnante referente incaricato di seguire il progetto APS, che funge da raccordo con gli altri insegnati della scuola e partecipa ai tre incontri annuali di coordinamento e formazione.

Gli obiettivi Il progetto “A piedi sicuri” si sviluppa come una serie di azioni per educare i bambini delle scuole primarie di Trento a percorrere il tragitto casa-scuola in modo sostenibile e autonomo , a piedi, in bicicletta, in autobus, da soli e con gli amici. In particolare gli obiettivi perseguiti sono: ridurre il traffico automobilistico e l'inquinamento atmosferico in prossimità delle scuole, contribuendo a migliorare la qualità della vita nell'ambiente urbano; favorire nei bambini e nelle bambine la conoscenza del quartiere e delle regole di sicurezza, incoraggiandoli verso una maggiore autonomia di movimento e appartenenza alla 8


propria zona di residenza e favorendo processi di crescita e responsabilizzazione; sensibilizzare i bambini, le bambine e le loro famiglie alla mobilità sostenibile e all'adozione di comportamenti con un minor impatto ambientale; avvicinare gli studenti alla tematica dell'educazione stradale ed alla conoscenza della strada, della segnaletica stradale e delle principali norme di comportamento da adottare; sensibilizzare i bambini e le loro famiglie al movimento, evitando i rischi che comporta la sedentarietà e creando occasioni di gruppo, facilitando la sviluppo di relazioni significative.

I soggetti coinvolti Il progetto è destinato a tutte le scuole primarie della città di Trento, comprendendo sia quelle situate in centro, sia quelle dislocate nelle zone periferiche. È un progetto partecipato dove i vari soggetti sono protagonisti ideativi e operativi delle azioni (bambini, genitori, insegnanti, studenti, giovani in servizio civile, Servizi Comunali, associazioni, esercenti commerciali), nella prospettiva di diventare tutti più competenti e capaci di attivazione autonoma. Politiche Giovanili: soggetto che gestisce e coordina il progetto, mettendo in collegamento i vari soggetti; Bambini: principali beneficiari dell'intervento; Corpo di Polizia Locale: partecipa ad alcuni momenti nelle classi, dando informazioni ai bambini riguardo all'educazione stradale; Insegnanti: collaborano con i soggetti proponenti il progetto nel sensibilizzare i bambini e le loro famiglie alla mobilità sostenibile attraverso momenti in classe e la partecipazione alle iniziative sul territorio; 9


Genitori: vengono coinvolti nel progetto per aumentarne l'efficacia, con l'intento di trasmettere il concetto di mobilità sostenibile anche a loro e diminuire concretamente il traffico nelle zone circostanti le scuole; se vi è la disponibilità rappresentano anche una risorsa fondamentale per l'attivazione del Piedibus; Giovani in Servizio Civile: ogni anno alcuni ragazzi impegnati nel Servizio Civile presso l'Ufficio delle Politiche Giovanili entrano nelle classi e attraverso momenti di gioco e laboratorio trasmettono ai bambini in cosa consiste il progetto "A piedi sicuri" e i principali concetti sulla modalità sostenibile. Esercenti commerciali: per facilitare i bambini nel percorso casa-scuola viene richiesta la disponibilità ad alcuni esercizi commerciali presenti sul tragitto di diventare un punto di riferimento ed appoggio in caso di bisogno; coloro che danno la propria disponibilità ricevono un adesivo con il logo del progetto da esibire in vetrina, così che i bambini sappiano di avere delle sicurezze durante il percorso e contemporaneamente si diffonda la conoscenza dell'iniziativa.

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LE AZIONI Data la pluralità di soggetti coinvolti, “A piedi sicuri” si distingue per le numerose iniziative, che si rivolgono ai diversi partecipanti e che si sono sviluppate un po' alla volta, anno per anno.

Con i bambini Laboratori di sensibilizzazione: promossi dalle Politiche Giovanili e realizzati nelle classi dai giovani in Servizio Civile, questi incontri hanno lo scopo di avvicinare i bambini alle tematiche della mobilità sostenibile con interventi calibrati sull'età dei bambini, ma comunque con modalità interattive e giocose, per suscitare l'interesse verso le tematiche ambientali anche nei più piccoli. Modulo di sensibilizzazione per la classe prima elementare • Durata attività: 1 ora (60 minuti) • Presentazione dei giovani in servizio civile e del progetto “A piedi sicuri” • Sondaggio: ad ogni bambino verrà chiesto con quale mezzo raggiunge la scuola (automobile, scuolabus, bicicletta, a piedi) • Lettura della storia di “Piè Dino il pedone ed Eo il topolino a piedi sicuri” (andata), raccontata ed animata dai giovani in servizio civile • Divisione della classe in 4 gruppi • Nei gruppi si lavora riprendendo la storia, costruendo la mappa con le figurine dei personaggi più significativi • Piede con firma dei bambini, che verrà incollato vicino al diploma e ai lavori di gruppo (viene lasciato alla classe) 11


Storia di “Piè Dino il pedone ed Eo il topolino a piedi sicuri (andata)” Una bella mattina Piè Dino il Pedone esce di casa con la sua cartella, pronto per andare a scuola. Appena uscito dal portone vede tante persone e tante macchine che “ROAD-ROAD” rombano e sfrecciano veloci sulla strada. Piedino il Pedone tutto contento cammina guardando il quartiere: negozi, bar, fontane, alberi, cestini. Tutto d’un tratto da dietro le spalle sente un rumore di passettini veloci…chi sarà questo animaletto che corre così svelto non badando ai pericoli della strada? È Eo, il topolino! Piccolo, grigio e veloce, è sempre di corsa e non sta mai attento. È un gran spericolato, ma non ha amici perché è piccolo e senza denti. E come avrà fatto a perdere i denti? L’altro giorno Eo stava passeggiando sul marciapiede guardando le nuvole e il sole sopra di lui e BAM! è inciampato in un tombino e ha perso tutti i denti davanti e ora quando parla dice la EFFE, parla col fisssschio! Eo, correndo senza guardare, va quasi a sbattere contro il povero Piè Dino. “Attenzione!” - gli dice Piè Dino - “Non guardare per aria mentre cammini, in strada bisogna stare attenti e concentrati! Accompagnami a scuola topolino, anch’io sono senza denti davanti…siamo uguali!” I due amici si incamminano assieme verso la scuola. “Coff coff!!”, tossisce Piè Dino. Perché Piè Dino sta tossendo? Di chi sarà la colpa? È colpa anche del fumo delle macchine che ci inquinano l’aria! Che puzza e che fastidio! Dovrebbero andare tutti a piedi come Piè Dino e Eo: l’aria sarebbe pulita e potremmo sentire i profumi della natura. Chiacchierando vanno avanti fino ad imbattersi in un signore anziano, vestito in un modo un po’ strano: ha una specie di giubbotto giallo con delle strisce bianche lucide e fosforescenti ed in mano ha una…paletta rotonda. Cosa se ne fa di una paletta? E che cosa fa vestito così sul marciapiede? 12


“Ciao amici”- dice il signore rivolto a Eo e Piè Dino. “Benvenuti! Stavo proprio aspettando voi. Io sono il Nonno Vigile, fermo le macchine per voi!” Il Nonno Vigile è come un supereroe; il suo potere sta nel suo giubbotto giallo e nella sua paletta. Le macchine hanno paura di lui e si fermano quando vuole! Tutti i bambini possono chiedere il suo aiuto per attraversare la strada! In quel momento Piè Dino vede il topolino Eo che salta su e giù dal marciapiede aspettando di poter passare dall’altra parte. Si sente allora qualcuno gridare: “Ehi tu, topolino, stai attento! Quando si aspetta di attraversare, si resta dentro il marciapiede, non sul bordo!!”. Chi ha parlato? E’ un po’ buffa, tutta a righe bianche e nere. Sapete chi è? È Zelda la Zebra, ma i grandi la chiamano «strisce pedonali»! Bambini quando dovete attraversare la strada andate a trovarla: sarà felicissima di portarvi in groppa tutte le volte che ne avete bisogno! Bambini, attenzione! A volte anche lei si distrae perché è tanto stanca, sta tutto il giorno in terra e tutti la calpestano. I primi a stare attenti nell’attraversare la strada dovete essere voi, pedoni. Prima di passare guardate sempre a SINISTRA- DESTRASINISTRA e se ci sono macchine aspettate che passino, riguardate a SINISTRA- DESTRA- SINISTRA e poi passate; questa è una cosa molto importante! Ma per Piè Dino e Eo si sta facendo proprio tardi, la campanella della scuola sta per suonare! Senza correre però! Devono stare attenti! perché per arrivare a scuola devono attraversare un altro incrocio e per passare devono chiedere consiglio al Signor Semaforo. E’ un personaggio un po’ burbero e cambia spesso colore. Bisogna essere gentili con lui altrimenti si offende, diventa tutto rosso e non fa più passare nessuno. I nostri due amici camminano allora sul marciapiede verso la scuola contenti delle nuove amicizie. In lontananza vedono un nasone arancio, ecco il Signor Se-maforo! “Chissà se è vero che si offende!”, si chiede Piè Dino. Eo come al solito ha una gran fretta, ha paura di arrivare in 13


ritardo in classe e non vuole che la maestra li sgridi. Così vedendo il tondo verde mette una zampina sulla strada per attraversare. “NOOOOOO! Fermo!” – esclama il Signor Semaforo - “La mia luce tonda verde è per le macchine, quando è verde passano loro e voi dovete stare fermi e aspettare! La vostra luce è quella con disegnato un omino! Solo quando questo è verde tocca a voi passare!”. “Ma allora il nostro amico Eo deve aspettare la luce con il topolino?”, domanda Piè Dino. “Ma no!” – risponde il semaforo - “Basta accompagnarlo per mano! Ricordate, quando si cammina tutti assieme bisogna aiutarsi e darsi la mano quando si attraversa.” Il Signor Semaforo fa diventare verde la luce dei pedoni e in pochi secondi i due amici raggiungono il lato opposto della strada e si trovano di fronte alla scuola. Il signor Semaforo non è poi così cattivo, anzi, è stato molto gentile con i nostri amici che hanno ascoltato i suoi consigli! Salutando con la mano e la zampina si dirigono di tutta fretta verso le classi. La campanella è appena suonata, ma quando aprono la porta della classe c’è qualcosa di strano, in aula ci sono alcuni ragazzi con un buffo cappellino arancione. “Ciao, entrate pure! Come stavamo dicendo ai vostri compagni, noi siamo alcuni Volontari del Servizio Civile e oggi vogliamo raccontarvi la storia di Eo e Piè Dino a Piedi Sicuri e giocare con voi!” ideata dai giovani in Servizio Civile anno 2007

Modulo di sensibilizzazione per la classe seconda elementare • Durata attività: 1 ora (60 minuti) • Presentazione dei giovani in Servizio Civile e del progetto “A piedi sicuri” • Sondaggio: ad ogni bambino verrà chiesto con quale mezzo raggiunge la scuola (automobile, scuolabus, bicicletta, a piedi) 14


• Lettura della storia di “Piè Dino il pedone ed Eo il topolino a piedi sicuri” (ritorno), raccontata ed animata dai giovani in Servizio Civile • Divisione della classe in 4 gruppi • Nei gruppi si lavora riprendendo la storia completando i fumetti con i personaggi più significativi • Piede con firma dei bambini, che verrà incollato vicino al diploma e ai lavori di gruppo (viene lasciato alla classe)

Storia di “Piè Dino il pedone ed Eo il topolino a piedi sicuri (ritorno)” DRIIIN! Finalmente la campanella, si può uscire da scuola! Il topolino Eo e Piè Dino il Pedone escono felici dalla classe con le loro cartelle. I due amici si incontrano nel corridoio e si raccontano di tutte le cose belle che hanno imparato a scuola: Eo ha imparato a contare fino a 100, mentre Piè Dino ha studiato una nuova poesia. Appena usciti da scuola sentono una gran puzza, un mucchio di macchine con il motore acceso. È proprio difficile camminare sul marciapiede, ci sono auto proprio dappertutto, addirittura sul marciapiede dove non si potrebbe! I due amici però non salgono su nessuna macchina; a loro piace tornare a casa a piedi e poi oggi Piè Dino ha promesso ad Eo che lo avrebbe portato al parco giochi. Eo però sembra un po’ preoccupato: “Ma la mia mamma mi sta aspettando a casa! Come facciamo? Devo avvisarla, altrimenti si preoccupa se non torno puntuale!!”. Per fortuna il suo amico Piè Dino lo rassicura e gli dice: “Non ti preoccupare, qui vicino c’è un Negoziante Amico che ti farà telefonare a casa.” Eo lo guarda sbigottito: “Ma cos’è il Negoziante Amico?” Piè Dino risponde: “È un Negoziante che ti può aiutare se sei in difficoltà, se hai paura, ti sei perso o devi telefonare a casa. Lo puoi riconoscere dal simbolo dei due piedini che ha attaccato sulla vetrina, vedi? Ricordati: il negozio col piedino è un amico del bambino!” 15


Dopo aver chiesto alla mamma di poter andare al parco e dopo averle promesso che sarebbe stato attento in strada, Eo esce con Piè Dino ringraziando e salutando il negoziante gentile! I due si incamminano saltellando verso il parco. Ecco la loro amica Zelda la Zebra! “Ciao bambini! Vi ricordate di me? Sono Zelda la Zebra, ma i grandi mi chiamano “strisce pedonali”. Vi posso portare in groppa dall’altra parte della strada, ma attenti, non dimenticatevi di guardare a SINISTRADESTRA-SINISTRA e, solo se non passano macchine, potete attraversare.” “Certo che me lo ricordo” – le risponde Eo – “ce l’ha insegnato il Nonno Vigile proprio questa mattina!” Il Nonno Vigile è il signore che con la sua paletta ferma le macchine che vanno di fretta! Ogni mattina sempre puntuale ci aiuta per l’attraversamento pedonale! Dopo aver attraversato la strada i due amici continuano il loro percorso per arrivare al parco giochi. Si divertono per tutto il pomeriggio, giocano a nascondino, a prendi e scappa e con il pallone. Ma si è fatto tardi, è ora di tornare a casa! Eo e Piè Dino vedono in lontananza l’autobus! È un signore molto gentile, è molto utile quando si deve andare in posti lontani, quando piove o quando si è stanchi! Eccolo che si ferma! “Possiamo salire Signor Autobus?”, gli domandano gentilmente. Il Signor Autobus sorride loro e dice: “Sono sempre contento di portarvi a casa amici miei, ma è una così bella giornata, perché non fate due passi?” Il Signor Autobus ha proprio ragione, una passeggiata all’aria aperta con gli amici è proprio quello che ci vuole per concludere la giornata tutti felici! È tardi, è ormai ora che i due amici si separino, Piè Dino è arrivato a casa dalla sua mamma e dal suo papà, il topolino Eo invece ha ancora un po’ di strada da fare da solo. A dir la verità è un po’ spaventato, perché deve attraversare la strada senza nessuno che lo aiuti: il nonno Vigile è già andato a casa e Zelda sta riposando. Si siede sul marciapiede e comincia a 16


piagnucolare, che nessuno lo aiuta, che non è capace, che le macchine vanno troppo veloci e non si fermano. Per fortuna interviene il burbero ma buon Signor Semaforo: “Ehi tu! Non piangere, io ti posso dare una mano! Sono il Signor Semaforo e qui comando io! Decido tutti i colori dell’incrocio e le macchine mi obbediscono! Quando vedi l’omino verde puoi attraversare senza pericolo.” Eo è così felice, può attraversare la strada senza pericolo! “Grazie signor Semaforo!”, grida il topolino contento, salutando con la mano. Canticchiando allegramente anche Eo arriva finalmente a casa. Oggi ha imparato proprio un sacco di cose! ideata dai giovani in Servizio Civile anno 2008

Filastrocca APS “Ho imparato tante cose” Come contare fino a cento, ad attraversare nel giusto momento, le paure possono essere tante ma ad aiutarti c’è l’Amico Negoziante. Per passare sull’altro lato hai certo più di un amico fidato: c’è il Nonno Vigile con la sua paletta e Zelda la Zebra è lì che t’aspetta Anche il semaforo ti può aiutare quando è verde puoi attraversare! Sinistra destra sinistra, ripetilo spesso A piedi sicuri, da adesso!

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Modulo di sensibilizzazione per la classe terza elementare • Durata attività: 1 ora (60 minuti) • Presentazione dei giovani in Servizio Civile e del progetto “A piedi sicuri” • Sondaggio: ad ogni bambino verrà chiesto con quale mezzo raggiunge la scuola (automobile, scuolabus, bicicletta, a piedi) • Divisione della classe in 2 gruppi/squadre: pedoni e ciclisti • Gioco didattico “Giro Biciclettando” • Finito il gioco, nei gruppi si lavora costruendo la città ideale per i pedoni e i ciclisti grazie alle figurine vinte durante il “Giro Biciclettando”

“Giro Biciclettando” Questo è un gioco didattico, simile al “Giro dell’oca”. La classe viene divisa in 2 squadre: ciclisti e pedoni,. Poi verrà consegnato il rispettivo disegno della “città ideale” con qualche figurina di partenza. A turno tireranno il dado. Ogni casella corrisponde ad una domanda, alla quale la squadra che è capitata su quella casella dovrà rispondere; se questa non sa la risposta potrà darla la squadra avversaria. Ad ogni risposta esatta verrà consegnata loro una figurina. Come nel “giro dell’oca” anche qui ci sono delle caselle speciali: “ruba un oggetto all’altra squadra” (la squadra prende una figurina a scelta della squadra avversaria), “salta turno”, “due passi indietro”, “tira ancora” e “sfida” (le 2 squadre si sfideranno ad un minigioco didattico proposto dai ragazzi in servizio). In questo gioco non ci sono vincitori perché lo scopo é quello di costruire una città ideale, pulita, sostenibile e far ripassare ai bambini le “regole della strada” e del “Bravo pedone”.

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Ecco qualche domanda presente nel gioco: 1. Chi è il pirata della strada? Chi non rispetta le regole della strada e i pedoni, provoca incidenti, danni e poi scappa. 2. Quando devi attraversare le strisce pedonali cosa devi fare? a. attraversi senza guardare b. ti metti a giocare sulle strisce c. guardi a sinistra/destra/sinistra e poi attraversi d. se sei con un amico inizi a spintonarti 3. Se il semaforo dei pedoni è arancione cosa devi fare? Se sono in mezzo alla strada mi sbrigo ad attraversare. 4. Dimmi almeno 3 motivi per cui è meglio muoversi a piedi. 5. Chi è il nonno vigile? È un/a signore/a vestito con un giubbotto arancione/giallo fosforescente che vicino alla scuola mi aiuta ad attraversare la strada. 6. Cosa rappresenta il segnale tondo bianco con il bordo rosso? (sarà fatto vedere il segnale) Divieto di transito. 7. Cosa è opportuno indossare quando si va in bici per proteggersi? a. il casco b. il walkman c. le ciabatte

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gioco “Giro Biciclettando”

Modulo di sensibilizzazione per la classe quarta elementare • Durata attività: 1 ora (60 minuti) • Presentazione dei giovani in Servizio Civile e del progetto“A piedi sicuri” • Sondaggio: ad ogni bambino verrà chiesto con quale mezzo raggiunge la scuola (automobile, scuolabus, bicicletta, a piedi) • Divisione della classe in 2 gruppi/squadre: pedoni e ciclisti • Gioco didattico “Battaglia stradale”

“Battaglia stradale” Questo è un gioco didattico, simile alla “Battaglia navale”. La classe viene divisa in 2 squadre: ciclisti e pedoni. A turno sceglieranno una casella utilizzando le coordinate (ad esempio: A3; B6; ecc..). Ci sono caselle vuote e caselle piene: quelle piene hanno un disegno che potrà essere di una o più caselle e corrisponderà ad 20


una domanda che i ragazzi in servizio faranno alla squadra di quel turno. Le domande hanno un punteggio, il quale verrà dato se la risposta è esatta. In questo gioco non ci sono veri vincitori perché lo scopo é ripassare con i bambini le “regole della strada” e del “Bravo pedone” e di riflettere sull’impegno della mobilità sostenibile. Ecco qualche domanda presente nel gioco: 1. Cosa bisogna ricordarsi di fare quando si sale in macchina? a. accendere la radio b. sganciare le cinture di sicurezza c. sedersi sul seggiolino se hai meno di 12 anni e allacciare le cinture 2. Come è fatta la segnaletica orizzontale che indica l’attraversamento ciclabile? a. uguale a quella dei pedoni b. caschi disegnati per terra c. quadratini bianchi in fila 3. Sei in un incrocio, devi attraversare sulle strisce pedonali e il semaforo ha la luce dei pedoni arancione che lampeggia, come ti comporti? a. stai ferma e aspetti che il semaforo diventi verde per te b. attraversi con calma senza guardare se arrivano macchine, tanto con l’arancione posso passare c. stai fermo sul marciapiede e guardi che non ci siano macchine a sinistra destra sinistra e poi attraversi con attenzione 4. Perché il nonno vigile è vestito di arancione o giallo? a. per farsi vedere meglio b. per bellezza c. perché gli piace così 21


gioco “Battaglia stradale”

Modulo di sensibilizzazione per la classe quinta elementare • Durata attività: 1 ora (60 minuti) • Presentazione dei giovani in Servizio Civile e del progetto “A piedi sicuri” • Sondaggio: ad ogni bambino verrà chiesto con quale mezzo raggiunge la scuola (automobile, scuolabus, bicicletta, a piedi) • Vantaggi e svantaggi • Conclusioni e saluti

Vantaggi e svantaggi I ragazzi in servizio civile con l’aiuto di un cartellone e quello dei bambini andranno ad analizzare i vantaggi e gli svantaggi di automobile, scuolabus, bicicletta e piedi utilizzati per venire a scuola grazie a domande e minigiochi didattici.

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Un po’ di numeri... Le strade della nostra città sono spesso intasate dalle automobili, con problemi di traffico e inquinamento, specialmente al mattino quando le persone si recano al lavoro e i genitori accompagnano i bambini a scuola.

Questo è lo spazio che occupano 50 Macchine, raffrontato con quello occupato da 50 Pedoni.

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Decisamente migliore l’impatto di Bici e Autobus! Questo è lo spazio occupato da 50 Biciclette e 50 Pedoni.

Questo è lo spazio occupato da un Autobus e da 50 Persone. 24


Qui vi riportiamo alcuni vantaggi e svantaggi nell’utilizzo di bici, autobus, automobile e piedi che abbiamo raccolto negli incontri con i bambini. Bicicletta:

Vantaggi: • fai movimento • non inquina • basso costo • è veloce • eco sostenibile • occupa poco spazio • ci si diverte

Svantaggi: • fai fatica • puoi fare incidenti • se piove ti bagni • serve manutenzione • non sei al coperto • ci sono poche piste ciclabili Autobus e Scuolabus

Vantaggi: • autonomia • meno inquinamento • costa meno dell’automobile • puoi fare amicizie • sempre a disposizione • comodità fermate • più economico, ecologico • socializzazione • è pubblico

Svantaggi: • svegliarsi presto • orari fissi • passeggeri sgradevoli • spesso troppo pieni • rischio passeggeri in piedi • disagio traffico • rischio incidente • tempi d’attesa • non sempre puntuali

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Automobile

Vantaggi: • libertà di movimento • tempi brevi • stai al caldo • sei più comodo • più veloce • sempre a disposizione • libertà di orari • privata

Svantaggi: • trovare parcheggio • pericolo incidenti • inquinamento acustico • stress autista • traffico • costo • multe • ritardo per traffico • smog A piedi

Vantaggi: • fai movimento • no parcheggi, no traffico • è gratis • vedi il quartiere • non inquini •apprezzi l’ambiente

Svantaggi: • affrontare imprevisti • pericolo traffico • tempi più lunghi di percorrenza • velocità ridotte • respiri smog

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Lo sapevi che... • Ogni giorno sul territorio del Comune di Trento si percorrono circa 3.000.000 di km con veicoli a motore. Che impatto hanno 3.000.000 di km sulla qualità dell’aria? • Un’auto media produce circa 140 g di CO2 al km, 3.000.000 di km al giorno corrispondono a circa 420 tonnellate al giorno di CO2. Considerazioni • Quando andiamo in macchina spesso ci lamentiamo del traffico. Eppure quando andiamo in macchina siamo noi a creare il traffico. • I genitori accompagnano i bambini a scuola in auto per paura del traffico, senza considerare che il traffico in prossimità delle scuole è creato dai genitori che accompagnano i bambini a scuola in auto. Consigli • Per andare a scuola chiedi ai tuoi genitori di organizzare auto di gruppo con i tuoi vicini, così si risparmia energia e si riduce l’inquinamento. • Se puoi, raggiungi la scuola a piedi o in bici così fai un po’ di movimento e non inquini!

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La canzone del PEDONE RAP Al mattino PEDONE in tutta fretta vai a scuola, ma aspetta! Sulla STRADA non sei solo di BUS E MACCHINE ce ne sono. CLACSON e SMOG in quantità se in MACCHINA si va. Se sulle STRISCE devi attraversare il NONNO VIGILE ti può aiutare sinistra, destra, sinistra non dimenticare. Attenzione alla PALETTA o il VIGILE ti bacchetta. Il SEMAFORO intelligente fa passare tanta GENTE, ma rispetta i suoi COLORI altrimenti sono DOLORI. Noi andiamo più felici con i PIEDI e con la BICI.

Una mattina verso scuola... Un 'altra storia per sensibilizzare i bambini delle classi I e II Quando si sta ancora sognando e suona la sveglia, ognuno reagisce a suo modo. C'è chi si alza sorridente e non vede l'ora di iniziare la nuova giornata, c'è chi nasconde la testa sotto le coperte cercando ancora qualche minuto caldo di nanna. In questa storia ci sono due fratellini che la mattina non vedono l'ora di uscire, si svegliano esclamando in coro “Buon giorno mondo!” e subito guardano che tempo c'è fuori. I loro nomi sono Sanda e Lino e sono delle scarpine. Una loro amica, invece, proprio non ne vuole sapere di alzarsi, il suo nome 28


è Ramona la macchina sprecona e la nostra storia inizia proprio da lei.... “Brum bruuuummm” sono le sette e Ramona la macchina sprecona non vuole alzarsi, il calduccio sotto le coperte la trattiene. Perché andare a scuola così presto? Meglio dormire ancora un po’. “Ramona. Ramona!” la mamma la chiama dal garage. Alzarsi è sempre difficile, ma Ramona è la più veloce di tutti ed è certa di arrivare a scuola in tempo. Sicuramente riuscirà a superare Sanda e Lino i fratelli dal veloce piedino e Zeus il bus, loro sono dei lentoni. La mamma le ha preparato una tazza di benzina fumante e chiama forte “Ramonaaaa mi sono dimenticata di dirti che hanno telefonato i genitori di Sanda e Lino, non possono accompagnarli a scuola a piedi e quindi devono venire con te!” Ramona risponde “Ma mamma non ho voglia! Sono strani quei due: a loro piace camminare e stare all’aria aperta”.La mamma invece le suggerisce: “Non ti lamentare e non essere scontrosa, magari impari qualcosa da loro!” Così Ramona la macchina pigrona scalda il motore e attende Sanda e Lino. Li vede arrivare a testa china “Ciao Ramona” salutano insieme, sono tristi, vorrebbero saltellare e correre all'aria fresca della mattina, conoscere altre scarpe e soprattutto sanno che andando con Ramona, sporcano e inquinano l’ambiente e loro non vogliono un mondo così. “Ciao Sanda e ciao Lino. State ben attenti a quello che vi dico: lasciatemi stare, state fermi e non chiacchierate, fate quello che vi dico altrimenti vi faccio scendere dai miei stupendi sedili.” I fratelli tutti mogi obbediscono e si siedono in silenzio, senza poter giocare. Dai finestrini vedono i loro amici, chi accompagnato dai genitori e chi si tiene per mano con un compagno, tutti si dirigono verso scuola. D’improvviso Ramona, la macchina sprecona è costretta a frenare bruscamente. Cosa succede? Sanda si è spaventata ed ha perso l’equilibrio, se non avesse allacciato la cintura di sicurezza, ora avrebbe un bel bernoccolo in testa. 29


Davanti a loro il vigile ha fermato tutte le macchine per far passare i pedoni, hanno loro la precedenza. Ramona, sempre più stizzita, “bebeeep” suona il clacson e sgasa. Un fumo denso e nero esce dalla marmitta nel retro della macchina ed inquina l’aria fresca della mattina. “bebeeep” il clacson come un allarme rompe la quiete della città: è l’inquinamento acustico che copre tutti gli altri suoni. Superato rapidamente il vigile, Ramona accelera per recuperare il tempo perduto, ma in men che non si dica Ramona ed il suo triste equipaggio sono di nuovo imbottigliati in coda, fermati dal semaforo. Al suo fianco arriva un bel bus giallo, è Zeus che facendole la linguaccia la prende in giro perché immobilizzata nel traffico. Zeus può circolare nella corsia esclusiva degli autobus e accosta per far salire i bambini: “Ciao Ramona tu stai li mentre io corro a scuola!” chiude le portiere e se ne va con tutta calma. “Basta! Basta! Non resisto più, vorrei un mondo pieno di macchine e di asfalto, senza alberi ne prati'. Dice Ramona. Sanda e Lino diventano rossi di rabbia:“Non dire queste cose Ramona, un mondo come lo descrivi tu sarebbe terribile. Dove giocheremo a pallone e dove potremo andare in bici? Noi scendiamo e proseguiamo a piedi, solo così arriveremo a scuola senza inquinare l'ambiente e, con la nostra scelta, rispettiamo la natura.” Ramona tutta sola accelera e fuma a più non posso sporcando l’aria e facendo fastidiosissimi rumori. “coff coff” sente qualcuno tossire vicino al marciapiede. Ramona abbassa il finestrino ed una puzza mortale inonda la zona. “Coff coff “Ramona si guarda intorno e vede un albero rinsecchito e triste con le foglie gialle e rovinate: “Cosa ti succede?” gli chiede preoccupata. “Succede che le mie radici, il mio tronco e la mia chioma non sono rigogliose e forti come quelle dei miei amici che abitano nel bosco. Io tutto il giorno devo respirare questa aria che voi macchine sporcate con il vostro smog.” “L’albero ha ragione” è Puck il gatto a parlare. “Io che vivo tutti i giorni strada non riesco quasi a respirare. La mia statura mi 30


costringe a respirare le vostre puzze terribili.” Ramona è pensierosa, il musetto triste di Puck e il ragionamento dell’albero le fanno scendere una lacrima sul suo viso parabrezza che subito toglie con una spazzolata del tergicristallo. Sanda e Lino al contrario, incontrano tante persone quando camminano, gli animaletti e gli alberi per la strada sono felici perché loro non rovinano l’aria pulita. “Il nonno vigile davanti a scuola li aspetta e li fa passare mentre io mi devi fermare!” Pensa Ramona la macchina sprecona. La fila si sblocca e senza alzar gli occhi dall'asfalto riprende la strada verso scuola. Con la coda dell'occhio vede i bambini sul marciapiede con le loro cartelle colorate che saltellano e parlano tra loro e le biciclette che sfrecciano veloci e non inquinano. Arriva a Scuola, nel piazzale c'è Zeus che saluta i suoi bambini e loro gli rispondono: “Ciao Zeus”. Zeus apre le porte per poter far scendere tanti piedini. Sanda e Lino sono con un gruppetto di amici, vedono Ramona, le si avvicinano dicendo: “Oggi sicuramente hai imparato qualcosa!Vero?” “Da domani sai anche tu che se si può è meglio andare a piedi o col bus...” le sorride Zeus. Ramona annuisce e risponde: “Solo se è necessario userò le mie ruote! Non val la pena star comodi se poi si è soli, si sta fermi, si è lenti e si inquina facendo tanto male a noi e alla natura che abbiamo intorno!” “Ben detto!” esclamano Sanda e Lino, sono soddisfatti perché grazie a loro Ramona inizierà a rendere il mondo un posto migliore, i loro veloci piedini sono contagiosi! E' giunta l'ora di dirigersi tutti verso scuola mentre davanti alle strisce pedonali incontrano il nonno vigile eeee…-sinistra destra sinistra- controllano assieme a lui se non ci sono macchine per poter attraversare in modo sicuro. Sono tutti arrivati a scuola e suona la campanella: di corsa in classe perché li aspettano i ragazzi del servizio civile con APS!!! ideata dai giovani in Servizio Civile anno 2014 31


Istruzioni per A piedi sicuri Quando mamma e papà mi portano a scuola la mattina potrei chiedere loro di fare una passeggiatina. Se il traffico vogliamo non creare una corsa in autobus ci può salvare. Se il percorso è breve e non pericoloso andare a piedi può diventare un gioco gioioso. Giocare in strada è divertente se si sta attenti a chi ha la patente. Se anche sui marciapiedi attenzione farai mai nei guai ti caccerai. Sinistra, destra, sinistra devi guardare quando la strada vuoi attraversare. Davanti a scuola il Nonno Vigile devi guardare se veloce e sicuro vuoi attraversare.

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a. s. 2013/14, classi I e II 33


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Incontri di educazione stradale: grazie alla collaborazione con il Corpo di Polizia Locale sono previsti anche dei momenti di educazione stradale, nei quali si imparano a riconoscere i segnali, le regole principali della strada e si individuano i comportamenti del bravo pedone; questo avviene tramite degli incontri in classe, ma anche con uscite nelle zone circostanti alla scuola per osservare l'ambiente ed individuare eventuali punti di passaggio pericolosi.

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Compilazione del calendario giornaliero: per due mesi nell'anno scolastico, generalmente quelli di novembre ed aprile, al mattino in classe i bambini compilano con gli insegnanti il calendario della mobilitĂ , segnando in che modo hanno raggiunto la scuola quel giorno e mantenendo in questo modo un controllo sulla percentuale di mobilitĂ sostenibile all'interno della classe; si chiede poi agli insegnanti, alla fine della compilazione, una riflessione mensile con i bambini sull'andamento del gruppo nel suo insieme.

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Legenda

Scuola:…………………….. a piedi o in bici da soli o con gli amici

in macchina fino alla piazzola di sosta Classe: …...

a piedi o in bici accompagnati da un adulto con scuolabus o autobus

Sez. ……

in macchina fino a scuola A alunni assenti

Calendario A PIEDI SICURI a.s. 2011/12 mese di………………… Data Nome 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27

Totali Giornalieri

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Approfondimenti in classe: agli insegnanti si chiede inoltre di dedicare ulteriori momenti in classe all'approfondimento delle tematiche trattate dal progetto, per trasmettere maggiori informazioni agli studenti e mantenere l'attenzione a spostarsi con mezzi sostenibili.

Schede di lavoro Di seguito sono riportate delle schede didattiche a sostegno del progetto, organizzate in gruppi tematici. Le schede, destinate agli insegnanti, sono concepite come strumento funzionale all'approfondimento con i bambini delle tematiche connesse al traffico e alla conoscenza del quartiere. Mobilità e inquinamento stradale A. Come si andava a scuola qualche anno fa? Obiettivi: conoscere il tragitto casa-scuola in altre epoche storiche o solo pochi anni fa; saper utilizzare l’intervista come strumento di approfondimento; sapersi relazionare con gli altri, conoscere alcuni concetti base della mobilità sostenibile. Descrizione: l’attività consiste nel fare delle interviste ai nonni, ai genitori e/o a conoscenti più anziani per conoscere il loro modo di andare a scuola. Quali problemi incontravano? Andavano da soli o accompagnati? Quali sono le differenze con oggi? Le testimonianze raccolte possono essere completate con materiale iconografico dell’epoca e immagini attuali della città (foto, cartoline, stampa locale).

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B. Cattura le polveri. Obiettivi: osservare la qualità dell'aria, conoscere alcuni concetti base della mobilità sostenibile. Strumenti: la trappola di vaselina è uno strumento utile per catturare le polveri presenti nell’aria; si costruisce incollando su un blocchetto di legno della carta stagnola, sulla quale si spalma della crema di vaselina. Descrizione: prima dell'esperimento la classe riflette sull'inquinamento dell’aria. si posizionano alcune trappole di vaselina in diversi punti all’aperto, ad esempio nel cortile della scuola o lungo la strada che costeggia la scuola, e in classe. dopo qualche giorno un strato di polvere si sarà depositato sulle trappole e sarà possibile notare che il colore e l’intensità varia a seconda del luogo e delle condizioni climatiche. Lungo le strade lo strato è normalmente di colore nero e molto intenso, invece in classe si presenta molto chiaro e sottile. C. Il test delle foglie. Obiettivi: testare la qualità dell'aria della città; conoscere il territorio; saper osservare. Descrizione: i ragazzi raccolgono vari tipi di foglie in posti diversi e annotano i luoghi in cui sono state raccolte: parchi, strade, vicino alla scuola, campagna, ecc.. si osservano le foglie, rispondendo alle seguenti domande: la superficie è lucida o opaca? La foglia è pulita o coperta di polvere? passando un batuffolo di cotone inumidito sulla foglia si 37


cerca di misurare la quantità di polvere, si descrivono e si confrontano i risultati ottenuti. D. Conteggio del traffico. Obiettivi: saper osservare e descrivere il fenomeno oggetto di studio, saper trarre conclusioni dai dati raccolti, individuare problemi e soluzioni possibili. Descrizione: rilevazione del numero di automobili che circolano nelle strade nei dintorni della scuola. la classe effettua il conteggio delle auto, bici, camion, pullman e moto lungo le strade prossime alla scuola; l’uscita avviene dividendo i ragazzi in gruppi tematici con la supervisione di un adulto. un bambino viene incaricato di contare le persone che si trovano nelle auto. Risulterà che la maggior parte delle auto viaggiano con una persona a bordo. E. Lei è un maleducato! Obiettivi: saper distinguere un comportamento positivo da uno negativo, conoscere alcuni concetti base della mobilità sostenibile e del codice della strada. Strumenti: utilizzo di multe morali da attaccare sui cruscotti delle macchine o da consegnare agli automobilisti che si comportano scorrettamente nei confronti dei pedoni. Descrizione: individuazione in classe dei comportamenti scorretti assunti dagli automobilisti nei confronti dei pedoni. Per comportamenti scorretti si intendono quel genere di azioni che intaccano la libertà e l’autonomia dei pedoni; ad esempio, macchine parcheggiate sui marciapiedi che 38


costringono i bambini a camminare lungo la carreggiata. preparazione delle multe morali distinte per genere di comportamento scorretto. uscita/e in strada, nelle vicinanze della scuola e utilizzo delle multe morali. L'iniziativa deve mantenere un carattere essenzialmente positivo, stimolando gli automobilisti a tenere comportamenti compatibili con la presenza dei bambini. Se si vuole usare la multa morale indicata qui sotto, la si può ripulire del nome ed etĂ del bambino, della descrizione specifica (inserendone un’altra) col bianchetto, ingrandire e farne tante fotocopie.

Analisi a piedi...sicuri F. Il mio percorso da casa a scuola? Obiettivi: riflettere attraverso una rappresentazione spaziale. Descrizione: si invitano gli alunni a prendere appunti durante il tragitto che compiono tutti i giorni da casa a scuola. I ragazzi annotano i punti di riferimento che possono aiutarli a trovare la strada. Dopo alcuni giorni ognuno proverĂ a ricostruire graficamente una mappa del proprio percorso con una propria simbologia. 39


G. Cinque sensi per conoscere. Obiettivi: stimolare l’uso dei cinque sensi per osservare un determinato luogo; saper descrivere e valutare le impressioni suscitate dal luogo analizzato. Descrizione: osservazione dei luoghi vicini alla scuola, mediante l’utilizzo dei cinque sensi. Azioni: dividere la classe in gruppi: gli occhi, le orecchie, i nasi, le mani , i piedi; ogni gruppo ha il compito di leggere lo spazio in modo autonomo rispetto agli altri; per esempio, il gruppo occhi dovrebbe fare attenzione al tipo di luce (zone ombrose ed assolate), ai colori, alle forme degli elementi costruiti e di quelli naturali; il gruppo orecchie dovrebbe fare attenzione alla varietà dei suoni o dei rumori e alle loro fonti (naturali, artificiali); i nasi annotano gli odori piacevoli e non, tentando di risalire alle fonti; i piedi tastano il terreno, scoprono se è morbido o duro, pavimentato o no; le mani toccano le superfici per verificare se sono ruvide o lisce, asciutte o bagnate, friabili o compatte; uscita/e per analizzare le zone prossime alla scuola in classe, discussione, collocazione delle osservazioni su una mappa e descrizione delle impressioni su un cartellone. I. La mappa affettiva. L’attività è consigliata dalla classe III elementare in poi, da quando cioè il bambino è in grado di leggere una planimetria del luogo dove vive. Obiettivi: arricchire le conoscenze di geografia umana e fisica del quartiere, aumentare le capacità dei bambini di leggere strumenti cartografici, riflettere sulla diversità di percezione degli spazi e 40


delle situazioni del quartiere, costruire una mappatura affettiva dell’area vicina alla scuola come strumento d’analisi partecipato. Strumenti: una tabella da compilare e delle icone da attaccare sulla mappa. 1 cartografia di base del contesto prossimo alla scuola (circa 1 km) fasi di lavoro: compilazione della tabella: tempo stimato 1 h. per svolgere questa attività si fa uso di una tabella preparata in anticipo. La scelta delle categorie, criteri descrittori, può essere modificata sulla base delle esigenze specifiche del luogo. Si propone l’utilizzo di 4 criteri descrittori riportati nella scheda allegata (luogo bello, brutto, divertente, pericoloso). I criteri possono, eventualmente, anche essere raggruppati in due sole categorie (luogo bello-divertente e brutto-pericoloso) Eventuali altri parametri potrebbero essere: la cosa più pericolosa, dove portare una persona amica che mi viene a trovare da un’altra città e a cui voglio dare un’idea del mio quartiere/paese, senza il quale il mio quartiere/paese non sarebbe lo stesso…, quello che amo di più…, quello che odio di più… La scheda deve essere distribuita ad ogni bambino, illustrata e compilata individualmente presentazione delle schede individuali e localizzazione sulla cartografia dei luoghi individuati: tempo stimato 3 h. ogni bambino presenta le proprie schede alla classe. L’insegnante riporta, in un cartellone (diviso in colonne per categorie), le caratteristiche dei luoghi. L’insegnante, con l’aiuto dell’intera classe, attacca le icone che rappresentano le categorie-criteri descrittori, sulla mappa. 41


La mappa affettiva sarà quindi composta da una planimetria riportante le icone individuate dai bambini e da un cartellone-legenda riportante le motivazioni dei bambini. attività aggiuntive: la mappa può essere integrata indicando le abitazioni dei bambini, sottolineando i percorsi utilizzati per recarsi a scuola e da eventuali altre problematicità/punti pericolosi non emerse dal lavoro precedente. Si può prevedere un’eventuale uscita di verifica dei punti individuati. Tabella da compilare per la costruzione della mappa affettiva luogo più BELLO

descrivilo…

è più bello perché…

luogo più BRUTTO

descrivilo…

è più bello perché…

luogo più DIVERTENTE

descrivilo

mi fa ridere perché…

luogo più PERICOLOSO

descrivilo

è pericoloso perché…

Icone da attaccare sulla mappa affettiva

bello/amato

pauroso

brutto/odiato

divertente 42


Con gli insegnanti Approvazione nel Collegio docenti: all'inizio dell'anno scolastico il progetto viene presentato in Collegio docenti, dove se ne discute e si valuta l'adesione.

Nomina

dell'insegnante

referente:

ogni Scuola/Istituto nomina un insegnante che diventerĂ referente e coordinatore e che parteciperĂ quindi ai successivi incontri di coordinamento.

Incontri di coordinamento: ogni anno vengono organizzati tre incontri di coordinamento nei quali si riuniscono i rappresentanti dei soggetti coinvolti e gli insegnanti referenti per ogni scuola che ha aderito al progetto; in queste occasioni si discute dell'andamento e di eventuali eventi particolari, in una logica di progettazione partecipata e condivisa.

Corsi di aggiornamento e programmazione: vengono proposti annualmente e si rivolgono in particolare ai referenti del progetto; in queste occasioni si forniscono contenuti rispetto alle tematiche di interesse del progetto, ma anche spunti progettuali e metodologici per il lavoro con le classi.

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Si riportano un paio di progetti elaborati durante i corsi: Presentiamo qui una scheda di analisi per progetti, utilizzata in alcuni dei corsi di aggiornamento che si sono svolti in questi anni, ritenendola uno strumento utile per la pianificazione e l'organizzazione di un progetto all'interno del mondo della scuola. A titolo esemplificativo vengono presentate alcune schede di progetti realizzati poi durante l'anno scolastico. Scheda di progetto suggerita da uno dei formatori (dott. Michele Linardi) La pianificazione Per analizzare le attività, si è seguito questo metodo. Si parte dagli obiettivi che si intende raggiungere e ci si chiede se i prodotti e i risultati finali davvero permettano di conseguirli, altrimenti si pensa a qualche altro risultato più adatto. Il risultato dovrebbe essere qualcosa di concreto, di osservabile. A partire dunque dal risultato, ci si chiede: qual è l’attività immediatamente precedente, che rende possibile la realizzazione del risultato? E quindi si fa la stessa cosa pensando alla penultima attività e così via. In pratica, si elencano a ritroso le attività necessarie. Leggendo queste attività dall’inizio alla fine (cioè nell’ordine inverso in cui sono state identificate), si ha il programma operativo per arrivare al risultato. Ora restano 2 elementi molto importanti da associare: chi fa le cose (o almeno chi ne risponde, il responsabile) e quanto tempo serve per farle (meglio ancora, in ottica di pianificazione, entro quando le cose devono essere fatte). 44


Denominazione progetto Obiettivo Prodotti e risultati finali

Attività Che cosa fare

DETECTIVE NEL QUARTIERE Esplorare osservare e scoprire alcune caratteristiche del quartiere (strade, parchi, ponti…) vedi tabella Elaborati: mappe cartelloni video foto … per far conoscere le peculiarità scoperte nel quartiere Classi coinvolte: tutte le 14 classi della scuola Schmid

Responsabile e team-work Durata dell’attività, Chi la fa (anche molti) e chi scadenza ne risponde (solo uno) Quanto tempo serve ed entro quando va fatto

gioco/attività di stimolo per suscitare la curiosità esplorativa

1 insegnante di team oppure le insegnanti di classe

1 ora di gioco entro il 16 settembre

scelta dell’oggetto di indagine

Alunni con insegnanti

1 ora di gioco entro il 16 settembre

uscita nel quartiere con osservazione diretta e raccolta dati

2 insegnanti di classe con esperto (vigile, giovane serv civile, circoscrizione…) alunni

2 ore entro 22 settembre

rielaborazione e riflessione sui dati e sui materiali raccolti

Alunni e insegnanti

2 ore entro la fine di settembre

rappresentazione dei risultati delle scoperte

alunni

Dalle due alle sei ore entro fine ottobre (tot dieci ore)

raccolta dei materiali prodotti L’insegnante responsabile di Prima settimana di novembre nelle classi team selezione dei materiali più adatti

Gli insegnanti responsabili del progetto

Seconda settimana di novembre

scelta degli spazi da riservare ad ogni nucleo tematico

Gli insegnanti responsabili del progetto

Seconda settimana di novembre

allestimento dello spazio espositivo

Gli insegnanti e gli alunni delle classi

Terza settimana di novembre (1 ora per classe)

mostra finale della scuola

Possibilmente aperta a tutti

Quarta settimana di novembre

RISULTATO Possibilmente aperta a tutti Mostra finale, ogni team presenta il proprio lavoro agli altri

Fine novembre

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Denominazione progetto Obiettivo Prodotti e risultati finali

A PIEDI SICURI PER CONOSCERE IL QUARTIERE Esplorazione e orientamento nel quartiere Conoscenza diretta degli esercenti amici da parte dei bambini Maggior sicurezza dei bambini nel percorso casa scuola Capacità di utilizzare la mappa del quartiere

Attività Che cosa fare

Responsabile e team-work Chi la fa (anche molti) e chi ne risponde (solo uno)

Durata dell’attività, scadenza Quanto tempo serve ed entro quando va fatto

esplorazione del quartiere senza mappa con osservazione e riconoscimento di luoghi noti durante l’uscita (prima parte)

2 insegnanti (1 geografia e 1 accompagnatore)

2 ore

esplorazione del quartiere senza mappa con osservazione e riconoscimento di luoghi noti durante l’uscita (seconda parte)

2 insegnanti (1 geografia e 1 accompagnatore)

2 ore

distribuzione e prima analisi della mappa del quartiere

Insegnante geografia

1 ora

individuazione nella mappa delle vie frequentate quotidianamente

Insegnante geografia

1 ora

riconoscimento sulla mappa dei luoghi significativi

Insegnante geografia

1 ora

esplorazione del quartiere con uso della mappa

2 insegnanti (1 geografia e 1 accompagnatore)

2 ore

quarta uscita sul quartiere per individuare gli esercenti amici

2 insegnanti (1 geografia e 1 accompagnatore)

2 ore

collocazione nella mappa degli esercenti amici

Insegnante geografia

1 ora

spiegazione ai bambini del ruolo degli esercenti amici

Insegnante geografia

0,5 ora

incontro di presentazione della classe (terza, quarta) con gli esercenti amici

2 insegnanti (1 geografia e 1 accompagnatore)

1,5 ore

RISULTATO Maggior sicurezza dei bambini nel percorso casa scuola Capacità di utilizzare la mappa del quartiere

14 0re 1 quadrimestre

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Denominazione progetto SCUSI DA CHE PARTE? Sapersi orientare nella zona intorno alla scuola, conoscendo le Obiettivo varie attività commerciali Prodotti e risultati finali Mappe/ gioco a tappe

Attività Che cosa fare

Responsabile e team-work Chi la fa (anche molti) e chi ne risponde (solo uno)

Durata dell’attività e scadenza Quanto tempo serve ed entro quando va fatto

Mappe e percorsi

Insegnante di geografia

2 ore di geografia

Uscite sul quartiere con insegnante di geografia cartina muta e individuazione attività commerciali

1 uscita da 1 ora

Confronto in classe delle mappe realizzate

insegnante di geografia

1 ora di geografia

Approfondimenti sulla mappa reale semplificata

Insegnante di matematica

2 ore di geometria

Seconda uscita con mappa Insegnante di geografia reale individuazione stesse attività commerciali più foto

1 uscita da 1 ora

Riconoscimento in classe di foto del percorso (attività commerciali)

Insegnante di geografia e matematica (informatica)

1 ora

Sopralluogo e ideazione dei percorsi a tappe

Insegnanti-vigili-genitori volontari

3 incontri da 1-2 ore

Preparazione materiale Insegnanti e genitori (mappe cartellini con le indicazioni per le squadre...)

4 ore

Suddivisione degli alunni in gruppi-partenze scaglionate

Insegnanti

30 minuti

Gioco nel quartiere (intorno alla scuola a tappe)

Insegnanti-vigili quartieregenitori volontari

2 ore circa

RISULTATO tutti i gruppi raggiungono il punto di ritrovo

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corso di aggiornamento - edizione 2008

corso di aggiornamento - edizione 2012

corso di aggiornamento - edizione 2013 48


Con le famiglie Questionario: ai genitori delle classi prime delle scuole che aderiscono al progetto viene somministrato un questionario con il quale si cerca di indagare le abitudini del bambino in termini di spostamenti, il grado di conoscenza del progetto da parte dei genitori e si raccolgono suggerimenti circa eventuali aspetti critici dell'organizzazione urbana del territorio, nell'ottica del coinvolgimento dei genitori e della loro partecipazione alla vita scolastica, ma anche di una sensibilizzazione che vada al di fuori delle mura scolastiche. Questionario per le famiglie DATI BAMBINO/A: Via/ piazza di provenienza…………....................................…….. Scuola:…………………….. Classe:…………………… 1. Con quali mezzi il/la bambino/a va normalmente a scuola? (barrare una sola casella, segnando la modalità più frequente) • A piedi • In bicicletta • Con i mezzi pubblici (autobus, scuolabus, …) • In macchina • In moto 2. Come va il/la bambino/a a scuola? (barrare una sola casella, segnando la modalità più frequente) • In autonomia da solo • In autonomia con gli amici/fratelli/sorelle • Accompagnato da un adulto • Accompagnato da un adulto insieme ad altri bambini 49


3. A vostro avviso, quale è il principale problema che i/le bambini/e possono incontrare andando a scuola in autonomia? (mettere in ordine di importanza da 1= la più importante a 6= la meno importante) • La distanza tra scuola e casa • I pericoli del traffico • L'età (sono troppo piccoli) • Gli agenti atmosferici: piove, fa troppo freddo, oppure troppo caldo • Fare incontri pericolosi • Il peso della cartella 4. Prima d’ora, avete mai sentito parlare del progetto “Bambini a piedi sicuri”? • sì • no 5. Se sì, che cosa conoscete del progetto? (anche più risposte) • I cortei dei bambini e la festa dei Piedi Sicuri • La presenza di Nonni Vigili in alcuni attraversamenti pedonali vicini alla scuola • La compilazione dei calendari in classe da parte dei bambini, nel quale ogni bambino indica in che modo ha raggiunto la scuola • Il logo, simbolo del progetto • I cappellini arancioni • I Piedibus • Le mappe dei percorsi consigliati • I punti di raccolta dei bambini • Gli interventi di sensibilizzazione da parte di insegnanti e/o “esperti” esterni in classe rivolti agli alunni • I negozianti sostenitori del progetto che espongono il logo di “Bambini a piedi sicuri” 6. Dopo aver consultato la mappa allegata, ritenete che i percorsi consigliati possano facilitare lo spostamento di vostro/a figlio/a da casa a scuola a piedi o in bicicletta? • sì • no perchè ....................................................... 50


7. Nel tragitto da casa a scuola, da fare a piedi o in bicicletta, ritenete ci siano dei punti pericolosi ? • sì • no Se sì, potete indicare quali, specificando luogo e tipo di problema: …...................................................................................................

Raccolta segnalazioni: ai genitori si richiede anche la collaborazione nel segnalare eventuali punti critici e pericolosi presenti nel tragitto casa-scuola; dopo opportuni sopralluoghi e verifiche con i soggetti competenti, in alcun casi si realizzano delle piccole modifiche della viabilità.

Condivisione della Mappa dei percorsi consigliati: per ogni scuola che aderisce al progetto viene realizzata una mappa della zona circostante l'area scolastica, nella quale vengono indicati i percorsi consigliati ai bambini per raggiungere l'edificio in sicurezza; questa Mappa viene presentata in un incontro ai genitori per renderla condivisa e raccogliere eventuali suggerimenti.

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Coinvolgimento nelle feste APS: occasionalmente si organizzano nei quartieri circostanti le scuole, delle giornate di festa e sensibilizzazione rivolte alla popolazione; in queste occasioni si richiede anche la partecipazione dei genitori, con l'obiettivo di renderli partecipi e promotori dell'iniziativa, valorizzando le competenze che ognuno di loro può portare.

Attivazione del Piedibus: nelle scuole dove si incontra la disponibilità dei genitori, viene attivato il Piedibus, un autobus che si muove a piedi formato da una carovana di bambini che vanno a scuola in gruppo, accompagnati da almeno due adulti, un “autista” davanti ed un “controllore” in fondo, che chiude la fila. Esso viene utilizzato come manifestazione d'avvio del 53


progetto per stimolare bambini e genitori a partecipare e per coinvolgere il quartiere, ma soprattutto come strumento permanente d'accompagnamento dei bambini a scuola al mattino; in questo caso richiede molta attenzione nella gestione del percorso, degli orari, degli accompagnatori. Si tratta di un servizio gratuito che si basa sul volontariato, ma che funziona proprio come uno scuolabus: parte da un punto prefissato e si ferma alle varie fermate, “raccogliendo” i passeggeri e seguendo un orario prestabilito. I bambini possono in questo modo recarsi a scuola in compagnia, conoscere meglio il proprio territorio e fare del movimento, ma con la sicurezza di due accompagnatori adulti. Il Piedibus è un'iniziativa nata in Danimarca nel 2000; poco a poco si è diffusa in molti Stati europei ed oggi la possiamo incontrare anche in moltissime città italiane; a Trento è presente dal 2010.

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Con il territorio e la comunità •

Rete tra politiche Giovanili, Servizio Decentramento, Servizio Urbanistica e pianificazione della Mobilità, Polizia Municipale e Scuole: per garantire un intervento il più coordinato ed efficace possibile sono stati coinvolti diversi Servizi ed Uffici, che dialogano tra di loro in vista di obiettivi comuni.

Interventi di miglioramento dei percorsi ciclopedonali: dopo una fase di rilevazione delle zone pericolose e poco comode nei dintorni delle scuole, grazie anche ai suggerimenti portati dai genitori, si cerca quando possibile di intervenire con piccoli interventi di miglioramento dei percorsi, per rendere più agevole e sicuro il tragitto percorso dai bambini.

Alcuni esempi · Scuola De Gaspari: introduzione divieto di transito dalle ore 7,45 alle 8,25 in prossimità della scuola per l'intero anno scolastico; · Scuola Savio: rimodellate fasi semaforiche di un incrocio; · Scuola Bellesini: riordino segnaletica a terra; · Scuola Schmid: divieto di transito ore 7,45 - 8,15 e 16,00 - 16,15 in prossimità della scuola per l'intero anno scolastico; · Scuola Nicolodi: introduzione divieto di svolta a sinistra per i veicoli provenienti dalla stradina a fianco della scuola; · Scuola Clarina: rimodellate fasi semaforiche di un incrocio; · Scuola Sopramonte: riservati alcuni parcheggi per la fermata dei genitori nella fascia oraria di entrata uscita dei bambini; · Scuola Cognola: sistemazione del piazzale davanti alla scuola; 55


Coinvolgimento degli Esercenti amici dei bambini: per aiutare i bambini nel percorso casa-scuola e garantire maggiori sicurezze a loro e ai genitori è stata richiesta la collaborazione dei punti vendita principali che si trovano sul tragitto e nei dintorni della scuola (panificio, tabacchino...); questi esercenti si contraddistinguono per la presenza del logo simbolo del progetto sulla loro vetrina, avendo dato la propria disponibilità per diventare dei punti di riferimento per i bambini in caso di bisogno. 3 marzo 2009

Gentile esercente, siamo i bambini della scuola primaria di Martignano e partecipiamo al progetto “A Piedi Sicuri” organizzato dal Comune di Trento. Questa iniziativa ci invita a recarci a scuola a piedi in autonomia e sicurezza rispettando l’ambiente e imparando a muoverci sempre più consapevoli e attenti ai pericoli. A volte, durante il tragitto, può succedere qualche inconveniente che ci costringe a chiedervi aiuto: - ABBIAMO BISOGNO URGENTE DEL BAGNO - ABBIANO PERSO LE CHIAVI - CI SERVE UN TELEFONO - CI SIAMO FATTI MALE - QUALCUNO O QUALCOSA CI SPAVENTA….. Ti chiediamo che tu diventi il nostro “ESERCENTE AMICO” e che tu sia disponibile ad aiutarci se ne avremo bisogno. Se aderirai alla nostra proposta riceverai un adesivo che attaccherai alla tua vetrina in modo che noi ti potremo riconoscere e fidarci di te. Siamo certi della tua comprensione e ti porgiamo cordiali saluti. I bambini della scuola ESERCENTE ……………….. SI NO (barrare con una crocetta) 56


• Festa della mobilità: anch'essa viene usata come manifestazione di avvio o di chiusura del progetto; la scuola e la popolazione sono invitate in questa giornata a godere una città senz'auto, partecipando ad una festa urbana, nella quale vengono proposte diverse attività didattiche come laboratori creativi, giochi in strada, teatro; in questa occasione vengono coinvolte anche diverse associazioni territoriali.

57


I NUMERI Dati dei partecipanti al Progetto APS dal 2003 a giugno 2013 Scuole primarie De gaspari Savio Bellesini Schmid Nicolodi Sopramonte Povo Cognola Martignano Clarina Sanzio Solteri Crispi Villazzano Ravina S. Vito Romagnano Cadine Mattarello MadonnaBianca Meano Vigo Meano Gardolo – Pigarelli

n. alunni

n.classi nel progetto dall' a.s.

200 98 98 300 275 180 280 280 250 295 240 198 261 200 165 112 88 70 293 196 70 40

9 5 5 15 14 10 14 15 11 14 10 11 12 10 10 5 5 5 14 10 3 di 8 2 di 5

2003/04 2003/04 2004/05 2004/05 2004/05 2004/05 2005/06 2005/06 2006/07 2006/07 2006/07 2006/07 2006/07 2007/08 2007/08 2007/08 2007/08 2007/08 2008/09 2008/09 2008/09 2008/09 2012/13

status a.s. 2012/2013 prosegue prosegue prosegue prosegue prosegue interrotto nell'as.s. 2011/12 prosegue + Piedibus prosegue-evolve nel progetto Bambini cittadini attivi + Piedibus interrotto nell'a.s 2013/14 prosegue-evolve nel progetto Bambini cittadini attivi interrotto nell'as 2009-2010 Interrotto nell'as 2011/12 + Piedibus interrotto nell'as 2009-2010 interrotto nell'as 2011/12 prosegue Prosegue + Piedibus prosegue in autonomia interrotto nell'as 2010-2011, nel 2014 ipotesi Piedibus prosegue interrotto nell'as 2009-2010 Piedibus interrotto adesione solo ad alcune iniziative

Interventi di sensibilizzazione nelle scuole primarie anno scolastico n°scuole 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/9 2009/10 2010/11 2011/12 2012/13

2 6 8 8 13 15 13 10 7 12

n°classi

n° alunni

84 90 106 106 102 49 108

250 circa 750 circa 1000 circa 1400 circa 1700 circa 2000 circa 2000 circa 1800 circa 1000 circa 2000 circa

Sensibilizzazione a cura di 1 classe liceo Rosmini 1 classe liceo Rosmini 1 classe liceo Rosmini 2 classi liceo Rosmini e giovani in Servizio Civile 1 classe liceo Rosmini e giovani in Servizio Civile 1 classe liceo Rosmini e giovani in Servizio Civile giovani in Servizio Civile giovani in Servizio Civile giovani in Servizio Civile giovani in Servizio Civile

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Feste “A piedi sicuri nel quartiere” e “Bambini cittadini attivi” 2006/07 2007/08 2008/9 2009/10 2010/11 2011/12 2012/13

1aps 4 aps 5 aps 2bca 1aps 2bca 2bca 2piedibusfest 2bca 1piedibusfest

400 800 106 800 575 580 575

Schmid Bellesini Sanzio Clarina Villazzano Cadine Sanzio Crispi Solteri Cadine Sopramonte Cognola Clarina Solteri Cognola Clarina Cognola Clarina Povo Meano Cognola Clarina Solteri

Corsi di formazione/programmazione per insegnanti Anno

Titolo

Nr. insegnanti

2008

La mobilità dei bambini nel quartiere, a partire dai tragitti casa-scuola

37

2009

I bambini, il quartiere e la città: primi passi di partecipazione - verso un progetto partecipato di cittadinanza

21

2010

I bambini, il quartiere e la città: mobilità sostenibile e cittadinanza attiva

17

2011

I bambini, il quartiere e la città: mobilità sostenibile e cittadinanza attiva

18

2012

I bambini nella scuola, nel quartiere e nella città: impronta ecologica e cittadinanza attività

17

2013

Cittadinanza attiva dei bambini nella scuola,nel quartiere e nella città:sostenibilità ambientale e interazione con le istituzioni

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Altre iniziative: la gara di mobilità sostenibile “A scuola senz'auto”, uno strumento per incrementare i comportamenti virtuosi all'interno delle classi aderenti al progetto, proposto dalle Politiche giovanili nel settembre 2013, in occasione della “Settimana europea della mobilità” % mezzi sostenibili Scuola

13/09/13

18/09/13

Primaria Pigarelli

77,00%

82,00%

Primaria Savio

79,20%

89,00%

Primaria De Gaspari

70,00%

Primaria Clarina

70,00%

78,00%

Primaria Mattarello

53,00%

79,30%

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volantino “Gara di mobilità sostenibile – A scuola senz'auto” realizzato dai giovani in Servizio Civile edizione febbraio 2014 60


Risultati Dal 2003 al 2006, i risultati nelle scuole coinvolte

a. s. 2006/07

a.s. 2005/06

a.s. 2004/05

a.s.2003/04

Come si può notare l'aumento medio di mobilità sostenibile per i bambini di 3^, 4^, 5^ dopo l'azione di sensibilizzazione è stato del 17%. % Bambini di % Bambini 3^ 4^ 5^ autonomi autonomi durante prima della la sperimentazione sperimentazione

scuole elememtari ed istituto comprensivo

n. alunni

De gaspari - TN3

200

46%

66%

Savio - TN3

80

60%

84%

Bellesini - TN6

86

48%

73%

Schmid - TN6

280

44%

90%

Nicolodi - TN3

275

67%

74%

Povo - TN1

280

36%

51%

Sopramonte - TN6

180

trasferimento della sede scolastica

64%

Martignano - TN2

236

36%

40%

Sanzio - TN5

240

28%

36%

Clarina - TN4

295

29%

36%

Solteri - TN5

198

30%

41%

Cognola - TN2

274

50%

63%

Crispi - TN5

261

trasferimento della sede scolastica

30% in autobus e26% autonomi

TOTALI

2885

43%

60%

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LA COMUNICAZIONE La visibilità del progetto • Punto informativo: è il punto, all'interno della scuola, dove passano tutte le informazioni relative al progetto: calendario delle azioni, attività in classe, appuntamenti, informazioni per i bambini e le famiglie, raccolta suggerimenti, mappe con le indicazioni dei percorsi sicuri, locandine informative, brochure...

• Cortei di bambini: si tratta di un'azione che consente di dare molta visibilità al progetto e viene usato generalmente come manifestazione di avvio; in questa occasione tutti i bambini, gli insegnanti e le famiglie sfilano in un corteo pedonale nelle vie del quartiere circostanti la scuola, scortati dagli agenti della Polizia Municipale.

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cappellino con il logo di APS per i bambini che aderiscono

catarifrangenti distribuiti nelle classi

giubbino per i genitori del Piedibus 63


Rassegna stampa

tratto da L'Adige, 26 marzo 2011

tratto da L'adige, 22 settembre 2011 64


tratto da Trentino, 22 settembre 2011

tratto da L'Adige, 2 dicembre 2011 65


tratto da L'Adige, 17 aprile 2012

tratto da L'Adige, 21 maggio 2011

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tratto da L'Adige, 21 settembre 2012

tratto da L'Adige, 18 maggio 2011

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ALTRI PRODOTTI REALIZZATI A cura delle scuole 1. Opuscolo scuola Clarina “Alla scoperta di Trento”

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NOME LUOGO FORMA

Il Torrione è situato sul lato occidentale di Piazza Fiera Quasi cilindrica (una parete non curva), con tetto a cono, abbaino vetrato.

MATERIALE Difesa della città a guardia della Porta Santa Croce: era FUNZIONE ORIGINALE

collegato alle mura medievali con una passerella in muratura.

FUNZIONE ATTUALE

Abbandonato All’interno - esiste un pozzo;

CURIOSITÀ

- su una parete è affissa una pietra con un’iscrizione molto antica; Ha due piani sotterranei e una scala a chiocciola in pietra.

GIOCO: Togli una lettera dalla torre e…ottieni il nome di un dolce! ………………………………………………………………

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NOME E’ alta 41,50 metri e le dimensioni della base sono di metri 7,60 x 7,80 FORMA

(forma:…………………………..) Vi si notano feritoie, finestrelle sovrapposte e inferriate.

MATERIALE All'interno c’è una campana: la Renga. Una volta la campana chiamava FUNZIONE ORIGINALE

"all'Arengo" cioè alle pubbliche assemblee e alle condanne a morte eseguite nella sottostante Piazza Duomo. Per un certo periodo la torre fu anche prigione della città. Rappresentava il potere della città.

FUNZIONE

Oggi si limita ad accompagnare il trascorrere del tempo con il grande

ATTUALE

orologio, che guarda in tutte le direzioni. È un simbolo della città. Poggia le fondamenta sulla "Porta Veronensis" (una porta della Trento romana); venne costruita prima dell'anno Mille e successivamente

CURIOSITÀ

innalzata più volte, sino ad assumere l'attuale fisionomia. Il primo orologio della città è stato collocato sulla torre e funziona ancora.

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NOME LUOGO

Via Cavour

FORMA

Ha la base non perfettamente rettangolare.

MATERIALE FUNZIONE ORIGINALE

Il basamento è in pietra a bugnato; la parte superiore è in mattoni. Una volta era una casa-torre, simbolo di potenza e ricchezza della famiglia che l’abitava. Forse apparteneva alla famiglia Belenzani.

FUNZIONE

Attualmente, i locali della Torre sono usati per mostre e

ATTUALE

convegni. Si sa che intorno al 1470 fu acquisita dalla Comunità cittadina e

CURIOSITÀ

destinata a sede municipale. In seguito la Torre fu usata come carcere: per questo la facciata ha una serie di finestre quadrate munite di inferriata.

GIOCO: C’è una via in città che prende il nome dalla famiglia che abitava nella torre: dove si trova questa via? ………………………………………………………………

71


NOME LUOGO La Torre, alta 39 metri, ha una forma tozza e quadrata FORMA

Accanto c’è un edificio più basso, orlato da merlatura, il cui esterno mostra eleganti bifore e trifore. Si chiama Castelletto.

MATERIALE Su questa Torre si apriva l'antica Porta Bresciana. Le guardie controllavano la porta e il ponte di San Lorenzo, sul fiume FUNZIONE

Adige, che allora scorreva sotto la Torre.

ORIGINALE

Il nome dato alla Torre è quello di una famosa famiglia, i Vanga, che probabilmente la fecero costruire, nei primi anni del Duecento. Anche Torre Vanga funzionò a lungo da prigione.

FUNZIONE

Attualmente, i locali della Torre sono usati per mostre e convegni di

ATTUALE

varia natura.

CURIOSITÀ

Si chiama anche Torre Rossa. Perché?...............................................................

72


NOME LUOGO La Torre è cilindrica con un lato piatto. Presenta un singolare tetto a FORMA

punta, coperto di piastrelle (embrici) in rame ossidato e poi verniciate. Per questa caratteristica, fu chiamata Torre Verde. Alcune tegole sono colorate.

MATERIALE Molto probabilmente, la Torre è sorta sulle rovine o sulle fondamenta di qualche fortificazione difensiva che si collegava all'antica torre d'Augusto. FUNZIONE

In periodo medievale, la Torre Verde fu certamente usata come carcere.

ORIGINALE

Più tardi la Torre fu utilizzata come magazzino per la navigazione fluviale. L’Adige infatti scorreva davanti alla torre, lungo le attuali vie Torre Verde e Torre Vanga. Il letto dell'Adige fu deviato nel corso

FUNZIONE

dell'Ottocento per fare posto alla costruzione della ferrovia. Ora è abbandonata.

ATTUALE Una leggenda racconta che questa torre fosse l’ingresso di orribili e CURIOSITÀ

misteriosi sotterranei che si aprivano su precipizi senza fondo nei quali si giustiziavano i colpevoli di alto tradimento e i ribelli.

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NOME LUOGO FORMA MATERIALE FUNZIONE ORIGINALE FUNZIONE

Via dei 21; fa parte del Castello del Buonconsiglio Torre cilindrica. Il tetto della torre presentava una copertura a cono, sostituita poi dalla merlatura. Grosse pietre calcaree. È Il nucleo più antico del castello. È stato costruito sulla cima di un dosso roccioso. Risale al Milleduecento. Il Mastio aveva funzione di difesa. Monumento. Simbolo della città.

ATTUALE Una volta il dosso si chiamava del Malconsiglio, ma presto cambiò il suo nome con un altro di migliore augurio. Quale sarà questo nuovo nome? CURIOSITÀ

……………………………………………………… Il Mastio è chiamato anche Torre d’Augusto, come l’imperatore romano, però la sua costruzione non risale all’epoca romana, come il nome farebbe pensare.

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NOME LUOGO

Via dei 21; fa parte del Castello del Buonconsiglio Ha pianta quadrangolare, 9 m per 8 m, ed è alta circa 22 m. L'interno è diviso in tre piani, collegati da una scala a chiocciola di legno; al piano

FORMA

inferiore si apre una botola, sulla sommità della porta sottostante. È stata sempre alta così?..□ Sì

□ No

Da cosa lo capisci? .................................................................................. MATERIALE FUNZIONE ORIGINALE

In epoca medievale, Porta Aquila controllava e difendeva l’ingresso orientale alla città e alla strada che conduceva alla città di Aquileia. Alla fine del ‘300 un principe-vescovo fece costruire la Torre sopra la porta. La Torre è oggi importante perché contiene una serie di affreschi che

FUNZIONE

sono dedicati ai dodici mesi dell’anno, raffigurati in riquadri. In

ATTUALE

particolare, qui è rappresentato il ritmo del lavoro agricolo, nelle diverse stagioni. I protagonisti delle scene sono nobili o contadini.

CURIOSITÀ

Manca il mese di marzo, che fu dipinto su legno, perduto da tempo.

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GIOCO: Sei un osservatore? A quali torri appartengono questi particolari?

TORRE AQUILA

TORRE CIVICA

TORRIONE TORRE VERDE

TORRE VANGA

MASTIO

TORRE DELLA TROMBA

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2. Opuscolo scuola Nicolodi “Da casa a scuola devo stare attento a...”

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A cura dei Servizi comunali 1. Intervento dell'architetto Giuliano Stelzer Servizio Urbanistica e Pianificazione della mobilità I BAMBINI NEL SISTEMA DELLA MOBILITA’ URBANA Le valenze del progetto “A piedi sicuri” Per i decisori e l'amministrazione pubblica: • maggiori e migliori strumenti per la comprensione e il governo della complessità della città Per la comunità: • a breve termine: una minore pressione veicolare nei pressi delle scuole con conseguente immediata migliore vivibilità • a lungo termine: una generazione di cittadini (e di nuovi decisori) con diversa consapevolezza dei problemi della vivibilità delle città Per i bambini • maggiore autonomia, maggiore conoscenza dei quartieri e della città • maggiore consapevolezza dei problemi da affrontare • maggiore conoscenza delle modalità di comportamento • maggiore possibilità di socializzazione L'impatto delle auto sulla città Ogni giorno sul territorio del Comune di Trento si percorrono circa 3.000.000 di km con veicoli a motore, che corrispondono a: • 240.000 litri di benzina consumati (media dell’8%) • 85x4=340 pneumatici sostituiti (ogni 35.000 km) • 17 auto completamente esaurite (ACI: 150.000 km benzina – 300.000 diesel) 88


• • • •

Freni Olio Filtri Ulteriori pezzi di ricambio

Che impatto hanno 3.000.000 di km sulla qualità dell’aria?: Considerando che un’auto media produce circa 140 g di CO2 al km,3.000.000 di km/giorno corrispondono a circa 420 tonnellate/giorno di CO2 Si ricorda che il CO2 è il principale gas clima-alterante, cioè responsabile dell’effetto serra e oggetto di riduzione attraverso le azioni previste dal protocollo di Kyoto. I costi per la comunità: • • • • • • •

effetti sulla salute effetti sugli edifici effetti sul verde effetti sull’agricoltura costi sopportati dal paesaggio urbano sacrificio degli spazi di relazione costi della gestione del traffico

Ogni anno il Comune di Trento spende circa 1.400.000 € per asfaltature e manutenzione della segnaletica a cui vanno aggiunti i costi per gli impianti semaforici, i costi della Polizia municipale oltre, ovviamente, ai costi per le nuove previsioni viabilistiche. Il problema è degli altri? Quando andiamo in macchina spesso ci lamentiamo del traffico, eppure siamo noi a crearlo. Se ogni lavoratore si recasse al lavoro senza utilizzare l’auto anche 1 solo giorno alla settimana, il traffico per motivi di lavoro 89


calerebbe complessivamente del 20% . I genitori accompagnano i bambini a scuola in auto per paura del traffico, senza considerare che il traffico in prossimità delle scuole è creato dai genitori che accompagnano i bambini a scuola in auto. I costi personali Secondo ACI il costo medio annuo per l’acquisto e la manutenzione di un’automobile è di € 4.783,60; questa cifra corrisponde allo stipendio medio di 3,6 mesi all'anno di un lavoratore appartenente alla categoria C base 2a. Spesso si utilizza l'automobile per andare al lavoro perché fa risparmiare tempo. I possibili risparmi di una mobilità alternativa: • acquistate 300/350 libri • acquistare 608 ingressi al cinema • 75 cene in pizzeria per 4 persone • far vivere dignitosamente e far studiare 18 bambini di Paesi del Terzo mondo con l'adozione a distanza

2. Opuscolo “Le regole del Bravo Pedone” Corpo Polizia Locale di Trento-Monte Bondone per consultare la versione intera, vedi link sottostante: http://www.trentogiovani.it/content/webfm_send/733

LE REGOLE DEL BRAVO PEDONE 90


LE VOCI DEI PROTAGONISTI I bambini Mi è piaciuta molto la storia che ci hanno raccontato i ragazzi; ho capito che quando si cammina per strada bisogna fare molta attenzione! Jessica, 6 anni Bellissimo e divertente l'incontro insieme; mi è rimasto in mente che per strada, quando dobbiamo attraversare, è importante ricordarsi di guardare a sinistra-destra-sinistra! Anastasia, 7 anni Davvero bello, ho capito che quando c'è un tragitto corto da fare posso anche andare a piedi con i miei amici o con il bus, così consumo meno e non inquino. Angelica, 7 anni Di nuovo ho imparato che la sera, quando è buio e non siamo sicuri di essere visti, possiamo usare il catarifrangente, per fare in modo che le macchine ci vedano e camminare con più tranquillità. Manuela, 8 anni Mi è piaciuto molto l'incontro in classe; la cosa nuova che non sapevo ed i ragazzi ci hanno spiegato è stato l'inquinamento, in particolare quello acustico. Joussef, 6 anni Con quello che i ragazzi ci hanno spiegato ho cominciato a pensare che davvero usare tanto la macchina può rovinare l'ambiente. Fabrizio, 8 anni 91


Ho capito che la macchina, che spesso noi pensiamo sia il mezzo di trasporto più comodo, in realtà ha anche diversi aspetti negativi, come il fatto che inquina e che spesso rischia di rimanere ferma nel traffico, soprattutto in città; per questo è meglio usarla solo nei tragitti lunghi e in città preferire altri mezzi di trasporto. Filippo, 8 anni

Gli insegnanti Per noi insegnanti aderire al progetto “A piedi sicuri” significa sensibilizzare gli utenti e le persone che risiedono o lavorano nel nostro quartiere ad uno stile di vita più attento alla salute ed al benessere; negli anni abbiamo attivato varie iniziative con queste finalità. Recentemente la nostra attenzione è stata rivolta a migliorare la consapevolezza riguardante la mobilità sostenibile, effettuare un corretto riciclo dei rifiuti,riappropriarsi, magari solo per un giorno, degli spazi del quartiere solitamente adibiti all'uso dei veicoli, stimolare la coscienza sulla cura di uno dei beni comuni: la nostra scuola. Gli insegnanti della scuola primaria Schmid L’adesione al progetto è stata suggerita 11 anni fa da un genitore che riteneva molto importante la sicurezza stradale dei bambini. Sostengo e credo fermamente nel valore di questo progetto; rendere autonomi i bambini, far conoscere loro il quartiere in cui vivono, evitare quanto possibile l’uso dell’automobile, camminare o utilizzare la bicicletta credo siano molto importanti. Nel tempo ho maturato questa convinzione: la sensibilità verso l’ambiente va affrontata non solo in interventi programmati, ma va declinata e “sminuzzata”, vanno cercati occasioni e agganci 92


perché diventi un’attenzione sempre presente e va declinata in vari campi (utilizzo dell’automobile, raccolta differenziata, utilizzo consapevole delle luci, della carta, dei materiali, del cibo in mensa, scelta di testi, uscite….) Da quando il progetto APS si è ampliato, il coinvolgimento delle classi è aumentato; gli argomenti trattati comunque fanno parte della normale programmazione, quindi il programma scolastico non viene stravolto: semplicemente vanno approfonditi in modo particolare alcuni argomenti. Sono state avviate delle collaborazioni (Circoscrizione in occasione della giornata M’illumino di meno) e si è cercato l’aiuto di altre realtà (APPA). Io e alcune colleghe siamo consapevoli che solo migliorando a 360 gradi il nostro rapporto con l’ambiente sarà possibile rendere sostenibile la nostra vita e questo va insegnato ai bambini. La collaborazione con le Politiche giovanili e altre realtà ha reso possibile la realizzazione di una festa annuale, importante perché raccoglie tutta la scuola attorno a un argomento, rende le attività visibili anche all’esterno, coinvolge alcuni genitori, diverte i bambini. L'insegnante referente della scuola primaria Clarina Per la nostra scuola “A piedi sicuri” è da diversi anni un progetto ben accolto, sia dagli alunni che dagli insegnanti. La nostra utenza è quasi totalmente legata al quartiere e questo rende “naturale” per i bambini spostarsi a piedi nel tragitto casascuola; affrontare il tema della mobilità sostenibile ci rende però più consapevoli dei comportamenti che possono contribuire a creare un ambiente più vivibile. L'insegnante referente della scuola primaria Savio

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CONCLUSIONI E' con grande piacere che scrivo due righe a conclusione di questo testo che raccoglie 10 anni di lavori. Lavori che sono ancora in corso e che vedono la collaborazione di molti soggetti, piccoli e grandi, privati e pubblici, professionisti e volontari. Mi piace pensare a “Bambini A piedi sicuri” come laboratorio aperto, work in progress, processo di apprendimento e aggiornamento costante. Per noi che ci abbiamo lavorato questo è stato. Grazie alle scuole, nelle figure degli insegnanti, dei bambini, dei genitori, dei dirigenti, che sono stati disponibili a riflettere su questi temi e parecchie volte a cambiare abitudini e ad adottare comportamenti più sostenibili, grazie agli operatori dei vari servizi comunali che si sono attivati per migliorare la pedonalità nella nostra città, grazie ai giovani che, principalmente attraverso il periodo dedicato al servizio civile, investono in un'azione convinta di sensibilizzazione dentro le scuole, grazie infine a Giulia che ha accettato la sfida di raccontare le numerose iniziative realizzate e i materiali prodotti in questi anni, riuscendo a comporre un lavoro organico e utile per tutti coloro che vorranno, a partire anche da questa esperienza, sviluppare altre e nuove iniziative per promuovere la mobilità sostenibile tra i cittadini più piccoli. Rosanna Wegher coordinatrice di Bambini A piedi sicuri Politiche giovanili del Comune di Trento

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Realizzato nel febbraio 2014 a cura di Giulia Sebastiani tirocinante Educatore Professionale presso le Politiche giovanili Foto: archivio Politiche Giovanili Comune di Trento



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