Torino Fringe Rewiev 0.2

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gennaio 2013

FACCE DA FRINGE È ufficiale! Il 13 novembre 2012 è nata l’Associazione Culturale Torino Fringe, un altro passo decisivo in direzione del Torino Fringe Festival. segue a pagg. 2 - 3

LE NOSTRE RADICI: IL FRINGE DA EDIMBURGO A TORINO

CRONACHE DAL PRIMO BEFOR_TOFRINGE

Il concetto di fringe è ormai diffuso, specialmente nel mondo anglosassone ma non solo, come un’etichetta globale...

Venghino, sìore e sìori, venghìno! Siam qui per raccontarvi di una carovana di “fenomeni”, strano ibrido tra un circo, un teatro e...

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FACCE DA FRINGE È ufficiale! Il 13 novembre 2012 è nata l’Associazione Culturale Torino Fringe, un altro passo decisivo in direzione del Torino Fringe Festival. I componenti del Direttivo sono sei e sono tutti giovani intorno ai trent’anni. Hanno già iniziato ad agitarsi e fino a maggio si può star certi che continueranno a fare rumore. Per capire un po’ meglio che cosa bolle in pentole abbiamo chiesto loro di rispondere a qualche domanda. Giusi è torinese ed è l’emblema della pacatezza e del bon-ton. Per queste sue qualità l’abbiamo scelta come Presidente dell’Associazione Torino Fringe e Responsabile Accoglienza del Festival. D: L’Associazione si sta organizzando per offrire gratuitamente ospitalità agli artisti. Quali sono i vantaggi di questa soluzione e come si concilia con il proposito del Festival di stimolare l’economia cittadina? R: «Tutto nasce dalla necessità di dare un posto letto ai circa 200 artisti e ad alcuni direttori artistici di altri festival europei. Non avendo soldi, la soluzione è quella dello scambio. Abbiamo bussato alle porte degli alberghi chiedendo una stanza in cambio di pubblicità o servizi e a quelle di tutti quei torinesi che non legano necessariamente la parola "guadagno" a "denaro". Stiamo applicando il significato originale del termine "economia" ossia: “scienza che studia come impiegare i beni a disposizione nel modo più razionale per il conseguimento di un fine”. Offriremo la possibilità a Torino di partecipare ad una grande festa della cultura, nella quale potrà mostrarsi e confrontarsi con artisti provenienti da tutta Italia ed Europa. Conoscere è crescere. Chi ha saputo cogliere il nostro fine ci ha accolti a braccia aperte». Fabio è l’anima spirituale del gruppo. Vi sentite oberati di lavoro? Vi siete fatti cogliere dall’ansia? Guardate il suo sorriso sereno e in un attimo ritroverete l’equilibrio esistenziale! Oltre a essere la nostra valeriana, Fabio è Tesoriere dell’Associazione e Responsabile Amministrativo del Festival. In merito a quest’ultimo incarico gli chiediamo: D: Quali sono i principi del Torino Fringe Festival che più ti fanno amare questo progetto e che ti spingono ad affrontarne le difficoltà e la mole di lavoro? R: «La tavola è il luogo dove si mangia, si beve e si parla. Stare a tavola insieme è un linguaggio universale tra i più determinanti e decisivi per l’umanizzazione di ciascuno di noi. A tavola vecchi e giovani, genitori e figli, hanno lo stesso diritto di parola e lo stesso diritto al cibo che arricchisce la tavola. Il Torino Fringe Festival tramite riunioni (ormai giornaliere) e incontri con enti e compagnie, si sta trasformando in una tavola gigante, dove tutti gli artisti potranno dimostrare il loro talento e i loro diritti. Non ci sono difficoltà, solo dialogo, spazio dove avvengono contaminazioni dei confini, traversate nei territori sconosciuti e si aprono strade inesplorate». Giorgia per lo più ti fa morire dalle risate. È proprio per questo che è stata nominata Organizzatrice dei beFor_ToFringe: il divertimento è assicurato! Inoltre è Responsabile Altre Menate del Festival. C’è un problema che riguarda un po’ tutti i settori nominati fin’ora, ma nessuno si fa avanti per risolverlo? Niente paura, ci pensa Super Giorgia! Proprio alla luce di questa tua carica, ti abbiamo riservato la domanda più scomoda: D: Com’è noto il Festival pagherà le compagnie offrendo loro il 65% dell’incasso. C’è chi lamenta da parte nostra uno scarso rispetto per i diritti del lavoratore. Come rispondi a questa critica? 4

r parte a f a i t sa interes e urf ing t s ie h s c u Se o di c a rete r t s o n della scrivete a mangiaredormire.tof ringe@gmail.com

Giusi e Fabio Giorgia


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R: «Non vedevo l'ora di rispondere a domande di questo tipo… È da precisare che abbiamo cercato di essere chiari fin da subito con gli artisti rispetto alle condizioni generali, credo che il guadagno si possa misurare in altri termini. Si tratta di un investimento, di scambio, di apertura. E' una scommessa per tutti. Se proprio vogliamo parlare di sfruttati, beh sì, ce ne sono almeno sei: noi del direttivo. A chi devo rivolgermi?».

Inti

Elena

Inti dopo aver maturato tante idee folli in giro per il mondo ha pensato bene di venire a rovesciarle tutte a Torino e noi, ancora più pazzi, le abbiamo accolte a braccia aperte. D: Sei da poco VicePresidente dell’Associazione e Responsabile delle Relazioni Esterne del Festival, ma lavori a quest’idea da più di due anni, quali obiettivi ti sei prefissato con questo progetto? Quale contributo vorresti apportare alla realtà teatrale del territorio? R: «Desidero creare incontro e reale possibilità di riconoscere la qualità del lavoro fatto dagli artisti che lavorano ad opere dal vivo e dei paesi che vorranno incontrare il nostro. Far sì che le realtà del territorio possano dialogare in un tessuto di reale mercato in cui la qualità ed il bello possano essere elementi imprescindibili sarebbe già un buon risultato». Elena è semplicemente la nostra salvezza. Soprannominata l’Incasellatrice, ha portato ordine, chiarezza e soprattutto risposte. Per questo è stata eletta Segretaria dell’Associazione e Responsabile Organizzativa del Festival. D: Sappiamo che l’Associazione si sta muovendo per accogliere volontari e tirocinanti nella sua macchina organizzativa, nonostante il gruppo si sia sempre dimostrato molto critico sull’argomento. Puoi spiegarci meglio la posizione del Festival? R: «L’atteggiamento critico nasce dall’essere noi per primi memori dell’esperienza da tirocinanti e volontari, per cui facciamo attenzione a dare una concreta possibilità di fare, conoscere ed essere partecipi a chi deciderà di unirsi a noi. Siamo consapevoli che la natura rizomatica del nostro gruppo e le peculiarità logistiche in cui ci troviamo a lavorare non facilitano le cose, ma ToFringe... Fare Teatro, nasce in modo sovversivo, per cui continuiamo a lavorare affinché anche un giovane apprendista possa stupirci con un colpo da maestro». Sara è sognatrice di professione, che è poi condizione necessaria e sufficiente per partecipare al progetto. In qualità di Caporedattrice della Torino Fringe Review, invece di rispondere alle domande ha provveduto a farle... ma se avete qualche curiosità da soddisfare scrivete a torinofringereview@gmail.com e le pubblicheremo nel prossimo numero! Sara Giurissa

Foto di:

Federico Botta e Irene Pepe


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LE NOSTRE RADICI: IL FRINGE DA EDIMBURGO A TORINO Il concetto di fringe è ormai diffuso, specialmente nel mondo anglosassone ma non solo, come un’etichetta globale sotto cui incasellare quell’evento dal vivo o festival non ufficiale dalla forma non convenzionale. All’origine di quest’espressione vi è l’esperienza particolare di una manciata di compagnie teatrali che, nel lontano 1947, decisero di esibirsi ugualmente e occupare le piazze in occasione dell’undicesimo Festival di Edimburgo, dal quale non erano state selezionate. L’anno successivo questo exploit, che si sarebbe ripetuto e perpetuato nelle edizioni

Illustrazione: Paula Dias

successive, fu etichettato dalla stampa proprio come “fringe”: il “margine” del Festival ufficiale, quella periferia viva e brulicante di manifestazioni artistiche fuori dal riconoscimento formale. Da allora, il festival di Edimburgo ne ha fatta di strada, perché oggi è il maggior evento di genere del mondo: senza giuria, senza selezioni, il Fringe accoglie tutte le compagnie e le organizzazioni di arti di scena e non solo – teatro, circo, danza, musica, esposizioni… – che ne richiedano la partecipazione e che siano disposte a investire per l’affitto del luogo in cui si esibiranno. È il più grande festival di arti di strada del mondo e nel 2012 ha ospitato, nelle tre settimane della sua durata, più di duemila spettacoli diversi. Inti Nilam, organizzatore d e l Torino Fringe, a Edimburgo ci è stato due volte, nel 2011 come visitatore e nel 2012 c o m e

direttore tecnico di Cristian Ceresoli, che con il monologo La Merda ha vinto il Fringe First Award 2012. Gli abbiamo chiesto di raccontarci qualcosa sulla sua esperienza scozzese e sui suoi sogni per il ToFringe. Di Edimburgo la p r i m a impressione è stata forte: “ Q u a n d o parliamo di festi-

val, in Italia, facciamo delle rassegne. Lì è diverso, è invasivo. Per tre settimane la città è presa d’assedio e diventa il festival. È ciò che noi stiamo cercando di fare a Torino: prenderci la città. Non è solo: andare a vedere lo spettacolo, ma intorno allo spettacolo accadono delle altre cose”. Un’invasione, quindi, per colonizzare Torino e rapire i suoi abitanti. “Però – continua Inti – a Edimburgo non c’è un coordinamento artistico generale che gestisce ciò che accade intorno per dare una forma estetica. La nostra idea è quella di dare una centralità a tutto quello che succede proponendo delle linee formali. Non per diventare vincolanti, ma per fare da collante”. Secondo lui, a Edimburgo c’è prima di tutto un mercato, un aspetto commerciale che, pur avendo dei lati positivi, a Torino non vuole essere primario. “Noi vorremo tentare di lasciare maggior libertà, certo, con un libero mercato, ma anche ridisegnare la qualità. In Italia mancano spazi che accolgano spettacoli nuovi, noi vogliamo offrire alle compagnie questi spazi insieme alla possibilità d’incontro”. Infatti, il ToFringe avrà un’altra peculiarità che lo distingue dal festival di Edimburgo e che s’inserisce proprio in questa direzione: a Edimburgo ogni sala e ogni spettacolo contratta, come per una compravendita, fissando sia i prezzi dei biglietti, sia una garanzia che la compagnia versa al teatro e che viene scalata dagli introiti totali dello spettacolo. “Noi crediamo in qualcosa che va oltre la dinamica commerciale e abbiamo deciso di fornire gli spazi gratuitamente. Vogliamo che questa sia proprio una festa: un po’ come nel Gladiatore, quando vengono indetti centoventi giorni di giochi; solo che l’imperatore Commodo faceva i giochi per distrarre il popolo; noi facciamo i giochi per svegliarlo”. Susanna Gianotti


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PRIMO L A D E H C A N O CR GE BEFOR_TOFRIN Venghìno, sìore e sìori, venghìno! Siam qui per raccontarvi di una carovana di “fenomeni”, strano ibrido tra un circo, un teatro e un luna park, transitata da queste parti non molto tempo fa. Ma non pensate ai mesti carrozzoni delle feste di paese, con felini spelacchiati travestiti da re della savana e rettili buoni ormai per la formalina. Qui si parla di un'atmosfera giocosa e baraccona, di profumo di pop-corn e di venditrici ambulanti di dolciumi. Di direttori artistici tramutati per l'occasione in loschi figuri impellicciati, a presidiar l'entrata al freddo e al gelo. Di sedicenti cartomanti che hanno svelato il futuro agli astanti in tendoni al riparo da orecchie indiscrete. Di giocolieri che hanno incantato, di acrobati che hanno rischiato e di baciatori che hanno... Beh, lo potete intuire. Si parla di un intrattenimento a suon di torte in faccia, con i nostri Pierpaolo e Antonio che hanno prestato il proprio volto come bersaglio per più di quaranta lanciatori entusiasti. E si parla di loro: gli artisti che hanno calcato il palcoscenico, in una produzione ad hoc che ha miscelato prosa, canto, numeri di tip-tap ed esecuzioni al pianoforte.

Una festa variopinta, nostalgica, per bimbi e canuti, per magri e pasciuti. Per “allenarsi a veder le cose accadere dal vivo” ed essere pronti per ciò che avverrà a maggio. Per dare un segno. Per farci vedere. Per metterci alla prova e perché no? Anche per raccogliere qualche tallero. Come ogni festa degna di tal nome, non poteva mancare il cibo: le cucine in perpetua fibrillazione non hanno certo deluso gli abbuffanti del buffet, un fiume di vin brulè ha scaldato animi e cuori donando ai presenti più di cinquanta litri di gioia - venti, per la questura. Ultimo, ma non meno importante: le danze, che si sono protratte finché il buio si è fatto più pesto, i ritmi più forsennati, i movimenti più convulsi. Finché anche l'ultimo non si è arreso. Pare che abbia funzionato, visto che in più di 300 si sono accalcati al Circolo OltrePò, ben contenti di godersi lo spettacolo. Una bella soddisfazione per gli organizzatori, che hanno potuto contare sull'aiuto di più di cinquanta volontari “caldi come la lava” che hanno partecipato in mille maniere più una, giostrando al meglio l'allegro caos dietro le quinte. E non è che l'inizio. Nei prossimi appuntamenti vedrete molto altro, molto di più! E voi, ci sarete? Gemma Grimoldi

SAVE THE DATE! “Se io avessi un mondo come piace a me, là tutto sarebbe assurdo: niente sarebbe com'è, perché tutto sarebbe come non è, e viceversa!” − diceva Alice nel paese delle meraviglie − e voi, lo avete mai desiderato? Provatene un assaggio SABATO 26 GENNAIO 2013 alla SALA ESPACE. A partire dalle 19.30, quelli del Torino Fringe Festival tenteranno di coinvolgervi nella loro folle idea che si possa organizzare e finanziare un festival semplicemente divertendosi! Vi troverete immersi in un’atmosfera surreale, sarete invitati a riscoprire il piacere dei segreti sussurrati e dei baci rubati, tra un ballo guancia a guancia e un tè in giardino. Verrete catturati da questo sogno ad occhi aperti e ne parlerete ancora la mattina dopo, chiedendovi cosa di ciò che ricordate sia accaduto veramente e cosa no. Vi siete sdraiati su di una spiaggia al chiaro di luna? Scambiati messaggi in bottiglia? Avete partecipato ad un torneo di freccette o scartato biscotti della fortuna? Se tutto questo vi ha un po’ incuriosito, scoprite con i vostri occhi la magia di questa serata! Paola Maria Di Martino

GLI SPAZI DEL FRINGE - L' ESPACE Nello spirito nostalgico di questa festa, è stato scelto un edificio che ha una storia lunga e molto interessante. Nel 1911, infatti, il vecchio stabilimento di via Mantova 38 fu ampliato e rimodernato dall’architetto Pietro Fenoglio per ospitare i nuovi impianti della casa di produzione cinematografica Ambrosio. Il lavoro era talmente ben fatto, che questi spazi non solo sono sopravvissuti fino ad oggi, ma sono stati sempre interamente utilizzati, caso più unico che raro per una costruzione che vanta ormai 100 anni! Tra le sue idee più straordinarie, ricordiamo il doppio pavimento del gran teatro di posa: questo consente di cambiare scenografia in brevissimo tempo con l’utilizzo di un montacarichi, che porta a livello del teatro un’intera scena già montata nel laboratorio sottostante. La Società Ambrosio produsse più di 300 film, prima di essere costretta dalla crisi europea a dichiarare fallimento nel 1924. Terreni e fabbricati adesso ospitano studi professionali, centri culturali, locali di spettacolo… Lo spazio sottostante al teatro di posa è stato rilevato recentemente dalla Compagnia Sperimentale Drammatica e trasforPaola Maria Di Martino mato in un centro di spettacoli e di studi.


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Primo beFor

ToFringe

al Circolo OltrePò

il tendone della maga

grazie alla Piccola Compagnia della Magnolia

Foto di: Irene Pepe

il lancio delle torte grazie ai Crab

Mirko Usseglio Nanot

*foto di Christian MB B

Pierpaolo C

ongiu

Alessandro Gigante e Fabrizia Gariglio

Muffin fatti in casa!

Alice Bertola

ToFringe_OnTheRoad. Si parte, si preparano valigie e pensieri. Si raccolgono le idee o forse no, forse le idee non possono essere raccolte ma seminate e sparse nel tempo. A ogni modo il ToFringe parte per un che

cercherà di toccare le più grandi città italiane, ma che soprattutto vuole “toccare” davvero tutte le persone che si incontreranno, perché OnTheRoad non vuole essere un viaggio promozionale, non si vogliono tenere lezioni né tanto meno organizzare grandi eventi: si vuole CONOSCERE, RACCONTARE, ASCOLTARE. Si vuole condividere quello che oggi stiamo vivendo qui a Torino: gli OPEN DAY e i momenti di festa dei beFor_ToFringe, si vuole spiegare il simbolo dello pneumatico e parlare della rivista che accompagnerà l’evento di maggio. Vogliamo andare a trovare chi sarà con noi al Festival come si va a trovare un amico, con la certezza che lo rivedremo presto e passeremo insieme gran bei momenti. CASPITA! Che dire, vorrei partire anch’io! Silvia Limone


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IPrima di #1 Gli occhi triangoli neri

i t n e m

I piedi una palla che gira e gira e. Gli occhiali di panna montata

Com

I lecca lecca a forma di cuore

varie ed eventuali...

I capelli viola L’appeso, il mago, la torre I baci Le stelle (I baci)

Un cerchio appeso al soffitto

io g g a i are, v d n r u o ric e di a n i d f o lett Alla n u e are. pr i c m n i e icom c’è s r a io d g g a i un v

Il caminetto acceso Il vin brulé

Il ballatoio per una foto ricordo La musica Su e giù per le scale

VUOI lasciarci un commento relativo al fest ival o alla rivi sta? Inviaci un'e-mail scrivendo in oggetto "COMMENTI" e nel corpo della mail quello che vorresti segnalarci. Il nostro indirizzo è:

Che a fatica si riesce a passare Gente che continua ad arrivare

Fabrizio de Andrè

Mani Piedi Salti nel vuoto

La mia faccia per una torta in faccia Il mio cuore al domatore

Le rime solo quando arrivano.

torinofringereview@tofrin ge

.tk

Fringe o T befor l e d a im pr d a prima, o gli r tt a u q befor o n , saran d a quattro ent i appuntam a favore e r befor e s s e , r pe d a essere Fringe beFor_To ite, poi vi mangiate le se non ven gia Goldini r io G i n ma

Editore: Associazione Culturale Torino Fringe Direttore responsabile e Caporedattore: Sara Giurissa (sara.giurissa@hotmail.it) Susanna Gianotti (susanna-g@libero.it), Gemma Grimoldi (gemma.fringe@gmail.com), Silvia Albanese (silvia.albanese@argonline.it), Silvia Limone (silvia.limone@gmail.com), Alessandro Genitori Grafica e Impaginazione: Fabiana Li Vigni Illustrazioni: Paula Dias Fotografia: Irene Pepe e Federico Botta Mail to: torinofringereview@tofringe.tk Web: tofringe.tk | facebook.com/fringe.torino

Stampato in proprio

Redazione: Paola Maria Di Martino (paolamariadimartino@libero.it),


APPUNTAMENTI 26 gennaio beFor_ToFringe

3 - 13 maggio

il Torino Fringe Festival andrà in giro per le piazze e le cantine d'Italia per raccontarsi, per parlare di cosa sta accadendo dentro e intorno.

13 maggio ToFringe_Agorà

3 maggio ToFringe_Warming Up

Sala Espace, via Mantova 38, h 19.30

un'immensa parata in giro per la città e una serata di presentazione del Festival, con trailers dal vivo, musica e quant'altro.

9 marzo, 6 aprile beFor_ToFringe i prossimi beFor accadranno sempre di sabato; i luoghi sono ancora da definirsi, ma state certi che vi terremo informati.

e r pra

m o c uoi

V

Torino Fringe Festival

Febbraio ToFringe_OnTheRoad

una giornata con scatole di cartone in cui tutti i partecipanti, gli addetti ai lavori e il pubblico, potranno dare il loro contributo e condividere l'esperienza maturata durante la prima edizione del festival, per migliorarlo in vista della seconda, nel 2014.

o t s que

?

o i z a p s

Scrivi alla redazione: torinofringereview@tofringe.tk

Volete contribuire alla realizzazione del Torino Fringe Festival?

Basta 1 euro (sì, avete letto bene: 1 euro) Potete fare una donazione libera sul conto: Fondazione LIVE Piemonte dal Vivo IBAN IT 42 Y 03359 01600 100000071075 BEFOR_TOFRINGE

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