31/05/2016 Anno 3 - Online 20 SETTIMANALE GRATUITO EDITORIALE DEL DIRETTORE
Asti come Torino: analogie da finale...
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a storia è composta da eventi. Segnatevi quest’anno sul calendario, in quanto non è mai successo nella storia del futsal piemontese che uno scudetto venisse deciso nella nostra regione. Un fattore importante soprattutto dopo il successo dell’Orange Futsal in gara-2. Sarà quindi l’arena del PalaSanquirico a decretare chi conquisterà il tricolore. Il pubblico in questo caso sarà il classico sesto uomo in campo e come è accaduto in gara-1, lo stile orange sugli spalti dovrà sparire. Una bolgia da togliere il fiato può essere la medicina per curare le sofferenze che una finale scudetto comporta. Nel 1999 il Torino conquistò lo scudetto battendo la Bnl Roma e interruppe di fatto l’egemonia delle squadre laziali. Ci sono alcune analogie a distanza di diciassette anni perché l’avversario adesso è sempre una squadra laziale, seppur poco blasonata e titolata e poi perché, dopo aver toccato il cielo con un dito, il presidente Marco Ceresa decise di abbassare il sipario sulla squadra campione d’Italia. Tanti punti di contatto con il passato. Troppi. Chissà che cosa ci riserverà l’immediato futuro, a partire da una gara-3 che domani sera rischia di essere crocevia determinante per lo Scudetto: sarà un film già visto oppure... Walter Citro
SERIE A
L’Orange riporta la serie in parità
FEMMINILE
Gli astigiani dominano gara-2, ma hanno bisogno dei rigori per imporsi sul Rieti Domani la terza sfida ancora a Teramo
Così cantavano gli Articolo 31 senza sapere che Letizia Lauri sbarcherà nella Serie A Elite Il suo presente e il suo futuro si chiama ora Kick Off, una tra le più importanti società italiane Un trasferimento che dà lustro al nostro movimento e premia una ragazza straordinaria (a pag. 3)
A PAG. 5
PerfettA come te,
LETIZIA
L’EVENTO / Sono dodici le squadre iscritte al torneo
26° Crocetta al via Lo storico trofeo targato Top Five in partenza lunedì prossimo Tutte le partite si disputeranno al Palazzetto di San Mauro
Il Real Canavese, tra i protagonisti del Crocetta
L’urlo di Espindola (foto divisionecalcioa5.it)
RADIOMERCATO
Sporting Rosta, scatta il piano B
Manassero e Savasta Fiore si uniscono e puntano con sicurezza al ripescaggio Capitolo allenatore, Gioana in prima fila A PAG. 2
Rinnovate ambizioni per Manassero e il Rosta
RADIOMERCATO
Gotta, è in arrivo la settimana clou
L’ex tecnico dello Sportiamo si avvicina a Savigliano, ma non è l’unica pista concreta Intanto Muttoni annuncia la fine del Set Up A PAG. 2
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APPROFONDIMENTO
Online 20 - 31/05/2016
UNIONE / Accordo Manassero-Savasta Fiore e ipotesi ripescaggio
Rosta, via al piano B Walter Citro
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hanno già individuato il traghettatore della prossima stagione. Marco Gioana è in pole position per ritornare a sedersi sulla panchina dello Sporting Rosta. Già allenatore dell’Emmeffe, è stato allontanato prima della finale di Coppa Piemonte. Adesso Savasta ha voluto riaverlo con sè anche perché conosce bene il gruppo e nello stesso tempo conosce l’ambiente di Rosta. Forse si è trattato di un esonero troppo frettoloso. Questo il
nuovo Sporting Rosta. Una rivoluzione unica in Piemonte. Mai infatti nessuna compagine aveva conservato la categoria tramite i playout e l’anno successivo aveva chiesto il ripescaggio in una categoria nazionale. Due condottieri, Manassero e Savasta Fiore, un gruppo di giocatori dal curriculum importante e un allenatore con esperienza in serie B. Queste le premesse, anche se il vero giudice sarà sempre e comunque il parquet.
n ritorno. Giusto per dimostrare che una separazione si può trasformare in un matrimonio. Franco Manassero e Alessandro Savasta Fiore, adesso è ufficiale. La stretta di mano è arrivata in quel di Rosta, ovvero nella stessa sede in cui un anno fa si erano già incontrati. All’epoca il tutto saltò, ma questa volta l’accordo è stato raggiunto. Un progetto importante, non uno qualunque perché è la categoria che lo richiede. Lo Sporting Rosta infatti ha già avviato l’iter per chiedere il ripescaggio in serie B. La matricola lo permette, e dalla Federazione è arrivato un semaforo con forti tinte verdi. Nulla è ancora ufficiale, il cartello “work in progress” è esposto, ma i posti liberi ci sono e veder il Rosta ritornare su un palcoscenico nazionale è qualcosa più di una semplice ipotesi. Manassero si è già mosso e con il benestare di Savasta Fiore è tutto pronto per il grande salto. L’ex estremo difensore dell’Emmeffe porterà al PalaWave tutto il suo blocco: Licciardi, Ongari, Pennisi, Fiscante e Negro. Manassero risponde con Lebessi, Canavese e in più tutto il settore giovanile, oltre che ad una struttura di primissimo livello. Le due figure si completano ed MARCO GIOANA / Sarà lui il condottiero delo Sporting Rosta targato Manassero-Savasta Fiore? FLASHNEWS
26° Trofeo Crocetta
Scatterà lunedì l’edizione numero 26 dello storico Trofeo Crocetta organizzato dal Top Five e dedicato, su invito, alle società di federazione. Uniche eccezioni sono la Cantelli Scale, formazione regina dei tornei amatoriali e rivelazione della scorsa edizione, e la 4R Ricambi formata però dal vecchio nucleo de I Bassotti Si giocherà di lunedì e mercoledì alle 20.45 e alle 22 al Palazzetto dello Sport di San Mauro Premi finali messi in palio dal Ristorante-Pizzeria Luna Rossa: 1° posto: cena a base di pesce 2° posto: cena a base di carne 3° posto: pizzata Anche quest’anno, TiroLibero seguirà attentamente la manifestazione con cronache, foto e interviste
GIRONE A Emmeffe, Olympic, Aurora Nichelino GIRONE B Sp. Rosta, 4R Ricambi, Lenci GIRONE C Top Five, Borgonuovo, Cantelli Scale GIRONE D I Bassotti, Set Up, Real Canavese
RADIOMERCATO
Gotta e il Savigliano sono sempre più vicini Muttoni: «Addio futsal»
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essuna fumata bianca, ma Pier Gotta e Savigliano sono sempre più vicini. «C’è stato un proficuo scambio di opinioni, ma non c’è ancora nulla di concreto». Parole di circostanza quelle dell’ex allenatore dello Sportiamo che non conferma né smentisce l’offerta che pare gli sia arrivata anche dal San Biagio Monza. Il silenzio regna sovrano come è giusto che sia, perché è la circostanza che lo impone. Sicuramente nei prossimi giorni, massimo settimana prossima, il destino di Gotta (in foto) sarà scritto e la città cuneese è in pole position visto che l’ha definita “una piazza molto ambita”. Chi invece conosce già il proprio futuro è Jimmy Muttoni. Il patron del Set Up, ha ufficialmente detto stop con il calcio a cinque: «Per undici anni ho
DALLA SERIE B
Cld, tocca a Maccioni Oanea torna al futsal
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orte girevoli in casa Cld Carmagnola e non poteva essere altrimenti dopo la dolorosa retrocessione in serie B. In attesa di formalizzare il passaggio di consegne nelle cariche societarie, con il presidente Dario Lamberti che ha già da tempo annunciato il proprio passo indietro, ma che rimarrà vicino alla sua creatura in veste di direttore sportivo, anche sul piano squisitamente tecnico è tempo di rivoluzione. Come ampiamente preventivato, Lino Gomes ha salutato la compagnia dopo quattro stagioni straordinarie che hanno accresciuto enormemente il valore della scuola calcio e del settore giovanile giallonero. A raccoglierne la pesante eredità sarà ora colui che ne è stato il vice in questa stagione, ovvero Tiziano Maccioni (in foto), confermando la tendenza della Cld nel pescare in casa. Ulteriore testimonianza sarà la promozione di Francesco Giuliano a tecnico della Under 21 nonché responsabile del settore giovanile, pur continuando a restare anche capitano della prima squadra. E sarà restyling totale anche a livello di giocatori, perché sono già certificate le partenze dei brasiliani Egea, Turelo e Barcellos così come appare praticamente certa anche la partenza del portiere e bandiera Bruno Mastrogiacomo. Tra tante partenze, anche un graditissimo ritorno, ovvero quello di Adrian Oanea che in questa stagione era stato “parcheggiato” al CSF Carmagnola di calcio a 11.
dato tanto a questa disciplina ma è arrivato il momento di farmi da parte». Non una decisione temporanea ma definitiva. Il secondo indizio è il totale smembramento della squadra, a partire dall’organigramma dirigenziale. Marco Lepore, suo fedelissimo e allenatore, sta valutando la possibilità di guidare una compagine giovanile. I Bassotti e il Top Five se lo contendono, mentre Catanzaro è in contatto con il Sermig. Smentiti dunque quelli che parlavano di un Set Up interessato a fusioni o collaborazioni: Muttoni ha deciso di salutare il futsal.
SITO WEB: www.tiroliberoweb.it SOCIETA’ EDITRICE: Amets srls via Vinadio 19 - 10139 Torino PER INFO e PUBBLICITA’: redazione@tiroliberoweb.it Fabio Amoruso (346.255.16.25) DIRETTORE RESPONSABILE: Walter Citro
REGISTRAZIONE: Tribunale di Torino
CAPOSERVIZIO: Sandro Dall’Agnol
numero 27 del Registro Giornali e Periodici
HANNO COLLABORATO: Alessandro Pambianchi, Federico Spanu, Ciccio Mariello
del 17 settembre 2013
MARKETING E GRAFICA: Fabio Amoruso, Fabrizio Tosatto
Cavaglià (BI)
CENTRO STAMPA: Sarnub srl, via Abate Bertone 14
APPROFONDIMENTO
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Online 20 - 31/05/2016
FEMMINILE / La giovane aostana sbarca in serie A Elite con le milanesi
Lauri, il sogno Kick Off Alessandro Pambianchi
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opo un’ottima stagione condita da gol e prestazione di livello, il talento cristallino della classe 2000 Letizia Lauri abbandona il Piemonte. Non sono molti i kilometri che separano Aosta da San Donato Milanese, la tana del Kick Off, eppure per l’autrice di sei reti al Torneo delle Regioni il salto è di quelli davvero importanti. La società lombarda, una delle migliori squadre delle Serie A Elite ha deciso di puntare su di lei nella speranza di crescere assieme. Ecco le parole del Presidente e Allenatore del Kick Off, Riccardo Russo: «Noi avevamo la necessità di completare la rosa per il prossimo anno: visto il tempo, le risorse e le grosse potenzialità che Letizia ha abbiamo preferito lei piuttosto che andare a perdere tempo con qualcuna che è già satura. Detto questo, lei deve pensare a divertirsi e crescere, entra in una dimensione totalmente diversa e avrà la fortuna di giocare con ragazze con vent’anni di esperienza che hanno fatto del calcio a cinque la loro professione, alcune hanno giocato anche su campi internazionali. Sono molto contento e non vedo di la-
vorare on lei, le altre ragazze anche sono entusiaste e sono pronte a inserirla al meglio. Spero apprezzerà il piacere di fare competizioni di alto livello, di entrare in un mondo diverso. In tutte le componenti di questa avventura c’è molto entusiasmo, una parte fondamentale è stato sicuramente il pieno appoggio della
famiglia anche grazie all’ambiente sportivo e non che contraddistingue la nostra squadra. Fin dalla prima volta che ci siamo incontrati c’è subito stata una forte intesa tra noi, Letizia e la sua famiglia. Trattandosi di una ragazza così giovane, che tra l’altro va anche bene a scuola, ci stiamo dedicando tempo a organizzare,
STRETTA DI MANO / Letizia Lauri in compagnia di Riccardo Russo, faro della Kick Off
io in primis, l’extra-campo. Per tanti motivi ritengo la nostra la società idonea per lei per via di una rosa esperta, per la nostra base che è il centro sportivo la cui gestione è essenzialmente il mio lavoro e perché lei che non avrà alcun tipo di pressione: la Kick Off non ha mai puntato su elementi singoli ma sempre sul sistema di gioco complessivo. Noi non abbiamo mai cercato qualche ragazza in particolare nella nostra storia, grazie alle nostre componenti storiche e alla logistica e all’organizzazione della società, le ragazze si sono sempre avvicinate a noi. Per quanto riguarda Letizia, me ne hanno parlato davvero bene i tecnici della Lazio, squadra in cui Letizia si è allenata dopo il Torneo delle Regioni. Ho un rapporto di amicizia con loro e, oltre le caratteristiche tecniche e futuribili per la ragazza, anche secondo loro il nostro sarà l’ambiente giusto per farla crescere. Qualcuno potrà dire che si tratta di una scelta azzardata ma io sono convinto che così non sia, la ragazza ha tempo per migliorare senza nessuna pressione. Penso che questa sia una bellissima storia per il nostro sport».
NAZIONALI
Cafagna e Vitellaro in Under 17 Gueli in rosa
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arà una serata storica quella che vedrà per la prima volta in campo la Nazionale italiana Under 17, appena formatasi con l’obiettivo lungo di partecipare ai Giochi Olimpici Giovanili in programma a Buenos Aires nel 2018. Gli azzurrini di Carmine Tarantino affronteranno stasera alle ore 20.30 e domani alle ore 18 il Portogallo in una doppia amichevole in terra lusitana. E, notizia straordinaria per il nostro movimento, saranno addirittura due i ragazzi piemontesi che avranno l’onore di difendere i colori italiani. Il portiere della Cld Carmagnola Luca Cafagna e l’universale astigiano Simone Vitellaro, fresco campione d’Italia Allievi con l’Orange, faranno infatti parte della storica spedizione, a testimonianza degli enormi passi avanti che i nostri settori giovanili stanno recentemente compiendo, impressione avvalorata anche dallo spettacolare Torneo delle Regioni disputato dalle nostre Rappresentative regionali. E dal mondo in rosa arriva la convocazione di Gueli nella Nazionale femminile per la doppia amichevole del 13 e 14 giugno con la Slovacchia. Chapeau, Pamela.
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PUBBLICITA’
SERIE A
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CAMPIONATO
Gara-2 è astigiana ai rigori, domani la terza sfida
REAL RIETI ORANGE
2 3 Rivincita Orange
1 Guennounna 4 Corsini 5 GHIOTTI 7 Romano A. 8 JEFFE 9 Martinelli 10 Hector 28 Saul 12 Liistro 13 ZANCHETTA 22 MICOLI 27 RAFINHA
ALL. PATRIARCA
4 Romano S. 5 Follador 7 De Luca 8 DUARTE 10 Chimanguinho 11 DE OLIVEIRA 13 Casassa 14 Bocao 15 BERTONI E. 17 Crema 18 NORA 21 ESPINDOLA
ALL. CAFU’
Reti: 5’06’’ s.t. Duarte (A), 19’55’’ Hector (R) SEQUENZA RIGORI: De Oliveira (A) parato, Hector (R) gol, Bertoni (A) gol, Rafinha (R) parato, Duarte (A) gol, Saul (R) parato Arbitri /
Francese di Battipaglia Quarti di Imperia Vidotto di San Donà di Piave
Crono /
Ribaudo di Frosinone
Ammoniti / Follador (A), De Oliveira (A), Saul (R), Bocao (A), Espindola (A), Jeffe (R)
Sandro Dall’Agnol
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Teramo
na sofferenza totale. Ma sarà bene abituarsi perché questa serie di finale ha tutta l’aria di essere tra le più tirate ed equilibrate del millennio. L’Orange riconquista il fattore campo espugnando Teramo e vendicando lo sgarbo subito in gara-1. Ma, come detto, è stata durissima: perché il canovaccio tattico che il Real Rieti ha proposto è stato esattamente il medesimo visto al PalaSanquirico e cioè difesa attentissima e compatta, volta a concedere il minimo indispensabile di conclusioni ai colori orange. I ragazzi di Cafù, dal canto loro, non hanno potuto esimersi dal proporre gioco e condurre le danze fin dal principio, ma ancora una volta le occasioni di gol latitano e non può essere un caso se per la seconda volta in altrettante sfide i primi venti minuti finiscono senza reti. E non che Espindola e Micoli abbiano dovuto compiere interventi fuori dall’ordinario, anzi. Cafù può nuovamente fare affidamento sulla “garra” e sulla forza muscolare di Bocao e Duarte, senza dubbio tra i migliori di serata. L’ex capitano della Lazio, oltretutto, sblocca final-
mente il punteggio con un’azione in proprio che si conclude con un destro in diagonale non eccessivamente potente ma eccezionalmente preciso. Già in precedenza, però, qualcosa pareva cambiato: il rientro in campo dell’Orange è infatti arrembante, con Romano che sciupa e Micoli protagonista di interventi da numero uno. Dopo il vantaggio, gli astigiani sembrano sempre più padroni della situazione ma non riescono a piazzare il colpo del ko, vuoi anche perché i legni respingono i tentativi di Bertoni e Chimanguinho. Poi però è Follador a salvare miracolosamente un tentativo a
porta sguarnita di Hector, preludio all’assedio finale dei reatini con il portiere di movimento. Espindola coglie una clamorosa traversa ma non sembra nemmeno il caso di dover recriminare perché Jeffe sciupa clamorosamente l’unica vera occasione creata dagli uomini di Patriarca. E invece, a cinque secondi dalla sirena, Hector devia di testa una conclusione di Saul e rimanda all’inferno l’Orange. Ma stavolta, gli dei del futsal non sbagliano la scelta e le respinte di Espindola su Rafinha e Saul pareggiano i conti. Senza cancellare la sensazione che sarà una finale dura, durissima.
LA CARICA / L’esultanza del gruppo Orange dopo il successo di Teramo
GARA-1
Zanchetta zittisce gli astigiani Orange - Real Rieti
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1-2
RETI: st 1’55’’ Hector (R), 8’31’’ Romano (O), 17’22’’ Zanchetta (R). ORANGE: Espindola, Nora, Bertoni, Zanella, De Oliveira, S. Romano, Follador, Ramon, De Luca, Chimanguinho, Crema, Casassa. All. Cafù. REAL RIETI: Micoli, Jeffe, Zanchetta, Rafinha, Ghiotti, Corsini, Martinelli, A. Romano, Saul, Hector, Liistro, Guennounna. All. Patriarca. AMMONITI: Ramon (O), Hector (R), Nora (O), Saul (R), Espindola (O), Chimanguinho (O) ESPULSO: Ramon (19’43’’ st) per somma di ammonizioni ARBITRI: Albertini di Ascoli, Rutigliano di Bari, Sabatini di Bologna CRONO: Davì di Bologna
Online 20 - 31/05/2016
L’opinione della Curva Astigiana
Altra musica con Bocao e Duarte
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on il rientro di Bocao e Duarte è stata davvero tutt’altra musica. E forse non è un caso che sia stato proprio l’ex laziale a scardinare la sfida. La loro solidità ha ulteriormente compattato la nostra fase difensiva davanti al solito, eccezionale Espindola. In ombra invece De Oliveira, in fase di calo evidente e forse con addosso sin troppa pressione che lo sta un po’ bloccando. Vedere per credere le occasioni fallite, non da lui, così come il rigore molle ben neutralizzato da Micoli. Però alla fine è arrivata la vittoria, forse decisiva, perché c’è l’impressione che Rieti possa aver accusato il colpo, dopo aver disputato una partita mediocre e oltretutto con il rischio di dover rinunciare al cervello di Jeffe nella gara di domani sera a Teramo. Insomma, bisogna essere fiduciosi e domani sera saremo in tantissimi per spingere i ragazzi al successo.
TABELLONE QUARTI DI FINALE Orange - Cogianco 4-6, 5-0, 3-3 Kaos-Acqua&Sapone 1-1, 2-5 Real Rieti - Montesilvano 7-2, 5-5 Pescara - Luparense 4-5, 6-1, 3-4
SEMIFINALI Orange - Acqua&Sapone 2-4, 4-2, 2-1 Real Rieti - Luparense 2-5, 4-3, 4-2
FINALE Gara 1 - 25 maggio Orange - Real Rieti 1-2 Gara 2 - 30 maggio Real Rieti - Orange 2-3 d.t.r. Gara 3 - 1 giugno Real Rieti - Orange Ev. Gara 4 - 7 giugno Asti - h. 20.45 Ev. Gara 5 - 9 giugno Asti - h. 20.45
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Online 20 - 31/05/2016
PUBBLICITA’
SPECIALE SOCIETA’
PRO VERCELLI
RITORNO AL FUTURO F
orse proprio quando meno te lo aspetti, arrivano delle gioie non preventivate e per tale motivo ancor più belle. Se fosse un libro, l’incipit riporterebbe queste parole, perché la Pro Vercelli ha compiuto una piccola grande impresa. Dopo una passata stagione a dir poco travagliata, Luca Granziero ha voluto prendersi per intero l’onere di riportare questa società sul palcoscenico che si meritava, ovvero quello della serie C2. «E’ iniziato tutto con una piccola rivoluzione - afferma l’allenatore vercellese - l’ingresso nell’organigramma del Direttore Sportivo Roberto Ferrarotti è coinciso con l’arrivo di una dozzina di volti nuovi dal curriculum quasi nullo nel futsal». Granziero firma gli straordinari per dare un’identità alla creatura appena nata. «A differenza degli anni passati è stato più facile amalgamare lo spogliatoio, anche se non nego che i risultati facevano fatica ad arrivare. Quando uscivamo a mani vuote, perdevamo sempre con il minimo scarto, frutto di disattenzioni letali e anche di una inadeguata preparazione alle gare. Alcune volte infatti siamo stati costretti ad annullare la seduta di allenamento per il numero esiguo di risorse disponibili». Eppure, nonostante che il parquet non fornisse riscontri positivi, Granziero era sempre più convinto che la strada intrapresa ad inizio stagione fosse quella giusta. La Coppa Italia di serie D era un’occasione troppo ghiotta per effettuare il salto di categoria. Ferrarotti, in comune accordo con il presidente Caprioglio e l’allenatore, puntella a dovere l’organico. Tutto studiato nei minimi dettagli, così la finale contro il Real Canavese, sul campo neutro di Cavagnolo, si trasforma in una festa che durerà per diverse settimane. La coppa alzata al cielo è il simbolo di una società più forte degli eventi negativi. «Salutare questo gruppo con questo trofeo è semplicemente il massimo». Le parole dell’estremo difensore Diego Bassano hanno il sapore della malinconia perché «questo spogliatoio mi mancherà fortemente, ma nello stesso tempo sono convinto che il prossimo anno po-
tranno raggiungere una salvezza tranquilla anche perché Granziero, a cui devo dire grazie per avermi fatto conoscere questa disciplina, raggiungerà nuovamente l’obiettivo prefissato». Gli fa eco “Puccio” La Grotta, un numero 10 dentro e fuori
dal parquet: «Con Granziero c’è un rapporto stupendo. Esiste un dialogo aperto, onesto e il fatto di non essere permaloso e saper ascoltare sono caratteristiche basilari per un allenatore». Pro Vercelli un (sor)riso, dal sapore di C2.
LA ROSA
PORTIERI Diego BASSANO Marco DIANI Exhidio HAXARI Davide RUOCCO CENTRALI Fabrizio BONOMETTI Said BOUCHAREB Paolo CARELLA Daniele CECCHETTIN Alessandro ISCARO LATERALI Caesar CAVAGNOLO Roberto FROSONI Daniele GELFO Lorenzo TABBIA PIVOT Ayoub AGBI Martino ALLEGRA Alessandro BARDONESCHI Francesco LA GROTTA Maximiliano MARTELLA Alberto PERSEU
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AUGUSTO CAPRIOGLIO
LUCA GRANZIERO
ROBERTO FERRAROTTI
iflessivo, umile e adesso anche vincente. Luca Granziero si gode il primo trofeo vinto da allenatore. Da giocatore ha maturato in passato esperienze in serie D e C1, e dal 2012 ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo per mettere tutta la sua esperienza in questa disciplina. «Mi sono tolto grande soddisfazioni, vedi questa coppa ma anche il fatto di saper gestire un gruppo nuovo. Il confronto con gli altri allenatori mi è servito per capire i punti deboli e saperli migliorare». Vercelli e il calcio a cinque, ovvero un binomio ancora non consolidato. «E’ difficile praticare futsal da queste parti. La città è imprigionata dal calcio». Nonostante tutto
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Online 20 - 31/05/2016
ORGANIGRAMMA
PRESIDENTE Augusto CAPRIOGLIO VICE PRESIDENTE Stefano PASQUINO SEGRETARIO Vincenzo SAGRISTANO CONSIGLIERI Giuseppe CARELLA Roberto FERRAROTTI Stefano PASQUINO Vincenzo SAGRISTANO DIRETTORE SPORTIVO Roberto FERRAROTTI ALLENATORE Luca GRANZIERO VICE ALLENATORE Roberto POCOROBBA PREPARATORE PORTIERI Roberto POCOROBBA ADDETTO ALL’ARBITRO Roberto FERRAROTTI
qualcuno avrebbe detto “eppur si muove”, perché sulla società si sono accesi i riflettori, anche dei non addetti ai lavori. «Speriamo, anche se non mi illudo. Siamo abituati a camminare con le nostre gambe, siamo poveri a livello di esperienza di futsal ma ricchi di spirito, così è anche più bello godersi le vittorie». La famiglia ha rivestito un ruolo fondamentale. «Mia moglie Lorena mi ha sempre invitato a non abbassare la testa nei momenti grigi, e alla fine aveva perfettamente ragione. Ricevevo critiche da parte di tutti, in quanto non eravamo pronti ad affrontare una stagione in un campionato di federazione». Da queste parti, i fatti contano più delle parole.
CUS TORINO
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Centro Estivo
GLOBO SUMMER CAMP
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31/05/2016 Anno 1 - Numero 22 INSERTO SPECIALE
ELEKTRIKD’ORO FEMMINILE
CALCIO A 5 / Campionato-16esimi
Morso AC Denti Nulla da fare per un Salentopoli sin troppo nervoso
Olivieri e compagne concludono al comando il girone dorato e si candidano come principali favorite al titolo
Monaco controllato da Savini
CALCIO A 7 / Silver Cup - Quarti
Cln Rigor Plate Gli Atletico Randagi si mangiano le mani per il ko
CLN RIVOL PLATE
CUS TORINO - CALCIO a 5
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BRONZE CUP - QUARTI / Gli Stemplari non riescono a opporre resistenza
Una Dinamo in scioltezza STEMPLARI
3 7 8 12 13 16 69 99
DINAMO LOSCA Ciccio Mariello
2 6
Bianchini Talarico Russo Veltri Sassanelli Romano Bertoli Allegri
4 Cinelli 6 Inzisa P. 7 Del Buono 10 Inzisa S. 11 Golisano 18 Ripari 22 Galuppi 33 De Benedictis
Reti: pt 6’ Allegri (S), 18’ P. Inzisa (D); st 12’ Golisano (D), 14’ P. Inzisa (D), 16’ Del Buono (D), 18’ e 19’ Ripari (D), 24’ Sassanelli (S)
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a Dinamo Losca stacca con pieno merito il pass per le semifinali di Bronze Cup. La squadra di capitan Pierpaolo Inzisa (doppietta per lui), va sotto, ma dilaga nella ripresa, con 5 reti in 8’ che spezzano le resistenze degli Stemplari, che, per colpa probabilmente del caldo, si sciolgono nel secondo tempo, perdendo le distanze e concedendo voragini dove la formazione biancoverde sguazza fino a portare a casa l’intero risultato. Eppure l’inizio del match non lasciava di certo intendere una disfatta di simili dimensioni per i ragazzi di capitan Bianchini. Anzi, sono proprio i neri a passare al 6’; punizione dal limite, lo zio Bertoli crea un buco in barriera (colpevole la mancanza di copertura della difesa Dinamo) e Allegri è bravo nel farla passare esattamente nello spazio creato: 1-0. Malgrado opinioni discordanti, Talarico su tutti, la tattica di sta-
re chiusi dietro porta notevoli frutti nella prima frazione, tanto che Galuppi e compagni fanno molta fatica a trovare lo spazio per la conclusione e quando ci riescono, Veltri risponde sempre presente. L’intento resiste fino al 18’, quando una buona triangolazione libera Stefano Inzisa nella “posizione dello scemo” per un facile tap-in da due passi; Veltri però è monumentale nel toglierla, ma nulla può sull’irruzione prepotente di Pierpaolo Inzisa, che segna poco, ma quando griglia, è decisivo. Nella ripresa, come detto, gli Stemplari si sciolgono e, malgrado Stefano Inzisa riesca a divorarsi altri due gol dalla posizione privilegiata, al tempo stesso si riscopre assistman, prima armando il 2-1 di Golisano, poi anche il 5-1 di Lipari; nel mentre però sono arrivati anche i timbri di Pierpaolo Inzisa e Del Buono. Ripari, non contento, dopo neanche 30’’ tocca sulla linea un palla impazzita che ballava a ridosso della porta
per il 6-1. Partita e qualificazione in cassaforte già da tempo, ma nel finale arriva il sussulto d’orgoglio stemplare, con Sassanelli che irrompe per il 6-2, che manda i titoli di coda sul match.
Golisano, Dinamo Losca
MICROFONI BOLLENTI
Golisano e Cinelli, una vita a due tocchi
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ono Golisano e Cinelli i nostri ospiti nel post partita: «Per noi è stato difficile giocare, dopo 20 giorni di inattività ed il primo tempo l’ha dimostrato», commenta il numero 11 e ds della Dinamo. Più elaborata l’analisi del metodista (di professione portiere a 11): «Nel girone di ritorno di campionato abbiamo fatto 21 punti su 24, eravamo in grande condizione, anche perché abbiamo trovato questo modo di giocare a due tocchi che ci ha fruttato molto bene. Oggi era difficile sia perché siamo stati fermi venti giorni, ma anche perché questo è il vero primo caldo dell’anno e alle 20 la temperatura è ancora molto elevata. Nel primo tempo abbiamo fatto fatica anche perché siamo ricascati nell’errore di provare a far tutto da soli. Nella ripresa siamo tornati sui nostri passi ed i risultati si sono visti».
CUS TORINO - CALCIO a 5
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Online 20 - 31/05/2016
CAMPIONATO - SEDICESIMI/ Salentopoli alza subito bandiera bianca
AC Denti, ottavi in cassa Sandro Dall’Agnol
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ulla da eccepire sul verdetto finale che spedisce agli ottavi di finale gli AC Denti al termine di una sfida ampiamente dominata sin dalle prime battute, ma che nell’ultima parte di gara ha riservato una montagna di polemiche sterili benché il risultato fosse fuori discussione da lunghi minuti. Che i ragazzi del Salentopoli fossero un pizzico più nervosi del normale lo si intuisce già dalla prima frazione, nella quale sono soventi i battibecchi tra compagni di
squadra anche perché bastano una manciata di minuti all’AC Denti per far capire quel che sarà il risultato finale. Aiazzone, Savini e Sconosciuto, infatti mettono da subito a ferro e fuoco la difesa giallorossa, anche alquanto sfortunata se è vero che sul secondo come sul terzo gol la deviazione fortuita di Dimitri è quanto mai determinate per cogliere di sorpresa Manzari. Tommasi e Monaco provano a scuotere gli animi del Salentopoli, ma ci vuole il senso della posizione di Guadagno per realizzare le due reti che dimezzano il divario.
Ma è solo un fuoco di paglia perché Scali in contropiede fa cinquina, mentre i giallorossi iniziano la loro battaglia privata contro il direttore di gara per un paio di rigori o presunti tali. L’AC Denti, saggiamente, non si fa trascinare nella deriva delle parole ma prosegue a macinare gioco, chiudendo il parziale con la seconda gemma personale di Aiazzone. Il Salentopoli non ha più le forze per ricucire lo strappo, che appena dopo l’intervallo si dilata a dismisura con Savini, Aiazzone e lo splendido cucchiaino di Valentini. Ma se la gara
AC DENTI
è ormai ai titoli di coda, non altrettanto lo sono le emozioni: perché Monaco protesta per un altro rigore, a suo dire evidentissimo, non sanzionato e addirittura abbandona il campo insieme al compagno Simonetti (?). Di qui in poi il Salentopoli si intestardisce in polemiche e discussioni francamente eccessive e inutili. Gli errori o errorini arbitrali possono capitare e, per quanto reiterati, è assurdo ricondurli a prevenzione o volontarietà. A maggior ragione in una sfida che a tutti gli effetti non ha avuto mai storia.
SALENTOPOLI
1 4 6 7 10 12 21 27
DIMITRI (SALENTOPOLI)
3 12
Manzari Ielpo Dimitri Tommasi Monaco Guadagno Nocco Simonetti
1 Ornati 6 Savini 7 Aiazzone 8 Sconosciuto 9 Scali 10 Valentini
Reti: 3’ Aiazzone (A), 5’ Savini (A), 7’ Sconosciuto (A), 9’ Savini (A), 10’ Guadagno (S), 14’ Guadagno (S), 16’ Scali (A), 25’ Aiazzone (A), 5’ st Savini (A), 13’ st Aiazzone (A), 14’ st Valentini (A), 17’ st Valentini (A), 21’ st tl Tommasi (S), 24’ st Sconosciuto (A), 25’ st Scali (A) Ammoniti / Dimitri (S), Savini (A), Monaco (S)
Guadagno festeggia la doppietta
AIAZZONE (AC DENTI)
AC DENTI
VALENTINI (AC DENTI
CUS TORINO - CALCIO a 7
12
Online 20 - 31/05/2016
SILVER CUP - QUARTI / L’Atletico Randagi a un passo dall’impresa
MICROFONI BOLLENTI
Sollievo Cln Rivol Plate CLN RIVOL PLATE ATL. RANDAGI
1 2 5 7 8 10 20 69 93
7 6
Vassallo Bettero Grasso S. Falchero Anzaldi Bonomo Grasso L. Calosso Siviero
1 Federico 2 Francavilla 4 Maestro 5 Squarciafichi 6 Alparone 7 Radino 8 Fiorino 11 Lamonaca 11 Giglio 99 Casula
Reti: st 2’ e 25’ su rig. Falchero (C), 8’ Giglio (A), 13’ Maestro (A) Sequenza rigori: Falchero (C) gol, Alparone (A) gol, Siviero (C) gol, Giglio (A) gol, Anzaldi (C) traversa, Casula (A) palo, Bonomo (C) gol, Maestro (A) gol, S. Grasso (C) gol, Fiorino (A) gol, L.A. Grasso (C) parato, Francavilla (A) alto, Calosso (C) gol, Squarciafichi (A) alto
Ciccio Mariello
S
e volessimo scegliere una colonna sonora, “La cinica lotteria dei rigori” di Elio e le Storie Tese sarebbe un accostamento fin troppo semplice, ma gli Atletico Randagi devono assolutamente maledire la conclusione dai sette metri perché, sino a 20’’ dal termine, si trovavano in semifinale con pieno merito, prima che un penalty sul fil di sirena portasse tutti ai tiri finali dove, pur avendo avuto il match point, alla fine escono sconfitti al cospetto di una Cln che probabilmente non pensava di faticare così tanto contro un avversario che nella regular era stato sotterrato da ben sette marcature. Il primo tempo è abbastanza equilibrato, anche se con qualche eccesso di nervosismo, soprattutto derivante dalle panchine; lo 0-0 all’intervallo è la naturale conseguenza di una frazione bloccata, senza grossi
squilli. La ripresa parte subito forte, al 2’ Falchero si invola sulla destra, resiste ad un intervento in scivolata e piazza un fendente sul palo lungo, dove l’esperienza di Federico (decisamente migliore di molti con la metà dei suoi anni) non può nulla, 1-0. I gialloblù però non sanno gestire il vantaggio e, soprattutto, si complicano l’esistenza in fase di rimessa dal fondo. Ricerca ostinata di un passaggio centrale: le prime volte va bene, ma alla fine Giglio ne approfitta ed indisturbato gonfia la rete: 1-1. Il gol provoca scoramento e qualche malumore in Bonomo e compagni, malumore che culmina quando Maestro al 13’ lascia partire un missile da centrocampo che si infila basso nell’angolino. Non ce la sentiamo di attribuire grosse responsabilità al portiere Vassallo; tutti sanno che la larghezza della porta favorisce le soluzioni dalla lunga distanza, e
se la conclusione è ben indirizzata, diventa imprendibile, 2-1. I Randagi sembrano in controllo del match fino a quando il direttore di gara non indica che siamo a 2’ dal fischio finale. Braccino? Paura di vincere? Non sappiamo, fatto sta che prima Federico è gigantesco su Bonomo, ma sull’azione successiva, lo stesso Bonomo è furbo nel cercare e trovare la gamba di capitan Alparone, rigore voluto ma netto e dal dischetto Falchero rimanda tutto agli shootout. Nei cinque canonici sbagliano i terzi, Anzaldi da una parte (traversa) e Casula dall’altra (palo). Ad oltranza Federico si supera su Lazzaro Andrea Grasso, ma Francavilla sciupa il primo match point (alto). Calosso segna il settimo mentre Squarciafichi mira come il compagno alla luna ed in semifinale va il Cln Rivol Plate che se l’è vista brutta ma ora è tra le favorite alla vittoria finale.
Alparone fa rima solo con delusione
E
’ desolato il capitano dell’Atletico Randagi Ivan Alparone: «L’avevamo vinta, era finita ormai. Ho commesso un fallo non da me, sapevo che non dovevo allungare quella gamba, il rigore era netto. Peccato perché abbiamo dato tutto e meritavamo la semifinale. Contro di loro in campionato ne abbiamo presi sette e oggi volevamo far bella figura. Nel secondo tempo abbiamo rimontato e sarebbero bastati altri 20’’ per portarla a casa. Dispiace, anche perché era l’ultima opportunità per vincere qualcosa quest’anno, invece così siamo fuori da tutto e la nostra stragione al Cus termina qui». Un accenno sul nervosismo durante la gara: «E’ una cosa che mi dà molto fastidio, spesso si fanno tante parole, che non servono a niente. Invece di aiutare l’arbitro, si fa caciara e non va bene».
CUS TORINO - CALCIO a 5 FEMMINILE
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GIRONE ORO / Kick Off arrembante, ma le arancionere tengono la vetta
MICROFONI BOLLENTI
Roberta e l’approccio Luana e la convinzione
Prima classe Elektrikdream
R
ermina in pareggio la sfida tra Kick Off ed Elektrikdream, valida per la quarta giornata del girone oro: il 2-2 finale racconta di una sfida avvincente che le due squadre hanno cercato fino alla fine di portare a casa, dovendosi tuttavia accontentare di dividere la posta in palio, utile comunque alle Elektrik girls per chiudere il girone al comando. Partono meglio le ragazze di Fiorini che, contro i favori del pronostico, in quanto distanti di sei punti in classifica dalle avversarie, passano in vantaggio al 9’, quando un lancio di Di Lisio proveniente dalle retrovie sembra innocuo, ma finisce con il sorprendere l’uscita di Marinò, spiazzata anche dal mancato intervento di Giulia Cintura. La numero 27 si iscrive al tabellino dei marcatori un minuto più tardi: al 10’, infatti, una perfetta combinazione sulla destra tra Luana Cintura e Di Lisio termina con una conclusione di quest’ultima prontamente respinta da Marinò, ma sulla cui ribattuta si avventa prima di tutte proprio Giulia Cintura che firma il raddoppio. Visto il doppio svantaggio, l’Elektrikdream cambia atteggiamento e trova il gol che riapre la partita grazie a Olivieri che, al 14’, approfitta di un calcio d’angolo ben battuto da Paciullo per trovare la deviazione vincen-
Luca Castellano
T
oberta Olivieri, migliore in campo non soltanto per i due gol segnati ma anche per l’indispensabile contributo dato alla squadra in termini di corsa e qualità, analizza così il match: «Siamo partite un po’ contratte e devo dire che non è la prima volta che ci capita di sbagliare l’approccio alle partite: tendiamo spesso a sottovalutare l’impegno inizialmente e per fortuna siamo brave, com’è successo oggi, a rimboccarci le maniche a gara in corsa. Peccato per il palo colpito nel finale, ma siamo soddisfatte del pareggio che ci consente di accedere al turno successivo». E se lo dice la capocannoniere del campionato, c’è da crederle in tutto e per tutto. Anche Luana Cintura, capitano del Kick Off-New Team è contenta della prestazione della squadra: «E’ un risultato tutto sommato positivo, ottenuto contro una squadra che ci aveva sconfitto 5-2 nel precedente incontro: credo che per essere al livello di squadre che, come l’Elektrikdream, occupano i piani alti della classifica, ci sia mancata un po’ di convinzione e la cattiveria giusta nei momenti delicati delle partite».
te che prima sbatte contro il palo e poi termina in rete. Ad inizio ripresa, è ancora la numero 9 arancionera a salire in cattedra in quanto al 6’ recupera palla a centrocampo, si invola verso la porta avversaria e sigla il pareggio, dopo una prima respinta con i piedi di Padarariu. Il secondo tempo scorre via con il punteggio in parità e regala altre due emozioni
nel finale: prima, infatti, ancora Olivieri fa tremare il palo alla destra del portiere avversario con un tiro angolato che termina appunto la sua corsa sul montante e poi all’ultimo minuto Giulia Cintura non riesce a sfruttare l’assist di filtrante di Ciuro per siglare la propria doppietta personale e permettere al Kick Off di portare a casa tre punti.
GIRONE ORO ELEKTRIKDREAM 10
GIRONE ARGENTO
GIRONE BRONZO
JUVE FEMMINILE 6
SCARSENAL
6
9
KHORAKHANE’
6
WONDER CHISSENE 6
POLITEAM
6
GS CASTELLO
4
GM5 AVIS TORINO 6
KUEIKIWI
1
D.N.C.!
MOSQUITO
0
Padurariu Mariani Celia Vacca Di Liso Ollari Ciuro Ponzio Ruata Cintura L. Burgo Cintura G.
1 Marinò 2 Cattaneo 5 Dipino 6 Paciullo 9 Olivieri 10 Giglio 23 Spanò
KICK OFF-NEW TEAM
RIN TIN TEAM
KICK OFF-NEW TEAM 4
1 2 3 4 6 8 10 11 12 21 23 27
2 2
Reti: pt 9’ Di Lisio (K), 10’ G. Cintura (K), 14’ Olivieri (E); st 6’ Olivieri (E)
LE CLASSIFICHE
LUANA CINTURA, KICK OFF
KICK OFF-N.T. ELEKTRIKDREAM
0
OLIVIERI, ELEKTRIKDREAM
MARCATORI 49 RETI: Olivieri (Elektrikdream) 35 RETI: Donderi (Politeam) Rafanelli
(Mosquito Team Futsal) 28 RETI: Novaro (Rin Tin Team) 25 RETI: Balena (Scarsenal) 20 RETI: Rafanelli (Mosquito) 18 RETI: Fiore (Scarsenal), La Nave (Juve Femminile) 16 RETI: L. Cintura (Kick Off-New Team), Cambareri (Juve Femminile) 14 RETI: Ciuro (Kick Off-New Team), Mastronicola (Mosquito Futsal Team), Zanivan Milliery, Ramires (Kueikiwi)
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Online 20 - 31/05/2016
CUS TORINO