TiroLibero_Online19 2016

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24/05/2016 Anno 3 - Online 19 SETTIMANALE GRATUITO EDITORIALE DEL DIRETTORE

E se ora fungesse da Cavallo di Troia?

GIOVANILI

Final Eight storica per gli Allievi Orange di Penna che conquistano il titolo italiano dominando in finale la Golden Eagle Partenope Applausi a scena aperta anche per Aosta e Cld (a pag. 9)

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envenuto Scudetto, con buona pace di chi credeva potesse restare per sempre una parola tabù dalle parti di Asti. Vero, quello conquistato dai favolosi Allievi di un altrettanto favoloso Gabriele Penna non potrà mai valere in senso assoluto come quello che potrebbero centrare Ramon e compagni da qui a un paio di settimane. Ma è comunque un segnale, una chiarissima ed inequivocabile evidenza che il lavoro svolto dal presidente Giovannone e dal suo staff in questi anni sia stato quanto mai efficace e dal valore tecnico e sociale pressoché inestimabile. Ecco perché, nella testa e nel cuore del presidente, questo Scudetto giovanile speriamo tutti che possa fungere da Cavallo di Troia per estirpare i cattivi pensieri e scongiurare il pericolo che va ormai da tempo predicando. Perché se è vero che l’intenzione manifestata è comunque quella di continuare a investire nel settore giovanile e nella sua finalità ludico-sociale, è altresì vero che smarrire per strada il traino della prima squadra vorrebbe dire cancellare un punto di arrivo e il migliore strumento possibile per accrescere l’ambizione di tutti quei bambini e ragazzi che vestono attualmente i colori Orange, ma soprattutto di coloro i quali vorranno avvicinarsi al nostro sport. Walter Citro

CAMPIONI! SERIE A / E’ finale contro Rieti

SERIE C1 / La serie B è ora realtà

Credici, Orange Astense, il ritorno Domata l’Acqua&Sapone in una dura e tirata gara-3 Banzato stende l’Ospedaletti, promozione nel cassetto Per la prima volta nella storia si gioca per lo Scudetto

E il nome di Tabbia torna d’attualità per la panchina


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APPROFONDIMENTO

Online 19 - 24/05/2016

SCENARI / Contatti e sondaggi, intanto Gotta verso Savigliano

IL COMUNICATO UFFICIALE

Manassero che farà? Riccardo Ortic

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minuti finali della regular season, ha ufficializzato le proprie dimissioni dal sodalizio grugliaschese e ammette la chiacchierata con il presidente Pettavino: «E’ un progetto che mi stuzzica molto, però la distanza è effettivamente un problema». Sembrano esserci tutti i pre-

supposti per la fumata bianca, anche perché il numero uno cuneese non ha fatto mistero di cercare un vero timoniere visto che l’esperimento del playermanager si è rivelato fallimentare: Gotta potrebbe essere l’uomo giusto per poter ripartire e puntare alla B.

i entra nel vivo. In serie C1 sarà una settimana decisiva per Sporting Rosta e Sportiamo. La società del patron Franco Manassero è pronta a cercare un partner per la prossima stagione. Collaborazioni, fusioni o simili, sicuramente il mentore dell’attuale Rosta è molto attivo per cercare di non replicare una stagione culminata con la salvezza nei playout ai danni de I Bassotti. Sondaggi tanti ma fino adesso non vi è stata alcuna stretta di mano, così come i colloqui con Jimmy Muttoni e Paolo Clara non hanno per il momento portato a unità d’intenti con Set Up e Sportiamo. Nelle ultime ore, però, si sta facendo largo un’ipotesi suggestiva e particolarmente frizzante: pare ci sia stato un deciso avvicinamento con Alessandro Savasta Fiore, che già da tempo avrebbe in mente di imbastire un nuovo progetto. E l’idea potrebbe essere addirittura quella di rivedere lo Sporting Rosta in serie B tramite il ripescaggio. Da Savigliano, invece, si riscalda decisamente la pista che porta a Pier Gotta come possibile nuovo condottiero. L’ormai ex allenatore dello Sportiamo, autore di una stagione importante con la qualificazione ai playoff sfuggita solo nei FRANCO MANASSERO / Il patron dello Sporting Rosta vuole riportare i biancorossi ad alti livelli

UNIVERSO FEMMINILE

Nascono I Bassotti rosa con Caprio condottiero: «Progetto stimolante»

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’ indubbiamente la notizia del mese dal mondo del calcio a cinque in rosa: è infatti ufficiale che l’anno prossimo ci saranno ai nastri di partenza del campionato di serie C femminile anche I Bassotti. Un progetto con radici solide e che promette di diventare rapidamente punto di riferimento dell’intero movimento. E non a caso, la scelta è ricaduta su un allenatore che sarà colonna portante della realtà, un tecnico capace di condurre la Rapp in rosa in finale al Torneo delle Regioni e i suoi Terribili Under 21 del Top Five a un clamoroso e meraviglioso ottavo di finale nazionale. Ma Nicola Caprio aveva bisogno di nuovi stimoli, motivo per cui ha scelto di abbandonare la sua “famiglia” dopo ben 14 an-

ni: «E’ stata una decisione difficilissima. Dopo una stagione così straordinaria con il Top Five ho avuto la sensazione che si fosse concluso il mio ciclo. Siamo partiti da zero, facendo sacrifici enormi e con una squadra che il primo anno perse tutte quante le partite. Ma abbiamo costruito piano piano, crescendo in casa i nostri giovani che ora sono arrivati a essere tra i migliori in Italia. Avevo però bisogno di rimettermi in gioco, di sfidare nuovamente me stesso e lanciarmi in un progetto che mi stimolasse ancor di più. Perché ho bisogno di vivere il calcio a cinque con passione ed entusiasmo, sensazioni che l’universo femminile mi sta infondendo da un po’ di tempo, il cui culmine è stato certamente il Torneo delle Regioni. L’idea di creare un nuovo progetto a lungo termine in campo femminile mi stuzzica moltissimo e l’occasione concessa da Massimo Bassis è quella ideale. Devo però ringraziare una volta di più il presidente del Top Five Franco Colasanto, con il quale ho condiviso quattordici anni meravigliosi e che adesso ha avuto la giusta sensibilità nel capire di cosa avessi bisogno, lasciandomi libero di iniziare subito il nuovo percorso. Giovedì, infatti, terremo a Druento il primo raduno per selezionare le ragazze, grazie anche alla collaborazione

E

’ un arrivederci, questo è sicuro. La Cld Carmagnola calcio a 5 comunica ufficialmente che le strade, sportivamente parlando, si separano con Lino Gomes. Dopo quattro anni intensi e ricchissimi, dalla stagione 2016/2017 il brasiliano classe 1974 non sarà più l’allenatore-giocatore della Prima squadra, il preparatore dei portieri, l’allenatore dell’Under 21 e dell’Under 18, il coordinatore del Settore Giovanile. Con Lino Gomes la Cld ha vinto un campionato di Serie B, centrando una storica promozione in Serie A2. Poi, tre stagioni nel secondo campionato nazionale, con due salvezze consecutive, per quanto riguarda la Prima squadra. Nel Giovanile, un lavoro certosino che ha incentivato e spinto il processo di crescita dei Primi Calci, Esordienti, Allievi e le due Under. Senza dimenticare l’ultimo e fresco risultato: la storica semifinale Scudetto, giocata dall’Under 18 a Prato, contro il Kaos Futsal. «Non finiranno mai le mie e le nostre parole, per ringraziare Lino Gomes. Lo ringrazio personalmente per l’eredità che ci lascia. La Cld Carmagnola ti porterà sempre nel cuore. Un professionista vero, esemplare. Un allenatore preparato, un educatore, un insegnante. Un esempio dentro e fuori dal campo di gioco. Un giocatore eccezionale, adrenalinico, grintoso, decisivo, dai 1000 polmoni. Ma, soprattutto, un vero amico e un vero uomo, affiancato dalla splendida moglie Roberta» sono le parole del presidente Dario Lamberti. Lino Gomes è stato salutato da giocatori, dirigenti, tifosi e amici, in una serata conviviale svoltasi ieri al palasport di Caramagna Piemonte. La società giallonera, oltre ad augurargli buon viaggio per il Brasile e buone vacanze, lo ringrazia per la professionalità messa a servizio dei propri colori, augurandogli il meglio a livello sportivo e personale. Ribadendo il concetto: arrivederci Lino!

di alcune società del panorama piemontese, in particolare la Juve e il suo presidente Turano, il quale sta indirizzando verso il nostro progetto alcune delle sue giocatrici. Le nostre porte sono però aperte a tutte, dunque se qualche giocatrice fosse interessata non esiti a contattarci».

NICOLA CAPRIO / Il nuovo allenatore de I Bassotti al femminile

SITO WEB: www.tiroliberoweb.it

FLASHNEWS

Mondiali 2016

Sono stati sorteggiati i gironi della prossima kermesse colombiana che vedrà gli Azzurri di Roberto Menichelli impegnati nel gruppo C in compagnia di Paraguay, Guatemala e Vietnam

Ora c’è l’annuncio: Gomes lascia la Cld

SOCIETA’ EDITRICE: Amets srls via Vinadio 19 - 10139 Torino PER INFO e PUBBLICITA’: redazione@tiroliberoweb.it Fabio Amoruso (346.255.16.25) DIRETTORE RESPONSABILE: Walter Citro

REGISTRAZIONE: Tribunale di Torino

CAPOSERVIZIO: Sandro Dall’Agnol

numero 27 del Registro Giornali e Periodici

HANNO COLLABORATO: Alessandro Pambianchi, Federico Spanu, Ciccio Mariello

del 17 settembre 2013

MARKETING E GRAFICA: Fabio Amoruso, Fabrizio Tosatto

Cavaglià (BI)

CENTRO STAMPA: Sarnub srl, via Abate Bertone 14


SERIE A

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PLAYOFF

Da domani sera sarà sfida al Real Rieti per il tricolore

ORANGE ACQUA&SAPONE

2 1 E’ una finale in Orange

4 Romano 5 Follador 6 Ramon 7 De Luca 9 ZANELLA 10 Chimanguinho 11 DE OLIVEIRA 13 Casassa 15 BERTONI E. 17 Crema 18 NORA 21 ESPINDOLA

ALL. CAFU’

1 MAMMARELLA 2 BURRITO 3 Bufalari 6 Paulinho 7 MIMI 11 Sidney 12 Mambella 16 MURILO 17 Montefalcone 19 Cesaroni 20 JONAS 21 Schiochet

ALL. BELLARTE

Reti: 19’26’’ p.t. Nora (AS), 11’56’’ s.t. Chimanguinho (AS), 15’34’’ Jonas (AC) Arbitri /

Di Gregorio di Enna Delpiano di Cagliari Morabito di Vercelli

Crono /

Pasquino di Nichelino

Ammoniti / Murilo (AC), Paulinho (AC)

Walter Citro

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Asti

’Orange aggiorna le pagine della propria storia, conquistando la prima finale scudetto che la vedrà opposta al Real Rieti. Gli arancioneri hanno sconfitto pochi giorni fa l’Acqua&Sapone in una tiratissima gara 3 di semifinale che ha esaltato il PalaSanquirico. E’ stata un partita combattutissima, contraddistinta da legni a non finire e da alcune spettacolari parate di Espindola e Mammarella. Parecchie, però, le occasioni fallite dall’Orange prima di riuscire a trovare il meritato vantaggio grazie al tocco da rapace d’area di Nora dopo il palo colpito da Zanella. Nella ripresa Bellarte schiera immediatamente il portiere di movimento, come già fatto nella seconda gara, ma rischia clamorosamente sul legno colto da Espindola. L’incrocio dei pali salva poi anche gli astigiani dalla bomba dell’ex Jonas, prima che Chimanguinho metta in ghiaccio la partita a porta sguarnita. E’ ancora Jonas a riaprirla, prima che Schiochet sfondi quasi la traversa dalla di-

stanza. Gli sforzi degli abruzzesi non vengono però premiati, perché sarà l’Orange a potersi

finalmente giocare il tricolore. Si parte domani sera al PalaSanquirico.

IN FUGA / Chimanguinho cerca di sfuggire a Mimi (foto Pletosu, divisionecalcioa5.it)

RISULTATI E MARCATORI

Anche Rieti si esalta in gara 3 Real Rieti - Luparense

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4-2

RETI: 5’28’’ p.t. Corsini (R), 9’22’’ Zanchetta (R), 6’14’’ s.t. Ique (L), 7’10’’ Saul (R), 12’59’’ aut. Saul (R), 19’28’’ Hector (R) REAL RIETI: Micoli, Ghiotti, Jeffe, Zanchetta, Rafinha, Corsini, Romano, Martinelli, Hector, Saul, Liistro, Guennounna. All. Patriarca. LUPARENSE: Miarelli, Giasson, Honorio, Foglia, Leitao, Caverzan, Baron, Ique, Guedes, Caverzan, Etilendi, Morassi. All. Fuentes. AMMONITI: Zanchetta (R), Corsini (R), Giasson (L), Liistro (R), Foglia (L), Ghiotti (R), Jeffe (R) ESPULSI: Ique (L) al 7’41’’ per proteste dalla pancnina, Foglia (L) al 18’14’’ s.t. per somma di ammonizioni ARBITRI: Peroni (Città di Castello), Prisma (Crotone), Intoppa (Roma 2) CRONO: Micciulla (Roma 2)

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L’opinione della Curva Astigiana

Il bello deve ancora venire

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siamo finalmente in finale Scudetto! Il sogno prosegue, la città è in fibrillazione e preannuncia un “sold out” che rappresenta lo spot migliore per il futsal. La doppia sfida con l’Acqua&Sapone ha evidenziato come la forza del collettivo e l’esperienza abbiano prevalso e facciano la differenza con numeri mostruosi per due totem imprescindibili e insostituibili come quelli di Nora (sesta finale per lui) e per Bertoni, alla sua settima finale. Due pilastri monumentali che con il loro contributo, fanno girare a meraviglia una squadra che ha visto confermare il tandem Crema-Chimanguinho come una delle più forti, robuste e potenti a livello non solo europeo, due centravanti che confermano di garantire rapidità e corsa e di regalare giocate d’alta classe e spettacolo allo stato puro. E poi, ultima annotazione, un Espindola da applausi che ormai è la scommessa vinta di questa stagione. Ma il bello deve ancora venire.

TABELLONE QUARTI DI FINALE Orange - Cogianco 4-6, 5-0, 3-3 Kaos-Acqua&Sapone 1-1, 2-5 Real Rieti - Montesilvano 7-2, 5-5 Pescara - Luparense 4-5, 6-1, 3-4

SEMIFINALI Orange - Acqua&Sapone 2-4, 4-2, 2-1 Real Rieti - Luparense 2-5, 4-3, 4-2

FINALE Gara 1 - 25 maggio Asti - h.20.45 Gara 2 - 30 maggio Teramo - h. 20.45 Gara 3 - 1 giugno Teramo - h. 20.30 Ev. Gara 4 - 7 giugno Asti - h. 20.45 Ev. Gara 5 - 9 giugno Asti - h. 20.45


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SERIE C1

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PLAYOFF

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SPAREGGIO PLAYOFF / Tutto facile nel ritorno contro l’Ospedaletti

L.ASTENSE OSPEDALETTI

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

2 0 Astense, bentornata in B

TROPIANO Cussotto SORCE BANZATO Costa FAZIO MASCHIO Lovisolo Carè Chiacchio Lorenzin Bouanani

ALL. MIGLIA

1 Ghisi 2 MELINI M. 3 Ausenda 4 Torre 6 TRAMONTANA 8 SERIANNI 11 Melini A. 13 Bianco 18 SERVA 90 MORAGLIA

ALL. RESTELLI

Reti: 5’ st e 9’ st Banzato Arbitri / Salvatore di Gallarate Krupic di Brescia Ammoniti / Melini (O), Torre (O)

IL MEGLIO La festa finale dei piemontesi con un Roberto Fazio assolutamente scatenato

IL PEGGIO Lo spettacolo è andato in scena solemente su “Chi l’ha visto?”

Walter Citro

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Asti

abato 21 maggio 2016. Da questa data l’Astense (ri)sale sul palcoscenico nazionale della serie B. Un anno di purgatorio o, se preferite, di inferno perché salire fino alla serie A2 per poi precipitare di due categorie, non è un fatto quotidiano. Bentornata serie B, ovvero la categoria che più si addice al galletto biancoazzurro. A sancire tutto questo è stata la finale dei playoff (stra)dominata contro l’Ospedaletti. La squadra ligure ha confermato il trend negativo contro le compagini della nostra regione. Fino adesso solo il Città Giardino è riuscito nell’impresa di battere il Tarantasca. Statistiche a parte è stata una promozione mai messa in discussione. Forse lo sforzo più probante è stato quello di spuntarla nei playoff regionali con quel sigillo di Lorenzin che ha annichilito il Time Warp. Cronaca di gara povera, anzi quasi assente. Il caldo estivo ha fatto trotterellare i piemontesi che, forti del largo successo all’andata, hanno gestito l’ampio margine di vantaggio. Lo spettacolo di sicu-

ro non ne ha beneficiato, e qualche sbadiglio in tribuna è partito. Poco importa perché ormai il più era stato fatto. Dopo una prima frazione a reti bianche, nell’intervallo il presidente Lasagna entrava negli spogliatoi per dare una

scossa alla squadra per poter scaldare (anche se la temperatura bastava e avanzava), il pubblico del PalaSanquirico. Così l’incipit di gara della ripresa è stato esatta antitesi del primo tempo. Banzato firma per due volte il tabellino

dei marcatori. Tutto in pochi minuti e tutto fin troppo facile. Proprio lui, uno dei senatori che ha conosciuto il futsal dalle categorie amatoriali al tetto della A2. Una storia d’altri tempi, ma quotidiana da queste parti.

MANOVRE FUTURE / Il presidente Lasagna intanto apre ad alcuni ingressi societari

«Tabbia? E’ presto per parlarne» Walter Citro

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Asti

opo la festa, bisogna pianificare il futuro nei minimi dettagli. Paolo Lasagna è consapevole del lavoro da svolgere per far sì che la serie B sia una categoria in cui la sua Astense troverà la giusta dimensione. «Non nascondo che quest’anno sia stato sofferto - prosegue il presidente - ma il gruppo ha prevalso su tutte le difficoltà grazie anche all’apporto di Miglia che di fatto è riuscito a raggiungere l’obiettivo che ci eravamo prefissati». Parole mielose verso il timoniere di una truppa che adesso solcherà i mari del palcoscenico nazionale. Ecco avanzare la programmazione con l’idea di far sedere sulla prossima panchina un allenatore con un curriculum importante. «Tabbia? E’ un nome presente sulla lista, ma andiamoci piano perché è troppo presto per parlarne». Il ritorno su una panchina di un campionato nazionale per l’ex allenatore dell’Asti, è più di una possibilità, ma questa non è l’unica novità concreta visto che il mercato è praticamente impossibile imbastirlo “visto che dipende anche

dal futuro dell’Orange anche se per giocatori come Celentano le porte sono sempre aperte”. La famiglia Astense ha però accolto un nuovo membro. Riccardo Scavino si affianca a Gianfranco Lotta e al

presidente. Il patron del San Domenico Savio (società di Eccellenza di calcio a undici), si è innamorato di questa disciplina. «Non posso nascondere il tutto - afferma Lasagna - posso dire che Sca-

COPPIA D’ORO / Il presidente Paolo Lasagna e l’allenatore Fabio Miglia

vino non immaginava che il calcio a cinque fosse così bello». Per adesso il ruolo di Scavino non è stato ancora ufficializzato ma il suo ingresso non è affatto secondario, visto che in tribuna era pre-

sente Riccardo Averna, ovvero il Direttore Generale del San Domenico Savio, sceso successivamente sul parquet per unirsi ai festeggiamenti. E’ iniziata ufficialmente la nuova era: Astense 2.0.

L’ABBRACCIO / L’entusiasmo per il match-winner Banzato, autore della doppietta


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SPECIALE SOCIETA’

SET UP

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DNA VINCENTE

na maglia celebrativa per riassumere undici anni di vita. Sul retro, ogni anno, viene evidenziato con un trofeo alzato al cielo. Ne ha fatta di strada il Set Up, collezionando affermazioni a volontà. Jimmy Muttoni anche quest’anno non si è smentito guardando alla fine tutti dall’alto verso il basso anche se ad inizio stagione non era poi così scontato. «E’ stata una stagione sofferta – afferma il presidente – ma quest’anno è stato particolare perché non c’era una dominatrice assoluta. Tutti si toglievano punti a vicenda e così questo contesto ci ha permesso di recuperare il terreno perduto all’inizio». La svolta è arrivata nel girone di ritorno con l’arrivo di un bomber che assume le sembianze di Paolo Prudente. Il pivot ha detto 33,

e con tutti questi sigilli la vetta è diventata sempre più un obiettivo raggiungibile. «E’ stata un’ottima esperienza anche se sono arrivato a stagione in corso - afferma il pivot - mi sono trovato subito a mio agio, perché il gruppo ti fa sentire tale. La classifica marcatori fa piacere ma quello che conta è il risultato di squadra. A livello di numeri sono stato più che coerente visto che ho siglato lo stesso numero di reti sia con il Savigliano che con questa maglia». Gli fa eco il presidente: «L’arrivo di Paolo, è stato basilare per colmare quella lacuna che avevamo constatato per tutto il girone di andata. Ci mancava la finalizzazione e con il contemporaneo arrivo di Enrico Orlandin abbiamo dato una quadra importante alla squadra».

Così sono arrivate una serie di vittorie basilari per far capire agli avversari che il Set Up era tornato: a Novara con sette giocatori è arrivata l’impresa, così come contro il Santa Rita. Queste alcune delle tappe principali di un successo che ha come protagonisti uno zoccolo duro che permane oramai da diverso tempo. Tedesco, Zoccali, Catanzaro, ovvero i fedelissimi del presidente: «Non devo ringraziare solo loro, ma anche per esempio i portieri in quanto Pantaleo e Alfano secondo me sono di un’altra categoria, per non dimenticare Di Viggiano arrivato grazie all’aiuto di Jonatha Falco». Tanti applausi per il Set Up riuscito ancora una volta ad arricchire la propria bacheca con un’altra piccola, grande impresa.

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MARCO LEPORE

PRUDENTE & MAZZUCCATO

JIMMY MUTTONI

a vinto tanto Jimmy Muttoni in questi undici anni. «Naturalmente la Coppa Italia è il trofeo cui tengo di più, ma tutte le promozioni hanno un sapore particolare». Diplomatico e mediatore di natura, il presidente del Set Up ha un piccolo rimpianto: «Avrei voluto vincere più Final Four ma non ci sono riuscito». Qualcuno diceva che “vincere aiuta a vincere”, ma il piccolo segreto di questo palmarès è il gruppo: «Questo è l’ingrediente principale per raggiungere degli obiettivi, è normale che non ci sia altra cosa che unisca più di una vittoria». L’onestà e la lucidità portano Muttoni ad affermare che “grazie a Davide Catanzaro e Lionello Po-

ma ho fatto tutto questo nel futsal”. In questo elenco non viene menzionato Marco Lepore, perché l’allenatore è soprattutto un amico con cui ha condiviso le avventure scolastiche, lavorative e quelle del futsal. «Con lui c’è un rapporto particolare che si è consolidato in tutti questi anni. Litigare? Certo che abbiamo diversi punti vista, ma l’importante è conoscere il pensiero dell’altro». Il calcio a cinque non solo sinonimo di gratificazioni sportive, ma “è stata anche un’importante palestra di vita”. Ha stretto tante mani ma “quelle di Mauro Cornelj e Franco Manassero mi hanno arricchito a livello umano”. Tutto questo è Jimmy Muttoni.


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ALLIEVI / Il primo tricolore del sodalizio astigiano porta la firma dei ragazzi di Penna

SCUDETTO ORANGE C

’è un qualcosa di sublime romanticismo nel primo Scudetto della storia orange e cioè che a vincerlo sia stato un allenatore “astigiano” in tutto e per tutto. Ma non un semplice allenatore, perché Gabriele “Gaghi” Penna è molto di più: tecnico preparato e serio sì, ma anche e soprattutto persona semplice, educata e mai fuori dalle righe, che con i suoi modi pacati ed eleganti ha saputo plasmare un gruppi di ragazzi dall’enorme talento ma anche dal carattere spesso bizzoso e incostante. Gabriele Penna è un ragazzo che ha avuto l’umiltà e la capacità di assorbire il meglio di ciò che i maestri brasiliani di questo sport hanno saputo donare all’Orange,

che in questa occasione più che mai ci piace chiamare Asti. Quell’Asti che ha moltissimo di suo, per tutto ciò che lui e la sua famiglia hanno regalato alla città e alla società. E saranno stati in tanti a palpitare ed emozionarsi di fronte alle sgroppate di Sanfilippo, alle paratissime di Scianna, alla spregiudicatezza di Alongi, così come quando un immenso Vitellaro ha tracciato la rotta nella finale contro la Golden Eagle Partenope. Lo stesso capitano che ha poi avuto il privilegio di sollevare la coppa al cielo e il potere di far commuovere tutti quelli che amano e dedicano una parte della propria vita all’Asti calcio a cinque. A cominciare proprio da Gabriele Penna.

FINALE

SEMIFINALE

ORANGE PARTENOPE

FENICE

ORANGE

Foto Cassella, divisionecalcioa5.it

QUARTI DI FINALE MEDAGLIE D’ORO ORANGE

4

1

2

3

5

8

SCIANNA CURALLO VITELLARO SANFILIPPO MAROCCO Alongi Pieracci Pinto Pace Ghouati Scalzo Morando

GAUDIOSI AIELLO AVOLIO CASIZZONE MANDATO Bartilomo Nunziata Pacella Sammarco Varriale Celentano

MORETTO BERTULETTI BOTOSSO CANUTO GIOMMONI Rezzou Bettiolo Pace Pezzuto Immaculada Perpignano Trento

SCIANNA CURALLO VITELLARO SANFILIPPO MAROCCO Alongi Pieracci Pinto Ghobrani Fiorilli Scalzo Saracco

RICATTI PARADISO ROCIOLA TUOSTO FILANNINO Labroca Cimmino Nannola Volpe

MORANDO ALONGI VITELLARO GHOUATI MAROCCO Curallo Pieracci Pinto Pace Sanfilippo Scalzo Scianna

ALL. PENNA

ALL. NITTI

ALL. PAGLIANTI

ALL. PENNA

ALL. DEVINCENZO ALL. PENNA

Reti: 6’55’’ s.t. Vitellaro (O), 11’45’’ Alongi (O), 12’08’’ Vitellaro (O), 14’39’’ Pacella (P), 15’33’’ Alongi (O)

Reti: 12’09’’ p.t. Curallo (O), 13’05’’ Vitellaro (O), 8’55’’ s.t. Botosso (F), 15’26’’ Sanfilippo (O), 18’46’’ Botosso (F)

Reti: 0’25’’ p.t. Vitellaro (O), 1’58’’ Alongi (O), 2’48’’ Tuosto (M), 6’43’’ Filannino (M), 7’45’’ Curallo (O), 9’19’’ Paradiso (M), 13’37’’ Marocco (O), 14’02’’ Pinto (O), 14’34’’ Paradiso (M), 19’26’’ Marocco (O), 1’33’’ s.t. Cimmino (M), 4’32’’ Marocco (O), 9’48’’ Sanfilippo (A)

PAROLA DI PENNA

N

on mi aspettavo di arrivare fino in fondo, però c’era la consapevolezza di avere un buon gruppo con potenzialità per fare bene, poi certo non sai mai chi vai a incontrare. La fortuna ha il suo ruolo e sicuramente noi ne abbiamo avuta, è stato un mix di cose che si devono incrociare e noi siamo stati abili a sfruttarle. I ragazzi non sono abituati a giocare in tempi così ravvicinati, non ho fatto molto turn over, eravamo molto tesi e non è stata affatto facile la finale. Nel primo tempo ci siamo studiati, abbiamo creato come rischiato qualcosa, nell’intervallo ci siamo detti che se volevamo arrivare a prendere quella coppa dovevamo fare qualche cosa di più e abbiamo preso fiducia. Il VeneziaMestre era sicuramente la squadra più completa, dopo una prestazione da parte nostra non positiva ai quarti e l’espulsione di Ghouati, non eravamo nelle migliori condizioni per affrontarli ma abbiamo tirato fuori il massimo. Probabilmente la Coppa l’abbiamo

vinta li, abbiamo preso consapevolezza e ci siamo compattati: battuti loro abbiamo capito di potercela fare. All’inizio siamo partiti con qualche difficoltà proprio perché c’é molta differenza tra Giovanissimi e Allievi, non avevano capito cosa servisse per diventare grandi: i classe ‘99, sapendo di essere un buon gruppo, si era un po’ seduto inizialmente e facevano spesso il minimo indispendabile. Andando avanti, qualche delusione, come la sconfitta a Carmagnola o con la Juniores, è servita ai ragazzi che hanno preso consapevolezza di doversi allenare in maniera un po’ diversa per arrivare pronti alla Final Eight. Alcuni dei miei hanno davvero delle qualità importanti, devono continuare ad avere ambizione e voglia di crescita. Ora sono davvero esausto, siamo tornati tardi tra festeggimaneti continui e il viaggio, non ho ancora realizzato bene cosa abbiamo fatto ma la soddisfazione è davvero enorme!


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FINAL EIGHT

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GIOVANISSIMI / I Rosa boys arrivano a un centimetro dal trionfo poi vengono beffati

Aosta, i rigori sono una condanna Alessandro Pambianchi

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Montecatini (Pt)

’Aosta nonostante l’assenza di

Macrì e con Grange portiere improvvisato accarezza e sfiora l’impresa salvo poi arrendersi alla roulette dei rigori. Il Kaos si conferma regina nera del nostro futsal e dopo aver eliminato Top Five e Aosta nell’U21 e la Cld nella Juniores, rincorre per tutta la partita Pettinari e compagni per poi beffarli nel momento decisivo. Le reti in apertura di entrambi i tempi fissano il risultato sul due a zero per l’Aosta. Successivamente, Teyou sorprende da fuori Grange e riaccende il fuoco del match, i ferraresi rischiano di pareggiare e l’Aosta va molto vicina al tris con Bisi e con Arlian che colpisce il palo. A venticinque secondi dalla fine Russo, che di pali ne ha colpiti due, realizza un bellissimo quanto paralizzante gol del pareggio. L’Aosta si riporta in vantaggio nei supplementari ma si fa nuovamente recuperare e, in questa strana partita, il portiere di riserva ferrarese Monini para il rigore decisivo a Bisi permettendo così al Kaos di laurearsi campione. Così Rosa: «Abbiamo fatto comunque molto bene in que-

sta Final Eight, abbiamo ricevuto i complimenti da tutti. Le difficoltà sono state tante, abbiamo giocato tre partite senza portiere con Grange tra i pali. Dobbiamo davvero fare un monumento a questo ragazzo, si è preso la responsabilità di andare in porta e ha fatto quello che ha potuto, inoltre è nel giro della Nazionale, ma anziché mettersi in mostra ha pensato prima di tutto alla squadra prendendosi una grossa responsabilità. Abbiamo anche perso Macrì in semifinale: con lui e Grange come giocatori di movimento avremmo sicuramente vinto secondo me, già così abbiamo giocato nettamente meglio di loro. Dopo il 2-0 avevamo la partita in pugno, con un tiro da fuori e un tiro della domenica hanno pareggiato i conti. Abbiamo comunque giocato bene, sono molto soddisfatto: prima di partire avrei firmato per il secondo posto, certo quando siamo arrivati e abbiamo visto le altre squadre sapevamo che avremmo potuto arrivare fino in fondo. Peccato perché anche nel supplementare siamo andati in vantaggio e ci siamo fatti nuovamente riprendere. Sono comunque entusiasta dei progressi dei ragazzi e dell’annata che hanno fatto».

FINALE

SEMIFINALE

QUARTI DI FINALE

AOSTA

KAOS

4

PUTIGNANO

AOSTA

6

6

AOSTA

VIBONESE

7

4

1

GRANGE BISI ZANETTI PETTINARI ARLIAN Ortu Podio Viot Marchese Saracino Ignoti Munier

BONETTI ROMANINI FORSCH TEYOU ADAMI Russo Giordano Lefons Marini Kerrick Cristaudo Monini

LORUSSO BOVE DETOMASO LOVECE CONSOLE Degan Netti Delfine Recchia Masi Losavio Lerario

GRANGE MACRI’ ZANETTI PETTINARI ARLIAN Ortu Bisi Viot Marchese Saracino Ignoti Munier

GRANGE MACRI’ ZANETTI PETTINARI ARLIAN Ortu Bisi Viot Marchese Saracino Ignoti Podio

CUGLIARI CALZONE PUNGITORE TRACLO’ DI SANTO Cilurzo Briga Rubino Occhiato Pallaria Sorrentino Fiorillo

ALL. ROSA

ALL. BARILLARI

ALL. MIGNOZZI

ALL. ROSA

Reti: 00’55’’ p.t. Pettinari (A), 1’15’’ s.t. Bisi (A), 5’55’’ Teyou (K), 14’35’’ Russo (K), 2’45’’ p.t.s. Ortu (A), 2’06’’ s.t.s. Teyou (K)

Reti: 2’18’’ p.t. Lovece (P), 9’21’’ Ortu (A), 11’40’’ Bove (P), 14’41’’ Ortu (A), 6’19’’ s.t. Pettinari (A), 9’42’’ Bove (P)

Sequenza rigoriI: Teyou (K) gol, Pettinari (A) gol, Giordano (K) gol, Bisi (A) parato, Monini (K) gol

Sequenza rigori Console (P) gol, Pettinari (A) gol, Lovece (P) gol, Saracino (A) gol, Bove (P) gol, Arlian (A) gol, Detomaso (P) parato, Bisi (A) gol

ALL. ROSA

ALL. CAMMARATA

Reti: 1’17’’ p.t. Zanetti (A), 9’41’’ Ortu (A), 10’55’’ Di Santo (V), 8’39’’ s.t. Ortu (A), 11’51’’ Viot (A)

JUNIORES / Manifestazione da ricordare anche per i gialloneri, fuori in semifinale

La Cld si arrende solo al super Kaos Alessandro Pambianchi

L

Prato (Fi)

a Cld esce a testa dimostrando di meritarsi la platea di Prato. La semifinale contro il Kaos ha il sapore di saluto e ringraziamento a Lino Gomes e al lavoro svolto in questi anni nel percorso di crescita dei giovani gialloneri. Ecco le parole di Davide Ricardi, responsabile del settore giovanile della Cld: «E’ stata un’esperienza stupenda, intensa e indimenticabile, è stato bellissimo stare con tutte le altre squadre nell’albergo, un’esperienza di confronto in uno spirito olimpico, davvero tutto ben organizzato. Per quanto riguarda l’aspetto sportivo si era tutti concordi tra gli addetti ai lavori che il Kaos fosse nettamente la squadra più forte, molto al di là degli standard soliti. Hanno diversi giocatori con un largo minutaggio in Serie A, abbiamo fatto ciò che potevamo in semifinale, ci siamo difesi molto bene contro di loro e siamo quelli a cui hanno segnato meno gol. Siamo partiti con l’intenzione di fare bella figura e dimostrare che non eravamo li per caso e direi che ci siamo riusciti.

A noi interessava capire dove fossimo a livello nazionale e direi che meritiamo di essere tra le prime quattro, con più fortuna nel sorteggio si poteva arrivare anche in finale contro i ferraresi. Stiamo comunque crescendo e questa esperienza è stata un premio per quanto seminato, i nostri Allievi sono stati gli unici a sconfiggere l’Orange campione d’Italia in tutta questa stagione. Nella Final Eight eravamo gli unici ad avere cinque ragazzi del ‘99, con almeno uno sempre in campo e

nell’ultima partita quattro contemporaneamente. Nel complesso é stato un anno eccezionale, a inizio anno speravamo e contavamo di fare di arrivare alla Final Eight con la juniores e ai play-off che non si sono poi disputati con gli allievi. Colgo l’occasione per ringraziare mister Gomes, abbiamo deciso di comune accordo di intraprendere un percorso diverso, lui ci ha dato le indicazioni per potere arrivare ad alti livelli, sta a noi ora continuare a lavorare sulla strada tracciata».

SEMIFINALE

QUARTI DI FINALE

KAOS

CLD

CLD

CUS ANCONA

4

0

1

0

LUAN CAFAGNA GUILHERME SALDI’ LUCAS NOVELLI SIGNORINI SOLAVAGIONE SALAS LISA Bet Garelli Gabriel Vigliaturo Tiago Lorusso Matheus Silvestri Botrugno Maccagno Cuoghi La Mendola Gruppioni Ganci

ALL. PELLERINO

ALL. GOMES

Reti: 16’31’’ p.t. Salas, 1’51’’ s.t. e 9’35’’ Lucas, 6’21’’ Gabriel

CAFAGNA MARCHIONNE SALDI’ BIANCHI NOVELLI GALLOZZI SOLAVAGIONE SABBATINI LISA PERUCCI Garelli Centonze Vigliaturo Cezar Lorusso Fioretti Silvestri Giacchetti Maccagno Pellegrino La Mendola Rahali Ganci La Gatta

ALL. GOMES

ALL. PENNACCHIONI

Reti: 19’47’’ p.t. Solavagione


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PUBBLICITA’


FEMMINILE

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FINAL EIGHT JUNIORES / Valligiane che confermano comunque gli ottimi progressi

Aosta, eliminazione a testa alta Alessandro Pambianchi Montecatini (Pt)

L

’Aosta Juniores esce a testa alta da Montecatini, una squadra nata poco tempo fa che si è fatta valere con il secondo posto nel triangolare B. Il mentore Marco Tomassi non nasconde la sua soddisfazione: «Per essere il primo anno non si può che essere felici, con la prima squadra abbiamo fatti dei buoni risultati, all’inizio abbiamo un po’ zoppicato, nella seconda parte della stagione siamo andati decisamente meglio. La Juniores è formata da ragazze nuove, più le giovani che si erano messe in evidenza in Serie C e sono riuscite a portare a casa il trofeo regionale. Nella fase finale abbiamo giocato un’ottima prima partita con la Lauri in evidenza e un buon gioco da parte di tutte quante, mettendo sotto sotto il Terni. Ci siamo comunque accorti che il livello era alto, altre squadre erano molto più organizzate con molta più esperienza anche grazie a campionati con più partecipanti. Siamo andati ad affrontare la seconda gara contro la Città di Falconara con alcune ragazze molto stanche e un po’ emozionate, do-

po i tre gol presi a inizio gara hanno però perso fiducia. Per le nostre è comunque un grande risultato essere arrivate qui, è nato tutto all’ultimo e si sono ritrovate dalle elementari al liceo nel giro di due mesi. Sarebbe stato bello arrivare in finale, anche se con la Lazio avremmo subito inevitabilmente un parziale molto alto. Dopo l’amarezza della sconfitta, le ragazze sono tornate con i piedi per terra e si sono rese conto che hanno fatto bene e che si sono divertite, speriamo di ripeterci il

prossimo anno: bisognerà riorganizzarsi e riprovarci. Si pensava che dovessimo essere la squadra materasso invece abbiamo fatto il nostro gioco, con un buon giro palla. Nella seconda partita abbiamo avuto on un po’ di paura addosso, prendendo tre gol favoriti anche dalla sfortuna, poi nel secondo tempo siamo riusciti a riprenderci un po’ il campo. I primi dieci minuti della ripresa eravamo alla pari ma sotto di quattro gol era davvero dura recuperare con la poca esperienza che abbiamo».

TRIANGOLARE

TRIANGOLARE

AOSTA

CLT TERNI

FALCONARA

AOSTA

6

1

7

1

RASTELLO SCANO CASADEI GYPPAZ S. LAURI Longo Napoli Cozza Gyppaz J. Stevanoni

COLASANTI DONATI MARCELLI PLACIDI PACE De Luca Mangoni Rizzo Catargenova

FAKAROS BRUTTI CENTOLA CINOTTI COSTANTINI De Rosa Giacobbe Scaloni Scatizza Severini Veroni Nicolini

RASTELLO SCANO CASADEI GYPPAZ S. LAURI Longo Napoli Cozza Gyppaz J. Stevanoni

ALL. ACINI

ALL. MONTEVERDI ALL. CONCIO

ALL. CONCIO

Reti: 1’25’’ p.t. Scano (A), 3’41’’ Lauri (A), 8’48’’ S. Gyppaz (A), 16’46’’ J. Gyppaz (A), 4’38’’ s.t. Lauri (A), 8’05’’ Pace (T), 17’19’’ Lauri (A)

Reti: 3’07’’ p.t. Brutti (F), 8’50’’ Brutti (F), 9’02’’ Scaloni (F), 7’25’’ s.t. Costantini (F), 11’04’’ Scaloni (F), 15’10’’ aut. Cozza (F), 15’56’’ rig. J. Gyppaz (A), 19’08’’ De Rosa (F)

SERIE C PLAYOFF NAZIONALI / Le ragazze di Nestasio non riescono a ribaltare il risultato

Top Five, questa è l’ultima fermata SAN PIETRO B. TOP FIVE

2 Contesini Spaziani Pittalis Pelizzoni Solano Staiano Spitti Savazzi Solano Scuto

ALL. BONIZIO

Sandro Dall’Agnol

2 R Gianella Ferro Emmanuello Mazzaglia Ferracin Lettieri Toffetti Deregibus Ranieri Picerno Scarano Stella

ALL. NESTASIO

Reti: 1’ Savazzi (S), 18’ Savazzi (S), 25’ Ranieri (T), 24’ st Ranieri (T)

Bozzolo (Mn)

ibaltare la sconfitta casalinga dell’andata era impresa ardua a dir poco. Alle ragazze del Top Five, però, resta la soddisfazione di aver rialzato la testa dopo una prestazione molto negativa, dimostrando che, forse, si poteva anche sperare in qualcosa in più. Anche la sfida in quel di Bozzolo Mantovano non parte nel modo più appropriato, se è vero che dopo appena 54 secondi è la solita, immarcabile Savazzi a portare avanti le lombarde. Il gioco del San Pietro è quanto di più classico ci possa essere: copertura attenta della propria metà campo e imbucare il più rapidamente possibile per la propria fuoriclasse. Strategia che funziona a meraviglia se è vero che ancora lei a raddoppiare il vantaggio. Ma il Top Five stavolta reagisce con veemenza e orgoglio, accorciando nel primo tempo con Ranieri e raggiungendo un meritato e onorevole pareggio ancora con la stella della Rappresentativa regionale. Coach Nestasio non può nascondere un pizzico di amaro in bocca,

ma guarda con fiducia al futuro: «E’ stata certamente una buona prestazione, ma c’è rammarico per la sfida d’andata, è lì che abbiamo perso la qualificazione. Nel complesso sono comunque soddisfatto della stagione: dopo

aver perso due giocatrici fondamentali come Cancelliere e Filipoiu è stata un’annata di ricostruzione, nella quale è emerso chiaramente che ci manchi ancora qualcosa per salire di categoria. Più di tutto abbiamo pagato

l’assenza di un vero pivot, di una ragazza capace di fare la differenza in fase realizzativa. E’ ciò che cerchiamo per compiere il definitivo salto di qualità e raggiungere l’obiettivo serie A il prossimo anno».


CUS TORINO

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Centro Estivo

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24/05/2016 Anno 1 - Numero 21 INSERTO SPECIALE

Il bomber dell’Atletico Pancetta chiude con otto perle e si laurea capocannoniere del calcio a cinque con ben 75 centri Ma, incredibilmente, la sua squadra non riesce a centrare la qualificazione

VARETTO altro che Higuain!

Da domani il via alle fasi finali di Coppa e Campionato Un mese senza sosta di partite dentro-fuori per ottenere il pass in vista della magica e travolgente serata conclusiva del 23 giugno


CUS TORINO - CALCIO a 5

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Online 19 - 24/05/2016

GIRONE G / Il capocanniere del campionato conclude con il botto

MICROFONI BOLLENTI

Varetto, chiamarsi bomber ATL.PANCETTA

THE KOP

10 7

1 3 7 9 10 11 15 20

Graziani Piovanotto Tomassone Gabriele M. Varetto Gabriele D. Celino Longo

3 Molino 4 Capra 5 Micheletti 7 Lunardi 00 Visconti

Reti: 1’30” Varetto (P), 14’ Gabriele D. (P), 19’, 22’ Varetto (P), 25’ Visconti (K); 27’ Capra (K), 27’52” aut. Capra (k), 29’ Visconti (K), 32’ Lunardi (K), 36’,37’,38’,40’ Varetto (P), 43’ Lunardi (K), 44’13” Visconti (K), 47’36” Micheletti (K), 48’30” Varetto (P).

T.A.G.M.A.

P

arrebbe una gara dalle relative pretese quella tra la 3^, e la 7^ e peggior difesa del girone G, non fosse che tra le fila dell’Atletico Pancetta milita il capocannoniere del torneo, Nicholas Varetto, che con la prospettiva di chiudere questa sera il torneo, decide di rimpinguare il proprio bottino a spese del The Kop. I blu, si presentano in 5 contati, ma non si risparmiano sebbene dopo 1’ Varetto metta già il primo sigillo, e si giochi sulle uova, causa fondo viscido per la pioggia. I gialli paiono accontentarsi, e si chiudono lasciando Varetto isolato, spezzando le azioni in velocità del The Kop. Per i blu Visconti si mangia due occasioni golosissime, incespicando o tirando troppo piano. Così il tempo passa: il raddoppio giunge al 14’ con l’assist di Varetto per Davide Gabriele. Il rit-

S

The Kop

P

aolo Micheletti non si cruccia: «Era ininfluente per la classifica, ma perdere è sempre seccante. Poi, abbiamo creato di più, anche solo in 5. Loro si sono chiusi bene, e non entrava la palla. Però, alla fine puntavamo a qualificarci e col terzo posto ci siamo riusciti: abbiamo già superato le nostre aspettative». C’è caciara tra i gialli: Marco Gabriele punzecchia il fratello Davide: «Dì che senza di lui, la partita non finiva così...» Tomassone s’inserisce e consiglia: «Io intervisterei portiere e attaccante: fenomenali». Giuseppe Graziani ci svela il trucco: «Il mio amuleto sono i pantaloncini del Foggia!» mentre Marco Gabriele rincara col bomber: «Com’è essere capocannoniere e uscire come quart’ultima?». Al che, il capitano: «Non quart’ultima, sesti... metà classifica e l’anno prossimo terzo posto e Bronze Cup!» e chiosa Marco Gabriele: «Macché: io farò una petizione, per finire col solo girone!».

Longo, Atletico Pancetta

GIRONE G / I Degrado soffiano al fotofinish il primato al Butta la Pasta

MICROFONI BOLLENTI

imone Cappelli è amareggiato: «Non abbiamo alibi, se non forse l’assenza del bomber Prunelli. Bravi loro: sono venuti per farci la festa e ce l’hanno fatta. Non è stata una delle nostre migliori serate: un po’ di nervosismo in generale, e alla fine della fiera s’è decisa per un errore nel finale. Peccato, ma la settimana prossima abbiamo la Coppa e si va avanti, si riprende». Matteo Turchetti è invece esaltato: «Ho segnato, però oggi ha vinto la squadra. Avevamo fatto un buon girone d’andata, il ritorno è stato davvero super. Lo volevamo. Bello, è tutto un sogno, anche davanti ai nostri ultras. Non abbiamo mai giocato così, e sulla carta loro sono più bravi come individualità. E’ stata una bella battaglia!», ma sul più bello s’inserisce Stivala: « Ma qualcuno, qui, ha vinto il campionato??»

Lunardi, con ancora ben 18’ a disposizione. Ma l’ex-Juve, Modena e Reggiana, Varetto, è di diverso avviso: tra l’11’ e il 16’ ne infila 4. L’orgoglio fa rimontare il The Kop fino al 9-7, con un Micheletti mai domo, a servire i compagni (Lunardi e Visconti), e poi marca dal limite. Ma manca poco, e il bomber non ha placato la sua sete: 10-7 al 23’ e gara che vede solo più qualche tentativo blu prima di chiudersi. Il The Kop non si dispera per i punti persi, l’Atletico chiude il torneo sperando di tenere il più a lungo possibile il titolo di scarpa d’oro per il suo puntero.

XXX Minio, Partizan Degrado

Stivala, Partizan Degrado

L’amarezza di Simone L’esaltazione di Matteo

mo non sale, finché non lo decide il bomber: uno-due in pochi minuti che pare mettere al sicuro il risultato al 22’. Il The Kop pare spacciato, mancando l’ennesima opportunità, ma allo scadere Visconti si sblocca per il 4-1. L’intervallo fa rilassare i gialli, che patiscono la seconda rete ad opera di Capra da fuori. La risposta dell’Atletico è un po’ isterica, con un batti e ribatti confuso in area blu: il tiro di Marco Gabriele è stoppato da Capra sulla riga, ma il 4 blu si sbilancia e la porta dentro. Il The Kop, non ci sta, e non si sa da dove, pesca energie nuove e accorcia con Visconti e

Micheletti è seccato L’amuleto di Graziani

Lo sgarbo del Partizan T.A.G.M.A.

I

l Partizan ha dovuto rincorrere il Butta la Pasta, e all’ultima giornata si ritrova a soli tre punti. Occasione ghiotta, e Cappelli e soci lo sanno, aprendo contratti, cercando di far sfogare i celeste. L’attendismo, risulta controproducente e Vicentini è chiamato in causa sempre più di frequente. La risposta del Butta la Pasta, passa dai piedi di Massaro, ma è poca cosa. Vicentini ammonisce i suoi per il troppo amore per la palla, mentre il Partizan coglie l’esterno del palo. L’unica chance vera del Butta la Pasta potrebbe sbloccare il risultato, ma Scialdone nega la rete ad Andrea Nicosia. Un segnale per i celeste, che poco dopo segnano di prepotenza, con Daniele Barra. Il Butta la Pasta perde lucidità, con passaggi approssimativi e qualche fallo di troppo. Non stupisce dunque il raddoppio, firmato dall’ispirato Stivala.

Intanto Cappelli abbandona il campo per un guaio al ginocchio e si va all’intervallo con Rizzuto che paga l’esser solo destro. Al rientro, immediato è il tentativo di Massaro che si stampa sull’incrocio. Quindi ricomincia il monologo degradese. Spostando Massaro davanti, il Butta la Pasta sale, e guadagnata una punizione è proprio l’8 ad aprire la barriera e accorciare, al 13’. Il Partizan s’impanica e commette ingenuità, come quella del giallo a Daniele Barra. Tra i biancogranata a Corso riesce un po’ tutto, ma non il gol. I biancogranata assediano: al 19’ arriva il pari firmato ancora Massaro. Si prospetta un finale thrilling, e cosÏ è. A pochi secondi dal 24’, dopo una mezza rovesciata di Corso a sorvolare la traversa, Davide Barra ottiene in regalo la palla e dal fondo suggerisce a Turchetti, puntuale per il tap-in. Il 2-3 manda su di giri i celeste, e fuori giri i biancogranata, che nemmeno 2’

di recupero si salvano dalla 2^ sconfitta col Partizan, loro bestia nera, e dallo scippo del primo posto. Il Degrado festeggia coi propri ultrà, e si prepara per i playoff; il Butta la Pasta deve resettare, in ottica Gold Cup e Sedicesimi.

BUTTA LA PASTA PARTIZAN DEG.

3 5 7 8 10 11 12

2 3

Corso Nicosia A. Nicosia F. Massaro Cappelli Rizzuto Vicentini

1 Scialdone 6 Barra Dan. 7 Minio 19 Stivala 31 Turchetti 32 Rosaci 44 Barra Dav.

Reti: 4’ Barra Dan. (P), 20’ Stivala (P); 38’, 44’ Massaro (B), 48’53” Turchetti (P). Ammonito / 16’ Barra Dav. (P)

Vicentini, Butta La Pasta


CUS TORINO - CALCIO a 5

GIRONE C / Giaccardi e compagni stendono nel finale anche il Bayer

MICROFONI BOLLENTI

Pietro si rammarica Simone non si scompone

S

enza ombra di dubbio è stato il migliore in campo, ma la deliziosa cinquina di Pietro Maina non è bastata al Bayer Leverdure per conquistare i tre punti: «Già, è stato un peccato. E dire che è stata sicuramente una delle nostre migliori partite in questa stagione, malgrado fossimo solamente in cinque. E’ una serata che ci lascia l’amaro in bocca perché La Massa si qualificherà alle fasi finali e noi abbiamo dimostrato di non essere così distanti dal loro livello. Ci è mancato qualcosa, ma ci riproveremo». E’ invece raggiante Simone Longo, autore di due gol nella fasi cruciali del match che hanno sospinto al successo il La Massa: «Beh sì, è andata bene, soprattutto con quel tiro passato tra le gambe del portiere. Devo però anche ringraziare i compagni che mi hanno fornito assist preziosi. Le fasi finali? Vedremo, non abbiamo obiettivi specifici, d’ora in poi tutto ciò che verrà sarà tanto di guadagnato».

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La Massa avanti tutta! Sandro Dall’Agnol

C

hi va avanti e chi si ferma, è la dura legge del gol. Destino opposto per La Massa e Bayer Leverdure che danno vita a una partita scoppiettante e piena zeppa di reti, avendo però già ben presente quale sarebbe stato il rispettivo futuro prossimo. Vincono infine i blues di La Massa, giustificando appieno il proprio meritato accesso alla post season, malgrado una prestazione luci e ombre. Sulle prime, infatti, sembra che Giaccardi e compagni possano controllare agevolmente la situazione se è vero che è subito Alfonso a battezzare la rete avversaria, cui segue la sfortunata deviazione di Martinelli che fulmina il proprio portiere. Il Bayer non sembra evidentemente nella sua miglior serata, vuoi perché forse già conscio di una eliminazione precoce, seppur di misura. I viola, però, dispongono di un Pietro Maina semplicemente stratosferico, il quale praticamente da solo ribalta la situazione, siglando una clamorosa cinquina che porta il

Olmo e Giacobbe, Globo

Bayer addirittura sul 5-3, dopo che Giacco aveva momentaneamente tenuto in alto La Massa. Blues che si affidano così ai loro pezzi più pregiati, perché la presenza contemporanea di Alfonso, Giacco e Roagna è un teorema spesso inspiegabile per la difesa

dei verdurieri, che pure dispongono di un Magliocchetti in serata acchiappatutto. Ma a sancire la superiorità dei La Massa sale in cattedra l’uomo che non ti aspetti, perché tocca infatti a Longo siglare le reti che chiudono la contesa sul 7-5 definitivo.

0 1 3 4 6 7 9 10 11

6 18

Randone Blandin Spolittu Signoretto Querro Gislimberti Ercolani Burzio Cavallo

0 Olmo 1 Bucciarelli 4 Perella 5 L’Altrella 8 Bonfiglio 10 Giacobbe

Reti: 1’30” Ercolani (P), 3’,6’ Olmo (G), 7’,8’ Giacobbe (G), 9’,10’ Burzio (P), 11’ Cavallo (P), 13’ Perella (G), 15’ Giacobbe (G), 17’ L’Altrella (G), 18’ Perella (G), 21’ L’Altrella (G), 22’ Olmo (G); 27’ L’Altrella (G), 29’, 30’50”, 31’30” Olmo (G), 33’ Gislimberti (P), 37’ Giacobbe (G), 43’ L’Altrella (G), 44’30” Burzio (P), 45’54”, 47’49” Perella (G).

T.A.G.M.A.

C

i han chiamati per completare il girone, con quelli che c’erano...”. Così commenta la Globo Grugliasco, a fine gara. Un team nato in meno di 24 ore, ma con elementi con esperienza nel Calcio a 5 di federazione. P.A.A.B.-Globo, a dispetto del risultato, è una vera partita di futsal. L’avvio arride agl’ospiti, che vanno in rete con Ercolani. I padroni di casa li lasciano sfogare, poi entro il 6’, ribaltano il risultato con una doppietta di Olmo. Quindi il rapido giropalla porta a un’altra doppietta (Giacobbe). I giallorossi reagiscono riequilibrando entro l’11’: rapace su un batti e ribatti, ed un retropassaggio azzardato dei rossi, accorcia Burzio; poi Cavallo guarda il piazzamento di Bucciarelli e lo fredda dalla tre quarti. Non c’è tregua e il ritorno del P.A.A.B. sembra spegnere le velleità del Globo. Mai nulla di

5 7

Magliocchetti Narducci Maina Martinelli Neglia

0 Longo 1 Giaccardi 7 De Bortoli 8 Alfonso 9 Giacco 10 Roagna 21 Albesano

Ammonito / Albesano (L)

Giacco controllato da vicino da Neglia

Ed è subito legge Globo GLOBO

1 4 9 10 17

LA MASSA

Reti: 3’ Alfonso (L), 10’ aut. Martinelli (L), 15’ Maina (B), 16’ Giacco (L), 18’ Maina (B), 21’ Maina (B), 2’ st Maina (B), 7’ st Maina (B), 8’ st Roagna (L), 15’ st Longo (L), 16’ st Roagna (L), 21’ st Longo (L)

SUMMER CUP GIRONE D / Il PAAB non può nulla contro Olmo e soci

PAAB

BAYER LEV.

più falso: ripreso fiato, i grugliaschesi affinano la mira, Perella e L’Altrella dialogano, e il primo deposita in rete. In 3’, Giacobbe, L’Altrella e Perella ristabiliscono il “+4”. Entrambe le squadre manovrano con ritmo e coi giusti movimenti, ma al P.A.A.B. manca la finalizzazione, al Globo no: il primo tempo finisce 10-4 ancora con L’Altrella, e Olmo. La pausa non ammansisce i rossi, che toccano il massimo vantaggio al 6’ con L’Altrella ad aprire la strada a una tripletta di Olmo: 4-14. Il gol di Gislimberti non rincuora i giallorossi: “dovrebbero valere doppio i nostri gol per sperare nel pari”. Per rispetto dell’avversario, i grugliaschesi non smettono di attaccare, e né il super-Blandin né l’intermezzo di Burzio evitano gli ultimi 4 sigilli del Globo: Giacobbe, L’Altrella e bis di Perella, con l’ultimo da un ipnotico gioco di suola e stoccata imparabile di destro. Finisce 6-18 e qualche attimo in anti-

cipo, ma pur frastornato il P.A.A.B. non deve demoralizzarsi, avendo battagliato bene col quintetto grugliaschese, da par suo serio candidato per il primato nel girone, se non per la conquista della Summer Cup.

Gislimberti, PAAB

Il bel Randone, PAAB

MICROFONI BOLLENTI

Edoardo non si abbatte Olmo vuole sbancare

E

doardo Spolittu è combattuto: «Una brutta gara? No, dai, un primo tempo discreto, chiuso onorevolmente e con anche il momentaneo pareggio. Poi, non abbiamo capito più niente. Noi non abbiamo mai giocato assieme e stasera c’erano tre all’esordio; loro fanno bene i movimenti e si trovano alla perfezione». S’inserisce Randone, che punta tutto sull’estetica: «Non siamo forti, ma siamo belli...». Alessandro Olmo, imbeccato dai compagni esordisce alla Ibra: «Non parlo delle voci di mercato, anche perché fin da piccolo sognavo di giocare qui. A parte gli scherzi, la squadra è stata messa su in,.. mezza giornata? Però siamo tutti nel futsa, ci conosciamo e abbiamo trovato abbastanza in fretta l’intesa. E ora l’obbiettivo è sbancare il torneo».


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CUS TORINO


CUS TORINO - CALCIO a 7

GIRONE C / La capolista non fa sconti nemmeno agli Spider Pork

MICROFONI BOLLENTI

Gallerati e gli infortuni Campagna alla Zlatan

I

l portiere degli Spider Pork, Antonio Gallerati, non nasconde un pizzico di delusione per la mancata qualificazione alle fasi finali: «Siamo stati penalizzati parecchio dalla sfortuna e dagli infortuni che ci hanno privato spesso dei nostri giocatori migliori. Come stasera, per esempio, anche se effettivamente c’era ben poco da fare contro uno squadrone come loro. Poco male, comunque, ci riproveremo di sicuro l’anno prossimo». Sicuro di sé, sfrontato e spaccone al punto giusto, Federico Campagna si traveste da Zlatan e preannuncia battaglia: «Vogliamo vincere sempre, ogni singola partita. Siamo la squadra migliore e siamo pronti per arrivare fino in fondo in Coppa e in Campionato. La mia punizione? Bellissima… anche perché di solito la palla finisce in curva e non sotto l’incrocio».

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UC Diamoli senza pietà Sandro Dall’Agnol

G

li UC Diamoli non vogliono lasciare nulla di intentato e si dimostrano una volta di più una delle più serie candidate a vincere tutto. Già, perché l’obiettivo non può che essere quello per chi ha saputo dominare in lungo largo, giocando la maggior parte delle sfide con la naturale scioltezza di chi sa di essere superiore alla concorrenza. Vedere per credere anche l’ultima gara della stagione regolare, contro lo Spider Pork che ha chiuso onorevolmente al quinto posto il suo cammino, senza però il piacere di poter accedere alla fase finale per il titolo. Gli Spider, anche in formazione rimaneggiata e decisamente ai minimi termini, tiene orgogliosamente il campo in maniera compatta nella propria trequarti, cercando di comprimere al minimo gli spazi e sperando in qualche fugace contropiede in appoggio al

Atletico Lesna

puntero Vittorio Dalponte. Gli UC Diamoli giocano per lo più al gatto col topo, mantenendo sempre il controllo delle operazioni e accelerando di tanto in tanto con il rapidissimo Capelli. All’intervallo, però, sarà solo 1-0 grazie al perfetto fendente al volo di Trinchero dopo una corta respinta della difesa. Alla lunga le distanze non possono che dilatarsi, malgrado il forte vento trasversale renda piuttosto complicata qualsiasi tipo di giocata. Perché Capelli si esprime nelle più classiche

giocate alla Arjen Robben, con rientro da destra e piazzato mancino che valgono bis e tris. Gli Spider trovano la via della porta solo da calcio di punizione con Mongiardino, trovando la pronta risposta dell’improvvisato portiere De Franco. Gli UC Diamoli continuano a macinare gioco, trovando la quarta rete con Trinchero su perfetto cross di Venturini e infine con Campagna, colonna difensiva ma autore di una perla dalla distanza che si incastra all’incrocio dei pali.

De Franco Rucco Campagna Parodi Brugnaro Venturini Rodi Trinchero Capelli

Gallerati Abbà Dalponte V. Dalponte A. Fornabaio Marelli Mongiardino Napoli Nebiolo

5 0

Ammonito / Rucco (U)

Brugnaro e Capelli, UC Diamoli

Pastore&Messina, così sia ATL. LESNA FC IGNORANZA T.A.G.M.A.

3 4

Di Parigi Giacco M. Giacco F. Bonni Roagna Del Pesce Bonesso Rossi Longo

SPIDER PORK

Reti: 14’ Trinchero, 8’ st Capelli, 14’ st Capelli, 24’ st Trinchero, 25’ st Campagna

GIRONE D / Atletico Lesna ribaltato nel finale dalla coppia di “ignoranti”

1 6 7 8 9 10 11 20 21

UC DIAMOLI

1 Scarfì 6 Scelfo 7 Margarito 8 Maiocchi 9 Aresta 11 Messina 23 Coppola 33 Pastore

Reti: 2’ Roagna (L); 28’ Pastore (I), 31’ Roagna (L), 32’ Messina (I), 42’ Longo (L), 45’ Pastore (I), 47’ Messina (I)

M

entre l’ultimo cammino lesnese è lastricato di delusioni, l’FC Ignoranza con l’avvicinarsi della Bronze Cup, si sta esprimendo di gran lunga meglio rispetto alla prima parte di campionato. Tuttavia il Lesna non vuol gettare la spugna e ci mette una difesa ordinata e compatta, ripartendo a folate e mettendo dentro il vantaggio al 2’ con Roagna. L’Ignoranza sembra distratta e abbozza solo, rimanendo schiacciato. L’Atletico, però,non punge e il risultato resta sull’1-0. L’Ignoranza cerca di far aprire la difesa dell’Atletico, ma questa è blindata, con Di Parigi poco impegnato. Viceversa Scarfì qualche grattacapo ce l’ha, ma è attento, concedendo al massimo qualche angolo. Si passa così alla seconda frazione, col Lesna subito propositivo, ma è evidente il cambio d’atteggiamento dei blu, che rispondono a tono. Poco più di 3’ ed ecco il pari su angolo, ad opera di

Pastore. Il Lesna tirando da lontano, e aggredendo il portatore manda in affanno la difesa dell’Ignoranza, e un tiro innocuo di Roagna, sfugge viscido a Scarfì: 2-1. La gioia gialloblù però dura poco, e dal fallo laterale in zona d’attacco Messina vede un’ampia porzione di porta e segna. Si rimbocca le maniche l’Atletico e l’infilata di Longo trova il corpo di Scarfì. Le squadre si sfilacciano e le occasioni, pur non nitide ci sono per entrambe, ma è ancora il Lesna a marcare con la scheggia Longo sottomisura. I gialloblù han speso molto e in 2’ di “follia suicida” il Lesna si fa raggiungere e superare ancora da Pastore e Messina, prima triplicando sul portatore e lasciando libero l’avanti avversario, quindi facendosi sorprendere sugli sviluppi di un corner. Il 3-4 rende reali gli spettri del Lesna che capitola al 25’ quando Scarfì mura una prima conclusione e poi la veronica di Manuel Giacco è spazzata dal terzino blu. Il Lesna resta quarto, e giocherà gl’ul-

timi jolly nel preliminare, ma serve un cambio di mentalità; quello che invece ha già fatto l’FC Ignoranza, pronto per affrontare il Sassano in coppa.

Pastore, FC Ignoranza

Messina, FC Ignoranza

MICROFONI BOLLENTI

I sospiri dei lesnesi La carica di Scarfì

L

a faccia truce di Manuel Giacco ci porta a tenerci a distanza di sicurezza, dalla quale, a cenni, strappiamo a Walter Rossi nulla più che un sospiro sconsolato: «C’è poco da dire...». Insomma, per l’Atletico Lesna una serata davvero da dimenticare. Di tutt’altro umore è Simone Scarfì, decisivo sul finale con le sue parate per la vittoria preziosissima della banda “ignorante”: «Una partita drammaticamente combattuta: 0-1,1-1,1-2.. fino al 4-3 finale. Davvero, abbiamo giocato finalmente come Dio comanda, e siamo prontissimi e carichi per la Coppa. Comunque è andata bene: la squadra ha girato nel modo giusto, e ho visto finalmente anche il primo gol su azione del campionato...».


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Online 19 - 24/05/2016

CUS TORINO


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