Pof 2015 16 Comprensivo Lastra a Signa

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Istituto Comprensivo Statale Lastra a Signa via Palmiro Togliatti n. 41 – Lastra a Signa (FI) telefono 055 3270151/39/37 fax: 055 3270138 mail: fiic86900V@istruzione.it

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Anno scolastico 2015/2016 Approvato nel Collegio Docenti in data 13 gennaio 2016


INDICE

INTRODUZIONE ………..…………………....................................

Pag. 3

Cap. I

SCUOLA E TERRITORIO……………………………..............................

Pag. 5

Cap. II

PRESENTAZIONE …………………………………………….......……………………..

Pag. 8

Cap. III

SINTESI DEL PERCORSO EDUCATIVO – DIDATTICO …………………..…….

Pag. 13

Cap.IV

LA VALUTAZIONE

Pag.24

Cap. V

ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA

Pag. 37

Cap. VI

OFFERTA FORMATIVA (PROTOCOLLI, PROGETTI E ATTIVITÀ)

Pag.52

Cap. VII

AUTOVALUTAZIONE DELL’ISTITUTO………………………………………..........

Pag. 124

ALLEGATO 1: PATTO EDUCATIVO

…..........

.

ALLEGATO 2: PIANO DI INCLUSIVITA’……………………….……………

.

ALLEGATO 3: QUADRO SINOTTICO CAMPI DI ESPERIENZA…

.

ALLEGATO 4a:

DI CORRESPONSABILITA’

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DELLA SCUOLA

.

PRIMARIA

ALLEGATO 4b:

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

ALLEGATO 5: CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE PER L’AREA LINGUISTICO-COMUNICATIVA IN USCITA DALLA SC. SEC.

1°GRADO

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INTRODUZIONE

Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento costitutivo fondamentale dell’identità culturale e progettuale dell’istituzione scolastica ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa nel contesto della autonomia (art. 3 – capo II D.P.R. 275/99). La legge (59/97 art. 21) sollecita la Scuola a predisporre una offerta formativa dinamica e flessibile, rispondente ai bisogni e agli interessi diversi degli studenti. In questa ottica la Scuola si ispira ai principi di autonomia: didattica (art. 4) organizzativa (art. 5) di ricerca, sperimentazione e sviluppo (art. 6) e intende realizzare un curricolo attento alle caratteristiche e alle potenzialità degli studenti (art. 8 DPR 275/99) attraverso una didattica orientante, capace di consentire lo sviluppo di conoscenze e competenze. All’interno del P.O.F. si delineano i percorsi finalizzati a garantire il successo formativo attraverso un curricolo flessibile, attento alle mete educative e alle fondamentali competenze-chiave per l’apprendimento permanente (definite dal Parlamento Europeo 18 dicembre 2006): • • • • • • • •

comunicazione nella madre lingua comunicazione nelle lingue straniere competenza matematica e competenza di base in scienza e tecnologia competenza digitale imparare a imparare competenze sociali e civiche spirito di iniziativa e imprenditorialità consapevolezza ed espressione culturale

“Tale processo non si esaurisce al termine del primo ciclo di istruzione ma prosegue con l’estensione dell’obbligo di istruzione nel ciclo secondario e oltre, in una prospettiva di educazione permanente, per tutto l’arco della vita” (Indicazioni nazionali 2012, pag.15) In questa evoluzione, la Scuola, come organizzazione complessa a legami deboli, deve tener conto delle diverse istanze formative del territorio ponendo in essere processi comunicativi ispirati al criterio della accoglienza, della condivisione, della cooperazione, dell’inclusione, e processi decisionali ispirati al senso di appartenenza e corresponsabilizzazione.

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Lo sviluppo delle competenze-chiave si colloca nel più ampio contesto del “benessere” complessivo della persona, descritto dall'OMS mediante l’individuazione delle Life-Skills: EMOTIVE

COGNITIVE

SOCIALI

Consapevolezza di sé

Risolvere i problemi

Empatia

Gestione delle emozioni

Prendere decisioni

Comunicazione efficace

Gestione dello stress

Senso critico

Relazioni efficaci

Creatività

Le Life Skills costituiscono la premessa ed al tempo stesso l'obiettivo del processo formativo, coinvolgendo più soggetti:

famiglie studenti

territorio

scuola

Viene così a delinearsi la necessità di una “comunità educante”, fondata sull’alleanza tra scuola famiglia e territorio, all’interno della quale le singole componenti sono impegnate in una continua riflessione, riconversione e collaborazione nella condivisione degli intenti educativi.

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Cap. I SCUOLA E TERRITORIO

L'Istituto Comprensivo di Lastra a Signa: Dall’anno scolastico 2013-14 è nato l’Istituto Comprensivo di Lastra a Signa, una istituzione che riunisce in un’unica rete i tre ordini di scuola (Scuola dell’infanzia, Scuola Primaria, Scuola Secondaria di Primo Grado) presenti sul territorio. Questa realtà costituisce un’occasione di crescita per tutte le figure coinvolte: studenti – famiglie – scuola – territorio. Dal confronto fra organizzazioni ed esperienze vogliamo costruire un percorso, fatto di tappe graduali, continuità e discontinuità, sorretto da una visione unitaria che pone al centro i bisogni formativi del bambino -> ragazzo.

Il comune di Lastra a Signa Lastra a Signa dista 12 chilometri da Firenze, capoluogo della omonima provincia cui il comune appartiene. Il comune conta 17.916 abitanti (Lastrigiani) e ha una superficie di 43,06 chilometri quadrati. Sorge a 36 metri sopra il livello del mare.

Cenni storici Le prime testimonianze di insediamenti organizzati in questi luoghi risalgono all’epoca romana. I romani nel primo secolo a.C. fondarono un colonia militare, con relativa centuriazione dei terreni limitrofi all'Arno. Questa si ampliò e crebbe di importanza nel tempo. Il suo sviluppo proseguì nel Medio Evo, fino a quando agli inizi del XV sec. Il castello di Lastra a Signa divenne uno dei capisaldi del sistema di difesa della via Pisana assumendo il nome di comune di Gangalandi, famiglia nobiliare del luogo. Il grande interesse della Repubblica per questo luogo era dovuta al fatto che costituiva il porto fluviale di Firenze. Nel corso del '500 e del '600, Lastra venne profondamente coinvolta nel grande progetto mediceo di riorganizzazione territoriale. Lungo l'Arno si consolidò tutta una catena di centri abitati, collegati in un modo o nell'altro al traffico dei "navicelli", imbarcazioni a fondo piatto su cui erano trasportati uomini e merci nella zona di Lastra a Signa assunsero importanza i centri di Porto di Mezzo, Ponte a Signa e Brucianesi. Raggiungibile da Livorno in tutte le stagioni, lo scalo di Ponte a Signa divenne il porto fluviale di Firenze e dalla metà del '500 ricevette anche le merci delle manifatture pratesi. Dunque Lastra diventa uno di quei piccoli centri che innestano nel paesaggio rurale del contado le attività non agricole e conosce nel contempo un infittirsi della rete viaria che va di pari passo col sorgere sulle colline di stupende dimore signorili e di splendidi giardini all'italiana. Lastra a Signa viene pertanto ad assumere una duplice identità: classicamente mezzadrile da un lato e dall'altro manifatturiera e commerciale, in contatto permanente con il mercato internazionale. Le tracce di attività manifatturiere legate al commercio fluviale e all'esportazione sono, a Lastra, molto antiche; censiti sui libri della Lega di 5


Gangalandi troviamo, nella seconda metà del '500, setaioli, cappellai, scalpellini e lavoratori della pietra, una delle altre principali attività economiche del luogo. Verso il 1670 Lastra era una delle località di maggiore produzione laniera della Toscana. Tuttavia la vocazione commerciale e manifatturiera del territorio troverà la sua massima espressione nella produzione e nel commercio dei cappelli di paglia che, a partire dai primi decenni del 1700, assunse una dimensione quantitativa tale da coinvolgere una parte consistente della popolazione. Nella 1774 il Granduca Pietro Leopoldo diede vita alla Comunità di Lastra, riunificando sotto un'unica amministrazione i Popoli preesistenti. La Comunità assunse la configurazione odierna a seguito delle riforme del 1833. Infine, a partire dai primi del ‘900, la richiesta di manufatti in paglia si sposta verso la Francia, con conseguente emigrazione della manodopera; uguale sorte conobbero gli scalpellini.

Il contesto sociale Dal punto di vista sociale, culturale e economico, la popolazione del comune di Lastra a Signa è una realtà eterogenea, in continua trasformazione, nella quale ad ampie esperienze di integrazione si affiancano alcune situazioni di disagio. Il territorio è caratterizzato da: -

Un contenuto sviluppo edilizio, affiancato da alcuni interventi di recupero di edifici preesistenti, per la salvaguardia delle colline circostanti e nell’ottica della protezione del territorio

-

Disponibilità di opere infrastrutturali per la mobilità, arricchitasi notevolmente con l’introduzione del trasporto ferroviario.

-

Una buona presenza di strutture di tipo sociale (R.S.A, Centro sociale di via Togliatti – associazionismo ecc.), di attività culturali rivolte ad una utenza varia e differenziata (bambini, giovani, adulti) e di un ulteriore potenziamento delle strutture sportive (Palazzetto dello Sport, palestra a Malmantile).

-

La presenza di un parco fluviale

-

L’installazione di un depuratore per le acque del fiume Arno

La crisi che ha investito il paese in questi anni sta incidendo in vario modo anche sulle realtà locali, creando condizioni di diffusa precarietà.

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Rapporti e collaborazioni con enti e associazioni del territorio Nei rapporti e collaborazioni della scuola con enti e associazioni del territorio si sviluppa il legame dell’istituzione scolastica con la realtà locale, nella sua dimensione vicina o di più ampio raggio, che caratterizza in modo significativo l’offerta formativa (P.O.F.). • con il Comune di Lastra a Signa: - Nidi comunali integrati e privati per il progetto “Zerosei” - Consiglio Comunale dei Ragazzi - Festa della Toscana - “Giorno della memoria” - Biblioteca Comunale progetto Magico Box - Centro d’ascolto - Cinema Teatro delle Arti di Lastra a Signa - Polizia Municipale - Ufficio Informazioni Turistiche • -

con la Provincia: Laboratori didattici ambientali di Villa Demidoff. Azienda Sanitaria di Firenze e Ufficio Scolastico Territoriale-provincia di Firenze, gruppo di lavoro di Educazione alla Salute: progetto “Diari di Scuola” (Life Skills, Peer Education)

Con Associazioni del territorio:

-

COOP per l’educazione alimentare e il consumo consapevole Slow Food per il progetto “Orto in condotta” Misericordia di Lastra a Signa per il pronto soccorso e la promozione alla donazione del sangue Lega Ambiente per l’attività “Puliamo il mondo” Gruppo Donatori di Sangue “Fratres G. Nesi” Comitato dei Genitori per il progetto “Leggere che gusto” Associazione Voltapagina ANED per il “Percorso della memoria” ANPI per attività di “Cittadinanza e memoria storica”

-

Attualmente sono in atto protocolli d’intesa e convenzioni con :

-

Università degli Studi di Firenze, facoltà di Scienze della Formazione primaria per il progetto “Tirocinio” Università degli Studi di Pisa, convenzione per la Formazione per il sostegno (Tirocinio) Università Ca' Foscari di Venezia, per la formazione in didattica delle lingue a stranieri in collaborazione con il CRED di Scandicci Associazione ARCI, in collaborazione con il Comune di Lastra a Signa, per interventi di interpretariato e traduzione Istituto Statale di Istruzione Secondaria Liceo Psicopedagogico di Empoli

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Cap. II PRESENTAZIONE Chi Siamo

Il Contesto

La Mission

La struttura dell’Offerta Formativa è organizzata sulla base dei bisogni educativi e formativi degli alunni, tenendo conto degli strumenti e delle risorse disponibili, pertanto il servizio scolastico si presenta come un percorso da strutturare in una dimensione sperimentale, tesa a perfezionare, adattare e consolidare l’attività didattica.

L’Educazione alla cittadinanza costituisce l’asse portante del processo formativo e si fonda sull’ esercizio della parola, intesa non solo come strumento per esprimere opinioni e sentimenti, ma anche per manifestare scelte nel mondo dei valori. Il contesto di apprendimento inteso a promuovere le competenze e le disposizioni necessarie all’esercizio della cittadinanza non può quindi essere altro che una comunità di parola con al centro l’educazione al pensiero come elemento caratterizzante della democrazia.

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ANALISI DEI BISOGNI Dei ragazzi

Delle famiglie

•Essere accolti in modo aperto e attento alle diversità e potenzialità di ognuno, • Avere pari opportunità formative e sostenute con percorsi adeguati allo sviluppo delle eccellenze e al recupero delle carenze • Contenere il rischio di insuccesso scolastico dovuto a cause socioculturali. • Rafforzare la propria identità personale, culturale, sociale per collocarsi nel mondo

Della società •

• •

Potenziare il reale senso di appartenenza al territorio, anche attraverso l’utilizzazione di momenti comuni per valorizzare la multiculturalità e la diversità ai fini dell’integrazione. Scoprire risorse legate alle caratteristiche territoriali ed alle tradizioni socio-culturali

Confrontarsi con un ambiente aperto all’ascolto delle esigenze reali Avere occasioni di dialogo Condividere e partecipare al percorso formativo

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MISSION IN RISPOSTA AI BISOGNI DELL’ALUNNO la Scuola offre:

il Piano dell’Offerta Formativa prevede: • • • • • • • • •

Continuità nell’insegnamento Gradualità nei processi di apprendimento Rispetto del potenziale di ogni individuo Rispetto dei tempi individuali di ogni Alunno Uso di metodologie utili a favorire i processi di integrazione e socializzazione Uso di tecniche idonee a prevenire l’insuccesso scolastico ed a contenere la dispersione scolastica Individuazione delle attitudini e potenziamento delle abilità Orientamento culturale Progetti a valenza sociale e culturale realizzati in collaborazione con le figure del territorio

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IN RISPOSTA AI BISOGNI DELLE FAMIGLIE

il Piano dell’Offerta Formativa prevede: •

Flessibilità oraria dei tempi scuola

Formazione di classi con tempi scuola differenziati

Offerta personalizzata rispetto alle esigenze

Potenziamento dei servizi in collaborazione con gli Enti Locali

Ampliamento

e

sviluppo

delle

forme

comunicative,

informative

e

di

partecipazione

IN RISPOSTA AI BISOGNI DELLA SOCIETA’

il Piano dell’Offerta Formativa prevede: •

Azioni didattiche ed educative mirate a facilitare l’inserimento degli alunni e l’integrazione sociale e culturale di ogni persona, considerata nella sua unicità psico-fisica

Insegnamento ed uso di vari linguaggi (espressivo, scientifico, multimediale)

Orientamento culturale e professionale

Compartecipazione e collaborazione con le iniziative volte all'acquisizione del senso democratico di cittadinanza e convivenza civile e con le agenzie formative e lavorative del territorio

Per perseguire queste finalità, l’Istituto promuove la personalizzazione dei percorsi ed in osservanza alle disposizioni di legge, predispone il Piano di Inclusività (vedi Allegato n.2)

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Nell’ambito di un modello pedagogico fondato sul concetto di E – ducazione come sostegno alla crescita della personalità in un percorso di scoperta, la Scuola si pone la

Meta

di

raggiungere

per

gli

studenti

alcune

competenze

trasversali

fondamentali:

Identità personale:

Identità culturale: Identità sociale:

∗Saper ascoltare ed accettare se stessi ∗Saper gestire le emozioni ∗Essere consapevoli del valore di risorsa della diversità di genere ∗Sapersi impegnare per modificare ciò che non ci soddisfa in noi ∗Saper operare scelte consapevoli e responsabili

∗Saper ascoltare gli altri ∗Operare con rispetto, fiducia, solidarietà ed impegno nei confronti degli altri (empatia) ∗Saper elaborare regole condivise che aiutino ad evitare o a risolvere conflitti ∗Operare nella consapevolezza che il rispetto delle regole è un valore ∗Saper assumere le responsabilità dei propri ruoli sociali: all’interno della famiglia, del gruppo dei pari, della Scuola…

∗Saper riconoscere in sé, negli altri e nel territorio le tracce della cultura di appartenenza ∗Avere conoscenza e rispetto delle altre culture ∗Saper assumere comportamenti di equità e integrazione fra i popoli ∗Saper assumere comportamenti responsabili verso le risorse del pianeta ∗Saper assumere comportamenti responsabili verso la salute propria ed altrui ∗Sentirsi parte integrante ed attiva della Comunità (famiglia, scuola, gruppo, città, nazione, mondo) ∗Sapersi impegnare per il bene comune

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Cap. III SINTESI DEL PERCORSO EDUCATIVO-DIDATTICO

L’idea portante, nucleo della Mission della nostra Istituzione, è la costruzione per l’allievo in formazione dell’asse dell’Essere, articolato, in legami di reciprocità ed interdipendenze, nelle identità personale, sociale e culturale

Macroarea dell’essere

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Il percorso educativo del nostro Istituto, nel quadro sopra delineato, mira alla costruzione graduale, nei vari ordini di scuola, di competenze trasversali, che abbiamo organizzato per aree.

Macroarea cognitiva

Su tali macroaree si costruisce il nostro CURRICOLO VERTICALE, nel quale si articola la progettualità dell’Istituto, dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Secondaria di Primo Grado, in modo organico, progressivo ed unitario.

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IL CURRICOLO VERTICALE L’art. n. 8 del D.P.R. n. 275 dell’ 8 marzo 1999, “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche”, prevede curricoli costruiti dalle scuole stesse, che contengano “obiettivi generali del processo formativo” e “obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni”. Il curricolo verticale è l’insieme delle scelte teoriche, metodologiche ed organizzative volte a creare un ambiente favorevole all’apprendimento, alla formazione e al successo formativo di ciascun alunno nell’ottica della continuità all’interno dello stesso ordine scolastico e tra ordini scolastici diversi. Il curricolo risulta dunque caratterizzato da: •CONTINUITA’ (gradualità, coerenza, consolidamento, progressione, sistematicità) •ESSENZIALITA’ (sapere indispensabile, accessibile, capace arricchimento, dotato di pertinenza, significatività, utilità)

di

continuo

•TRASVERSALITA’ (competenze polivalenti, trasferibili) e procede “a spirale”, riprendendo, sviluppando, consolidando competenze promosse fin dall’inizio, in cicli che si sovrappongono, si combinano, si alternano, ecc. durante l’intero percorso scolastico. Il curricolo si articola su 4 assi culturali: oL’asse dei linguaggi che si pone l’obiettivo di promuovere una competenza plurilingue, allo scopo di rendere l’individuo capace di raggiungere scopi comunicativi nella vita privata e pubblica, nello studio e nel lavoro, di interpretare la realtà in modo autonomo e di promuovere una piena cittadinanza. oL’asse matematico che affronta il ruolo della ma tematizzazione nel mondo reale ed il suo utilizzo all’interno di situazioni quotidiane e lavorative, per porsi e risolvere problemi. oL’asse scientifico-tecnologico che esplora i legami tra scienza e tecnologia in relazioni a modelli di sviluppo culturali, socio-economici e lavorativi, promuovendo anche la consapevolezza dei limiti e dei rischi delle teorie scientifiche. oL’asse geo-storico-sociale che colloca fenomeni e processi storici e geografici nella loro dimensione locale, nazionale, europea, mondiale, secondo coordinate spazio-temporali allo scopo di cogliere nel passato le radici del presente e del futuro e di rispondere positivamente al mutamento e alle diversità.

I contenuti del curricolo sono le “tematiche portanti” del sapere. Ciascun ambito individua le proprie tematiche portanti che possono essere promosse in tutti i cicli 15


scolastici, con una progressione a spirale e una scelta di argomenti pertinenti alla fascia di età considerata. Per ciascuna tematica portante si definiscono i nuclei fondanti, cioè i nodi concettuali e strutturanti della disciplina e le competenze da promuovere, intese come “ capacità di orientarsi”, adoperando conoscenze, abilità, atteggiamenti per raggiungere un determinato obiettivo. Per tutte le tematiche, i nuclei fondanti si possono ricondurre a: Caratteristiche

Relazioni

Trasformazioni

Le competenze risultano riconducibili a macro-competenze trasversali a tutte le discipline: 1. “competenza conoscitiva”, cioè il saper costruire conoscenza attraverso l’esperienza e riconoscere i nuclei fondanti delle tematiche portanti del curricolo; 2.“competenza linguistico - comunicativa”, cioè il saper utilizzare una pluralità di lingue e linguaggi per narrare, descrivere, rappresentare fenomeni e processi, rielaborare dati, esporre ed argomentare idee. 3.”competenza metodologico - operativa”, cioè il saper analizzare dati, valutare, formulare ipotesi e previsioni, sperimentare procedimenti, il saper pianificare percorsi, utilizzare strumenti, elaborare prodotti; 4.“competenza relazionale”, cioè il sapersi relazionare con se stessi e con gli altri, con autonomia e consapevolezza, riflettendo sul proprio operato, confrontarsi, collaborare, cooperare all’interno di un gruppo.

METODOLOGIE La metodologia costituisce il fulcro del curricolo. Per sviluppare le competenze si adottano varie metodologie, privilegiando quelle di tipo laboratoriale – operativo, in un ambiente di apprendimento caratterizzato da collaborazione e cooperazione, così da favorire l’operatività dell’alunno attraverso: “esperienza concreta” in cui si attiva il noto e si introduce l’elemento nuovo; “osservazione riflessiva” in cui si individua e si riflette sul nuovo che è emerso; “concettualizzazione astratta” in cui il nuovo viene formalizzato e assimilato al noto; “sperimentazione attiva” volta a favorire l’accomodamento del noto al nuovo.

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CRITERI E MODALITA’ DI VALUTAZIONE Gli “indicatori”, attraverso i quali si rileva, si analizza e si descrive l’andamento dei processi di apprendimento in relazione alle sopra dette macro-competenze, ed al tempo stesso si verifica la validità e l’efficacia delle scelte didattiche, sono i seguenti “comportamenti osservabili”: •“l’agire” (spostarsi, abbinare, raggruppare, ordinare, scegliere) •“il rappresentare”(con il corpo/movimento, con il linguaggio sonoro-musicale, grafico-pittorico ) •“il verbalizzare”(usare il linguaggio verbale orale o scritto). COMPETENZE IN USCITA Secondo le Indicazioni Nazionali, “al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza ed alle discipline.” Tali traguardi “indicano piste culturali e didattiche da percorrere ed aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo.” (Indicazioni Nazionali…,.2012) I vari ordini di scuola del nostro Istituto hanno elaborato, sulla base delle Indicazioni Nazionali ed in applicazione del principio di autonomia, i propri “TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA” e delle “COMPETENZE COGNITIVE TRASVERSALI PER AREE” al termine della scuola del Primo Ciclo.

Nella scuola del Primo Ciclo, attraverso le discipline, si struttura l’asse cognitivo. In esso,al fine di promuovere lo sviluppo di competenze,tali discipline sono organizzate in aree che intendono riflettere da una parte “l’intrinseca complessità” dei saperi, dall’altra “l’unità tipica dei processi di apprendimento” (Indicazioni nazionali…, 2012): o Area della comunicazione e della espressione o Area matematico-scientifico-tecnologica o Area della logica, della rielaborazione e della metacognizione. In questa strategia il contenuto disciplinare è il terreno attraverso il quale si costruiscono le competenze che saranno lo strumento per accedere in modo più agevole a un sapere in continua evoluzione.

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COMPETENZE COGNITIVE TRASVERSALI PER AREE IN USCITA DALLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO

area della comunicazione (in lingua madre e, in modo graduato, in L2 e L3) e dell’espressione COMPETENZE IN USCITA PER GLI STUDENTI

Saper ascoltare

•Saper ascoltare, individuare e correlare le informazioni esplicite, implicite e le inferenze complesse nelle diverse tipologie testuali ( testo narrativo, descrittivo, regolativo, informativo, poetico e argomentativo). •Saper cogliere l’intenzione comunicativa dell’emittente (scopo, punto di vista) •Utilizzare tecniche di supporto (appunti, mappe) in modo autonomo. •Decodificare il messaggio effettuando collegamenti con le proprie conoscenze ed esperienze. • •

Saper parlare

Saper usare in modo efficace registri linguistici funzionali alla situazione comunicativa Saper intervenire: -rispettando il proprio turno -con pertinenza -tenendo conto degli interventi precedenti -esplicitando, motivando e argomentando il proprio punto di vista in modo chiaro ed efficace. Saper esporre argomenti e concetti complessi in modo chiaro, articolato e organico, con un lessico appropriato e specifico.

Saper scrivere

Saper pianificare e produrre testi coesi e coerenti - rispettando le convenzioni fonologico-ortografiche e grammaticali -utilizzando un lessico specifico e ricco, -rispettando le caratteristiche della tipologia testuale richiesta. •Saper riassumere un testo scritto - selezionando le informazioni - rielaborando in modo chiaro, coerente e completo, a diversi livelli di sintesi, in modo finalizzato. • Saper manipolare un testo scritto per modificarne contenuto, struttura, tipologia in modo efficace ed coerente. • Saper adottare strategie per la revisione del testo (correttezza ortografica, morfo-sintattica, scelta lessicale, completezza, articolazione e coerenza/coesione del contenuto). • Saper produrre ipertesti/presentazioni in Power Point.

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• • • Saper leggere

• • • •

Saper osservare

Saper utilizzare la comunicazione non verbale

Saper leggere ad alta voce testi di diversa tipologia e complessità in modo chiaro, scorrevole ed espressivo. Saper leggere testi di tipologie diverse per individuare l’argomento centrale, le informazioni essenziali, i significati particolari, le inferenze e le intenzioni comunicative dell’autore. Saper individuare caratteristiche strutturali, linguistiche, semantiche, funzionali di vari tipi di testo. Saper contestualizzare dal punto di vista storico e culturale. Saper leggere testi per studiare applicando autonomamente tecniche di supporto alla comprensione (sottolineare, annotare parole -chiave, costruire mappe e schemi) e pratiche di lettura veloce e/o selettiva in testi complessi. Saper interpretare il significato dei vocaboli dal contesto, con l’aiuto del vocabolario o in riferimento all’etimologia e al processo evolutivo della parola. Saper leggere un ipertesto.

•Osservare un’immagine e interpretarla •Saper inserire una immagine in un contesto •Osservare un fenomeno e descriverlo •Osservare dati della realtà e dell’esperienza e classificarli • • • •

Essere consapevoli della propria identità corporea Utilizzare in modo personale il corpo e il movimento per esprimersi, comunicare stati d’animo, emozioni e sentimenti, anche nelle forme della drammatizzazione. Interpretare messaggi musicali autonomi o associati ad altri linguaggi. Produrre messaggi visivi con l’uso di tecniche e materiali diversi.

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area matematico- scientifico- tecnologica COMPETENZE IN USCITA PER GLI STUDENTI Saper mettere in rapporto il “pensare” e il “fare”. Saper interpretare e collegare fenomeni naturali, concetti ed eventi.

Saper finalizzare le tecniche e le tecnologie in un contesto.

• •

Saper operare nella realtà usando strumenti matematici. Interpretare l’enunciato normativo e procedere ad un’esecuzione autonoma

Analizzare e confrontare dati e situazioni diverse ed essere in grado di passare da un problema specifico ad una classe di problemi.

• •

Usare in modo autonomo tecniche di lavoro manuale. Realizzare un semplice progetto coordinando risorse materiali e organizzative per raggiungere uno scopo. Rilevare ed elaborare dati tecnici Formulare ipotesi Valutare risultati Comparare fenomeni utilizzando un linguaggio specifico Utilizzare le nuove tecnologie (TIC) in modo finalizzato.

• • • • •

area logica, della rielaborazione e della metacognizione COMPETENZE IN USCITA PER GLI STUDENTI • •

Riconoscere le varie parti di un insieme e le loro caratteristiche Riflettere sulle funzioni della lingua

Saper sintetizzare

• •

Individuare i dati essenziali, registrarli e tabularli Riuscire a schematizzare da un contesto più ampio

Saper correlare, indurre e dedurre

• • • •

Cogliere ed individuare relazioni cogliere analogie e differenze Saper applicare una regola Saper costruire una definizione osservando un fenomeno Saper strutturare i dati di un contesto complesso Operare autonomamente controlli e ripetere esperienze Coordinare autonomamente i concetti appresi Costruire mappe concettuali Saper riflettere sul percorso di esperienza e di apprendimento compiuto. Saper usare processi cognitivi per affrontare e risolvere situazioni reali e interdisciplinari Utilizzare differenti capacità riflessive (induzione, deduzione, analisi del rapporto causa /effetto, combinazione dei vari elementi) per prendere decisioni tra alternative ben definite Trarre conclusioni sulla base di differenti fonti di informazione.

Saper analizzare

Saper organizzare e rielaborare

Problem solving

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CODIFICA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA (dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo anno 2012 )

IL SÉ E L’ALTRO (S.A.) T S.A.1

Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini .

T S.A.2

Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con le altre Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia Ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente e futuro Si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici,il funzionamento delle piccole comunità e delle città

T S.A.3 T S.A.4 T S.A.5 T.S.A.6 T.S.A.7 T.S.A.8

T.S.A.9

IL CORPO IN MOVIMENTO(C.M.) T.C.M.1 Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo,matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola T.C.M.2 Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione T.C.M.3 Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo,anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto T.C.M.4 Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio,interagisce con gli altri nri giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva T.C.M.5 Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento

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IMMAGINI SUONI E COLORI (I.S.C.) T.I.S.C.1 Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente T.I.S.C.2 Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative. T.I.S.C.3 Utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative;esplora le possibilità offerte dalle tecnologie T.I.S.C.4 Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali visivi, di animazione…);sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte T.I.S.C.5 Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti T.I.S.C.6 Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoromusicali. T.I.S.C.7 Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli

I DISCORSI E LE PAROLE (D.P.) T.D.P.1 Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico,comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati T.D.P.2 Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative T.D.P.3 Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni;inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati T.D.P.4 Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definire regole T.D.P.5 Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia T:D.P.6 Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media

LA CONOSCENZA DEL MONDO (CO.M) TCO.M.1 Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata TCO.M.2 Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana TCO.M.3 Riferisce correttamente eventi del passato recente;sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo TCO.M.4 Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti TCO.M.5 Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprire le funzioni e i possibili usi TCO.M.6 Ha familiarità sia con le strategie sia del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezza, pesi, e altre quantità TCO.M.7 Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra ecc…;segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali

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In questo quadro, al fine di strutturare e sostenere un percorso personalizzato per ciascuno studente, l’Istituto ha fatto proprie le istanze di una visione inclusiva della relazione e della progettazione didattica, predisponendo un Piano ed un Protocollo di INCLUSIVITA’.

INCLUSIVITÀ’ Nell’ottica di una scuola democratica e valorizzante le diverse abilità, nell’idea che il binomio educazione-formazione sia espressione del pensiero “non uno di meno”, la scuola si impegna ad adempiere la propria funzione educativa progettando e organizzando ambienti di apprendimento in grado di permettere a chiunque la realizzazione di strumenti culturali indispensabili nella comprensione della realtà. Il piano programmatico dell’inclusività (Cfr. ALLEGATO N.2) vuole essere una strada aperta al riconoscimento dei bisogni educativi speciali, con il supporto di percorsi didattici adeguati e rispondenti alle necessità di ciascuno e alla valorizzazione delle risorse individuali. Riteniamo, quindi, il piano per l’inclusività essenziale per individuare elementi specifici di percorsi educativi e formativi, sottolineando quali nuclei fondanti del piano stesso: la formazione del cittadino attraverso la partecipazione, la cooperazione e la condivisione dell’esperienza educativa il riconoscimento della diversità come valore aggiunto della comunità la consapevolezza del superamento del bisogno per la costruzione di una individualità di valore e di competenza la partecipazione alla costruzione di percorsi specifici a sostegno e superamento delle situazioni di disagio sociale, culturale, linguistico la condivisione delle risorse disponibili, umane ed economiche, e la ricerca di finalità comuni nella risposta formativa ed educativa

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CAP. IV LA VALUTAZIONE

La valutazione costituisce una fase fondamentale dell’attività didattica. Essa contribuisce in modo determinante all’aspetto formativo dell’”educare istruendo”, pertanto viene curata in ogni ordine di scuola, con modalità e finalità coerenti con l’età e le esigenze degli alunni, nonché gli obiettivi formativi e di apprendimento di ciascun ordine La valutazione è un processo che coinvolge due soggetti, insegnanti e studenti, secondo modalità così articolate: L’INSEGNANTE

LO STUDENTE

USA LA VALUTAZIONE PER:

USA LA VALUTAZIONE PER:

•verificare gli esiti dell’azione didattica, confrontando i risultati ottenuti con quelli previsti •favorire il recupero e il potenziamento di abilità e competenze, predisponendo interventi educativi e didattici adeguati

•rendersi consapevoli del proprio apprendimento: overificare i propri apprendimenti opercepire i propri progressi osviluppare le proprie potenzialità

•sostenere il processo di maturazione delle Identità personale, sociale e culturale

•individuare eventuali carenze ed adottare strategie di recupero

•favorire l’orientamento

•maturare l’identità personale

•acquisire indicazioni utili alla formulazione dell’Offerta Formativa

•orientare gradualmente le proprie scelte

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LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

Per rilevare conoscenze, abilità e atteggiamenti dei bambini per un’adeguata analisi dei bisogni che consentano strategie d’intervento, processi da promuovere, sostenere e rafforzare per favorire lo sviluppo e la maturazione.

All’inizio dell’anno scolastico per un’adeguata analisi dei bisogni

A metà anno scolastico per verificare la validità dell’intervento didattico e la risposta dei bambini

Perchè valutare

Quando valutare

Per riflettere sul contesto e sull’azione educativa in una continua regolazione dell’attività didattica tenendo presenti, i ritmi di sviluppo, gli stili di apprendimento, i livelli raggiunti dai bambini attraverso l’azione educativa

Al termine del percorso scolastico in situazione di continuità con la scuola primaria

Alla fine dell’anno scolastico per una verifica degli aspetti formativi raggiunti dai bambini e della qualità dell’azione didatticoeducativa svolta

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Come Valutare

. L’osservazione in situazione di gioco libero e guidato .le conversazioni individuali e di gruppo

. Le attività programmate .L’uso di schede strutturate e non

Raccogliendo elementi sulla base di indicatori attraverso:

Osservazione e analisi degli elaborati prodotti dai bambini

Codifica di quanto osservato con l’utilizzo di liste di controllo sulle quali vengono annotati i dati rilevati durante l’osservazione sistematica, perché questa sia patrimonio delle insegnanti e consenta loro di individuare traguardi da potenziare e/o da raggiungere

Vissuti, racconti, filastrocche e storie

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LA VALUTAZIONE NEL PRIMO CICLO: SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO La valutazione si colloca nel quadro del progetto educativo-didattico sin qui delineato, allo scopo di verificare e sostenere il successo formativo dell’alunno, nell’ottica della personalizzazione dei percorsi e degli obiettivi. Secondo le indicazioni ministeriali, “la valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni” (D.P.R. 22/6/2009 n.122, art.3). La valutazione “precede, accompagna e segue i percorsi curricolari”(Indicazioni Nazionali, 2012) dunque costituisce in primis per la scuola, una verifica dell'efficacia delle azioni messe in atto per favorire il raggiungimento di livelli adeguati di apprendimento per ciascun alunno. Essa permette quindi al docente di individuare e riorientare le strategie educative più efficaci. La valutazione espressa attraverso voti non può essere mai sanzionatoria, ma funzionale ad una riflessione sui percorsi di apprendimento dei singoli alunni. Per tutti gli alunni, oggetto di valutazione sono le abilità e le competenze raggiunte, osservate sotto il profilo dinamico dei progressi compiuti, sia nell’ambito delle aree cognitive che metacognitive. Gli ambiti di valutazione si articolano su due piani:

VALUTAZIONE ESTERNA: realizzata dall’I.N.VAL.S.I. (Istituto Nazionale Valutazione del Sistema educativo di Istruzione e di formazione), allo scopo di:

per

la

fornire ad ogni scuola uno strumento di diagnosi per migliorare il proprio lavoro avere una misura delle conoscenze/abilità e competenze dei propri ragazzi comparata a quella delle altre scuole del Paese, tenuto conto delle caratteristiche degli allievi di ciascuna realtà scolastica (Cfr. www.invalsi.it) A tal fine l’INVALSI predispone prove relative all’ambito di italiano (comprensione del testo e riflessione sulla lingua) e matematica (Numeri, Spazio e figure, Dati e previsioni, Relazioni e funzioni). Tali prove sono formulate sulla base di precisi Quadri di Riferimento in cui sono espressi i principali punti di riferimento concettuali, i collegamenti con le indicazioni di legge, le idee chiave che guidano la formulazione degli items (quadri di riferimento per la valutazione stabiliti dall’Istituto medesimo). SOMMINISTRAZIONE DELLE PROVE: Scuola Primaria: classe II: Prova preliminare di lettura, Italiano e Matematica classe V: Italiano, Matematica, Questionario studente Scuola Secondaria di I°Grado: classe III (V Prova) all’interno della sessione d’esame di stato 27


VALUTAZIONE INTERNA: alla luce delle finalità sopra individuate per gli insegnanti e per gli alunni, il processo di osservazione e certificazione si svolge attraverso le funzioni diagnostica, formativa, sommativa, orientativa, certificativa ed è improntato ai seguenti criteri: •

trasparenza e stabilità nei criteri di valutazione

coerenza fra le prove di verifica ed il percorso didattico

coerenza rispetto ad eventuali percorsi personalizzati

sistematicità delle rilevazioni

La raccolta dei dati relativi all’osservazione e la formulazione della certificazione si svolgono attraverso tre fasi: analisi della situazione di partenza (valutazione diagnostica) per: o individuare i livelli di partenza o progettare percorsi generali ed eventuali percorsi personalizzati valutazione in itinere (valutazione formativa) per: o verificare sistematicamente e costantemente la progressione e le difficoltà incontrate dagli alunni durante lo svolgimento dell’attività didattica o rendere gli alunni consapevoli del proprio apprendimento o verificare la reale efficacia e validità degli strumenti e dei metodi adottati dall’insegnante o personalizzare ulteriormente la proposta didattica negli obiettivi e nei metodi, valutazione finale: valutazione sommativa: o accertare i livelli raggiunti rispetto agli obiettivi stabiliti per i singoli alunni o verificare complessivamente la validità degli obiettivi, dei metodi e degli strumenti adottati valutazione certificativa: o descrivere e attestare i livelli di competenza progressivamente acquisiti dagli alunni rispetto ad obiettivi prestabiliti o verificare ulteriormente la validità e l’efficacia degli strumenti e dei metodi adottati Concorrono alla valutazione complessiva delle singole discipline rilevazioni relative all’impegno, la partecipazione, l’autonomia di lavoro, i progressi rispetto al livello di partenza secondo quanto deliberato collegialmente dai docenti. Tale valutazione si esprime con voto numerico nella secondaria di primo grado e con giudizio sintetico nella scuola primaria dove, oltre agli indicatori comuni, è considerata anche l’attenzione.

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SCUOLA PRIMARIA INDICATORI

DESCRITTORI

OTTIMO/ECCELLENTE: approfondisce in modo personale, cura il proprio materiale ed esegue sempre i compiti assegnati; svolge attività di ricerca autonoma

IMPEGNO

PROFICUO: ha un ritmo di lavoro efficace e si applica in maniera costante COSTANTE: si applica e svolge i compiti con regolarità, porta a termine gli impegni assunti COSTANTE MA SUPERFICIALE: svolge i compiti in maniera frettolosa, ma con regolarità; porta i materiali con sufficiente regolarità SCARSO E DISCONTINUO: svolge i compiti saltuariamente, non sempre porta i materiali; si applica in maniera discontinua

PARTECIPAZIONE

COSTRUTTIVA: partecipa in maniera costante e interviene in modo originale, creativo e con contributi personali; possiede una buona concentrazione; nel lavoro con i compagni è un elemento trainante ATTIVA: partecipa in maniera costante e interviene in maniera adeguata e pertinente; mantiene una buona attenzione e concentrazione; collabora sempre in maniera attiva nel lavoro con i compagni ADEGUATA E COSTANTE: interviene quasi sempre in maniera adeguata e pertinente; ascolta e possiede un’accettabile capacità di concentrazione; collabora sempre con i compagni nel lavoro SALTUARIA MA ADEGUATA: interviene correttamente se sollecitato dai docenti; pur distraendosi, sono migliorati i tempi di attenzione; collabora con i compagni nel lavoro in maniera adeguata SALTUARIA E/O MINIMA: interviene, ma in modo spesso non adeguato e pertinente; ha tempi di attenzione e concentrazione brevi e ancora inadeguati; collabora con i compagni nel lavoro in maniera saltuaria PRODUTTIVA: sa organizzarsi autonomamente il lavoro e lo svolge in modo personale, originale e produttivo

AUTONOMIA

PROGRESSI RISPETTO AL LIVELLO DI PARTENZA

EFFICACE: utilizza il tempo in modo appropriato, sa pianificare le proprie attività SODDISFACENTE: svolge il proprio lavoro quasi sempre da solo; in genere sa utilizzare il tempo a disposizione; inizia a possedere un metodo appropriato alle richieste ACCETTABILE E/O SUFFICIENTE: non sfrutta a pieno le sue capacità; si applica in modo ripetitivo e meccanico DA MIGLIORARE: dispersivo, poco produttivo, se sollecitato agisce meccanicamente. L’autonomia risulta inadeguata e/o parziale Ha fatto progressi rilevanti Ha fatto progressi evidenti e continui Ha fatto progressi buoni Ha fatto progressi accettabili I progressi sono minimi e/o stazionari ed evidenzia difficoltà nella comprensione e nella memorizzazione di situazioni e procedimenti OTTIMA/ECCELLENTE: nelle attività scolastiche mantiene tempi di attenzione prolungati e attivi

ATTENZIONE

BUONA E COSTANTE: nelle attività scolastiche presenta tempi di attenzione abbastanza regolari BUONA: nelle attività scolastiche presenta tempi di attenzione non sempre costante SUFFICIENTE: nelle attività scolastiche presenta tempi di attenzione parziali e settoriali DA MIGLIORARE: nelle attività scolastiche presenta tempi di attenzione brevi, tali da risultare scarsi e/o discontinui

GIUDIZIO

OTTIMO DISTINTO BUONO SUFFICIENTE INSUFFICIENTE

OTTIMO

DISTINTO BUONO

SUFFICIENTE

INSUFFICIENTE OTTIMO DISTINTO BUONO

SUFFICIENTE INSUFFICIENTE OTTIMO DISTINTO BUONO SUFFICIENTE INSUFFICIENTE OTTIMO DISTINTO BUONO SUFFICIENTE INSUFFICIENTE

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO INDICATORI

IMPEGNO

PARTECIPAZIONE

DESCRITTORI

VOTO

Eccellente: approfondisce in modo personale, cura il proprio materiale ed esegue sempre i compiti assegnati; svolge attività di ricerca autonoma

10 - 9

Efficace: ha un ritmo di lavoro efficace e si applica in maniera costante Costante: si applica e svolge i compiti con regolarità, porta a termine gli impegni assunti Costante ma superficiale: svolge i compiti in maniera frettolosa, ma con regolarità; porta i materiali con sufficiente regolarità Discontinuo ed essenziale: svolge i compiti saltuariamente, non sempre porta i materiali; si applica in maniera discontinua Scarso: non svolge i compiti assegnati, non porta i materiali, si applica solo se sollecitato Costruttiva: partecipa in maniera costante e interviene in modo originale, creativo e con contributi personali; possiede una buona concentrazione; nel lavoro con i compagni è un elemento trainante

8 7

Costante: partecipa in maniera costante e interviene in maniera adeguata e pertinente; mantiene una buona attenzione e concentrazione; collabora sempre in maniera attiva nel lavoro con i compagni Attiva: interviene quasi sempre in maniera adeguata e pertinente; ascolta e possiede un’accettabile capacità di concentrazione; collabora sempre con i compagni nel lavoro Adeguata: interviene correttamente se sollecitato dai docenti; pur distraendosi, son migliorati i tempi di attenzione; collabora con i compagni nel lavoro in maniera adeguata Saltuaria: interviene, ma in modo spesso non adeguato e pertinente; ha tempi di attenzione e concentrazione brevi e ancora inadeguati; collabora con i compagni nel lavoro in maniera saltuaria Scarsa- Inadeguata:deve essere sollecitato per ottenere una partecipazione minima; ha tempi minimi di attenzione e di concentrazione; ha difficoltà a collaborare con i compagni nel lavoro; si distrae spesso Produttivo: sa organizzarsi autonomamente il lavoro e lo svolge in modo personale, originale e produttivo

AUTONOMIA

Efficace: opera collegamenti e rielabora conoscenze, attività, strategie di lavoro personali Autonomo: utilizza il tempo in modo appropriato, sa pianificare le proprie attività Soddisfacente: svolge il proprio lavoro quasi sempre da solo; in genere sa utilizzare il tempo a disposizione; inizia a possedere un metodo appropriato alle richieste Accettabile/ Da migliorare: non sfrutta a pieno le sue capacità; si applica in modo ripetitivo e meccanico Scarso: dispersivo, poco produttivo; studia mnemonicamente Ha fatto progressi rilevanti

PROGRESSI RISPETTO AL LIVELLO DI PARTENZA

Ha fatto progressi evidenti e in modo continuo Ha fatto progressi accettabili Ha fatto progressi lievi I progressi sono minimi ed evidenzia difficoltà nella comprensione e nella memorizzazione di situazioni e procedimenti I progressi sono inesistenti

6 5 4 10 - 9

8

7

6

5

4

10 - 9

8 7 6

5 4 10 - 9 8 7 6 5 4

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In questo contesto, appare evidente come il processo di valutazione non coincida con la rilevazione dei risultati delle singole “prestazioni”, ma, con riferimento all’analisi della situazione di partenza in tutti i suoi aspetti, prenda in esame i vari elementi che emergono nel corso dell’attività didattica, in diverse situazioni di apprendimento, al fine di rilevare gli effettivi progressi dell’alunno nell’acquisizione di abilità e competenze. Modalità di verifica Il raggiungimento di abilità e competenze sarà valutato attraverso diverse situazioni di apprendimento e varie tipologie di verifica, attuate secondo le modalità specifiche per ogni disciplina, e coerenti con eventuali percorsi personalizzati. Esse si espliciteranno in: o o o o

Prove oggettive, semistrutturate, libere, scritte, orali, pratiche. Lavori di gruppo Discussioni guidate Altro

Nella scuola secondaria, per la valutazione delle prove scritte i docenti, anche in vista delle prove relative agli esami conclusivi della classe III, concordano i seguenti indicatori comuni: ITALIANO Contenuto: o aderenza alla traccia o sviluppo del contenuto o organizzazione del contenuto o rielaborazione personale Correttezza morfosintattica Lessico Fluidità della lingua

MATEMATICA Saper esporre gli elementi specifici della materia, le proprietà, le regole e le tecniche di risoluzione. Cogliere ed applicare le proprietà, le regole e i procedimenti Decodificare e formalizzare un problema, scegliere il procedimento risolutivo, verificare i risultati Comprendere ed utilizzare simboli, termini specifici e rappresentazioni grafiche

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LINGUE STRANIERE Aderenza alla traccia Comprensione globale del testo Identificazione di informazioni specifiche Correttezza morfosintattica e ortografica Organizzazione dei contenuti Rielaborazione personale Il Collegio dei Docenti stabilisce l’organizzazione dell’anno scolastico in Quadrimestri; al termine di ciascun Quadrimestre viene consegnato alle famiglie il Documento di Valutazione. Con la L. 169/08 la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni è espressa in decimi. Nella scuola primaria il documento di valutazione illustra, anche, il livello globale di maturazione raggiunto dallo studente con giudizio sintetico complessivo. Nella scuola secondaria di primo grado i docenti, in relazione al quadro delle competenze e abilità delineate all’interno del nostro POF, adottano i seguenti indicatori: 9 /10

Sviluppo completo, sicuro, preciso delle abilità corrispondenti agli obiettivi stabiliti. L’alunno ha acquisito le competenze previste ed è in grado di utilizzare autonomamente le conoscenze.

8

Sviluppo completo delle abilità. L’alunno ha acquisito buone conoscenze di base raggiungendo complessivamente le competenze previste

7

Sviluppo quasi completo delle abilità. L’alunno ha acquisito le conoscenze di base e si avvia a maturare le proprie competenze.

6

Le abilità sono sviluppate in modo sufficiente. L’alunno, in possesso di conoscenze di base essenziali, ha raggiunto alcune semplici competenze.

5

Lo sviluppo delle abilità risulta parziale. L’alunno, in possesso di conoscenze di base lacunose, non è in grado di operare, se non seguito e guidato.

4

Non si registrano progressi sensibili nello sviluppo delle abilità di base. L’alunno non è in grado di operare, neppure se seguito e guidato.

Nel caso in cui l’ammissione alla classe successiva sia comunque deliberata in presenza di carenza relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la scuola provvede ad inserire una specifica nota al riguardo nel Documento individuale di Valutazione (DPR 22/06/09 N.122). 32


La certificazione delle competenze (art.8 DPR 122/2009) è prevista al termine della scuola primaria (espressa mediante livelli: vedi allegato 4.a) e al termine della scuola secondaria (relativa a ciascuna disciplina ed espressa in decimi: vedi allegato 4.b). LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Il comportamento degli alunni rappresenta la cornice fondamentale entro la quale vanno ad inserirsi tutti i processi di apprendimento, e costituisce la finalità riassuntiva di tutto l’intento didattico e pedagogico del nostro Istituto. In esso si esprimono tutti i raggiungimenti inerenti le “competenze trasversali”, declinate secondo le Identità personale – sociale – culturale. Nella scuola primaria alla valutazione del comportamento, espresso con giudizio (DPR122, 2008), concorrono le aggettivazioni delle seguenti voci analitiche: -

relazionalità con gli adulti relazionalità con i pari rispetto delle regole SCUOLA PRIMARIA COMPORTAMENTO

OTTIMO: rispetta in modo consapevole le regole,l’ambiente, le persone. E’ capace di instaurare relazioni positive e costruttive con gli altri (pari e adulti). Partecipa in modo attivo e pertinente alla vita della classe. Sa gestire in piena autonomia materiali e consegne. Si impegna in maniera costante e continua. DISTINTO: rispetta le regole,l’ambiente, le persone. E’ capace di instaurare relazioni positive con gli altri (pari e adulti). Partecipa in modo pertinente alla vita della classe. Sa gestire in autonomia materiali e consegne. Si impegna in maniera costante. BUONO: rispetta quasi sempre le regole,l’ambiente, le persone. E’ capace di instaurare buone relazioni con gli altri (pari e adulti). Partecipa quasi sempre alla vita della classe. Sa gestire quasi sempre in autonomia materiali e consegne. Si impegna quasi sempre. SUFFICIENTE: rispetta le regole,l’ambiente, le persone in modo discontinuo. Non sempre è capace di instaurare relazioni con gli altri (pari e adulti). Non sempre partecipa alla vita della classe. Non sempre sa gestire in autonomia materiali e consegne. Si impegna in modo discontinuo. NON SUFFICIENTE: non è ancora in grado di rispettare le regole,l’ambiente,le persone. Non è ancora capace di instaurare buone relazioni con gli altri (pari e adulti). Non è ancora capace di partecipare alla vita della classe. Non è ancora capace di gestire in autonomia materiali e consegne. Non si impegna ancora in modo continuativo. L’attribuzione del giudizio OTTIMO richiede la presenza di tutti i descrittori. Il giudizio DISTINTO si attribuisce se almeno 3 descrittori sono da distinto. Il giudizio BUONO si attribuisce se almeno 3 descrittori sono da buono. Il giudizio SUFFICIENTE si attribuisce se almeno 3 descrittori sono da sufficiente. Il giudizio INSUFFICIENTE richiede la presenza di tutti i descrittori 33


Analogamente, nella scuola secondaria, secondo la recente normativa ministeriale (D.P.R. 22/6/2009 N.122, art.7) “la valutazione del comportamento degli alunni nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado (…) si propone di favorire l'acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell'adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell'esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare.” Costituiscono elemento di valutazione la mancata osservanza del Regolamento di Istituto, eventuali richiami scritti sul Registro di Classe, sui Registri personali dei docenti e sul Quaderno delle Comunicazioni. Anche la valutazione del comportamento è espressa in decimi e concorre, unitamente a quella degli altri apprendimenti, alla valutazione complessiva dell’alunno. La valutazione del comportamento viene formulata dal Consiglio di Classe secondo i seguenti indicatori:

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO COMPORTAMENTO DESCRITTORI

VOTO

OTTIMO AUTOCONTROLLO E PARTECIPAZIONE ATTIVA: educato, controllato, responsabile, rispetta in modo consapevole regole, persone e cose, partecipa attivamente e collabora alla vita della classe

10

OTTIMO AUTOCONTROLLO: educato, controllato, responsabile, rispetta regole, persone e cose, partecipa alla vita della classe

9

BUON AUTOCONTROLLO: ha un buon rapporto con compagni e docenti, ha comportamenti corretti e rispetta le regole

8

ADEGUATO AUTOCONTROLLO: tiene un comportamento abbastanza corretto con i compagni e i docenti; quasi sempre rispetta le regole

7

SUFFICIENTE AUTOCONTROLLO: talvolta fatica a rispettare le regole condivise, in alcuni momenti disturba le lezioni, si controlla se richiamato

6

DIFFICOLTÀ DI AUTOCONTROLLO: rispetta con molta difficoltà le regole condivise, spesso disturba le lezioni, talvolta non rispetta persone e cose

5

MANCANZA DI AUTOCONTROLLO: disturba costantemente le lezioni, non rispetta le regole condivise, non rispetta persone e cose, con i compagni e gli adulti ha un rapporto conflittuale

4

La votazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero inferiore a 6/10, riportata in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica all’anno successivo di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi.

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La valutazione degli ambiti speciali: La valutazione degli alunni diversamente abili La valutazione degli alunni diversamente abili è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte, sulla base del P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato), come previsto dal T.U. 297/94 art.314 (Cfr. PROTOCOLLO INCLUSIONE, pag.13 e segg.) Nel P.E.I. vengono indicati gli obiettivi dell’alunno a seconda delle caratteristiche fisiche, psichiche, sociali ed affettive. Una volta individuate le potenzialità, vengono determinati gli interventi idonei a svolgere il programma più appropriato, che può essere semplificato o differenziato. Per gli alunni con minorazioni fisiche e/o sensoriali si definisce l’uso di particolari strumenti didattici che consentano l’apprendimento e la verifica. Il P.E.I. è un documento del Consiglio di Classe, approvato, conosciuto e applicato da tutti i suoi componenti secondo le peculiarità di ciascuna disciplina. La valutazione degli alunni non italofoni È compito della scuola garantire tutte le condizioni per realizzare il successo formativo per ogni alunno, in tale ottica sono da ritenere prioritari interventi intensivi nei confronti degli alunni stranieri specialmente se di recente immigrazione. Per raggiungere l’obiettivo la scuola è tenuta a “proporre itinerari di apprendimento che rispettino le individualità, riconoscano i talenti [...] promuovano la crescita di tutti e di ciascuno” (Atto di indirizzo 08/09/2009). Anche per questi alunni sarà opportuno verificare il livello di partenza, sulla base del quale la valutazione terrà conto non solo delle prestazioni ma anche dei processi di apprendimento in evoluzione, dell’impegno, degli interessi, delle attitudini e delle potenzialità. Il lavoro svolto nei corsi di alfabetizzazione o di sostegno linguistico (Laboratorio di Italiano L2) concorrerà alla valutazione formativa e sommativi (“il Collegio dei Docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi di insegnamento. Allo scopo possono essere adottati specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni per facilitare l’apprendimento della lingua italiana…” Art. 45 DPR 394/1999 ) (Cfr. PROTOCOLLO INCLUSIONE pag. 35 e segg). Per gli alunni non italofoni in fase di apprendimento dell’Italiano L2 il processo di valutazione delle competenze per la lingua fa riferimento al Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue. La valutazione nei disturbi specifici di apprendimento (D.S.A.) Ai sensi della circolare 5 ottobre 2004, Prot. 40099/A/4, la valutazione degli alunni con D.S.A. opportunamente certificato viene stabilita in relazione al Piano di Studi Personalizzato eventualmente formulato dai singoli docenti sulla base del quadro che emerge dalle diagnosi specialistiche, e dall’osservazione in itinere. Il D.P.R. 122 del 22/6/2009 ratifica che “ Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) (…) la valutazione e la verifica degli apprendimenti (…) devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni”. Pertanto le prove di verifica terranno conto della tipologia di disturbo, allo scopo di esprimere una valutazione che, rapportata ai progressi compiuti e alle difficoltà dell’alunno, gli permetta di prendere consapevolezza delle proprie potenzialità e cogliere i propri miglioramenti (Cfr. PROTOCOLLO INCLUSIONE pag.23 e segg). Esame di stato: il DPR 122 si applica anche alla valutazione in sede di esame; non è possibile in nessun caso dispensare gli alunni dalle prove scritte di lingua straniera, ma 35


le oggettive difficoltà degli studenti possono essere compensate mediante l’assegnazione di tempi adeguati per l’espletamento delle prove e l’applicazione di valutazioni più attente ai contenuti che alla forma. LA VALUTAZIONE DELL’ESAME CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE Per favorire una certa omogeneità nella valutazione dell’esame conclusivo all’interno delle commissioni delle scuole della provincia di Firenze, si sottolineano i comportamenti condivisi per quanto riguarda i seguenti punti: 1.Voto di ammissione o giudizio di idoneità 2.Valutazione delle singole prove 3.Valutazione finale 4.Certificazione delle competenze 1. VOTO DI AMMISSIONE O GIUDIZIO DI IDONEITÀ Il voto, espresso in numeri, rappresenta la valutazione dell’intero Consiglio di Classe ed è relativo al triennio, secondo una valenza orientativa e formativa. Esso terrà conto globalmente del percorso di apprendimento esaminato sotto gli aspetti delle prestazioni (compiti, interrogazioni ed altre verifiche), dei processi di apprendimento in evoluzione, dell’impegno dell’allievo ecc. 2. VALUTAZIONE DELLE SINGOLE PROVE La Commissione d’esame stabilisce: •il tipo di prova, •la durata delle prove, •i criteri, gli indicatori, gli strumenti della valutazione. Le prove scritte (Italiano, Matematica, Lingua Inglese, Lingua Francese) sono valutate in forma numerica, secondo indicatori comuni approvati dalla Commissione; i voti sono espressi in decimi. La prova Invalsi segue le indicazioni del Ministero. Il colloquio pluridisciplinare dovrà consentire una valutazione globale del livello di maturità raggiunto da ogni allievo 3. VALUTAZIONE FINALE “Il voto finale è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità” (D.P.R. 122/09, art.3 comma 6). “Ai candidati che conseguono il punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta all’unanimità” (art. 3 comma 8). 4. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE “Al termine della scuola secondaria di primo grado le competenze acquisite dagli alunni sono accompagnate anche da valutazioni in decimi” (art.8, commi 1, 2). Per predisporre tale certificazione si adotterà il modello ministeriale (C.M. n 3, prot. n. 1235 del 13 febbraio 2015)

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CAP. V ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA INFORMAZIONI UTILI Calendario anno scolastico 2015-2016: Inizio lezioni: 15 settembre 2015 Inizio mensa (infanzia-primaria): 21 Settembre 2015 Giorni di sospensione dell’attività didattica: tutte le domeniche 11 novembre 2015 festa del Santo Patrono 7 Dicembre 2015 (delibera consiglio istituto n°11/2015) 8 dicembre 2015, Immacolata Concezione dal 24 Dicembre 2015 al 6 Gennaio 2016 compresi (vacanze natalizie) dal 24 al 29 Marzo 2016 compresi (vacanze pasquali) 25 Aprile 2016 anniversario della liberazione 1° Maggio 2016, Festa del Lavoro 2 Giugno 2016, Festa Nazionale della Repubblica 3 Giugno 2016 (delibera consiglio istituto n°11/2015) Termine lezioni: 10 Giugno 2015 (primaria e secondaria) 30 giugno 2015 (infanzia) Orario ridotto (delibere Consiglio Istituto n° 24 e 26/2015) infanzia: 8.30 – 13.30 con mensa primaria (esclusa Milite Ignoto): 8.30 – 12.30 senza mensa Milite Ignoto: 8.15 – 12.15 senza mensa secondaria 1° grado: 8.00 – 13.00 (23/12/2015 e 23/3/2016), 8.00 – 12.00 (10/6/2016) 23/12/2015 (infanzia-primaria-secondaria) 23/03/2016 (infanzia-primaria-secondaria) giorno Festa Finale (infanzia) 10/06/2016 (primaria e secondaria) dal 27 al 30/6/2016 (infanzia) Termine lezioni: 10 Giugno 2016 (primaria e secondaria) 30 giugno 2016 (infanzia)

ORARIO RICEVIMENTO UFFICI DI SEGRETERIA MARTEDI’ E GIOVEDI’ MATTINA POMERIGGIO* 8.30 – 13.30 15.15 – 17.30 *(pomeriggio solo nei periodi di attività didattica) CHIUSURA UFFICI DI SEGRETERIA 7/12/2015 - 24/12/2015 – 31/12/2015 – 04/01/2016 – 05/01/2016 – 03/06/ 37


PROSPETTO INFORMATIVO GENERALE 2015-16

Numero alunni scuola dell’infanzia Numero alunni scuola primaria Numero alunni scuola secondaria di 1° Numero sezioni scuola dell’infanzia Numero classi scuola primaria Numero classi scuola secondaria di 1° Numero docenti scuola dell’infanzia – posti comuni Numero docenti sostegno - scuola dell’infanzia Numero docenti religione - scuola dell’infanzia Numero docenti scuola primaria – posti comuni Numero docenti sostegno - scuola primaria Numero docenti specialisti lingua straniera –scuola primaria Numero docenti religione – scuola primaria Numero docenti scuola secondaria di 1° Numero docenti di sostegno – scuola secondaria di 1 ° Numero docenti religione – scuola secondaria di 1° Numero unità personale ATA – segreteria Numero unità personale ATA – collaboratori scolastici

484 869 519 19 43 21 38 4 2 71+7 ore 13 2 5 52 8 3 10 23

PLESSI DI SCUOLA DELL’INFANZIA DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO

Scuola dell’Infanzia "Castagnolo" Numero alunni Numero sezioni Numero docenti – posti comuni Numero docenti – sostegno Numero docenti – religione Numero collaboratori scolastici Indirizzo Recapito telefonico e fax E mail

81 3 6 2 1 itinerante 1 Via B. Pagliai – Lastra a Signa 055-8722641 castagnoloinfanzia@lastrascuola.com

Scuola dell’Infanzia "Giovanni XXIII" Numero alunni Numero sezioni Numero docenti – posti comuni Numero docenti – sostegno Numero docenti – religione Numero collaboratori scolastici Indirizzo Recapito telefonico e fax E mail

110 4 8 1 1 itinerante 2 Via P. Togliatti – Lastra a Signa 055-3270134 Infanziagiovanni23@lastrascuola.com

Scuola dell’Infanzia “Santa Caterina” 38


Numero alunni Numero sezioni Numero docenti – posti comuni Numero docenti – sostegno Numero docenti – religione Numero collaboratori scolastici Indirizzo Recapito telefonico e fax E mail

46 2 4 1 1 itinerante 1 P.za Garibaldi – Lastra a Signa 055-8721041 santacaterina@lastrascuola.com

Scuola dell’Infanzia "Immacolata” Numero alunni Numero sezioni Numero docenti – posti comuni Numero docenti – sostegno Numero docenti – religione Numero collaboratori scolastici Indirizzo Recapito telefonico e fax E mail

42 2 4 0 1 itinerante 1 Via P. Togliatti 055 3270135 infanziaimmacolata@lastrascuola.com

Scuola dell’Infanzia "I Caci" Numero alunni Numero sezioni Numero docenti – posti comuni Numero docenti – sostegno Numero docenti – religione Numero collaboratori scolastici Indirizzo Recapito telefonico E mail

72 3 6 1 1 itinerante 2 Via di Bellosguardo 4 – Lastra a Signa 055-8722054 infanziaicaci@lastrascuola.com

Scuola dell’Infanzia di Malmantile Numero alunni Numero sezioni Numero docenti – posti comuni Numero docenti – sostegno Numero docenti – religione Numero collaboratori scolastici Indirizzo Recapito telefonico E mail

82 3 6 0 1 itinerante 1 Via Lippi – Malmantile 055-8729457 Fax 055-8729457 malmantileinfanzia@lastrascuola.com

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Scuola dell’Infanzia di Ginestra Fiorentina Numero alunni Numero sezioni Numero docenti – posti comuni Numero docenti – sostegno Numero docenti – religione Numero collaboratori scolastici Indirizzo Recapito telefonico E mail

51 2 4 0 1 itinerante 1 Via del Lastrico – Ginestra Fiorentina 055-8713274 Fax 055-8713274 infanziacarcheri@lastrascuola.com

PLESSI DI SCUOLA PRIMARIA DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO Scuola Primaria di Santa Maria a Castagnolo Numero alunni Numero sezioni Numero docenti – posti comuni Numero docenti – sostegno Numero docenti – lingua straniera (specialisti) Numero docenti – religione Numero collaboratori scolastici Indirizzo Recapito telefonico E mail

411 18 34 6 + 1 itinerante 1 + 1 itinerante 3 itineranti 2 Via Gramsci 139 – Lastra a Signa 055–3270191 Fax 055-8720350 primariasmac@lastrascuola.com

Scuola Primaria "Leon Battista Alberti" Numero alunni Numero sezioni Numero docenti – posti comuni Numero docenti – sostegno Numero docenti – lingua straniera (specialisti) Numero docenti – religione Numero collaboratori scolastici Indirizzo Recapito telefonico E mail

99 5 6 2 0 1 itinerante 1 Via Livornese 275 – Lastra a Signa 055-8724965 Fax 055-8724965 primariaalberti@lastrascuola.com

Scuola Primaria"D. Alighieri" - Porto di Mezzo Numero alunni Numero sezioni Numero docenti – posti comuni Numero docenti – sostegno Numero docenti – lingua straniera (specialisti) Numero docenti – religione Numero collaboratori scolastici Indirizzo Recapito telefonico E mail

83 5 6 1+1 itinerante 1 itinerante 1 itinerante 1 P.za Gramsci 1 – Lastra a Signa 055-8724193 primariaporto@lastrascuola.com 40


Scuola Primaria "Milite Ignoto" – Malmantile Numero alunni Numero sezioni Numero docenti – posti comuni Numero docenti – sostegno Numero docenti – lingua straniera (specialisti) Numero docenti – religione Numero collaboratori scolastici Indirizzo Recapito telefonico E mail

198 10 20 3 0 2 itineranti 2 P.za Piave 3 – Malmantile 055-8729447 Fax 055-8729447 militeignotomalmantile@gmail.com

Scuola Primaria "Don Gnocchi" – Ginestra Fiorentina Numero alunni 78 Numero sezioni 5 Numero docenti – posti comuni 6 Numero docenti – sostegno 0 Numero docenti – lingua straniera (specialisti) 1 itinerante Numero docenti – religione 1 itinerante Numero collaboratori scolastici 1 Indirizzo Via Chiantigiana 38 – Ginestra Fiorentina Recapito telefonico 055-8713320 Fax 055-8713320 E mail primariaginestra@lastrascuola.com

Scuola secondaria di 1° “Leonardo da Vinci” Numero alunni Numero classi Numero docenti Numero docenti – sostegno Numero docenti – lingua straniera (specialisti) Numero docenti – religione Numero collaboratori scolastici Indirizzo Recapito telefonico E mail

519 21 52 8 8 3 6 Via di sotto 1 Lastra a Signa 055-8725215 Fax 055-8725215 scuolamedia@lastrascuola.com

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ORGANIZZAZIONE ORARIA La normativa attuale prevede un orario obbligatorio minimo e massimo annuale, come risulta dal seguente specchietto: Scuola dell’Infanzia annuo

settimanale

annuo

settimanale

annuo

Settimanale

1.400

40

875

25

1700

48/49

Scuola Primaria tempo scuola a 30 ore max annuo

settimanale (x 33 settimane)

obbligatorio

facoltativo

totale

obbligatorio

facoltativo

Totale

891

99

990

27

3

30

tempo scuola a 40 ore annuo

settimanale (x 33 settimane)

attività didattica

mensa e dopo mensa

totale

attività didattica

mensa e dopo mensa

Totale

990

330

1320

30

10

40

Scuola Secondaria I Grado annuo

settimanale (x 33 settimane)

990

tempo scuola a 30 ore di 60 min

L’offerta formativa della scuola per il 2014/15 prevede: Scuola dell’Infanzia:

modello antimeridiano a 5 ore, escluso il sabato (25 ore settimanali) modello giornaliero a 8 ore, escluso il sabato (40 ore settimanali)

Scuola Primaria:

classi dalla prima alla quinta a 40 ore settimanali (compreso il tempo pieno) 8 ore dal lunedì al venerdì classi dalla prima alla quinta a 28 ore settimanali (comprensive del tempo mensa) con due rientri pomeridiani

Scuola Secondaria di I Grado

classi dalla prima alla terza a 30 ore settimanali dal lunedì al venerdì 42


ORGANIZZAZIONE DIDATTICA E EDUCATIVA DEL PRANZO NELLE SCUOLE DELL’INFANZIA PER I BAMBINI DI 3-4-5 anni Premesso che viene salvaguardata l’autonomia delle singole scuole nell’ organizzare la compresenza delle insegnanti in riferimento alla realizzazione di attività didattiche, in tutti i plessi viene garantita la compresenza di cui sopra al momento del pranzo dei bambini. Questo per la consapevolezza dell’importanza che il momento del pranzo riveste nella giornata scolastica di ogni bambino, nel rispetto dei ritmi e dei bisogni individuali. Riconosciuto che il momento del pranzo è a tutti gli effetti un momento educativo, le insegnanti sottolineano come la loro compresenza sia indispensabile, perché permette, oltre alla vigilanza, un efficace intervento didattico, e la risoluzione delle inevitabili problematiche legate all’alimentazione, proprie di questa fascia di età. PERTANTO Il Collegio dei docenti della scuola dell’infanzia propone di garantire comunque la compresenza delle insegnanti della sezione durante il pranzo dei bambini, avvalendosi della flessibilità oraria. “ L’alimentazione per i bambini non rappresenta soltanto la soddisfazione di un bisogno fisiologico, ma è carico di significati e di emozioni ed ha molteplici implicazioni affettive,relazionali e psicologiche” Cfr. Ministero della Salute Programma interministeriale“Guadagnare salute” febbraio 2007 ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE/LABORATORI PER LA SCUOLA PRIMARIA. Pur nella consapevolezza della necessità di superare la frantumazione dei saperi e di dare senso e unità all’esperienza e agli apprendimenti degli alunni, si ritiene indispensabile definire un quadro indicativo della ripartizione oraria settimanale delle discipline, sottolineando, però, che l’orario complessivo delle singole discipline e attività può essere organizzato in modo flessibile, nel rispetto del monte ore annuale. Tale monte ore è calcolato moltiplicando il numero di ore settimanali di ogni disciplina, per le trentatre settimane di un anno scolastico. È possibile, inoltre, prevedere compensazioni fra le discipline, purché il decremento orario di ciascuna non sia superiore al 15% del relativo monte ore annuale. Al monte ore delle discipline si aggiungono i tempi dedicati ai laboratori di potenziamento linguistico – espressivo e matematico, due ore settimanali di contemporaneità nel tempo pieno, da noi considerati indispensabili per la realizzazione di una didattica rispettosa dei bisogni e dei ritmi di apprendimento degli alunni. La progressiva attuazione della riforma della scuola primaria con l’estensione dell’orario delle classi da 27 a 40 ore ha portato, in alcuni casi, ad una riduzione delle ore di contemporaneità che la precedente normativa permetteva di avere. Le singole discipline sono considerate nella loro specificità, ma vengono proposte all’interno di tre grandi aree disciplinari: -area linguistico-artistico-espressiva; -area storico-geografica; -area matematico-scientifico-tecnologica

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Viene così sottolineata l’importanza di un insegnamento disciplinare non frammentato, ma capace di far cogliere le interconnessioni tra i diversi saperi e di avviare gli alunni ad una visione unitaria della conoscenza. Ogni team docente sceglie, in base all’analisi della situazione della classe, alle proprie competenze, alle possibilità offerte dall’istituzione e allo spazio e ai mezzi a sua disposizione, un percorso educativo che comprende progetti, uscite e percorsi didattici differenziati secondo le esigenze rilevate, nell’ambito dell’offerta formativa proposta dal POF.

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AREA LINGUISTICOARTISTICOESPRESSIVA

AREA STORICO-GEOGRAFICA

AREA MATEMATICO SCIENTIFICO TECNOLOGICA LABORATORI POTENZIAMENTO E RECUPERO TOTALE

DISCIPLINE OBBLIGATORIE

PRIMA 27h 40h

SECONDA 27h 40h

TERZA 27h 40h

QUARTA 27h 40h

QUINTA 27h 40h

ITALIANO

7

6

6

6

6

6

6

6

INGLESE

1

1

2

2

3

3

3

3

3

3

ARTE E IMMAGINE

2

2

2

2

2

2

2

2

2

2

MUSICA

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

RELIGIONE

2

2

2

2

2

2

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

1

1

1

1

1

1

STORIA

2

2

2

2

2

2

GEOGRAFIA

2

2

2

2

2

2

MATEMATICA

6

7

5

6

5

6

SCIENZE

2

2

2

2

2

2

TECNOLOGIA /INFORMATICA

1

1

1

1

1

1

LINGUISTICO/ ESPRESSIVO MATEMATICO /SCIENTIFICO

0

2

0

2

0

2

27

30 27

27

7

30

2 2 1 1 2 2 2 2 6 7 2 2 1 1

2 2 1 1 2 2 2 2 5 6 2 2 1 1

0 2

0

27

30 27

2 30

6

30

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Il quadro orario settimanale e annuale delle discipline nella scuola secondaria di I grado rispetta quanto stabilito dal definito dal DPR. 89/09, art. 5 ed è il seguente:

Italiano, Storia, Geografia Attività di approfondimento in materie letterarie Matematica e scienze Tecnologia Inglese Seconda lingua comunitaria Arte e immagine Scienze motorie e sportive Musica Religione cattolica

settimanale

annuale

9 1 6 2 3 2 2 2 2 1

297 33 198 66 99 66 66 66 66 33

RISORSE INTERNE ALLA SCUOLA A.S. 2014-15 Risorse umane e professionali Dirigente scolastico Collaboratori del dirigente Insegnanti scuola dell’infanzia: N°39 su posto comune N° 2 per l’insegnamento della religione cattolica N° 3 per attività di sostegno Insegnanti scuola primaria: N° 71 su posto comune N° 2 insegnanti specialisti per l’insegnamento della lingua straniera (inglese) N° 4 per l’insegnamento della religione cattolica N° 9 per attività di sostegno Insegnanti scuola secondaria di primo grado: N° 12 insegnanti di lettere N° 8 insegnanti di matematica e scienze N° 7 insegnanti di lingua straniera N° 3 insegnanti di arte N°3 insegnanti di tecnologia N°4 insegnanti di ed. musicale N°1 insegnante di religione N°6 insegnanti di sostegno N°4 insegnanti di ed. fisica Personale ATA N° 1 Direttore amministrativo N° 9 Assistenti amministrativi N° 23 Collaboratori scolastici

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• Ditta detentrice l’appalto del servizio mensa : “CIR food s.c. Divisione Eudania” Scandicci • Ditta detentrice l’appalto del servizio integrativo di custodia e pulizia nei plessi dell’Istituto Comprensivo: “DUSSMANN S.P.A” - Bergamo

RISORSE ESTERNE ALLA SCUOLA COOPERAZIONE FRA GENITORI E SCUOLA Il Comitato Genitori promuove iniziative e propone progetti in coerenza con le previsioni costituzionali (Legge 3/01-modifica al titolo V della Costituzione) che richiamano il diritto e dovere dei genitori di educare ed istruire i propri figli. La Legge 53/03 introduce una rinnovata tipologia relazionale fra scuola e genitori: non è più sufficiente la semplice partecipazione delle famiglie, ma occorre che entrambi i soggetti si assumano responsabilità reciproche all’interno del progetto educativo. In questa direzione, si deve promuovere una corresponsabilità educativa che si esprime attraverso la cooperazione, cioè attraverso una partecipazione di tipo collaborativo che va oltre il semplice principio della delega rappresentativa. Si dovranno riconoscere tempi e spazi di cooperazione fra scuola e famiglia, favorendo la condivisione delle scelte nel rispetto dei ruoli, delle competenze e delle responsabilità.

ESPERIENZE DI INTEGRAZIONE TRA SCUOLA E TERRITORIO Attualmente sono in atto protocolli d’intesa e convenzioni con : - Università degli Studi di Firenze facoltà di Scienze della formazione primaria per il progetto “Tirocinio”. - Università per stranieri di Siena . -Università Ca’ Foscari di Venezia per la formazione in didattica delle lingue a stranieri in collaborazione con il CRED di Scandicci. - Università degli Studi di Firenze facoltà di Scienze della formazione in collaborazione con il CRED di Scandicci per il progetto “Uguali ma diversi: imparare a gestire la diversità in una scuola per tutti”. - Associazione ARCI - Interpretariato in collaborazione con il Comune di Lastra a Signa per gli interventi di interpretariato e traduzione. - Istituto Statale di Istruzione Superiore Russell Newton di Scandicci (Firenze) per il progetto “S.T.I.L.E”. - Comune di Lastra a Signa e l’associazione teatro delle Arti per il progetto “Teatro”. - Comune di Lastra a Signa e i nidi comunali, integrati e privati per il progetto “Zerosei”. - Comune di Lastra a Signa e l’associazione Slow Food - condotta di Scandicci per il progetto “Orti in condotta” - Società IRIDE ed UISP per il progetto “Educazione motoria e sportiva”

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ORGANI COLLEGIALI Consiglio d’Istituto Il Consiglio d’Istituto è composto da 14 membri, di cui 6 rappresentanti del personale docente, 1 rappresentante del personale A.T.A., 5 rappresentanti dei genitori degli alunni, tra i quali è eletto un Presidente, e il Dirigente Scolastico. I consiglieri sono eletti dalle rispettive componenti con elezioni indette ogni tre anni. Il Consiglio si riunisce con frequenza regolare durante l’anno, delibera in materia finanziaria, indica i criteri generali per quanto concerne l’organizzazione della vita e dell’attività a scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio. Collegio dei Docenti Il Collegio dei Docenti è composto dal personale docente, di ruolo e non di ruolo, in servizio nella scuola ed è presieduto dal Dirigente Scolastico, che può delegare, in sua assenza, uno dei suoi collaboratori a sostituirlo. Il Collegio si riunisce periodicamente, in base a un calendario stabilito all’inizio dell’anno, dietro convocazione scritta del D.S. inviata a tutti i docenti. Il Collegio delibera in materia di programmazione educativa e metodologica delle attività curricolari ed extracurricolari, valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica, per verificarne l’efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo opportune misure per un corretto ed efficace funzionamento dell’attività scolastica. Consiglio di Intersezione, di Interclasse e di Classe Il Consiglio di Intersezione, di Interclasse e di Classe sono organi collegiali composti dai docenti e dai rappresentanti dei genitori. Hanno il compito di formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e quello di agevolare i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. Si differenziano in relazione all'ordine di scuola: -Scuola dell'infanzia – Consiglio di intersezione, composto da tutti i docenti e, con calendario prestabilito, da un rappresentante dei genitori per ciascuna delle sezioni interessate; presiede il Dirigente Scolastico o un docente delegato. -Scuola primaria – Consiglio di interclasse, composto da tutti i docenti, e, con calendario prestabilito, un rappresentante dei genitori per ciascuna delle classi interessate; presiede il dirigente scolastico o un docente delegato. -Scuola secondaria di I grado – Consiglio di classe, composto da tutti i docenti di ciascuna classe e, con calendario prestabilito, dai rappresentanti dei genitori; presiede il Dirigente Scolastico o un docente delegato. Il consiglio di classe esercita le competenze in materia di programmazione, verifica, valutazione del rendimento e del comportamento, ad esso spetta la decisione riguardo a particolari provvedimenti disciplinari. A fine quadrimestre procede agli scrutini e costituisce la Commissione per l'esame conclusivo del Primo Ciclo di Istruzione.

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P.E.I. Il Piano Educativo Individuale è previsto per gli alunni che necessitano di attenzioni particolari in ambito cognitivo e metacognitivo. Esso prevede alcuni incontri durante l’anno scolastico (due o tre) ai quali devono partecipare il docente di sostegno, i docenti di sezione (infanzia), di classe (primaria), il coordinatore (secondaria), il Dirigente Scolastico, uno specialista in ambito neuropsicologico, i genitori dell’alunno, gli eventuali assistenti sociali interessati; aperto anche agli altri docenti del Consiglio di Classe. Gli incontri sono finalizzati a delineare un quadro completo dell’alunno, in ambito psicofisico, affettivo, relazionale, cognitivo e a programmare adeguati interventi volti a sviluppare al meglio le sue abilità e capacità. Per raggiungere tali obiettivi, il P.E.I. si prefigge di attuare: progetti didattico-educativi, riabilitativi e di socializzazione individualizzati; forme d’integrazione tra attività scolastiche ed extrascolastiche; strategie e metodi per realizzare la migliore e più efficace scolarizzazione possibile; collaborazione tra scuola, famiglia, A.S.L., enti locali, per programmare e portare avanti i necessari interventi di assistenza. DIPARTIMENTI DISCIPLINARI I docenti che insegnano la stessa disciplina si riuniscono periodicamente per: - stabilire i criteri generali, gli obiettivi relativi a ciascun anno di corso, gli indicatori per la valutazione; - concordare prove in ingresso ed in uscita; - stabilire criteri comuni e formulare le prove scritte per lo svolgimento degli Esami conclusivi del Primo Ciclo di Istruzione; - concordare eventuali iniziative comuni; - confrontarsi sui libri di testo da adottare l’anno scolastico successivo e per verifiche sullo svolgimento del lavoro concordato.

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DOCENTI IMPEGNATI IN SPECIFICI RUOLI ALL’INTERNO DELL’ISTITUTO Dirigente scolastico:Prof. Cianti Luciao Collaboratori del Dirigente Scolastico Per il presente anno scolastico sono state nominate le seguenti docenti: • Molli Flavia • Panzica Francesca • Busoni Giovanna (referente infanzia nominata dal Collegio)

Funzioni strumentali Nel presente anno scolastico sono stati nominati 5 docenti funzioni strumentali:

AREA 1

Gestione P.O.F

Gestione POF Autovalutazione d’istituto Continuità e Orientamento AREA 2 Sostegno al lavoro docente

Spinelli Emiliano Detti Cristina Mecatti Rossana

Tecnologie e supporto Bianchi Gianna ai docenti Curricoli verticali

AREA 3

Busoni Giovanna Ceccobelli Antonella Meoni Cristina

Handicap,

Gestione degli interventi e BES - DSA dei servizi per gli studenti Intercultura Cittadinanza e Costituzione

Filomena Cavallaro Lucia Lumachi Iapalucci Francesca Gloria Baldi Claudia Petrini

Bacconi Lara Benedetta Cambi Maria di Nucci Oreste Minniti Guarducci Susanna Ciuffi Rossella

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PERSONALE A.T.A. Segreteria Il personale di segreteria gestisce la parte burocratica, amministrativa e finanziaria della scuola e comunica a tutto il personale, tramite l’affissione di circolari, gli impegni periodici da rispettare e tutte le informazioni relative a corsi, convegni, assemblee, promossi da Comune, Provincia e Regione. Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (D.S.G.A.)

Di Giovanni Annamaria

Collaboratori scolastici I collaboratori scolastici hanno il compito di controllare e sorvegliare gli ambienti, accogliere il pubblico, contribuire a mantenere la sicurezza, l’ordine e la pulizia all’interno e all’esterno dell’edificio, gestire le comunicazioni formali tra i vari settori operanti nella scuola. CONTATTI CON LE FAMIGLIE Scuola dell’Infanzia: due assemblee con i genitori (una per i nuovi iscritti e una per gli alunni frequentanti); colloqui individuali quadrimestrali. Scuola Primaria: colloqui individuali due volte all’anno; consegna documento di valutazione; due assemblee con i genitori Scuola Secondaria di I°Grado:Ogni docente ha un orario di ricevimento antimeridiano che è stato comunicato a tutte le classi. L’elenco degli orari di ricevimento è affisso all’entrata dell’aula professori. Ogni insegnante riceve in una specifica aula della scuola segnalata con apposita tabella affissa all’entrata dell’aula professori. Sono organizzati due ricevimenti annuali generali dei genitori in orario pomeridiano; ciascun ricevimento si articola su due giorni con i seguenti gruppi di materie: -Lettere, Inglese, Arte e immagine, Musica, Religione e Sostegno. - Matematica e Scienze, Tecnologia, Francese, Scienze motorie e sportive, Sostegno. Qualora si presentino necessità particolari e personali, i genitori hanno la possibilità di essere ricevuti dal Dirigente Scolastico e dai docenti, anche al di fuori delle suddette occasioni prefissate, nei giorni di martedì e giovedì. Sito web dell’Istituto La scuola è dotata di un sito web (www.lastrascuola.com) che si prefigge finalità didattiche, organizzative e di informazione. Esso prevede: • spazi dedicati alle classi che vogliono inserire on-line alcuni lavori; • pagine di lettura e di informazione rivolte ai genitori; • parti riservate alle comunicazioni e alle modalità organizzative del comitato dei genitori.

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CAP. VI OFFERTA FORMATIVA L’offerta formativa dell’Istituto Comprensivo si avvale di attività rivolte a tutta la scuola, a singoli studenti o scelte dai docenti in relazione alla programmazione didattica di plesso o della classe al fine di potenziare le competenze conoscitive, relazionali, metodologiche e cooperative, permettendo a ciascuno di esprimersi con modalità adeguate ai propri bisogni. Tali esperienze sono così suddivise:

INFANZIA

PROTOCOLLI

PRIMARIA SECONDARIA INFANZIA

PROGETTI

PRIMARIA SECONDARIA

ATTIVITA’

SECONDARIA

PROTOCOLLI Considerata la validità di alcune attività elaborate nelle commissioni di studio e reiterate di anno in anno, approvate poi nel collegio docenti, sono divenute protocollo, ossia modalità operative condivise dai vari ordini di scuola. I protocolli presenti nell’istituto sono:

Protocollo “Zerosei”: Continuità Nido-Scuola dell’Infanzia Continuità Infanzia - Primaria

Continuità Primaria - Secondaria

Inclusione (BES-H-DSA-ALUNNI STRANIERI)

Referente Ins.Detti Cristina Ins.Detti Cristina Ins. Detti Cristina Prof.ssa Mecatti Rossana Ins. Bacconi Lara Ins.Guarducci Susanna Ins. Di Nucci Maria Prof.ssa Ciuffi Rossella - 52 -


PROTOCOLLI DI CONTINUITA'

Il raccordo tra i vari Ordini di Scuola viene attuato mediante Protocolli condivisi da tutte le Scuole di ogni ordine e grado del territorio. PROTOCOLLO ZEROSEI: CONTINUITA' NIDI-SCUOLA DELL'INFANZIA Il raccordo tra questi due ordini di scuola viene attuato mediante Protocollo condiviso da tutti i servizi alla Prima Infanzia e tutte le Scuole dell'Infanzia dell'Istituto Comprensivo 1° incontro: mese di novembre Presentazione delle fasi del Protocollo ed inizio della costruzione dell'Unità di Apprendimento per gli incontri di Continuità Nido - Infanzia nel corso dell'anno. 2° incontro: mese di dicembre Costruzione dell'Unità di Apprendimento scelta 3° incontro: mese di gennaio Presentazione da parte delle Educatrici dei Servizi alla Prima Infanzia del Documento di Passaggio delle Informazioni e realizzazione del Calendario degli incontri di lavoro condivisi dei Docenti della Scuola dell'Infanzia ai Nidi, Micronidi e Spazi Gioco. Da FEBBRAIO AD APRILE Per tre volte, i Docenti della Scuola dell'Infanzia delle sezioni dei 5 anni ( un docente per sezione) si recheranno ai Nidi e agli altri servizi alla Prima Infanzia concordati precedentemente per sviluppare il percorso didattico stabilito in plenaria. 4° incontro: mese di maggio Incontro di verifica finale del percorso svolto tra i docenti della Scuola dell'Infanzia e le Educatrici dei Nidi e preparazione dell'accoglienza dei piccoli alle Scuole dell'Infanzia. 5° incontro: mese di giugno Ulteriore incontro di presentazione dei bambini che presentano difficoltà particolari( bambini certificati o che vivono in condizioni di particolare disagio), SOLO CON LE EDUCATRICI E LE INSEGNANTI DELLE SEZIONI DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA CHE ACCOGLIERANNO TALI BAMBINI, supervisionate dal coordinatore psicopedagogico. MESE DI GIUGNO, dal 3 all'11 , dalle ore 10 Accoglienza dei piccoli alle Scuole dell'Infanzia loro assegnate. I piccoli saranno accompagnati e ripresi dai genitori direttamente dalle Scuole dell'Infanzia dove sono stati assegnati per l'anno successivo. In quella mattinata, per svolgere le attività, i bambini sono assistiti anche dalle loro Educatrici, oltre che dalle insegnanti della Sezione accogliente. Usciranno poi dopo il pranzo,orario 13,15- 13,30. Maggio- Giugno I bambini frequentanti i Nidi e gli altri servizi alla Prima Infanzia verranno invitati alle Feste di fine anno che si svolgeranno nelle Scuole dell'Infanzia a loro assegnate, accompagnati dai genitori. Prima settimana di settembre Consegna dei Documenti di Passaggio delle Informazioni delle Educatrici direttamente alle Insegnanti di ogni Plesso della Scuola dell'Infanzia accogliente durante l'incontro di presentazione dei bambini in ingresso alle Scuole dell'Infanzia.

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PROTOCOLLO CONTINUITA’ SCUOLA DELL’INFANZIA- SCUOLA PRIMARIA Finalità: La finalità principale di questo Protocollo è quella di costruire una continuità concreta tra la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria tale che il passaggio da un ordine all’altro sia vissuto dai bambini in maniera positiva. Obiettivi formativi: Tra gli obiettivi principali quest’anno ci saranno soprattutto quelli indirizzati verso l’orientamento , cioè che permetteranno di conoscere il bambino in modo più completo; non ci saranno quindi solo attività e informazioni riguardanti i traguardi di competenza richiesti nel documento di passaggio ma anche i risultati ottenuti da un nuovo percorso didattico che permetterà al bambino di esprimere se stesso in relazione alle proprie aspettative, ai propri valori, all’immagine che di se’ vuol dare, soprattutto nel momento del passaggio tra questi due ordini. Responsabile: Ins. Cristina Detti. Unità Operativa: Insegnanti della Scuola dell’Infanzia delle sezioni dei bambini di Cinque anni e insegnanti della Scuola Primaria delle Classi Quinte. Destinatari: Bambini della Scuola dell’Infanzia che frequenteranno la Scuola Primaria a partire da settembre 2016. Attività: Le attività proposte ai bambini verteranno su racconti, drammatizzazioni e rielaborazioni grafico- pittoriche su u argomento scelto dal team dei docenti che lavorerà a questo percorso. E' inoltre previsto un momento d'incontro conclusivo in cui i bambini delle Scuole dell'Infanzia si recheranno alle Scuole Primarie. Metodologia: La metodologia sarà di tipo laboratoriale. Risultati previsti: Realizzare un percorso costruttivo di continuità che permetta l'ingresso dei bambini in modo più sereno alla scuola Primaria . Modi e tempi di attuazione: Il Protocollo inizia la prima settimana di Scuola e termina il 30 giugno 2016 Monitoraggio – Verifica: La valutazione del Protocollo verrà svolta sia in itinere, durante gli incontri tra tutti i docenti che fanno parte del Protocollo in corso, sia al termine dell’anno scolastico. Un'ulteriore verifica verrà svolta a novembre 2016 , sull'andamento delle classi formate.

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PROGETTI E ATTIVITÀ’ La nostra istituzione si caratterizza, da oltre un decennio, per una azione formativa basata sulla cultura dell’innovazione e del progetto: tutti i progetti didattici e le attività laboratoriali vengono variamente organizzati a seconda dei bisogni inerenti gli aspetti socio culturali (comunicativo - informativo, emozionale, espressivo, pluridisciplinare, multiculturale), ambientali, della sicurezza, della salute e sono tutti finalizzati al miglioramento della qualità della vita. La didattica e l’operatività che ne derivano consentono ad insegnanti ed alunni di controllare l’evoluzione del processo di insegnamento-apprendimento e la qualità della produttività scolastica. La prassi della progettazione è ormai consolidata e si articola nelle seguenti fasi: • Individuazione dei bisogni formativi sia degli alunni, sia degli stessi docenti. • Designazione della o delle persone cui affidare la stesura dello schema di progetto da portare all’approvazione degli organi o delle persone competenti; lo schema precisa la finalità e gli obiettivi ed individua le risorse umane, strumentali e finanziare necessarie per l’attuazione del progetto. • Elaborazione del progetto comprendente la definizione dei modi e dei tempi di attuazione e delle modalità di verifica e di valutazione. • Approvazione definitiva. Le esperienze attuate finora e quelle in corso d’opera confermano la validità dell’azione formativa della nostra scuola: l’educare per progetti tende ad orientare l’alunno tra il saper fare, il sapere ed il saper essere per consentirgli, in prospettiva, di progettare se stesso. Criteri per l'attivazione dei laboratori didattici L'attivazione di ciascun laboratorio didattico deve permettere ad ogni alunno di vivere la scuola come ambiente educativo e di apprendimento in un clima sociale positivo nel quale poter maturare progressivamente le proprie capacità di relazione, di azione diretta, di esplorazione e progettazione. Le attività di laboratorio sono programmate e verificate dai team docenti delle classi di scuola primaria e delle sezioni di scuola dell'infanzia; essi adottano come metodologia comune il superamento della lezione frontale, la costruzione di percorsi differenziati, il senso della ricerca, l'autonomia decisionale, il lavoro di gruppo e il lavoro con piccoli gruppi suddivisi fra i docenti della sezione, là dove ancora iI modulo orario della classe lo permetta, al fine di: • Prevenire il disagio emozionale e cognitivo • Ampliare e valorizzare il curricolo • Sviluppare le potenzialità dell'alunno in qualità di protagonista del proprio percorso di apprendimento • Valorizzare le diversità • Inserire proficuamente l’alunno in situazione di handicap • Sviluppare le capacità di operare scelte autonome • Sviluppare la capacità di collaborare attivamente con i coetanei e con gli adulti.

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VALUTAZIONE DI SISTEMA DEL PROGETTO La metodologia laboratoriale sta alla base di tutti i progetti. Elementi di base per la valutazione di ogni progetto sono: PERCORSO DIDATTICO FATTIBILITÁ

Coinvolgimento delle classi

Tipo di obiettivo derivante

Risultati Ottenuti

dall’analisi dei bisogni

Programmazione e

Aderenza al curricolo

Formazione richiesta e

descrizione dell’esperienza. •

Produzione di materiale autonomo

ricerca - azione •

Flessibilità organizzativa

Indicatori previsti

Competenze trasversali

Organizzazione e Tempi

Metodologia (laboratoriale)

Risorse strutturali

Valutazione progetti

Risorse economiche

Valutazione ragazzi.

Trasferibilità (scheda)

Le sezioni del P.O.F. qui di seguito riportate presentano le schede di sintesi dei Progetti nelle nostre scuole, le versioni integrali di alcuni di essi sono depositate e consultabili presso gli uffici della nostra segreteria. Nel POF, su indicazione del Collegio, sono individuate le aree a cui far afferire i progetti e le attività laboratoriali per l’anno scolastico 2015/16.

All’interno delle aree le varie proposte sono ordinate secondo queste caratteristiche: Orario curricolare

Progetti e Attività

Orario extracurricolare

Attività organizzate dalla scuola

Offerte del territorio

Attività organizzate dalla scuola

Offerte del territorio

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Area dell’Identità e dell’Inclusione Orario curricolare Progetto Istruzione Domiciliare Progetto “Un mondo per amico” Progetto “Coordinamento referenti Intercultura di plesso” Progetto “Convegno le vie d'Europa, sui passi di un Autore” Orario extracurricolare Progetto “Lastrategia”

Area della Espressività, della Comunicazione e dei Linguaggi Orario curricolare Progetto “Revisione quadro sinottico delle competenze” Progetto di Lingua Inglese nella Scuola dell’Infanzia Progetto “Madrelingua a scuola” Progetto “Lettorato di lingua francese” Progetto “e.Twinning” Progetto “Teatro” Progetto “Leggere che gusto!” Progetto “Convegno le vie d'Europa, sui passi di un Autore” Progetto “Parlare, contare, cantare : un natale d’in…canto” Progetto “Addobbi Natalizi” Biblioteche scolastiche Collaborazione con la Biblioteca Comunale Orario extracurricolare Progetto “Trinity” Laboratorio di Teatro Laboratorio di Musical PROGETTO “BALLIAMO LO SWING A SCUOLA!” Laboratorio di Latino

Area della Convivenza e della Cittadinanza Orario curricolare Progetto “Cooperazione e Cittadinanza” Progetto “Cittadini e Giornalisti” Progetto “Consiglio di Cooperazione Progetto “Nelson” Progetto “Sentinelle della Legalità” Progetto “Il domani nelle mani” Progetto “Ci vuole classe per stare in classe…” Progetto “Puliamo il mondo” Progetto “Educazione alla salute: la donazione del sangue” Progetto “Percorso della memoria” “Emergency”

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Area dell’Orientamento Orario curricolare Progetto Scuola e Territorio Progetto Rapporti con il Territorio Progetto Tirocinio Progetto ZEROSEI Progetto Continuità Primaria-Secondaria di Primo Grado Progetto “Le scuole si presentano” Progetto “rete, scuola e citta” Progetto “Genitori in classe” Progetto “LA RETE”

Area Scientifica e tecnologica Orario curricolare Progetto Educazione Ambientale Progetto Educazione ambientale (Publiambiente): i rifiuti Educare al consumo consapevole” (Coop) Progetto “Meteo, clima, cambiamenti climatici” Progetto ORTOINCONDOTTA Progetto Tecnologia nella Didattica Progetto SPERIMENTAZIONE SAMSUNG SMART FUTURE Progetto “Programma il Futuro” Progetto STILE Progetto Robotica Educativa Progetto “Lastrascuola 2.0” Progetto Classe 2.0 Orario extracurricolare Progetto “INFORMATEMATICA

Area Educazione motoria Orario curricolare Progetto “Tutta l’educazione è fisica!” PROGETTO “Sport e scuola compagni di banco” Progetto “Calcio cultura” Progetto “GIOCO-SPORT”: Centro Sportivo Scolastico Progetto “La scuola va in piscina”

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Area dell'Identità e dell’Inclusione

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PROGETTO ISTRUZIONE DOMICILIARE Motivazione Il progetto, previsto dalla normativa scolastica, nasce per limitare il disagio e l’isolamento sociale e garantire contestualmente il diritto allo studio e il diritto alla salute in situazioni di impossibilità alla frequenza scolastica per gravi patologie di salute. Finalità Favorire la fruizione di attività educative di competenza specifica della scuola anche in situazioni di impossibilità alla frequenza scolastica. Favorire la continuità del rapporto insegnamento – apprendimento Agevolare il reinserimento nella comunità di apprendimento Obiettivi formativi Sviluppare i saperi essenziali delineati dal Curricolo d’Istituto e dai Programmi Ministeriali vigenti e consolidare competenze disciplinari e trasversali Incrementare la motivazione allo studio, l’autostima e la creatività. Responsabile: Panzica Francesca Unità Operativa: Insegnanti della scuola secondaria Destinatari: alunni con problematiche di salute importanti che non permettono una regolare frequenza scolastica Attività Proposte educative personalizzate mirate all’acquisizione di competenze curricolari tramite un approccio interdisciplinare. Metodologia Lezioni personalizzate a casa dell’alunno in collegamento con la programmazione della classe di appartenenza. Risultati previsti Sviluppo di abilità cognitive e competenze disciplinari – Incremento dell’autostima personale. Modi e tempi di attuazione/ RisorseI interventi settimanali flessibili da ottobre 2015 a gennaio 2016, eventualmente prorogabili, nei periodi di assenza da scuola per cure. Risorse/ Monitoraggio – Verifica Le verifiche riguarderanno l’area cognitiva (padronanza, competenza, espressione) e l’area affettiva ( interesse, impegno, partecipazione). Verifica interna del progetto.

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PROGETTO INTERCULTURALE DI RETE“UN MONDO PER AMICO”: POLO NORD-OVEST: SCANDICCI-LASTRA A SIGNA-SIGNA Motivazione: Accoglienza, inserimento, integrazione, alfabetizzazione in italiano L2: diversamente uguali Finalità 1)Accoglienza, inserimento studente neo arrivato e raccordo scuola-famiglia; 2)Apprendimento italiano L2: livelli linguistici, QCE: prebasico, A1, A2, B1; 3)Integrazione, scambio socio-interculturale; 4) supporto alle lingue d’origine: relazione “additiva” fra L1 e L2 Obiettivi formativi 1)Apprendimento e sviluppo delle competenze in italiano L2: funzioni linguisticocomunicative, socio-linguistiche, metacognitive; 2) Consapevolezza di sé e dell’altro per relazioni interpersonali efficaci Responsabile: Ins. Susanna Guarducci Unità Operativa: 1) Docenti Referenti/ F.S. del Polo Nord-Ovest, referenti di plesso, insegnanti formati o con esperienza in didattica L2; 2) operatori esterni: mediatori linguistici (Arci-Interpretariato,/servizi sociali); 3) Università Ca’ Foscari, Venezia: italiano L2 (Cred Scandicci), Università Scienze della Formazione, Firenze: progetto”Uguadilab”: Consiglio di Cooperazione Destinatari: 1) Studenti e genitori italofoni e non italofoni: infanzia-primariasecondaria; 2) Docenti scuola dell’infanzia, primaria, secondaria Attività 1)Attività definite secondo le abilità linguistiche di base: comunicative e sociolinguistiche; 2) Consiglio di Cooperazione: la relazione e la mediazione di conflitti sociorelazionali, culturali/interculturali Metodologia Percorsi individuali, di classe e di laboratorio, secondo la metodologia cooperativa, tutoraggio fra pari; Risultati previsti 1) Acquisizione linguistica in italiano L2: rilevazione delle competenze; 2) Integrazione sociale e scambio interculturale; 3) Condivisione di percorsi, esperienze e strategie fra insegnanti e operatori Modi e tempi di attuazione: In orario scolastico e/o extrascolastico per gli studenti, sia in classe che in laboratorio L2, in orario aggiuntivo per gli insegnanti Risorse 1) Raccordo di rete: ricerca-azione in didattica dell’ italiano L2; 2)Ente Locale-Servizi Sociali: mediazione linguistica, accoglienza e colloqui con la famiglia; 3)fondi PEZ 2014/15); 4)fondi “Aree a forte processo immigratorio” (MIUR – USR) Monitoraggio - Verifica 1)Valutazione percorso di laboratorio e attività quadrimestrale; 2)autovalutazionestudente e docente; 3)numero classi, studenti, docenti; 4)Ricaduta sulle famiglie; 5)Monitoraggio fondi PEZ e “Aree a forte processo immigratorio” (MIUR – USR) per progetto di rete “UN MONDO PER AMICO”

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PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI: coordinamento e raccordo referenti intercultura di plesso infanzia- primaria- secondaria Motivazione • Accoglienza famiglia non italofona e studente neo arrivato • Formazione Commissione Accoglienza per nuovo inserimento • Raccordo insegnanti di plesso-Funzione Strumentale Finalità • Accogliere la famiglia e lo studente neo arrivato • Risolvere problematiche organizzative dipendenti da nuove situazioni emergenti • Organizzare e gestire attività specifiche Responsabile: Ins. Susanna Guarducci Unità operativa • Referenti di plesso per l’Intercultura con nomina annuale Destinatari • Studenti e famiglie non italofone • Classi e sezioni plurilingui Attività • Raccordo Commissione di Accoglienza (CdA) • Richiesta mediatori linguistici per interventi di interpretariato e/o colloquio con la famiglia non italofona • Consegna modulistica bilingue o richiesta di traduzione bilingue • Gestione modulistica per progetti specifici Risultati previsti • Ottimizzazione risorse e tempi • Gestione burocratica più fruibile • Sostegno a richieste o situazioni specifiche di routine o di nuovo intervento Metodologia • Incontri per definire gli impegni e le modalità di intervento • Raccordo per richieste di intervento specifico Modi e tempi di attuazione • L’incarico di referente ha durata annuale con impegni determinati dalla situazione migratoria all’interno del plesso di appartenenza Risorse • L’incarico di referente per l’Intercultura è riconosciuto con compenso forfettario e retribuito con le risorse del Fondo di Istituto: è previsto uno o due referenti per plesso, il compenso è comunque pattuito per plesso indipendentemente dal numero dei referenti; i referenti di plesso di Santa Maria a Castagnolo e del plesso della scuola secondaria “ L. da Vinci”, in quanto plessi con maggior numero di classi e con la percentuale più alta di alunni non italofoni, sono incentivati con una piccola maggiorazione. Monitoraggio-Verifica • Punti di forza e di debolezza delle azioni intraprese nel corso dell’anno e ricaduta sull’azione specifica rivolta all’inclusione dello studente neo arrivato e non • Partecipazione attiva fra scuola, studenti e famiglie non italofone.

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“ LABORATORIO EXTRASCOLASTICO LASTRATEGIA” LA LINGUA IN GIOCO: ITALIANO LINGUA SECONDA Motivazione 1)Apprendimento della lingua in contesto ludico-motorio, percorso laboratoriale, in orario extrascolastico; 2) Contestualizzazione linguistica giocata e rappresentata Finalità 1)Apprendimento della lingua in situazioni ludiche: funzione comunicativa, sociolinguistica; 2)Espressione creativa della lingua; 3) espressione di sé e dell’atro in attività ludiche, mimico-gestuali Obiettivi formativi Sviluppo delle abilità linguistico-comunicative della lingua italiana lingua seconda: incontrarsi, conoscersi e riconoscersi uguali nella diversità Responsabile: Ins. Susanna Guarducci Unità Operativa Insegnanti Istituto Comprensivo, iscritti al progetto, Funzione Strumentale per l’Intercultura Destinatari Studenti non italofoni della Scuola Secondaria e della Scuola Primaria dell’Istituto: classe prima media, classe quarta e quinta Attività Giochi di gruppo, canti, costruzione di oggetti, esperienze mimico-gestuali Metodologia Didattica ludica e/o cooperativa, tutoraggio fra pari: studenti provenienti da plessi e scuole di ordine diverso condividono esperienze e modalità operative in lingua seconda Risultati previsti 1)Miglioramento del processo di alfabetizzazione e della consapevolezza linguistica; 2)Riconoscimento del valore identitario e collettivo del singolo e del gruppo; 3)Valorizzazione della lingua attraverso linguaggi e codici extralinguistici Modi e tempi di attuazione Esperienza condivisa da studenti delle classi quarta e quinta della scuola primaria e della classe prima della scuola secondaria, nel secondo quadrimestre, per 4 incontri, presso la scuola primaria Santa Maria a Castagnolo Risorse 1) progetto finanziato con i fondi di istituto; 2)trasporto del servizio scuolabus del Comune per studenti della scuola primaria; 3) la docente Lucia Lumachi, esperto in progettualità ludico-espressiva, collabora alla progettazione del laboratorio, alla formazione dei docenti e all’attuazione del progetto stesso. Monitoraggio - Verifica 1)valutazione e autovalutazione del percorso da parte degli studenti e dei docenti; 2)numero studenti, classi, docenti partecipanti; 3)ricaduta sulle famiglie - 63 -


Area dell'EspressivitĂ della Comunicazione dei Linguaggi

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PROGETTO LINGUA INGLESE SCUOLA DELL’INFANZIA Motivazione I risultati degli studi effettuati sul piano dell’apprendimento precoce delle lingue straniere, che individuano nel periodo compreso tra i 3-4 anni e i 7-8 anni di età la fase ottimale per l’acquisizione di una lingua straniera, hanno indotto il Circolo ad ampliare alla scuola dell’Infanzia l’offerta formativa della lingua inglese, in un’ottica di continuità con la scuola primaria. Finalità • Stimolare la curiosità dei bambini verso modalità comunicative diverse dalla propria. • Sviluppare le potenzialità dei bambini in ordine all’acquisizione di una lingua straniera tramite percorsi formativi adeguati. • Favorire lo sviluppo di attività di base propedeutiche all’acquisizione di competenze pragmatico comunicative da sostenere e potenziare nella scuola primaria. Obiettivi formativi • Costruzione di un percorso formativo di lingua straniera mirante alla scoperta/ familiarizzazione • Uso all’interno di contesti significativi, di espressioni di tipo quotidiano tese al soddisfacimento di bisogni di tipo concreto. Responsabile: Ins. Panzica Francesca Unità Operativa: Insegnanti della sezione 4 anni del plesso Giovanni XXIII Destinatari: Alunni della sezione 4 anni della Scuola Giovanni XXIII Attività Metodologia L’insegnamento si avvale di una metodologia ludica all’interno di un approccio umanistico – affettivo con un utilizzo attivo del Total Physical Response (T.P.R) Risultati previsti • Sviluppo dell’interesse e della curiosità verso forme d’espressione diversa dalla propria. • Sensibilizzazione e familiarizzazione ai suoni, ai ritmi e all’intonazione della lingua straniera. • Acquisizione strutturata di vocaboli e loro uso all’interno di semplici costruzioni linguistiche. Modi e tempi di attuazione 16 ore annuali in ogni sezione di 5 anni Verifica Questionario sull’andamento del progetto per i docenti di sezione – verifica dell’apprendimento tramite T.P.R.

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“MADRELINGUA A SCUOLA” Motivazione La comunicazione nelle lingue straniere è una delle otto competenze chiave per il cittadino presenti nella Raccomandazione 2006/962/CE del Parlamento europeo. Per bambini che apprendono l’inglese come lingua straniera, la possibilità di entrare in contatto con parlanti nativi costituisce un’ottima occasione per migliorare pronuncia ed intonazione e creare occasioni di comunicazione autentica. Finalità Il progetto, che si inserisce a pieno titolo all’interno del curricolo di lingua straniera, è finalizzato a: • accrescere la motivazione allo studio della lingua tramite esperienze divertenti e coinvolgenti • stimolare la comunicazione in lingua inglese con parlanti nativi utilizzando lessico e strutture note. • apprendere nuovo lessico e nuove strutture linguistiche all’interno di situazioni ludiche motivanti. Obiettivi formativi • Creare occasioni di contatto con la lingua reale parlata da docenti originari dei paesi di lingua inglese. • Utilizzare la lingua orale in situazioni di reale comunicazione. • Promuovere l’educazione interculturale attraverso l’approccio con una realtà linguistica e culturale diversa dalla propria Responsabile: Ins. Panzica Francesca Unità Operativa Docenti madrelingua assunti con contratto di prestazione d’opera Destinatari Alunni delle classi quarte e quinte dell’Istituto. Attività - Metodologia Giochi linguistici e attività di role – playing, role-taking all’interno di una didattica ludica. Risultati previsti • Implementazione del lessico e delle strutture linguistiche • Sviluppo delle capacità di comprensione della lingua parlata e delle abilità di parlato Modi e tempi di attuazione • 17 ore annuali nelle classi quarte e quinte del Circolo. Verifica • L’uso attivo di un aumentato bagaglio linguistico durante le lezioni e il riutilizzo in contesti diversi delle strutture apprese sarà indicatore di raggiunta competenza

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PROGETTO “LETTORATO DI LINGUA FRANCESE”

Motivazione: proporre agli alunni delle classi terze un’esperienza motivante e coinvolgente di lingua viva come coronamento del loro ciclo di studi. Finalità: Migliorare la qualità dell’esperienza di apprendimento della lingua straniera; potenziare le competenze comunicative; catalizzare la motivazione e l’interesse degli alunni. Obiettivi formativi: Potenziamento delle abilità orali (anche in vista dell’esame orale di Stato); approfondimento della lingua francese; trasferimento delle conoscenze e delle abilità linguistiche in nuove situazioni di apprendimento; arricchimento dello sviluppo cognitivo tramite il miglioramento delle abilità comunicative. Responsabile: Prof.ssa Bencini Camilla. Unità Operativa: Lettore madrelingua e insegnanti di lingua francese delle classi terze. Destinatari: Tutte le classi terze della scuola secondaria di I grado Leonardo Da Vinci (Istituto Comprensivo Lastra a Signa). Attività: Incontri con l’esperto madrelingua. Metodologia: Attività comunicative (conversazioni, giochi didattici, canzoni, jeux de rôle, ricette). Risultati previsti: Miglioramento della pronuncia; ampliamento del lessico; studio di contenuti propedeutici all’esame di francese orale; incremento della motivazione degli alunni. Modi e tempi di attuazione: Il progetto prevede sei ore di intervento per classe (un’ora ogni due settimane). Gli interventi sono previsti durante l’orario scolastico e in compresenza con il docente di cattedra. Le situazioni comunicative da attivare saranno sempre concordate con l’insegnante titolare e adeguate ai livelli di competenza linguistica degli alunni. Risorse: LIM, registratore, lavagna, fotocopie, gessetti. Monitoraggio – Verifica: Al termine del progetto, valutando la positività delle risposte degli studenti (questionario di gradimento).

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PROGETTO “ ETWINNING – PARTENARIATO ELETTRONICO CON SCUOLE ITALIANE ED EUROPEE” Motivazione Il programma offre a tutte le istituzioni scolastiche la possibilità di lavorare a distanza con scuole italiane ed europee, rendendo possibile una didattica che metta al centro gli studenti grazie all’ausilio delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Finalità Sviluppare competenze tramite la didattica per progetti aumentata dall’uso delle TIC. Obiettivi formativi Acquisire competenze linguistiche, digitali, metodologiche, metacognitive e interculturali Responsabile Panzica Francesca Unità Operativa Insegnanti di classe - scuole italiane e/o straniere- piattaforma ETwinning Destinatari Alunni delle classi interessate Attività Organizzazione di percorsi interdisciplinari condivisi con le scuole partner Metodologia Peer learning – Didattica laboratoriale – Utilizzo del TwinSpace Risultati previsti • Innalzamento della motivazione ad apprendere • Conoscenza di ambienti e culture diverse dalla propria • Sviluppo e implementazione delle abilità comunicative in lingua inglese • Sviluppo della capacità di lavorare in gruppo, di negoziare e di cooperare • Conoscenza ed uso di tecnologie per la produzione di contenuti e per la comunicazione • Utilizzo delle TIC in forma creativa • Partecipazione al premio Quality Label Modi e tempi di attuazione/ Risorse Anno scolastico Risorse LIM – pc connessi alla rete - software autore della LIM - software di libero utilizzo per la realizzazione delle attività previste. Monitoraggio – Verifica -Verifiche in itinere attraverso prove di valutazione di lingua · Ricaduta positiva sugli alunni e sulle famiglie (questionari, autovalutazione degli apprendimenti).

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PROGETTO TEATRO Motivazione Il Progetto Teatro, che si svolge in collaborazione con il Teatro delle Arti, coinvolge gli alunni della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria dell’IC. Prevede la visione di due spettacoli teatrali e un laboratorio di 8 ore che viene tenuto nelle singole classi da operatori esterni. Finalità Il Progetto ha lo scopo di avvicinare gli alunni al mondo del teatro e di vivere questo ambiente che è parte del territorio in cui vivono. Obiettivi formativi L’obiettivo che il Progetto si pone è quello dell’utilizzo di un canale espressivocomunicativo che esula dallo scolastico ma che è trasversale ad esso. L’attività favorisce lo scambio, la socializzazione, la collaborazione e permette la sperimentazione di modalità varie per valorizzare il sè in un contesto collettivo. Responsabili: Il Direttore Artistico del teatro delle Arti per quanto riguarda la programmazione degli spettacoli e l’organizzazione dei laboratori. La docente referente Maria Luisa Violi per l’attività di coordinamento. Unità Operativa: Il progetto coinvolge i docenti, il Direttore artistico del Teatro delle Arti, gli operatori esterni. Destinatari: Si rivolge agli alunni della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria. Attività Le attività prevedono la visione di due spettacoli teatrali per classe o sezione, presso il Teatro delle Arti e un laboratorio di otto ore che viene effettuato in ciascuna classe e che è seguito da un operatore esterno. Ogni classe ha la possibilità di impostare il laboratorio sulla base della propria programmazione didattica o sulle esigenze che la propria situazione richiede. La conclusione del Progetto potrà essere uno spettacolo di fine anno. Metodologia: Lavoro di gruppo. Risultati previsti Sperimentare una modalità diversa nello stare a scuola. Modi e tempi di attuazione Il progetto si svolge da Novembre a Maggio Risorse Docenti di classe – Operatori esterni Teatro delle Arti Monitoraggio - Verifica Il monitoraggio è in itinere. Sono previsti un incontro per impostare un’eventuale manifestazione di fine anno e una verifica finale

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PROGETTO: “LEGGERE CHE GUSTO!” MOTIVAZIONE: Il gioco e la lettura animata, l’incontro con l’autore previsti dal progetto rappresentano un presupposto atto a stimolare la curiosità degli allievi verso la creazione dell’opera letta. FINALITA’: Il progetto ha l’obiettivo di avvicinare i bambini ed i ragazzi alla lettura in modo piacevole attraverso incontri con autori, laboratori, letture animate e giochi, il tutto verso una crescita non solo sotto l’aspetto cognitivo, ma anche affettivo. OBIETTIVI FORMATIVI: • Esplorare le potenzialità di una storia attraverso il gioco; • Favorire la conoscenza di sé attraverso l’approccio e la scelta consapevole tra la molteplicità dei generi letterari; • Motivare alla conversazione e stimolare ad esprimere propri punti di vista e a considerare punti di vista diversi; • Potenziare l’esperienza del leggere e dell’immaginario personale;

• Potenziare le capacità di analisi delle letture; • Promuovere la conoscenza del processo di ideazione di un libro; • Rielaborare graficamente le storie; Stimolare l’approfondimento • consapevole di tematiche di diverso tipo; • Sviluppare capacità linguistiche, espressive e relazionali • Sviluppare il desiderio della lettura • Sviluppare la fantasia e la creatività

RESPONSABILE: Prof. Montemurro Nicola UNITA’ OPERATIVA: La manifestazione è frutto della collaborazione tra i Docenti della scuola, il Comitato dei Genitori di Lastra a Signa, gli assessorati all’Istruzione e alla Cultura, la Biblioteca Comunale, Slow Food e l’Associazione Voltapagina. DESTINATARI: Allievi dell’Istituto Comprensivo dei tre gradi: Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola secondaria di I Grado. ATTIVITA’: Scuola dell’Infanzia: • Visita alla mostra del libro e lavoro in classe sui testi scegli per l’evento; Scuola Primaria: • Visita alla mostra del libro e lavoro in classe sui testi scelti per l’evento; Scuola Secondaria I Grado: • Lettura in classe di un libro di un autore contemporaneo (CLASSI PRIME E SECONDE). • Partecipazione al gioco dell’oca in piazza del Comune (CLASSI SECONDE). • Incontro con l’autore del libro (CLASSI SECONDE). • Visita alla mostra-mercato del libro (TUTTE LE CLASSI). - 70 -


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Visita alla sala prelievi della Misericordia e incontro con un donatore (CLASSI SECONDE) Incontro con i ragazzi dei Centri di Socializzazione presso il Teatro Moderno di Lastra a Signa, visione di uno spettacolo teatrale e/o musicale.

METODOLOGIA: Le strategie metodologiche si baseranno sulla valorizzazione delle potenzialità di tutti gli alunni, sulla creazione di situazioni motivanti all'ascolto, alla lettura e alla produzione, sulla valorizzazione del gioco quale mezzo privilegiato per l'attivazione e lo sviluppo del processi cognitivi e di apprendimento. RISULTATI PREVISTI: Aumento del numero delle classi partecipanti al progetto e conseguente incremento del numero dei ragazzi che si avvicinano al mondo della lettura. MODI E TEMPI DI ATTUAZIONE: Il progetto avrà inizio il 12 marzo e si concluderà il 22 marzo 2016, presso l’Antico Spedale S. Antonio nel centro storico di Lastra a Signa. In preparazione dell’evento, gli alunni dei diversi ordini che aderiscono al progetto leggeranno a scuola un testo di uno degli autori scelti dai docenti. Aderiscono al progetto i bambini di 5 anni della scuola dell'Infanzia, tutte le classi della scuola Primaria e le classi Prime e Seconde della Scuola Secondaria di I grado . Il percorso destinato agli alunni della Scuola Primaria si articolerà con un ampliamento dell’offerta formativa, da svolgersi nelle ore pomeridiane, nelle varie sedi scolastiche. RISORSE: Insegnanti della scuola MONITORAGGIO – VERIFICA: Sarà possibile valutare l’efficacia del progetto sulla base della risposta degli alunni relativamente a: interesse, partecipazione, arricchimento culturale. Inoltre, attraverso osservazioni sistematiche, prove oggettive e specifiche delle discipline didattiche, si tenterà di controllare: • La sensibilizzazione verso la lettura • Il miglioramento della lettura • Il livello di interesse verso le attività di animazione alla lettura • La frequenza delle classi alla biblioteca per il prestito librario • La partecipazione attiva e l'interesse per eventuali incontri con l'autore o esperti • La disponibilità allo scambio di esperienza tra bambini/ alunni. Tutte le attività indicate potranno costituire momenti di continuità fra i diversi gradi di scuole del nostro istituto - Infanzia, Primaria e Secondaria di I Grado – concretizzando, così, le indicazioni e i suggerimenti della normativa sulla “Continuità”.

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PROGETTO “Convegno le vie d'Europa, sui passi di un Autore” Motivazione: Il Convegno, segnalato dal Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca in tutte le scuole secondarie di primo grado d'Italia, si propone di spalancare l'orizzonte culturale dell'insegnamento oltre i confini del nostro Paese, favorendo un lavoro interdisciplinare che faciliti l'unità della visione culturale degli studenti. Finalità: 1) Promuovere seminari di studio e di metodo fra docenti, per un'innovazione dell'attività didattica. 2) Accrescere l'interesse e la curiosità degli studenti nella scoperta della realtà Obiettivi formativi: 1) Condividere un metodo che faciliti un incontro reale e un dialogo con l'autore finalizzato anche all'acquisizione completa delle competenze di comprensione di diversi testi linguistici. 2) Favorire un lavoro interdisciplinare e una didattica laboratoriale ed orientativa. 3) Promuovere e valorizzare la creatività degli studenti e la loro capacità espressiva, fino alla rilevazione delle loro competenze. Responsabile Prof.ssa Maria Francesca Destefanis (facente anche parte del comitato didattico del convegno a livello nazionale) Unità Operativa: Docenti di lettere, inglese, arte, tecnologia della classi coinvolte. Destinatari: Alunni classi terze scuola secondaria di I grado Attività • Lettura in italiano ed inglese di opere dell'autore selezionato • Lavoro a gruppi, per la preparazione di un elaborato, in italiano, inglese od opera artistica, che si riferisca a tematiche e modalità comunicative dell'autore. • Partecipazione dei docenti a momenti di aggiornamento con esperti e in compresenza con docenti di diverse scuole, in preparazione e nelle varie fasi del lavoro didattico. • Partecipazione degli alunni a giornata di convegno con ascolto di un intervento sull'autore selezionato da parte di un esperto con scambio di domande presentate dagli studenti di tutte le scuole che, a livello nazionale, partecipano al progetto. Visione di un breve spettacolo e premiazione degli elaborati, in base al giudizio espresso dalla Giuria. Metodologia: didattica laboratoriale, lavoro di gruppo, interdiscipinarietà didattica fra italiano, inglese ed educazione artistica e tecnica. Risultati previsti: Potenziamento nelle competenze di comprensione del testo, in italiano e in lingua, di produzione di elaborati scritti, di comunicazione delle proprie capacità espressive attraverso diversi mezzi con possibilità sia di valorizzare le eccellenze che di rafforzare alunni con BES. Modi e tempi di attuazione: Il progetto viene svolto all'interno della programmazione didattica delle singole discipline coinvolte (in particolare italiano e lingua inglese) durante l'anno scolastico. Risorse: la partecipazione alla fase concorsuale del convegno prevede un contributo degli alunni di euro 14 Monitoraggio – Verifica: La valutazione avverrà per mezzo dei lavori di gruppo assegnati in relazione agli obiettivi stabiliti. Tutto il percorso progettuale concorrerà alla valutazione di ogni singolo alunno in relazione all’impegno, alle capacità ed ai miglioramenti manifestati.

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PROGETTO “PARLARE, CONTARE, CANTARE : UN NATALE D’IN…CANTO” Motivazione: Il progetto nasce dalla collaborazione tra musicisti ,cantanti,insegnanti. Con la supervisione di un musicoterapeuta e di una cantante ogni classe del plesso della scuola primaria di Ginestra F.na intraprenderà una proposta didattica, basata sulla musica e sul coro, calibrata in base all’età dei bambini, ai livelli di partenza e ai vari contesti.L’esperienza maturata in anni di lavoro nel settore della formazione musicale del maestro Verdecchia e della cantante Jenny Fumanti, sia in ambito statale sia privato, ci porta a riflettere sul bisogno di reali competenze che possano perdurare negli anni ed invogliare ad avvicinarsi al mondo musicale. A tale proposito poniamo la nostra attenzione primariamente sulla sostanza della didattica musicale, volendo fornire abilità individuali, al di là di una visibilità collettiva Finalità: questo laboratorio musicale intende promuovere un coinvolgimento di tutti i bambini della scuola primaria di Ginestra, attraverso il linguaggio sonoro musicale nell’esperienza corale, che permette il relazionarsi sia con i propri compagni sia con i bambini delle altre classi . Ha inoltre le finalità di rafforzare la costruzione delle identità individuali e collettive e di fornire alle insegnanti ulteriori strumenti di valutazione delle capacità e potenzialità dei bambini Obiettivi formativi: La musica e soprattutto il canto permettono di sviluppare la socialità e la comunicazione tra i bambini così come abituano e affinano all’ascolto di noi stessi e degli altri . Inoltre l’uso della voce aumenta l’autostima e sviluppa l’identità personale e il canto permette di migliorare la capacità di esprimere i propri sentimenti e le proprie sensazioni. Responsabile: Jenny Fumanti e Alessandro Verdecchia Unità Operativa: le materie di studio sono la musica e il canto. Questo percorso musicale e corale è altresì collegato alle materie del piano formativo come la matematica ( ritmo e numeri), l’italiano ( riflessioni sul testo per i più grandi, lettura, studio della metrica, dizione e divisione in sillabe per i più piccoli). Destinatari: tutte le 5 classi della scuola primaria del plesso Don Gnocchi di Ginestra F.na Attività: il laboratorio musicale e corale Metodologia: partendo dall’insegnamento delle basi della musica come le note musicali, il ritmo, la melodia, la pausa, ecc. vengono proposte dall’insegnante di musica canzoni e giochi vocalici in esperienze singole e di gruppo. Oltre ad esercizi vocalici e giochi musicali con la voce i ragazzi delle cinque classi vengono proposte riflessioni sul significato del testo, rappresentazione grafico pittorica dei brani eseguiti, uso della voce collegata alla gestualità, al ritmo e al movimento di tutto il corpo, saper cantare in coro controllando l’uso della voce, saper scandire la pulsazione ritmica di un canto, saper intonare semplici canti e canzoni . Risultati previsti: la conoscenza del canto,come canale comunicativo per esprimere emozioni. Modi e tempi di attuazione: sono previste 10 lezioni di un’ora a settimana per ogni classe da ottobre a dicembre. Dopo il primo incontro tutte le restanti lezioni saranno effettuate presso il Teatro della Parrocchia. Risorse: l’insegnante di musica e canto e le insegnanti. Il progetto è a costo 0 per la scuola. Monitoraggio-verifica: ad ogni incontro l’insegnante di musica effettua brevi interrogazioni ed esercizi di verifica singoli e/o di gruppo. La verifica finale del lavoro effettuato dai ragazzi sarà un’ esibizione pubblica. Il concerto corale è fissato per il 19 dicembre alle ore 17:00 presso il teatro parrocchiale di Ginestra F.na.

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PROGETTO: ADDOBBI NATALIZI Motivazione: Il progetto si propone di rappresentare uno scorcio di vita scolastica che vede impegnati alunni e insegnanti quali promotori di solidarietà, di generosità, di attenzione verso l'altro, verso la valorizzazione di sentimenti di gioia, di amore, altruismo e pace. Finalità: • Sviluppare la fantasia e la creatività • Favorire le conoscenze delle proprie e altrui potenzialità • Migliorare la capacità relazionale • Essere disponibili al rapporto di collaborazione con gli altri • Realizzare oggetti natalizi e addobbi per la decorazione del paese Obiettivi formativi: • Cogliere gli aspetti più significativi della cultura di appartenenza • Capire il valore dell'amicizia, dell'amore e della solidarietà • Esprimere le proprie emozioni e i propri sentimenti • Stimolare la fantasia e la creatività • Interagire in un piccolo gruppo per realizzare opere collettive. Responsabile: Prof. Nicola Montemurro Unità Operativa: Docenti e alunni della scuola, l’Associazione Voltapagina e il Comitato dei Genitori. Destinatari: Tutti gli allievi dei tre ordini della scuola (Infanzia, Primaria e Sec. di I°) Attività: si tratta di attività centrate sul FARE, volte all’acquisizione e al potenziamento di capacità, abilità e competenze, inerenti ad attitudini specifiche e al rafforzamento dei rapporti interpersonali, tutto racchiuso nell’atmosfera magica del Natale. Metodologia: Gli allievi coinvolti saranno impegnati per la preparazione e la realizzazione di addobbi natalizi mediante l’utilizzo di materiale di riciclo. Si prediligeranno attività di gruppo e individuali, in cui ciascuno potrà esprimere sentimenti ed emozioni personali, la libera espressione e la capacità di immaginazione, sempre nel rispetto dei tempi e delle personalità individuali. Modi e tempi di attuazione: Il Progetto si concretizza in tre momenti da novembre ai primi di dicembre: 1)Promozione e raccolta adesione al progetto; 2)Preparazione di addobbi natalizi; 3)Raccolta dei lavori realizzati e sistemazione. Risorse: Il personale docente dell’IC, gli allievi di ogni ordine e grado, l’Associazione Voltapagina, il Comitato dei Genitori, commercianti di Lastra a Signa Monitoraggio – Verifica: Attraverso osservazione diretta si rileveranno il grado di interesse e partecipazione dimostrati dagli allievi, la ricaduta sugli alunni, sui docenti, sulle famiglie e l’interazione con il territorio; ripetibilità. La valutazione avverrà attraverso: l'osservazione del comportamento degli allievi durante le varie attività; la rielaborazione verbale e grafica; le schede operative; la rilettura di immagini.

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BIBLIOTECHE SCOLASTICHE Le varie istituzioni scolastiche sono dotate di biblioteche interne, utilizzate e gestite dai singoli docenti (infanzia e primaria) e da un referente in collaborazione con l’associazione “Voltapagina” nella scuola secondaria di primo grado. Finalità ed obiettivi generali •Acquisire, organizzare, catalogare e conservare il patrimonio librario scolastico •Promuovere la crescita culturale e soddisfare i bisogni informativi degli utenti •Garantire il libero e facile accesso all’informazione, alla lettura e alla conoscenza •Promuovere il gusto per lettura tra i ragazzi come scelta libera e personale •Accrescere

nei giovani l’amore per il libro quale compagno di vita e di viaggio

•Promuovere

la riflessione su di sé e sui valori della società e della persona

•Accrescere

le capacità linguistiche, comunicative ed espressive degli allievi

•Sviluppare

le capacità critiche e un pensiero libero, creativo e democratico

•Favorire

abilità di studio trasversali alle discipline e arricchire le conoscenze curricolari

Organizzazione nella scuola secondaria di primo grado Unità operativa: Genitori volontari coordinati dall’associazione “Voltapagina”. Destinatari: Tutti gli alunni e i docenti della scuola secondaria di primo grado Attività principali • Aggiornamento della catalogazione informatica dei volumi di narrativa presenti • Gestione del prestito • Riordino dei libri e manuali scolastici • Mantenimento dell’ambiente accogliente ed ordinato • Eventuali iniziative di promozione della lettura Metodologia Si è creato uno spazio apposito e aperto agli utenti, dove siano disponibili testi legati ai contenuti disciplinari (manuali, libri di testo adottati e non ), organizzati per materie, e libri di narrativa e di lettura, indirizzati soprattutto ai ragazzi e organizzati per genere (gialli, storici, natura, classici…). Per la gestione del prestito sarà necessaria la presenza dei genitori dell’associazione “Voltapagina”, al fine di garantire la possibilità di apertura della struttura. Mezzi e strumenti Uso di un computer, di programmi informatici e del materiale cartaceo necessario per la catalogazione e per la gestione del prestito. Recupero di materiali necessari per il riordino delle librerie (scaffali, pannelli, divisori, etichette…) Tempi di attuazione: si prevede una durata annuale. Collaborazione esterna: Associazione “Voltapagina”, genitori volontari che contribuiranno alla catalogazione e alla gestione del prestito. Risultati attesi: Si auspica un maggior coinvolgimento nella lettura da parte degli studenti, con la mediazione dei loro insegnanti Modalità di verifica: so della biblioteca può essere monitorato attraverso il catalogo del prestito. - 75 -


COLLABORAZIONE CON LA BIBLIOTECA COMUNALE Il nostro Istituto collabora con la biblioteca pubblica di Lastra a Signa. Le classi possono accedere ad un prestito “facilitato” ed avere in classe una trentina di libri: il prestito dura due mesi dopodiché i libri vengono restituiti o sostituiti da altri. L’attività di prestito è finalizzata ad invogliare i ragazzi alla lettura. La biblioteca “entra in classe” con testi vari e piacevoli.

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PROGETTO: “TRINITY” Motivazione: Il progetto si propone di accrescere la competenza comunicativa nell’interazione orale e di preparare l’allievo all’esame di Certificazione esterna con l’Ente Trinity College di Londra. Si tratta di una prova d’esame motivante, centrata sul discente, in cui l’allievo vi partecipa attivamente, come nei Grades 4 e 5, attraverso la scelta dell’ argomento da presentare e discutere con l’esaminatore, proprio come accade in una conversazione reale. Finalità: L’esame Trinity GESE accerta le competenze orali del candidato attraverso un valido ed affidabile sistema di valutazione. Quindi, il progetto si prefigge di: • potenziare le abilità audio-orali; • migliorare il livello di indipendenza nell’uso comunicativo della lingua; • consolidare le conoscenze grammaticali attraverso l’uso pratico; • acquisire una certificazione riconosciuta anche all’estero. Obiettivi formativi: Gli obiettivi principali del progetto sono: • Stimolare l’interesse degli alunni verso lo studio della lingua inglese come strumento di comunicazione; • Favorire la creazione di ulteriori spazi di approfondimento e di crescita culturale; • Motivare allo studio della lingua Inglese, attraverso una partecipazione attiva all’esame. Responsabile: Prof. Nicola Montemurro Unità operativa: Il progetto prevede il coinvolgimento di un Docente di Lingua Inglese della Scuola Secondaria di I grado. Destinatari: Il corso di potenziamento di lingua inglese è rivolto agli alunni delle classi Prime, Seconde e Terze della Scuola Secondaria di I Grado, che sono in possesso di una buona preparazione di base. Attività: Il progetto prevede lezioni per gruppi di livello- Livelli/Grades 2, 3, 4 e 5 del Syllabus del Trinity- per potenziare l’uso della lingua Inglese secondo i livelli descritti nel QCER elaborato dal Consiglio d’Europa (A1-A2). Metodologia: Essendo il progetto finalizzato allo sviluppo delle abilità audio-orali (Listening & Speaking), la metodologia si avvarrà di strategie specifiche che facilitino gli alunni nell’ interazione orale, ma anche di momenti di riflessione grammaticale e linguistico-comunicativa. Risultati previsti: La certificazione, rilasciata da Ente Certificatore Internazionale, avrà un duplice effetto: da un lato, fornirà a genitori ed insegnanti una prova tangibile del livello di competenza raggiunto, dall’altro contribuirà ad accrescere l’autostima nello studente. Modi e tempi di attuazione: Il corso di Potenziamento di Lingua Inglese prevede incontri pomeridiani extracurricolari di 1 ora e mezza per un totale di 25 ore. L’inizio è previsto per fine ottobre e si concluderà a fine marzo, periodo in cui l’esame sarà sostenuto. L’esame consiste in un colloquio con un esaminatore Trinity, la cui durata varia a seconda del Livello: da sei a dieci minuti di conversazione. Risorse: Il corso prevede un contributo forfettario di € 100.00 da parte delle famiglie, oltre al costo dell’iscrizione all’esame. Monitoraggio e verifica: E’ prevista un’attenta azione di monitoraggio dei progressi dell’allievo, attraverso lavori di gruppo e individuali, in relazione agli obiettivi stabiliti. La verifica e la valutazione del percorso risulterà dal superamento della prove d’esame e relativa certificazione.

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LABORATORIO DI TEATRO Motivazione Lo “storico” laboratorio teatrale della scuola, è ormai attivo da più di vent'anni e rappresenta uno dei punti fermi dell'esperienza del nostro istituto. Finalità: 1) Educare a conoscere e a stare con gli altri, educare a lavorare con gli altri rispettando le diversità, le differenti modalità di approccio ai problemi e le diverse opinioni. 2) Educare a seguire i discorsi degli altri (insegnanti, compagni) ad intervenire correttamente, a porre domande e ad esporre riflessioni personali e pertinenti. 3) Educare ad assumersi responsabilità, a prendere iniziative e ad interiorizzare che il proprio apporto è fondamentale per la buona riuscita del lavoro collettivo. Obiettivi formativi: 1) Ottenere la consapevolezza del proprio corpo nello spazio. 2) Imparare a muoversi in maniera più fluida abbinando la voce ai gesti. 3) Migliorare la dizione e le capacità espressive. 4) Scoprire e potenziare la creatività e la fantasia. Responsabili: Prof.ssa Maria Francesca Destefanis e Claudio Ascoli Unità Operativa: Le attività sono guidate e coordinate da due operatori, Claudio Ascoli e Sissi Abbondanza, della compagnia teatrale “Chille de la balanza” di Firenze, un'insegnante si occupa del collegamento fra gli operatori e la scuola. Destinatari: Alunni della scuola secondaria di primo grado Attività: Nella prima parte dell’anno viene curata la fase di conoscenza reciproca di coloro che partecipano al laboratorio. Vengono proposti giochi, relazioni tra i corpi, esercizi di orientamento e di ascolto, anche per evidenziare le capacità espressive dei singoli alunni. Particolare attenzione è posta sulla comunicazione non verbale e sulla sensorialità: in questo modo, si può facilitare lo "stare insieme" e contribuire anche a vivere con gioia l'interculturalità. Viene dato risalto alla manualità e alle diverse abilità per favorire l'inserimento di tutti. In seguito, i ragazzi prendendo spunto da un racconto, da un romanzo, da un’idea o dalla loro esperienza, scriveranno alcune scene del testo, che saranno raccolte e riorganizzate poi dagli operatori a formare il copione finale. Gli studenti saranno anche invitati a creare fondali, oggetti e costumi necessari per la rappresentazione. Nella messinscena conclusiva del lavoro collettivo, compiutamente ideato e realizzato dai ragazzi, opportunamente guidati, tutti sono partecipi, valorizzati e coinvolti. Metodologia: Didattica laboratoriale, Cooperative Learning, ricerca-azione, lavoro di gruppo. Risultati previsti: Potenziamento delle capacità espressive, comunicative verbali e non verbali, creative e relazionali. Modi e tempi di attuazione: Da dicembre alla fine di maggio, ogni settimana, un incontro di due ore, in orario pomeridiano Risorse: Il corso prevede un contributo forfettario di € 80.00 da parte delle famiglie. Monitoraggio – Verifica: La verifica sarà lo spettacolo finale che si terrà alla fine dell’anno scolastico al teatro Le Arti di Lastra a Signa. Finalità: 1) Educare a stare nel gruppo interagendo e collaborando con gli altri per la realizzazione di un progetto condiviso e gratificante. 2) educare al rispetto della disciplina di lavoro, al senso di responsabilità e alla disponibilità verso il maestro e verso i compagni 3) Educare alla valorizzazione dei linguaggi non verbali e del lavoro interdisciplinare.

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LABORATORIO DI MUSICAL Obiettivi formativi: Conoscere sé stessi, le proprie esigenze e capacità di comunicazione attraverso i canali espressivi del canto, del movimento e della recitazione. 2) Acquisire i fondamenti tecnici delle diverse discipline attinenti alla sfera musicale. 3) Stimolare creatività, spontaneità, fiducia in sé stessi. Responsabile: Insegnante: Deborah Castellucci. Referente: prof.ssa M.Maddalena Angiolucci Unità Operativa: Il laboratorio è gestito da Deborah Castellucci, insegnante di canto da molti anni, attiva e ben nota sul territorio di Lastra a Signa. La prof.ssa Angiolucci tiene i contatti tra l'operatrice e la scuola Destinatari: Tutti gli alunni della Scuola Secondaria Superiore di primo grado Attività: I gruppi si impegneranno nell'allestimento di brevi scene sul tema “Il mondo dei sogni”, dove saranno impiegati canto, solistico e corale, ballo, gestualità, recitazione. Verranno curate dizione, emissione vocale, precisione ritmica, fluidità melodica, coordinazione motoria. I ragazzi prenderanno parte attiva alla realizzazione di scenografie, coreografie, costumi. Si partirà dalla fantasia dei ragazzi, che esprimeranno i propri sogni, per costruire su ciascuno un personaggio che rispecchi i loro desideri e la loro personalità. Lo stare insieme collaborando attivamente per la realizzazione artistica sarà di orientamento per l'indirizzo delle proprie energie e dei propri progetti nel futuro. Metodologia: Didattica laboratoriale. Lavoro singolo e di gruppo nella formazione artistica ed espressiva Risultati previsti: Acquisizione e sviluppo di capacità espressivo-comunicative verbali, non verbali, relazionali. Modi e tempi di attuazione: Da Gennaio a Marzo. 10 incontri a cadenza settimanale. Gruppi min.4 max 8 partecipanti. Sede: locali della Scuola Media Leonardo da Vinci. Risorse: Quota 50 euro forfettaria, a carico della famiglia. Monitoraggio – Verifica: Monitoraggio costante in itinere. Si prevede uno spettacolo finale in periodo tardo-primaverile nei locali della scuola e una partecipazione del Coro alla manifestazione “Leggere che gusto”, in orario mattutino, al Teatro delle Arti (fine marzo).

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PROGETTO “BALLIAMO LO SWING A SCUOLA!” Motivazione: Il lindy hop è una bellissima danza afroamericana nata ad Harlem, New York negli anni ’30, e sviluppatesi per tutto il periodo degli anni '40. Il Lindy Hop si balla prevalentemente in coppia ma esistono routine che prevedono dei passi da eseguire singolarmente, ed include passi derivati dal jazz, charleston, tip tap e shag. Il Lindy Hop è stato il fenomeno di massa nell’epoca della musica swing, centinaia di ballerini senza discriminazioni di razza affollavano le ballroom americane dove si esibivano le grandi orchestre swing. L'attività del ballo, soprattutto di coppia, ha una valenza educativa e didattica molto rilevante, infatti presenta una evidente pluridisciplinarietà (storica, musicale, motoria, matematica ecc.) e un divertente e formativo approccio laboratoriale, nel quale si impara muovendosi e interagendo fra allievi. Il corso, se sarà presente un numero minimo di adesioni congruo alla sua attuazione, inizierà tra gennaio e febbraio. Avrà cadenza settimanale per 2,5 - 3 mesi . Finalità: Miglioramento della consapevolezza del proprio corpo e dei propri movimenti nello spazio e nel tempo; promozione di relazioni positive con il gruppo dei pari, i compagni dell'altro sesso e se stessi; incremento della conoscenza delle radici della cultura musicale e artistica del nostro tempo Obiettivi formativi: Capacità di muoversi a ritmo su una musica jazz-swing, con la produzione dei principali e semplici movimenti legati al ballo Jazz autentico (da ballare da soli) e dei passi base e principali figure del Lindy Hop (da ballare in coppia) Responsabile: Emiliano Spinelli (Docente della scuola e ballerino di Lindy Hop) Unità Operativa: Emiliano spinelli, Linda Bertocci (Ballerina di Lindy Hop e compagna di ballo di Emiliano Spinelli) Destinatari: Laboratorio proposto a tutte le classi terze della scuola secondaria di primo grado Attività: Dai 10 ai 12 incontri di 1h e mezzo pomeridiani da dividersi tra un’aula con la LIM e un laboratorio di informatica Metodologia: Didattica laboratoriale con lezioni di ballo di gruppo nelle quali si sperimenta subito i passi sulla musica, dopo una breve spiegazione. Saltuariamente è possibile qualche breve inciso storico, musicale e matematico, anche con l'ausilio di audiovisivi. Risultati previsti: Gli allievi al termine del corso saranno in grado di svolgere semplici balli di coppia sulla musica Jazz-Swing, e sequenze di passi singoli di Jazz autentico. Sarà presentata alla festa di fine anno una breve rappresentazione del ballo con una famosa coreografia Jazz, lo “Shim sham” e alcune figure coreografate. Modi e tempi di attuazione: - 80 -


Il corso, se sarà presente un numero minimo di adesioni congruo alla sua attuazione, inizierà tra gennaio e febbraio. Avrà cadenza settimanale per 2,5 - 3 mesi Risorse: Per la musica useremo un semplice stereo presente a scuola, saranno utilizzati i locali della scuola, se ci fosse bisogno di visionare dei video potremmo utilizzare una classe con la LIM. Per le risorse finanziarie sarà chiesto un contributo alle famiglie di massimo 50-60 euro per l’intero corso. Monitoraggio – Verifica: Al termine del corso prepareremo un saggio della durata di una canzone che proporremo alla festa di fine anno delle classi terze

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LABORATORIO DI LATINO Motivazione Il progetto nasce dalla consapevolezza dell’importanza della lingua latina come strumento per conoscere meglio l’italiano nonché per approfondire aspetti della cultura romana, in cui affonda le radici la nostra civiltà. Finalità educative • Approfondimento delle strutture della lingua italiana (sintassi della frase e del periodo) e della storia della lingua italiana a partire dal confronto con le sue radici latine; • Avvio alla conoscenza della lingua latina attraverso lo studio delle sue forme grammaticali e sintattiche; • Acquisire maggior consapevolezza delle radici storico-giuridiche, linguisticoletterarie, artistiche e sociali che ci legano al mondo classico. Obiettivi • Potenziare la conoscenza delle strutture linguistiche della lingua italiana; • Acquisire semplici nozioni sulle origini della lingua italiana e sulle principali strutture della lingua latina; • Leggere e tradurre semplici testi latini anche con l’uso del vocabolario; • Conoscenza delle linee principali della storia romana e approfondimento di vari aspetti della loro vita quotidiana (famiglia, scuola, tempo libero, istituzioni politiche, architettura…) Destinatari: Gli allievi delle terze della scuola secondaria di primo grado Tempi di attuazione: Il laboratorio ha uno svolgimento annuale, articolato in due ore settimanali

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Area della Convivenza e della Cittadinanza

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PROGETTO: “COOPERAZIONE E CITTADINANZA” Motivazione: Formare il senso della cittadinanza attraverso una stretta collaborazione Scuola/territorio/Istituzioni. Finalità: La Scuola esercita la funzione di polo culturale per costruire competenze sociali. Obiettivi formativi: • Confronto culturale/interculturale. • Cittadinanza attiva, solidarietà, cooperazione, legalità, pace, democrazia. • Consapevolezza nell’operare scelte autonome per la salute e per l’ambiente. Responsabile: prof.ssa Rossella Ciuffi Unità Operativa: Docenti della Scuola, Consiglio Comunale di Lastra a Signa, Consiglio Comunale dei Ragazzi, Istituzioni e associazioni. Destinatari: Tutte le classi della scuola secondaria, alcune classi della scuola primaria Attività: • Modulo 1 – Partecipazione e democrazia (tutte le classi della scuola secondaria) • Formazione di un regolamento della vita scolastica di classe scritto dagli studenti, partendo dall’analisi dei bisogni e delle responsabilità. Formazione di organi rappresentativi. Assemblee di classe e di Istituto. • Consiglio Comunale dei Ragazzi : azioni e riflessioni sul territorio, in collaborazione con le Istituzioni e le Associazioni. Nell’a.s. 2015/16 collaborazione con L’Isola di Arturo onlus nell’ambito del progetto “Verso una cittadinanza europea” • Modulo 2 – Informazione e Cittadinanza (tutte le classi in modo differenziato) • lettura di quotidiani, visione di film e documentari. • Modulo 3 - La Comunità (tutte le classi in modo differenziato) • Collaborazione con le Istituzioni e l’associazionismo locali. • Modulo 4 – Alla scoperta della Costituzione italiana (tutte le classi) • Lettura della carta costituzionale ed eventuali visite a sedi istituzionali. Metodologia: Apprendimento cooperativo, Problem solving, Didattica laboratoriale. Strumenti: Quotidiani, Testi costituzionali, Fonti storiche, Materiali multimediali. Risultati previsti: • Cooperare e partecipare attivamente all’interno delle comunità di appartenenza. • Rispettare le diversità etniche, culturali, religiose. Essere consapevoli del loro valore. • Instaurare un rapporto di collaborazione fra le generazioni. • Scegliere comportamenti adeguati alla conservazione dell’integrità fisica e intellettuale. • Interagire con persone provenienti da Paesi diversi. • Saper leggere il quotidiano e saper accedere correttamente ai media. • Essere consapevoli del ruolo delle Istituzioni • Saper distinguere il consumo indotto dal consumo consapevole. • Saper formulare proposte per una costruttiva convivenza civile Modi e tempi di attuazione: Progetto di Istituto ripetibile. Si realizza in orario scolastico e/o extrascolastico. Risorse: Aula multimediale con collegamento Internet, LIM, Sala Consiliare del Comune di Lastra a Signa. Monitoraggio – Verifica: in itinere – classi/sezioni partecipanti; iniziative attivate; coinvolgimento famiglie e territorio valutazione finale - ricaduta alunni, docenti, famiglie; ricaduta/interazione territorio; ripetibilità.

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PROGETTO “CITTADINI E GIORNALISTI” Motivazione: Ampliare il punto di vista da sé alla collocazione nel mondo. Costruire una identità sociale attraverso la conoscenza di sé, la relazione con gli altri, l’orientamento. Finalità: Porsi in modo attivo e critico di fronte alle informazioni; riconoscere soggetti personali, sociali, servizi territoriali per interagire con essi; saper utilizzare in modo critico i mezzi di informazione. Obiettivi formativi: • Sapere leggere il quotidiano ricavandone una corretta informazione. • Conoscere gli aspetti peculiari del territorio in cui si vive. • Conoscere le principali problematiche di attualità nel mondo e cogliere le relazioni vicino/lontano. • Essere aperti al confronto interculturale e interreligioso. • Sapere accedere correttamente e criticamente all’informazione attraverso i media per comprendere la realtà contemporanea ed inserirsi attivamente in essa. • Saper codificare osservazioni sulla realtà in modo chiaro, in testi organizzati e rispondenti allo scopo • Essere consapevoli delle caratteristiche del disagio sociale e del ruolo delle istituzioni. Responsabile: prof.ssa Rossella Ciuffi Unità Operativa: Docenti della Scuola, Istituzioni e associazioni, Repubblica@scuola. Destinatari: Alcune classi della scuola secondaria. Attività: • Lettura e schedatura di articoli giornalistici con il metodo delle 5W • Raccolta dati • Interviste sul territorio • Incontri con esperti • Codifica di articoli o reportage. Metodologia: Apprendimento cooperativo, Problem solving, Didattica laboratoriale. Risultati previsti: • Comprendere un testo giornalistico attraverso il metodo delle “5W”. • Conoscere le caratteristiche strutturali di un quotidiano. • Interpretare criticamente testi giornalistici. • Conoscere fenomeni ed eventi di portata locale, nazionale e sovranazionale. • Interpretare statistiche per comprendere le conseguenze dell’intervento dell’uomo sull’ambiente. • Utilizzare le risorse reperibili in Internet e nelle reti locali. • Saper analizzare e interpretare criticamente una immagine. • Saper scegliere e utilizzare una immagine in modo funzionale. • Saper costruire spot pubblicitari. • Leggere e capire semplici brani informativi su quotidiani stranieri. • Scrivere articoli su argomenti affrontati o su esperienze vissute. Modi e tempi di attuazione: Progetto di Istituto ripetibile. Si realizza in orario scolastico e/o extrascolastico (per la raccolta dati). Risorse: Aula multimediale con collegamento Internet, LIM, TIC. Monitoraggio – Verifica: in itinere – classi/sezioni partecipanti; iniziative attivate; coinvolgimento famiglie e territorio. valutazione finale - ricaduta alunni, docenti, famiglie; ricaduta/interazione territorio; ripetibilità.

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PROGETTO: CONSIGLI DI COOPERAZIONE (“CODICO”) Motivazione: Gestire la vita scolastica in una situazione di equilibrio fra la dimensione affettiva e quella cognitiva. Finalità: • Facilitare relazioni efficaci • Attivare meccanismi di accoglienza e valorizzazione della diversità • Facilitare l’assunzione di responsabilità Obiettivi formativi: • Gestione delle relazioni e dei conflitti fondata sul riconoscimento della persona • Risoluzione positiva dei conflitti attraverso l’instaurazione di relazioni di aiuto • Responsabilizzazione Responsabile: Prof.ssa Rossella Ciuffi Referente per la scuola dell’Infanzia e la Scuola primaria: ins. Susanna GuarduccI Unità Operativa: Docenti della scuola e formatori Uguadilab dell’Università degli Studi di Firenze Facoltà di Scienze della Formazione Destinatari: Alcune classi della scuola dell’Infanzia e della scuola primaria. Alcune classi prime della scuola secondaria. Attività: Consiglio di cooperazione: il gruppo classe, in cerchio, affronta periodicamente (con scansione stabilita dal gruppo) le problematiche relazionali/culturali emerse dal “giornale murale”. Il docente svolge il ruolo di facilitatore. Metodologia: Circle time, Brain storming e Problem solving. Risultati previsti: •

consapevolezza di sè, gestione delle emozioni, gestione dello stress

risolvere i problemi, prendere decisioni, senso critico

empatia, comunicazione efficace, relazioni efficaci

Modi e tempi di attuazione: Progetto di Istituto ripetibile. I Consigli di Cooperazione si svolgono con scansioni diverse (frequenza quindicinale o mensile) secondo l’ordine di scuola. Risorse: Docenti delle classi, Giornale murale, collaborazione con esperti UGUADI. Monitoraggio – Verifica: in itinere – classi/sezioni partecipanti; iniziative attivate; coinvolgimento famiglie e territorio. valutazione finale - ricaduta alunni, docenti, famiglie; ricaduta/interazione territorio; ripetibilità.

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PROGETTO ”NELSON” - Lotta al bullismo

Area di Interesse: Convivenza Civile Unità operativa: Volontari della Croce Rossa Italiana appositamente preparati in corsi di formazione specifici; insegnanti che aderiscono Finalità: Promuovere una cultura del rispetto della legalità e della persona. Obiettivi: Il miglioramento della società per una crescita responsabile. Il bullismo sta diventando un comportamento aggressivo sempre più frequente e quindi occuparsi di contrastarlo diventa un elemento importante nelle scuole al fine di educare i ragazzi affinché siano respinti atteggiamenti e stereotipi di prepotenza. Docente referente: Prof.ssa Botte Virginia. Destinatari: Gli alunni delle classi prime della scuola secondaria di primo grado. Risorse: Gratuito Tempi di attuazione: Due interventi di due ore per classe. Attività principali e metodologia: Osservazione critica di audiovisivi, lettura di brani e attività che stimolino riflessioni e discussioni sul fenomeno. Mezzi: Lim e dispense fornite dagli operatori Monitoraggio, verifica, valutazione: Verifiche e lavori di vario tipo successivi agli incontri a discrezione degli insegnanti dei consigli di classe partecipanti.

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PROGETTO “ SENTINELLE DELLA LEGALITÀ” Motivazione: Maturare la percezione del territorio come bene comune per poter incidere sulle politiche di trasformazione del tessuto urbano ponendo come priorità la legalità e la sicurezza. Finalità: Consolidare e potenziare una interlocuzione con l’Amministrazione pubblica e gli altri enti per interventi di risanamento, sistemazione e progettazione partecipata. In secondo luogo si istituzionalizza, anche se non in modo formale, una collaborazione fra gli enti locali e le giovani generazioni sulle città di domani, sancendo quindi l’ingresso dei giovani nei meccanismi decisionali, nell’ottica dell’educazione alla cittadinanza attiva. Obiettivi formativi: Acquisire una cultura delle regole, attraverso la consapevolezza dei valori costituzionali e la pratica della cittadinanza attiva. Responsabile: Proff. Rossella Ciuffi e Laura Giardini Unità Operativa: C.d.c II A – IIIG. Fondazione Caponnetto. Comune di Lastra a Signa. Consiglio Comunale dei Ragazzi di Lastra a Signa. Provincia di Firenze e Regione Toscana Destinatari: classi IIA e IIIG – Consiglio Comunale dei Ragazzi di Lastra a Signa – Istituzioni locali. Attività: • Incontri con la Fondazione Caponnetto. • Costruzione di un percorso di ricerca su un tema di criticità nel territorio in campo sociale/economico o della cultura della legalità. • Accesso agli archivi e alle strutture, organizzazione, diffusione e condivisione. degli elementi acquisiti attraverso la produzione di elaborati di vario genere. • Interazione con l’amministrazione locale e le associazioni sul territorio. • Possibili visite guidate in strutture o località significative per la lotta alla criminalità organizzata Metodologia: Didattica laboratoriale, apprendimento cooperativo, uso delle TIC. Risultati previsti: Acquisizione della consapevolezza dei fenomeni di illegalità. Acquisizione del senso della Legalità. Conoscenza profonda del territorio e delle sue caratteristiche sociali, economiche e politiche. Interazione con le componenti sociali, amministrative, politiche e con le forze dell’ordine territoriali. Modi e tempi di attuazione: A.s. 2015/16 (ripetibile) in orario scolastico per la parte di elaborazione del materiale raccolto. Le attività di raccolta dati sul territorio e gli incontri con le Associazioni e le Istituzioni potranno svolgersi anche in orario extrascolastico. Risorse: Aula multimediale con collegamento internet, LIM, Sito Web, Sala Consiliare del comune di lastra a Signa. Monitoraggio – Verifica: In itinere – iniziative attivate; coinvolgimento famiglie e territorio. valutazione finale - ricaduta alunni, docenti, famiglie; ricaduta/interazione territorio; ripetibilità.

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PROGETTO “ IL DOMANI NELLE MANI” Motivazione: offrire occasioni di espressione delle proprie potenzialità, confronto e “orientamento”. Finalità: integrazione ed accoglienza, consolidamento e valorizzazione di competenze trasversali, sostegno e recupero di situazioni di disagio. Obiettivi formativi: conoscenza storica, artistica e funzionale approfondita del territorio, potenziamento delle competenze linguistiche e trasversali, orientamento, uso delle competenze multimediali finalizzato alla diffusione e socializzazione di dati, collaborazione e interazione. Responsabile: proff. Rossella Ciuffi, Laura Giardini Unità Operativa: Studenti dell’Istituto comprensivo, Studenti della scuola ed ex studenti, genitori, Consiglio Comunale dei Ragazzi, Amministrazione comunale, Consulta del Volontariato, Associazioni sul Territorio, Comitato Genitori locale, Fondazione Caponnetto, docenti della scuola, docenti in pensione, esperti. Destinatari: studenti della scuola e comunità locale. Attività: recupero del piano seminterrato della scuola per creare spazi di socializzazione e incontro. Saranno proposte attività di conoscenza del territorio, di integrazione interculturale ed accoglienza. La proposta coinvolge l'Amministrazione Comunale, il Consiglio Comunale dei Ragazzi e altre realtà istituzionali, associative e di volontariato di Lastra a Signa. Le attività sono aperte a insegnanti ed alunni di tutto l'Istituto comprensivo, genitori, volontari di alcune Associazioni, amministratori locali e membri della Fondazione Caponnetto per esercitare il diritto-dovere alla cittadinanza attiva e alla partecipazione. Metodologia: didattica laboratoriale, peer education e cooperative learning. Le attività prenderanno avvio da visite sul territorio a siti storici artistici e culturali o a servizi sociali e amministrativi territoriali (Uffici Comunali, Centro sociale, associazioni solidali). Le attività saranno preparate da gruppi guida che ruoteranno a turno in modo da attuare uno scambio circolare di competenze. Ogni attività porterà ad una produzione concreta grafica, testuale o multimediale che formerà una banca dati a disposizione della Comunità. Risultati previsti: Inclusione sociale, integrazione e apertura alla diversità, orientamento, recupero delle competenze disciplinari e trasversali di cittadinanza, motivazione, evoluzione delle competenze linguistiche e comunicative. Modi e tempi di attuazione: A.s. 2015/16 e seguenti. Risorse: piano seminterrato della Scuola secondaria di primo grado, aula multimediale, eventuale finanziamento ministeriale, volontariato. Monitoraggio – Verifica: In itinere – iniziative attivate; coinvolgimento famiglie e territorio. valutazione finale - ricaduta alunni, docenti, famiglie; ricaduta/interazione territorio; ripetibilità.

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PROGETTO “ CI VUOLE CLASSE PER STARE IN CLASSE…” Motivazione: creare un ambiente sicuro, pulito e accogliente nel luogo dove gli alunni passano tante ore. Finalità: l’alunno comprende semplici regole che l’aiutano a vivere l’ambiente classe come un luogo amico, funzionale e confortevole. Obiettivi formativi: l’alunno percepisce i lati negativi di un’ambiente di lavoro disordinato, sporco, poco sicuro e scarsamente funzionale. L’alunno è motivato ad impegnarsi e a conoscere nuove esperienze. L’alunno sa stabilire rapporti corretti con compagni e amici. Responsabile: prof.Susanna Bianchini . Unità Operativa: insegnanti, collaboratori scolastici. Destinatari: alunni delle classi prime della Scuola Secondaria di primo grado. Attività: incontri con gli alunni incaricati della pulizia, raccolta differenziata, ordine disposizione banchi per eventuale evacuazione, decoro dell’aula. Controllo mensile dei parametri stabiliti e assegnazione delle stelle in base ai risultati ottenuti. Assegnazione del premio alla classe che ha raggiunto il maggior numero di stelle durante la cerimonia di fine anno scolastico. Metodologia: problematizzazione, espressione libera e guidata, apprendimento per scoperta, proposta, iniziativa personale o del gruppo, operatività individuale e di gruppo. Risultati previsti: aule pulite durante le ore scolastiche, ordinate, corretta raccolta differenziata, funzionale disposizione dell’arredo scolastico. Modi e tempi di attuazione: da novembre a giugno, tre riunioni con gli studenti, un incontro per ogni prima classe. Controllo durante questi mesi da parte di tutto il C.d.C. e i custodi addetti alla pulizia delle aule. Risorse: strumenti per la pulizia già presenti a scuola o portati dagli alunni, sacchi e contenitori per la raccolta differenziata. Apparecchio fotografico. Risorse per il premio finale e le ore dell’insegnante responsabile (5 ore ). Monitoraggio – Verifica: Controllo e monitoraggio bimestrale dello stato delle aule, verifica dei contenitori per la raccolta differenziata, disposizione banchi, zaini , cartelline e sacchetti con scarpe per la palestra.

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PROGETTO “ PULIAMO IL MONDO” Motivazione: Con questa iniziativa vengono liberate dai rifiuti e dall'incuria i parchi, i giardini, le strade, le piazze, i fiumi e le spiagge di molte città del mondo Finalità: attivare laboratori di cittadinanza che spingono i ragazzi ad individuare e realizzare dei processi di cambiamento per il loro territorio Obiettivi formativi: attività didattica in natura per l’acquisizione di abilità relative alla raccolta e differenziazione dei rifiuti Responsabile: Comune di Lastra a Signa Unità Operativa: Legambiente è un’associazione senza fini di lucro Destinatari: alunni della classe prima della scuola secondaria di primo grado Attività: l'edizione italiana di “Clean up the World”, il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo. Metodologia: attività esterna al Parco Fluviale per la raccolta dei rifiuti Risultati previsti: possibilità di utilizzare le competenze acquisite in un contesto dinamico e concreto, di esprimere se stessi e di costruire dei valori condivisi con la loro comunità. Modi e tempi di attuazione: 25 - 26 – 27 settembre 2015 Risorse: volontariato e Comune di Lastra Monitoraggio – Verifica: piccole relazioni e discussione in classe sull’attività svolta

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PROGETTO EDUCAZIONE ALLA SALUTE:LA DONAZIONE DEL SANGUE Finalità: Il progetto ha l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti alla donazione del sangue Obiettivi formativi: • conoscenze inerenti la donazione del sangue; • importanza del sangue per il nostro organismo; • sensibilizzazione all’importanza della donazione del sangue. Responsabile: Guido Damiani, Gruppo Frates G. Nesi Lastra a Signa Unità Operativa: Gruppo Frates Lastra a Signa Destinatari: Classi seconde Scuola Secondaria primo Grado Attività: Una ora in classe e una ora alla sede Frates Metodologia: Visione di filmati, conversazione sulla donazione del sangue, testimonianza diretta di pazienti che vivono grazie alle donazioni Risultati previsti: Incremento della sensibilità alla donazione del sangue Modi e tempi di attuazione: da febbraio 2016, modalità e tempi da concordare

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PROGETTO PERCORSO DELLA MEMORIA Motivazione: Necessità di acquisire una memoria storica significativa, poiché la costruzione di una cittadinanza attiva non può prescindere dalla conoscenza degli eventi storici significativi che hanno segnato la storia dell’Europa in cui viviamo. Finalità: Sperimentare la memoria storica attraverso la testimonianza diretta e la condivisione di un vissuto coinvolgente. Obiettivi formativi: Competenze relazionali Competenze di rielaborazione, verbalizzazione e documentazione. Responsabile: Prof. Nicola Montemurro Unità Operativa: ANED - Associazione nazionale ex deportati. Classi terze della scuola secondaria di primo grado. Cdc classi terze. Docente accompagnatore nel viaggio in Germania che curerà anche la rielaborazione dell’esperienza. Amministrazione comunale e Consiglio Comunale dei Ragazzi. Destinatari: Classi terze scuola secondaria di primo grado. Il viaggio in Germania riguarda un solo alunno per ogni classe terza, indicato dai Cdc. Attività: Partecipazione alla cerimonia dell'8 Marzo in commemorazione della partenza del treno che condusse i deportati fiorentini nei campi di lavoro e di concentramento in Germania. L'ANED si è resa disponibile a intervenire nelle classi con testimonianze dei familiari dei deportati e offre la possibilità di visitare il Museo della Deportazione di Figline (PO). Metodologia: Didattica laboratoriale Risultati previsti: Rispettare le diversità etniche, culturali, religiose ed essere consapevoli del loro valore. Educare alla Pace e alla Non-Violenza Instaurare un rapporto di collaborazione fra le generazioni per condividere valori e percorsi. Interagire con persone provenienti da Paesi diversi. Essere consapevoli del ruolo della memoria storica e dei grandi eventi e movimenti del ‘900. Modi e tempi di attuazione: Progetto di Istituto ripetibile in orario scolastico e/o extrascolastico secondo il seguente calendario: • 8 Marzo - commemorazione della partenza del treno che portò i deportati fiorentini nei campi di lavoro e di sterminio in Germania. • Maggio – Viaggio in Germania (un solo alunno per ogni classe terza); rielaborazione dell’esperienza e realizzazione di un prodotto grafico o multimediale. Presentazione del lavoro nelle classi terze e in eventi appositamente organizzati. • Visita delle classi terze Museo della Deportazione di Figline (PO). Risorse: L’organizzazione del viaggio e delle uscite è gestita dall’Aned e dalla Amministrazione comunale. Per la rielaborazione delle esperienze: Aula multimediale con collegamento Internet, LIM, locali di riunione adeguati Monitoraggio – Verifica: Attraverso osservazione diretta e questionari si rileveranno: ricaduta alunni, docenti, famiglie; ricaduta/interazione territorio; ripetibilità. Diffusione e utilizzo del prodotto realizzato dagli studenti; ricaduta sulle competenze disciplinari delle aree linguistica, espressiva, storico/sociale e della cittadinanza attiva. - 93 -


“Emergency” Area di Interesse: Convivenza Civile Unità operativa: Volontari dell’associazione “Emergency” appositamente preparati in corsi di formazione specifici; insegnanti che aderiscono Finalità: Promuovere una cultura della pace e della solidarietà Obiettivi: Sensibilizzare gli allievi alle problematiche dei conflitti in corso e alle condizioni che li caratterizzano (diritti umani, armi, mine antiuomo, condizione dei profughi) Docente referente: Prof.ssa Pinzani Francesca Destinatari: Tutte i Consigli di Classe che aderiscono al progetto Risorse: Gratuito Tempi di attuazione: da due a quattro ore per classe Attività principali e metodologia: Osservazione critica di audiovisivi e discussione partecipata Mezzi: Audiovisivi, proiettore, schermo Monitoraggio, verifica, valutazione: Verifiche e lavori di vario tipo successivi agli incontri a discrezione degli insegnanti dei consigli di classe partecipanti

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Area dell’Orientamento

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PROGETTO: “SCUOLA E TERRITORIO” Motivazione, Ampliamento delle attività progettuali e di laboratorio con la partecipazione a manifestazioni, eventi e feste sia in ambito scolastico sia nel territorio. Finalità Promuovere la conoscenza del territorio dal punto di vista storico, geografico naturalistico e artistico mediante visite didattiche e gite scolastiche. Obiettivi formativi Conoscere il territorio da vari punti di vista: geografico, storico, scientifico, culturale, musicale, religioso e delle tradizioni. Maturare capacità di ricerca sul territorio. Responsabile: Meoni Cristina Unità Operativa: Docenti dell’Istituto Destinatari: Docenti dell’Istituto Attività - Metodologia Uscite didattiche per l’effettuazione di visite di studio e/o partecipazione ad eventi e feste organizzate in ambito scolastico o nel territorio in relazione alla progettualità del POF Risultati previsti Ampliamento delle conoscenze relative al territorio. Integrazione tra esperienza diretta e saperi Modi e tempi di attuazione La durata prevista comprende l’intero anno scolastico. Le uscite potranno essere a piedi oppure tramite scuolabus, pulmino privato o mezzo pubblico. Ogni classe/sezione ha un monte ore (fino ad un max di 3 ore per insegnante) in modo da permettere la presenza di due insegnanti per classe/sezione durante le uscite didattiche ed eventi in ambito scolastico o sul territorio. Nel caso di classi/sezioni con alunni diversamente abili è prevista la presenza di tre insegnanti. Risorse Il progetto è finanziato con i fondi dell’istituto e prevede il pagamento delle ore aggiuntive (considerate non d’insegnamento) effettuate dagli insegnanti per permettere la realizzazione del progetto. Monitoraggio - Verifica Le competenze acquisite nei percorsi individuati dal team docenti saranno oggetto di verifica in ambito curricolare e come progetto del POF.

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PROGETTO: Rapporti con il Territorio Motivazione: Il rapporto di collaborazione tra scuola ed enti locali, associazioni e organizzazioni presenti sul territorio consente agli studenti di vivere in maniera diversa il loro tempo scolastico, nella sua accezione di momento tipicamente scolastico, di istruzione, poiché, venendo a contatto diretto con ciò che il territorio offre, l’allievo rafforza il proprio senso della cittadinanza. Finalità: Educazione alla Memoria Storica, alla Legalità e alla Cittadinanza Attiva. Obiettivi Formativi: • Confronto culturale/interculturale; • Cittadinanza attiva, solidarietà, cooperazione, legalità, pace, democrazia; • Memoria storica. Responsabile: Prof. Nicola Montemurro Unità Operativa: Consigli di Classe, Amministrazione Comunale, Consiglio Comunale dei Ragazzi, Istituzioni e Associazioni sul territorio. Destinatari: Tutte le classi in modo diversificato a seconda delle attività. Attività: Festa della Toscana, Giornata della Legalità, Giorno della Memoria, Educazione alla salute. Metodologia: Incontri con le Istituzioni, esperti, testimoni storici e rielaborazione dei contenuti e delle esperienze. Didattica Laboratoriale e Apprendimento Cooperativo. Risultati previsti: • Cooperare e partecipare attivamente sul territorio; • Essere consapevoli delle radici storiche in relazione al territorio; • Instaurare un rapporto di collaborazione fra le generazioni per condividere valori e percorsi; • Essere consapevoli del ruolo delle Istituzioni; • Essere consapevoli dei valori della legalità. Modi e tempi di attuazione • Festa della Toscana –30/11/2015 le classi terze scuola secondaria di primo grado • Giornata della Legalità – 21/3/2016 classi terze/alcune classi seconde scuola secondaria di primo grado • Giorno della Memoria - 27/01/16 – classi terze scuola secondaria di primo grado Risorse: Mezzi di trasporto messi a disposizione dall’Amministrazione comunale per raggiungere i luoghi degli eventi. Aula multimediale, LIM, documenti e materiali multimediali per la rielaborazione. Monitoraggio - Verifica Sarà possibile valutare l’efficacia del progetto in due momenti: • In itinere: classi/sezioni partecipanti; iniziative attivate; coinvolgimento territorio; • Valutazione Finale: ricaduta alunni, docenti, famiglie; ricaduta/interazione territorio; ripetibilità. - 97 -


TIROCINIO Motivazione L'istituto Comprensivo di Lastra a Signa ha stipulato una convezione con la Facoltà di Scienze della Formazione per accogliere studenti tirocinanti. Finalità: Formazione iniziale dei futuri insegnanti. Obiettivi formativi • Il tirocinio, parte integrante del curricolo di formazione del futuro insegnate, è: • un'esperienza didattica necessaria alla preparazione professionale; • una modalità formativa fondamentale per la “costruzione di competenze sul campo”; • uno strumento formativo specifico ovvero il luogo dove, attraverso un'esperienza guidata e strutturata, si ricompongono il sapere, il saper fare ed il saper essere. Responsabile: Ins. Anna Bianca Capialbi. Unità operativa Soggetto ospitante (Dirigente scolastico); Soggetto promotore (Tutor universitario); Tutor aziendale; Tutor di classe; Tirocinante. Destinatari Docenti accoglienti; studenti Tirocinanti; alunni delle classi accoglienti. Attività Svolgere le attività previste dal progetto formativo e di orientamento osservando gli orari e le regole del comportamento concordati nel progetto. Metodologia Partecipazione diretta del Tirocinante alle attività della classe per un numero di ore definito all'interno del Corso di Laurea, secondo un calendario programmato con il docente accogliente sulla base del progetto formativo dello studente. Risultati previsti Partecipazione agli incontri concordati con il Tutor responsabile delle attività didatticoorganizzative per monitorare l'attuazione del progetto formativo. Modi e tempi di attuazione Anno Scolastico 2015/2016 o tempi accademici. Risorse: Studenti universitari. Monitoraggio – Verifica Compilazione della modulistica per la valutazione del Tirocinio diretto dello studente a cura del Docente-Tutor; riflessione sulla qualità dell'esperienza da parte dei soggetti coinvolti; incontri di monitoraggio e valutazione intermedia e finale con Supervisore universitario, Tutor aziendale e Tutor di classe; documentazione e stesura di una relazione a conclusione dell'esperienza didattica.

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PROGETTO ZEROSEI (PROTOCOLLO CONTINUITÀ NIDO-SCUOLA DELL’INFANZIA) Motivazione: Il Progetto, già in atto dal 2004, prevede l’integrazione di tutti i servizi alla prima infanzia con le Scuole dell’Infanzia dell’Istituto Comprensivo per realizzare una costruttiva continuità educativa. A partire dal 2012, questo Progetto è divenuto Protocollo. Finalità: La finalità principale del Progetto Zerosei è quella di realizzare una reale continuità verticale educativa, creando un vero e proprio curricolo verticale tra Nido e la Scuola dell’Infanzia. Responsabile: ins. Cristina Detti, prof.ssa Rossana Mecatti. Unità Operativa: Educatrici dei Nidi, dei Micronidi e degli Spazi Gioco presenti sul territorio. Insegnanti della Scuola dell’Infanzia delle sezioni dei bambini di Cinque anni. Destinatari: Bambini dei Nidi, Micronidi e Spazi Gioco pubblici e privati che frequenteranno la Scuola dell’Infanzia a partire da settembre 2016. Bambini delle Scuole dell’Infanzia frequentanti l’ultimo anno. Attività: Dopo una serie di incontri in cui le insegnanti della Scuola dell’Infanzia si recano ai Nidi , Micronidi e Spazi Gioco per portare avanti delle attività condivise con le Educatrici riguardanti l’argomento scelto per l’anno scolastico in corso, ci sarà un momento finale in cui invece saranno i bambini dei Servizi alla Prima Infanzia che si recheranno presso le Scuole dell’Infanzia, conoscendo quindi l’ambiente che li ospiterà a settembre e le insegnanti con cui in futuro si ritroveranno. Metodologia: la metodologia scelta è di tipo laboratoriale. Risultati previsti: Rafforzamento dell’integrazione tra tutti i soggetti partecipanti, intensificando i momenti di scambio tra docenti dell’Infanzia ed Educatrici della Prima Infanzia. Costruzione di nuove U.d.A. per il curricolo verticale. Consolidamento di nuove forme di accoglienza alla Scuola dell’Infanzia. Modi e tempi di attuazione: Il Protocollo parte a settembre 2015 e termina a giugno 2016. Monitoraggio – Verifica: La valutazione del Progetto verrà svolta sia in itinere, durante gli incontri tra tutti i docenti ed Educatrici che fanno parte del Protocollo in corso, sia al termine dell’anno scolastico in occasione dell’Accoglienza dei piccoli alle Scuole dell’Infanzia. I risultati finali verranno resi noti in un verbale conclusivo presentato durante l’ultimo Collegio dei Docenti dell’A.S. 2015-16.

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PROGETTO CONTINUITA' SCUOLA PRIMARIA-SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Motivazione: La motivazione di questo Progetto nasce dal fatto che si è sentita più forte l'esigenza di creare un continuum tra questi due ordini di Scuola, visto la nascita dell'Istituto Comprensivo avvenuta lo scorso anno. Finalità: Una delle finalità principali è quella di realizzare un processo di Continuità tra Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado tale che i bambini in entrata abbiamo meno difficoltà al loro ingresso, possano conoscere in anticipo gli ambienti che li ospiteranno e possano anticipatamente confrontarsi con le metodologie utilizzate in questo ordine di Scuola. L'altra finalità è legata ai docenti: il Progetto di Continuità mira a uniformare (senza perdere la propria specifica connotazione) il linguaggio che i docenti utilizzano con i ragazzi, in modo che questi non sentano un netto distacco tra la realtà della Scuola Primaria che li ha ospitati 5 anni e quella successiva. Obiettivi formativi: Così come per la Continuita' tra Infanzia e Primaria, tra gli obiettivi principali quest’anno ci saranno soprattutto quelli indirizzati verso l’orientamento, che permetteranno di conoscere l'alunno in modo più completo; non ci saranno quindi solo attività e scambio di informazioni riguardanti le competenze raggiunte al termine dell'anno scolastico, ma anche i risultati ottenuti da un nuovo percorso didattico che permetterà all'alunno di esprimere se stesso in relazione alle proprie aspettative, ai propri valori, all’immagine che di se’ vuol dare, soprattutto nel momento del passaggio tra questi due ordini. Responsabili: Prof.ssa Rossana Mecatti Ins. Cristina Detti. Unità Operativa: Docenti delle Classi Quinte e Docenti della Scuola Secondaria di Primo Grado. Destinatari: Alunni delle Classi Quinte di tutte le Scuole Primarie dell'Istituto Comprensivo. Attività: Le attività proposte ai ragazzi saranno finalizzate a un percorso didattico che “racconterà” il loro vissuto scolastico e le loro aspettative sul futuro, ORIENTANDOSI nelle scelte. Metodologia: La metodologia sarà di tipo laboratoriale. Risultati previsti: Il risultato che si vuol ottenere è quello di far conoscere più da vicino la realtà della Scuola Secondaria di Primo Grado, in particolare i suoi spazi, i suoi contenuti ma soprattutto le metodologie di lavoro con le quali i ragazzi, futuri allievi, dovranno confrontarsi. Modi e tempi di attuazione: Il Progetto parte a novembre e terminerà a giugno, con la formazione delle Classi Prime. Monitoraggio – Verifica: La verifica verrà effettuata in itinere ed al termine dell'anno scolastico, nel momento in cui le colleghe della Scuola Primaria si incontreranno per presentare i bambini alle colleghe della Scuola Secondaria di Primo Grado (formazione classi).

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PROGETTO “LE SCUOLE SI PRESENTANO”

Motivazione: Orientamento in uscita per gli alunni delle classi III della Scuola Secondaria di I grado “Da Vinci”: situazione di incertezza di diversi alunni relativamente alla scelta della scuola secondaria di II grado; limitata conoscenza dell’offerta formativa disponibile sul territorio. Finalità: Acquisire notizie circostanziate degli indirizzi di studio superiore presenti sul territorio attraverso la viva voce dei rispettivi docenti. Contribuire alla scelta consapevole della scuola secondaria di II grado da parte degli alunni e delle loro famiglie. Obiettivi formativi: Contribuire all’acquisizione di una conoscenza di sé finalizzata alla proiezione degli alunni nella futura dimensione sociale e lavorativa. Responsabile: proff. R.Mecatti, M.Giuranna. Unità operativa: proff.R.Mecatti, M.Giuranna, docenti relatori delle scuole secondarie che partecipano al progetto. Destinatari: Alunni del III anno della Scuola Secondaria di I grado “Da Vinci”. Attività: I docenti di numerose Scuole Secondarie di II grado del territorio compreso tra Firenze, Empoli e Prato verranno nei locali della “Da Vinci” a presentare i rispettivi indirizzi di studio e risponderanno alle domande dei ragazzi. Offriranno inoltre una lezione o una attività esemplificativa di una disciplina caratterizzante i relativi corsi di studio. Metodologia: Lezione frontale – dialogata - laboratoriale. Presentazione con mezzi multimediali. Risultati previsti: Acquisizione di chiarimenti e conoscenze utili alla scelta consapevole della scuola cui iscriversi. Modi e tempi di attuazione: Sono previsti due incontri di due ore ciascuno, da tenersi nella prima metà di dicembre 2015. Risorse: Aule delle classi III ospitanti, lavagna interattiva multimediale, materiale a richiesta dei docenti coinvolti (nei limiti delle nostre disponibilità). Monitoraggio – verifica: Partecipazione diretta dei docenti responsabili all'attività in oggetto, restituzione degli alunni coinvolti ad attività conclusa.

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PROGETTO “RETE, SCUOLA E CITTA”

Motivazione Rete “Scuole e Città” nasce nel 2005 da un'idea comune di alcune scuole dell'area fiorentina, tra cui l'Istituto Comprensivo di Lastra a Signa che, dopo una serie di incontri, ha condiviso un documento divenuto in questi anni un punto di riferimento per i partecipanti alla rete: la Carta d'Intenti. Finalità La Rete “Scuole e Città” è uno strumento per la realizzazione delle finalità istituzionali delle scuole nel quadro della libertà di insegnamento e del pluralismo culturale che esse esprimono e rappresentano. Obiettivi formativi Compito principale della Rete è quindi quello di migliorare, ai fini del successo formativo, l'efficacia dei processi di insegnamento e apprendimento, valorizzando anche quelli di sperimentazione ed innovazione fondati sulle “buone pratiche”. Responsabile: Ins. Anna Bianca Capialbi. Unità operativa Una struttura di coordinamento (Dirigenti e Docenti referenti); l'individuazione di sezioni di lavoro per tematiche permanenti; l'attivazione di laboratori di Docenti per attività di studio e di ricerca didattica; Seminari di lavoro annuali per la programmazione generale e la verifica finale; Convegni ed iniziative pubbliche sui temi di maggior attualità per l'innovazione didattica. Destinatari Docenti delle scuole dell'Infanzia, Primaria, Secondaria di Primo Grado. Attività: Gruppi di studio tra docenti di ordini di scuola diversa. Metodologia Rinnovamento dei Saperi, della Ricerca e Formazione Permanente all'interno dei gruppi di studio, con particolare attenzione alla diffusione e l'effettiva fruizione dei documenti prodotti. Risultati previsti Sviluppare e promuovere, valorizzando e potenziando le esperienze già in corso, forme organiche e continuative di collaborazione ed interazione con altre scuole, con l'Università e gli altri Centri di formazione e ricerca, e con gli Enti Locali. Modi e tempi di attuazione: Da Settembre a Giugno. Monitoraggio – Verifica Nel corso dell'anno verranno svolti incontri di verifica del lavoro, il controllo dei risultati ottenuti e la conseguente valutazione viene effettuata nelle commissioni di studio, Coordinamento, Convegno, Seminario, conferenze dei Dirigenti.

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PROGETTO: “GENITORI IN CLASSE”

Motivazione: Far incontrare le prospettive spesso vaghe degli alunni con i percorsi di studio e professionali svolti in concreto dai loro familiari. Finalità: Acquisire, attraverso il racconto delle esperienze lavorative dei familiari coinvolti, la consapevolezza dei passi necessari a trasformare un'idea di futuro in un progetto concretizzabile; orientarsi tra le possibilità professionali offerte dal contesto; discernere le proprie attitudini. Avviare alla scelta consapevole della scuola secondaria di II grado da parte degli alunni e delle loro famiglie. Obiettivi formativi: Contribuire all’acquisizione di una conoscenza di sé finalizzata alla proiezione degli alunni nella futura dimensione sociale e lavorativa. Responsabili: prof.R.Mecatti Unità operativa: proff. R.Mecatti, genitori degli alunni delle classi seconde disponibili a partecipare al progetto. Destinatari: Alunni del II anno della Scuola Secondaria di I grado “Da Vinci”. Attività: I genitori degli alunni delle classi seconde verranno nella classe dei propri figli a raccontare il lavoro che svolgono, la loro storia professionale e i passi che hanno fatto in tale direzione, rispondendo alle domande dei ragazzi e non trascurando di evidenziare le difficoltà incontrate. Metodologia: Lezione frontale – dialogata. Presentazione con mezzi multimediali. Risultati previsti: Acquisizione di chiarimenti e conoscenze utili al progredire nella consapevolezza delle proprie attitudini e del proprio futuro, a partire dalla scelta della scuola cui iscriversi. Modi e tempi di attuazione: Sono previsti incontri di un'ora ciascuno, da tenersi in aula a partire da gennaio 2016. Risorse: Aule delle classi II ospitanti, lavagna interattiva multimediale. Monitoraggio – verifica: Partecipazione diretta dei docenti responsabili all'attività in oggetto, restituzione degli alunni coinvolti ad attività conclusa.

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PROGETTO “La rete” Motivazione: Le tecnologie sono entrate a far parte del nostro quotidiano. I giovani sono attratti dalla Rete che permette loro di esplorare il mondo, reperire informazioni in tempo reale, inviare documenti, socializzare con altri utenti superando le barriere del tempo e dello spazio, ma Internet è una finestra aperta a contenuti non sempre adatti ad adolescenti sempre curiosi di fare nuove esperienze. I dati allarmanti che provengono sia dagli addetti ai lavori, sia dalla cronaca, informano di un dilagare di un fenomeno, a tratti sommerso, di imitazione di modelli comportamentali autolesionisti e/o di cooperazione distruttiva nei riguardi di altri individui. Finalità: informare e sensibilizzare i ragazzi e le loro famiglie sulle problematiche derivanti dall’utilizzo improprio di internet e dai device ad esso connessi Obiettivi formativi: Educare ad un uso appropriato della Rete Responsabile: Nucleo di Volontariato e Protezione Civile “ANC Le Signe” Ins. Francesca Panzica ( solo coordinamento ) Unità Operativa: Volontari ANC – psicologo – regista cinematografico – insegnanti di classe Destinatari: Alunni n° 2 classi prime Scuola secondaria I Grado Attività: Creazione di un video/clip/spot sviluppando una breve storia su un tema assegnato inerente l’uso della Rete – partecipazione a contest finale Metodologia: Lezione partecipata – Didattica laboratoriale Risultati previsti: Sensibilizzazione ad un uso consapevole dei media Modi e tempi di attuazione: gennaio – maggio 2016 Risorse: Pc connessi alla Rete – Materiali messi a disposizione dal Nucleo ANC Monitoraggio – Verifica: Verifica in itinere e sommativa al termine dell’esperienza

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Area Scientifica e Tecnologica

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PROGETTO: PUBLIAMBIENTE (I RIFIUTI) Motivazione: indicare agli alunni/e cosa riciclare, cosa riusare e cosa recuperare. Finalità: • Conoscere le norme che regolano la raccolta differenziata dei rifiuti. • Riconoscere nei rifiuti la loro valenza di risorsa. • Comprendere le interferenze delle varie tipologie di rifiuti nell’ambito dei cicli della materia. Obiettivi formativi: applicare la raccolta differenziata a casa e a scuola. Responsabile: Maria De Luca Unità Operativa: Publiambiente S.p.A. Destinatari: classi prime secondaria di primo grado Attività: incontri in classe, costruzione di contenitori di raccolta differenziata Metodologia: lezioni frontali, laboratori pratici, video Risultati previsti: rendere gli alunni/e capaci di identificare le tipologie di rifiuto e adozione di comportamenti idonei e consapevoli sulla raccolta differenziata. Modi e tempi di attuazione: novembre – dicembre 2015. Risorse: intervento gratuito di un operatore di Publiambiente S.p.A. Monitoraggio – Verifica: test e capacità di relazionarsi con l’operatore e con il gruppo classe.

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PROGETTO: EDUCARE AL CONSUMO CONSAPEVOLE Motivazione: sollecitare negli studenti atteggiamenti di consumo critico e responsabile che tengano conto del proprio rapporto con il mondo dei consumi e delle motivazioni che determinano le preferenze individuali. Finalità: interrogare i prodotti di consumo per tracciarne la provenienza, le funzioni, i criteri con cui sono imballati e presentati, la quantità e qualità di forza lavoro impiegata per ottenerli, l’impatto che possono esercitare sul nostro benessere e sulla salute dell’ambiente. Obiettivi formativi: attraverso le attività pratiche, sviluppare capacità critiche, capacità di porsi domande e proporre soluzioni alle diverse e complesse realtà che ci circondano e ci coinvolgono direttamente e indirettamente. Responsabile: docente di tecnologia Maria De Luca per il progetto “istituzionale” che si ripete ogni anno. Unità Operativa: operatori esterni Coop. Destinatari: classi di scuola primaria e secondaria di primo grado. Attività: laboratori su rifiuti e acqua, alimentazione e genetica. Metodologia: laboratori pratici in classe, video, lavori di gruppo. Risultati previsti: cambiamenti di atteggiamenti pratici. Modi e tempi di attuazione: calendari distribuiti durante tutto l’anno Risorse: intervento gratuiti di operatori esterni di Coop S.p.A. Monitoraggio – Verifica: test

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PROGETTO “METEO, CLIMA, CAMBIAMENTI CLIMATICI” Motivazione: saranno illustrati i fenomeni che avvengono giornalmente riguardanti il tempo atmosferico, cosa studia la meteorologia e cosa studia la climatologia. Saranno illustrati i metodi di osservazione e misura dei fenomeni atmosferici nel breve periodo, sia con strumenti tecnologicamente avanzati che strumenti artigianali auto costruiti. Sarà data la possibilità di sperimentare dal vivo la realizzazione di una previsione meteo e di pubblicarla sul sito del LaMMa. Finalità: a) Attivare una relazione positiva tra ragazzo ambiente e territorio (aspetti psicologici, sociali, cognitivi). b) Acquisire la capacità di fare scelte consapevoli osservando i fenomeni meteo. c) Concorrere all’affermazione di una necessaria continuità educativa e formativa. d) Sviluppare capacità pratiche e manuali. Obiettivi formativi: educare all’osservazione e analisi dei cambiamenti dovuti al movimento delle masse d’aria e conseguente cambiamento della situazione climatica. Responsabile: Maria De Luca docente di tecnologia. Unità Operativa: docente di tecnologia, associazioni ed enti esterni: GEA per il Museo di Paleontologia di Empoli e LAMMA presso il CNR. Destinatari: alunni della II C e II F. Attività: lavori di gruppo, discussioni e approfondimenti in classe, laboratori pratici, brevi relazioni scritte, raccolta osservazioni. Metodologia: lezioni frontali, laboratori, lavori di gruppo, visita guidata. Risultati previsti: attivare competenze sul clima e sue strumentazioni. Modi e tempi di attuazione: ottobre – novembre 2015. Risorse: In parte gratuito in parte con contributo delle famiglie. Monitoraggio – Verifica: test e verifiche attività pratiche, capacità di interagire con i componenti del gruppo di lavori.

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PROGETTO ORTO IN CONDOTTA

Motivazione: Difficoltà dei giovani nel rapportarsi al cibo: apprezzare il cibo di tutti i giorni, comprenderne l’importanza migliorare il rapporto di condivisione in mensa. Necessità di legare i saperi disciplinari ad attività concrete significative e motivanti per la totalità degli alunni. Difficoltà nell’interagire dei saperi tra generazioni diverse su uno stesso campo d’esperienza . Finalità: Favorire la costruzione del pensiero attraverso la cura delle relazioni, l'operatività diretta, l'uso consapevole delle percezioni, l'elaborazione di un lessico concordato e condiviso Sviluppare conoscenze e abilità in funzione di ristabilire un giusto equilibrio con la natura, la terra e i prodotti dell'agricoltura Sviluppare la sfera sensoriale facendo capire l'importanza dei prodotti alimentari come parte integrante della cultura e della società Responsabile: Zuccherofino Nadia Unità Operativa: La sottoscrizione del nuovo protocollo con durata di tre anni vede partecipanti attivi: Amministrazione comunale, Insegnanti delle scuole titolari del Progetto Regionale "Orto in condotta", Slow Food Toscana, Condotta Slow Food Scandicci Le Signe, - Comunità dell’apprendimento (insegnanti, genitori, nonni, bambini, … afferenti agli orti di Lastra a Signa produttori e commercianti locali) Destinatari: Scuola Primaria Milite Ignoto, Scuola Primaria Alberti Attività: laboratori in classe , nell’orto e nel territorio Metodologia: Partire da esperienze concrete per giungere ad operazioni intellettuali Utilizzare, potenziandole, le competenze osservative, iconografiche, logiche-linguistiche dello studente Valorizzare la relazione e l’acquisizione dei saperi attraverso l'apprendimento cooperativo Istaurare rapporti collaborativi con famiglie e territorio Risultati previsti: Predisporre piste di lavoro in cui le educazioni siano strettamente connesse ai saperi disciplinari Apprendere le tecniche di coltivazione e di cura delle piante, Rinforzare in modo significativo i saperi scientifici e antropologici. Modi e tempi di attuazione : Ottobre 2015- giugno 2016 Risorse: Progetto nazionale di Slow Food sezione educazione alimentare e del gusto http://educazione.slowfood.it/educazione/welcome.lasso Monitoraggio – Verifica: Regione Toscana, valutazione del Progetto da parte degli enti partecipanti: Slow Food, Direzione Didattica, Comune di Lastra a Signa, insegnanti afferenti al progetto

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PROGETTO TECNOLOGIE NELLA DIDATTICA Motivazione Il progetto pluriennale di formazione/ricerca – azione si propone di esplorare le possibilità offerte dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione a supporto della didattica quotidiana per potenziare l’apprendimento e sviluppare le abilità cognitive e di pensiero degli alunni. Finalità Conoscere le potenzialità dei diversi linguaggi multimediali e saperli padroneggiare Superare le problematiche relative al disagio e alle difficoltà d’apprendimento, di comportamento e di relazione, attraverso l’introduzione di strumenti innovativi e di didattiche alternative a quelle tradizionali Predisporre situazioni di apprendimento in grado di stimolare l’interesse e il coinvolgimento degli alunni Obiettivi formativi Modulo base Conoscere i diversi usi della LIM nella didattica quotidiana Esplorare gli strumenti fondamentali e utilizzare le funzioni principali della lavagna e del software dedicato Progettare e costruire lezioni interattive multimediali Modulo avanzato Sperimentare alcuni strumenti del web 2.0 utili per attuare una didattica per progetti orientata prevalentemente alla collaborazione tra gli allievi, alla personalizzazione dei contenuti/percorsi e ad avvicinare docenti e alunni alle applicazioni del web 2.0. Responsabile: Panzica Francesca, docente esperto LIM, Smart Exemplary Educator. Destinatari Insegnanti di scuola primaria e scuola secondaria di primo grado Attività Realizzazione di lezioni con la LIM e di piccoli progetti con gli alunni Metodologia Percorsi di ricerca –azione con produzione di materiali – Didattica laboratoriale – Project work Risultati previsti Integrare in modo naturale le tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Modi e tempi di attuazione Organizzazione di percorsi sulla base dell’interesse dei docenti nel periodo gennaio maggio 2015 Risorse /Monitoraggio - Verifica Computer e LIM Verifiche in itinere – Documentazione dei percorsi

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PROGETTO “SPERIMENTAZIONE SAMSUNG SMART FUTURE” Motivazione Il Progetto, voluto dalla Samsung Electronics, è nato per favorire la digitalizzazione dell’istruzione e in tre anni coinvolgerà 300 scuole Italiane nel triennio 2012 – 2015, dotandole di tecnologie interattive e mettendo in atto azioni di formazione degli insegnanti e degli studenti. Il progetto prevede la continuazione della sperimentazione iniziata l’anno scorso con la guida dal Cremit – Università Cattolica di Milano e rivolta a 25 classi pilota del territorio nazionale per individuare i punti di critici da superare e le linee guida da adottare nella fase successiva di dotazione delle altre 275 scuole. Finalità Utilizzo della “digital classroom” - Produzione e fruizione di contenuti digitali Aggiornamento delle pratiche didattiche per favorire innovazione e riduzione del gap di cultura tra scuola e sistema sociale Obiettivi formativi Insegnare e apprendere all’interno di ambienti di apprendimento che si avvalgono di tecnologie digitali Responsabile: Panzica Francesca (coordinamento interno - rapporti con Samsung e Cremit ) Unità Operativa Ins. Panzica Francesca Ricercatori del CREMIT – Università Cattolica di Milano Tecnici Samsung Destinatari Alunni e famiglie classe 5C del plesso di Santa Maria a Castagnolo Attività Formazione degli insegnanti e training tecnico per la messa a punto degli strumenti e delle azioni da intraprendere nella classe. Sperimentazione di lezioni in ambiente digitale Metodologia Didattica laboratoriale – Ricerca – azione – Utilizzo della Metodologia degli EAS (Episofdi di Apprendimento Situati) Risultati previsti Ripensamento delle modalità di insegnamento/apprendimento Aggiornamento della didattica Modi e tempi di attuazione Tutto l’anno scolastico. Risorse / Monitoraggio - Verifica Digital Classroom fornita da Samsung con tablet per gli studenti e ambiente dedicato alla didattica Monitoraggio e verifica a cura del Cremit – Documentazione interna - 111 -


PROGETTO “PROGRAMMA IL FUTURO” Motivazione: Il progetto, promosso dal MIUR in collaborazione con il Consorzio C.I.N.I. si propone di inserire il coding nella scuola per avviare i bambini verso la comprensione dei processi e dei concetti della logica sottostanti le tecnologie che ormai fanno parte del nostro quotidiano. Finalità: Accostare i bambini ai principi della programmazione attraverso la dimensione ludica Obiettivi formativi: • Sviluppare l’approccio al problem solving attraverso il pensiero computazionale • Allenare alla soluzione di compiti complessi • Sviluppare competenze logiche e la capacità di risolvere problemi in modo creativo ed efficiente Responsabile: Ins. Panzica Francesca Unità Operativa: Docenti delle classi interessate Destinatari: Alunni delle classi interessate. Attività • Utilizzo dei percorsi messi a disposizione dal MIUR • Creazione di materiali propri Metodologia Apprendimento tra pari - non direttività dell’insegnante - dimensione ludica – pedagogia dell’errore Risultati previsti: Sviluppo delle abilità logiche e del ragionamento Modi e tempi di attuazione: Inizio nella settimana 8 – 14 Dicembre fino a fine maggio Monitoraggio – Verifica: Monitoraggio in itinere dell’esperienza

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PROGETTO “S.T.I.L.E” Tutoraggio Informatico Scuola primaria Motivazione Collaborazione fra ordini di suole diverse che vedono impiegati studenti della scuola secondaria di secondo grado nella cooperazione effettiva con piccoli allievi. Finalità Avviare ad un uso consapevole di linguaggi multimediali. Obiettivi formativi Sviluppare la capacità di rapportarsi con vari soggetti educativi. Sviluppare capacità collaborative nel piccolo gruppo. Responsabile: Mignolli Lucia Unità Operativa Docenti ed alunni dei due ordini di scuola: Istituto Superiore Russell Newton - Scuola Primaria plesso di Santa Maria a Castagnolo. Destinatari Alunni delle classi 1° e 5° di scuola primaria - plesso di S.M. a Castagnolo. Attività Laboratorio di informatica: attività degli alunni di scuola primaria al computer assistiti dagli studenti della scuola secondaria di secondo grado. Metodologia Interazione con giovani studenti in funzione di "tutor"per favore la didattica del "fare", agevolare l'attività in cooperazione e lo sviluppo dell'autosufficienza e dell'autostima. Risultati previsti Acquisire una progressiva autonomia: • nell'uso del computer e di software specifici • -nella ricerca di informazioni su web. Modi e tempi di attuazione Attività nel laboratorio di informatica con frequenza settimanale o quindicinale per un totale di 10/20 ore per classe da Novembre a Maggio. Risorse Materiale per il corretto uso del laboratorio di informatica. Monitoraggio - Verifica In itinere con il controllo delle attività attraverso i referenti dei due ordini di scuola. Relazione finale da parte del docenti coinvolti. Produzione di elaborati e loro pubblicazione nel sito dei due Istituti.

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PROGETTO ROBOTICA EDUCATIVA Motivazione La Robotica educativa, indicata come priorità della Scuola Italiana dalla Direttiva MIUR n° 93 del dicembre 2009 in tema di ampliamento dell’Offerta Formativa, offre nuovi strumenti didattici che permettono di promuovere un apprendimento attivo, costruttivo, collaborativo e intenzionale. L’inserimento della robotica nella Scuola dell’infanzia trova un ambiente naturalmente predisposto alla promozione di competenze reali negli alunni tramite la costruzione di esperienze significative presentate in forma ludica. Finalità

•Avvicinare i bambini al mondo della robotica attraverso il gioco •Promuovere esperienze volte alla costruzione attiva del proprio sapere •Sviluppare il pensiero logico e la creatività attraverso esperienze di problem solving su base ludica

Obiettivi formativi

•Sviluppare curiosità, attenzione, concentrazione, interesse e motivazione •Stimolare il pensiero creativo •Sviluppare la capacità di analizzare e risolvere problemi •Promuovere la collaborazione tra alunni •Promuovere esperienze relative a percorsi nello spazio e lateralizzazione •Sviluppare competenze narrative

Responsabile

•Ins. Panzica Francesca

Unità Operativa

•Docenti della sezione di 4/5 anni del plesso Giovanni XXIII – •Studentessa tirocinante Facoltà di Scienze della Formazione di Firenze

Destinatari

•Alunni della sezione 4/5 anni della Scuola dell’Infanzia Giovanni XXIII

Attività

•Percorso di avviamento alla robotica educativa con l’uso del robottino - ape

programmabile Bee-Bot Metodologia

•L’esperienza prevede una fase di scoperta e familiarizzazione; una fase di azione – prova in cui il bambino apprende per prove ed errori; una fase di gioco attraverso la quale il bambino crea nuove situazioni in cui applica quanto appreso.

Modi e tempi di attuazione •Da Febbraio a maggio

Verifica

•Il percorso sarà monitorato durante la sua attuazione; verrà effettuata una verifica finale tra le docenti per valutare gli elementi di forza e di debolezza dell’esperienza ai fini di un suo allargamento anche ad altre realtà. •La documentazione dell’esperienza sarà inserita nel sito della scuola, nella sezione progetti.

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PROGETTO “LASTRASCUOLA 2.0” Motivazione: Il progetto prevede un percorso di ricerca – azione attraverso la sperimentazione di un diverso modello formativo basato sull’utilizzo contestualizzato delle TIC come integrazione al tradizionale agire didattico. Finalità: Favorire una didattica centrata sull’alunno volta a sviluppare forme di autonomia di pensiero e competenze trasferibili in tutti gli ambiti del sapere. Obiettivi formativi: Valorizzare le competenze informali degli alunni e sviluppare le competenze chiave di cittadinanza: imparare ad imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare le informazioni. Responsabile: Ins. Panzica Francesca Unità Operativa: Docenti della classe 4C della scuola S. Maria a Castagnolo Destinatari: Alunni della classe 4C della scuola S. Maria a Castagnolo Attività: Attività laboratoriali collaborative con l’utilizzo delle tecnologie in modalità mista. Metodologia: Programmazione di EAS – Utilizzo del Cooperative Learning – Peer Learning Risultati previsti: Costruzione di ambienti di apprendimento dove ogni alunno possa confrontarsi con i saperi in maniera critica e costruire il proprio apprendimento in modo attivo, attraverso il confronto con i problemi e la messa in atto di soluzioni che prevedano l’utilizzo delle informazioni in possesso, la condivisione, la riflessione e la pubblicazione (le tre esse: Search, Share, Show). Modi e tempi di attuazione: La sperimentazione si concluderà alla fine della quinta. Risorse: LIM –Document camera – tablet e chromebook acquistati con fondi regionali; utilizzo di app, software e webware; utilizzo della Rete. Monitoraggio – Verifica: Costruzione di rubriche di valutazione collegate alla progettazione per EAS e al curricolo verticale di cui la scuola già dispone – Valutazione in itinere – Documentazione online del lavoro tramite blog/sito del progetto.

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PROGETTO “INFORMATEMATICA” Motivazione: Ritengo importante avvicinare le nuove generazioni di allievi (altamente informatizzati, ma poco consapevoli delle potenzialità degli strumenti a loro disponibili) ad un utilizzo consapevole delle nuove tecnologie e software, ciò permette inoltre di affrontare e approfondire una materia (la matematica) a volte ostica con strumenti che risultano interessanti e piacevoli. Finalità: Aumento del grado di consapevolezza nell’utilizzo di software matematici, geometrici e data base, per lo studio, lo svago e in situazioni di vita quotidiane. Obiettivi formativi: Utilizzo delle funzionalità di base dei “fogli elettronici” (programmi tipo “Excel”) e di programmi di geometria dinamica (Geogebra), eventuale utilizzo di programmi di videoscrittura e/o di presentazioni per esporre ricerche d argomentazioni. Consolidamento di argomenti di aritmetica e geometria tramite i suddetti programmi Responsabile: Emiliano Spinelli Unità Operativa: Emiliano Spinelli Destinatari: Laboratorio proposto a tutte le classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado Attività: Dai 10 ai 12 incontri di 1h e mezzo pomeridiani da dividersi tra un’aula con la LIM e un laboratorio di informatica Metodologia: Didattica partecipata e laboratoriale in piccoli gruppi Risultati previsti: Gli elaborati prodotti dagli allievi saranno archiviati nelle loro pennette e rimarranno a disposizione loro, delle loro famiglie e della scuola, in mancanza della pennetta si provvederà all’invio tramite email a un indirizzo fornito dalle famiglie degli allievi Modi e tempi di attuazione: Il corso, se sarà presente un numero minimo di adesioni congruo alla sua attuazione, inizierà tra dicembre e gennaio ed avrà cadenza settimanale per 2,5-3 mesi Risorse: Utilizzeremo gli strumenti informatici della scuola secondaria, mentre per le risorse finanziarie sarà chiesto un contributo alle famiglie di massimo 50-60 euro per l’intero corso. Monitoraggio – Verifica: Gli elaborati sotto forma di files avranno scopo anche di verifica tangibile del lavoro effettuato dagli allievi

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Area Educazione Motoria

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PROGETTO “Tutta l’educazione è fisica!” Progetto di educazione motoria, fisica e sportiva

Motivazione: Promuovere uno status di equilibrio psico-fisico degli alunni. Finalità 1) Garantire l’attività motoria di base, avvicinando i bambini alle varie discipline attraverso il gioco-sport. 2) Contribuire alla formazione della personalità attraverso la conoscenza e la consapevolezza della propria identità corporea, nell’ottica della cura del proprio ben-essere. 3) Promuovere i principi di una cultura della pratica motoria e sportiva Obiettivi formativi 1) Conoscenza del proprio corpo e consolidamento degli schemi motori di base. 2) Sviluppo delle capacità coordinative. 3) Utilizzo del movimento per esprimere vissuti ed emozioni. 4) Sviluppo delle capacità relazionali. 5) Consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti Responsabile: Ins. Angelo Disisto (responsabile del progetto della UISP Andrea Cammelli) Unità Operativa: Operatori incaricati dalla Società UISP , in possesso di Diploma ISEF o Laurea in Scienze Motorie.. Destinatari: Alunni delle sezioni delle scuole dell’infanzia e della scuola primaria (le classi prime e seconde di tutto l’Istituto e le terze del plesso Don Gnocchi e Dante Alighieri hanno seguito in alternativa il progetto Sport e scuola compagni di banco, con un operatore del CONI, finanziato dalla regione Toscana, nel periodo novembre/marzo. Attività: Attività di psicomotricità nelle sezioni di scuola dell’infanzia e nelle classi prime e seconde di scuola primaria. Attività di gioco-sport nelle classi terze, quarte e quinte di scuola primaria. Metodologia: Lavoro di gruppo Risultati previsti: 1) Conoscenza ed organizzazione del corpo in rapporto allo spazio, al tempo ed agli altri. 2) Padronanza degli schemi motori di base. 3) Impiego delle capacità motorie in situazioni espressive e comunicative. 4) Comprensione del valore delle regole e dell’importanza nel rispettarle. 5) Rafforzamento dell’ autostima Modi e tempi di attuazione: L’attività viene svolta un’ora alla settimana in ciascuna classe, in compresenza con i docenti delle classi. Su richiesta dei docenti di classe, viene svolta un’ora aggiuntiva a settimana (possibilmente in piccolo gruppo) a sostegno dell’integrazione dei bambini diversamente abili certificati. Inizio attività nelle classi: 13/10/2014 - Termine attività nelle classi: 10/05/2015 Risorse: Il progetto è finanziato con il contributo: 1) dell’ Amministrazione Comunale 2) dei genitori, con il contributo volontario finalizzato allo svolgimento di questa attività versato sulla quota di iscrizione alla scuola. 3) della UISP, Ente attuatore del Progetto Monitoraggio – Verifica: coinvolgimento dei docenti

1)

Periodiche riunioni

dello

staff

operativo

con il

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PROGETTO “Sport e scuola compagni di banco” Progetto di educazione motoria, fisica e sportiva promosso dal C.O.N.I. Motivazione: Promuovere uno status di equilibrio psico-fisico degli alunni. Finalità 1) Garantire l’attività motoria di base, avvicinando i bambini alle varie discipline attraverso il gioco-sport. 2) Contribuire alla formazione della personalità attraverso la conoscenza e la consapevolezza della propria identità corporea, nell’ottica della cura del proprio ben-essere. 3) Promuovere i principi di una cultura della pratica motoria e sportiva Obiettivi formativi 1) Conoscenza del proprio corpo e consolidamento degli schemi motori di base. 2) Sviluppo delle capacità coordinative. 3) Utilizzo del movimento per esprimere vissuti ed emozioni. 4) Sviluppo delle capacità relazionali. 5) Consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti Responsabile: Ins. Angelo Disisto Unità Operativa: Operatori incaricati dal C.O.N.I. , in possesso di Diploma ISEF o Laurea in Scienze Motorie. Destinatari: Tutti gli alunni di scuola primaria delle classi prime e seconde, e delle terze del plesso Don Gnocchi e Dante Alighieri Attività: Attività di psicomotricità e di gioco-sport. Metodologia: Lavoro di gruppo Risultati previsti: 1) Conoscenza ed organizzazione del corpo in rapporto allo spazio, al tempo ed agli altri. 2) Padronanza degli schemi motori di base. 3) Impiego delle capacità motorie in situazioni espressive e comunicative. 4) Comprensione del valore delle regole e dell’importanza nel rispettarle. 5) Rafforzamento dell’ autostima Modi e tempi di attuazione: L’attività viene svolta un’ora alla settimana in ciascuna classe, in compresenza con i docenti delle classi, per 15 settimane. Su richiesta dei docenti di classe, viene svolta un’ora aggiuntiva a settimana (possibilmente in piccolo gruppo) a sostegno dell’integrazione dei bambini diversamente abili certificati. Inizio attività nelle classi: 26/11/2015 per 15 lezioni. Risorse: Il progetto è finanziato con il contributo: 1) del C.O.N.I. 2) dell’U.S.R. Toscana; 3) dell’Università di Pisa e Firenze; della regione Toscana; Monitoraggio – Verifica: 1) Periodiche riunioni dello staff operativo 2) Riunione collegiale di verifica finale con i docenti.

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PROGETTO “ CALCIO CULTURA” Motivazione: “Calcio cultura” nasce, in collaborazione con il Museo del Calcio di Coverciano, dall’esigenza di promuovere lo sport, specie in età evolutiva, come strumento di benessere, crescita, educazione ai valori, alle regole e al rispetto proprio e altrui, facendo fronte comune con scuola e famiglia nella costruzione di un modello educativo condiviso. Obiettivi formativi: Trasmettere la dimensione della valenza educativa del gioco sport, come luogo privilegiato di regole e valori in cui i bambini possono vivere ed esprimere emozioni. Responsabile: Psicologhe dello sport, Dott.ssa Sara Binazzi e Dott.ssa Isabella Ciacci Unità Operativa: Museo del Calcio Coverciano Firenze Destinatari: Alunni delle classi V delle scuole primarie di Firenze e Provincia e alunni Scuola secondaria primo grado Attività: Gli incontri si svolgeranno presso il Museo del Calcio di Coverciano da Novembre 2014 ad Aprile 2015. L’evento con premiazione finale dei lavori svolti si terrà nel mese di Giugno 2015, prima della fine dell’anno scolastico. La data verrà comunicata almeno un mese prima per dar modo alle scuole di organizzarsi. Metodologia: Vignette psicoeducative Incontro interattivo Attività di gruppo Evento con premiazione finale Risultati previsti: Attraverso tale Progetto ci proponiamo di diffondere la cultura del calcio e dello sport da un punto di vista psicoeducativo, sottolineando anche l’importanza del legame tra passato e presente. Puntiamo inoltre a sviluppare maggiormente il concetto di sport come gioco in cui vi sono regole e valori e in cui i bambini vivono le proprie emozioni, nel pieno diritto di giocare e crescere divertendosi. Modi e tempi di attuazione: Un incontro della durata di circa un’ora e mezza per classe, comprensivo della visita al Museo. 4

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PROGETTO “GIOCO SPORT” - Centro Sportivo Scolastico Motivazione: Nell’ambito dell’organizzazione delle attività di educazione fisica, s’intende offrire, agli utenti della scuola, luoghi privilegiati di aggregazione più ampi rispetto alle attività curricolari; non semplici lezioni, ma vere e proprie ”esperienze di apprendimento”. Il Centro Sportivo Scolastico dovrà programmare ed organizzare iniziative ed attività coerenti con le finalità e gli obiettivi delle indicazioni emanate dal Miur, in funzione della propria realtà e delle proprie risorse. Finalità: il “laboratorio multidisciplinare” di attività motorie, sportive e ricreative, diventa parte integrante della programmazione, finalizzando meglio la lezione al raggiungimento di competenze sempre più qualificate, uno spazio condiviso, armonico, i cui progetti, le regole, le azioni di ciascuno vengano consapevolmente accettate, ove il divertimento diventa il bagaglio delle fasi di apprendimento. Considerando che la pratica sportiva è un momento costitutivo del processo educativo, il percorso comprenderà obiettivi trasversali che riguarderanno lo sviluppo del senso civico, del rispetto di regole condivise e delle persone il riconoscimento e la valorizzazione delle proprie risorse Obiettivi formativi: favorire e promuovere l’attività sportiva quale strumento indispensabile per la formazione educativa- aiutare i giovani a vivere la competizione come momento di verifica di se stessi e non come scontro con l’avversario – sviluppare la capacità di vivere correttamente la vittoria ed elaborare la sconfitta in funzione di una crescita personale – sviluppare potenzialità fisiche e tecniche specifiche, sperimentando nuovi sport. Responsabile: referente insegnante Maria Teresa Munzi - presidente il Dirigente Destinatari: tutti gli alunni delle classi prime, seconde e terze che aderiscono al progetto Attività: Pallavolo Metodologia: Interazione e comunicazione bidirezionale tra insegnante e allievo Risultati previsti: Creare uno spirito di solidarietà e di cooperazione, limitando quelli che sono gli aspetti del protagonismo e della prevaricazione. Modi e tempi di attuazione: gennaio /maggio Risorse: Insegnanti ed eventuali istruttori disponibili per specifiche discipline Monitoraggio – Verifica: la verifica sarà fatta sul campo dagli insegnanti di educazione

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“LA SCUOLA VA IN PISCINA” - Progetto di avviamento al nuoto Motivazione: L'obiettivo primario è quello di offrire ai ragazzi l'opportunità di conoscere un modo nuovo di vivere il tempo scuola, certamente più stimolante, gratificante e produttivo del modello tradizionale. La proposta si articola nell' ambito di un preciso progetto educativo e didattico al quale si pensa di lavorare negli anni a venire con entusiasmo, perché consapevoli che questa è la via da seguire per una scuola migliore, che sappia offrire un servizio di più elevata qualità, che prepari meglio, che sia amata dai ragazzi, che sappia suscitare entusiasmo per la vita scolastica e per l'apprendimento. Finalità: Il momento dell’ avviamento/perfezionamento del nuoto va visto nell’ ottica di una scuola pensata per i ragazzi. La frequenza di ogni attività didattico - motoria determina, per l’alunno la possibilità di confrontarsi con una serie di nuove esperienze basate su una gamma di rapporti che si instaurano con regole, comportamenti, ambienti, persone e risoluzione dei problemi. L’ampliamento della stima di sé, della sicurezza, la padronanza del proprio corpo e dei compiti, rappresentano stabili acquisizioni, ben trasferibili negli altri campi. Obiettivi formativi: accelerare in modo ottimale il processo di socializzazione, per abituare i ragazzi, prima che si creino delle resistenze, a non provare mai vergogna del proprio corpo, a vincere la timidezza, a stare bene con i compagni, senza complessi, senza imbarazzo o inibizioni, in qualsiasi situazione -Favorire una sana crescita psicofisica e un più vasto bagaglio di conoscenze motorie; -Rinforzare la propria personalità imparando a superare le difficoltà, specie in un ambiente poco abituale, come l’acqua; -Sviluppare coerenti comportamenti relazionali; -Costruzione di schemi motori acquatici; -Apprendere abilità motorie acquatiche varie e molteplici con avviamento allo sport. Responsabile: referente insegnante Maria Teresa Munzi Destinatari: in via sperimentale, gli alunni delle classi ID e IIG che in orario scolastico coincidono con la disponibilità dei pulmini comunali. Attività: lezioni di avviamento al nuoto con istruttori esperti e qualificati Metodologia: lavoro a piccoli gruppi di livello Risultati previsti: stimolare autonomia e crescita personale e relazionale in un ambiente nuovo, in situazioni non comuni alla quotidianità. Modi e tempi di attuazione: gennaio /marzo – quattro lezioni per ogni classe indicata. Risorse: Insegnante disciplinare, insegnante di sostegno ed eventuale insegnante di classe, oltre agli istruttori della piscina Hidron. Monitoraggio – Verifica: l’insegnante disciplinare verificherà in itinere e al termine della sperimentazione la risposta al percorso con modalità osservativa e test scritti.

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Cap. VII AUTOVALUTAZIONE DELL’ISTITUTO •

Presentazione L’autoanalisi d’istituto si connota come una delle più importanti espressioni dell’autonomia della scuola in quanto capacità di valutare criticamente il proprio operato e di ridefinire i propri percorsi. Essa costituisce la base informativa e conoscitiva con cui la scuola assume le proprie responsabilità educative e rende conto del proprio lavoro e dei suoi esiti. •

Finalità La finalità è quella di migliorare il servizio offerto attraverso un’analisi della domanda ed una valutazione delle qualità percepite da parte di genitori, alunni, docenti e personale amministrativo ed ausiliario. • • • • • •

Obiettivi specifici costruire uno strumento di autoanalisi per riflettere ed operare sulla qualità del servizio individuare i punti di forza e di debolezza del nostro “sistema scuola” trovare soluzioni efficaci per migliorare il servizio offerto coinvolgere l’utenza e utilizzarla come leva di cambiamento raccogliere elementi di informazione e di valutazione per confermare o modificare il POF per renderlo più adeguato alle richieste individuate

Tipologia dell’intervento L’intervento si suddivide nelle seguenti fasi: 1. Analisi dei risultati delle prove INVALSI svolte durante l’anno scolastico precedente nelle classi seconde e quinte della scuola primaria, e prime e terze della scuola secondaria 2. Analisi dei risultati dei questionari distribuiti l’anno precedente 3. Individuazione di eventuali punti critici da esporre al Dirigente e al Collegio Docenti 4. Individuazione di strategie per il miglioramento, da adottare in maniera condivisa e congiunta da parte del Collegio Docenti 5. Infine durante il mese di Maggio vengono distribuiti i questionari di valutazione, su cui viene svolta una statistica descrittiva quantitativa e qualitativa: • Questionario di valutazione della scuola da parte degli alunni delle classi quinte della scuola primaria e terze della scuola secondaria; i risultati del questionario sono personali ma sono oggetto di confronto e di riflessione per i docenti • Questionario di valutazione della scuola da parte dei docenti dell’intero Istituto Comprensivo • Questionario di valutazione della scuola da parte del personale ausiliario ed amministrativo • Questionario di valutazione della scuola da parte delle famiglie (per le classi in uscita dai tre ordini di scuola); composto di item a risposta multipla riguardanti gli aspetti didattici e una griglia di rilevazione dei servizi erogati dalla scuola che mette in relazione le aspettative che le famiglie avevano all’inizio dell’anno scolastico con la percezione di efficienza dei servizi stessi. - 124 -


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