150 Anni la Rete che Unisce l'Italia

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LA RETE CHE UNISCE L’ITALIA

Terna rappresenta con i fatti l’unità del nostro Paese, perché vi contribuisce ogni giorno assicurando all’Italia l’energia di cui ha bisogno per crescere e vivere, attraverso una Rete elettrica lunga oltre 62.500 km e l’impegno quotidiano di 3.500 professionisti. Primo operatore di trasmissione elettrica indipendente in Europa e settimo al mondo per chilometri di linee gestiti, Terna è una realtà di eccellenza italiana: responsabile di programmazione, sviluppo e manutenzione della Rete nazionale, coniuga competenze, tecnologie e innovazione in linea con le best practices internazionali. Terna ha la responsabilità, 24 ore su 24, della trasmissione e del dispacciamento dell’energia e, quindi, della gestione in sicurezza dell’equilibrio tra la domanda e l’offerta di elettricità in Italia.

150 ANNI

Abbiamo immaginato la Rete di Trasmissione dell’energia elettrica come una lunga linea illuminata che percorre l’Italia, sia geograficamente sia storicamente. Quel filo dell’Alta Tensione che unisce il Nord al Sud, la produzione al consumo, l’energia allo sviluppo del nostro Paese è un forte simbolo di unione fin dal 1861. Abbiamo visto come, allo snodarsi e ramificarsi negli anni di questo nastro luminoso lungo lo Stivale, corrispondano la crescita, lo sviluppo, l’evoluzione, il benessere di tutti gli Italiani. Abbiamo capito che 150 anni di trasporto dell’energia attraverso una grande Rete magliata e interconnessa, per portare l’elettricità dalle centrali di produzione alle campagne, alle industrie, all’ingresso delle città hanno molto in comune con i 150 anni di Unità d’Italia. In questa pubblicazione raccogliamo, di 10 anni in 10 anni, le principali tappe del “nostro” sviluppo. Ci sembra un bel modo di unirci ai festeggiamenti, trasmettendovi l’energia di sempre.

150 ANNI LA RETE CHE

UNISCE L’ITALIA RACCONTI BREVI DELLA PIÙ BELLA TRASMISSIONE DI ENERGIA TRA LE GENERAZIONI


150 ANNI la Rete che

Unisce l’Italia Racconti brevi della piÚ bella trasmissione di energia tra le generazioni

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Indice

7 La Rete Terna: motore di sviluppo energetico ed economico che ha unito l’Italia di Luigi Roth e Flavio Cattaneo

32 1901 Inizia il secolo della luce, l’energia va trasportata dai produttori ai consumatori

10 1861 L’unità d’Italia, le industrie elettrotecniche e le prime società elettriche

38 1911 Piani di sviluppo per l’elettrificazione del Nord: l’Italia protagonista in Europa 44 1921 I postumi della Prima Guerra Mondiale e la ricostruzione delle linee dopo l’armistizio

14 1871 Illuminazione stradale e domestica, tram elettrici, lampadina a incandescenza…

1931 Gli anni di Beneduce: l’energia elettrica centrale nella vita degli italiani

20 1881 Nel 1882 la prima linea di trasmissione elettrica tra Roma e Tivoli

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26 1891 Si costruiscono le prime linee di trasmissione trifase con sostegni “a traliccio”

56 1941 Seconda Guerra Mondiale: cancellato oltre il 30% degli impianti elettrici 4

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62 1951 Crescono i consumi, necessità di acquisire nuovi brevetti, si comincia a parlare di nucleare

86 2001 A metà del decennio la svolta: riparte la Rete, 4 miliardi di opere realizzate tra 2005 e 2010

68 1961 Sviluppo della Rete, nazionalizzazione dell’industria elettrica, primo cavo sottomarino di interconnessione

92 2011 Investimenti sulla Rete di Trasmissione, sviluppo sostenibile, evoluzione tecnologica

74 1971 Energia alternativa contro la crisi

96 Il futuro? È già oggi: con il cavo dei record SA.PE.I. il primato mondiale torna all’Italia

78 1981 L’Italia subisce un arresto economico e cerca nuove strade energetiche. Sviluppo intensivo della Rete

103 I numeri della Rete di Trasmissione Nazionale 104 Mappa della Rete elettrica Terna 105 Richiesta di energia elettrica in Italia dal 1883

82 1991 La trasmissione elettrica cambia volto: nasce Terna

107 Fonti iconografiche 5

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La Rete Terna: motore di sviluppo energetico ed economico che ha unito l’Italia di Luigi Roth, Presidente Terna e Flavio Cattaneo, Amministratore Delegato Terna

I 150 anni di storia dell’Unità d’Italia sono percorsi da una lunga linea luminosa: la Rete di Trasmissione dell’energia elettrica, che compie idealmente anch’essa gli anni e alla quale tutti noi di Terna facciamo i nostri auguri! È quasi impossibile, oggi, immaginare un mondo senza elettricità. Non è un caso che le scoperte scientifiche e tecnologiche più importanti, le intuizioni pionieristiche di ricercatori che hanno cambiato la vita e lo sviluppo del nostro Paese, siano in gran parte legate proprio all’energia. Ancora oggi, come nel 1861, la risorsa fondamentale per agire nel presente e costruire il futuro è la disponibilità di energia elettrica. Ancora oggi, e sempre di più, la Rete di Trasmissione elettrica tiene unita l’Italia al grande continente europeo che stiamo costruendo. Ormai ben lontana da quei tempi pioneristici, l’Europa dispone di una sofisticata Rete di Trasmissione integrata, che collega decine di migliaia di sorgenti e di grandi gestori nazionali di energia in tutto il continente, trasportando migliaia di miliardi di kilowattora. 7

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Terna è una realtà industriale e di servizio per il Paese che arriva da lontano e che ha saputo continuare a rinnovare la propria storia di eccellenza e di impegno tutti i giorni degli ultimi cinque anni. Con 62 mila km di Rete in Alta Tensione in Italia, oggi Terna è il primo operatore indipendente d’Europa e settimo al mondo per chilometri di linee gestite. Tecnologicamente avanzata, potente e flessibile, la Rete di Trasmissione elettrica va continuamente adeguata a nuove fonti e nuove tecnologie più efficienti, per gestirne stabilità e sicurezza. Oggi si discute molto di produzione di energia elettrica e meno di come viene diffusa: ma le due cose vanno sviluppate in modo parallelo. La trasmissione di energia, infatti, è una funzione fondamentale anche per il passaggio ad un nuovo modello di produzione caratterizzato da una crescente rilevanza delle fonti rinnovabili alternative a quelle tradizionali. A noi è affidato un ruolo centrale nella realizzazione di questi obiettivi, oggi e nel futuro. E Terna continua a fare la sua parte nella gestione e nello sviluppo di un sistema complesso, che ha ricadute sul mondo dell’industria, dell’economia e sul benessere di tutti i cittadini. Una Rete efficiente contribuisce ad abbassare i costi del sistema per i consumatori e le imprese, ed è il risultato dello sblocco delle congestioni attraverso il dialogo con il territorio coniugando esigenze di sviluppo e la salvaguardia dell’ambiente. Tra il 2005 e il 2010 Terna ha incrementato gli investimenti realizzati sulla Rete raggiungendo i 4 miliardi di euro - quattro volte quanto fatto nei cinque anni precedenti - per 2.200 km di nuovi elettrodotti, un valore 10 volte superiore rispetto ai 220 km di linee elettriche realizzate nel 2005; ha lanciato il più imponente piano di razionalizzazione della Rete mai realizzato in Italia con lo smantellamento di oltre 1.200 km di line elettriche obsolete; ha avviato un ampio progetto 8

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Brevetto per “Macchina magnetica con elettrocalamita trasversale ad anello di Antonio Pacinotti e con perfezionamenti�, 1877

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1861

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L’unità d’Italia, le industrie elettrotecniche e le prime società elettriche scuole specialistiche come l’Istituzione Elettrotecnica Carlo Erba: sul totale dei brevetti il numero di quelli depositati da inventori o da imprese elettrotecniche passa dal 15% del 1895 al 47% del 1914. Con le capacità acquisite, l’Italia diventa esportatore di materiali legati all’elettricità come turbine idrauliche, tubazioni per le condotte forzate di palificazioni, isolatori e cavi isolati.

Il 1861 è l’anno di proclamazione del Regno d’Italia, ma anche un anno cruciale per la storia dell’energia elettrica, che annovera tra i suoi protagonisti molti nomi italiani a cominciare dal fisico Antonio Pacinotti, al quale si deve l’invenzione della dinamo. Nasce di fatto l’industria elettrica italiana in un periodo di grande fermento per la ricerca sostenuto dalla passione di numerosi scienziati e anche da

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e intanto...

Nel 1861 la popolazione italiana è composta da circa 27 milioni di persone. Il 17 marzo 1861 aprono i lavori del neonato Parlamento Italiano. Vittorio Emanuele II di Savoia assume il titolo di Re d’Italia e proclama l’Unità del Paese. Il 24 agosto 1862 entra in vigore la Lira italiana. Il 29 ottobre del 1862 nasce a Ginevra la Croce Rossa Internazionale. Nel 1865 Firenze prende il posto di Torino come Capitale. Il 17 novembre del 1869 viene inaugurato il Canale di Suez. Il 20 settembre del 1870 i bersaglieri aprono una breccia in Porta Pia ed entrano a Roma che, il 30 giugno del 1871, diventa Capitale d’Italia. Il 17 settembre del 1871 viene inaugurato il traforo ferroviario del Frejus che collega Italia e Francia.

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Alexander Graham Bell ”Perfectionnements dans le téléphonie électrique”, 1877

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1871

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Illuminazione stradale e domestica, tram elettrici, lampadina a incandescenza… si moltiplicano le invenzioni collegate all’elettricità: oltre al telefono di Meucci vedranno la luce il fonografo (1877) di Thomas Edison e la lampadina a incandescenza (1878), che lo stesso scienziato creò perfezionando precedenti brevetti. Nel 1880 un modello perfezionato di lampadina venne costruito dall’italiano Alessandro Cruto che fondò una piccola industria nel torinese, ad Alpignano, più tardi assorbita dalla Philips.

Mentre nel 1871 Antonio Pacinotti presenta all’Accademia di Scienza la sua prima dinamo, si diffondono le lampade ad arco, utilizzate per lo più per l’illuminazione stradale. Le altre applicazioni dell’elettricità negli anni ’70 sono legate alla diffusione del servizio telegrafico di Stato e alle prime applicazioni private come l’illuminazione domestica. Il tram elettrico debutta a Berlino nel 1879, in Italia il primo tram arriverà a Roma nel 1890. A partire dal 1870

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e intanto...

Nel 1871 la popolazione italiana è composta da circa 28 milioni di persone Le scoperte sull’elettricità diedero impulso ad altre grandi intuizioni e ricerche collegate. Nel 1871 Antonio Meucci fonda una compagnia per brevettare la propria invenzione, che chiama telettrofono: di fatto è l’antenato del telefono, uno strumento per le telecomunicazioni che trasmette la voce umana attraverso impulsi elettrici. Meucci tuttavia non ha i 250 dollari per pagare il brevetto e così si accontenta di versare il caveat, un brevetto provvisorio da rinnovare annualmente al prezzo di 10 dollari. Nel 1873, però, lo scozzese Alexander Graham Bell brevetta il suo apparecchio telefonico approfittando delle difficoltà economiche di Meucci, che passerà gli anni successivi a rivendicare la paternità dell’invenzione. Gli sarà riconosciuta dal Congresso degli Stati Uniti nel 2002, con un secolo e mezzo di ritardo. Nel 1873 a Milano muore Alessandro Manzoni.

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�New York Herald� con un articolo dedicato ai primi risultati ottenuti da Edison con la lampada elettrica a incandescenza, 1879

La prima dinamo di Thomas Edison, 1880

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Santa Radegonda, la prima centrale termoelettrica in Europa costruita a Milano, 1883

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Nel 1882 la prima linea di trasmissione elettrica tra Roma e Tivoli smantellato. A Milano, l’ingegner Giuseppe Colombo, dopo aver combattuto con i garibaldini e aver scritto il famoso “Manuale dell’Ingegnere”, con un gruppo di pionieri dell’energia acquista il vecchio teatro di Santa Radegonda in pieno centro città e vi costruisce la prima centrale termoelettrica d’Europa per la distribuzione continua di energia. Entrati in funzione nel marzo 1883, il 26 dicembre i generatori di Santa Radegonda illuminano il Teatro alla Scala con 2.880 lampade ad incandescenza in occasione della prima della “Gioconda” di Ponchielli. È la prima significativa realizzazione di illuminazione pubblica in Italia. La produzione cresce vorticosamente: alla centrale, nel 1884, sono allacciate 5.300 lampade che già nel 1885 diventeranno oltre 7.000.

Nel 1882 entra in funzione tra Tivoli e Roma la prima linea di trasmissione di energia elettrica al mondo a carattere industriale - e non sperimentale. È una linea di circa 25 km a tensione 5.100 Volt in corrente monofase con pali metallici, fondazioni di calcestruzzo e isolatori in porcellana montati su ganci fissati su traverse di quercia. Nell’ottobre del 1884, in occasione dell’Esposizione Internazionale di Torino, Galileo Ferraris organizzò la prima dimostrazione di trasmissione a distanza di energia elettrica, a carattere sperimentale, in corrente monofase da 3.000 Volt, trasmessa tra Torino e Lanzo. L’esperimento comprendeva oltre la linea anche i gruppi di generazione e i trasformatori e, come tutto ciò che viene allestito per un Expo, alla fine venne

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e intanto...

Nel 1881 la popolazione italiana è composta da circa 29 milioni di persone. In un’Italia economicamente disastrata e senza materie prime, la svolta energetica arriva dalla pionieristica intuizione di produrre energia elettrica con l’acqua: è l’invenzione del cosiddetto “carbone bianco”, fonte idroelettrica di produzione. Nel 1887 vengono realizzate le prime centrali “idro” d’Europa. Nel 1880 viene pubblicato il romanzo “Cuore” di Edmondo De Amicis. Nel 1887 in provincia di Benevento nasce Francesco Forgione, poi noto come Padre Pio da Pietrelcina.

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Interno della prima officina a vapore di Santa Radegonda, 1883

Veduta della linea Roma-Tivoli nella campagna romana, 1882

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Linea di trasmissione aerea Paderno-Milano: palo speciale all’entrata del capoluogo lombardo, 1891

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Si costruiscono le prime linee di trasmissione trifase con sostegni “a traliccio” portano a scoprire un trasformatore capace di raggiungere una tensione di 120.000 Volt. Gli studi di Jona si avvalgono dell’uso di materiali isolanti per i cavi unici: si pongono le basi alla Rete di Trasmissione Nazionale in Alta Tensione che unirà l’Italia trasportando ovunque energia elettrica e quindi sviluppo, lavoro e benessere in tutto il Paese. Nel 1894 viene promulgata in Italia la legge sugli elettrodotti e sull’industria elettrica.

Alla linea di trasmissione Tivoli-Roma, fa seguito nel 1898 la Paderno-Milano di 32 km, la prima linea trifase (a tre terne) a 13.000 Volt con sostegni di ferro “tipo a traliccio” ed isolatori tipo Delta a campate multiple con conduttori in rame o in bronzo per trasporto di 10.500 kW. Tra il 1885 e il 1917 l’85% delle turbine idrauliche d’Europa viene fabbricato in Italia. Negli stessi anni le ricerche di Emanuele Jona nel laboratorio della Pirelli

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e intanto...

Nel 1891 la popolazione italiana è composta da oltre 30 milioni di persone. Nel 1891 a Milano sorge la fabbrica Magneti Marelli per le produzioni elettromeccaniche. Nel 1893 sempre a Milano l’utenza privata raggiunge le 33.000 lampade e nel 1895 il Comune avvia il programma di elettrificazione del servizio tranviario. Con il 1896 si assiste allo sviluppo dell’industria siderurgica a ciclo integrato che con l’elettrificazione delle fabbriche permette all’Italia di agganciarsi al ciclo economico internazionale. Il 6 gennaio 1896 viene proiettato per la prima volta “L’arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat” dei Fratelli Lumière. L’11 luglio 1899 Gianni Agnelli, con una decina di soci, fonda a Torino la Fiat. Il re Umberto I viene assassinato dall’anarchico Bresci. Gli succede Vittorio Emanuele III. Nel 1894 nasce la Banca d’Italia. Nel 1897 a Torino sedici studenti del liceo D’Azeglio fondano la Juventus Football Club.

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Iselle (Novara) condotta forzata della centrale idroelettrica, 1896

Paderno (Milano), lavori per lo sbocco della prima galleria con montacarichi per sollevamento e trasporto, 1896 circa

Vettura automotrice in servizio a Torino della SocietĂ Anonima ElettricitĂ Alta Italia, 1898

Conche del vecchio naviglio della centrale Angelo Bertini a Paderno d’Adda, 1901

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Chiosco in ferro, cabina Media Tensione-Bassa tensione, SocietĂ Napoletana per Imprese Elettriche, 1901

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Inizia il secolo della luce, l’energia va trasportata dai produttori ai consumatori zione di linee ad Alta Tensione assieme alle centrali idroelettriche. Si profilano nuove opportunità per un’Italia che sotto i governi Giolitti diventerà sempre più industrializzata, con una crescita del fabbisogno elettrico che, soprattutto a Milano con gli edifici pubblici e in tutto il nord, sarà tumultuosa. All’inizio del secolo l’illuminazione stradale e domestica e i mezzi di trasporto basati su motori elettrici (tram, treni, metropolitane e filobus) cambiano radicalmente la vita quotidiana delle persone e dei centri urbani. In particolar modo, l’illuminazione elettrica fa delle grandi città luoghi vivibili e più sicuri anche di notte: un esempio emblematico il soprannome di Ville Lumiere (città della luce) dato a Parigi.

Il XX secolo può essere definito sicuramente il secolo dell’elettricità, soprattutto per il moltiplicarsi delle sue applicazioni. Nel 1901 Guglielmo Marconi invia il primo segnale elettromagnetico attraverso l’Atlantico con il telegrafo senza fili: pochi passi dall’invenzione della radio. È invece del 1906 il primo cavo isolato subacqueo per la trasmissione di energia che passa da Rovereto, sotto il lago di Garda. Si assiste all’ampliamento delle Reti elettriche di trasmissione e distribuzione. Con la nascita delle centrali termoelettriche, situate solitamente in luoghi lontani rispetto a dove viene consumata l’energia, diventa necessario sviluppare le grandi infrastrutture per trasportarla. Vengono finanziati i progetti di costru-

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Nel 1901 la popolazione italiana è composta da circa 34 milioni di persone. Nel 1904 a Larderello, (Pisa), si inizia a utilizzare l’energia dei soffioni boraciferi per la produzione di energia elettrica e l’anno dopo l’Italia diventa la prima nazione europea per potenza idraulica installata. Risale a questo decennio l’introduzione della trazione elettrica nel sistema ferroviario italiano su 228 chilometri della rete delle Ferrovie dello Stato. Il 27 gennaio del 1901 muore Giuseppe Verdi. Nel 1909 Marinetti pubblica il manifesto del Futurismo. Nel maggio del 1910 nasce Confindustria, Confederazione italiana delle industrie.

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Montaggio di strutture in legno per la prima linea di trasporto Malnisio-Venezia, 1905

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Squadra di operai intenta a riparare gli impianti elettrici con il carro trainato dai cavalli, 1911

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Piani di sviluppo per l’elettrificazione del Nord: l’Italia protagonista in Europa cessivi le linee elettrificate sono tra le più moderne e si ramificano per circa 460 km, rendendo l’Italia protagonista in Europa. Nel 1913, a Larderello (Pisa), entra in funzione la prima centrale geotermoelettrica del mondo, ancora oggi funzionante. Le grandi imprese elettrotecniche costruiscono centrali avvalendosi di noti architetti (Gaetano Moretti, Piero Portaluppi, Ettore Conti) e costruiscono tramvie elettriche e impianti di illuminazione. Lo Stato interviene nella crescita economica del Paese finanziando le società elettriche con accordi municipali.

Negli anni ’10 le concessioni per il trasporto pubblico e la forte domanda dei privati, che richiedono di illuminare le proprie case con lampade ad incandescenza, incrementano gli investimenti necessari alla costruzione di impianti idroelettrici e delle Reti di trasmissione e distribuzione di energia. L’elettrificazione della Valtellina apre la strada ad una fase importante del processo di elettrificazione della Rete italiana e con l’attuazione della linea dei Giovi (1901-1911) e la Sampierdarena-Ronco (1911-1912) inizia un piano di sviluppo per il Piemonte, la Liguria e in parte la Lombardia. Nei sei anni suc-

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Nel 1911 la popolazione italiana è composta da circa 37 milioni di persone. La meccanica mossa dall’energia elettrica rappresentò un cambiamento epocale. Si passò dal tram a cavalli a quello elettrico. Lo stesso per l’automobile. Ma su tutto c’è l’illuminazione pubblica, che allunga il giorno, ruba le ore alla notte, permette la nascita degli spettacoli notturni, di studiare, di scrivere, di dipingere di notte. Con la diffusione dell’energia elettrica negli anni ’10 nasce e si afferma il Futurismo e non mancano i quadri futuristi che raffigurano i pali della Rete elettrica. Gli intellettuali dell’avanguardia, Tommaso Marinetti e Giacomo Balla, diedero il nome “Luce” alle rispettive figlie. Nel 1916 Albert Einstein pubblica la Teoria della relatività generale.

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Geotermia a Larderello (Pisa), i soffioni boraciferi, 1913

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Gruppo di operai della SocietĂ Idroelettrica Piemontese (SIP) al lavoro sui tralicci senza protezioni, 1921

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I postumi della Prima Guerra Mondiale e la ricostruzione delle linee dopo l’armistizio di 100.000 kW nel quinquennio 19261930. Si assiste anche alla creazione, da nord a sud, dei grandi sistemi elettrici interregionali. L’Italia continua a crescere accusando meno di altri gli effetti della crisi del’29, in seguito anche alla politica deflazionistica del governo e alle politiche dirigiste dello Stato fascista. Nel 1921 lo Stato impone il monopolio sul costo delle lampadine. Nel 1922 Giuseppe Micheli, Ministro dei Lavori Pubblici, con la relazione sull’elettrificazione, disegna un quadro delle linee ferroviarie che, inserito nel programma di Governo, porterà ad una Rete elettrificata di 2.800 chilometri.

Gli anni ’20 in Italia sono i primi del Fascismo e sono anche anni di grandi lavori per nuovi investimenti strutturali e per opere di ammodernamento delle linee e delle stazioni elettriche. Siamo all’indomani della Prima Guerra Mondiale, con tutte le difficoltà di un dopoguerra durissimo in termini di vite umane e di danni materiali. Il ripristino delle centrali e delle linee elettriche danneggiate dagli eventi bellici, iniziato subito dopo l’armistizio, viene portato a termine in tempi brevi, potenziando le strutture e le Reti di trasmissione del sistema elettrico italiano. Dal periodo bellico in Italia si passa da una potenza di circa 22.000 kW ad una

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Nel 1921 la popolazione italiana è composta da circa 38 milioni di persone. Nel 1922 partono le prime trasmissioni radiofoniche. Viene creato l’Istituto di liquidazioni, per sostenere le aziende in crisi. Tra il 1922 e il 1926 la crescita economica è impetuosa, di circa il 10% l’anno. La chimica, agevolata dal protezionismo statale, conosce grandi sviluppi e avvia nuove produzioni spesso innovative: aspirina, sulfamidici, saccarina, cellulosa, fibre tessili artificiali (Snia), resine, coloranti (Acna), concimi (Montecatini), alluminio. Nel 1925 viene fabbricato il primo e arcaico prototipo di televisore. L’anno prima nasceva l’Istituto Luce. Nel 1928 Jacob Schick inventa il rasoio elettrico. In quello stesso anno parte il dirigibile Italia, progettato e guidato dall’ammiraglio Umberto Nobile.

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Inizio dell’innalzamento di un traliccio, 1925 Prova di rottura di un palo sulla linea Palagiano Taranto Lecce, 1925

Sottostazione di Magenta, incastellatura per l’uscita delle linee, 1928-1929

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Cavalletto di trasposizione della linea elettrica dell’Isarco, prima in Italia a 220 kw, della Società idroelettrica dell’Isarco, 1931

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Gli anni di Beneduce: l’energia elettrica centrale nella vita degli italiani crisi e dall’altro delle vicende dello sviluppo energetico italiano. Sono anni in cui l’elettricità e le sue applicazioni diventano centrali nella vita sociale degli italiani tanto da far nascere addirittura riviste dai nomi “elettrici” come “Dinamo” o come la pubblicazione napoletana “Elettroni”. Nel luglio 1932 l’Italia partecipa al Congresso Internazionale di Elettricità di Parigi. Tra i relatori ci sono Luigi Lombardi e Giuseppe Pession, assieme a Enrico Fermi e Angelo Barbagelata, a testimoniare l’avanzamento tecnologico italiano nella ricerca e nella strumentazione.

Nel secondo decennio fascista assistiamo a numerose nazionalizzazioni, tra cui quella delle imprese elettriche. Un’operazione svolta in gran parte da Alberto Beneduce, uno dei consiglieri economici più ascoltati da Mussolini. Il suo peso in questo decennio è fondamentale dal momento che si occuperà da un lato della ristrutturazione dell’economia italiana all’indomani della crisi del ’29 con la nascita dell’Istituto Mobiliare Italiano (Imi) e del “provvisorio” Istituto di Ricostruzione Industriale (IRI) con il compito di salvare il sistema paralizzato dalla

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e intanto...

Nel 1931 la popolazione italiana è composta da circa 41 milioni di persone. Nel 1932 l’AEI, federazione italiana di elettrotecnica, viene posta sotto il patronato del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR). In questi anni Guglielmo Marconi pubblica le sue ricerche sulla rivista “Alta Frequenza” trattando delle scoperte sulle microonde. Nel 1934 e nel 1938 l’Italia vince la Coppa del Mondo di calcio. Il 2 giugno del 1946 al referendum istituzionale la Repubblica vince sulla monarchia.

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Trasporto dei cavi per il serbatoio Ampollino sulla Sila, uno dei grandi invasi idroelettrici della Calabria, per la Centrale idroelettrica di Timpagrande, la maggiore dell’Italia meridionale (costruita dalla Società Meridionale di Elettricità e dalla Società per le Forze Idrauliche della Sila), 1930

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La torre dell’officina di Vanchiglia distrutta dai bombardamenti, 1941

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Seconda Guerra Mondiale: cancellato oltre il 30% degli impianti elettrici confische e bombardamenti. L’occupazione nazifascista e la lotta di Resistenza impedivano ai tecnici di raggiungere i siti delle centrali e delle Reti elettriche per i necessari lavori di riparazione. Un caso esemplare la linea dell’Isarco della Sip ripristinata e interrotta due volte in pochi mesi dopo più di cinquemila bombardamenti nel 1944. Finita la guerra apparve chiaro che la risorsa idroelettrica non poteva più tenere il passo con le richieste dell’industrializzazione. L’Italia dovette quindi sempre più affidarsi a nuove centrali termoelettriche, spinta anche dal basso costo del petrolio in quel periodo.

Nonostante il conflitto, nel decennio vengono costruiti 2.293 km di linee elettriche a 220kV. Nell’aprile del 1942 i grandi gruppi industriali danno vita ad un colossale progetto di produzione di energia elettrica nel Lazio costituendo il “Consorzio forze idriche del Tevere” per la costruzione di centrali per sviluppare un miliardo annuo di kWh. La guerra stronca sul nascere un piano così ambizioso. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 i tedeschi requisiscono e portano in Germania buona parte del patrimonio industriale elettrico italiano. Sono anni in cui si cerca di nascondere i macchinari e gli impianti per evitare

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e intanto...

Nel 1941 la popolazione è composta da circa 42 milioni di persone. La produzione di energia elettrica in Italia nel 1942, in miliardi di kWh, è così distribuita tra le varie fonti: idroelettrica 18,43%; geotermica 0,89%; termoelettrica 0,91%; per un totale di 20,23 kWh. Si tratta di un picco al di sotto del quale si scende già nel 1946, quando si torna a una produzione più bassa. Il 2 dicembre 1942 Enrico Fermi sperimenta la reazione nucleare a catena di fissione. In quello stesso anno a Milano viene fondata la Democrazia Cristiana. Il 1 gennaio del 1948 entra in vigore la Costituzione della Repubblica Italiana.

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Bombardamenti nella centrale geotermica di Larderello (Pisa), 1945

La centrale termoelettrica di Livorno della Selt-Valdarno distrutta dagli eventi bellici, 1945

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Messina, collegamento elettrico in doppia terna sullo Stretto, realizzato con torri a traliccio alte 224 metri a campata unica da 3.600 metri, record mondiale di infrastruttura elettrica dell’epoca, 1951

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Crescono i consumi, necessità di acquisire nuovi brevetti, si comincia a parlare di nucleare lurgia dell’uranio. In quegli anni il Governo, con la visita del ministro Campilli al CISE, inizia formalmente ad interessarsi al nucleare. Il 26 giugno 1952 infatti il Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi firma il decreto che istituisce il CNRN Comitato Nazionale per le Ricerche Nucleari. Gli anni ’50 vedono anche un parziale tramonto dell’energia idroelettrica. Il potenziale “idro” fu sfruttato ancora finché, anche a seguito del disastro della diga del Vajont nel ’63, la costruzione di questo tipo di centrali fu abbandonata.

Grande sviluppo della Rete di Trasmissione a 220kV: vengono realizzati 7.807 km di linee. Nel 1946 si costituisce il CISE (Centro Informazioni Studi Esperienze) un’iniziativa privata alla quale partecipano grandi gruppi industriali il cui scopo è di preparare ricercatori - in gran segreto - per ideare nuovi brevetti che non lascino il nostro Paese indietro rispetto agli USA, acquisendo così nuove risorse. I risultati della ricerca sono due: la prima applicazione è un impianto pilota per l’acqua pesante mediante l’elettrolisi e la seconda un impianto sperimentale per la metal-

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e intanto...

Nel 1951 la popolazione è composta da circa 47 milioni di persone. Il 1950 è l’anno in cui la ricostruzione industriale post bellica si conclude. L’Italia è tra gli Stati fondatori della NATO. Nel febbraio 1951, per iniziativa di Enrico Mattei che ne assunse la presidenza, nasce l’Ente Nazionale Idrocarburi (ENI). Nel 1959 viene creato l’elaboratore elettronico Elea 9003, disegno di Ettore Sottsass, produzione Olivetti: il primo computer. Albert Sabin scopre un nuovo vaccino contro la poliomielite e rinuncia ai brevetti. Nel 1957 nasce a Roma la Comunità Economica Europea e l’URSS lancia lo Sputnik, il primo satellite artificiale. Nel 1960 viene distribuita la lavatrice mod. 260 e il frigorifero da tavolo, disegno di Giovanni Valle, produzione Zanussi Rex. Nel 1955 in Inghilterra viene prodotta la prima fibra ottica. Nel 1951 va in scena la prima edizione (radiofonica) del Festival di Sanremo, vinto da Nilla Pizzi. L’anno dopo Fausto Coppi vince il Tour de France e comincia il “mitico” dualismo con Bartali. Il 3 gennaio del 1954 iniziano ufficialmente le trasmissioni televisive della Rai. Nello stesso anno Federico Fellini gira “I vitelloni”.

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Trasporto di una turbina idraulica per la centrale di San Giacomo al Vomano (Teramo), 1950

Manifesto del salone dell’arte nucleare, 1954

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Auto incolonnate sulla strada per le vacanze, 1961

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Sviluppo della Rete, nazionalizzazione dell’industria elettrica, primo cavo sottomarino di interconnessione in funzione la prima centrale nucleare, a Latina, e il 12 maggio 1963 viene effettuato il primo parallelo con la Rete elettrica di trasmissione. Nel 1965 entra in funzione il SA.CO.I. il primo cavo sottomarino di interconnessione tra Italia e Corsica. La crescita della produzione elettrica è dell’8% l’anno: con il boom economico degli anni ’60, l’Italia cambia volto. Gli elettrodomestici conquistano gli italiani, sale alla ribalta una nuova categoria sociale dai consumi specifici: i giovani. I consumi elettrici si impennano, da un lato per sostenere la galoppante produzione industriale, dall’altro per le nuove abitudini degli italiani che finalmente possono comprare frigoriferi, lavatrici, radio, televisori, mangiadischi. Gli elettrodomestici mutano radicalmente, e per sempre, la vita di tutti i giorni.

Il decennio vede la costruzione di 1.782 km di linee di trasmissione a 380 kV e 3.519 km di linee a 220 kV. In Italia la produzione dell’energia elettrica è da sempre in mano ai privati, ma il 27 novembre del ’62 la Camera approva il disegno di legge sulla nazionalizzazione del sistema elettrico e l’istituzione dell’Ente Nazionale per l’Energia Elettrica (Enel), cui vengono demandate “tutte le attività di produzione, importazione ed esportazione, trasporto, trasformazione, distribuzione e vendita dell’energia elettrica da qualsiasi fonte prodotta”. Nel 1963 nasce il primo CNC, Centro Nazionale di Controllo (prima noto come CDN, Centro Dispacciamento Nazionale), fulcro del sistema elettrico nazionale per la gestione in sicurezza dell’energia elettrica in Italia, caposaldo della Rete elettrica moderna. Entra 70

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e intanto...

Nel 1961 la popolazione italiana è composta da circa 50 milioni di persone. Nel 1954 la televisione entra nelle case degli italiani. Nel 1960 vengono vendute 411.892 auto nuove. Nel 1960 lo stipendio mensile di un operaio è di 47 mila lire contro le 30 mila lire di un agricoltore, il costo di un biglietto del tram è di 35 lire, un quotidiano costa 30 lire, un caffè al bar 50 lire, un chilo di pasta 140 lire, un litro di latte 90 lire. La carne rimane sempre un lusso: 1.400 lire al chilo. Il 27 ottobre del 1962 il Presidente dell’ENI, Enrico Mattei, muore in un misterioso incidente con il suo aereo privato. Verrà ricordato come una figura cruciale nella storia energetica italiana. Nel 1962 l’Istituto Poligrafico dello Stato stampa i nuovi tagli di ben sessantadue tipi di cambiali per venire incontro alle richieste dei cittadini di acquistare beni di consumo. Esplode partendo dalle Università il movimento giovanile poi noto come Sessantotto. Il 20 luglio del 1969 l’uomo sbarca sulla Luna.

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Acceleratore di tipo Van der Graaf nei laboratori CISE, 1965

Laboratorio di ingegneria nucleare acceleratore di particelle, 1965

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Selva di tralicci, sviluppo intensivo della Rete di Alta Tensione, 1975

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Energia alternativa contro la crisi

quadruplica. Il governo italiano avvia provvedimenti di razionamento energetico per affrontare la crisi economica tra cui le famose “domeniche a piedi”, nate non per ragioni ecologiche ma per risparmiare. È nel 1975 che il nucleare fa il suo ingresso nel Piano Energetico Nazionale che per la prima volta prevede lo sfruttamento dell’atomo a fini energetici. Viene prevista la costruzione di nuove centrali nucleari con l’obiettivo di averne in funzione 20 entro il 1985. L’Italia così avvia come altri Paesi la progettazione e costruzione delle centrali termonucleari: Caorso, Montalto, Trino Vercellese. In questi stessi anni si comincia timidamente a parlare di energia eolica e solare.

Tra il 1971 e il 1981 vengono realizzati 3.561 km di linee di trasmissione a 380 kV. Il boom di consumi energetici degli anni ’60 viene bruscamente interrotto nel decennio successivo dalle crisi petrolifere del 1973 e del 1979. In questi anni, accanto a una temporanea contrazione della produzione dovuta allo shock petrolifero, si avviò un primo tentativo di diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico. È in questo contesto che si collocano sia una leggera ripresa dell’utilizzo del carbone, sia la crescita dell’acquisto di energia dall’estero. L’Occidente si trova per la prima volta di fronte al problema delle risorse energetiche e della dipendenza dal petrolio: il suo prezzo

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e intanto...

Nel 1971 la popolazione italiana è composta da circa 54 milioni di persone. Nel 1971 il programmatore statunitense Ray Tomlinson inventa l’e-mail. Il 14 marzo 1974 il democristiano Mariano Rumor costituisce il suo quinto governo di centro-sinistra, in un periodo nel quale si aggrava la crisi economica, resa più acuta dall’embargo sul petrolio dei Paesi Arabi. Una delle direttive del governo dispone l’accensione di un lampione su due prevedendo un risparmio del 40% sull’illuminazione pubblica. Il cardinale polacco Karol Wojtyla diviene nel 1978 il primo Papa non italiano dopo cinque secoli. Nello stesso anno le Brigate Rosse rapiscono e uccidono Aldo Moro. Nel 1980 nasce il primo telefono cellulare.

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Tralicci su una linea di interconnessione con l’estero, 1986

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L’Italia subisce un arresto economico e cerca nuove strade energetiche. Sviluppo intensivo della Rete del 21,7% e che solo nel 1984 scende di poco sotto il 10%. La seconda metà del decennio vede una ripresa economica con le industrie che, sulla strada dell’innovazione tecnologica, adottano sempre più sofisticati congegni informatici e robotica. In questi anni la quota energetica degli idrocarburi prodotti in Italia è al 54% rispetto al 14% della Repubblica Federale Tedesca, al 13% dell’Inghilterra e all’11% della Francia. Cominciano ad affermarsi nell’opinione pubblica i grandi temi ambientali: nel 1984 vengono inaugurati due impianti dimostrativi, alimentati da fonti energetiche rinnovabili: la centrale eolica dell’Alta Nurra e la centrale fotovoltaica dell’isola di Vulcano.

Nel decennio ’81-’91 vengono realizzati 2.922 km di linee a 380 kV. Le difficoltà economiche ed energetiche della fine degli anni ’70 si prolungano anche nei primi anni ’80. Solo dopo l’83 l’economia riprende a crescere, favorita anche dalla contrazione dei prezzi del petrolio e delle materie prime, e della ripresa internazionale. Nel 1981 viene varato il nuovo Piano Energetico Nazionale. Nel 1982 il Centro Nazionale di Controllo (CNC) viene trasferito nella nuova sede ipertecnologica alle porte di Roma. Nel 1986 entra in servizio la grande linea di interconnessione a 380 kV Rondissone-Albertville tra Italia e Francia. Sono anni di inflazione galoppante che nel 1980 raggiunge il picco

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e intanto...

Nel 1981 la popolazione italiana è composta da circa 56 milioni di persone. Il 12 agosto 1981 viene presentato il primo Personal Computer IBM. Nell’81 viene costruita la prima grande centrale solare al mondo Eurelios, ad Adrano (Catania). Il 26 aprile 1986 esplode un reattore nucleare presso Cernobyl, una cittadina ucraina a 100 chilometri da Kiev. Anche sulla scorta del disastro ucraino, nel 1987 in Italia vince il referendum anti-nucleare che toglie al comitato interministeriale per la programmazione economica la delega a decidere in merito alla collocazione delle centrali nucleari in Italia. Il fisico inglese Joe Barman scopre sull’Antartico quello che diverrà noto come “buco dell’ozono”, una lacerazione dello strato di atmosfera che ci protegge dai raggi ultravioletti provocata dai clorofluorocarburi, gas usati anche per le bombolette spray, nasce un simbolo delle battaglie ambientaliste. Il 9 novembre del 1989 cade il Muro di Berlino e finisce di fatto la Guerra Fredda. In Spagna, nel 1982, la Nazionale italiana di calcio si laurea Campione del Mondo per la terza volta nella sua storia.

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Tralicci piÚ rispettosi dell’ambiente, tra i diversi modelli un palo monostelo, 1996

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La trasmissione elettrica cambia volto: nasce Terna viene utilizzata anche come supporto per le telecomunicazioni attraverso la fibra ottica. A metà degli anni ’90 sono numerose le dismissioni di soggetti produttivi e la nascita di nuove realtà industriali di produzione e generazione di energia. Il rinnovamento in chiave ambientale e tecnologico della Rete elettrica parte anche con l’introduzione, da principio timida, di più modelli di tralicci, tra cui i sostegni tubolari monostelo; utilizzati all’inizio soprattutto su linee a 150 e 132 kV, e in seguito sulle linee ad Alta Tensione. Soluzioni sempre più compatte della struttura dei pali riducono infatti l’ingombro con un minor impatto visivo e costituiscono una valida alternativa ai sostegni troncopiramidali.

È un decennio caratterizzato soprattutto dalla lenta fine del monopolio di produzione e trasmissione dell’energia elettrica e dalla liberalizzazione del mercato (Direttiva Europea 96/92/ CE del 19.12.1996) che troverà pieno compimento nei primi anni 2000. Il lungo processo di liberalizzazione sancisce la separazione tra proprietà e gestione della Rete di Trasmissione Nazionale: alla fine del decennio, caratterizzato da stagnazione nello sviluppo economico e nella costruzione di nuove infrastrutture, nasce Terna. È il 31 maggio del ’99 quando all’interno dell’Enel viene costituita la nuova società che si occupa della trasmissione dell’energia elettrica sulla Rete ad Alta Tensione su tutto il territorio nazionale. La Rete, per la prima volta,

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e intanto...

Nel 1991 la popolazione italiana è composta da circa 57 milioni di persone. Negli anni ’90 i consumi elettrici si diversificano, assecondando i nuovi trend economici e caratterizzandosi sia per un progressivo aumento di richiesta dei settori terziario e commercio, sia simmetricamente per una diminuzione dei servizi per l’agricoltura e una sostanziale tenuta dei consumi industriali. Cambiano le abitudini sociali: questo decennio concorre alla nascita e allo sviluppo di due tipici consumi “del benessere”: il refrigeramento e il condizionamento d’aria. Il primo indotto dalla diffusione della grande distribuzione alimentare con i suoi giganteschi banchi frigo e dai motori di raffreddamento dei nuovi apparati tecnologici. Il secondo dovuto ad un abbassamento della soglia di sopportazione del caldo che fa impennare vendita e installazione dei condizionatori, anche a seguito di un innalzamento delle temperature medie di fine decennio e inizio anni 2000. Nel 1991 presso il CERN di Ginevra il ricercatore Tim Berners-Lee definì il protocollo HTTP, è l’atto di nascita del web e di internet come lo conosciamo oggi. Nel 1992 scoppia a Milano l’inchiesta Mani Pulite.

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10 progetti per l’Italia: demolizione di 1.200 km di linee obsoleti, sostituiti da 450 km ad alta tecnologia, 2007

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A metà del decennio la svolta: riparte la Rete, 4 miliardi di opere realizzate tra 2005 e 2010 Da 18 a 62 mila km di linee, più sicurezza, più efficienza, più utili per il Paese Effetto di questa debolezza strutturale del sistema l’incidente nel 2003 su una linea in Svizzera che provocò un blackout in Italia. Nel 2005 entra in funzione la “S. Fiorano-Robbia”, il primo elettrodotto di interconnessione con l’estero sull’arco alpino realizzato dopo quasi 20 anni. Terna lancia “10 progetti per lo sviluppo sostenibile”, la più imponente opera di razionalizzazione della Rete mai realizzata in Italia, che prevede lo smantellamento di oltre 1.200 km di vecchie linee, a fronte di 450 km di nuovi elettrodotti ad alta tecnologia. Nel 2007 entra in esercizio, dopo 14 anni, la Matera-Santa Sofia (218 km lungo 42 comuni di Puglia, Basilicata e Campania), la più importante infrastruttura ad Alta Tensione del Mezzogiorno.

Con l’unificazione della proprietà e gestione della Rete di Trasmissione Nazionale - operativa dal 1 novembre 2005 - prende il via il nuovo corso di Terna che esce dal controllo di Enel e viene affidata a Luigi Roth Presidente e Flavio Cattaneo Amministratore Delegato. Quotata in Borsa nel 2004, la società è frutto della fusione tra il GRTN, Gestore della Rete, e la proprietà della Rete di Trasmissione Nazionale, in capo a Terna. Negli ultimi cinque anni del decennio, con oltre 62.000 km di linee in Italia, diventa il primo operatore indipendente in Europa, il settimo al mondo. La Rete va continuamente adeguata ai consumi, ma spesso sconta i mancati investimenti del passato e la resistenza delle popolazioni locali alle nuove linee.

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Nel 2001 la popolazione italiana è composta da 57 milioni e 600 mila persone. 23 ottobre 2001: Apple lancia negli USA la prima versione dell’iPod. Nel 2004 le fonti rinnovabili raggiungono una produzione totale di 300.000 GWh. Il 15 gennaio del 2001 nasce Wikipedia. Il 19 aprile 2001 parte la missione dello shuttle Endeavour impegnato in uno dei voli di assemblaggio della Stazione Spaziale Internazionale. La navicella, con a bordo il primo astronauta italiano Umberto Guidoni, atterrerà alla Edward Air Force Base in California, il 1 maggio. Il 1 gennaio 2002 in Europa entra in circolazione l’euro. L’11 settembre 2001 il mondo è scosso dall’attentato alle Torri Gemelle di New York. Nel 2006 la Nazionale italiana vince per la quarta volta i Campionati del mondo di calcio.

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Entra in funzione la linea elettrica “S. Fiorano-Robbia”, è il primo nuovo elettrodotto di interconnessione con l’estero sull’arco alpino realizzato dopo quasi vent’anni, 2005

Il Centro Nazionale di Controllo di Terna: è il fulcro del sistema elettrico nazionale, dove viene controllata in modo capillare l’intera Rete di Trasmissione elettrica del Paese. Sofisticati sistemi di gestione permettono di monitorare l’energia prodotta in Italia o importata dall’estero e di gestire in sicurezza 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, un flusso di circa 326 miliardi di kilowattora l’anno. Nel gennaio 2011, dopo 19 anni, Terna realizza un importante upgrade tecnologico all’interno del bunker dell’energia con l’installazione di un wallscreen di 40 metri quadrati che monitora 293 linee, tra cui 9 interconnessioni con l’estero, 3 cavi sottomarini, 281 linee nazionali a 380 kV, 2010

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Traliccio Foster e progetto di traliccio Rosental-Dutton, la trasmissione di energia “apre� al design , 2009/2010

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Investimenti sulla Rete di Trasmissione, sviluppo sostenibile, evoluzione tecnologica elettrica, infatti, è che non si può immagazzinare: va quindi prodotta, istante per istante, la quantità richiesta dal Paese. Questa attività di gestione dell’intero sistema - centrali e Reti - in Italia è svolta da Terna. L’evoluzione tecnologica diventa un elemento fondamentale anche per garantire equilibrio tra fabbisogno energetico e salvaguardia dell’ambiente, grazie alla riduzione di impianti obsoleti in favore di nuove infrastrutture più performanti ed avanzate. La nuova sensibilità verso l’ambiente si concretizza anche attraverso l’installazione di tralicci meno impattanti, come i monostelo e i pali Foster. Disegnato dall’architetto Norman Foster, tra i principali esponenti dell’architettura hi-tech, viene installato da Terna, per la prima volta al mondo, lungo la linea dell’Alta Tensione “Santa Barbara-Tavarnuzze-Casellina” in Toscana.

Decongestionare la Rete di Trasmissione è un obiettivo di sviluppo ed un vantaggio economico, estetico e ambientale per il Paese. Con questa filosofia e per intercettare nel mondo dell’architettura e del design contemporaneo i modi più evoluti di intendere la trasmissione dell’energia, Terna lancia il concorso internazionale “Tralicci del futuro”. L’immagine simbolica della nuova Rete, dunque, è quella del modello del traliccio pensato per Terna dagli architetti Rosental-Dutton, progetto vincitore. Per la prima volta un settore come quello elettrico, infrastrutturale, caratterizzato da una progettazione essenzialmente tecnica, “apre al design”. Dietro il grande processo di sviluppo della trasmissione si nasconde una gigantesca mole di tecnologia, non sempre percepita quando si accende un interruttore. La caratteristica principale dell’energia 94

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e intanto...

Nel 2011 la popolazione italiana è composta da oltre 60 milioni di persone. Nel gennaio 2009 Barack Obama si insedia come 44esimo Presidente degli Stati Uniti. Nel 2011 la Cina diventa seconda potenza economica del mondo superando il Giappone. La grande attenzione agli sprechi spinge l’Unione Europea ad approvare un regolamento sulla progettazione ecocompatibile di elettrodomestici e prodotti elettronici per ridurre il consumo energetico in modalità stand-by che costa alle famiglie l’11% del consumi energetici domestici. Tornano a crescere i consumi di energia elettrica in Italia. I primi dati provvisori Terna sull’andamento del fabbisogno nel 2010 fanno segnare un aumento del 1,8% rispetto al 2009, che rappresenta la variazione positiva più alta dal 2007 ad oggi. Il totale dell’energia richiesta in Italia in un anno ammonta a 326,2 miliardi di kilowattora. A trainare l’incremento la Lombardia (+3,0%), l’area nordovest (Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta) con un +3,4% e il Sud (isole escluse) che ha fatto segnare la crescita più consistente con un +4,2%. Il mix di produzione mostra in crescita le fonti di produzione geotermica (+5,8%) e fotovoltaica (+115,9%). In flessione le fonti idroelettrica (-3,6%), termoelettrica (-2,6%°) ed eolica (-37,5%).

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Il futuro? È già oggi: con il cavo dei record SA.PE.I. il primato mondiale torna all’Italia nibile, con una posa no-impact, e cavo ancorato per non danneggiare gli ecosistemi; dotato di due stazioni elettriche ipertecnologiche; posato con la più grande nave posacavi al mondo, Giulio Verne di Prysmian, appositamente modificata per un’operazione unica. Efficienza, sostenibilità ambientale, diversificazione delle fonti, riduzione dei costi, sono le parole chiave per il futuro dell’energia elettrica. Il futuro parte da oggi e poggia su un grande e solido passato.

Tra le opere “del futuro” più importanti realizzate da Terna, il SA.PE.I. il cavo sottomarino dei record che collega la Sardegna alla Penisola Italiana e che riporta all’Italia un primato mondiale tecnologico e progettuale. Il più profondo al mondo, posato fino a 1.640 metri di profondità, con 435 km è il cavo sottomarino da 1.000 MW più lungo al mondo; 750 milioni di euro: il più imponente investimento mai realizzato in Italia per una sola infrastruttura elettrica dal dopoguerra; il più soste-

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e intanto...

I primi anni del XXI secolo sono attraversati dai timori per il “global warming”, il riscaldamento globale dovuto all’inquinamento umano. Le preoccupazioni ambientali si concentrano sempre più sulla necessità di ridurre drasticamente le emissioni nocive. Le agende dei Grandi della Terra sono focalizzate sulla disponibilità dell’energia, sulla diversificazione geopolitica delle fonti per evitare di creare dipendenze da macro zone del globo con maggiori giacimenti di materie prime. Nella prospettiva della diversificazione va anche il rinnovato interesse di diversi Paesi nel mondo, tra cui l’Italia, per l’energia nucleare, soprattutto grazie ai cosiddetti reattori di Quarta Generazione, superiori ai loro antenati sia in termini di sicurezza che di costi per la produzione di energia. Il XXI secolo si caratterizza anche per la prima diffusione delle auto elettriche, con la speranza che possano diventare lo standard della mobilità privata. Il 4 gennaio del 2004 nasce Facebook, che nel 2010 raggiunge e supera la quota di 500 milioni di utenti nel mondo. In Italia a giugno 2010 gli utenti sono poco più di 16 milioni. Il nuovo millennio è segnato da un marcato impegno delle aziende nel campo della Responsabilità Sociale d’Impresa (o Corporate Social Responsibility, CSR), con l’integrazione di maggiori attenzioni di natura etica sociale ed ambientale nella visione strategica d’impresa. Nel 2010 la commissione Europea licenzia il documento “Energia 2010” con le 5 priorità energetiche fino al 2020: efficienza energetica, mercato pan-europeo integrato, garanzia di approvvigionamento e attenzione al consumatore, leadership europea rafforzata nel settore tecnologico e dell’innovazione, consolidamento del mercato energetico europeo al di là dei confini.

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Stazione elettrica del cavo sottomarino SA.PE.I. di Fiume Santo (SS), 2010

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I numeri della Rete di Trasmissione Nazionale

• Rete in Alta Tensione: oltre 62.000 km di linee • Numero tralicci Alta Tensione: circa 200 mila • Distanza media tra i tralicci: circa 300 metri • Altezza media traliccio Alta Tensione dai 30 ai 50 metri (la forchetta è tra il 150 kV di 30m e il 380 kV di 50 m) • Peso medio di un traliccio Alta Tensione: 30 tonnellate.

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Rete elettrica italiana 380 kV (31 dicembre 2010) di Terna

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Richiesta di energia elettrica in Italia dal 1883 Gwh richiesti - in migliaia

Variazione percentuale annua

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Fonti iconografiche

Archivio Centrale dello Stato, Maic, DIC, Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, Serie invenzioni. Archivio Storico Enel, Napoli. Volume “CX anniversario della linea elettrica Tivoli-Roma 1892-2002�, a cura di U. RATTI, Roma 2003. Archivio Storico Terna, Roma. Immagini storiche di repertorio, serie non ordinata.

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Finito di stampare nel mese di marzo 2011 presso Stampa-Sud S.p.A. - Mottola (TA)

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www.terna.it

LA RETE CHE UNISCE L’ITALIA

Terna rappresenta con i fatti l’unità del nostro Paese, perché vi contribuisce ogni giorno assicurando all’Italia l’energia di cui ha bisogno per crescere e vivere, attraverso una Rete elettrica lunga oltre 62.500 km e l’impegno quotidiano di 3.500 professionisti. Primo operatore di trasmissione elettrica indipendente in Europa e settimo al mondo per chilometri di linee gestiti, Terna è una realtà di eccellenza italiana: responsabile di programmazione, sviluppo e manutenzione della Rete nazionale, coniuga competenze, tecnologie e innovazione in linea con le best practices internazionali. Terna ha la responsabilità, 24 ore su 24, della trasmissione e del dispacciamento dell’energia e, quindi, della gestione in sicurezza dell’equilibrio tra la domanda e l’offerta di elettricità in Italia.

150 ANNI

Abbiamo immaginato la Rete di Trasmissione dell’energia elettrica come una lunga linea illuminata che percorre l’Italia, sia geograficamente sia storicamente. Quel filo dell’Alta Tensione che unisce il Nord al Sud, la produzione al consumo, l’energia allo sviluppo del nostro Paese è un forte simbolo di unione fin dal 1861. Abbiamo visto come, allo snodarsi e ramificarsi negli anni di questo nastro luminoso lungo lo Stivale, corrispondano la crescita, lo sviluppo, l’evoluzione, il benessere di tutti gli Italiani. Abbiamo capito che 150 anni di trasporto dell’energia attraverso una grande Rete magliata e interconnessa, per portare l’elettricità dalle centrali di produzione alle campagne, alle industrie, all’ingresso delle città hanno molto in comune con i 150 anni di Unità d’Italia. In questa pubblicazione raccogliamo, di 10 anni in 10 anni, le principali tappe del “nostro” sviluppo. Ci sembra un bel modo di unirci ai festeggiamenti, trasmettendovi l’energia di sempre.

150 ANNI LA RETE CHE

UNISCE L’ITALIA RACCONTI BREVI DELLA PIÙ BELLA TRASMISSIONE DI ENERGIA TRA LE GENERAZIONI


Da un’idea di Terna A cura di Terna Spa Direzione Relazioni Esterne e Comunicazione 150 ANNI La Rete che unisce l’Italia Racconti brevi della più bella trasmissione di energia tra le generazioni © 2011

Progetto Editoriale Affaritaliani

Art Direction Jacopo Pompilii Grafica e impaginazione Soldano Si ringrazia Valentina Ughetto per la collaborazione alle ricerche iconografiche

Finito di stampare Marzo 2011 Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta in qualsiasi forma con qualsiasi mezzo elettronico meccanico e altro, senza autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti e dell’editore.

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Unisce l’Italia Racconti brevi della piÚ bella trasmissione di energia tra le generazioni

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