L'Informatore luglio 2015 x web

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Periodico del Comprensorio del Miscano

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“L’informatore” Registrazione Tribunale di Ariano Irpino n. 2/2013 del 12-04-2013. Organo ufficiale del Club Centro Storico - Stampato da “la Tipografia” di Atripalda n.5/15 (II/x) - Direttore responsabile: GianPaolo Palumbo - Direttore editoriale: Alfonso De Cristofaro - Vice direttore ed: Antonio Stiscia - Capo redattore: Mario Aucelli

Rischio crollo di ciò che resta del Palazzo Peluso

Presentato il libro fotografico “Gli ultimi abitanti del Trappeto” di a pagina 10

Sorrentino e Cardinale

a pag. 12

a pagina 10

L’ esibizione delle frecce tricolori con il Capitano Massimiliano Salvatore

A poco più di un anno dalle ultime elezioni comunali, l’Unione Popolare si è rivolta ai cittadini con un comizio pubblico. La risposta della Maggioranza non si è fatta attendere

La politica torna in piazza Serve ancora andare a votare?

Non possiamo che constatare del come ci si stia abituando ad un modo si amministrare che, in nome di una falsa e collaborativa alternanza, vede la cosa pubblica in mano alle solite famiglie e ai clan di consumata esperienza, sempre pronti a cambiar bandiera (partito) e sempre pronti a far pesare il loro bagaglio elettorale, che non è fatto di idee o di progettualità, ma solo di numeri di elettori compiacenti o riconoscenti. Sbaglia chi pensa che una democrazia limitata ad un gruppo di filosofi o di “capaci” possa risolvere i problemi, trattandosi di un tema che Platone ha già discusso ampiamente e che, di fatto, è la negazione stessa della vera democrazia: bella perché imperfetta o meglio alla ricerca della perfezione; In questa logica visionaria trova spazio il concetto del partito unico (Partito Nazionale), del sindacato unico, del governatore, del sindaco dai pieni poteri, pericolosa conseguenza di una voluta e sbandierata crisi economica, con la quale si cerca di

far ingoiare al paese una serie di amari bocconi. Gli stessi organi di controllo, anziché essere arbitri imparziali di tutela del cittadino, si sono trasformati in organi attuativi e tutelativi del potere, tanto da trasformare la Costituzione Repubblicana, la più bella del mondo, in una sorta di decreto legislativo, dove la logica dell’eletto è monitorata dal governo che, mai come in questo momento, è l’ arbitro indiscusso di una partita giocata da una sola squadra (la propria)

Era ora! Finalmente si è tornati a parlare ai cittadini per informarli sulle verità che circolano, a volte camuffate da menzogna, per le strade, le piazze e gli stanchi marciapiedi di Montecalvo. Non ci interessa sapere chi ha ragione o chi ha torto, la verità è come un albero che ha bisogno del suo tempo per crescere e fruttificare. Nell’ascoltare i due comizi, scevri da condizionamenti e da suggestionismi, ci è parso che entrambi i gruppi avessero ragione e che forse eravamo noi, semplici ascoltatori, a non aver capito di cosa si stesse parlando. Non possiamo che rilevare una consumata scaltrezza nel rappresentare la “realtà”, sta

di fatto che anche i nostri politici, hanno mostrato capacità dialettiche finalizzate a portare acqua al proprio mulino, anche se questo può inaridire il paese. Si è parlato del presente e del passato, ma poco del futuro. Ma questo forse non interessa a nessuno, anche perché i più si sono fatti trascinare nel banchetto delle battute e degli sfottò, alimentato da claque di mezze figure che si alimentano, come saprofiti, delle maldicenze altrui e che sanno posizionarsi sempre nel gruppo giusto e al momento giusto, dimentichi di un certo passato e di un incerto presente. Finalmente si è tornati a parlare dei problemi della gente, e que-

sto non può che migliorare la qualità di vita del nostro paese da troppo tempo preda di una visione scarna della vita comune confinata in feste di piazza e bagordi, mentre avrebbe bisogno di un progetto forte di rilancio fondato sulla massima condivisione politica strategica, scevro da risentimenti e odi personali, ma soprattutto da un settarismo che connota la saggezza e il buon senso solo nei giovani, scartando tutti gli altri, pericolosa deriva democratica che giudica la capacità del politico non sotto l’aspetto neuronale, ma sulla potenza fisica ancorché sessuale.

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Perché la Pro Loco non organizza più le tradizionali manifestazioni estive?

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La Pro Loco, per statuto, ha lo scopo di promuovere le eccellenze montecalvesi e di dare una mano all’economia del paese e lo ha fatto in vari modi: prendendo iniziative di interesse turistico e cercando di allietare il soggiorno di coloro che vengono a Montecalvo nel periodo estivo. Da qualche tempo l’Amministrazione Comunale, però, “si è dotata” di strutture organizzative per fare intrattenimento festaiolo. La Pro Loco, a detta degli stessi Amministratori non è a disposizione come le altre associazioni, per cui è stata messa da parte. Non potrebbero farlo. Comunque, la storica associazione montecalvese ha deciso di non aprire contenziosi e ha preferito iniziative culturali che la qualifichino meglio e che sono più utili al paese. Inoltre è bene precisare che la Pro Loco si è sempre messa a disposizione di tutti (l’articolo a pag. 9).

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