Tecnica 9/2018

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Anno 26 N. 9 Settembre 2018 Copia omaggio (euro 2,50)

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SETTEMBRE 2018


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PRODOTTI

SETTEMBRE 2018

Anno 26

e 2018 Copia N. 9 Settembr

omaggio

(euro 2,50)

ARTICOLI DOVE I PROTAGONISTI SONO I PRODUTTORI E LE IMPRESE DI ONORANZE FUNEBRI.

IMPRESE

CASE FUNERARIE

TECNICA ED INFORMAZIONI DALLE AZIENDE

Anno 26 • n. 9 • Settembre 2018

AZIENDE

ATTUALITÀ

MANIFESTAZIONI

Mensile inviato gratuitamente a tutti gli operatori del settore. edito da:

EDITORIALE SRL

NEWS

NEWS E APPROFONDIMENTI SULLE TEMATICHE CHE INTERESSANO E COINVOLGONO L’INTERO SETTORE.

Via Antonio Bazzini, 24 - 20131 MILANO Tel. +39 02 70 63 45 60 Fax +39 02 26 68 04 08 info@tecnicaed.it

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tanatoestetica

RUBRICHE CONTRIBUTI, OPINIONI E RISPOSTE DI ESPERTI E PROFESSIONISTI. arte floreale

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musica

LA PAROLA ALL’ESPERTO IL COACHING

IL CONSIGLIO DELLA PSICOLOGA

Chiuso in redazione il 6-7-2018

AUTO STORICHE

il fiscalista per voi


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TRA LE BELLEZZE DELL’UMBRIA… È arrivata a Castiglione del Lago, un antico e incantevole borgo medievale in provincia di Perugia, la GrandAurora quattro porte su base Jaguar XF scelta da uno storico cliente di Pilato.


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ollaborazione e massima disponibilità sono qualità molto importanti per chi lavora in un’impresa di onoranze funebri. «Bisogna essere sempre pronti a gestire in modo tempestivo le emergenze e le chiamate che possono arrivare a qualsiasi ora e in qualsiasi momento, anche quando stai già organizzando un altro servizio funebre. Uno staff unito, che collabora e lavora in modo sereno, consente di portare a termine un servizio in modo puntuale e preciso. E posso dire con orgoglio che, grazie al nostro

giovane e volenteroso team, riusciamo a occuparci di ogni aspetto del servizio funebre, assistendo le famiglie e curando ogni dettaglio», conferma Ombretta Falini, che insieme al marito Gino Bocchetta gestisce l’impresa di onoranze funebri Bocchetta di Castiglione del Lago, in provincia di Perugia. Un’impresa di famiglia – fondata 45 anni fa da Giu-

Ombretta Falini e Gino Bocchetta, titolari dell’impresa Bocchetta.


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seppe Bocchetta e gestita da circa 25 anni dal figlio Gino – che opera con due sedi soprattutto a Castiglione del Lago e nei paesi limitrofi, fino alle zone della Toscana con le quali confina. DA SEMPRE L’incantevole e antico borgo medievale in provincia di Pe-

rugia è infatti situato su un piccolo promontorio della riva occidentale del lago Trasimeno, al confine con le province di Siena e di Arezzo. E proprio qui alcuni mesi fa è arrivata la nuova quattro porte GrandAurora su

Gino Bocchetta e lo staff dell’impresa all’esterno dell’impresa, accanto alla nuova GrandAurora quattro porte su base Jaguar XF realizzata da Pilato.

Pilato • Tel. 0422 881298 • Fax 0422 887092 • www.pilato-spa.it • pilato@pilato-spa.it Onoranze funebri Bocchetta • Castiglione del Lago (PG) • Tel. 075 9653028

base Jaguar XF. Ma non è il primo modello Pilato scelto dall’impresa Bocchetta per la propria attività, che con questa nuova autofunebre conferma ancora una volta l’importanza della storica collaborazione. «Per quanto riguarda il nostro parco auto ci rivolgiamo da sempre a Pilato», conclude Gino Bocchetta, «e questa volta ho scelto un modello su base Jaguar XF, la quattro porte GrandAurora, che mi ha affascinato dalla prima volta che l’ho vista».


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LE BUONE IDEE NON MANCANO E nemmeno l’impegno e la determinazione per metterle in pratica e aggiungere sempre qualcosa di nuovo al servizio offerto dall’impresa Rampinini. Che in questo caso presenta la nuova casa funeraria di Cadorago, in provincia di Como.

U

na storia di oltre un secolo e tanta voglia di continuare a crescere. Non solo con diverse sedi di-

slocate in provincia di Como e Varese – Fino Mornasco, Lomazzo, Cadorago, Appiano Gentile e Gorla Maggiore – ma

anche con nuove idee che contribuiscono a dare un servizio ancora più completo alle fa-


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CASE FUNERARIE 9

A sinistra e sotto, la sala esposizioni della casa funeraria dell’impresa Rampinini, che da anni sceglie il marchio Lorandi.

miglie. Come la casa funeraria, operativa dallo scorso mese di aprile a Cadorago, in una zona facilmente raggiungibile e geograficamente al centro delle altre sedi. Dove prima si trovava il capannone adibito a magazzino,

oggi si trova la casa funeraria: una struttura in bioedilizia realizzata con materiali ecocompatibili, come il legno, e che si autogestisce dal punto di vista energetico grazie all’installazione di impianti fotovoltaici. La nuova casa funeraria rien-


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Alcune immagini della casa funeraria Rampinini, con tre sale del commiato e un ampio spazio dedicato al ristoro e dove sostare con i più piccoli. tra in quello che è da sempre l’obiettivo della nostra impresa, continuare cioè a crescere e soddisfare le nuove richieste delle famiglie. Nasce quindi per offrire un servizio in più, senza costi aggiuntivi, a chi lo desidera o, come spesso capita, a chi ha l’esigenza di uno spazio idoneo per l’ultimo saluto», ci spiega Elisa Rampinini, che gestisce l’impresa insieme al fratello Ernesto e al padre Antonio, coadiuvati da dieci dipendenti.

OBIETTIVO: CONTINUARE A CRESCERE

La casa funeraria è disposta su tre differenti piani, per un totale di 1.000 metri quadrati tra edificio ed esterno. Al piano terra, passando dalla reception si accede alle tre sale del commiato, tutte uguali, ognuna affiancata da un salottino separato da una porta scorrevole e dotata di impianto di filodiffusione, in modo da gestire la musica di sottofondo se e quando si de-

sidera. Sullo stesso piano si trovano anche una sala allestita per la recita del rosario oppure per le funzioni laiche e la stanza della lettura, spesso utilizzata per la cerimonia di consegna dell’urna. Aperta ogni giorno dalle 8 alle 18, la casa funeraria lascia ampia libertà alla famiglia, che grazie al badge può accedere a qualsiasi ora. Al primo piano è stata invece allestita un’area ristoro con uno spazio dedicato anche ai


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più piccoli. «È per noi importante dare la possibilità a tutti, famigliari, amici e conoscenti, di partecipare e dare un ultimo saluto», conclude Elisa. «Abbiamo quindi creato appositi spazi dove poter sostare, allontanandosi dalle sale con il defunto, anche con i bambini, ai quali non è sempre facile spiegare la morte. E su questo tema vorremmo organizzare incontri con degli specialisti proprio in questa struttura». Magazzino e garage si trovano invece al piano interrato, insieme alla sala esposizione con varie tipologie di cofani Lorandi, marchio che da diversi anni affianca l’impresa Rampinini.

Lorandi • Tel. 030 6900600 • Fax 030 6900603 • www.lorandi.it • lorandi@lorandi.it Onoranze funebri Rampinini • Cadorago (CO) • Tel. 031 904729


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37Pub WindCars 2018.qxp_Layout 1 21/06/18 11:31 Pagina 1


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Via E. Fermi 74/A - 42021 Barco (RE) - Tel. 0522 875165 - Fax 0522 875319

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15Rotastyle settembre.qxp_Layout 1 17/07/18 15:53 Pagina 15

PRODOTTI 15

NELL’ARTE DEL PREZIOSO RICORDO Design & raffinatezza. Due preziose qualità che non mancano mai in tutte le collezioni di cofani, urne e accessori firmate Rotastyle.

“La differenza consiste nel vedere ciò che tutti vedono e nel pensare ciò che nessuno ha pensato”

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NEWS TECNICA COMUNICA COSÌ! Articoli, pubblicità, approfondimenti, news, opinioni, attualità, video, newsletter… e non solo. Accanto a Tecnica, dal 1993 la rivista per l’impresario, abbiamo sviluppato altre forme di comunicazione, come la newsletter Tecnicanews oppure i video pubblicati sul canale Youtube Tecnicanews Video, per presentarvi la migliore e più aggiornata produzione italiana e approfondire temi importanti per la funeraria. Non può mancare naturalmente la nostra partecipazione alle manifestazioni di settore. Vi aspettiamo con i nostri esperti allo stand di Tecnica il 15 settembre a Firenze, al Congresso Nazionale di Federcofit.

Urna Foglie nel vento in rovere, quadrata.


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NON UNA, MA DUE IDENTICHE Sono arrivate velocemente le due MBC 213 di Chiotti volute dalla Pubblica Assistenza della Spezia.


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IMPRESE 19

N

on una, ma due autofunebri identiche! E sono arrivate velocemente dopo il loro ordine. La Asp Pubblica Assistenza della Spezia, quando è giunto il momento di riorganizzare e aggiornare il parco auto, ha seguito le procedure di legge e ha scelto due MBC 213, l’ultimo innovativo ed elegante modello quattro porte realizzato su base Mercedes-Benz.

Occupandosi anche di trasporti nazionali e internazionali, un fornito e aggiornato parco auto risulta infatti indispensabile per offrire un servizio attento in ogni particolare. Per mantenere lo stesso colore dei mezzi acquistati in precedenza e ancora oggi

operativi è stato scelto il grigio, in un’originale e moderna sfumatura. PIÙ DI UN SECOLO DI ATTIVITÀ Fondata più di un secolo fa, nel 1889, nel 1999 la Pubblica Assistenza della Spezia ha cambiato sede e dal centro

Una foto storica del personale della Pubblica Assistenza della Spezia e, più in alto, parte dello staff di oggi davanti all’attuale sede. A sinistra, le due MBC 213 su base MercedesBenz di colore grigio realizzate da Chiotti.


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storico si è trasferita in una nuova struttura dove ha continuato a ricoprire un importante ruolo sul territorio per quanto concerne la tutela e l’assistenza.

“Una presenza confortante e solida accanto alla famiglia non solo durante la scelta e l’allestimento del rito funebre, ma che si occuperà in prima persona del disbrigo di prati-

che legate al trasporto della salma, alla reversibilità di pensioni e molto altro”, si legge sul sito dell’ente, nell’apposita sezione dedicata alle onoranze funebri.

Chiotti • Tel./Fax 0175 64129 • Cell. 335 8010366 • www.chiottiauto.it • chiottiauto@libero.it Pubblica Assistenza della Spezia • La Spezia • Tel. 0187 599669


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23Olivetti Valvola.qxp_Layout 1 17/07/18 15:56 Pagina 23

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GARANTITA DAI CERTIFICATI! «È sempre più apprezzata e richiesta dagli impresari, che sanno di poter contare su un prodotto efficiente e sicuro». Così il commendatore Gian Lorenzo Olivetti presenta la nota valvola dotata della certificazione rilasciata una volta superati i severi collaudi e di un’ulteriore copertura assicurativa composta da un contrassegno diviso in due parti: una conservata dall’impresa e l’altra consegnata a Olivetti.

Il commendatore Gian Lorenzo Olivetti.

Olivetti • Tel. 0522 875165 • Fax 0522 875319 • www.funerolivetti.com • info@funerolivetti.com


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INAUGURATA & PRESENTATA Due importanti novità per l’impresa Mambella: inaugurata la casa funeraria e presentata la G 3.0 su base Maserati.


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«È

A sinistra, il momento del taglio del nastro e, sotto, la sala esposizioni il giorno dell’inaugurazione. Sopra, il rappresentante Davide Formica insieme a Stefano Mambella, figlio di Ottavio, davanti alla nuova autofunebre G 3.0 di Ellena.

la prima casa funeraria di Montesilvano e l’ho fortemente voluta per offrire alle famiglie della zona un luogo intimo e sereno, dove rendere ancora più solenne il doloroso momento dell’addio, cercando anche di lasciare un indelebile ricordo del defunto», spiega Ottavio Mambella, titolare dell’omonima impresa fondata nel 1995 a Montesilvano, in provincia di Pescara. Accanto a Ottavio troviamo la moglie Gabriella e i figli Stefano e Alice che, grazie anche alla preziosa collaborazione dell’intero staff, per un totale di dieci persone, operano insieme per organizzare in modo puntuale e personalizzato ogni servizio, prendendo in considerazione le situazioni e le esigenze delle famiglie. UN AMBIENTE SERENO

Inaugurata lo scorso mese di maggio, la casa funeraria Mambella si trova in una zona facilmente raggiungibile di Montesilvano, poco distante dall’uscita autostradale e dal nuovo raccordo, circondata da un ampio giardino con parcheggio, per un totale di 5mila metri quadrati di superficie. La nuova struttura, comprensiva di magazzino e autorimessa, si sviluppa su una superficie di oltre 1.000 metri


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quadrati e su un unico piano. È dotata di tre sale dedicate al commiato del defunto, poco differenti tra loro e ognuna dotata di un salottino che precede l’ingresso nella sala. Sempre per i famigliari, gli amici e i conoscenti è stata allestita l’area ristoro, con tavolini, sedie e distributori di snack e bevande. Con un arredamento sobrio ma molto elegante, la casa funeraria è stata pensata con spazi ampi e luminosi che contribuiscono a rendere l’ambiente più sereno e accogliente.

nire quasi casuale, ma che mi ha fatto scoprire questo modello elegante ed esclusivo, che si sposa perfettamente con il tipo di servizio che voglio offrire a tutte le famiglie che si rivolgono a noi», aggiunge Ottavio parlando della nuova autofunebre per la quale si è affidato completamente a Ellena per quanto riguarda l’allestimento.

NOVITÀ PER IL PARCO AUTO L’inaugurazione della casa funeraria è stata anche l’occasione per presentare la nuova autofunebre: la G 3.0 su base Maserati Ghibli di Ellena. «Un incontro che potrei defi-

Ottavio Mambella e la moglie Gabriella accanto ai figli Stefano e Alice. A destra, alcune immagini dei vari ambienti della nuova casa funeraria, inaugurata lo scorso maggio.

Ellena • Tel. 0175 217576 • Fax 0175 477167 • Cell. 335 6244655 • www.ellenafuneralcar.com • info@ellenafuneralcar.com Onoranze funebri Mambella • Montesilvano (PE) • Tel. 085 4683833


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FEDERCOFIT INSIEME AI PRODUTTORI

OBIETTIVI COMUNI, SUCCESSI GARANTITI VII CONGRESSO NAZIONALE FEDERCOFIT

15 SETTEMBRE 2018 CONVITTO DELLA CALZA - FIRENZE

Un evento triennale di grande rilievo durante il quale verranno diffuse e rese pubbliche le nuove linee guida, politiche e interventi di Federcofit. L’obiettivo primario è quello di garantire una sempre maggiore rappresentatività degli operatori funebri sani creando un equilibrio e una correttezza di mercato. Vogliamo professionalità e intendiamo svestire le imprese di vecchi stereotipi del passato. La sera stessa si svolgerà la cena di gala che ci vedrà ospiti della Società Canottieri Firenze in una location assolutamente prestigiosa a noi riservata. Noi ci saremo… e tu?


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PRODOTTI 33

RISPOSTA ORIGINALE E CONVINCENTE

Tra i più recenti modelli presentati da Fratelli Grasso, la quattro porte allestita su base Lancia Thema entusiasma e soddisfa l’impresario che, grazie alla possibilità di personalizzazione, ottiene un modello unico che risponde con originalità a gusti ed esigenze differenti. F.lli Grasso • Tel. 095 2936194 • Fax 1782243612 • www.autotrasformazionigrasso.com • info@autotrasformazionigrasso.com


PubLombarda2018.qxp_PubLombarda_ott2003 16/01/18 13:13 Pagina 1


35Olivetti Scoiattolo.qxp_Layout 1 17/07/18 15:58 Pagina 35

PRODOTTI 35

AGILITÀ

È la principale caratteristica dello Scoiattolo, il saliscale di Olivetti. Grazie a particolari meccanismi, come il sistema di frenaggio brevettato che si inserisce automaticamente rilasciando il pulsante di esercizio posizionato sui manici, l’impresario può trasportare da solo e con sicurezza un cofano anche in situazioni particolari. Olivetti • Tel. 0522 875165 • Fax 0522 875319 • www.funerolivetti.com • info@funerolivetti.com


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SEMPLICITÀ CHE CONQUISTA Linee semplici, ma ricercate, frutto dell’esperienza e della passione di Ferrari. Cofani che continuano a ricevere importanti consensi, come il modello Vienna, disponibile in yellow pine, esotico, mogano, frassino ed ekop.

Vienna

Ferrari • Tel. 0376 808901 • Fax 0376 88062 www.ferraricofani.it • ferrari@ferraricofani.it

PREGIATE STRIATURE Un particolare motivo che corre lungo la fascia e il frassino olivato, dalle pregiate e tipiche striature più scure, conferiscono uno stile raffinato ed esclusivo al modello 990 Raggio della linea Top di Lavalle.

990 Raggio

Lavalle • Tel. 0172 373013 www.lavallecofani.com • lavalle.cofani@gmail.com


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UNO STILE DELICATO Robusto e dalla forma squadrata e imponente, il cofano Cristallo si distingue anche per uno stile delicato e per la raffinatezza delle linee. Come suggerisce il nome scelto da Lombarda per questo modello realizzato in larice, frassino ed ebiara. Marco Ghirardotti

Cristallo

Lombarda • Tel. 030 311402 • Fax 030 0946638 www.lombarda.info • lombarda@lombarda.info

CON ARTISTICA ORIGINALITÀ È stato scelto il nome Picasso per questo moderno cofano in frassino che vuole esprimere con artistica originalità la sapienza artigianale firmata Melloni e, grazie a un attento design, sottolinea importanti caratteristiche quali gli angoli vivi e il coperchio piatto.

Picasso

Melloni • Tel. 030 6900687 www.mellonicofani.it • info@mellonicofani.it


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40 COFANI

ELEGANTE IN OGNI VERSIONE Yellow pine, esotico, mogano, frassino, rovere ed ekop. Tante essenze differenti per soddisfare gusti diversi con un cofano moderno, studiato con importanti cornici che contribuiscono a sottolinearne la grande eleganza. Si tratta del modello 21 A realizzato da Menegardo. Alessandro Menegardo

21 A

Menegardo • Tel. 045 6450279 • Fax 045 6461910 www.menegardocofanifunebri.net

CARICO DI SIGNIFICATO Non solo decora, ma è carico di significato un fiore. E vuole trasmettere un sentimento, uno stato d’animo. Per adornare la fascia centrale del modello 80 CL Scacf ha scelto la calla, simbolo di bellezza semplice e raffinata. Michela Sgoluppi

80 CL

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ade in ITALY

DI CHI È LA RESPONSABILITÀ? Giovanni Caciolli, segretario di Ferdecofit, ha commentato la vicenda di Tommaso Masciangelo, multato e condannato a 6 mesi di reclusione per aver utilizzato un cofano sprovvisto del marchio del produttore.

GIOVANNI CACIOLLI, SEGRETARIO FEDERCOFIT La vicenda, come spesso si verifica nel nostro Paese, a una prima visione ha dell’incredibile: si tratta di un adempimento formale, quello relativo alla certificazione dei cofani da parte del produttore, sicuramente di grande rilievo, ma ormai così consuetudinario che non ne viene più rilevata l’importanza con le conseguenze in cui incorre il buon Masciangelo. Voglio dire che, come è capitato a Tommaso, poteva capitare a qualunque altro operatore o, per essere più precisi, a tanti altri opera-


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RUBRICHE 45

tori. E non vale Sta, evidentemenentrare nel merito te, agli enti e alle ade in ITALY delle pene perché organizzazioni vaDOPO LA MULTA, l’entità definita è rie che si occuLA CONDANNA A 6 MESI valida da tempi pano di corsi forimmemori. mativi dare una Certo, gli operacorretta ed esau«N tori funebri deriente informaziovono essere a cone agli operatori, noscenza, e in come si fa nei genere lo sono, corsi curati da che i cofani deFedercofit, anche vono portare il sulle caratteristimarchio, indeleche costruttive dei bile, del produt- L’impaginato di Tecnica di luglio con l’intervista a cofani. La conoTommaso Masciangelo. tore con la consescenza delle diguenza che l’opesposizioni da riratore funebre che presta specifici servizi alle spettare nella realizzazione dei cofani è famiglie (fornitura del cofano ecc.) deve conimportante per dare certezze e garanzie alle trollare la presenza di tale elemento. famiglie servite, nella consapevolezza che l’operatore delegato dai famigliari resta, sempre e in ogni caso, il responsabile dei prodotti GARANTIRE LA QUALITÀ DEL PRODOTTO forniti e dei servizi prestati. È vero che oggi, a differenza del passato, il percorso del cofano è molto più articolato a I VANTAGGI DEL MADE IN ITALY causa dello sviluppo di produzioni diverse da quelle nazionali, con la presenza di importaLe certificazioni, come quella sui cofani, sono tori, rifinitori, assemblatori e via dicendo. strumenti che favoriscono l’individuazione Resta ferma, in ogni caso, la necessità di un delle responsabilità, ma hanno valore solo se soggetto, il cosiddetto produttore, che si asverificate dall’operatore. suma la responsabilità della corrispondenza Certo, nella filiera nazionale tale accertadel cofano alle norme in questione e la certimento è sicuramente più facile e lineare perfichi. ché il prodotto nasce e si conclude nell’amSi tratta di un tema sempre più importante al bito di un’unica normativa. fine non solo di certificare le responsabilità, Il prodotto non nazionale deve rispondere a ma anche di garantire la qualità dei prodotti vari elementi normativi nazionali tra loro dinei vari passaggi della filiera: tema che dovrà versi con evidenti complicazioni. trovare sempre maggiori approfondimenti e La materia si fa sempre più complessa perché disposizioni specifiche nel prossimo futuro. coinvolge anche i temi della qualità certificata in tutti i passaggi della filiera: non si tratta, UNA SERIA E CORRETTA INFORMAZIONE quindi, di esorcizzare il prodotto “straniero”, si tratta, invece, (tema ben più complesso) di Non vi è dubbio che sia necessaria una seria certificare i tanti passaggi di tale prodotto al e corretta informazione. fine di garantire le famiglie colpite da un lutto Le disposizioni regionali hanno fatto molto in nei prodotti forniti. questo senso con l’introduzione di processi Se prodotto nazionale, questa esigenza è siformativi obbligatori… anche nella Regione curamente più facile e garantita. Abruzzo. RUBRICHE 5

4 RUBRICHE

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E tutto per una dimenticanza! Si conclude con una condanna a 6 mesi di reclusione la brutta vicenda che vede come protagonista Tommaso Masciangelo, titolare dell’omonima impresa di Ortona, in provincia di Chieti, denunciato e multato per aver utilizzato un cofano sprovvisto del marchio del produttore.

Tommaso Masciangelo ci ha raccontato quasi tre anni fa del verbale ricevuto dall’Asl di Pescara per aver utilizzato un cofano funebre che non riportava il marchio del produttore, come viene invece indicato nell’articolo 30 del Dpr n. 285 del 10 settembre 1990 e ribadito al punto 9 della circolare n. 24 del Ministero della Sanità del 24 giugno 1993. Uno spiacevole incidente che si è concluso con il pagamento di una multa e la condanna a 6 mesi di reclusione.

Artic olo su Te pubblica cnica 7/201 to 5

L’intervista completa è disponibile sul canale Youtube di Tecnica www.youtube.com/user/tecnicanews

on pensavo potesse accadermi una cosa del genere e soprattutto di finire sui giornali accusato di aver dichiarato il falso! Al momento sono stato sanzionato con una multa di 11.800 euro e, dopo tre anni, una sentenza definitiva mi ha condannato a 6 mesi di reclusione. Ho compilato come sempre il verbale di chiusura, ma non mi sono accorto dell’assenza del marchio del produttore. È stata una dimenticanza, ma sono stato accusato di aver dichiarato il falso per aver firmato il verbale senza accertarmi della presenza del marchio, come vuole invece la legge.

CONDANNATO PER UNA SVISTA In una partita di 32 cofani acquistati regolarmente si trovava il cofano senza marchio. Ho chiesto all’azienda una documentazione che ne attestasse la produzione e si è resa subito disponibile, ma nonostante questo sono stato condannato. Penso si tratti della prima condanna in Italia e consiglio a tutti i miei colleghi di stare molto

attenti, di controllare sempre perché oltre alla sanzione è prevista anche una condanna penale molto grave. UN CONSIGLIO AI COLLEGHI IMPRESARI: INFORMATEVI E CONTROLLATE

E dico anche di informarsi bene. Tante volte, da quando ho ricevuto il verbale dall’Asl di Pescara quasi tre anni fa, ho parlato con colleghi di questa legge e di quello che mi stava accadendo. Ma la maggior parte rispondeva che era impossibile e mi sono reso conto che non tutti conoscono in maniera approfondita le norme e a cosa si può andare incontro non rispettandole. Recentemente mi è capitato di richiamare l’incaricato che aveva scaricato poche ore prima i cofani perché, dopo un controllo, ho notato che non tutti riportavano il marchio del produttore. Anche in questo caso, mi hanno confermato, si è trattato di una svista, ma se non me ne fossi accorto sarebbe ricapitato ciò che ha portato a questa condanna».


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47Scheda Ghiglione .qxp_Layout 1 17/07/18 16:01 Pagina 47

RAPPRESENTANTI 47

Quattro chiacchiere con...

Silvio Ghiglione lettura squadra sport hobby vacanza

il vivo a mi occupo di in queste zone pregi difetti ristorante

la mia Genova

auto

dovrei essere alla quinta Golf… magari un giorno cambierò

colore

scooter, nel tempo libero

lettera o mail?

mail

6 agosto

mi sarebbe piaciuto vivere

nel futuro. Mi piacerebbe vedere il mondo tra 100 anni

Genova, ma spesso nella mia macchina cofani, imbottiture, accessori Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta lascio giudicare gli altri, ma sicuramente corretto, sincero e preciso tanti tutti quelli dove si mangia bene

cerco di non rinunciare mai a un bel Montenegro dopo cena

vado a dormire

al sole su una bella spiaggia bianca, ma d’inverno mi piace la montagna e sciare

Recco (GE)

bibita

al mattino mi preparo in

viaggiare

entrambi, ma nella stagione giusta

pasta al pesto, carne, pesce, pizza… beh, direi tutto tranne le verdure

colazione

basket, che ho praticato da ragazzino, calcio e moto

freddo o caldo

piatto

gelato

Sampdoria

città

mezzo di trasporto

sono nato a

letture culturali… tipo La Gazzetta dello Sport

una persona che ti manca ammiri pronuncio spesso momento più drammatico numero fortunato

crema, stracciatella, fiordilatte intorno alle 6 mangio pane e marmellata o croissant integrale 40 minuti mai prima di mezzanotte nero, giusto per rimanere in tema con il mio lavoro

film

serie tv, film di azione. Assolutamente no a reality e simili

musica

esclusa la classica, mi piace ascoltare un po’ di tutto

come contattarmi 348 3803460

mia nonna i miei genitori belin, tipica parola nel dialetto genovese l’infarto a settembre del 2016 7


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UN VALORE AGGIUNTO Renato Stella, titolare dell’impresa La Pace di Novara, offre da tempo un servizio in più alle famiglie che lo contattano e, avendo subito ingiustamente un danno, hanno anche bisogno di essere seguite da un team di esperti. Come Giesse Risarcimento Danni.

nebri italiane che confermano l’importanza di un valore aggiunto come il supporto di Giesse, da offrire alle famiglie che, di fronte a un danno subìto ingiustamente, spesso non sanno come agire e soprattutto a chi rivolgersi. «In Giesse Risarcimento Danni ho tro-

A

nche nel settore funebre Giesse Risarcimento Danni si schiera al fianco dei più deboli occupandosi e intervenendo in molti ambiti, tra cui incidenti stradali, malasanità, infortuni sul lavoro, incidenti aerei, navali o ferroviari ecc. Sono in costante crescita, infatti, le collaborazioni con diverse imprese di onoranze fu-

vato la serietà e l’efficienza di una società sempre presente per qualsiasi particolare problema che possono riscontrare le famiglie. Un servizio che reputo molto importante. E capita spesso che dopo il funerale, quando la famiglia torna nei nostri uffici, mi ringrazia per il servizio funebre ma anche per il supporto che sta ricevendo dall’agenzia sinistri di Novara», afferma Renato Stella, titolare dell’impresa di onoranze funebri La Pace, con due differenti sedi a Trecate e a Novara.


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Gli uffici e la sala esposizioni dell’impresa La Pace con due sedi in provincia di Novara.

ASSISTENZA ALLE FAMIGLIE IN OGNI FASE

«È un valore aggiunto che spero rimanga perché è in grado di dare un vero conforto alle famiglie coinvolte, ma anche manforte al nostro lavoro di impresari. Quando fissano un appuntamento presso i nostri uffici si presentano in modo molto capillare, con avvocati e medici legali, pronti ad approfondire e risolvere qualsiasi situazione. E da quel momento la famiglia viene sollevata da qualsiasi incombenza e può affidarsi a Giesse per la risoluzione del problema. Quando un decesso colpisce una famiglia, al dolore della perdita si aggiungono la diffi-

coltà e l’onere di eseguire il disbrigo di tutte le pratiche funerarie necessarie per l’organizzazione del funerale, dal certificato di morte alla richiesta del permesso per la sepoltura, passando ovviamente da tutta la documentazione ne-

23 anni di attività

più di 50mila casi risarciti con successo

oltre 4mila i risarcimenti ottenuti in caso di morte

42 sedi dislocate in tutta Italia

oltre 200 persone realmente vicine a ogni assistito

Giesse • N. Verde 800 125530 • www.giesse.info • giesse@giesse.info Onoranze funebri La Pace • Novara • Tel. 0321 620168

cessaria per arrivare a un eventuale trasporto funebre. E di questo ci occupiamo noi dell’impresa, attraverso personale qualificato e autorizzato a gestire la documentazione e i permessi al posto della famiglia. Ma grazie alla collaborazione con Giesse, quando veniamo a conoscenza di situazioni in cui la famiglia, oltre alla perdita del proprio caro, sta anche subendo ingiustamente un danno, possiamo dare anche un valido consiglio e siamo certi che sarà assistita in ogni fase del proprio caso».


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Sai dirlo

con i fiori ? COMPORRE IN STILE VEGETATIVO All’espressività degli spazi si aggiunge il trasporto delle emozioni quando si realizza una composizione in stile vegetativo, che trova i suoi fondamenti non tanto nelle regole geometriche, ma soprattutto nell’imitazione della natura.


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vuole creare un senso di spontaneità per evocare la bellezza di un ambiente naturale. Si possono realizzare composizioni di ogni dimensione sia per utilizzo cimiteriale sia per la camera ardente e il momento della cerimonia funebre, quali copricassa, cuscini e corone.

G

ià il nome richiama la finalità dell’intento: rispettare il più possibile il senso di crescita naturale dei vegetali impiegati perché l’effetto sia quello di una semplicità libera e gioiosa data dall’insieme floreale che sembra generarsi spontaneamente, senza artificiose costruzioni da parte del designer. Potendovi essere più di una zona focale, l’osservatore sarà invitato a indagare ogni parte della composizione, come in un piccolo paesaggio naturale, per scoprirne tutte le bellezze appariscenti o segrete. Nello stile vegetativo vanno osservate alcune regole: • i fiori vanno raggruppati in insiemi omogenei rispettando il loro modo di crescita naturale, dando la sensazione che la composizione si sia fatta da sé; • devono essere create alternanze di pieni e di vuoti che producono interessanti effetti di chiaroscuro. Le composizioni in stile vege-

tativo ispirano un senso di: • movimento • interesse • libertà • naturalezza • spontaneità La presenza di gruppi floreali a diverse altezze e distanze gli uni dagli altri produce giochi di chiaroscuro e, come nello stile decorativo, la luce si riflette in modo non omogeneo creando effetti di profondità e plasticità anche molto accentuati che determinano un forte interesse visuale. APPLICAZIONI PRATICHE Lo stile vegetativo si adatta a molteplici utilizzi quando si

ABILITÀ RICHIESTE Dal punto di vista delle possibilità espressive, lo stile permette infinite sperimentazioni, ma richiede un’attenta capacità di osservazione della natura, dalla quale è possibile trarre ispirazioni cogliendo l’opportunità di utilizzare molti elementi in essa presenti quali muschi, licheni, cortecce, rami, pigne, bacche ecc. Per tutto quanto detto sopra, questo stile richiede nel designer una grande sensibilità artistica e la capacità di mascherare la tecnica travestendola di naturalezza.


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il fiore del mese

crisantemo Il Flower Council of Holland, indicando le tendenze floreali per i fiori recisi nell’anno 2018, ha decretato il crisantemo come fiore per il mese di settembre. Una spettacolare varietà di forme, colori e grandezze: questo offre il Chrysanthemum, appartenente alla famiglia delle Asteraceae! Un fiore di lunga durata, fino a 3 settimane, presente in ogni mese dell’anno, che va rivalutato per la grande possibilità di utilizzo in composizioni e non certo confinato nel periodo della commemorazione dei defunti. In Giappone è addirittura il simbolo della vita! ETIMOLOGIA E VARIETÀ Incredibilmente popolare in Asia da secoli, venne importato in Europa intorno al 1700 ed è originario della Cina e del Giappone. Chrysanthemum deriva dalla parola greca chrusos (oro) e anthemon (fiore). Giallo oro era il suo colore originario, ma attualmente la gamma è veramente molto varia. Si può scegliere tra giallo, bronzo e arancione scuro, ma anche sfumature di verde, che sono molto popolari. Tuttavia esistono anche colori pa-

stello e toni del bianco, del rosa o del viola, ma anche varietà bicolori. Così come la scelta del colore, è possibile scegliere tra una notevole varietà di forme: spray (ramificati), sbottonati e Santini. Per quanto riguarda i crisantemi sbottonati, durante la crescita vengono tolti i piccoli bottoni fiorali laterali per rinforzare un unico bocciolo centrale e farlo sviluppare in modo da avere un unico fiore più grande sullo stelo che raggiunge un diametro di 7-9 cm. Ci sono due tipi di sbottonati: crisantemo ragno e cremons. I ragno sono così definiti per i loro petali tubolari, qualsiasi sbottonato senza questa caratteristica è invece considerato cremons. CONSIGLI PER LA CURA ⚘ Temperatura ideale per la conservazione 810°C. ⚘ Se necessario lasciare che i crisantemi si reidratino, anche nel proprio imballo. ⚘ Usare vasi puliti con la varechina. ⚘ Rimuovere le foglie in esubero in modo che non siano a contatto con l’acqua, ma non defogliare mai troppo il crisantemo perché la sua durata si accorcerebbe. ⚘ Usare un coltello affilato o le cesoie per recidere la parte finale dello stelo di almeno 3 cm. ⚘ Mettere i crisantemi in acqua pulita con il nutrimento per fiori recisi: avranno un volume maggiore e dureranno più a lungo. ⚘ Aggiungere una goccia di disinfettante nell’acqua del vaso (non più di 5 gocce diluite al 10% in un litro d’acqua). ⚘ Cambiare l’acqua una volta alla settimana e recidere una piccola parte dello stelo. ⚘ Non collocare mai i fiori al sole diretto o in prossimità di fonti di riscaldamento. ⚘ Tenerli lontani da frutta e verdura che, producendo gas etilene, causerebbero un più rapido invecchiamento.


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È assai in uso anche nella religione Indù. I crisantemi bianchi e gialli sono usati per le cerimonie: il bianco è il colore della purezza e il giallo dell’induismo. SIMBOLOGIA In Giappone è il simbolo della longevità ed è usanza, quando una persona va in pensione, addobbare di crisantemi il luogo dove si tiene la festa come buon augurio per il futuro. Nei Paesi Bassi il crisantemo rosso significa ti amo, il bianco verità e il giallo un po’ di amore. Così come il fiore di ciliegio è il simbolo della primavera, il crisantemo è il simbolo dell’autunno.

UTILIZZO Il crisantemo è molto comune nel giorno dei Santi. La tradizione è molto sviluppata in Germania e Francia, dove i cortili di ogni chiesa vengono addobbati con crisantemi soprattutto bianchi.

IL CORSO CHE CERCAVI La Scuola d’Arte Floreale nasce nel 1995 a Milano per opera di Laura Grandi, diplomata fiorista presso la Scuola Internazionale Mastrofioristi, con l’obiettivo di formare professionisti nel settore del flower design e del wedding planning. Nelle sedi di Milano, in viale Lunigiana 15, e di Bornate, in provincia di Vercelli, corso Buozzi 8, si organizzano tutto l’anno corsi professionali individuali e personalizzati di floral design, tra cui quelli dedicati alle onoranze funebri, relativi alla lavorazione di fiori freschi, essiccati e artificiali e alla realizzazione di composizioni floreali e composizioni di piante. La Scuola d’Arte Floreale si conferma anche un luogo dove sperimentare e realizzare le idee compositive che nascono dallo studio, dalla documentazione e dalla costante ricerca di innovazione, grazie anche a importanti partner come Van der Plas (www.fioristaitaliano.it/ingrosso-fiori-webshop-asta-olanda-van-der-plas) a cui la scuola si rivolge per i fiori recisi e Opiflor (it.opiflor.com) per le attrezzature per negozio. Per maggiori informazioni contattare Roberto Sangalli della Scuola d’Arte Floreale Milano tel. 02 66987150 - cell. 339 5080536 – Bornate (VC) cell. 339 8962634 www.fioristaitaliano.it - info@artefloreale.com


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PER GLI ANIMALI: COFANI, URNE E CREMAZIONE

Sono soprattutto i Comuni ad attivarsi per dotarsi di precisi regolamenti per la realizzazione di cimiteri destinati ad accogliere gli animali da compagnia, fedeli amici e compagni di vita di numerose famiglie italiane.


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S

e la cremazione è un argomento già in parte trattato, certamente negli ultimi anni è oggetto di forte interesse la cremazione degli animali da compagnia. E le fiere del settore funerario ne sono la conferma, con innumerevoli stand che presentano cofani di varie dimensioni, urne per la conservazione delle ceneri di animali, come anche impianti di cremazione adibiti a tale scopo. Insomma, si guarda alla cremazione degli animali, e più in particolare di quelli da compagnia, con particolare interesse. SINGOLA O CUMULATIVA Va premesso che la normativa europea classifica il corpo, o le parti del corpo, degli animali da compagnia, in prima battuta, come “rifiuti” e tratta la cremazione degli animali nell’area della modifica e dello smaltimento dei sottoprodotti di origine animale non destinati al consumo umano. In particolare, le spoglie degli animali da compagnia devono essere smaltite mediante incenerimento presso impianti definiti a bassa capacità per rifiuti di categoria 1. In assenza di operatori economici con forni dedicati, attualmente il mercato fornisce principalmente due tipi di

cremazione: • cremazione singola, che permette di avere le ceneri dell’animale, ma ha un costo superiore per il cliente; • cremazione cumulativa, scelta dalla maggioranza delle persone anche per ragioni economiche. TRASPORTO E COLLOCAZIONE

Per quanto attiene al trasporto e alla collocazione delle ceneri risultanti, la scarna legislazione italiana non fornisce alcuna indicazione su tale aspetto, mentre è vietata a livello comunitario la possibilità di dispersione delle ceneri. Tuttavia, sotto questo aspetto, a livello locale i Comuni più che le Regioni si stanno attivando per dotarsi di regolamenti precisi e hanno espresso la propria disponibilità a creare cimiteri per animali da compagnia. Questo poiché il sentimento di affezione ai nostri fedeli amici, compagni di vita, è sempre più sentito, essendo gli stessi stabili componenti delle famiglie italiane (35 milioni di italiani su 60 vivono con un animale domestico in casa). Oltre a essere un discorso di sensibilità e civiltà: come gli umani, anche gli animali hanno diritto a una giusta sepoltura.

cremazione quesiti e opportunità

Elena Alfero

Alice Merletti

Iscritta al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torino, mi occupo di diritto privato, commerciale e del lavoro. Dopo la laurea con lode ho seguito corsi di specializzazione in diritto civile, amministrativo e penale presso strutture qualificate. Ho esercitato le funzioni di giudice onorario presso il Tribunale Ordinario di Torino. Esercito la professione di avvocato con particolare impegno in contrattualistica pubblica e privata, lavoro pubblico e privato, diritto sanitario, persone fisiche, famiglia e operatori privati.

Membro dal 2013 del Consiglio direttivo dell’ente morale Socrem Torino, sono iscritta al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torino e mi occupo di diritto amministrativo e civile. Dopo la laurea con lode ho seguito corsi di specializzazione presso l’Università Cattolica di Milano. Esercito la professione di avvocato con particolare impegno in contrattualistica pubblica, sanità, servizi pubblici locali e società partecipate, espropriazioni, edilizia, finanza locale e diritto tributario, caccia, diritto civile e di famiglia.

Per informazioni potete contattarle ai seguenti recapiti: Elena Alfero cell. 333 2247519 elenalfero@libero.it

Alice Merletti cell. 366 1978358 alice.merletti@libero.it


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CASE FUNERARIE: LA COLLOCAZIONE NEL TESSUTO URBANO L

e case funerarie sono vere e proprie camere ardenti, gestite da soggetti privati, del tutto assimilabili al servizio mortuario ospedaliero ex Dpr 14 gennaio 1997, di cui ogni nosocomio/casa di cura deve necessariamente dotarsi (la legge n. 132/1968 ragiona, invece, all’art. 19, lettera m) di “sala mortuaria”). Questo Dpr, come atto di indirizzo, è la norma di riferimento nazionale valevole di default (la Lombardia lo applica in pieno, con l’art. 4, comma 7 della legge regionale n. 22/2003, oggi completamente trasfusa nel Testo unico leggi regionali n. 33/2009). Sempre laddove la Regione, con propria legge o semplice atto amministrativo (per esempio Emilia Romagna, delibera giunta regionale 23/02/2004, n. 327), non abbia stabilito criteri e requisiti più rigidi, severi e selettivi i quali, a questo punto, prevarrebbero sul territorio di quella determinata regione. Le funeral home (sale/strutture del commiato, secondo la locale accezione del-

l’espressione linguistica, assai multiforme) non sono pertanto semplici negozi (= esercizi commerciali) e non si possono predisporre in palazzi cittadini, almeno senza il consenso di tutti i condomini. Così ha deciso la sezione di Lecce del Tar Puglia, con ordinanza n. 481/2017 respingendo la richiesta di sospensiva formulata da un imprenditore che si era visto negare l’approvazione del progetto per l’impianto e l’esercizio di una casa del commiato da parte del Comune di Maglie. Il piano avrebbe previsto l’apertura della struttura in pieno centro abitato e nelle immediate vicinanze anche di scuole, bar e ristoranti, al piano terra di un immobile al cui primo piano abitava una persona, evidentemente piuttosto restia all’idea di condividere con i morti parti dello stesso spazio abitativo, in una sorta di insana promiscuità. Si tratta di particolari edifici destinati a ospitare le salme a cassa aperta prima del funerale per consentire, durante la veglia fune-


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bre, il cordoglio e l’estremo saluto a chi non possegga un’adeguata disponibilità di conservazione e onoranza nella propria abitazione privata. Oppure avesse necessità di organizzare cerimonie di commiato laiche o di religioni diverse o, ancora, non volesse avvalersi d’ufficio degli spesso fatiscenti servizi mortuari ospedalieri/depositi d’osservazione istituzionali. Dopo il diniego motivato ex art. 3, legge n. 241/1990 da parte del Comune di Maglie, l’imprenditore aveva interposto ricorso al Tar Lecce che, invece, ha accolto le tesi delle controparti, ovvero del proprietario dell’immobile al primo piano dello stesso fabbricato. Difatti, secondo i giudici amministrativi “l’attività richiesta dalla società ricorrente è, a tutti gli effetti, un’attività funeraria, da realizzarsi all’interno del centro abitato (sempre dietro autorizzazione comunale ex artt. 4, comma 3, e 17 legge regionale Puglia n. 34/2008) e non una semplice attività commerciale”. Ed è quindi “necessario acquisire il consenso del controinteressato che,

quale proprietario di una porzione dello stabile interessato, avrebbe dovuto essere interpellato ai sensi dell’art. 14, comma 2, Dpr n. 380/2001”, con rinvio implicito all’art. 7 legge n. 241/1990. Nella pronuncia – anche alla luce della recente riforma dell’istituto civilistico del condominio, attuata con la legge n. 220/2012, la quale ha novellato diversi articoli del vigente codice civile – si parla di regolamento contrattuale per indicare un regolamento condominiale il quale delimita e può comprimere i diritti che i singoli condomini vantano sulle rispettive proprietà individuali o sulle parti comuni, amplia i poteri di uno o più condomini e attribuisce maggiori diritti a uno o più condomini. La ragione per cui il regolamento, redatto dall’originario, unico proprietario, obbliga

CARLO BALLOTTA Giornalista pubblicista iscritto all’Ordine Nazionale Giornalisti dell’Emilia Romagna, specializzato in giornalismo tecnico-amministrativo nel settore necroscopico, funerario e cimiteriale.

Ha conseguito diplomi e attestati partecipando a diversi seminari sulla polizia mortuaria e a giornate di studio sulle differenti leggi regionali emanate negli ultimi anni, focalizzandosi principalmente su pianificazione e gestione dei fattori produttivi in ambito cimiteriale, redazione e osservanza del regolamento comunale di polizia mortuaria e pianificazione cimiteriale. Dal 2005 è parte del programma di aggiornamento e formazione per il settore funebre e cimiteriale condotto da diversi enti e ha frequentato, a più riprese, corsi di approfondimento su concessioni cimiteriali, operatività e sicurezza in cimitero, metodologia di azione nelle operazioni cimiteriali, protezione della privacy in ambito di polizia mortuaria e tutela delle opere di rilievo storico-artistico nella gestione cimiteriale.

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tutti i condomini è da individuarsi nella volontà negoziale delle parti contraenti, le quali sono libere di fissare i limiti che credono non solo al diritto esclusivo del condomino acquirente, ma anche all’uso delle parti comuni dell’edificio. Lo stesso discorso può essere ripetuto, mutatis mutandis, nel caso di regolamento approvato dall’assemblea all’unanimità. Il regolamento negoziale, tuttavia, può anche contenere delle semplici clausole regolamentari. Le clausole del regolamento condominiale, di natura contrattuale, possono imporre precise inibizioni ai poteri e alle facoltà spettanti ai condomini sulle parti di loro esclusiva proprietà, purché siano enunciate in modo chiaro ed esplicito. Sono vincolanti per gli acquirenti dei singoli appartamenti qualora, indipendentemente dalla trascrizione (artt. 2643 e segg. del codice civile), nell’atto di acquisto si sia fatto riferimento al regolamento di condominio che, seppure non inserito materialmente, deve ritenersi conosciuto o accettato in base

al richiamo o alla menzione di esso nel contratto. In conclusione, il Tar ha respinto il ricorso per l’allestimento della camera ardente in condominio, valorizzando la decisione di tutti i condomini, senza poi dimenticare il nuovo articolo 1117-quater del codice civile con cui si vietano modificazioni nell’assetto del fabbricato tali da poter incidere negativamente e in modo sostanziale sulla destinazione d’uso delle parti comuni. L’articolo 6 della legge n. 220/2012, riformulando l’articolo 1122 del codice civile, proibisce azioni tali da arrecare pregiudizio anche al decoro architettonico della costruzione. Qui forse, forzando un po’ i termini (e con molta fantasia interpretativa), si potrebbe anche invocare, parafrasando l’art. 907 del codice civile, la cosiddetta servitù di panorama, cioè il diritto di veduta, che ha un riconoscimento prevalentemente giurisprudenziale (la sfera dei diritti subiettivi, di nuovo tipo, è in


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costante evoluzione, specie nella continua elaborazione dei tribunali italiani chiamati a dirimere liti di tal genere. In effetti la quotidiana visione di cortei mortuari, processioni di dolenti, autofunebri e feretri potrebbe riuscire non proprio edificante, specie per i condomini più sensibili, superstiziosi o facilmente impressionabili, tanto da arrecare loro un danno psicologico o, peggio ancora, un drastico deprezzamento del valore del loro immobile risarcibile in sede civile. Di segno quasi diametralmente opposto (ormai siamo alla schizofrenia della giustizia amministrativa, nelle sue gore… infernali!) è la sentenza Tar Marche 18 novembre 2017 n. 866. Essa ha censurato pesantemente l’articolo 9bis della legge regionale in materia funeraria della Regione Marche, 1 febbraio 2005, n. 3, con relativo emendamento a cascata del regolamento attuativo n. 3/2009. Questi – stante l’art. 3, comma 3 della legge regionale n. 3/2005 secondo cui “le sale del commiato devono essere in possesso delle caratteristiche igienico-sanitarie contemplate per la camera mortuaria e autorizzate ai sensi della legge regionale 16 marzo 2000, n. 20 (Disciplina in materia di autorizzazione alla realizzazione e all’esercizio, accreditamento istituzionale e accordi contrattuali delle strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private” – avrebbe impedito la realizzazione

di case del commiato all’interno di centri abitati, così come definiti dall’art. 3, comma 1, punto 8, Dlgs n. 285/1992, nuovo codice della strada. Per il legislatore marchigiano, infatti, le sale del commiato avrebbero potuto essere collocate esclusivamente nelle zone omogenee D e F, anche se diversamente denominate, individuate dagli strumenti urbanistici generali, secondo quanto dettato dal decreto interministeriale 2 aprile 1968, n. 1444 (Limiti inderogabili di densità edilizia, di altezza, di distanza fra i fabbricati e rapporti massimi tra spazi destinati agli insediamenti residenziali e produttivi e spazi pubblici o riservati alle attività collettive, al verde pubblico o a parcheggi da osservare ai fini della formazione dei nuovi strumenti urbanistici o della revisione di quelli esistenti, ai sensi dell’art. 17 della legge 6 agosto 1967, n. 765, recante integrazioni e modifiche alla legge urbanistica 17 agosto 1942, n. 1150). Secondo i giudici amministrativi, invece, l’impugnato regolamento, pur se dotato di quel margine di discrezionalità sempre proprio dell’azione amministrativa, per esser legittimo avrebbe dovuto essere conforme alla legge n. 214 del 2001, che ha, invece, sancito il principio della libertà di apertura degli esercizi commerciali. Con riguardo ai poteri della Regione, l’articolo 31 di tale legge statuisce che possano essere consentiti contingenti, restrizioni territoriali o altri vincoli solo qualora vi sia la necessità di garantire la tutela della salute, dei lavoratori, dell’ambiente, ivi incluso, il contesto urbano, e dei beni culturali. Ciò comporta la necessità che, nel regolamento con cui si introducono tali parametri così condizionanti, siano individuabili le precise ragioni della scelta tutta politica della Re-


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gione. E qui i giudici ravvisano un manifesto e sintomatico vizio di legittimità per eccesso di potere. Pur riconosciute le particolarità igienico-sanitarie dell’attività di cui trattasi, non parrebbe, dunque, rinvenibile alcuna giustificazione logica relativamente all’interdizione contenuta dalla delibera dell’assemblea legislativa della Regione Marche n. 49 del 28 febbraio 2017, impugnata avanti il Tar adito, che introduce un peso particolarmente stringente, non ammesso in alcuna regione italiana (secondo l’indagine sviluppata dalla stessa Regione Marche) per una tipologia di servizio funebre il quale si svolge, presumibilmente, al chiuso, in regime di discrezione e raccoglimento. È pur vero che nelle sale di commiato possono essere eseguite operazioni necroscopiche, di imbalsamazione ex art. 46, Dpr 10

settembre 1990, n. 285 e tanatoprassi (solamente quando e se lecite, poiché quest’ultime ancora non sono praticabili in Italia, visto l’art. 410 del codice penale), ma non è dato di intuire alcun motivo razionale per cui tali attività – certamente soggette al previo rilascio delle necessarie autorizzazioni amministrative e sanitarie – dovrebbero essere situate a più di 100 metri dalle abitazioni private. Così il Tar si è pronunciato per l’annullamento della deliberazione dell’assemblea legislativa Regione Marche n. 49 del 28 febbraio 2017. Nessun pericolo, dunque, per la salubrità di chi condivida il medesimo spazio urbano con una casa funeraria. La Regione Marche, ha, pertanto, adottato un nuovo atto di riforma a legge e regolamento regionale sulla base delle cogenti indicazioni dell’ordinanza oggetto di questo breve saggio.

Via E. Fermi 74/A - 42021 Barco (RE) - Tel. 0522 875165 - Fax 0522 875319

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AUTOSTORICHE che passione! Le autofunebri su base Lancia non sono mai state molto diffuse nel panorama italiano delle imprese, vuoi per un costo di acquisto superiore rispetto alle più economiche Fiat, vuoi per i costi di manutenzione proporzionati a vetture di classe superiore. Nonostante questo, a partire dagli anni Trenta ci furono varie Lancia convertite in autofunebre. Quella di cui vi parlerò oggi è una Aurelia B 10, la fortunata berlina di fascia alta della prestigiosa e oggi, purtroppo, dimenticata casa torinese. L’Aurelia era mossa da un raffinato motore in 6 cilindri a V in alluminio in grado di assicurarle buone prestazioni che le permettevano di sostenere la concorrenza con la più brillante Alfa 1900 e la più economica Fiat 1900. La versione autofunebre che vedete qui raffigurata è stata conservata dalle onoranze funebri San Sebastiano di Mistretta, in provincia di Messina, che attraverso il gentile Carlo Sidoti, che ringrazio, ci ha inviato il materiale fotografico. La vettura si presenta oggi in condizioni originali essendo conservata e non restaurata. Ha una particolare trasformazione ad autofunebre che la rende simile a una vettura camioncino o pick-up, ma grazie a un intelligente accorgimento meccanico, attraverso dei binari, è possibile sfilare la parte di carrozzeria funebre dalla vettura di base. Inizialmente mi chiedevo che senso avesse da parte dell’allestitore complicarsi la vita con questa particolarità, ma in seguito ho trovato la spiegazione nel mio archivio fotografico. Queste Aurelia facevano in realtà parte di una piccola serie realizzata dal carrozziere Lombardi o impresa Lombardi in zona Padova, probabilmente trasformate da

nuove quando l’Aurelia era effettivamente l’ammiraglia della Lancia del momento. E potevano essere dotate di due diverse tipologie di carrozzeria funebre a seconda della classe del servizio, mantenendo di fatto la stessa vettura. Infatti sulla vettura di Carlo Sidoti è oggi applicata la carrozzeria più utilizzata, con angoli convessi, mentre quella per servizi di prima classe aveva una curiosa vetratura bombata semicircolare che creava una specie di tunnel trasparente e che di fatto accoglieva il feretro. In entrambe le soluzioni si nota una certa cura nell’esecuzione non priva di soluzioni tecniche davvero all’avanguardia per l’epoca. La zona funebre è infatti caratterizzata da una classica forma a tempio separata dalla linea dell’abitacolo ai cui angoli sono inserite le quattro lampade votive. Le vetrate sono decisamente ampie e valorizzate da decori sacri effettuati con la tecnica della sabbiatura su vetro dall’interno. Infine preziose tende decorano la parte feretro, che appare abbastanza semplice senza tessuti particolari.


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All’esterno, oltre alle quattro lampade, si nota la presenza sul tetto di decori in vetro agli angoli, mentre curiosamente non è presente la croce. Personalmente ritengo questa autofunebre molto moderna, lo è ancora di più se pensiamo che risale ai primi anni Cinquanta, consentendo lo scambio di due diverse carrozzerie funebri. Operazione che per essere eseguita richiede comunque l’uso di un carrello elevatore per sollevare e sfilare il modulo funebre. Oltre alle foto inviateci gentilmente da Carlo Sidoti, ho inserito anche una foto d’epoca proprio per poter apprezzare le due diverse versioni della stessa vettura. La Lancia dell’impresa San Sebastiano, senza dubbio l’unica sopravvissuta, è in cerca di un nuovo proprietario che possa conservarla e valorizzarla per il futuro.

Continua il nostro viaggio alla scoperta delle autofunebri utilizzate in passato dagli impresari italiani. In ogni numero vi presentiamo alcuni modelli grazie all’analisi di Marco Sambataro, modellista ed esperto di autofunebri d’epoca. INVIACI LE FOTO DELLE TUE AUTO D’EPOCA E LE PUBBLICHEREMO GRATUITAMENTE:

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TELEFONI UTILI 71

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• CENTRI SERVIZI Agenzia Antonio Pirovano (MI) Eurocof (Roma)

02-6128585 06-72672333

• PANTOGRAFI Fhp (PR) Olivetti (RE)

• COFANI Ferrari (MN) Lavalle (CN) Lombarda (BS) Lorandi (BS) Melloni (BS) Menegardo (VR) Resmini F.lli (BG) Rotastyle (BG) Scacf (PG)

0376-808901 0172-373013 030-311402 030-6900600 030-2732598 045-6450279 035-800051 035-461214 075-856328

• PRODOTTI PULIZIA BRONZI-MARMI Caggiati (PR) 0521-5208

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0521-5208 035-461214

• ASSOCIAZIONI Federcofit (MI) Registro Italiano Cremazioni (MI)

02-33403992 02-87214414

• ATTREZZATURE SANITARIE Fhp (PR) Olivetti (RE)

0521-5208 0522-875165

• AUTOFUNEBRI Chiotti (CN) Ellena (CN) F.lli Grasso (CT) Pilato (TV) Wind Cars (MO)

0175-64129 0175-217576 095-2936194 0422-881413 335-6752060

• BIGLIETTINI LUTTO Fhp (PR) Ftc (TO)

0521-5208 011-6471002

• CAMERE ARDENTI (ACCESSORI) Diemme (TO) 011-9690230 Fhp (PR) 0521-5208 Olivetti (RE) 0522-875165 Padovarte Funebre (PD) 049-9360470 Riello (BS) 030-6871315 Rotastyle (BG) 035-461214 Zenit (PV) 0382-868222 • CARATTERI PER LAPIDI Caggiati (PR) • CARRELLI ED ELEVATORI Fhp (PR) Olivetti (RE) Riello (BS)

0521-5208

0521-5208 0522-875165 030-6871315

• DETERGENZA E SANIFICAZIONE Fhp (PR) 0521-5208 • FIERE Memoria Expo (BS)

335-5311957

• FRIGORIFERI (PER COFANI) Fhp (PR) Olivetti (RE)

0521-5208 0522-875165

• FUNERAL HOME (REALIZZAZIONI) Apiemme Engineering (BS) 030-225492 • IMBOTTITURE Fhp (PR) Padovarte Funebre (PD) Zenit (PV)

0521-5208 049-9360470 0382-868222

• LIBRI FIRMA Fhp (PR) Ftc (TO)

0521-5208 011-6471002

• MANIGLIE E ACCESSORI PER COFANI Fhp (PR) 0521-5208 Riello (BS) 030-6871315 Rotastyle (BG) 035-461214 Spaf (TO) 011-9771553

0521-5208 0522-875165

• SALDATORI Fhp (PR) Olivetti (RE)

0521-5208 0522-875165

• SOFTWARE & INFORMATICA Funeralinfo (CN)

347-2803247

• TAVOLI REFRIGERATI E DA VESTIZIONE Fhp (PR) 0521-5208 Olivetti (RE) 0522-875165 • TAVOLINI FIRMA Fhp (PR) Padovarte Funebre (PD) Riello (BS) Rotastyle (BG)

0521-5208 049-9360470 030-6871315 035-461214

• URNE Caggiati (PR) Ferrari (MN) Fhp (PR) L’Equipe (AL) Lavalle (CN) Lombarda (BS) Lorandi (BS) Melloni (BS) Menegardo (VR) Riello (BS) Rotastyle (BG) Scacf (PG)

0521-5208 0376-808901 0521-5208 0131-253566 0172-373013 030-311402 030-6900600 030-2732598 045-6450279 030-6871315 035-461214 075-856328

• VALVOLE Fhp (PR) Olivetti (RE)

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